TECNOLOGIE PER
COMUNICARE
La CAA (Comunicazione Alternativa
Aumentativa)
L’assenza di linguaggio verbale è una situazione
abbastanza diffusa tra i bambino con disabilità
medio- grave, spesso associata ad altre
limitazioni funzionali di tipo motorio, sensoriale o
cognitivo.
Sviluppatasi inizialmente nei Pesi anglosassoni la
CAA inizierà a diffondersi in Italia verso la metà
degli anni ’90 con l’apertura nel 1996 della prima
scuola c/0 il Centr Benedetta D’Intino di Milano.
In cosa consiste…
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Vengono considerate come forme di CAA tutte le
modalità di comunicazione che possono facilitare e
migliorare la comunicazione che possono facilitare e
migliorare la comunicazione di tutte le persone che
hanno difficoltà a utilizzare i più comuni canali
comunicativi, soprattutto il linguaggio orale e la scrittura.
E’ dunque un sistema multimodale inserito in un percorso
che, partendo dai bisogni comunicativi di una persona,
cerca di fornirle uno strumento duttile e dinamico che
facilmente si adatti alla sua evoluzione nel tempo, ai
contesti nei quali si troverà a interagire e che soprattutto
non prescinda dalla sua sfera emotiva, sociale e
cognitiva (Stucci, 2001)
La comunicazione iconica
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Alla base di molti sistemi di CAA c’è la comunicazione
iconica, cioè basata su immagini o set di simboli ai quali
è associato un determinato messaggio.
Essa avviene indicando o selezionando in qualsiasi modo
le immagine scelte,isolate o in sequenza.
In genere si usano supporti non tecnologici: tabelle
cartacee costituite da fogli su cui vengono incollate le
immagini selezionandole in base ad alcuni ambiti di
interesse o attività ( ad es. comunicazioni per il gioco, la
pulizia, la scuola, il mangiare ecc.). Solitamente i fogli
vengono sistemati in raccoglitori trasparenti e l’utente
comunica selezionando via via con il dito o lo sguardo i
diversi simboli.
IL BLISS
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Tra i più noti sistemi di comunicazione iconica
menzioniamo il Picture Communication Symbols e il Bliss.
Quest’ultimo è stato cretao ispirandosi alla scrittura
ideografica cinese, che se inizialmente sembra difficile e
complicata, una volta compresane l’organizzazione e la
chiave di lettura risulta semplice e affascinante.
Bliss ha realizzato la sua scrittura geometrico ideografica
con un numero limitato di simboli base ( 38 più 11
caratteri lineari ) con cui creare un vocabolario
sufficiente di significati. Essi possono essere combinati
tra loro e generare un numero illimitato di significati.
E’ utile un p.c. perchè…
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Nell’addestramento iniziale impara a riconoscere
e collegare i simboli, sviluppandone la
motivazione
È possibile associare dei messaggi vocali alle
immagini e quindi di poter trasformare, in
qualche modo la comunicazione iconica in
linguaggio verbale;
È possibile cambiare rapidamente e
autonomamente i set di icone presenti sullo
schermo, aumentando enormemente le
possibilità di comunicazione.
SUSSIDI PER LA CAA
GLI APPARECCHI VOCAs
I VOCAs sono apparecchi portatili che consentono all’utente di
selezionare e di trasformare in voce dei messaggi iconici.
Nella maggior parte dei casi i VOCAs sono degli apparecchi elettronici e
non informatici, che riproducono dei messaggi precedentemente
registrati attraverso un microfono … le icone da selezionare sono
delle immagini di carta ritagliate e collocate in apposite tasche o
caselle, e quindi disponibili in numero comunque limitato.
( Da un minimo di 1-4 sino a un massimo di 16-32).
La selezione si effettua toccando le caselle corrispondenti mentre in
caso di difficoltà motorie gravi è possibile azionare un sistema a
scansione comandato da un solo pulsante o sensore.
I COMUNICATORI ALFABETICI
Si utilizzano quando il soggetto che non può parlare è in grado però di scrivere.
I comunicatori alfabetici sono dotati di una piccola tastiere alfanumerica, ed
essendo più leggeri e compatti del p.c. sono trasportabili utilizzabili in vari
momenti e in luoghi diversi.
I messaggi compaiono in un piccolo display a cristalli liquidi, con testo
scorrevole, e sono adatti quindi per brevi comunicazioni immediate.
Per favorire il dialogo molti apparecchi dispongono di un doppio display: uno
rivolto verso l’utente dalla parte della tastiera, l’altro dal lato opposto e
destinato quindi all’interlocutore.
E’ importante la disponibilità di un segnale sonoro (un cicalino o un
campanello) per richiamare l’attenzione quando si vuole cominciare a
comunicare . Gli apparecchi più recenti di questo tipo sono dotati anche di
sintesi vocale.
ALCUNI ACCORGIMENTI ….
L’impiego di questi strumenti richiede del tempo , spesso
molto più tempo rispetto ad un dialogo normale… perciò
primo accorgimento da rispettare è quello di evitare di
iniziare una conversazione, anche breve, se si sa di non
avere tempo sufficiente per non portarla a termine.
 Un’eccessiva delega allo strumento “artificiale” da parte
degli adulti può dar luogo a casi di rifiuto per le
tecnologie … perciò non lasciare solo in bambino dicendo
“Intanto scrivi e poi vengo a vedere cosa volevi dirmi”.
Questo atteggiamento col tempo può portare ad una
maggiore autonomia ma all’iniziò può far subentrare una
sensazione di abbandono.
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Tecnologie didattiche per comunicare