IMMISSIONI SONORE NEGLI AMBIENTI PAGINA 1DI 23 ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO (APP. DELL'EX. ART. 6 DEL DPCM ot03.91, DEL DPCM 14.11.97E DELLA LEGGE-QUADRO N° 447 DEL 25.10.95) 11~11111 RAPPORTO DI VALUTAZIONE REP. 120/DP 05/13 RELAZIONE INFORMATIVA SULLE ,A, GESTIONE AIA SICUREZZA AMBIENTE RiconoscIrnento dl Idoneità per l'analisi delrernianto secondo II D.M. clic (orni n. DGPREV. IVIo8487/P)I.o.c.d.o.4 del es/o :Q IL RICHIEDENTE "Di MAURO OFFICINE GRAFICHE S.p.A." PRODUZIONE DI IMBALLAGGI FLESSIBILI DESTINATI AL SETTORE ALIMENTARE SEDE LEGALE: VIA GAUDIO MAIORI, 8 —84013 — CAVA DE' TIRRENI (SA) SITO DI PROVA: VIA GAUDIO MAIORI, 8 — 84013 — CAVA DE' TIRRENI (SA) DATA ESECUZIONE INDAGINI: RAPPORTO DI VALUTAZIONE DETERMINAZIONE DEI VALORI DI E DELLALEGGE NEGLI AMBIENTIABITATIV RELAZIONE 23 SETTEMBRE 2014 EMISSIONE/IMMISSIONE SONORA IN AMBIENTE ESTERNO ED IN AMBIENTE ABITATIVO P o6 SALERNO 30 SETTEMBRE 2014 la > 1•4.• cike,o, AU30 TECNICI • •P (SA CIMENTALE dig LEGGE N° . 4, ... • 667 DELIBERA GiuNTA R • Vi 0:10“ L 0410412000 NuMERO DI RIFE ' Ilik ..1" - • QN/304N° 250/99 REVISIONE LUOGO E DATA GEOM. LA WC« teS.C.A1931/ANNI • RELAZIONE INFORMATIVA SULLE IMMISSIONI SONORE NEGLI AMBIENTI TA »CREDA Anon RAPPORTO DI VALUTAZIONE REP.120/DP 06/1 4 RELAZIONE TECNICA - PAGINA 2 di 23 LO LO INDICE i PREMESSA 3 2 LEGISLAZIONE 3 2.1 LA DISCIPLINA TRANSITORIA CONTENUTA NEL DPCM 01.03.91 E IL DPCM 14.11.97 3 2.2 LA LEGGE QUADRO 26 OTTOBRE 1995, N° 447 6 2.3 ORDINANZE CONTINGIBILI E URGENTI 7 2.4 SANZIONI AMMINISTRATIVE 8 2.5 DECRETO MINISTERO DELL'AMBIENTE 11 DICEMBRE 1996 9 2.6 LEGGE 27 FEBBRAIO 2009, N. 13 lO 3 DETERMINAZIONE DEI VALORI LIMITE DELLE SORGENTI SONORE 2.0 4 DESCRIZIONE DEL SITO DELL'ATTIVITÀ E DELLE SORGENTI SONORE 11 4.1 DESCRIZIONE DEL SITO 11 4.2 DESCRIZIONE DELL'ATTIVITÀ E DELLE SORGENTI SONORE 11 5 MISURE FONOMETRICHE - STRUMENTAZIONE UTILIZZATA 12 5.1 VALIDITÀ DELLA CERTIFICAZIONE 13 5.2 CONDIZIONI DI MISURA GENERALI 13 5.3 UBICAZIONE DELLE POSTAZIONI D'INDAGINE 13 5.4 RISULTATI DELLE MISURE 14 6 ANALISI DEI RISULTATI 16 6.1 DEPURAZIONE DEGLI EVENTI SONORI DI NATURA ECCEZIONALE 6.2 CORREZIONE DEI VALORI MISURATI PER LA PRESENZA DI COMPONENTI IMPULSIVE, TONALI E/0 16 TONALI DI BASSA FREQUENZA 16 6.3 CORREZIONE DEI VALORI MISURATI PER LA PRESENZA DI RUMORE A TEMPO PARZIALE 16 6.4 COMPARAZIONE DEI VALORI MISURATI AL TEMPO DI RIFERIMENTO (TR) 17 METODOLOGIA DI MISURA E DI VALUTAZIONE DELLE EMISSIONI 17 7.1 20 TIENEI DIRITTI D'AUTORE AI SUPPORTOORETETEL EMAITC (APP. DELL'EX. ART. 6 DEL DPCM oi.03.91, DEL DP CM 14.21.92 E DELLA LEGGE-QUADRO N° 447 DEL 25.10.95) CURAE DILIGENZA. ESOTTOPOSTI AO UN ACCURATOCONTROLLO ISA ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO o RISULTATI DELLE MISURE o 21 9 CONSIDERAZIONI FINALI 23 ALLEGATI: ALLEGATO N° 1). ALLEGATO N° 2). ALLEGATO N° 3). ALLEGATO N° 4). CERTIFICATI DI TARATURA DELLA STRUMENTAZIONE; PLANIMETRIA DELLE POSTAZIONI DI MISURA; ELABORATI GRAFICI DELLE POSTAZIONI DI MISURA; STRALCIO DELL'AEROFOTOGRAMMETRIA DEL TERRITORIO COMUNALE INERENTE L'AREA OGGETTO D'INDAGINE; ALLEGATO N° 5). ALLEGATO N° 6). STRALCIO DEL PZA DEL TERRITORIO COMUNALE INERENTE L'AREA OGGETTO DELL'INDAGINE; DECRETO GIUNTA REGIONALE CAMPANA DI NOMINA A TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE; 5 o DIRITTI SONO RISERVATII CONTENUTIDIO OTUTTII 8 ANALISI DEI RISULTATI - VERIFICHE DI LEGGE RELAZIONE INFORMATIVA SULLE IMMISSIONI SONORE NEGLI AMBIENTI RAPPORTO DI VALUTAZIONE ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO R EP .120/DP 06/14 (APP. DELL'EX. ART. 6 DEL DPCM 01.03.91, DEL DPCM 14.11.97 E DELLA LEGGE-QUADRO N° 447 DEL 25.10.95) 1 A SICUREZZA ANNUM RELAZIONE TECNICA - PAGINA 3 di 23 PREMESSA Oggetto del seguente rapporto è la raccolta di tutte le informazioni, attraverso le necessarie misurazioni, per la formulazione di un parere di adeguatezza delle immissioni sonore in ambiente abitativo e in ambiente esterno (ex. art. 6 del dPCM ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO", ACUSTICO" e della Legge-Quadro n° 447 del 25.10.95 "L.Q. SULL'INQUINAMENTO dell'art. 3 del dPCM 14.11.97"DETERMINAZIONE DEI VALORI LIMITE DELLE SORGENTI SONORE").- Infatti in data S.p.A." con 01.03.91"LIMITI MASSIMI DI ESPOSIZIONE A RUMORE NEGLI AMBIENTI 23 SETTEMBRE 2014 a seguito di incarico conferito dalla ditta "Di MAURO OFFICINE GRAFICHE sede legale e sede operativa in Via Gaudio Maiori, 8 del Comune di Cava de' Tirreni (SA), lo scrivente GEOM. LA FRANCESCA GIOVANNI Competenti in Acustica Ambientale (art. 2 C. della GE.I.S.A. S.R.L. iscritto nell'elenco del Tecnici Ge 7 della L.Q. 447/9s) con delibera 2661 del oh Aprile 2000 Numero di Riferimento Elenco Regionale 2w/qq, socio AIA nonché certificato per titoli, dal CICPND (Centro Italiano di Coordinamento per le Prove non Distruttive), come esperto di i° Livello in Acustica, Suono e Vibrazioni nel settore misure Acustiche, ha effettuato tutti i necessari rilievi fonometrici — in periodo diurno e notturno - presso il confine della ditta, al fine di valutare le emissione/immissioni sonore prodotte dai propri impianti ed attrezzature, allo scopo di formulare un parere di adeguatezza delle stesse ai limiti previsti dell'ex. art. 6 del dPCM 01.03.91 e dall'art. g del dPCM 14. //. 97. 2 LEGISLAZIONE 2.1 LA DISCIPLINA TRANSITORIA CONTENUTA NEL DPCM 01.03.91 E IL DPCM 14.11.97 Il dPCM 01.03.91, pubblicato in data 08 Marzo 2991 sulla G.U. n°57 Serie Generale Parte Prima, che fonde con scarsa coerenza i numerosi progetti redatti e discussi nell'ampio arco di tempo trascorso dal completamento dell'ordinamento regionale e dall'istituzione del servizio sanitario nazionale, introduce, in base all'art. 4 della Legge 833/78 e all'art. 2 della Legge 349/89, "Limiri RUMORE NEGLI AMBIENTI ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO". MASSIMI DI ESPOSIZIONE AL Buona parte dell'articolato del dPCM 01.03.91 è stato cassato, in quanto contrario ai principi di delega ed autonomia vigenti in materia ambientale, dalla Sentenza 517/91 Corte Costituzionale. Sono quindi venute a cadere le norme accessorie, relative alle modalità istruttorie dei piani di risanamento aziendali, istituiti dall'art. 3 per consentire ai titolari di "sorgenti fisse" di godere di un periodo di adeguamento ai limiti fissati dalle norme relative alla elaborazione di piani di risanamento da parte delle Amministrazioni Locali. La citata sentenza ha confermato i poteri dei Comuni, delle Province e delle Regioni, rendendo evidente il ruolo fondamentale che tali Enti devono assumere nell'iter applicativo del dPCM 01.03.91. Ha inoltre chiarito che solo un atto legislativo, o altro atto di efficacia equivalente, può dettare norme di indirizzo a completamento della disciplina dei limiti fissata dal Decreto. Successivamente, secondo quanto previsto dalla legge quadro 447/95, è stato pubblicato il dPCM 14.11.97 che in parte abroga e in parte modifica i contenuti dei dPCM 01.03.91. Coerentemente con le prescrizioni dell'art. 4 della legge 833 dei 1978 (legge di Riforma Sanitaria) e dell'art. 2 della legge 349 dei 1986 (legge istitutiva dei Ministero dell'ambiente), lo Stato ha in questo modo disciplinato la materia dell'inquinamento acustico ambientale fissando limiti massimi alle immissioni sonore. Tali limiti, distinti in diurno e notturno, sono differenziati in base alla destinazione d'uso dell'area, secondo classi esplicitate in entrambi i decreti. In attesa della suddivisione definitiva del territorio comunale, "si applicano alle sorgenti sonore fisse" escludendo quindi ogni forma di RELAZIONE INFORMATIVA SULLE IMMISSIONI SONORE NEGLI AMBIENTI ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO RAPPORTO DI VALUTAZIONE (APP. DELL'EX. ART. 6 DEL DPCM 01.03.91, DEL DPCM 14.11.97E DELLA LEGGE-QUADRO N° 447 DEL 25.10.95) RELAZIONE TECNICA - PAGINA 4 di 23 REP.120/DP 06/14 traffico o sorgente mobile, i limiti di accettabilità riportati nella tabella III, secondo quanto previsto dall'art. 6 del dPCM 01.03.91, se rimane inalterato.PERTANTO PER IL COMUNE DI CAVA DE' TIRRENI (SA) AVENDO QUEST'ULTIMO DISPOSTO TALE PROVVEDIMENTO. SI APPLICANO I LIMITI DI TABELLA IVA E IVB L'art. 2 C. 3 dei dPCM 14.11.97 definisce e puntualizza dove devono essere eseguiti i rilevamenti e le verifiche fonometriche per rilevare i valori di emissione: "in corrispondenza degli spazi utilizzati da persone e comunità". I valori limite, sono riportati nelle tab. IVA, IVB, IVC, IVD. Essi sono da rispettare una volta E definita, la suddivisione del territorio nelle 6 classi di destinazione d'uso riportate in tab. V, espresse nel dPCM 01.03.91e ribadite ugualmente nel dPCM 14.11.97, cui vengono assegnati i limiti obiettivo descritti dalla tab. IV C. La progressione nella applicazione dei valori limite di cui al nuovo decreto è la seguente: 1) I COMUNI FISSANO LIMITI OBIETTIVO "DI QUALITÀ" (QUI TAB. IV C) MEDIANTE LA ZONIZZAZIONE ACUSTICA; 2) NELLE STESSE ZONE, L'INSIEME DELLE SORGENTI NON DEVE SUPERARE I LIMITI DI IMMISSIONE (QUI TAB. IV B) MENTRE LA SINGOLA 3) I PIANI DI RISANAMENTO ACUSTICO COMUNALE SCATTANO AUTOMATICAMENTE SE VENGONO SUPERATII LIMITI DI ATTENZIONE SORGENTE NON DEVE SUPERAREILIMITI DI EMISSIONE (QUI TAB. IV A); (QUI TAB. IV D); QUESTI SONO, NEL LUNGO PERIODO, PARI Al LIMITI DI IMMISSIONE; SE INVECE DI CONSIDERARE UNA SOLA ORA DI DISTURBO, IL LIMITE DI ATTENZIONE E PARI AL VALORE DEL LIMITE DI IMMISSIONE AUMENTATO DI 10 DB(A) IN ORARIO DIURNO E 5 DB(A) IN ORARIO NOTTURNO.- L'art. 4 del dPCM 14.11.97 prevede infatti che, per zone non esclusivamente industriali, non debbano essere superate, all'interno degli ambienti abitativi, determinate differenze tra il livello limite di immissione del rumore ambientale ed il livello del rumore residuo, cioè tra i livelli rispettivamente misurati in presenza ed in assenza della specifica sorgente: tali valori differenziali massimi sono 5 dB(A) in periodo diurno e 3 dB(A) in periodo notturno, fatto salvo il caso in cui l'effetto del rumore si possa ritenere trascurabile, ovvero: a) SE IL RUMORE MISURATO ALL'INTERNO DELL'ABITAZIONE A FINESTRE APERTE e INFERIORE A 50 DB(A) DURANTE IL PERIODO DIURNO E 40 DB(A) DURANTE IL PERIODO NOTTURNO; b) SE IL LIVELLO DEL RUMORE AMBIENTALE MISURATO ALL'INTERNO DELL'ABITAZIONE A FINESTRE CHIUSE E INFERIORE A 35 DB(A) DURANTE IL PERIODO DIURNO E 25013(A) DURANTE IL PERIODO NOTTURNO. Tra le altre novità introdotte ricordiamo: 1) LA DEFINIZIONE DELL'APPLICABILITÀ DEI LIMITI DI IMMISSIONE E DELLA PRESENTAZIONE DEI PIANI D/ RISANAMENTO PER LE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO (ARTT. 4 E 6.3); INOLTRE IL DECRETO RIMANDA ALL'EMANAZIONE DI UN ULTERIORE SPECIFICO DECRETOILIMITI DI EMISSIONE NELLE FASCE DI PERTINENZA (ART. 3); 2) L'INTRODUZIONE DEI VALORI DI ATTENZIONE RIFERITI AD UN'ORA E RIFERITI ALL'INTERO TEMPO DI RIFERIMENTO (ART. 6.i); 3) LA PRESENTAZIONE DI UN PIANO DI RISANAMENTO (ART. 7 DELLA LEGGE N. 447/95)È NECESSARIA QUANDO 51 HA IL SUPERAMENTO DEI VALORI DI ATTENZIONE; NEL CASO DI AREE ESCLUSIVAMENTE INDUSTRIALI TALE PIANO DEVE ESSERE PRESENTATO SE SI SUPERANO I VALORI RELATIVI ALL'INTERO PERIODO DI RIFERIMENTO (ART. 6.2); 4) FINCHÉ I COMUNI NON ADOTTANO UNA SUDDIVISIONE DEL TERRITORIO REDIGENDO LA ZONIZZAZIONE ACUSTICA SI APPLICANOI 5) IL SUPERAMENTO DEI LIMITI ACUSTICI COMPORTA L'ADOZIONE DI SANZIONI (ART. 8.2); 6) LA DEFINIZIONE DI VALORI DI QUALITÀ INDICATI NELLA LEGGE QUADRO N. 447/95 (ART. 7). LIMITI DI CUI ALL'ART. 6 C. 1 DEI DPCM 01.03.91; Il dPCM 14.11.97 entra in vigore il oi gennaio 1998 (art. 2.0) e con l'effetto dell'entrata in vigore saranno aboliti i commi ie 3 dell'art. i del dPCM 01.03.91.TABELLA III ZONIZZAZIONE LIMITE DIURNO LEO DB(A) LIMITE NOTTURNO LEO DINA) Turro IL TERRITORIO NAZIONALE 70 6o ZONA A (DECRETO MINISTERIALE N°1444/68) (*) 65 55 ZONA B (DECRETO MINISTERIALE N°1444/68) (*) ZONA ESCLUSIVAMENTE INDUSTRIALE 6o 50 70 70 (*) ZONE DI CUI ALL'ART. 2 DEL DECRETO MINISTERIALE 2 APRILE 1968 N° 1444:ZONA A: CENTRO STORICO- ZONA B: ZONA MISTA RELAZIONE INFORMATIVA SULLE IMMISSIONI SONORE NEGLI AMBIENTI ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO RAPPORTO DI VALUTAZIONE (APP. DELL'EX. ART. 6 DEL DPCM 01.03.91, DEL DPCM 14.11.97E DELLA LEGGE-QUADRO N°447 DEL 29.10.99 RELAZIONE TECNICA - PAGINA 5 di 23 REP.120/DP 06/14 TABELLA IV A VALORI LIMITE DI EMISSIONE - LEQ IN DB(A) (ART. 2 DP CM 14.11.97) CLASSI DI DESTINAZIONE D'USO DEL TEMPI DI RIFERIMENTO TERRITORIO LIMITE DIURNO - (06.00 — 22.00) LIMITE NOTTURNO - (22.00 — 06.00) AREE PARTICOLARMENTE PROTETTE 45 so 35 AREE PREVALENTEMENTE RESIDENZIALI AREE DI TIPO MISTO AREE DI INTENSA ATTIVITÀ UMANA 55 60 AREE PREVALENTEMENTE INDUSTRIALI 65 AREE ESCLUSIVAMENTE INDUSTRIALI 65 40 45 SO 55 65 TABELLA IV B VALORI LIMITE ASSOLUTI DI IMMISSIONE • LEO IN DB(A) (ART. 3 DPCM 14.11.97) CLASSI DI DESTINAZIONE D'USO DEL TEMPI DI RIFERIMENTO TERRITORIO LIMITE DIURNO - (06.00 — 22.00) LIMITE NOTTURNO - (22.00 —o6.00) AREE PARTICOLARMENTE PROTETTE 50 40 AREE PREVALENTEMENTE RESIDENZIALI 45 AREE DI TIPO MISTO 55 6o AREE DI INTENSA ATTIVITÀ UMANA 65 AREE PREVALENTEMENTE INDUSTRIALI 70 70 55 60 AREE ESCLUSIVAMENTE INDUSTRIALI 50 70 TABELLA IV C VALORI DI QUALITÀ - LEO IN DB(A) (ART. 7 DPCM 14.11.97) TEMPI DI RIFERIMENTO CLASSI DI DESTINAZIONE D'USO DEL TERRITORIO LIMITE DIURNO- (06.00 — 22.00) AREE PARTICOLARMENTE PROTETTE 47 37 AREE PREVALENTEMENTE RESIDENZIALI 52 42 AREE DI TIPO MISTO 57 62 52 AREE DI INTENSA ATTIVITÀ UMANA LIMITE NOTTURNO - (22.00 — 06.00) 47 AREE PREVALENTEMENTE INDUSTRIALI 67 57 AREE ESCLUSIVAMENTE INDUSTRIALI 70 70 TABELLA IV D VALORI DI ATTENZIONE LEO IN DB(A) (ART. 6 DPCM 14.11.57) RIFERITI Al ORA CLASSI DI DESTINAZIONE D'USO DEL TERRITORIO RIFERITI AL TEMPO DI RIFERIMENTO DIURNO NOTTURNO DIURNO NOTTURNO (06.00 — 22.00) (22" —o6.00) (06.00 — atm) (22.00 — 06.00) 45 50 50 40 55 6o 45 so 65 AREE PARTICOLARMENTE PROTETTE 6o AREE PREVALENTEMENTE RESIDENZIALI 65 AREE DI TIPO MISTO 70 AREE DI INTENSA ATTIVITÀ UMANA AREE PREVALENTEMENTE INDUSTRIALI 75 8o AREE ESCLUSIVAMENTE INDUSTRIALI 8o 55 60 65 70 55 6o 75 70 70 TABELLA V VALORI DEI LIMITI MASSIMI DEL LIVELLO SONORO EQUIVALENTE (LEO DB(A)) RELATIVI ALLE CLASSI DI DESTINAZIONI DEL TERRITORIO CLASSI DI DESTINAZIONI D'USO E RELATIVA DESCRIZIONE CLASSE i AREE PARTICOLARMENTE PROTETTE CIOÈ QUELLE AREE NELLE QUALI LA QUIETE RAPPRESENTA UN ELEMENTO BASE PER LA LORO UTILIZZAZIONE 33 COME AD ESEMPIO AREE OSPEDALIERE, SCOLASTICHE, AREE DESTINATE AL RIPOSO E ALLO SVAGO, AREE RESIDENZIALI RURALI, AREE DI 9 g, PARTICOLARE INTERESSE URBANISTICO, PARCHI PUBBLICI ECC..AREE DESTINATE AD USO PREVALENTEMENTE RESIDENZIALE CIOÈ QUELLE AREE URBANE INTERESSATE PREVALENTEMENTE DA TRAFFICO CLASSE II VEICOLARE LOCALE, CON BASSA DENSITÀ DI POPOLAZIONE, CON LIMITATA PRESENZA DI ATMV(TA COMMERCIALI ED ASSENZA DI ATTIVITÀ INDUSTRIALI ED ARTIGIANALI.AREEDI TIPO MISTO CIOÈ QUELLE AREE URBANE INTERESSATE DA TRAFFICO VEICOLARE LOCALE ODI ATTRAVERSAMENTO, CON MEDIA DENSITÀ CLASSE III DI POPOLAZIONE CON PRESENZA DI ATTIVITÀ COMMERCIALI, UFFICI, CON LIMITATA PRESENZA DI ATTIVITÀ ARTIGIANALI E CON ASSENZA DI ATTIVITÀ INDUSTRIALI; AREE RURALI INTERESSATE DA ATTIVITÀ CHE IMPIEGANO MACCHINE OPERATRICE.AREE DI INTENSA ATTIVITÀ UMANA CIOÈ QUELLE AREE URBANE INTERESSATE DA INTENSO TRAFFICO VEICOLARE, CON LATA DENSITÀ DI CLASSE iv POPOLAZIONE, CON ELEVATA PRESENZA DI ATTIVITÀ COMMERCIALI ED UFFICI;CON PRESENZA DI ATTIVITÀ ARTIGIANALI: LE AREE IN PROSSIMITÀ DI STRADE DI GRANDE COMUNICAZIONE E DI LINEE FERROVIARIE: LE AREE PORTUALI, LE AREE CON LIMITATA PRESENZA DI PICCOLE INDUSTRIE.- CLASSE V AREE PREVALENTEMENTE INDUSTRIALI CIOÈ QUELLE AREE INTERESSATE DA INSEDIAMENTI INDUSTRIALI E CON SCARSITÀ DI ABITAZIONI.- CLASSE VI AREE ESCLUSIVAMENTE INDUSTRIALI CIOÈ QUELLE AREE ESCLUSIVAMENTE INTERESSATE DA ATTIVITÀ INDUSTRIAU PRIVE DI INSEDIAMENTI ABITATIVI.- RELAZIONE INFORMATIVA SULLE IMMISSIONI SONORE NEGLI AMBIENTI RAPPORTO DI VALUTAZIONE ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO (APP. DELL'EX. ART. 6 DEL DPCM 01.03.91, DEL DPCM 14.11.97 E DELLA LEGGE-QUADRO Is/0 447 DEL 25.10.95) 2.2 REP.120/DP 06/14 TA SICUREZZA AMBIENTE RELAZIONE TECNICA- PAGINA 6 di 23 LA LEGGE QUADRO 26 OTTOBRE 1995, N°447 L'art. i della legge 447 dichiara che la finalità della nuova legge quadro è quella di stabilire "i principi fondamentali in materia di tutela dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acustico", Ai principi introdotti dalla legge è stato assegnato il valore di principi fondamentali stabiliti dallo Stato per cui non modificabili dal potere legislativo attribuito alle regioni ai sensi dell'art. 2.17 della Cassazione. Il legislatore ha quindi caratterizzato la nuova normativa attribuendogli, il contenuto di principio fondamentale. Anche in materia di inquinamento acustico le Regioni dovranno dunque rispettare le norme di principio dettate dalla legge quadro n°447, che può essere così definita una vera e propria legge cornice in materia di tutela dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acustico. In conclusione il principio generale definito dalla legge quadro, può essere sintetizzato con la necessità di introdurre un sistema di controllo adeguato al fine di pervenire e/o ridurre l'inquinamento acustico. Come detto la legge quadro stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acustico. Tale bene tutelato viene definito, all'art. 2, lettere b) dalla legge stessa nel seguente modo: «OGNI AMBIENTE INTERNO A UN EDIFICIO DESTINATO ALLA PERMANENZA DI PERSONE ODI COMUNITÀ E UTILIZZATO ART. 2 LETT. B) PER LE DIVERSE ATTIVITÀ UMANE, FATTA ECCEZIONE PER GLI AMBIENTI DESTINATI AD ATTIVITÀ PRODUTTIVE PER I QUALI RESTA FERMA LA DISCIPLINA DI CUI AL D.LGS. 15 AGOSTO 1 991, N° 277, SALVO PER QUANTO CONCERNE L'IMMISSIONE DI RUMORE DA SORGENTI SONORE ESTERNE AI LOCALI IN CUI SI SVOLGONO LE ATTIVITA PRODUTTIVE».- Tale definizione concerne ogni ambiente interno che contenga o possa contenere persone e/o utilizzato per attività umane che possa produrre immissione o emissione di rumore (locali di ritrovo, svago, di culto ecc.). Tale norma si applica anche alle attività produttive, limitatamente al caso di immissione di rumore che venga determinata da sorgenti sonore collocate esternamente ai locali in cui si svolgono le attività produttive (per ogni altra fonte di rumore concernente l'attività produttiva la normativa di riferimento è il D.Lgs. 277). La definizione di ambiente abitativo solo in parte riprende quella dell'allegato "A" del dPCM 01.03.91; infatti nella nuova, per quanto concerne l'attività produttiva, la normativa dovrà applicarsi esclusivamente ai casi di immissione di rumore da sorgenti sonore collocate esternamente ai locali in cui si svolge l'attività produttiva. Nel dPCM 01.03.91 si ritenevano invece ricomprese anche le immissioni di rumore provenienti da sorgenti interne, purchè non connesse con attività lavorative, pertanto tale riferimento deve ritenersi nullo. La nozione di ambiente abitativo come definito dall'art. a svolge una duplice funzione, una generale che permette di individuare il bene tutelato dalla normativa in esame, e una specifica, che definisce anche le sorgenti di rumore da sottoporre alle nuove disposizioni normative. Per quanto concerne il tipo di inquinamento da cui ci vuole tutelare l'ambiente abitativo, il riferimento va all'inquinamento acustico cioè, secondo l'art. 2, lettera a): O NELL'AMBIENTE ESTERNO TALE DA PROVOCARE O DISTURBO AL RIPOSO E ALLE ATTIVITÀ UMANE, PERICOLO PER LA SALUTE UMANA, DETERIORAMENTO «ALL'INTRODUZIONE DI RUMORE NELL'AMBIENTE ABITATIVO ART. 2 LETT. A) FASTIDIO DEGLI ECOSISTEMI, DEI BENI MATERIALI, DEI MONUMENTI, DELL'AMBIENTE ESTERNO O TALE DA INTERFERIRE CON LE LEGITTIME FRUIZIONI DEGLI AMBIENTI STESSI».- Tale definizione risulta essere molto più articolata rispetto a quella dell'allegato "A" del dPCM 02.03.91, e finisce sicuramente per dilatare il settore di tutela della nuova legge. Infatti una delle più evidenti contraddizioni della normativa è presente nella definizione di inquinamento acustico, dove si fa riferimento all'introduzione di rumore sia nell'ambiente interno che esterno, dichiarando precedentemente però che il bene da tutelare è solo l'ambiente abitativo interno, dunque anche quest'ultimo è da considerarsi tutelato. Tutto ciò non può essere considerato come una svista del RELAZIONE INFORMATIVA SULLE IMMISSIONI SONORE NEGLI AMBIENTI RAPPORTO DI VALUTAZIONE ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO (APP. DELL'EX. ART. 6 DEL oPCM 01.03.91, DEL DPCM 14.11.97 E DELLA LEGGE-QUADRO N° 447 DEL 25.10.95) REP.120/DP 06/14 TA SICUREZZA AMBIENTE RELAZIONE TECNICA - PAGINA 7 di 23 legislatore, ma che potrebbe comportare seri problemi applicati della legge stessa. A completare la definizione di inquinamento acustico interviene l'individuazione delle sorgenti sonore, cioè le fonti di rumore che devono essere oggetto di attenzione ai fini dell'applicazione dei nuovi valori di immissione o emissioni. Le sorgenti vengono suddivise in fisse, quali impianti tecnici degli edifici e altre installazioni unite agli immobili anche in via transitoria, infrastrutture, ferroviarie, stradali, aeroportuali ecc., e in mobili che si ricavano in via residuale da quelle fisse. Inoltre secondo l'art. 2 C. 4, della legge, rimane, accanto a tali definizioni, anche quella di sorgente specifica intesa come sorgente sonora selettivamente identificabile che costituisce la causa del disturbo) che è già contenuta nell'ali. "A" del dPCM 01.03.91. Infine oggetto della nuova normativa è anche l'inquinamento acustico provocato dalle diverse forme di traffico veicolare e ferroviario, nonché aereo (novità assoluta della normativa), che secondo il dPCM 01.03.91 dovevano essere ascritte nell'ambito del rumore ambientale o residuo, salvo identificazione come sorgente specifica. La legge quadro stabilisce all'art. 3 le competenze dello Stato e ripartisce, negli art. 4, 5, 6 le ulteriori competenze in materia di inquinamento acustico, tra Regioni, Province e Comuni.- 2.3 ORDINANZE CONTINGIBIU E URGENTI In senso tecnico si parla di ordinanza a proposito dei provvedimenti del sindaco che si sostanziano in normali provvedimenti amministrativi adottati nell'esercizio di specifiche funzioni attribuite al sindaco dalle norme. Sono qualificate come ordinarie o normali e si individuano secondo la forma quali atti amministrativi del sindaco. Il genere delle ordinanze contingibili, vale a dire temporanee, ed urgenti, a cui fa riferimento l'art. 9 della L. 447/1995 e diverso e si individua secondo sostanza, in quanto "richiesto da eccezionali ed urgenti necessità". La norma in esame autorizza i soggetti investiti di poteri in materia di tutela della salute pubblica o dell'ambiente, specificatamente il sindaco, il presidente della provincia, il presidente della giunta regionale, il prefetto, il Ministro dell'ambiente ed il Presidente del Consiglio dei Ministri, ad adottare, nell'ambito delle rispettive competenze, provvedimenti motivati che ordinano "il ricorso temporaneo a speciali norme di contenimento odi abbattimento delle emissioni sonore, inclusa l'inibitoria parziale o totale di determinate attività". Per quanto attiene all'efficacia spaziale, le ordinanze del sindaco hanno vigore nei limiti del territorio comunale, quelle del presidente della provincia e del prefetto nei limiti della provincia, quelle del presidente della Regione nei limiti territoriali della regione e quelle del Ministro dell'ambiente e del presidente del Consiglio dei Ministri nell'ambito nazionale. Per quanto attiene all'efficacia temporale questa viene meno con la cessazione del presupposto dell'urgenza e delle circostanze contingenti. Sia che le ordinanze trattino di un caso singolo e/o generale esse perdono l'efficacia appena raggiunto l'obiettivo, vale a dire l'effetto giuridico della cessazione della situazione anomale, che di fatto vi aveva dato causa o non appena è possibile provvedere con strumenti giuridici normali. La facoltà di adottare ordinanze contingibili ed urgenti nel settore dei servizi pubblici e riservata al Presidente del consiglio dei Ministri. Sono fatti salvi i poteri degli organi dello Stato, che, in base alle leggi vigenti, sono preposti alla tutela dell'ordine pubblico. Per quanto riguarda la inosservanza delle ordinanze, sono previste contravvenzioni dall'art. 650 c.p., come norma applicabile ogni qualvolta manchino norme più specifiche. Il primo c. dell'art. lo L. 447/1995, dedicato alle sanzioni amministrative nel far salvo quanto previsto dall'art. 65o predetto, prevede la sanzione amministrative di una somma da € 1.032,91 a €10.329,14 per chi non ottempera al provvedimento legittimamente adottato dall'autorità ; RELAZIONE INFORMATIVA SULLE IMMISSIONI SONORE NEGLI AMBIENTI RAPPORTO DI VALUTAZIONE ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO (APP. DELL'EX. ART. 6 DEL DPCM 01.03.91, DEL DPCM 14.11.97 E DELLA LEGGE-QUADRO be'447 DEL 26.10.96) AIA SICUREZZA AMBIENTE REP 120/DP 06/14 RELAZIONE TECNICA - PAGINA 8 di 23 competente di cui all'art. 9. Per quanto attiene al problema del controllo del giudice amministrativo va rilevato che ad esso può essere chiesto l'annullamento delle ordinanze illegittime, al pari di ogni altro atto amministrativo. Merita di essere sottolineato che, a differenza del T.U.L.C.P Art. 153, l'attuale art. 38 della L. 8/6/90 n° 2.42, consente al sindaco l'emissione di provvedimenti contingibili ed urgenti non solo per motivi di sicurezza pubblica, ma anche al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica dei cittadini. E' ritenuta quindi legittima l'ordinanza di chiusura di uno stabilimento la cui attività abbia superato i limiti di rumorosità consentiti, costituendo fonte di rischio da esposizione al rumore (TAR Lazio Sez. Il 22/2/95 n° 242). Il Sindaco non può disporre la cessazione di una attività lavorativa per eccessiva rumorosità, senza aver preventivamente imposto gli opportuni accorgimenti tecnici atti ad eliminare le emissioni nocive. Inoltre, come si e già detto sopra, la sospensione di una attività lavorativa per eccessiva rumorosità, in quanto misura cautelare, deve essere disposta per un periodo di tempo determinato.- 2.4 SANZIONI AMMINISTRATIVE L'art. lo della legge quadro qualifica la tipologia delle sanzioni previste come conseguenze sfavorevoli in relazione alle attività poste in essere in violazione delle norme in tema di inquinamento acustico contenute dalla legge stessa quali amministrative. Non vengono quindi depenalizzati illeciti preesistenti ritenuti lesivi di interessi degni di tutela penale, ma introdotte tre nuove fattispecie di nuove sanzioni amministrative pecuniarie aventi carattere affittivo e riparatorio. Vengono in tal modo per la prima volta introdotte delle sanzioni specifiche a salvaguardia delle norme sull'inquinamento acustico.a) E DISPOSTO INNANZI TUTTO CHE CHIUNQUE NON OTTEMPERA AL PROVVEDIMENTO LEGITTIMAMENTE ADOTTATO DALL'AUTORITÀ COMPETENTE CHE ORDINA IL RICORSO TEMPORANEO A SPECIALI FORME DI CONTENIMENTO ODI ABBATTIMENTO DELLE EMISSIONI SONORE, DI CUI ALL'ART. 9, É PUNITO CON LA SANZIONE AMMINISTRATIVA DA €1.032,91 A € 10.329,14 (ART. 10 C. 1).b) CHIUNQUE, NELL'ESERCIZIO O NELL'IMPIEGO DI UNA SORGENTE FISSA O MOBILE DI EMISSIONI SONORE, SUPERAI VALORI LIMITE DI EMISSIONE E DI IMMISSIONI, FISSATI DAL DPCM DEL 14.11.97 t PUNITO CON LA SANZIONE AMMINISTRATIVA DEL PAGAMENTO DI UNA SOMMA DA €516,45 A €5.164,56. LA PORTATA GENERALE DI TALE DISPOSIZIONE IMPLICA L'ABROGAZIONE DELL'ART. 659 C. 2 "PERCHÉ, IN IPOTESI DI NERA VIOLAZIONE DEI LIMITI DI LEGGE POSTI DALLA NORMA AMMINISTRATIVA, NON t POSSIBILE INDIVIDUARE UN CRITERIO SOSTANZIALE DI DIFFERENZIAZIONE TRA I DUE CAMPI OPERATIVI DELLE DUE NORME, PONENDO ENTRAMBE LA STESSA CONDOTTA, OSSIA LA VIOLAZIONE DI LIMITI LEGALI ALLE EMISSIONI".C) LA VIOLAZIONE DEI REGOLAMENTI DI ESECUZIONE, DISTINTI PER SORGENTE SONORA RELATIVAMENTE ALLA DISCIPLINA DELL'INQUINAMENTO ACUSTICO DA TRAFFICO VEICOLARE, FERROVIARIO, MARITTIMO ED AEREO DI CUI ALL'ART. 11 DELLA STESSA LEGGE, t PUNITA CON LA SANZIONE AMMINISTRATIVA DEL PAGAMENTO DI UNA SOMMA DA t 258.23 A t 10.329,24.Occorre ricordare che gli artt. 255 e 256 del CdS contengono disposizioni sulla limitazione dei rumori e sull'uso dei dispositivi di segnaletica acustica provviste di sanzioni amministrative. L'art. 255 dispone: a) 0) C) d) e) DURANTE LA CIRCOLAZIONE SI DEVONO EVITARE RUMORI MOLESTI CAUSATI SIA DAL MODO IN CUI t SISTEMATO IL CARICO E SIA DA ALTRI CONNESSI CON LA CIRCOLAZIONE STESSA.IL SILENZIATORE, SE PRESCRITTO, DEVE ESSERE TENUTO IN BUONE CONDIZIONI DI EFFICIENZA E NON DEVE ESSERE ALTERATO.NELL'USARE APPARECCHI RADIOFONICI O DI RIPRODUZIONE SONORA A BORDO DEI VEICOLI NON SI DEVONO SUPERARE I LIMITI SONORI MASSIMI DI ACCETTABILITÀ FISSATI DAL REGOLAMENTO.I DISPOSITIVI DI ALLARME ACUSTICO, ANTIFURTO INSTALLATI SUI VEICOLI DEVONO LIMITARE L'EMISSIONE SONORA Al TEMPI MASSIMI PREVISTI DAL REGOLAMENTO E, IN OGNI CASO, NON DEVONO SUPERARE I LIMITI MASSIMI DI ESPOSIZIONE AL RUMORE FISSATI DAL DECRETO DEL PRESIDENTE DEI CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL 14.11.97.CHIUNQUE VIOLA LE DISPOSIZIONI DEL PRESENTE ARTICOLO E SOGGETTO ALLA SANZIONE AMMINISTRATIVA DEL PAGAMENTO DI UNA SOMMA DA €27,88 A t 203,29.- L'importo della sanzione, veramente irrisorio in sé, e ancor più se rapportato all'entità di quelle previste dall'ad io c. 2, risulta in modo più pregnante velleitaria e per nulla dissuasiva, se si tiene conto della RELAZIONE INFORMATIVA SULLE IMMISSIONI SONORE NEGLI AMBIENTI RAPPORTO DI VALUTAZIONE REP.120/DP 06/14 RELAZIONE TECNICA - PAGINA 9 di 23 ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO (APP. DELL'EX. ART. 6 DEL DPCM 01.03.91, DEL DPCM 14.11.97E DELLA LEGGE-QUADRO N° 447 DEL 25.1.0.95) diffusa e spesso generale disapplicazione delle norme fondamentali del codice stradale (velocità, cinture di sicurezza) da parte degli automobilisti, e ciò che è più grave, da parte delle istituzioni preposte all'osservanza delle disposizioni stesse. L'art. 156 aggiunge ancora che: IL DISPOSITIVO DI SEGNALAZIONE ACUSTICA DEVE ESSERE USATO CON LA MASSIMA MODERAZIONE E SOLAMENTE Al FINI DELLA a) SICUREZZA STRADALE. LA SEGNALAZIONE DEVE ESSERE LA PIÙ BREVE POSSIBILE.FUORI DAI CENTRI ABITATI I `USO DEL DISPOSITIVO DI SEGNALAZIONE ACUSTICA E CONSENTITO OGNI QUALVOLTA LE CONDIZIONI b) AMBIENTALI O DEL TRAFFICO LO RICHIEDANO AL FINE DI EVITARE INCIDENTI, IN PARTICOLARE DURANTE I SORPASSI.CHIUNQUE VIOLA LE DISPOSIZIONI DEL PRESENTE ARTICOLO È SOGGETTO ALLA SANZIONE AMMINISTRATIVA DEL PAGAMENTO DI C) UNA SOMMA DA € 27,88 A € 103,29.- Queste due disposizioni (norme speciali) prevalgono sull'art. io c. 2, che svolge una funzione di norma generale. Il C. 4 dell'art. lo prevede che il 70% delle somme derivanti dall'applicazione delle sanzioni predette e versato allo Stato, è può essere devoluto ai comuni per il finanziamento dei piani di risanamento "con incentivi per il raggiungimento dei valori limite" fissati dal dPCM del 14.11.97.- 2.5 DECRETO MINISTERO DELL'AMBIENTE 11. DICEMBRE 1996 Cosi come previsto dall'art. 15, c. 4, della legge n. 447, e dall'art. 2, C. 3, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri i marzo 1991, il legislatore ha emanato il Decreto n dicembre 1996 recante "APPLICAZIONE DEL CRITERIO DIFFERENZIALE PER GLI IMPIANTI A CICLO PRODUTTIVO CONTINUO" (pubb. sulla G.U. S.G. n. 52, 04.03.97), al fine di regolarizzare l'applicazione del criterio differenziale per gli i cosiddetti impianti a ciclo produttivo continuo. Le disposizioni del suddetto decreto (art. i c. 1.) si applicano a tutti quegli impianti a ciclo produttivo continuo ubicati in zone diverse da quelle esclusivamente industriali, come definite nel decreto del Presidente della Repubblica i marzo 1991, art. 6, c. i, ed all. B, tab. 2, o la cui attività dispiega i propri effetti in zone diverse da quelle esclusivamente industriali.Infatti al successivo art. 2 si danno le definizioni di impianto a ciclo produttivo continuo, cioè: a ) . QUELLO DI CUI NON F POSSIBILE INTERROMPERE L'ATTIVITÀ SENZA PROVOCARE DANNI ALL'IMPIANTO STESSO, PERICOLO DI INCIDENTI O ALTERAZIONI DEL PRODOTTO O PER NECESSITA DI CONTINUITÀ FINALIZZATA A GARANTIRE L'EROGAZIONE DI UN SERVIZIO PUBBLICO ESSENZIALE; b). QUELLO IL CUI ESERCIZIO È REGOLATO DA CONTRATTI COLLETTIVI NAZIONALI DI LAVORO O DA NORME DI LEGGE, SULLE VENTIQUATTRO ORE PER CICLI SETTIMANALI, FATTE SALVE LE ESIGENZE DI MANUTENZIONE; C) IMPIANTO A CICLO PRODUTTIVO CONTINUO ESISTENTE, QUELLO IN ESERCIZIO O AUTORIZZATO ALL'ESERCIZIO O PER IL QUALE SIA STATA PRESENTATA DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ALL'ESERCIZIO PRECEDENTEMENTE ALL'ENTRATA IN VIGORE DEL DECRETO Pertanto secondo quanto previsto all'art. 3 c. 1, fermo restando l'obbligo del rispetto dei limiti di zona fissati a seguito dell'adozione della Zonizzazione Acustica, gli impianti a ciclo produttivo continuo esistenti sono soggetti alle disposizioni di cui all'art. 2, C. 2, del decreto del Presidente della Repubblica 1. marzo 1991 (criterio differenziale) quando non siano rispettati i valori assoluti di immissione, come definiti dall'art. 2, C. 2, lettera f), della legge 26 gennaio 1995, n. 447. Inoltre per tutti quegli impianti realizzati dopo l'entrata in vigore del presente decreto, il rispetto del criterio differenziale è condizione necessaria per il rilascio della relativa concessione (art, 3 c. a). Infine per gli impianti a ciclo produttivo continuo esistenti che si trovino nelle condizioni di cui al c. i dell'art. 3, i piani di risanamento, redatti unitamente a quelli delle altre sorgenti, sono finalizzati anche al rispetto dei valori limite differenziali (art. 4 c.1). I piani di risanamento devono contenere (art. 4 C. 2) una relazione tecnica da cui risulti: • LA TIPOLOGIA E L'ENTITÀ DEL RUMORE PRESENTI; • LE MODALITÀ ED I TEMPI DI RISANAMENTO; • LA STIMA DEGLI ONERI FINANZIARI NECESSARI; RELAZIONE INFORMATIVA SULLE IMMISSIONI SONORE NEGLI AMBIENTI ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO RAPPORTO DI VALUTAZIONE (APP. DELL'EX. ART. 6 DEL oPCM 01.03.91, DEL DPCM 14.11.97E DELLA LEGGE-QUADRO N° 447 DEL 25.10.95) REF.no/DP 06/14 RELAZIONE TECNICA - PAGINA io di 23 ed inoltre (art. 4 C. 3) a decorrere dalla data di presentazione del piano di risanamento, il tempo per la relativa realizzazione è fissato in due anni per gli impianti soggetti alle disposizioni del presente decreto e quattro anni per gli impianti che si trovano nelle condizioni di cui all'art. 6, c. 4, della legge n 447.96.Il controllo e le sanzioni (art. 5 c. i e 2) è effettuato ai sensi e con le modalità previsti dall'art. 14 della legge n 447.96, e fatto salvo quanto previsto dall'art. 65o del CP, la mancata ottemperanza al disposto del presente decreto è punito con la sanzione amministrativa di cui all'art. 20, c. 3, della legge n°447.96.a.6 LEGGE 27 FEBBRAIO 2009, N.13 Il provvedimento di iniziativa governativa riguarda la conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 30.12.08, n. 208, recante DELL'AMBIENTE". La • "MISURE STRAORDINARIE IN MATERIA Di RISORSE IDRICHE E Di PROTEZIONE legge di conversione n.13 del 27.02.09, riporta interventi riguardanti i seguenti settori: TOLLERABILITÀ DELLE IMMISSIONI ACUSTICHE (ART. 6-TER) — "NELL'ACCETTARE LA NORMALE TOLLERABILITÀ DELLE IMMISSIONI E DELLE EMISSIONI ACUSTICHE, AI SENSI DELL'ARTICOLO 844 DEL CODICE CIVILE, SON FATTE SALVE IN OGNI CASO LE DISPOSIZIONI DI LEGGE E DI REGOLAMENTO VIGENTI CHE DISCIPLINANO SPECIFICHE SORGENTI E LA PRIORITÀ DI UN DETERMINATO USO" Tale modifica è finalizzata al coordinamento della normativa vigente in materia acustica con il concetto di normale tollerabilità delle immissioni previste dall'art. 844 di porre rimedio alle controversie legali tra cittadino e impresa in materia di disturbo da rumore, attraverso la definizione di limiti certi che tengano conto della destinazione d'uso delle aree residenziali da quelle agricole o industriali.3 DETERMINAZIONE DEI VALORI LIMITE DELLE SORGENTI SONORE In virtù dell'avvenuta abrogazione del dPCMoto3.92, ad eccezione dell'art. 6, ad opera della Legge-n. 447.96, sono stati emanati, da parte delle Stato, diversi decreti di attuazione, in particolare quello contenete la determinazione dei valori di emissione, immissione, attenzione e di qualità. Tale decreto è stato emanato il 14.11.97, è entrato in vigore il 1° gennaio 1998. I valori determinati dal suddetto decreto sono riferiti alle classi di destinazioni d'uso del territorio (art. 6 del dPCMoto3.93.), adottate dai Comuni, e riportati nell'art. a del dPCM24.22.97 (tabella 2). Nel caso specifico i valori limite che andrebbero attuati, in considerazione della eventuale suddivisione per classi di destinazione d'uso, sono riportati nell'art. 3 (Valori Limite Assoluti di Immissione) del dPCM24.22.97, e rappresentano i valori limite assoluti determinati con riferimento al livello equivalente di rumore ambientale. Tali valori non si applicano all'interno delle fasce di pertinenza delle infrastrutture stradali, ferroviarie ecc., nonché delle altre sorgenti sonore previste nel c. i. dell'art. n della Legge-Quadro. All'esterno di tali fasce, dette sorgenti concorrono al raggiungimento dei limiti assoluti di immissione (art. 3 C. 2). All'interno delle fasce di pertinenza, le singole sorgenti sonore diverse da quelle indicate sopra devono rispettare i limiti di cui alla tab. 3. Le sorgenti sonore diverse da quelle di cui al precedente c. 2, devono rispettare i limiti di cui alla tab. 4 secondo la classificazione che viene assegnata.PER TANTO AVENDO IL COMUNE DI CAVA DE' TIRRENI (SA) PREDISPOSTO IL PZA. DISPONENDO DI UNO STRALCIO DELLA STESSA DELL'AREA OGGETTO D'INDAGINE, DALLA CONSULTAZIONE, SI È POTUTO APPURARE CHE LA STESSA ASCRITTA IN "CLASSE V PREVALENTEMENTE INDUSTRIALE" CONI SEGUENTI LIMITI: • IMMISSIONI SONORE: 70 DB(A) IN PERIODO DIURNO E 6o DB(A) IN PERIODO NOTTURNO • EMISSIONI SONORE: 6n DB(A) IN PERIODO DIURNO E ss DB(A) IN PERIODO NOTTURNO RELAZIONE INFORMATIVA SULLE IMMISSIONI SONORE NEGLI AMBIENTI ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO (APP. DELL'EX. ART. 6 DEL DPCM 01.03.91, DEL DPCM 14.11.97E DELLA LEGGE-QUADRO N° 447 DEL 25.10.95) 9#A. SICUREZZA AMORE RAPPORTO DI VALUTAZIONE REP.120/DP 06/14 RELAZIONE TECNICA - PAGINA 11 di 23 4 DESCRIZIONE DEL SITO DELL'ATTIVITÀ E DELLE SORGENTI SONORE 4.1 DESCRIZIONE DEL SITO L'attività della ditta "Di MAURO OFFICINE GRAFICHE S.p.A.", sorge nel Comune di Cava de' Tirreni, all'interno di una area di tipo prevalentemente industriale, con presenza di edifici adibiti ad uso residenziale. Per quanto riguarda la morfologia del terreno in cui è ubicato l'opificio, esso è di natura prevalentemente collinare.Nell'area sono presenti edifici residenziali con un'altezza massima di due piani fuori terra. Inoltre, all'interno dell'area oggetto, si sono individuate sorgenti sonore rappresentative del clima acustico dall'area stessa, ovvero: • Via Gaudio Malori; Altre attività produttive tali da presentare una fonte di inquinamento acustico influente sul livello equivalente globale dell'area, (come si evince dalla foto sottostante).Infine l'attività è svolta sia in periodo diurno che in periodo notturno nell'arco dei sette giorni settimanali per circa una volta al mese. Infatti molte fasi di produzione sono state trasferite nell'opificio sito in Cava de' Tirreni alla Via Giovanni Cesaro.- Non sono presenti ulteriori ricettori sensibili (ospedali case di cura scuole ecc.) confinanti all'attività.- 4.2 DESCRIZIONE DELL'ATTIVITÀ E DELLE SORGENTI SONORE L'attività industriale, svolta all'interno dei locali oggetto dell'indagine, riguarda il settore cartotecnico; in particolare l'opificio industriale della "DI MAURO OFFICINE GRAFICHE S.p.A.", sito in Via Gaudio Maiori , è specializzato nella produzione di imballaggi flessibili, destinati soprattutto al settore alimentare.- 2 RELAZIONE INFORMATIVA SULLE 8 IMMISSIONI SONORE NEGLI AMBIENTI RAPPORTO DI VALUTAZIONE ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO (APP. DELL'EX. ART, 6 DEL DPCM 01.03.91, DEL DPCM 14.11.97 E DELLA LEGGE-QUADRO N° 447 DEL 25.10,95) REp.12o/oP o6/1.4. RELAZIONE TECNICA - PAGINA 12 di 23 Il lavoro è organizzato con le seguenti turnazioni: 4U § gP o6.00 43.4.00 i° turno; - 14.00 + 22.002° turno, gi 2 p, 22.00 ÷ 06.00 3° turno; g il tutto su 7 giorni lavorativi al mese.- E 5 'Q A Il prodotto finito è costituito da bobine di materiale multistrato che può essere stampato o neutro. Le principali materie prime impiegate per la realizzazione del multistrato sono film plastici.Il ciclo produttivo prevede le seguenti fasi: • b g 2 PRELIEVO MATERIE PRIME DA MAGAZZINI E DISIMBALLO; • LAMINAZIONE; • TRASFERIMENTO DEL SEMILAVORATO MULTISTRATO PRODOTTO NELL'OPIFICIO DI VIA GIOVANNI CESARO PER ESEGUIRE LE ULTERIORI LAVORAZIONI DI TAGLIO. Le materie prime e gli ausiliari utilizzati per la sola fase di laminazione (estrusione) sono prevalentemente: • nylon, polietileni sia in film che in granuli, primer senza solventi.- Così come sopra descritto, all'interno delle attività svolte dalla "Di MAURO OFFICINE GRAFICHE S.p.A.", le sorgenti sonore prevalenti sul Livello Equivalente di Pressione Sonora, sono ad oggi identificabili solo negli impianti tecnologici a servizio della produzione (locale compressori, caldaia ecc). Gli altri impianti, come ad esempio torre di raffreddamento ed impianto di abbattimento a carboni attivi, sono stati fermati per il trasferimento di molte attività di produzione nel sito di Via Giovanni Cesaro.- P : <.3 I Il o 5 MISURE FONOMETRICHE - STRUMENTAZIONE UTILIZZATA Così come previsto dall'art. 2 del D. M. 16 Marzo 1998 recante "TECNICHE DI RILEVAMENTO E DI MISURAZIONE DELL'INQUINAMENTO ACUSTICO" è stato utilizzato un sistema di misura rispondente alle specifiche normative quali EN 60651/1994 (IEC 652), EN 60804/1994 (IEC 804), IEC 61672 CLASSE i, EN 62260/1995 (IEC 1260) CLASSE O, per filtri e microfoni, CEI 29-4 per i calibratori.- Si è utilizzato un Fonometro Integratore ed Analizzatore Real Time LARSON&DAVIS tipo 831, conformi alle CLASSE 1 di precisione e alle norme IEC.601272 2002-1 Classe i - IEC-60652 2001 Tipo 1 • IEC-6o8o4 z000-lo Tipo - IEC 61252 2002 - IEC 61260 1995 Classe o - ANSI 51.4 1983 e S2.43 1997 Tipo i - ANSI S2.22 2004 - Direttiva zoo2/96/CE, WEEE e Direttiva 2002/95/CE, RoHS, avente matricola n° 0002018. Lo stesso è dotato di microfono a condensatore da 11/2" PCB tipo 377Bo2 avente matricola n° 112892.La strumentazione è stata controllata prima e dopo il ciclo di misura, secondo la norma IEC 60942 (1997), con calibratore QUEST TECNOLOGIES tipo OClomat. n° QE8o4o2o6, di CLASSE 1 conforme alle norme CEI 29-4.Nell'ALLEGATO I sono riportati i certificati di taratura della strumentazione, che ai sensi dell' art. 2 COITIffla 4 del 16 Marzo 3.998 recante "TECNICHE DI RILEVAMENTO E DI MISURAZIONE RELAZIONE INFORMATIVA SULLE IMMISSIONI SONORE NEGLI AMBIENTI ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO (APP. DELL'EX. ART. 6 DEL DPCM ot03.91, DEL DPCM 1 4•11.97 E DELLA LEGGE- QUADRO N° 447 DEL 25.10.95) DELL'INQUINAMENTO ACUSTICO" deve Poi RAPPORTO DI VALUTAZIONE M iceeim il iA misant 4 REP.220/DP 06/1 RELAZIONE TECNICA - PAGINA 13 di 23 essere eseguita almeno ogni due anni per la verifica della conformità alle specifiche tecniche presso laboratori accreditati da un servizio di taratura nazionale ai sensi della legge n agosto 1991, n. 273.VALIDITÀ DELLA CERTIFICAZIONE 5-1 Le considerazioni di seguito riportate mantengono la loro validità qualora le condizioni di funzionamento di impianti e/o attrezzature per le singole misurazioni, così come appresso descritto e le caratteristiche degli insediamenti circostanti nonché le componenti del rumore residuo mantengano configurazione e caratteristiche acustiche del giorno in cui si sono effettuati i rilievi.5.2 CONDIZIONI DI MISURA GENERALI Sono state eseguite opportune indagini lungo il confine della ditta nelle condizioni previste dal D.M. 16.03.98, determinando il livello equivalente di pressione sonora ponderato "A", in conformità a quanto prescritto nell'allegato "B" capoversi 6,7, 8, 9, lo e n del decreto stesso.Nella tabella VIA e VIB sono indicate le postazione di misura e la descrizione della stessa: TABELLA VIA— DIURNO PUNTO DI MISURA N. MISURA/PERIODO DI RIFER MENTO(1) DESCRIZIONE 1 1A AMBIENTALE D/F DEPOSITO INCHIOSTRI 2 2A AM BIENTALE D/F INGRESSO PRINCIPALE 3 3A AMBIENTALE D/F OFFICINA MECCANICA DIURNO 4 4A AMBIENTALE D/F TORRI DI RAFFREDDA ENTO C/0 ABITAZIONE 4B RESIDUO D/F TORRI DI RAFFREDDAMENTO 00 ABITAZIONE 5A AMBIENTALE *VASCHE DI DEPURAZIONE O TABELLA VIB — NOTTURNO PUNTO DI MISURA N. MISURA/PERIODO DI DESCRIZIONE RIFER MENTO(1) 1 3.EI AMBIENTALE D/F DEPOSITO INCHIOSTRI 2 zB AMBIENTALE D/F INGRESSO PRINCIPALE 3 3B 4 NOTTURNO AMBIENTALE D/F OFFICINA MECCANICA 4C AMBIENTALE D/F TORRI DI RAFFREDDAMENTO C/0 ABITAZIONE 4D RESIDUO D/F TORRI DI RAFFREDDAMENTO C/0 ABITAZIONE 5B AMBIENTALE D/F VASCHE DI DEPURAZIONE (1)diurno: 06.00÷22.00, notturno: 22.00+06.00 Le condizioni meteoclimatiche durante la campagna di misure, sono da considerarsi nella media stagionale, non si sono comunque verificate condizioni "estreme", quali ad esempio velocità del vento elevate (superiori a 3 m/sec.). Si riportano inoltre le osservazioni relative alle condizioni del traffico.- 5.3 UBICAZIONE DELLE POSTAZIONI D'INDAGINE Come detto in par. 5.2, sono state eseguite opportune indagini lungo il confine della ditta OFFICINE GRAFICHE S.p.A." sia "DI MAURO in periodo diurno che in periodo notturno, nelle condizioni previste dal D.M. 16.03.98, determinando il livello equivalente di pressione sonora ponderato "A", in conformità a quanto prescritto nell'allegato "B" capoversi 6, 7, 8, 9, lo e n del decreto stesso.- RELAZIONE INFORMATIVA SULLE IMMISSIONI SONORE NEGLI AMBIENTI ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO (APP. DELL'EX. ART. 6 DEL DPCM 01.03.91, DEL DPCM 14.11.97 E DELLA LEGGE-QUADRO N° 447 DEL 25.10.95) RAPPORTO DI VALUTAZIONE REP.120/DP 06/24 RELAZIONE TECNICA - PAGINA 1.4 di 23 Si riporta di seguito la planimetria generale riportante le postazioni d'indagini eseguite così come descritte nel prg. 5.2.- 5.4 RISULTATI DELLE MISURE Nella tabella VII,, e VIIB sono riportati i dati relativi alle misurazioni effettuate, nel periodo diurno e nel periodo notturno e nelle diverse postazioni di misura: 11.3 0 IMP. TEC. DELLA"ARDAGHITALYS.R.L." E DELLA"DIMAURO TRAFF. VEICOLARE LUNGOVIAG. MAIORIEIMP. TECNOLOGICI ALTREDIT 0 N i C '03 o 0.1 CO C C La E LU 121 -.t ri ri A in er, La UlLo ULo D o M al its c, E CI o 0.1 o 10 -0 m .1) c 0 ° N 4-1 E D Lo 01W t m 40 = u- cc ce 2 AMBIENTALE D/F DEPOSITO INCHIOST LU 00 i- u ua Z z .., O o AMBIENTALE 0/F VASCHE DI DEPURAZIONE 5 AMBIENTALE 0/F OFFICINAMECCANICA LE D/F DEPOSI E o AMBIENTALE 0/F INGRESSOPRINCIPALE UI O m o > r7 4 o 5 < 1. -95 P et 2 M 1.0 0 10 ; N- u, _i 3 a z 9 a o a. rl e < 1' 3 u t .) , cc 0 o_ Z W E ili u. CI tu o ce uO m 20 < I w v, E m U O E re > LU i, u. 0 O O i- w uJ W w u- A < -,i Ci .71 •TCjs_ -i cc i_ O , ZZZOZ W W w w O 5 E 5 im E < Q <C cc < ze O CO CC; La La o ti O 4. UI o ri o 2 im Lo M o O in m La ti o o o. ei Q * N ti ti ti ti rn o3 o o 4. ti ti ti N ti M ti ti ti ti r-. CO c0 ti 01 CO ti ti Nt 01 ti rn. ti ti ti ti ti ti H 0 ti o M 61 o rtl ti 61 O f41 M 2 z ti Lei m ti ti La La ti ti ri J CU 1.01 CL ro ro .c o 1. o T) D O U C 713 0 0> C 1n CLI c LU LU D ,._ Lt O (0 .V1 in LIVELLI PERCENTILI PERIODODIURNO o Nell'ALLEGATO III sono riportati i grafic i de lle m isure eseguite, a i qua li si rimanda per maggiori dettagli. La in V) -t A O (ti- ti H i-i M A M M ko in io io io Lo E 'Si E ‘i5 do o tU : al t(o rs" o o_ 0 VI .... O ro LU o o ti et -i- E a 2 o ti Z i71 2 z < m xr (1) 16 '5 to o N Vi c O 1G) Tu z ti La ai 121 ai ai C 'il CO ti 12 , E P>1 .0•1 0.1 2 O CI ti ti ti ti ti g c (1) 01 LO g3 i0 10 40 40 o T, O 13 cf. t, eL cn _c : W Clrnrnrn M Li" Nt A M 2 "It E M al CL co 9E 15 cv -o CL en ti N rj OD W N. N- W Nt CU o 10 o O A W 10 Lo UI E 0_ 2 1...° o RELAZIONE INFORMATIVA SULLE IMMISSIONI SONORE NEGLI AMBIENTI ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO RAPPORTO DI VALUTAZIONE (APP. DELL'EX. ART. 6 DEL DPCM 01.03.91, DEL DPCM 14.11.97 E DELLA LEGGE-QUADRO Na 442 DEL 25.10.95) RELAZIONE TECNICA - PAGINA 16 di 23 REP.no/D P 06/3.4 TABELLA VIII8 - LIVELLI PERCENTILI PERIODO NOTTURNO N. DATA MISURA [GG/MM/AA] INIZIO MISURA 18 22:17:19 28 22:28:48 35 23.09.2024 22:34:12 4C 22:40:22 45 23:20:32 58 22:52:55 OW OW VALORI MISURATI IN DINA) ORA DI LEO L, Li. L„ L„ 58.8 57.8 58 .4 57.3 57.3 58.6 62.8 6o.8 6224 60.7 58.4 58.3 54.8 57.2 0.9 55.9 48.6 56.0 57.7 59-7 56.4 57.6 85.4 63.4 60.2 64.2 64.7 6 ANALISI DEI RISULTATI 6.2 DEPURAZIONE DEGLI EVENTI SONORI DI NATURA ECCEZIONALE 56.4 55.6 57.2 3 I-95 L„ 55.4 47.5 55.9 56.3 55-1 46.5 55.7 56.2 55.0 56.8 55.4 57.1 Il livello di rumore ambientale (LA) è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato "A", prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo e durante un determinato tempo. Il rumore ambientale è costituito dall'insieme del rumore residuo e da quello prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti, con l'esclusione degli eventi sonori singolarmente identificabili di natura eccezionale rispetto al valore ambientale della zona. E' il livello che si confronta con i limiti massimi di esposizione: 2) nel caso dei limiti differenziali, è riferito a TM, 2) nel caso di limiti assoluti è riferito a TR.Il livello di rumore residuo (LR) è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato "A", che si rileva quando si esclude la specifica sorgente disturbante. Deve essere misurato con le identiche modalità impiegate - per il rumore ambientale e non deve contenere eventi sonori atipici. Il livello differenziale di rumore (Lo) è la differenza tra livello di rumore ambientale (LA ) e quello di rumore residuo (LR). Pertanto il livello di rumore misurato (LAeq,TM) ovvero il livello di rumore ambientale (LA) va depurato dagli eventi sonori di natura eccezionale singolarmente identificabili (D.M. 16/03/1998 - All. A punto n).Nel caso specifico non è stato riscontrato, nell'analisi dei dati, la presenza di eventi sonori di natura eccezionale che abbiamo influenzato in maniera evidente le indagini eseguite.- 6.2 CORREZIONE DEI VALORI MISURATI PER LA PRESENZA DI COMPONENTI IMPULSIVE, TONALI E/0 TONALI DI BASSA FREQUENZA Il livello di rumore (LAeq,TM) ovvero il livello di rumore ambientale (LA) va misurato in bande di 1/3 d'ottava al fine di analizzare gli eventi sonori impulsivi, le componenti tonali e quelle spettrali a bassa frequenza (D.M. :5 a0 u P o o4 o 16.03.1998 - All. A punto25).2 Nel caso specifico non è stato riscontrato, nell'analisi dei dati, la presenza di alcun evento sonoro impulsivo, ne di componenti tonali e spettrali a bassa frequenza.- 6.3 CORREZIONE DEI VALORI MISURATI PER LA PRESENZA DI RUMORE A TEMPO PARZIALE 5 e; 'à 5 1, - o Esclusivamente durante il tempo di riferimento diurno, si prende in considerazione la presenza di rumore a tempo parziale, nel caso di persistenza del rumore stesso per un tempo totale non superiore ad un'ora. 00 Qualora il tempo parziale sia compreso in un'ora il valore del rumore ambientale (LA) deve essere diminuito 22 di 3 dB(A), qualora sia inferiore a 25 minuti e di 5 dB(A). (D.M. 16.03.1998 - All. A punto 26) RELAZIONE INFORMATIVA SULLE IMMISSIONI SONORE NEGLI AMBIENTI ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO RAPPORTO DI VALUTAZIONE (App. DELL'EX. ART. 6 DEL DPCM 02_03.91, DEL DPCM 14.11.97 E DELLA LEGGE-QUADRO N° 447 DEL 25.10.95) REF.22o/DP 06/2.4 RELAZIONE TECNICA - PAGINA 17 di 23 Nel caso specifico non è stato riscontrato, nell'analisi de/dati, la presenza di alcun evento sonoro impulsivo, ne di componenti tonati e spettrali a bassa frequenza.6.4 COMPARAZIONE DEI VALORI MISURATI AL TEMPO DI RIFERIMENTO (TR) Per la verifica del rumore immesso nell'ambiente esterno da specifiche sorgenti disturbanti, bisogna comparare la misura ad un tempo di integrazione pari all'intero periodo di riferimento (TR), che è pari a 16 ore (6.00+22.00) per il periodo diurno e 8 ore (22.00+6.00) per il periodo notturno. In pratica il rumore connesso all'attività in questione, va diluito sull'intero tempo di riferimento, in relazione al tempo di funzionamento delle sorgenti rumorose. Il valore del livello di rumore ambientale ridotto all'intero periodo di riferimento è stato ottenuto con la tecnica di campionamento (AII. B, comm. 2 del D.M. 16.03.98) dove il valore di LAeq,i-B g o viene calcolato come la media dei valori del livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata "A" relativo agli interventi del tempo di osservazione (To)i. e II valore di l-Aeq, TR è dato da: LAeq,TR = 10 log [ 1 nt (T, ),11) dB(A) "`"" dove T. è il tempo di osservazione ovvero il tempo complessivo di funzionamento della sorgente specifica.In realtà, dai sapralluo_ghi eseguiti durante la campagna di misure, è emerso che l'attività produttiva viene svolta su tre turni per circa una settimana al mese.Pertanto all'interno del periodo di riferimento diurno il tempo di osservazione ToG è pari a 16h, mentre all'interno del periodo di riferimento notturno il tempo di osservazione TON è pari a 8h.Con i valori scaturiti dalle misure (LAeibrd),considerando i diversi tempi di funzionamento delle diverse sorgenti sonore (T.1), applicando la formula precedente si ottengono i Livelli continui equivalenti di pressione sonora ridotti all'intero periodo di riferimento TR,. In tabella IXA e IXB si riportano i Livelli continui equivalente •C D O E ✓o < di pressione sonora ridotti all'intero periodo di riferimento diurno e notturno.TABELLA DCA - LIVELLI DI RUMORE COMPARATI AL TEMPO DI RIFERIMENTO (TR) DIURNO LAEO,TM TO, LAEOTR LAEOTR(1) loB(A)] (ORE) [DB(A)] [oB(A)] 63.5 66.o 67.5 68.o 65.5 PUNTO DI MISURA MISURA 1 2.A 63.6 2 2A 3 4 5 3A 65.9 67.3 4A 5A 87.9 65.5 63.6 69.9 1.6 67.3 67.9 6 5.5 32 à TABELLA IX8 - LIVELLI DI RUMORE COMPARATI AL TEMPO DI RIFERIMENTO (TR) NOTTURNO LAEO,TM TO, (ORE) Lucra (oB(A)] LAE01i03 (oB(A)] PUNTO DI MISURA MISURA 1 113 58.8 58.8 59-0 2 29 57- 8 57.8 58-4 57.3 58.6 58.o 3 4 5 38 4C 58 [DB(A)] 58.4 57.3 58.6 8 58-5 57. 58.5 (i)LE MISURE DEL LAEGTRSONO ARROTONDATE A 0.5 DB. (VEDI ALLEGATO B PUNTO 3 DEL D.M. 16.03.98) 7 METODOLOGIA DI MISURA E DI VALUTAZIONE DELLE EMISSIONI I valori limite di emissione si riferiscono all'ambiente esterno (anche se il decreto non lo dice esplicitamente). "I rilievi fonometrici vanno eseguiti negli spazi utilizzati da persone e comunità (art. 2, C. 3)" . - o ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO RAPPORTO DI VALUTAZIONE REP.220/DP 06/1 4 RELAZIONE TECNICA - PAGINA 28 di 23 (APP. DELL'Ex. ART. 6 DEL DPCM 01.03.91, DEL oPCM 14.11.97 E DELLA LEGGE-QUADRO N° 447 DEL 25.10.96) ETATACWALSIA5 RELAZIONE INFORMATIVA SULLE IMMISSIONI SONORE NEGLI AMBIENTI Il dPCM del 14.11.97 precisa (o meglio modifica) il significato di valore limite di emissione definito dall'art. 2, c. a, lettera e, della legge-quadro 447/95. Infatti mentre in questa ultima il valore di emissione di una sorgente si riferiva al rumore misurato in prossimità della sorgente stessa, nel decreto il valore di emissione si configura (almeno per le sorgenti fisse) come il rumore immesso in tutte le zone circostanti ad opera di una singola sorgente sonora (art. 2, C. 2). I valori limite di emissione si riferiscono sia alle sorgenti fisse che a quelle mobili (art. 2, C. 2). Secondo l'art. 2, c. 2., lettera c, della legge 447/95 vanno considerati come sorgenti fisse gli impianti tecnici degli edifici e le altre installazioni unite agli immobili, le infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali, marittime, industriali, artigianali, commerciali ed agricole, i parcheggi, le aree adibite a movimentazione merci, i depositi di mezzi di trasporto di persone e merci, le aree adibite ad attività sportive e ricreative. Tutte le altre sorgenti sonore vanno considerate come mobili (art. 2, c. a, lettera d, legge 447/95). In generale non è possibile analizzare il rumore prodotto dalle singole sorgenti presenti in un opificio industriale, quindi la valutazione delle emissioni sonore viene eseguita partendo dai valori di immissione sonora misurati lungo confine, quindi per via indiretta. Un metodo indiretto per la determinazione dei valori di emissione, è quello riportato nella Norma UNI 1°855 "Misura e valutazione del contributo acustico di singole sorgenti" (2999), la quale stabilisce diversi metodi per la determinazione del livello di emissione (LEo Ls), ilpiù semplici di questi 5 g. metodi si basa sulla formula elementare: L, Ls = 10log(101° LR j —101° dove: • • LA è il livello del rumore ambientale; LR è il livello del rumore residuo.- eventualmente affinando le discriminanti attraverso analisi temporale, o statistica, o spettrale, quando il 3 o o 2 Li o livello ambientale ed il livello residuo si possono meglio differenziare secondo questi criteri.Questo metodo presente delle notevoli complicazioni quando la sorgente sonora non è disattivabile (e quindi non è rilevabile il livello residuo), per cui è necessario ricorrere a metodi analitici di calcolo sulla propagazione e per determinare direttamente il livello di emissione, nel qual caso i dati di partenza, non possono che essere i < £ z valori di emissione misurati in prossimità delle sorgenti e/o impianti (dove non vi siano altre sorgenti 52 g9 interferenti), o quelli di potenza sonora, eventualmente determinata secondo la Norma UNI 150 8297:2006, E“: (metodo indiretto relativo al calcolo del livello di potenza sonora). La norma specifica un metodo tecnico progettuale (grado 2) per determinare i livelli di potenza sonora di grandi insediamenti industriali multi ° rsj o sorgente, da utilizzare per la valutazione dei livelli di pressione sonora immessi nell'ambiente circostante. Il metodo è limitato a grandi insediamenti industriali con sorgenti multiple di rumore (combinazione di un g 20= g numero imprecisato di sorgenti individuali), le cui dimensioni principali giacciono prevalentemente su un 55 piano orizzontale e che irradiano il rumore in modo sostanzialmente uniforme in tutte le direzioni sul piano orizzontale. Il metodo è valido per installazioni industriali per le quali la maggiore delle dimensioni sul piano orizzontale dell'area è compresa tra 2.6 m e 320 m circa. Il metodo suddetto è basato sulla misurazione del livello di pressione sonora lungo un percorso chiuso (contorno di misurazione) che circonda l'insediamento e definisce un'adeguata superficie di misurazione. La norma stabilisce che il livello di potenza sonora Lw in decibel è calcolabile con la seguente equazione: RELAZIONE INFORMATIVA SULLE IMMISSIONI SONORE NEGLI AMBIENTI ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO RAPPORTO DI VALUTAZIONE (APP. DELL'EX. ART. 6 DEL DPCM 01.03.91, DEL DPCM 14.11.97 E DELLA LEGGE-QUADRO N° 447 DEL 29.10.95) REP.120/DP 06/14 RELAZIONE TECNICA - PAGINA 19 di 23 = 1p+ Als +AL, + ALm + ALS Nel capitolo lo della norma vengono descritti i metodi per la determinazione di: • LIVELLO MEDIO DI PRESSIONE SONORA LUNGO IL CONTORNO DI MISURAZIONE LP; • COEFFICIENTE DI AREA ALs; • COEFFICIENTE CORRETTIVO DI PROSSIMITÀ, ALF; • COEFFICIENTE CORRETTIVO MICROFONICO, ilLm — CHE PER UN MICROFONO OMINIDIREZIONALE E UGUALE A ZERO; • COEFFICIENTE DI ATTENUAZIONE DEL SUONO (DOVUTA ALL'ASSORBIMENTO ATMOSFERICO), ALA E' possibile determinare anche il livello di potenza sonora ponderato A, LwA, in decibel, con la seguente equazione: 1_,„ =101g Ilifit''''`') dove Cj è la correzione del valore di ponderazione su scala A per la j -esima banda di ottava.Una volta determinato il livello di potenza sonora Lwa, è possibile determinare il valore di emissione mediante l'equazione di calcolo per un modello di propagazione all'aperto in campo libero emisferico, ovvero quello che si verifica quando una sorgente sonora è appoggiata su un piano riflettente, ed allora si ha: Lp= Lw — 101092 ire che si può scrivere anche: Lp= Lw — 20 log r - 8 dove: r = è la distanza tra la sorgente e il potenziale ricettore. Si fa notare che il livello di potenza sonora e quindi la potenza sonora di una sorgente non sono grandezze direttamente misurabili mentre lo sono il livello di pressione sonora e la pressione sonora; le prime pertanto vengono ricavate col calcolo da misure delle seconde attraverso le correlazioni sopra esposte.Dalle equazioni precedenti si vede che se è noto il livello di pressione Lpi ad una certa distanza ri dalla sorgente, può essere calcolato il livello di pressione sonora Li» ad una distanza maggiore n, senza che sia noto il livello di potenza sonora della sorgente; infatti si ha: Lp1 - Lp2 = 20 lOg -20109 da cui Lp2 = Lp1 - 20 lOgrdri L'art. 2 COMM. 3 del dPCM 14.11.1997, per quanto attiene le emissioni, prescrive che: I rilevamenti e le verifiche sono effettuati in corrispondenza degli spazi utilizzati da persone e comunità.Nel caso in esame tale spazio può essere considerato come il perimetro dell'opificio con le aree interne (cortili e/o strade pedonali) dei ricettori prossimi all'area stessa- pertanto tale distanza rappresenterà il valore r.- LU o Ui VI mostrati in ta bella XA e XB: 6 ce o UI 2 C2' g gro 1- 5.3 g • q' es, o co o i el ..I g M IM 5 IMP . TEC. DELLA"ARDAG HITALY S.R.L." E DELLA"Di MAURO" og 05 A .5_ rio ri" m- A' -t CO re (Vi 1--- M c0 m AMBIENTALE D/F VASCHE DIDEPURAZIONE to n AMBIENTALE D/F TORRI DIRAFFREDDAMENTO C/0 ABITAZIONE I t. a W 2 TRAFFICO VEICOLARE LUNGOVIAG. MAIORI EIMPIANTITECNOLOGICI DELLA"DI MAURO" , nr ivi. Ó r I Fi m n) rt AMBIENTALE D/F OFFICINA MECCANICA izt Ce•• 2N" WO COH 03'4•s n AMBIENTALE0/FDEPOSITO INCHIOSTRI 6 n i2 i AMBIENTALED/FINGRESSO PRINCIPALE N. 01 In 'ari -4- Ln .4- SORGENTESONORA i o o mut un ci, /4 <i A m 4- m 4- DESCRIZIONE Mo L38.8I .z. TABELLAXg- LIVELLI DIEMISSIONE SONORA - NOTTURNO s TRAFFICOVEICOLARELUNGOVIAG. MAIORI EIMPIANTITECNOLOGICI , AMBIENTALED/F INGRESSO PRINCIPALE DELLA"DIMAURO" AMBIENTALED/F OFFICINA MECCANICA AMBIENTALE D/FTORRI DI RAFFREDDAMENTO C/0 ABITAZIONE AMBIENTALE0/FVASCHE DI DEPURAZIONE IMP. TEC. DELLA "ARDAGHITALYS.R.L." E DELLA"DIMAURO" SORGENTESONORA C 2 AMBIENTALE D/F DEPOSITO INCHIOSTRI DESCRIZIONE i TABELLAXA - LIVELLI DIEMISSIONESONORA - DIURNO RELAZIONEINFORMATIVASULLE . a 2 -1 o cc; o ..tr. a o i a ri 6 M <i ci 0.,„,o... _ z i IO ° N r'.- O al th Cri-1 ff.I 41 .E/.. i li) 03 H -3- 00 r•-- o co CO n Ó er •9• cr rere r< n, m ri ti 61 O M LI o ti ri m 4- ca O 4 ...._ ,--. 2: .. `T i Il t-. co N. CO eri03 .. in un un cuti lal 25 52 ci ...I 00 3 RELAZIONE INFORMATIVA SULLE IMMISSIONI SONORE NEGLI AMBIENTI G lity,A ieg ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO (ARA DELL'EX. ART. 6 DEL DPCM 01.03.91, DEL DPCM 14.11.97E DELLA LEGGE-QUADRO N° 4470EL 25.10.95) 8 RAPPORTO DI VALUTAZIONE i REP.120/DP TA MICA ARDIMI 06/14 RELAZIONE TECNICA - PAGINA 21 di 23 ANALISI DEI RISULTATI - VERIFICHE DI LEGGE I valori acquisiti durante la campagna di misurazione ed elaborati come descritto nei precedenti paragrafi, vanno confrontati coni limiti assoluti di emissione ed immissione di cui secondo alll'art. 2 del dPCM 14.11.97 e l'ex.art. 6 del dPCM 01.03.1991, avendo il Comune di Cava de' Tirreni (SA) predisposto il PZA, ed avendo appurato che l'attività ricade in "CLASSE V— PREVALENTEMENTE INDUSRIALE", Eg dalla consultazione del PZA 2 5 Comunale inerente l'area oggetto dell'indagine, sono di: CLASSI DI DESTINAZIONE D'USO DEL TABELLA IV A - VALORI LIMITE ASSOLUTO DI TABELLA IV B VALORI LIMITE ASSOLUTO DI EMISSIONE IMMISSIONE LEO IN DB(A) (ART. 2 DPCM 14 NOVEMBRE 1997) LEO IN DB(A) (ART. 3 DPCM 24 NOVEMBRE 1997) TERRITORIO TEMPI DI RIFERIMENTO AREE PARTICOLARMENTE PROTETTE Wg LIMITE NOTTURNO LIMITE DIURNO LIMITE NOTTURNO (06.00-22.00) (22.00 - 06.00) (06.00-22.00) (22.00 - 06.00) 45 SO 50 55 6o 40 45 So 65 AREE DI INTENSA ATTIVITÀ UMANA 55 6o taanisvantmerre INDUSTRIALI 65 55 70 55 60 AREE ESCLUSIVAMENTE INDUSTRIALI 65 65 70 70 AREE DI TIPO MISTO e TEMPI DI RIFERIMENTO LIMITE DIURNO 35 40 45 50 AREE PREVALENTEMENTE RESIDENZIALI h th' Il p» 11 dell'ali. A al dPCM 16.03.98, stabilisce che "Livello di rumore ambientale (LA): è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato "A", prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo e durante un determinato tempo. Il rumore ambientale è costituito dall'insieme del rumore residuo e da quello prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti, con l'esclusione degli eventi sonori singolarmente identificabili di =a natura eccezionale rispetto al valore ambientale della zona. E' il livello che si confronta con i limiti massimi di esposizione, che nel caso dei limiti differenziali, è riferito a T% nel caso di limiti assoluti è riferito a TR-.Nelle tabelle X14. XIB, così come previsto dal punto n. dell'Allegato A al dPCM 16.03.98, sono confrontati i I livelli di rumore ottenuti in periodo diurno e notturno, con i valori limite, che nel caso degli assoluti è riferito a 5 TR 9! come previsto dall'ex. art 6 del dPCM 01.03.1991 per l'area indagata: 9 22 TABELLA XIA - VERIFICA DEL RISPETTO DEI LIMITI ASSOLUTI DI IMMISSIONE MISURE LUNGO IL PERIMETRO- PERIODO DIURNO DATA D'INDAGINE PUNTO DI MISURA 1 23.09.2014 MISURA LIVELLO DI RUMORE AMBIENTALE VALORE LIMITE ASSOLUTO DI IMMISSIONE RIFERITO ALTA (-AECIÉTR) DPCM 14.2.1.97 - CLASSE V [DB(A)] PERIODO DIURNO - [LEO IN DB(A)) 1A 83.5 2 a 66.o 3 34 67.5 4 4A 68.o 5 9B. 8 5-5 SUPERAMENTI DEI LIMITI CONSENTITI [DEL(A)] -- -70.0 -- TABELLA X19 - VERIFICA DEL RISPETTO DEI LIMITI ASSOLUTI Di IMMISSIONE MISURE LUNGO IL PERIMETRO- PERIODO NOTTURNO SUPERAMENTI DATA D'INDAGINE 23.09.2014 PUNTO MISURA MISURA LIVELLO DI RUMORE AMBIENTALE VALORE LIMITE ASSOLUTO DI IMMISSIONE RIFERITO AL TR (-AEO,TR) DPCM 14.11.97 - CLASSE V [DB(A)] PERIODO NOTTURNO - [LEO IN MA)] 1 1B 59.0 2 2B 58.0 3 3B 58-5 4 4c 57-5 5 5B 58-5 DEI LIMITI CONSENTM (o13(A)] _ .. 6o.o -.. RELAZIONE INFORMATIVA SULLE IMMISSIONI SONORE NEGLI AMBIENTI ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO RAPPORTO DI VALUTAZIONE REP.1.20/DP 156/14 (APP. DELL'EX. ART. 6 DEL DPCM 0to3.91, DEL DPCM 14.11.97 E DELLA LEGGE-QUADRO N° 447 DEL 25.10.95) RELAZIONE TECNICA - PAGINA 22 di 23 Nelle tabelle XIIA. XIIB, sono confrontati i livelli di emissione calcolati in periodo diurno e notturno, con i limiti assoluti riferiti a TB come previsto dall'art. 2 del dPCM 14.11.1997 per l'area indagata: TABELLA XIIA - VERIFICA DEL RISPETTO DEI LIMITI ASSOLUTI DI EMISSIONE MISURE LUNGO IL PERIMETRO- PERIODO DIURNO i DATA D'INDAGINE 23.09.2014 PUNTO MISURA ' MISURA LIVELLO DI RUMORE AMBIENTALE VALORE LIMITE ASSOLUTO DI EMISSIONE RIFERITO AL TE (LAEo,TR) DPCM2.4.2.1.97 - CLASSE V [DB(A)) PERIODO DIURNO - [LEO IN DB(A) 1 1A 46.0 2 2A 39.0 3 3A 42.0 4 4A 5 5A SUPERAMENTI DEI LIMITI CONSENTITI [DB(A)] --- 65.0 -- — 47-5 TABELLA X118 - VERIFICA DEL RISPETTO DEI LIMITI ASSOLUTI DI EMISSIONE MISURE LUNGO IL PERIMETRO- PERIODO NOTTURNO DATA Nono D'INDAGINE MISURA 23.09.2014 Nella tabella MISURA LIVELLO DI RUMORE AMBIENTALE VALORE LIMITE ASSOLUTO DI EMISSIONE RIFERITO AL TR (LAEo,TR) DPCM 14.11.97 - CLASSE V [D13(A)] PERIODO NOTTURNO - [LEO IN DB(A) i 113 41.0 2 2B 30.5 SUPERAMENTI DEI Limm CONSENTITI [olif(A)a " 3 38 33.0 4 4c 46.0 -- 5 58 40.5 -- XIIIA -- 55-0 e XIIIB così come previsto dal punto 11dell'Allegato A al dPCM 16.03.98, sono confrontati i livelli di rumore ottenuti in periodo diurno e in periodo notturno, con i valori limite differenziali di immissione riferiti a TM, come previsto dall'art.4 del dPCM 14.11.97 per l'area indagata: TABELLA XIII- VERIFICA DEL RISPETTO DEI LIMITI DIFFERENZIALI MISURE LUNGO IL PERIMETRO- PERIODO DIURNO DATA D'INDAGINE PUNTO DI MISURA LIVELLO STATISTICO L9 DI RUMORE VALORE LIMITE ASSOLUTO DIFFERENZIALI SUPERAMENTI AMBIENTALE RIFERITO AL TR ART. 4 DEL DPCM. 14.11.37 DEI LIMITI KIB(A)] "CLASSE V". [LEO IN dB(A)] RiB(A)1 MISURA 48 63.3 2A 63.5 2A 66.o 3 3A 4 4A 67.5 68.o 5 SA 65.5 4 1 23.09.2014 TABELLA RUMORE RESIDUO +5.0 -- VERIFICA DEL RISPETTO DEI LIMITI DIFFERENZIALI MISURE LUNGO IL PERIMETRO- PERIODO NOTTURNO DATA D'INDAGINE PUNTO LIVELLO STATISTICO 1.95 DI RUMORE VALORE LIMITE ASSOLUTO DIFFERENZIALI SUPERAMENTI DI AMBIENTALE RIFERITO AL TE ART. 4 DEL DPCM. 14.11.97 DEI LIMITI RIB(A)] "CLASSE V" - [LEO IN (A B(A)] KIB(A)] 4 1 23.09.2014 MISURA MISURA 2 4o 1B 57.3 59.0 28 0.0 3 38 4 4c 57.5 5 5B 58-5 RUMORE RESIDUO -- •• RELAZIONE INFORMATIVA SULLE IMMISSIONI SONORE NEGLI AMBIENTI 9 ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO RAPPORTO DI VALUTAZIONE (APP. DELL'EX. ART. 6 DEL DPCM 01.03.91, DEL DPCM 14.11.97 E DELLA LEGGE-QUADRO N°447 DEL 25.10.95) REP.7.20/DP 06/14 RELAZIONE TECNICA - PAGINA 23 di 23 CONSIDERAZIONI FINALI Lo scrivente GEOM. LA FRANCESCA GIOVANNI della GE.I.S.A. S.R.L., in qualità di tecnico competente in acustica ambientale, su incarico della ditta "Di MAURO OFFICINE GRAFICHE S.p.A." con sede legale e sede operativa in Via Gaudio Maiori, 8 del Comune di Cava de' Tirreni (SA) ,ha effettuato tutti i necessari rilievi fonometrici — in periodo diurno e notturno - presso il confine della ditta nonché presso i ricettori più esposti, al fine di valutare le emissione/immissioni sonore prodotte dai propri impianti ed attrezzature, allo scopo diformulare un parere di adeguatezza delle stesse ai limiti previsti dell'ex. art. 6 del dPCM 01.flE11 e dall'art. 3 del dPCM 14.21.97. Le misure eseguite e la loro elaborazione ed analisi hanno portato ai seguenti risultati: a) LIVELLI ASSOLUTI DI IMMISSIONE (PERIODO DIURNO/NOTTURNO): i valori limite assoluti d'immissione lungo il confine di proprietà della "Di MAURO OFFICINE GRAFICHE S.p.A." durante il periodo diurno e notturno sono sempre rispettati ovvero i livelli di rumore misurati nei rispettivi periodi di riferimento sono inferiori ai 70 dB(A) diurni e 60 dB(A) notturni, previsti dalla classificazione dell'area oggetto d'indagine (Vedi TAB. XIAe XIB); b) LIVELLI ASSOLUTI DI EMISSIONE (PERIODO DIURNO/NOTTURNO): i valori limite assoluti di emissione in corrispondenza degli spazi utilizzati da persone e comunità oltre il confine della "Di MAURO OFFICINE GRAFICHE S.P.A." durante il periodo diurno e notturno sono sempre rispettati ovvero i livelli di rumore misurati nei rispettivi periodi di riferimento sono inferiori ai 65 dB(A) diurni e 55 dB(A) notturni, previsti dalla classificazione dell'area oggetto d'indagine (Vedi TAB. XIIA e XIIB); E C) CRITERIO DIFFERENZIALE: la norma (dPCM 14.11.1997) definisce i valori limite differenziali di immissione per l'applicazione del criterio differenziale, e riporta che "Qualora il livello di rumore ambientale misurato a finestre aperte sia inferiore a so dB(A) durante il periodo diurno e yo dB(A) durante il periodo notturno, e se il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse sia inferiore a 35 dB(A) durante il periodo diurno e 25 dB(A) durante il periodo notturno" ogni effetto di disturbo del rumore è da ritenersi trascurabile e quindi il livello del rumore ambientale rilevato e da considerare accettabile".Dall'analisi delle immissioni sonore prodotte dall'attività (P. confrontato delle stesse con i valori del rumore residuo (P. NE 4Ac) (riferito al M) e dal 4BD) (ovvero il rumore ambientale senza l'attività funzionante), si evince che i valori differenziali di norma (+5 dB(A) in periodo diurno e +3 dB(A) in periodo notturno) vengono sempre rispettati in tutte le condizioni di misura eseguite (Vedi TAB. XIIIA e X11113);., o6 SALERNO 30 SETTEMBRE 2014 REVISIONE LUOGO E DATA ALBO TEcN • • e:.?tVA AMBIENTALE 2 OMMA 6E7 LEGGE .JY • EL • i DEL 04/04/2000 DELIBERA GIUNY n §- • .1 . -1 DRSINALE N°250/99 NUMERO DI Ciut •• e DtOVANNI GEOMM43 • C "<„,. -IPRAmorac!_•----_ o 2 RELAZIONE INFORMATIVA SULLE RAPPORTO DI VALUTAZIONE REP.120/DR 06/1 4 IMMISSIONI SONORE NEGLI AMBIENTI ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO 395.A. (APP. DELL'EX. ART. 6 DEL DPCM 01.03.91, DEL DPCM 14.11.97 E DELLA LEGGE-QUADRO e 447 DEL 25.10.95) ATA SICUREZZA »OREM GEITIOIE ALLEGATI s t; 14.1 Riconosemento di Idoneità per l'analisi delramiento secondo il D.M. 07/07/97 g Ifl Ipnnt. n. DGPREV M18487/PII 4 c d i 4 del 05(08/04 r, Ly NEGLIAMBIENTIABITATIVI E NELL'AMBIENTEESTERNO RELAZIONE NFORMATIVASULLE MMISSIONISONORE IL RICHIEDENTE "Di MAURO OFFICINE GRAFICHE S.p.A." PRODUZIONE DI IMBALLAGGI FLESSIBILI DESTINATI AL SETTORE ALIMENTARE SEDE LEGALE: VIA GAUDIO MAIORI, 8 - 84013 - CAVA DÈ TIRRENI (SA) o SITO DI PROVA: VIA GAUDIO MAIORI, 8 - 84013 - CAVA DÈ TIRRENI (SA) DATA ESECUZIONE INDAGINI: 23SETTEMBRE 2014 ALLEGATI ALLEGATO N° 1). CERTIFICATI DI TARATURA DELLA STRUMENTAZIONE; ALLEGATO N° 2). PLANIMETRIA DELLE POSTAZIONI D'INDAGINE; ALLEGATO N° 3). ELABORATI GRAFICI DELLE POSTAZIONI DI MISURA; ALLEGATO N°4). STRALCIO DELL'AEROFOTOGRAMMETRIA DEL TERRITORIO COMUNALE INERENTE L'AREA OGGETTO D'INDAGINE; ALLEGATO N°5). STRALCIO DEL PZA DEL TERRITORIO COMUNALE INERENTE L'AREA OGGETTO DELL'INDAGINE; ALLEGATO N° 6). DECRETO GIUNTA REGIONALE CAMPANA DI NOMINA A TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE; ° o6 SALERNO 30 SETTEMBRE 2014 REVISIONE LUOGO E DATA ~ i . 01 BiENTALE /4 , àii „, ..i 6 E 7 w ;t1 e7 E 04/04/200o ari - ,2 ' Aly N° 250199 ... .95 . i ikki MPYr . . • , 0,:r C ..VANNI GEOM. L " ALBO TECNICI LEGGE N° 4 DELIBERA GIUNTA R NUMERO DI RI FE GE.I.S.A. S.R.L.—VIA S. LEONARDO— Loc. Miaimto- 8000 -SALERNO - +39 (0)89.522161 -A +39(0)89.7728321 Hrrp: www.geisait -E. MAIL: aeisaeaeisa. it - P. IVA 03510610656-N° REG. IMP. SA 20559/99 : RELAZIONE INFORMATIVA SULLE RAPPORTO DI VALUTAZIONE REP.120/DP 06/14 IMMISSIONI SONORE NEGLI AMBIENTI ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO (APP. DELL'EX. ART, 6 DEL DPCM 03.91, DEL DPCM 2422.97E DELLA LEGGE-QUADRO N° 447 DEL 252.0.95) ALLEGATI GISAU GESTIONE AIA SICUREZZA AMBIENTE 5 s. -2 Riconoscimento idoneità per tana lisi dell'amianto secondo il D.M. otiotrgig 0/1 (prot n. DGPREv. IV/184B7/PrI4.c.d.t4 del osloSrootE lei i, is ALLEGATO 1 CERTIFICATI DI TARATURA DELLA STRUMENTAZIONE +39 (o)89.922161- +39 (0)89.7728321 GE.I.S.A. S.R.L.—VIA S. LEONARDO — LOC. MIGLIARO— 84100 — SALERNO — P. IVA o3910610656— N° REG. IMP. SA 20599/99 aeisa(ffigeisa.it www.geisa.it CENTRO EH TARATURA LAT N° 185 ACCREDIA "ta.: Cali brullo'? Centre Laboratorio Accreditato di Taratura LAT N°185 Sonora Sri Servizi dl Ingegneria Acustica Sonora Vla dei 13essagael, 9 Tel 0823-351196 - Fax 0823-1972083 vvww.soncvaial.com - sonalagasonarasitcom CERTIFICATO DI TARATURA LAT 185/3794 Cernfiaaeafeabbnistua - Data di Emissione: date of Issue 2013/09/17 - cliente Geisa ad Via S. Leonardo, [ne. %figliare 84131 -Salemo(SA) - destinatario addrenee Geisa ari Via S. Leonardo, [ne. %figliare 84131 - Sale mio (SA) - richiesta applromon 263/13 - in data 2013/09/1 1 tWtoiWer dare Membro degli Arcortli dl Mutuo Riconosdmento E& i» ed 11» Signatory of EA NE and1LAC Mutuai Recognition Agmernents Pagina i di IO met i mriu Il presane certificato di taratura è emesso in base all'accreditamento LAT N. 185 rilasciato in accordo ai decreti attuativi della legge n. 273/1 991 che ha istituito il Sistema Nazionale di Taratura(SNT). ACCFtEDIA attesta le capacità di misura e di t arsura, le competenze met rologiche del Centro e la rifaibilità delle tarature eseguite ai campioni nazionali al internazionali delle unita di misura del Sistema Internazionale delle Unita (SI). Questo certificato non può essere riprodotto in modo parziale, salvo espressa autorizzazione scritta da parte del Centro. - Si riferisce a: Referring la - OFgelt0 nem Fonometro - costruttorc manidatIurer IARSON DAVIS • modello mode! IAD 831 - matricola 0002018 wrial rasata« - data delle misure date of meanerements This certificate of calibration is issued in compliance with the accreditarion LAT Na 185 granted according to decreti cotmected with Italian Law No. 273/199I which has established the Nailon& Calibration System. ACCREDL4 attests the calibration and measurement capabiliry, the metrological competence cithe Centre and the traceabiliry of calibration results to the nationat and international stando-dr cyrthe International System of Units (SO. This certificate may noi be partialbi reproduced eccept with the orlar writien permission of the issuing Centre. 2013/09/17 - registro di laboratorio lahararory reference I risultati di misura riportati nel presente Certificato sono stati ottenuti applicando le procedure citate alla pagina seguente. dove sono specificati anche i campioni di prima linea da cui inizia la catena di riferibilità del Centro ed i rispettivi certificarti di taratura in corso di validità. Essi si riferiscono esclusivamente all'oggsto in taratura e sono validi nel momento e nelle condizioni di taratura, salvo diversamente specificato. The mesurement results reported in this Certificate were &main& following the procedures given in drefolli:m*3g page where the reference standards or inetruments are indicated which guarantee the traceabili&chain of the laboratory, and the related ealibration cerifficates in the cobra ofvalidI4,are indica/ed as welL Theyrelate only to the calibrated item and they are valid for the lime and conditions ofcalibration unless otherwise specOed Le incertezze di misura dichiarate in questo documento sono state determinate confoi iomi.ntc alla Guida ISOIEC 98 e al documento EA-4/02. Solitamente sono espresse come incertezza estesa ottenuta moltiplicando l'incertezza tipo per il fattore di copertura k corrispondente al livello di fiducia di circa il 95%. Normalmente tale fattore vale 2. The tnesurement uncertaimies stated in this document have beni cktermined accordi'« toghe IS011a' Guide 98 and lo E4-4,02. Usually. they have been estimated as erpanded uncertainty obtained multtplying the standard uncertainty try the coverage focus k corresponcling io a confidence leve( ofabout 95%. Normal/j). this factor k is 2. Il Responsabile del Centro ~avete vmz bk‘f>feil‘fb ing Ernesto MONACO N. CENTRO Di TARATURA LAT N°185 Colibration Centre Laboratorio Accreditato di Taratura Sonora Sri Servizi di Ingegneria Acustica Ressplied, 9 Tel 0823-351196 - Fax 0823-1872083 www.sanand.Com - sonoreasonorasd. men CERTIFICATO DI TARATURA LAT 185/3791 niffificateolnillbratton - Data di EmLssione: date of Issar - cliente 01310fiter - destinatario addressee - richiesta appikvalon - in data date ACCREDIA LAT N°185 Membro degli Alcordi di Mutuo Riconoscimento EA, IAF ed RAC Signatory of A ME and ILAC Mutuai Recognibon Agreements Pagina l di 5 par ni i 2013/09/17 Il presente certificato di taratura é =esso in base alfaccreditamento LAT N. 185 rilasciato in accorcio ai decreti attuativi della legw n. 273/1991 che ha istituito il Sistema Nazionale di Taratura (SN1'). ACCREDIA attesta le capacità di misura e di taratura, le competenze ma rulogiche del Centro e la riferibilità delle tarature eseguite ai campioni nazionali ed internazionali delle unità di misura del Sistema Internazionale delle Unità (SI). Questo certificato non può essere riprodotto in modo parziale, salvo espressa autorizzazione saitta da parte del Centro. Celia ari Via S. Leonardo, la. Migliaro 84131- Salenio (SA) Geisa ari Via S. Leonardo, Luc. Migliaio 84131- S aie rno (SA) 263/13 2013/09/11 - Si riferisce a: keferring ra - 0~0 li,, Calltratore - costruttore QUEST manufauurer - modello mode! - matricola seria( nvother - data delle misure date q( measuremaris This certificate of calibration is issued in compilare with the accreditazion LAT No. 185 granted according Io decrees connected with Italian Law No. 273/1991 which l7as established the Natami Calibrcrtion System. ACCREDIA attests the colibration and measurement capability, the metrological competenze of the Centre and the traceabiliry of calibrotion results io the national and international standards of the International System of Units (SI). This certificale may noi be partialb, reproduced except with the prior written permission of the issuing Centre. Qat) QE8040206 2013/09/17 - registro di laboratorio lahnraiory reference risultati di misura riportati nel presente Certificato sono stati ottenuti applicando le procedure citate alla pagina seguente, dove sono specificati anche i campioni di prima linea da cui inizia la catena di riferibilità del Centro ed i rispettivi certificati di taratura in corso di validità. Essi si riferiscono esclusivamente alroggetto in tiratura e sono validi nel momento e nelle condizioni di tintura, salvo diversamente specificato. The mesuretnent restar report& in this Certificate were obtained following Me procedures gìven in theibillcnving page where the reference standards or instruments ai-e indicateci which guarantee the traceability chain ofthe labormory and the relaied calibro:fon certfficates in the course of validicz are indicated av well 77tey relate only io the calibrated item and thev are validfor the dine and corrhilons ofcalibration, unless otherwise specffied Le incertezze di misura dichiarate in questo documento sono state determinate conformemente alla Guida IS)/TEC 98 e al documento EA-4/02. Solitamente sono espresse come incertezza estesa ottenuta moltiplicando l'incertezza tipo per il fattore di copertura k corrispondente al livello di fiducia di arai i195% Normalmente tale fattore vale 2. The mesurenient uncertainties stai& in this dotamela have beni determined acrordIng to the ISOIEC Guide 98 cmd fo Ez1-1702. L'sually, they have been estimated ai expandal uncertaino, obtained multiplykng the standard uncertainty by the coverage firtor k corresponding Io a coigkience leve/ of alzata 95% Normalfr thi. gite:or k is 2. Il Responsabile del Centro Healnyte bado /&'J Ing Ernesto MONACO RELAZIONE INFORMATIVA SULLE RAPPORTO DI VALUTAZIONE REP.120/DP 06/14 IMMISSIONI SONORE NEGLI AMBIENTI ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO (App. DELL'EX. ART. 6 DEL DDCM 01.03.91, DEL DPCM 14.11.97 E DELLA LEGGE-QUADRO N° 447 DEL 25.10.95) Q ALLEGATI I A. ATA SICUREZZA AmBIERTE t" "4 Riconoscimento di idoneità per l'analisi dell'amianto secondo d D.M cry/o7/9t .'UI (PrOt. n. DGPREV.IV/18017/P/14.t.d.a.4 del asta/tono v tu 2W a t: 3A "e ALLEGATO 2 PLANIMETRIA DELLE POSTAZIONI D'INDAGINE GE.I.S.A. S.R.L.-VIA S. LEONARDO- LOC. MIGLIARO- 84100 - SALERNO - +39 M89.522161 - 21 +39(0)89.7728321 FETTP: www.gelsait —E.MAiL: cleisalZgeisa.it — P. IVA o3p.o62.o656 — N° REG. IMP. SA 20559/99 _ RELAZIONE INFORMATIVA SULLE RAPPORTO DI VALUTAZIONE IM MISSIONI SONORE NEGLI AMBIENTI ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO (APP. DELL'EX. ART. 6 DEL DPCM 01.03.91, DEL DPCM 14.11.97 E DELLA LEGGE-QUADRO N° 447 DEL 25.10.95) G95.A, GESTIONE ATA SICUREZZA AMBIENTE REP.120/D P 06/1 4 ALLEGATI 5 ti R conoscirnento di idoneità per Eanalin dell'amianto secondo il D.M. ozioUgg (Prot. n. DGPREV. iviesanPfid..c.d.de dei 040810 ALLEGATO 3 ELABORATI GRAFICI DELLE POSTAZIONI DI MISURA GE.I.S.A. S.R.L.— VIA S. LEONARDO— LOC. MIGLIARO —842.00 —SALERNO - +39 (O89.922161 - +39(0)89.7728321 HTTP: ~à:A — E.MAIL: aeisa(loeisait— P. IVA 03910610696—N° REG. Ira. SA 20559/99 ms Y5739101/12105 3PPIZY22I10 IflVW3S4YZN3S .VJUVW31313.131,00A0t1" 5/3100 .0, 031WPOPOseld3110M11WO 11~1 3Neltallil1510 O 3N0ISO44P INOWPO6Y110W3NOWIOO10d10 3NOIZVZZIa0W3W Wi ~DM P1N31/10)130 '31VIE10M O 371.101. NO6572OLLO beo ITT u VIPMA ILN3D(A 3993110 MUNVOSON 3113315N35 IL1IP313N3Lt30 3N 310 .71,5"V5199 V1-130318Y4V0 0110111.NO) 01.111130Y NO OV 1150d01-105 s i7N3011103PWOMISTMV1 NO) IMO3u oNos 01Neff1)00 OSS2IOIQUflIILNOD I LIVM135RIONO5 L111410111.1.111• Te 2 D 4 o o MIRO EINEM 191011 EINEM 111:1521 ti Lrl 5 Li 5 Rg ME 23 lIiflI III I III MNMOMM iiiiinummr 111111111 1111111111 " 111111111 Il linir" I I! 1111111 IlIHT II !ihill I :i 111111111 Il 1111111 'Il 1111 -11il e . g 40 • o 7; 144 NOM SENO' NEL' Elaborato n°: Tipo/Condizioni Manto Stradale: Altezza Microfono: A - C- Lineare 9 -o C*3 111111111111111111111111— -i -*q 111111111111111111111111 1R m g : LD 831. matr. 000zoi.8 In o. ormiE SA: COUP 040305 IPA!, x annaffi! sg ..nennr saitall1117 fardlatrili g3 Mbar RUM Mal ommiturgar OH NEMININ. omoniaffina! 1,9F05111111. 5 2 • Strumentazio .0 01 NEL WEL Stima dei VeicoliOrari: o. Punto di misura: M447Rucxt.m1A Data e ora d i misura: ti Ti E o in Tempo di misura (TM): In Frequenza Per Terzid 'Ottava da zo Hz a 20KHz 0. Tempo di osservaz. (To) : o Ambientale d/f deposito inchiostri Tempo d i riferimento (TR): 06.00 - 22.00(d iurno) Via G. Maiori, 8- Cava de' Tirreni (SA) RUM ININV INHF HOW NEL dina MIMMWM . . o th o 41444 a; O (m)emuosauopsomniaAri O E ~0~0501~ 'TITS VST3,113 Y111205 3140RVIZIa 42W VIA3d4 Y2N35 , V)11.113731.313i10 oundans +neo 'JNOCZYCOMalir3N012a00t1C/8 •3N0ZYZZIti0n3V(1nY5n1DNIIMaiN3140)90 ‘3142tiVd O 31VI0.C3norzw2nun isvisivna YIVI3V1311n3DIA 3003110 3ALLYPRION va 01104010D osvanaav hin 0V L1$0W01105 3 'vzrognio 3 n'a,VrdISSYn Vi NO) {LIVORI onos 01N3V41a000433n0 unnalmaa t usAnsia ~sauna i tura o 611315;1 E Ermr Eil ° 'A 2 1C• As1/11 , li ° R'ithea; - r i IIII11,411.11 z Ct III ' /111E1111 f 2“ 20 zsg h25 big Anni p e, 2 A - C- L ineare m O O m m O Veicoli Stima dei Tempo di osservai. (T0): _C N .2,33 (v)ap caca05 OU • Mi WhIP 020430S MI Il Tecni O - ti Ln Un o 2 t? 4-1 r0 L. .0 Strumentazione: LD831matr. 00°2018 d 'Ottava da io Hz a io KHz A ltezza Microfono: In Frequenza Per Terzi Tipo/Condiz ioni Manto Stra dale : Orari : 171 o o_ Tempo di misura (T M) : Am b ienta le d/fingresso p rincipa le Tempo di riferimento (TR) : o6.00 - 22.00(d iurno) .o 23 /09/2014 fficine Gra fic he S.p.A. Committente : "Di Mauro O Presso: V ia G. Ma iori, 8- Cava de' Tirreni (SA) 8 21 VI I ite tr. in 4. • W1 m Wp enauos auo!ssoid ip (mann 2 ± m E (V)OP 0)01,05 09341 'TW'S V5739. IO VILIODS 3.101 vaso IJW VIA334.7N35 '0UV13131 MELO 0I404:1115 S0190 -01031 ifrOCCHOLIVId 3110NOTO103INV10311 3N0211131t1151003N04SIIMICI 3NOIZVCO8V131C '3N0 0003443 3N0 ZYZZioccI3V4V1VVVONINJ . III1N31NO)130 '31VIZtlYd O 31V101 3N0OVIZOLLOISVIS1WI0 VIV13O ElINODO 390311O3ALLYY430 31130 ON35 TO MOCCIO.° OLMO 13N311303/131.0 'TYS VST39 V1130 311N4 VO 0710111N02000003V NO OV1150.101105 3 1,214391110 3~1 VHOSSVO1 VINCSIIIVOMICNOS 0IN311100C 01531101C U.1NIINO3 I IIVA33S13 0N051110310 1111n1 io ti E ; 2 ID o i 11 $3 E 5 53 a •( ED A - C- Lineare mem n NEM L! I 1111h13111 ti W ooE W te Maf 010005 gig * 3 •E0 do Strumentazio o> ~n O 11111111111111b111111 NOME lini III,., IuIIIIIIIIUII,lIuII g LI 23 3 10 : LD831matr. 0002018 T ipo/Condiz ioniManto Stradale: Lsio„... Max : 66.8dB(A LFast AMax : 67.0 dB(A) (v)eDwouos odimi 800 veic./ora Altezza Microfono: -C Era REE - -i. ID Stima dei VeicoliOrari: o rn ti RIME MINE SOIE li" IIIIIIPF OOP EIL Illr s UIL Tempo di misura (TM): In Frequenza Per Terzid'Ottava da 20Hz a 20KHz 06.00 - 22.00(diu rno) Tempo di riferimento (TR): N Data e ora di misura: Tempo di osservaz. (To) : Punto di misura: M447RRExt.m3R Posizione: Presso: Via G. Malori, 8- Cava de' Tirreni (SA) Ambientale difoffic ina meccanica i 2 E in CO a CI in La o .e (SP elouos aucpssaid !p 0110A11 E (V)9P Don1 05 0113^31 "TerS -YST3910 vultos 3NOO147211901f.IVLIetle YZN35'.0.t.svm34 3i3 O ontomns Yx90 •,` YeltOdYireld 3nowirno 3INVIO3 3NORI18111,510 o 3Nois n mia '3NOIZY140E4.1314 '3NOW1C68.111. '3NOINZZlbOVOIN ronnixvi 'LL1N31NOD130 '31V2irfd O 31Y101 3NOCVM11.1.41 rsV1s.wnovrn3L..3 ILPOOSA 39931ici 3ALLY1430 E5 35 3.10141VA 1/11.11.5 I 3N31130 3N 3.4, (45 VS*439 V7130 SSWdVO 0110.11NO) OlV( )7414,1 0#1.30.1011.05 3 VZN391110 3 Vere MISSVIN V1 NO3 ILIVOMIONOS 014.3V1. OLS3flOLO LLIINUNO.MIYMOSMI OPCS LIMO Rum o 1v- !IR III , !EIN X Ui ,$1 in 111Illo CC -III 11111 o o A - C- Lineare Mar Mar r, < a RIME: X : 61.2 dB(A) 3 55 55 50 030505 Cla" i g LO LO yhilp 0.10LIOS OpAn HM111111111 1111111 111 11111111111 o in CI i, .0 n/ III imminum t Il " igll 9110 i UNIR?' iTifr ' iiiiiiiiiiii ;Mini" Ela borato n o: 055 8/14 3 Strumentazione: LO 831matr. 0002018 T ipo/ Cond izioni Manto Strada le : 55_o 800 ve ic./o ra Altezza M icrofono: Ohm Veico liOrari: Stima dei Data e ora di misura : ro " 9 d 'Ottava da 20Hz a 20 KHz In Frequenza Per Terzi m TI 31 Tempo di misura (TM): aJ .o c Tempo d i osservaz. 06.00 - 22. 00(diurno) Tempo di riferimento (Te): Ambienta le d/f torri di raffreddamento go a bitazione co Punto d i misura : M447 RuExt.M4A Committente : "DiMauro O fficine Grafic he S. p.A.' Presso : Via G. Malori, 8- Cava de Tirre ni (SA) 1.11 111111k_ IMF E im iiii I I II DI II I 111111111 I I ii Il :11 11 IO CIN a In 551 0.) c O g. ti -c a v v g uck 3 ri ra CO itb.' .4mm re, I . g p) ElOUOS auoissaed p O IpAll in o o MIO 0404105 T %M VST3910 XLINDS 3NO2YMI3V0MVNI43is 32N35 XX1W63131 3133 0 onnoms 0190 "Inala '3Nocznao33i3e3N0QVIZItI3M33V3 Vi VSNONNAI'LLAN3INC0130 .31WZN1 O 313101 .3Noanaznan isvirreno VIYMIA 3 NI3430IA n93110 3ALLYIN3O 324030.1V3 DDY NN M,ILSD40,1105 3 N7N391110 rebn, MISSVry Y1 NODALIVORIONOS 0I143n3000 0133)30 WIN3INO) OIVAMSla 0.3053±1131013±1,31 3V YnapfeLiVid 3no4nIvno ZNY1031. 43NOIZnOIELLS3r] O 5N35 IV 33OSflV.Q injéna 13, 11130 3N 3X) 33 S -rsTag E l i Ce R. a $ g g, 3' 3 15 m 2 in Ud cc D vt 2 o P, 13 A - C- L ineare no o to ro o i= 3 242 . ma? cuouos 53 13NOP mougS 003;1 Il Tecni 11111111111111711111111 IIIIIIIIIIIIII 11111111111111 iiiiinìIIIIIIIllIII IuIuIuuuIIIuIIIUIIII Elaborato n° : o564A/14 111111H 'p111111 III,,, IIIuluuuuIuuuIIlUr-- Strumentazione: LD 831matr. 0002018 d 'Ottava da 20Hz a 20KHz A ltezza Microfono: In Frequenza Per Terzi d Manto Stradale : Tipo/Con izioni Orari : o6.00 - 22. 00(diurno) Tempo di riferimento (Tp): Residuo d/f torri di raffreddamento go a bitazione Tempo d i misura (TM): N _ 2 ci' t Stima dei Veicoli E E o LI o O- Tempo di osservaz. (T0): ai o N •171 Punto di misura: M447 REx t M4B 23/09/2014 Data e ora d i misura : "Di Mauro Offic ine Gra fic he S.p.A." 2 .3 8 ì a III,,, lo ID o 4, o Lo 41 o 3 .2 DI • • rD o m ro. w 0 u. C si>) esouos auo!ssaid !P OIIaAil «CC o In on (09P 0401305 1- o Witlefttlyld InoNnWn03.1.NVIa3ni 3N0animusia O 3NOisnio0 '3NOLZVh09V-132 3N0 '111'S VST39 0 YLh15S 3N01 vaIa inv vit.3tki v»435 .011.113131 31.35 O OltiOddr15 ..b190 05455 'INOLZVZSidavew vi vSnIDNIIAI ill1N3INOD130 '31ViniVd O 31V1.01 '3NOIZVZ.Zniln ISviS1ve10 VIV13V, 3 li.N301A 390311a 3ALLYVatO :15 35. 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IO .0 ce t v> .. 1111 Litnewrima 2 2 o O o shnisat REO" su, mai adlEi11115111111 Fonaierar dominai LII irranstr duna" '5 3 ai In Lì In INEELIELI. W LO N N (SP) eiouos aucosam oliami 1, Io W T O w W W NO9P 0.10U05 0115011 'Trsvsr391avLu8,s SNOIZYZZIS Inv ~Me VIN3S ', (311..M313131311 O 0210.WIS '0190 -0N331 WitiOfYLLYld snoNnivno 3.LNYIM4N SNOIZMIMUSIC O 3N0I514410 .3NOUVISO8V1aI8 'amorzno num 'aricavanoveven VVIONNAI .IINN3IN031313 • IVELINd O 7ro101 3NOrtaZIILL1 iSv1S11410 VIV131A 3 11N39-1A 30931M 3AILYNNON I130I5N35 N 3d01/1.SCILLI410 I 3N31130 3N 310 h'if E V5T39 Vt130 3LtVdVQO11OdJMO3Oflfl)VNfl OV [LS0.101105 3V7N3911103VIIM VNISSW1 VI NOULIVONI ONOS 0IN3V411)CS3 OS3flOIO IL(INUNOD I UvA ti3S111 ONOS UJ.000 I SLIM • llOgInaert, 458 ;C 21,t, IS 1.,2 "1".". 22, a alla II I ~~1~Ert VI o g, o E 2 t w c .o u, c u o. rA Ct. Ti c; 3 ru a E 1 ,1.21 . : <C 01 ti r;IN. -2-; 04c oo su L)Ec2 t > att11:1 > tra ,z, -p ro ro .42 èà4. 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Ma iori, 8- Cava de' Tirreni (SA) i c ,T, m!~ MEIN tra EE:1111 Mei I MEM EINEM MMIE 40 NMPomsmSollaxr1 O 'TEIS 'Y'S'It9 la VJ_LMOS3N0TZYZZIE1 13Y VIA3U4 VIN35 'V3LINN3T3131300 01004435 V)1901 NDU VINtOdtatid 3n0tn1vn0 311W10312 3N0121191211510 D3N01511ASIC .3N0CZY2013V13111.3N023006/110 .3NOIZVZZIMOIN3i, VIV5133N 541113N3IN03131. 3TVIZPVd O 31V101 3NOTZVZ2111111 15V151Y30 VIN13V1/4 3 'UNI3DIA 3993110 3ALVII00 p- 99 9 95 lb 350111M0111101013N21130 3N 310 1&S VS339 V1130 312Y4Y0 01100/103 Olywn3tv ryn ey us0401105 3 'yIN39110 3 VaInDYNISSVW V1 NO3 110/0311 ONOS 011$13113300 01533010 W1N5LN03 l LLVAC3510 0105111141011111110 E E 2 m22 :: Udii :: IR ii 2 .: Z i 4 I I iii11 eri 5 e, g m o a 0 si I me. g.. .4, 2 I 12 IP:HUHU III ;; 11;;" tr ginr2 tIILL fla -L_ MIO HENRI Ambienta le difingresso principa le o in le IENE IEEE IEEE HERE IMEMWMEM. o mon e e (y)tp «mos enn spo.os insm! MIEI 1111110 11 1 11111 11111111111 11111111111 ' 111111 11111 1111111 11111 111111111- -11111 III 1111111 11 111,1 11111 P" O 3 n E VI m oti 1, M 03 m Ci nIl. 13 IO O uN • MUTAW WARM MIERAW 1.11~211 1111~ ~CM MOUM 11.11~ 11.11~ MEM IMME211 IMMO' MIM2211 INCEAM 111~1.11 IIMUME 11E71.111 1111~1111 111~~ WEREM Mig211 SCEMI MIERWM 07; In o 5 11110-11111MIT MIO Iflnll rall11111111." 10110 11t Iblar MUNII MIMPIZIE MR111911W ErearaP rgara ›IFORMSE datisorar gaziar-• - .r73 4" • Lll Ana lisi Spettra OH ce m In = st. In o amminowa in O m O Lo N N -T O ke, O -t (n ro 041.1 ($30 010~~~ o m -1 o I.5 Ln 0 o_ 23/09/2014 rt Punto di misura : M447 RuExt M2B ce Clj 4". MM ffic ine Grafic he S. p.A. o_ • ri lU rlw Mauro O Committente : "Di • O i0 Altezza Microfono: t5 > -o h A - C- L ineare 2 7a a - • ?, • Tempo di misura (Tm) : 2 Tempo di riferimento (TR) 2 s al Data e ora di misura : • 0 . 22.00 -o6.00 (notturno) 5 M o m in 03 E i= o mut" W io IO W .1 in h09130J 3"5 0110211 o O o o o •TWS VS73310 V111105 3N0RY221a ItIVVIA334 V2M35 ViLLYIN3T11313M O OUJOddrIS '01901 .Cµ.131Yrva0dVIIVId 3riONMWID ILNV103013NMIntiltUSIO D 3NOISIIMICr 3NOIZYSC43V131W3N0W100tidlaN OITVIZIuOMIN V1V5r112141 Ai Th1N31N0)iI0 31VIDIV,10 31V1Of 3NOMYLZFILM ISY151Vfl0ViVL3A UW3912\ 3993110 3NIVIA3ON TIOCI 15N35 IV 32D1r1V.0 1111111013N3U3O 3N 3H3 *-111I VST 39 V1130 IleYd VO 0110211N0D 01Y1f )WNflCVIìSOdOJ4OS 3 VEN391110 3'1WD VINISSVP4 V1 NO' LLINCI38ONOS OINDWDOG 01.5310101.U1NILNO3 I IVO/013513 ON051111311G I LLLFU .5 ;;;;; EEt221111 al h g i ;ari. • E 2rIl li d ;a rr i §2 % t rt 2 iig Mi l';Wilill (i 2;.1h3 ;. R1;; ;;;i 5 li M 22 I trr r? E 11541 11 5.21 551 i! - 1.;;;.. ;11.4;5i3; e rr rtrEts .75;IA.MA rtm 2t2 EI .11sIti 1, o M ti In 17, o. N ti Stima dei Veicoli Orari: o In 111111111111111111111111FM o idilli 1111111 III 111 3 i i i i i111111111111111Pr 19 "I 3 111111111111111111110111 " I o SI O tL tdC O • La o 0 t t ID ••2 14 447 RuExt.M3B CI g, m Strumentazione: LD832 matr. 000202.8 n g, 8 . O Altezza Microfono: diz Tipo/Con ioni Manto Stradale: o. Tempo di misura (TM): in Tempo di osservaz. (To) : In m Data e ora di misura: o Eo E m o tn Via G. Maiori, 8- Cava de' Tirreni (SA) Ambientale cif f officina meccanica O A - C- Lineare O t, o O 2 ,o (2 p) 12.10U0$ OUOISSeld ollaan NOW wouoS OflONi -ONDIOOMOIVLOOd 300onivno ILNYIG3K 3, 3113015N35 ry aboinv.olltiala I 3N31.130 3N " tirer ST39 le VIllt05 3N0rZY721d OTO VIA3114 YZNIS VOLO/1043131 313M O 0180e1dOS VOSO I6Jstca 3NOISrliae '3NOIZYVOEV13Itl '3N0121100tlitnNOLZVIZEOWEIV1V5/113NIIA '11nN3IN0D 30 1VadVd O 31Vlo.i.'3NOMMT111/11svisTronovivi3W 3 'LLN3DIA >393110 3AIIVINVO 5739 VT130 31ANd VO 01/01:11.NO) osvonpor No CIVILSOd01105 3 SONROnto avannmissvrm >CoiLtVend ONOS OIN3IWZOO 0153:10.101111N31NOD I IIVAd351ti °MOS ILLIdIOIILLflLS q, ; gliWn2,16Ir ci 4 E 92 ai I o X D r-. 92 a li N Lii 5o o o_D Ire ; !.‘ 2 se— A In 5 IE o ;E omirip E I N o o_ sI o — Ll- E Tempo di misura (TM): d'Ottava da 20Hz a io KHz Altezza Microfon In Frequenza Per Terzi d Tipo/Con izioni Manto Stradale: Stima deiVeicoliOrari: Lo> a WhiP WOUVE 00.A41 8 o o IRE 11111111111w" 3 In (V)IP oi0v05 <Pali 111111111111111111111 111111111r 0111111 MI111111111 1111111 LI o M a ID Elaborato n°: s o n I E § o o o o ICA Strumentazione: LD 831matr. 00020 22.00 - o6.00 (notturno) Tempo di riferimento (TR): Li Data e ora di misura: Tempo di osservaz. (T0): Ambientale d/f torridi raffreddamento dich abitazione Punto di misura: M447RuExt.m4c ori, 8 - Cava de' Tirreni (SA) t o o O tu '8 o o CE o !M@ o ti In o PI gp) eiouog auoissaid IP (mann MOP tuou05 011>311 TWS V5T30 0 tutaDS 3NOIWRZRI srentebe V2N35 ^0)11W43131 311:1 O ontodens 'VDI901 ‘DW. iOVflVld anONnwno 3.LNywnee Noiznoonsio O oNoisnesia .3NOIZOIWOV131 '340 znoomms '3NOI7Y7ZnIOV3IN 1 vsnlorel l •LulealNOD ne '31VeZtRed O riV101 3NOle eznan zsrts-ranoViVian 3 UN30IA3093110 WalvoitiO i -30 SN35 IV 3i4 Oinvo Ulula i 3431130 3N 310 ^Ter YST30 V1130 VO 011001ND) oiivo Nn CV 1150d01105 3 •Y2N39n10 The, YINISSV.N a'n NOD are03/11 ONDE OINWVIDOO owano IO HANWNOD l ILVAtinniONOS ILAKI nani 4 1 303 2. > • A, rn A A A o aa In LU cc r•-• VE o 8 ".' O zi Tempo di osservaz. (To) CO • - OS 0, Ti; 3 ct:Ir, —1 O Lto Lii Lo Lo - 2 _i bC 2:75 nr, 1 W. E Iifl .. O •' 2, 2 1/3 d'ottava (Hz) vi Pi n • 4. dm n (V)EIP 0.10005 Elaborato n° : C UI ItS o O Strumentazione: LD 831matr. 0002018 m UI Stima dei Veicoli m 23 /09/2 014 Data e ora di misura: M447_RExt.M4D N O d 'Ottava da 20 Hz a 20KHz A ltezza M icrofono : In Freq uenza Per Terzi d Tipo/Con izioni Manto Strada le : Orari : o e6 m Tempo di misura (TM): 22. 00 -o6.00 (notturno) Tempo di r iferimento (TR): Residuo clif torri di raffreddamento c/o a bitazione m Punto di misura : Presso : Via G. Maiori, 8 - Cava de' Tirreni (SA) E 2 O a < mm -o 13 o " n 1/40 re•:, _i -i EI M LA m un 2 o LU • to In VE 'e fa (S P) emuos auwssaid Ip oipmn en ▪ (0)9P w0005 0110,41 enc." r5N3S 3b0.111MC ' -DJ 5 'YS-1-39 IQ V.IJAIDS 3NOIZYZZle 1flYYl3BdWN3S .YD/191.13111 Ma O onneens 'opta 'dLSM O 3N0151144101NOLZY104V131/1 M‘manamism '3NOIZYZIWOIN3YI V1 wsrrom Al 13C '31V1nVe O 31V101 .3Noarnnunis35renovrn3b. 311N3MA 3903110 3A1LY448ON 5T39 41130 3LW4VO 0110411140D 0j4411D2v ar us °don os 3 saN391110 3 Vila, VPilSSYIN VI NO) LLINC3110NOS onowniact ass 3n unNargo) I UV/a:13513 0405111111101111/11 • 41 a a 4 2 3 Io 6t aa a li 22.00 - o6.00 (notturno) Max :57.7 dB(A LEast AMax :57.5 dB(A o o (v)eow000s n E o a 57.1dB(A) Li 111111111111111191111111 iiioIIIIIOII" 111111111 minifill11111111111 '1111111 11111111111iiinor fluil to 2.1 t ta < > cc : LO 831matr. 0002018 41 11111111MIF1 MIMO 1111111S ti MIEN alaIR EINIPM ICL1.111• IMIL MIMI LIE IMMII IN REO 111•1111SU alleraa EMIL M Mal Mitla IME411111 UUUI iffi 111111afri mons una mon wi MEM i o t Altezza M icrofono: 32 2 Tipo/ Cond izioni Manto Strada le: d 'Ottava da 2o Hz a 20KHz In Frequenza Per Terz i o O Lh Tempo di osservaz. (To) in E Tempo di riferimento (Ta) Tempo di misura ( T M) : o PROM 11111 MEI 23/09/2014 •• ai Data e ora di misura: o_ Ambienta le d/f vasche didepurazione Via G. Ma iori, 8- Cava de' Tirreni (SA) MMM Mm O 000 O n 1.0 Lel in • • (zio eiouos atioissam !P 01141al1 W 41 PO9P 0.10005 O = Lt, o • o 2 RELAZIONE INFORMATIVA SULLE RAPPORTO DI VALUTAZIONE REP.120/DP 06/14 IMMISSIONI SONORE NEGLI AMBIENTI ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO (APP. DELL'EX. ART. 6 DEL OPCM 01.03.91, DEL DPCM 14.11.97 E DELLA LEGGE-QUADRO N° 447 DEL 25.10.95) 9,515.A ALLEGATI 11 TA SICURO:a AMBENTE Riconoscimento di idoneità per l'analisi delramianto secondo d D.M. opreurg g ((orci. n. DGPREV. IVD.8487/P)1.5.e.d.o4 del opoRil ALLEGATO 4 STRALCIO DELL'AEROFOTOGRAMMETRIA DEL TERRITORIO COMUNALE INERENTE L'AREA OGGETTO D'INDAGINE o GE.I.S.A. 5. LEONARDO — LOC. MIGLIAR O — 84100—SALERNO - +39(0)89.522161 - A +39 (0)89.7728321 Hrry: www.geaa.it —E.MAIL: seisaseisait— P. IVA 03510610656—N° REG. IMP. SA 20559199 IlD E E E O) o o 2 a) .5 o r omune di Cava • - RAPPORTO DI VALUTAZIONE RELAZIONE INFORMATIVA SULLE REP.120/D P 06/14 IMMISSIONI SONORE NEGLI AMBIENTI ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO (APP. DELL'EX. ART. 6 DEL oPCM 0203.91, DEL DP CM 14.11.92 E DELLA LEGGE-QUADRO N°447 DEL 25.10.95) Q ALLEGATI 5 110/1102A ANIRDITI Riconoscimento di *dormiti per l'analisi dell'ornano, secondo il D.M. o7/o7)9 lprot. n. DGPREO. IV/18021P/1.4.c.c1)-4(1•105(08Nt ALLEGATO 5 STRALCIO DEL PZA DEL TERRITORIO COMUNALE INERENTE L'AREA OGGETTO DELL'INDAGINE o GE.I.S.A. G. LEONARDO — LOC. MIGLIARO— 84100 — SALERNO - T +39 (0)89.522161 - A +39 M89.7728321 HTTP: www.aeisait—E.MAIL: aeisa(Daeisait —P. IVA 03510610656— N° REG. IMP. SA 20999/99 RELAZIONE INFORMATIVA SULLE RAPPORTO DI VALUTAZIONE REP.120/0 /2 06/14 IMMISSIONI SONORE NEGLI AMBIENTI ALLEGATI ABITATIVI E NELL'AMBIENTE ESTERNO (APP. DELL'EX. ART. 6 DEL DPCM 01.03.91, DEL DPCM 1 4.11.97E DELLA LEGGE-QUADRO N° 447 DEL 75.76.95) TA SICUREZZA AMBIENTE 5 t; 42 sé Riconoscimento d. idoneità per l'analisi dell'amianto secondo Il D.M. gvlo7i9 (pie. n. DGPREV. c d ve del 003/04‘ , -0" g g z l gO g b P E lp 5, o d vi ci vi o g ALLEGATO 6 gi ±0 t § DECRETO GIUNTA REGIONALE CAMPANA DI NOMINA A TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE GE.I.S.A. S.R.L. —VIA S. LEONARDO — Loc. MiGLIAR0— 84zoo— SALER NO - 1315' +39 (0)89.522161 - +39(0)89.7728321 www,geisa.it —E.MAIL: aeisaOgeisa.tt— P. IVA o3szo613656 — N° REG. IMP. SA 20559/99 HTEP: o 9 d tit vitiviv», . 31.t . -7-2C9 CrdliP•li' CI\ .....A 1r ' 7.:1. .7. Giunta Regionale della Campania AREA GENERALE COORDINAMENTO Ecologia Tutela dell'Ambiente Disinquinamentot Protezione Civile " IL COORDINATORE DECRETO DIRIGENZIALE N° A t LEGGE 26/10/1995, ART. 2, COMMI 6 E 7: RICONOSCIMENTO DEL POSSESSO DEI REQUISITI PER L'ESERCIZIO DELL'ATTIVITA' DI TECNICO COMPETENTE Di ACUSTICA AMBIENTALE SIG. LA FRANCESCA GIOVANNI PREMESSO che con deliberazione a 2661' del 04/04/2000 la Giunta Regionale ha approvato le determinazioni assunte dalla Commissione Regionale Interna, istituita con deliberazione al560 del 7/3/96, in sede di verifica del possesso dei requisiti da parte dei professionisti che hanno avanzato istanza di riconoscimento ai sensi dell'alt 2, commi 6 e 7, della legge 26/10/95, n. 447; - che con la medesima deliberazione a 2661 del 04/04/2000 è stato disposto, tra l'altro, l'adozione, a favore dei richiedenti che hanno dimostrato il possesso dei requisiti richiesti dalla citata legge 447/95, di appositi atti monocratici "ad personam" per la formalizzazione delle determinazioni assunta dalla predetta Commissione Regionale Interna; PRESO ATTO che il nominativo del Sig. La Francesca Giovanni nato il 12.12.74, risulta inserito nell'elenco "A" allegato alla citata delibera di Giunta Regionale n. 4151de1 09/07/99, contenente i nominativi dei professionisti che hanno dimostrato il possesso dei requisiti richiesti dalla legge 447/95; VISTA la deliberazione di Giunta Regionale n.1560 del 7/3/96; VISTA la deliberazione di Giunta Regionale n.3466 del 03.06.2000; Alla stregua dell'istruttoria compiuta dal Settore Tutela dell'Ambiente, nonché dell'espressa dichiarazione di regolarità resa dal dirigente del Settore Tutela Ambiente e del dirigente del Servizio 02 del settore medesimo, DECRETA. ,f .1é:inoto:iizioni;esprose in premessa e"litiè qui si intendono integralmente riportate e • ' • ..• • : 7trascritte.,31ELA FRANCESCA GIOVANNI nato il 12.12.74, il possesso dei Sig.• - ".1)"diliCOn;Di4el -1 requisiti previsti ailll'art. :2, T-Conimi 6. e 7, della legge 26/10/1995, ai fin dell'esercizio , •• . &l'attività di tecnico competente in acustica ambientale, inviaré'do-pii del preSente atto al Settore Bollettino Ufficiale per la sua pubblicazione sul B:11122C:. Avv.Anto ' Episoio ?atri& —2-11-11Ar2900 mA