DIMEVET Effetti dello stress da caldo nella bovina da latte e strategie di controllo Andrea Formigoni Bologna, 16.11.15 Malattia, Salute e Benessere • Malattia – espressione dell’incapacità dell’organismo di rispondere con successo alle sollecitazioni endogene o ambientali: • Metaboliche, Meccaniche, Tossiche, Batteriche, Virali • Salute – Organismo in equilibrio «vincente» rispetto alle sollecitazioni endogene e ambientali • Benessere – Condizione nella quale l’organismo non è chiamato a particolari «sforzi» omeostatici per mantenersi sano • Stato di salute completa, fisica e mentale (Hughes, 1976) Cos’è il benessere ? • Condizioni di assenza di stress • Stato di salute completa, sia fisica che mentale, in cui l’animale è in armonia con il suo ambiente (Hughes, 1976) Quali elementi di stress nei nostri allevamenti? • Psicologico e sociale – Competizione, gerarchia, cambi di gruppo, contatti con l’uomo • Fisico e Metabolico – Eccessivo movimento, mancato riposo, parto, malattia, dolore, carenze o eccessi, stress ossidativo, sindrome vacca grassa • Ambientale – Microclima, pavimenti, zone riposo, spazi vitali, attrezzature, ecc. • Alimentari – Qualità alimenti e modalità di razionamento • Climatico – > 25°C, U.R. > 60%; nei vitelli anche le basse temperature sono stressanti) Lo stress è additivo! • Un singolo fattore di stress può anche non disturbare più di tanto un animale, ma più stress possono sommarsi contemporaneamente così da portare a effetti molto gravi • L’intera carriera produttiva dell’animale può essere compromessa Effetti dello stress da caldo… Effetti dello stress da caldo… Stress da caldo: non è solo un problema delle vacche in lattazione • Le vacche in asciutta sottoposte a stress da caldo mangiano meno • Vitelli meno robusti • Qualità del colostro peggiore • Aumento incidenza delle patologie • Riduzione quantità di latte Effetti dello stress da caldo in Italia • Calo della produzione di latte – 0.91, 1.16, e 1.27Kg/giorno rispettivamente per le bovine durante la prima, la seconda e la terza lattazione. • Calo proteine – -0.02 a -0.10%/giorno e da -0,01 a -0,07 kg di proteine/giorno. • Calo grasso – -0,02 a -0,07 kg/giorno The effects of heat stress in Italian Holstein dairy cattle - U. Bernabucci , S. Biffani ,L. Buggiotti ,A. Vitali , N. Lacetera , and A. Nardone. - Journal of Dairy Science Vol. 97 No. 1, 2014 Stress da caldo • La zona di confort termico nel bovino è individuata in una fascia ampia: -5 +23.9°C • Il confort termico si ha quando non è utilizzata energia per mantenere la temperatura corporea dell’animale • Le bovine che producono più latte hanno una produzione più elevata di calore: – > sensibilità al caldo – > dispendio di energia Stress da caldo • Le bovine che producono latte hanno una maggiore quantità di calore da disperdere nell’ambiente quindi sono più sensibili allo stress da caldo • Diminuisce la tolleranza al caldo (circa 5°C da 35 a 45kg di latte) • La risposta adattativa è rappresentata da diverse azioni fra cui la ridotta ingestione Effetti dello stress termico 70 °C 15 20 25 30 35 36.0 36.0 34.8 33.0 30.2 15 20 25 30 35 21.4 21.3 21.0 20.6 20.2 Umidità 80 Latte, kg/giorno 36.0 36.0 34.6 32.3 28.8 Ingestione, kg SS/giorno 21.4 21.3 20.9 20.5 20.0 90 36.0 36.0 34.2 31.5 27.2 21.4 21.3 20.8 20.3 19.8 Calo di produzione all’aumento di 1°C di temperatura minima giornaliera Calo di produzione all'aumentare di 1°C di temperatura minima giornaliera 15 17 19 21 23 25 Variazione di produzione (kg/d) 0 -1 -2 -3 -4 Controllo Trattato -5 Temperatura min °C Influenza della velocità dell’aria e dell’umidità relativa sulla temperatura effettiva dell’ambiente, calcolata secondo il modello matematico proposto da Frazzi e coll. (1998). Ln y = - 0.6176 + ln t + 0.124956 ln ru - 0.05088 ln v t = air temperature (°C), rh = relative humidity (%), v = air speed (m/s), ln = natural logarithm 32 30 28 26 24 1,1 1,3 Air speed (m/s) 0,9 0,7 22 0,5 Effective temperature (°C) 34 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 Relative humidity (%) Calcolo del THI (NOAA, 1976) THI= (1.8 x AT+32) – [(0.55-0.55xRH) x (1.8 x AT-26)] Dove: - AT è la temperatura ambientale espressa °C. - RH è l'umidità relativa. Dove misurare? • Le misure vanno fatte dove vivono le vacche EVOLUZIONE DEL THI IN FUNZIONE DI T E M P E R AT U R A E U M I D I T À D E L L’ A R I A (VECCHIO OBIETTIVO THI < 70-72) Quando c’è stress da caldo? • Usualmente si ritiene che vi sia stress con valori di THI* > 72 • Collier (2012) per bovine con produzioni superiori a 35 kg/giorno suggerisce come valore da considerare un THI > 65 o quando THI = 68 per oltre 17 ore nella giornata * THI: Temperature & Humidity Index EVOLUZIONE DEL THI IN FUNZIONE DI T E M P E R AT U R A E U M I D I T À D E L L’ A R I A (NUOVO OBIETTIVO THI <65-68) Conseguenze da caldo • Bilancio energetico negativo – Conseguenze su produzione – Conseguenze su stato immunitario, efficienza riproduttiva e problemi podali • Alterazioni del comportamento – < tempi di riposo – < pasti in ore notturne – > consumo di acqua Stagione e tempi di riposo 14,0 * p< 0.001 12,0 Tempo riposo ore/g 10,0 8,0 estate 6,0 inverno 4,0 2,0 0,0 Alta produzione > 35 Media 25 - 35 Bassa DiSMVet., 2011 <25 Effetti dello stress da caldo in stalla Temperatura °C 20 25 30 35 40 s.s. kg 18,2 17,7 16,9 16,7 10,2 latte kg 27,0 25,0 23,0 18,0 12,0 acqua litri 81,8 88,6 95,0 144,1 127,3 H2O/s.s. 4.5 5.0 5.6 8.6 10.6 03 /0 8 06 /2 0 /0 11 8 09 /2 0 /0 11 8 12 /2 0 /0 11 8 15 /2 0 /0 11 8 18 /2 0 /0 11 8 21 /2 0 /0 11 8 24 /2 0 /0 11 8 27 /2 0 /0 11 8 30 /2 0 /0 11 8 02 /2 0 /0 11 9 05 /2 0 /0 11 9 08 /2 0 /0 11 9 11 /2 0 /0 11 9 14 /2 0 /0 11 9 17 /2 0 /0 11 9/ 20 11 Evoluzione di THI e Ingestione di alimento 27.00 26.00 23.00 22.00 19.00 18.00 80.00 78.00 25.00 24.00 76.00 74.00 INGEST. UNIFEED 72.00 21.00 70.00 20.00 68.00 66.00 UNIFEED + FIENO THI INDEX 41.0 40.0 39.0 38.0 37.0 36.0 35.0 34.0 33.0 32.0 600 500 400 01 1 05 /0 9/ 2 01 1 29 /0 8/ 2 01 1 22 /0 8/ 2 01 1 15 /0 8/ 2 01 1 8/ 2 08 /0 01 /0 8/ 2 01 1 300 200 100 0 Ruminazione, min Kg/latte Andamento della produzione (blu) ruminazione e produzione 24 vacche e della ruminazione (rosso) produzione ruminazione Tracciati di pH nella settimana dal 23 al 30 agosto (vacche con 38.3 kg/d di latte) 6.50 6.30 6.10 5.90 5.70 5.50 9/ 20 11 05 /0 01 1 29 /0 8/ 2 22 /0 8/ 2 01 1 01 1 15 /0 8/ 2 01 1 08 /0 8/ 2 01 /0 8/ 20 11 600 550 500 450 400 350 300 Ruminazione, min pH ruminazione e pH Andamento del pH (blu) e della ruminazione (rosso) 24 vacche pH ruminazi Quali risposte per lo stress da caldo? • Ventilazione forzata • Irrorazione con acqua – Quantità dipendente da umidità aria • • • • • Zone di riposo + pulite Maggior frequenza di pulizia corsie Lotta alle mosche Appropriata alimentazione Acqua di bevanda Behavior of max daily temperature in the control pen (C), and of milk yield in the dairy cattle raised in the control pen (C), in the pen equipped with fans and misters (FM), with fans and sprinklers (FM), and with special cooling evaporation system (CEV). The grey background indicate the period with the conditioning system switched on (Frazzi e coll., 2002). 70 CEV FM FS Temperature max 65 36 60 55 34 50 32 45 30 40 28 35 Date 9 9/ /8 24 /8 17 8 /8 10 8/ 8 6/ 8 4/ 8 2/ /7 31 /7 29 /7 26 /7 24 /7 22 /7 20 18 16 13 1/ 16 /7 20 /7 22 /7 25 7 24 /6 30 /5 26 12 Milk yield (kg/d) C 38 Temperature (°C) 40 Controllo automatico del THI Ventilazione e acqua Sistema di ventilazione a elicotteri Alimentazione e caldo • Alimenti salubri – Attenzione ossidazione lipidica e stabilità insilati • Distribuzione alimenti di sera preferenzialmente • Evitare cernite nel piatto unico – Trinciatura < a 2 cm dei foraggi • Accostare alimenti in greppia con frequenza • Attenzione alla gestione dei punti di abbeverata A livello aziendale è importante identificare le zone da scartare Visibile aree ammuffite Invisibile aree deteriorate Insilato ben conservato Stato di salute dell’insilato durante la fase di consumo Visibile Zone marcescenti con muffe visibili Deteriorato da lieviti o Acetobacter spp. Invisibile Aumento della temperatura dell’insilato Insilato ben conservato Alto valore nutrizionale Relazione tra temperatura sul fronte dell’insilato e conteggio di lieviti (Borreani, 2014) Conteggio lieviti Aree con muffe visibili Temperatura Come l’aria può penetrare nelle aree periferiche? (Borreani, 2014) ... L’aria può penetrare nelle aree periferiche fino a ... (Borreani, 2014) Alimentazione e Caldo • Utilizzare foraggi dotati di fibre digeribili – È il fattore che condiziona di più l’ingestione • Diversificare le fonti di energia – < amidi, > zuccheri e > lipidi rumino_inerti • Attenzione agli apporti in minerali – Calcio, Potassio, Sodio, Magnesio, Cloro Effetti della degradabilità della fibra (Oba e Allen, 1998) + 1% DIGERIBILITA’ - AUMENTO INGESTIONE 0,17 kg/d - AUMENTO LATTE 0,25 kg/d Effetto sulla produzione di latte in risposta alla maggiore digeribilità dei foraggi Le bovine con maggiore produzione (+ limitazione della capacità di ingestione) manifestano una risposta maggiore Distinguere la qualità dei foraggi • La conoscenza delle caratteristiche qualitative dei foraggi e il loro controllo rappresentano i punti di maggiore criticità per ottenere migliori risultati in stalla – Sistemi analitici rapidi, economici e affidabili • Essenziale conoscere oltre alle usuali caratteristiche chimiche e fisiche: – la fibra potenzialmente degradabile e non – la velocità con cui i batteri la utilizzano Laboratorio di fermentazioni in vitro Digeribilità della fibra, quantità di foraggio e risposte delle bovine Digeribilità della fibra Alta Alta Bassa Bassa Foraggio % della s.s. 55.4 45.4 47.4 38.7 Ingestione kg/s.s./d 29.7A 29.2A 24.5B 24.5B Ingestione kg/ % P.V. 4.42A 4.27A 3.68B 3.67B Latte kg/d 41.2 40.0 39.1 39.2 Latte al 4% grasso kg/d 37.8 36.5 34.8 36.0 Ruminazione Min./d 487 A 499 A 390 B 410 B pH ruminale < 5.5 Min./d 122 329 257 323 Formigoni et al., CNC -2014 I principali risultati ottenuti • Con fibre più digeribili gli animali mangiano e producono di più e presentano condizioni fermentative nel rumine migliori • La fibra «utile» dei foraggi sembra essere sempre ben sfruttata anche quando fornita «fine» dato il forte potere di ritenzione selettiva del rumine • Esiste un fabbisogno minimo di uNDF (% del peso vivo) da rispettare: – 0.28-0.30 con razioni a base di graminacee – 0.38-0.45 con razioni a base di medica Come aumentare la digeribilità della fibra? • Ridurre la lignina e limitare la quota di fibra ad essa legata (uNDF) • Necessario agire su più fronti – Genetica piante • Interazione con ambiente – Controllo fattori agronomici – Momento di raccolta – Gestione razioni Genetica delle piante • La velocità di degradazione della fibra è generalmente più elevata in leguminose vs graminacee • La quantità di fibra degradabile è più elevata in graminacee vs leguminose Risultati relativi ai campioni di trinciato fresco italiani (2007) DM% CP% Starch% NDF% ADL% dNDF% (24h) kD %/h. L 37,07 6,81 23,74 47,31 2,66 50,70 4,41 D 34,50 7,08 23,81 48,92 2,66 46,93 3,88 P 33,89 7,50 25,17 44,68 2,68 46,73 3,95 BMR 28,15 7,19 19,19 47,51 2,04 61,15 5,72 Ingestione e Produzione attesa del latte (apporto di 7,5 kg di SS da silomais) latte DMI Latte L 0 0,56 1,38 D -0,16 0,40 1,22 P -1,38 0,00 0,00 Varietà di medica e digeribilità PG NDF ADL d NDF 12h d NDF 24h kd 24h Multifogliata A A 20.48 54.39 8.32 45.01 48.96 4.96 Garisenda B 19.14 53.72 8.58 43.35 49.36 5.10 Delta C 19.77 55.75 9.20 42.20 50.17 5.23 la rocca D 21.95 49.22 6.99 39.82 50.04 5.25 Multifogliata D E 20.45 53.33 8.75 46.55 51.58 5.50 Minerva F 22.33 49.90 7.78 41.17 52.66 5.64 Prosementi G 21.60 51.12 7.06 44.80 56.04 6.51 bella camp. H 21.73 51.86 7.18 44.15 55.68 6.65 (Dimorfipa, 2009) Caratteristiche del grano da foraggio Cultivar Paledor Ethic Sorrial AG-14 Artico Papageno Genesi Sailor Caravaggio Ludwing Masaccio Giorgione Altezza Augustus AG-42 Norenos Produzione [SS t ha -1] proteine [%SS] aNDFom [%SS] pdNDF [%SS] uNDF [%SS] dNDF [%NDF] Kd(*) [%/h] UFL (**) [n/Kg SS] 11.31 13.95 11.91 11.95 10.91 11.14 12.59 12.61 11.7 13.06 11.9 11.96 12.62 13.15 9.78 13.82 8.55 9.68 8.27 10.11 10.59 7.49 8.92 8.01 10.14 8 8.48 8.54 8.45 7.96 9.71 7.72 51.65 48.04 53.71 50.15 50.72 56.45 52.66 56.35 52.09 57.4 54.24 55.44 55.51 57.9 51.22 57.86 39.35 37.27 41.35 38.83 38.89 43.08 39.59 42.9 39.38 42.99 40.81 41.15 41.84 43.89 37.8 42.94 12.26 12.7 12.83 13.26 13.38 13.78 13.98 14.65 14.78 15.04 15.2 15.48 15.59 15.9 16.59 16.64 45.67 44.08 45.88 44.33 44.91 47.27 43.6 45.51 43.47 44.08 43.07 42.35 42.66 43.97 40.04 41.68 4.26 3.93 4.2 3.97 4.1 4.49 4.05 4.22 3.98 4.13 3.97 3.93 3.89 4.03 3.64 3.83 0.783 0.830 0.768 0.812 0.789 0.726 0.770 0.726 0.774 0.707 0.748 0.723 0.734 0.705 0.777 0.698 Fattori agronomici Fattori agronomici che influenzano negativamente la digeribilità della fibra • Densità di semina • Crescita rapida – Caldo • > notturno – Luce – Acqua • > scorrimento • Stress Mese di produzione, caratteristiche climatiche e degradabilità della fibra di piante di medica PG % ADL % NDF % d-NDF 24h AVG T (C°) MIN (C°) MAX (C°) June 22,87 7,78 50,24 52,51 22,5 17,6 27,6 July 19,57 8,46 57,22 49,01 25,1 19,3 31,1 August 18,02 7,22 53,96 47,67 25,5 19,4 32,1 (DIMORFIPA,2009) Influenza dell’ irrigazione sulla dNDF (anno 2006) Irrigazione SB SA Starch (%DM) ADL (%DM) NDF (%DM) 24 h IVNDFd (%DM) Kd (%/hr) 27.99ª 27.07ª 3.49ª 3.54ª 45.94ª 44.87ª 48.98c 49,10c 4.39b 4.41b PB 29.32ª 2.55b 42.59a 56.91a 5.26a PA 29.97ª 2.95ab 41.34a 53.47b 5.41a a,b,c Means differ (P < 0.05) SB: scorrimento, bassa quantità di acqua SA: scorrimento, alta quantità di acqua PB: a pioggia, bassa quantità di acqua PA: a pioggia, alta quantità di acqua (Raffrenato et al., 2007) La digeribilità dei foraggi è influenzata dall’età delle piante JDS, 2014- A. Palmonari ,1 M. Fustini , G. Canestrari , E. Grilli , A. Formigoni Le piante non hanno una composizione uniforme (Medica in prefioritura) Parte PG, % s.s. NDF, % s.s. ADL, % s.s. dNDF/12h, % NDF foglie 31.7 18.9 4.9 55.5 fusti 13.0 56.3 8.7 32.4 totale 23.5 35.0 6.7 35.7 (Palmonari, non pubblicati) Che fare se i foraggi sono a bassa digeribilità? • Inevitabile usare più mangimi – meno amidi e più fibre degradabili da co-prodotti • Favorire ingestione con trinciatura fine – ….ma avere attenzione alla peNDF assunta…. • Fieno lungo di graminacee a disposizione • Equilibrare i deficit di nutrienti naturalmente presenti nei fieni – Zuccheri, acidi organici, proteine rumino degradabili Valutare la digestione della fibra in stalla dalle feci delle bovine Constituent SS aNDFom ADF ADL uNDFom24h uNDFom240 CP Ash STARCH N Mean SD Est. Min Est. Max 194 264 262 252 85 258 76 95 66 15.0335 59.7193 43.9066 15.6362 10.3835 44.6746 12.4426 11.4988 1.5100 1.7977 5.4684 6.0892 4.9459 4.3261 5.6943 2.3504 2.5307 0.7754 9.6402 43.3141 25.6389 0.7986 0.0000 27.5916 5.3916 3.9067 0.0000 20.4267 76.1245 62.1744 30.4737 23.3617 61.7576 19.4937 19.0910 3.8361 Approccio al controllo-Unibo • Ventilazione – THI min.: 68 – Acqua: 120 secondi – Asciugatura: 5 minuti • Razione – Fieni graminacee – Mangimi – Mais fiocco – Mangime liquido kg 10.0 (+ ad libitum) kg 10.5 kg 4.5 kg 1.5 Composizione mangime Crusca GT Sorgo farina fine Mais farina fine Soia fe Colza farina Soia intera fiocco Megalac Urea CaCO3 Melasso Sale MgOx Oligo elementi ADE kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg 30.00 14.00 14.00 14.00 14.00 4.00 3.40 1.15 2.00 2.00 1.00 0.25 0.15 0.05 Totale kg 100.00 Linee guida nutrizionali Frazione Lattazione aNDFom % SS 30-38 Rumino degradata % SS 17-18 uNDF % SS 9-12 Amido % SS 21-27 Rumino degradato % SS 17-18 Zuccheri % SS 5-7 Rumino degradati % SS 3-4 Proteine % SS 13.5-15.5 Rumino degradate % SS 7-8 Lipidi insaturi % SS < 2.5 Dati dalla stalla didattica università Bologna • Dati produttivi • Produzione e composizione latte • Dati comportamentali: • Ruminazione • Attività • Riposo Ingestione media giornaliera kg 30 29 28 27 26 25 24 23 22 21 20 Produzione Latte 40 Latte FCM Kg/giorno 35 30 25 20 15 Data Composizione latte 4,5 4 Kg/giorno 3,5 3 2,5 GRASSO 2 PROTEINE 1,5 Data Ruminazione giornaliera Minuti 650 600 550 500 450 Media di Ruminazione Giornaliera 400 350 Data Riposo e attività giornaliera 900 160 800 140 700 120 Minuti 600 100 500 80 400 60 300 Riposo 200 Attività 20 100 0 1/2/15 40 0 1/3/15 1/4/15 1/5/15 1/6/15 1/7/15 Data 1/8/15 1/9/15 1/10/15 1/11/15 % Indice di irrequietezza 4,00 3,50 % 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00 1/2/15 1/3/15 1/4/15 1/5/15 1/6/15 1/7/15 1/8/15 1/9/15 1/10/15 1/11/15 Data Conclusioni • Lo stress da caldo è forse uno dei fattori più penalizzanti per le nostre stalle • Necessario rivedere gli approcci al suo contenimento in stalla • THI correttamente registrato e gestione automatica ventilazione e raffrescamento • Essenziale disporre di foraggi di migliore qualità Grazie Discussione….