Quest’ultima espressione rappresenta nel piano log T - log r una famiglia di rette di pendenza -1/5, luogo dei punti nei quali si deve trovare il nucleo per poter bruciare l’idrogeno con efficienza sufficiente a generare la luminosità che compete a una stella di quella massa. Quando una stella di determinata massa si contrae, i valori di pressione e temperatura centrali seguono le curve 7.2 che, inizialmente rette di pendenza 1/3, si “incurvano” successivamente verso il basso a causa della crescente degenerazione. Se la curva raggiunge la relativa retta di produzione di energia, in quel punto e quindi per quei valori di pressione e temperatura, il collasso si arresta e la stella comincia a bruciare idrogeno. Ma se la traiettoria si incurva prima che venga raggiunta la retta di produzione energetica, la stella non riuscirà mai ad innescare il bruciamento nucleare. Il valore di massa limite per l’innesco trovato in questo modo (per le abbondanze chimiche adottate) risulta di 0.08 Masse Solari. Il procedimento adottato si può degenere. 9 generalizzar e al bruciamento dell’elio in un nucleo successive secondo lo schema seguente: 1. Scelgo una massa M 2. Scelgo un valore di r 3. Calcolo Tc con l’equazione del gas perfetto (7.1) 4. Stimo F1/2(y) usando la (vedi [2.44]): F1 2 (y ) = h3 2 me k 4p mH ( ) -3 2 r c Tc me ovvero, passando ai valori numerici con l’abbondanza chimica assunta: ( ) 3 2 log F1 2 y = log r c - log Tc + 7.9651 5. Dalla tabella in appendice al Capitolo 2 leggo il valore di 2/3 F3/2(y) corrispondente al valore di F1/2(y) così calcolato e ricalcolo la Tc con la 7.2 6. Torno al punto 4 finchè y raggiunge valori alti (≥ 20), oltre i quali la degenerazione è da considerarsi completa. Da quel punto in poi la curva nel piano log T - log r diventa pressochè verticale, ovvero il nucleo si raffredda a densità costante. Si ottengono in questo modo delle “traiettorie” sul piano log T - log r che indicano i valori di pressione e temperatura centrale nella stella di massa M. Ripetendo l’iterazione per diversi valori della massa, si ottiene una famiglia di curve che sostituiscono le rette di pendenza 1/3 tracciate in precedenza. Dobbiamo ora stimare l’andamento della produzione di energia nel nucleo della stella. Assumiamo logicamente che il processo di bruciamento avvenga secondo la catena p-p. Avremo per il coefficiente di produzione di energia per unità di massa (arrotondando a 5 l’esponente della temperatura): e = e0 r T 5 Assumiamo inoltre che il bruciamento coinvolga solo una frazione q = 0.1 della massa della stella. La luminosità L della stella sarà dunque: ( ) 3 2 log F1 2 y = log r c - log Tc + 7.9651 Dividiamo per le unità solari e assumiamo per r e T i valori centrali rc e Tc : 5 L M MQ = e 0 rc Tc q X LQ M Q LQ Sappiamo che per i modelli stellari in equilibrio, esiste una relazione di proporzionalità tra massa e luminosità, ovvero: L Ê M ˆ = LQ ÁË M Q ˜¯ n Per stelle di piccola massa, possiamo assumere n = 4. Tenendo conto del valore di X adottato (0.68), possiamo uguagliare le espressioni della luminosità e passando ai logaritmi: 1 5 3 5 log Tc = - log r c + log 8 M + 7.53 MQ Ricavando da questa il raggio e sostituendo nell’espressione della pressione centrale, abbiamo: 1 R Ê 4p r ˆ =Á ◊ c˜ Ë 3 ◊ 54.2 M ¯ 13 Ê 4p ˆ ˜ Ë 3 ◊ 54.2 ¯ 4 3 r c4 3 M 2 3 Pc = 11.05 G Á Dal momento che stiamo analizzando una stella di piccola massa, il contributo della pressione di radiazione sarà piccolo rispetto alla pressione gassosa (la condizione è che sia costante in tutta la stella). Quindi, sempre nell’assunzione che valga l’equazione del gas perfetto possiamo esprimere la pressione centrale in funzione della temperatura e del peso molecolare medio come: Pc = k m c mH r c Tc Uguagliando le due espressioni abbiamo: Tc Ê 4p ˆ = 11.05 G Á ˜ Ë 3 ◊ 54.2 ¯ 4 3 m c mH k rc M 2 3 13 Per la composizione chimica e il peso molecolare medio assumiamo: X = 0.68 Y = 0.28 Z = 0.04 fi m = 0.63 Allora passando ai logaritmi e utilizzando la massa solare come unità, abbiamo: 1 3 2 3 log Tc = log r c + log M + 6.46 MQ Sul piano log T - log r, questa equazione rappresenta una famiglia di rette con pendenza 1/3. Dobbiamo ora tener conto di una possibile degenerazione, anche parziale, del gas elettronico. In questo caso la pressione centrale, utilizzando l’espressione della densità [2.44] nella [2.47] del Capitolo 2, diventa: Pc = k m i mH ( ) ¸Ô r ( ) ˝˛Ô ÏÔ m 2 F3 2 y i Ì1 + m e 3 F1 2 y ÓÔ c Tc dove le F1/2(y) e F3/2(y) sono le funzioni di Fermi-Dirac di indice 1/2 e 3/2 (tabulate in appendice al Capitolo 2). Uguagliando questa espressione alla pressione centrale del modello standard e passando direttamente ai logaritmi, abbiamo: log Tc = Ï 2 F3 2 (y ) ¸Ô 1 2 M log r c + log + 6.786 - log ÔÌ1 + 1.12 ◊ ˝ 3 F1 2 (y ) Ô 3 3 MQ ÔÓ ˛ Per tracciare le nuove curve nel piano log T - log r, possiamo procedere per iterazioni 7 Per valori standard del peso molecolare medio elettronico, si ha, in forma logaritmica: log T = 2 log r + 4.88 3 Spostandosi verso destra nel diagramma si incontra la regione del gas degenere relativistico. Le equazioni relative sono: Kmm T = 2 e H r3 k 1 1 log T = log r + 7.07 3 La transizione tra il gas degenere non relativistico e quello relativistico si ottiene dall’uguaglianza (indipendente dalla temperatura): 5 3 K1 r = K2 r 4 3 Ovvero per log r = 3 log K2 = 6.6 K1 7.3 Massa critica per l’innesco Assumiamo che valga l’equazione di stato del gas perfetto e utilizziamo il modello standard di Eddington (vedi Capitolo 6 - Modelli politropici). Ricordiamo che il modello standard è caratterizzato da un rapporto b costante in tutta la stella tra la pressione gassosa e quella totale, ovvero: b= Pgas = costante P In questo caso l’equazione di stato (gas + radiazione) assume la forma di un politropo con indice n = 3. Dalla soluzione dell’equazione di Lane-Emden relativa all’indice politropico 3, abbiamo rc = 54.2 r Pc = 11.05 G M2 R4 Sostituendo il valore della densità media nell’espressione della densità centrale, avremo: rc = ÊÁ 3 ◊ 54.2 ˆ˜ M3 Ë 4p ¯ R 6 Diagramma stato Diagramma di di stato Figura 7.1 Diagramma di stato della materia stellare rappresentato nel piano LogT-Logr. 11 10 P ~ T4 log T (K) 9 8 P ~ r 4/3 P ~ rT 7 P ~ r 5/3 6 5 -2 0 2 4 6 8 10 Log r 1 4 k aT = rT 3 m mH la quale, assumendo il valore standard per il peso molecolare medio m = 0.63, assume la forma logaritmica: 1 log T = log r + 7.57 3 Al di sotto della demarcazione relativa alla pressione di radiazione, il gas segue la legge dei gas perfetti finchè la densità non diviene sufficientemente alta, per una data temperatura, da portare il gas elettronico in condizioni di degenerazione. La retta di demarcazione tra il gas perfetto e quello degenere (non relativistico) è data dall’eguaglianza: 5 k k rT = r T + K1 r 3 m mH m a mH Dove K1 è la costante dell’equazione del gas degenere non relativistico. Tenendo conto dell’uguaglianza: 1 1 1 = + m me m a la precedente si riduce a: K m m T = 1 e H r3 k 2 5 Capitolo 7 Massa limite Questo Capitolo discute la stima della massa limite, ossia della massa al disotto della quale non si ha l’innesco delle reazioni termonucleari. 7.1 Introduzione Q uesto capitolo presenta un metodo per stimare la massa limite al di sotto della quale una protostella in contrazione gravitazionale non riesce a raggiungere la temperatura centrale necessaria al bruciamento dell’idrogeno. Lo stesso metodo si può estendere alla massa dei nuclei (cores) di elio e carbonio in stelle evolute al di sotto della quale non si innescano le reazioni di bruciamento rispettivamente dell’elio e del carbonio. Dall’analisi dei parametri principali delle stelle di piccola massa (M < 2 M~) che iniziano il bruciamento dell’H e che si trovano quindi, per definizione, nella parte bassa della Sequenza Pricipale di Età Zero (ZAMS = Zero Age Main Sequence), notiamo che al diminuire della massa, la temperatura centrale scende mentre la densità centrale aumenta. Come si è visto nel Capitolo 2, questa tendenza può portare gradualmente alla degenerazione del gas elettronico. In quel caso l’equazione di stato dei gas perfetti non è più adeguata a descrivere il comportamento del gas e deve essere sostituita da quelle relative allo stato di degenerazione presente. Si ricorderà che nel caso di degenerazione completa, la pressione non dipende più dalla temperatura. Se si raggiunge dunque questa condizione prima dell’innesco delle reazioni nucleari, la temperatura centrale raggiungerà un massimo e poi, durante la fase di degenerazione, comincerà a scendere lentamente in quanto l’unica sorgente di energia utilizzabile per sostenere la luminosità della stella è la sua energia interna. 7.2 Il diagramma di stato P er poter stabilire quale equazione di stato sia da utilizzare per descrivere la mate ria stellare in funzione della sua densità e temperatura, è molto utile il diagramma di stato Log r - Log T (Figura 7.1). In questo diagramma sono riportate le linee di demarcazione tra le varie zone del piano Log r - Log T entro le quali prevale una determinata equazione di stato. Per temperature elevate prevale la pressione di radiazione: questa situazione è rappresentata dalla regione del piano al di sopra della linea blu che corrisponde all’eguaglianza: 4 Prefazione al 3º Volume Il 3º Volume delle Dispense raccoglie alcuni argomenti di Fisica e Astrofisica di particolare interesse didattico, sviluppandoli e approfondendoli rispetto alla trattazione del libro di testo adottato. La versione elettronica, disponibile in rete, include i collegamenti agli Excel Workbooks che sono stati utilizzati per la realizzazione di grafici e tabelle. Al momento il piano del 3º Volume include i seguenti Capitoli: - Emissione di Corpo Nero - Fotometria stellare e diagrammi colore-colore - Il Gas Elettronico Degenere - Equazioni di stato - Trasformazioni politropiche - Modelli stellari politropici - Massa limite per l’innesco del bruciamento dell’H e dell’He - Orbite in Relatività Generale Ultimo aggiornamento: 29/1/2002 3 DISPENSE DI ASTRONOMIA E ASTROFISICA Argomenti di Astrofisica © Prof. Piero Benvenuti Dipartimento di Scienze Fisiche Università di Cagliari Phone +39-070-675-4319 • E-mail: [email protected] Versione: Dicembre 2000 (draft) 2 Volume 3 CORSO DI LAUREA IN FISICA Dispense di Astronomia e Astrofisica Piero Benvenuti Argomenti di Astrofisica 1