Denominazione del prodotto: Radicchio di Verona IGP
Zona di produzione: La zona di produzione del “Radicchio di Verona” IGP comprende i
comuni di seguito elencati, tutti ubicati nella regione Veneto.
In provincia di Verona, il territorio dei comuni di : Trevenzuolo, Salizzole, Nogara,
Concamarise, Sanguinetto, Cerea, Casaleone, Legnago, MInerbe, Roveredo di Guà,
Cologna Veneta, Veronella, Arcole, Zimella, Isola della Scala, Bovolone, Bevilacqua, S.Pietro
di Morubio, Roverchiara, Gazzo Veronese, Sorgà, Erbè, Oppeano, Isola Rizza, Albaredo
d’Adige, Pressana, Villa Bartolomea, Castagnaro, Terrazzo, Boschi S.Anna, Angiari, Bonavigo.
In provincia di Vicenza è compreso il territorio dei comuni di: Asigliano Veneto, Pojana
Maggiore, Noventa Vicentina, Campiglia dei Berici, Agugliaro, Sossano, Villaga, Albettone,
Orgiano, Alonte, Lonigo, Barbarano Vicentino, San Germano dei Berici.
In provincia di Padova è compreso il territorio dei comuni di: Casale di Scodosia,
Castelbaldo, Masi, Medaglino S. Fidenzo, Medaglino S.Vitale, Merlara, Montagnana,
Ospedaletto Euganeo, Saletto, S.Margherita d’Adige, Lozzo Atestino, Urbana.
Tecnica di produzione: Il Radicchio di Verona IGP presenta una elevata adattabilità alle
diverse condizioni sia di clima che di terreno; predilige tuttavia terreni, di origine alluvionale,
ben drenati, irrigui, ricchi di sostanza organica e con pH compreso fra 6 e 7.
Il Radicchio di Verona IGP si semina nella seconda quindicina di luglio. La raccolta inizia a
ottobre e prosegue fino a febbraio, a seconda della precocità della varietà. Dopo la
raccolta, per il “tipo tardivo” deve essere effettuata una successiva trasformazione, che
prevede una fase di forzatura-imbianchimento da attuarsi raggruppando le piante
orizzontalmente in modo da formare cumuli. Seguono poi la tolettatura, il lavaggio e il
confezionamento.
Caratteristiche del prodotto: Dalla forma ad ovale allungato,
foglie compatte di colore rosso scuro intenso abbellite da
una nervatura principale bianca, molto sviluppata, il
Radicchio di Verona IGP può essere di tipo precoce" e "tipo
tardivo". Più volte etichettato come “l’oro rosso della Bassa", si
distingue dagli altri prodotti della stessa categoria
merceologica per la particolare croccantezza delle foglie, il
colore rosso intenso ed il sapore leggermente amarognolo
(soprattutto nel tipo tardivo).
Il cespo (grumolo) ha un peso di 150-350 grammi per il tipo
precoce e di 100-300 grammi per il tipo tardivo; viene
commercializzato con una piccola parte della radice
(fittone) di lunghezza non superiore a 4 cm e di diametro
proporzionale alle dimensioni del cespo stesso.
Elementi di storicità: Il Radicchio di Verona IGP vanta
un'antica e consolidata tradizione. La coltivazione del
radicchio è presente già alla fine del Settecento nei "broli"
(orti cittadini). I primi radicchi erano coltivati nell'alta pianura
veronese negli interfilari delle piante da frutto e della vite, ed
erano chiamati "cicoria rossa".
La coltivazione si specializzò maggiormente con l'introduzione
della tecnica "dell'imbianchimento", importata in Italia alla
fine del XVIII secolo dal belga Francesco Van Den Borre: i
radicchi si collocavano a mazzi in buche scavate
direttamente nei letamai, la pulitura veniva fatta nel "caldo"
interno delle stalle e il prodotto, pulito dalle foglie esterne,
veniva offerto al mercato con il nome di "zermoii" (germogli).
Utilizzi in cucina: In cucina il radicchio si presta a diversi
impieghi: in particolare si preparano ad insalate crude e
miste, radicchio in pinzimonio, ai ferri, saltato in padella
oppure come ingrediente principale di risotti.
Tabella nutrizionale:
per 100 g di prodotto
Valore energetico (calorie)
23
kcal
Acqua
94
g
Proteine
1,01
g
Carboidrati
3,44
g
Grassi
0,41
g
Potassio
180
mg
Ferro
1,7
mg
Calcio
79
mg
Fosforo
21
mg
Vitamina A
3000
U.I.
Vitamina B1
70
mg
Vitamina B2
120
mg
Vitamina C
10
mg
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“Radicchio di Verona” IGP