FARMACI IPNOTICI-SEDATIVI IPNOTICI E SEDATIVI Sono farmaci che deprimono in modo non-selettivo il S.N.C. producendo, a seconda della dose, un effetto SEDATIVO capace di calmare il paziente senza indurre sonnolenza e a dosi più elevate un effetto IPNOTICO vero e proprio con ottenimento di un sonno il più possibile simile a quello fisiologico. ¾ Veglia ¾ Sonno ortodosso (NREM): sonno continuo caratterizzato da 4 stadi. Profondo nel primo stadio e leggero nel 4° da cui poi si passa al sonno REM (transizione segnalata da una serie di movimenti del corpo). ¾ Sonno paradosso (REM): caratterizzato da intensi Movimenti oculare e attività mentale di sogni. Durante la notte il sonno NREM e REM si alternano ciclicamente, all’inizio della notte prevale il sonno NREM ma nell’ultima parte della notte prevale decisamente quello REM La maggior parte degli ipnotici e dei farmaci che causano dipendenza sopprimono il sonno REM favorendo invece quello NREM. CLASSIFICAZIONE Barbiturici IPNOTICI AZOTATI CICLICI Analoghi isosterici Benzodiazepine IPNOTICI AZOTATI NON CICLICI Carbammati Amidi, uree Alcoli IPNOTICI NON AZOTATI Aldeidi I TRE PRINCIPALI TIPI DI INSONNIA - INSONNIA TRANSITORIA: è causata da stress acuto o situazioni stressanti in persone che di solito non hanno problemi con il sonno. - INSONNIA A BREVE TERMINE: può essere provocata da situazioni di stress di una durata finita. E' spesso dovuta a una situazione conflittuale, ansietà e disturbi nell'umore. - INSONNIA A LUNGO TERMINE: è causata molto spesso da fattori psicopatologici, malattie psichiatriche, abuso di farmaci o alcool. IL FARMACO IPNOTICO IDEALE possiede le seguenti caratteristiche: - Induce il sonno prontamente dopo somministrazione - Mantiene il sonno per un periodo adeguato senza risvegli indesiderati - Promuove uno stato di sonno identico a un sonno senza farmaci o "naturale" - Lascia lo spirito rinnovato e ben riposato al risveglio - Non causa sedazione indesiderata durante il giorno o intontimento - Non causa alcun danneggiamento di coordinazione e della funzione psicomotoria - Non perde efficacia quando preso ripetutamente (per un numero di notti consecutive o per una terapia cronica) - Non si accumula nel corpo durante l'utilizzo cronico - Non conduce a dipendenza - Non è pericoloso se viene presa un overdose - Non causa insonnia "rebound" quando viene improvvisamente interrotto - Non esaspera il sonno in apnea o altre condizioni che contribuiscono ad un sonno disturbato - Non provoca reazioni indesiderate, come disturbi cardiovascolari o gastrointestinali - Non provoca induzione enzimatica, nè partecipa ad altre interazioni clinicamente importanti con farmaci - Non è costoso NEUROTRASMETTITORI COINVOLTI NEL SONNO Il GABA è il principale neurotrasmettitore inibitorio del SNC e rappresenta il principale neurotrasmettitore coinvolto nel sonno. Mentre la maggior parte dei neuroni tendono ad avere un attività minima durante il sonno NREM, i neuroni GABA-ergici sono molto più attivi durante il sonno NREM di quanto non lo siano negli stadi di sonno REM o di veglia. I neuroni GABA-ergici (situati nella corteccia anterobasale e nell’ipotalamo anteriore) inducono il sonno mediante una inibizione dei neuroni tipicamenti coinvolti nello stato di veglia, quali ad esempio: • i neuroni colinergici della corteccia frontale, che sono principalmente coinvolti nel risveglio, • i neuroni istaminergici dell’ipotalamo posteriore, coinvolti nel mantenimento dello stato di veglia, e la cui inattivazione è responsabile della perdita di coscienza durante il sonno. • i neuroni adrenergici del locus ceruleus, la cui inattivazione determina la perdita del tono muscolare durante il sonno. • i neurono serotoninergici del nucleo del rafe, anch’essi coinvolti nel risveglio e nella regolazione del tono muscolare NEUROTRASMETTITORI E SONNO REM NEGLI ANIMALI CH2 CH NH2 COOH Fenilalanina Fenilalanina idrossilasi CH2 CH NH2 COOH HO Tirosina Tirosina idrossilasi HO L-aminoacidi aromatici decarbossilasi α-Metil p-tirosina CH2 CH2 NH2 CH2 CH NH2 COOH HO HO Dopa α-Metil-dopa α-Metil-meta tiramina HO Tiramina Tiramina idrossilasi Tiramina β-ossidasi Dopa decarbossilasi CH CH2 CH2 NH2 CH2 NH2 OH HO HO Dopamina Octopamina Dopamina β-idrossilasi Octopamina idrossilasi Disulfiram HO FLA-63 CH CH2 NH2 OH HO Norepinefrina Feniletanolammina-N-metiltransferasi HO CH CH2 NH CH3 OH HO Epinefrina NEUROTRASMETTITORI E SONNO NREM NEGLI ANIMALI CH2 CH NH2 COOH N H Triptofano p-Cloro fenilalanina Triptofano idrossilasi CH2 HO CH NH2 COOH N H 5-Idrossitriptofano (5-HTP) 5-Idrossitriptofano decarbossilasi CH2 HO CH2 NH2 N H Serotonina (5-Idrossitriptamina: 5-HT) MAO inibitori MAO CH2 HO N H Acido 5-idrossi-indolacetico CH2OOH FATTORI ENDOGENI DEL SONNO Trp-Ala-Gly-Gly-Asp-Ala-Ser-Gly-Glu Delta-Sleep-Inducing-Peptide (DSIP) 1971-1975 OH O OH HO H O O N H H N O Muramil Dipeptide (MDP) 1974-1975 O O H H NH2 OH N H O cis-9,10-Octadecenoamide 1995 Si trova nel fluido cerebrospinale O H2N O N H3CO H CH3 N Melatonina 1958 H La Melatonina è un ormone a struttura indolica, prodotto dalla ghiandola pineale dei vertebrati, la cui secrezione è regolata da ritmi circadiani con picchi secretivi durante la notte o in condizioni di buio. Il ritmo di secrezione è regolato dal SNC (ipotalamo). Ha quindi funzioni di regolazione del ritmo circadiano e, inoltre, controlla la pigmentazione. Agisce:- su recettori specifici - come antagonista del complesso Ca++-Calmodulina - come 'radical scavenger' - come immunostimolante (antitumorale?) NHCOCH3 NHCOCH3 H3CO H3CO N H N H NHCOCH3 MeO N H NHCOCH3 NHCOCH3 H3CO H3CO N H N H RECETTORI DELLA MELATONINA Ipotalamo Nomenclatura MEL1A MEL1B Altri nomi ML1A/Mel1a ML1B/Mel1b Antagonisti selettivi - 4P-CADOT Luzindolo* Radioligandi [ H]mel 125 [ I]2-iodo-mel [ H]mel 125 [ I]2-iodo-mel Proteina G effettore Gi/o Gi/o Meccanismo di trasduzione ?cAMP ?cAMP Struttura-7TM h350 P48039 m353 U52222 h362 P49286 3 1 3 1 * Il Luzindolo è un antagonista del recettore MEL con moderata selettività per i recettori MEL1B rispetto ai recettori MEL1A LIGANDI ENDOGENI: Melatonina (mel); N-acetil-5-idrossitriptamina (NAS) COMMENTI: mel, 2-iodo-mel, S20098 e GR196429 sono agonisti non selettivi per i recettori MEL1A e MEL1B ALTRI RECETTORI O SITI DI LEGAME: Un recettore accoppiato alla stimolazione dell’idrolisi del fosfoinositide è stato riportato nelle cellule di melanoma di criceto RPMI 1846 e nel cervello di pulcino. Di questo recettore (provvisoriamente chiamato ML2), NAS e 5MCANAT sono considerati agonisti selettivi e il Prazosin un antagonista. Questo recettore può essere marcato sia con 2-[125I]mel che con il ligando selettivo 2-[125I]5-MCA-NAT. Un sito di legame nel cervello di criceto mostra farmacologia simile, ma non è ancora dimostrata una correlazione funzionale. I melanofori di Xenopus e il cervello di pulcino esprimono un recettore distinto (x420, P49219; c346, P49288, provvisoriamente chiamato MEL1C) accoppiato alla famiglia Gi/o di proteine G, per il quale non è stata ancora definita una controparte a livello delle cellule di mammiferi. NHCOCH3 H3CO N H Importanti: - NHCOCH3 - OCH3 NHCOCH3 H3CO Attività = Melatonina NHCOCH3 NHCOCH3 RO OCH3 R = Et, Pr, Bu, Benzile Affinità per MT1 e MT2 maggiore della melatonina H3CO O R = Me attività R = Et, Pr attività (sacca limitata) La presenza di OCH3 in posizione 2 aumenta di 10 volte l'affinità. R O O CH3 H O N H N O N H CH3 CH3 N H N H MCA-NAT 5-metossicarbonilamino N-acetiltriptamina Luzindolo 2-benzil N-acetiltriptamina Antagonista competitivo Agonista MT1 CH3 O N H H3C O O CH3 CH2 NH N H N-acetiltriptamina Agonista parziale 8-M-PDOT 8-metossi-2-propionamido tetralina Agonista O O CH3 O N H CH3 N H O C2H5 S MNEA N[2-(7-metossi-1-naftalenil)etil] acetamide Agonista RAMELTEON (ROZEREM) Agonista MT1/MT2 Approvato nel 2005 da FDA per l'insonnia SINTESI DI (S)-(-)-RAMELTEON Trasformazioni biochimiche, meccanismi di trasporto e recettori ad una sinapsi asso-somatica del GABA GAD: (S)-glutamato decarbossilasi GABA-T: 2-oxoglutarato amino transferasi SSA: semi-aldeide dell'acido succinico Concentrazioni ioniche e potenziali ionici di equilibrio in cellule eccitabili Ione [X]ext mM [X]int mM Equil. Pot. mV Na+ 145 12 +67 K+ 4 155 -98 Ca2+ 1.5 <10-4 >+120 Cl- 123 4 -90 H HOOC CH2 CH2 C NH2 COO Acido (S)-glutammico GAD HOOC CH2 CH2 CH2 NH2 Acido γ-aminobutirrico (GABA) -Agonisti (pentobarbitale) -Agonisti (picrotossina, pentilenetetrazolo) Sito della Picrotossina -Agonisti (etanolo) -Agonisti inversi (Ro 15-4513) Sito dei Barbiturici Sito dell'etanolo Ionoforo cloruro Recettore GABA-A -Agonisti (muscimolo) -Antagonisti (bicucullina) Recettore delle Benzodiazepine -Agonisti (diazepam) -Antagonisti (Ro 15-1788) -Agonisti inversi (β-carboline) -Inibitori del legame del diazepam (Effetti indiretti mediati dal recettore del GABA) Complesso recettoriale GABA-A Illustrazione schematica del complesso recettoriale GABA-A che indica la molteplicità dei siti di legame del GABA, il canale ionico del cloro, e gli addizionali siti di legame che possono avere funzioni fisiologiche modulatorie. Questa rappresentazione farmacologica del complesso recettoriale GABA-A non indica la composizione in subunità di questo complesso. BARBITURICI Sono derivati dall'acido barbiturico che non deprime il S.N.C. O O N N H H O Acido barbiturico Il primo barbiturico che ha trovato applicazioni terapeutiche come sonnifero è stato il Barbitale. C2H5 O 6 1 N H 5 C2H5 O 4 3 2 N H O Barbitale (Veronal) Fisher e Von Mering 1903 Secondo Sandberg (1951) un barbiturico per essere un buon ipnotico deve: 1 - essere un acido debole 2 - avere un coefficiente di partizione entro limiti ben definiti R1 R2 O O 6 N 5 1 2 R3 4 3N R4 O Percentuale dei vari Acidi Barbiturici indissociati a pH fisiologico (7.4) R1 R2 R3 R4 pKa % di forma indissociata Acido barbiturico H H H H 4.12 0.05 Acido 5-fenilbarbiturico H Ph H H 3.75 0.02 Acido 5-etil5-fenilbarbiturico Et Ph H H 7.29 43.00 Acido 1-metil-5-etil5-fenilbarbiturico Et Ph Me H 7.80 61.50 Acido 1,3-dietil-5-etil5-fenilbarbiturico Et Ph Et Et 0 100 Composto RELAZIONI STRUTTURA-ATTIVITA' - Sostituzioni sul Carbonio in 5 Il carattere lipofilo e quindi l'attività aumenta parallelamente alla lunghezza della catena. Migliora se sono presenti ramificazioni, insaturazioni, alogeni, gruppi aromatici o aliciclici. Non si devono superare certi valori di lipofilia! - Modificazioni all'Azoto La sostituzione di un H imminico con gruppi alchilici aumenta la lipofilia; azione più rapida, ma di breve durata. Nella serie da N-Me, N-Et a N-Pr, l'idrofilia scende a limiti inaccettabili. L'alchilazione di entrambi gli atomi di azoto annulla l'attività. - Modificazioni all'Ossigeno in 2 La sostituzione di O con S aumenta sensibilmente la lipofilia consentendo al tiobarbiturico di raggiungere rapidamente concentrazioni elevate nel S.N.C. - I barbiturici ad azione prolungata e media vengono utilizzati come IPNOTICI E SEDATIVI. Alcuni (Fenobarbitale, Mefobarbitale) come ANTIEPILETTICI. - I barbiturici ad azione breve vengono utilizzati per indurre il sonno che poi prosegue naturalmente. - I barbiturici ad azione brevissima sono utilizzati come preanestetici. L'uso di barbiturici come farmaci Ipnotico-Sedativi è diminuito enormemente per i seguenti motivi: - mancanza di specificità - basso indice terapeutico (in confronto alle BDZ) - tolleranza (dosi maggiori per uguali effetti) - interazioni con altri farmaci (antiistaminici, MAO-inibitori, EtOH) A dosi crescenti i barbiturici danno azione sedativa, ipnosi fino al coma e alla morte per collasso cardio-circolatorio e paralisi del centro respiratorio. In base alla durata d'azione i barbiturici si dividono in: R2 R3 O 5 6 1 N R1 O 4 3 2 N H O Azione prolungata > 6h Media 3 - 6h Breve < 3h R1 R2 R3 H C2H5 C2H5 Barbitale CH3 C2H5 C2H5 Metabarbitale H C2H5 C6H5 Fenobarbitale CH3 C2H5 C6H5 Mefobarbitale H CH2-CH=CH2 CH2-CH=CH2 Allobarbitale H C2H5 CH2-CH2-CH H C2H5 CH2-CH2-CH2-CH3 Butobarbitale H C2H5 CH-CH2-CH2-CH3 CH3 Pentobarbitale H CH2-CH=CH2 CH-CH2-CH2-CH3 CH3 Secobarbitale H C2H5 Ciclobarbitale CH3 CH3 Esobarbitale Tiobarbiturici Tiopentale Tioaminale CH3 CH3 Amobarbitale Brevissima R O 6 1 N R R 5 O 4 3 2 N R O IPNOTICI INATTIVI Acidi: - barbiturici 5,5-disostituiti - tiobarbiturici 5,5-disostituiti - barbiturici 1,5,5-trisostituiti Acidi barbiturici: - 1-sostituiti - 5-sostituiti - 1,3-disostituiti - 1,5-disostituiti - 1,3,5,5-tetrasostituiti I derivati 1,3,5,5-tetrasostituiti sono inattivi, ma in vivo vengono metabolizzati a derivati 1,5,5-trisostituiti che sono attivi. La lipofilia assicura ai barbiturici la capacità di superare la barriera emato-encefalica; se è troppo elevata manca quel grado di idrofilia che permette al farmaco di raggiungere detta barriera. - Induttori di enzimi microsomiali epatici (tolleranza, attività anticoagulanti, corticosteroidi, antidepressevi triciclici ...) - Sinergia con C2H5OH e farmaci deprimenti il SNC - Riduzione fase REM - Effetto rebound su REM quando cessa l'assunzione. Si hanno incubi e frequenti risvegli. Chimica O HO O N H N OH N H N OH O R1 O N H R R1 R N O O H H O N NH OH O Sintesi O R2 R1 S H2N C N O NH2 H S N H O O R1 COOC2H5 H2N C R2 C R2 NH2 R1 COOC2H5 O N C R2 NHCH3 N R1 O H O H O O H2N N CH3 O N H Sintesi Ciclobarbitale CN base O + H2C COOC2H5 CN C COOC2H5 C2H5 1- urea/base 2- H2O CN COOC2H5 Ciclobarbitale C2H5Br EtO-Na+ ANALOGHI ISOSTERICI DEI BARBITURICI O O H N HN O N H Derivato pirimidinico O N H O O 2,4-dicheto piperidina N H O O N H O 2,6-dicheto piperazina 2,6-dicheto piperidina O NH O N O N H 2,5-dicheto pirrolidina (Succinimide) 4-cheto chinazolina O O R C2H5 * C2H5 C2H5 N H R=H R = CH3 O Diiprilone Metiprilone O N H O Glutetimide O O N H O Talidomide Diiprilone, Metiprilone e Glutetimide sono meno attivi dei barbiturici e meno tossici (assuefazione, dipendenza). La Talidomide è stata ritirata dal commercio perchè il distomero S-(-) è teratogeno. R-(+) è l'eutomero ma racemizza rapidamente in vivo. C2H5 H N CH3 O N C2H5 O N H O H Fenimide O Generalmente le succinimidi hanno prevalentemente azione anticonvulsivante. La Fenimide è usata come ipnotico Iminofenimide O R = CH3 N R N Etinazone CH3 CH3 O O N N R = C2H5 Metaqualone CH3 CH3 N N CH3 BENZODIAZEPINE 9 8 H N 1 O 2 R1 3 5 7 4 N 6 R2 1, 4 - Benzodiazepin - 2 - one Le Benzodiazepine (BDZ) hanno attività tranquillante, miorilassante, anticonvulsivante e sedativa. Numerose BDZ sono specifici induttori del sonno. Per queste caratteristiche trovano un vasto impiego clinico. Vengono prevalentemente impiegate come farmaci ansiolitici (tranquillanti minori) e curano stati d’ansia, squilibri emotivi, distonie neurovegetative. Taluni termini hanno attività sedativa e ipnotica che prevale sull’effetto ansiolitico e miorilassante. Vengono utilizzati, in alternativa ai barbiturici, nell’insonnia e alcuni come anestetici di base. CLORDIAZEPOSSIDO (Librium) (Sternbach, 1955) NHCH3 N CH2 N N R1 N Cl N O O R2 Il Clordiazepossido è il capostipite di questa classe. Ha proprietà sedative, muscolo-rilassanti ed anticonvulsivanti. E' entrato in terapia come agente ansiolitico (tranquillante minore) nel 1960. Sintesi CH2Cl N N Cl .. NH2CH3 O H .. NHCH3 H N CH2-Cl Cl N O NHCH3 N Cl Clordiazepossido Cl N O Derivati del Diazepam R 9 8 O N 1 2 3 4 5 N 7 Cl C2H5 CH2-CH2-N C2H5 O N 6 N Cl H O N N O2N F R = CH3 R=H DIAZEPAM NORDIAZEPAM (Madar, Madar notte) FLURAZEPAM (Dalmadorm, Felison, Flumox, Remdue, Valdorm) NITRAZEPAM (Mitidin, Mogadon, Noctem, Prosonno, Sonnolin, Tri) Derivati dell'Ossazepam H H3C O N O N OH OH Cl N Cl N X X=H X = Cl OSSAZEPAM LORAZEPAM (Control, Tavor) TEMAZEPAM (Restoril, Levanxol) Proprietà farmacologiche delle Benzodiazepine Agonisti pieni Agonisti inversi pieni Diazepam, Triazolam Ro 19-4603 ANSIOLITICI ANTICONVULSIVANTI MUSCOLO RILASSANTI AMNESICI GABAMINERGICI ANSIOGENI CONVULSIVANTI SPASMOGENI PROMNESICI GABA ANTAGONISTI Antagonisti Flumazenil Ro 15-1788 Agonisti parziali Agonisti inversi parziali Ro 16-6028 Ro 17-1812 Ro 15-4513 Ro 15-3505 N 1 N O C O 9 A B R8 R7 Et N 9 A S 4 N 6 7 CH3 O N N A Cl 12 N 8 B 10 O Ro 17-1812 t-Bu 4 N 6 CH3 N 3 C B O O 6 3 Ro 19-4603 1 O O C O Ro 15-4513: R7 = H, R6 = N3 Ro 15-3505: R7 = Cl, R6 = H Ro 15-1788: R7 = H, R6 = F 3 N 1 3 N O 1 C O 6 A B N D 8 Br 10 O Ro 16-6028 12 t-Bu Relazioni tra l'interazione del ligando con il recettore delle benzodiazepine e gli effetti modulatori positivi e negativi sul recettore del GABA. Attività intrinseca +0.5 1.0 H3C O N Cl N N N F CONH2 Imidazenil Agonista parziale N N N Br Diazepam Agonista 0 F -0.5 O N O C2H5 N O CH3 Flumazenil Antagonista N N3 -1.0 O C2H5 H3CO H3CO N O CH3 RO 15-4513 Agonista parziale inverso Recettore delle Benzodiazepine Recettore del GABA CH3 O O N O CH3 N H DMCM Agonista inverso H3C O N N O2N N Cl F N Cl CH2CONPr2 Flunitrazepam (Ipnotico) Alpidem (Ansiolitico) Affinità di binding relativa ω1 2.5 ω1 7 ω2 1.4 ω2 303 ω3 234 ω3 1 NOMENCLATURA Precedente Attuale BZ1 ω1 BZ2 ω2 BZp (periferico) ω3 N H CH3 N O H3C N H N N N N O S N Br N O2 N N Br Cl N Cl N Bromazepam Loprazolam H3C Brotizolam X N N N N N N Cl Cl F Midazolam N Y Triazolo-benzodiazepine Estazolam X = H, Y = H Triazolam X = CH3, Y = Cl Le BENZODIAZEPINE possono essere suddivise in tre classi in base alle loro caratteristiche farmacocinetiche: 1. Farmaci a breve emivita, come Triazolam, Midazolam, e Brotizolam, con emivita di eliminazione di circa sei ore. 2. Farmaci con media emivita, come Temazepam, Lormetazepam, e Loprazolam, con emivita da sei a dodici ore. 3. Farmaci a lunga azione, come Nitrazepam, Flurazepam, e Flunitrazepam, con emivita superiore a dodici ore. Emivita di eliminazione di alcune Benzodiazepine e dei loro metaboliti Farmaco Emivita (ore) Metabolita attivo Emivita (ore) Emivita breve Brotizolam 5.0 (3-5) 1-Metilidrossi derivato Breve Triazolam 2.3 (1.4-3.3) 1-Metilidrossi derivato Breve Midazolam 2.5 (1-3) 1-Metilidrossiderivato Breve Emivita intermedia Loprazolam 6.3 (4-8) Nessuno Lormetazepam 9.9 (7-12) Nessuno Temazepam 12.0 (8-21) Nessuno Estazolam 12.00 Nessuno Emivita lunga Flunitrazepam 15.0 (9-25) 7-Amino derivato 23 Flurazepam Molto breve N-desalchil-flurazepam 87 Nitrazepam 28 (20-34) Nessuno Clorazepato 1 (0.6-1.2) Nordazepam 64 (Desmetildiazepam) Quazepam Oxoquazepam N-Desalchilflurazepam 40 87 Strutture delle Benzodiazepine R4 R3 N R2 H N R5 R1 Benzodiazepine R1 R2 Cinolazepam Delorazepam F OH O Cl H O Doxefazepam Flunitrazepam Flurazepam F OH O F H O F H O (CH2)2N(C2H5)2 Cl Fosazepam H H O (CH2)P(CH3)2 Cl Lorazepam Cl OH O H Lormetazepam Nimetazepam Cl OH O CH3 Cl H H O CH3 NO2 Nitrazepam Nordiazepam H H O H NO2 H H O H Cl Potassium clorazepato Quazepam H COOK H Cl F H S CH2CF3 Cl Temazepam H OH O CH3 Cl R3 R4 OH OK R5 (CH2)2CN H Cl Cl (CH2)2OH CH3 Cl NO2 O Cl Composti Eterociclici Struttura Nome chimico Nome generico C6H5 C2H5 O N H O 3-Etil-3-fenil-2,6piperidin-dione Glutetimide 5-(2-Cloroetil)-4metiltiazolo Clometiazolo Acido 4-metil-1-piperazino carbossilico estere di 6-(5-cloro-2-piridil)-6,7diidro-7-idrossi-5H-pirrolo (3,4-b)pirazin-5-one Zopiclone CH3 N S CH2CH2Cl Cl O N N N N O O C N N CH3 CH3 N CH2 C O H3C O N H3C Imidazo(1,2-α)piridina-3Zolpidem acetamide,N,N,6-trimetil-2(4-metilfenil)-,(R-(R*,R*))2,3-diidrossibutanodioato (2:1) N(CH3)2 CH3 N N-(3-(3-Cianopirazolo (1,5-α)pirimidin-7-ilfenil)) -N-etilacetamide N N N N Zaleplone Zaleplon (Sonata) CN E' stato lanciato in Germania e in USA per la cura dell'insonnia. N N N O N CH3 CH3 E' un composto agonista delle benzodiazepine al sottotipo recettoriale ω1. Presenta minori effetti collaterali: - Effetti amnesici - Potenziamento neurotossicità da EtOH Non provoca invece: - fenomeni di insonnia 'rebound', - disfunzioni psicomotorie e - sedazione il giorno successivo all'assunzione. Non modifica il sonno REM ed inoltre questo farmaco viene antagonizzato dal Flumazenil. Sintesi Nitrazepam O NH C NH2 O O2N CH2Br + ClCOCH2Br O O2N H N O NH3 liq. N O2N Sintesi Flunitrazepam H N CH3 O O N (CH3)2SO4 N H H F F CH3 O N HNO3 H2SO4 O2N N N F Ipnotico Dose equivalente (mgr) Flurazepam 30 Nitrazepam 10 Pentobarbitale 100 Glutetimide 500 Metaqualone 300 Cloralio.H2O 1000 Derivati 3-Idrossi Sono composti poco tossici e non danno accumulo in quanto il gruppo OH in posizione 3 permette una più rapida metabolizzazione. Ossazepam H O N E' un metabolita del Diazepam. Possiede un'attività ansiolitica pari al Clordiazepossido, ma ha una minor attività miorilassante. OH N Cl Sintesi dell'Ossazepam H H O N H2O2 N Cl O N N Cl N - OH CH2Cl N Cl O O Nordiazepam CH3CO CH3CO H H O N N O O C CH3 O N + H Cl O -H Trasposizione di Polonowski O O C CH3 Cl CH3COOIdrolisi Ossazepam N Sintesi dello Zaleplon CH3 O CH3 N N O CH3 O ∆ CH3 N H CH3 O N CH3 CN O NaH EtI NH2 + N N CH3 N H CH3 CN N N AcOH CH3 O H3C O N H O H3C CH3 N ∆ O N CH3 CH3 CH3 IPNOTICI AZOTATI NON CICLICI - Carbammati Sono utilizzati per curare casi lievi di insonnia. Possono dare dipendenza come i barbiturici. C CH2 C HC OCONH2 CH3 C OCONH2 H2C CH OCONH2 CH2CH2CH3 CH2 OCONH2 Meprobamato (Edenal, Perequil, Selem, Stensolo) Etinamato Esapropimato (Merinax) Il Meprobamato ha proprietà miorilassanti ed è talvolta usato nel piccolo male. L'Esapropimato viene utilizzato nell'insonnia da stati iperemotivi. Sintesi del Meprobamato COOC2H5 COOC2H5 CH2 CH3I C2H5O-Na+ CH CH3 C3H7I C2H5O-Na+ COOC2H5 COOC2H5 CH2OH LiAlH4 COOC2H5 C CH3 CH2 CH2 CH3 CH2OH C CH3 CH2 CH2 CH3 COOC2H5 O H2N C NH2 Zn(OCOCH3)2 Meprobamato - Amidi e uree Br C2H5 CH CH CONH2 H3C CH3 C2H5 CH C CONH2 CH3 C2H5 Valnoctamide Ibrotamide Vengono utilizzate negli stati ansiosi e nell'insonnia. C2H5 CO NHCONH R C C2H5 R = COCH3 CH C CO NHCONH2 C2H5 Br R=H H3C Carbromale Acetilcarbromale Ectilurea Sono sedativi ipnotici di breve durata. L'attività ipnotica è dovuta alla presenza del bromo che è pure causa della tossicità. IPNOTICI NON AZOTATI (alcoli, aldeidi) - Alcoli Gli alcoli ad azione ipnotica sono terziari caratterizzati dalla presenza di un alogeno e/o di un gruppo acetilenico. CH3 Cl3C C CH3 OH Cloretone (Clorbutanolo) Ha anche un'azione anestetica sfruttata in odontoiatria. CH3 C2H5 C C CH OH Metilpentinolo Sedativo-tranquillante più rapido e intenso del Meprobamato - Aldeidi CH3 O H3C Cl O O Cl C Cl O C . H2O H Cl Cl CH3 Cl reduttasi in vivo H3C H3C N OH Cl Cl Odore sgradevole C CH2OH ed irritante le mucose. Cl N(CH3)2 N C CH Cloralio idrato E' un potente ipnotico. La sua azione è dovuta al suo metabolita che potenzia la durata d'azione dell'aldeide. Paracetaldeide E' il composto più attivo e meno tossico. Ha un odore sgradevole ed irrita le mucose. Cloralio idrato OH O . (CCl3.CH(OH)2)2 Dicloralfenazone (Samiclor) Simile al Cloralio ma meno irritante la mucosa gastrica. Ha lieve azione analgesica ESTRATTI DALLE PIANTE Diversi estratti dalle piante, quali Radix valerianae, Glandulae lupuli, Rauwolfia serpentina, Passiflora incarnata, e Avana sativa, mostrano proprietà ipnotiche-sedative. - Radix valerianae CH3 HOOC C CH N H CH3 COCH3 CH3 α-Metil-pirrilchetone Acido valerenico H OCOCH2CH(CH3)2 H H OCOCH2CH(CH3)2 CH3COOCH2 O O Valepotriato - Glandulae lupuli O (CH3)2C CHCH2 COCH2CH(CH3)2 HO OH HO CH2CH C(CH3)2 Humulon (Acido α-lupulinico) OH (CH3)2C CHCH2 O (CH3)2C CHCH2 COCH2CH(CH3)2 OH CH2CH C(CH3)2 Lupulon (Acido β-lupulinico)