a.a. 2011/12 Laurea triennale in Informatica Corso di Analisi Matematica Limiti di funzioni e continuità Avvertenza Questi sono appunti “informali” delle lezioni, che vengono resi disponibili per comodità degli studenti. Parte del materiale presentato è tratto dai libri di testo consigliati, la cui consultazione è vivamente incoraggiata. 1 / 60 Successioni test Siano A ⊂ R e x0 ∈ R. Diciamo che {xn } è una successione test per x0 in A se (a) xn ∈ A per ogni n , (b) xn → x0 , (c) xn 6= x0 per ogni n Segue da (a) se x0 6∈ A, in particolare se x0 ∈ {−∞, +∞} Diciamo che {xn } è una successione test da sinistra per x0 in A se valgono (a), (b) e (c− ) xn < x0 per ogni n . Diciamo che {xn } è una successione test da destra per x0 in A se valgono (a), (b) e (c+ ) xn > x0 per ogni n . 2 / 60 Esempi n (−1)n n2 +3 o è una successione test per 3 in (1, +∞) n 1o 3 − 2 è una successione test da sinistra per 3 in (1, +∞) n n 1o 3 + 2 è una successione test da destra per 3 in (1, +∞) n nn − 1o è una successione test da sinistra per 1 in [0, 1) n {n} è una successione test per +∞ in [0, +∞) e in N (da sinistra) Osservazione Dati A ⊂ R e x0 ∈ R, non è detto che esistano successioni test per x0 in A. Esempi: A = (1, +∞), x0 = 0; A = (1, 5), x0 = +∞; A = N, x0 = 3 3 / 60 Punti di accumulazione Siano A ⊂ R e x0 ∈ R. Diciamo che x0 è punto di accumulazione [da sinistra, da destra] di A se esiste almeno una successione test [da sinistra, da destra] per x0 in A. Osservazione x0 è di accumulazione per A se e solo se è di accumulazione da destra o da sinistra (alternativa non esclusiva). Se x0 ∈ A e x0 non è punto di accumulazione di A, diciamo che x0 è punto isolato di A. 4 / 60 Esempi (da ricordare!) 1 L’insieme dei punti di accumulazione di un intervallo (limitato o illimitato, che contiene o meno gli estremi) è formato da tutti i punti dell’intervallo, estremi inclusi. I punti interni sono di accumulazione sia da sinistra che da destra; il primo estremo è di accumulazione solo da destra; il secondo estremo è di accumulazione solo da sinistra. 2 +∞ [−∞] è punto di accumulazione di A se e solo se A è illimitato superiormente [inferiormente]. 3 L’unico punto di accumulazione di N è +∞; ogni intero naturale è un punto isolato di N. 5 / 60 Limiti di funzioni – limiti unilaterali Siano A ⊆ R e f : A → R. Sia ` ∈ R. Sia x0 ∈ R un punto di accumulazione da sinistra destra per A. Se per ogni successione test {xn } da sinistra destra per x0 in A la successione {f (xn )} tende a ` per n → +∞, • diciamo che f tende a ` per x che tende a x0 da sinistra destra , • chiamiamo ` il limite sinistro destro di f per x che tende a x0 , lim f (x) = ` • scriviamo x→x0− lim+ f (x) = ` x→x0 oppure f (x) → ` per x → x0− x → x0+ . 6 / 60 Limiti di funzioni – limiti bilaterali Siano A ⊆ R e f : A → R. Sia ` ∈ R. Sia x0 ∈ R un punto di accumulazione per A. Se per ogni successione test {xn } per x0 in A la successione {f (xn )} tende a ` per n → +∞, • diciamo che f tende a ` per x che tende a x0 , • chiamiamo ` il limite di f per x che tende a x0 , • scriviamo lim f (x) = ` oppure f (x) → ` per x → x0 . x→x0 Osservazione Se x0 ∈ R è punto di accumulazione sia da sinistra che da destra per A, allora per x che tende a x0 la funzione f ha limite bilaterale ` se e solo se ha limite sinistro e limite destro ed entrambi coincidono con `. 7 / 60 Osservazione Nella definizione di limite (unilaterale o bilaterale) non è richiesto che il punto x0 appartenga al dominio A della funzione f . Viceversa, si richiede che x0 sia punto di accumulazione per A, cioè che esista almeno una successione test per x0 in A, ossia che “ci si possa avvicinare quanto si vuole a x0 rimanendo in A”. Se un punto x0 non è di accumulazione per il dominio di f , non ha senso porsi il problema di calcolare il limite di f per x che tende a x0 . Esempi Stabilire se ha senso porsi il problema di calcolare il limite delle seguenti funzioni nei punti indicati: √ x ln(3 − x) − ∞ − 2.5 0 3 +∞ n 3 n! 8 / 60 Osservazione Dall’unicità del limite per successioni segue che il limite (unilaterale, bilaterale) di una funzione, se esiste, è unico. La seguente terminologia è analoga a quella usata per le successioni: se ` ∈ R si dice che f converge se ` = 0 si dice che f è infinitesima per x che tende a x0 se ` = +∞ si dice che f diverge positivamente se ` = −∞ si dice che f diverge negativamente (da sinistra, da destra, bilateralmente). Nota: alle volte si usa infinita come sinonimo di divergente. 9 / 60 Strategia per l’utilizzo della definizione di limite Per verificare che il limite di f per x che tende a x0 esiste ed è uguale a `, occorre: • fissare {xn }, arbitraria successione test per x0 in A, • considerare la successione immagine {f (xn )}, • provare che la successione {f (xn )} tende a `. Per verificare che il limite di f per x che tende a x0 non esiste è sufficiente determinare • una successione test per x0 in A tale che la successione immagine non ha limite, oppure • due diverse successioni test per x0 in A tali che le successioni immagine hanno limite diverso. Per verificare che f non ammette limite bilaterale per x che tende a x0 è sufficiente mostrare che • almeno uno tra limite sinistro e limite destro non esiste, oppure • esistono entrambi ma sono diversi tra loro. 10 / 60 Esempi 1 Sia f (x) = c per ogni x ∈ R (funzione costante). Per ogni x0 ∈ R si ha lim f (x) = c . x→x0 2 1 per ogni x ∈ R∗ ; verifichiamo che x lim f (x) = lim f (x) = 0, Sia f (x) = x→+∞ x→−∞ lim f (x) non esiste. x→0 3 4 La funzione segno, definita ponendo sign(x) := x ∈ R∗ , non ha limite per x che tende a 0. ( 1 se x ∈ Q Sia f (x) = 0 se x ∈ R \ Q. x per ogni |x| Per ogni x0 ∈ R, f non ha limite per x che tende a x0 . 11 / 60 Dai risultati sulle successioni ai risultati sulle funzioni Dato che il limite di una funzione è definito mediante la nozione di successione test, a ciascuno dei risultati sui limiti di successioni corrisponde un analogo risultato per i limiti di funzioni. Cominciamo con l’enunciare il risultato corrispondente al teorema sulla regolarità delle successioni monotone. Teorema (Regolarità delle funzioni monotone) Sia f una funzione monotona nell’intervallo (a, b). Allora: f ammette limite (finito o infinito) in ciascun estremo a e b . Inoltre, se f è crescente in (a, b) si ha lim f (x) = inf f , x→a+ (a,b) lim f (x) = sup f ; x→b − (a,b) se f è decrescente in (a, b) si ha lim f (x) = sup f , x→a+ (a,b) lim f (x) = inf f . x→b − (a,b) 12 / 60 Limiti e operazioni algebriche Teorema (Operazioni con funzioni convergenti) Siano A ⊆ R, f , g : A → R, x0 ∈ R punto di accumulazione per A. Supponiamo f (x) → `1 ∈ R e g (x) → `2 ∈ R per x → x0 . Allora: (f +g )(x) → `1 + `2 regola della somma (f −g )(x) → `1 − `2 regola della differenza (λ f )(x) → λ `1 regola del multiplo (λ ∈ R) (f g )(x) → `1 `2 regola del prodotto 1 1 (x) → f `1 (`1 6= 0) regola del reciproco f `1 (x) → g `2 (`2 6= 0) regola del rapporto Verifica . . . 13 / 60 Teorema (Operazioni con funzioni divergenti) Siano A ⊆ R, f , g : A → R, x0 ∈ R punto di accumulazione per A. Supponiamo che f e g siano divergenti per x → x0 . Allora: • Se le due funzioni divergono con lo stesso segno, la funzione somma f +g diverge con lo stesso segno. • Se λ 6= 0, la funzione multiplo λ f diverge, con lo stesso segno di f se λ > 0, con segno opposto se λ < 0. • La funzione prodotto f g diverge, positivamente se le due funzioni divergono con lo stesso segno, negativamente se le due funzioni divergono con segni opposti. 1 è infinitesima. • La funzione reciproco f Nota: come per le successioni, non c’è una regola relativa alla differenza di funzioni che divergono con lo stesso segno, né al rapporto di funzioni divergenti. 14 / 60 Per semplificare l’esposizione dei prossimi risultati, introduciamo la nozione di proprietà vera vicino a un punto. Anzitutto, diamo un nome ad alcuni intervalli particolari: x0 ∈ R intorno sferico di x0 (x0 − δ, x0 + δ) δ>0 intorno destro di x0 [x0 , x0 + δ) δ>0 intorno sinistro di x0 (x0 − δ, x0 ] δ>0 x0 = +∞ intorno di +∞ (d, +∞) d ∈R x0 = −∞ intorno di −∞ (−∞, d) d ∈R Siano A ⊆ R e x0 ∈ R. Diciamo che una proprietà P(x) è vera in A vicino a x0 se esiste un intorno I di x0 tale che P(x) è soddisfatta per ogni x in A ∩ I \ {x0 }. In particolare, se I è un intorno destro [sinistro] di x0 , diciamo che la proprietà è vera a destra [a sinistra] vicino a x0 . 15 / 60 Esempi La proprietà 3 − x 2 > 0 è vera in R vicino a 0. La proprietà (1 − |x|) x 4 > 0 è vera in R vicino a 0. La proprietà x −2 < 10−6 è vera in R∗ vicino a +∞ e a −∞. Proposizione Sia x0 ∈ R punto di accumulazione per A ⊆ R. Le seguenti affermazioni sono equivalenti: (a) la proprietà P(x) è vera in A vicino a x0 , (b) per ogni successione test {xn } per x0 in A, la proprietà P(xn ) è vera definitivamente. Motivazione . . . Questa proposizione permette di dimostrare agevolmente i teoremi che seguono utilizzando i corrispondenti risultati per le successioni. Forniamo i dettagli solo per il teorema di convergenza obbligata. 16 / 60 Proposizione (Reciproco di una funzione infinitesima) Siano A ⊆ R, f : A → R, x0 ∈ R punto di accumulazione per A. Supponiamo f (x) → 0 per x → x0 . Allora: f ha segno costante vicino a x0 =⇒ f non ha segno costante vicino a x0 =⇒ 1 diverge, f positivamente o negativamente a seconda del segno di f 1 non ha limite f Esempi 1 = +∞, x→0 x 2 lim 1 non esiste x→0 x 3 lim E i limiti destro e sinistro? 17 / 60 Limiti e relazione d’ordine Teorema (Permanenza del segno) Siano f : A ⊆ R → R, x0 ∈ R punto di accumulazione per A, ` ∈ R. Si supponga f (x) → ` per x → x0 . (1) ` >0 <0 (2) f (x) =⇒ f (x) >0 vicino a x0 <0 ≥0 ≥0 vicino a x0 =⇒ ` ≤0 ≤0 vale anche per ` = +∞ −∞ stessa conclusione anche se f (x) > 0 oppure f (x) < 0 vicino a x0 Generalizzazione del teorema PS-(2) Siano f , g : A ⊆ R → R, x0 ∈ R punto di accumulazione per A, `1 , `2 ∈ R. Allora: ! f (x) → `1 e g (x) → `2 per x → x0 =⇒ `1 ≤ `2 . f (x) ≤ g (x) vicino a x0 18 / 60 Teorema (Confronto, o convergenza obbligata, o dei Carabinieri) Sia A ⊆ R e sia x0 ∈ R punto di accumulazione per A. Siano f , g , h : A → R tali che (a) f (x) ≤ g (x) ≤ h(x) vicino a x0 in A, (b) f e h convergono a uno stesso limite ` per x → x0 . Allora: anche la funzione g converge a ` per x → x0 . Dimostrazione . . . Teorema (Divergenza obbligata) Sia A ⊆ R e sia x0 ∈ R punto di accumulazione per A. Siano f , g : A → R tali che f (x) ≤ g (x) vicino a x0 . Allora, per x → x0 : f diverge positivamente =⇒ g diverge positivamente, g diverge negativamente =⇒ f diverge negativamente. 19 / 60 Anche per le funzioni valgono le seguenti generalizzazioni delle regole algebriche, che si possono dimostrare a partire dagli analoghi risultati per le successioni oppure applicando direttamente le regole algebriche e i teoremi di convergenza e divergenza dominata per funzioni. Ovunque si sottintende x → x0 . f limitata vicino a x0 , g infinitesima =⇒ f g infinitesima f limitata vicino a x0 , g divergente =⇒ f infinitesima g f divergente, g limitata vicino a x0 =⇒ f ± g divergente f divergente, g convergente e non infinitesima =⇒ f g e f /g divergenti f divergente, g infinitesima con segno costante =⇒ f divergente g 20 / 60 Forme di indecisione Per le funzioni si presentano le medesime forme di indecisione che per le successioni: • differenza di funzioni che divergono con segno opposto (forma +∞ − ∞) • prodotto di una funzione infinitesima per una divergente (forma 0 · ∞) • rapporto di due funzioni divergenti (forma ∞/∞) • rapporto di due funzioni infinitesime (forma 0/0) Le forme di indecisione per funzioni vengono in genere risolte • manipolando algebricamente le espressioni assegnate per ricondursi a funzioni alle quali sia possibile applicare le regole algebriche e le loro generalizzazioni, • applicando strumenti del calcolo differenziale (regola di de l’Hôpital, polinomi di Taylor). 21 / 60 Continuità in un punto Sia f : A ⊆ R → R. Sia x0 ∈ A punto di accumulazione per A. Si dice che f è continua in x0 se lim f (x) = f (x0 ). x→x0 Se f non è continua in x0 , diciamo che è discontinua in x0 oppure, equivalentemente, che x0 è un punto di discontinuità per f . Significato “pratico” della continuità. . . Osservazione A differenza che nella definizione di limite, in quella di continuità si richiede che x0 , oltre a essere di accumulazione per il dominio di f , vi appartenga. Se x0 non appartiene al dominio di f , non ha senso chiedersi se f è continua o discontinua in x0 . Per esempio, non è corretto dire che x0 = 0 è punto di discontinuità per la funzione reciproco f (x) = 1/x . 22 / 60 Continuità a sinistra e a destra Sia f : A ⊆ R → R. Se x0 ∈ A è punto di accumulazione da sinistra per A, si dice che f è continua a sinistra in x0 se lim f (x) = f (x0 ). x→x0− Se x0 ∈ A è punto di accumulazione da destra per A, si dice che f è continua a destra in x0 se lim+ f (x) = f (x0 ). x→x0 Esempio La funzione parte intera inferiore e la funzione mantissa sono continue a destra e non a sinistra in x ∈ Z. Osservazione Se x0 ∈ A è punto di accumulazione sia da sinistra che da destra per A, f è continua in x0 se e solo se è continua sia a sinistra che a destra in x0 . 23 / 60 Continuità in un insieme Sia A ⊆ R. La funzione f si dice continua in A se è (definita e) continua in x , per ogni x ∈ A. In particolare, se A è un intervallo dire che f è continua in A vuole dire che f è – continua in tutti i punti dell’intervallo aperto, – continua a destra nel primo estremo dell’intervallo (se incluso), – continua a sinistra nel secondo estremo dell’intervallo (se incluso). Esempi (Catalogo - I) Le funzioni costanti, la funzione identica e la funzione valore assoluto sono continue in R. Verifica . . . ( |x| − |y | ≤ |x − y | ∀x, y ∈ R) 24 / 60 Punti di discontinuità e loro classificazione Sia f : A ⊆ R → R e sia x0 ∈ A di accumulazione per A. Supponiamo che f non sia continua in x0 . Diciamo che x0 è un punto di discontinuità eliminabile per f se • f converge per x → x0 , • lim f (x) 6= f (x0 ). x→x0 Diciamo che x0 è un punto di discontinuità a salto finito se • f converge per x → x0− e per x → x0+ , • lim f (x) 6= lim f (x). x→x0− x→x0+ Il numero lim f (x) − lim+ f (x) si chiama ampiezza del salto. − x→x0 x→x0 25 / 60 Esempi La funzione f (x) = x 2 se x = 6 0 2 se x = 0 ha una discontinuità eliminabile in x = 0. Perché “eliminabile”? In x ∈ Z, la funzione parte intera inferiore e la funzione mantissa hanno una discontinuità a salto finito, con salto di ampiezza 1. In x = 0, la funzione −1 se x < 0 0 se x = 0 f (x) = 1 se x > 0 ha una discontinuità a salto finito in x = 0, con salto di ampiezza 2. Osservazione (Funzioni monotone e continuità) Nei punti interni di un intervallo una funzione monotona presenta al più discontinuità a salto finito. Perché? 26 / 60 Osservazione Siano A ⊆ R un intervallo, x0 ∈ A e f : A \ {x0 } → R. Supponiamo che: • f sia continua in A \ {x0 }, • f converga a ` ∈ R per x che tende a x0 . La funzione f˜ : A → R, definita ponendo ( f (x) x ∈ A \ {x0 } f˜(x) = ` x = x0 , è continua in A; essa si chiama prolungamento continuo di f in A. Esempi Scrivere il prolungamento continuo in R della funzione potenza con esponente nullo. Si può prolungare per continuità la funzione segno? E la funzione reciproco? 27 / 60 Osservazione È utile riuscire a stabilire la continuità di una assegnata funzione senza ricorrere alla definizione. Infatti, se la funzione f è continua in x0 , in base alla definizione di continuità abbiamo che lim f (x) = f (x0 ). x→x0 In altre parole, per calcolare i limiti nei punti del dominio in cui una funzione è continua è sufficiente valutare la funzione nei punti. Obiettivo: individuare un “catalogo” di funzioni continue nei rispettivi domini. Strategia: • stabilire attraverso la definizione che certe funzioni “di base” sono continue; • individuare dei procedimenti che permettano di ottenere nuove funzioni continue a partire da funzioni continue. 28 / 60 Operazioni con funzioni continue La somma, la differenza, il prodotto, la combinazione lineare, il reciproco, il rapporto di funzioni continue sono funzioni continue nei rispettivi domini. Segue dalla definizione di continuità e dal teorema sulle operazioni con le funzioni convergenti. Esempi (Catalogo - II) Le seguenti funzioni sono continue nei rispettivi domini: FUNZIONE MOTIVAZIONE potenza a esponente naturale prodotto di funzioni continue vedi pag. 24 funzione polinomiale combinazione lineare di funzioni continue funzione razionale rapporto di funzioni continue potenza a esponente negativo reciproco di funzione continua 29 / 60 Teorema (Cambiamento di variabile nei limiti) Siano f e g due funzioni tali che la funzione composta f ◦g sia definita in un insieme A e sia x0 ∈ R punto di accumulazione per A. Posto y0 := lim g (x), l’uguaglianza x→x0 lim f (g (x)) = lim f (y ) x→x0 è valida in uno dei due casi seguenti: y →y0 (anche in altri casi, che non trattiamo) (a) y0 ∈ {−∞, +∞}; (b) y0 ∈ R e f continua in y0 . Nel caso (b) si ha lim f (g (x)) = f (y0 ); x→x0 in particolare, se g è continua in x0 , si ha lim f (g (x)) = f (g (x0 )), x→x0 cioè la funzione composta f ◦g è continua in x0 . 30 / 60 Corollario (Composizione di funzioni continue) La funzione composta di funzioni, ciascuna continua nel proprio dominio, è a sua volta continua nel proprio dominio. Esempi (Catalogo - III) Le seguenti funzioni sono continue nei rispettivi domini: FUNZIONE MOTIVAZIONE seno verifichiamo . . . coseno composta di funzioni continue (cos(x) = sin(x + π/2)) tangente rapporto di funzioni continue 31 / 60 Continuità della funzione inversa Sia A ⊆ R un intervallo e sia f : A → R strettamente monotona e continua in A. Allora: la funzione inversa f −1 è continua in f (A). Esempi (Catalogo - IV) Le seguenti funzioni sono continue nei rispettivi domini: FUNZIONE MOTIVAZIONE radice n-esima inversa di funzione strettamente monotona e continua in un intervallo potenza a esponente razionale m/n composta delle√ funzioni continue x 7→ x m , x 7→ n x (m ∈ Z, n ∈ N∗ ) arcoseno, arcocoseno, arcotangente inverse di funzioni strettamente monotone e continue in intervalli esponenziale verifichiamo . . . logaritmo inversa di funzione strettamente monotona e continua in un intervallo potenza a esponente reale composta di funzioni continue (x α = e α ln(x) ) 32 / 60 Esercizio Studiare la continuità delle seguenti funzioni: f (x) = x 3 − 2x + 1 x2 + 1 x 3 − 2bxc + 1 x2 + 1 √ 3 x 3 − 2x + 1 f (x) = x2 − 1 f (x) = f (x) = 2(3x 2 −6x+1)/(x−1) f (x) = |3x−1 − 6 log2 (x 2 + 1)| f (x) = sin(2x) − cos(x) tan(x) f (x) = e arctan(x) − ln(2 + arcsin(x + 3)) 33 / 60 Limiti agli estremi del dominio di alcune funzioni elementari FUNZIONE LIMITI MOTIVAZIONE f (x) = ax + b f (x) = |x| f (x) = x n lim f (x) = x→∓∞ ∓∞ a > 0 ±∞ a < 0 lim f (x) = +∞ +∞ n pari lim f (x) = x→−∞ −∞ n dispari x→∓∞ lim f (x) = +∞ x→+∞ f (x) = 1 xn lim f (x) = 0 +∞ n pari lim f (x) = − −∞ n dispari x→0 x→∓∞ lim f (x) = +∞ x→0+ regole algebriche caso precedente regole algebriche q recipr. funz. diverg. recipr. funz. infinit. q (segue) 34 / 60 FUNZIONE f (x) = n pari √ n LIMITI x MOTIVAZIONE lim f (x) = 0 = f (0) f continua, già noto lim f (x) = +∞ funzione inversa, x ↔ y x→0+ x→+∞ √ f (x) = n x n dispari lim f (x) = −∞ q x→−∞ lim f (x) = +∞ 0 x f (x) = a lim f (x) = x→−∞ +∞ +∞ lim f (x) = x→+∞ 0 −∞ f (x) = loga (x) lim+ f (x) = +∞ x→0 +∞ lim f (x) = x→+∞ −∞ q x→+∞ a>1 a<1 a>1 a<1 a>1 a<1 a>1 a<1 verifica con definizione. . . q funzione inversa, x ↔ y q (segue) 35 / 60 FUNZIONE f (x) = sin(x) f (x) = cos(x) f (x) = tan(x) LIMITI lim f (x) non esiste verifica con definizione. . . x→∓∞ lim f (x) non esiste q lim f (x) non esiste q x→∓∞ x→∓∞ lim f (x) = −∞ lim f (x) = +∞ x→− π2 + x→+ π2 − f (x) = arctan(x) MOTIVAZIONE lim f (x) = − x→−∞ lim f (x) = x→+∞ π 2 π 2 regole algebriche q funzione inversa, x ↔ y q f (x) = arcsin(x) ? f (x) = arccos(x) ? 36 / 60 Esercizio Calcolare i seguenti limiti: x +1 1 3 lim arctan lim + 2 x→−∞ x 4 x→2 |x − 2| lim 2(3x x→1 2 −6x+1)/(x−1) lim x→+∞ cos x +3 x2 − 1 bxc + 3 lim sin 2 x +1 x→2− Esercizio 1 . Prolungare per continuità in R la funzione f (x) = x sin x 37 / 60 Asintoti verticali e orizzontali Sia x0 ∈ R punto di accumulazione per dom(f ). Se f diverge per x che tende a x0 da sinistra destra , diciamo che la retta di equazione x = x0 è un asintoto verticale da sinistra destra per f . Sia x0 ∈ {−∞, +∞} punto di accumulazione per dom(f ). Se f converge a ` per x che tende a x0 , diciamo che la retta di equazione y = ` è un asintoto orizzontale per f . (A sinistra se x0 = −∞, a destra se x0 = +∞.) Esempi Individuare gli asintoti orizzontali e verticali delle funzioni elementari. Interpretazione grafica? Gli asintoti sono “intoccabili”? 38 / 60 Osservazione I candidati asintoti verticali per f sono le rette x = x0 con • x0 ∈ dom(f ) punto di discontinuità di f , oppure • x0 6∈ dom(f ) estremo finito del dominio. Giustificare . . . Esercizio Determinare gli asintoti verticali e orizzontali delle seguenti funzioni: f (x) = 3x 2 − 2x + 1 x2 + 1 f (x) = x + 3x 2 (x − 1)2 f (x) = x 2 + 2x − 1 x f (x) = e x + e 1/x 39 / 60 Funzioni asintoticamente equivalenti Siano f e g due funzioni definite vicino a x0 ∈ R. Se lim x→x0 f (x) = 1, g (x) diciamo che f e g sono asintoticamente equivalenti per x che tende a x0 e scriviamo f (x) ∼ g (x) per x → x0 . Osservazioni f e g sono asintoticamente equivalenti per x → x0 se e solo se f (x) = g (x) h(x), dove h è una funzione che tende a 1 per x → x0 . Se f e g sono asintoticamente equivalenti per x → x0 , allora sono entrambe non regolari oppure entrambe regolari per x → x0 ; in quest’ultimo caso, hanno lo stesso limite per x → x0 . 40 / 60 Esempi Per x → +∞: 2x 4 − x 3 + 3x 2 ∼ 2x 4 3x 2/5 − x 2/3 + 2x 4/3 ∼ 2x 4/3 Per x → 0: 2x 4 − x 3 + 3x 2 ∼ 3x 2 3x 2/5 − x 2/3 + 2x 4/3 ∼ 3x 2/5 Generalizzando gli esempi precedenti si ottiene la seguente Proposizione Una combinazione lineare di potenze di x con esponente positivo è asintoticamente equivalente • al monomio con esponente maggiore per x → +∞, • al monomio con esponente minore per x → 0. 41 / 60 Proposizione (limiti “notevoli”) sin(x) ∼ x ex − 1 ∼ x arcsin(x) ∼ x ax − 1 ∼ x ln(a) tan(x) ∼ x ln(1 + x) ∼ x arctan(x) ∼ x x loga (1 + x) ∼ ln(a) 1 − cos(x) ∼ x2 2 (1 + x)α − 1 ∼ αx per x → 0 Verifichiamo le equivalenze della prima colonna . . . Osservazione L’affermazione “il rapporto di sin(x) e x tende a 1 per x → 0 perché sin(x) è asintoticamente equivalente a x ” non è corretta. Perché? (Analogamente per le altre.) 42 / 60 Proprietà delle equivalenze asintotiche Transitività Per x → x0 : f (x) ∼ g (x) ! =⇒ f (x) ∼ h(x) g (x) ∼ h(x) Prodotti e rapporti Per x → x0 : f1 (x) ∼ f2 (x) ! f1 (x) g1 (x) ∼ f2 (x) g2 (x) =⇒ f1 (x) f2 (x) ∼ g1 (x) g2 (x) g1 (x) ∼ g2 (x) Composizione h(x) → y0 per x → x0 f (y ) ∼ g (y ) per y → y0 =⇒ f (h(x)) ∼ g (h(x)) per x → x0 f e g continue in y0 (∈ R) 43 / 60 Esempi Per x → 0: Per x → +∞: Per x → 0+ : (e x − 1) sin(x) ∼ x 2 √ 2x 3 − 3x − 4 x 2 √ ∼ x2 3 5 5x + 7 x 2 √ 4 1 2x 3 − 3x − 4 x √ ∼− √ 3 7 6x 5x + 7 x 2 Per x → −1: sin((x + 1)3 ) ∼ (x + 1)3 Per x → 0: ln(1 + tan(x)) ∼ x 44 / 60 Ordine e parte principale di infinitesimi/infiniti Sia f una funzione infinitesima/infinita per x → x0 ∈ R. Supponiamo che esistano c ∈ R∗ e α > 0 tali che f sia asintoticamente equivalente a uno dei seguenti monomi: f infinitesima f infinita c(x − x0 )α c (x − x0 )α c xα c xα x0 ∈ R x0 ∈ {−∞, +∞} con opportune modifiche se α 6∈ N Allora α si chiama ordine di infinitesimo/infinito di f e il monomio si chiama parte principale di f . Esempi: “rileggere” le equivalenze delle pagine precedenti. Osservazione L’ordine di infinitesimo/infinito, se esiste, è unico; non è detto che esista. Esempio: f (x) = x(sin(x) + 3) per x → +∞. 45 / 60 Esercizio Determinare le parti principali delle seguenti funzioni nei punti indicati: 1 1 − cos(x − 1) ln 1 − x →1 4x x4 + 1 x +1 q 5 tan (x − 3)2 x → +∞ x →3 46 / 60 Confronto tra infiniti e infinitesimi Supponiamo che le funzioni f e g siano entrambe infinite [entrambe infinitesime] per x che tende a x0 ∈ R. Supponiamo che esista lim x→x0 f (x) =: `. g (x) Se ` ∈ R∗ , diciamo che f e g sono infiniti [infinitesimi] dello stesso ordine per x che tende a x0 . Se ` = 0, diciamo che f è un infinito di ordine inferiore [infinitesimo di ordine superiore] rispetto a g per x che tende a x0 . Se ` ∈ {−∞, +∞}, diciamo che f è un infinito di ordine superiore [infinitesimo di ordine inferiore] rispetto a g per x che tende a x0 . Se il rapporto f /g non ha limite, diciamo che gli infiniti [infinitesimi] f e g non sono confrontabili per x che tende a x0 . 47 / 60 Osservazioni Due funzioni infinite/infinitesime asintoticamente equivalenti sono infiniti/infinitesimi dello stesso ordine. Dire che f è infinito [infinitesimo] di ordine superiore rispetto a g è equivalente a dire che g è infinito [infinitesimo] di ordine inferiore rispetto a f . Esempi Confrontare le seguenti coppie di infiniti/infinitesimi nei punti indicati: f (x) = x 2 + x 3 f (x) = x +1 x3 f (x) = x 2 (sin(x) + 3) 1 f (x) = x sin x g (x) = 4x 2 + x 4 g (x) = 1 x2 +∞ 0+ g (x) = x 2 + x +∞ g (x) = x 2 + x 0 0 +∞ 0 48 / 60 Osservazione ↓ “Successioni e serie numeriche” Siano a > 1, p > 0. Abbiamo verificato che le successioni n np o , an n an o , n! n n! o nn sono infinitesime. Questo ci permette di affermare che: • la progressione geometrica con ragione maggiore di 1 è un infinito di ordine superiore rispetto alla potenza con esponente positivo qualsiasi; • il fattoriale n! è un infinito di ordine superiore rispetto alla progressione geometrica con ragione maggiore di 1; • nn è un infinito di ordine superiore rispetto al fattoriale n! 49 / 60 Osservazione (utile nel calcolo di limiti) Se f (x) = g (x) + g1 (x) per x → x0 , con • g1 infinitesimo di ordine superiore rispetto a g , oppure • g1 infinito di ordine inferiore rispetto a g , risulta: f (x) ∼ g (x). Giustificare . . . Ne segue che, nel calcolo del limite di un prodotto o di un rapporto, gli infinitesimi di ordine superiore e gli infiniti di ordine inferiore sono trascurabili. Esempi Calcolare lim+ x→0 x 4 + sin(x) √ , tan( x) + x 2 lim n→+∞ n4 + n! 2n + n 3 Attenzione alle somme (o differenze) di infiniti/infinitesimi dello stesso ordine! 50 / 60 Classificazione dell’andamento all’infinito di una funzione Sia x0 ∈ {−∞, +∞} e supponiamo che f diverga per x → x0 . lineare Diciamo che f ha andamento sublineare se f è un infinito superlineare dello stesso ordine di x. di ordine inferiore rispetto a x. Interpretazione grafica? di ordine superiore rispetto a x. In simboli: f (x) ∈ R∗ x→x0 x f (x) lim =0 x→x0 x f (x) lim = ±∞ x→x0 x lim andamento lineare Es.: f (x) = |x| andamento sublineare Es.: f (x) = andamento superlineare Es.: f (x) = x n (n ≥ 2) √ n x 51 / 60 Asintoti obliqui Sia x0 ∈ {−∞, +∞}. Supponiamo che f abbia andamento lineare f (x) per x → x0 e poniamo m := lim . x→x0 x Se lim f (x) − mx = q ∈ R, diciamo che la retta di equazione x→x0 y = mx + q è un asintoto obliquo per f . Interpretazione grafica? Esercizio Classificare (se appropriato) l’andamento all’infinito delle seguenti funzioni; in caso di andamento lineare, stabilire l’esistenza di asintoti obliqui. q x2 − x + 2 f (x) = 5 x 2 (x − 1) f (x) = x2 + 1 √ x3 − x + 2 f (x) = 3x + x f (x) = x2 + 1 52 / 60 Un criterio di convergenza per le serie numeriche Criterio del confronto asintotico Siano an , bn > 0 per ogni n ≥ n0 ; supponiamo che entrambe le successioni siano infinitesime. Se {an } e {bn } sono infinitesime dello stesso ordine, la serie di termine an e la serie di termine bn hanno lo stesso carattere. Se {an } è infinitesimo di ordine superiore rispetto a {bn } e la serie di termine bn converge, anche la serie di termine an converge. Se {an } è infinitesimo di ordine inferiore rispetto a {bn } e la serie di termine bn diverge, anche la serie di termine an diverge. 53 / 60 Esercizio Stabilire il carattere delle seguenti serie mediante il criterio del confronto asintotico: +∞ X n=2 +∞ X n2 3 n −2 n=1 +∞ X 1 1 − cos n n=1 +∞ X +∞ X +∞ X e 1/ √ n −1 n=1 +∞ X n=1 n=1 n=1 +∞ X 2n + 1 5 n + 4n + 3 arctan n+1 n3 + n sin n=1 3 n2 ln 1 + √ 3 n8 +∞ X n=1 +∞ X n=2 r 1 n3 5 −1 1+ 3 n +n ! n ln(n) 2n3 − n + 1 n sin(n)2 2n3 − n + 1 54 / 60 Alcune proprietà globali delle funzioni continue su intervalli Teorema (di Weierstrass) Sia f una funzione continua nell’intervallo chiuso e limitato [a, b]. Allora: f ammette minimo e massimo globale in [a, b], cioè esistono x1 , x2 ∈ [a, b] tali che f (x1 ) ≤ f (x) ≤ f (x2 ) per ogni x ∈ [a, b]. Illustriamo il ruolo delle ipotesi mediante qualche esempio: f (x) = 1 , x ∈ (0, 1] x f (x) = x 2 , x ∈ R f (x) = x − bxc, x ∈ [−1, 5] f (x) = 1 , x ∈ [1, +∞) x f (x) = x 2 , x ∈ [−2, 3] ( 2 x se x ∈ [−2, 0) ∪ (0, 3] f (x) = 1 se x = 0 55 / 60 Teorema (dei valori intermedi) Sia f una funzione continua nell’intervallo A. Allora f assume tutti i valori compresi tra inf f e sup f , cioè: ∀c ∈ (inf f , sup f ) ∃ x0 ∈ A t.c. f (x0 ) = c. Interpretazione “grafica” della continuità . . . Illustriamo il ruolo delle ipotesi mediante esempi . . . Corollario (Immagine di funzioni continue in intervalli) L’immagine di una funzione f , continua in un intervallo A, è l’intervallo di estremi inf f e sup f . Osservazione Se f ammette massimo e minimo in A, allora l’immagine di f è l’intervallo chiuso di estremi min f e max f . 56 / 60 Esempi L’immagine della funzione affine f (x) = ax + b (a 6= 0) è R. L’immagine della funzione potenza a esponente naturale pn (x) = x n è R se n è dispari, R+ se n è pari. −→ cf. lucidi-2, pag. 32 L’immagine della funzione esponenziale è (0, +∞). −→ cf. lucidi-2, pag. 44 L’immagine delle funzioni seno e coseno è [−1, 1]. L’immagine della funzione tangente è R. −→ cf. lucidi-2, pag. 54 57 / 60 Caso particolare del teorema dei valori intermedi: Teorema (degli zeri, o di Bolzano) Sia f una funzione continua in un intervallo A. Se f assume valori discordi in A, allora f si annulla in almeno un punto di A. Più precisamente: se esistono a, b ∈ A tali che f (a) · f (b) < 0, allora esiste x0 ∈ A, compreso tra a e b , tale che f (x0 ) = 0. Interpretazione grafica . . . Osservazione Nelle ipotesi del teorema degli zeri, f potrebbe annullarsi in due, tre, addirittura infiniti punti dell’intervallo A. Esempio: f (x) = cos(x), x ∈ [0, 3π]. Una condizione sufficiente affinché f si annulli esattamente in un punto è che f sia strettamente monotona in A. 58 / 60 Risoluzione approssimata di equazioni Esempio Consideriamo l’equazione 2x + x = 0, non risolvibile esplicitamente. • Proviamo che l’equazione ammette in R un’unica soluzione x0 . • Verifichiamo che x0 appartiene all’intervallo [−1, 0]. • Determiniamo un intervallo di ampiezza 0.25 che contiene x0 . È possibile determinare x0 con un errore minore di 10−1 ? E con un errore minore di 10−2 ? Spiegare . . . 59 / 60 Condizioni per l’esistenza di radici di un polinomio Sia P(x) = an x n + an−1 x n−1 + · · · + a1 x + a0 ; • se n è dispari, l’equazione P(x) = 0 ammette almeno una soluzione; • se n è pari e an · a0 < 0, l’equazione P(x) = 0 ammette almeno una soluzione negativa e una positiva. Esempi (1) Stabilire se l’equazione P(x) = 0 ammette almeno una soluzione positiva e/o negativa: (a) P(x) = 2x 3 − 3x 2 + 1 (b) P(x) = −x 4 + 3x 2 + 1 (c) P(x) = x 4 − 3x 2 + 1 (2) Provare che l’equazione x 3 + x − 4 = 0 ammette un’unica soluzione in R e calcolarla con un errore inferiore a 10−1 . 60 / 60