di Team I. Ursini Mario Malizia IL CASO Gli insegnanti della V A sono riuniti in Consiglio straordinario e hanno deciso di punire più incisivamente l’ennesimo comportamento scorretto di Ivan: stavolta ha spinto dalle scale Federico, il ragazzino più collaborativo della classe, un leader positivo su cui gli insegnanti contano per attivare dinamiche positive in classe. La famiglia di Federico, che si è rotto un piede, ha deciso di non sporgere denuncia, ma la scuola non intende più tollerare la situazione. IL CASO Ivan aveva già dato problemi e la sua “fama” è nota; molti genitori hanno proibito ai figli di invitarlo ad iniziative di aggregazione extrascolastiche. Il suo rendimento scolastico è alto, anche se ultimamente è meno costante che in precedenza; il problema è comunque di ordine disciplinare: Ivan innesca catene interattive negative con uno o più compagni, coinvolgendo sempre il resto della classe IL CASO I compagni sono irritati e reagiscono alle sue provocazioni e ai suoi interventi con toni sempre più accesi e di squalifica nei suoi confronti; inoltre, Andrea e Dario spesso lo seguono sghignazzando e facendo battute, o lo provocano per creare momenti diversivi rispetto alla spiegazione. Gli insegnanti sono molto preoccupati in vista della gita scolastica: saranno in visita a Verona per una giornata. La situazione è resa più complicata dalla presenza di Mario e di Paola Elementi peggiorativi della situazione Mario è un ragazzo che sta seguendo un ciclo di chemioterapia che spesso lo porta ad allontanarsi dalle ore di lezione per effetti collaterali; i suoi genitori sono decisi a farlo partecipare all’uscita in quanto ritengono che questa esperienza lo aiuterà da un punto di vista psicologico, facendolo sentire uguale ai suoi compagni e distogliendo l’attenzione dalla sua malattia. Paola è una ragazzina che ha bisogno, ogni due ore, di essere accompagnata in bagno in quanto non ha sensibilità rispetto alle proprie funzioni sfinteriche. DECISIONE Le insegnanti vorrebbero discutere una possibile sospensione di Ivan dalla gita, come punizione per il suo comportamento aggressivo e perché spaventate dalla possibilità che si crei una concentrazione di condizioni sfavorevoli che farebbero perdere loro il controllo sulla classe.