Infezioni delle vie urinarie • Le IVU sono un’importante causa di morbidità nella popolazione generale • E’ stato stimato che circa il 40% delle donne sessualmente attive presenterà una IVU durante la propria vita • Altre categorie di soggetti a rischio sono: anziani, neonati, pz. che si sottopongono a manovre strumentali del tratto genito-urinario Vie di infezione batterica • Ascendente: 80-90% di tutte le IVU • Ematogena: rara (tubercolosi ed ascessi) • Diretta: deriva da infezioni presenti in organi e strutture contigue (peritoneo, intestino, genitali femminili) Agenti patogeni responsabili Fino al 90% delle IVU è imputabile a Escherichia coli , circa il 10% a Staphylococcus saprophyticus e il 5% è causato da altri microrganismi quali: Proteus mirabilis, Klebsiella spp, Pseudomonas aeruginosa... Fattori predisponenti • Ostruzioni funzionali e meccaniche (stenosi, calcoli, disturbi neurogeni) • Sesso femminile (uretra breve!!) • Urolitiasi • Gravidanza • Manipolazioni strumentali (cateteri, cistoscopia) • Fattori genetici (elevata adesività dell’agente patogeno all’urotelio) • Diabete mellito • Iperosmolarità Urinaria Classificazione EAU delle IVU • IVU basse non complicate (cistiti) • Pielonefriti non complicate • IVU complicate con o senza pielonefriti • Urosepsi • Uretriti • Prostatiti, epididimiti e orchiti Sintomatologia delle IVU Cistite (IVU basse non complicate): • dolori uretrali alla minzione • tenesmo vescicale • pollachiuria, nicturia, stranguria • ematuria ed incontinenza (meno frequenti) Pielonefrite non complicata: • esordio improvviso • febbre, malessere, astenia • dolore lombare • sintomi di infezione delle basse vie urinarie • vomito e/o stipsi (rari) Sintomatologia delle IVU IVU complicate con o senza pielonefrite: DEFINIZIONE: infezione associata ad anomalie morfologiche e funzionali delle vie urinarie o a patologie concomitanti (diabete mellito, insufficienza renale) SINTOMATOLOGIA: può non associarsi a disuria, urgenza, frequenza minzionale, dolore al fianco, febbre o dolore sovrapubico. La presentazione clinica può variare da una grave pielonefrite acuta ostruttiva con urosepsi ad una infezione associata a posizionamento di un catetere Sintomatologia delle IVU Urosepsi: SEGNI TIPICI DELL’UROSEPSI • febbre con brividi scuotenti (febbre urosettica) • segni e sintomi dello shock settico: ipotensione, tachicardia, tachipnea, leucocitosi, ipo/ipertermia CLASSIFICAZIONE CLINICA DELL’UROSEPSI 1. Diagnosi clinica e microbiologica di infezione 2. Evidenza di processo infiammatorio sistemico che comprende almeno due dei seguenti criteri: • Febbre (>38.5° C) oppure ipotermia (<35° C) • Tachicardia (frequenza cardiaca >100/min) • Tachipnea • Leucocitosi o leucopenia 3. Documentazione di lievi disfunzioni organiche o di alterata vascolarizzazione Sintomatologia delle IVU Uretrite: • sintomatologia sovrapponibile a quella della cistite • presenza di secreto uretrale le uretriti da agenti sessualmente trasmessi sono spesso pauciasintomatiche!! Prostatiti: • febbre con brividi, malessere generalizzato • disuria e pollachiuria (fino alla RAU) • dolori perineali/perianali alla defecazione non eseguire un massaggio prostatico: pericolo di sepsi!! Sintomatologia delle IVU Orchiepididimite: • febbre, malessere • dolore, iperemia scrotale, tumefazione • secreto uretrale e IVU (meno frequenti) Diagnostica delle IVU Cistite (IVU basse non complicate): • Esame obbiettivo (ricerca di uretriti, vaginiti) • Esame delle urine (presenza di leucociti, di emazie e di nitriti) • Urinocoltura: > 103 CFU/ml (batteriuria rilevante) Diagnostica delle IVU Pielonefrite non complicata: • Esame obbiettivo (ricerca di uretriti, vaginiti) • Esame delle urine (presenza piuria e di emazie) • Urinocoltura (> 104 CFU/ml - batteriuria rilevante) • Ecografia delle alte vie urinarie (escludere ostruzione urinaria o presenza di calcoli) • RX Urografia, TAC (solo se il paziente rimane febbrile oltre le 72 ore dal Diagnostica delle IVU IVU complicate con o senza pielonefrite: • Esame delle urine (presenza piuria > 10 WBC, nitriti) • Urinocoltura (> 105 CFU/ml e > 104 CFU/ ml da mitto intermedio, rispettivamente nella donna e nell’uomo) • Ecografia delle alte vie urinarie (escludere ostruzione urinaria o presenza di calcoli) • RX Urografia, TAC Diagnostica delle IVU Urosepsi • PCR, leucociti,creatininna • Urina: eseguire urinocoltura.valutare nel sedimento la presenza di eritrocituria e piuria • Quadro ematologico: leucocitosi, trombocitopenia • Coagulazione intravasale disseminata (CID) Diagnostica delle IVU Uretriti • Esame microscopico del secreto uretrale: • >5 leucociti/campo visivo ingrandito di 1000 volte • > 15 leucociti ingranditi 400 volte nel sedimento di 3 ml delle prime urine • Valutazione microbiologica quantitativa Nelle infezioni da Chlamydia trachomatis, Neisseria gonorrhoeae e Trichomonas vagimalis basta la dimostrazione qualitativa Diagnostica delle IVU Prostatiti • Esplorazione rettale • Esame delle urine (leucocituria e batteruria del getto medio) • Aumento del PSA • Ecografia transrettale Diagnostica delle IVU Orchiepididimiti • Ispezione e palapzione (dolore, tumefazione eventualmente secrezione • Esame microbiologico: nell’urina del getto centrale e di uno striscio uretrale • Laboratorio: leucocitosi, aumento PCR • Eco-Doppler: escludere torsione del testicolo e valutare la vascolarizzazione del testicolo • Ecografia scrotale: valutazione di un ascesso Terapia delle IVU IVU basse non complicate (cistiti) Fluorochinolonici e Trimetoprimsulfametoxazolo (Cotrimoxazolo) per 3 giorni nelle infezioni non complicate. Pielonefrite non complicata • Casi lievi: Fluorochinolonici per 7 giorni • Forme gravi: ricovero ospedaliero e trattamento parenterale Terapia delle IVU IVU complicate con o senza pielonefrite Fluorochinolonici ad eliminazione renale per almeno 7-14 giorni con eventuale proseguimento fino a 21 giorni Uretriti • Ceftriaxone + tetracicline: infezioni da gonococchi, Clamydie e 90% di tutte le infezioni da micoplasma • Metronidazolo: infezione da Tricomonas vaginalis • Fluconazolo: micosi Terapia delle IVU Urosepsi • Monitoraggio funzioni vitali • Bilancio acidosi • Bilancio idroelettrolitico • Terapia antimicrobica ad alto dosaggio • Antibioci betalattamici (cefalosporine) ed aminoglicosidi • Eseguire almeno 14 giorni, inizialmente per via endovenosa poi per via orale dopo antibiogramma Terapia delle IVU Prostatiti Fluorochinolonici eventualmente cefalosporine ed aminoglicosidi per 4 settimane per contrastare l’insorgenza di una prostatite cronica orchiepididimiti • Fluorochinolonici: infezioni da enterobatteri, Pseudomonas ed enterococchi • Cefalosporine: epididimiti da Neisseria G. • Doxiciclina: epididimiti da Clamydia T. I.V.U. “difficili” RICORRENTI Infezioni urinarie “difficili” BATTERIURIA NON RISOLTA ( terapia inadeguata ) presenza dello stesso germe nel mitto intermedio in quantità < 105 durante la terapia Cause di batteriuria non risolta • • • • • • Resistenza Re infezione rapida IRC nefrite da analgesici calcolosi renale racemosa sindrome di Munchausen Cause di batteriuria non risolta Resistenza Resistenza del germe all’antibiotico recente terapia antibiotica resistenza flora fecale urinocoltura necessaria infezione vie urinarie Cause di batteriuria non risol Resistenza (1) Resistenza Diretta “plasmide mediata” tramite fattori plasmide mediati trasferibili tra germi anche verso altre molecole (resistenza crociata) N.B. i chinolonici e la norfloxacina non generano resistenza plasmide mediata Cause di batteriuria non risolta Resistenza (2) Sviluppo di resistenza in corso di trattamento La seconda e meno frequente causa di resistenza Nel 5% dei pz trattati per IVU Clinica:in 48-72 ore la popolazione batterica viene sostituita da una simile popolazione già resistente tramite selezione del clone non individuabile alla prima urinocoltura Cause di batteriuria non risol Resistenza (2) Cause di batteriuria non riso Resistenza (3) Patogeno dominante + Seconda specie già resistente Terapia antibiotica opportuna Emergenza del ceppo già resistente prima della eradicazione del ceppo dominante Cause di batteriuria non risol Re-infezione Rapida re-infezione da parte di un altro ceppo resistente, avvenuta prima del termine della ( idonea ) terapia antibiotica Cause di batteriuria non risol IRC Insufficienza renale Terapia appriopriata + batteri sensibili Persistenza batterica Cause di batteriuria non risol Abuso di analgesici Nefrite da analgesici B A T T E R I U R I A < C M I D O L L A R E C r > 2 m g / d l N E C R O S I P A P I L L A R E E ON ZI RI ST H2O RE UR > C IN AR IE ? Cause di batteriuria non risol Calcolosi a stampo renale MASSA BATERI CA BATTERI URI A ant i mi crobi os i DENSI TA' CRI TI CA Causa di batteriuria non risol Sindrome di Munchausen Inoculazione volontaria di uropatogeni + Quadro clinico riferito DEVASTANTE Mancata assunzione terapeutica Vie urinarie urograficamente NORMALI Infezioni urinarie “ricorrenti” Re infezioni Persistenza batterica Possono provvenire dall’esterno delle vie urinarie o da un “focus” situato all’interno delle vie urinarie Re infezioni Batteriuria recidivante provveniente dall’esterno delle vie urinarie IVU recidivanti = 95 % sono re infezioni Meno comuni Malformazioni Ostruzioni Prostatiti croniche Fistole vescico - vaginali e vescico - intestinali sono cause inusuali ma chirurgicamente correggibili Persistenza batterica Batteriuria recidivante da parte dello stesso germe provveniente dall’interno delle vie urinarie stesso germe recidivante all’interno Provviene da un sito urinario non in grado di essere sottoposto alle alte concentrazioni farmacologiche necessarie Persistenza batterica Cause PROSTATI TI CRONI CHE CALCOLOSI DUPLI CI T A ' URET ERALE MONCONI URETERALI FI STOLE DI VERTI COLI CI STI URETERE ECTOPI CO ASCESSI CORPI ESTRANEI Terapia delle IVU “difficili” Batteriuria persistente persistenza batterica stesso germe Profilassi a basse dosi Trattamento della sottostante anomalia urologica quindi terapia mirata con urinoltura Terapia delle IVU “difficili” RE INFEZIONI • • • • • Trattamento dell’ infezione Profilassi a basse dosi Profilassi post coitale Terapia intermittente Immunoterapia Terapia delle IVU “difficili” TRATTAMENTO DELL’INFEZIONE Idratazione rapida abbondante diuresi riduzione carica batterica prima della terapia (minore incidenza di resistenza) Terapia delle IVU “difficili” i chinolonici e la norfloxacina non generano resistenza plasmide mediata dosaggio farmacologico doppio nelle prime 48 ore per 5 -14 giorni Profilassi a basse dosi Terapia delle IVU “difficili” PROFILASSI A BASSE DOSI dose minima al momento di coricarsi, protratta per 6-12mesi Ampio spettro Minimi effetti sulla flora vaginale e fecale Nitrofurantoina Cefalessina TMP-SMX Fluorchinoloni Efficacia del 95% in termini di riduzione degli episodi Terapia delle IVU “difficili” RE INFEZIONE in corso di profilassi “bed time” Dosi terapeutiche dello stesso principio Terapia antibiotica diversa eradicazione batterica profilassi a basse dosi (ripresa) Terapia delle IVU “difficili” TERAPIA INTERMITTENTE (autosomministrata) single dose per 3 giorni Le pazienti devono essere in grado di identificare gli episodi di batteriuria dai sintomi e dai segni FLUORCHINOLONICI Terapia delle IVU “difficili” IMMUNOTERAPIA (batteriuria non risolta,reinfezioni) Urovaxom: 1 cp X 10 gg 10 gg stop poi 1 cp X 20 gg eseguendo in 20^ gg ed in 40^ gg un’urinocoltura REGOLAZIONE INTESTINALE