Il giorno del Figlio dell'uomo. di Anna Francioni. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra? Quando Gesù viene interrogato, sulla fine dei tempi, egli risponde in termini di pienezza e di ritorno. Gesù afferma con forza che il Figlio dell’uomo ritornerà; non, come è già venuto, per annunciare il regno (Mc 1,15) e il tempo della misericordia (Gv 3,17), ma perché tutto si compia. (1Cor 15,28) Allora ognuno troverà il proprio posto (1Cor 14,2-3) e otterrà la sua ricompensa in funzione delle proprie opere. (Mt 16,27). I nostri giorni possono essere insignificanti, semplici, monotoni: acqua che scorre via e non lascia traccia. Ma possono diventare "Vino di nozze" se vissuti nella docilità alla volontà di Dio, camminando nel suo amore. Bisogna ‘sempre’ essere pronti alla venuta del Signore, che spesso giunge all'improvviso. Essere vigilanti significa vivere nella fede, essere desti nell'attesa del Signore che viene, significa vivere la fraternità universale. È la mancanza di amore a generare l'odio, è dall'odio che sgorgano le vendette incrociate e le guerre. Dall'eternità il Signore prepara tempi e momenti, dispone uomini e avvenimenti, ispira i cuori e suggerisce i pensieri perché il suo volere si compia nel modo e nelle forme da lui stabilite. La storia è quel “ lungo o breve ” tempo nel quale l'uomo viene provato nella sua fedeltà; in essa ci sono povertà, ingiustizie, persecuzioni, calunnie, mancanza di amore, solitudine, stanchezza spirituale e fisica, abbandono, ogni genere di malvagità. Chi cammina con Dio deve sapere una sola cosa: tutto ciò che avviene è per la nostra santificazione, per saggiare il nostro cuore, per provare il nostro spirito, per esercitare il nostro animo ad una virtù provata. Seguiamo Lei, Maria, da Lei ci viene un insegnamento che tutto sintetizza: e a Cana l'acqua fu trasformata in vino di nozze. Ecco la regola essenziale della vita cristiana: “Fate quello che Gesù vi dirà”. Gesù ci dice di aprire gli occhi sui segni premonitori di questa “fine del mondo” che non sarà una caduta nel nulla, ma un ingresso nella gloria. Il mondo è nelle tenebre e nella menzogna, Cristo Gesù viene per portargli luce e verità. Ma il dono di Dio deve essere accolto, solo allora esso inizierà a produrre frutti di gioia e di pace nei cuori. Il pericolo è uno ed è per tutti uguale: • quello di iniziare con l'avvicinamento a Dio e poi finire con l'allontanamento dalla verità; • quello di stare con il corpo nel Vangelo, mentre con l'anima si è nel peccato e con lo spirito nelle menzogne e falsità; • vivere una vita formalmente cristiana, cioè intessuta di pratiche religiose, mentre il nostro cuore è assai lontano dall'aver accolto Gesù Signore. La Chiesa ha il dovere di vigilare, deve porre la più grande attenzione perché il cammino della conversione sia vero, sincero. deve crescere nella verità e deve far sì che le tenebre abbandonino per sempre questo mondo. deve preoccuparsi che nel suo seno ci siano sempre coloro che annunziano e danno la luce con la stessa autorità di Cristo. Solo così potrà pescare uomini nella rete del regno e consegnarli a Dio, perché li accolga nella sua carità e misericordia infinita. lo Spirito non agisce per automatismo, opera per invocazione, per costante richiesta di aiuto. La salvezza è nella carne rivestita di Potenza di Dio, che è passata attraverso la morte ed ora è vivente, risuscitata dallo Spirito Santo del Signore. Ecco come si manifesta concretamente il regno di Dio: è la salvezza delle anime e dei corpi, è la potenza di Dio che si pone a servizio dell'uomo. Ecco, il Signore fa risplendere una grande luce, apportatrice di gioia, di speranza e di letizia. Ma questa luce non brilla se non per chi desidera accoglierla, per quanti vogliono e si lasciano da essa illuminare. La luce non nasce dall'uomo, non sale dalla terra, discende dal cielo, ha origine in Dio e nella sua misericordia. La non salvezza è da attribuirsi all'uomo, perché non ha creduto nella presenza salvifica di Dio nella sua vita. La salvezza è liberazione dal peccato, ma anche cammino verso la Patria del Cielo. L'Avvento è questa certezza: Sempre, Dio verrà a salvare il suo popolo.