Giornale della scuola Primaria di Ponte Crepaldo
Anno 1/Numero unico/ Maggio 2014
NOTIZIARIO DELLE QUINTE
CANSIGLIO: AMBIENTE
POCO ANTROPIZZATO
LE MAGIE DELLA NATURA
Cansiglio – Lunedì 12 maggio la scuola
primaria “F.Filzi” ha avuto l’opportunità di
visitare la Piana del Cansiglio. Ecco le
impressioni di due alunne della classe 5° Cosa vi ha più colpito?- Ci ha colpito molto il
momento in cui siamo entrate nella foresta,
sembrava di essere in un altro mondo, gli
uccellini cantavano allegramente, i rami dei
maestosi faggi litigavano per arrivare alla
luce del sole. Ma a distrarci da tutto ciò fu la
voce di Giorgio, la nostra guida, che ci ha
parlato dei vari tipi di piante, da quelle
velenose a quelle commestibili.
Dopo qualche passo Giorgio ha raccolto un
tritone da una pozzanghera e ci ha fatto
notare che la sua pancia era arancione per far
capire al predatore che andava incontro a un
pericolo. Vicino alla pozzanghera abbiamo
osservato delle impronte ancora fresche, e
del pelo di un branco di cervi.
Sorprendente è stato anche vedere le piantine
di faggi alte circa 2 cm e pensare che se noi
da anziani tornassimo lì le vedremo grandi
quanto gli altri alberi e molto probabilmente
il loro tronco sarà rivestito di muschio verde.
Dopo aver pranzato in un’immensa distesa
d’erba, dove si potevano ammirare le
innumerevoli tonalità di verde: scuro degli
abeti, più chiaro dei faggi, brillante dei
pascoli; abbiamo percorso un sentiero in
salita, che ci ha condotti all’antico villaggio
dei Cimbri, popolazione proveniente dalla
Danimarca: sembrava di essere tornati
indietro nel tempo. Poi è arrivato il momento
di tornare a scuola, la foresta ci ha sussurrato
di tornare da lei, comunque se non
torneremo avremo per sempre il ricordo di
questa bellissima esperienza tra le magie del
bosco.
Aurora e M.Vittoria
ALL’INTERNO
PASSEGGIANDO NELLA
NATURA: ODORI, SUONI,
SAPORI...
Cansiglio –
VISITA AL MUSEO DEI
CIMBRI
Pian Osteria – Il giorno 12maggio

Escursioni naturalistiche e laboratori sulla Piana del Cansiglio
ALUNNI DELLA “FILZI” ALLA SCOPERTA DELLA
GRANDE FORESTA
Attività a cielo aperto: passeggiate tra natura, odori, suoni…..dell’Altopiano
Ponte Crepaldo – Martedì mattina, appena entrati in aula, le insegnanti chiedono
ai ragazzi le impressioni sull’uscita effettuata il giorno precedente, lunedì 12
maggio, alla Piana del Cansiglio
– In coro rispondono: “La migliore uscita di quest’anno!”.
Alle ore 8.00, indossati cappellini rossi, cartellini di riconoscimento e giubbotti,
tutte le classi sono salite nei bus, hanno salutato sorridenti i genitori e sono partiti
con destinazione Altopiano del Cansiglio.
Attraversata la pianura sono giunti ai piedi delle colline dell’Alpago e
rapidamente, tra curve e tornanti, sono arrivati al Passo Crosetta. Da lì,
percorrendo un breve tratto di strada costeggiata da alti faggi, sono arrivati in
uno spazio pianeggiante ricco di verdi pascoli ed estesi prati, circondato da una
splendida foresta di faggi, abeti bianchi e abeti rossi; dietro alla quale si
vedevano spuntare le cime delle montagne ancora spruzzate di neve.
Contrariamente alle previsioni meteo, il tempo era splendido e, consumata una
breve merenda, i bambini hanno conosciuto le loro guide, si sono divisi in gruppi
pronti per iniziare escursioni, laboratori, attività, visite guidate a luoghi e musei.
All’una circa tutte le classi si sono ritrovate nel grande prato al centro della Piana
per consumare un veloce spuntino e giocare. Hanno poi ripreso le attività
organizzate dalle guide e dalle insegnanti che avevano lo scopo di far conoscere
ai ragazzi un ambiente diverso dal loro, unico per la sua biodiversità e che ha
permesso, attraverso l’esperienza, di condividere emozioni e sensazioni, di
apprendere e sperimentare mettendosi in gioco e diventando protagonisti.
Nel tardo pomeriggio, tutta la comitiva è ritornata a scuola stanca ma soddisfatta
per aver conosciuto le magie di un ambiente ancora poco antropizzato e
conservato intatto nel tempo.
A pagina 2
IL VILLAGGIO CIMBRO DI VALLORCH
Dopo aver consumato un breve pasto le classi 5°A e B si sono incamminate lungo un sentiero in
salita per raggiungere il villaggio di Vallorch (Valle degli orchi), un tempo abitata dai Cimbri (in
lingua cimbra “TZIMBAR” che significa artigiani del legno). Raggiunta la meta i ragazzi hanno
immediatamente notato una piccola chiesetta e delle case di legno. Dopo aver scattato alcune foto,
la guida di nome Giorgio, ha spiegato loro alcune cose riguardo :
-L’ORIGINE DEI CIMBRI: essi sono di origine tedesca e sono giunti nel Cansiglio da Roana come
boscaioli stagionali
-LA RELIGIONE: cattolica cristiana;
-LE ABITAZIONI: di legno senza chiodi e sovrapposte ad incastro,
chiamate”hute”
-LA LAVORAZIONE DEL LEGNO: producevano gli stampi (scatoi)
per fare il formaggi , remi e molti altri oggetti di uso domestico…
I ragazzi che hanno visitato questo villaggio hanno pensato che
la vita dei Cimbri fosse molto dura e le condizioni di vita non
sempre facili; forse per questo motivo oggi in quel villaggio non
ci vive quasi più nessuno.
Elisa e Morgana
(testo collettivo)
Durante l’uscita al Cansiglio i ragazzi hanno
imparato molte cose come riconoscere vari
tipi di piante e animali. Due cose in
particolare hanno interessato le classi. La
prima riguarda la morfologia dell’altopiano
del Cansiglio infatti oltre che alla sua
estensione ci sono molte rocce calcaree che
si erodono con la pioggia: quando piove,
l’acqua mentre cade “entra in contatto” con
germi e anidride carbonica, diventando così
la roccia e
un po’acida erodendo
provocando quei fenomeni tipici del Carso
come il “Bus de la lum”. L’ambiente all’
interno è una conca simile ad un grande
catino, dove in fondo il clima è caldo e in
superficie più freddo. Un’ altra cosa
straordinaria è che piove spesso però non ci
sono torrenti. Per trovare acqua bisogna
scavare 700-800 metri in profondità. La
seconda cosa è l’attuale stato di interventi
antropici; le condizioni climatiche possono
arrivare fino a -30 gradi sotto zero ecco
perché l’uomo non è andato a vivere in
Cansiglio. Anche se può sembrare un luogo
“selvaggio” il Cansiglio è uno dei luoghi più
affascinanti per la sua tranquillità e bellezza
e ancora poco antropizzato
Daphne e Geisi
Delle impronte nel sottobosco del
Cansiglio
UN INDIZIO FAVOREVOLE
PER LA SCOPERTA DI UN
CERVO
..Il cervo: un animale tutto da scoprire
Durante la passeggiata tra i sentieri
del Cansiglio, un nostro compagno
di classe ha trovato delle impronte e
una ciocca di pelo di un animale che
era passato di lì prima di noi.
Poi, attratti dal fatto, abbiamo
chiesto alla nostra guida di nome
Giorgio di darci delle spiegazioni; lui
ha subito pensato che fossero di un
cervo perché le impronte erano a
forma di zoccolo e il pelo abbastanza
crespo; inoltre tutti gli indizi
portavano a pensare che si trattasse
proprio di un cervo.
continua a pag.2
COLORI VIVACI: PERICOLO ASSICURATO
Durante l’uscita di plesso di lunedì 12 maggio, mentre facevamo una passeggiata, la
nostra guida ad un certo punto si fermò vicino ad una pozzanghera, si inginocchiò,
mise la mano nell’ acqua e poi la tirò fuori con il pugno chiuso. Si allontanò dalla
pozza e nella mano c’era una specie di lucertola lunga circa 10 cm. : era un tritone. Era
bellissimo: aveva la pancia tutta arancione e il resto era tinta fango. La guida ci ha
detto che i tritoni hanno una doppia vita, cioè vivono sia nell’ acqua sia sulla terra,
perché sono anfibi. I piccoli del tritone all’ inizio sono girini e poi gli spuntano le
zampe, quando sono abbastanza sviluppati hanno la pancia gialla e il resto del corpo
è marrone chiaro, invece, l’adulto è più scuro. Inoltre ci ha spiegato che gli animali
piccoli e lenti, che hanno colori vivaci, sono animali che hanno qualcosa con cui
difendersi: il tritone, infatti, ha delle ghiandole velenifere sulla schiena e sulla coda;
gli animali predatori come la volpe, la donnola e il lupo sanno di non mangiare gli
animali con colori vivaci. Ci ha insegnato che i tritoni vivono nelle pozze dove l’acqua
è stagnante e rimane lì tutto l’anno; alla fine ha rimesso in acqua il tritone.
Matteo
VISITA AL MUSEO DEI CIMBRI
Segue da pag.1
(…) le classi quinte della scuola “F.Filzi” di Ponte Crepaldo hanno
visitato il museo dei Cimbri in Cansiglio.
Alla guida del gruppo c’era Giorgio che ha illustrato stanza per
stanza del museo.
Al piano terra, nella prima stanza, ha spiegato che le corna del cervo
si chiamano palco, che a dicembre i cervi le cambiano perdendole,
verso fine maggio gli ricrescono.
Sul muro appeso accanto all’immagine del cervo c’era il disegno di
una torbiera che è un luogo dove si ricostruisce la storia di quel
posto attraverso i resti rimasti intatti.
Poi sono saliti al piano superiore dove hanno trovato un modellino
di una barca costruita dai cimbri, fatta di faggio, come pure i remi
che erano però più resistenti perchè ricavati dalla parte inferiore
dell’albero dove non ci sono nodi.
A lato della barca c’era il modellino di una diga, la guida ha spiegato
che aprendo una paratia l’acqua che era posta in alto si spostava
nell’altro lato. Poi sono scesi al piano terra e hanno visto vari tipi di
remi tutti diversi gli uni dagli altri, per dimensione e colore.
Nella stanza successiva c’erano degli utensili da lavoro che venivano
utilizzati nel passato, i ragazzi li hanno potuti toccare,
maneggiare….Alla fine hanno fotografato tutto ciò che era contenuto
nel museo.
Antonino ,Leonardo e Riccardo
Le
classi
quinte
sono
rimaste
impressionate da un gruppo di tritoni
GRUPPO
AVVISTATI
GRUPPODI TRITONI
DI
TRITONI
DALLE
QUINTE
DALLA
“FILZI”
AVVISTATI DALLE QUINTE
Al Cansiglio i bambini cercano di
DALLA “FILZI”
acchiappare i tritoni nella pozzanghera di
Al Cansiglio i bambini cercano di
fango
acchiappare i tritoni nella pozzanghera di
fango
Lunedì la mia scuola ed io siamo andati a
visitare il bosco del Cansiglio. Abbiamo
Lunedì la mia scuola ed io siamo andati a
visto e scoperto delle cose, piante e
visitare il bosco del Cansiglio. Abbiamo
animali così straordinari che ci hanno
visto e scoperto delle cose, piante e
lasciato a bocca aperta.
animali così straordinari che ci hanno
Una delle cose che mi ha impressionato di
lasciato a bocca aperta.
più è stato il tritone: un piccolo anfibio,
Una delle cose che mi ha impressionato di
cioè un animale che può vivere sia sotto
più è stato il tritone: un piccolo anfibio,
acqua che sulla terra. Lo abbiamo
cioè un animale che può vivere sia sotto
scoperto così: stavamo camminando
acqua che sulla terra. Lo abbiamo
dietro alla nostra guida che si è fermata
scoperto così: stavamo camminando
davanti ad una grande pozzanghera di
dietro alla nostra guida che si è fermata
fango. Ho pensato che volesse saltarla,
davanti ad una grande pozzanghera di
invece, si è inginocchiata ed ha afferrato
fango. Ho pensato che volesse saltarla,
qualcosa: quel meraviglioso tritone che
invece, si è inginocchiata ed ha afferrato
sembrava una salamandra. La guida ci ha
qualcosa: quel meraviglioso tritone che
spiegato i tritoni hanno la pancia rossa
sembrava una salamandra. La guida ci ha
che usano per segnalare un pericolo. Poi
spiegato i tritoni hanno la pancia rossa
ha spiegato che essi depongono le uova
che usano per segnalare un pericolo. Poi
dentro all’acqua perché i piccoli non
ha spiegato che essi depongono le uova
hanno i polmoni ancora ben sviluppati. In
dentro all’acqua perché i piccoli non
quella pozzanghera ce n’erano molti,
hanno i polmoni ancora ben sviluppati. In
allora abbiamo cercato di prenderli, però
quella pozzanghera ce n’erano molti,
non ci siamo riusciti perché potevamo
allora abbiamo cercato di prenderli, però
rischiare di caderci dentro.
non ci siamo riusciti perché potevamo
Davide
rischiare di caderci dentro.
Davide
CAMMINANDO TRA LE MERAVIGLIE DEL BOSCO
(…)Segue da pag.1
Le classi quinte della scuola primaria “F.Filzi” di
Ponte Crepaldo, lunedì 12 maggio, sono andate
in visita all’altopiano del Cansiglio.
I ragazzi sono rimasti stupiti dal verde, c’erano
tutte le tonalità: verde chiaro, verde scuro, verde
speranza, insomma era una meraviglia…
Appena scesi dal bus hanno subito notato la
differenza dell’aria , era pura, fresca , frizzante.
Hanno fatto una breve merenda e poi accolti
dalla guida si sono immersi nel bosco , hanno e
con il naso all’insù alzato la testa, sono rimasti a
bocca aperta osservando dei faggi altissimi con il
tronco sottile, dritto e ricoperto di muschio.
La guida ha poi spiegato la differenza tra abete
rosso con foglio corte e grosse e abete bianco con
foglie lunghe e sottili. I ragazzi sono rimasti
colpiti dalla bravura e cultura della guida, era un
vero esperto della natura. Essi inoltre raccontano
di aver visto della piante velenose come la dafne
e altre commestibili come l’acetosella, la menta o
altre profumate come il gelsomino, camminando
attenti a non calpestare quelle meraviglie della
natura.
Al termine dell’escursione hanno riflettuto sul
fatto che, per fortuna, l’intervento dell’uomo in
questo territorio è molto limitato e rispettoso
dell’ambiente che è, per lo più, rimasto intatto
nel tempo.
Asia, Camilla e Giorgia
IL LEGNO USATO
ANTICHI CIMBRI
DAGLI
La foresta del Cansiglio fu per secoli il “bosco da remi” di San Marco
cioè
riserva di legname per i
cantieri della flotta di Venezia. Gli
abeti del Cansiglio erano usati per i
remi delle galere . La galera era una
nave da guerra o da commercio
usata nel Mar Mediterraneo per
oltre
3000
anni,
spinta
completamente dalla forza dei remi
qualche volta dal vento . La ricca
faggeta del Cansiglio diede lavoro
come boscaioli e artigiani a molte
persone
fornendo
abbondante
legname per assicelle ,scatoi per la
costruzione di setacci e fasce per
forme di formaggi e per altri oggetti
di uso domestico.
Mattia P..Mattia S. e Andrea
SULLE TRACCE DEL
CERVO
Mentre i ragazzi camminavano nella foresta
la guida fece notare loro un’impronta e dei
peli
di
un
animale.
I ragazzi incuriositi chiesero :-Che impronta
è? La guida rispose :-E’ l’impronta di un
cervo! Dal quel momento la guida iniziò a
spiegare tante cose sul cervo, ad esempio
perché il cervo ha il pelo bianco sul fondo
schiena, gli ha detto che serve al cucciolo per
ritrovare la
madre quando c’è nebbia.
Che differenza c’è tra palco e corna cioè che
in un certo periodo il palco cade e invece le
corna sono fisse.
Il
periodo prima degli accoppiamenti i maschi
alfa girano per la foresta da soli in cerca di
un branco di femmine. Siccome le femmine
sono circa venti in un branco ogni maschio le
vuole tutte per sé quindi i maschi iniziano
una lotta. La lotta consiste in chi fa il verso
più rumoroso e se la potenza dell’ urlo è
uguale iniziano a combattere con il palco. Di
solito i cervi non si fanno male ma, a volte,
capita che il palco si incastri l’uno con l’altro
e che ruotando il palco si stacchi e insieme a
lui anche la testa, ferendo così mortalmente
il
malcapitato
cervo.
Poi la guida ha anche spiegato come si fa a
capire quanti anni ha un cervo, basta
la lunghezza del collo. Infine
la guida ha anche raccontato loro di
aver visto, un giorno, un cervo
morto con due buchi sul fianco,
provocati probabilmente dal palco
di un altro cervo.
I ragazzi hanno
trovato interessanti tutte le notizie
sul cervo e hanno ascoltato Giorgio
con molta attenzione.
Eleonora, Giada e Gioia
guardare
IL NOTIZIARIO E’ STATO
REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO
DI TUTTI GLI ALUNNI DELLE DUE
CLASSI QUINTE
Scarica

NOTIZIARIO DELLE QUINTE