IL TUMORE DELLA PROSTATA EPIDEMIOLOGIA 1 EPIDEMIOLOGIA Il cancro della prostata rappresenta il 15% di tutti i tumori maschili ed è secondo per mortalità dopo il tumore al polmone E’ la neoplasia più frequente nei soggetti maschi di età superiore ai 50 anni EPIDEMIOLOGIA E’ stato calcolato che durante la propria vita un uomo occidentale ha un rischio: - 30% di sviluppare un tumore microscopico - 10% di sviluppare un tumore clinicamente evidente - 3% di morire di CaP 2 EPIDEMIOLOGIA Il 95% dei tumori prostatici viene diagnosticato nei maschi in età compresa tra 45-90 anni o un età media di 72 anni L’incidenza è alta nei neri americani (50/100.000 ab.), e nei paesi del Nord Europa (20-30/100.000 ab.) e più bassa nei cinesi e giapponesi (3/100.000 ab.) La frequenza della malattia, in popolazioni a bassa incidenza, aumenta dopo la migrazione in paesi a più alta incidenza. In Italia 6300 decessi l’anno con nuovi casi tra 23/100.000 e 58/100.000 l’anno Negli ultimi anni : (alto incremento) USA (medio incremento) ITALIA EPIDEMIOLOGIA • Allungamento della vita media • Migliore diagnosi • Maggiore esposizione a fattori oncogenici ambientali 3 FATTORI DI RISCHIO • ETA’’ ETA • FAMILIARITA’’ FAMILIARITA • ASSETTO ORMONALE • RAZZ A • DIETA • FUMO • INQUINAMENTO AMBIENTALE • ABITUDINI SESSUALI • INFEZIONI SESSUALMENTE TRAS MESSE EZIOLOGIA 4 DIAGNOSI a) b) c) d) e) Anamnesi Esplorazione rettale Determinazione PSA e Ratio Ecografia prostatica Biopsia prostatica f) g) h) i) TAC - UroTAC RMN Scintigrafia ossea total body RX torace ANAMNESI L’anamnesi famigliare in particolare è importante per individuare precocemente eventuale forme ereditarie di CaP (> 40 anni ) 5 SINTOMATOLOGIA a) Assenza di sintomatologia specifica (i disturbi della minzione non si differenziano da quelli della IP spesso associati) b) Anomalia rilevata all’esplorazione rettale (unico segno caratteristico del carcinoma prostatico) c) Segni clinici legati alle metastasi (dolori ossei, compressioni midollari,ostruzione ureterale) 6 ESPLORAZIONE DIGITO-RETTALE • • • • • • • Forma Consistenza Volume Dolorabilità Noduli Irregolarità Margini Cos’ è il PSA ? 1.Proteina-marker organo-specifica ma non tumore specifica. 2.Alta specificita’-bassa sensibilita’ 3.Indice di proliferazione dei tessuti prostatici. 7 • il dosaggio del PSA in soggetti asintomatici può essere prescritto in occasione di una visita, a giudizio del medico, in base agli elementi clinici a sua conoscenza e previa informazione del paziente sui pro e contro della determinazione del marcatore in assenza di un sospetto diagnostico o di fattori di rischio. PSA ALCUNE CONSIDERAZIONI DA CONDIVIDERE • Esistono sicuramente soggetti con rischio più più alto da focalizzare : – Etnia afroafro-americana – Ma soprattutto soggetti che hanno avuto un parente di primo grado affetto da carcinoma della prostata (padre o fratello) • Soggetti con una aspettativa di vita di meno di 10 anni, o comunque soggetti anziani (oltre i 7575-80 anni) non traggono beneficio da una diagnosi precoce fatta mediante il PSA. 8 CAUSE DI FALSO INCREMENTO DEL PSA • In presenza di prostatite acuta, e di ritenzione urinaria, di IPB. • La biopsia prostatica può causare incrementi anche rilevanti (fino a 50 volte) del PSA, dopo la biopsia i valori di PSA tornano ai livelli pre-biopsia lentamente (anche 30-60 giorni). • L'effetto dell'esplorazione rettale sembra limitato e comunque ristretto ai casi con valori di PSA medi o elevati (>10 ng/ml). • Il cateterismo vescicale • L’ecografia prostatica transrettale • L’età • Il rapporto sessuale CAUSA DI FALSO DECREMENTO DEL VALORE DI PSA • La finasteride inibisce in modo competitivo la conversione da testosterone a deidrotestosterone agendo sulla 5-alfa-reduttasi. • Il farmaco induce una riduzione delle dimensioni della ghiandola prostatica e viene frequentemente usato nel trattamento dell'ipertrofia prostatica benigna. • La finasteride causa, fra l'altro, quasi un dimezzamento dei livelli di PSA, che raggiunge un livello di plateau fra 3 e 6 mesi dopo l'inizio del trattamento. 9 10 PSA “free”/PSA tot RATIO • Il valore di cutcut -off del rapporto PSA libero/PSA totale pari al 14%, come suggerito da alcuni Autori, è quindi solo vagamente indicativo. • A scopo schematico si può dire che un rapporto inferiore al 10% esprime, con ogni probabilità probabilit à, una patologia maligna, mentre un rapporto superiore al 20% è associato, quasi sempre, ad una patologia benigna della prostata. Non mancano, però, le eccezioni. BASI scientifiche per le LINEE GUIDA 2004 Progetto O ncologia C NR – M IUR PSA PSA density: è dato dal rapporto tra il valore sierico del PSA ed il volume prostatico misurato mediante ecografia transrettale. PSA velocity: determina il cambiamento del PSA nel tempo.I prelievi devono essere distanziati di almeno 12 mesi l’uno dall’altro. 0,75 ng/ ml /anno PSA age related: valori normali 2,5 ng/ml inf. 50 anni, 3,5ng/ml tra 50-60 anni, 4,5 ng/ml oltre 60 anni. 11 Ecografia prostatica transrettale (TRUS) e biopsia prostatica ecoguidata 12 13 14 15 STADIAZIONE 16 CLASSIFICAZIONE TNM 17 CLASSIFICAZIONE CLASSIFICAZIONE 18 PIN CLASSIFICAZIONE GLEASON e GLEASON SCORE AGGRESSIVITA’ GS 3+3 GS 3+4 GS 4+3 GS 4+4 GS 5+4 19 Grado 2 Grado 3 Grado 4 Grado 5 20 DIAGNOSI a) b) c) d) e) f) g) h) Esplorazione rettale Determinazione PSA e Ratio Ecografia prostatica Biopsia prostatica TAC - UroTAC RMN Scintigrafia ossea total body RX torace EVOLUZIONE • Presenta una evoluzione difficilmente prevedibile e differente da caso a caso. • A volte silente per anni, in alcuni casi va rapidamente in progressione portando il paziente a morte entro un anno 21 Opzioni terapeutiche personalizzate 22 Opzioni Terapeutiche HIFU TERAPIA MALATTIA LOCALIZZATA PROSTATECTOMIA RADICALE - Retropubica - Perineale - Laparoscopica - Robotica 23 PROSTATECTOMIA RADICALE PROSTATECTOMIA RADICALE complicanze • Incontinenza urinaria • Impotenza • Stenosi dell’anastomosi cervicouretrale 24 HIFU • Il trattamento HIFU (High Intensity Focused Ultrasound) con Ablatherm® consiste nel distruggere la prostata facendola “riscaldare” con ultrasuoni focalizzati. L'Ablatherm® HIFU è un trattamento non invasivo (senza incisioni né cicatrici)ed efficace che preserva la qualità della vita. HIFU 25 RADIOTERAPIA • Trattamento Primario – Malattia Intracapsulare – Malattia Localmente Avanzata • Trattamento Adiuv ante Postoperatorio – Immediato – Differito • Trattamento Palliativ o/Sintomatico – Estensione Linfonodale – Localizzazioni Ossee FINALITA' DELLA RT • PRIMARIO – RT esclusiva (a scopo radicale) – RT in associazione all’ormonoterapia • COMPLEMENTARE (post-operat.) – RT precauzionale – RT di necessità • PALLIATIVA o SINTOMATICA 26 TERAPIA MALATTIA LOCALIZZATA RADIOTERAPIA ESCLUSIVA - Conformazionale (esterna) - Brachiterapia +/- ormonoterapia RADIOTERAPIA ESTERNA • La metodica più diffusa, non limitazioni per estensione T, esperienze molto ampie e documentate. • Evoluzione tecnologica importante (tecniche conformazionali, IMRT) DOSE DOSE ESCALATION ESCALATION 27 DOSE DOSE ESCALATION: ESCALATION: L’ utilizzo di tecniche sempre più sofisticate ha permesso un aumento della dose data al target con maggior risparmio degli organi circostanti e un conseguente miglioramento del controllo locale della malattia Negli Negli anni, anni, impiego impiego di di volumi volumi ridotti ridotti ee di di dosi dosi crescenti crescenti VOLUME PROSTATICO E LINFONODI PELVICI VOLUME PROSTATICO 28 CT Fusione di immagini TC e RM per 3DCRT CT CT segmented Fusion CT - MR MR MR registered TPS MR segmented IntensityIntensity IntensityModulatedRadiation Radiation Therapy Therapy Intensity--Modulated (IMRT) (IMRT) 29 BRACHITERAPIA sorgenti radioattive direttamente nella zona interessata SEMI DI IODIO O PALLADIO • • • • Impiego limitato alle forme intracapsulari Diffusione più limitata Costi elevati Possibilità di raggiungere dosi elevate con risparmio organi circostanti • Tempi di trattamento ridotti Indicazioni Indicazioni per per la la brachiterapia brachiterapia -Volume della prostata < 60 cc -Non interferenza con l’arco pubico -Uroflussimetria >15 ml/sec -Non precedente TURP o interventi operatori sul bacino -Assenza di calcificazioni intraprostatiche -Controindicata in paz. che assumono anticoagulanti orali, diabetici o con aspettativa di vita < a 3 anni 30 BRACHITERAPIA COMPLICANZE COMPLICANZA Chirurgia RT ext. Brachit. 5-53% 1-3% 0,1% 29-100% 4-40% 25% Sanguinamento 1-12% 3-13% - Embolia polmonare 2-8% - - Cistiti/uretriti - 1-80% - Proctite - 1-32% - Incontinenza Impotenza 31 RADIOTERAPIA POSTOPERATORIA: RAZIONALE • Dopo prostatectomia radicale l' incidenza di sottostadiazione è intorno al 20-40 % • I margini chirurgici sono positivi nel 25% dei casi (su 7504 pazienti sottoposti a PR); 16% per T1b - T2 (Scardino 1996) • Studi retrospettivi dimostrano che la RT postoperatoria riduce le recidive locali , dal 5% al 40%. Nel carcinoma localmente avanzato (T2c, T3/T4): Le % di risposta ottenute con RT esclusiva decrescono con il tempo. Il rischio di metastasi a distanza è maggiore che nelle forme limitate. La sopravvivenza libera da malattia e il controllo loco-regionale sono peggiori. 32 PREVENZIONE • Primaria Modificare i fattori di rischio per evitare che qualcosa accada • Secondaria Scoprire qualcosa quando è piccolo per eliminarlo prima che diventi grande STILE DI VITA? • Alimentazione equilibrata, povera di grassi e ricca di frutta e verdura ( ortaggi gialli, gialli, pomodori, peperoni Propietà Propiet à antiossidanti antiossidanti!! !! ). • Bere spesso anche fuori pasto • Si vino rosso (resveratolo resveratolo)) ed attivit attività à sessuale… sessuale …. • No carni rosse e cibi grassi • No fumo e superalcolici birra • No sedentarietà sedentarietà 33 Gelato Alimenti NO Carni rosse Formaggi (calcio) Arance (Antocianine) Soia (Isoflavoni) Alimenti SI Semi di lino (antiossidanti, omega-3, lignani) Noci (Zinco, Ac. Alfa-linoleico) 34 Licopene Thè verde Alimenti SI ( Zinco Vit. E – D Catechine) Uva (Resveratolo) Peperoncino (Vanilloidi) 35