Il Divulgatore n° 1/2009 “ACTINIDIA”
Sul fronte varietale novità in vista
Ad eccezione della Cina, nel mondo Hayward è di gran lunga la preferita
e sono poche le altre varietà coltivate. L’intenso lavoro di breeding in
corso fa prevedere nell’immediato futuro l’ingresso di nuove cultivar sia
a polpa verde che gialla, anche se quest’ultima caratteristica non
sembra particolarmente gradita al consumatore. Fra gli obiettivi del
miglioramento genetico figurano l’epoca di maturazione anticipata, la
pezzatura uniforme, la resistenza al freddo.
Daniele Missere - Centro Ricerche Produzioni Vegetali
IL genere Actinidia comprende circa 70 specie, con un’enorme diversità nelle caratteristiche sia dei frutti che
della pianta. Le specie alle quali appartengono la maggior parte delle varietà coltivate sono due: A. deliciosa
e A chinensis. Nell’uso comune, con il termine “kiwi” si definisce il frutto di A. deliciosa; i frutti di A. chinensis
sono diventati noti ai consumatori solo da quando è cominciata la commercializzazione dell’Hort16A
(Zespri™ Gold). Poiché i frutti delle due specie sono facilmente riconoscibili come correlati tra loro, sia i
consumatori sia il mercato internazionale li considerano entrambi come actinidia.
Le
cultivar
di
A.
deliciosa
coltivate
nel mondo
sono
circa
una
decina
(Bruno,
Chuanmi,Guichang,Hayward,Huamei,Jinkui, Miliang 1, Qinmei,Wancui, Xuxiang, Yate) e costituiscono tre
quarti degli impianti di actinidia in Cina.
Bruno e Hayward, due varietà di origine neozelandese, attualmente rappresentano circa un sesto di tutti gli
impianti di actinidia in Cina. Nel resto del mondo Hayward è ancora la cultivar preferita e costituisce circa il
95% di tutti gli impianti. Da una decina d’anni sono disponibili nuove varietà sia di A. deliciosa che di A.
chinensis, che occupano attualmente alcune centinaia di ettari anche in Italia.
Di seguito sono descritte le varietà attualmente in coltivazione.
Cultivar a polpa verde (A. deliciosa)
SUMMER 3373® - Selezione da seme a maturazione precoce che può essere raccolta 30-40 giorni prima di
Hayward.La pianta ha vigoria medio-elevata;il frutto ha una forma simile a quello di Hayward e raggiunge
una pezzatura di 80-90 g. Impollinatore consigliato:Summer Faenza. La produzione viene gestita tramite
club, con il marchio commerciale Summerkiwi®.
GREEN LIGHT® - Mutazione gemmaria di Hayward, più precoce: può essere raccolta 30-35 giorni prima di
Hayward. A parte l’epoca di raccolta, per il resto questa cultivar mantiene le stesse caratteristiche della
varietà da cui deriva. Matua,Tomua e Sel. P1 sono gli impollinatori adatti a questa varietà. Non sono presenti
vincoli di commercializzazione sulla produzione, ma solo il pagamento di una royalty al momento di acquisto
delle piante (domanda di brevetto europeo n. 2003/1433).
I vantaggi di questa cultivar e della precedente riguardano l’anticipo di raccolta, che permette di sfruttare un
periodo di commercializzazione (settembre-novembre) poco coperto dalla produzione dell’emisfero Sud
(Nuova Zelanda e Cile).
HAYWARD - È la varietà più nota, sufficientemente adatta alla maggior parte delle aree di coltivazione
italiane. Ha fertilità delle gemme piuttosto bassa. I frutti sono di pezzatura elevata (100 g e oltre) con buone
caratteristiche organolettiche ed elevata conservabilità. Su questa cultivar non gravano diritti di
moltiplicazione né di coltivazione.
Cultivar a polpa gialla (A. chinensis)
HORT 16A - Varietà ottenuta dalla neozelandese Hort Research; diffusa commercialmente come Zespri™
Gold (domanda di brevetto europeo n. 00915 del 1998). Germoglia con qualche settimana di anticipo rispetto
ad Hayward e fiorisce circa un mese prima di quest’ultima. La raccolta è leggermente più tardiva rispetto ad
Hayward. I frutti sono allungati, ovoidali con un caratteristico becco all’estremità (peso medio 100 g). La
buccia è ricoperta da una fine peluria che può essere facilmente rimossa. La polpa, inizialmente verde, vira
al giallo in prossimità della maturazione di consumo. La polpa ha un gusto equilibrato, meno acido e più
dolce rispetto ad Hayward. La pianta è vigorosa e richiede frequenti interventi di potatura. Impollinatori
consigliati sono Sparkler (CK2) e Meteor (CK3). La produzione viene commercializzata tramite il consorzio
Zespri™ che ne regolamenta sia le modalità di coltivazione e raccolta, sia di valorizzazione (imballaggi, logo,
ecc.).
JINTAO - Letteralmente “frutto d’oro”, è una cultivar ottenuta in Cina, relativamente precoce in quanto può
essere raccolta 15-20 giorni prima di Hayward. Si tratta di una varietà molto produttiva con frutti allungati,
molto regolari, dotati di buccia liscia e polpa gialla, di pezzatura 90-100 g e buon rapporto zuccheri/acidi che
gli conferisce un gusto equilibrato. Il frutto manifesta un’elevata durezza e resistenza alla manipolazione e al
trasporto. Gli impollinatori raccomandati sono Belén e Moshan 4. La varietà è brevettata e i diritti di
moltiplicazione appartengono al consorzio Kiwigold® che coordina l’attività vivaistica e gli investimenti
produttivi e unifica l’organizzazione commerciale e di marketing.
SORELI - Soreli, che in friulano significa Sole, è il risultato di un’attività di miglioramento genetico svolta
dall’Università di Udine. La varietà si raccoglie circa 30 giorni prima di Hayward. Germoglia quasi
contemporaneamente, ma fiorisce 9-10 giorni prima, rispetto ad Hayward. La fertilità delle gemme è elevata
e questo lascia presupporre una buona produttività. I frutti sono di forma ovale-allungata, dotati di polpa di
colore giallo intenso, peso medio superiore a 100 g e buon rapporto zuccheri/acidi. La conservabilità è
piuttosto limitata (90-120 giorni). Impollinatore consigliato è Belén. Al momento è l’unica varietà gialla non a
club e quindi liberamente coltivabile pagando una royalty (la varietà è protetta da domanda di privativa
comunitaria).
Il miglioramento genetico in corso
Il miglioramento genetico sta operando molto intensamente ed è quindi prevedibile per i prossimi anni
l’immissione sul mercato di nuove varietà di actinidia. I diversi programmi di breeding in corso nel mondo
tendono sostanzialmente a due obiettivi:
• varietà a polpa verde capaci di anticipare l’epoca di maturazione, migliorare l’uniformità di pezzatura e
ridurre i difetti (Hayward mark, frutto piatto, ecc.) rispetto ad Hayward;
• varietà a polpa di colore diverso dal verde, in grado di differenziare l’offerta di kiwi.
In particolare sono attese diverse nuove varietà a frutto giallo che affiancheranno quelle già diffuse, anche se
si prevede che questa tipologia di frutti resterà minoritaria rispetto alla polpa verde, sia perché il
consumatore sembra preferire il frutto verde, sia perché le varietà a polpa gialla difficilmente si conservano
per lunghi periodi.
Stanno proseguendo progetti di ricerca cinesi su materiale selvatico di A. chinensis e A. deliciosa a polpa
bicolore (verde-rossa o giallo-rossa) oggetto di miglioramento da parte di alcuni paesi e che hanno già
permesso di ottenere le varietà Hongyang e Chuong, per le loro caratteristiche non diffondibili, tuttavia, su
scala commerciale.
Altre attività di breeding riguardano l’Actinidia arguta, specie interessante per la resistenza al freddo, già
peraltro coltivata su piccole superfici anche nel Nord Italia. Il frutto è piccolo, a buccia completamente liscia;
la fioritura è a grappolo. La specie presenta però una serie di caratteristiche negative come la facilità con cui
i frutti vengono danneggiati in campo e durante la manipolazione; la maturazione è scalare e la
conservabilità è limitata. Si tratta di una tipologia di prodotto che potrebbe interessare il mercato dei “piccoli
frutti”.
DALLE RIVE DEL FIUME YANG TSE
L’actinidia (famiglia Actinidiaceae, genere Actinidia, specie innumerevoli) è originaria della Cina, dove cresceva
spontanea sulle rive del fiume Yang Tse, o Fiume Azzurro, ed era apprezzata anche presso la corte del Gran Khan. Fu
nella seconda metà dell’Ottocento che un collezionista della Royal Horticulture Society la importò in Inghilterra per
interesse botanico e ornamentale più che produttivo. La sua coltivazione si sviluppò invece in Nuova Zelanda, dove
giunse all’inizio del Novecento e negli anni ’20 e ’30 fu oggetto di miglioramento genetico, come testimoniato dal nome
della varietà attualmente più diffusa, la Hayward, derivato dal vivaista Hayward Wright che la selezionò. Da lì in avanti la
coltura conobbe un’enorme espansione nel paese oltre che la specializzazione dei sistemi di impianto, tanto che la
Nuova Zelanda divenne nel giro di poco il massimo produttore mondiale di kiwi. Negli anni Sessanta l’actinidia si diffuse
anche in California (in Italia solo una decina di anni dopo), ma rimase per antonomasia il prodotto tipico della Nuova
Zelanda: il termine kiwi fu attribuito ai frutti proprio in riferimento all’omonimo uccello, simbolo del paese. La pianta è
rampicante e può raggiungere anche i 10 m di altezza, ha radici carnose, molto ramificate e superficiali. Le foglie, larghe,
cuoriformi e tormentose nella pagina inferiore, portano stomi molto grossi. I fiori sono riuniti in infiorescenze e sono
femminili o maschili: nei primi le antere sono atrofizzate o contengono polline sterile, nei secondi l’ovario è abortito. La
pianta è così fisiologicamente dioica, cioè porta solo fiori maschili o femminili. Il frutto è una bacca con buccia tomentosa
bruno-verdastra e con polpa verde o gialla - ma anche di altri colori a seconda della specie - con numerosi semi neri
disposti a raggera (forse proprio dal termine greco “aktìs” che significa raggio deriverebbe il nome di actinidia). La
raccolta da noi è in ottobre e novembre e i frutti vengono commercializzati anche fino a giugno.
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