FOLATI E TROMBOFILIA IN GRAVIDANZA M.Biagina De Ramundo Cristina Vezzani FOLATI Termine generico per indicare tutti i composti della famiglia dei pteroilglutammati (vitamine del gruppo B) OH O N HC C N C C CH2 NH NH CH2 CH2 COOH C H 2N C N COOH CH C N Pteridina Acido p-amminobenzoico (PABA) Acido pteroico Acido pteroilglutammico Acido glutammico FOLATI I sono essenziali per il corretto svolgimento di diverse reazioni biochimiche: SINTESI DI DNA SINTESI DI ALCUNI AA ((metionina metionina,,serina serina,,glicina) glicina) REGOLAZIONE METABOLISMO OMOCISTEINA METILAZIONE DNA, PROTEINE, LIPIDI PRODUZIONE DI OSSIDO NITRICO Le principali reazioni biochimiche cui partecipano i folati I folati, in quanto substrati enzimatici, partecipano a numerose reazioni enzimatiche che possono essere così raggruppate: Coinvolgimento nelle transmetilazioni (= trasferimento di un gruppo metilico da una molecola all’altra), mediante la sintesi di metionina che, attivata ad adenosilmetionina (SAMe), funge da donatore di metili in oltre 100 reazioni differenti controllo dei livelli di omocisteina, potenzialmente citotossica sintesi della glicina a sua volta implicata in numerose reazioni biochimiche sintesi del DNA e dell’RNA, in particolare, sintesi ex-novo dell’anello purinico e sintesi del timidilato. cellula MetilH4 folato omocisteina B12 serina metionina SAMe H4 folato formiato anello purinico glicina eme glutatione 10 formilH4 folato MetilenH4 folato O 6 N1 5 7 4 9 CH3 HN N 8 2 3 N O N N P-d-rib P-d-rib purine timidilato DNA duplicazione cellulare Folati disponibili Per correggere e trattare le carenze di folati, di cui si discuterà nelle successive diapositive, oltre alla raccomandazione di corrette abitudini alimentari e all’impiego di cibi ricchi di folati, sono disponibili tre tipi di presidi farmacologici: – il metil-tetraidrofolato di calcio – l’acido folico (o pteroilglutammico) – il folinato di calcio L’acido folico non è un cofattore fisiologico e deve essere convertito in metil-tetraidrofolato. Studi approfonditi sulla cinetica dell’acido folico dimostrano che impiegando dosi crescenti di acido folico, da 0,4 a 5 mg, la percentuale che si ritrova immodificata nel plasma aumenta dal 20 all’80%. Il folinato (5-formil-THF), per la mancanza di una dimostrazione di maggiore efficacia rispetto all’acido folico, trova indicazione razionale solo in oncologia, per il ‘rescue’ da alte dosi di metotressato e per potenziare l’azione citotossica del fluorouracile. Bailey SW et al. al. Folic acid pharmacokinetics: pharmacokinetics: dosedose-dependent metabolism. metabolism. J Inherit Metb Dis 26 26::122 122,, 2003 Biochimica dei folati Diidrofolato reduttasi Diidrofolato reduttasi Acido folico COH DHF Metionina sintetasi THF B12 CH3 5-MTHF CH2 Acido folinico Metilen THF Il folato folato nella nella sua sua forma forma metabolicamente metabolicamente Il attivaattiva è il è Metil tetraidro folato TEX ASSORBIMENTO Acido Folico F O L A T I Acido Folinico Sangue MTHF INTESTINO FEGATO Il fabbisogno giornaliero di folati è 100-200 µg Vi sono condizioni in cui il fabbisogno giornaliero di folati aumenta e se non si ricorre ad una idonea supplementazione si verifica una condizione di CARENZA DI FOLATI La carenza di folati può essere provocata da • Insufficiente apporto dietetico • Malassorbimento • Inadeguata utilizzazione • Cause genetiche • Aumentato fabbisogno (Gravidanza, allattamento) La carenza di folati è l’ipovitaminosi più frequente al mondo Inizialmente la carenza di folati è stata messa in relazione con l’anemia macrocitica megaloblastica. Oggi l’attenzione si sta polarizzando su altre problematiche: – difetti di chiusura del tubo neurale (spina bifida, anencefalia); – iperomocisteinemia, condizione che comporta un aumentato rischio di aterosclerosi e dunque di eventi cardio- e cerebrovascolari. – funzione endoteliale; – l’insorgenza di tumori. – Parkinson, Alzheimer,depressione MRC Vitamin Study Research Group. Prevention of neural tube defects: results of the Medical Research Council Vitamin Study. Lancet 338, 131, 1991. Doshi SN, McDowell FW, Moat SJ et al. Folic acid improves endothelial function in coronary artery disease via mechanisms largely independent of homocysteine lowering. Circulation 105, 22, 2202. Carenza di folati in gravidanza Uso e fabbisogno di folati in gravidanza La gravidanza costituisce una delle condizioni fisiologiche a maggior rischio di carenza di folati per un aumentato fabbisogno e per l’eventualità di un insufficiente apporto con la dieta. L’aumentato fabbisogno è dovuto sia a maggiori richieste materne (accelerata eritropoiesi) sia alle eccezionali richieste fetali (tessuti in rapida crescita). Il 20% delle donne gravide presenta un deficit di folati in conseguenza delle richieste aumentate di oltre 5 volte la normale dose giornaliera. In gravidanza viene, pertanto, raccomandata quotidiana abbondante di verdura fresca. un’assunzione In campo OSTETRICO-GINECOLOGICO i folati vengono generalmente usati per la cura/prevenzione dell’anemia megaloblastica e per prevenire i difetti di chiusura del tubo neurale. MA Di recente è stata ipotizzata una relazione con l’iperomocisteinemia e di conseguenza con il Polimorfismo per MTHFR e quindi il rischio tromboembolico L’omocisteina è un aa che prende parte a due vie biochimiche fondamentali: la via della transulfurazione e quella della rimetilazione rimetilazione. Nella prima l’OMO viene convertita in cistationina dall’enzima CβS, nella seconda l’OMO viene convertita a metionina dall’enzima MS in presenza di MTHF che cede un metile. Questo gruppo metilico verrà a sua volta donato a DNA, proteine, fosfolipidi ecc. e la metionina si ritrasformerà in omocisteina e così di seguito il ciclo continua. Fosfolipidi Proteine OMOCISTEINA FOLATO CH3 METIONINA Valori di omocisteina Soggetto sano 5 – 15 µmol/L Iperomocisteinemia lieve 16 - 24 µmol/L Iperomocisteinemia moderata 25 - 100 µmol/L Iperomocisteinemia severa > 100 µmol/L In gravidanza i VALORI NORMALI di omocisteina plasmatica sono INFERIORI Kang SS et al Hyperomocysteina is a risk factor for occlusive vascular disease Ann Rev Nutr 12:279, 1992 Lockwood CJ, 2002: Obstet Gynec 99:333 ACCUMULO DI OMOCISTEINA Riversamento dell’omocisteina all’esterno della cellula, nel sangue. Danno a livello endoteliale provocato dalla formazione di prodotti di riduzione dell’ossigeno (ROS) dati dal processo di ossidazione dell’omocisteina a omocistina. O2 + omocisteina = omocistina + superossido O-2 Omocisteina Omocisteina Omocistina Radicali liberi dell’ossigeno Proliferazione cellule muscolari lisce Danno/disfunzione Perossidazione endoteliale lipidi membrane Espressione trombomodulina Espressione tissue factor Attività fattoriali V e XII Produzione ossido nitrico Attività antitrombina Ipercoagulabilità Ossidazione LDL Attivazione piastrinica Generazione TXA2 Vasocostrizione Aggregazione piastrinica ATEROSCLEROSI - TROMBOSI Eldibani 2007 Questo meccanismo è stato messo in relazione con una serie di eventi sfavorevoli in gravidanza: • DISTACCO INTEMPESTIVO DELLA PLACENTA •Hyperhomocysteinemia and recurrent spontaneous abortion or abruptio placentae – Lancet – 1992 •Folic acid and homocysteine metabolic defects and risk of placental abruption, preeclampsia and spontaneous pregnancy loss: a systematic review – Placenta - 1999 • RIDOTTA CRESCITA INTRAUTERINA (IUGR) •L’uso farmacologico dei folati – La Rivista Italiana di Ostetricia e Ginecologia - 2004 • ABORTO SPONTANEO •Plasma folate levels and risk of spontaneous abortion – JAMA – 2002 •Hyperomocysteinemia and recurrent early pregnancy loss: a meta analysis – Fertility and sterility - 2000 • PARTO PREMATURO •Homocysteine and human reproduction – Homocysteine in health and disease – Cambridge University press - 2001 • PREECLAMPSIA •Plasma homocysteine concentration is increased in preeclampsia and is associated with evidence of endothelial activation American Journal of Obstetrics and Gynecology – 1998 •Elevated plasma homocysteine in early pregnancy: a risk factor for the developpement of severe preeclampsia American Journal of Obstetrics and Gynecology – 2001 •The endothelium: a gynecological point of view – European Journal of Obstetrics ang Gynecology - 2001 • L’iperomocisteinemia puo’ essere congenita o acquisita • Prevalenza nella popolazione generale 11% • Prevalenza nella popolazione con trombosi 13-26% 1. Folate deficiency a. Dietary inadequacy b. Malabsorption c. Metabolic disorders, including alcohol and drugs d. Increased requirements and increased losses 2. Cobalamin deficiency a. Dietary inadequacy b. Gastrointestinal disorders c. Metabolic and transport disorders 3. Vitamin B6 deficiency a. Inadequate supply b. Vitamin B6 antagonists: natural antagonists and drugB6 interactions 4. Disease associated with hyperhomocysteinemia a. Kidney dysfunction b. Proliferative disorders: cancer, psoriasis c. Rheumatoid arthritis and systemic lupus d. Hypothyroidism 5. Drugs a. Hormones: sex hormones, insulin b. Antiepileptic drugs c. Nitrous oxide d. Lipid-lowering drugs e. Metformin f. Disulfide exchangers (D-penicillamine) g. Gastric proton pump inhibition h. Vitamin B6 antagonists i. Methyl group acceptors (L-dopa, 6-mercaptopurine) j. Other drugs (sulfasalazine, megadoses CAUSE ACQUISITE DI IPEROMOCISTEINEMIA 6. Miscellaneous a. Increasing age b. Male sex c. Gastroplasty d. Down syndrome e. Increased muscle mass f. Carbon monoxide, cyanide 7. Lifestyle factors a. Exercise b. Smoking c. Alcohol consumption d. Coffee intake e. Vitamin intake f. Protein intake Carmel 2001 CAUSE CONGENITE DI IPEROMOCISTEINEMIA 1. Cystathionine -synthase deficiency 2. Inborn errors of folate metabolism a. Hereditary folate malabsorption b. Methylenetetrahydrofolate reductase deficiency (MTHFR) c. Glutamate formiminotransferase deficiency 3. Inborn errors of cobalamin absorption and transport a. Transcobalamin I (haptocorrin, R binder) deficiency b. Intrinsic factor deficiency c. Defective cobalamin transport by enterocytes (ImerslundGra¨sbeck syndrome) 4. Inborn errors of cobalamin metabolism a. Adenosylcobalamin deficiency b. Combined adenosylcobalamin and methylcobalamin deficiencies c. Methylcobalamin deficiency-methionine synthase reductase deficiency and methionine synthase deficiency 5. Polymorphism of folate and cobalamin metabolism a. Methylenetetrahydrofolate reductase b. Methionine synthase c. Methionine synthase reductase Carmel 2001 • La causa principale di iperomocisteinemia congenita e’ un difetto enzimatico (metilentetraidrofolato reduttasi) dovuto mutazioni del gene MTHFR • L’omozigosita’ per il polimorfismo MTHFR C677T e’ presente nel 10% - 16% degli europei • L’omozigosita’ per il polimorfismo MTHFR A1298C e’ presente nel 4% - 6% degli europei. Peng F, Labelle LA, Rainey BJ, et al: Single nucleotide polymorphisms in the methylenetetrahydrofolate reductase gene are common in US Caucasian and Hispanic American populations. Int J Mol Med 2001; 8:509-511. • Circa il 40% dei bianchi e’ eterozigote per questi polimorfismi • La maggior parte degli eterozigoti ha normali livelli di omocisteina. Peng F, Labelle LA, Rainey BJ, et al: Single nucleotide polymorphisms in the methylenetetrahydrofolate reductase gene are common in US , Caucasian and Hispanic American populations. Int J Mol Med 2001; 8:509-511. IPEROMOCISTEINEMIA E GRAVIDANZA • I livelli di omocisteina tendono a ridursi in gravidanza (Resnik,2009) • Nelle donne gravide deve essere considerato positivo un valore di omocisteinemia > 12 µmol/L Burrows RF, Kelton JG: Thrombocytopenia at delivery: A prospective survey of 6715 deliveries. Am J Obstet Gynecol 1990; 162:731.a. RISCHIO DI TEV • L’iperomocisteinemia si associa ad aumentato rischio di TEV (OR, 2.5; CI, 1.8 to 3.5). den Heijer M, Rosendaal FR, Blom HJ, et al: Hyperhomocysteinemia and venous thrombosis: A meta-analysis. Thromb Haemost 1998; 80:874-877. • Le mutazioni del MTHFR di per se’ non sembrano associate ad un aumentato rischio di TEV nelle donne non gravide o gravide. Domagala TB, Adamek L, Nizankowska E, et al: Mutations C677T and A1298C of the 5,10methylenetetrahydrofolate reductase gene and fasting plasma homocysteine levels are not associated with the increased risk of venous thromboembolic disease. Blood Coagul Fibrinolysis 2002; 13:423-431. McColl MD, Ellison J, Reid F, et al: Prothrombin 20210 G→A, MTHFR C677T mutations in women with venous thromboembolism associated with pregnancy. BJOG 2000; 107:565-569. RISCHIO DI ABORTO RICORRENTE • L’iperomocisteinemia e le mutazioni MTHFR si associano ad un aumentato rischio di aborto ricorrente : • Iperomocisteinemia OR 2.7 (CI, 1.4 to 5.2) • Mutazione MTHFR OR 1.4 (CI, 1.0 to 2.0) Nelen WL, Blom HJ, Steegers EA, et al: Hyperhomocysteinemia and recurrent early pregnancy loss: A meta-analysis. Fertil Steril 2000; 74:1196-1199. Alti livelli di omocisteina si associano anche ad aumentato rischio di : • Preclampsia (OR, 1.32; CI, 0.98 to 1.77) • Very low birth weight (OR, 2.01; CI, 1.23 to 3.27) • Nati morti (OR, 2.03; CI, 0.98 to 4.21), Le differenze non sono statisticamente significative Nurk E, Tell GS, Refsum H, et al: Associations between maternal methylenetetrahydrofolate reductase polymorphisms and adverse outcomes of pregnancy: The Hordaland Homocysteine Study. Am J Med 2004; 117:26-31. RISCHIO DI DISTACCO DI PLACENTA Il rischio di distacco di placenta e’ significativamente aumentato : • in presenza di livelli di omocisteinemia maggiori di 15 µmol/L (OR, 3.13; CI, 1.63 to 6.03) • in presenza di omozigosita’ per la mutazione C677T MTHFR (OR, 1.6; CI, 1.4 to 4.8). Nurk E, Tell GS, Refsum H, et al: Associations between maternal methylenetetrahydrofolate reductase polymorphisms and adverse outcomes of pregnancy: The Hordaland Homocysteine Study. Am J Med 2004; 117:26-31. Secondo una metanalisi l’iperomocisteinemia presenta un rischio di distacco di placenta maggiore (pooled OR5.3; CI, 1.8 to 15.9) della semplice omozigosita’ per la mutazione MTHFR(2.3; CI, 1.1 to 4.9). Ray JG, Laskin CA: Folic acid and homocyst(e)ine metabolic defects and the risk of placental abruption, pre-eclampsia and spontaneous pregnancy loss: A systematic review. Placenta 1999; 20:519-529. Dove si può intervenire? •A livello cellulare riducendo l’omocisteina • A livello endoteliale favorendo la produzione di ossido nitrico Smaltimento dell’omocisteina CH3 CH3 OMOCISTEINA METIONINA CH3 Diidrofolato reduttasi Diidrofolato reduttasi Metionina sintetasi MTHF C677T B12 THF CH2 Metilen THF DHF Acido folico COH Acido folinico Finkelstain JD. The metabolism of homocysteine: pathways and regulation. Eur J Ped 157:540, 1998 Produzione Ossido Nitrico NADPH NADP eNOS “accoppiata” Citrullina + NO Arginina BH4 5-MTHF eNOS “disaccoppiata” O2- IL 5MTHF migliora la funzione endoteliale attraverso vari meccanismi: • Riducendo i livelli di omocisteina; • Riducendo il perossinitrito ed il superossido; • Mantenendo in forma ridotta la biopterina, ovvero come BH4; • Mimando tridimensionalmente la BH4 e quindi attivando l’eNOS direttamente (con conseguente produzione di NO). I due meccanismi d’azione sono INDIPENDENTI 5-MTHF Abbassa direttamente i livelli di omocisteina impedendone quindi l’accumulo OMOCISTEINA Agisce direttamente sulla produzione di NO (vasodilatatore e antiaggregante piastrinico) METIONINA NO eNOS 5MTHF 5MTHF eNOS Riduzione del fattore di rischio Miglioramento della funzione endoteliale CONCLUSIONI • Gli studi suggeriscono che l’iperomocisteinemia (e non le mutazioni MTHFR) si associa ad un aumentato rischio di TEV e “adverse pregnancy outcomes”. • Mentre l’omozigosita’ per le mutazioni MTHFR e’ molto comune (10% to 20%) l’iperomocisteinemia e’ abbastanza rara. • Lo screening per l’ omocisteinemia non deve essere fatto routinariamente • Secondo le linee guida SISET 2008 in presenza di iperomocisteinemia e’ suggerita la supplementazione con folati per tutta la durata della gravidanza GRAZIE PER L’ATTENZIONE