(in gestione transitoria - ex Lege 214/2011) il mercato dei prodotti agroalimentari in ARABIA SAUDITA 1 Re gn o U nit o p Giap one Ar i ab aS d au iti i Un Stat Svizz era Francia maggio 2012 ita il mercato agroalimentare in Arabia Saudita Importazioni totali di prodotti agro-alimentari * in milioni di dollari USA Paese Mondo EAU USA GERMANIA ITALIA 2009 2010 2011** 13,9 0,987 0,695 0,459 0,134 16,6 1,1 0,780 0,548 0,142 15,7 n.d. n.d. n.d. n.d. Quota di mercato % 2009 2010 2011* 7,1 5,0 3,3 1,0 6,8 4,7 3,3 0,86 n.d n.d n.d n.d Var. % 2011/2010 19,4 11,5 12,3 19,4 5,7 *il cambio della moneta locale, il Reale Saudita, è fisso con il dollaro USA: 1 US$ = 3,75 SAR ** stime Central Dept. of Statistics of Saudi Arabia Principali prodotti importati dall’Italia – 2011 in milioni di dollari USA Prodotti Mele Italia valori 23,9 Biscotti e prodotti di pasticceria Mondo valori 156,9 180,2 26,3 790,8 Cacao e prodotti dal cacao 36,3 2 Pasta 13,7 52,0 Pomodori (pelati, passata di pomodori, pomodori conservati) 10,1 131,2 Olio d’oliva 8,2 74,2 Kiwi 6,7 13,4 Tonno 4,5 95,8 Paesi Leader Posizione Italia Cile Italia 2º Cina Italia 1º Turchia USA USA EAU Italia 3º Italia 1º USA EAU Italia 1º Turchia EAU Ucraina Spagna Italia 3º Italia 1º Cile Iran Thailandia Indonesia Yemen Italia 4º il mercato agroalimentare in Arabia Saudita aspetti normativi e legislativi sulle importazioni di prodotti agro-alimentari (sintesi) E’ vietata l’importazione di prodotti alcolici e di carne suina. I prodotti alimentari importati in Arabia saudita devono essere accompagnati dalla seguente documentazione: Certificato di origine in tre esemplari rilasciato dalla Camera di Commercio competente. Fattura commerciale in tre esemplari recanti il visto della Camera di Commercio sulla congruità dei prezzi. I prodotti alimentari devono essere in conformità con le normative SASO – Saudi Standards, Metrology and Quality Organization (www.saso.org.sa), che ne regolano l’importazione. Quando i prodotti alimentari sono importati in Arabia Saudita, le autorità doganali effettuano necessari test a campione presso i propri laboratori e qualora tali prodotti non risultassero conformi alle normative SASO vengono bloccati in dogana. Etichettatura La normativa SASO comune per tutti i prodotti alimentari che riguarda l’etichettatura prevede che ingredienti, nome del prodotto, contenuto netto, nominativo ed indirizzo del produttore, paese d’origine, data di confezionamento e data di scadenza devono essere indicati in lingua araba sui singoli prodotti. Questa normartiva non precisa la grandezza dei caratteri da utilizzare ne il posizionamento delle diciture. Le regolamentazioni della SFDA (Saudi Food and Drug Authority) prevodono che i prodotti alimentari importati nel Paese devono essere accompagnati anche da un certificato sanitario, in cui si dichiara che il prodotto è destinato al consumo umano e non contiene diossina. Il certificato sanitario è necessartio per bestiame, pollame, carne, pesce, frutta, medicinali e prodotti farmaceutici, prodotti vegetali e prodotti destinati al consumo umano in genere. Il dazio doganale applicato dalla Autorità Doganali locali sull’importazione dei prodotti alimentari è del 5% sul valore CIF. Un dazio che varia dal 7%-15% è applicato su una specifica lista di prodotti, per proteggere la produzione locale. Sui datteri grava un dazio del 40% per proteggere la produzione locale, in sovraeccesso. 3 il mercato agroalimentare in Arabia Saudita il sistema distributivo (sintesi) Le imprese straniere possono costituire filiali e sussidiarie in Arabia Saudita per promuovere i propri prodotti. Non possono invece svolgere attività per la distribuzione e vendita diretta al consumatore. Tale attività è consentita solo se la società straniera costituisce una jointventure con società saudita, come partner di minoranza (massimo al 49%), e se il capitale sociale è di almeno 8 milioni di US$. E’ opportuno che le aziende che esportano verso questo mercato si affidino a partners specializzati. I principali importatori di beni di consumo sono anche distributori e dispongono di propri punti vendita nelle principali città del Regno (Riyadh, Jeddah e Dammam). Nella gran parte dei casi e in particolare per i beni di consumo, l’agente importatore funge anche da grossista, distributore e rivenditore al dettaglio, disponendo, oltre che di magazzini per lo stoccaggio delle merci, anche di negozi per la vendita al pubblico. Nelle grandi città è ormai sviluppata la vendita attraverso Grandi Magazzini e Supermercati, specialmente per quanto riguarda i prodotti alimentari e per la casa. Negli ultimi anni sono sorti molti Shopping Centers (centri commerciali), dove è possibile acquistare, oltre ai prodotti alimentari, anche articoli casalinghi di ogni genere. I supermercati e le catene di grandi magazzini importano direttamente le merci che rivendono, ma, in diversi casi, si possono rifornire anche dagli importatori grossisti locali. 4 importazioni dall’Italia: prospettive Secondo gli ultimi dati disponibili (2010) del Central Department of Statistics dell’Arabia Saudita le importazioni saudite di prodotti alimentari dall’Italia sono ammontate a 142 milioni di US$, registrando in valore una crescita del 5,7% rispetto alle nostre esportazioni del 2009, con un calo però della nostra quota di mercato di uno 0,14% (da 1,0% nel 2009 a 0,86% nel 2010 sul totale importato). Il mercato alimentare è particolarmente interessante considerato l’alto grado di dipendenza dalle importazioni dell’Arabia Saudita per quanto riguarda l’approvvigionamento di prodotti alimentari e l’interesse delle autorità e di privati sauditi a sviluppare la trasformazione di prodotti alimentari anche per la riesportazione nei Paesi limitrofi. In tale contesto generale la quota italiana si mantiene sempre bassa rispetto ai principali paesi esportatori di prodotti alimentari in Arabia Saudita e comunque molto al di sotto delle proprie potenzialità. il mercato agroalimentare in Arabia Saudita Da evidenziare che l’Arabia Saudita importa negli ultimi anni in media prodotti alimentari dall’estero per un valore di circa 16 miliardi di dollari all’anno, valore che rappresenta circa il 14% dell’import saudita totale. L’Italia potrebbe dunque sicuramente incrementare la propria quota nel mercato saudita, pur nei limiti imposti dal mercato (divieto assoluto di alcolici e derivati e delle carni di maiale e derivati), orientandosi soprattutto alla grande distribuzione e pubblicizzando presso i consumatori sauditi le proprietà e le qualità che caratterizzano le nostre produzioni. 5 Saudita COLLABORAZIONE INDUSTRIALE IMPRESE ITALIANE COLLABORAZIONE INFORMAZIONE ASSISTENZA MADE IN ITALY INVESTIMENTI 6 ESTERO COOPERAZIONE ORGANISMI INTERNAZIONALI INTERNAZIONALIZZAZIONE il mercato agroalimentare in Arabia I P R GREEN Intellectual Property Rights TECNOLOGIE UNIONE PROMOZIONE EUROPEA all’ESTERO ECONOMY INNOVAZIONE TRADE www.ice.gov.it - www.campus.ice.it - www.italtrade.com per ogni approfondimento, contattare: [email protected]