LICEO SCIENTIFICO “VITTORIO VENETO” - MILANO SCHEDA DI LAVORO n° 1 - La cicloide come traccia La cicloide è raffigurata dalla curva in rosso, che rappresenta la traccia del punto P appartenente alla circonferenza, che ruota in senso orario. La cicloide è la curva descritta da un punto che appartiene alla circonferenza di un cerchio che rotola, senza strisciare, su una retta, detta direttrice. Costruiamo la cicloide con l’aiuto di CABRI. Modifica le preferenze per i luoghi: nel menu OPZIONI/PREFERENZE apri la scheda OPZIONI All’origine del moto P=M=O; la distanza OM sulla semiretta s è uguale alla misura dell’arco MP. PER I LUOGHI ed imposta a 500 il numero di 1. Rappresenta il punto O, la semiretta Os, un segmento AB che vuole essere il raggio della circonferenza e sia M un punto sulla semiretta. Misura il segmento OM Ricorda che, se vuoi ottenere delle linee oriz- 2. Costruisci la circonferenza di raggio AB e tangente in M alla semiretta Os: quali passi devi seguire? Le circonferenze in CABRI possono essere punti di un luogo zontali, devi tenere premuto il tasto MAIUSC mentre le tracci tracciate sia usando il comando CIRCONFERENZA che usando il comando COMPASSO 3. Usando TRASPORTO DI MISURA, riporta la distanza OM sulla circonferenza: per farlo devi indicare nell’ordine la circonferenza su cui vuoi trasportare la misura, il punto della circonferenza da cui vuoi partire e la misura stessa. Devi risolvere due problemi: 1. M non è stato definito come punto della circonferenza: in queste condizioni non potresti indicare M come punto di partenza per il trasporto 2. Per default, il trasporto di misura avviene in senso antiorario 4. Rappresenta la cicloide come traccia, in modo da seguire bene cosa succede. LICEO SCIENTIFICO “VITTORIO VENETO” - MILANO SCHEDA DI LAVORO n° 2 - La cicloide come luogo Costruisci la cicloide con CABRI II, seguendo i primi tre passi della scheda precedente Ora puoi costruire la cicloide mediante lo strumento LUOGO di Cabri. Per rappresentare il luogo, occorre indicare in sequenza il punto che appartiene al luogo geometrico ed il punto che lo genera varian- Hai individuato gli oggetti che ti occorrono? Luogo geometrico ____________________________ Al variare di ________________________________ do in modo indipendente. Per dare l’idea di una ruota che realmente rotola su una linea potresti disegnare i suoi raggi. Ti suggerisco i primi passaggi: traccia il diametro della circonferenza di estremo P. Traccia la normale al raggio. Per continuare, usa lo strumento BISETTRICE ........... Occorre individuare l’angolo mediante tre punti nella sequenza: punto su una semiretta, vertice dell’angolo, punto sull’altra semiretta. Nascondi gli elementi superflui, utilizzati per la costruzione della ruota. LICEO SCIENTIFICO “VITTORIO VENETO” - MILANO SCHEDA DI LAVORO n° 3 - L’equazione della cicloide Per individuare l’equazione della cicloide, fissa un opportuno sistema di riferimento cartesiano. Devi determinare le coordinate del punto P(x,y), in funzione del raggio r della circonferenza e dell’angolo φ, in radianti. Individua l’ascissa OH = OC - HC = arco PC - HC = arco PC - QS = ........... Per l’arco PC, ricorda la definizione di radiante - Definiamo angolo radiante l’angolo il cui arco PC rettificato ha la stessa lunghezza del raggio della circonferenza. Per trovare QS, lavora sul triangolo rettangolo PQS Ricorda le relazioni tra archi associati Individua l’ordinata OK = HP = HQ + QP = ............... Pertanto l’equazione della cicloide, in forma parametrica, è data da: ....................................... LICEO SCIENTIFICO “VITTORIO VENETO” - MILANO SCHEDA DI LAVORO n° 4 - Premessa CURVATURA Stai guidando su una strada in cui si alternano tratti rettilinei e tratti con curve. Ti trovi, in questo momento, su un tratto rettilineo: diciamo che in questo punto del percorso la curvatura è nulla. Ora stai affrontando una curva stretta; possiamo dire che ti allontani rapidamente dalla traiettoria rettilinea, cioè dalla tangente al percorso: In questo punto il percorso ha una grande curvatura. Ecco infine una curva ampia; devi modificare la traiettoria rettilinea ma lo fai con una piccola rotazione dello sterzo: in questo punto il percorso ha una piccola curvatura. Abbiamo dato un'idea intuitiva di cosa si intenda, nel piano euclideo, per curvatura di una linea in un dato punto. Diamo ora significato matematico a questa nozione intuitiva, ragionando sulle linee piane più semplici che conosci. Per le rette non c'è curvatura in alcun punto, la curvatura è sempre nulla. Considera alcune circonferenze, di raggio diverso, che hanno tutte in comune un punto P. È facile capire che se aumenta il raggio delle circonferenze la curvatura diminuisce. È allora abbastanza naturale definire la curvatura per ciascuna circonferenza come l'inverso del suo raggio r curvatura = 1/r Questa definizione è indipendente dalla scelta del punto P: per una data circonferenza la curvatura dipende solo dal raggio ed è uguale in tutti i punti. Del resto se devi guidare un'automobile su un percorso perfettamente circolare non dovresti, una volta trovata la giusta rotazione dello sterzo, effettuare più alcuna correzione. Vediamo rapidamente come si possa definire la curvatura in un punto P per una generica linea curva g. Cerchiamo di approssimare, nelle vicinanze di P, la nostra linea con una circonferenza: in tal caso possiamo dire che la curvatura di g in P è uguale alla curvatura di questa circonferenza. Le circonferenze sono linee piane a curvatura costante e la loro CURVATURA è uguale all'inverso del raggio. Si potrebbe dimostrare che le uniche linee piane a curvatura costante sono le rette (curvatura zero) e le circonferenze (curvatura 1/r). LICEO SCIENTIFICO “VITTORIO VENETO” - MILANO Per determinare la circonferenza che meglio approssima g in P, considera due punti A e B su g molto vicini al punto P. Sai che per tre punti non allineati passa una e una sola circonferenza, quindi per A, P e B passa una ben determinata circonferenza. Se ora fai tendere verso P sia il punto A che il punto B, individui una circonferenza limite che prende il nome di cerchio osculatore a g in P. Per RAGGIO DI CURVATURA e CENTRO DI CURVATURA di una curva g in un punto P si intende rispettivamente il raggio e il centro del cerchio osculatore a g in P. Naturalmente per una generica linea curva piana la curvatura varierà al variare del punto P. EVOLUTA INVILUPPO: è un modo di descrivere una curva tramite una famiglia di curve. Una prima caratterizzazione intuitiva dice che una famiglia di curve inviluppa una curva G se ogni elemento della famiglia è tangente a G. La famiglia di rette della figura seguente inviluppa una parabola, cioè ogni retta della famiglia è tangente alla parabola. La retta normale ad una curva in un suo punto è la retta perpendicolare alla retta tangente alla curva in quello stesso punto. L'evoluta di una curva è l'inviluppo delle sue rette normali. Abbiamo visto che il cerchio è la sola curva piana con curvatura costante, mentre nelle altre la curvatura varia da punto a punto e, per misurarla, si cerca, tra tutti i cerchi che passano per quel punto, quello che approssima meglio la curva: il cerchio osculatore. I centri dei cerchi osculatori stanno su una seconda curva, che si chiama evoluta della prima. LICEO SCIENTIFICO “VITTORIO VENETO” - MILANO SCHEDA DI LAVORO n°4 – L’EVOLUTA DELLA CICLOIDE Si chiama evoluta di una curva il luogo geometrico dei suoi centri di curvatura. Considera prima una proprietà notevole della cicloide. Traccia la retta tangente alla cicloide nel punto P e la retta normale passante per P. La normale alla cicloide in un suo punto P passa sempre per il punto di contatto C della circonferenza generatrice con la direttrice. Quindi, la tangente alla curva nel punto P è la perpendicolare alla normale n. Le rette normali per ogni punto P della cicloide passano per i suoi centri di curvatura. Costruendo l'inviluppo delle rette normali alla cicloide si ottiene la sua evoluta. Ora puoi costruire l'evoluta di una cicloide mediante lo strumento di Cabri “luogo”. Per la costruzione dell’evoluta della cicloide puoi partire dalla figura ottenuta con la precedente costruzione. Utilizza lo strumento “luogo” per costruire la curva che si ottiene come inviluppo delle rette normali ai punti della cicloide al variare del punto di contatto C. L’evoluta di una cicloide è ancora una cicloide traslata di metà base lungo la direttrice ed abbassata di una distanza pari all'altezza della cicloide lungo la verticale. Osserva: per costruzione, la normale alla cicloide è tangente alla sua evoluta. LICEO SCIENTIFICO “VITTORIO VENETO” - MILANO SCHEDA DI LAVORO n° 5 - Epicicloidi ed ipocicloidi Obiettivo: costruire l’epicicloide con CABRI, utilizzando lo strumento LUOGO di un punto C’, solidale alla circonferenza generatrice, al variare di un punto C su un segmento AB Predisponi opportunamente CABRI: dal menu OPZIONI/PREFERENZE seleziona la misura degli angoli in radianti e porta a 500 il numero di oggetti di un luogo. CABRI misura solo angoli minori di un angolo piatto: pertanto il problema da risolvere è come far ruotare di 360° un punto sulla circonferenza fissa dell’epicicloide. Costruisci: - un segmento AB=2R - il suo punto medio O - la circonferenza di centro O e raggio R - un punto C appartenente al diametro - la retta perpendicolare in C ad AB, che incontra la circonferenza in P (e in Q) Misura: - il raggio OA - l’angolo AOP, in radianti, nel verso antiorario Calcola la lunghezza dell’arco AP di circonferenza Costruisci ora la circonferenza direttrice, con centro in un punto K e raggio uguale ad R. Sia Z un suo punto; “trasporta” la lunghezza dell’arco AP, a partire da Z e indica con E il punto: come puoi ben vedere, muovendo C su AB, il punto E compie mezzo giro sulla circonferenza direttrice. Come pensi di poter superare questo problema? Si definisce roulette una curva descritta da un punto solidale con una curva, detta generatrice, la quale rotoli senza strisciare su un’altra curva, detta direttrice. La cicloide è un caso particolare di roulette, per la quale la curva generatrice è una circonferenza e la direttrice è una retta. Se la direttrice è una circonferenza e la curva generatrice un’altra circonferenza di raggio minore (r<R), che rotola all’esterno della circonferenza fissa, si ha l’epicicloide, mentre se la circonferenza generatrice rotola all’interno, si ha l’ipocicloide. LICEO SCIENTIFICO “VITTORIO VENETO” - MILANO SCHEDA DI LAVORO n° 6 - L’epicicloide come luogo Costruisci la circonferenza direttrice γ, con centro in un punto K e raggio uguale ad R. Sia Z un suo punto; “trasporta” la doppia lunghezza dell’arco AP, a partire da Z e indica con E il punto: come puoi ben vedere ora, muovendo C su AB, il punto E compie un giro completo sulla circonferenza direttrice. Preso un punto S sul segmento OA, costruisci la circonferenza γ’ di raggio r=OS, che “rotola” sulla circonferenza direttrice e tangente ad essa. Analogamente a quanto fatto per la cicloide, ora devi costruire il punto C’, luogo dell’epicicloide, come punto che rotola su γ’ descrivendo un arco lungo quanto l’arco ZE. Per costruire C’ utilizza ancora lo strumento “trasporto di misura”. Attenzione: - il punto E deve essere definito come punto appartenente alla circonferenza g’. - quale misura devi “trasportare”? Se hai risolto correttamente i problemi precedenti, ora sei in grado di costruire il luogo di C’ su γ’ al variare di C sul segmento AB. Al variare del raggio r=OS, si vede che non sempre l’epicicloide si chiude: riesci a stabilire sotto quali condizioni l’epicicloide si chiude? Nella scheda precedente abbiamo visto che CABRI misura solo angoli minori di un angolo piatto, ma il problema si può risolvere “trasportando” sulla circonferenza direttrice il doppio della lunghezza dell’arco AP Nascondi gli elementi della figura che non ti interessano direttamente