CANTIERI & ABITARE ■ 1
Come salvaguardare
imprenditoria e artigianato?
La classe imprenditoriale si trova
spesso tra l’incudine e il martello. Da un lato è innegabile che vi
sia qualcuno, una piccola minoranza, che approfitta di determinate lacune nel sistema e cerca di
fare il furbo, aggirando i controlli
e le regole. D’altro canto vi è
invece la grandissima parte degli
imprenditori, gente onesta che,
grazie al proprio impegno, offre
e crea posti di lavoro e genera
benessere.
Grazie a questa imprenditoria sana, capace
di innovare e investire nel futuro, il nostro
paese ha raggiunto una qualità di vita invidiabile. È importante quindi fare in modo
che questa parte venga tutelata e che,
soprattutto, venga messa nelle condizioni
di poter continuare a condurre l’impresa in
maniera responsabile e coscienziosa.
Un punto debole degli accordi bilaterali
rimangono però i padroncini, che nella
perfetta legalità non sottostanno ai salari
minimi vigenti nel nostro paese. Questi
riescono così a offrire prestazioni a dei costi
ben inferiori a quelli delle nostre aziende,
che - attenendosi ai nostri contratti collettivi
- pagano salari ben più alti e si ritrovano
pertanto con dei costi di produzione e prezzi
più cari.
Un fenomeno-piaga è poi rappresentato dai
falsi indipendenti: lavoratori stranieri inviati
Gian-Luca Lardi, Candidato PLR al Consiglio Nazionale e Presidente centrale SSIC.
in Svizzera a eseguire prestazioni per conto di ditte estere, pagate con salari esteri, ma che nel
nostro paese si dichiarano indipendenti. Per arginare questi malandazzi e “frenare” il fenomeno si può agire concretamente, sia sul piano di controlli e sanzioni, sia sul piano fiscale.
Per quanto concerne gli accertamenti bisogna sfruttare maggiormente la presenza delle istituzioni sul territorio e il coordinamento delle varie autorità di controllo. Proprio con questo
2 ■ CANTIERI & ABITARE
spirito la Società svizzera impresari costruttori sezione Ticino
sta sviluppando un’applicazione per i cellulari che consentirà
di segnalare in qualsiasi momento i presunti casi di abuso
all’autorità competente. In sostanza un modo per essere più
efficaci ed efficienti nei controlli. A livello nazionale inoltre la
SSIC sta sviluppando un sistema di “badge” per controllare
ogni lavoratore in cantiere. Si disporrebbe così di uno strumento
con le informazioni più importanti per una verifica molto veloce
del rispetto delle leggi.
Le sanzioni per chi contravviene le regole devono essere veramente un deterrente, in particolare per chi abusa della qualifica
di indipendente al solo scopo di non sottostare ai contratti
collettivi, comportandosi di fatto in maniera sleale nei confronti
delle imprese che rispettano le leggi. Le mele marce devono
capire che in Ticino apriamo le porte a chi vuole fare impresa
correttamente, ma che non c’è spazio per i furbi.
Da ultimo i vari accordi vigenti prevedono che i padroncini non
paghino le imposte da noi, ma debbano dichiarare il guadagno
in Italia. Tuttavia è lecito supporre che questo avvenga molto
di rado, creando di fatto un’ulteriore distorsione della concorrenza a danno delle nostre imprese. Una soluzione a costo zero
sarebbe quella di trasmettere i dati fiscali alle autorità italiane:
non potendo più lavorare in nero e dovendo pagare le cospicue imposte italiane, tanti padroncini dovrebbero aumentare i
loro prezzi, permettendo alle ditte ticinesi di tornare ad essere
concorrenziali. Qui disponiamo di un elemento per le varie
trattative in corso con l’Italia.
La vera leva, il vero strumento efficace, l’abbiamo però in mano noi
ticinesi: queste aziende e i padroncini lavorano in Ticino perché chiamate da un committente locale; è quindi evidente che, rivolgendoci alle
imprese locali, dimostriamo maggior senso di responsabilità e favoriamo la nostra economia.
Chi oggi cerca solo il prezzo più basso si comporta in modo miope,
perché troppo spesso il prezzo più basso non si rivela nella sua globalità come costo minore. Ci vuole lungimiranza e non egoismo a corto
termine!
Un piccolo contributo da parte di ognuno di noi, in particolare da chi
consiglia il committente, ma un contributo in grado di fare una bella
differenza.
info
Società svizzera impresari costruttori
Sezione Ticino (SSIC TI)
Viale Portone 4
CH-6500 Bellinzona
T. 091 825 54 23
F. 091 825 75 38
[email protected]
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