Fiorella Casciato
D.G. Affari Internazionali
Ministero Pubblica Istruzione
Mobilità virtuale e laboratori
digitali:
l’educazione interculturale
nell’Offerta Formativa d’Istituto
Seminario Internazionale
Firenze, 11 dicembre 2006
Pedagogia
interculturale
MULTIMEDIALITA’
Integrazione delle
Tecnologie
dell’Informazione e della
Comunicazione che
consente la fruizione, la
produzione, la ricerca e la
pubblicazione di
informazioni ed anche la
comunicazione
interpersonale a distanza
Pedagogia di
progetto
Caratteristiche:
Coesistenza diversi
codici espressivi
(immagine, suono,
testo)
Struttura
ipermediale
Interattività
Le TIC nei Progetti Scolastici Europei
Riduzione dei tempi per la costituzione
dell’équipe transnazionale intorno ad una
tematica di interesse comune
Progetti di corrispondenza a distanza
fondato sulla cooperazione interattiva tra
allievi di paesi diversi
Gemellaggio elettronico
Il CYBERSPAZIO: la dimensione virtuale dei gemellaggi
elettronici
Il virtuale : definizione
“La virtualizzazione puo’
“Il virtuale non si
essere definita come il
movimento contrario
contrappone al reale,
dell’attualizzazione. Essa
ma all’attuale:
consiste nel passaggio
virtualità e attualità
dall’attuale al virtuale,
sono solo due modi
nell’elevare a potenza
di essere”
l’entità considerata. La
virtualizzazione non è una
Lévy P., 1997, in Il virtuale derealizzazione (la
trasformazione di una
realtà in un insieme di
possibili), ma un
cambiamento di identità”.
Cybercultura e intelligenza collettivaconnettiva (P. Lévy e D. de Kerckhove)
La scuola come
comunità di
apprendimento nella
dimensione del
cyberspazio concorre
alla diffusione
dell’intelligenza
collettiva-connettiva e
allo sviluppo di una
cybercultura che sfida
le frontiere e i limiti di
qualsiasi tipo, in nome
del sapere e della
conoscenza
L’educazione interculturale nella scuola italiana
C.M. n. 73 del 2/371994 “Dialogo interculturale
e convivenza democratica: l’impegno
progettuale della scuola”.
“ …il P.O.F. non può non avere fra le sue finalità quella di
accompagnare e di sostenere la formazione di persone che
vivono e vivranno in una società multiculturale. Il P.O.F.
deve avere alcuni sfondi integratori che costituiscono il
manifesto di una filosofia sulla quale si impiantano
progetti, programmazioni e attività. La costruzione di una
nuova cittadinanza basata sul dialogo e sulla
cooperazione passa infatti anche attraverso la
testimonianza della scuola dell’autonomia impegnata a
definire la propria identità in chiave interculturale.”
Tratto da MPI: Educazione interculturale
nella scuola dell’autonomia, 2000
Piano Nazionale
di informazione e sensibilizzazione
“ISTRUZIONE e FORMAZIONE 2010”
IL POF E GLI OBIETTIVI DI
LISBONA
Definire un’offerta
formativa in dimensione
europea ed internazionale
Dimensione europea
Dimensione
mediterranea
La dimensione della mondialità nel P.O.F.
L’approccio interculturale
Riflessione su se stessi e sulla
propria realtà
Comprensione del mondo e delle
interdipendenze
Conoscenze delle altre culture,
modi di vita o società
Apprendimento della differenza
in maniera positiva, come risorsa
Atteggiamenti, comportamenti e
valori positivi
Promozione del rispetto
dell’Altro, dei diritti
umani, del riconoscimento
reciproco, della tolleranza
attiva, della risoluzione
pacifica dei conflitti, della
la solidarietà
IL P.O.F. E gli OBIETTIVI DI
LISBONA
Ob. 2.2 “Rendere l’apprendimento più attraente”
DIMENSIONE AFFETTIVA
DELL’APPRENDIMENTO
varietà di codici espressivi;
coinvolgimento emotivo;
elemento ludico
DIMENSIONE PRAGMATICA
DELL’APPRENDIMENTO
produzioni concrete nella logica del learn
by doing; integrazione di apprendimento
percettivo-motorio e simbolico-ricostruttivo
DIMENSIONE
SOCIOCULTURALE
DELL’APPRENDIMENTO
apertura della classe ad un contesto
comunicativo più ampio per lo
scambio ed il confronto delle
conoscenze; sviluppo delle
competenze in situazioni autentiche
Progetti interculturali e multimedialità:
aspetti pedagogici
Centralità del discente e del processo
di apprendimento
Attivazione di una molteplicità di
sistemi sensoriali e codici
espressivi
L’organizzazione ipertestuale
risponde alla struttura cognitiva
della mente ed è coerente con la
teoria delle intelligenze
multiple di H. Gardner
… e il ruolo del docente?
Detentore del sapere
da trasmettere
Formazione e
Capace di collaborare,
Didattica interdisciplinareautoformazione
e
motivare, orientare tra percorsi
transdisciplinare
plurimi di risoluzioni
“Navigatore del sapere”
Capace di registrare,
verificare e valutare le
competenze interculturali
Esperto di mediazione tra diversi
linguaggi, diversi stili, diverse
culture
La ricerca di nuovi modelli di
convivenza umana
“… l’universalità non è che la
capacità, comune a tutte le
specie, di comunicare e
comprendersi reciprocamente,
nel senso di sapere come
procedere ma anche del sapere
come procedere in presenza di
altri che possono procedere –
che hanno il diritto di
procedere- in modo diverso.”
Bauman Z., 1997, in La solitudine del cittadino globale
Seminario Internazionale
Firenze, 11 dicembre 2006
Grazie
‫شكرآجزيلن‬
Shukran, shukran gesilan
Fiorella Casciato
D.G. Affari Internazionali
Ministero Pubblica Istruzione
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