La scuola di Atene Usa el ratón La scuola di Atene è uno dei dipinti più famosi di Raffaello Sanzio. Fu realizzata in bozzetto tra il 1509 e 1510 e dipinta tra il 1510 e 1512 come parte di una commessa per decorare con affreschi le stanze del Palazzo del Vaticano. La Stanza della Segnatura, sala dove si trova la Scuola di Atene, fu la prima ad essere dipinta, e La Scuola di Atene il secondo affresco ad essere terminato, dopo La disputa del Sacramento. La scuola di Atene La stanza ha una forma quadrada, con finestre su due pareti; questa sala serviva da biblioteca ed era il luogo dove Giulio II firmava i decreti del tribunale ecclesiastico. Ognuna delle pareti dipinte rispecchiava una attività umana nell’ ambito del pensiero: la Filosofía rappresentata da La Scuola di Atene; la Teologia rappresentata dalla Disputa del Sacramento; la Poesía simbolizzata dal Parnaso; mentre il Diritto è illustrato mediante Le Virtù e la Legge con due scene: una Gregorio IX riceve i Decreti Pontifici (1) e l’ altra Triboniano cosegna le Pandette (2). (1) I Decreti Pontifici sono i documenti dei Papi, scritti tra i secoli IV e XV, attraverso cui comunicavano le loro decisioni relative a tutte le questioni disciplinari. (2) Le Pandette sono un’ opera giurídica pubblicata nell’ anno 533 d.C. Dall’ imperatore bizzantino Giustiniano I Vista generale (pareti est e sud) Vista generale (pareti nord ed ovest) Il Parnaso (muro nord) Le virtù e la legge (muro sud) La disputa del Sacramento (muro est) La Scuola di Atene (muro ovest) Volta Raffaello (1483-1520) fu l’artista prescelto dal Papa Giulio II per dipingere la famosa Stanza della Segnatura, che fu la prima delle quattro sale dipinte da Raffaello nel Palazzo Vaticano. Raffaello era allora un artista poco noto di 25 anni, senza grande esperienza nei dipinti di grandi dimensioni e neppure nella tecnica dell’affresco. Nella Scuola di Atene sono rappresentati i filosofi, gli scienziati ed i matematici più famosi dell’ epoca classica; i diversi gruppi di personaggi si posizionano in modo simmetrico, lasciando lo spazio centrale vuoto per meglio considerare i protagonisti, ricordati su uno sfondo celeste ed illuminati da una potente luce che mette in risalto la grandiosità della costruzione. Raffaello ha introdotto la scena in un tempio di ispirazione romana, collegandola con l’idea del tempio della Filosofia evocato da Marsilio Ficino. Sulle pareti del tempio ammiriamo le statue di Apollo, il dio della Ragione, e Minerva, la dea della Sapienza, così come le volte di cassettoni e gli spazi aperti che dominano l’ edificio, creando un singolare effetto di prospettiva. 19 9 1 2 4 10 3 18 11 12 16 6 7 5 15 13 8 17 14 I principali personaggi sono contrassegnati da un numero per una più facile identificazione. 1.- Zenone di Elea fu un filosofo greco appartenente alla scuola eleatica e discepolo di Parmenide, le cui tesi difendette con un ampio arsenale di concetti. Viene considerato il primo nell’ uso di dimostrazioni per deduzione dall’ assurdo e sono molto noti i suoi paradossi in cui nega l’esistenza del moto e la pluralità dell’essere 2.- Epicuro. La sua filosofia in linee generali, si caratterizza per la sua posizione opposta alla filosofia platonica: afferma che non esiste che una sola realtà: il mondo sensibile. Nega l’ immortalità dell’anima ed asserisce che questa, come tutto il resto, è formata da atomi. 3.- Anassimandro, filosofo discepolo e continuatore di Talete. Gli si attribuisce una mappa terrestre, la misurazione dei solstizi e degli equinozi, così come opere per determinare la distanza e la grandezza delle stelle e per affermare che la Terra è cilindrica ed occupa il centro dell’Universo. 4.- Averroè fu un filosofo e medico andaluso, maestro di filosofia e giurisprudenza islamiche, matematica e medicina. Averroè si sforzò di chiarire come pensa l’essere umano e come sia possibile la formulazione di verità universali ed eterne da parte di esseri perituri. 5.- Pitagora, il celebre matematico greco, dimostra una delle sue teorie ad un gruppo che lo ascolta rapito, di cui uno dei membri porta una lavagna 6.- Ipazia di Alessandria Fu una filosofa e matematica greca che visse nel secolo IV a.C. Passò tutta la sua vita dedicata allo studio della astronomia ed all’insegnamento nella scuola platonica di Alessandria, della quale arrivò ad essere direttrice. Donna evoluta del suo tempo, fu selvaggiamente assasinata da un gruppo di cristiani.’ 7.- Archimede, nato in Grecia, fu matematico, fisico, ingegnere, inventore ed astronomo. Sebbene si conoscano pochi particolari della sua vita, è considerato uno degli scienziati più importanti dell’antichità classica. Tra le sue scoperte in fisica annoveriamo i suoi fondamenti di idrostatica, statica e la spiegazione del principio della leva. 8.- Eraclito. Il personaggio solitario seduto sui gradini reppresenta Eraclito, filosofo malinconico che compingeva l’insensatezza umana. 9.- Alessandro Magno è considerato uno dei maggiori condottieri militari della storia. Consolidò l’ unificazione delle città-stato greche e vinse il nemico storico di queste, l’impero Persiano. In soli 12 anni creò un impero come non si era visto fino ad allora, unendo Grecia, Medio Oriente Mesopotamia, Egitto ed India. Ricevette in giovinezza gli insegnamenti di Aristotele, che lo istruì in storia e filosofia, influendo notevolmente nello sviluppo intellettuale del futuro re. 10.- Socrate. Socrate è considerato uno dei tre massimi rappresentanti della filosofia greca, assieme a Platone e ad Aristotele. Fu il vero iniziatore della filosofia, in quanto le diede il suo obiettivo primordiale di essere la scienza che indaga nell’interno dell’essere umano. Il metodo di Socrate era la dialettica: dopo aver impostato una proposizione, analizzava la domanda e le risposte possibili per la stessa. Platone con Aristotele sono le figure centrali dell’ opera e sulle quali far ricadere il punto di fuga di tutto l’insieme. 11.- Platone mantiene un colloquio con Aristotele, suo alunno, e porta nella mano sinistra la sua opera Timeo, un influente saggio di cosmogonia, cosmologia razionale, fisica e religione. Con il suo dito indica all’insù, con allusione al suo concetto del mondo delle idee, il mondo spirituale. 12.- Aristotele con un gesto, contrapposto a quello del suo maestro, fa allusione al mondo materiale. La sua mano è posata sull’ opera Etica a Nicomaco. Aristotele fu il creatore della logica formale, dell’economia e astronomia, precursore della anatomia e della biologia ed uno dei fondatori della tassonomia biologica (scienza della classificazione degli organismi). E’ considerato il padre della zoologia e della botanica. 13.- Diogene. La figura distesa sugli scalini è Diogene, filosofo che aborriva i beni terreni; per Diogene la proprietà era priva di valore e viveva in una botte, il che gli valse l’appellativo di “il cane”. 14.- Euclide matematico greco del secolo III a.C. e discepolo di Socrate, espone uno dei suoi postulati geometrici ad un gruppo di studenti. 15.- Tolomeo, astronomo e geografo del secolo II, pensava che la Terra fosse al centro dell’ universo. Sostiene un globo terráqueo. 16.- Unito a Tolomeo un’altra figura, probabilmente il profeta persiano Zoroastro, sostiene un globo celeste. 17.- Omero è il nome dato al poeta e rapsodo greco a cui tradizionalmente si attribuisce la paternità dei principali poemi epici greci: l’ Iliade e l’Odissea, pilastri suoi quali si appoggia l’epica grecolatina e, alla fine, la letteratura occidentale. In questi si narra la battaglia di Troia e l’avventuroso ritorno a casa di Ulisse e dei suoi uomini. 18.- Plotino (203-269). Filosofo greco, la figura più rappresentativa del neoplatonismo, ultimo sistema filosofico veramente greco. 19.- Raffaello plasma il suo autoritratto nella figura del giovane posto accanto a Tolomeo e ci guarda direttamente negli occhi per attirare la nostra attenzione, Al suo fianco, Perugino con identico cappello ma in colore bianco. FINE