Il problema: un percorso ad ostacoli • Spunti per insegnare ad affrontare e risolvere problemi matematici 19 marzo 2013 Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 1 Lunghezza di una linea limitata Intuitivamente: linea limitata è una linea nella quale è possibile individuare un primo punto e un ultimo punto, tra i quali sono compresi tutti gli altri punti della linea. Esempi di linee limitate: Esempi di linee non limitate: segmenti, circonferenze, archi di circonferenza, ellissi, … rette, semirette, iperboli, parabole, … hanno una qualità chiamata “lunghezza” che è una grandezza estensiva non è definita la loro lunghezza Concetto definito a partire dai segmenti Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 2 Lunghezza di un segmento relazione fondante: congruenza tra due segmenti, realizzata concretamente tramite il trasporto rigido la congruenza è una relazione di equivalenza: P. riflessiva: ogni segmento x è congruente a se stesso xx P. simmetrica: se un segmento x è congruente a un segmento y, allora y è congruente a x xy yx P. transitiva: se un segmento x è congruente a un segmento y e y è congruente ad un segmento z, allora anche x è congruente a z xyeyz xz Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 3 mediante trasporto rigido si verifica che: d a b c aef h f bdh e cg g segmenti tra loro congruenti formano una classe di equivalenza ℓ2 ℓ1 d a e b h f c g ℓ3 la proprietà che accomuna segmenti appartenenti alla stessa classe di equivalenza, cioè uguali rispetto al movimento rigido, si chiama lunghezza Segmenti congruenti definiscono la stessa lunghezza, rappresentata da un segmento qualunque della classe Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 4 Analogia nel procedimento definitorio del concetto di lunghezza di un segmento e di quello di direzione di una retta: Insieme di rette del piano Insieme di segmenti del piano relazione di equivalenza: parallelismo Ripartizione in classi di parallelismo relazione di equivalenza: congruenza Ripartizione in classi di congruenza associazione ad ogni classe di una proprietà astratta associazione ad ogni classe di una proprietà astratta Definizione di direzione Definizione di lunghezza Due rette o sono uguali o sono diverse rispetto alla direzione Due segmenti o sono uguali o sono diversi rispetto alla lunghezza Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 5 Differenze tra la “qualità” direzione di una retta e la “qualità” lunghezza di un segmento Rette aventi direzione diversa non possono essere “ordinate” rispetto alle relative direzioni Segmenti aventi lunghezza diversa possono essere “ordinati” rispetto alle relative lunghezze Non ha alcun significato la somma di due direzioni Ha senso determinare la somma di due lunghezze Non ha alcun significato parlare di multipli e sottomultipli di una direzione Ha senso parlare di multipli e di sottomultipli di una lunghezza La direzione non è una grandezza La lunghezza è una grandezza estensiva Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 6 Addizione tra lunghezze addizione tra segmenti: siano AB e BC due segmenti tra loro adiacenti; si chiama segmento somma di AB con BC il segmento AC e si scrive AC = AB + BC A B C l’addizione tra segmenti è definita solo se i segmenti sono fra loro adiacenti; se i segmenti non sono adiacenti il segmento somma non è definito. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 7 addizione tra lunghezze: fondata su possibilità di sommare due segmenti adiacenti possibilità di rappresentare una lunghezza con uno qualunque degli infiniti segmenti appartenenti alla classe di equivalenza associata alla lunghezza Siano ℓ1 e ℓ2 due lunghezze; scelto un segmento AB come rappresentante di ℓ1, si prenda come rappresentante per ℓ2 un segmento BC adiacente ad AB. Si definisce somma di ℓ1 con ℓ2 la lunghezza rappresentata dal segmento AC ℓ1 + ℓ2 = ℓAC Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 8 Lunghezza di una spezzata: è la lunghezza somma delle lunghezze dei lati della spezzata Non ha senso la somma di segmenti E AB + BC + CD + DE B D A Ha senso la somma delle lunghezze C ℓAB + ℓBC + ℓCD + ℓDE e il risultato è la lunghezza della spezzata ABCDE Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 9 Lunghezza di una linea curva (da “Nel mondo della geometria” vol. 5 a cura di C. Colombo Bozzolo, Angela Costa e Carla Alberti Erickson da pag. 55 a pg. 60) Nel caso di linee che non sono segmenti e non sono spezzate la definizione rigorosa di lunghezza comporta il ricorso a processi infinitesimali, ossia l’approssimazione della linea con spezzate che sono progressivamente più “prossime” alla linea e hanno i vertici sulla linea o sono ad essa tangenti, come mostrano i seguenti disegni La lunghezza della linea è il limite a cui tende la successione delle lunghezze delle spezzate così costruite, quando tende ad infinito il numero dei lati delle spezzate. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 10 I concetti di lunghezza, area, volume (da “Nel mondo della geometria” vol. 5 a cura di C. Colombo Bozzolo, Angela Costa e Carla Alberti Erickson da pag. 55 a pg. 60) Nella pratica la lunghezza di una linea con elementi curvi si determina o tramite rettificazione, per esempio con cordicelle, oppure con il curvimetro, ruota graduata in centimetri da fare scorrere sulla linea. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 11 Curvimetri Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 12 La lunghezza e la sua misura (da “Nel mondo della geometria” vol. 5 a cura di C. Colombo Bozzolo, Angela Costa e Carla Alberti Erickson da pag. 82 a pg. 86) Itinerario didattico 6.1 Confronto di lunghezze 6.1.1 Confronto diretto di lunghezze 6.1.2 Confronto indiretto di lunghezze con l’uso di un medio termine 6.2 Misurazione di lunghezze con unità di misura arbitrarie 6.2.1 Utilizzo di unità di misura di un solo tipo 6.2.2 Utilizzo contemporaneo di più unità di misura 6.3 Misurazione di lunghezze con unità di misura convenzionali 6.3.1 Utilizzo del metro 6.3.2 Costruzione dei sottomultipli del metro 6.3.3 Costruzione dei multipli del metro 6.4 Il concetto di perimetro 6.4.1 Determinazione della lunghezza di una linea limitata 6.4.2 Determinazione del perimetro di un poligono 6.4.3 Determinazione della lunghezza di una circonferenza Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 13 La lunghezza e la sua misura (da “Nel mondo della geometria” vol. 5 a cura di C. Colombo Bozzolo, Angela Costa e Carla Alberti Erickson da pag. 82 a pg. 86) La lunghezza è senza alcun dubbio la grandezza di cui gli alunni hanno maggiore esperienza extrascolastica, sia per quanto riguarda la grandezza in sé sia per quanto riguarda la relativa misura. Pluralità di manifestazioni e di espressioni per la lunghezza altezza distanza spessore lunghezza altitudine o profondità larghezza Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 14 La lunghezza e la sua misura (da “Nel mondo della geometria” vol. 5 a cura di C. Colombo Bozzolo, Angela Costa e Carla Alberti Erickson da pag. 82 a pg. 86) Dal linguaggio comune: “quanto è lungo quel film?” non si intende sapere quant’è la lunghezza della pellicola, ma quanto dura la proiezione del film. “in un tema non conta la lunghezza” ci si riferisce al numero di pagine scritte, numero che può essere considerato una misura di area. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 15 La lunghezza e la sua misura (da “Nel mondo della geometria” vol. 5 a cura di C. Colombo Bozzolo, Angela Costa e Carla Alberti Erickson da pag. 82 a pg. 86) Visualizziamo in modo sintetico le diverse terminologie con cui può essere espressa la lunghezza, con un albero vicino Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 16 6.1.1 Confronto diretto di lunghezze (da “Nel mondo della geometria” vol. 5 a cura di C. Colombo Bozzolo, Angela Costa e Carla Alberti Erickson da pag. 82 a pg. 86) Condizione necessaria affinché una “qualità” possa essere definita grandezza è che due enti possano essere confrontati rispetto a questa “qualità” in modo da stabilire se rispetto ad essa sono uguali o non sono uguali; inoltre, nel caso di non uguaglianza, deve essere possibile confrontare i due enti, così da stabilire quale di essi “possiede” più o meno intensamente la “qualità” (stabilire relazioni d’ordine) Confronto diretto, ossia l’accostamento o la sovrapposizione dei due enti di cui si vuole confrontare la lunghezza. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 17 Confronto diretto nella vita quotidiana • fa allineare in ordine crescente di altezza: per eseguire il comando non è necessario sapere quanto ciascuno è alto, basta accostarsi spalla a spalla e vedere la spalla di quale bambino sopravanza quella dell’altro; • verificare se un mobile passa o non passa da una porta per larghezza o per altezza; • se un libro sta sul ripiano di una libreria a mensole; • se uno scatolone passa o meno sotto il letto;… Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 18 6.1.1 Confronto diretto di lunghezze (da “Nel mondo della geometria” vol. 5 a cura di C. Colombo Bozzolo, Angela Costa e Carla Alberti Erickson da pag. 82 a pg. 86) La semplicità della richiesta di un confronto diretto non è, però, sinonimo di banalità in quanto gli alunni devono rendersi conto che per effettuare il confronto è necessario fare coincidere il “punto di partenza” dei due enti. Inoltre, essi sperimentano che ha senso il confronto di lunghezze solo per i corpi rigidi, nel senso di corpi che non sono estensibili ed elastici, mentre possono essere flessibili e “non diritti”: date due cordicelle è possibile stabilire quale è più lunga, tendendole, mentre la medesima operazione è priva di significato nel caso di due elastici. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 19 Riflessioni sul linguaggio • Un oggetto non è lungo o corto, alto o basso, largo o stretto, … in assoluto, ma è più o meno lungo, più o meno corto, …. di un altro. • Alla varietà nei modi di esprimere la lunghezza si aggiunge la presenza di termini, per lo più aggettivi, propri per indicare la “mancanza” di lunghezza: più corto, più stretto, più basso, … Anche in questo caso si tratta di un linguaggio fortemente connesso alle situazioni reali, nelle quali si distingue anche il caldo dal freddo, pur avendo esistenza fisica solo il calore e il freddo è assenza di calore, non ha esistenza in sé. • È importante guidare gli alunni a formulazioni nelle quali sia ben chiara la grandezza rispetto alle quali due oggetti vengono confrontati, anche per non indurre l’idea errata di due diversi ordinamenti opposti e presenti contemporaneamente: quello delle lunghezze e quello delle “strettezze”; all’espressione “la cannuccia rossa è più corta della cannuccia verde” è, dunque, preferibile sostituire “la cannuccia rossa è meno lunga della cannuccia verde”. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 20 Importante • • L’uguaglianza o la non uguaglianza di lunghezza non dipendono dalla posizione dei due corpi. Se si dispongono sul banco un pezzo di cannuccia A e un pezzo di cannuccia B, in modo che, per esempio, siano affiancate come mostra il disegno A B • si rileva che B è più lunga di A. Se, poi, le stesse due parti di cannuccia vengono diversamente disposte, la relazione tra le loro lunghezze non cambia B A Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 21 La lunghezza L’unità di misura della lunghezza è il metro (m), definito come la distanza percorsa dalla luce, nel vuoto, in un intervallo di tempo pari a 1/299 792 458 di secondo. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 22 Riflettiamo… Misurare è un problema perché … è certo che si commettono errori diverso è misurare nelle scienze sperimentali dal misurare in matematica Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 23 È impossibile determinare la misura “vera” di una grandezza ogni misura è affetta da errore Errori casuali Errori sistematici causati da molteplici fattori (vibrazioni,…) difetti negli strumenti non eliminabili o in eccesso o in difetto sia in eccesso sia in difetto eliminabili Teoria degli errori Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 24 Qualche esempio: Se si usa una bilancia con la sensibilità al grammo, è necessario esprimere le misure di massa fino alla cifra dei grammi: 3,46 hg 8,235 kg 7,0 dag La scrittura 7,0 dag letta in matematica ha uno 0 “inutile”: 7,0 dag = 7 dag nelle scienze sperimentali contiene indicazione della sensibilità dello strumento l’equivalenza 15 kg = 1 500 g è corretta dal punto di vista matematico scorretta dal punto di vista sperimentale: 15,00 kg = 1 500 g l’equivalenza 600 g = 0,6 kg è corretta dal punto di vista matematico e da quello sperimentale Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 25 Tre sono i “livelli” ENTE (GEOMETRICO) segmento (linea limitata) poligono (figura piana limitata) attraverso relazione di equivalenz a fissata unità di misura GRANDEZZA (qualità estensiva) congruenza equiestensione MISURA lunghezza numero area numero angolo congruenza ampiezza numero figura solida equiestensione volume numero Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 26 È giusto o sbagliato dire … Il lato di un quadrato misura 5 cm L’area di un triangolo misura 38 m2 Il perimetro di un rettangolo è lungo 20 cm L’angolo retto misura 90° Il volume di un cubo è 64 cm3 Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 27 Quali unità di misura? Sistema Internazionale di Unità (SI) (XI Conferenza Generale di Pesi e Misure – 1960) Legge dello Stato Italiano: Legge n. 122 del 14.04.1978 D.P.R. n. 802 del 12.08.1982 Precisa: grandezze, unità di misura e simboli ammessi multipli e sottomultipli regole di scrittura Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 28 SI: grandezze, unità di misura e simboli Grandezze fondamentali: 7 grandezze indipendenti l’una dall’altra GRANDEZZA UNITÀ MISURA SIMBOLO lunghezza metro m massa chilogrammo kg intervalli di tempo secondo s temperatura kelvin K intensità corrente ampere A intensità luminosa candela intern. cd quantità di sostanza mole mol Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 29 Grandezze derivate: tutte le grandezze non fondamentali sono definite a partire dalle grandezze fondamentali oppure da altre non fondamentali già definite Esempi - La velocità è il rapporto tra la variazione dello spazio percorso (lunghezza) e l’intervallo di tempo in cui è avvenuta tale variazione. - L’accelerazione è il rapporto tra la variazione della velocità e l’intervallo di tempo in cui è avvenuta tale variazione. le loro unità di misura sono derivate da quelle delle corrispondenti grandezze fondamentali Esempi - Per la velocità: 1 m/s - Per l’accelerazione: 1 m/s2 Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 30 Unità tollerate: per alcune grandezze del SI sono annesse ammesse a tempo indeterminato unità di misura diverse da quelle convenzionali GRANDEZZA UNITÀ MISURA SIMBOLO volume litro L, l, ℓ massa tonnellata t area ara a 1 a = 10 dam2 1 ha = 102 a = 10 hm2 Unità di misura di volume 1m3 Unità di misura di capacità 1kl 1dm3 1hl 1dal 1l 1cm3 1dl Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 1cl 1l 31 SI: multipli e sottomultipli di un’unità di misura vengono precisati i valori dei multipli e dei sottomultipli ammessi, il loro nome, da premettere a quello dell’unità, e il loro simbolo, da premettere a quello dell’unità FATTORE NOME SIMBOLO 1018 exa E 1015 peta P 1012 tera T L 109 giga G T 106 mega M 103 kilo k I 102 etto h 101 deca da 1 unità Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 M U P L I 32 FATTORE NOME SIMBOLO 1 unità 101 deci d 102 centi c 103 milli m 106 micro 109 nano n 1012 pico p 1015 femto f 1018 atto a Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 S O T T O M U L T I P L I 33 Multipli e sottomultipli tollerati: sono consentiti per alcune unità di misura multipli e sottomultipli non del tutto decimali, ma sessagesimali GRANDEZZA UNITÀ SOTTOMULTIPLI Ampiezza angolo grado (1°) primo (1’)= 1/60 (di grado) secondo (1”)= 1/60 (di primo) Intervalli di tempo secondo (1s) Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 MULTIPLI minuto (1 min)= 60 s ora (1h)= 60 min 34 SI: alcune regole di scrittura Alcuni metri Alcuni m Giusto! Sbagliato! Se l’unità di misura non è riferita ad un valore numerico scritto in cifre, allora l’unità va scritta per esteso L’unità di misura segue il valore numerico cui si riferisce, tranne nel caso dei simboli monetari 7 kg. 3h 15min 9 sec 2 mt. 7 kg 3h 15min 9s 2m s 12 5€ Sbagliato! 12 s €5 Giusto! I simboli delle unità di misura non vanno puntati (sono simboli non abbreviazioni), vanno scritti in riga con il valore, non ammettono altra Sbagliato! Giusto! Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - scrittura Marinella Delda Torchio 35 quella indicata nel SI. Mathesis Varese marzo maggio 2013 Il soggetto è un ente geometrico Il verbo fa riferimento a un numero Il lato di un quadrato misura 5 cm È una lunghezza, quindi una grandezza Sbagliato! Formulazioni corrette: Il lato di un quadrato è lungo 5 cm La lunghezza del lato di un quadrato è 5 cm La misura, in centimetri, della lunghezza del lato di un quadrato è 5 Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 36 Il soggetto è una grandezza Il verbo fa riferimento a un numero L’area di un triangolo misura 38 m2 È un’area, quindi una grandezza Sbagliato! Formulazioni corrette: L’area di un triangolo è 38 m2 Un triangolo ha area 38 m2 La misura, in metri quadrati, dell’area di un triangolo è 38 Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 37 Il soggetto è una grandezza Sbagliato! Il predicato esprime una Il perimetro di un proprietà rettangolo è lungo 20 cm del soggetto È una lunghezza, quindi una grandezza Formulazioni corrette: Il perimetro di un rettangolo è 20 cm Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 38 Il soggetto è un ente geometrico È un’ampiezza, quindi una grandezza L’angolo retto misura 90° Il verbo fa riferimento a un numero Sbagliato! Formulazioni corrette: L’angolo retto è ampio 90° L’ampiezza dell’angolo retto è 90° La misura, in gradi, dell’angolo retto è 90 Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 39 È una grandezza Il volume di un cubo è 64 cm3 Giusto! È una grandezza (la stessa) Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 40 I tre diversi “livelli” andrebbero distinti non solo verbalmente, ma anche simbolicamente: un simbolo per indicare l’ente geometrico un altro simbolo per indicare la grandezza associata all’ente un altro simbolo per indicare la misura della grandezza rispetto ad una certa unità fissata Segmento: AB Un segmento AB è lungo 12 cm Lunghezza del segmento: [AB] = 12 cm Misura, in centimetri, della lunghezza del segmento: [AB]cm = 12 Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 41 Sistema centesimale Unità di misura: Angoli notevoli: grado centesimale 1g - angolo giro: è ampio 400g è l’ampiezza della 400a parte dell’angolo giro - angolo piatto: è ampio 200g - angolo retto: è ampio 100g Sistema in radianti Unità di misura: radiante 1rad Angoli notevoli: - angolo giro: è ampio 2π - angolo piatto: è ampio π è l’ampiezza dell’angolo che posto al centro di una - angolo retto: è ampio π/2 circonferenza individua un arco lungo come il raggio La definizione di un angolo non può essere legata della circonferenza Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio 42 alla misura dell’ampiezza dell’angolo stesso Mathesis Varese marzo maggio 2013 CONFRONTO DIRETTO DI LUNGHEZZE PICCOLI ARTISTI Luca e Silvia hanno trovato su una rivista di bricolage il modellino di un teatrino e vogliono provare a costruirlo per poter rappresentare con i burattini a dita una commediola. Potrai costruire anche tu un piccolo teatrino utilizzando i pezzi che troverai nella pagina seguente. Segui attentamente le istruzioni e… all’opera! IL BOCCASCENA Ritaglia le strisce, incollale su un cartoncino e uniscile secondo il modello. -Come hai fatto a stabilire con sicurezza quali strisce vanno usate per le colonne? - La striscia che serve per la trave è …………………………….. delle strisce che servono per le colonne - Le due strisce che servono per le colonne hanno ………… Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 43 IL SIPARIO Ritaglia le strisce, confrontale e colorale seguendo le indicazioni: strisce di uguale lunghezza devono avere uguale colore le strisce più lunghe vanno colorate di verde le strisce più corte vanno colorate di blu le altre strisce vanno colorate di giallo. * Indica con una crocetta la risposta esatta. Come sono le strisce gialle rispetto alle strisce blu? Più lunghe Meno lunghe Lunghe uguali Come sono le strisce gialle rispetto alle verdi? Più lunghe Meno lunghe Lunghe uguali Le strisce gialle sono……………………………… di quelle verdi e …………………….. di quelle blu. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 44 IL FONDALE Come fondale Silvia e Luca hanno preparato un grande castello che potrai comporre seguendo le istruzioni. Ritaglia porte e finestre; confrontale per rispondere alle seguenti domande. Tutte le porte hanno uguale altezza? ……….. Tutte le porte hanno uguale larghezza? ……….. Tutte le finestre hanno uguale larghezza? ……… Tutte le finestre hanno uguale altezza? ……… Ritaglia le torri, confrontale e completa La torre n°1 è larga come la torre …… La torre n°1 è alta come la torre …… La torre n°2 è ……………………. larga della torre n°4. La torre n°2 è ……………………alta della torre n°3. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 45 LA PAGLIUZZA Valentina, Sara, Marco e Luca sono stati colpiti da un particolare della fiaba “Il gatto con gli stivali”: il papà, quando deve decidere cosa lasciare in eredità ai figli, fa estrarre a ciascuno di loro una pagliuzza. I quattro bambini per stabilire, senza litigare chi partirà per primo nella gara a cronometro della corsa veloce, decidono di affidarsi alla sorte utilizzando lo stesso metodo. Siccome non è facile trovare delle pagliuzze, utilizzano quattro cannucce di diversa lunghezza. Chi estrarrà la cannuccia più lunga sarà il primo a correre. Luca Sara Valentina Marco Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 46 Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 47 OBIETTIVO COSTRUZIONE DEL CONCETTO DI ANGOLO CONTENUTI 1. Congruenza * e confronto di angoli : concetto di ampiezza 2. Classificazione e denominazione di angoli 3. Misura di ampiezze angolari * Assumiamo la congruenza di angoli (coincidenza di vertici e di lati) come nozione primitiva da verificare, a questo livello, con il trasporto rigido di modelli. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 48 L’ampiezza angolare Per potere confrontare angoli è indispensabile che gli alunni abbiano ben compreso che l’ampiezza di un angolo è indipendente dalla lunghezza dei suoi lati. Un’attività che nell’esperienza delle insegnanti del Nucleo si è mostrata particolarmente significativa in proposito è quella denominata “L’intruso”. Per tale attività si devono predisporre per ogni bambino quattro cerchi, in cartoncino, di raggio diverso e di colore diverso (per esempio, uno rosso, uno verde, uno blu e uno giallo). Ciascun cerchio è da dividere in quattro settori circolari: due con l’angolo retto (nelle figure, quelli contraddistinti dai numeri 1 e 3), uno con l’angolo acuto (quelli contraddistinti dal numero 4), uno con l’angolo ottuso (contraddistinto dal numero 2). Nel disegno sono raffigurati quattro possibili cerchi distinti per la trama dello sfondo. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 49 Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 50 I fase L’insegnante chiede, poi, ai bambini di - ricomporre l’angolo giro usando i settori dello stesso colore; Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 51 - ricomporre l’angolo giro utilizzando per ogni cerchio tre settori di uno stesso colore e uno di colore diverso, in modo che questo possa inserirsi senza sovrapporsi agli altri e senza lasciare spazi vuoti; tale settore è “l’intruso”; - controllare il numero che contrassegna l’intruso e il numero del pezzo che è stato sostituito, quindi sovrapporre i due pezzi facendo combaciare il vertice e i lati. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 52 Le conclusioni alle quali si devono guidare i bambini sono: •gli intrusi “si comportano bene”, non spingono e non lasciano spazio vuoto perché hanno la stessa ampiezza dei pezzi che vanno a sostituire; •il pezzo contrassegnato dal numero 1 può essere sostituito da pezzi di diverso colore contrassegnati dallo stesso numero oppure dal numero 3, in quanto i pezzi con il numero 1 e con il numero 3 hanno la stessa ampiezza angolare, in particolare sono angoli retti. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 53 Relazioni tra angoli confronto diretto confronto indiretto Per confrontabilità si intende la possibilità di stabilire se due grandezze sono uguali oppure no e, nel caso non lo siano, quale è maggiore dell’altra. Nel caso degli angoli il confronto delle ampiezze avviene tramite il trasporto rigido, nozione tradotta operativamente con l’uso di modelli su carta o cartoncino e di strumenti come carta trasparente e compasso. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 54 La fase successiva nel percorso finalizzato all’introduzione della misura dell’ampiezza di un angolo è quella del confronto indiretto con un medio termine. Terza fase è quella del confronto indiretto tramite uno strumento che consenta di stabilire l’uguaglianza o la disuguaglianza tra le ampiezze di due angoli, non di misurare tali ampiezze. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 55 Utilizzo del cosiddetto “confrontatore” Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 56 Dati due angoli a confrontare rispetto alle loro ampiezze, si procede nel modo seguente: •si pone il punto V sul vertice di un angolo e la freccia f1 su uno dei suoi lati •si sposta la freccia f2 fino a fare sovrapporre il segmento tracciato su di essa sul secondo lato dell’angolo •si trasporta rigidamente il confrontatore, senza alterare la posizione della freccia mobile, sull’altro angolo, in modo che V coincida con il suo vertice e la freccia f1 con uno dei due lati •osservando la posizione del segmento tracciato su f2 rispetto al secondo lato dell’angolo si stabilisce la relazione tra le ampiezze dei due angoli dati. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 57 La misura dell’ampiezza angolare rispetto ad unità di misura arbitrarie Assumendo l'angolo retto come unità di misura si ha che l'angolo piatto è ampio 2 angoli retti e l'angolo giro 4. Assumendo l'acutone come unità di misura si ha che l'angolo retto è ampio 4 acutoni, l'angolo piatto 8 e l'angolo giro 16. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 58 Per rendere sempre più precisa la misura dell’ampiezza degli angoli, si può preparare un goniometro con l'angolo "unità di misura" meno ampio dell'acutone, detto, arbitrariamente, acutino. Nel goniometro presentato nella figura seguente è stato scelto come acutino l’angolo pari a 1/9 dell’angolo retto, ossia a 1/36 dell'angolo giro, al fine di facilitare l'introduzione successiva dell’angolo grado come la decima parte di questo angolo. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 59 Unità di misura convenzionali L’osservazione dei goniometri in commercio porta ad introdurre l’unità di misura convenzionale dell’ampiezza degli angoli: è l’ampiezza dell’angolo ottenuto suddividendo in 90 parti congruenti l’angolo retto, quindi in 360 parti congruenti l’angolo giro. Questo angolo è detto angolo grado e la sua ampiezza è indicata con 1°. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 60 Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 61 Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese marzo maggio 2013 62