L. Carpini Workshop Convegno: Io parlo straniero. Alfabetizzazione linguistica Educazione interculturale Lend Firenze- Assessorato alla Pubblica Istruzione Provincia di Firenze Firenze 16 ottobre 2012 Sala Luca Giordano, Palazzo Medici Riccardi III- 1a parte LA POSTA DEL CUORE ovvero IO E L’ALTRO : COMUNICARE E CONDIVIDERE ESPERIENZE , EMOZIONI, IDEE E PROBLEMI . FINALITA’ DEL PERCORSO Avviare il bambino alla consapevolezza che ogni atto linguistico si svolge in un contesto di comunicazione, determinato da soggetti diversi e per scopi specifici. Questa parte viene definita “LA POSTA DEL CUORE” perché il bambino, attraverso semplici enunciati, comunica emozioni, stati d’animo, desideri, idee e problemi e li condivide con gli altri: diventa partecipe di un PERCORSO di apertura all’altro. Questo Percorso si rafforza con l’ascolto e la conoscenza di sé e degli altri attraverso le due parti successive. PRIMA FASE IL PORTAMESSAGGI Predisposizione della struttura in stoffa colorata adatta a ricevere messaggi IPOTESI DEI RAGAZZI SULL’USO DELLE TASCHE CON I NOMI - Per mettere i nostri segreti. - Per mettere le colazioni. - Per mettere oggetti di riserva. - Per mettere alcuni giocattoli. - Per mettere i calzini gommati che servono per andare in palestra a fare ginnastica. - Per mettere le vocali. - Per mettere un fiore ai bambini che si comportano bene a scuola. - Per mettere dentro la foto di ogni bambino. - Per scrivere letterine ai bambini assenti. SECONDA FASE PRIME FORME DI SELEZIONE E DI “ INTERVENTO “ SUI MESSAGGI: L’insegnante ha avviato questa attivita’ in considerazione dei seguenti obiettivi. • • • • • • • • • Rispondere a loro esigenze comunicative. Avviare prime produzioni di scrittura autonoma, sostenute da motivazioni forti. Sviluppare un’attivita’ di Riflessione sulla Lingua non arida, ripetitiva e lontana dal contesto di vita del bambino. Rendere consapevole il bambino degli elementi essenziali che regolano la comunicazione: il mittente, il destinatario. Far comprendere il significato e lo scopo del messaggio. Far comprendere l’importanza della correttezza e della chiarezza delle parole contenute nel messaggio, attraverso un’attività di riformulazione del testo. Rendere il bambino consapevole delle emozioni e degli stati d’animo che stanno dietro ai messaggi. Mettere in evidenza alcuni segni di punteggiatura ( punto interrogativo, punto fermo ) Avviare alla lettura espressiva • • • • • • • • Lavorare su DOMANDA- RISPOSTA. Rendere il bambino sempre piu’ autonomo nella lettura e nella scrittura dei messaggi prodotti e ricevuti. Rendere il bambino consapevole del corretto modo di scrittura delle parole Rendere il bambino consapevole dell’importanza del significato delle parole che usa. Mettere in evidenza le dinamiche relazionali piu’ significative all’interno del gruppo-classe Far vedere che ogni persona o ogni situazione ha elementi positivi ed elementi negativi. Favorire un clima di collaborazione all’interno della classe , facendo emergere le problematiche ed individuando linee di comportamento positive. Abituare i bambini a tener conto del punto di vista dell’altro • I MESSAGGI • SCELTA DEI MESSAGGI E RUOLO DELL’INSEGNANTE • Inizialmente i messaggi scritti dai bambini vengono tutti aperti e letti. In questa fase è decisivo il ruolo dell’insegnante che deve cercare di cogliere, anche in testi apparentemente incompleti e confusi, aspetti relazionali positivi e negativi che sono espressione della dimensione emotiva del bambino. Nelle classi prime di quest’anno scolastico la tematica emergente è stata quella dell’amicizia con tutte le problematiche connesse, il piacere di stare insieme e la conflittualità. • Si tratta di un insegnamento centrato sull’esercizio concreto e vivo della lingua. • Sono gli enunciati dei bambini, prodotti in situazioni motivanti, ad essere oggetto di discussione in classe, sia per cogliere i significati , spesso “oscurati” da espressioni improprie o sgrammaticate, sia per riformularli, in un clima di negoziazione di significati e di confronto, in maniera “ comprensibile” per tutti ( “ Non si capisce”, dicono i bambini ). • I bambini apprezzano moltissimo la possibilità di lavorare sui propri enunciati, poiché si parte dalla loro lingua, che viene condivisa da altri e migliorata insieme. Il messaggio viene utilizzato per una duplice finalità: si lavora sul significato nel suo aspetto formativo e sulla forma in modo da creare nel bambino delle competenze linguistiche (l’ortografia, il lessico, i segni di punteggiatura, la frase). Il messaggio è stato letto e discusso in classe e riformulato in modo chiaro e corretto. La tematica emersa dal messaggio è oggetto di discussione, durante la quale i bambini hanno l’occasione di conoscersi meglio e di chiarirsi su punti positivi e negativi, legati al carattere, ai comportamenti, ai loro modi di pensare. In questo caso la conversazione è stata trascritta a computer dall’insegnante per fissare le riflessioni raccolte a computer e consegnata agli alunni come scheda di lettura. In questo caso, la conversazione fatta in classe, è stata dettata, diventando un esercizio di scrittura legato ad una situazione di uso concreto e vivo della lingua. In questo caso, la conversazione fatta in classe, è stata dettata, diventando un esercizio di scrittura legato ad una situazione di uso concreto e vivo della lingua.