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l e z i o n i d i g i ta l i
a l ge BR a - uni tà 3
le eQuazioni
tempi
In aula: circa 10 ore
luoghi
Aula con lavagna LIM o PC con videoproiettore
Aula multimediale
Per alcune attività è necessaria la connessione Internet
Contenuti
digitali
Idee per motivare
Giochi matematici
Videotutorial
Risolvere un’equazione di primo grado pag. 162
Apprendiscienza
Semplici equazioni di primo grado
Correzione
Soluzioni delle Prime competenze pag. 142
Test interattivi
Verifica cosa hai imparato con i test interattivi pag. 193
Verifiche
Prova di verifica A-B in formato Word modificabile a seconda delle esigenze della
classe pag. 193
StRumenti
inCluSivi
Audio
Text to Speech (per l’intero MEbook)
Percorsi Facilitati 3 pagg. 40-42-44
Quesiti
Percorsi Facilitati 3 es. 1,2 pag. 43
Percorsi Facilitati 3 es. 2,3 pag. 45
Percorsi di recupero
Esercizi n°1, 2, 4, 7 pagg. 193-194
Verifiche
Prova di verifica C in formato Word modificabile a seconda delle esigenze pag. 193
• Saper usare PC e videoproiettore, eventualmente LIM e programmi di didattica interat-
tiva (SMART Notebook, Mimio Studio, ActivInspire, Workspace, ecc.)
Competenze digitali
del doCente
• Saper usare programmi di geometria dinamica (GeoGebra, Cabri, Déclic, Dr. Geo, ecc.)
• Saper usare programmi di videoscrittura e foglio di calcolo (Word, Writer, Excel, Calc,
ecc.)
• Saper usare Internet
• Saper usare l’applicazione MEbook
Vedi UNESCO ICT Competency Framework for Teachers
l e z i o n i d i g i ta l i
ConoSCenze
•
•
•
•
Le identità e le equazioni
I principi di equivalenza e le loro conseguenze
La risoluzione, discussione e verifica di un’equazione di primo grado a una incognita
Introduzioni alle equazioni di primo grado
aBilità
•
•
•
Saper distinguere un’identità da un’equazione
Saper risolvere, discutere e verificare equazioni di primo grado a una incognita
Saper tradurre un problema in un’equazione e risolverla
Competenze
diSCiplinaRi
•
Utilizzare in modo corretto le tecniche e le procedure di calcolo algebrico per operare
in modo sicuro in contesti reali
Rafforzare un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze
significative di Problem Solving
Interpretare la realtà confrontando grandezze, dati e procedimenti di soluzione
Individuare le criticità selezionando gli algoritmi più strategici allo scopo di pervenire
ai possibili risultati; verificare l’intero percorso
Traguardi
per lo sviluppo
delle competenze
al termine
del primo ciclo
•
Competenze
Chiave
•
•
•
•
•
•
•
•
Raccomandazione
del Parlamento
europeo
e del Consiglio
(2006/962/CE)
•
•
Comunicazione in italiano
Comunicazione nelle lingue straniere
Competenze nella matematica, nelle scienze e nella tecnologia
Competenza digitale
Imparare a imparare
Competenze sociali e civiche
Senso di iniziativa
Consapevolezza ed espressione culturale
• Usare il libro di testo digitale, con i suoi contenuti, video, audio, esercizi e strumenti
integrativi
Competenze digitali
dello Studente
Vedi European e-Competence Framework 3.0
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le eQuazioni
l e z ione 1
le identità
2 h in ClaSSe
lavoRo di gRuppo
in ClaSSe
Si propone alla classe l’attività Giochi matematici: il file in formato .pdf è presente nel folder Idee per motivare tra i contenuti multimediali del libro digitale; oppure cliccare sull’apposita
icona a pag.71 (FIG. 1).
Con opportune modifiche il “gioco”, inserito nell’Unità 2 sul calcolo letterale, si presta molto bene anche a introdurre identità
ed equazioni. Lo svolgimento può essere condotto individualmente, come viene proposto dalla scheda, ma anche a gruppi.
Suddividere la classe in gruppi e chiedere ai ragazzi di scrivere
sul quaderno la loro età; quindi scrivere alla lavagna, oppuFIG. 1 Cliccare sull’icona indicata dalla freccia a
re video proiettare, la sequenza di operazioni (indicata nella
pag. 71 del MEbook, per aprire il fle .pdf
scheda) che ogni studente dovrà effettuare. Lasciare il tempo
relativo all’attività Giochi matematici.
necessario affinché tutti possano eseguire le operazioni richieste senza errori e formulare domande del tipo: “Quale risultato
avete ottenuto? E se provate con l’età del papà, della mamma o dei nonni? Secondo voi come è stato possibile
creare questa “sequenza magica” di operazioni che funziona con qualsiasi età?”.
Chiedere di costruire il testo dell’espressione, che rispetti la priorità di esecuzione stabilita dalla sequenza scritta
alla lavagna, riferita all’età desiderata. Si formulano i quesiti: “Se confrontate le vostre espressioni, sono uguali? Se
procedete con la risoluzione, notate qualcosa in comune?”
Guidare gli studenti all’uso delle lettere per esprimere la validità generale dell’espressione aritmetica, ponendo
domande del tipo: “Dato che l’espressione funziona con l’età di tutti, come potrei generalizzarne la validità? Quale
termine dell’espressione potrei sostituire con una lettera?”. Concordare con i gruppi di sostituire l’età variabile
con la lettera x; scrivere alla lavagna o video proiettare l’espressione letterale per confermare la correttezza delle
risposte.
Chiedere di risolvere l’espressione letterale fino al passaggio
finale (FIG. 2). Stimolare l’osservazione dell’ultimo passaggio
prima di calcolare il risultato: “Cosa abbiamo ottenuto? Questo
monomio può essere semplificato? Quale proprietà della divisione devo utilizzare? Qual è il risultato? Quindi l’espressione
è stata creata appositamente per restituire quale risultato?”
FIG. 2
Passaggi risolutivi dell’espressione letterale.
l e z i o n i d i g i ta l i
Successivamente chiedere di scrivere il risultato (x) dopo il segno di uguaglianza del testo dell’espressione (FIG. 3) e guidare gli studenti al concetto
di identità: “Cosa osservate ora? Quante espressioni osservate? Che risultato restituiscono? L’uguaglianza è valida per quali valori della lettera
x?”. Sottolineare che in matematica l’uguaglianza ottenuta è denominata
identità. Invitare i ragazzi a sostituire alla x alcuni valori per verificare
l’uguaglianza.
Chiedere di inventare un’altra identità partendo da quella appena scritta
(FIG. 3): “Siete in grado di inventare un “gioco matematico” che restituisca
un risultato pari al doppio della vostra età? Quale espressione letterale doFIG. 3 Guidare i ragazzi a
passare dall’espressione
vrei scrivere alla destra dell’uguale? L’espressione letterale di sinistra può
letterale all’uguaglianza di
rimanere invariata? Come devo modificarla?”.
espressioni letterali.
Attendere che i vari gruppi formulino una soluzione, scriverla alla lavagna
e discuterne con la classe la validità: “Come posso verificare che l’espressione di sinistra sia stata “ritoccata” opportunamente?”.
Invitare i ragazzi a provare con alcuni valori se le due espressioni restituiscono risultati uguali.
A questo punto può essere utile chiedere ai ragazzi di terminare l’attività cercando di inventare una nuova identità,
anche molto semplice. A lavoro concluso ogni gruppo consegnerà il proprio “gioco matematico” al gruppo vicino
che ne controllerà “l’efficacia”. Se il tempo lo consente possono essere effettuati più turni di gioco: si attribuiranno
due punti al gruppo che avrà realizzato un “gioco matematico” funzionante e un punto al gruppo che scoprirà
errori nel “gioco” dei gruppi avversari.
StRumenti inCluSivi
Il lavoro di gruppo è uno strumento di didattica inclusiva.
l e z ione 2
le eQuazioni
1 h in ClaSSe
lezione paRteCipata
in ClaSSe
Riprendere l’attività Giochi matematici e chiedere ai ragazzi di scrivere sul quaderno nuovamente la prima identità (FIG. 3). Formulare le seguenti domande: “Ricordate il nome dell’uguaglianza che avete scritto? Otteniamo
ancora un’identità, se si moltiplica per 2 solo l’espressione di destra?”.
È possibile che qualche risposta troppo precipitosa sia: “Sì l’abbiamo già constatato, con la costruzione del “gioco
matematico” che restituisce il doppio dell’età”. Si sottolinea che, in questo caso, non viene richiesto di modificare
opportunamente anche l’espressione di sinistra. Si invitano gli studenti a provare l’uguaglianza con alcuni valori di x.
Dopo alcuni tentativi è possibile che alcuni alunni esordiscano con affermazioni del tipo: “Non è un’identità perché l’espressione di sinistra restituisce sempre un risultato diverso da quello dell’espressione di destra; l’uguaglianza non è mai verificata!”.
Il docente può invitare i ragazzi a sostituire il valore zero alla x (soluzione dell’equazione) e quindi formulerà le
domande: “Questo valore della x verifica l’uguaglianza? Esiste quindi un valore per cui l’uguaglianza è vera?”.
Confermare che l’uguaglianza oggetto di studio non è un’identità, perché non tutti i valori della x la verificano:
introdurre la definizione di equazione.
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le eQuazioni
Video proiettare pag. 136 della versione
multimediale del libro di testo; leggere insieme ai ragazzi il paragrafo 1 Le identità e
le equazioni, soffermandosi sulle definizioni di identità ed equazione e formulare la
domanda: “Qual è la differenza tra identità
ed equazione, anche alla luce dell’attività
svolta?”.
FIG. 4
Utilizzare il doppio clic per ingrandire lo schema a pag. 136
del MEbook.
Focalizzare l’attenzione sullo schema a
pag. 136 (FIG. 4) e formulare le domande:
“Come viene chiamata l’espressione alla sinistra del segno di uguale? E l’espressione
alla destra? Secondo voi perché vengono
definiti “termini noti” i numeri 6 ed 1? Perché la lettera x è denominata incognita?”.
Proseguire con la lettura di pag. 137 fino al primo esempio e invitare gli studenti a leggere la prima equazione:
“Sapreste spiegare perché l’equazione viene indicata dal testo come di primo grado? Perché ad una sola incognita?”. Con le stesse modalità, operare con la seconda
equazione dell’esempio (FIG. 5). Terminare la lettura
di pag. 137, focalizzando l’attenzione sul concetto di
equazioni equivalenti (la scheda Anticipiamo: l’equazione della retta può essere affrontata in seguito).
StRumenti inCluSivi
Se necessario, gli studenti con Bisogni Educativi Speciali e con Disturbi Specifici dell’Apprendimento possono ascoltare i file audio a
pag. 40 del tomo Percorsi facilitati 3. Questa
risorsa può essere utilizzata anche per finalità
riferite all’intera classe.
In alternativa chiedere di risolvere il quesito 1
della scheda Percorsi di recupero a pag. 193.
FIG. 5
Utilizzare il doppio clic per ingrandire gli esempi
di equazioni a pag. 137 del MEbook.
l e z ione 3
i pRinCipi di eQuivalenza delle eQuazioni
2 h in ClaSSe
lavoRo di gRuppo e lezione paRteCipata
in ClaSSe
Proporre alla classe, opportunamente suddivisa in gruppi, la risoluzione del quesito 48 a pag. 157. L’esercizio chiede di trovare la soluzione di un’equazione di primo grado ad una incognita per prove ed errori. Chiedere agli studenti di completare la tabella relativa all’esercizio (FIG. 6). Si confrontano i risultati verificandone la correttezza.
Chiedere quindi agli studenti di osservare il testo dell’equazione (3x = 12) e formulare la domanda: “Potevamo
risolvere l’equazione con un’altra strategia, traducendo la simbologia con una frase?”. Guidare gli studenti a for-
l e z i o n i d i g i ta l i
mulare il quesito nel modo seguente:
“Calcolare il valore di x, sapendo che il
triplo di x vale 12”.
Domandare: “E se sostituissimo alla x
il termine “quaderno”, come si potrebbe formulare il problema?”. Dovrebbero
emergere quesiti del tipo: “Quanto costa
un quaderno se tre quaderni costano 12
euro?”. A questo punto sarà chiaro che
per calcolare il costo di un quaderno è
sufficiente eseguire una divisione tra il
costo totale e il numero di quaderni.
Chiedere agli studenti di calcolare il valore di x con questa strategia e formulare la domanda: “La metodologia appena utilizzata risulta migliore? Perché?”.
FIG. 6
Esercizio 48 a pag.157 della Scheda prove ed errori.
Proporre quindi di risolvere l’esercizio 95 a pag. 161 (FIG. 7 soluzione x
= 9) con le stesse modalità dell’esercizio precedente: prima si utilizzerà
la metodica per tentativi ed errori, riportando sul quaderno una tabella per
provare progressivamente i primi 6 o
7 numeri naturali. Dopo alcune prove
gli studenti si renderanno conto che in
questo caso la metodologia è più articolata, comportando diversi calcoli
senza portare ad un risultato positivo.
FIG. 7 Esercizio n° 95 pag. 161.
Si guidano gli studenti a comprenderne le motivazioni: “Perché la strategia
in questo caso non funziona?”. Dovrebbe emergere che la complessità dei calcoli rende poco appetibile questo
procedimento, che può funzionare per equazioni semplici e per soluzioni che siano “numeri piccoli”.
Qualche studente proporrà di utilizzare la seconda strategia (ax = b → x = b/a), ma presto si accorgerà dell’impossibilità di applicarla. Invitare gli studenti a riflettere sulle motivazioni: “Perché non è possibile utilizzare la seconda
metodica? Confrontando l’equazione dell’esercizio 48 e quella dell’esercizio 95, cosa notate?”.
Portare gli studenti a comprendere l’importanza della forma normale ax = b, per poter risolvere agilmente un’equazione di primo grado a una incognita. Introdurre i principi di equivalenza delle equazioni formulando le seguenti
domande: “Se le equazioni fossero tutte del tipo ax = b, come quella dell’esercizio 48, sarebbe possibile risolverle
in modo più semplice con la strategia vista (x = b/a)?”.
FIG. 8
Nel MEbook fare doppio clic per ingrandire. Per nascondere parti del testo,
usare lo strumento “evidenziatore” aumentando l’intensità del colore.
Aprire il MEbook a pag. 140141 e nascondere le due tabelle, creando tendine separate,
con lo strumento evidenziatore alla massima intensità di
colore (FIG. 8): questa operazione può essere effettuata in
precedenza.
Leggere insieme ai ragazzi il
paragrafo 2 I principi di equivalenza, fino alla tabella.
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le eQuazioni
Scoprire la prima riga della tabella, abbassando la prima tendina a sinistra e leggere insieme ai ragazzi. Quindi
formulare le domande: “Il primo membro dell’equazione cosa diventa? E il secondo?”.
Abbassare la tendina e visualizzare la seconda riga della tabella in cui viene raffigurata la bilancia dell’equazione
(fig. 9). Chiedere di verificare che la soluzione in entrambe le equazioni ottenute sia x=7.
FIG. 9
Abbassare la tendina
con lo strumento
“evidenziatore”.
Guidare gli studenti a riconoscere equazioni equivalenti: “Le due equazioni sono diverse? Avendo la stessa soluzione come possiamo definirle?”. Togliere la tendina di sinistra e confermare quanto emerso dalla discussione.
Continuare con la seconda parte della tabella procedendo come sopra. Al termine della discussione porre l’attenzione dei ragazzi sul fatto che sottraendo da entrambi i membri il numero 3, l’equazione di partenza diventa x = 7
(caso particolare dell’equazione in forma normale ax = b) e sarebbe risolta.
Riprendere la lettura di pagina 140; soffermarsi sull’enunciato del primo principio e delle due importanti conseguenze (legge del trasporto e dell’elisione) fino alla tabella del secondo principio di equivalenza (pag. 141). Abbassare la tendina di sinistra, scoprire la prima riga della tabella e leggere insieme ai ragazzi, quindi formulare le
domande: “Il primo membro dell’equazione cosa diventa? E il secondo?”.
Abbassare la tendina e visualizzare la seconda riga della tabella in cui viene raffigurata la bilancia dell’equazione.
Chiedere di effettuare la verifica che la soluzione in entrambe le equazioni ottenute è x = 4 (equazioni equivalenti).
Togliere la tendina di sinistra e confermare quanto emerso dalla discussione (FIG. 10).
FIG. 10 Il primo e secondo
principio di equivalenza.
Portare a riflettere gli studenti sulle conseguenze di una moltiplicazione per zero di entrambi i membri dell’equazione (legge di annullamento del prodotto): “Se moltiplicassi per zero entrambi i membri dell’equazione cosa
otterrei? Perché?”.
Continuare con la seconda parte della tabella procedendo come sopra. Al termine della discussione porre l’attenzione dei ragazzi sul fatto che, dividendo entrambi i membri per il numero 4, avrei risolto l’equazione di partenza
4x = 16: “L’equazione di partenza è scritta in forma normale? Avrei potuto applicare questo principio per risolvere
l’equazione? Per quale numero avrei dovuto dividere entrambi i membri? Cosa avrei ottenuto?”.
l e z i o n i d i g i ta l i
Far riflettere gli studenti sulle conseguenze di una divisione per zero di entrambi i membri dell’equazione (caso di
una divisione con dividendo diverso da zero e divisore pari a zero): “Se dividessi entrambi i membri dell’equazione
per zero cosa otterrei? Perché?”. Si può cogliere l’occasione per ricordare i casi della divisione: 0:a, 0:0 e a:0 con a≠0.
Si inviteranno i ragazzi a motivarne il significato, nell’ottica della discussione della risoluzione di un’equazione di
primo grado ad una incognita, scritta nella forma normale ax = b.
Continuare la lettura di pag. 141, soffermandosi sull’enunciato del secondo principio e delle due importanti conseguenze (legge del cambiamento di segno e riduzione a forma intera).
StRumenti inCluSivi
Il lavoro di gruppo è uno strumento di didattica inclusiva. Se necessario, gli studenti con Bisogni Educativi
Speciali e con Disturbi Specifici dell’Apprendimento possono ascoltare il file audio a pag. 42.
Chiedere la risoluzione degli esercizi 1 e 2 a pag. 43 del tomo Percorsi facilitati 3. Questa risorsa può essere
utilizzata anche per finalità riferite all’intera classe. In alternativa chiedere di risolvere i quesiti 2 e 4 della
scheda Percorsi di recupero a pag. 193-194.
l e z ione 4
pRime Competenze
1 h 30’ in ClaSSe
lavoRo di gRuppo
in ClaSSe
Scaricare la risorsa Soluzioni delle Prime
competenze, cliccando sull’apposita icona
a pag. 142 (FIG. 11)) e creare un file dedicato: importare le soluzioni in un file di
videoscrittura, utilizzando lo strumento
macchina fotografica del programma Adobe Reader oppure del software di didattica
multimediale della LIM (in quest’ultimo
caso è possibile utilizzare lo strumento
tendina per nascondere le soluzioni fino al
momento desiderato).
Suddividere la classe in gruppi e chiedere
FIG. 11 Cliccare sull’apposita icona a pag. 142 per aprire il fle Soluzioni
agli studenti di risolvere l’esercizio n°1 pag.
delle Prime competenze.
142. Stimolare gli alunni a collaborare tra
loro per raggiungere l’obiettivo.
Procedere per passi: quando è stata completata la prima parte del quesito si apre una discussione, interpellando
i gruppi uno alla volta. Si formulano le seguenti domande: “Quale principio di equivalenza delle equazioni è stato applicato? Perché? Quale ragionamento avete operato?”. Si video proietta solo la soluzione della prima parte
dell’esercizio; si passa quindi alla seconda parte e così via.
Chiedere ai ragazzi di risolvere gli esercizi n°2, 3, 4, 6 e 7 a pag. 142-143: discutere le risposte, le strategie dei gruppi ed infine video proiettare le soluzioni.
Per motivare gli alunni è possibile attribuire un punteggio a ogni risposta esatta.
StRumenti inCluSivi
Il lavoro di gruppo è uno strumento di didattica inclusiva.
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l e z i o n i d i g i ta l i
le eQuazioni
l e z ione 5
la RiSoluzione di un’eQuazione di pRimo
gRado a una inCognita
3 h in ClaSSe
lezione paRteCipata e lavoRo di gRuppo
in ClaSSe
Proporre alla classe la strategia risolutiva
di un’equazione di primo grado, attraverso
il videotutorial Risolvere un’equazione di
primo grado. Cliccare sull’apposita icona a
pag. 162 (FIG. 12) quindi avviare e video
proiettare il file senza interruzioni.
FIG. 12 Nel MEbook cliccare
sull’apposita icona a pag. 162
per avviare il videotutorial.
Chiedere agli studenti di riportare sul quaderno il testo dell’equazione risolta nel video e di procedere, passo dopo
passo, con la sua risoluzione.
Avviare nuovamente il video tutorial e fermare la video proiezione al testo dell’equazione: proporre agli studenti di
effettuare il primo passaggio, tenendo presente la sequenza di operazioni indicata nel video. Quando tutti gli studenti hanno effettuato i calcoli del primo passaggio, avviare il filmato per confermare quanto scritto dai ragazzi;
se sono stati compiuti errori, si scrivono i passaggi errati alla lavagna e si apre una discussione sulla motivazione
dell’errore e sulle strategie opportune per evitarli.
Proporre alla classe la lezione multimediale interattiva
Semplici equazioni di primo grado di Apprendiscienza. Questa attività comprende più schede con brevi filmati, immagini ed esercizi interattivi legati al contesto
reale.
Suddividere la classe in gruppi e proporre il quesito
della scheda 2 (FIG. 13): gli studenti hanno già affrontato problemi di questo tipo durante il primo anno della scuola secondaria di primo grado e hanno imparato
ad affrontarli attraverso uno schema grafico.
FIG. 13 Quesito relativo alla scheda 2 dell’attività
Semplici equazioni di primo grado.
Chiedere di risolvere sul quaderno il quesito per via
grafica. Se necessario, si guidano gli studenti alla corretta rappresentazione grafica dei dati, anche con un
file creato con un software di videoscrittura (ad es.
Word, FIG. 14): “Come posso rappresentare il peso
l e z i o n i d i g i ta l i
della pera? E quello della mela?”. Quando tutti i gruppi hanno ultimato l’esercizio, si discutono le strategie e si verifica il risultato.
FIG. 14 Esempio di risoluzione
grafca del problema
della scheda 2.
Invitare gli alunni a risolvere il quesito anche con una equazione, guidandoli
con alcune domande a seguire lo schema: “Se x è il peso della pera, quale sarà
il peso della mela? Come avete indicato il peso della mela durante la risoluzione grafica del quesito? E ora come viene chiesto di indicarlo?”. Quando tutti
i gruppi hanno scritto l’equazione, si chiama alla lavagna multimediale uno
studente alla volta per riempire i campi dell’esercizio multimediale (in assenza
di LIM, saranno gli studenti a guidare l’insegnante al corretto riempimento dei
campi). Procedere con le stesse modalità per completare i passaggi relativi alla
risoluzione dell’equazione.
Passare all’esercizio 2 della medesima scheda: questa volta si richiede direttamente la risoluzione attraverso un’equazione.
Procedere anche con la scheda 3: avviare l’animazione
che illustra il procedimento da seguire per risolvere
un problema tramite una equazione e visualizzare i
passaggi per la sua risoluzione. Se lo si reputa utile è
possibile fermare il video ad ogni step, interrogando i
ragazzi sull’applicazione dei principi o le loro conseguenze. Si chiede quindi ai gruppi di risolvere i quesiti;
a risoluzione avvenuta si invita alla LIM uno studente
alla volta per effettuare la verifica.
Passare alla scheda 4 con le stesse modalità delle
precedenti.
Passare alla scheda 7 (FIG. 15) e chiedere di risolvere le
equazioni proposte dall’attività; quando tutti i gruppi
avranno terminato, si verifica la correttezza delle soluzioni eseguendo l’esercizio multimediale. Se si dispoFIG. 15 Scheda 7 dell’attività Semplici equazioni di primo grado.
ne di alcuni tablet collegati a internet, lo svolgimento
dell’attività a gruppi risulta ancor più coinvolgente.
In alternativa è anche possibile proporre uno svolgimento individuale dell’attività, in aula multimediale: comunicare ai ragazzi l’indirizzo URL della risorsa; far inserire l’indirizzo nella barra URL del Browser e avviare la ricerca.
Allo stesso modo è possibile proporre lo svolgimento dell’attività a casa.
Per concludere il percorso è possibile ritornare al libro di testo, video proiettando la tabella di discussione di una
equazione ridotta in forma normale (pag. 145). Con lo strumento evidenziatore si nasconde la colonna centrale
della tabella e si interrogano di volta in volta gli alunni sulla tipologia di soluzione, in base al valore dei parametri
a, e b.
Si abbassa la tendina per confermare le risposte (FIG. 16).
FIG. 16 Nel MEbook fare doppio
clic per ingrandire. Usare lo
strumento “evidenziatore” per
nascondere parti del testo.
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le eQuazioni
l e z i o n i d i g i ta l i
StRumenti inCluSivi
Il lavoro di gruppo è uno strumento di didattica inclusiva. Se necessario, gli studenti con Bisogni Educativi Speciali e con Disturbi Specifici dell’Apprendimento possono ascoltare il file audio a pag. 44. Chiedere la risoluzione
degli esercizi 2 (esercizio svolto) e 3 a pag. 45 del tomo Percorsi facilitati 3. Questa risorsa può essere utilizzata
anche per finalità riferite all’intera classe. In alternativa chiedere di risolvere il quesito 7 della scheda Percorsi di
recupero a pag. 194.
l e z ione 6
veRiFiCa Sommativa
1 h in ClaSSe
Somministrare i quesiti, ritenuti idonei al percorso effettuato con la classe, presenti nelle seguenti prove di valutazione intermedia dedicate alle Unità Le equazioni, Equazioni e problemi.
Le verifiche sono presenti nella guida per l’insegnante; i relativi file editabili sono scaricabili dal MEbook (materiali riservati al docente), oppure dal portale LibropiuWeb (FIG. 17).
FIG. 17 Accedere alla propria Home Page di LibropiuWeb; cliccare sulla voce Risorse e quindi
sulla voce del libro Ubi Math Matematica per il tuo futuro Algebra + Geometria 3 aprire
e/o scaricare le verifche editabili.
StRumenti inCluSivi
Se necessario, gli studenti con Bisogni Educativi Speciali e con Disturbi Specifici dell’Apprendimento possono effettuare le prove di verifica a loro dedicate: i file sono scaricabili e possono essere opportunamente
riorganizzati.
In alternativa alla prova di verifica intermedia è possibile somministrare agli studenti, anche in aula multimediale, il test interattivo (FIG. 18): sarà sufficiente comunicare ai ragazzi l’opportuno l’indirizzo URL da inserire
nella barra URL del Browser e avviare la ricerca. È altresì possibile proporre lo svolgimento dell’attività a casa
(autovalutazione).
l e z i o n i d i g i ta l i
FIG. 18 Cliccare sull’apposita icona
a pag. 193 del MEbook per
accedere al test interattivo.
Nel caso gli studenti fossero stati associati a una classe virtuale nel portale LibropiuWeb, il docente potrà inserire
un test dedicato all’Unità: i ragazzi potranno svolgere la prova in aula multimediale oppure a casa. Il sistema restituirà la prova debitamente corretta e le valutazioni potranno essere importate e gestite nel registro di classe, già
automaticamente predisposto in Excel.
Infine il docente dispone dello strumento “Test generator” per creare ex novo prove di verifica personalizzate .
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LE EQUAZIONI