La progettazione
organizzativa:
analisi della complessità e criteri di
progettazione
Anno Accademico
2006-2007
1
Approccio alla progettazione
organizzativa

Un valido approccio alla progettazione organizzativa
comporta che si valutino attentamente i fattori di
criticità che derivano:
• dall’articolazione delle combinazioni aziendali
• dalle condizioni ambientali
prescindendo dal considerare l’assetto organizzativo in atto
2
Aspetti da considerare nella
progettazione
1.
2.
3.
4.
5.
Fattori di complessità presenti
Dinamismo del contesto
Differenziazione richiesta
Integrazione richiesta
Ampiezza del controllo richiesta
3
1. I fattori di complessità
Tecniche/funzioni,
Prodotti,
Mercati/clienti,
Processi operativi,
Tempi,
Interlocutori esterni,
Risultati.
Bassa
Complessità
richiesta
Alta
4
Dimensioni e variabili critiche:
Tecniche/Funzioni
Funzioni
Acquisti, produzione, progettazione, vendite, marketing, ricerca & sviluppo,
amministrazione, finanza, personale, organizzazione, programmazione,
controllo, ...
Struttura funzionale di un'impresa industriale
Direzione generale
Amministrazione
Direzione
marketing
Direzione
produzione
Direzione
R&S
5
Dimensioni e variabili critiche:
Prodotti
Prodotti
Diversi gruppi di beni, servizi e attività.
Struttura divisionale per tipologia di commesse
Direzione generale
Servizi
centrali
Grandi commesse
Progetti su
misura
Progetti standard
6
Dimensioni e variabili critiche:
Mercati
Mercati
Aree geografiche
Settori di attività
Tipologie di clienti
Struttura divisionale per aree territoriali
Direttore Generale
Funzioni Centrali
Area territoriale X
Area territoriale Y
Area territoriale Z
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Dimensioni e variabili critiche:
Processi operativi
Processi Operativi
Presidi territoriali
Fasi
Struttura di un'impresa commerciale per sedi e strutture operative
Direttore Generale
Servizi Centrali
Sede Milano
Filiale Bari
Deposito Ancona
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Dimensioni e variabili critiche:
Tempi
Tempi
Orientamento
Pressione temporale
Organigramma di un piccolo ospedale
Direzione Generale
Amministrazione
Pronto Soccorso
Servizi
Medicina Generale
Chirurgia
9
Organigramma di un’impresa
alimentare
Direzione
Generale
Amministrazione
Divisione
Prodotti freschi
Servizi
Divisione
Prodotti secchi
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Dimensioni e variabili critiche:
Interlocutori esterni
Interlocutori esterni
Pubbliche istituzioni
Rappresentanze di interessi
Finanziatori
Organigramma di un'associazione di rappresentanza di interessi
Direzione Generale
Amministrazione
Rapporti
con istituzioni
Ufficio
associati
Ufficio
sindacale
Ufficio
esteri
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Dimensioni e variabili critiche:
Risultati
Risultati
Economico finanziari
Competitivi
Sociali
Sviluppo
Struttura organizzativa con variabile critica il risultato
Direttore Generale
Amministrazione
Prodotto
Leader
Personale
Prodotto
Follower
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Struttura Funzionale
con Manager Qualità
Responsabili della qualità e della sicurezza in una struttura funzionale
Direzione Generale
Manager della
qualità
Personale
Responsabile della
sicurezza
Amministrazione
Marketing e vendite
Produzione
Ricerca e sviluppo
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Criteri e regole
 E’ opportuno identificare tutte le dimensioni,
andando oltre il consueto approccio bidimensionale;
 Per ogni dimensione è utile specificare quante
e quali sono le variabili significativamente
presenti
Conviene graduare (porre in gerarchia di
importanza) le dimensioni critiche rilevate
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Attenzione…..
La struttura ha un limite intrinseco, quello di essere
monodimensionale, o al massimo bidimensionale;
Sono possibili strutture miste, che combinano diversi
criteri di “taglio” delle unità di primo livello (del tipo:
struttura funzionale con una divisione per prodotto);
Occorre bilanciare le risposte al fabbisogno di
multidimensionalità tenendo conto dei costi di
un’eccessiva articolazione di strutture e meccanismi.
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La progettazione organizzativa: analisi della complessità