Reinhard Bauer Elmo De Angelis Kylene De Angelis Elisabeth Frankus Giulio Gabbianelli Klavdija Kocis Stefan Kremser Bodil Mygind Madsen Niels Christian F. Vestergaard Tanja Wehr Sabine Wiemann Sabine Zauchner Manuale EduCoRe Il presente progetto di EduCoRe (141844-LLP-1-2008-1-AT-GRUNDTVIG-CMP) è finanziato con il sostegno della Commissione europea. L’autore è il solo responsabile di questa pubblicazione e la Commissione declina ogni responsabilità sull’uso che potrà essere fatto delle informazioni in essa contenute. Contenuto La numerazione dei seguenti esercizi corrisponde alla struttura del programma formativo. 1.2 COME POSSO PARLARE DELLA MIA DISABILITA’ E DELLE SUE CONSEGUENZE? . . . . . 3 1.3.1 COME SONO ORA? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 1.3.2 QUAL’E’ LA MIA MOTIVAZIONE? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 1.3.3.1 COME AFFRONTO I MIEI TIMORI? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 1.3.3.2 BREVE SCENETTA PER IDENTIFICARE LE STRATEGIE DI GESTIONE DELLA DISABILITA’ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 2.1.1 DEFINIRE OBIETTIVI INDIVIDUALI REALISTICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 2.1.2 MAPPA CONCETTUALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 2.2.1 LA VIA („strada“) DELLA CARRIERA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 2.2.2 DOMANDE GIORNALISTICHE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 2.3.1 LA MATRICE DI EISENHOWER . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 2.3.2 COME FACCIO A MIGLIORARE IL MIO CORAGGIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 3.1 Episodio Critico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 3.1.1 COME COMUNICO? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 3.2 PREPARARE UN VIAGGIO DI VACANZA ALL’INTERNO DEL GRUPPO . . . . . . . . . . . . . . . 14 3.3 IL MIO COMPORTAMENTO IN CASO DI DISCUSSIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 3.4 SIMULAZIONE DEL CONFLITTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 4.1 COME SONO LE DINAMICHE DEL PRESENTE MERCATO DEL LAVORO? . . . . . . . . . . . . . 17 4.2 CERCARE SOSTEGNO PER LE PERSONE CON BISOGNI SPECIALI . . . . . . . . . . . . . . . . . 4.3.1 SCRIVERE UN CURRICULUM VITAE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4.3.2 COME LEGGERE UNA PUBBLICITà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4.3.3 COME SCRIVERE UNA LETTERA PER UNA DOMANDA DI LAVORO . . . . . . . . . 4.3.3.1 COSA DEVO EVITARE MENTRE SCRIVO UNA LETTERA DI RICHIESTA DI LAVORO? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 19 21 21 23 Parte 3: Manuale EduCoRe 4.4 DEFINIZIONE DI DIVERSI TIPI DI STRATEGIE PER LA RICERCA DI UN LAVORO . . . . . . 24 4.5.1 DEFINIRE DIVERSE DOMANDE PER UN COLLOQUIO DI LAVORO . . . . . . . . . . . 25 4.5.2 COME MI COMPORTO DURANTE UN COLLOQUIO DI LAVORO? . . . . . . . . . . . . 26 2 5.1 ASPETTATIVE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27 5.2 BAROMETERO DELLA PUBBLICA OPINIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28 1.2 C OME POSSO PARLARE DELLA MIA DISABILITA’ E DELLE SUE CONSEGUENZE? Motivazione L’attività intende incoraggiare le persone ad affrontare la loro disabilità e ad identificare le conseguenti limitazioni e restrizioni che possono influenzare la loro vita professionale. Questo permette ai pazienti di avere una visione realistica delle proprie potenzialità per quanto concerne la re-integrazione nel mercato del lavoro e nella società. Riassunto delle attività Il partecipante si esercita a parlare delle proprie disabilità e descrivere le conseguenze delle proprie disabilità da entrambi punti di vista. Referenze: nessuna ■■ Identificare ed affrontare le proprie disabilità ■■ Essere capaci di esprimere le proprie disabilità e le sueconseguenze per la re-integrazione nel mercato del lavoro e nella società ■■ Parlare con gli altri pazienti delle proprie disabilità Metodo di formazione applicato di gruppo Accessori ■■ Carta ■■ Penne Numero di partecipanti: 3–12 Durata dell’attività: 1 ora Descrizione dell’attività Il formatore chiede ai pazienti di costruire gruppi da tre persone. Lui/lei distribuisce un foglio con alcune domande (vedi appendice) e le legge ad alta voce ai partecipanti per evitare ambiguità. Poi, ad una delle tre persone del gruppo, sarà fatta una delle domande dagli altri due. Dopo aver completato tutte le domande (e forse altre che sorgeranno durante l’intervista) si cambiano i ruoli: la persona che ha già parlato della sua disabilità farà le domande insieme all’altro partner del gruppo alla terza persona. La persona può prendere appunti se vuole. Dopo che tutte e tre le persone avranno parlato delle loro disabilità il formatore farà delle riflessioni con l’intero gruppo su come si sono sentiti sia nel fare che nel rispondere a queste domande. Risorse/Appendici Domande: ■■ Che tipo di disabilità hai? ■■ Da dove deriva? ■■ Hai delle limitazioni? Se si di che tipo? ■■ Come influiscono le tue disabilità sul futuro del tuo lavoro? ■■ Che cosa devi cambiare nel tuo lavoro futuro rispetto al lavoro precedente? 1.2.1 COME SONO ORA? Motivazione L’attività intende identificare i cambiamenti di personalità dei partecipanti paragonando il prima e il dopo l’ incidente o la malattia. I partecipanti diventano consapevoli di come questi cambiamenti influenzano la loro vita professionale e privata. L’esercizio si focalizza sulla vita lavorativa. Obiettivi ■■ Identificare il cambiamento della propria personalità. ■■ Riflettere su questi cambiamenti facendo riferimento alla propria vita lavorativa (futura). Metodo di formazione usato ■■ Lavoro a coppie Accessori ■■ Carta ■■ Penna Parte 3: Manuale EduCoRe Obiettivi ■■ Lavoro Suggerimenti per il formatore ■■ Il formatore deve assicurare una atmosfera rilassata tra i partecipanti così che essipossano parlare della loro disabilità senza timore ■■ Il formatore deve sapere che i partecipanti possono essere emotivi 3 Numero di partecipanti: 2–10 1.2.2 QUAL’E’ LA MIA MOTIVAZIONE? Durata dell’attività: 1.5–2 ore Motivazione Il desiderio di lavorare spesso non è influenzato soltanto dalla propria motivazione ma anche dalle aspettative degli altri. Questo significa che alcune aspettative esterne potrebbero influenzare la propria scelta di carriera. Questo esercizio aiuta i partecipanti a filtrare le proprie motivazioni e le aspettative degli altri facendo riferimento alla propria re-integrazione nella vita professionale. Descrizione dell’attività Quest’attività è divisa in due fasi: Nella prima fase i partecipanti scelgono un partner con cui lavorare. Il formatore consegna un foglio con domande specifiche (vedi appendice) ad ogni partecipante. Per prima cosa, ai pazienti si chiede di pensare da soli alle risposte. Possono prendere appunti su un foglio. Nella seconda fase dell’esercizio, i pazienti presentano i loro risultati al loro partner di lavoro. Alcuni pazienti possono volontariamente parlare della propria percezione nel gruppo in plenaria. Questa ultima fase di esercitazione deve essere moderata dal formatore. Suggerimenti per il formatore ■■ il formatore deve sapere che ci possono essere dei partecipanti emotivi ■■ Il formatore deve sapere che l’attenzione può passare dalla vita professionale a quella privata. In questo caso il formatore deve assicurare che si ritorni all’argomento principale, vale a dire la vita lavorativa. Riassunto delle attività Con l’aiuto delle domande specifiche distribuite dal formatore, gli allievi possono identificare i cambiamenti nel loro comportamento professionale e nella loro personalità paragonando la loro vita prima e dopo la malattia o l’incidente. L’ambiente professionale potrebbe essere diverso da quello precedente oppure ci potrebbe essere bisogno di una nuova struttura organizzativa. Parte 3: Manuale EduCoRe Referenze: nessuna 4 Risorse/Appendice Domande: ■■ Cosa ho fatto/farò durante le pause? Con chi ho trascorso/ trascorrerò questo tempo e come? ■■ Come ho comunicato/comunicherò e come ho collaborato con i miei colleghi/superiori? ■■ Come ho evitato/eviterò situazioni stressanti? ■■ Come ho reagito/ reagirò se non ho potuto/posso compiere attività specifiche? Come ho comunicato /comunicherò questo ai miei superiori? ■■ Come chiedo/chiederò aiuto se non sono stato capace/non sarò capace di compiere delle attività specifiche? Obiettivi ■■ Identificare le proprie motivazioni facendo riferimento al lavoro futuro ■■ Identificare le aspettative delle altre persone Metodo di formazione usato ■■ Auto apprendimento ■■ Lavoro in coppie Accessori ■■ Carta ■■ penne Numero di partecipanti: 2–12 Durata delle attività: 1 ora Descrizione dell’attività Il formatore distribuisce i fogli ai partecipanti e spiega cosa devono fare: al centro del foglio c’è un cerchio disegnato chiamato „il mio lavoro“ che indica il lavoro futuro del paziente. Attorno a questo c’è un cerchio più grande che è disegnato per scrivere le proprie motivazioni sulla parte destra e le aspettative delle altre persone sulla sinistra. Inoltre ci sono delle caselle separate che si possono compilare con altre influenze. Come prima attività gli allievi impiegano il loro tempo per compilare questo documento in modo onesto. In un secondo momento, scambiano i loro risultati con un’altra persona. Quando ritornano nell’assemblea i pazienti possono volontariamente presentare i loro documenti agli altri. Il formatore rileva che è importante distinguere tra „la mia motivazione“ e le „aspettative degli altri“ perché non ha senso fare le cose soltanto perché gli altri se lo aspettano. Una persona si deve concentrare sempre su cosa vuole veramente anche se ci sono delle richieste nella nostra società che devono essere prese in considerazione (per esempio la massima indipendenza finanziaria possibile dallo stato). Suggerimenti per il formatore ■■ Il formatore deve assicurare tutto il tempo necessario per questo primo punto (lavoro individuale) ■■ il formatore deve sapere che ci possono essere dei partecipanti emotivi ■■ I formatori devono sapere che i pazienti possono percepire che le loro motivazioni sono influenzate dagli altri Riassunto delle attività I partecipanti identificano la differenza tra la loro motivazione e quella che viene dagli altri facendo riferimento alla loro vita futura. Accessori ■■ Lavagna (Pin board) ■■ Cartoncini ■■ Pennarelli colorati Numero di partecipanti: 2–12 Durata dell’attività: 1,5 ore Referenze: nessuna Risorse/Appendice Materiali cartacei per i partecipanti Altri influssi Altri influssi mia Descrizione dell’attività Il formatore chiede ai partecipanti i timori che appaiono loro quando pensano al loro primo giorno di lavoro futuro. I partecipanti scrivono sui cartoncini ciò che gli viene in mente e lo attaccano alla lavagna. Dopo aver selezionato quanto più dichiarazioni possibili il formatore fa un riassunto cercando di raggrupparli. Insieme al formatore tutti i pazienti cercano di trovare le strategie per affrontare questi timori, non è il formatore che per primo suggerisce le possibilità ma sono i partecipanti stessi. e Altri influssi Altri influssi 1.2.2.1 COME AFFRONTO I MIEI TIMORI? Motivazione Il ritorno alla vita professionale – al lavoro precedente oppure ad uno nuovo - spesso viene associato al timore o alla preoccupazione. Affrontare ed esprimere questi timori è importante non soltanto perché le persone capiscono di non essere sole– tutti i pazienti lottano con qualche tipo di timore -, ma anche perché è più facile trovare modi per trattarli se sono esplicitati piuttosto che repressi. Questo esercizio ha l’obiettivo di identificare i timori, per affrontare il problema e superarlo. Obiettivi ■■ Riconoscere i propri timori legati al ritorno al lavoro ■■ Stabilire dei modi per affrontare le paure Suggerimenti per il formatore ■■ Il formatore deve incoraggiare i partecipanti a scrivere le loro paure e le aspettative negative sul loro primo giorno o periodo di lavoro ■■ Il formatore deve moderare il processo per trovare la strategia per affrontare i timori. ■■ Il formatore deve assicurare che la concentrazione sia stabilita in maniera positiva sul modo di trattare le paure e non sull’identificazione del problema „timore“. ■■ Il formatore deve essere in grado di fornire un analisi psicoterapeutica delle diverse paure/ansie del paziente, in caso di emergenza di psicosi o altra malattia psicologica. Questo significa che il formatore deve avere una qualifica appropriata oppure deve saper indirizzare il paziente in caso di emergenza. Riassunto delle attività I partecipanti pensano ai loro timori ed alle aspettative negative riferiti al loro lavoro futuro; lo scopo di questo esercizio non è quello di concentrarsi troppo sul problema ma di trovare dei risultati lavorando sulle possibili strategie di sopravvivenza. Parte 3: Manuale EduCoRe Il mio lavoro motivazion tative degli alt pet ri s a Metodi di formazione usati ■■ Brainstorming ■■ Discussioni di gruppo 5 Referenze: nessuna Risorse/Appendice: nessuna 1.2.2.2 BREVE SCENETTA PER IDENTIFICARE LE STRATEGIE DI GESTIONE DELLA DISABILITA’ Motivazione Questa attività mira da un lato ad affrontare le barriere dello sviluppo della carriera in situazioni concrete e dall’altro a sviluppare strategie alternative per gestirle. Mentre si recitano le scene i partecipanti imparano a recitare in situazioni difficili. Obiettivi ■■ Trattare situazioni dove la disabilità di una persona viene presentata come una barriera per lo sviluppo della carriera ■■ Incoraggiare i partecipanti a pensare alle diverse possibili soluzioni ■■ Rafforzare la creatività ed il coraggio ■■ Promuovere il pensiero positivo Metodo di formazione usato ■■ Giochi di ruolo Accessori ■■ Lavagna con fogli girevoli ■■ Pennarelli colorati ■■ Cartoncini colorati ■■ Spazio per il role play Numero di partecipanti: 3–10 Parte 3: Manuale EduCoRe Durata dell’attività: 1–1,5 ore 6 Descrizione dell’attività Il formatore chiede ai partecipanti di pensare alle diverse barriere e difficoltà che si possono presentare nello sviluppo della loro carriera. Si scambiano le idee con gli altri, scrivono da una a tre idee sul cartoncino e le attaccano alla lavagna con fogli girevoli. Il formatore riassume le informazioni raccolte ed insieme all’intero gruppo sceglie una situazione. La barriera scelta sarà brevemente recitata. Alcuni volontari reciteranno. Poi racconteranno agli altri com’è stato per loro recitare questa specifica situazione. Prima gli altri guarderanno la recita e poi daranno un riscontro su ciò che hanno visto. Dopo aver analizzato la scena dimostrata l’intero gruppo penserà ad una o più strategie per migliorare la situazione della persona coinvolta. Una possibile soluzione su cui tutti saranno d’accordo sarà trasformata in una piccola messa in scena. Di nuovo tutti gli osservatori, compreso il formatore, esprimeranno le loro osservazioni agli attori che a loro volta condivideranno le loro sensazioni. Lo scenario può essere ripetuto scegliendo un’altra situazione. Suggerimenti per i formatori ■■ Se i gruppi sono grandi si possono dividere in due gruppi più piccoli e questo significa che si possono recitare due scene alla volta (in due stanze diverse); ■■ Forse i formatori dovranno motivare i partecipanti a recitare ■■ l formatore deve assicurare tutto il tempo necessario per il riscontro in entrambe Ie procedure Riassunto delle attività Questa attività permette ai partecipanti di trovare strategie per risolvere situazioni difficili. Recitare una simulazione in cui la prima volta vengono messe in scena le difficoltà di una determinata situazione e la seconda volta, la loro possibile gestione, permette ai pazienti di percepire i cambiamenti del loro comportamento sulla loro pelle. E’ importante per loro capire che, sebbene siano persone affette da qualche tipo di disabilità, hanno l’opzione di cambiare la situazione con la loro propria volontà. Non si possono aspettare che siano le altre persone a cambiare la situazione per loro. Referenze: nessuna Risorse/Appendice: nessuna 1.2.3 D EFINIRE OBIETTIVI INDIVIDUALI REALISTICI Motivazione Avere un’idea chiara di una situazione ed una definizione precisa di un obiettivo professionale è la base per agire in modo orientato verso un obiettivo. Per tutti e per i pazienti dei centri di riabilitazione in particolare, è importante non vivere nel passato ma guardare in avanti e avere visioni su cosa si vuole raggiungere. Tradurre in parole gli obiettivi professionali può aiutare ad avere chiarezza sul proprio obiettivo. Obiettivi ■■ Definire obiettivi concreti ■■ Assicurarsi che sia un obiettivo veramente personale e non uno imposto ■■ Definire le fasi per raggiungere gli obiettivi Accessori ■■ Carta ■■ Penna Numero di partecipanti: 2–14 Durata dell’attività: 40–60 minuti Descrizione dell’attività Il formatore chiede ai partecipanti di pensare da uno a tre obiettivi importanti della loro vita professionale che vogliono raggiungere. Per concretizzare questi obiettivi il più accuratamente possibile il formatore consegna un elenco di domande che dovrebbero essere usate dai pazienti. I partecipanti lavorano in coppie: uno fa la domanda, l’altro risponde facendo riferimento ai propri obiettivi e prende alcuni appunti. Dopo 15 minuti i ruoli si scambiano il narratore diventa la persona che fa le domande. Dopo che ogni paziente ha risposto alle domande i partecipanti si scambiano i risultati tra loro. Suggerimenti per il formatore ■■ Il formatore distribuisce la lista delle domande e le discute brevemente con i partecipanti; ■■ Qualche volta ci vuole più tempo per concretizzare un obiettivo quindi il formatore deve essere più flessibile con il tempo ■■ Se c’è soltanto un partecipante, sarà il formatore a fare le domande ■■ Il formatore deve sapere che gli obiettivi professionali spesso si affiancano agli obiettivi privati/sociali, come il lavoro/vita sociale, assumere delle responsabilità, lavorare in team, accettare sostegno da colleghi/amici/famiglia, ecc.. Riassunto delle attività Durante questa esercitazione i partecipanti affrontano i loro obiettivi professionali in modo molto intensivo. Le domande non soltanto aiutano a sfidare i loro obiettivi ma anche ad identificare possibili punti oscuri o difficoltà. Referenze: nessuna Risorse/Appendice Domande: ■■ COSA? ■■ Quali sono i miei obiettivi personali? ■■ Ho una visione chiara del mio obiettivo professionale? ■■ PERCHÈ? ■■ Perché devo raggiungerlo? questo è un obiettivo importante per me? ■■ Questo è l’obiettivo che io voglio raggiungere o è qualcosa che vogliono le altre persone (amici, famiglia, colleghi, ecc.)? ■■ PERCHÉ NO? ■■ Ho dei timori per quanto riguarda il mio obiettivo? Se si, di che tipo? ■■ COME? ■■ Di che tipo di risorse ho bisogno per raggiungere il mio obiettivo? ■■ Ho già usato queste risorse in un’altra situazione? ■■ Qual è il primo passo verso il mio obiettivo? ■■ QUANDO? ■■ Quando lo voglio raggiungere? ■■ Ho un programma temporale concreto? ■■ Come faccio a sapere che ho raggiunto il mio obiettivo? (indicatori) ■■ Ecc. ■■ Perché 2.1.2 MAPPA CONCETTUALE Motivazione La mappa concettuale è un diagramma usato per rappresentare parole, idee, mansioni o altri elementi collegati, disposti attorno ad una parola chiave o una idea centrale. Le mappe concettuali sono usate per generare, visualizzare, strutturare e classificare idee, Servono come aiuto nello studio, nella organizzazione, nel problem solving e nel prendere le decisioni (Wikipedia). Quindi utilizzare le mappe concettuali come forma di brainstorming è una tecnica molto buona per aiutare le persone a sviluppare e programmare nuove idee oppure a concretizzare gli obiettivi. Può essere fatto da una o più persone allo stesso tempo. Obiettivi ■■ Sviluppare nuove idee ed obiettivi; ■■ Rendere concreti e visualizzare le idee e gli obiettivi. ■■ Avere una visione di un soggetto/obiettivo. ■■ Creare nuove idee ed obiettivi Metodo di formazione usato ■■ Auto apprendimento Accessori ■■ Carta ■■ Pennarelli colorati Parte 3: Manuale EduCoRe Metodo di formazione applicato ■■ Lavoro in coppie Numero di partecipanti: 1–15 Durata dell’attività: 20–40 minuti 7 Descrizione dell’attività I partecipanti selezionano un obiettivo su cui vogliono lavorare. Ogni persona usa una mappa concettuale che creata autonomamente. Il formatore spiega come si crea una mappa concettuale strutturata ad albero: i partecipanti scrivono o disegnano i propri obiettivi al centro della pagina e poi pensano alla relazione degli elementi esterni con quelli al centro (secondo livello). Il collegamento tra le parole/immagini ed il soggetto principale sarà visualizzato con l’aiuto di linee. Sarà aggiunto un terzo livello: i partecipanti associano i propri pensieri, scritti o disegnati, agli articoli nuovi. Di nuovo le linee dimostrano le relazioni tra il secondo ed il terzo livello. A seconda delle necessità si possono aggiungere livelli successivi. I partecipanti possono presentare le loro mappe concettuali agli altri partecipanti se vogliono. Suggerimenti per i formatori ■■ Il formatore deve spiegare come si disegna una mappa concettuale; ■■ Con l’aiuto dell’appendice il formatore illustra come potrebbe essere una mappa concettuale; ■■ Il formatore può menzionare che ci sono diversi strumenti di mapping anche su web come ad esempio „free mind“ Riassunto delle attività I pazienti dei centri di riabilitazione spesso non hanno una visione o una idea della loro futura vita personale o professionale. La tecnica della mappa concettuale può aiutare le persone ad avere pensieri ed idee più chiari. Durante questo processo gli obiettivi possono diventare chiari oppure ne possono apparire di nuovi. Parte 3: Manuale EduCoRe Referenze 1. Wikipedia / The Free Encyclopedia: http://en.wikipedia.org/ wiki/Mind_map 2. BUZAN, Tony; BUZAN, Barry (2006) THE MIND MAP BOOK 3. http://www.mindmapinspiration.com 8 Risorse/Appendice 2.2.1 LA VIA (“strada”) DELLA CARRIERA Motivazione La via della carriera è una tecnica per far fronte alla propria vita lavorativa. Il formatore incoraggia i partecipanti ad analizzare i punti più importanti della loro carriera. La via della carriera non contiene soltanto la vita professionale del passato e del presente dei pazienti ma anche la loro futura occupazione. La strategia di disegnare il percorso personale della carriera aiuta i partecipanti a visualizzare la loro carriera professionale evidenziando la fase di apprendimento. Inoltre i partecipanti imparano a presentarsi davanti ad altre persone. Obiettivi ■■ Avere una visione globale della propria carriera professionale ■■ Visualizzare la propria vita lavorativa passata, presente e futura; ■■ Promuovere la creatività facendo riferimento ad ulteriori passi occupazionali ■■ Parlare davanti a persone che ascoltano ■■ Praticare l’auto presentazione Metodo di formazione applicato ■■ Auto apprendimento ■■ Lavoro in coppie ■■ Presentazione Accessori ■■ Carta ■■ Pennarelli colorati ■■ Riviste, giornali ■■ Colla ■■ Forbici Numero di partecipanti: 1–15 Durata dell’attività: 1–1.5 ore Mappa concettuale della felicità Descrizione dell’attività Il formatore spiega l’idea della via della carriera: I partecipanti sono incoraggiati a disegnare il proprio percorso lavorativo fin dalla primissima esperienza d’apprendimento fino all’idea futura. I pazienti possono scrivere o ritagliare figure dai giornali per esprimere le loro esperienze di apprendimento o lavorative. Durante questa fase dell’esercizio i partecipanti lavorano da soli. Dopo 30–40 minuti presentano la loro via della carriera ad un’altra persona che dà un parere sull’elaborato. I partecipanti volontari possono presentare la propria via della carriera all’intero gruppo chiedendo alle altre persone un riscontro. Suggerimenti per i formatori ■■ Il formatore può dare alcuni esempi di come potrebbe essere una via della carriera ■■ Il formatore può aiutare i partecipanti all’inizio dell’esercizio mentre fanno la domanda come „Quale è stata la tua prima esperienza di apprendimento (professionale)?“, „Qual è stato il tuo primo lavoro?“, „Che idee di lavoro hai?“, „Che cosa vuoi imparare entro i prossimi 5/10/20/30 anni?“, ecc. ■■ Dopo che una persona ha presentato il proprio percorso lavorativo all’assemblea il formatore può chiedere agli altri partecipanti di pensare che cosa significa per la persona che presenta apprendere e lavorare. Il formatore può chiedere alle persone che danno un riscontro di cercare di scoprire qual è il ruolo di apprendimento nella carriera della persona che sta presentando. ■■ Le Riassunto dell’attività Questa attività incoraggia i partecipanti ad usare la loro creatività per la presentazione del loro lavoro e della vita di apprendimento: dopo che il formatore ha spiegato che cosa può comprendere e come si presenta la strada della carriera i partecipanti hanno il tempo di esprimere le loro idee e le esperienze su un foglio di carta a parole o con le figure ritagliate da un giornale. Descrizione dell’attività Per mostrare le domande il formatore scrive ogni parola su un foglio di carta e le attacca alla lavagna (pin board): Chi?, cosa?, Quando?, Dove?, Perché?,e Come?. I partecipanti pensano all’obiettivo professionale che vogliono raggiungere. Il formatore li divide in coppie: Uno fa il ruolo del giornalista e l’altro il ruolo della persona intervistata. Con l’aiuto delle domande: Chi?, Cosa?, Quando?, dove?, Perché?, e Come? Il paziente che ricopre il ruolo del giornalista mira a raccogliere più informazioni possibili sugli obiettivi professionali dell’altra persona e dsulle competenze richieste per quella professione. La persona che fa le domande prende appunti. Dopo 10 minuti di intervista la persona reporter presenta ciò che ha appreso all’altro paziente che può poi a sua volta aggiungere ulteriori informazioni se mancano gli elementi fondamentali. Di nuovo con lo stesso tipo di lavoro a coppie, i partecipanti sottolineano e scrivono le abilità e le competenze che servono alla professione a cui si mira. Come ultimo punto la persona intervistata segna quelle competenze che già possiede e le evidenzia con un colore e quelle che deve ancora acquisire con un’altro colore. Rispondendo alle domande che si riferiscono all’obiettivo della propria professione,vedendo le competenze necessarie e quelle che devono essere acquisite è possibile aiutare le persone ad avere un quadro più chiaro del proprio obiettivo occupazionale. Risorse/Appendice: nessuna 2.2.2 DOMANDE GIORNALISTICHE Motivazione Nel giornalismo il concetto delle cinque „W“ (conosciute anche come le cinque „W“ ed una H) viene usato nello stile delle notizie e delle indagini di polizia viene considerato come sistema base per la raccolta di informazioni. E’ la formula che si usa per avere un quadro „completo“ di qualche cosa. Le domande sono: Chi?, Cosa?,Quando?,Dove?, Perché?, e Come?. Ogni domanda dovrebbe avere una risposta basata sui fatti. Fondamentalmente, nessuna di queste domande può essere risposta con un semplice „Si“ o „no“. Fare domande è un buon modo per stimolare il processo del pensiero e stimolare la creatività. Obiettivi ■■ Con l’aiuto di domande giornalistiche i partecipanti imparano ad analizzare profondamente il loro obiettivo professionale; ■■ Le domande giornalistiche mirano ad identificare le abilità e le competenze necessarie per ricoprire una specifica professione; Metodo di formazione usato ■■ Lavoro in coppie Accessori ■■ Carta ■■ Penne colorate ■■ Lavagna (Pin board) Numero di partecipanti: 2–10 Durata dell’attività: 40–60 minuti Suggerimenti per i formatori ■■ Il formatore scrive le domande prima che i partecipanti inizino l’esercizio ■■ Il formatore spiega agli allievi che fanno le domande (giornalisti) che possono usare soltanto le sei domande suggerite ■■ Il formatore deve assicurare abbastanza tempo per l’ultima fase dell’esercizio (riflessione: quali sono le competenze che servono per i relativi mestieri e quali sono le competenze che Parte 3: Manuale EduCoRe Referenze: nessuna domande giornalistiche aiutano i partecipanti ad avere un quadro chiaro dello scopo della loro professione e dei requisiti. 9 le persone devono portare con sé ed eventualmente acquisire per adempiere alle richieste del lavoro?) Riassunto delle attività In una prima fase i partecipanti devono analizzare i loro obiettivi professionali ed i loro requisiti con l’aiuto di domande giornalistiche. Poi si identificano quelle competenze che le persone già possiedono e quelle che invece devono essere acquisite. Questo esercizio aiuta gli allievi non soltanto a stimolare il pensiero ed a promuovere la creatività ma anche ad identificare le competenze esistenti e mancanti richieste per compiere il lavoro che si aspira a fare. Referenze 1. http://en.wikipedia.org/wiki/5_Ws 2. http://www.mycoted.com/Five_Ws_and_H Risorse/Appendice CHI? COSA? PERCHE? COME? QUANDO? DOVE? Parte 3: Manuale EduCoRe 2.3.1 LA MATRICE DI EISENHOWER 10 Motivazione Tutte le mansioni e le attività che regolano la nostra vita sono composte da due dimensioni: importanza del contenuto da un lato e urgenza del completamento dall’altra. Sono urgenti tutte quelle cose che si devono fare immediatamente per prevenire le conseguenze negative. Sono importanti tutte le attività nella propria vita che non devono essere fatte al momento ma potrebbero essere determinanti a lungo andare e possono essere importati per la propria soddisfazione. Queste due dimensioni hanno un ruolo importante per quanto riguarda il fare qualche cosa oppure per tralasciare qualcos’altro. La matrice di Eisenhower è un metodo per scoprire quali mansioni, punti o attività devono essere fatti immediatamente, si possono fare più tardi, possono essere delegati o cancellati. Obiettivi ■■ Dare priorità e strutturare le proprie mansioni, attività e punti ■■ Chiarire quali attività devono essere svolte immediatamente, quali si possono fare più tardi, quali possono essere delegate o cancellate. Metodo di formazione usato ■■ Auto apprendimento ■■ Lavoro in coppie Accessori ■■ Fogli da distribuire ■■ Carta ■■ Penne Numero di partecipanti: 1–10 Durata dell’attività: 20–40 minuti Descrizione dell’attività Il formatore spiega la matrice di Eisenhower, compresi i quattro tipi di mansioni. Poi chiede ai partecipanti di pensare ad un obiettivo che vogliono raggiungere entro i prossimi due mesi (per esempio cercare un lavoro, cambiare casa, prepararsi per le vacanze ecc.). I pazienti sono incoraggiati dal formatore a definire e scrivere tutte le attività che devono completare per raggiungere i propri obiettivi nella matrice Eisenhower. Dopo 15 minuti i partecipanti scambiano il loro lavoro con il compagno vicino oppure con l’intero gruppo. Le altre persone danno un riscontro sull’attività. Suggerimenti per il formatore ■■ Il formatore deve spiegare in che cosa consiste la matrice di Eisenhower; ■■ Il formatore si deve assicurare che tutti i partecipanti abbiano capito la differenza tra urgenza ed importanza; ■■ Il formatore può dare degli esempi o aiutare i partecipanti a dividere i compiti, attività, ecc. nei quattro tipi di mansione. Riassunto delle attività La matrice di Eisenhower è un metodo per dare priorità alle mansioni ed alle attività. Con il suo aiuto i partecipanti possono distinguere tra i punti che devono essere fatti immediatamente, quelli che si possono fare più tardi, quelli che possono essere delegati o eliminati. Questa tecnica non è utile soltanto per la programmazione del proprio futuro ma anche per grandi compiti che a prima vista sembrano ingestibili. Strutturando le singole attività uno scopo può perdere la propria complessità. Referenze 1. http://revver.com/video/372647/using-the-eisenhower-matrix/ 2. http://wiki.ywambrussels.be/kb/index.php/The_Eisenhower _Matrix 3. Kustenmauer, tiki; seiwert, lothar j. (2004) how to simplify your life, Frankfurt, new York, Campus Risorse/Appendici LA MATRICE DI EISENHOWER I M P O R T A N Z A Importanza elevata e molto urgente Importanza elevata e non urgente Attività A Attività B Bassa importanza e molto urgente Bassa importanza e non urgente Attività C Attività D URGENZA Attività A Queste attività che sono molto importanti ed anche molto urgenti devono essere fatte immediatamente. Le persone che occupano molto tempo in queste attività sono spesso molto stressate e sovraccaricate. Attività B Queste attività che sono molto importanti ma non urgenti possono essere eseguite più tardi. La maggior parte di queste attività e mansioni non hanno un profitto a breve termine mentre possono essere molto importanti a lungo termine. Se le persone usano abbastanza tempo sulla programmazione delle mansioni B lo stress ed il sovraccarico dalle mansioni A possono essere ridotti e si possono sviluppare nuove prospettive e visioni. Attività C Le attività C non sono molto importanti ma sono molto urgenti. Queste attività sono spesso confuse con le attività A: la differenza tra l’ attività A e C è che quest’ultima può essere delegata ad altre persone mentre l’attività A deve essere svolta da te stesso. Attività D Queste attività non sono né importanti né urgenti. Ciò significa che sono superflue e si possono eliminare. Alcune interviste mostrano che il tempo medio di lavoro di un operaio è distribuito in: 15% per le attività A 20% per le attività B 65% per le attività C A causa delle priorità delle attività la distribuzione del tempo lavorativo può essere cambiato per: 65% per le attività A 20% per le attività B 15% per le attività C 2.3.2 C OME FACCIO A MIGLIORARE IL MIO CORAGGIO Motivazione Coraggio, conosciuto anche come volontà, intrepidità, e forza d’animo, è l’abilità di affrontare timore, dolore, rischio, incertezza o intimidazione. Il „coraggio fisico „ è il coraggio di fronte al dolore fisico, alle avversità, o alla minaccia di morte, mentre „il coraggio morale“ è l’abilità di agire in modo giusto di fronte all’opposizione popolare, alla vergogna, allo scandalo o allo scoraggiamento. Il coraggio è la capacità di affrontare il timore di fronte al dolore, al pericolo, all’incertezza o all’intimidazione. Le persone coraggiose difendono i propri diritti. Non cedono alla pressione negativa dei compagni. Obiettivi ■■ Questo esercizio serve per stimolare il coraggio e l’autostima dei partecipanti ■■ I partecipanti sono incoraggiati a dare la propria definizione di coraggio ■■ I partecipanti sono incoraggiati a migliorare il loro coraggio Metodo di formazione usato ■■ Lavoro di gruppo Accessori ■■ Carta ■■ Penna ■■ Lavagna di sughero Numero di partecipanti: 1–10 Durata dell’attività: 50–60 minuti Descrizione dell’attività Il formatore chiede ai partecipanti cosa sanno della parola coraggio. Poi presenta cinque modi pratici per sviluppare il coraggio dal sito web South Ossian Connection (vedi le referenze ) e scrive tutte queste possibilità su un foglio di carta. Poi, chiede al gruppo cosa ne pensa di ogni singola dichiarazione: ■■ Cerca di conoscere le tue forze invece di guardare le tue debolezze ■■ Predisponiti a pensare in modo positivo Parte 3: Manuale EduCoRe 4. CALUWÈ, LEÒN; VERMAAK, HANS (2002) LEARNING TO CHANGE: A GUIDE FOR ORGANIZATION CHANGE AGENTS 11 ■■ Inizia con attività semplici ed elabora fino a raggiungere delle attività più impegnative ■■ Guarda alle diverse possibilità invece di soffermarti sulla vulnerabilità dei tuoi problemi ■■ Cerca di essere persistente Durante il processo di brainstorming il formatore prende degli appunti e scrive delle parole chiave sui rispettivi fogli. Dopo aver discusso tutte e cinque le modalità per sviluppare il coraggio mette i cinque fogli di carta sulla lavagna di sughero. In seguito i partecipanti hanno 10 minuti per pensare alla propria strategia per sviluppare e migliorare il coraggio ed alla definizione dello sviluppo del coraggio. Condividere i propri pensieri con gli altri membri del gruppo è una cosa volontaria e non obbligatoria. Alla fine di questo esercizio i pazienti sono incoraggiati dal formatore a pensare da tre a cinque situazioni della loro vita professionale in cui proveranno a fare pratica, a sviluppare e migliorare il loro coraggio secondo la propria definizione. Come prima attività, i partecipanti possono scambiare i propri programmi con gli altri se vogliono. Parte 3: Manuale EduCoRe Suggerimenti per il formatore ■■ Il formatore deve sottolineare che i cinque modi in cui sono stati presentati lo sviluppo del coraggio potrebbero non essere adatti a tutti ■■ Il formatore deve assicurare ai partecipanti abbastanza tempo per pensare alle proprie definizioni sul coraggio ■■ Il formatore non deve forzare i partecipanti a raccontare la loro definizione di coraggio agli altri ■■ Per ridurre lo stress tra i partecipanti il formatore può fare degli esempi di come applicare la definizione dello sviluppo del coraggio nella propria vita quotidiana. Riassunto delle attività I partecipanti sono incoraggiati a trattare gli argomenti relativi al coraggio. Dopo aver conosciuto cinque modi per migliorare il coraggio e le strategie di sviluppo agli allievi viene chiesto di trovare la propria strategia/definizione di sviluppo del coraggio. Questo mira a trovare un modo personale per stimolare il proprio coraggio. Mettere la teoria in pratica è lo scopo dell’ultima fase di questa attività. Referenze 1. http://en.wikipedia.org/wiki/Courage 2. http://www.southasianconnection.com/articles/125/1/SixPractical-Ways-To-Develop-Courage/Page1.html Risorse/Appendice: nessuna 12 3.1 Episodio Critico Motivazione Diverse situazioni della vita lavorativa giornaliera permettono ai partecipanti di vedere le situazioni da diversi punti di vista. Obiettivi ■■ Far conoscere possibili fonti di incomprensioni ■■ Vedere le situazioni da diversi punti di vista ■■ Diventare più sensibili Metodo di formazione usato ■■ Discussione di gruppo Accessori: Nessuno Numero di partecipanti: 2–15 Durata dell’attività: 1 ora Descrizione dell’attività Il formatore presenta le seguenti scene che possono servire come possibili basi per le domande e per gli esercizi: ■■ Sei sempre un po’ in ritardo per le riunioni interne ed hai sempre pronta una scusa divertente per il tuo ritardo. A causa di una malattia non sei potuto andare a lavorare per un paio di settimane. Oggi è il secondo giorno da quando sei ritornato in ufficio e c’è una riunione interna. Entri nella stanza, ma non ti viene un commento buffo. Come ti senti? ■■ Alcuni dei tuoi colleghi sono in piedi nella mensa aziendale e sono intenti ad avere una conversazione animata. Ti avvicini per farne parte ma in quel momento rimangono in silenzio e ti guardano. Quali sono i pensieri che ti vengono in mente? ■■ Hai la sensazione che il collega, con cui sei andato/a d’accordo fino ad ora, ha cambiato il suo comportamento nei tuoi confronti da quando sei rientrato/a. Non scherza più con te ed è diventato/a più riservato/a verso di te nei suoi comportamenti. ■■ Quest’anno l’uscita aziendale sarà lo „slittino estivo“. A causa della tua salute sai già che non potrai partecipare. Come reagisci? Come primo punto agli allievi viene chiesto di lavorare in coppie facendo una riflessione su una o più di una di queste situazioni. Come secondo punto i pazienti possono presentare le loro idee di reazione all’assemblea. Questa fase è moderata dal formatore Suggerimenti per il formatore ■■ Il formatore deve sapere che ci possono essere delle emozioni tra i partners ■■ Il formatore deve assicurare un processo per trovare delle soluzioni se ci sono delle emozioni negative ■■ Il formatore può incoraggiare tutti i partecipanti a dare un feedback reciproco ■■ Un Riassunto delle attività I partecipanti sono incoraggiati dal formatore a riflettere sul loro comportamento in diverse situazioni che sono presentate dal formatore. Ci può essere un riscontro sia dal formatore che dai partecipanti. Durata delle attività: 1,5 ore Risorse/Appendice: nessuna 3.1.1 COME COMUNICO? Motivazione Tutte le conversazioni sono fatte daparti di comunicazione verbale e parti di comunicazione non verbale. Entrambe sono importanti per capire l’intero processo di conversazione. I pazienti dei centri di riabilitazione qualche volta non si sentono sicuri in alcune conversazioni poiché potrebbero avere l’impressione di non essere capaci di esprimersi come facevano prima dell’incidente o della malattia. Allo stesso tempo il loro corpo influenza l’andamento della comunicazione. Sia la conversazione verbale che quella non verbale possono essere formate e migliorate. Questo esercizio mira ad osservare e capire questi due aspetti della comunicazione. Obiettivi ■■ Capire l’importanza della comunicazione verbale e non verbale ■■ Capire la differenza tra la comunicazione verbale e non verbale ■■ Migliorare le competenze di comunicazione verbale e non verbale Metodo di formazione usato ■■ Lavoro di gruppo ■■ Lavoro in coppie Accessori ■■ Sequenze di video differenti come discorsi di politici, pubblicità televisiva, cartoni, ecc. Numero di partecipanti: 4–10 Descrizione dell’attività Il formatore mostra una sequenza di un video di 5–10 minuti che può essere una parte di un discordo politico, uno spettacolo televisivo, un film o un cartone animato, ecc. Prima senza suono, e poi con il suono, ma senza immagine e alla fine sia con il suono che con l’immagine. Durante la prima fase, il formatore chiede ai partecipanti di osservare la sequenza con particolare attenzione al linguaggio del corpo (comunicazione non verbale); poi quando accende l’audio per la stessa sequenza, ma senza immagine, i pazienti sono incoraggiati ad ascoltare. Nell’ultima fase i partecipanti sono in grado di ascoltare e vedere. I pazienti scambiano le loro esperienze e osservazioni, mentre il formatore può fare domande come: ■■ Che cos’hai osservato nella prima fase? C’è stato qualcosa non chiaro a causa della mancanza di audio? ■■ Come ha parlato la persona nella scena? Come si sono espressi (tono di voce, ecc.)? Hai sentito dei suoni di sottofondo? ■■ Mentre guardavi ed ascoltavi l’ultima scena su che cosa ti sei concentrato/a? Sui discorsi e rumori , sulle immagini oppure su entrambi? Dopo queste riflessioni, il formatore chiede ai partecipanti se sono al corrente del canale di comunicazione che utilizzano maggiormente mentre comunicano. Gli obiettivi sono di identificare se le persone preferiscono la comunicazione verbale e/o non verbale. Questo scambio può essere fatto in coppie oppure in gruppo. Coloro che non sono abituati possono essere formati in modo tale da migliorare le abilità di comunicazione. Questo può essere svolto anche attraverso la visione di una sequenza di un film. Suggerimenti per il formatore ■■ Il formatore deve identificare una sequenza video adeguata ■■ Il formatore deve spiegare che cosa deve essere osservato (audio/immagini) ■■ Il formatore deve sottolineare che è normale sentirsi più sicuri nella comunicazione verbale oppure in quella non verbale. Parte 3: Manuale EduCoRe Referenze: nessuna computer per presentare i video con lettore DBD per presentare i video ■■ Cartoncini ■■ Penne ■■ TV 13 ■■ Il formatore può dare una spiegazione scritta prima di mostrare la sequenza del video. ■■ Il formatore deve moderare il processo di riflessione ■■ Il formatore deve assicurare che tutti i partecipanti capiscano la connessione tra la comunicazione verbale e non verbale Riassunto delle attività I partecipanti alla formazione imparano a distinguere tra la comunicazione verbale e non verbale. Il formatore spiega che alcune persone preferiscono un canale piuttosto che l’altro. Allo stesso tempo i pazienti imparano a capire che entrambi gli aspetti possono essere migliorati attraverso la formazione (per esempio ottenendo feedback da altri). Referenze: nessuna Risorse/Appendice Parte 3: Manuale EduCoRe Informazione sul linguaggio del corpo (comunicazione non verbale) Mimica Emozioni ed attitudini si possono manifestare sul viso come ad esempio nel sorridere, nell’aggrottare le sopracciglia oppure nel corrugare la fronte Gesti Movimenti delle mani ed avambracci: pugno, strofinarsi le mani ecc. Movimento dell’intero corpo: girarsi dall’altra parte, scrollata di spalle ecc. Comportamento Il modo di sedersi, andamento, stare in piedi Zone di Distanza La zona di distanza è uno spazio che una persona occupa durante una conversazione. Rappresenta la vicinanza o la distanza al partner della comunicazione: Distanza avvicinata: 0–60 cm Distanza privata: 60–150 cm Distanza sociale: 150–200 cm Distanza pubblica: 200 cm 3.2 P REPARARE UN VIAGGIO DI VACANZA ALL’INTERNO DEL GRUPPO Motivazione Cooperare con le diverse persone in un gruppo comprende sempre un processo di gruppo dinamico. All’interno di ogni gruppo ogni persona assume un ruolo specifico. Questi ruoli possono essere „il leader“, „l’esperto“ (una persona che ha molte conoscenze ma non vuole guidare il gruppo), „l’osservatore“, „il lavoratore“ (la persone che svolge l’attività che gli viene richiesta), „il capro espiatorio“ (la persona che viene incolpata se il lavoro non viene svolto), ecc. Anche se non tutti i gruppi mirano ad adempiere alle questioni relative al lavoro – per esempio amici di famiglia, associazione, ecc.-, la persona può agire come se fosse in un ambiente di lavoro. Questo significa che spesso il ruolo che svolge una persona al lavoro è simile a quello svolto nella vita privata. Per esempio, una persona che è propensa a guidare altre persone al lavoro potrebbe mostrare la stessa tendenza nella vita privata (dicendo cosa e quando fare un’attività, che cosa non fare, ecc.). L’esercizio ha l’obiettivo di identificare il ruolo delle persone in un team. Obiettivi ■■ Migliorare le proprie competenze di teamwork (cooperazione) ■■ Trovare una conclusione?? comune all’interno del gruppo ■■ Identificare il proprio ruolo all’interno del gruppo ■■ Identificare le similitudini tra il proprio ruolo in questo esercizio e nella propria vita professionale (e/o privata) ■■ Riconoscere i modelli dei ruoli Metodo di formazione usato ■■ Lavoro di gruppo Accessori ■■ Carta ■■ Penna ■■ Lavagna con fogli girevoli ■■ Calcolatrice ■■ Cataloghi per le vacanze Numero di partecipanti: 3–10 Durata dell’attività: 1,5 ore 14 Suggerimenti per il formatore ■■ Il formatore non dovrebbe dire agli allievi in che cosa consiste questo esercizio (il proprio ruolo all’interno del gruppo) prima della fine della discussione di gruppo poiché questo potrebbe influenzare il loro comportamento ■■ Il formatore deve spiegare agli osservatori su cosa si devono concentrare: più sul comportamento (comunicazione) dei partecipanti e meno sul contenuto ■■ Il formatore deve formulare le domande suggerite in maniera molto attenta. ■■ Il formatore deve sapere che con l’aiuto delle domande ci potranno essere delle emozioni tra i pazienti ■■ Il formatore deve approfondire solo nella misura che gli viene permesso e non deve andare oltre. Riassunto delle attività Sotto la pressione del tempo i partecipanti devono prendere una decisone di gruppo. L’esercizio si focaliza non sul risultato del lavoro di gruppo ma sul processo che l’ha prodotto: il processo di dinamica di gruppo. Con l’aiuto di domande specifiche i partecipanti dovrebbero essere capaci di identificare il loro ruolo nel gruppo che spesso è simile al loro comportamento in altre situazioni di gruppo come per esempio sul lavoro. Conoscere come uno agisce all’interno del gruppo è l’obiettivo principale di questo esercizio. Referenze: nessuna Appendici: Ruoli del lavoro di gruppo ■■ Tutti i soldi devono essere spesi sul viaggio. Ciò significa che se ci sono dei soldi rimasti non è permesso semplicemente ripagare i membri del gruppo, ma il gruppo li deve restituire al formatore. Ci vogliono prove (fatture fittizie) ■■ Tutti i membri del gruppo devono essere d’accordo sul risultato (ad eccezione degli osservatori). Se soltanto anche una persona non è contenta dei risultati il gruppo non percepisce i soldi ■■ Si deve scegliere una persona che agisce da segretaria e che prende gli appunti durante l’intero processo ■■ Dipende dal gruppo la volontà definire altri ruoli all’interno del gruppo come ad esempio un direttore finanziario , una persona che prende le decisioni, un assistente ecc. ■■ Agli osservatori non è permesso partecipare alle discussioni. Il loro ruolo è quello di osservare il processo di dinamica di gruppo 3.3 IL MIO COMPORTAMENTO IN CASO DI DISCUSSIONE Motivazione L’attività intende stimolare e sostenere i partecipanti a conoscere il proprio comportamento in caso di discussione quando sono in disaccordo con una situazione. Obiettivi ■■ Riconoscere il proprio comportamento nelle situazioni di discussione ■■ Sviluppare strategie di discussione Parte 3: Manuale EduCoRe Descrizione dell’attività Il gruppo riceve un assegno fittizio di oltre 7000€ dal formatore. Questi soldi devono essere spesi su un viaggio vacanza comune. Il gruppo è composto da due sottogruppi: uno o due volontari che osservano l’esercizio e il resto del gruppo che svolge le attività. Entro 50 minuti, deve essere preparato un piano finanziario di spesa dei 7000 euro. Si devono prendere in considerazione regole specifiche (vedi appendice): Dopo 50 minuti di discussione di gruppo si presentano i risultati al formatore. Nella fase successiva, gli osservatori diranno al gruppo cosa hanno osservato mentre si concentravano sul processo di gruppo. Con l’ausilio di alcuni elementi da parte dei formatori l’esercizio diventa una discussione sui seguenti punti: ■■ Come ti sei sentito nel gruppo? ■■ Sei soddisfatto dei risultati? ■■ Come hai raggiunto i risultati? ■■ Chi ha partecipato alla discussione? Chi no? ■■ C’era un leader? ■■ Chi ha preso la decisione? ■■ Qual’era il tuo ruolo in questa scena? ■■ In che cosa consiste il tuo ruolo? ■■ Hai lo stesso ruolo nella tua vita professionale? ■■ Se si in che modo? ■■ Qual è il tuo ruolo normalmente nella tua vita professionale? ■■ Riesci a vedere un modello di ruolo nel comportamento del tuo gruppo? ■■ Sei soddisfatto con il tuo ruolo? ■■ Vuoi cambiarlo? ■■ Se si, che cosa dovresti fare per cambiarlo? Metodo di formazione usato ■■ Role playing 15 Accessori ■■ Carta ■■ Penna Numero di partecipanti: 4–10 Durata dell’attività: 1,5 ore Descrizione dell’attività Il formatore racconta ai partecipanti una breve storia di una situazione conflittuale tra due colleghi dello stesso reparto: La persona A lavora in azienda già da 5 anni, mentre la persona B da 1 anno. Il loro capo li informa che a causa di un grosso ordine soltanto uno di loro può prendere le ferie durante l’estate. L’altra persona deve prendere le ferie in autunno. Entrambi, sia la persona A che la persona B, non vogliono cambiare i propri piani estivi che sono abbinati a quelli delle loro famiglie. In 20 minuti con un discorso a tre questo problema deve essere risolto in modo pacifico. Il formatore chiede ad una persona (volontario) di fare il ruolo della persona A, un’altra il ruolo della persona B. Queste due persone hanno 10 minuti di tempo per prepararsi a calarsi nei panni del ruolo corrispondente. Se c’è bisogno, possono chiedere ad una o due persone del gruppo di aiutarli. Inoltre un volontario assume il ruolo di titolare. Il suo compito è quello –dopo aver ascoltato le ragioni di entrambi le parti – decidere, basandosi sugli argomenti migliori, chi andrà in vacanza durante la stagione estiva e chi in autunno. L’importante è che alla fine tutte e tre le parti siano soddisfatte dei risultati. Parte 3: Manuale EduCoRe Il resto del gruppo osserva la scena e prende appunti sul conflitto visto e sulla gestione del comportamento conflittuale. 16 Dopo che la persona che fa la parte del titolare arriva (insieme alla persona A e B) ad una decisione pacifica inizierà un dibattito sul processo avvenuto. Durante il processo di riflessione il formatore può fare le seguenti domande: ■■ Come ti sei sentito in questa situazione? ■■ Sei soddisfatto dei risultati? ■■ Qual è stata la tua strategia (persuasione) ? Ha funzionato? ■■ Questo comportamento conflittuale rispecchia il tuo comportamento nella vita professionale? ■■ Se si, che cosa rappresentano queste situazioni? ■■ Se no, perché no? Suggerimenti per il formatore ■■ Il formatore deve assicurare che la situazione conflittuale simulata non si deve intensificare ■■ Il formatore deve incoraggiare i tre giocatori a trovare una soluzione che li soddisfi ■■ Il formatore deve assicurare che il conflitto si risolverà alla fine dell’esercizio ■■ Il formatore deve assicurare una buona atmosfera all’interno di tutto il gruppo di formazione Riassunto dell’attività (Almeno) Tre persone intraprendono il ruolo di tre parti diverse. L’obiettivo di questa attività è di trovare una soluzione pacifica che soddisfi tutte le persone coinvolte e di riflettere sul comportamento di ognuno in caso di conflitto. Le osservazioni fatte dagli altri membri del gruppo possono essere molto importanti per i giocatori poiché forniscono informazioni ed obiettivi cruciali. Referenze: nessuna Risorse/Appendici: nessuna 3.4 SIMULAZIONE DEL CONFLITTO Motivazione In questo esercizio viene usata una situazione di conflitto esemplare per analizzare tipici comportamenti conflittuali. Per evitare di mettere le persone in una situazione imbarazzante, si consiglia che questi ruoli siano eseguiti da due persone esterne. Obiettivi ■■ Sensibilizzare i partecipanti verso i comportamenti conflittuali tipici ■■ Analizzare e trovare scopi di azioni alternative ■■ Incrementare la conoscenza di diversi fattori che provocano conflitti ■■ Conoscere l’influenza di un intervento esterno Metodo di formazione usato: ■■ Role play ■■ Discussione Accessori: nessuno Durata dell’attività: 1,5 ore Descrizione dell’attività: Il formatore chiede ai partecipanti di dividersi in piccoli gruppi di tre persone che lavorano insieme come gruppo di riflessione. Il formatore ed una persona esterna recitano una situazione conflittuale davanti ai gruppi che osservano. Suggerimenti per i formatori Cercare di impedire che la situazione esca di mano, il formatore dovrebbe dare esplicitamente alcuni consigli: ■■ Tutte le percezioni sono soggettive ■■ Un individuo è capace di attivare le proprie risorse per trovare una soluzione ■■ La persona interessata è consapevole della propria situazione ■■ Le proprie idee non sono sempre adatte alle soluzioni degli altri ■■ Gli essere umani sono più aperti ai cambiamenti, in ambienti in cui la loro personalità è apprezzata Riassunto delle attività I pazienti imparano ad osservare una situazione conflittuale obiettivamente. Allo stesso tempo i partecipanti non soltanto identificano i conflitti di comportamento ma questo esercizio può aiutarli anche a trovare nuove soluzioni. 4.1 C OME SONO LE DINAMICHE DEL PRESENTE MERCATO DEL LAVORO? Motivazione Oggi giorno la concentrazione del mercato del lavoro cambia costantemente. Negli ultimi anni nuovi lavori si sono moltiplicati e le aziende hanno richiesto nuovi tipi di mestieri. I lavoratori devono identificare questi mercati del lavoro dinamici. Obiettivi ■■ Conoscere la dinamica del mercato del lavoro ■■ Riconoscere le proprie forze ■■ Aumentare la responsabilità personale Metodo di formazione usato ■■ Lavoro di gruppo Accessori ■■ Carta ■■ Penna ■■ Lavagna con fogli girevoli ■■ Pennarello ■■ Giornale Numero di partecipanti: 4–12 Durata dell’attività: 1,5 ore Descrizione delle attività Il formatore divide i partecipanti in piccoli gruppi di almeno 2 persone. Ad ogni gruppo viene chiesto di trovare dei mestieri di tendenza. I partecipanti pensano al tema, scrivono i loro risultati sulla lavagna girevole (40 minuti) e discutono le risposte. Per ulteriori informazioni sui requisiti necessari alle nuove tipologie di lavoro individuate, i partecipanti possono ricercare sui giornali. Il formatore deve chiedere ai partecipanti se sono interessati ad alcune tendenze. Se è così i pazienti sono incoraggiati a riflettere su quali dei requisiti necessarisiano in loro possesso, di che cosa hanno ancora bisogno e come si può ottenere. Quando ritornano nell’assemblea, i partecipanti presentano il loro lavoro (45 minuti). Referenze: nessuna Risorse/Appendici: nessuna Parte 3: Manuale EduCoRe Dopo un determinato periodo di tempo (ca. 10 min.) la recitazione viene fermata e ogni gruppo ha 5 min. per discutere la situazione conflittuale all’interno del gruppo ed esprime le osservazioni. (Io penso che A ha reagito in modo esagerato – mi chiedo se B avrebbe dovuto aver accettato l’offerta di A – avverto molta aggressione nella comunicazione….). Tutti i tipi di commenti, domande ed osservazioni sono espresse all’interno del gruppo ma sono udibili per entrambi le parti in conflitto. Dopo 5 min. la recitazione continua per altri 10 min. Le due parti in conflitto sono libere di integrare le domande e le osservazioni senza commentarne alcuna. Non possono dire che „C ha appena detto che tu sei aggressivo…“. Ai gruppi viene dato il compito di osservare qualsiasi cambiamento possibile nel loro comportamento o nella situazione stessa. Poi dopo 10 min la recitazione viene fermata ed i piccoli gruppi sono invitati a condividere le loro osservazioni prendendo in considerazione possibili cambiamenti nel comportamento o nel processo di sviluppo del conflitto sulle basi dei loro precedenti commenti ed osservazioni. Una discussione finale con tutte le persone coinvolte, es. osservatori e parti conflittuali concludono la sessione. Nella discussione a tutti viene data l’opportunità di condividere il proprio punto di vista. Ai due „attori “ viene chiesto di raccontare ai gruppi come hanno avvertito i commenti e le osservazioni fornite dal gruppo. Suggerimenti per il formatore ■■ Il formatore sostiene e motiva il gruppo 17 ■■ Il formatore scrive i risultati che si sono sviluppati dal grup- po sulla lavagna con fogli girevoli, fa una foto e la stampa come documento da consegnare ai partecipanti. ■■ Post-it ■■ Macchina fotografica Numero di partecipanti: 4–12 Riassunto delle attività Attraverso questo esercizio, i partecipanti conoscono le nuove tendenze del mercato del lavoro e le dinamiche presenti. Gli allievi non soltanto definiscono nuovi profili professionali ma elaborano anche descrizioni di lavori in modo accurato. Questo esercizio può aprire nuove prospettive di lavoro per alcuni pazienti. Allo stesso tempo l’attività mostra i requisiti professionali (e personali) di comunicazione, di lavoro in team, tecnologici e di altro tipoche sono necessari per diverse professioni. I partecipanti riflettono su quali competenze hanno già e quali devono ottenere per adempiere alle richieste. Referenze Wikipedia / The Free Encyclopedia: http://en.wikipedia.org/wiki/Labour_market Risorse/Appendici: nessuna 4.2 C ERCARE SOSTEGNO PER LE PERSONE CON BISOGNI SPECIALI Parte 3: Manuale EduCoRe Motivazione I pazienti dei centri di riabilitazione qualche volta hanno bisogno di informazioni specifiche e di trovare un lavoro adeguato per i loro bisogni speciali 18 Obiettivi ■■ Definire le informazioni adeguate ed i punti di assistenza ■■ Ricevere informazione appropriata ed assistenza Metodo di formazione usato ■■ Lavoro di gruppo Accessori ■■ Carta ■■ Penne ■■ Lavagna girevole ■■ Pennarello ■■ Carte temperate?? ■■ Lavagna di sughero Durata dell’attività: 2 ore Descrizione dell’attività Il formatore mette un’immagine (vedi appendice) sulla lavagna di sughero che dovrebbe servire da supporto per i pazienti durante l’intero esercizio. Il formatore annota il tema che dovrebbe essere discusso dall’intero gruppo su una lavagna a fogli girevoli: „Quali istituzioni ti aiutano, che cosa si può considerare utile (per informazioni importanti) per acquisire le competenze necessarie alla tua professione?“ Ai pazienti è chiesto di scrivere su post-it tutte le istituzioni, aziende, posti dove andare ecc,. che conoscono direttamente o indirettamente, in grado di aiutarli nel processo di sostegno a persone disabili. Tutti i post-it saranno messi sulla lavagna di sughero. Dopo questa parte dell’esercizio seguirà una discussione con lo scopo di scambiarsi le conoscenze e le esperienze sulle diverse organizzazioni, sui posti dove andare, sulle istituzioni utili ecc., sul loro scopo ed sul metodo di sostegno. Durante questa fase il formatore raccoglie le informazioni cruciali mentre le scrive sulla lavagna a fogli girevoli. Il risultato si può fotografare e caricare sulla piattaforma di comunicazione. Suggerimenti per il formatore ■■ Il formatore deve coinvolgere tutti i partecipanti durante le discussioni di moderazione ■■ Il formatore deve assicurare abbastanza tempo e spazio per lo scambio di conoscenza ed esperienza ■■ Il formatore deve essere empatico e deve prendere le esperienze negative in modo serio Riassunto delle attività Attraverso lo sviluppo congiunto e lo scambio di informazioni i partecipanti conosceranno quante informazioni hanno già su questa materia e quali canali possono essere usati per raggiungere il loro obiettivo professionale. Inoltre i pazienti conosceranno le diverse percezioni e le esperienze degli altri partecipanti. Referenze: nessuna Risorse/Appendici (dispense, materiali ecc) Illustrazione per la lavagna di sughero lavoro Accessori ■■ Carta ■■ Penne ■■ Lavagna girevole ■■ Pennarelli ■■ Lavagna di sughero ■■ Cartoncini per mettere sulla lavagna di sughero Numero di partecipanti: 4–12 Durata dell’attività: 1,5 ore Motivazione Per molti datori di lavoro, il CV è la base più importante per valutare una domanda di lavoro. Di conseguenza, il lavoratore non deve soltanto ricordarsi i suoi dati ma deve anche fare attenzione alla loro disposizione. Oggi, il CV scritto su computer è diventato lo standardper un curriculum vitae poiché garantisce non soltanto una sintesi efficace ma permette anche ai datori di lavoro di paragonare i diversi CV in modo più efficace. I CV scritti a mano saranno inviati soltanto su richiesta ed anche in quel caso si raccomanda di aggiungere un CV in formato digitale. Obiettivi ■■ Presentarsi ■■ Presentare alcuni dati personali come età, origine, educazione e formazione ■■ Scrivere le proprie esperienze professionali ■■ Dimostrare i propri punti di forza Metodo di formazione usato ■■ Lavoro di gruppo Suggerimenti per il formatore ■■ Il formatore deve sostenere e motivare i partecipanti ■■ Il formatore deve moderare la sessione plenaria finale Riassunto delle attività Questa attività aiuta i partecipanti a sviluppare, creare e/o migliorare il proprio CV. Allo stesso tempo i pazienti conosceranno il punto di vista del datore di lavoro. Referenze 1. Wikipedia / The Free Encyclopedia: http://en.wikipedia.org/ wiki/Curriculum_vitae 2. European CV: http://europass.cedefop.europa.eu/europass/ home/vernav/Europasss+Documents/Europass+CV.csp?loc =en_GB Risorse/Appendici: nessuna Parte 3: Manuale EduCoRe 4.3.1 SCRIVERE UN CURRICULUM VITAE Descrizione delle attività Il formatore divide il gruppo in due gruppi più piccoli. I membri di un gruppo sono incoraggiati a pensare all’uso di un CV e ai diversi tipi di layout che si possono utilizzare. L’altro gruppo riflette sugli stessi temi ma dal punto di vista del manager delle risorse umane. Dopo 45 minuti i due gruppi presentano i loro risultati e scambiano i loro punti di vista. Il formatore fa la somma dei punti principali che deve contenere un CV. 19 Curriculum Vitae Informazioni Personali: Nome: Indirizzo: Telefono: Fax: E-Mail: Data di nascita: Nazionalità: Stato di famiglia1: Nome, Cognome Via e numero civico, CAP e città 01/2345678 01/1234567 [email protected] 07.12.1966, città Austria sposato, tre figli (*1990, *1992, *1994) Inserire foto Educazione2: 1973–1977 1977–1981 1981–1982 Scuola elementare, città Scuola secondaria, città Polytechnic courses, city Formazione professionale: 1982–1986 Ottobre 1986 Formazione professionale per fornai Nome dell’azienda, codice postale e città esame finale per fornaio Servizio Militare: 1986–1987 Autista, nome della caserma, codice postale e città Esperienza di lavoro Parte 3: Manuale EduCoRe 1998–2005 1997–1998 1995–1996 1993–1995 1995–1996 1991 1992 Autista – Nome dell’azienda, codice postale e città Vendita con spedizione Banco ordini Autista e magazziniere – Nome dell’azienda, codice postale e città Autista di un carello elevator e magazziniere – Nome dell’Azienda, codice postale e città Consegna a domicilio – Nome dell’azienda, codice postale e città Messaggero – Nome dell’Azienda, codice postale e città Cuoco e cameriere – Nome dell’Azienda, codice postale e città Autista e fornaio – Nome dell’Azienda, codice postale e città Altre abilità e competenze Patente di guida A, B, C, F, G Patente per muletto Buona conoscenza di un luogo per esempio Vienna Buon orientamento delle competenze Inglese Hobby3 Cassiere/a in un club per persone giovani 1 Stato, religione, attitudine politica si possono aggiungere ma non è obbligatorio. 2 Dopo una certa età (attorno ai 40 anni) è possible fare un riassunto dei diversi tipi di scuola fino all’università. Per esempio 1973–1982 anni scolastici di base 3 Utile indicare se possono essere combinati con la domanda di lavoro. 20 Motivazione Rispondere ad una pubblicità è il modo più comune per presentare una domanda di lavoro. In molti casi bisogna leggere tra le righe per capire le idee ed i desideri della persona che l’ha pubblicata. Obiettivi ■■ Permettere di leggere e capire una pubblicità ■■ Capire il significato di una pubblicità Metodo di formazione usato ■■ Lavoro in coppie Accessori ■■ Carta ■■ Penne ■■ Giornale Numero di partecipanti: 2–12 Durata dell’attività: 1 ora Descrizione delle attività Il formatore chiede ai partecipanti di cercare un partner per lavorare in coppie. Il compito di ogni coppie è di guardare nel giornale per cercare almeno la pubblicità di un lavoro che sembra essere interessante ed adatto per uno dei due o per entrambi. Insieme la leggono,la interpretano e scrivono cosa pensano che l’azienda si aspetti dalle persone che inviano le domande. Dopo 30 minuti l’intero gruppo ritorna in sessione plenaria. Ogni coppie presenta prima la pubblicità che ha trovato e di seguito la sua interpretazione. Tutti gli altri pazienti come anche il formatore possono aggiungere il loro pensiero e le proprie idee. Suggerimenti per il formatore ■■ Il formatore si deve assicurare che i partecipanti non interpretino la pubblicità in modo sbagliato Riassunto delle attività I partecipanti della formazione devono affrontare i diversi stili di pubblicità ed imparare a comprendere che cosa vogliono veramente le aziende dalla persona che presenta la domanda mentre „legge tra le righe“. Referenze: nessuna Risorse/Appendici: nessuna 4.3.3 C OME SCRIVERE UNA LETTERA PER UNA DOMANDA DI LAVORO Motivazione Una domanda di lavoro mira a convincere il datore di lavoro che la persona che fa domanda sia la persona giusta per il posto di lavoro pubblicizzato. La maggior parte delle richieste dirette all’azienda consistono nella domanda per un lavoro, un tirocinio o un’altra posizione (come datore di lavoro o libero professionista). Obiettivi ■■ Imparare ad attirare l’attenzione e l’interesse dell’azienda ■■ Convincere l’azienda che sei il migliore candidato per il lavoro ■■ Essere invitati ad un’intervista di lavoro Metodo di formazione usato ■■ Lavoro di gruppo ■■ Lavoro in coppie Accessori ■■ Carta ■■ Penne ■■ Giornale Numero di partecipanti: 4–12 Durata dell’attività: 1,5 ore Descrizione delle attività Il formatore distribuisce l’appendice e la analizza spiegandone i dettagli. Sottolinea gli obiettivi principali della domanda e come raggiungerli: il manager delle risorse umane deve essere curioso di incontrare la persona che ha scritto la lettera per una rischiesta di lavoro. Quindi la persona che fa domanda di lavoro deve attirare l’attenzione, ad esempio con l’aiuto di un buon titolo, un’intestazione o uno slogan o anche con un disegno interessante. Naturalmente il contenuto della lettera di richiesta di lavoro deve essere la parte più interessante per il lettore. Quiesta si concentrerà sulla istruzione e sulla formazione, sulle competenze ed esperienze ed anche sui punti di forza e sulle competenze speciali. E’ il profilo delle proprie competenze. I pazienti dei centri di riabilitazione dovrebbero anche fare menzione delle loro restrizioni, malattie o incidenti se questo ha un impatto sulle loro capacità lavorative. Dopo aver presentato le regole generali su come scrivere una lettera per una richiesta di lavoro i partecipanti lavoreranno in coppie: cercando in un giornale un annuncio di offerta di lavoro adatta oppure utilizzando qualsiasi tipo di annuncio di offerta di Parte 3: Manuale EduCoRe 4.3.2 COME LEGGERE UNA PUBBLICITà 21 lavoro scriveranno insieme una o due lettere di domande di lavoro. Ogni coppie presenterà i suoi risultati al resto del gruppo. Il formatore e gli altri pazienti possono esprimere il proprio parere. Riassunto delle attività Questo esercizio aiuta i partecipanti ad esercitarsi nella scrittura di una lettera per una domanda di lavoro. Suggerimenti per il formatore ■■ Il formatore deve spiegare la domanda di lavoro nel dettaglio ■■ Il formatore deve sapere che non tutti i lavori richiedono la stessa procedura per la presentazione della domanda di lavoro ■■ Il formatore deve spiegare che sarebbe cruciale menzionare la propria malattia/incidente o restrizione al fine di non dare un’immagine sbagliata di sé stessi Referenze Wikipedia / The Free Encyclopedia: http://en.wikipedia.org/wiki/ Application_for_employment Risorse/Appendici: nessuna Domanda di lavoro Nome e cognome Nome della via e numero civico Luogo e città 01/123 45 678 E-Mail: [email protected] Il nome corretto del settore Persona da contattare o reparto delle risorse umane Nome della via e numero civico Luogo e città Domanda........ Gentile signora; signore; ..., Parte 3: Manuale EduCoRe ■■ Fare 22 riferimento alla pubblicità/ chiamata/Introduzione di una domanda ■■ Qualifiche,esperienze professionali inerenti, Competenze personali ■■ Descrivi brevemente le tue limitazioni dovute all’incidente o malattie ■■ Chiede di fare un’intervista, esprimi come e quando sei disponibile ■■ Fai riferimento all’allegato(i) Distinti Saluti Firma Nome Allegati Curriculum Vitae Copia delle certificazioni Scrivi in modo accurato il nome; aggiungi il nome completo della persona se si conosce. Formulazione Generale signore e signora soltanto se si conosce la persona di contatto Città, Data Scrivi solo una frase, massimo 2-3 righe! Descrivi le esperienze lavorative precedenti Scrivi soltanto una frase, massimo 2-3 righe se pensi che sia importante! Fai riferimento agli allegati se specificamente richiesti Questa è un espressione standard! Scrivi il nome con il computer e non ti dimenticare di firmare! Motivazione Una domanda di lavoro è un’offerta di servizio che mira a convincere il datore di lavoro che la persona che fa domanda è la persona giusta per la posizione di lavoro pubblicizzata. Obiettivi ■■ Scrivere una lettera di domanda di lavoro personale ■■ Vedere quali criteri sono importanti in una domanda per un Manager di risorse umane ■■ Vedere come si fa domanda in modo corretto ■■ Identificare quale domanda è adatta e per quale azienda Metodo di formazione usato ■■ Lavoro di gruppo Accessori ■■ Carta ■■ Penne ■■ Lavagna con fogli girevoli ■■ Pennarello ■■ Carte di moderazione ■■ Lavagna di sughero ■■ Macchina fotografica Numero di partecipanti: 4–12 Durata dell’attività: 1,5 ore Descrizione dell’attività Il formatore divide l’intero gruppo in gruppi più piccoli con due o quattro membri ciascuno(a secondo del numero dei partecipanti). Ogni gruppo pensa a delle cose o delle frasi che non sono appropriate per una domanda di lavoro. Entro 30 minuti i partecipanti scrivono i loro risultati su un foglio di carta girevole. Quando si ritorna nella sessione plenaria ogni gruppo presenta i propri risultati ed il formatore li riassume scrivendoli sulle carte di moderazione e mettendoli sulla lavagna di sughero. A secondo dei punteggi accumulati tutti i partecipanti creeranno una lettera per una domanda di lavoro contenente gli elementi „negativi“ che il formatore scriverà su un altro foglio della lavagna girevole. Alla fine dell’attività il formatore insieme al gruppo riassumerà ciò che non dovrebbe essere presente in una lettera di domanda. Suggerimenti per il formatore ■■ Probabilmente il formatore dovrà fare alcuni „esempi di cose che non vanno“ all’inizio ■■ Il formatore riassumerà i risultati della discussione, li fotograferà e li caricherà sulla piattaforma di comunicazione. ■■ Il formatore distribuirà „una lettera per la domanda di lavoro errata“ alla fine dell’esercizio così che i partecipanti possano ricordare le cose che „non vanno“ in una lettera per la domanda di lavoro. Riassunto delle attività I partecipanti impareranno quali punti e quali frasi non dovrebbero essere presenti in una lettera per una domanda di lavoro. Questo esercizio renderà i partecipanti consapevoli delle cose sconvenienti in riferimento a domande di lavoro non idonee. Referenze: nessuna Noi, azienda internazionale di legge stiamo cercando di rafforzare il nostro gruppo giovane con una segretaria capo che abbia eccellenti conoscenze di lingua inglese e competenze di word processing. Si richiede di saper lavorare in modo indipendente. Weiss-Schwarz GmbH Rotenturm street. 13 1010 Vienna Austria 01/1234567 (Ms Meier) Parte 3: Manuale EduCoRe 4.3.3.1 COSA DEVO EVITARE MENTRE SCRIVO UNA LETTERA DI RICHIESTA DI LAVORO? 23 La lettera per la domanda di lavoro per questo annuncio: Theresia Model Kanawasdegasse 99 1234 Wien Law company Weiss-Weiss Ms Maier Rotenturmstreet. 13 1010 Vienna Austria Vienna, 9.9.2005 Candidatura come segretaria capo con buone competenze di inglese Cara sig.ra Maier! Nel giornale del 1.9.2009 avete annunciato che state cercando una segretaria capo. Eccomi. Dopo tre anni di formazione come commessa industriale, ho lavorato per quattro anni come segretaria del reparto. Per vedere i miei dati si prega di consultare il CV allegato! Parte 3: Manuale EduCoRe Poiché ho una buona conoscenza dell’Inglese, sarei contento/a se mi venisse applicato un salario adeguato. 24 La prego di darmi l’opportunità di presentarmi ad un colloquio. I miei migliori auguri Theresa Muster Allegato: CV con foto, certificazioni varie 4.4 D EFINIZIONE DI DIVERSI TIPI DI STRATEGIE PER LA RICERCA DI UN LAVORO Motivazione Ci sono diverse strategie per fare una domanda di lavoro. Non tutti i lavori sono pubblicizzati su internet o sui giornali (solo un terzo circa), quindi è di cruciale importanza affrontare anche il mercato del lavoro informale. Obiettivi ■■ Definire diverse strategie di domande di lavoro Metodo di formazione usato ■■ Lavoro di gruppo Accessori ■■ Carta ■■ Penne ■■ Lavagna con fogli girevoli ■■ Pennarello ■■ Lavagna di sughero ■■ Post-it Numero di partecipanti: 4–12 Durata dell’attività: 2 ore Descrizione delle attività Il formatore divide l’intero gruppo in due piccoli gruppi con un minimo di 2 partecipanti. Si chiede, come primo punto, di pensare alle diverse strategie di „caccia al lavoro“. In un secondo momento i partecipanti sono incoraggiati a scrivere le proprie idee su un foglio di carta girevole. Dopo 60 minuti i membri del gruppo ritornano alla sessione plenaria e presentano i risultati. Il formatore modera questa fase dell’esercizio ed aggiunge, se necessario, ulteriori strategie per la ricerca di lavoro. Alla fine di questa attività ogni partecipante fa la somma delle strategie che sembrano essere utili/applicabili per il suo lavoro (ambiente). Il formatore annota i risultati sviluppati dal gruppo su un foglio di carta girevole, fa una foto e la carica sulla piattaforma di comunicazione. Suggerimenti per il formatore ■■ Il formatore sostiene e motiva il gruppo ■■ Il formatore modera la sessione plenaria ■■ Il formatore deve sottolineare la strategia di networking come Numero di partecipanti: 1–15 una strategia di ricerca di lavoro molto utile e vantaggiosa. Durata delle attività: 2 ore Referenze 1. University of Nottingham: http://www.nottingham.ac.uk/ careers/graduates/jobs/hunting/ 2. HG.org: http://www.hg.org/empsearch.html Risorse/Appendici: nessuna 4.5.1 D EFINIRE DIVERSE DOMANDE PER UN COLLOQUIO DI LAVORO Motivazione Il colloquio di lavoro può essere una situazione molto stressante soprattutto per persone che sono fuori dal mercato del lavoro e che vogliono rientrare dopo una lunga assenza. Spesso questo stress può essere ridotto con una buona preparazione. Un modo è pensare alle proprie esperienze, un altro è considerare le possibili domande che può fare un manager delle risorse umane. Obiettivi ■■ Prepararsi ad un colloquio di lavoro ■■ Essere più sicuri durante un colloquio di lavoro Metodo di formazione usato ■■ Lavoro di gruppo Accessori ■■ Carta ■■ Penne ■■ Pennarello ■■ Lavagna a sughero ■■ Post-it ■■ Video proiettore ■■ Computer con collegamento internet (se non è possibile: scaricare il video da YouTube prima) ■■ Alternativa: Fumetto su un colloquio di lavoro per stimolare l’attività Descrizione delle attività Il formatore introduce (se gli strumenti sono disponibili) un video come esempio di un colloquio di lavoro. Discute l’esempio (video oppure fumetto) mostrato. Il formatore chiede ai partecipanti di commentare gli aspetti negativi e positivi di questo esempio e scrive sulla lavagna. Poi chiede ai partecipanti le loro esperienze (positive e negative) di colloqui di lavoro. I pazienti si scambiano le esperienze e il formatore le annota sulla lavagna. In questa fase il formatore e gli altri partecipanti possono intervenire su alcune esperienze. In una seconda fase il formatore incoraggierà i partecipanti a pensare alle domande che solitamente vengono fatte durante un colloquio di lavoro. Il formatore di nuovo annoterà sulla lavagna le informazioni e alla fine della discussione aggiungerà altre domande importanti. Basandosi sulla propria esperienza tutti i partecipanti penseranno alle possibili risposte. Per una migliore visualizzazione dei risultati si possono scrivere le domande cruciali sulla lavagna. Il formatore farà le foto e le caricherà sulla piattaforma di comunicazione. Suggerimenti per il formatore ■■ Il formatore deve preparare un esempio di colloquio di lavoro (video oppure fumetto) ■■ Il formatore prende nota dei risultati ■■ Il formatore carica i risultati sulla piattaforma di comunicazione Riassunto delle attività L’obiettivo di questa attività è di incoraggiare il gruppo a pensare a tutte le domande possibili relative ad un colloquio di lavoro e di scambiarsi le esperienze. Referenze: nessuna Risorse/Appendici: Se i partecipanti non trovano domande per il colloquio di lavoro il formatore può suggerire le seguenti: ■■ Perché ha fatto domanda per questo lavoro? ■■ Mi racconti qualcosa della sua personalità? ■■ Quali sono le sue esperienze lavorative? ■■ Quali sono i suoi punti di forza? Ne elenchi cinque ■■ Quali sono i suoi punti di debolezza? Ne elenchi cinque Parte 3: Manuale EduCoRe Riassunto delle attività L’obiettivo di questa attività è di incoraggiare il gruppo a sviluppare più strategie possibile e di definire quella che è più adatta a sé stesso/a. 25 ■■ Dove è andato a scuola? non lavora da cosi tanto tempo? ■■ Quali sono i suoi programmi futuri? ■■ Perché 4.5.2 C OME MI COMPORTO DURANTE UN COLLOQUIO DI LAVORO? Motivazione Il colloquio di lavoro può essere molto stressante. Per sentirsi più sicuri in questo momento specifico una buona preparazione potrebbe essere utile. Questo esercizio ha l’obiettivo di fare esperienza del comportamento da adottare durante un colloquio di lavoro. Obiettivi ■■ Prepararsi ad un colloquio di lavoro ■■ Capire come gli altri mi vedono in un colloquio di lavoro Metodo di formazione usato ■■ Lavoro di gruppo Accessori ■■ Carta ■■ Penna ■■ Macchina fotografica Numero di partecipanti: 3–15 Parte 3: Manuale EduCoRe Durata dell’attività: 1 ora 26 Descrizione delle attività Il formatore riprende i risultati della sessione „Definire diverse domande in un colloquio di lavoro“ con le possibili domande del colloquio di lavoro e le legge ad alta voce. Se ci sono domande possono essere risposte in questa fase dell’esercizio. I partecipanti poi prendono l’annuncio che hanno trovato nell’esercizio „Come leggere una pubblicità“ e insieme al partner di lavoro pensano alle possibili domande che potrebbero essere fatte dal manager delle risorse umane per questo colloquio di lavoro. Due volontari recitano questo colloquio di lavoro: uno di essi sarà il candidato e l’altro farà le domande che sono state raccolte prima, come se fosse un manager delle risorse umane. Tutti gli altri allievi assistono alla scena e danno il loro parere su ciò che hanno visto. Ogni partecipante può assumere volontariamente, una volta il ruolo della persona che fa richiesta di lavoro ed un’altra quella di manager delle risorse umane. Il fulcro dell’osservazione sarà costituito dalle risposte che sono state date, dalle espressioni, dal linguaggio del corpo ed altre cose. Dopo che è stato eseguito il colloquio, il formatore chiede al candidato: ■■ Quali sono stati i tuoi sentimenti durante il colloquio? ■■ Ti sei sentito/a bene, sicuro o insicuro? ■■ Quali domande ti hanno fatto sentire insicuro/a? Perché? Poi il formatore chiede agli osservatori di raccontare all’intero gruppo le osservazioni che hanno fatto. Il formatore potrebbe anche chiedere alla persona che ha impersonato il ruolo di manager delle risorse umane, se ha avuto la stessa impressione de gli osservatori riguardo il colloquio. Suggerimenti per il formatore ■■ Il formatore offre dei chiarimenti se necessario. ■■ Il formatore deve incoraggiare il gruppo a dare un feedback onesto poiché questo è importante per migliorare il proprio comportamento durante un colloquio di lavoro. ■■ Se i partecipanti che recitano la scena sono d’accordo il formatore può registrare il colloquio di lavoro e farlo rivedere in seguito così che gli allievi stessi si possano osservare. ■■ Il formatore deve ricordare ai partecipanti di ripensare a tutti i punti che hanno percorso durante la formazione e di integrare le loro conoscenze ed esperienze acquisite nel sostenere un colloquio di lavoro poiché questa è la fase finale prima di iniziare un nuovo lavoro. Riassunto delle attività Lo scopo di questa attività è quella di incoraggiare il gruppo a fare esperienza diretta delle situazioni che potrebbero verificarsi durante un colloquio di lavoro. Il riscontro del gruppo e del formatore intende aiutare a migliorare determinati comportamenti ed espressioni. Referenze: nessuna Risorse/Appendici: nessuna 5.1 ASPETTATIVE Motivazione Chiedere ai partecipanti della formazione quali sono le loro aspettative positive e negative riferite alla formazione può aiutare il formatore a identificare l’atmosfera generale di un gruppo di formazione. La visualizzazione delle aspettative, scritte su un foglio della lavagna a fogli mobili può rendere le attività più facili sia per il formatore che per i partecipanti. Obiettivi ■■ Riflettere sui propri desideri e sulle aspettative negative dei partecipanti riferiti alla formazione. ■■ Esprimere e visualizzare le aspettative relative alla formazione; ■■ Scoprire alla fine della formazione se le aspettative relative alla formazione sono state raggiunte ■■ Permettere al formatore di conoscere le aspettative dei partecipanti. Metodo di formazione usato ■■ Lavoro in coppie Accessori ■■ Pennarelli colorati ■■ Cartoncini di due colori ■■ Lavagna di sughero ■■ Fogli per la lavagna Numero di partecipanti: 2–12 Alla fine dell’ultima sessione di formazione il formatore farà riferimento al poster. Insieme agli allievi cercherà di capire se tutte le aspettative sono state soddisfatte e se le aspettative negative erano vere. Suggerimenti per il formatore ■■ Il formatore deve preparare la lavagna: fare due colonne o in qualche modo dividere la lavagna in due sezioni – una per le aspettative positive ed una per le aspettative negative – dove i partecipanti possono inserire le loro risposte. ■■ Il formatore distribuisce il foglio con alcune domande come suggerimento per l’intervista puntualizzando che i partecipanti possono aggiungere ulteriori domande ■■ Mentre il formatore struttura i risultati del lavoro in coppie si deve assicurare che tutti i partecipanti concordino con il suo riassunto/struttura Riassunto delle attività I pazienti esprimono le loro aspettative durante la prima sessione di formazione dove il formatore presenta ciò che i partecipanti dovrebbero aspettarsi e i partecipanti sottolineano ciò che non vogliono. Il confronto alla fine della formazione („Le aspettative sono state raggiunte?“) può essere molto interessante per il formatore in termini di riscontro sulla formazione che può aiutare a migliorare la struttura della formazione o il contenuto per ulteriori applicazioni. Referenze: nessuna Risorse/Appendici Durata dell’attività: 40–50 minuti DOMANDE PER L’INTERVISTA ■■ Cosa ti aspetti dalla formazione? ti aspetti dal formatore? ■■ Cosa ti aspetti dagli altri partecipanti? ■■ Cosa vuoi imparare? ■■ Che tipo di esperienza vuoi fare? ■■ Che cosa non vuoi imparare? ■■ Che tipo di esperienza non vuoi avere durante la formazione? ■■ C’è qualcosa che ti preoccupa della formazione? ■■ Cosa sarebbe la cosa peggiore/migliore che possa capitarti durante la formazione? ■■ Cosa Parte 3: Manuale EduCoRe Descrizione dell’attività Nella prima unità di formazione il formatore chiede ai partecipanti di ricercare un’altra persona con cui vuole completare questo esercizio. Sarebbe meglio che le coppie non si conoscessero. Il formatore distribuisce un foglio con alcune domande sulle aspettative, da utilizzare per le interviste. Le coppie hanno 20 minuti per farsi le domande (circa 10 minuti per ogni persona) e per annotare i punti cruciali su dei cartoncini dove un colore rappresenta gli aspetti positivi e l’altro quelli negativi. I risultati vengono presentati al gruppo e fissati sulla lavagna. Dopo che tutte le aspettative del gruppo sono state fissate sulla lavagna il formatore farà uno schema riassuntivo. Il risultato sarà inserito su un poster con scala 1:1. 27 5.2 B AROMETERO DELLA PUBBLICA OPINIONE Motivazione La valutazione di ogni singola sessione di formazione permette al formatore di migliorare le sue capacità durante l’intero processo. Con l’aiuto di un barometro della pubblica opinione i partecipanti non devono dare un riscontro verbale che potrebbe imporre degli ostacoli per fornire un parere onesto ma rendono visibili i risultati della loro valutazione annotandoli su un poster. Questo metodo di feedback è solitamente meno stressante e consuma meno tempo rispetto ad altri modi. Obiettivi ■■ Cercare di scoprire quanto è piaciuta la sessione di formazione (formatore) ■■ Esprimere quali sessioni attraggono i partecipanti e quali non ■■ Valutare il processo di formazione. ■■ Essere in grado di migliorare i singoli punti tra una sessione e la successiva (formatore) ■■ Avere impostato un processo di valutazione alla fine della formazione Metodo di formazione usato ■■ Auto apprendimento Accessori ■■ Post-it in 6 diversi colori ■■ Poster come l’appendice ■■ Macchina fotografica ■■ Nastro adesivo per fissare il poster sul muro Parte 3: Manuale EduCoRe Numero di partecipanti: 1–12 28 Durata dell’attività: 10–15 minuti + 30 minuti Descrizione dell’attività Il formatore spiega la procedura dell’attività ai partecipanti: mette il poster al muro e legge ad alta voce tutti le tematiche sulle quali i partecipanti dovrebbero dare un loro giudizio. La scala consiste in 4 livelli: „non completamente, in un certo modo, abbastanza e molto“. I partecipanti sono incoraggiati a dare il loro riscontro alle sei tematiche con un post-it colorato. Ogni colore corrisponde ad una tematica: ■■ Contenuto della sessione di formazione ■■ Organizzazione della formazione ■■ Divertimento Alla fine ogni paziente dovrebbe aver usato i 6 diversi postit colorati. Durante la fase di riscontro il formatore lascia la stanza (10 a 15 minuti). Dopo essere ritornati nella stanza di formazione il formatore fa una foto al poster, la stampa,la mette sul muro e la carica sulla piattaforma di comunicazione. Poiché la valutazione, con l’aiuto di questo barometro di opinione pubblica, sarà fatta dopo ogni sessione/giornata di formazione il formatore può paragonare le singole sessioni. Questo permetterà di cambiare i dettagli che non piacciono al paziente. Alla fine della formazione il formatore potrà, insieme ai partecipanti, analizzare il processo di formazione mentre fa un paragone con tutti i barometri. Suggerimenti per il formatore ■■ Il formatore deve lasciare l’aula mentre i partecipanti mettono i post-it sul poster (10–15 minuti) ■■ Il formatore deve dare ai partecipanti abbastanza tempo e non deve mettere fretta ■■ Il formatore deve fare una foto dopo che tutti i partecipanti hanno valutato le sei tematiche e caricarla sulla piattaforma di comunicazione ■■ Il formatore deve stampare la foto il più grande possibile e metterla sul muro della stanza dove avviene la formazione così che tutti i partecipanti possano vederla durante l’intero processo di formazione Riassunto delle attività L’uso delbarometro della pubblica opinione permette al formatore di ricevere un riscontro veloce, dettagliato e visivo di ogni sessione/giornata di formazione. Il vantaggio per il paziente è che è anonimo e che non devono scrivere niente. I diversi barometri dopo aver completato tutta la formazione mostrano il progresso della soddisfazione del paziente nei confronti della formazione. E’ utile analizzare questi risultati insieme ai partecipanti per poter ricevere un quadro comprensibile. Referenze: nessuna Risorse/Appendici Niente affatto In qualche modo Abbastanza Molto Ti è piaciuto il contenuto della sessione di formazione? Quale è stato il tuo beneficio personale dalla sessione di formazione? Quanto ti è piaciuta l’organizzazione della sessione della formazione? Parte 3: Manuale EduCoRe Ti è piaciuta la sessione di formazione? 29