:: lunedì 10 settembre 2012
1
Basta con le “scuole miste”?
Intervista a Patrizio Romano, presidente di “FarFamiglia”
GIUSEPPE BRIENZA
ROMA
«La famiglia nasce dall’unione indissolubile di un uomo e una donna, è aperta alla vita ed è
la prima responsabile dell’educazione dei figli». E’ quanto si legge nello Statuto dell’associazione
di promozione sociale “far-Famiglia” (www.farfamiglia.it), fondata a Roma nel 2005 con
l’obiettivo di aiutare genitori a educare i propri figli attraverso un progetto educativo completo e la
promozione di “Scuole di Famiglia”.
Far-Famiglia aderisce ad una confederazione mondiale di associazioni che perseguono scopi
analoghi, lo IEEE (“Instituto Europeo de Estudio de la Educación”, http://www.ieee.com.es/), con
sede a Madrid che, dal giugno scorso, ha visto un cambio di direzione, con la guida assunta
dall’ingegnere civile spagnolo José María Corominas, padre di cinque figli e dirigente di una
“Business School” di fama internazionale, il “Center for International Finance” dell’Università di
Navarra. Lo IEEE è oggi diffuso in una quindicina di paesi sparsi in 4 continenti.
A proposito delle nuove prospettive di far-Famiglia e le dinamiche educative odierne
abbiamo intervistato il presidente dell’associazione, il dott. Patrizio Romano, anch’egli padre di
famiglia numerosa e medico chirurgo con un Master in “Educazione Familiare” allo IEEE.
A cosa si dedica specificamente l’associazione “far-Famiglia”?
«Innanzitutto ad aiutare padri, madri e docenti nell’educazione dei figli e degli alunni. Nelle
dodici città d’Italia dove siamo oggi presenti, la cosa più bella è che i genitori che hanno
frequentato i nostri corsi hanno scoperto il gusto di educare con efficacia e con passione i propri
figli».
In quali città organizzate i vostri corsi?
«L’associazione promuove con regolarità corsi a Brescia, Bergamo, Milano, Torino, Trieste,
Venezia, Firenze, Pistoia, Bologna, Pescara, Sassari e, naturalmente, a Roma. La Pontificia
Università della Santa Croce ha espresso il suo apprezzamento per il nostro progetto educativo e ha
curato la pubblicazione dei nostri libri: finora ne sono stati pubblicati dieci».
Collaborate anche con altre realtà familiari italiane?
«Dal 2007 Far-Famiglia è socio ordinario del Forum delle Associazioni Familiari e di
questo vorrei ringraziare il dottor Gianni Astrei, compianto medico pediatra cattolico, per molti anni
consigliere nazionale del Forum delle famiglie ed ideatore del Fiuggi Family Festival».
Altre associazioni europee sono in contatto con voi?
«Collaboriamo attivamente con lo I.E.E.E. di Madrid, che è un’organizzazione senza fini di
lucro, fondata nel 1991 da Fernando Corominas, un ingegnere navale spagnolo sposato e padre di 4
figli, innamorato del suo compito di educatore e grande esperto di orientamento familiare. Dalla
fine degli anni 1980, alla luce dei suoi studi di pedagogia all’Università di Navarra e di
neurofisiologia a Stanford ed Harvard, egli decise infatti di dedicare tutta la sua vita nella
formazione dei genitori come educatori efficaci e di fornire loro tutti i contributi migliori che le
nuove pedagogie e la neurofisiologia infantile avevano messo a punto».
Qual è a suo avviso il migliore progetto educativo per i giovani?
«Uno degli obiettivi principali di far-Famiglia è proprio che ogni coppia di genitori voglia
impostare un progetto educativo per i propri figli. Noi lo chiamiamo Programma di Educazione
2
Familiare (P.E.F.) ed è un piano di formazione permanente diretto ai genitori quali principali
educatori dei loro figli. Il P.E.F. sviluppa un progetto innovativo in cui si valorizza l’educazione
della volontà accanto alle capacità fisiche e intellettuali, all’affettività e ai valori».
Che cosa significa educare la volontà?
«Educare la volontà significa mettere in atto tutti i mezzi necessari affinché i figli diventino
persone libere e responsabili, con carattere ed energia interiore, capaci di farsi un progetto di vita e
di realizzarlo nonostante le difficoltà che incontrano. Tutto ciò si concretizza vivendo bene le virtù
umane. Si educa quindi in modo tempestivo, efficace, preventivo, con l’esempio, motivato e
personalizzato».
Che cos’è l’educazione tempestiva?
«Lo sviluppo delle nuove pedagogie, alla luce dei periodi sensitivi e degli istinti guida, ha
portato gli specialisti a dare impulso al processo educativo in età opportuna, favorendo, mediante
un’appropriata stimolazione, il massimo sviluppo delle capacità potenziali della persona. La
stimolazione cerebrale durante la prima maturazione dei neuroni moltiplica le connessioni tra di
loro e favorisce un maggior sviluppo neuronale. Questo processo è il punto di partenza per
l’educazione tempestiva della volontà».
3
Scarica

1 :: lunedì 10 settembre 2012 Basta con le “scuole miste”? Intervista