N. 5 / Ottobre 2015
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Cerimonia consegna diplomi muratori “Premio Renato Antonini” e
“Riconoscimento Giorgio Galgiani”
Continua il successo di Ticino Impiantistica 2015
Una nuova casa per il Municipio di Melano
Indice costruzioni Svizzera: Congiuntura edilizia in sintesi - 3° trimestre 2015
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Cerimonia consegna diplomi
muratori “Premio Renato Antonini”
e“Riconoscimento Giorgio Galgiani”
Il Centro di formazione professionale della Società Svizzera
Impresari Costruttori Sezione
Ticino ha festeggiato i neo diplomati muratori e aiuto muratori
che hanno superato gli esami
federali nella sessione 2015.
Martedì 29.09.2015 nel tardo pomeriggio,
presso il Centro di formazione professionale
della Società Svizzera Impresari Costruttori a
Gordola, si è svolta la tradizionale Cerimonia
di premiazione dei tre migliori apprendisti
muratori diplomatisi nella sessione d’esame
di fine tirocinio dello scorso mese di giugno,
sessione che ha permesso a ben 59 giovani
apprendisti di ottenere l’Attestato Federale
di Capacità di muratore qualificato ed a 5
apprendisti di ottenere il Certificato Federale
di Formazione Pratica di aiuto muratore qualificato. Alla cerimonia hanno presenziato
diverse personalità ed ospiti d’onore.
Presenze molto apprezzate che hanno ribadito da un lato l’attenzione e l’impegno
associativi nella formazione e dall’altro un
riconoscimento importante per l’assunzione
di questo ruolo da parte della nostra associazione.
A fianco del tradizionale Premio Renato
Antonini si è proceduto alla consegna del
Riconoscimento Giorgio Galgiani all’apprendista che durante i corsi di formazione professionali pratici svolti negli anni di tirocinio
presso il CFP ha dimostrato i migliori risultati
ed il miglior impegno.
Una cerimonia molto sentita, che, oltre
ad essere un doveroso riconoscimento per
gli sforzi di formazione dei nostri giovani
e dell’intero sistema formativio (azienda e
scuola), si è tradotta, ancora una volta, in un
momento di riflessione per l’intero sistema
formativo. Una professione quella di muratore che non sembra incontrare momenti di
flessione nell’interesse dei giovani.
Durante la cerimonia, con la regia del
Direttore del CFP Arch. Paolo Ortelli, si
sono susseguiti nell’ordine gli interventi
dell’Ing. Cleto Muttoni, Pres. della Società
Svizzera Impresari Costruttori Sezione Ticino,
dell’Ing. Gian-Luca Lardi, Pres. nazionale
della Società Svizzera Impresari Costruttori,
Premio Renato Antonini (migliori medie finali). Da sinistra: Ivan Dresti (2° premio), ing. Cleto Muttoni (Presidente SSICTI), Danilo Longhi (1° premio), Lorenza Santaniello Antonini (Patrocinatrice) e Moreno Giacomini (3° premio).
della Sig.ra Lucia Galgiani Giovanelli, Patrocinatrice del “Premio Giorgio Galgiani”, della Sig.ra
Lorenza Santaniello Antonini, Patrocinatrice del “Premio Renato Antonini”, e della Sig.ra Silvia
Gada, Capo Ufficio Formazione industriale, agraria, artigianale e artistica.
Gli interventi dei vari ospiti, tra cui quello molto apprezzato del Presidente nazionale, Ing. Gian-Luca
Lardi, hanno ribadito ancora una volta l’importanza ed il valore profondo, non solo della formazione dei
giovani muratori, ma anche di una professione ma anche della valorizzazione di quegli aspetti nobilitanti
e di gratificazione personale, espressi dalla sua natura concreta di competenze manuali ad ampio raggio.
In un clima da sempre festoso, la Sig.ra Lorenza Santaniello Antonini, patrocinatrice del Premio Renato
Antonini, ha quindi proceduto alla consegna dei premi per i migliori 3 risultati di fine tirocinio, mentre
la Sig.ra Lucia Galgiani Giovanelli, patrocinatrice del Riconoscimento Giorgio Galgiani, ha consegnato il
premio all’apprendista che più si è distinto per l’impegno durante i corsi interaziendali che si svolgono
presso il CFP di Gordola.
I muratori diplomati premiati per il Premio Renato Antonini
1° premio
2° premio
3° premio
Longhi Danilo
formatosi presso l’impresa
Dresti Ivan
formatosi presso l’impresa
Giacomini Moreno
formatosi presso l’impresa
media esami finali del 5.3 - pratica 5.2
Lombardini Generalbau AG, Ruvigliana;
media esami finali del 5.1 - pratica 5.2
Cocquio SA, Ascona;
media esami finali del 5.0 - pratica 4.9
Canepa Sagl, Prato-Sornico.
4 n CANTIERI & ABITARE
Il premio Giorgio Galgiani, per il miglior risultato ottenuto durante i corsi interaziendali presso
il CFP, è andato a:
Dresti Ivan
media corsi interaziendali del 5.5
formatosi presso l’impresa Cocquio SA, Ascona.
Ai quattro premiati, ed a tutti i neo diplomati, la Società Svizzera Impresari Costruttori
Sezione Ticino augura un futuro professionale ricco di soddisfazione.
Riconoscimento Giorgio Galgiani.
Da sinistra: Ivan Dresti, Lucia Galgiani Giovanelli
(Patrocinatrice), l’ing. Cleto Muttoni (Presidente
SSIC-TI) e l’arch. Paolo Ortelli (Direttore CFP
SSIC-TI).
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Nel 1993 Renato Antonini, alla cerimonia di consegna della prima edizione di questo premio da lui stesso istituito, ne illustrava così le tre finalità,
e uso le sue parole: “la prima: premiare i giovani più meritevoli che si
distinguono nella formazione, la seconda e la terza, collegate in una sola
proposizione: esprimere una concreta riconoscenza alla Società ticinese
degli impresari costruttori per la proficua attività che svolge, spesso senza
clamore, a favore degli imprenditori edili del nostro cantone”.
Quindi mi complimento con voi giovani che vi siete distinti e che siete
giustamente orgogliosi di aver coronato i vostri anni di formazione conseguendo brillantemente il diploma di muratore. Un prezioso documento
che testimonia del vostro assiduo impegno negli studi e nell’attività pratica
della professione. Esso è garanzia di serietà e vi fa entrare con sicura
consapevolezza nel futuro lavorativo, una realtà di responsabilità nuove
e sconosciute. Ma siete ben attrezzati per affrontarla e, con la stessa
determinazione finora dimostrata, supererete le inevitabili, direi fisiologiche, iniziali difficoltà che tutti, senza eccezione, incontrano quando
entrano ad operare nel mondo lavorativo. Il diploma rappresenta sempre
il raggiungimento di un traguardo ambito. Ma è saggio ricordare che
esso diventa subito il biglietto di entrata in un’esperienza nuova ancora
impegnativa che affinerà le vostre doti personali valorizzandole, ma vi
proporrà man mano nuovi bisogni di rinnovamento e di aggiornamento.
Il diploma è la fine di un percorso formativo ma non è un punto di arrivo.
Al contrario è uno strumento indispensabile di partenza, uno stimolo per
la vostra crescita nell’attività lavorativa che vi auguro gratificante ma
anche per la crescita personale più ampia all’interno della vita familiare
e sociale che vi auguro serene. Mi permetto di ricordarvi ancora un concetto significativo che si applica perfettamente al futuro professionale di
voi neodiplomati, e lo sintetizzo attraverso un breve brano del sociologo
francese Charles Péguy che scrive: “Un tempo gli operai non erano servi.
Lavoravano. Coltivavano un onore assoluto, come si addice a un onore.
La gamba di una sedia doveva essere ben fatta. Era naturale, era inteso.
Era un primato. Non occorreva che fosse ben fatta per il salario o in modo
proporzionale al salario. Non doveva essere ben fatta per il padrone né
per gli intenditori, né per i clienti del padrone. Doveva essere ben fatta
per sé, in sé, nella sua stessa natura. [...] E ogni parte della sedia che
non si vedeva era lavorata con la medesima perfezione delle parti che si
vedevano. Secondo lo stesso principio della cattedrale.”
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6 n CANTIERI & ABITARE
Con la seconda e la terza finalità Renato Antonini voleva attuare due
componenti a cui teneva: esprimere concreto ringraziamento e dare rilievo
alla proficua attività svolta dalla SSIC a favore degli imprenditori edili del
nostro cantone. Così la definiva l’ex presidente Renato Antonini, “proficua
attività”, nella quale lui annoverava con giusta fierezza la creazione di
questo centro la cui idea di realizzazione nacque nel 1970 e che nell’arco
degli anni ha conosciuto molteplici periodici ampliamenti, l’ultimo dei
quali denominato “Arca”.
L’esistenza stessa del centro è testimonianza concreta dell’attenzione
ottimale con cui la SSIC Ticino si impegna giustamente nell’ambito della
formazione professionale. La nostra società l’ha sempre considerata una
priorità. Nella formazione sono stati investiti molto tempo ed energie oltre
che importanti risorse finanziarie. Ma è giusto che sia così e continueremo
ad riservare una corsia preferenziale e un impegno assiduo di rinnovamento alla formazione degli apprendisti, alla formazione continua e al nuovo
concetto di formazione modulare dell’impresario costruttore del futuro.
E vengo alla seconda finalità, con la quale Renato teneva a significare il
suo ringraziamento personale alla società che aveva brillantemente presieduto durante 8 anni. Renato, dopo l’esperienza della presidenza, nelle
vesti di semplice imprenditore ringraziava la SSIC, dando senso e valore
all’atto del ringraziare.
È quindi il mio ringraziamento personale a Renato che mi preme rinnovare.
So che lui capirà il significato di questo gesto, per averlo costantemente
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riceve un grazie dalla natura.
praticato nella sua vita, e io lo esterno facendo mio un pensiero semplice,
scarno ma profondissimo del grande teologo, filosofo e pedagogista del
novecento Romano Guardini nelle “Lettere sull’autoformazione”: “Il ringraziamento è l’espressione di un incontro personale”.
Quindi ringraziarlo ancora significa rinnovare il mio incontro personale con
Renato, iniziato nei primi anni 80 e che una fortunata quanto, forse, significativa casualità ha immortalato in una foto che sta nel libro commemorativo del 90°. Un incontro personale che ha generato un legame singolare e
profondo, per me fondamentale. Un incontro personale confermato negli
anni grazie alla varietà delle nostre espressioni di ringraziamento anche
tacite in una mutuazione di affinità di sentimenti e di stima reciproca. Un
incontro che dal 2004 si perpetua nel ricordo e nel pensiero di riconoscenza all’amico scomparso.
La cerimonia di premiazione di quest’anno sarà l’ultima che mi vede in
veste di presidente della SSIC TI poiché terminerò il mio mandato in occasione dell’assemblea generale ordinaria del maggio 2016.
Sono particolarmente lieto di avere con noi in questa significativa cerimonia il neopresidente nazionale della SSIC, ing. Gian Luca Lardi. A lui
rinnovo il mio pensiero personale di stima assieme agli auguri fervidi di
tutta la SSIC TI per il suo ruolo impegnativo alla guida dell’associazione,
a beneficio degli impresari svizzeri e ticinesi, di cui si sta già occupando
con grande competenza.
CANTIERI & ABITARE n 7
Continua il successo di
Ticino Impiantistica 2015
L’efficienza energetica messa in
mostra a Giubiasco si è dimostrata, anche questa volta, un
successo.
Si è conclusa sabato 24 ottobre 2015 a
Giubiasco l’ottava edizione di Ticino
Impiantistica, l’esposizione della tecnica
termo-sanitaria e delle energie rinnovabili.
Lo sviluppo delle energie alternative prosegue a pieno ritmo e per il momento sembra
non sentire crisi per questo settore; ne è
conferma la grande affluenza di pubblico in
visita (oltre 4’000 persone), giunto da ogni
angolo del Cantone.
La mostra si è dimostrata un appuntamento
importante sia per i visitatori che per le ditte
espositrici che hanno intuito come la direzione da seguire sia proprio quella dell’effi-
Il promotore dell’evento, Fabio Sacchi, e il Direttore
del Dipartimento del territorio e Consigliere di
Stato, Claudio Zali, hanno avviato il “rubinetto
magico”, durante la cerimonia di apertura di Ticino
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dell’ambiente e del cliente diminuendo i tempi morti del veicolo aumentando la produttività.
Il principale vantaggio in termini pratici e di efficienza sul lavoro è dunque la diminuzione della
frequenza dei carichi di acqua pulita.
Ma è importante considerare anche che l’acqua aspirata viene riciclata al 90%, mentre il materiale
solido viene man mano concentrato, portando quindi a generare meno rifiuti con conseguenti
minori costi di smaltimento.
8 n CANTIERI & ABITARE
Proprio il risparmio energetico e una nuova
coscienza ambientale sono i temi prioritari
alla base della progettazione di sistemi
atti a climatizzare, riscaldare, alimentare
al meglio le nostre abitazioni riducendo
drasticamente i fattori negativi legati ad una
scorretta gestione delle fonti energetiche.
Ticino Impiantistica sarà nuovamente presente all’appuntamento per il 2017.
cienza energetica e delle energie rinnovabili, per sfruttare al meglio le risorse con tecnologie
innovative ed ecocompatibili, nel contesto della rivalutazione della politica energetica del
nostro Cantone, un tema oggi di grande attualità.
Un’occasione, questa, sia per gli operatori del settore, sia per i privati, per informarsi sulle
nuove tendenze del mercato del comfort tecnico-ambientale, sulle applicazioni, sugli impianti
a risparmio energetico e, soprattutto, sugli incentivi cantonali tramite Il Programma Edifici.
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CANTIERI & ABITARE n 11
A cura di
Adrianna Rutkowska
Una nuova casa per il Municipio di Melano
Festa e cerimonia a Melano domenica 13 settembre 2015 per l’inaugurazione della nuova Casa Comunale.
L’edificio, disposto su tre piani e con una superficie di 1’188 m2, è stato realizzato secondo elevati criteri
di efficienza energetica, ottenendo la certificazione Minergie® nr. TI-416. Oltre al Municipio, lo stabile
ospita al pianterreno anche un supermercato Migros che gode di ogni comfort.
Melano, un Comune all’avanguardia in termini di politica energetica sostenibile. Testimonianza ne è l’ambìto label di Città dell’energia ottenuto dal
Comune nel 2012, così come la direttiva che impone una certificazione
Minergie-P o Minergie-A per la realizzazione di nuovi stabili pubblici sul
suolo comunale, la modifica al Piano Regolatore che in alcune zone esige
una certificazione Minergie-P per le nuove costruzioni e gli incentivi elargiti
dal Comune per i risanamenti energetici oppure per i nuovi edifici certificati Minergie-Eco/-P(-Eco)/-A(-Eco) localizzati sul territorio di Melano e all’esterno delle zone soggette alla modifica del Piano Regolatore già citata.
Oggi Melano vanta anche un singolare edificio amministrativo-commerciale che rispetta i requisiti dello standard Minergie. Il 13 settembre 2015
è stata infatti inaugurata la nuova sede della Casa Comunale, certificata
Minergie nr. TI-416. In seguito alla cerimonia ufficiale, in cui sono intervenuti i progettisti, l’autorità comunale e il Direttore dell’Agenzia Minergie
Svizzera italiana, Milton Generelli, gli interessati hanno avuto la possibilità
di visitare gli uffici dell’amministrazione comunale.
I 1’188 m2 di superficie riscaldata che compongono lo stabile sono
strutturati su tre piani: al primo si trovano gli uffici dell’amministrazione
comunale mentre al pianterreno c’è il supermercato Migros (che ha aperto
i battenti lo scorso 26 marzo 2015), il cui deposito è situato nel seminterrato. L’edificio ha raggiunto lo standard Minergie innanzitutto grazie a
un ottimo isolamento termico dell’involucro - caratterizzato dall’utilizzo di
materiali isolanti performanti, oltre che da serramenti a triplo vetro nonché da un sistema di riscaldamento e raffrescamento estremamente
efficiente. Per la produzione di acqua calda sanitaria e per riscaldare i
locali viene infatti sfruttato il calore residuo prodotto dagli impianti di
refrigerazione del supermercato Migros. Una pompa di calore garantisce la
restante parte necessaria di riscaldamento sfruttando il calore dell’acqua
di falda. Anche la climatizzazione dei locali è effettuata utilizzando l’acqua
di falda, che nel periodo estivo è sempre fresca.
È bene sottolineare che nel supermercato Migros tutta la parte di freddo
commerciale è stata realizzata - conformemente ai requisiti Minergie - con
mobili frigoriferi chiusi, ottimizzando il consumo dell’illuminazione e recuperando dove sensato il calore residuo.
Grazie a un sistema di aerazione controllata con recupero di calore, l’aria
che si respira nell’edificio è di ottima qualità; l’impianto garantisce un
ricambio continuo dell’aria e la filtra da pollini e sostanze nocive, con
un fabbisogno minimo di energia. Il comfort interno è garantito anche
tramite delle particolari schermature solari fisse in mattoncino poste sul
lato ovest della costruzione, che ombreggiano i locali per evitarne il surriscaldamento e testimoniano la grande libertà progettuale che caratterizza
questo oggetto e, in generale, le costruzioni certificate Minergie. Sebbene
non indispensabile per il conseguimento dello standard Minergie, l’edificio
dispone anche di un impianto fotovoltaico in grado di produrre
circa 30’000 kilowattora per anno che compensa gran parte dei
consumi elettrici dell’edificio, già ridotti grazie anche a un’illuminazione efficiente.
Una scelta importante che sottolinea ulteriormente l’impegno
del Comune di Melano nell’ottica di un futuro sostenibile.
Da sinistra: Milton Generelli, Direttore dell’Agenzia Svizzera italiana di
MINERGIE Svizzera e Daniele Maffei, Sindaco del Comune di Melano.
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12 n CANTIERI & ABITARE
Indice costruzioni Svizzera
Congiuntura edilizia
in sintesi - 3° trimestre 2015
Congiuntura edilizia:
solo un andamento lento
A quota 127 punti, l’indice costruzioni raggiunge
il minimo dal 2010. Per il terzo trimestre 2015, nel
settore principale dell’edilizia ci attendiamo un calo
dei fatturati destagionalizzato dell’1.9% rispetto al
trimestre precedente e del 10.2% sul corrispondente
trimestre dell’anno passato. Tale flessione è da ricondursi alla componente dell’indice opere di edilizia, che
è calata del 4.3% in rapporto al trimestre precedente.
Una leggera ripresa rispetto al trimestre precedente
si registra invece nelle opere di genio civile (+0.6%).
Complessivamente il 2015 dovrebbe essere caratterizzato da molti meno successi per il settore principale
dell’edilizia rispetto all’anno scorso. Continuano a
fornire un sostegno i tassi bassi e l’elevata pressione
a investire. Quest’ultima si manifesta in una dinamica
ancora elevata nell’ambito della costruzione di appartamenti destinati a locazione. Nel contempo, lo shock
determinato dal franco offusca la congiuntura - per il
2015 ci attendiamo una crescita economica reale solo
dello 0.8% (2014: 2.0%).
Inoltre perdono slancio la crescita occupazionale e
quella della popolazione. Considerando i tassi di sfitto,
già in crescita, per le superfici residenziali e a uso
ufficio, gli investitori devono quindi fare i conti con
maggiori rischi.
Ci attendiamo una graduale stabilizzazione della congiuntura edilizia per le regioni turistiche, dal momento
che il varo della legge sulle abitazioni secondarie rende
decisamente più difficile la costruzione di seconde abitazioni, ma non impossibile.
Variazione rispetto
Al trimestre precedente: - 2 punti
Variazione rispetto
al 3° trimestre 2014: - 14 punti
Fonte: © Credit Suisse AG / SSIC
Indice costruzioni Svizzera
Baricentri regionali della domanda nel settore delle opere di edilizia
CANTIERI & ABITARE n 13
Congiuntura delle opere di edilizia:
nuova flessione
Andamento dei sottoindicatori
L’indice delle opere di edilizia perde il 4.3% rispetto al
trimestre precedente, attestandosi, a quota 109 punti, del
9.6% al di sotto del trimestre corrispondente dell’anno
precedente. Rispetto al trimestre precedente, calano sia l’edilizia residenziale (-6.8%) che quella commerciale (-4.7%).
Nel terzo trimestre 2015 esercitano un influsso leggermente
stabilizzante le opere di edilizia pubblica, per le quali ci
attendiamo una crescita dei fatturati depurata degli effetti
stagionali del 12.9%. Mentre, per l’edilizia commerciale,
per via del mercato già saturo degli immobili a uso ufficio,
difficilmente intravediamo del potenziale di crescita oltre
l’anno, per l’edilizia residenziale ipotizziamo uno sviluppo
leggermente positivo delle attività. Al di fuori dei comuni
dove sono presenti seconde abitazioni, il numero di unità
abitative in progetto, calcolato sulla base delle richieste
edilizie nel primo semestre 2015, si attesta del 3.4% al di
sopra del valore del relativo periodo dell’anno passato. La
situazione resta invece difficile nelle regioni turistiche. In
questo caso la flessione dell’attività edilizia dovrebbe però
stabilizzarsi a un basso livello nel corso dell’anno.
Opere genio civile: rallentamento frenato
Grazie a un leggero incremento dell’indice delle opere di
genio civile, pari allo 0.6%, si chiude temporaneamente
una fase di rallentamento durata un anno. Sulla base di
un raffronto con l’anno precedente si registra comunque
una flessione del 10.7%.Il recente andamento leggermente
positivo delle commesse lascia sperare che le opere di genio
civile non evidenzino un ulteriore indebolimento. Inoltre il
portafoglio delle commesse, nonostante la recente correzione nell’ambito delle opere di genio civile, resta elevata
su base pluriennale. Inoltre una buona notizia per le opere
di genio civile, che dipendono significativamente dagli
investimenti pubblici, giunge dal leggero miglioramento
della situazione finanziaria dei cantoni lo scorso anno. Ciò
dovrebbe proseguire anche nel 2015 grazie a una distribuzione doppia degli utili a opera della Banca nazionale svizzera (2 mia. di CHF). Inoltre la succitata stabilizzazione della
congiuntura nell’edilizia gioca a favore anche delle opere di
genio civile: grandi sopraelevazioni di aree generano, grazie
alle necessarie opere di urbanizzazione, anche dei volumi di
commesse per le opere di genio civile.
Meno preoccupazioni
per i lavoratori indipendenti
L’assicurazione per imprenditori della Suva tutela i lavoratori indipendenti dalle conseguenze economiche di eventuali infortuni sul
lavoro, malattie professionali o infortuni nel tempo libero. Tra l’altro,
la copertura assicurativa può essere estesa anche ai familiari che lavorano nell’azienda senza percepire uno stipendio soggetto ai conww
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14 n CANTIERI & ABITARE
Andamento leggermente negativo dei prezzi
delle costruzioni
Andamento reale: indice costruzioni destagionalizzato
e al netto dei prezzi delle costruzioni
La regolarizzazione dell’indice costruzioni con il rincaro rilevato dal 1999 neutralizza gli sviluppi imputabili agli aumenti
di fatturato dettati dal rincaro. A fronte di un -0.7% rispetto
all’anno precedente, nel primo semestre 2015 si è registrato
un incremento negativo dei prezzi edilizi. Pertanto l’indice dei
prezzi delle costruzioni si attesta attualmente solo del 3.1%
al di sopra del livello del 2009. In virtù dei deboli movimenti
dei prezzi, gli scostamenti tra andamento dell’indice reale e
nominale sono attualmente molto ridotti. Nei prossimi 12
mesi non si devono ipotizzare prezzi ancora in crescita nel
settore dell’edilizia. In primo luogo, la richiesta di prestazioni
edili resta elevata, ma ha superato il suo massimo. In secondo luogo, la forte concorrenza, unitamente ai problemi strutturali del comparto e ai prezzi più bassi delle importazioni
determinati dal cambio, limita lo slancio dei prezzi.
Il rallentamento si diffonde al genio civile
Rispetto all’anno scorso l’indice costruzioni è calato nettamente (-10.2%). Responsabili di questo netto offuscamento
delle prospettive per i fatturati sono le opere di genio civile
(-10.7%), ma sempre più anche le opere di edilizia (-9.6%).
I rischi sul più lungo termine per la congiuntura edilizia
risiedono, oltre che nella svolta dei tassi e in un ulteriore
inasprimento della regolamentazione sul mercato ipotecario
e immobiliare, soprattutto in una riduzione dell’immigrazione
e in una possibile rescissione degli Accordi bilaterali con l’UE.
La fonte principale per i fatturati del genio civile resta, oltre
alla costruzione di strade, l’ultimazione di importanti progetti
di grandi dimensioni collegati all’ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria. Le FFS del Ticino hanno infatti in progetto,
nell’ambito dell’apertura della galleria del Gottardo, investimenti di oltre CHF 1.5 mia fino al 2020 nelle infrastrutture
ferroviarie, in nuove stazioni e nel materiale rotabile.
Andamento negativo dell’edilizia residenziale
La componente dell’edilizia dell’indice costruzioni registra
una flessione del 9.6% rispetto all’anno scorso. In questo
senso è determinante la costruzione di abitazioni (-15.1%),
che risente di una flessione, dovuta ai prezzi e alle regolamentazioni, della domanda di appartamenti di proprietà e
del calo dell’attività edilizia nella regione alpina. Al contrario,
l’attività di progettazione continua a essere solida per gli
immobili residenziali destinati a rendimento che, per via degli
interessi negativi, continuano a essere favoriti dagli investitori. Nell’edilizia commerciale la ciclicità nell’ambito della
pianificazione dell’offerta e l’elevata pressione da parte degli
investitori hanno evitato a lungo una reazione, ormai attesa
da tempo, agli eccessi di offerta già presenti. Effettuando
un raffronto con l’anno scorso, nel terzo trimestre 2015
anche l’edilizia commerciale (-4.3%) dovrebbe evidenziare
una dinamica in calo. L’offuscamento della congiuntura che
si sta delineando, determinato dallo shock legato al franco,
dovrebbe ridimensionare ulteriormente la domanda, già
abbastanza debole, di nuove superfici destinate a ufficio.
L’indice costruzioni nel raffronto con l’anno precedente
CANTIERI & ABITARE n 15
Stagnazione a un livello elevato
Situazione nel settore delle finiture
L’indice delle finiture stima i fatturati nel
settore delle finiture nel trimestre corrente
e segue l’indice delle opere di edilizia con
un ritardo di due-quattro trimestri. Nel terzo
trimestre 2015 l’indice delle finiture, a fronte
di un -0.4%, si attesta solo leggermente al di
sotto del precedente trimestre, e dell’1.3% al
di sopra del corrispondente trimestre dell’anno scorso. Nel corso dell’anno l’offuscamento della congiuntura per l’edilizia dovrebbe
comunque farsi sentire sempre più anche
nelle finiture.
Questa situazione è determinata oltremodo
dall’andamento delle domande edilizie per i
progetti di ristrutturazione, che negli ultimi
12 mesi sono state del 9.5% al di sotto
dell’anno precedente (in base al valore).
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assunti da Swisscom. Non vi sono tasse di allacciamento.
16 n CANTIERI & ABITARE
Iniziate con successo le corse di prova
alla Galleria di base del San Gottardo
ulteriore pietra miliare al San Gottardo: dal 1° ottobre 2015 sono iniziate
con successo le prime corse di prove nella Galleria di base del San Gottardo.
Fino al 31 maggio 2016 ne sono previste 5’000 e i treni circoleranno con una
velocità fino a 275 km/h nella galleria più lunga del mondo.
Gotthard
San Gottardo
Dopo aver ricevuto il via libera da parte
dell’Ufficio federale dei trasporti per la fase
di test, le corse di prova sono iniziate il 1°
ottobre 2015 e poco dopo sono circolati i
primi treni con il sistema di segnalazione e di
protezione dei treni ETCS livello 2.
Al momento vengono eseguiti i test del
sistema radio GSM-R e sistema radio galleria
con l’ausilio di un veicolo di misurazione
radio delle FFS. In seguito si passerà ai test
per l’interazione tra binari senza massicciata, treni e linea di contatto. Nei mesi di
novembre e dicembre si svolgeranno le corse
di prova per raggiungere passo dopo passo
la velocità massima. I treni speciali, presi a
noleggio dalla Germania di tipo ICE-S, circoleranno nella galleria più lunga del mondo
con una velocità fino a 275 km/h. A partire
da fine febbraio 2016 si svolgeranno le corse
di prova con treni merci.
CANTIERI & ABITARE n 17
Entro la fine di maggio 2016 sono previste oltre 5’000 corse di prova. In questo periodo sono impegnati
oltre 160 persone che spaziano dal macchinista al coordinatore dei test, dal coordinatore del traffico
treni al responsabile della sicurezza. A questi si aggiungono ulteriori 300 persone nella funzione di
coordinatori tecnici, ingegneri della misurazione e assistenti. La fase di test si svolge sotto la direzione
di AlpTransit San Gottardo SA (ATG). I macchinisti e il materiale rotabile sono stati appaltati alle FFS.
Secondo il Presidente della Direzione di ATG, Renzo Simoni, AlpTransit San Gottardo SA come
Committente deve verificare e attestare l’efficienza dell’opera durante questi otto mesi di fase di test:
“Dobbiamo verificare la funzionalità e l’adempimento di tutte le richieste di sicurezza nella Galleria di
base del San Gottardo. In questa maniera siamo sicuri di poter consegnare alla Confederazione e alle
FFS una galleria pronta per l’esercizio in occasione dei festeggiamenti ufficiali per l’apertura del 1° giugno 2016.“ A partire dal mese di giugno 2016 si svolgeranno le corse di prova da parte delle FFS, prima
che la galleria venga messa in esercizio con il nuovo orario previsto a dicembre 2016.
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T. 041 226 06 06
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CANTIERI & ABITARE n 19
Infortuni più costosi:
uno sguardo alle cifre
Nei primi cinque anni ogni caso di infortunio rientrante nelle tipologie infortunistiche più costose genera
spese di cura per 180 000 franchi. Se si includono le indennità giornaliere e le rendite, i costi occasionati
salgono a 500 000 franchi circa. La Suva ha promosso una nuova campagna volta a sensibilizzare sul tema
dei costi. Ogni infortunio, infatti, oltre a causare sofferenze alle persone coinvolte provoca dei costi a
carico di chi paga i premi.
Inciampare e procurarsi una frattura del femore a causa di una disattenzione nella sala di montaggio: un infortunio di questo genere provoca
spese di cura medie per 23’000 franchi. A questo importo la Suva deve
aggiungere in media 31’100 franchi sotto forma di indennità giornaliere
e prestazioni di rendita. Nel complesso, quindi, alla Suva una frattura del
femore costa mediamente 54’100 franchi. L’infortunio appena descritto
rientra fra le tipologie infortunistiche più costose. Ogni caso costa in media
5’100 franchi. La gamma degli infortuni è tuttavia grande e comprende
anche lesioni particolarmente onerose. Menzioniamo ad esempio le
lesioni al midollo spinale, ciascuna delle quali comporta spese di cura per
178’900 franchi nonché indennità giornaliere e prestazioni di rendita per
324’900 franchi, per un totale di 503’800 franchi. Questo dato costituisce
un valore medio relativo a questo tipo di infortunio, tenendo conto dei
costi generati nei primi cinque anni. Altri costi, riguardanti in particolare
le rendite, possono tuttavia insorgere ancora per decenni. I costi per un
singolo caso possono assommare a svariati milioni di franchi.
I dieci tipi di infortunio più costosi in termini di spese di cura: costi per caso
I tipi di infortunio più costosi in CHF
Spese
di cura
Lesione del midollo spinale
Distorsione della colonna vertebrale
Lesione dei nervi regione testa/collo
Lesione dei nervigamba (parte inferiore)/caviglia/piede
Frattura dell’anca e del femore
Lesione dei nervi tronco/schiena/natiche
Distorsione ginocchio/caviglia/piede
Frattura cranica, lesione cerebrale
Lesione dei nervi spalla/braccio (parte superiore)
Frattura della colonna vertebrale
Media di tutti i casi
178’900
324’900
503’800
62’600
166’400
229’000
35’800
64’200
100’100
26’600
58’100
84’700
23’000
31’100
54’100
19’700
32’600
52’300
13’40020’50034’000
13’100
27’600
40’700
11’900
35’200
47’100
11’200
25’800
37’000
1’800
3’300
5’100
Progetto1:Layout 1
7.4.2009
13:18
Indennità die
e rendite
Totale
Pagina 1
Tel. 091 862 19 19 - Fax 091 862 43 78 - Natel 079 239 10 00
Infortuni notificati alla Suva negli anni 2008/2009
con i costi insorti nei primi 5 anni dopo l’infortunio
(stima campionaria).
I costi degli infortuni sono coperti tramite i
premi. Nel 2014 sono stati versati alla Suva
premi netti per 3,2 miliardi di franchi nell’assicurazione contro gli infortuni professionali e
non professionali. Considerato che i lavoratori
assicurati erano circa due milioni, i premi netti
per ogni lavoratore sono stati mediamente di
1600 franchi. Per coprire i costi insorti nei primi
cinque anni per un unico infortunio con lesione
del midollo spinale servono i premi di un anno
intero versati da oltre 300 assicurati, che a loro
volta non dovrebbero subire alcun infortunio.
20 n CANTIERI & ABITARE
A causare i costi più elevati in termini complessivi non sono tuttavia le tipologie infortunistiche con i
maggiori costi per caso, bensì quelle che sono allo stesso tempo costose e frequenti. Le spese di cura
più elevate sono dovute alle fratture al ginocchio, alla caviglia e al piede, con 159 milioni di franchi. A
questa cifra vanno aggiunti 255 milioni di franchi sotto forma di indennità giornaliere e rendite.
I dieci tipi di infortunio complessivamente più costosi in termini di spese di cura
Costi per tipo di infortunio in mio. di CHF
Spese
di cura
Indennità die
e rendite
Frattura ginocchio, caviglia o piede
Distorsione e stiramento ginocchio
Lesione muscolare/tendinea spalla/braccio (parte superiore)
Lesione intracranica o dei nervi cranio/cervello
Lacerazione del menisco
Distorsione e stiramento colonna vertebrale
Frattura polso/mano/dito
Frattura viso
Frattura spalla/braccio (parte superiore)
Frattura avambraccio/gomito
Lesione superficiale e contusione tronco/schiena/natiche
Totale
159
255
414
119
171
290
94
284
378
89
196
285
65
120
185
59
85
144
51
122
173
511869
48
98
147
46
94
140
46
85
131
1’5712’9064’478
Totale
Infortuni notificati alla Suva negli anni 2008/2009 con i costi insorti nei primi 5 anni dopo l’infortunio (stima campionaria).
SUVA
Operante dal 1918, oggi la Suva occupa
4’100 collaboratori nella sede principale
di Lucerna, nelle 18 agenzie sul territorio
nazionale e nelle due cliniche di riabilitazione a Bellikon e Sion.
Azienda autonoma di diritto pubblico con
un volume premi di 4.2 miliardi di franchi, la Suva assicura 123’000 imprese,
ossia 1.97 milioni di lavoratori, contro
le ripercussioni degli infortuni e delle
malattie professionali.
Le persone disoccupate sono automaticamente assicurate alla Suva.
Dal 2005 gestisce anche l’assicurazione militare su mandato del Consiglio
federale.
Le prestazioni comprendono assicurazione, prevenzione e riabilitazione. La Suva
si autofinanzia, non beneficia di fondi
pubblici e ridistribuisce gli utili agli assicurati sotto forma di riduzione dei premi.
Nel Consiglio d’amministrazione sono
rappresentate le parti sociali - datori di
lavoro e lavoratori - e la Confederazione.
Influire sull’ammontare dei premi
Oltre a causare sofferenze alle persone coinvolte, ogni infortunio provoca anche dei costi. La nuova
campagna della Suva vuole sensibilizzare su questo aspetto e motivare datori di lavoro e lavoratori ad
attuare misure di prevenzione efficaci. Ogni infortunio evitato significa meno sofferenze e meno costi.
Di questa circostanza beneficia l’intera collettività di assicurati, in quanto alla riduzione dei costi fa eco
una diminuzione dei premi. La nuova campagna è presente online su Facebook(Il link viene aperto in
una nuova finestra) , www.suva.ch/assicurazione e YouTube(Il link viene aperto in una nuova finestra)
. A partire da questa settimana lo spot sarà trasmesso anche in TV per sensibilizzare sui costi di un
infortunio e sulle conseguenze per chi paga i premi.
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CharterWay – affinché il caffè arrivi
sempre fresco.
L’azienda produttrice di macchinette del caffè HGZ Maschinenbau AG non ha optato solo per
Mercedes-Benz, ma anche per la soluzione di mobilità CharterWay Service Complete. Tutto ciò risale
a sette anni fa e ancor oggi la ditta è molto contenta di aver preso questa decisione.
Rex-Royal: di primo acchito magari non si capisce subito di cosa
si tratta, ma di solito poco dopo si fa il collegamento. Le macchinette
del caffè realizzate a Dällikon (ZH) le si ritrova un po’ ovunque: in
ogni mercato Prodega/Growa in Svizzera, sui battelli di Zürichsee
Schifffahrtsgesellschaft AG e sui treni della Ferrovia retica. Anche
Swiss Re fa parte dei clienti di HGZ Maschinenbau AG, che produce
macchinette del caffè per Selecta, l’azienda numero uno in Europa
per quanto riguarda la distribuzione automatica.
Anche ad alta quota si può degustare un caffè preparato dalle
macchinette Rex-Royal, ad esempio in celebri località turistiche quali
Crans-Montana (VS), Gstaad (BE) e St. Moritz (GR). «I nostri tecnici
si spostano in tutto il paese, spesso anche in montagna. Ese non c’è
altra soluzione, utilizzano anche la slitta per percorrere l’ultimo tratto
di strada», rivela sorridendo Kevin Bachmann. «Tuttavia non succede
quasi mai, anche perché i nostri furgoni Mercedes-Benz Vito 113 CDI,
ad esempio, arrivano praticamente dappertutto», aggiunge il responsabile del servizio clienti e dell’organizzazione.
I suoi tecnici percorrono all’anno fino a 35 000 chilometri e, secondo
quanto afferma Kevin Bachmann, tutti sono soddisfatti del marchio
della stella. Dal 2007 l’azienda punta su Mercedes-Benz soprattutto per
il comfort dei suoi veicoli, ma anche fattori come il carico utile
e l’elevato valore di rivendita hanno inciso sulla scelta. Inoltre, la
ditta HGZ Maschinenbau AG ha scelto di optare per CharterWay
Service Complete fin dall’inizio della sua relazione commerciale con
Mercedes-Benz. «È una soluzione di mobilità semplicemente
perfetta. Dal momento che ciascuno di noi ricopre funzioni diverse,
siamo contenti di non doverci occupare della nostra flotta», spiega
Kevin Bachmann.
Ma in che modo CharterWay Service Complete facilita il lavoro
quotidiano? L’ex atleta professionista di ginnastica artistica ci spiega
che: «Service Complete è un pacchetto di prestazioni che copre
tutte le riparazioni, garantisce che ogni vettura sia pronta a essere
utilizzata secondo quanto pianificato e ci aiuta in fase di acquisizione dei veicoli. Il risparmio di tempo all’interno dell’azienda è
notevole, specialmente beneficiamo di una preziosa assistenza
a livello amministrativo. In più i costi possono essere calcolati grazie
a fatture con cadenza regolare.» I vantaggi di CharterWay non si
possono esprimere in cifre, ma ciò non sembra essere un problema
per Kevin Bachmann: «I contratti CharterWay di ciascuno dei
nostri veicoli hanno una durata massima di sei anni. E in questo lasso
di tempo possono succedere diverse cose, anche perché non
abbiamo solo un veicolo. Sono convinto di essermi risparmiato diverse
ore di stress.» Se potesse tornare indietro, Kevin Bachmann agirebbe
come sette anni fa e punterebbe ancora interamente su CharterWay.
22 n CANTIERI & ABITARE
Light+Building 2016:
where modern spaces come to life,
digitale - individuale - in rete
“Where modern spaces come to life, digitale - individuale - in rete”: questo è il motto di Light+Building
2016. L’offerta integrata di illuminazione e tecnologie per edifici intelligenti fa di Light+Building la fiera
leader internazionale del settore con un’offerta unica per varietà e completezza. L’industria del settore
presenta qui soluzioni intelligenti, tecnologie all’avanguardia e le ultime tendenze del design, che oltre
ad incrementare l’economicità d’esercizio di un edificio, aumentano anche il comfort e la qualità della vita
degli utenti, nonché soddisfano le richieste in termini di sicurezza e design.
Tutte le aziende leader di mercato hanno confermato la propria
partecipazione alla prossima edizione di Light+Building che si
svolgerà dal 13 al 18 marzo 2016 e occuperà l’intero quartiere
fieristico. “Siamo contenti di questo feedback molto positivo da
parte degli espositori. Ciò dimostra che con l’offerta combinata
di design e tecnologia Light+Building è l’immagine del settore
e la sua piattaforma ideale. Prevediamo pertanto un’edizione
di grande successo nel 2016 e attendiamo con curiosità gli
highlights del settore”, ha dichiarato Wolfgang Marzin, presidente del consiglio direttivo di Messe Frankfurt.
Light+Building affronta tutte le tematiche di attualità del
settore: i trend nel settore dell’illuminazione e gli effetti della
luce sulle persone vengono posti al centro dell’attenzione tanto
quanto la sicurezza in rete, la domotica/automazione degli edifici intelligente e il management efficiente dell’energia.
Le ultime innovazioni nel settore dei sistemi di sicurezza
rappresentano uno dei temi chiave di Light+Building 2016.
L’integrazione di diversi sistemi di sicurezza, come la videosorveglianza o il controllo dei locali d’ingresso, la loro messa
in rete e integrazione nella tecnologia di automazione degli
edifici nello smart building e nella smart home, rappresentano
aspetti essenziali che interessano sia l’industria del settore che
gli utenti.
Tante sono le novità che saranno presentate a Light+Building
2016: numerosi espositori presenteranno le loro innovazioni e
soluzioni nel campo della sicurezza in rete, inoltre molti eventi
del programma collaterale della fiera verteranno specificamente
su temi riguardanti i sistemi di sicurezza, come, ad esempio,
le conferenze tenute da esperti del settore che illustreranno
gli ultimi sviluppi in questo campo e descriveranno i vantaggi
pratici offerti dalla sicurezza in rete.
Circa 2’500 espositori presenteranno durante i sei giorni di fiera tutti gli
ultimi trend del settore che saranno anche illustrati nell’ampio programma
collaterale delle fiera ed approfonditi nell’ambito di conferenze tecniche.
Una miscela perfetta per i visitatori che desiderano informarsi a 360°.
Inoltre la fiera leader internazionale offre una chiara panoramica del
settore essendo suddivisa in tre distinte sezioni tematiche: illuminazione,
elettrotecnica e domotica/automazione degli edifici.
Nell’ambito di questi tre settori espositivi le aziende nazionali e internazionali presenteranno i loro prodotti e novità all’interno di 22 padiglioni.
CANTIERI & ABITARE n 23
Connubio di design e tecnologia
La richiesta di una maggiore qualità degli ambienti lavorativi e residenziali
è più grande che mai e parallelamente aumentano anche le esigenze in
termini di efficienza energetica, sicurezza e comfort. Il networking e
la digitalizzazione sempre maggiori delle installazioni elettrotecniche
consentono all’utente la realizzazione di soluzioni individuali. Questo
aspetto essenziale che combina design e tecnologia sarà messo in primo
piano anche a Light+Building. Il design e la tecnologia vanno di pari
passo e solamente congiungendoli in un sistema globale innovativo e
orientato al futuro è possibile “dare vita agli ambienti moderni”. Anche
la nuova mostra speciale Digital Building presenterà “ambienti moderni”
rispecchiando in pieno il motto della prossima edizione di Light+Building:
“Where modern spaces come to life“. Tramite l’esempio di diverse
soluzioni tecnologiche la mostra renderà sperimentabile il tema centrale
della fiera “digitale - individuale - in rete”. La mostra si focalizzerà sugli
“ambienti negli edifici funzionali”.
La mostra Digital Building illustrerà in modo esemplare la tecnologia così
come l’interazione sistematica e in rete dei componenti all’interno degli
ambienti moderni. All’interno di “isole tecnologiche” saranno rappresentati i più recenti sviluppi per le diverse branche dell’edilizia intelligente,
utilizzando un approccio sistemico e orientato al networking.
I sistemi di controllo digitale mettono in scena la
luce: le nuove dimensioni del lighting design
Con sistemi di controllo della luce studiati e connessi in rete non solo
si ottimizza in modo ideale l’illuminazione negli ambienti interni, ma si
possono regolare diversi componenti come il colore o l’intensità della luce.
Human Centric Lighting, ovvero l’effetto della luce sulle prestazioni e il
benessere delle persone, rappresenta qui un tema innovativo e di tendenza. In architettura sta diventando sempre più importante nella progettazione di nuovi edifici anche l’integrazione degli apparecchi d’illuminazione.
L’ultima tendenza nel campo della progettazione di spazi pubblici è un
linguaggio formale vario e personalizzato per i sistemi di illuminazione.
Nel settore urban lighting si aggiunge anche l’attenzione per la massima
efficienza energetica e la riduzione dei costi. Queste e altre tendenze,
anche nel campo del design, attendono i visitatori a Light+Building, la più
grande vetrina mondiale per il mercato dell’illuminazione.
mo energetico e sui moderni requisiti di sicurezza, nonché su opzioni di
design individuale e comfort elevato. Per il comparto dell’elettrotecnica
Light+Building con l’offerta integrata dei settori domotica e automazione
degli edifici rappresenta la più importante piattaforma mondiale dedicata
all’edilizia intelligente. Nel padiglione 8.0 i visitatori troveranno l’offerta
completa di sistemi di automazione per edifici ad alta efficienza energetica, installazioni elettriche e infrastrutture dell’edificio, mentre nell’11.0
tutto ruoterà sulle tecnologie d’installazione di impianti elettrici e sistemi
in rete. In entrambi questi padiglioni gli espositori presenteranno inoltre
prodotti e sistemi di domotica/automazione degli edifici. Le installazioni
elettriche design-oriented e le tecnologie sistemiche per edifici si troveranno nel padiglioni 11.1. Questi tre padiglioni con circa 500 espositori
offrono una panoramica completa degli attuali trend dei settori home e
building automation e smart powered building.
Svolgendo un ruolo chiave nell’ambito dell’approccio progettuale integrato
la domotica e l’automazione degli edifici occupano anche a Light+Building
un posto di primo piano. I sistemi di automazione per edifici e le soluzioni
innovative per la tecnica di misurazione, regolazione e controllo rappresentano una componente chiave della tecnologia sistemica integrata.
Circa 350 aziende presenteranno nel padiglione 9.0 soluzioni innovative
e orientate al futuro nei settori domotica/automazione degli edifici e
infrastrutture dell’edificio. Inoltre, sempre in questo padiglione, l’offerta
si concentrerà sui sistemi di automazione per edifici ad alta efficienza
energetica e le installazioni elettriche.
Oltre all’ampia offerta di prodotti degli espositori Light+Building 2016
offrirà un ricco programma di eventi collaterali. I temi chiave della prossima edizione saranno i sistemi di sicurezza, il digital building, il building
information modeling (BIM), lo smart powered building e i trend del
settore dell’illuminazione. A ciascun target group di visitatori - architetti, ingegneri, progettisti, arredatori, designer, artigiani, commercianti,
imprenditori - Light+Building presenterà un’offerta mirata su tematiche
specifiche che spazierà dalle mostre speciali alle conferenze tecniche, fino
alle presentazioni delle nuove tendenze.
Circa 1’650 aziende presenteranno a Light+Building la gamma completa
di prodotti per il settore dell’illuminazione: lampade di design in tutte
le varianti stilistiche, dal classico al moderno; lampade e sistemi d’illuminazione tecnica di ogni genere e per tutte le applicazioni, così come
un’ampia selezione di componenti illuminotecnici e accessori. “Sguardi
luminosi” sul futuro offriranno i padiglioni dall’1 al 6, il padiglione 10 e
il Forum, per un totale di 16 piani di stand. Il padiglione 1 offrirà nuovi
stimoli e ispirazioni agli amanti del design, il 3 presenterà le ultime novità
nel campo dell’illuminazione tecnica, mentre il 5.0 si focalizzerà sull’illuminazione stradale e per esterni. L’illuminazione decorativa per il settore
arredo e contract si troverà nei padiglioni 5.1 e 6.1.
Preziose sinergie nei tre settori merceologici: elettrotecnica, domotica/automazione degli edifici e illuminazione
L’automazione degli edifici svolge un ruolo importante attraverso il raggruppamento di tutti comparti tecnici: il networking e la digitalizzazione
sempre maggiori delle installazioni elettrotecniche migliorano la qualità
degli ambienti lavorativi e residenziali. A Light+Building l’industria del
settore presenterà soluzioni e tecnologie che puntano sul basso consu-
info
www.light-building.com
24 n CANTIERI & ABITARE
Sistema LevoFloor Ruredil:
alta creatività nell’ambito
delle pavimentazioni
architettoniche
LevoFloor è il nuovo sistema di
pavimentazioni ad effetto “ghiaia
a vista” di Ruredil, grazie al quale
è possibile realizzare pavimentazioni carrabili e non, nel settore
pubblico e privato, dall’effetto
“terra” naturale a quello più elaborato tipo “mosaico”.
La pavimentazione architettonica realizzata
con LevoFloor garantisce un aspetto naturale e una notevole durabilità nel tempo. La
pavimentazione si integra nell’ambiente con
discrezione ed armonia grazie alla colorazione base data dagli inerti. Oltre al pregevole
effetto architettonico, la pavimentazione
garantisce ottime prestazioni meccaniche,
migliore durabilità, ridotto rischio di fessurazione, maggior resistenza ai cicli di gelo/
disgelo, all’abrasione e agli urti.
LevoFloor Concentrato
e LevoFloor Pronto
LevoFloor concentrato è un premiscelato
in polvere per la realizzazione di pavimentazioni architettoniche con inerte a vista.
LevoFloor è costituito da una miscela di
fibre sintetiche fibrillate e additivi chimici
specifici, che incrementano la durabilità
della pavimentazione, la resistenza alla fessurazione e agli urti.
L’aggiunta di LevoFloor Concentrato al normale calcestruzzo, messo poi semplicemente
in opera e poi disattivato, si trasforma in un
materiale dalle caratteristiche prestazionali
ed architettoniche tali da integrare nell’ambiente qualunque tipo di pavimentazione
pedonale o carrabile. Facile da dosare, consente di soddisfare ogni esigenza di progetto
ed estetica.
LevoFloor Concentrato in polvere è disponibile al momento in versione neutra, ma sono
allo studio 6 versioni colorate.
CANTIERI & ABITARE n 25
Questo procedimento ormai apprezzato dagli urbanisti, dagli studi tecnici di progettazione e dagli esperti della rete viaria, si integra perfettamente anche nel settore
della proprietà privata nella versione LevoFloor Pronto. Il miglior compromesso tra
prezzo, estetica, durabilità, rispetto ad ogni altro pavimento presente sul mercato.
LevoFloor Pronto è un premiscelato in sacchi pronto all’uso, che contiene già
l’aggregato nobile in granulometria 8-12 mm, il cemento, gli additivi areanti e fluidificanti, il colorante e le fibre sintetiche. Resta solo da aggiungere l’acqua.
La sua caratteristica principale è la facilità di posa in opera che, insieme alla sicurezza
di un prodotto premiscelato pronto all’uso, consente anche ad imprese non specializzate di ottenere un risultato sicuro, durevole ed economico.
LevoFloor Pronto è disponibile in 4 versioni colorate: bianco, grigio, giallo e rosso.
LevoFloor Proteggi
Nelle 24 ore successive al lavaggio è eventualmente possibile applicare un protettivo come LevoFloor Proteggi che
conferisce durabilità, stabilità ed un gradevole effetto estetico
riducendo i costi delle successive manutenzioni.
Levostab 99: pavimentazioni stabilizzate naturali
Levostab 99 è uno stabilizzante naturale per terreni per
la realizzazione di piste ciclabili, viabilità rurale, viabilità in
zone di vincolo e strade bianche con maggiore durabilità e
resistenza all’usura.
È un prodotto ecocompatibile, stabilizzante e consolidante,
costituito da ossidi inorganici selezionati e fibre polimeriche inerti. La sola aggiunta di Levostab 99, garantisce la
compattezza e la durabilità di una strada bianca, senza
alterare le caratteristiche cromatiche ed ecologiche riducendo i costi rispetto all’intervento tradizionale (conglomerato
cementizio-asfalto).
Grazie alla collaborazione esclusiva tra Ruredil e Ghielmimport,
trovate i prodotti del sistema LevoFloor sia presso i magazzini
Ghielmimport di Mezzovico e di Stabio, sia direttamente online
su www.ghielmimport.ch.
Resa: 100kg di prodotto per 1mq di pavimentazione finita, per uno spessore di 5cm.
Sia LevoFloor Concentrato che Pronto devono poi essere seguiti dal disattivante. Per
questo il sistema LevoFloor è completato da Disattiva LevoFloor DLF o DLF WR:
disattivanti di superficie al positivo che rallentano l’indurimento del calcestruzzo
superficiale a diverse profondità, permettendo così di portare “a vista” gli aggregati.
Disattiva LevoFloor DLF WR agisce anche come antievaporante, per una migliore stagionatura del calcestruzzo stesso. La sua particolare formulazione esplica un’azione
curing ed anti pioggia durante la fase di getto.
Nel caso di LevoFloor Concentrato occorre scegliere opportunamente il disattivante
in funzione della dimensione dell’aggregato “a vista” tra 4 profondità di scavo: Blu,
Marrone, Verde e Giallo. Mentre per LevoFloor Pronto il disattivante indicato è il
Marrone 02 (profondità di scavo 2-3 mm).
info
Ghielmimport SA
Via Cantonale 8
CH-6805 Mezzovico
T. 091 935 59 00
[email protected]
www.ghielmimport.ch
26 n CANTIERI & ABITARE
FOAMGLAS®:
isolante termico e
protezione antincendio
preventiva
La propagazione del fuoco
attraverso facciate e tetto è spesso
causa di danni catastrofici.
FOAMGLAS®: LA PREVENzIONE COMINCIA
dALLA SCELTA dEI MATERIALI
“Incendio catastrofico... Lacune enormi nella protezione antincendio... Ancora 2 feriti in pericolo di vita... Mancata osservanza delle disposizioni di protezione contro il fuoco”.
I titoli di questo genere lo dicono chiaramente: molti edifici forse anche nonostante il rispetto delle disposizioni normative
e legali in materia - non resistono alla violenza delle fiamme
e all’enorme quantità di calore generata da un incendio. La
causa va spesso ricercata in una somma di diverse circostanze
sfavorevoli, quali ad esempio l’elevato carico del fuoco all’interno dell’edificio, la rapida propagazione dei gas, il vento
forte o la difficoltà di accesso al focolaio dell’incendio. Ecco
dunque una ragione in più per prestare attenzione agli aspetti
della prevenzione. Mediante la scelta di materiali adatti, i rischi
dell’insorgenza di un incendio - ma soprattutto quelli legati alla
sua propagazione - possono essere considerevolmente ridotti.
FOAMGLAS®, l’isolante di sicurezza in vetro cellulare, si è
dimostrato efficace e affidabile in numerosissimi casi.
Incendio di una copertura.
FOAMGLAS®: Né FuMI Né GAS TOSSICI
Quando si parla di incendi catastrofici non si devono immaginare esclusivamente le “fiamme dell’inferno”. Basterà ricordare
quelli dell’aeroporto di Düsseldorf (1996) con 17 vittime, e del
tunnel del Monte Bianco (1999), nel quale persero la vita 39
persone. In entrambi i casi, i gas tossici liberati dai materiali
isolanti (a Düsseldorf il polistirolo e nel tunnel del M.te Bianco
il poliuretano) hanno svolto un ruolo fatale.
FOAMGLAS® non sviluppa né fumi né gas tossici semplicemente perché composto da vetro cellulare. Non è paragonabile a
nessun altro isolante cosiddetto “incombustibile”.
Esempio di come il calore di una stufa elettrica possa
intaccare un materiale isolante inadeguato.
CANTIERI & ABITARE n 27
FOAMGLAS®: certezza matematica
Esempi con 3 situazioni di temperature registrate in facciata
(senza e con vento).
Anche i più diversificati test con gli incendi hanno dimostrato che il vetro
cellulare possiede straordinarie qualità di protezione antincendio. I relativi
attestati possono essere richiesti alla Pittsburgh Corning (Svizzera) SA.
Essai de résistance au feu
nMur isolé avec fOAMGLAS®
Avec ce test, on illustre par le REI* la durée additionnelle de résistance au
feu apportée par l’isolant FOAMGLAS® (Rapport d’essai WFGRT n° 16001).
* R = stabilité mécanique / E = étanchéité au feu / I = isolation thermique
Résistance
Epaisseur
FOAMGLAS®
au feu
du mur
additionnel
20 cm
0 cm
0 mm
20 cm
5 cm
30 mm
20 cm
10 cm
60 mm
20 cm
15 cm
90 mm
100
500
200
~ 4.0 m
200
500
a
500
800
900
800
b
~ 1.5 m
~ 5.0 m
100
~ 3.0 m
Tenendo in considerazione le conoscenze più recenti in materia di protezione antincendio, progettisti e committenti dovrebbero definire i loro
modelli di sicurezza in modo tale che tetto, facciate, pareti e soffitti interni
rappresentino un rischio minimo.
100
200
c
~ 2.0 m
~ 3.0 m
FOAMGLAS®: Sinonimo di longevità
mur
5
10
15
FOAMGLAS®: vera protezione antincendio preventiva
Grazie alle caratteristiche tipiche del materiale (è minerale, impermeabile
all’acqua e al vapore, resistente agli acidi, incombustibile - Classe A1 =
EN 13501 - e ha un’alta resistenza alla compressione), il vetro cellulare
risulta estremamente longevo.
Questa spiccata caratteristica si riflette positivamente sui profili ecologico ed economico degli elementi costruttivi, e quindi dell’intero edificio.
Mediante un impiego mirato di materiali da costruzione durevoli è
possibile ottimizzare considerevolmente i cicli di manutenzione e rinnovamento.
nL’isolante di sicurezza FOAMGLAS® si compone di puro vetro cellulare
ed è assolutamente incombustibile (classe di cobustibilità A, indice di
resistenza al fuoco 6.3, incombustibile, omologato dall’AICAA con RT
no. 5273).
nFOAMGLAS® conserva il suo potere di isolante termico anche in presenza di temperature molto elevate; il materiale non fonde fino a circa
730°C e non si può afflosciare.
nLa struttura cellulare chiusa non permette all’ossigeno di raggiungere il
focolaio dell’incendio.
nFOAMGLAS® è impermeabile ai gas; il passaggio di gas incandescenti o
la loro conduzione attraverso l’isolante sono da escludere; l’isolante di
sicurezza impedisce la propagazione dell’incendio.
nImpermeabile alla diffusione dei vapori, FOAMGLAS® rende obsoleta la
posa di barriere anti vapore, il che mantiene il carico dell’incendio a un
livello estremamente ridotto a confronto di altri materiali isolanti.
nFOAMGLAS® non sviluppa né prodotti di fusione combustibili, né fumi
o gas tossici, che potrebbero mettere a repentaglio la salute.
Con un coefficiente di resistenza al vapore µ = ∞ (infinito) in pratica
FOAMGLAS® ha la barriera vapore integrata. A FOAMGLAS® è stato
assegnato il marchio di qualità per prodotti edili ecologici Natureplus®
per la sua longevità e l’ecosostenibilità globale garantita dall’impiego di
vetro riciclato pari al 60%.
FOAMGLAS® è uno degli isolanti termici più performanti in fatto di
impatto ambientale (vedi studio KBOB_ecobau_IPB).
Da oltre 50 anni FOAMGLAS® è un affermato prodotto isolante e impermeabile per l’intero involucro dell’edificio, dalle fondamenta al tetto.
info
Pittsburgh Corning (Svizzera) SA
Consulente per il Ticino Longhi Renzo
[email protected]
T. 079 755 37 04
Isolare sicuro. Oggi – domani – sempre.
FOAMGLAS® - il sistema di isolamento termico
Pittsburgh Corning (Svizzera) SA
Schöngrund 26
6343 Rotkreuz
Tel
+41 (041) 798 07 07
Fax
+41 (041) 798 07 97
[email protected], www.foamglas.ch
28 n CANTIERI & ABITARE
Giuseppe Mastrodomenico
è il nuovo responsabile
del mercato Svizzera KWC
Ad agosto 2015 Giuseppe Mastrodomenico ha assunto la carica di
nuovo responsabile del mercato Svizzera KWC. Continuerà ad essere
responsabile della direzione vendite di Franke Water Systems AG.
L’azienda svizzera di tradizione KWC di Unterkulm è sinonimo di competenza in rubinetteria
da 140 anni, dal 2013 è un’affiliata di Franke Water Systems AG, uno dei fornitori leader
in Svizzera per il settore pubblico, semi-pubblico e industriale con soluzioni per lavanderie
e sanitari.
Dopo che l’attuale responsabile KWC del mercato Svizzera ha deciso di uscire dall’azienda,
ad agosto 2015, il 45enne Giuseppe Mastrodomenico è stato nominato nuovo responsabile del mercato Svizzera. Con un bagaglio d’esperienza di oltre 24 anni, vanta eccellenti
conoscenze nel settore sanitario.
Dopo gli inizi professionali presso la ditta di radiatori Zehnder AG a Gränichen, il suo percorso lo ha portato a Bekon-Koralle a Dagmarsellen e dopo otto anni di nuovo ad Aarburg
presso Franke. Mastrodomenico lavora presso Franke Water Systems AG dal 2007 come
responsabile delle vendite Svizzera.
Giuseppe Mastrodomenico, di cittadinanza italo-svizzera, è cresciuto nella Wynental nel
comune di Gränichen, nel Cantone Argovia. Terminato l’apprendistato come meccanico e
impiegato commerciale, Giuseppe Mastrodomenico si è formato come responsabile vendite.
Giuseppe Mastrodomenico è il nuovo responsabile KWC del
mercato Svizzera e tuttora responsabile della direzione vendite
presso Franke Water Systems AG.
www.rigoil.ch
091 966 98 18
CANTIERI & ABITARE n 29
Anticipazioni: trend 2016
nella decorazione delle pareti
Ogni anno il Color Marketing Group anticipa quali
saranno le tendenze future in fatto di colori, informazione che sarà di grande importanza in settori quali la
grafica, la moda, l’interior design, le auto e molto altro.
Nel 2016 a farla da padrone sarà il Brave, un rosso coraggioso, impavido,
vivo. È un rosso che brucia di una passione del tutto nuova, quella che dà
alle persone un’energia positiva per prendere posizione contro oppressioni
ed ineguaglianze. L’impeto che ci guida a combattere le giuste battaglie.
Ma anche a scoprire ed inseguire le nostre passioni.
Brave è un colore che vive di luce propria, esaltato ancora di più da finiture
lucide o metalliche.
info
CRHome canepanito sa
Via Simen 20
CH-6600 Locarno
T. 091 751 09 41
[email protected]
Sulle pareti è bellissimo se impiegato per dar risalto a piccoli dettagli,
come ad esempio per incorniciare una camera matrimoniale in un openspace, per smaltare una porta o decorare un caminetto o un pilastro.
La sua forte energia viene bilanciata alla perfezione se usato attraverso
textures più ricche e piacevoli al tatto, come quelle delle tappezzerie, altro
trend che sta riprendendo piede negli ultimi tempi.
Le tappezzerie possono essere multi-color, con il rosso Brave in abbinamento ad altri colori che ne affievoliscano la potenza, oppure tono su
tono ma affiancate ad altre carte da parati dalle tonalità neutre, tali da
smorzarne la violenza e portare equilibrio al locale.
30 n CANTIERI & ABITARE
Navigatore di progettazione
di Schindler anche per la
modernizzazione
Dalla sua introduzione, avvenuta due anni
fa, il Navigatore di progettazione basato
su Internet si è reso protagonista di uno
straordinario successo. Sono sempre più
numerosi, infatti, gli architetti che utilizzano
il sito www.planungsnavigator.ch per
configurare un ascensore o una scala mobile
nell’ambito di progetti per la realizzazione
di nuovi edifici. In meno di quattro minuti,
il programma guida l’utente passo passo
nelle varie fasi della progettazione sino a
individuare il prodotto adeguato. Alla fine,
l’architetto può esportare nel suo sistema
CAD le misure dell’ascensore selezionato
e integrarlo nella progettazione. Anche il
mondo degli specialisti ha riconosciuto le
qualità del Navigatore di progettazione e
premiato Schindler con il “Best of Swiss
Web” agli Awards 2015.
Sostituzione di ascensori esistenti
La piattaforma elettronica si appresta a
migliorare ancora il proprio valore produttivo. Fino a oggi, infatti, il Navigatore di
progettazione era stato pensato unicamente
per allestire ascensori nuovi in edifici in fase
di costruzione. D’ora in poi, la sua funzione
sarà ampliata per supportare anche la sostituzione di ascensori esistenti. “La nuova
proposta supplementare si rivolge innanzitutto a proprietari di case e amministrazioni
di immobili. A loro offriamo, senza alcun
impegno, un pratico aiuto per muovere i
primi passi e individuare con facilità una
soluzione adeguata per i loro ascensori
ormai attempati”, spiega il responsabile del
progetto Marcel Ackermann.
Schindler estende il Navigatore di progettazione.
Ora la piattaforma interattiva basata su Internet non solosupporta
la progettazione degli ascensori nelle costruzioni nuove, ma anche
la sostituzione in edifici già esistenti.
Analogamente al modello precedente,
anche il Navigatore di progettazione avanzato convince per la funzionalità grafica che
guida l’utente in modo intuitivo attraverso il
processo. Nella nuova versione, una domanda iniziale orienta subito la ricerca verso un
ascensore destinato a una nuova costruzione o un edificio già esistente. Alla pagina
“ristrutturazione”, alcuni quesiti strutturati
in tre fasi consentono poi di acquisire i dati
relativi all’ascensore. La navigazione intuitiva non presuppone alcuna conoscenza specifica nel campo degli ascensori. Sulla base
dei dati immessi, il Navigatore di progetta-
CANTIERI & ABITARE n 31
zione propone poi le soluzioni probabilmente migliori per la sostituzione
tra le oltre 350’000 configurazioni standard disponibili.
Ma c’è dell’altro: un sofisticato algoritmo mostra una stima delle spese
da sostenere in loco e, in considerazione di costi e comfort, consiglia la
variante più indicata. È inoltre disponibile una galleria fotografica che
illustra esempi di progetti già realizzati. Le soluzioni proposte possono
essere confrontate tra loro, come pure con l’ascensore esistente. Una volta
effettuata la scelta, il Navigatore di progettazione genera un file PDF con
un confronto prima/dopo e un’informazione sui prodotti. I dati vengono
salvati localmente dall’utente. Il tool fornisce un valido aiuto per un primo
orientamento, ma non sostituisce la valutazione globale dell’ascensore
progettato da parte di uno specialista. Su richiesta, il documento generato dal Navigatore di progettazione può essere corredato d’indirizzo e
trasmesso online a Schindler. Un consulente contatterà successivamente
l’utente, senza alcun impegno, per un colloquio.
Un valido aiuto per muovere i primi passi
“Per gli interventi di modernizzazione, il Navigatore di progettazione va
visto come un valido aiuto a livello di informazione piuttosto che di progettazione. La situazione strutturale negli immobili esistenti è infatti troppo
varia e complessa per pensare a un servizio analogo alle nuove costruzioni.
Ciononostante, il nuovo strumento si rivela prezioso per muovere i primi
passi nel settore e fornisce un’interessante visione d’insieme delle possibili soluzioni per un progetto di sostituzione. Ad esempio può essere
utile come base di discussione nell’ambito di una proprietà per piani”,
conclude.
info
www.planungsnavigator.ch
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Informazioni ed elenco concessionari al sito www.docar-dfsk.ch
32 n CANTIERI & ABITARE
Regolamento di applicazione
della Legge Edilizia
Nuove disposizioni che
riguardano l’amianto
Di Gustavo Milani,
geogr. amb. UNIL-EPFL
Dal 1° gennaio 2014 vi sono delle nuove disposizioni nel Regolamento
di applicazione della Legge Edilizia (RLE) che riguardano l’obbligo di
allegare una perizia sull’eventuale presenza di amianto negli edifici
realizzati prima del 1° gennaio 1991, periodo che corrisponde al
divieto dell’utilizzo dell’amianto in Svizzera.
Perizia che, al senso dell’art. 9 del RLE, deve
essere eseguita secondo i requisiti definiti dall’Associazione svizzera dei consulenti
amianto (ASCA) oltre al fatto di dover far
capo ad uno specialista che figura nell’elenco delle aziende specializzate in pianificazione e consulenza riconosciute della SUVA.
Questo tipo di verifica permette a progettisti
e committenti di poter pianificare correttamente i lavori ed evitare problemi in fase di
cantiere. Ci sono vari aspetti da prendere
in considerazione che non devono essere
sottovalutati, prima di tutto la responsabilità
dei datori di lavoro di dover per legge garantire la sicurezza per la salute di chi opera nei
cantieri, e questo non riguarda unicamente
gli artigiani ma anche i progettisti, senza
dimenticare la responsabilità su terzi, di chi
è all’esterno dell’area di cantiere quali gli
utenti degli stabili, il vicinato e la committenza stessa.
Poi ci sono aspetti legati al programma lavori
e ai costi. Un’eventuale bonifica dell’amianto spesso richiede dei tempi di esecuzione
che non vengono considerati e comportano stravolgimenti del cronoprogramma dei
lavori. Lo stesso vale per i costi che devono
anch’essi essere preventivati e pianificati
con la committenza per evitare eventuali
sforamenti nel budget a disposizione.
Un ulteriore aspetto, altrettanto importante,
consiste nell’identificare tutti i materiali contenenti amianto al fine di poter gestire correttamente i rifiuti di cantiere. Infatti, questi
materiali non devono essere mischiati con gli
altri rifiuti edili e non devono essere riciclati
per altri utilizzi evitando così che questi possano essere reintrodotti sul mercato con un
nuovo ciclo di vita.
Un’ispezione amianto deve seguire un iter
ben preciso. Lo scopo dell’ispezione è individuare tutti i materiali suscettibili di conte-
Isolamento tubi.
Caldaia con rischio presenza amianto
all’interno e nei giunti.
nere amianto (MSCA) presenti nell’edificio
e indicarne la corretta rimozione e smaltimento. La perizia consiste in un primo controllo visivo per identificare questi prodotti
(MSCA), quali ad esempio il fibrocemento, il
collante delle piastrelle, i rivestimenti sintetici dei pavimenti, i plafoni ribassati, posati
prima del 1991.
Se disponibile, può aiutare la consultazione
della documentazione tecnica riguardante
lo stabile (vecchi capitolati, piani, ecc.) sui
quali a volte veniva addirittura prescritta la
presenza di amianto nei materiali da impiegare. Questo permette di poter avere un
istoriato chiaro dell’immobile ed individuare
anche eventuali materiali non visibili durante
l’ispezione visiva come tubature immurate,
isolamenti o altro.
In seguito all’identificazione dei MSCA si
effettuano i prelievi dei campioni di materiali per un controllo in laboratorio al fine
di definire con certezza la presenza/assenza
di amianto.
La metodologia di prelievo dei campioni,
ed il loro numero, è stabilita in base alla
tipologia dei materiali individuati ed alla loro
superficie. Questa fase è fondamentale per
poter fornire una perizia valida e descrivere
la situazione dell’immobile in modo rappresentativo.
Nel rapporto viene descritto lo stato dell’immobile relativamente alla tipologia MSCA
CANTIERI & ABITARE n 33
riscontrato con l’identificazione dei materiali contenenti amianto, la loro
ubicazione e le vie di rimozione e smaltimento.
Negli edifici ancora abitati dove è stata accertata la presenza di amianto
è necessario eseguire l’analisi del rischio e fornire indicazioni sul corretto
comportamento agli utenti. È importante specificare che la presenza di
amianto in un edificio non comporta forzatamente un pericolo diretto per
la salute ed il conseguente obbligo di rimozione. Il tipo di materiali e la
loro ubicazione, l’uso dei locali, nonché lo stato di conservazione, sono
degli aspetti importanti che servono per valutare il grado d’urgenza di
una bonifica.
Facendo riferimento all’art. 3 della OLCostr., ricordiamo che una verifica
sull’eventuale presenza di materiali pericolosi, tra cui l’amianto, deve
essere eseguita anche per lavori che non sono oggetto di una domanda
di costruzione, come notifiche o normali lavori di ristrutturazione o manutenzione. In merito si consiglia alle imprese, prima di andare in cantiere,
di consultare la perizia, al fine di poter informare i propri collaboratori
della presenza di eventuali sostanze pericolose ed evitare così spiacevoli
incidenti.
Operaio specializzato durante
la lavorazione in zona di
confinamento.
Nei casi in cui la bonifica da parte di una ditta specializzata fosse necessaria, la SUVA fornisce una lista di imprese autorizzate. Queste operano
tenendo in considerazione la sicurezza dei propri operai e, in egual misura,
degli spazi circostanti lavorando in ambienti confinati. Alla fine dei cantieri, prima di liberare questi ambienti, va controllata la qualità di esecuzione
e dell’aria da parte di un consulente esterno.
Si consiglia al committente di farsi rilasciare un rapporto finale di buona
esecuzione relativo ai controlli sopracitati e al corretto smaltimento del
materiale.
Zona di confinamento in depressione.
DA OLTRE 50 ANNI
SITAF ISOLAZIONI SA
Impermeabilizzazioni tetti piani
Bonifica amianto
Autorizzazione SUVA nr. 257
Protezione contro il fuoco
6964 Davesco-Soragno - www.sitaf.ch - [email protected] - Tel. 091 941 81 71 - Fax 091 942 49 01
34 n CANTIERI & ABITARE
Un arcobaleno lungo 25 anni
Suncolor, il colore
della qualità
È una storia di famiglia quella della ditta Suncolor di Bedano, azienda leader nella Svizzera italiana nel
settore delle vernici. Un’azienda che quest’anno ha raggiunto il traguardo dei 25 anni di attività. Un quarto di secolo all’insegna della qualità.
Luigi Ponti.
La Suncolor sorge nel 1990. Merito di Luigi Ponti, il quale, a 52
anni, dopo una lunga carriera in una ditta dello stesso ramo, si
è ritrovato, insieme ad altri tre colleghi, senza lavoro. L’azienda
per la quale lavoravano, succursale di una ditta italiana, aveva
deciso di chiudere tutte le sedi svizzere, tranne quella zurighese.
Ci sono due possibilità davanti ad un situazione del genere: o
ti lasci andare o riesci a trasformare un momento negativo in
un’opportunità.
Lo avete già capito. Luigi Ponti e i suoi tre soci hanno optato
per la seconda possibilità, trasformando quella che era una
succursale in una ditta autonoma. Il suo nome? Suncolor.
A raccontare questi aneddotti è il figlio, Tito Ponti, giudice della
corte dei reclami al tribunale penale federale di Bellinzona.
Dopo la morte del padre, avvenuta due anni fa, si è trovato,
insieme alla sorella Mirna, ad entrare nell’azienda di famiglia.
Ora, lui occupa la funzione di presidente del consiglio d’amministrazione e lei siede nel consiglio d’amministrazione. Entrambi
guardano all’eredità del padre come ad un gioiello di famiglia
da preservare anche nel futuro.
“Mio padre ha lavorato fino all’ultimo - ricorda Tito Ponti, - il
concetto di pensione per lui non aveva alcun senso. Quando è
morto aveva 74 anni. Sono stato cresciuto a biberon e vernici.”
Una ditta familiare, si diceva. E, 25 anni dopo, la Suncolor non
ha perso la sua identità. Una ditta nata da una necessità.
“Sì, è proprio come il proverbio: di necessità virtù... - ci racconta Tito
Ponti, - All’inizio la Suncolor contava 7 dipendenti, compreso mio padre,
ora siamo in 23. E ci siamo estesi capillarmente in tutto il territorio della
Svizzera italiana, per essere sempre più vicini al cliente.”
Prossimità. È questa la parola chiave, il colore primario della Suncolor.
Fondata inizialmente a Taverne, l’azienda ha spostato la sua sede principale a Bedano, aprendo poi delle succurusali a Balerna, Losone e Castione.
Insomma, in tutti gli angoli della Svizzera italiana!
“La prossimità alla clientela è l’arma vincente, - spiega Claude Quarenghi,
membro del CdA e direttore di Suncolor, - Più cresce il numero delle sedi,
più si rafforza il contatto con la clientela, senza dimenticare che in questo
modo si genera anche meno traffico. Il che è ancora più importante in una
regione come la nostra, dove gli spostamenti si fanno sempre più difficili.”
Nata inizialmente per servire settori come le carrozzerie e le falegnamerie.
Ora Suncolor, offre un ventaglio di colori che copre tutto lo spettro visibile.
Insomma, un’offerta a 360 gradi nel settore delle vernici. Oggi il cliente
principale proviene dal ramo dell’edilizia. Si parla del 70-80% della cifra
d’affari.
CANTIERI & ABITARE n 35
marchio svizzero al 100%, forse uno degli utlimi rimasti
a produrre vernici in Svizzera. ”Abbiamo l’escluvisa
da 7 anni per questo tipo di prodotto, - ci spiega
Quarenghi, - Sono vernici edili swiss made con una
qualità straordinaria e i prezzi allineati al mercato. È
una delle linee che rappersenta perfettamente lo spirito
della Suncolor.”
Oltre a questo marchio vanno ricordati i prodotti, sempre in escluvisa per il Ticino, del colorificio
San Marco, marchio storico italiano che accompagna
Suncolor dalla sua fondazione, e la linea dell’olandese AkzoNobel, colosso mondiale delle vernici che ha
scelto la ditta di Bedano come partner per il sud della
Svizzera. Insomma, un arcobaleno lo si dipinge con i
colori, certo, ma per durare, per durare 25 anni, quei
colori devono essere di qualità, devono poter resistere
al tempo e non sbiadire. E il colore principale scelto da
Suncolor resta quello della qualità. Qualità dei prodotti.
Qualità dei servizi. Come quello che propone la fonitura
dettagliata dei prodotti sui cantieri o presso la sede del
cliente. Un servizo, door to door, che oramai rappresenta il 50% del fatturato.
E in questo senso, a livello di volumi e di quota di mercato Suncolor è diventata nel tempo la
principale ditta del settore in Ticino. Grazie ai suoi quattro depositi, sparsi nei quattro punti
cardinali del Ticino, globlamente la ditta di Bedano può contare, per lo stoccaggio delle vernici, su più di 3’000 metri quadrati di magazzini. Cifre difficili da visualizzare per i non adetti
ai lavori. “Le faccio un esempio, - ci spiega Quarenghi, - Se prendiamo in considerazione
soltanto il bianco a dispersione immagazzinato attualmente, si potrebbero dipingere 200mila
metri quadrati.” Ovvero? “Tanto per intenderci, parliamo di 700 appartamenti di grandi
dimensioni, e prendo in considerazione solo le vernici a dispersione...” Un’offerta completa,
pronta per la consegna. Dedicata e declinata alle esigenze delle piccole e medie imprese. “La
nostra ricetta è la competenza, - continua Quarenghi. - Personale molto legato all’azienda,
affabile, sempre vicino alla gente, è in questo modo che riusciamo a fidelizzare la clientela.”
Offerta a tutto campo, professionalità ed estrema personalizzazione
del servizio
“Sarò pure all’antica, - aggiunge Quarenghi, - ma il sapore di un’azienda familiare ha ancora
il suo valore. Deve avere il suo valore. Inoltre, in questo modo, il rapporto stretto che c’è fra
di noi, dipendenti, si estende naturalmente alla clientela.“ Sono questi i fattori che hanno
permesso alla Suncolor di diventare negli anni distributore ufficiale di importanti e prestigiosi
marchi del mondo delle vernici. Marchi molto rappresentativi. Come il Karlbubenhofer, un
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36 n CANTIERI & ABITARE
USFA presenta: la falegnameria
MOBILI FRIDEL di VACALLO
mobilieri da oltre 60 anni
Fridel è la storia di una famiglia di mobilieri, il padre Sergio titolare
nei primi 37 anni, il figlio Fabrizio oggi il cui nome da ben sessantatre
anni è marchio di fiducia e qualità in tutto il Ticino e, soprattutto,
nella regione di confine.
e nel maggio del 1984 è nei ranghi della
ormai affermata Mobili Fridel, nell’ottobre
del 1989 ne assume la direzione.
“in questi due ultimi decenni abbiamo
acquisito maggiore professionalità grazie
alla dotazione di macchinari sofisticati e
tecnologicamente avanzati, come i centri
di lavorazione a controllo numerico, che
garantiscono su misura una produzione di
arredamenti, cucine, porte, finestre...
Produzione che rimane sempre flessibile, in
grado di adattarsi a qualsiasi desiderio della
clientela. Non mettiamo limiti alla produzione, dove non riescono le macchine, la nostra
abilità manuale supera le stesse.
Stiamo però sviluppando nuove nicchie di
mercato non direttamente legate al settore
della falegnameria ma che rientrano sempre
nella Mobili Fridel.
La storia della Mobili Fridel di Vacallo ha inizio nel 1952 quando l’azienda venne iscritta
a registro di commercio, era il 24 marzo,
con l’intestazione “lavorazione artistica del
legno”.
A quel tempo infatti non esistevano né
macchine né attrezzature adeguate, il lavoro
veniva eseguito a mano, si trattava per lo
più di riparazioni, racconta il suo fondatore
che iniziò la sua attività in Vicolo dei Calvi
a Chiasso in un piccolo locale, senza luce
elettrica, né acqua né riscaldamento.
Con pochi soldi ma tanta voglia di fare e
l’articolarsi dell’attività, la ditta si amplia
e il Signor Sergio, poco più che ventenne,
assume i primi collaboratori che vengono ad
aggiungersi al padre, Tullio, che nel frattem-
po ha lasciato la sua professione di muratore
carpentiere per venire in aiuto del figlio.
Nel 1960 Sergio segna una tappa importante nella sua vita: si unisce in matrimonio e
acquista uno stabile a Vacallo con annesso un laboratorio di falegnameria e dopo
l’ampliamento eseguito dal papà la Mobil
Fridel trova finalmente la sua definitiva
destinazione.
Anche la famiglia aumenta con la nascita di
Roberto e Fabrizio.
In spazi più ampi, con l’inizio degli anni del
boom, la ditta acquisisce nuovi operai e altri
ancora che si avvicenderanno col trascorrere
degli anni.
Nel 1980 Fabrizio Fridel inizia l’apprendistato di falegname nella Svizzera Tedesca
La Mobili Fridel è stata scelta come fornitrice di porte blindate e interne per uno dei
più grandi cantieri presenti attualmente in
Ticino, il “Parco della Roggia” a Barbengo;
un cantiere costituito da quattro edifici a
quattro piani per un totale di 91 appartamenti.
CANTIERI & ABITARE n 37
La Mobili Fridel, per le grandi forniture di porte e
finestre, sceglie anche i prodotti USFA, la Cooperativa
partner specializzato per il falegname.
USFA dal 1992 seleziona e commercializza i migliori
materiali nel settore della falegnameria, si propone
come supporto tecnico e di consulenza a piccoli e
medi falegnami, garantendo con la propria esperienza un servizio completo di assistenza al
cliente.
Apprezzata anche dal Signor Fridel, l’esposizione USFA di Cadenazzo diventa il punto di riferimento per tutti
i clienti falegnami che trovano
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ad un maggior valore estetico ed economico
all’intera proprietà.
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di filtrazione, le forme e gli accessori... in
queste e tante altre questioni affianchiamo
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desiderano e si aspettano dalla nostra consulenza.
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Carico elevato
e risparmio assicurato
Il Fuso Canter è disponibile sia come veicolo
commerciale che come camion leggero e copre
le classi di peso da 3.5 a 8.55 t. Per il Canter
da 7.5 t è inoltre possibile scegliere tra la trazione integrale e la versione ibrida. Il 7C15 Eco
Hybrid consente di risparmiare fino al 23% di
carburante a fronte di una riduzione minima
del carico utile.
La propulsione ibrida ha ormai preso piede e la combinazione
tra motore a scoppio e motore elettrico consente di ottenere
una diminuzione dei consumi considerevole. Se da un lato l’offerta di camion pesanti e di autovetture si è fatta molto ampia,
dall’altro il Fuso Canter è l’unico esemplare nella sua categoria.
La base del modello ibrido è il 7C15 convenzionale del Canter,
disponibile con un interasse di 3.4 o di 3.85 m. La dotazione
tecnologica comprende il turbodiesel a quattro cilindri con
iniezione common rail da 150 CV, un turbocompressore a
geometria variabile e un catalizzatore SCR Euro 6. A questo si
aggiunge un motore elettrico da 40 kW/200 Nm inserito nella
catena cinematica tra il motore a scoppio e il cambio a doppia
frizione a 6 marce Duonic. La batteria è agli ioni di litio con una
tensione di 270 volt e una capacità di 2 kWh.
Il Fuso Canter Eco Hybrid è praticamente l’unico modello sul
mercato tra i camion leggeri. Le tecnologie complementari
contribuiscono a ridurre i costi di esercizio e mostrano i loro
vantaggi principalmente nel settore della distribuzione.
RIduzIONE CONSIdEREVOLE dEI COSTI dI ESERCIzIO
La strategia di guida per il motore elettrico si basa su due attività. La prima
è l’avvio elettrico e quindi silenzioso del Canter: il motore diesel viene
avviato solo a partire dai 10 km/h circa, “delegando” al motore elettrico
una delle fasi di guida a maggior consumo.
L’altra attività è la funzione Boost: il motore elettrico affianca quello die-
La funzione ibrida viene visualizzata
nella barra presente nel quadro strumenti.
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CANTIERI & ABITARE n 43
sel alle velocità più sostenute bloccando il
passaggio prematuro a una marcia inferiore.
Rispetto alla versione non ibrida del Canter,
pressoché equivalente, la riduzione dei consumi può raggiungere anche il 23% con una
riduzione considerevole dei costi di esercizio:
il sovrapprezzo della versione ibrida, pari
a circa CHF 11’000 e a un totale di CHF
68’580, IVA esclusa, può essere ammortizzato nell’arco di pochi anni. Nel test pratico
effettuato su un percorso misto, la metà del
quale in città, abbiamo registrato un consumo di 11.4 l/100 km.
Non sono previste riduzioni di spazio: tutti
i componenti aggiuntivi trovano spazio nel
telaio. I componenti della versione ibrida
causano invece un eccesso di peso di circa
155 kg. La portata del telaio diminuisce
nella versione più corta di 4’960 kg raggiungendo i 4’805 kg totali, equivalenti a un
3.1% praticamente irrisorio.
Per il test pratico abbiamo utilizzato il 7C15
Eco Hybrid in versione più corta con sovrastruttura e ponte sollevatore. Con questa
combinazione il peso a vuoto del camion
leggero è pari a 3’620 kg.
ESTREMAMENTE MANEGGEVOLE
La cabina è più ordinata e un po’ più sobria,
con un sedile a sospensione pneumatica
e un display multifunzione chiaro e ben
leggibile che fornisce al conducente tutte le
informazioni necessarie.
Una buona insonorizzazione e un climatizzatore disponibile come optional contribuiscono a ottimizzare la guida. Con una
lunghezza di 6 m scarsi, il camion necessita
Il cockpit è ben organizzato
e la cabina di guida molto spaziosa.
di un diametro di sterzata tra due muri di soli
13.8 m: l’ideale per il settore della distribuzione. La versione più grande e un po’ più
lunga (6.7 m) ha un diametro di sterzata
di 15.2 m.
Lo sterzo a vite e madrevite a circolazione
di sfere risulta meno brusco alle velocità più
sostenute.
uN MOTORE ELETTRICO FuNGE dA
GENERATORE
Il motore a scoppio del Canter non viene
mai spento durante la guida ma continua
a girare per alimentare gli organi ausiliari
quando gira a vuoto.
Al semaforo la funzione start/stop consente
un ulteriore risparmio di carburante. In
base al peso e alle pendenze del terreno,
il cambio seleziona da sé la marcia da
innestare alla partenza e il passaggio da
una marcia all’altra avviene quasi senza
interruzione della trazione e in modo meno
brusco. Il supporto alla propulsione è pressoché impercettibile ed è visibile soltanto
nella barra presente nel quadro strumenti.
Recuperando e ricaricando la batteria in fase
di decelerazione, il motore elettrico funge
da generatore: il recupero comporta una
notevole decelerazione della vettura, benché il freno a pressione, disponibile di serie,
consenta di ottenere un’ulteriore coppia
frenante nelle discese lunghe e ripide.
Il Fuso Canter Eco Hybrid è un marchio
daimler e viene distribuito tramite i
concessionari Mercedes-Benz Truck.
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44 n CANTIERI & ABITARE
FRIGERIO SA - 90 anni di qualità
La nota azienda familiare di Locarno
festeggia le sue 90 candeline
“Il nostro futuro arriva da lontano.” Con questa ferma convinzione la Frigerio SA, azienda familiare che
fonda le proprie radici a Locarno, testimonia il valore dei passi e dell’impegno intrapresi dal 1925 per
diventare ciò che è oggi e sarà domani. La piccola ferrareccia è cresciuta ed ora si presenta come un
importante punto di riferimento nel mondo dei professionisti in Ticino.
Da sempre la Frigerio basa la propria filosofia sulle esigenze e la
massima soddisfazione dei clienti dei più svariati settori professionali. “Un grande team, una lunga storia, la qualità sempre al
primo posto.”
Questo significativo tema conduttore accompagna l’apprezzato
team Frigerio durante l’anno del giubileo. L’azienda locarnese
occupa attualmente oltre 150 stimati collaboratori, compresa la
ditta associata Edilfer SA, e si distingue per il suo forte spirito di
squadra.
Luca Poncini, Direttore.
Stefano Poncini, Direttore.
quARTA GENERAzIONE ORIENTATA VERSO OBIETTIVI CONCRETI
Nel 2011 la Frigerio & Co. è diventata Frigerio SA. Ciò ha comportato il
passaggio della direzione da Achille Poncini ai figli Luca e Stefano, mentre
Achille Poncini ha assunto la funzione di Presidente del Consiglio d’Amministrazione. Nonostante la ridefinizione dei ruoli chiave, l’azienda prosegue
il suo cammino con la stessa filosofia di sempre secondo cui il cliente viene
prima di tutto. Rimangono pure conservati i principi della conduzione familiare basati sul contatto ed il rispetto umano, promovendo così lo spirito di
teamwork. La quarta generazione è attiva con successo e dinamicità. Nel
2012 è stato ampliato ed equipaggiato con nuove strutture logistiche il
magazzino di Cadenazzo, il quale assume sempre più la funzione di polo
logistico per consegne tempestive ed affidabili in tutto il Cantone Ticino. La
fase di ampliamento ha incluso l’installazione di un impianto fotovoltaico
composto da 792 pannelli solari disposti su una superficie di 1’300 mq
e realizzato in collaborazione con la AET, Azienda Elettrica Ticinese. In
gennaio 2014 è stato attivato un nuovo e performante sistema informatico gestionale. Questo notevole investimento ha permesso di collegare in
rete più di 80 postazioni di lavoro, i punti vendita nonché il piegatoio di
Cadenazzo. Il nuovo gestionale informatico rappresenta un vero e proprio
salto di qualità per quanto concerne il servizio alla clientela, e risponde
perfettamente sia alle esigenze attuali che future. Attualmente è in fase di
realizzazione la costruzione del nuovo punto vendita rivolto alla clientela dei
settori impiantistica ed energie alternative. L’apertura del nuovo Centro è
prevista per la prossima primavera, e grazie alla sua contiguità con l’attuale
sede,presenterà alla clientela interessanti sinergie. Nell’anno del giubileo,
s’intravvede quindi un futuro ricco di novità.
CANTIERI & ABITARE n 45
LA Frigerio
attiva in ogni campo
I professionisti scelgono Frigerio dal
1925. L’azienda da ben 90 anni fornisce materiali ed attrezzature a chi
opera nella Svizzera italiana nei settori dell’edilizia, impiantistica e della
lavorazione dei metalli. Frigerio è
attiva in ogni campo, occupando
una posizione leader nel settore.
Sui cantieri è spesso affiancata dalla
sua affiliata Edilfer SA, che conta
oltre 50 “uomini d’acciaio” dediti
principalmente alla posa dell’acciaio
per cemento armato. Tramite la
Achille Poncini, Presidente CDA Edilfer, Frigerio mette a disposizione
della clientela ticinese del settore
edile un’interessante e valida paletta di servizi che, con un accurato e puntuale servizio di posa, completa
l’offerta aziendale. Quale testimonianza della sua competenza, Edilfer
ha realizzato il complesso lavoro d’armatura delle volte e dei pozzi di
ventilazione della stazione multifunzionale di Faido, nonché della galleria AlpTransit Sud che sarà inaugurata in giugno dell’anno prossimo.
A Locarno l’azienda familiare offre il più completo assortimento di
attrezzatura, elettroutensili e prodotti tecnici per l’industria, l’edilizia e
l’artigianato. Nonostante il suo assortimento e i servizi siano orientati
alla clientela professionale, il punto vendita attrae anche clienti privati,
esigenti sostenitori del “fai da te” che cercano prodotti di marca e di
qualità, e che apprezzano le prestazioni e la competenza del personale
qualificato. L’assortimento, inoltre, vanta prodotti come grill, attrezzi da
giardinaggio, sistemi di chiusura e sicurezza, i famosi macchinari Kärcher
per la pulizia e l’abbigliamento per la protezione e la sicurezza sul lavoro
di grande interesse anche per la clientela privata.
Il cammino delle generazioni, lungo 90 anni
Prima generazione
1925 Achille Frigerio fonda la ditta Frigerio acquistando la proprietà Taglio in
Piazza Muraccio, Locarno
1931 Apertura negozio di ferramenta e casalinghi in Piazza Grande, Locarno;
inizio commercio acciaio in Via Balestra
Seconda generazione
1933 Achille Frigerio entra in azienda come 2a generazione
1946 Scomparsa del fondatore Achille Frigerio e direzione affidata al figlio
Achille Frigerio. Costruzione nuovo edificio in Piazza Muraccio Locarno,
quale sede aziendale con negozio
1953 Apertura primo magazzino in Via Balestra, Locarno
1957 Ampliamento capannone per lavorazione tondino in Via Balestra, Locarno
1961 Acquisto sedime ex-fabbrica d’orologi Rivo SA e costruzione capannone per
lamiere, tubi, materie plastiche e profilati in Via Balestra, Locarno
1964 Ampliamento Piegatoio Locarno
Terza generazione
1963 Achille Poncini entra in azienda come 3a generazione
1968 Achille Frigerio, causa malattia, lascia la direzione a suo nipote Achille
Poncini
1972 Inaugurazione del piegatoio e del deposito-magazzino Cadenazzo
1976 Scomparsa Achille Frigerio, 2a generazione
1979 Acquisto primo computer e introduzione elaborazione dati
1981 Apertura Boutique Frigerio
1988 Realizzazione sede aziendale con Centro per professionisti in Via Varesi,
Locarno
1992 Potenziamento del piegatoio di Cadenazzo con nuovi macchinari per la
lavorazione dell’acciaio d’armatura
1994 Introduzione codice barra con nuovo sistema cassa per identificazione
merci e clienti tramite Frigerio-Card
1996 Riorganizzazione aziendale e cessione Boutique Frigerio
1997 Sostituzione impianto informatico con unità centrale, installazione PC in rete
1999 Rinnovamento punto vendita Impiantistica Locarno
prestazioni quale valore aggiunto
Il forte orientamento della Frigerio verso la massima soddisfazione della
clientela professionale e privata si traduce anche in un pacchetto di
prestazioni “Customer Service” che fa la differenza e che l’azienda offre
e aggiorna costantemente in base alle esigenze di mercato. Oltre alla
possibilità di consultare l’e-shop con più di 242’000 articoli, 24 ore su
24, la Frigerio mette a disposizione la Frigerio-Card per acquisti sicuri e
veloci. Il servizio logistico con i suoi veicoli, le spedizioni giornaliere, la
consulenza mirata e competente sia tecnica che commerciale, il noleggio di macchinari, nonché il servizio specializzato per il montaggio, le
revisioni e le riparazioni in sede, sono altri importanti fiori all’occhiello.
Quarta generazione
2003 Il figlio Luca Poncini entra in azienda come 4a generazione
2004 Riorganizzazione piegatoio, Cadenazzo
2005 Potenziamento infrastruttura informatica
2010 Il figlio Stefano Poncini entra in azienda come 4a generazione
Viene creata la nuova Divisione Energie Alternative
2011 Trasformazione ragione sociale in Frigerio SA
2012 Ampliamento e modernizzazione del magazzino, Cadenazzo
2014 Introduzione nuovo e performante sistema informatico gestionale
2015 In fase di realizzazione il centro vendita per settori impiantistica e energie
alternative in Via Varesi
46 n CANTIERI & ABITARE
Grande novità presso
la Gehri Rivestimenti
ed unicum in Ticino!
Parte della filosofia aziendale della Gehri, mirata
ovviamente sempre alla ricerca della soddisfazione del
cliente, è quella di investire costantemente, oltre che
nel capitale umano che è di massima importanza, anche
nella manutenzione, nel rinnovo e nell’ampliamento
periodico delle strutture, delle macchine, ecc.
È in quest’ottica che nel 2015, presso il laboratorio proprio, prevalentemente orientato alla lavorazione della pietra naturale ed artificiale, l’azienda ha voluto dotarsi della “MACH 3”. Si tratta di una macchina da taglio
a getto d’acqua ad alta pressione straordinaria; il cuore della stessa è la
pompa che pressurizza l’acqua erogandola in modo continuo, cosicché la
testa di taglio possa trasformare il getto in un idrogetto supersonico, che
può raggiungere una velocità tre volte superiore a quella del suono.
Il sistema a getto d’acqua Dynamic XD della nuova macchina è rivoluzionario, anche perché, oltre al taglio bidimensionale, integra la funzionalità 3D,
offrendo le migliori prestazioni in termini di precisione, velocità e flessibilità, non ottenibili con un qualsiasi Waterjet. Questa tecnologia permette di
eseguire smussi e tagli inclinati fino a 60° e parti complesse in 3D.
Il sistema a getto d’acqua abrasivo fa in modo che il materiale mantenga
aspetto e resistenza originali, in quanto non vi è stress da calore o da
contatto. Il taglio estremamente sottile permette inoltre un perfetto congiungimento dei lavorati.
Per quanto riguarda il settore specifico della Gehri, la Waterjet permetterà
di tagliare in modo ottimale, oltre che la pietra naturale ed artificiale,
anche la nuova generazione di lastre ceramiche di grande formato a basso
spessore, che vengono vieppiù impiegate sia nell’ambito edilizio che in
quello dell’arredamento.
I professionisti del ramo, intesi come architetti edili, architetti d’interni,
cucinieri e artigiani, potranno sbizzarrirsi e dar libero sfogo a creatività
ed immaginazione, ricordando che tutto quello che si può disegnare, con
la Waterjet si può anche tagliare e ciò sia in bidimensionale che in 3D.
Grazie alla sua versatilità la macchina rende possibile tagliare con facilità
praticamente qualsiasi materiale solido, sia esso lapideo, ceramico, in
agglomerato, che vetroso, metallico, legnoso, ecc.
Per questo motivo l’azienda ha deciso di mettere a disposizione oltre che
agli artigiani del settore, anche a vetrai, falegnami e fabbri i servizi della
Waterjet.
Avendo un occhio di riguardo per l’ambiente la Gehri apprezza oltremodo
i vantaggi dei tagli a getto d’acqua, in quanto la tecnica di taglio a freddo
utilizzata riduce al minimo malformazioni, scorie e scarti. Inoltre sia il
granato utilizzato nel taglio a getto abrasivo sia l’acqua sono riciclabili.
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www.gehri.com
ACO Pozzetto in calcestruzzo polimerico
ACO Pozzetto per camere per cavi
 in calcestruzzo polimerico
 secondo le norme ASTRA
 resistente a intemperie, agenti chimici e sale antigelo
 possibilità di adeguamento flessibile a manicotti e incroci a trombetta
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48 n CANTIERI & ABITARE
Estate tutto l’anno nei cantieri
con i riscaldamenti a pellet:
la sicurezza del calore
Inverno. Temperature sotto zero.
Il ponteggio del cantiere è ghiacciato, gli incidenti sono dietro
l’angolo, si rischia di scivolare.
Gli sbalzi di temperatura hanno
inoltre compromesso alcuni
materiali. Ci sarebbe da stendere l’intonaco, ma è impossibile.
Stesso discorso per la gettata
del calcestruzzo. Bisogna rinviare. Ma non è finita. Nonostante i
guanti, gli operai hanno le mani
indolenzite dal freddo. Si sono
imbacuccati all’inverosimile e i
loro movimenti sono come al
rallentatore. E non è un caso
isolato. Tutta l’edilizia rallenta,
in inverno.
È questa la fotografia che si può scattare
nella maggior parte dei cantieri da novembre a marzo. Da una parte l’inverno accentua i rischi sui cantieri, dall’altra produce un
rallentamento dei lavori, sotto la minaccia
costante di ritardi, penali... senza contare
l’insoddisfazione da parte dei committenti.
“L’inverno è sempre stato il nostro nemico”,
ci dice Omar Biaggi dirigente di Pobo, ditta
specializzata nella posa di ponteggi da cantiere, con un raggio d’azione che copre tutta
la Svizzera italiana. “L’inverno produce costi
e riduce la sicurezza.”
E se il nemico è il freddo... “Beh, lo si combatte col caldo.” La soluzione si chiama “riscaldamento mobile ad aria calda”. Una stufa da cantiere, insomma, ma non a nafta o elettrica. Bensì a pellet. “Il che vuol
dire, continua Biaggi, che è ecologicamente a impatto zero. Consuma
meno, costa meno e allo stesso tempo scalda come le altre.”
Stesse prestazioni, ma problemi ridotti
“Con le stufe a pellet, non dobbiamo occuparci, per esempio, delle
vasche di contenimento del gasolio e del rifornimento con le autocisterne.”
Insomma, se manca il pellet, in teoria basta andare in un qualsiasi
supermercato. “Certo, ma noi - naturalmente - forniamo anche il pellet
e a prezzi davvero vantaggiosi.” Possiamo fare qualche calcolo? “Su
24 ore, un riscaldamento a pellet costa fino al 50% in meno rispetto
ad una stufa a nafta.”
I sistemi di riscaldamenti che propone Pobo possono scaldare cantieri,
capannoni, stabilimenti industriali. Riescono a fornire una temperatura
costante anche a strutture di 20mila metri cubi.
CANTIERI & ABITARE n 49
Aria più pulita
con lo scarico
aria!
AERAZIONE
Info
Ohnsorg e figli SA
via Luserte 2
6572 Quartino
E sono mobili, dunque facilmente adattabili ad ogni situazione. L’esempio
è quello dei ponteggi. Ponteggi invernali, rivestiti con plastica.
“In questo caso, anche installando all’esterno il modello più piccolo, quello di base, possiamo garantire una temperatura media di 10°C in tutto il
ponteggio o dove è necessario, perché basta spostare il tubo che immette
l’aria per concentrare il calore in un’altra zona.”
Tel. 091 755 10 20
Fax 091 755 10 50
www.ohnsorg.biz
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Prodotto di qualità svizzera
RISCALdAMENTO, SÌ, MA NEL RISPETTO dELLA NATuRA
“I riscaldamenti tradizionali non fanno altro che bruciare petrolio, inquinando. Inoltre ci sono i rischi collegati all’uso della nafta, penso alle
fuoriuscite, ai danni ai pavimenti pregiati, alle falde freatiche, all’ecosistema, senza dimenticare il costo dello smaltimento del carburante rimasto.
Inoltre, per installare macchine che utilizzano carburante fossile, in alcuni
casi bisogna prima ottenere un permesso.”
Tutti costi, che bisogna calcolare... “Con i nostri sistemi di riscaldamento a
pellet, tutti questi costi vengono annullati. Una volta per tutte.”
Non da ultimo, c’è la questione della sicurezza. Questo sistema termico
porta benefici a 360 gradi. Al cantiere e agli operai. “Prendiamo per
esempio le nevicate sui tetti provvisori, spiega Biaggi, con questo tipo di
riscaldamento, l’aria calda, salendo, elimina automaticamente l’accumulo
di neve e annula il pericolo di crollo della copertura”.
In conclusione, l’idea è semplicissima, ma potrebbe rivoluzionare i tempi
e il grado di sicurezza dell’edilizia invernale. Portando l’estate nei cantieri,
ma - ed è questo il punto fondamentale - risparmiando e rispettando
l’ambiente.
info
POBO SA
tecnica ponteggi
CH-6572 Quartino
T. 091 858 22 88
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TUTTO GIRA
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CEMENTO.
BETONIERE
SCHWING STETTER.
50 n CANTIERI & ABITARE
Rimotec:
le rampe
Le rampe sono delle attrezzature
che congiungono due elementi posti
a diversa altezza.
Le tipologie esistenti sono variegate
e di differente utilizzo:
n Rampa carrabile
n Rampa pedonale
n Rampe uso disabili
Il carico e lo scarico di mezzi di lavoro è un’operazione difficoltosa e molto
pericolosa. Rimotec è da sempre attenta alla sicurezza sul lavoro dei propri clienti mettendo attrezzature all’avanguardia al loro servizio. Di solito
sono vendute a coppie ne esistono di diverse tipologie e sono realizzate
nella maggior parte dei casi in una lega di alluminio ad alta resistenza
meccanica, questo per ottenere un prodotto con portate molto elevate e
un peso contenuto.
I tipi di rampe in commercio si differenziano in:
n Rampe per la movimentazione di materiale da cantiere in generale che
Il calcolo per la definizione della giusta lunghezza della
rampa, si riduce a:
altezza piano carico x 100 / 30
Una volta stabilita la lunghezza della rampa si dovrà scegliere il dimensionamento del montante (spessore) considerando il peso della macchina e la dispersione del peso sulla
rampa (passo veicolo).
Presso la Rimotec trovate una vasta esposizione permanente, della gamma offerta, con portate da 200 fino 12’000 kg,
inoltre si posso progettare rampe speciali e personalizzate
su misura.
La risposta giusta alla vostra richiesta personalizzata da
Rimotec la trovate.
possono essere con o senza bordo, a discapito della loro portata (con
una perdita del 40 % circa si posso fare anche in forma pieghevole,
questo ne facilita il trasporto e il posizionamento su veicoli e rimorchi)
n Ne esistono anche di tipo curve ed hanno lo scopo di diminuire l’angolo
di impatto del veicolo e sono adatte alla movimentazione di piccoli
veicoli molto bassi tipo navicelle o trattori utilizzati per il taglio dell’erba
La scelta della rampa si basa essenzialmente in 3 punti prioritari per poter
eseguire l’operazione in modo corretto:
n 1) definire l’altezza del piano di carico del veicolo
n2) definire in modo preciso il peso della macchina operatrice o veicolo
da caricare
n 3) molto importante è il passo e precisamente la distanza tra i 2 assi, se
si tratta di un veicolo munito di ruote, o la superficie di appoggio, se si
carica un veicolo cingolato.
Queste 3 basilari informazioni permettono di calcolare e dimensionare il
tipo di rampa ottimale da utilizzare durante l’operazione di carico e scarico. L’angolazione di carico o di posizionamento delle rampe sul veicolo
deve essere di 16 gradi rispettivamente deve corrispondere al 30 % di
inclinazione, in questo modo il peso del mezzo movimentato viene scaricato in modo ottimale sulle rampe.
info
Rimotec
Via Lugano 2
CH-6710 Biasca
Tel. 091 862 25 88
Fax 091 862 50 56
[email protected]
www.rimotec.ch
La situazione energetica di un edificio è decisiva per la scelta del riscaldamento
Per il risanamento occorre una progettazione
complessiva
Gas, termopompa, pellet o fedeltà all’inossidabile olio combustibile? Dal punto di vista
energetico, il risanamento di un edificio si trasforma oggi spesso in una guerra di religione.
In internet in particolare i confronti tra vettori energetici sono frequentemente caratterizzati da un certo fondamentalismo. Per gli
autentici esperti in materia energetica è invece evidente che il semplice paragone tra sistemi di riscaldamento non rende giustizia
alla complessità del risanamento efficace di
un edificio. Almeno altrettanto importanti sono
aspetti come l’età, lo stato e la consistenza
dell’immobile. Solo in seguito alla verifica
dettagliata di tutti questi componenti si dispone di una base valida per un intervento
mirato.
Troppo spesso, nella progettazione di immobili, i consumatori e i proprietari di case scelgono il vettore energetico in base a un giudizio
superficiale indotto da un sistematico indottrinamento: «olio combustibile cattivo, pompa di
calore buona». Questo verdetto inappellabile
dei politici e di altre cerchie è stato sentito così
spesso che viene ripreso senza ulteriore riflessione fino all’interiorizzazione acritica come
opinione propria.
Così si trascurano però i punti forti dell’olio combustibile: l’indipendenza dell’approvvigionamento, la stivabilità, il ruolo di backup
per altri sistemi energetici. Anche per quanto concerne la tutela dell’ambiente, il riscaldamento ad olio non teme confronti.
Il riscaldamento ad olio può essere più
ecologico della pompa di calore
In molti casi (specialmente nel mercato dei
risanamenti) gli specialisti energetici più qualificati sono dell’opinione che il riscaldamento
ad olio può essere più ecologico di una termopompa. Secondo loro, chi opta ciecamente per
un vettore energetico alternativo può addirittura causare all’ambiente danni maggiori. Sarebbe quindi un grave errore installare pompe
di calore in edifici inadatti a un tale impianto.
Se per esempio la temperatura di mandata
– ossia la temperatura dell’acqua che scorre
verso i caloriferi – è elevata, la sostituzione del
riscaldamento ad olio con una termopompa
comporta un significativo aumento del consumo di corrente. In casi come questo, e in particolare nei rinnovamenti, le pompe di calore
aria-acqua sono inefficienti e quindi solitamente inadatte. Inoltre, con una tale misura
Una consulenza complessiva specifica per l’oggetto permette di individuare una soluzione su misura.
i soldi sono male investiti: sostituendo il vecchio riscaldamento ad olio con uno nuovo ad
elevata efficienza energetica per 15 000–20 000
franchi si risparmiano rispetto all’acquisto di
una pompa di calore a sonde geotermiche assai più cara circa 30 000 franchi. Chi utilizza
questo denaro per il risanamento energetico di
parte dell’involucro dell’edificio accanto all’installazione del nuovo riscaldamento ad olio, fa
un grande favore all’ambiente.
Gli esperti energetici sconsigliano anche
un eccesso di creatività nei casi in cui il risanamento in un edificio risulta urgente. Se ad
esempio un vecchio riscaldamento ad olio
combustibile esala l’ultimo respiro, una rapida sostituzione con un moderno riscaldamento ad olio è quasi sempre la variante più
sensata, semplice ed economica. Con questa
soluzione si riducono in parte considerevolmente i consumi di olio combustibile. Inoltre, i
valori dei gas combusti di un moderno riscaldamento ad olio con tecnica a condensazione
sono nettamente inferiori alle norme di legge
dell’ordinanza contro l’inquinamento atmosferico (OIAt). Chi in una tale situazione cambia
precipitosamente sistema passando alla termopompa, ai pellet o all’altro vettore energetico fossile, il gas naturale, corre il rischio che la
nuova soluzione non adempie le attese. Ecco
perché si consiglia vivamente ai proprietari
immobiliari di rivolgersi a specialisti dei vari
settori considerando soprattutto l’efficienza
energetica anziché il passaggio a un altro vettore energetico. Il sistema di riscaldamento più conveniente a lungo
termine è quello più confacente alla situazione complessiva dell’edificio e non dovrebbe corrispondere unicamente ai dettami della moda.
Rivolgetevi per una
consulenza gratuita al
nostro ufficio regionale.
uffIcIO ReGIOnAle
Responsabile del centro
d’informazione regionale
Giorgio Bergomi
Telefono 0800 84 80 84
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52 n CANTIERI & ABITARE
HVAC presenta:
il piccolo depuratore
InnoClean Plus
I piccoli depuratori sono sistemi decentrati di depurazione delle
acque di scarico che chiarificano le acque nere domestiche e
convogliano i liquami depurati alla dispersione o in corsi d’acqua. I piccoli depuratori InnoClean PLUS chiarificano le acque
di carico domestiche in modo puramente biologico attraverso
il procedimento SBR (processo di depurazione sequenziale biologica).
Principio del funzionamento SBR
KESSEL-InnoClean PLUS
Il processo di chiarificazione si avvale delle proprietà depuranti dei microorganismi presenti
nell’impianto all’interno di uno strato melmoso, il cosiddetto fango attivo. Durante la fase di
depurazione, il liquame viene mischiato con il fango attivo arricchito e aerato. L’acqua di scarico funge da base alimentare per i microorganismi e viene così depurata in modo naturale.
Piccolo depuratore SBR completamente biologico in polietilene sinterizzato
a rotazione, per le classi di depurazione C oppure D
Cisterna monolitica prodotta con sistema
rotazionale, per l’installazione sotterranea.
Profondità di installazione P = ….. mm, con
sezioni di estensione in materiale sintetico,
regolazione continua dell’altezza e del livello, inclinabile fino a 5°, con copertura classe
B conformi con EN 124 a tenuta ermetica
contro i cattivi odori, meccanismo di rimozione incluso.
Transitabile con auto, bocche di immissione
e di uscita per tubi in materiale sintetico
in PVC (DIN 19534), PE-HD (DIN 19537),
PP. Per l’installazione in terreni con acqua
sotterranea, livello massimo acqua sotterranea AS = ….mm. Con unità di depurazione
integrata, premontata. Il tubo flessibile di
aerazione per una distanza massima di 12.5
m tra cisterna e unità di controllo/ compressore e tutti i componenti per un collegamento sicuro all’unità di controllo/compressore
sono compresi nel volume della fornitura,
a partire da AE 12 anche gli elementi di
collegamento.
Con unità di controllo plug-in e compressore
230 V 50 Hz a ridotta manutenzione.
L’interruttore a galleggiante e il compressore
devono essere collegati all’unità di controllo
da parte del committente.
Il procedimento KESSEL InnoClean PLUS
Tra tutti gli impianti con aerazione tecnica dell’acqua di scarico, i reattori SBR, oltre a essere
i sistemi più economici, assicurano i migliori risultati di depurazione.
Bassi costi di corrente - Esempio di calcolo:
0.110 kWh x 2 h/Giorno x 365 Giorni = 80,30 kWh (Compressore)
0.010 kWh x 24 h/Giorno x 365 Giorni = 87,60 kWh (Centralina)
Consumo totale:
= 167.90 kWh
Per costi di circa 0.36 euro/kWh si calcola un equivalente annuale di 60 euro
Questi dati sono relativi a un impianto AE 4 con l’abitazione utilizzata tutto l’anno.
Per una maggior sicurezza, comfort e qualità:
ncopertura a prova di bambino e transitabile con auto
nassolutamente permeabile e protetto contro l’infiltrazione di radici
nbassi costi energetici - programma di gestione a risparmioe per il periodo di ferie a basso
consumo energetico
n20 anni garanzia sul materiale sintetico
Certificazione Z-55.3-185 / Z-55.3-187
nCon copertura protettiva per il tempo di
costruzione vegetale
nCon rialzo telescopico in plastica e piastra
di copertura in plastica per un carico puntuale di 600 kg
nCon rialzo telescopico in plastica con
copertura in calcestruzzo/ ghisa di classe
B, 12.5 t
CANTIERI & ABITARE n 53
PROCESSO dI dEPuRAzIONE IN SEI FASI (8 ORE)
n1- introduzione acque nere
1
2
3
Inizialmente le acque di scarico raggiungono la camera di sedimentazione primaria, dove i solidi si depositano sul fondo.
n2 -riempimento della camera attiva
4
L’acqua predepurata raggiunge la camera attiva.
n3 - trattamento / Aerazione delle acque di scarico
Brevi stadi di ventilazione fanno sì che il liquame venga a contatto con
l’ossigeno e possa avvenire una parziale denitrificazione.
Questo trattamento ha una durata complessiva di sei ore. In questa fase
la depurazione avviene per mezzo di microorganismi.
n4 - fase di sedimentazione
5
6
www.hvacsa.ch
Le sostanze pesanti si depositano nell’arco di 1 o 2 ore, l’acqua si depura.
n5 - prelievo acque limpide
L’acqua depurata nella parte superiore è asportata. Il ciclo si conclude
in 8 ore; intanto se nella prima cisterna si è raccolta nuova acqua di
scarico, il ciclo ricomincia.
Se non c’è acqua o se ne è raccolta solo una scarsa quantità, InnoClean
PLUS commuta sul programma a basso consumo energetico.
n6 - riconvogliamento fango nella camera di raccolta
Il fango attivo in eccesso viene riconvogliato nella camera di raccolta.
[email protected]
54 n CANTIERI & ABITARE
Boccola per calcestruzzo UNI.
ALBANESE® Baumaterialien AG:
pionieri nella tecnica di ancoraggio
Con le sue innovazioni, alla varietà dei prodotti e a un servizio di assistenza di ottima qualità, l’azienda a
carattere famigliare ALBANESE® Baumaterialien AG di Winterthur è il vostro partner affidabile per ogni
progetto di costruzione. La Albanese realizza i propri prodotti in Svizzera, andando incontro in modo rapido
e flessibile alle esigenze specifiche dei cantieri e garantendo sempre la stessa alta qualità in ogni momento.
Ancoraggio di tiranti
Tecnica di ancoraggio per pareti a una sola sponda
Più di 20 anni fa Giulio Albanese fu pioniere nella creazione della boccola
per calcestruzzo UNI, che viene inchiodata sulla casseratura prima della
gettata. Grazie alle numerose innovazioni, questo articolo resta tutt’oggi
imbattibile. La boccola per calcestruzzo UNI dispone di un ineguagliato
carico d’esercizio di 2.8 tonnellate. Grazie al filetto corto, il tempo necessario per avvitare e svitare i tiranti si riduce di più di un terzo. La guarnizione sul cono di montaggio impedisce la penetrazione di calcestruzzo
liquido garantendo il perfetto funzionamento della boccola ed escludendo
la necessità di pulire la boccola. La boccola per calcestruzzo UNI è l’ideale
da utilizzare in caso di beton a vista, riduce i costi e aumenta la sicurezza.
Se la forza di estrazione di 2.8 tonnellate non è sufficiente, la Albanese ha
a disposizione l’ancora per calcestruzzo V2A UNI con un carico d’esercizio
di 9 tonnellate. Particolare è la croce di ancoraggio fissa, che garantisce la
sicurezza d’impiego e riduce i tempi di montaggio. La guarnizione sul cono
impedisce la penetrazione di calcestruzzo liquido nell’ancora.
Le ancore per calcestruzzo sono ora disponibili anche nelle dimensioni
DW20 e DW26.5. Il carico d’esercizio dell’ancora DW20 è di 160kN,
quello del modello DW26.5 è di 240kN.
Il sostegno Combi viene inserito nella platea di fondazione o nei solai
e funge da elemento di ancoraggio per i cavalletti di sostegno. Oltre al
sostegno Combi per barre DW15, la Albanese offre ora i nuovi sostegni
Combi DW20 e DW26.5 con carichi d’esercizio da 90kN a 260kN. Per l’impiego con calcestruzzo liscio Albanese dispone di un tappo speciale a 45°,
grazie al quale è possibile lisciare il calcestruzzo senza ostacoli. Grazie al
sostegno Combi, dopo l’uso le barre possono essere svitate e riutilizzate.
Non è più necessario perdere tanto tempo nell’operazione di distacco e
il rischio di corrosione è ormai un ricordo del passato. I vantaggi sono un
notevole risparmio di tempo e una sensibile riduzione dei costi.
Sostegno Combi
con tappo a 45°.
Boccole di ancoraggio per l’impiego successivo in una
parete in calcestruzzo
Oltre alle già note ancore per calcestruzzo o roccia a due o tre gusci,
che a causa dei fori grandi e profondi comportano un tempo di foratura
particolarmente lungo, Albanese ha creato e, a inizio anno ha lanciato sul
mercato, l’ancora a espansione UNI.
Il foro ha una profondità di soli 85 mm e il diametro può essere ridotto
a 22 mm. Il risultato è una massiccia riduzione del tempo di foratura.
L’ancora a espansione UNI può essere caricata subito dopo l’inserimento.
La soluzione ideale per il cemento a vista è l’ancora V2A per iniezione.
Dopo l’uso può essere chiusa con un tappo grigio, dello stesso colore del
calcestruzzo.
Sostegno Combi.
CANTIERI & ABITARE n 55
uNI-KA, ANCORA PER MENSOLE
Con l’ancora UNI-Ka è per la prima volta possibile ancorare mensole senza utilizzare alcun cuneo di
sicurezza. Nella tradizionale modalità di installazione verticale è necessario fissare la mensola con un
cuneo per impedire che cada.
Se l’ancora UNI-Ka viene utilizzata in posizione orizzontale, la mensola viene agganciata in orizzontale
e il bloccaggio avviene automaticamente con una rotazione di 90°. La mensola non può più cadere. Il
cuneo non è più necessario e non ostacola i lavori sulla mensola.
L’intera gamma della ALBANESE® Baumaterialien AG è consultabile all’indirizzo www.albanese.ch
Mensole ancorate
con l’ancora UNI-Ka.
Ancora a
espansione UNI.
GEH_ins_184x63_CA_1015.pdf
1
25.09.2015
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Lugano-Porza • gehri.com
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pietre artificiali
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È arrivata la Waterjet!
macchina per il taglio di precisione con sistema a getto d’acqua ad alta pressione
56 n CANTIERI & ABITARE
Curiosità dal mondo:
hotel di ordinaria follia
LuMILINNA SNOW CASTLE - FINLANdIA
Se amate l’inverno e i paesi nordici, ma non volete accontentarvi di un ormai inflazionato albergo di ghiaccio, potete
scegliere di trascorrere una notte in un vero e proprio castello
di neve. Con un’area coperta che può arrivare a 20’000 metri
quadri, il Lumilinna Snow Castle di Kemi, in Finlandia, è il più
grande palazzo di neve al mondo e da 18 anni ogni inverno
viene ricostruito con un’architettura diversa. Dentro e fuori,
tutto è fatto di ghiaccio. All’interno delle sue 20 camere si
dorme in appositi sacchi a pelo e per rifocillarsi sono disponibili
un bar e un ristorante, oltre a un’area giochi per bambini e
una cappella. Vi state chiedendo che temperatura può esserci
dentro? Non supera mai i -5°C, caldo quasi estivo considerati i
-30°C esterni. Per ovvi motivi, l’hotel è aperto esclusivamente
nei mesi invernali.
POSEIdON uNdERSEA RESORT - ISOLE FIJI
Nelle profondità marine delle Fiji, nella laguna di un’isola privata, si trova
l’esclusivo Poseidon Undersea Resort, albergo extralusso sottomarino
situato a 13 m sott’acqua e accessibile tramite due ascensori. Costruite
con pannelli di plastica acrilica trasparenti, le camere permettono di godere della vista marina del fondale, come essere in un gigantesco acquario.
E la privacy? Niente paura, esternamente i pannelli sono ricoperti da una
particolare pellicola riflettente che non permette ai “pesci” curiosi di sbirciare nelle camere di giorno, mentre di notte è possibile oscurare del tutto i
pannelli. I costi sono da capogiro: 15’000 dollari a settimana per persona,
ma incluso c’è un corso di pilotaggio per sottomarini privati.
RESTYLING LOGO PER VISMARA & CO SA
VISMARA & CO. SA
R E C Y
C
L
G
IN
PARK HOTEL - AuSTRIA
Commercio metalli, ferro, carta, vetro
Demolizioni industriali e Trasporti
font: Play
Zona La Stampa, 6964 Davesco - Lugano
Tel. 091 941 19 33 Fax 091 941 59 00
#D1D2D4 #E01021
#000000
[email protected]
Passereste le vacanze in una fogna? No? Allora state alla larga dal Park
Hotel di Ottensheim, in Austria. La struttura dispone infatti di alcune
nuovissime camere ricavate all’interno di enormi sezioni di tubature
fognarie. Esatto, proprio i grandi tubi di cemento comunemente interrati
nel sottosuolo delle città per far defluire liquami di varia natura. Una volta
imbiancati, i tubi, rigorosamente usati, si trasformano in stanze dotate
di ogni comfort: letto matrimoniale, biancheria, armadio. E il bagno?
Paradossalmente le stanze non dispongono di servizi igienici né di doccia,
che si trovano in un altro pezzo di tubo condiviso da tutti gli ospiti.
Da sempre ci facciamo in 10 per i nostri clienti
Non basta ancora? Ecco allora un’altra novità
Si chiama Pantera. Non è un felino. Però è velocissima e agile.
È la nuova brossuratrice industriale in linea per la rilegatura di riviste e libri della
quale ci siamo dotati. L’unica in Ticino in grado di confezionare i prodotti con colla a
caldo e con il nuovo sistema PUR. Aggressiva al punto giusto tanto da permetterci di
divorare i migliori prezzi presenti sul mercato.
Brossuratrice industriale Müller Martini Pantera a 12 stazioni con trilaterale Granit
D’ora in avanti siamo sempre più
rilegati a voi
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Riscaldamento ad aria calda
fino a 500 kW
Centrale termica 160 kW
Generatore d’aria calda
650 kW
Riscaldamento a gas fino
a 400 kW
Troppo freddo?
Noi riscaldiamo ecologicamente.
Nelle nuove costruzioni, le basse temperature danneggiano i materiali appena
posati. Gli intonaci e i rivestimenti non possono essere applicati. Noi offriamo la
soluzione più economica per ogni cantiere. I riscaldatori nella gamma di potenza
da 14 a 650 kW forniscono in brevissimo tempo l’aria calda laddove occorre.
E con il nuovo riscaldamento a gas abbiamo in assortimento un’alternativa
parsimoniosa al classico riscaldamento a olio.
Krüger + Co. SA ⁄ 6512 Giubiasco ⁄ T 091 735 15 85 ⁄ [email protected] ⁄ www.krueger.ch
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