Epidemiologia descrittiva: Chi? Dove?
Quando?
Epidemiologia analitica:
Perché?
Epidemiologia sperimentale: Funziona?
Epidemiologia analitica
• Indaga sulle relazioni causa-effetto
• Cerca di dimostrare l’esistenza di
un’associazione significativa fra causa
ed effetto:
– Associazione causale = la causa determina un
incremento del rischio
– Associazione indiretta = è mediata da un altro
fattore
– Associazione spuria = dovuta al caso o ad un
errore nello studio
Associazione statistica
• Forza = valore della misura di associazione
• Coerenza = è confermata da altri studi
• Relazione temporale = la causa precede
l’effetto
• Plausibilità biologica
• Relazione dose-risposta
• Reversibilità
L’epidemiologia analitica è volta a identificare i fattori di
rischio coinvolti nel determinare l'insorgenza e la diffusione
di una malattia in una specifica popolazione in uno specifico
periodo di tempo ed a quantificare il loro peso in tale
determinismo
malattia
Fattore di rischio
malattia
tempo
retrospettivo
prospettico
Inizio dello studio
Studio di coorte
anni
Studio di coorte (studio prospettici)
Vengono seguiti due gruppi di soggetti non ammalati: l’uno
esposto al putativo fattore di rischio, l’altro non esposto,
andando a rilevare quanti soggetti esposti al fattore si
ammalano e quanti soggetti non esposti si ammalano.
Esposti
Non
esposti
Totale
Malati
a
b
a+b
Sani
c
d
c+d
Totale
a+c
b+d
a+b+c+d
Rischio relativo RR
Incidenza negli esposti (a/a+c)
Incidenza nei non esposti (b/b+d)
Se il rischio relativo è significativamente
maggiore di 1 vi è associazione fra
esposizione e malattia
Studio caso controllo
anni
Studi caso controllo
La malattia è già comparsa e le informazioni sono del
passato, raccolte da questionari, cartelle cliniche, registri e
fonti di vario tipo.
Si identificano soggetti con la malattia (casi) e si indaga se
sono stati esposti (a) o non esposti (b) ad un determinato
fattore patogeno ipoteticamente causale.
Si prende poi un gruppo di controllo che è costituito da
soggetti in cui non si è manifestata la malattia. I controlli
dovranno essere quanto più simili possibile ai soggetti malati
(età, sesso, abitudini alimentari, zona geografica, etnia, ecc).
All’interno di questo gruppo si indaga se sono stati esposti
(c) o non esposti (d) al fattore di rischio.
Studio caso controllo (studio retrospettivo)
Vengono selezionati due gruppi di soggetti: malati e non
malati, andando a rilevare quanti soggetti malati e quanti
non malati sono stati esposti al fattore di rischio.
Esposti
Non
esposti
Totale
Malati
a
b
a+b
Sani
c
d
c+d
Totale
a+c
b+d
a+b+c+d
Vantaggi e limiti degli studi analitici
Studio di coorte
Studio caso controllo
• Misura l’incidenza
• Valuta esiti multipli per
un singolo fattore
• Può studiare fattori di
rischio rari
• Ha un costo contenuto
• Valuta fattori multipli
per singola patologia
• Può studiare patologie
rare
• Ha un costo elevato
• Non è adatto allo studio
di malattie rare
• Ha un lunga durata
• Non è adatto allo studio
di fattori rari
• Dà una stima del rischio
• E’ più soggetto a bias
ma
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