Nome ___________________________________ Italiano 3 Dante e Shakespeare TANTO GENTILE - DANTE Tanto gentil e tanto onesta pare la donna mia quand'ella altrui saluta, ch'ogne lingua deven tremando muta, e li occhi no l'ardiscon di guardare. So gentle and virtuous she appears, My lady, when greeting other people That every tongue tremblingly grows silent, And eyes do not dare gaze upon her. Ella si va, sentendosi laudare, benignamente d'umilta' vestuta; e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare. She passes by, hearing herself praised, Graciously clothed with humility, And she appears to be a creature who has come From heaven to earth to show forth a miracle. Mostrasi si' piacente a chi la mira, che da' per li occhi una dolcezza al core, che 'ntender non la puo' chi no la prova; She shows herself so pleasing to her beholders, That she gives through the eyes a sweetness to the heart, Which no one can understand who does not feel it; e par che de la sua labbia si mova uno spirito soave pien d'amore, che va dicendo a l'anima: Sospira. And it appears that from her lip moves A tender spirit full of love, Which says again and again to the soul: "Sigh." William Shakespeare - Sonnet 18 Shall I compare thee to a summer's day? Thou art more lovely and more temperate: Rough winds do shake the darling buds of May, And summer's lease hath all too short a date: Sometime too hot the eye of heaven shines, And often is his gold complexion dimm'd; And every fair from fair sometime declines, By chance or nature's changing course untrimm'd; But thy eternal summer shall not fade Nor lose possession of that fair thou owest; Nor shall Death brag thou wander'st in his shade, When in eternal lines to time thou growest: So long as men can breathe or eyes can see, So long lives this and this gives life to thee. Dovrei paragonarti a un giorno d'estate? Tu sei ben più raggiante e mite: venti furiosi scuotono le tenere gemme di maggio e il corso dell'estate ha vita troppo breve: talvolta troppo cocente splende l'occhio del cielo e spesso il suo volto d'oro si rabbuia e ogni bello talvolta da beltà si stacca, spoglio dal caso o dal mutevol corso di natura. Ma la tua eterna estate non dovrà sfiorire né perdere possesso del bello che tu hai; né morte vantarsi che vaghi nella sua ombra, perché al tempo contrasterai la tua eternità: finché ci sarà un respiro od occhi per vedere questi versi avranno luce e ti daranno vita. Fate il confronto delle due poesie; che cosa hanno in comune; come sono diversi. Usando lo schema qui sopra scrivete un piccolo saggio usando il “double-bubble map” come guida