CAA La Comunicazione Aumentativa e Alternativa offrire la possibilità di comunicare Prof.ssa Stefania Pinnelli – Università del Salento Ogni persona indipendentemente dal grado di disabilità ha il diritto fondamentale di influenzare, mediante la comunicazione, le condizioni della sua vita National Commitee for the Communication Needs of Persons with Severe Disabilities, 1992, tr. A cura del Servizio di Comunicazione Aumentativa e Alternativa del centro Benedetta d’Intino di Milano. Membro Institutional di ISAAC- Italy Linguaggio • facoltà, tipica della mente di associare tra loro significanti e significati. • Il significante è l’elemento che cade sotto la percezione dei sensi (suono della parola o un’immagine che rappresenta un soggetto). • Il significato è l’oggetto concreto a cui il significante viene associato dalla mente umana (ad es., l’oggetto bicchiere, il bicchiere concreto che vedo o dal quale bevo). Segno Fine conseguenze • In primo luogo, esprime la possibilità che la conoscenza della lingua non è una condizione essenziale per lo sviluppo della facoltà linguistica (per possedere il linguaggio non è essenziale possedere la lingua). • In secondo luogo, che la facoltà linguistica può essere esercitata anche da parte di coloro che, per ragioni diverse, dovessero trovarsi nella condizione di non poter fare uso della lingua Cosa è • comunicazione aumentativa e alternativa (in breve CAA) come "quell'insieme di conoscenze, di tecniche, di strategie e di tecnologie che è possibile attivare per facilitare la comunicazione con persone che presentano una carenza o un'assenza, temporanea o permanente nella comunicazione verbale". • E’ possibile definire Comunicazione Aumentativa/Alternativa (CAA) ogni forma di comunicazione che sostituisce, integra, aumenta il linguaggio verbale orale. Cosa è • • • La CAA è dunque un settore della pratica clinica che si pone come obiettivo la compensazione di una disabilità (temporanea o permanente) del linguaggio espressivo; vengono infatti create le condizioni affinché il disabile abbia l’opportunità di comunicare in modo efficace, ovvero di tradurre il proprio pensiero in una serie di segni intelligibili per l’interlocutore. Percorso a lungo termie: Il percorso che viene creato parte dunque dai bisogni comunicativi della persona; gli strumenti che vengono forniti devono essere adattati alle sue esigenze attuali, ma al tempo stesso devono essere flessibili ed evolversi nel tempo parallelamente all’evoluzione della persona in tutti i suoi aspetti (cognitivi, emotivi, sociali, etc.). Un altro aspetto di fondamentale importanza è il coinvolgimento dell’ambiente, ovvero delle figure significative appartenenti ai diversi contesti di vita del disabile. Un percorso di CAA che inizia e finisce in un ambulatorio specialistico difficilmente raggiungerà i propri obiettivi, ovvero fornire la possibilità di comunicare, interagire con le altre persone in situazioni e luoghi diversi utenti • • • • • • La popolazione scolastica interessata alla CAA è costituita principalmente da soggetti colpiti da Paralisi Cerebrale Infantile, che non riescono ad esprimersi utilizzando l'apparato fono-articolatorio, o ci riescono solo parzialmente e con gravi difficoltà comunicative, a causa di severe compromissioni del controllo neuro-motorio, ma che hanno nessuna o lievi difficoltà nella ricezione e nella comprensione dei messaggi verbali altrui. La CAA è stata impiegata fruttuosamente anche con bambini con insufficienza mentale; condizioni congenite (sindromi genetiche, ecc.); condizioni acquisite (ad es. esiti di trauma cranico, ictus, ecc.); condizioni neurologiche evolutive (ad es. Sclerosi Laterale Amiotrofica, AIDS cerebrale, Sclerosi Multipla, Morbo di Parkinson, ecc); condizioni temporanee. In alcuni casi sono stati realizzati interventi di CAA anche con persone affette da autismo Basi per un percorso di successo • per avviare un percorso proficuo di comunicazione alternativa è tuttavia indispensabile che il soggetto manifesti una chiara intenzionalità e una forte motivazione comunicativa. • È indispensabile, inoltre, che il bambino venga avviato precocemente all'utilizzo delle tecniche di comunicazione alternativa, perché non può aspettare, per iniziare a comunicare con una tecnica efficiente, di essere inserito in un contesto scolastico. Le abitudini comunicative più radicate, infatti, si formano in abito familiare, ed è difficile modificarle a posteriori, eliminando eventuali storture o idiosincrasie. Il bambino, quando entra nella scuola, non può spogliarsi delle sue esperienze ed esigenze comunicative e abbandonare sulla soglia le abitudini di comunicazione apprese. • • La scuola è uno dei tanti luoghi di comunicazione quotidiana dove la CAA va accolta e sperimentata. La scuola, anzi, può offrire diverse situazioni in cui la CAA non solo viene utilizzata, ma raffinata e promossa, offrendo al bambino nuove opportunità comunicative Strumenti • le tabelle di comunicazione. Il disabile indica (utilizzando le modalità che la patologia rende disponibili, ad es. nei casi di gravi compromissioni motorie agli arti inferiori e superiori è possibile indicare con lo sguardo) i simboli contenuti nella tabella (che corrispondono ad una serie di messaggi) per comunicare con gli altri. • i VOCA (Vocal Output Communication Aids, ausili per la comunicazione ad uscita vocale) • programmi PCS Go Talk • è un VOCA portatile, resistente e facile da usare. Consente la registrazione di 36 messaggi su 4 diversi livelli di 9 caselle ciascuno. BOARDMAKER • È un programma grafico che contiene più di 3500 simboli P.C.S.(Picture Communication Symbols) studiato per poter realizzare con grande rapidità materiale cartaceo per : • la comunicazione, • per attività di riabilitazione • Per l’insegnamento tabelle per la comunicazione, calendari con simboli, etichette da applicare a oggetti nell’ambiente o a contenitori per classificare, etc. Boardmaker non è un programma destinato agli utenti disabili, ma ai loro operatori La simbologia grafica • trova largo impiego non solo nella predisposizione di strumenti per la comunicazione, ma anche in numerose attività riabilitative ed educative ogni qualvolta le immagini siano utili a definire o rappresentare concetti, esperienze, nozioni in sostituzione anche della scrittura. • I simboli PCS sono appropriati per persone che utilizzano un livello semplice di comunicazione. Ciò comporta un vocabolario limitato e una struttura morfosintattica non elaborata. • I simboli PCS sono stati progettati pensando anche a coloro che presentano problemi visivi. Ma alcuni problemi visivi potrebbero comunque rendere difficile l'accesso e l'uso dei simboli. Date importanti riportate sul calendario con i simboli. Annotazioni sul diario con i simboli:, “studiare geografia”, “gita al museo, portare pranzo al sacco, berretto, 10 Euro”. Ricerca di storia scritta con i simboli e un testo di storia nel quale i simboli fungono da rinforzo alla comprensione del testo Simboli con fotografie per ordinare contenitori. Sceglie tra oggetti della vita quotidiana Per permettere una scelta fra due pietanze può essere posto il disegno di esse su un foglio di carta e chiesto al bambino di indicare quale delle due vorrebbe per pranzo