LANCI Definizioni • Lancio: partenza e arrivo si realizzano in una posizione lunga (AS)passando nella fase centrale sempre per una posizione lunga (Disco e martello) • Getto: partenza in posizione corta e si arriva in posizione lunga attraverso distensione braccio lanciante (peso) • Tiro: partenza e arrivo in posizione lunga passando per posizione corta (giavellotto) Quali sono i lanci? Quali sono presenti alle indoor? © MF PIACENTINI PRINCIPI DIDATTICI COMUNI LANCI CLASSIFICAZIONE Anaerobico (20”-45”) Pattinaggio velocità. 200m Progressione per l’apprendimento ed il perfezionamento dei lanci Aerobico anaerobico massivo (40”-5’) Da fermo Camminando Con rincorsa di varia lunghezza Variando posizione corpo Cambiando V esec Direz lancio Arto lanciante Variando: Ampiezza mov Intensità esec caratt attrezzi Lanci di precisione Lanci completi Manuale dell’Istruttore di Atletica Leggera FIDAL 400h, canoa 800m Obiettivi Classificazione Dal Monte 1969 Consolidare schema motorio lancio Propriocezione del gesto Acquisire abilità specifiche Potenziamento specifico Aerobico (>4’) Maratona, marcia, canottaggio, ciclismo pattinaggio fondo Aerobico anaerobico alternato (Calcio, rugby, Lotta, Judo) Potenza Sollev pesi lancio peso, martello, 100m, 110 h salti Destrezza Pattinaggio artistico, sci alpino, Ginnastica artistica 1 Classificazione delle Discipline sportive secondo le caratteristiche tecniche Fattori anagrafici ed antropometrici Attività di potenza Merni, F. (1989), La valutazione delle tecniche sportive. SdS, 15, 9-13 Dal Monte A e Faina M (1999) UTET ed. Modello Funzionale della Gara Caratteristiche delle singole discipline di lancio Disciplina Misura lancio V uscita Fase preparatoria Attività di potenza Capacità di imprimere grandi accelerazioni. Non dovrebbero sollecitare le capacità anaerobiche lattacide. Meccanismo aerobico solo per ristabilire le condizioni metaboliche di base al termine dell’esercizio Accelerazione Attrezzo Angolo Uscita Fase principale Spazio Tempo F Gradi M M/s M M Sec N ° Peso 22 13,8 1,5-1,8 2 0,2 450 38-41 Disco 60 24 4-5 2,5 0,14 250 35-38 Martello 75 27,5 45-55 5 0,2 350 38-44 Giavellotto 80 34 20-25 2,5 0,12 200 35-40 Dal Monte A e Faina M (1999) UTET ed. 2 Peso in kg degli attrezzi per singole categorie Categorie Maschili RAG 3 Caratteristiche comuni Categorie Femminili CAD ALL JS 1,500 1,750 2 Disco 4 5 7,257 (16 libbre) Peso 0,600 0,600 0,800 5 5 7,257 0,150 RAG CAD ALL JS 1 1 1 3 3 4 Giavellotto 0,400 0,600 0,600 Martello 3 3,800 4 Palla 3 • Il lancio parte sempre dalla parte inferiore del corpo: piedi anche busto e braccia • L’equilibrio nel finale è dato da una stabile base di appoggio • La forma ritmica del lancio viene realizzata in accelerazione 0,150 Manuale dell’Istruttore di atletica leggera FIDAL Struttura tecnica fondamentale dei lanci • Prestazione dei lanci è influenzata da: – V uscita attrezzo (V) – Angolo Uscita attrezzo (α) – Altezza di rilascio (h) • D = h+ V2*sen2 α Struttura tecnica fondamentale dei lanci • Fase preparatoria – Rincorsa ciclica o aciclica • Fase principale (lancio) • Fase finale: recupero equilibrio g (acc grav) Angelo D’Aprile Atletica Studi 1993 3 Struttura tecnica fondamentale dei lanci Struttura tecnica fondamentale dei lanci • La partenza: dipende dalla specialità di lancio de è in stretta relazione con la tecnica adottata per l’esecuzione del lancio stesso. Solo nel giavellotto lo sguardo ed il corpo sono rivolti nella direzione del lancio • La Traslocazione, rincorsa o rotazione: In questa fase si cercherà di entrare alla velocità ottimale che permetta una esecuzione tecnica migliore per le caratteristiche biomeccaniche, di equilibrio e di gestione tecnica el gesto (abilità tecniche). Con i giovani bisogna insegnare un uncremento progressivo della velocità • L’impostazione: è il momento nel quale si costruisce la leva di lancio. Il momento in cui l’arto inferiore non dominante poggia sul terreno nell’ultimo passo di traslocazione e si cercherà di – Provocare il prestiramento della parte superiore del corpo per effettuare un lancio esplosivo – Mantenere sempre alta la velocità – Evitare nei ragazzi un abbassamento del centro di massa, altrimenti si perde in velocità FIDAL Insegnamento dell’atletica leggera a scuola Struttura tecnica fondamentale dei lanci • Lancio vero e proprio, va dall’impostazione di lancio fino al rilascio dell’attrezzo (tempo di lancio). In questa fase si determinano i livelli di prestazione (impulso di lancio = FxΔt) – In questa fase si ha la • V α • Impulso di lancio • h FIDAL Insegnamento dell’atletica leggera a scuola Perfezionamento delle capacità coordinative fondamentali nei lanci • Lanci e getti con due mani accentuando la distensione dei muscoli di tutto il tronco – – – – – Lanci in alto Lanci a bersaglio Giochi con lancio di diverse attrezzature sportive e di palle Lanci di palla sopra fune tesa Lanci e getti con tutti e due gli arti (dx e sx) – SVILUPPO DELLA CAPACITA’ DI COMBINARE I MOVIMENTI FIDAL Insegnamento dell’atletica leggera a scuola Le basi scientifiche dell’allenamento nell’atletica leggera 4 Perfezionamento delle capacità coordinative fondamentali nei lanci Perfezionamento delle capacità coordinative fondamentali nei lanci • Lanci con velocità diversa e con rincorsa di lunghezza differenziata – – – – Lanci dopo un breve o lungo slittamento Lanci e getti a coppie Imitazione tecnica lanci senza attrezzature Esecuzione dei lanci con passi aggiuntivi alla rincorsa – SVILUPPO DELLA CAPACITA’ DI RITMIZZAZIONE E DI I MOVIMENTI Le basi scientifiche dell’allenamento nell’atletica leggera • Lanci e getti a bersaglio – – – – – – Con attrezzi leggeri e pesanti Accentuando rilasci veloci e lenti Con forza submassimale, massimale e dimezzata Lanci con spinta completa e ridotta Esecuzione di lanci con passi rallentati o accelerati Lanci dopo aver disturbato apparato vestibolare (effettuando delle rotazioni) – SVILUPPO ORIENTAMENTO SPAZIO TEMPORALE Le basi scientifiche dell’allenamento nell’atletica leggera Perfezionamento delle capacità coordinative fondamentali nei lanci • Lanci e getti con mano nono dominante – – – – Sopra fune Dopo aver disturbato apparato vestibolare Getto del sasso Lancio cerchio bastone e funicella – SVILUPPO ORIENTAMENTO SPAZIO TEMPORALE, CAPACITA’ DIDIFFERENZIARE I MOVIMENTI E MANTENERE EQUILIBRIO LA DI Le basi scientifiche dell’allenamento nell’atletica leggera 5 Allenamento della Forza e della tecnica nei lanci durante l’adolescenza QUALITA’ FISICHE TECNICA RESISTENZA Cap COORDINATIVE FORZA LANCIATORE ADOLESCENTE 14-16 anni ABILITA’ MOTORIE EQUILIBRIO RITMO VELOCITA’ AMPIEZZA FLESSIBILITA’ COND BASE Talento COND Esterne Fam, allen Cap Psichica Concentraz, visualizz Cap Cognitive Soluzioni pedagogiche Veneziani e Simarro Atletica Studi Allenamento della Forza e della tecnica nei lanci durante l’adolescenza 1. 1. 2. 3. 4. Capacità psicomotorie ed apprendimento della tecnica Sviluppo fra i 7-12 anni Per insegnare la tecnica si fa riferimento ai modelli più recenti e nella migliore forma possibile dato che poi è molto difficile passare dai una tecnica ad un’altra dopo che la prima è stata assimilata. Mai far eseguire un numero ristretto e limitato di esercizi perché comporta una monotonia deleteria. Variegare gli esercizi permette di possedere un dominio tecnico adeguato Sviluppo della tecnica tenendo conto di tre aspetti fondamentali 1. 2. 3. Equilibrio Ampiezza del movimento ritmo Veneziani e Simarro Atletica Studi Allenamento della Forza e della tecnica nei lanci durante l’adolescenza EQUILIBRIO Segmentario e globale Ogni segmento corporeo realizza una funzione importantissima nella costruzione effettiva del lancio AMPIEZZA Velocità dell’attrezzo determinata dai movimenti precedenti Il lanciatore non deve essere troppo sbrigativo e compattare i movimenti RITMO Ciascun movimento deve essere eseguito al momento opportuno. Il lanciatore non deve anticipare e confondere le varie fasi del lancio correndo il rischio di sovrapposizioni ed interferenze o sovrapposizioni tra le diverse fasi funzionali Si deve rispettare la catena cinetica Ogni movimento serve per accelerare l’attrezzo e se il ritmo è quello corretto la velocità di uscita dell’attrezzo sarà ottimale Veneziani e Simarro Atletica Studi 6 Allenamento della Forza e della tecnica nei lanci durante l’adolescenza Allenamento della Forza e della tecnica nei lanci durante l’adolescenza In questa età la tecnica deve essere lavorato in maniera globale senza trascurare però ad esercizi di carattere analitico per correggere eventuali difetti Adolescenza fase delicata di sviluppo in cui si hanno aumenti repentini di forza. Tra il 35-40% della massa corporea in questo periodo è composta da massa muscolare IPERTROFIA: Il lavori con sovraccarichi e bilancieri in età adolescenziale non sono indicati 1. A questa età l’organismo giovanile non è sufficientemente preparato per poter sopportare questi carichi 2. Miglioramenti di forza si ottengono anche senza lavorare ad alte intensità 3. Preservare le cartilagini di accrescimento CONSIDERAZIOZNI DI CARATTERE METODOLOGICO 1. Inizio di ogni impulso dai piedi 2. Utilizzo continuo di sistemi di feedback 3. Utilizzo frequente dimezzi audiovisivi 4. Evitare di perdersi in piccoli dettagli tecnici troppo legati allo stile individuale degli atleti di alto livello 5. Adattare il peso dell’attrezzo alle reali possibilità fisiche dell’atleta 6. Ripetizione indispensabile per il miglioramento del gesto tecnico 7. Non sacrificare ampiezza del gesto per velocità di esecuzione 8. Motivare continuamente l’atleta Veneziani e Simarro Atletica Studi Allenamento della Forza e della tecnica nei lanci durante l’adolescenza COORDINAZIONE INTERMUSCOALRE Consente di collegare in modo ottimale la F con il movimento specifico e si migliora adattando i vari esercizi di allenamento alle caratteristiche del movimento di gara Variare i pesi degli attrezzi purché non abbia interferenze negative con il gesto tecnico COORDINAZIONE INTRAMUSCOLARE Consente di reclutare tutte le UM necessarie In questa fase si effettua eseguendo dei gesti tecnici specifici a con carichi bassi ma alla massima velocità CONTINUARE A LAVORARE PER LA FORZA ESPLOSIVA Veneziani e Simarro Atletica Studi Veneziani e Simarro Atletica Studi SCELTA DEL METODO TECNICO Mezzi Metodi Osservazioni Apprendimento modello tecnico In forma GLOBALE: realizzare molte ripetizioni In forma ANALITICA Correzione errori Speciale attenzione: Equilibrio Ampiezza Ritmo Veneziani e Simarro Atletica Studi 7 Allenamenti per la Forza Allenamenti per la Forza Mezzi Metodi Osservazioni Mezzi Ex di F con attrezzi Arrampicate Ex in sospensione Dorsali ed addominali Lavori in forma di circuito Tra 6-12 stazioni Tempo di lavoro fra 20-35” Rec uguale al tempo di lavoro Circuito con tutti elementi Carico basato su peso corporeo Ex di F con salto In tutte le direzioni Uno o due arti Con ostacoli Ex Forza con partner Trasporto Giochi di lotta Giochi di forza con la fune Lavoro in forma ludica Resistenza data dai propri compagni Ex Forza multilanci Palle e palle mediche Veneziani e Simarro Atletica Studi Osservazioni Lavori in forma ludica Utilizzo di superfici morbide Tra 150-200 salti Sporadicamente la pliometria Lavoro in forma di serie e ripetizioni Peso attrezzo fra 3-6 kg 50-100 rip inverno 30-50 rip in estate lavoro su ampiezza e coordinazione Lavoro muscolare in tutte le angolazioni Veneziani e Simarro Atletica Studi Allenamenti per la Forza Sistema UK Selezione del talento nei lanci Mezzi Metodi Osservazioni Ex di F di corsa Lavori in forma di serie e ripetizioni Tra 30-40m Intensità elevata Pause di recupero complete 1. 2. 3. 4. 5. Veneziani e Simarro Atletica Studi Metodi 3 fasi: Fase 1: selezione nelle scuole dai 13 anni (M) e 12 (F) e valutarli nell’ambito di un programma di educazione fisica. Selezionati il top 20% si passa alla fase 2 Fase 2: far lavorare nello specifico il top 20% (allenamento multidisciplinare) ed in base ai test di selezione comprendere verso quale disciplina potrebbero essere portati e quindi allenarli nello specifico per gruppi di eventi simili Fase 3: Dopo due anni specializzazione Max Jones 1997 8 Sistema UK Selezione del talento nei lanci Fase 2 di selezione 11-12 anni misure Sistema UK Selezione del talento nei lanci uomini test/età 12 13 14 15 16 17 30 m da in piedi 4.3 sec 4.1 sec 4.0 sec 3.9 sec 3.82 sec 3.74 sec 30 m da in piedi 4.2 sec Salto in lungo da fermo 170 cm Salto in lungo da fermo 2.4m 2,65m 2,8m 2,9m 3m 3m 55cm 60cm 65cm 70cm 74cm 77cm Triplo da ferme 530cm Salto verticale Lancio palla medica (2kg) da davanti 10m Peso 13m (3kg) 15m (3kg) 16m (4kg) 18m (4kg) 17m (5kg) 18,5m (5kg) Lancio palla medica (2kg) da sopra la testa 12m Disco 36m (1kg) 44m (1kg) 52m (1kg) 58m (1kg) 51m (1,5kg) 56m (1,5kg) Martello 45m (3kg) 55m (3kg) 60m (4kg) 67m (4kg) 68m (5kg) 73m (5kg) Giavellotto 45m (400g) 54m (400g) 56m (600g) 62m (600g) 68m (600g) 73m (600g) Max Jones 1997 Max Jones 1997 Sistema UK Selezione del talento nei lanci donne test/età 12 13 14 15 16 30 m da in piedi 4.4 sec 4.3 sec 4.2 sec 4.1 sec 4,0 sec Salto in lungo da fermo 2.3m 2,45m 2,6m 2,7m 2,77m Salto verticale 50cm 55cm 60cm 65cm 68cm Peso 11m (3kg) 13m (3kg) 14m (3kg) 13,5m (4kg) 15m (4kg) Disco 30m (0,75kg) 36m (0,75kg) 44m (0,75kg) 45m (1kg) 51m (1kg) Martello 35m (3kg) 41m (3kg) 46m (3kg) 51m (3kg) 58m (3kg) Giavellotto 38m (400g) 42m (400g) 46m (600g) 45m (600g) 50m (600g) Max Jones 1997 9