La razza come mito
3. Voltaire: la teoria della
pluralità delle razze
Lezioni d'Autore
Antonio Zatta, Stabilimenti de’ Francesi, Inglesi e Spagnoli nelle
Isole Antille, Venezia, 1779, dal sito www.ideararemaps.com
Teoria climatica e monogenismo
Inizi del ‘500  la teoria climatica: l’azione
esercitata da cause naturali, come i fattori
atmosferici e climatici, spiega la varietà dei
corpi, dei caratteri morali e degli ingegni
nei diversi popoli.
La teoria climatica suffraga la concezione del
monogenismo biblico di un’origine unica di
tutta l’umanità dal seme di Adamo e l’ipotesi
biologica fissista: tutte le forme viventi hanno
origine da un unico atto creativo di Dio e si
sono conservate immutate fino a oggi.
Il poligenismo
Poligenismo: origine naturale e spontanea
degli uomini dalla terra al pari di tutti gli altri
animali.
Voltaire, in polemica con il monogenismo
biblico e con la concezione cartesiana del
carattere universale della ragione umana
sostiene l’integrazione della teoria del
determinismo climatico con una
concezione poligenetica delle razze
umane che sarebbero discese non da un’unica
coppia, ma da più coppie, con differenti
caratteristiche, apparse sulla terra
contemporaneamente.
La gerarchia razziale
Dalla constatazione di apparenti dislivelli di
cultura e attitudini mentali tra le
popolazioni, Voltaire formula l’ipotesi
dell’esistenza di una scala gerarchica tra le
razze.
Essai sur les moeurs et l'esprit des
nations del 1756: la specie umana ha in
comune il possesso degli stessi organi vitali,
dei sensi e del movimento, ma “solo un cieco
può mettere in dubbio che i bianchi, i negri, gli
albini, gli ottentotti, i lapponi, i cinesi e gli
americani siano razze completamente diverse”.
Voltaire e Diderot
Diderot: contro l’etnocentrismo
Denis Diderot condanna l’etnocentrismo
che legittima l’etnocidio, la propensione a
sottomettere ogni altro gruppo etnico e a
distruggere il suo relativo patrimonio culturale.
Nel Supplemento al viaggio di
Bougainville (1773), critica radicalmente i
fondamenti culturali ed etici della civiltà
europea, in particolare il colonialismo, e fa
l’elogio della vita naturale dei tahitiani.
L’uguaglianza delle razze
Voltaire divide le razze, dalla superiore
alle inferiori, e paragona i selvaggi agli
animali, a uomini dotati di una ragione
imperfetta, privi di qualsiasi interesse per la
conquista e talmente stupidi da farsi
schiavizzare, pur essendo in forte superiorità
numerica.
Per Diderot il progresso è inteso come
conformazione alla legge naturale, mentre
la civiltà imprigiona l’uomo in un abisso senza
fine.
FINE
Lezioni d'Autore
Scarica

Scarica il materiale per la LIM in