Epistemologia e
psicoanalisi
Dall’Età cartesiana al Positivismo
Spinoza: lo psicoanalista?
La sua etica è anche e soprattutto un trattato di
antropologia e di psicologia (quasi di psicoanalisi), con
caratteri profondamente innovativi.
► Per Spinoza il comportamento umano è parte del Tutto,
perfettamente inserito nella catena di cause che
costituiscono la struttura intima della Sostanza infinita.
► I concetti moralistici tradizionali di bene e male, di virtù e
vizio hanno un significato antropomorfo e illusorio che non
ha alcuna utilità in un’etica che indaghi con rigore sulle
cause dell’agire umano.
► Tali cause vanno ricercate nella relazione dell’uomo al Tutto
► Non possono essere attribuite all’uomo stesso e alla sua
presunta autonomia o libertà, come se fosse un regno a
sé, con leggi proprie
►
Spinoza: lo psicoanalista?
►
►
►
La Cupiditas, in quanto è desiderio di auto perfezionamento, è il conatus fondamentale, l’impulso
(affetto) primario
Altri due affetti primari sono:
 Letizia, affetto derivante dal passaggio ad una maggiore
perfezione;
 Tristezza, affetto derivante dal passaggio ad una minore perfezione;
Pertanto il bene e il male sono concetti relativi ai due affetti
primari:
 Bene è tutto ciò che provoca il passaggio ad una maggiore
perfezione e produce Letizia;
 Male è tutto ciò che provoca il passaggio ad una minore perfezione
e produce Tristezza
Spinoza: lo psicoanalista?
► Dagli
affetti primari derivano tutte le altre
emozioni, che sono affetti secondari:
 L’amore, che deriva dalla connessione tra una causa
esterna e la Letizia che essa provoca;
 L’odio, che deriva dalla connessione tra una causa
esterna e la Tristezza che essa provoca.
► La
combinazione tra i diversi affetti secondari, le
cause esterne, il tempo e le circostanze permette
a Spinoza una classificazione ampia e complessa di
tutte le emozioni e passioni umane
Spinoza: lo psicoanalista?
► La
libertà di realizzare il proprio essere coincide
con la consapevolezza e conoscenza del sistema di
relazioni di cui siamo parte:
 Il nostro carattere, i nostri gusti, le nostre attitudini,
insomma tutto ciò che noi siamo, è una concatenazione
di modi di essere del Tutto, è inserita nella rete
relazionale complessa che è la Sostanza infinita.
► Libertà,
dunque, può significare soltanto
conoscenza di sé e accettazione di ciò che siamo,
divenendo soggetti attivi e coscienti della completa
attuazione del nostro essere
Spinoza: lo psicoanalista?
► Potenziare
la conoscenza di noi stessi e del
sistema di cause da cui deriva il nostro
essere,
 cioè delle nostre emozioni e passioni,
► contribuisca
a relativizzarle e ad equilibrarle,
 rendendoci appunto liberi di attuare
consapevolmente, in equilibrio con il Tutto,
quella parte del Tutto che noi siamo
Spinoza: lo psicoanalista?
► L’Amor
Dei intellectualis è la più alta forma
di conoscenza:
 un innalzamento al punto di vista globale sul
Tutto, la visione che la Sostanza infinita ha di se
stessa in quanto Tutto
 un assolutizzarsi dell’anima che intuisce il Tutto
di cui è parte, unendosi ad esso
►il
Tutto appare nelle sua eternità e necessità
►l’anima vede se stessa sub specie aeternitatis
Leibniz: lo scienziato della psiche
► Concepisce
lo psichico come l’unica autentica
struttura della realtà, una struttura proteiforme,
capace di presentarsi
 sia sotto forma apparentemente fisica (la res extensa
cartesiana),
 sia di raggiungere il più alto grado di sviluppo in ciò che
si usa chiamare mentale, o spirituale (la res cogitans)
► Tra
i due estremi un’infinita serie di gradazioni
intermedie: l’immensa varietà della natura umana
Leibniz: lo scienziato della psiche
Leibniz dà dell’inconscio un’immagine nuova, dinamica ed
energetica, anticipando modelli teorici che solo molto
tempo dopo dimostreranno gran parte della loro validità:
► È costituito da piccole percezioni, «un’infinità di percezioni
in noi, cioè cambiamenti nell’anima di cui noi non ci
accorgiamo»
► Esse costituiscono il tessuto più profondo della nostra
personalità, del nostro carattere: gusti, attitudini,
predisposizioni, abitudini, atteggiamenti
► Esse, quindi influiscono anche sulle scelte volontarie, sulla
vita morale delle persone e, pur non essendo determinanti
(Leibniz rifiuta il determinismo etico), sono condizionanti e
inclinano, senza necessità, verso certe scelte
►
Vico: il profeta delle scienze umane
► La
sapienza poetica, che nasce dal senso e dalla
fantasia, non è subordinata alla sapienza
razionale. È diversa ed è autonoma e rivela una
verità complementare a quella rivelata con i mezzi
del procedimento razionale:
 non nasce dalla mente pensante «cartesiana», dalle
idee chiare e distinte, non produce concetti universali
astratti;
 sgorga invece dall’anima inconscia e semi-conscia,
dall’immaginazione, dall’ispirazione creativa, e produce
delle immagini concrete e particolari:
Vico: il profeta delle scienze umane
► Anche
la sapienza poetica ha comunque un valore
universale, si concretizza nei cosiddetti universali
fantastici, veri e propri modelli interpretativi
archetipi dell’immaginario collettivo
► «[…] bisogna riconoscere a Vico il merito di aver
inaugurato, con le sue analisi dell’uomo primitivo,
la moderna antropologia e sociologia. […] Vico è
dunque il padre dello storicismo, della filosofia
della storia, e in generale delle scienze umane.
Egli è effettivamente il profeta e l’iniziatore di
queste “scienze nuove”, in largo anticipo su tutta
la cultura europea» (Sini)
Kant: l’altro epistemologo
► Epistemologo
delle scienze della natura
► Autonomia della morale dalla scienza (1)
► Autonomia del sentimento estetico e
finalistico dalla scienza e dalla morale (2)
► Apertura dell’orizzonte delle scienze umane
(1 + 2)
Fichte: il teorico dell’Io
► Contrapposizione
(cartesiana) tra mente e corpo,
coscienza e inconscio, volontà e passioni
► Compito infinito dell’Io (mente razionale) di
conoscere il Non- Io (corpo, passioni, impulsi)
► Conoscere = sottomettere praticamente il corpo,
gli istinti, gli impulsi, le passioni e l’inconscio al
dominio della mente razionale, della coscienza,
della volontà (educazione alla libertà come
emancipazione dal condizionamento della natura)
Schelling: il teorico dell’arte
► Il
corpo, non più opposto alla mente razionale, è
già coscienza e ragione, benché ancora in forma
«preistorica» e inconsapevole
► Unità/molteplicità della dimensione psichica (cfr.
Spinoza e Leibniz)
► Con il suo vitalismo, con il suo animismo
universale, coglie la profonda sintonia tra psiche e
natura, tra personalità psichica umana nel suo
complesso e Assoluto come unità indifferenziata
degli opposti
Schelling: il teorico dell’arte
► Creazione
artistica = sintesi originaria che si
dà nell’Assoluto tra Spirito e Natura, ideale e
reale, coscienza e inconscio
 Come l’Assoluto, artista cosmico, è
Natura/Spirito, allo stesso modo l’artista:
un lato opera inconsciamente, grazie
all’ispirazione, al talento e al genio, che sono tutti
fattori inconsci, non razionali;
►d’altro canto opera consciamente, predisponendo in
modo razionale le tecniche, i materiali e le modalità
dell’esecuzione della sua opera.
►da
Schelling: il teorico dell’arte
 Allo stesso modo, l’opera d’arte, l’oggetto
artistico, come l’oggetto naturale (che è spirito
e natura, opera d’arte originaria) è:
►sia
un oggetto fisico, finito e delimitato nello spazio
tempo, concreto e individuale (materia e natura);
►sia una serie infinita di significati, che lo proiettano in
una dimensione mentale e spirituale.
Schelling: il teorico dell’arte
► Arte
= realizzazione dell’identità
indifferenziata e assoluta della corporeità e
della spiritualità
► Importanza dell’inconscio universale, che
agisce tramite il talento artistico, ma ben al
di là delle intenzioni individuali,
► Importanza del mito, con i suoi significati
originari e archetipici
Schopenhauer: lo scopritore
in quanto corpo si sente vivere,
sente agire in sé la forza degli istinti, degli
impulsi, dei desideri, delle emozioni, delle
passioni
► Egli sperimenta in sé la forza vitale, la
volontà di vita e scopre la realtà in sé: il
► L’individuo
mondo come volontà
Schopenhauer: lo scopritore
►
Il corpo è la volontà che si oggettiva: tutti gli organi del
corpo sono volontà nella varietà delle sue manifestazioni:
la fame, la sete, il sonno, il sesso sono manifestazioni della
volontà
 il «mio» corpo non è altro che la «mia» volontà divenuta
visibile.
►
►
Tutti i corpi dell’universo sono oggettivazioni della volontà
Tutte le forze sono manifestazioni dell’unica forza: la
Volontà, forza suprema, assoluta, che è tutto e in tutto
 forza cieca, inconscia e irrazionale, desiderio puro e infinito,
che vuole soltanto se stesso e vuole perpetuarsi senza limiti,
in tutte le forme,
 compresa quella del pensiero e della volontà individuale
umana, che crediamo essere libera, mentre è assolutamente
determinata.
Schopenhauer: lo scopritore
► Tipico
degli esseri razionali è credere di volere e
decidere liberamente delle proprie azioni e persino
del progetto della propria stessa esistenza
► In realtà tutto è deciso dalla Volontà, cioè da
istinti, impulsi, interessi, attitudini, emozioni,
passioni
► La ragione è soltanto razionalizzazione,
giustificazione a posteriori del proprio
comportamento strutturalmente cieco, irrazionale
e inconscio
► La ragione è il più perfezionato strumento di
attuazione di sé in cui si è «evoluta» la volontà.
Il Positivismo
► Dopo
due secoli di sviluppi prodigiosi delle
scienze moderne, l’Ottocento fu un secolo di
grandi scoperte scientifiche
► In questo conteso nasce il Positivismo =
scientismo, cioè compiuta teorizzazione
della scienza come unica forma di sapere
legittimo e utile.
Il Positivismo
Positivismo è innanzitutto una filosofia
della scienza,
► Il
 assume il modello della scienza moderna,
matematico-sperimentale, come unica forma di
conoscenza vera,
 che si occupa soltanto dei fenomeni, cioè dei
fatti dell’esperienza
Comte: lo scientista
► La
storia dell’umanità è passata attraverso
tre successivi stati della conoscenza, tre
diverse condizioni generali della mente
umana che, sviluppando gradualmente le
proprie facoltà e capacità,
► dopo l’infanzia (lo stato teologico)
► e l’adolescenza (lo stato metafisico),
► ha raggiunto l’età adulta (lo stato positivo, o
scientifico)
Comte: lo scientista
►
►
►
Molte scienze hanno già raggiunto lo stato positivo, anche
se in tempi diversi, ma ci sono delle conoscenze che non lo
hanno ancora raggiunto, ostacolate ancora da pregiudizi
teologici e metafisici
Il programma del positivismo ha come obiettivo
fondamentale quello di trasformare tutte le conoscenze in
scienze positive, applicando il modello matematico e il
metodo sperimentale a tutti i fenomeni e facendo della
scienza il modello universale del sapere.
La nuova scienza da fondare e da far progredire sarà, la
sociologia, la scienza umana per eccellenza ma concepita
come una fisica (fisica sociale, appunto).
Comte: lo scientista
► Fisica
sociale = studio dei comportamenti umani,
nelle relazioni sociali, attuato con gli stessi metodi
sperimentali applicati alla fisica e con l’apporto
delle scienze già costituite
► Essa esclude la possibilità stessa di una psicologia,
come scienza autonoma,
 in quanto i moventi soggettivi dell’azione non possono
essere oggetto di osservazione empirica
 ciò che è osservabile sono invece i comportamenti
oggettivi degli individui e le loro relazioni
Comte: lo scientista
► La
sociologia vuole includere in se stessa anche la
nuova «psicologia», o meglio essere essa stessa
una psicologia positiva.
► Ma proprio sulla base di questo assunto
«comportamentistico», dal tronco del Positivismo
in seguito germoglierà la psicologia come scienza
sperimentale.
► Quindi proprio con la nascita della psicologia
sperimentale si perfezionerà il programma
scientista (trasformazione di tutte le conoscenze in
scienze positive).
Wundt: lo psicologo sperimentale
della psicologia come scienza
sperimentale è considerato Wilhelm Maximilian
Wundt
► Fondatore
 autore dell’opera Psicologia fisiologica (1874),
 istituì a Lipsia nel 1878 il primo laboratorio di psicologia
 Sostenne la dottrina del parallelismo tra eventi psichici e
stimoli fisici
 Sulla base di tale presupposto si prefissò lo scopo di
studiare in modo oggettivo la psicologia sulla base dei
dati fisiologici, verificabili e quantificabili attraverso vere
e proprie misurazioni
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