La Regione Lombardia e il suo impegno per
la salvaguardia delle risorse genetiche animali
Interventi di studio, salvaguardia e sviluppo
U.O.O. Servizi Integrati per le imprese agricole
Maria Lina Sandionigi – Elena Leschanz - Rossana Tonesi
Giornata tematica
Gestione Genetica delle razze caprine locali e presentazione del software
SELCAPRE
18 febbraio 2013
Strumenti di intervento
Ricerca per conoscere meglio le popolazioni zootecniche
locali in funzione della salvaguardia e della valorizzazione
dei prodotti
Consulenza tecnica per supportare modelli sostenibili di
produzione che garantiscono un reddito agli allevatori
Misure di sostegno finanziario per compensare il divario
delle minori produzioni tra razze cosmopolite e autoctone
Riferimenti normativi
• Convenzione di Rio de Janeiro 1992 -1°atto formale dei paesi firmatari per la tutela della
biodiversità ( L.124/1994)
• Trattato Fao 2001 - (L.101/2004 Regioni attuano il trattato Mipaaf monitora e riferisce a livello
internazionale)
Conservazione, uso sostenibile delle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura, per
la ripartizione giusta/equa dei vantaggi derivati dalla loro utilizzazione, per un’agricoltura
sostenibile ed un elevato grado di sicurezza alimentare
• DM 5/3/2001 Regolamentazione e finalità delle Banche e dei conservatori di germoplasma
• Comitato Mipaaf – Regioni, per favorire l’applicazione del trattato FAO (luglio 2004)
• Reg. Ce n. 870/2004 - Programma di conservazione, caratterizzazione e utilizzazione delle
risorse genetiche in agricoltura, azioni mirate e inventario europeo
• Accordo di Programma Quadro Multiregionale in materia di Biodiversità 2006 (Min. Ambiente,
Min. Sviluppo Economico e Regioni) – Programma pluriennali di interventi – delibera Regione
Lombardia N. 3493/2006)
Riferimenti normativi
Gruppo di competenza Biodiversità vegetale ed animale –
struttura organizzativa della Rete Interregionale per la ricerca agraria, forestale,
acquicoltura e pesca – 2005
1) Documento “Definizione di metodologie, tecniche e strumenti idonei per la caratterizzazione
genetica, la conservazione, e la valorizzazione dei prodotti delle razze autoctone di interesse
zootecnico”
2) Piano Nazionale per la Biodiversità di interesse agricolo (PNBA)- approvato da Conferenza
Stato Regioni febbraio 2008
Regolamento del comitato permanente delle risorse genetiche (Mipaaf – Regione – Miur - Min.
Ambiente)
Piano Nazionale per la Biodiversità di interesse Agricolo
(PNBA)
Approvato il 14 febbraio 2008 dalla Conferenza Stato-Regioni.
Il progetto di attuazione di tale piano, prevede tre fasi:
• fase "A" da condurre a livello nazionale direttamente
dal MiPAAF per definire gli strumenti operativi minimi,
comuni e condivisi per la ricerca e l'individuazione di
varietà e razze locali, la loro caratterizzazione, la
definizione del rischio di erosione/estinzione e infine
per la loro corretta conservazione "in situ", "on farm"
ed "ex situ".
• fase "B" da condurre a livello territoriale anche con
progetti interregionali, volta essenzialmente
all'applicazione degli strumenti operativi definiti nella
fase "A" suddetta, per l'individuazione, la
caratterizzazione, la valutazione e la conservazione
delle varietà e razze locali. E’ importante riuscire a
collegare il tutto al PSR.
• fase "C" attivazione dell’Anagrafe nazionale delle
varietà e razze-popolazioni locali e del sistema
nazionale di tutela e valorizzazione della biodiversità
di interesse agrario anche con progetti interregionali
LINEE GUIDA
6 luglio 2012: Decreto del MiPAAF
“Adozione delle linee guida nazionali
per la conservazione in situ, on farm ed
ex situ, della biodiversità vegetale,
animale e microbica di interesse
agrario”, che sono state formalmente
presentate a Bologna il21 novembre
2012.
Il PNBA prevede 2 milioni di euro per
anno per il primo triennio di attuazione.
Per la fase A sono stati impegnati
450.000,00 Euro circa
Proposta di legge nazionale
3 proposte di legge unificate in un unico testo
approvato il 16 maggio 2012 e attualmente all’esame
della XIII Commissione permanente
Punti essenziali:
•
•
•
•
•
•
tutela della biodiversità agraria da rischi di contaminazione ed erosione
genetica con una anagrafe nazionale della biodiversità vegetale ed animale
creazione di una rete nazionale degli agricoltori ed allevatori custodi
stanziamento di un fondo nazionale per la tutela dal rischio di inquinamento
genetico (chi inquina paga)
libera circolazione di semi all’interno della rete dei coltivatori custodi in tutto il
territorio nazionale
istituzione degli itinerari della biodiversità
interventi di stimolo e sostegno alla ricerca nel campo dell’agrobiodiversità
Leggi regionali
Regione
Legge
Ente deputato all’attuazione
Emilia Romagna
L.R N.1/2008 «Tutela del patrimonio di razze e
varietà locali di interesse agrario del territorio
emiliano-romagnolo»
Regione Emilia Romagna Assessorato
all’Agricoltura
Friuli Venezia Giulia
L.R. n: 11/2000 «Tutela delle risorse genetiche
autoctone di interesse agrario e forestale»
ERSA (Agenzia regionale per lo Sviluppo Rurale)
BaGAV (banca del germoplasma autocotnno
vegetale regionale) presso l’Univerisotà degli
Studi di Udine
Lazio
L.R. n. 15/2000 «Tutela delle risorse genetiche
autoctone di interesse agrario»
Arsial (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e
l’innovazione in agricoltura Lazio) Area Studi e
Progetto
Marche
L.R. n. 12/2003 «Tutela delle risorse genetiche
animali e vegetali del territorio marchigiano»
ASSAM (Agenzia per i servizi nel Settore
Agroalimentare Marche)
Toscana
L.R. n.64/2007 «Tutela e valorizzazione del
patrimonio di razze e varietà locali di interesse
agrario, zootecnico e forestale»
ARSIA (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e
l’innovazione in Agricoltura (Area ProduzioniRazze e varietà Locali)
Umbria
L.R. n. 25/2001 «Tutela delle risorse genetiche di
interesse agrario»
Regione
Basilicata
L.R. n. 26/2008 «Tutela delle risorse
genetiche autoctone vegetali ed animali di
interesse Agrario»
Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale ed
Economia Montana - Regione
Liguria
L.R. n. 28/2009 «Disposizioni in materia di tutela e
valorizzazione della biodiversità»
Regione
Finalità leggi regionali
preservare e tutelare le risorse genetiche animali e vegetali
Prevedono tra l’altro:
•
la creazione di un Registro (o Repertorio) per la tenuta degli elenchi delle specie,
razze, varietà, popolazioni, cultivar e cloni di interesse regionale
•
l’istituzione di commissioni tecnico-scientifiche preposte alla valutazione delle
domande di iscrizione al Registro/Repertorio regionale
•
la definizione di appositi piani pluriennali d’intervento, articolati solitamente in
programmi operativi annuali, nei quali vengono stabilite le linee guida per la
tutela delle risorse genetiche. Nell’ambito di questi piani alcune regioni
prevedono specifici contributi per la realizzazione delle attività previste
La Regione Toscana e la Regione Friuli Venezia Giulia si sono dotate di
una Banca del germoplasma, gestita rispettivamente dall’ARSIA
(http://germoplasma.arsia.toscana.it/ Germo/index.php) e dall’Università
degli Studi di Udine.
Legge
n. 30/1991
disciplina della
riproduzione
animale
Riferimenti normativi
Integrata dalla
Legge
n. 280/1999
Strumento base per la salvaguardia e la valorizzazione economica delle razze/specie
MIPAAF
AIA – ANA – ASSONAPA – ANAS (Banca dati, Schemi di conservazione)
PACF
REGIONI
RR.AA. – LL.GG. – CC.FF.
APA – ARA (Raccolta dati, misurazioni morfologiche e produttive)
D.M. 403/2000
(regolamento della L. 30/91)
Art. 20
Inseminazione artificiale per le razze autoctone e per i tipi etnici a limitata diffusione
Le regioni, previa comunicazione al Mipaaf, possono autorizzare, su specifica
richiesta dei CP dello sperma, la raccolta del materiale seminale di riproduttori
maschi di razze autoctone e tipi etnici a limitata diffusione, iscritti nell'apposito
registro anagrafico, direttamente nelle aziende che li ospitano.
L'utilizzo dell'inseminazione artificiale è coordinato dall'A.I.A
nel quadro dell’attività di recupero e potenziamento promossa per tali razze e tipi
etnici dal Mipaaf o dalle Regioni.
Livello nazionale / regionale - razze Caprine-Ovine
Libri Genealogici, Registri Anagrafici e
Controlli Funzionali della produttività
 capra Orobica (Libro Genealogico 1992 e Registro Anagrafico)
 capra Verzasca (Registro Anagrafico 1997)
 Pecora di Corteno (Registro Anagrafico 1997)
 capra Frisa (Registro Anagrafico 1997)
 capra Bionda dell’Adamello (Registro Anagrafico 1997)
 capra Lariana (Registro Anagrafico 2001)
 pecora Brianzola (Registro Anagrafico 2001)
Livello nazionale / regionale - razze Bovine
Registri Anagrafici e Controlli Funzionali
della produttività
 Varzese Ottonese (Registro Anagrafico 1989)
 Cabannina (Registro Anagrafico 1989)
 Bianca di Val Padana o Modenese (Registro Anagrafico 1989)
Iniziative promosse dalle Associazione Provinciali Allevatori
con le Comunità ed Enti locali
• valorizzazione del patrimonio delle razze autoctone
• recupero del legame storico culturale con il territorio e l’ambiente
• affermazione e miglioramento dei prodotti locali
strumento per la tutela e la conservazione
delle razze non sottoposte a un piano
nazionale di selezione
Registro anagrafico delle
razze bovine autoctone e
a limitata diffusione
conserva le informazioni genealogiche
dei
soggetti iscritti al fine della conservazione
delle popolazioni con particolare
attenzione al
• mantenimento della variabilità
genetica
• promozione della valorizzazione
economica
Commissione tecnica
centrale (CTC)
studia e determina i criteri e gli indirizzi per la conservazione delle razze ammesse al
registro delle razze autoctone, con particolare riferimento alla conservazione della
variabilità genetica.
• espleta i compiti relativi al funzionamento del Registro anagrafico;
• coordina e controlla, anche con ispezioni, il lavoro degli Uffici periferici e degli allevamenti per
assicurare uniformità e tempestività di esecuzione di quanto stabilito nel presente disciplinare o da
delibere della CTC;
• elabora e pubblica i dati rilevati e forniti dagli Uffici Periferici;
• predispone i certificati genealogici;
• diffonde altri documenti e pubblicazioni inerenti il registro anagrafico;
• propone la nomina di esperti di razza, ed provvede alla loro formazione seguendo gli indirizzi della
CTC
Uffici periferici (UP)
Ufficio centrale (UC)
• espletano, nell’ambito del territorio di propria competenza, le attività del Registro anagrafico,
secondo le disposizioni e le modalità operative dettate dall’UC;
• svolgono le attività di informazione, verifica, raccolta di dati e di campioni biologici previste dalle
delibere della CTC secondo le istruzioni dell’Ufficio centrale;
• trasmettono nei tempi e modi indicati dall’UC i dati ed i campioni di cui alla lettera precedente;
• rilasciano i documenti ufficiali del registro anagrafico secondo le modalità stabilite dall’UC;
• segnalano all’UC gli allevatori che richiedono l’iscrizione all’albo degli allevatori
• segnalano tempestivamente all’Ufficio centrale qualsiasi irregolarità o
• anomalia riscontrata.
Sono esperti di razza, scelti tra allevatori e tecnici competenti nell’allevamento e nelle
caratteristiche della razza o specifica popolazione; sono incaricati dell’effettuazione degli
esami morfologici
Corpo degli esperti
Attività di registro
L’iscrizione al registro anagrafico è volontaria
Possono essere ammessi al registro anagrafico, e iscritti all’elenco degli
allevamenti :
proprietari di animali appartenenti a una delle razze di interesse per il registro
anagrafico che:
• si impegnino a svolgere l’attività prevista dal registro anagrafico;
• consentano la rilevazione dei dati relativi agli eventi vitali e riproduttivi degli
animali iscritti almeno con la frequenza minima prevista dal disciplinare dei
controlli della produttività
• identifichino gli animali (Anagrafe nazionale)
• effettuino la valutazione morfologica (esperti di razza)
• tengano il registro aziendale degli atti fecondativi in monta naturale (D.M.
403/2000)
• Effettuino i CIF inseminazione artificiale (D.M. 403/2000)
Caprini – Ovini
Patrimonio zootecnico LG/RA – Regione Lombardia
2001
razza
n. aziende
2009
n. fattrici
n. aziende
2011
n. fattrici
n. aziende
n. fattrici
C. Verzasca
41
1.381
23
809
19
863
C. Bionda
Adamello
82
1.756
103
2.792
101
2700
C. Orobica
63
779
70
1.365
80
1563
116
1.900
78
1.819
81
1920
63
1.866
66
1808
17
332
13
245
45
739
35
856
399
9.722
395
9955
C. Frisa
C. Lariana
P. di Corteno
18
201
P. Brianzola
Tot.
320
6.017
Fattrici ovi-caprini
Bovini
Patrimonio zootecnico LG/RA – Regione Lombardia
2001
razza
n. az.
n.
capi
2009
di cui
fattrici
n. az.
n.
capi
2011
di cui
fattrici
n. az.
n.
capi
di cui
fattrici
Grigio Alpina
0
0
34
186
114
43
179
122
Rendena
0
0
15
101
62
14
106
63
Bianca Val Padana
0
0
4
65
35
5
112
56
Varzese-Ottonese
8
34
20
149
81
23
163
59
Cabannina
0
0
8
47
24
7
31
14
Pinzgau
0
0
12
22
13
30
58
39
Reggiana
0
0
8
12
9
7
12
7
Garfagnina
0
0
1
9
3
1
5
2
Pontremolese
0
0
1
3
1
1
7
3
Pustertaler
0
0
1
2
1
2
5
2
Totale
8
34
104
596
343
133
678
367
28
28
Fattrici bovini
Vacca vincitrice
Varzi 1981
Attività di Ricerca Regione Lombardia
 Programma di recupero della razza Ottonese-Varzese nel
territorio dell’Oltrepò Pavese – Convenzione tra Regione
Lombardia e Università degli Studi di Milano – Facoltà di
Agraria e Veterinaria (1980);
 Piano di salvaguardia e valorizzazione del bestiame bovino
“Varzese” (1° rapporto anno 1983 – 2° rapporto anno 1987);
nel 1990 istituzione da parte del MAF (Ministero Agricoltura e Foreste) del Centro
nazionale per la salvaguardia del germoplasma animale (ConSDABI dal 1992), con il
supporto di AIA e del Comune di Circello (BN)
Attività di Ricerca della Provincia di Pavia
 Ricerca sul comportamento delle vacche Varzesi – Ottonesi riguardo
la produzione di latte in tre diversi nuclei di controllo (UNIMI, in
collaborazione con APA PV, APA AL, APA GE; APA PC e Provincia di
Milano, Regione Lombardia)
 Verifica dei dati anagrafici delle vacche presenti sul territorio pavese
per formulare piani di accoppiamento adeguati a ridurre la
consanguineità
Attività di Ricerca della Provincia di Milano
 Progetto BIOdiversità nasce nel 2001 come necessità di tutelare
l’unica razza autoctona lombarda a forte rischio d’estinzione
 Antica Razza Varzese – un progetto comune, un traguardo
raggiunto e un nuovo obiettivo in collaborazione con la Riserva
Naturale Regionale Bosco WWF di Vanzago – 1° nucleo d’allevamento
anno 2001
 Antica Razza Varzese – un progetto comune, un traguardo raggiunto
e un nuovo obiettivo in collaborazione il Parco Regionale delle Groane
– 2° nucleo d’allevamento anno 2003
Bionda
dell’Adamello
Verzaschese
Orobica
Frisa
Attività di Ricerca Regione Lombardia

Progetti per la zootecnia minore (LLRR n. 68/81 e n. 6/97) – contributi in conto
capitale per l’incremento, il miglioramento e la difesa dell’apicoltura,
dell’elicicoltura e delle altre specie appartenenti alla zootecnia minore
Istituto Sperimentale Italiano L. Spallanzani:
 Conservazione e valorizzazione delle razze caprine autoctone in
Lombardia;
 Indagine sulle varianti genetiche della caseina in capre
Verzaschesi, Frise, Orobiche e Bionde dell’Adamello (genotipi:
forti, medi, deboli e nulli);
 Analisi materiale seminale e attività di inseminazione artificiale;
 Progetto Pilota filiera produttiva latte/formaggio nell’allevamento
della razza caprina Verzaschese;
Livello regionale
 S.A.T.A.(Servizio di Assistenza Tecnica agli Allevamenti)
dal 1995 Sezione Bovini e Caprini–Ovini - Monitoraggio della qualità
del latte e dei derivati
Servizio Regionale di consulenza agli allevatori finalizzato al miglioramento della
competitività, della qualità e della sicurezza delle principali produzioni
zootecniche, alla gestione sostenibile anche attraverso la diffusione delle
innovazioni tecniche nel rispetto dei principi e delle norme di tutela del
consumatore, dell’ambiente e del benessere animale.
 Progetto pilota - Osservatorio piccoli ruminanti 2005-2006
Aral e Apa della Lombardia
Individuazione di strumenti tecnico – economici per la gestione aziendale per il
miglioramento del reddito in un contesto di sviluppo sostenibile
Programma Regionale di Ricerca in campo agricolo
2010 - 2012
Obiettivo specifico del comparto zootecnico e foraggicoltura
Valorizzazione della biodiversità e delle razze animali autoctone
Azione a) definizione di strategie per la valorizzazione delle razze e delle
popolazioni locali a rischio di estinzione e per il mantenimento
della biodiversità zootecnica
Azione b) definizione di nuovi criteri per una gestione degli allevamenti
orientata alla valorizzazione e tipizzazione delle produzioni,
alla salvaguardia e presidio del territorio e dell’ambiente
Progetti realizzati nell’ambito dei programmi di ricerca
ANNO
TITOLO
1999
Valorizzazione delle razze caprine autoctone della Lombardia in funzione zootecnica
ed ambientale
2002
Qualificazione del sistema alimentare nell’allevamento della capra da latte in aree
montane e collinari
2003
Valorizzazione delle carni caprine e dei prodotti trasformati
2003
Applicazione di strumenti avanzati per la gestione della biodiversità di popolazioni
zootecniche in Lombardia
2005
Allevamento caprino in Lombardia: stato igienico-sanitario e produzioni
2006
Tecnologie
innovative
per
dell’allevamento caprino (2006);
2009
Valutazione del contenuto di urea nel latte caprino come strumento per il
contenimento dell’escrezione azotata e la riduzione del costo della razione
alimentare
2009
Creazione e gestione di una banca di microrganismi autoctoni per la
caratterizzazione di formaggi caprini delle valli varesine: ricerca applicata alla
formaggella del luinese DOP
il
miglioramento
dell’efficienza
produttiva
Livello comunitario
 Reg. CE 2052/88 - Obiettivo 5 B FEOGA ( attivato nel 1995)
Con misure finalizzate al miglioramento della filiera produttiva
zootecnica ed allo sviluppo dell’attività agrituristica
 Reg. CE 2078/92 (Misura D2)
 Programma di Sviluppo Rurale
2000 – 2006
Misura F Azione 5 “Misure Agroambientali – salvaguardia delle
razze animali locali minacciate di estinzione”
2007 – 2013 Misura 214 azione H1 “Pagamenti Agroambientali – salvaguardia
delle risorse genetiche”
Reg. (CEE) 2078/92 – misura D2. Anno 1999
Razze bovine, caprine e ovine
PROVINCIA
n° domande
n. capi
Importo Euro
BG
34
533
9.684,00
BS
54
920
16.722,00
CO
25
927
16.848,00
LC
43
933
16.962,00
SO
158
3.192
58.038,00
MI
1
8
1.520,00
VA
6
477
8.676,00
totale REGIONE
325
7.039
Stima contributi erogati nel quinquennio
128.450,00
€ 635.000,00
Programma di Sviluppo Rurale 2000-2006
Misura F azione 5 - anno 2005
Razze
Capra Orobica o di Valgerola
Capra Bionda dell'Adamello
Pecora di Corteno
Pecora Brianzola
Capra Frisa Valtellinese o Frontalasca
Capra Verzaschese
Capra di Livo o Lariana
Varzese o Ottonese
TOTALE REGIONALE COMPLESSIVO
Numero di
domande
Numero
di
capi
Importo liquidato
39
50
13
17
57
24
34
4
238
1.330
1.685
175
345
1.517
1.146
1.511
26
7.883
39.525,00
50.415,00
5.310,00
10.440,00
45.960,00
34.740,00
45.780,00
5.200,00
237.370,00
VALORE STIMATO DI CONTRIBUTO EROGATO NEL QUINQUENNIO
1,2 MEURO
Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013
Misura 214 H
RAZZE CAPRINEOVINE
N.
DOMANDE
N.CAPI
CONTRIBUTO AMMESSO
Capra Bionda
dell'Adamello
79
1.654
51.786,01
Capra di Livo o Lariana
100
1.990
62.307,00
Capra Frisa valtellinese o
Frontalasca
81
1.845
57.995,29
Capra Orobica o di
Valgerola
85
1.527
47.968,20
Capra Verzaschese
32
1.026
33.821,65
Pecora Brianzola
60
1.058
33.264,00
Pecora di Corteno
15
209
6.552,00
TOTALE
452
9.306
293.694,20
Razze
animali
locali
minacciate
d’estinzione
–
anno di
riferimento
2011
Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013
Misura 214 H
Razze
RAZZE BOVINE
N.
DOMANDE
N.CAPI
CONTRIBUTO
AMMESSO
Bianca Val Padana
o Modenese
18
125
19.317,48
Cabannina
7
19
3.157,63
Grigio Alpina
3
19
3.520,59
Rendena
13
62
8.868,27
Varzese Ottonese
31
97
16.837,31
TOTALE
72.322
322
51.701,28
animali
locali
minacciate
d’estinzione
–
anno di
riferimento
2011
+ 26,3%
rispetto al
2005
Livello comunitario (1)
Progetti Interreg Italia – Svizzera
2000-2006 Progetto Pilota per il recupero, la caratterizzazione e la
valorizzazione del patrimonio genetico transfrontaliero: razza
caprina Nera di Verzasca. (CM Valli Luinesi, Allevatori Nera di
Verzasca, Associazione contadini ticinesi) localizzazione Varese e C.
Ticino
2007-2013 Valorizzare l’allevamento e i prodotti della razza autoctona
Nera di Verzasca negli ecosistemi montani (R.Lombardia,
Cantone Ticino, CM Valli del Verbano, Allevatori Nera di
Verzasca, Fed. Ticinese Consorzi Allevamenti caprino e ovino)
Livello comunitario (2)
Progetti Interreg Italia - Svizzera
2000-2006 Valorizzazione dell’allevamento delle specie minori in montagna per
la produzione di carne e di prodotti tipici trasformati; (Regione
Locarnese e Valle Maggia, Unione Proviciale di Sondrio )
localizzazione Sondrio, Varese e C. Ticino
2007-2013 Valorizzazione e caratterizzazione dei prodotti lattiero caseari
caprini attraverso la valutazione del legame tra il pascolo, la tipicità
e la qualità del latte e dei formaggi
(Fondazione Fojanini di Sondrio,Associazione Polo
Poschiavo,Cnr,Apa Sondrio) localizzazione: Sondrio e C. Grigioni
Accordo Quadro 2006
Regione Lombardia- CNR
2008 – Convenzioni operative dei Progetti
Progetto 2 “Risorse biologiche e tecnologiche
innovative per lo sviluppo sostenibile del sistema agroalimentare” (composto da 5 sottoprogetti)
Valore del sottoprogetto 4 pari a € 1.492.000,00; il contributo di
RegioneLombardia è pari a € 742.000,00
Accordo Quadro 2012-2014
Regione Lombardia - CNR
(Direzione Centrale Programmazione integrata)
2013 – Bando interno CNR per l’attuazione di
programmi di ricerca, sviluppo e valorizzazione del
capitale umano con ricadute dirette sul sistema della
ricerca sul territorio lombardo
Comitato (CNR - Regione Lombardia) selezionerà i
migliori progetti che verranno finanziati
(Valore complessivo 20 MEURO – contributo R. Lombardia 10 MEURO)
Sottoprog. 4
obiettivo
Caratteriz.ne e
gestione genetica
di popolazioni
zootecniche
1. Tipizzazione
high-throughput
delle razze bovine
per la diagnostica
e la selezione
Selezione
Assistita bovini
2. Creazione della
Banca delle
Risorse Genetiche
Animali Lombarde
Banca per:
Bovini – Varzese
Ovina –
Brianzola
Caprina
3. Sviluppo di
modelli di
miglioramento
genetico nelle
razze caprine
locali lombarde
Esecutori e
partners
•IBBA – CNR
•VSA UNIMI
•LGS
•ASSOCIAZ.
NAZIONALI DI
RAZZA
•IBBA – CNR
•VSA UNIMI
•ARAL
•IBBA – CNR
•VSA UNIMI
•ARAL
LABANK
CRIONET.IT
SELCAPRE
Prodotti legati alla razza
 Prodotti Tipici:
DOP Formaggella del Luinese (capra Verzasca e altre)
 Prodotti Agroalimentari Tradizionali:
latte
Fatulì (c.Bionda Adamello)
carne
Capretto da latte pesante (c.Verzasca)
Agnello di razza Brianzola (p.Brianzola)
Cuz (pecora di Corteno)
Altri prodotti tradizionali di capra-pecora
Cadolet di capra, Motelì, Sta’el (Valcamonica)
Caprini (Lombardia)
Violino di capra (Valli del Luinese, Valchiavenna)
Violino di capra o pecora (Valcamonica)
 Salamini di capra (Comasco e Varesotto)
Alcune considerazioni …..
 La presenza del consumatore sui luoghi di produzione costituisce uno
stimolo ed un’occasione di sviluppo;
 Si ricerca un prodotto identificabile di qualità e di provenienza certa;
 Strumenti disponibili per valorizzare i prodotti legati alla tradizione e alla
razza: ricerca/sperimentazione, consulenza, promozione prodotti,
animazione rurale;
 E’ necessario rendere collegabile il prodotto al luogo di produzione in
modo da rendere evidente il legame di originalità che lega la razza, la
cultura del luogo, le tecniche di produzione;
 Allevatori e comunità locali come fattore determinante di salvaguardia e
sviluppo economico sostenibile;
Quali prospettive e azioni efficaci da intraprendere …

Piano Nazionale per la Biodiversità di interesse Agricolo (PNBA)
 L. 30/91- Registri Anagrafici –
Quali informazioni/strumenti
all’allevatore e ai tecnici per una efficace salvaguardia ?
 PSR 2014-2020 – Misura/e più incisive per un’effettiva
salvaguardia in un percorso di sostenibilità ambientale ed
economica
 Reg.UE n.1151/2012 - art 31 «Prodotto di montagna» ?
 Gruppo regionale di lavoro sulla biodiversità animale ?
 Legge regionale?
Grazie per l’attenzione …..
FINE…!!
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ARAGON
RAZZA NERA DI VERSASCA
(FOTO G. Bruni)
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Maria Lina Sandionigi, Elena Leschanz & Rossana