RITMO GIORNALIERO DELL’OMOCISTEINA SIERICA NEL CAVALLO: CONSIDERAZIONI SULLA POSSIBILE INFLUENZA DELL’ALLENAMENTO Fazio F., Assenza A., Casella S., Piccione G., Caola G. Dipartimento di Morfologia, Biochimica, Fisiologia e Produzioni Animali Laboratorio di Cronofisiologia Veterinaria e complessità biologica Sezione di Fisiologia Veterinaria- Università degli Studi di Messina. Parole chiave: ritmo circadiano, omocisteina, esercizio fisico, cavallo. SUMMARY – The authors study the possible influence the physical exercise may have daily rhythm of serum homocysteine. Ten jumper horses, five sedentary and five athletic clinically healthy, were used. The athletes have been monitored over a training period of 60 days and after 14 days since its suspension. Preliminarily, all the animals had been submitted for 30 days to the same daily activity which consisted of keeping them in single boxes, with natural light and feeding times at 08.00 and 18.00. After that, every four hours for two consecutive days, all the animals have been submitted to blood sample by means of the jugular vein. Serum total homocysteine values were determined by high performance liquid chromatography (HPLC – Agilent 1100, BIO-RAD). Data analysis was conducted by one-way repeated measures analysis of variance (ANOVA) and by single cosinor method. ANOVA showed a highly significant effect of time in all the horses, on each day, with p values < 0.05. Cosinor analysis identified the periodic parameters and their acrophases (expressed in hours) during the 2 days of monitoring serum homocysteine. The different acrophases found between sedentary and athletes seem to identify in the training a possible zeitgeber of the daily rhythm of serum homocysteine in the horse. INTRODUZIONE – L’omocisteina è un aminoacido solforato, intermedio della trasformazione della metionina a cisteina. Da alcuni anni, è stato ipotizzato che una iperomocisteinemia moderata costituisce un fattore indipendente di rischio cardiovascolare nell’uomo (Schnyder et al., 2001, Langman et al., 2000) per il quale sono disponibili molte informazioni sugli effetti dell’attività fisica sulle concentrazioni plasmatiche di omocisteina (Rendeva et al., 2002, Konig et al., 2003), anche se i dati valutati in relazione al tipo di esercizio fisico, acuto o cronico, non sono univoci (Joubert and Manore, 2006). In ogni caso, l’allenamento, secondo alcuni autori (Okura et al., 2006), sembrerebbe determinare una riduzione significativa dei livelli plasmatici di omocisteina. Per il cavallo in precedenti indagini sono state valutate le variazioni di omocisteina plasmatica dopo test di esercizio di tipo submassimale prolungato (Chiaradia et al., 2005) ed inoltre è stata valutata, in vitro, la stretta associazione tra alte concentrazioni di omocisteina plasmatica e danno endoteliale nell’insorgenza della laminite (Berhane et al., 2004). Dal punto di vista cronofisiologico, è stato valutato il ritmo circadiano dell’omocisteina plasmatica, sia nell’uomo (Lavie and Lavie, 2004, Guttormsen et al., 2004) che nel ratto (Martins et al., 2005), mentre non sono presenti in letteratura dati sperimentali relativi al cavallo. Considerato che il Cavallo è un animale che presenta, a riposo, numerosi parametri ematochimici, ematologici, e fisiologici soggetti ad una documentata periodicità (Piccione et al., 2001, 2004, 2005, Fazio et al., 2003), che può essere influenzata dall’attività fisica (Reilly et al., 1997), nell'ambito di un programma di ricerca mirato alla definizione della cronoperformance del cavallo atleta, ci è sembrato particolarmente interessante studiare, in questa specie, la possibile influenza dell’esercizio fisico sulle variazioni circadiane dell’omocisteina sierica allo scopo di identificare nell’allenamento un possibile zeitgeber dell’attività ritmica del parametro.