Contratti decentrati e relazioni sindacali nel 2013 Materiale didattico a cura del dott. Arturo Bianco 1 Dott. Arturo Bianco • Esperto in gestione delle risorse umane • Già presidente Anci Sicilia, già componente la presidenza nazionale Anci, già dirigente Ancitel • Autore di numerosi volumi, tra cui “Formulario sui controlli interni” (Cel editore, anno 2013), “La gestione del personale negli enti locali” (Cel editore 2012), “La gestione associata dopo il DL n. 95/2012” (Maggioli editore 2012), “La manovra finanziaria 2013” (Cel editore 2013), “Contrattazione decentrata e controlli” (Maggioli editore 2012), “La contrattazione decentrata” (Cel editore 2012) 2 I dati legislativi Scelte del DL n. 78/2010 prolungate anche nel 2014: • congelamento della tornata di contrattazione collettiva di livello nazionale; • congelamento della quota ordinariamente spettante a livello individuale; • congelamento del fondo entro il tetto del 2010 e sua riduzione in presenza di diminuzione del personale (parere Corte Conti Emilia 223/2013); • le progressioni economiche producono solamente effetti giuridici 3 Il fondo 2013/1 • i “fondi delle annualità 2011-2012-2013” non possono superare il limite 2010 • una volta rispettato il primo vincolo, i fondi stessi devono essere ulteriormente ridotti in misura proporzionale alla diminuzione del personale • i due vincoli del comma 2-bis (rispetto limite 2010 e riduzione proporzionale) costituiscono due distinti controlli, da eseguirsi nella successione indicata, in quanto possono dare luogo a due distinte e successive riduzioni 4 Il fondo/2 • Istituti non soggetti al vincolo del rispetto dell’art. 9 comma 2-bis: • le economie del fondo anno precedente nei casi in cui il disposto contrattuale lo preveda (per analogia anche le risorse di straordinario non utilizzate nell’anno precedente); • le quote per la progettazione ex art. 92, commi 5 e 6 del d.lgs. n. 163/2006; • i compensi professionali legali in relazione a sentenze favorevoli all’Amministrazione; • le risorse dei piani di razionalizzazione (DL 98/2011) 5 Il fondo ed il conto annuale/3 • le risorse conto terzi individuale e conto terzi collettivo (quest’ultimo riferito ad attività non ordinariamente rese dall’Amministrazione precedentemente l’entrata in vigore del d.l. 78/2010); • con solo riferimento al personale dirigente, le reggenze affidate a fronte di cessazioni in regime di art. 9 comma 2-bis della legge 122/2010. • Vanno ricomprese invece nel rispetto del limite 2010 le risorse derivanti dal recupero evasione ICI e le risorse eventualmente destinate all’incentivazione del personale della polizia locale ai sensi dell’art. 208, comma 2 bis, del d.lgs. n. 285/1992 e successive modificazioni (codice della strada) 6 Il fondo ed il conto annuale/4 • Il comma 4 dell’art. 40 bis del d.lgs. 165/2001, come innovato dal d.lgs. 150/2009 e confermato dall’articolo 21, comma 2 del d.lgs. n. 33/2013, dispone la pubblicazione in via permanente sul sito web di ciascuna amministrazione dei contratti integrativi stipulati, delle relative relazioni illustrativa e finanziaria e delle tabelle del Conto annuale sulla contrattazione. • Ne discende la necessità di aggiornare tali informazioni ogni qual volta intervengano variazioni che rendano obsolete le schede informative 2 e le tabelle 15 riportate nel sito web. 7 Il fondo ed il conto annuale/5 Con riferimento alle risorse variabili appostate al Fondo in forza di specifiche disposizioni di legge, queste non possono causare aggravio di spesa per l’amministrazione. Ne consegue che la relativa entrata deveconsiderarsi comprensiva degli oneri riflessi a carico dell’amministrazione. Si tratta, a titolo esemplificativo, delle risorse per la progettazione ex articolo 92 commi 5-6 del d.lgs. 163/06, del recupero evasione ICI ex articolo 59, comma 1 lettera p) del d.lgs 446/97, delle liquidazioni per sentenze favorevoli all’Ente ex regio decreto 1578/1933 nonchè, in generale, delle risorse conto terzi/utenza/sponsorizzazioni ex articolo 43 della legge 449/1997. Nel caso della tabella 15, di necessità esposta in valori lordo dipendente, le risorse in oggetto debbono essere in ogni caso depurate degli oneri riflessi a carico dell’Amministrazione. 8 Il fondo ed il conto annuale/6 • Un mero ritardo nella erogazione delle risorse, ad esempio nel caso del pagamento del saldo della produttività oltre il termine della fine dell’anno di riferimento, non comporta una economia in termini di previsione contrattuale. Le economie che vanno ad incrementare il Fondo dell’anno successivo ai sensi dei disposti contrattuali debbono essere formalmente quantificate mediante una opportuna ricognizione amministrativa volta ad identificare: a) l’accertamento della presenza di tali risorse nel fondo dell’anno precedente (o degli anni precedenti); b) il definitivo mancato utilizzo di tali risorse nell’ambito del fondo dell’anno precedente (o degli anni precedenti) 9 Il fondo ed il conto annuale/7 • A titolo esemplificativo: genera economia contrattuale l’accertamento che le poste relative alla produttività collettiva e individuale, una volta terminate tutte le relative procedure, non risultano compiutamente erogate (a causa di valutazioni non ottimali, di cessazione di personale, di mancata realizzazione, in tutto o in parte di specifici progetti ecc.); non genera economie il saldo della produttività erogato di necessità l’anno successivo a quello di riferimento, così come una procedura di progressione economica che si concluda in ritardo, ma che utilizzi in ogni caso risorse del Fondo in esame e rispetti la decorrenza giuridica concordata, ancorchè erogate in ritardo tali risorse continuano a valere sul fondo del relativo anno e non costituiscono, quindi, “Risorse non utilizzate provenienti dall’anno precedente”. 10 Il fondo ed il conto annuale/8 • Va richiamata l’esigenza che le “Risorse” temporaneamente allocate all’esterno del Fondo coincidano esattamente con le “Destinazioni” temporaneamente allocate all’esterno del Fondo. Tale identità contabile deriva dalla natura giuridico-programmatoria della costituzione del Fondo e della relativa programmazione di utilizzo alla luce del Contratto Integrativo di riferimento. Anche le voci temporaneamente allocate all’esterno del fondo debbono, quindi, rispondere alla medesima natura delle restanti poste della tabella 15. 11 Il fondo ed il contratto nel 2013 • Costituire subito il fondo: non vi è alcun collegamento obbligato con l’approvazione del bilancio • Avviare e concludere la contrattazione decentrata rapidamente: dubbi di legittimità su quella tardiva • Le progressioni economiche nel triennio 2011/2013 • Il tetto al trattamento economico individuale: come opera sul salario accessorio 12 Le relazioni sindacali/1 • Materia in evoluzione • Al momento attuale vi è una condizione di estrema incertezza • Trattativa per arrivare ad un CCNQ • Blocco della contrattazione collettiva nazionale del pubblico impiego (quanto meno per il 2013) • Attenzione alla utilizzazione della clausola del DLgs n. 150/2009 sulla possibilità di assumere decisioni unilaterali in caso di mancata conclusione positiva delle trattative per il CCDI 13 Le relazioni sindacali/2 • Dubbi ed incertezze • La “svolta” del DLgs n. 150/2009 non ha trovato applicazione nei contratti nazionali e non ha trovato risorse aggiuntive • Incertezze in piccola parte superate dal DLgs n. 141/2011: prevalenza della riforma sui contratti nazionali • La disapplicazione delle clausole dei contratti decentrati in contrasto con il DLgs n. 150/2009 dallo 1.1.2013: ambito di applicazione. Il parere dell’Anci • Ordinanza giudice lavoro Lecce (fine della concertazione?) 14 Le relazioni sindacali/3 • Cosa fare nel caso di contratto decentrato in contrasto con il CCNL e/o con norme • Informare i soggetti sindacali • Avviare la contrattazione per superare tale condizione • Al più sospendere unilateralmente la erogazione delle indennità illegittime per evitare danno erariale aggiuntivo (le somme devono restare non utilizzate) • Ricorso al giudice del lavoro, anche con richiesta di provvedimenti urgenti • La ordinanza del giudice del lavoro del Tribunale di Reggio Calabria n. 794 del 20 maggio 2013: accoglimento della richiesta ex articolo 700 cpc e sospensione delle progressioni economiche 15 Le relazioni sindacali/4 • Le novità del DL n. 95/2012:nuovo testo art. 5, comma 2 DLgs 165 “le determinazioni per l'organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro sono assunte in via esclusiva dagli organi preposti alla gestione con la capacità e i poteri del privato datore di lavoro, fatti salvi la sola informazione ai sindacati per le determinazioni relative all'organizzazione degli uffici ovvero, limitatamente alle misure riguardanti i rapporti di lavoro, l'esame congiunto, ove previsti nei contratti..” 16 Aran: materie oggetto di contrattazione/1 • • • • • • • • Criteri ripartizione e destinazione risorse decentrate; Criteri sistemi di incentivazione del personale; Criteri specifiche responsabilità; Criteri progressione economica; Importi indennità maneggio valori; Criteri disagio; Individuazione lavori a rischio; Criteri per erogazione compensi incarichi di progettazione; • Criteri compensi avvocati; • Criteri compensi altre disposizioni di legge; • Criteri compensi recupero evasione; 17 Aran: materie oggetto di contrattazione/2 • • • • • • • • • • Incentivi attività ulteriori educatori asili nido; Aumento limite individuale straordinario; Criteri incentivazione personale part-time; Criteri incentivi disposizioni di legge; Definizione limite annuo straordinario per banca ore; Incentivi attività ulteriori docenti scuole enti locali; Interventi pari opportunità; Linee indirizzo condizioni ambiente di lavoro; Pausa inizio o fine turno per particolari figure; Situazioni che consentono elevazione quota part-time. 18 Aran: materie non oggetto di contrattazione dopo DLgs 150 • Criteri generali politiche orario lavoro; • Programmi formazione personale; • Articolazione tipologie orario di lavoro. (si ricorda che le progressioni verticali per l’Aran è un istituto abrogato) 19 Aran: non contratto, ma relazioni sindacali • Conferimento e valutazione periodica incarichi alle posizioni organizzative; • Criteri progressioni verticali; • Metodologia di valutazione prestazioni e risultati; • Risorse aggiuntive fondo per la progressione economica; • Valutazione posizioni organizzative e graduazione delle funzioni. 20 Aran: non contratto né relazioni sindacali/1 • Buoni pasto; • Comitato paritetico sul mobbing; • Comitato per le pari opportunità; • Contratti individuali; • Ferie; • Incremento risorse decentrate con legge regionale; • Inquadramento personale; • Nozione di retribuzione e tredicesima mensilità; 21 Aran: non contratto né relazioni sindacali/2 • Istituzione vicedirigenza (da sottolineare che questo istituto non è mai stato disciplinato dalla contrattazione collettiva nazionale e che è stato abrogato dal DL n. 95/2012, cd spending review; • Permessi retribuiti e permessi brevi; • Personale a tempo parziale e servizi in convenzione (ferma restando la necessità del consenso del dipendente per la utilizzazione in modo congiunto da parte di più amministrazioni); • Relazioni sindacali; • Termini di preavviso. 22