
Le persone che non riescono a parlare rischiano:
di essere ritenute incapaci di comprendere e provare emozioni;
di venire spesso interpretate e non capite;
di venire anticipate nelle risposte;
di non essere considerate nei loro tentativi di comunicare.
Un grave deficit comunicativo quindi ha conseguenze anche sul
piano relazionale, linguistico, cognitivo e sociale.
"Spesso la gente fa un parallelo fra la capacità di parlare e la nostra
intelligenza. La C.A.A. rende più difficile ignorarci e permette a
ciascuno di noi di far sentire la propria voce"
Ruth Sienkewicz–Mercer nel suo libro "I Raise My Eyes to Say Yes" (1989)
Comunicazione Aumentativa Alternativa
Anni ’70
Nord Europa, Nord America e nei paesi anglosassoni si sviluppano ricerche volte a facilitare la
comunicazione a persone con grave disabilità motoria ed impossibilitate a parlare.
1983
In America nasce l’ International Society Augmentative and Alternative Communication
(I.S.A.A.C.)
1996
In Italia, a Milano, viene fondata la prima Scuola di Formazione in C.A.A. presso il Centro
Benedetta d’Intino
2002
Chapter Italiano dell’ I.S.A.C.C.
2002
Redatte le Linee Guida per la riabilitazione del bambino affetto da PCI da parte della Società
Italiana di Medicina Fisica e Riabilitazione (S.I.M.F.E.R.) e della Società Italiana di
Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’ Adolescenza (S.I.N.P.I.A.) sottolineano contenuti propri
della C.A.A.
Definizione:
Comunicazione Aumentativa Alternativa:
“Tutte le modalità di comunicazione che possono facilitare e migliorare la
comunicazione di tutte le persone che hanno difficoltà ad utilizzare i più
comuni canali comunicativi, soprattutto il linguaggio orale e la scrittura”.
(www.isaacitaly.it) “Progetto” costruito sulla persona costituito da un
insieme di conoscenze, strategie e tecniche che facilitano la
comunicazione con persone che presentano carenza o assenza del
linguaggio.
La C.A.A. sistema multimodale:
INTEGRA
MIGLIORA
ACCRESCE
STIMOLA
SOSTITUISCE
FORNISCE
Perché non comunico?
Cause congenite: PCI, sindromi genetiche…
Cause acquisite: Ictus, trauma cranico…
Cause neurologiche evolutive: SLA, SM, Morbo di Parkinson,…
Cause temporanee: tracheostomia,…
Gli interventi di CAA
•Prevedono più figure professionali
•Aspetti medici
•Abilità presenti
•Ambienti di vita
•Barriere
•Sistema di comunicazione già esistente
•Non sono riabilitativi ma consistono in un approccio da applicare sempre in
interventi ad ampio raggio.
•Obiettivo è quello di studiare e fornire soluzioni che facilitino da subito
l’interazione tra bambino ed ambiente.
•Sono percorsi che partono dai bisogni comunicativi che non possono prescindere
dall’evoluzione della persona nel tempo, dagli aspetti emotivi cognitivi e sociali.
•Sistema multimodale che per essere efficace deve sfruttare anche:
•Modalità comunicative già esistenti (verbali e non,…)
•Modalità naturali (sguardo, gesti…)
•Modalità aumentative speciali (simboli, ausili…)
•Prevedono disponibilità, abilità e addestramento anche del “partner comunicativo”.
•Porre attenzione al proprio linguaggio
•Sollecitare l’attenzione
•Creare opportunità di interazione
•Stimolare l’iniziativa
•Rispettare i tempi ed i ritmi
•Strutturare l’ambiente idoneo
•Aiutarlo ad esprimere preferenze
I SISTEMI GRAFICI
Si classificano:
•Richiesta cognitiva che necessitano per essere interpretati.
•Iconicità si valuta la relazione tra simbolo e significato (Trasparenti, traslucenti
opachi).
•Strutturazione interna: BLISS sono un sistema; PCS sono un set.
PCS: PICTURE COMMUNICATION SYMBOLS
4800 simboli sia dettagliati sia stilizzati
PIC: PICTURE IDEOGRAM SYMBOLS
400 simboli bianchi su sfondo nero
PICSYMS: PICTURE SYMBOLS
Sistema di 800 simboli
CORE: CORE PYCTURE VOCABOLARY
160 simboli in italiano
BLISS
.
11 caratteri lineari
24 simboli internazionali
Sistema di 3000 simboli nati come linguaggio universale
6 simboli arbitrali
contrario
cosa chimica
valutazione umana
creazione
tempo
azione fisica
8 simboli grafici
mente
emozione
IL METODO BLISS
Metodo Bliss
sistema di CAA (Comunicazione
aumentativa alternativa).
“E’ l’insieme delle procedure che possono facilitare e migliorare la
comunicazione di tutte le persone che hanno difficoltà ad
utilizzare i più comuni canali comunicativi, soprattutto linguaggio
e scrittura.”
•Aumentativa
perché non sostituisce ma incrementa le
possibilità comunicative naturali della persona
•Alternativa
tradizionale.
perché è appunto alternativa alla comunicazione
LA STORIA

Charles Bliss, ingegnere austriaco, profugo a Shanghai durante le
Seconda Guerra Mondiale, rimase colpito dalla scrittura ideografica cinese.

Idea: creare un linguaggio universale, che consentisse una comunicazione
al di là delle barriere comunicative, ideologiche e culturali
L’ambizioso progetto non trovò applicazione,

Ma nel 1971… Il sistema venne a conoscenza di una piccola èquipe
interdisciplinare dell’Ontario Cripped Children’s Centre di Toronto che si era
proposta il compito di fornire a bambini affetti da paralisi cerebrale infantile,
privi di verbalità, un mezzo di comunicazione che fosse completamente
sostitutivo della parola

L’èquipe si rese immediatamente conto che tale sistema per la sua
funzionalità, facilità di apprendimento e comprensione e immediatezza
visiva (perché basato sul significato e non sulla fonetica) avrebbe
soddisfatto le sue esigenze.
GLIC
la rete italiana dei centri
ausili tecnologici per disabili
CHI USA IL METODO BLISS:
persone che, a causa di diverse condizioni patologiche ( gravi forme
di anartria, disartria, afasia con difficoltà di decodificazione dei segni grafici,
insufficienza mentale con assenza o inintelligibilità del linguaggio verbale…)
necessitano di un sistema complementare o sostitutivo al
linguaggio verbale per comunicare
COME AVVIENE LA COMUNZICAZIONE:
I simboli vengono disposti su tabelle di comunicazione in modo che la
persona possa indicarli (secondo le sue possibilità) a chi riceve il messaggio,
formato da frasi costruite mettendo selezionando i simboli in sequenza.
NB: su ogni simbolo viene sempre riportata la parola corrispondente e
questo permette di comunicare anche con chi non conosce il metodo.
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PROPORRE IL SISTEMA AD UNA
PERSONA:
Requisiti fondamentali della persona che utilizza il Bliss:
capacità di rappresentare l’oggetto
di cui si parla
corretta percezione visiva
In generale, da considerare sono due ordini di fattori:
CAPACITA’ FISICA: E’ importante tenere conto dello stato posturale abitualmente tenuto, della
capacità di controllo degli arti superiori, del capo, della direzione dello sguardo, delle possibilità
percettive,visive e uditive.
ES.: Bambini con difficoltà ad articolare il linguaggio possono spesso avere anche
difficoltà di
controllo del movimento, quindi l’indicazione dei simboli diventa
laboriosa e imprecisa.
è Importante raccomandare questi bambini ad usare solo quelle parole necessarie per il loro
messaggio. Per l’indicatore impreciso è spesso necessario limitare il numero dei simboli usati;
nella tabella troveremo allora parole/simboli altamente funzionali
CAPACITA’ COGNITIVE: Alcune persone che usano il Bliss sono incapaci di produrre o capire
lunghe sequenze di parole. Sarà bene non pretendere frasi grammaticalmente corrette in questi
casi, ma incoraggiare ad esprimere sentimenti e bisogni e richieste usando simbolo/frase
brevi
la rete italiana deiocentri
combinazioni di parole.
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…E ANCORA:

E’ necessaria una valutazione globale della persona, delle modalità e
del livello di comunicazione esistente e della motivazione a comunicare.

Spesso, l’unico modo per verificare le possibilità di apprendimento e
comprensione del sistema, è PROVARE un progetto di insegnamento

Importanza all’ambiente: E’ importante prendere in considerazione
l’ambiente in cui la persona prescelta si troverà a comunicare con i simboli.

E’ determinante un’attenta valutazione e sensibilizzazione di tutti gli
ambienti frequentati dalla persona.

La famiglia dovrà essere anch’essa sensibilizzata e adeguatamente
istruita.
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ADATTARE IL METODO ALLA PERSONA
PORRE ATTENZIONE alle POTENZIALITA’ e ai LIMITI di
quella persona
è di fondamentale importanza
“Questa esperienza di lavoro ha contribuito ad arricchire il nostro
ambito professionale, facendoci capire come sia importante
non applicare delle modalità tecniche in maniera rigida e
stereotipata, ma come vadano modificate e adattate al
singolo, tenendo conto degli strumenti e delle competenze
seppure minime possedute.Si è inoltre affinata gradualmente la
capacità da parte nostra di accettare e tollerare i lunghi tempi di
attesa e a volte anche i silenzi, nel rispetto dei ritmi propri di
ciascuno.”
(Da “Educazione e scuola”, settembre 1990, n.34)
GLIC
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Esperienze di lavoro di alcuni
operatori. Alcuni stralci:

“Avevamo sensibilizzato l’ambiente scolastico a questa metodica […] e anche i genitori avevano
partecipato alla scelta dei simboli che potevano servire al figlio”
I genitori di un bambino cui decidiamo di proporre il metodo Bliss, possono darci informazioni utili sui
simboli principali di cui egli avrebbe bisogno, o riguardo ai suoi interessi sui quali si potranno
pensare simboli “personalizzati” e motivanti.

“Questo ambiente gli ha permesso di essere più incisivo rispetto all’ambiente in cui viveva.
Parallelamente la possibilità di un più ampia espressione aveva permesso a chi si relazionava con
B di capire quanta ricchezza interiore possedesse e come fosse maturo e consapevole della
propria situazione”
E’ difficile riuscire a comprendere una ricchezza umana e intellettiva in una persona che non si
esprime o che lo fa solo con risposte dicotomiche e restrittive (SI/NO). Il sistema Bliss può
cambiare le cose in molti casi.
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Comunicatori simbolici
Vocas
Big Mack
I Talk 2
Go Talk 20 +
Alcuni esempi
Go Talk
Tech Scan
Super Talker
Chat Box
Chat Box 40
Alcuni esempi
ULTIMATE 8
FALCK
Alcuni esempi
Comunicatori Alfabetici
Light Writer
Alcuni esempi
Neo
Spock 21
Allora
Alcuni esempi
Comunicatori Dinamici
Mercury
Helpitablet
Pocket
Alcuni esempi
I SOFTWARE DI COMUNICAZIONE
Clicker 4
Comunica
The Grid
BoardMaker
Alcuni esempi
GLI STRUMENTI DI COMUNICAZIONE
A BASSA TECNOLOGIA
Etran
Comboard
Alcuni esempi
Le tabelle di carta
Per la creazione della tabella si deve considerare:
Vocabolario: pensato per diversi contesti,…
Sistema grafico:
Aspetti fisici: mobilità,…
Sensoriali: vista,…
Intellettivi: simboli scelti insieme,….
Formato della tabella: grandezza, materiale,…
per poter essere
STRUMENTO DINAMICO E DUTTILE
ALTRE MODALITA’ COMUNICATIVE:
LIS: LINGUA ITALIANA DEI SEGNI
Francia seconda metà del 700
DATTILOLOGIA
Padre Assarotti nella prima metà dell’800 inventa
l’antico alfabeto manuale
METODO MALOSSI
Inizi del ‘900. Si toccano le lettere in nero, si pizzicano le lettere in azzurro.
STAMPATELLO SULLA MANO
Facile metodo da utilizzare con chi è diventato sordo cieco dopo aver
appreso la lettoscrittura
TADOMA
Inventato da Sophie Alcorn educatrice americana.
BRAILLE
1829 Francia, inventato da Luis Braille
CARTA DEI DIRITTI ALLA COMUNICAZIONE
Ogni persona indipendentemente dal grado di disabilità,
ha il diritto fondamentale di influenzare,
mediante la comunicazione, le condizioni della sua vita.
Oltre a questo diritto di base, devono essere garantiti i seguenti
diritti specifici:
Il diritto di chiedere oggetti, azioni persone e di esprimere preferenze e sentimenti
Il diritto di scegliere tra alternative diverse
Il diritto di rifiutare oggetti, situazioni, azioni non desiderate e di non accettare tutte le scelte proposte
Il diritto di chiedere e ottenere attenzione e di avere scambi con altre persone
Il diritto di richiedere informazioni riguardo oggetti, persone, situazioni o fatti che interessano
Il diritto di attivare tutti gli interventi che rendano loro possibile comunicare messaggi in qualsiasi modo e nella maniera più
efficace indipendentemente dal grado di disabilità
Il diritto di avere riconosciuto comunque il proprio atto comunicativo e di ottenere una risposta anche nel caso in cui non sia
possibile soddisfare la richiesta
Il diritto di avere accesso in qualsiasi momento ad ogni necessario ausilio di comunicazione aumentativa - alternativa, che faciliti e
migliori la comunicazione e il diritto di averlo sempre aggiornato e in buone condizioni di funzionamento
Il diritto a partecipare come partner comunicativo, con gli stessi diritti di ogni altra persona, ai contesti, interazioni e opportunità
della vita di ogni giorno
Il diritto di essere informato riguardo a persone, cose e fatti relativi al proprio ambiente di vita
Il diritto di ricevere informazioni per poter partecipare ai discorsi che avvengono nell'ambiente di vita, nel rispetto della dignità
della persona disabile
Il diritto di ricevere messaggi in modo comprensibile e appropriato dal punto di vista culturale e linguistico
National Committee for the Communication Needs of Persons with Severe Disabilities, 1992
Trad. Dal Servizio di CAA del Centro Benedetta d‘Intino di Milano
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CAA[1]