D.S.A.
• CHE COSA SIGNIFICA L’ ACRONIMO D.S.A.?
• D= DISTURBO : ossia «disfunzione», ovvero
cattivo funzionamento;
• S=SPECIFICO: si intende non derivato da altra
patologia;
• A=APPRENDIMENTO: il processo di
registrazione delle informazioni che potranno,
poi, modificare il comportamento.
• COSTITUISCONO dunque DSA quei DISTURBI
non secondari ad altra patologia, ma
riconducibili ad una causa propria che inficiano
le corrette prestazioni di lettura, scrittura e
delle abilità matematiche
• I riferimenti internazionali utilizzati nella
definizione e classificazione dei disturbi specifici
dell’ apprendimento (DSA) sono ICD-10( F 81
Disturbi evolutivi specifici delle abilità
scolastiche); DSM IV TR ( 315 Disturbi dell’
apprendimento).
• Si tratta di disturbi che coinvolgono uno
specifico dominio di abilità, lasciando intatto il
funzionamento intellettivo generale.
• Sulla base del deficit funzionale vengono
distinte le seguenti condizioni cliniche:
• DISLESSIA, cioè disturbo nella lettura( intesa
come decodifica del testo);
• DSORTOGRAFIA, cioè disturbo nella
scrittura(intesa come abilità di codifica
fonografica e competenza ortografica);
• DISGRAFIA, cioè disturbo nella grafia( intesa
come abilità grafo-motoria);
• DISCALCULIA, cioè disturbo nelle abilità di
numero e di calcolo( intese come capacità di
comprendere e operare con i numeri).
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IL DSA è un disturbo cronico e si manifesta con
caratteristiche diverse nel corso dell’ età evolutiva e
delle fasi di apprendimento scolastico.
La sua prevalenza appare maggiore nella scuola
primaria e secondaria di primo grado. Inoltre la
percentuale dei casi aumenta in presenza delle
cosiddette lingue «opache» ( per es. l’ inglese) dove è
complessa la relazione tra grafemi e fonemi. Inferiore è
la percentuale dei casi con le lingue «trasparenti».
La diagnosi di DSA avviene in una fase successiva
all’ inizio del processo di apprendimento scolastico.
E’ necessario che sia terminato il normale processo
di insegnamento delle abilità di lettura e di
scrittura ( fine della 2°primaria ) e di calcolo
( fine della 3° primaria ).
• E’ possibile in uno stesso soggetto, di più disturbi
specifici dell’ apprendimento o la compresenza di altri
disturbi neuropsicologici ( come ADHD, disturbo dell’
attenzione con iperattività ) e psicopatologici ( ansia,
depressione e disturbi della condotta ).
• La presenza dei DSA oscilla tra il 2,5 e il 3,5% della
popolazione in età evolutiva.
• I DSA hanno, infine, un importante impatto sia a
livello individuale ( frequente abbassamento del
livello curriculare conseguito e/o prematuro
abbandono scolastico nel corso della scuola
secondaria di secondo grado ),
sia a livello sociale ( riduzione della realizzazione
delle potenzialità sociali e lavorative dell‘individuo ).
• I DSA sono attualmente sottodiagnosticati,
riconosciuti tardivamente o confusi con altri
disturbi.
• La precocità e la tempestività degli interventi
sono molto importanti per migliorare i risultati
nel trattamento dei disturbi.
• QUANDO IN CLASSE UN RAGAZZO NON
APPRENDE, DOBBIAMO CHIEDERCI IL PERCHE’.
PATOL. PSIC. O
NEUR.
DISTURBI DELLA
SIMBOLIZZAZIO
NE
RITARDO
MENTALE
PERCHE’
NON
APPRENDE?
FORTE
DEMOTIVAZIO
NE
FORTE
DIVERSITA’
CULTURALI
SCARSA
COMPETENZA
LINGUISTICA
DISTURBI DEL
COMPORTAMENTO
DISTURBI VISIVI
E/O UDITIVI
• SE ESCLUDIAMO TUTTO QUESTO, E’
OPPORTUNO IPOTIZZARE UN DISTURBO
SECIFICO DELL’ APPRENDIMENTO.
• Quali sono i sintomi più comuni nei DSA?
AREA LINGUISTICO-LETTERARIA : NON LEGGONO IN MODO
FLUENTE, SONO LENTI A SCRIVERE ( IN MODO PARTICOLARE
QUANDO DEVONO COPIARE DALLA LAVAGNA), COMMETTONO
ERRORI, SALTANO PAROLE E RIGHE, NON UTILIZZANO
ARMONIOSAMENTE LO SPAZIO DEL FOGLIO. I DISLESSICI O
DISORTOGRAFICI POSSONO SOSTITUIRE LETTERE CON GRAFIA
SIMILE O CON SUONI SIMILI, OMETTONO LE DOPPIE E LA
PUNTEGGIATURA, IMPARANO L’ORDINE ALFABETICO CON
DIFFICOLTA’, MOSTRANO UN LESSICO POVERO ECC…
TUTTI I DSA HANNO DIFFICOLTA’ NELL’APPRENDERE LE LINGUE
STRANIERE, IN PARTICOLARE, LA LORO SCRITTURA.
• AREA LOGICO –MATEMATICA: NON RIESCONO AD IMPARARE
LE TABELLINE, A FARE I CALCOLI IN AUTOMATICO, AD ESEGUIRE
NUMERAZIONI REGRESSIVE E LE PROCEDURE DELLE OPERAZIONI
ARITMETICHE.
NEL DISTURBO DEL CALCOLO POSSONO ESSERE COMPROMESSE DIVERSE CAPACITA’ INCLUSE QUELLE « LINGUISTICHE»
( PER ES. COMPRENDERE O NOMINARE I TERMINI, LE OPERAZIONI O I CONCETTI MATEMATICI ECC…),
« PERCETTIVE» ( RICONOSCERE O LEGGERE SIMBOLI NUMERICI O
SEGNI ARITMETICI E RAGGRUPPARE OGGETTI IN GRUPPI),
« ATTENTIVE» (COPIARE CORRETTAMENTE I NUMERI O FIGURE,
RICORDARSI DI AGGIUNGERE IL RIPORTO ECC…) E « MATEMATICHE» ( SEGUIRE SEQUENZE DI PASSAGGI MATEMATICI, CONTARE OGGETTI, ECC…)
• COSA POSSIAMO FARE NOI INSEGNANTI SE
SUPPONIAMO CHE UN ALUNNO POSSA AVERE DSA ?
SE I DUBBI SONO CONFERMATI E’ NECESSARIO INVITARE LA FAMIGLIA A RICHIEDERE UN APPUNTAMENTO IN UN CENTRO SPECIALIZZATO PER LA VALUTAZIONE DEI DSA.
PER GLI ALUNNI CON DIAGNOSI DI DSA, E’ ATTO DOVUTO LA STESURA DI UN PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ( PDP ) ELABORATO CON LA COLLABORAZIONE DI TUTTI I COMPONENTI DEL
C. DI C.
CHE COS’E’ IL PDP ?
PIANO : E’ UN PROGRAMMA, UN PROGETTO, UNA STRATEGIA
DIDATTICO : LO SCOPO DELLA DIDATTICA E’ IL MIGLIORAMENTO DELL’ EFFICACIA E SOPRATTUTTO DELL’ EFFICIENZA DELL’ APPRENDIMENTO DELL’ ALLIEVO, DELL’ EFFICACIA E DELL’ EFFICIENZA DELL’ INSEGNAMENTO DEL DOCENTE.
PERSONALIZZATO : INDICA LA DIVERSIFICAZIONE DELLE METODOLOGIE, DEI TEMPI, DEGLI STRUMENTI NELLA PROGETTAZIOZIONE DEL LAVORO DELLA CLASSE.
• COME VIENE REDATTO ?
LA REDAZIONE DEVE CONTENERE E SVILUPPARE I
SEGUENTI PUNTI:
• ANALIZZA LA SITUAZIONE DELL’ ALUNNO
• INDIVIDUA GLI EFFETTIVI LIVELLI DI APPRENDIMENTO NEI
DIVERSI AMBITI DISCIPLINARI
• DEFINISCE GLI OBIETTIVI ESSENZIALI CHE L’ ALUNNO DEVE
RAGGIUNGERE PER CIASCUNA DISCIPLINA
• INDIVIDUA LE METODOLOGIE ADEGUATE
• DEFINISCE GLI STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI
(TENENDO CONTO CHE GLI STESSI STRUMENTI ANDRANNO
ASSICURATI ANCHE IN SEDE DI ESAME)
• SPECIFICA LE MODALITA’ DI VALUTAZIONE PER OGNI
DISCIPLINA
DEFINISCE L’ ASSEGNAZIONE DEI COMPITI A CASA E I RAPPORTI
CON LA FAMIGLIA.
V. ZATTONI
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Dislessia - Pitagora Taranto