Cos’è il feudalesimo?
Il feudalesimo è un forma di organizzazione
politica del territorio e di strutturazione
economica della società che segna il periodo
storico successivo alla caduta dell’Impero
Romano e precede lo sviluppo della borghesia
artigiana e mercantile, che si ha a partire
dall'anno Mille in Italia e in Europa.
Le strutture feudali rimangono in vigore
nell’Europa occidentale e centrale per tutto il
Medioevo e nei primi tre secoli dell’Età
Moderna, anche se in misura via via minore.
In Italia l’ultima regione a uscire dal regime
feudale fu la Sardegna per opera di Carlo
Alberto nel 1836. Nell’isola il feudalesimo
era giunto in ritardo con i catalano-aragonesi
nel 1323/24.
Nell'Europa dell'est le strutture feudali
saranno molto più stabili e in Russia la
servitù della gleba sarà abolita solo nel
1861, a testimonianza del permanere di
vincoli personali persistenti sul ceto
contadino.
Il Feudalesimo nacque
nel regno dei Franchi.
L’intera società era
costituita su di vincoli
nei quali ciascuno era
“l’uomo di un altro
uomo”, cioè vassallo. Il
vincolo era definito
commendatio.
La concessione del feudo
avveniva nel corso di una
solenne cerimonia, detta
investitura, che
comprendeva tre momenti:
l’atto di sottomissione
(l’omaggio), il giuramento
di fedeltà e la concessione
del feudo (beneficium).
Obblighi del vincolo feudale
Il rapporto di vassallaggio era stabilito
attraverso una cerimonia nella quale il
vassallo s’impegnava alla fedeltà mentre il
signore assumeva l’impegno di difendere il
vassallo dai nemici. Il vassallo era
obbligato a prestare al signore un
servitium per cui otteneva in ricompensa
un beneficium, cioè un feudo.
Se il vassallo non rispettava il suo impegno
poteva essere accusato di fellonia.
All’inizio, il vincolo di vassallaggio e la
concessione del feudo stabilivano un
rapporto puramente personale. Tra l’887 e
il 1037 il capitolare di Quierzy-sur-Oise e
la Constitutio de feudis riconobbero
l’ereditarietà per i feudi.
struttura di un
feudo
Alla base del feudalesimo c’è la teoria
dei tre ordini, che costituisce la base
ideologica della struttura sociale: il
mondo è diviso in chi porta le armi
(bellatores), chi lavora la terra
(laboratores) e chi prega (oratores).
I bellatores
Questa categoria sociale monopolizzava la
forza delle armi e la usava duramente;
costituiva quindi, malgrado la potenza della
Chiesa, la classe dominante. Deteneva la
terra, non accettava alcuna costrizione ne
servizio oltre a quello che aveva scelto
liberamente. Acquistava con le ricchezze armi
più efficaci, in particolare cavalli. Col tempo i
suoi esponenti cambiarono il loro nome in
“cavalieri”.
I laboratores
Questo era lo strato inferiore costituito
dall’immensa maggioranza della popolazione,
ciascun appartenente al qusle pensava di
dover fornire agli altri due ordini i mezzi per
sostentarne ozio e prodigalità. Questa
funzione li privava della loro libertà. La
capacità produttiva di questo ordine era
totalmente assoggettata alla signoria.
Gli oratores
Erano gli uomini di Chiesa e, in particolare, i
monaci che erano presenti nei numerosi
monasteri sparsi in Europa. Essi
conquistarono un ruolo fondamentale nello
sviluppo della civiltà europea, grazie al ruolo
di civilizzazione ed evangelizzazione che
esercitavano. Questo diede alla Chiesa una
posizione temporale dominante.
Il flusso delle donazioni per la Chiesa era in
questi secoli al massimo livello. Una parte
delle ricchezze era consacrata all’assistenza
dei poveri, ma non mancarono coloro che
avevano un interesse personale nel
conquistare importanti sedi ecclesiastiche.
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Il Feudalesimo - cucinapadovana.it