137 NU:S INSTALACION EN EL CLAUSTRO DE BRAMANTE EL NAUTILUS TOMA CASA EN ALQUILER EN ROMA Por Eugenio Aglietti Lo que Bernoulli llama “bucle mirabilis ‘, es un tipo especial de geometría en espiral sobre la base de la sección áurea, en la que aumenta el radio de giro, mientras que cuando se aproxima el polo, la curva se cierra sobre sí misma, sin alcanzarlo jamás. Único en su gen cartesiano, la espiral logarítmica es uno de los muchos puntos de contacto entre la naturaleza y las matemáticas, con sólo pensar en la cáscara del Nautilus, que es para muchos el símbolo de la belleza de la naturaleza. Y allí esta el espiral, un reto en el corazón de uno de los sitios artísticamente más bellos de la ciudad eterna, encerrada en el espacio cuadrado del Claustro de Bramante. La 1 escultura paramétrica, diseñada por Arturo Tedeschi Y Maurizio Degni es parte del poryecto NU:S de la agencia Double Studio: una instalación temporal a partir de cuatro trajes y dos calzados, en los que arquitectos y diseñadores de moda han sido capaces de explorar el tema de la contaminación entre la moda y la arquitectura. La escultura – explica Tedeschi – “tiene la intención de diálogo con el extraordinario espacio del claustro, la reinterpretación de las relaciones matemáticas presentes en la obra de Bramante y traducidas a un objeto contemporáneo que da sugerencia de la sección áurea”. Un poco de números: cada fotograma se divide en módulos, pesa alrededor de 1 tonelada y consta de 137 hojas de papel de aluminio cepillado de 5 mm de espesor, todas diferentes en forma y tamaño, perforadas y montadas en barras de acero con rosca de 14 mm. a través de 1498 tuercas hexagonales que permite colocar las losas a diferentes alturas, para devolver un efecto de atenuación: la compacidad de la parte inicial de la curva, en la que las placas están más juntos, se desvanece subiendo, y luego termina en la percepción de una línea delgada altura del observador. Además, la falta de homogeneidad de la forma de las hojas hace que el desarrollo vertical se resuelve en una superficie interior convexa y una cóncava en la parte exterior, acentuando la tridimensionalidad de la instalación. Para Platón, la proporción áurea (también conocida como PHI) es “la clave de la física del universo”. Para Kepler es el modelo geométrico de la vida misma, ya que se pueden encontrar en todas las estructuras orgánicas conocidas. Para nosotros sigue siendo un misterio, pero también una fuente de inspiración para cualquier creación artística, como en el caso de las NU: S. 2 IL NAUTILUS PRENDE CASA IN AFFITTO A ROMA Por Eugenio Aglietti Quella che Bernoulli chiamò ‘spira mirabilis’, è in geometria un tipo particolare di spirale basata sulla sezione aurea in cui il raggio cresce ruotando, mentre man mano che si avvicina al polo, la curva si avvolge intorno a se stessa senza mai raggiungerlo. Unica nel suo gene cartesiano, la spirale logaritmica rappresenta uno dei tanti punti di contatto tra natura e matematica, basti pensare alla conchiglia del Nautilus, per molti il simbolo della bellezza della natura. Ed eccole lì le spirali, nel cuore di uno dei luoghi artisticamente più stimolanti della città eterna, racchiuse all’interno dello spazio quadrato del Chiostro del Bramante. La scultura parametrica progettata da Arturo Tedeschi e Maurizio Degni è parte del progetto NU:S dell’agenzia Double Studio: un’installazione temporanea composta anche da quattro abiti completi e due calzature, in cui architetti e fashion designer hanno potuto approfondire il tema della contaminazione tra moda e architettura. La scultura – spiega Tedeschi – intende <<dialogare con lo straordinario spazio del Chiostro, reinterpretando i rapporti matematici presenti nell’opera del Bramante e traducendo in un oggetto contemporaneo la suggestione della sezione aurea>>. Un po’ di numeri: ciascuna struttura, divisa in moduli, pesa circa 1 tonnellata e si compone di 137 lastre piane di alluminio satinato spesse 5 mm, tutte differenti per forma e dimensione, forate e montate su barre filettate in acciaio da 14 mm. Attraverso 1498 dadi esagonali è stato possibile posizionare le lastre ad altezze differenti in modo tale da restituire un effetto dissolvenza: la compattezza della parte iniziale della curva, in cui le lastre sono più ravvicinate, sfuma salendo, per poi terminare nella percezione di una linea sottile all’altezza dell’osservatore. Inoltre la disomogeneità della forma delle lastre fa in modo che lo sviluppo verticale si risolve in una superficie convessa all’interno ed una concava all’esterno, accentuando la tridimensionalità dell’installazione. 3 Per Platone la sezione aurea (conosciuta anche come PHI) era “la chiave della fisica dell’universo”; per Keplero è il modello geometrico della vita stessa, in quanto si può trovare in tutte le strutture organiche conosciute. Per noi rimane ancora un mistero, ma soprattutto fonte di ispirazione per qualsiasi creazione artistica, come nel caso di NU:S. Profile | ITA Arturo Tedeschi (1979), architetto, ricercatore indipendente e computational designer, dal 2004 integra la pratica professionale in Italia con una ricerca personale sul design parametrico, concentrandosi sui rapporti tra l’architettura e i nuovi strumenti di progettazione. Nel 2010 pubblica “Parametric Architecture with Grasshopper”, un bestseller sulla modellazione parametrica, arrivato ora alla seconda edizione e tradotto in inglese. Nello stesso anno collabora con Zaha Hadid Architects a Londra. Dal 2011 insegna in diversi workshop in Italia sulla progettazione parametrica ed è spesso invitato come conferenziere nelle Università. Dal 2012 è co-direttore con Lorenzo Vianello della AA Rome Visiting School for the Architectural Association School (Londra). 4 Profile | ENG Arturo Tedeschi (1979), architect, independent researcher and computational designer, since 2004 complemented professional practice in Italy with a personal research on parametric design, focusing on relationships between architecture and new design tools. In 2010 he published “Parametric Architecture with Grasshopper”, a bestseller book on parametric modeling, now in its second edition and translated in english. In the same year he has cooperated with Zaha Hadid Architects in London. From 2011 he started teaching workshops in Italy on parametric design and he has been an invited lecturer at universities and conferences. From 2012 is co-director with Lorenzo Vianello of the AA Rome Visiting School for the Architectural Association School (London). Fotografias: ©Arturo Tedeschi. Página de Eugenio Aglietti en Facebook Publicado en TECNNE ©Marcelo Gardinetti Agosto de 2012. Portal de Arquitectura, Urbanismo, Arte y Diseño 5