Le persone con disabilità e i servizi sociali 17 GENNAIO 2015 Corso per assisten? famigliari IEO La Direzione Centrale Poli/che Sociali e Cultura della Salute Processo di riorganizzazione di tuEa la Direzione Centrale Poli?che Sociali e Cultura della Salute in i?nere definito nel Piano di Sviluppo del Welfare 2012-­‐2014 Profondi cambiamen? di asseEo dei Servizi Sociali, con riferimento in par?colare a tre assi : o  TERRITORIALITA’ o  DOMICILIARITA’ o  RESIDENZIALITA’ Territorialità: I meccanismi e i processi di accoglienza e accesso ai servizi I Principi del Nuovo Segretariato sociale Professionale •  Cos?tuire un Servizio di accoglienza, consulenza e accompagnamento unitario dal punto di vista organizza?vo e olisFco per quanto riguarda la presa in carico del ciEadino •  Tesaurizzare le competenze già presen? nella consapevolezza che le risorse rimangono costan? •  Creare valore professionale aggiunto aEraverso la contaminazione delle conoscenze specialis?che •  Il Segretariato Sociale Professionale trasversale – Servizio Territoriale di Base – ha funzione ricomposi?va rispondendo alla necessità di superare l’aEuale struEura a canne d’organo concepita per aree di aRvità 4 RiprogeLazione dei servizi residenziali Nell’oRca della Riorganizzazione dei Servizi della Direzione Centrale, scaturita dando aEuazione ai contenu? presen? nel Piano di Sviluppo del Welfare, vi sono alcuni PRINCIPI che hanno guidato il processo di ripensamento relaFvo all’ambito di Policy «Residenzialità»: i. Garan?re un SERVIZIO TRASVERSALE ad anziani, disabili, minori ed adulF ripensando l’aEuale offerta dei servizi residenziali à Con questa logica trasversale di risoluzione dei problemi si è reso necessario aEuare una verifica dei cos? e dell’appropriatezza delle risorse abita?ve disponibili per la copertura del bisogno residenziale delle diverse ?pologie di utenza ii. AOvare tuLe le risorse a disposizione: da quelle comunali a quelle del privato sociale aRvando relazioni sinergiche tra i soggeR: -­‐ Con l’obieRvo di meEere a sistema tuR gli spazi di residenzialità al fine di diversificare maggiormente l’offerta abita?va secondo le esigenze delle persone inserite, siano esse famiglie con minori, disabili, adul?, anziani, italiani o stranieri -­‐ Si rendono altresì possibili sperimentazioni in grado di superare la seLorialità, creando u?li sinergie sia nelle modalità ges?onali sia nella composizione delle diverse ?pologie di utenza iii. Costruire un sistema di offerta di servizi residenziali che possa servire ed incontrare il reale bisogno dell’utenza, in base a due differen? linee di policy: -­‐ Offrire un luogo di residenzialità leggera temporaneo, un accompagnamento specifico in vista di una soluzione verso l’autonomia defini?va -­‐ Potenziare delle struLure di accoglienza residenziale «leggere» e non temporanee, ad oggi numericamente esigue (es: Alloggi proteR) ObieOvi Sviluppare l' Organizzazione del SeEore Residenzialità e le sue relazioni con il SeEore del Territorio in modo coerente con gli obieRvi di Trasversalità, Appropriatezza (dell’intervento), Efficacia (dell’azione) Economicità che il Sistema di Welfare della ciEà ha inteso darsi nel suo complesso Residenzialità: modello di gesFone integrata dei servizi residenziali da parte della cabina di regia Servizio Sociale di base e professionale: L’Assistente Sociale ?tolare del caso formula un progeEo che prevede l’inserimento in struEura residenziale CABINA DI REGIA Riceve la richiesta del Servizio Sociale già approvata dalla Direzione. Crea il matching tra il bisogno abita?vo e la risorsa ritenuta più idonea sulla base della mappatura deEagliata di cui dispone. MeEe in collegamento l’Assistente Sociale con l’Ente gestore creando un’équipe filtro in grado di valutare anche la compa?bilità di abbinamento dei diversi uten? ES: Cabina filtro X ES: Cabina filtro Y ES: Cabina filtro Z Inserimento in struEura di residenzialità leggera con predisposizione progeEo di accompagnamento proteEo oppure verso l’autonomia L’obieOvo a medio termine è quello di individuare un meccanismo di gesFone della residenzialità che sia esteso a tuLe le struLure residenziali indipendentemente dal grado di intensità assistenziale delle stesse. Inizialmente la Cabina di Regia si occuperà solo della Residenzialità Leggera. Residenzialità: Linee di indirizzo per la realizzazione del nuovo sistema di Residenzialità Leggera 2. Predisposizione di un primo Avviso Pubblico, approvato con aLo deliberaFvo, volto alla formazione di n° 4 Graduatorie speciali di En? disponibili a convenzionarsi con l’Amministrazione comunale per il reperimento e/o la ges?one di 250 appartamen? che in un anno potranno essere des?na? per un uso temporaneo a circa 1.000 persone: 1)  La prima graduatoria sarà formata da EnF che offrono Servizi di accoglienza e di accompagnamento all’autonomia all’interno di appartamenF di cui dispongono; 2)  La seconda graduatoria sarà formata da EnF che offrono i medesimi Servizi (di accoglienza e di accompagnamento all’autonomia) all’interno di appartamenF messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale; 3)  La terza graduatoria sarà formata da EnF che offrono spazi da desFnarsi, in linea con la norma?va regionale, ad Alloggi ProteO e la rela?va ges?one dei servizi per persone con disabilità e anziani come da autorizzazione regionale al funzionamento; 4)  La quarta graduatoria sarà formata da EnF che offrono Servizi di accoglienza di Pronto Intervento Primi obieOvi AREA MINORI Ricognizione dei «casi» Nuclei Mamma + bambino ricollocabili da Comunità a RST ed Individuazione di un certo numero di nuclei , con avvio delle azioni di accompagnamento al trasferimento in una diversa realtà AREA ANZIANI Ricognizione dei «casi» di Anziani ricollocabili da RSA a RST (Alloggi ProteR) ed individuazione di soggeC con avvio delle azioni di accompagnamento al trasferimento in una diversa realtà La RiprogeLazione dei servizi domiciliari ObieRvi generale della riprogeEazione dei servizi domiciliari: 1.  Superamento del ruolo residuale che en? pubblici hanno finito per assumere nella ges?one del sistema di assistenza domiciliare rispeEo alla predominanza del “fai da te” delle famiglie 2.  Costruire un governo is?tuzionale del sistema in grado di integrare l’offerta e la spesa 3.  Realizzare un sistema territoriale a supporto della domiciliarità con l’apporto di en? pubblici, en? gestori, famiglie (quando ci sono), volontari, ma anche centri per l’impiego, agenzie per il lavoro che valorizzi e ricomponga in termini finanziari le risorse locali, i trasferimen? monetari di cui beneficiano le famiglie (INPS), la compartecipazione. La RiprogeLazione dei servizi domiciliari Tu4 gli interven9 domiciliari (siano essi rivol9 a minori, persone con disabilità e/o anziani) comprendono aspe4 di cura e aspe4 di relazione ed è l’integrazione tra ques9, all’interno di una con9nuità progeHuale, a determinare la qualità del servizio, la centralità è la persona, nel suo contesto di vita, con la sua storia e la sua rete e gli interven9. Tu4 gli interven9 domiciliari hanno una intenzionalità suppor9va, di promozione e sviluppo, ed integra9va delle risorse oppure, solo per le situazioni di cronicità, hanno valenza anche sos9tu9va di re9 familiari e/o informali inesisten9 o fragili Deliberazione di Giunta Comunale n. 2744 del 23/12/2013 «Linee di indirizzo per il nuovo sistema della domiciliarità…» La RiprogeLazione dei servizi domiciliari Nell’oRca della Riorganizzazione dei Servizi della Direzione Centrale, scaturita dando aEuazione ai contenu? presen? nel Piano di Sviluppo del Welfare, vi sono alcuni PRINCIPI che hanno guidato il processo di ripensamento relaFvo all’ambito di Policy «Domiciliarità»: i. Garan?re un SERVIZIO TRASVERSALE ad anziani, persone con disabilità, minori ed adulF ripensando l’aEuale conformazione dei servizi domiciliari à Con questa logica trasversale di risoluzione dei problemi si intende rispondere ai bisogni complessi aEraverso interven? integra? fornendo servizi più flessibili e ar?cola? ii. AOvare tuLe le risorse a disposizione: da quelle comunali a quelle del privato sociale -­‐ ARvazione di relazioni sinergiche tra i soggeR L’erogatore del servizio da fornitore diventa “partner” della struEura comunale che assume ruolo di regia garantendo livelli di qualità degli interven? -­‐ iii. Costruire un sistema di welfare che si rivolga alla ciLà nel suo complesso e che possa servire ed incontrare un’utenza più allargata. Conseguentemente ne deriverà: -­‐ Ampliamento della platea di uten? -­‐ Possibilità di generare economie, oOmizzando l’u?lizzo delle risorse esisten? aEraverso processi di riqualificazione della spesa -­‐ Apertura al mercato privato con possibilità di compartecipazione alla spesa -­‐ Regolarizzazione e valorizzazione del lavoro di assistenza e cura anche per favorire il passaggio dal mercato informale a quello formale La visione generale e gli obiettivi progettuali
VISIONE GENERALE •  Abbandonare visione esistente ed u?lizzare delle modalità divergen? per risolvere i problemi •  ORmizzare l’u?lizzo delle risorse esisten? aEraverso processi di riqualificazione della spesa •  Generare “valore” aEraverso nuove modalità di erogazione dei servizi •  Risposta flessibile da adeguare al bisogno espresso -­‐ APPROPRIATEZZA •  ARvazione di tuEe le risorse comunali (senza pregiudiziali) e del privato sociale OBIETTIVI DEL PROGETTO §  Coerenza dei servizi eroga? al bisogno rilevato §  Introduzione di nuovi servizi §  Produzione di valore aEraverso la messa in rete degli aEori §  Apertura dei servizi ai priva? solven? §  Aumento della percentuale di copertura del bisogno MISSION DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE: §  Garan?re la qualità e il prezzo dei servizi §  Governare i fenomeni lega? al bisogno dei ciEadini §  Fare emergere la domanda potenziale di servizi da parte delle famiglie e facilitare l’avvicinamento tra i ciLadini e gli enF erogatori aLraverso la PiaLaforma dei servizi per la domiciliarità Le linee di prodotto - Accreditamento 2014 -2017
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Le Linee di ProdoEo cos?tuiscono l’ossatura su cui vanno specificate aRvità, piani di ?po individuale e familiare e composizione degli stessi per realizzare il nuovo sistema di domiciliarità delineato come da Deliberazione di Giunta e finalizzato in estrema sintesi a: a) consen?re o sostenere la migliore permanenza a casa propria di soggeR fragili e meno fragili che altrimen? rischiano di dover ricorrere a sistemi di cura molto più gravosi – sia personalmente che economicamente -­‐ quali le RSA, le Comunità per bambini/ragazzi, per disabili, per madri sole per migran? etc.; b) prevenire o accompagnare, nel contempo, per tuR i ciEadini che intenderanno usufruirne, situazioni anche temporanee di crisi o disagio dovute a fisiologici passaggi di vita (nascita, adolescenza, separazioni, solitudine, invecchiamento, luR, migrazione etc.) che privi di sistemi di aiuto quo?diano specifico ma anche pra?co possono risultare difficili da affrontare o risolvere per i singoli e per le famiglie; la specificità delle linee di prodotto
LINEE DI PRODOTTO 1
INTERVENTO EDUCATIVO 2
INTERVENTO SOCIO-­‐ASSISTENZIALE 3
INTERVENTO AIUTI FAMILIARI 4
INTERVENTO CUSTODIA SOCIALE 5
INTERVENTI AGGIUNTIVI “PERIPHERALS” TIPOLOGIE INTERVENTO 1A) EDUCATIVO INDIVIDUALE 1B) EDUCATIVO DI GRUPPO 1C) ANIMATIVO DI GRUPPO 2A) SOCIO-­‐ASSISTENZIALE COMPLESSO 2B) SOCIO-­‐ASSISTENZIALE SEMPLICE 2C) SOCIO-­‐ASSISTENZIALE DI GRUPPO 3A) COLF/ BADANTI /BABY SITTER 3B) ASSISTENZA ALLA CONTRATTUALISTICA DIRETTA 4A) SOCIALIZZAZIONE / COESIONE SOCIALE / PRESTAZIONI SPECIFICHE 5A) PASTI 5B) PICCOLA MANUTENZIONE 5C) TRASPORTI CON ACCOMPAGNAMENTO 5D) INIETTORATO 5E) PEDICURE CURATIVA 5F) PROPOSTE DEGLI ENTI Accreditamento «chiuso» sino al 31.12.2017
con aggiornamento biennale
Al fine di garan?re -­‐ da un lato stabilità e con?nuità dell’aRvità degli en? -­‐ dall’altro una sufficiente dinamicità del mercato Sistema ha preso avvio 1° gennaio 2015 Elenco soggetti accreditati per la domiciliarità
•  La Commissione Tecnica, cos?tuita con Determinazione Dirigenziale n.536 del 20/5/2014 ha concluso i lavori . •  I soggeR accredita? sono 25 e coinvolgono complessivamente 58 Organizzazioni AccreditaF LINEA DI PRODOTTO 1 19
Accredita? LINEA DI PRODOTTO 2 24
Accredita? LINEA DI PRODOTTO 3 18
Accredita? LINEA DI PRODOTTO 4 15
Accredita? LINEA DI PRODOTTO 5 24
gli aiuti familiari
La linea di prodoEo AiuF familiari è certamente la più innova?va perché caraEerizzata da elevata flessibilità e funzionale alla sperimentazione di servizi che favoriscono l’aggregazione della domanda (per esempio badante di condominio; baby siEer condivisa, ecc.) Dei 19 accredita9 per la Linea di ProdoHo Interven9 Educa9vi, ben 12 sono accredita9 anche per la Linea di ProdoHo Aiu9 Familiari. Dei 24 accredita9 per la Linea di ProdoHo Interven9 Socio-­‐Assistenziali n. 18 sono accredita9 anche per la Linea di ProdoHo Aiu9 Familiari Questo potrà favorire ulteriormente le definizione di progeR di intervento più flessibili u?lizzando le diverse ?pologie di servizio in capo ad un unico ente gestore i custodi sociali
I custodi sociali, sen?nelle sul territorio che assicurano un prezioso servizio di prossimità a sostegno della domiciliarità, della socialità e della sicurezza rappresentano un pilastro importante dell’intero sistema. Per la linea di prodoEo CUSTODIA SOCIALE sono sta? accredita? 15 SoggeR. Per garan?re il servizio negli stabili di edilizia residenziale pubblica l’Amministrazione si convenzionerà con i SoggeR che si sono colloca? al primo posto delle graduatorie zonali. PERIPHERALS - servizi aggiuntivi e
complementari
Tra i 25 accreditaF solo una Organizzazione non offre servizi aggiunFvi AEraverso questa linea di prodoEo si intendono offrire a tuR i ciEadini servizi aggiun?vi a completamento delle cure domiciliari. I servizi offer? sono sta? decine, molto vari e ar?cola?, in una gamma che spazia da servizi “abituali”, quali ad esempio: v INTERVENTI DI TIPO INFERMIERISTICO v ACCOMPAGNAMENTI v PASTI A DOMICILIO v AIUTO NELLO STUDIO a offerte par?colari, molto qualificate e che spaziano in quasi tuR gli ambi? della vita quo?diana e sociale e per tuEe le fasce d’età, quali ad esempio v  COUNSELING PSICOLOGICO PER ACCOMPAGNAMENTO AL FINE VITA v FLOWER SITTER E PET SITTER v COUNSELING GRAVIDANZA E MATERNITA’ v LABORATORI DI RIPARAZIONE BICICLETTE v  CORSI DI CUCINA v  E MOLTO ALTRO …… per rendere organica l’area della
domiciliarità
PasF a Domicilio Laboratori Terapia Occupazionale e CDI Giolli Sportello badanF Buoni accompagnamento Teleassistenza Titoli sociali Pedicure curaFvo Ufficio urgenze Affido anziani Piano AnFcaldo Organizzazione del SeEore servizi per le persone con disabilità e Salute mentale fino ad oggi Ø  Servizio Coordinamento Servizi Residenziali, Semiresidenziali/
Diurni Ø  Servizio Coordinamento Nuclei DistreEuali Disabili e Interven? Territoriali Ø  Servizio Coordinamento Servizi Diurni Ø  -­‐ Servizio per la Salute Mentale Servizi Territoriali per la disabilità oggi NUCLEI DISTRETTUALI DISABILI Gli NDD sono servizi territoriali che provvedono all’accoglienza, orientamento e presa in carico di ciEadini con disabilità. Il documento di riferimento per la presa in carico degli uten? aEualmente è la Deliberazione di Giunta Comunale n. 146/2012, nella quale vengono specificate le competenze. Tipologia di utenza del servizio: •  ciEadini milanesi di età compresa tra 0 e 60 anni •  percentuale di invalidità che può variare dal 46% al 100%. Come specificato nel Piano di Sviluppo del Welfare e ripreso dalla Delibera vigente la priorità è prevista per i ciLadini con disabilità grave e gravissima, aven? quindi percentuale di invalidità pari o superiore al 74%. I Nuclei DistreEuali Disabili sono colloca? nelle 9 zone di decentramento • 
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NDD zona 1 – Via Piccinni 8 angolo via Monteverdi – tel. 0288465476 NDD zona 2 – Via Piccinni 8 angolo via Monteverdi – tel. 0288447437 NDD zona 3 – Via Piccinni 8 angolo via Monteverdi – tel. 0288447438 NDD zona 4 – Via Barabino 8 – tel. 0288445431 NDD zona 5 – Via Barabino 8 – tel. 0288445433 NDD zona 6 – Via Gonin 28 – tel. 02417923 NDD zona 7 – Via A. Da Baggio 54 – tel. 0288465171 – 0288446683 NDD zona 8 – Via Colleoni 8 – tel. 0288465457 – 0288447099 NDD zona 9 – Viale Zara 100 – tel. 0288462810 Interven? Eroga? da NDD Presso ogni Nucleo DistreEuale Disabili è presente personale sociale e personale amministra?vo per un totale di 17 assisten? sociali e 1 educatrice. Gli interven? eroga? in favore dei ciEadini disabili , ricompresi nella Delibera sono suddivisibili in due macro categorie: Ø  Interven? economici Ø  Interven? di assistenza Interven? Economici •  ContribuF economici conFnuaFvi ad integrazione del reddito I contribu? economici con?nua?vi sono interven? finalizza? all’integrazione del reddito della persona (minimo vitale) o del nucleo familiare. Il minimo vitale considerato è quello previsto dalle tabelle INPS per la pensione minima, s?mato in 495 euro a persona per l’anno 2013. I contribu? economici vengono valuta? anche in base alla gravità della disabilità del richiedente, ovvero: •  persone con percentuale di invalidità pari o superiore al 74%: –  In aEesa della liquidazione dell’assegno di invalidità previsto dall’INPS può essere concesso il contributo economico pari all’importo speEante; al ricevimento delle Competenze di Legge e rela?vi arretra? il contributo comunale viene sospeso, almeno per un periodo commisurato all’ammontare degli arretra? percepi? –  Nel caso di disabili in par?colari condizioni di fragilità e precarietà economica, che vivono soli, già ?tolari di pensione di invalidità, può essere erogato un sussidio ad integrazione del minimo vitale per consen?re anche un monitoraggio della situazione da parte del servizio e per evitare un aggravamento delle condizioni generali •  Persone con percentuale di invalidità dal 46 al 73%: –  il sussidio previsto è finalizzato ad un progeEo di reinserimento sociale o lavora?vo dell’interessato –  la Delibera prevede una erogazione del sussidio in 6 mesi, rinnovabile eccezionalmente di altri 6, laddove persistano condizioni di precarietà e gravità della situazione. –  L’importo massimo previsto per il contributo economico è di euro 200 mensili ContribuF economici straordinari I contribu? economici straordinari sono erogazioni una tantum a fronte di spese impreviste ed urgen? del nucleo familiare, quando non siano possibili altre forme di intervento. Le spese considerate per questo ?po di sussidio sono: •  utenze domes?che arretrate (luce e gas) •  sos?tuzione di eleErodomes?ci •  spese per ingresso nuovo alloggio, in seguito ad assegnazione di alloggio popolare •  messa a norma di impian? ContribuF conFnuaFvi per ProgeO EducaFvi IndividualizzaF (PEI) I ProgeR Educa?vi Individualizza? (PEI) sono progeR che prevedono l’aRvazione di servizi diurni territoriali non in convenzione con il comune o servizi par?colari rispeEo a peculiarità della situazione sociale. Il progeEo prevede la collaborazione tra NDD, servizio erogante e famiglia per concordare obieRvi dell’intervento, modalità, tempi e cos?. Il costo del PEI può essere a totale carico della famiglia o a totale o parziale copertura da parte del comune, sulla base di un preven?vo confrontato con la situazione economica familiare. ContribuF economici conFnuaFvi per assistenza domiciliare indireLa (AD indireLa) sostegno alla vita autonoma e indipendente I contribu? per assistenza domiciliare indireEa e sostegno alla vita autonoma ed indipendente, sono finalizza? ad aRvare risorse per permeEere la permanenza della persona con disabilità al proprio domicilio. Sono interven? pensa? per situazioni di gravità tale per cui l’assistenza domiciliare direEa, fornita dal comune tramite coopera?ve accreditate, non è sufficiente a coprire il bisogno assistenziale. Il contributo economico può essere erogato per: •  assunzione di badante privata con contraEo regolare e contribu? versa? all’INPS •  prestazioni da parte di coopera?ve o soggeR del Terzo e Quarto SeEore, su presentazione di faEura ContribuF economici conFnuaFvi per progeO di inserimento residenziale Sono concessi per situazioni per le quali non è possibile reperire una struEura tra quelle accreditate con il SeEore. Il progeEo residenziale viene predisposto dal Servizio Sociale in accordo con il direEo interessato e la sua famiglia. Viene predisposto un contributo economico a parziale o totale copertura della spesa, in base al rapporto tra entrate del nucleo familiare e uscite. Il massimale previsto per questa ?pologia di contributo è di 1.000 euro mensili, su presentazione della faEura da parte della struEura residenziale. Interven? di Assistenza •  ASSISTENZA DOMICILIARE DIRETTA I Nuclei DistreEuali Disabili si occupano dell’assistenza domiciliare direEa (AD) ai ciEadini con disabilità. Nello specifico l’assistenza domiciliare direEa per i minori disabili viene aRvata su invio del servizio di Neuropsichiatria infan?le di riferimento. Il neuropsichiatra e l’equipe di specialis? che seguono la situazione partecipano alla stesura e condivisione del progeEo con il servizio sociale comunale e alle successive verifiche sull’andamento del percorso. Le aRvità di sostegno domiciliare previste sono di due ?pologie: •  assistenza domiciliare direEa individuale/di gruppo di ?po socio educa/vo •  assistenza domiciliare direEa individuale/di gruppo di ?po socio assistenziale Il servizio di assistenza domiciliare direEa viene erogato nell’ambito del Sistema di Accreditamento. Quan? sostegni economici in totale? TIPOLOGIA CONTRIBUTO UTENTI AL 01/12/2014 CONTRIBUTO PER LA RESIDENZIALITA' 70 CONTRIBUTO PER SOGGIORNI ESTIVI 2014 214 BUDGET ANNO 2014 Intervento sostegno al reddito assistenza domiciliare indireEa progeR individualizza? totali contribuF Benzina Taxi totale per sostegno alla mobilità totali generali NB: le somme sono rela?ve a quanto inserito in pagamento nel corso del 2014 ASSISTENZA DOMICILIARE n. UtenF 523 € 1.350.000,00 Spesa 1.264.709,73 1.153.422,75 665.044,93 3.083.177,41 248.938,88 590.739,65 839.678,53 UtenF 876,00 226,00 106,00 1.208,00 581,00 464,00 1.045,00 3.922.855,94 2.253,00 spesa stanziata 2.700.000,00 TOTALE GENERALE 6.622.855,94 RICHIESTE DI ALTRI INTERVENTI CHE PERVENGONO AL NUCLEO NON GESTITI DIRETTAMENTE I servizi che necessitano una domanda formale compilata presso gli NDD zonali sono: •  Inserimento in CDD (Centro Diurno Disabili) •  Inserimento in CSE (Centro Socio Educa?vo) •  Inserimento in SFA (Servizio di Formazione e Autonomia) •  Inserimento in struEure residenziali accreditate con il comune •  Orientamento alla conoscenza dei CAD (Centri di Aggregazione per Disabili) I servizi diurni A seguito della valutazione della situazione, e con la definizione dei bisogni della famiglia e del disabile, si individua con l’NDD il centro diurno più idoneo. I Centri Diurni Disabili (CDD) sul territorio milanese sono: Ø  15 a ges?one direEa del Comune di Milano Ø  25 convenziona? accolgono complessivamente 903persone con disabilità (559 in convenzione e 344 ges?one direEa), a cui è garan?to il trasporto casa CDD e viceversa. Ø  Nel mese di novembre abbiamo approvato un consistente aumento di pos?: In totale 30 pos? u?lizza? da 34 persone di cui la metà adolescen? con au?smo Ø  86 sono le persone in lista di aEesa. Altri servizi diurni A seguito della valutazione della situazione, e con la definizione dei bisogni della famiglia e del disabile, si individua con l’NDD il centro diurno più idoneo. UTENTI AL N. STRUTTURE 01/12/2014 CSE -­‐ CENTRI SOCIO EDUCATIVI 13 190 SFA -­‐ SERVIZI FORMAZIONE ALL'AUTONOMIA 15 137 6 (FREQUENZA LIBERA) Totale complessivo 34 327 INSERIMENTI EFFETTUATI NELL'ANNO 2014 56 (24 SFA E 32 CSE) TIPOLOGIA UNITA' DI OFFERTA CAD -­‐ CENTRI AGGREGAZIONE PERSONE CON DISABILITA' BUDGET ANNO 2014 3.824.500,00 I Servizi residenziali Il Comune di Milano aEua progeR di inserimento residenziale per persone con disabilità a parziale o totale carico dell’Amministrazione, u?lizzando un sistema di struEure accreditate presso il sistema sanitario, oppure direEamente convenzionate con il Comune stesso. Il Servizio Coordinamento Servizi Residenziali collabora con: ü  120 struEure accreditate ü  38 convenzionate ü  7 non convenzionate, né accreditate Si traLa di struLure che vanno da un’alta valenza assistenziale di Fpo socio-­‐
sanitario a valenza esclusivamente socio-­‐assistenziale. Pronto Intervento: abbiamo progeEato una sperimentazione per un servizio di Pronto Intervento che aumenta di 12 pos? presso alcune struEure (CARD). Il ProgeEo è stato elaborato da un Gruppo Tecnico all’interno del Tavolo Permanente. La residenzialità in cifre N. STRUTTURE UTENTI AL 01/12/2014 RSD /RAF / RSA 46 334 CSS 50 219 CARD 25 78 MICROCOM -­‐ APP. PROTETTI 33 50 P.I. 1 7 155 688 TIPOLOGIA UNITA' DI OFFERTA Totale complessivo INSERIMENTI EFFETTUATI NELL'ANNO 2014 BUDGET ANNO 2014 40 € 14.980.000,00 Ufficio TrasporF Ges?sce l’erogazione di contribu? economici ai ciEadini milanesi disabili impossibilita? all’u?lizzo dei mezzi pubblici. Tale impossibilità viene valutata sulla base del verbale di invalidità e di altra documentazione sanitaria presentata al servizio. I criteri di accesso che specifica la Deliberazione di Giunta Comunale vigente sono: Des?natari dell’intervento: Persone disabili con invalidità compresa tra il 46% e il 100% Condizioni necessarie all’erogazione del contributo: •  nucleo familiare con entrate neEe complessive inferiori a cinque volte il minimo vitale annuo (495 euro/mese= ca 5.940), rapportate al numero dei componen? – Scala parametrale approvata con Deliberazioni di Consiglio Comunale n. 19/06 e 30/06 nucleo familiare con beni immobili di proprietà la cui rendita catastale non sia pari o superiore a euro 5000 – esclusa l’abitazione principale Finalità: •  l’u/lizzo di taxi o mezzi specializza/ •  l’u/lizzo della propria auto Sedi Uffici Traspor? L’Ufficio Traspor? è presente in diverse sedi delle 9 zone di decentramento e precisamente: •  Ufficio Traspor? per zona 1 – 2 – 3 – Largo Treves 1 – tel. 0288463090 – 0288453386 •  Ufficio Traspor? per zona 4 – 5 – Via Barabino 8 – tel. 0288445435 •  Ufficio Traspor? per zona 6 – 7 – Via A. Da Baggio 54 – tel. 0288465175 •  Ufficio Traspor? per zona 8 – 9 – Viale Zara 100 – tel. 0288462811 Presso l’Ufficio Traspor? è presente personale di ?po amministra?vo. Organizzazione del nuovo SeEore per la Domiciliarità, la Disabilità e la Salute mentale Ø  Servizio per il coordinamento del Sistema integrato per la domiciliarità Ø  Servizio Specialis?co per la disabilità Ø  Servizio Coordinamento Servizi Diurni Ø  Servizio Salute Mentale, Promozione della Cultura della Salute e integrazione socio-­‐sanitaria 
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