Due modi di far filosofia e di essere filosofi (NB. da intendersi “in linea di massima” e non “in senso assoluto”!) Il filosofo moderno (’6-’700) - Non è un professore (all’epoca - - professori erano gli aristotelici, i non-filosofi).Vive di rendita. È scapolo (come il religioso si sposa a Dio, il filosofo alla Verità). La sua filosofia ed egli stesso si occupano di tutti i campi: metafisico, scientifico, religioso, etico-politico (resta fuori l’arte perché l’Estetica nasce nel ‘700). Elabora sistemi onnicomprensivi e identifica il filosofare con questo (che, classicamente, dovrebbe portare alla felicità). Il filosofo contemporaneo (’900) - È un professore universitario. È sposato. - Si occupa solo di filosofia e all’interno di questa solo di un campo. - Non elabora sistemi. Non ritiene possibile raggiungere Verità e Felicità. Kant ed Hegel sono, anche cronologicamente, metà moderni (elaborano sistemi onnicomprensivi) e metà contemporanei (sono professori, cioè borghesi).