Reinhard Bauer
Elmo De Angelis
Kylene De Angelis
Elisabeth Frankus
Giulio Gabbianelli
Klavdija Kocis
Stefan Kremser
Bodil Mygind Madsen
Niels Christian F. Vestergaard
Tanja Wehr
Sabine Wiemann
Sabine Zauchner
Manuale
EduCoRe
Il presente progetto di EduCoRe (141844-LLP-1-2008-1-AT-GRUNDTVIG-CMP) è finanziato con il
sostegno della Commissione europea. L’autore è il solo responsabile di questa pubblicazione e
la Commissione declina ogni responsabilità sull’uso che potrà essere fatto delle informazioni
in essa contenute.
Contenuto
La numerazione dei seguenti esercizi corrisponde alla struttura del programma formativo.
1.2 COME POSSO PARLARE DELLA MIA DISABILITA’ E DELLE SUE CONSEGUENZE? . . . . . 3
1.3.1 COME SONO ORA? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
1.3.2 QUAL’E’ LA MIA MOTIVAZIONE? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
1.3.3.1 COME AFFRONTO I MIEI TIMORI? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
1.3.3.2 BREVE SCENETTA PER IDENTIFICARE LE STRATEGIE DI GESTIONE
DELLA DISABILITA’ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
2.1.1 DEFINIRE OBIETTIVI INDIVIDUALI REALISTICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
2.1.2 MAPPA CONCETTUALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
2.2.1 LA VIA („strada“) DELLA CARRIERA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
2.2.2 DOMANDE GIORNALISTICHE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
2.3.1 LA MATRICE DI EISENHOWER . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
2.3.2 COME FACCIO A MIGLIORARE IL MIO CORAGGIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
3.1 Episodio Critico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
3.1.1 COME COMUNICO? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
3.2 PREPARARE UN VIAGGIO DI VACANZA ALL’INTERNO DEL GRUPPO . . . . . . . . . . . . . . . 14
3.3 IL MIO COMPORTAMENTO IN CASO DI DISCUSSIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
3.4 SIMULAZIONE DEL CONFLITTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16
4.1 COME SONO LE DINAMICHE DEL PRESENTE MERCATO DEL LAVORO? . . . . . . . . . . . . . 17
4.2 CERCARE SOSTEGNO PER LE PERSONE CON BISOGNI SPECIALI . . . . . . . . . . . . . . . . . 4.3.1 SCRIVERE UN CURRICULUM VITAE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4.3.2 COME LEGGERE UNA PUBBLICITà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4.3.3 COME SCRIVERE UNA LETTERA PER UNA DOMANDA DI LAVORO . . . . . . . . . 4.3.3.1 COSA DEVO EVITARE MENTRE SCRIVO UNA LETTERA DI RICHIESTA
DI LAVORO? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
19
21
21
23
Parte 3: Manuale EduCoRe
4.4 DEFINIZIONE DI DIVERSI TIPI DI STRATEGIE PER LA RICERCA DI UN LAVORO . . . . . . 24
4.5.1 DEFINIRE DIVERSE DOMANDE PER UN COLLOQUIO DI LAVORO . . . . . . . . . . . 25
4.5.2 COME MI COMPORTO DURANTE UN COLLOQUIO DI LAVORO? . . . . . . . . . . . . 26
2
5.1 ASPETTATIVE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27
5.2 BAROMETERO DELLA PUBBLICA OPINIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
1.2 C
OME POSSO PARLARE
DELLA MIA DISABILITA’ E
DELLE SUE CONSEGUENZE?
Motivazione
L’attività intende incoraggiare le persone ad affrontare la loro
disabilità e ad identificare le conseguenti limitazioni e restrizioni che possono influenzare la loro vita professionale. Questo
permette ai pazienti di avere una visione realistica delle proprie
potenzialità per quanto concerne la re-integrazione nel mercato
del lavoro e nella società.
Riassunto delle attività
Il partecipante si esercita a parlare delle proprie disabilità e
descrivere le conseguenze delle proprie disabilità da entrambi
punti di vista.
Referenze: nessuna
■■ Identificare
ed affrontare le proprie disabilità
■■ Essere
capaci di esprimere le proprie disabilità e le sueconseguenze per la re-integrazione nel mercato del lavoro e
nella società
■■ Parlare
con gli altri pazienti delle proprie disabilità
Metodo di formazione applicato
di gruppo
Accessori
■■ Carta
■■ Penne
Numero di partecipanti: 3–12
Durata dell’attività: 1 ora
Descrizione dell’attività
Il formatore chiede ai pazienti di costruire gruppi da tre persone. Lui/lei distribuisce un foglio con alcune domande (vedi
appendice) e le legge ad alta voce ai partecipanti per evitare
ambiguità. Poi, ad una delle tre persone del gruppo, sarà fatta
una delle domande dagli altri due. Dopo aver completato tutte
le domande (e forse altre che sorgeranno durante l’intervista) si
cambiano i ruoli: la persona che ha già parlato della sua disabilità farà le domande insieme all’altro partner del gruppo alla
terza persona. La persona può prendere appunti se vuole. Dopo
che tutte e tre le persone avranno parlato delle loro disabilità
il formatore farà delle riflessioni con l’intero gruppo su come si
sono sentiti sia nel fare che nel rispondere a queste domande.
Risorse/Appendici
Domande:
■■ Che tipo di disabilità hai?
■■ Da dove deriva?
■■ Hai delle limitazioni? Se si di che tipo?
■■ Come influiscono le tue disabilità sul futuro del tuo lavoro?
■■ Che cosa devi cambiare nel tuo lavoro futuro rispetto al
lavoro precedente?
1.2.1 COME SONO ORA?
Motivazione
L’attività intende identificare i cambiamenti di personalità dei
partecipanti paragonando il prima e il dopo l’ incidente o la
malattia. I partecipanti diventano consapevoli di come questi
cambiamenti influenzano la loro vita professionale e privata.
L’esercizio si focalizza sulla vita lavorativa.
Obiettivi
■■ Identificare il cambiamento della propria personalità.
■■ Riflettere su questi cambiamenti facendo riferimento alla
propria vita lavorativa (futura).
Metodo di formazione usato
■■ Lavoro a coppie
Accessori
■■ Carta
■■ Penna
Parte 3: Manuale EduCoRe
Obiettivi
■■ Lavoro
Suggerimenti per il formatore
■■ Il formatore deve assicurare una atmosfera rilassata tra i
partecipanti così che essipossano parlare della loro disabilità senza timore
■■ Il formatore deve sapere che i partecipanti possono essere
emotivi
3
Numero di partecipanti: 2–10
1.2.2 QUAL’E’ LA MIA MOTIVAZIONE?
Durata dell’attività: 1.5–2 ore
Motivazione
Il desiderio di lavorare spesso non è influenzato soltanto dalla
propria motivazione ma anche dalle aspettative degli altri.
Questo significa che alcune aspettative esterne potrebbero
influenzare la propria scelta di carriera. Questo esercizio aiuta
i partecipanti a filtrare le proprie motivazioni e le aspettative
degli altri facendo riferimento alla propria re-integrazione nella
vita professionale.
Descrizione dell’attività
Quest’attività è divisa in due fasi:
Nella prima fase i partecipanti scelgono un partner con cui
lavorare. Il formatore consegna un foglio con domande specifiche (vedi appendice) ad ogni partecipante. Per prima cosa,
ai pazienti si chiede di pensare da soli alle risposte. Possono
prendere appunti su un foglio. Nella seconda fase dell’esercizio,
i pazienti presentano i loro risultati al loro partner di lavoro.
Alcuni pazienti possono volontariamente parlare della propria
percezione nel gruppo in plenaria. Questa ultima fase di esercitazione deve essere moderata dal formatore.
Suggerimenti per il formatore
■■ il formatore deve sapere che ci possono essere dei partecipanti emotivi
■■ Il formatore deve sapere che l’attenzione può passare dalla
vita professionale a quella privata. In questo caso il formatore deve assicurare che si ritorni all’argomento principale,
vale a dire la vita lavorativa.
Riassunto delle attività
Con l’aiuto delle domande specifiche distribuite dal formatore,
gli allievi possono identificare i cambiamenti nel loro comportamento professionale e nella loro personalità paragonando
la loro vita prima e dopo la malattia o l’incidente. L’ambiente
professionale potrebbe essere diverso da quello precedente
oppure ci potrebbe essere bisogno di una nuova struttura
organizzativa.
Parte 3: Manuale EduCoRe
Referenze: nessuna
4
Risorse/Appendice
Domande:
■■ Cosa ho fatto/farò durante le pause? Con chi ho trascorso/
trascorrerò questo tempo e come?
■■ Come ho comunicato/comunicherò e come ho collaborato con
i miei colleghi/superiori?
■■ Come ho evitato/eviterò situazioni stressanti?
■■ Come ho reagito/ reagirò se non ho potuto/posso compiere
attività specifiche? Come ho comunicato /comunicherò questo ai miei superiori?
■■ Come chiedo/chiederò aiuto se non sono stato capace/non
sarò capace di compiere delle attività specifiche?
Obiettivi
■■ Identificare le proprie motivazioni facendo riferimento al
lavoro futuro
■■ Identificare le aspettative delle altre persone
Metodo di formazione usato
■■ Auto apprendimento
■■ Lavoro in coppie
Accessori
■■ Carta
■■ penne
Numero di partecipanti: 2–12
Durata delle attività: 1 ora
Descrizione dell’attività
Il formatore distribuisce i fogli ai partecipanti e spiega cosa
devono fare: al centro del foglio c’è un cerchio disegnato chiamato „il mio lavoro“ che indica il lavoro futuro del paziente.
Attorno a questo c’è un cerchio più grande che è disegnato per
scrivere le proprie motivazioni sulla parte destra e le aspettative delle altre persone sulla sinistra. Inoltre ci sono delle caselle
separate che si possono compilare con altre influenze.
Come prima attività gli allievi impiegano il loro tempo per
compilare questo documento in modo onesto. In un secondo
momento, scambiano i loro risultati con un’altra persona.
Quando ritornano nell’assemblea i pazienti possono volontariamente presentare i loro documenti agli altri. Il formatore
rileva che è importante distinguere tra „la mia motivazione“
e le „aspettative degli altri“ perché non ha senso fare le cose
soltanto perché gli altri se lo aspettano. Una persona si deve
concentrare sempre su cosa vuole veramente anche se ci sono
delle richieste nella nostra società che devono essere prese in
considerazione (per esempio la massima indipendenza finanziaria possibile dallo stato).
Suggerimenti per il formatore
■■ Il formatore deve assicurare tutto il tempo necessario per
questo primo punto (lavoro individuale)
■■ il formatore deve sapere che ci possono essere dei partecipanti emotivi
■■ I formatori devono sapere che i pazienti possono percepire
che le loro motivazioni sono influenzate dagli altri
Riassunto delle attività
I partecipanti identificano la differenza tra la loro motivazione
e quella che viene dagli altri facendo riferimento alla loro vita
futura.
Accessori
■■ Lavagna (Pin board)
■■ Cartoncini
■■ Pennarelli colorati
Numero di partecipanti: 2–12
Durata dell’attività: 1,5 ore
Referenze: nessuna
Risorse/Appendice
Materiali cartacei per i partecipanti
Altri
influssi
Altri
influssi
mia
Descrizione dell’attività
Il formatore chiede ai partecipanti i timori che appaiono loro
quando pensano al loro primo giorno di lavoro futuro. I partecipanti scrivono sui cartoncini ciò che gli viene in mente e
lo attaccano alla lavagna. Dopo aver selezionato quanto più
dichiarazioni possibili il formatore fa un riassunto cercando
di raggrupparli. Insieme al formatore tutti i pazienti cercano
di trovare le strategie per affrontare questi timori, non è il
formatore che per primo suggerisce le possibilità ma sono i
partecipanti stessi.
e
Altri
influssi
Altri
influssi
1.2.2.1 COME AFFRONTO I MIEI TIMORI?
Motivazione
Il ritorno alla vita professionale – al lavoro precedente oppure
ad uno nuovo - spesso viene associato al timore o alla preoccupazione. Affrontare ed esprimere questi timori è importante non
soltanto perché le persone capiscono di non essere sole– tutti i
pazienti lottano con qualche tipo di timore -, ma anche perché è
più facile trovare modi per trattarli se sono esplicitati piuttosto
che repressi. Questo esercizio ha l’obiettivo di identificare i
timori, per affrontare il problema e superarlo.
Obiettivi
■■ Riconoscere i propri timori legati al ritorno al lavoro
■■ Stabilire dei modi per affrontare le paure
Suggerimenti per il formatore
■■ Il formatore deve incoraggiare i partecipanti a scrivere le
loro paure e le aspettative negative sul loro primo giorno o
periodo di lavoro
■■ Il formatore deve moderare il processo per trovare la strategia per affrontare i timori.
■■ Il formatore deve assicurare che la concentrazione sia stabilita in maniera positiva sul modo di trattare le paure e non
sull’identificazione del problema „timore“.
■■ Il formatore deve essere in grado di fornire un analisi
psicoterapeutica delle diverse paure/ansie del paziente, in
caso di emergenza di psicosi o altra malattia psicologica.
Questo significa che il formatore deve avere una qualifica
appropriata oppure deve saper indirizzare il paziente in caso
di emergenza.
Riassunto delle attività
I partecipanti pensano ai loro timori ed alle aspettative negative riferiti al loro lavoro futuro; lo scopo di questo esercizio non
è quello di concentrarsi troppo sul problema ma di trovare dei
risultati lavorando sulle possibili strategie di sopravvivenza.
Parte 3: Manuale EduCoRe
Il mio lavoro
motivazion
tative degli alt
pet
ri
s
a
Metodi di formazione usati
■■ Brainstorming
■■ Discussioni di gruppo
5
Referenze: nessuna
Risorse/Appendice: nessuna
1.2.2.2 BREVE SCENETTA PER IDENTIFICARE LE
STRATEGIE DI GESTIONE DELLA DISABILITA’
Motivazione
Questa attività mira da un lato ad affrontare le barriere dello
sviluppo della carriera in situazioni concrete e dall’altro a sviluppare strategie alternative per gestirle. Mentre si recitano le
scene i partecipanti imparano a recitare in situazioni difficili.
Obiettivi
■■ Trattare situazioni dove la disabilità di una persona viene
presentata come una barriera per lo sviluppo della carriera
■■ Incoraggiare i partecipanti a pensare alle diverse possibili
soluzioni
■■ Rafforzare la creatività ed il coraggio
■■ Promuovere il pensiero positivo
Metodo di formazione usato
■■ Giochi di ruolo
Accessori
■■ Lavagna con fogli girevoli
■■ Pennarelli colorati
■■ Cartoncini colorati
■■ Spazio per il role play
Numero di partecipanti: 3–10
Parte 3: Manuale EduCoRe
Durata dell’attività: 1–1,5 ore
6
Descrizione dell’attività
Il formatore chiede ai partecipanti di pensare alle diverse barriere e difficoltà che si possono presentare nello sviluppo della loro
carriera. Si scambiano le idee con gli altri, scrivono da una a tre
idee sul cartoncino e le attaccano alla lavagna con fogli girevoli. Il formatore riassume le informazioni raccolte ed insieme
all’intero gruppo sceglie una situazione. La barriera scelta sarà
brevemente recitata. Alcuni volontari reciteranno. Poi racconteranno agli altri com’è stato per loro recitare questa specifica
situazione. Prima gli altri guarderanno la recita e poi daranno un
riscontro su ciò che hanno visto. Dopo aver analizzato la scena
dimostrata l’intero gruppo penserà ad una o più strategie per
migliorare la situazione della persona coinvolta. Una possibile
soluzione su cui tutti saranno d’accordo sarà trasformata in una
piccola messa in scena. Di nuovo tutti gli osservatori, compreso
il formatore, esprimeranno le loro osservazioni agli attori che
a loro volta condivideranno le loro sensazioni. Lo scenario può
essere ripetuto scegliendo un’altra situazione.
Suggerimenti per i formatori
■■ Se i gruppi sono grandi si possono dividere in due gruppi più
piccoli e questo significa che si possono recitare due scene
alla volta (in due stanze diverse);
■■ Forse i formatori dovranno motivare i partecipanti a recitare
■■ l formatore deve assicurare tutto il tempo necessario per il
riscontro in entrambe Ie procedure
Riassunto delle attività
Questa attività permette ai partecipanti di trovare strategie per
risolvere situazioni difficili. Recitare una simulazione in cui la
prima volta vengono messe in scena le difficoltà di una determinata situazione e la seconda volta, la loro possibile gestione,
permette ai pazienti di percepire i cambiamenti del loro comportamento sulla loro pelle. E’ importante per loro capire che,
sebbene siano persone affette da qualche tipo di disabilità,
hanno l’opzione di cambiare la situazione con la loro propria
volontà. Non si possono aspettare che siano le altre persone a
cambiare la situazione per loro.
Referenze: nessuna
Risorse/Appendice: nessuna
1.2.3 D
EFINIRE OBIETTIVI INDIVIDUALI
REALISTICI
Motivazione
Avere un’idea chiara di una situazione ed una definizione precisa di un obiettivo professionale è la base per agire in modo
orientato verso un obiettivo. Per tutti e per i pazienti dei centri
di riabilitazione in particolare, è importante non vivere nel
passato ma guardare in avanti e avere visioni su cosa si vuole
raggiungere. Tradurre in parole gli obiettivi professionali può
aiutare ad avere chiarezza sul proprio obiettivo.
Obiettivi
■■ Definire obiettivi concreti
■■ Assicurarsi che sia un obiettivo veramente personale e non
uno imposto
■■ Definire le fasi per raggiungere gli obiettivi
Accessori
■■ Carta
■■ Penna
Numero di partecipanti: 2–14
Durata dell’attività: 40–60 minuti
Descrizione dell’attività
Il formatore chiede ai partecipanti di pensare da uno a tre
obiettivi importanti della loro vita professionale che vogliono
raggiungere. Per concretizzare questi obiettivi il più accuratamente possibile il formatore consegna un elenco di domande
che dovrebbero essere usate dai pazienti. I partecipanti lavorano in coppie: uno fa la domanda, l’altro risponde facendo
riferimento ai propri obiettivi e prende alcuni appunti. Dopo 15
minuti i ruoli si scambiano il narratore diventa la persona che
fa le domande. Dopo che ogni paziente ha risposto alle domande i partecipanti si scambiano i risultati tra loro.
Suggerimenti per il formatore
■■ Il formatore distribuisce la lista delle domande e le discute
brevemente con i partecipanti;
■■ Qualche volta ci vuole più tempo per concretizzare un obiettivo quindi il formatore deve essere più flessibile con il tempo
■■ Se c’è soltanto un partecipante, sarà il formatore a fare le
domande
■■ Il formatore deve sapere che gli obiettivi professionali spesso
si affiancano agli obiettivi privati/sociali, come il lavoro/vita
sociale, assumere delle responsabilità, lavorare in team,
accettare sostegno da colleghi/amici/famiglia, ecc..
Riassunto delle attività
Durante questa esercitazione i partecipanti affrontano i loro
obiettivi professionali in modo molto intensivo. Le domande non
soltanto aiutano a sfidare i loro obiettivi ma anche ad identificare possibili punti oscuri o difficoltà.
Referenze: nessuna
Risorse/Appendice
Domande:
■■ COSA?
■■ Quali sono i miei obiettivi personali?
■■ Ho una visione chiara del mio obiettivo professionale?
■■ PERCHÈ?
■■ Perché
devo raggiungerlo?
questo è un obiettivo importante per me?
■■ Questo è l’obiettivo che io voglio raggiungere o è qualcosa che
vogliono le altre persone (amici, famiglia, colleghi, ecc.)?
■■ PERCHÉ NO?
■■ Ho dei timori per quanto riguarda il mio obiettivo? Se si, di
che tipo?
■■ COME?
■■ Di che tipo di risorse ho bisogno per raggiungere il mio
obiettivo?
■■ Ho già usato queste risorse in un’altra situazione?
■■ Qual è il primo passo verso il mio obiettivo?
■■ QUANDO?
■■ Quando lo voglio raggiungere?
■■ Ho un programma temporale concreto?
■■ Come faccio a sapere che ho raggiunto il mio obiettivo?
(indicatori)
■■ Ecc.
■■ Perché
2.1.2 MAPPA CONCETTUALE
Motivazione
La mappa concettuale è un diagramma usato per rappresentare
parole, idee, mansioni o altri elementi collegati, disposti attorno
ad una parola chiave o una idea centrale. Le mappe concettuali
sono usate per generare, visualizzare, strutturare e classificare
idee, Servono come aiuto nello studio, nella organizzazione, nel
problem solving e nel prendere le decisioni (Wikipedia). Quindi
utilizzare le mappe concettuali come forma di brainstorming è
una tecnica molto buona per aiutare le persone a sviluppare e
programmare nuove idee oppure a concretizzare gli obiettivi.
Può essere fatto da una o più persone allo stesso tempo.
Obiettivi
■■ Sviluppare nuove idee ed obiettivi;
■■ Rendere concreti e visualizzare le idee e gli obiettivi.
■■ Avere una visione di un soggetto/obiettivo.
■■ Creare nuove idee ed obiettivi
Metodo di formazione usato
■■ Auto apprendimento
Accessori
■■ Carta
■■ Pennarelli colorati
Parte 3: Manuale EduCoRe
Metodo di formazione applicato
■■ Lavoro in coppie
Numero di partecipanti: 1–15
Durata dell’attività: 20–40 minuti
7
Descrizione dell’attività
I partecipanti selezionano un obiettivo su cui vogliono lavorare.
Ogni persona usa una mappa concettuale che creata autonomamente. Il formatore spiega come si crea una mappa concettuale
strutturata ad albero: i partecipanti scrivono o disegnano i propri
obiettivi al centro della pagina e poi pensano alla relazione degli
elementi esterni con quelli al centro (secondo livello). Il collegamento tra le parole/immagini ed il soggetto principale sarà
visualizzato con l’aiuto di linee. Sarà aggiunto un terzo livello:
i partecipanti associano i propri pensieri, scritti o disegnati,
agli articoli nuovi. Di nuovo le linee dimostrano le relazioni tra il
secondo ed il terzo livello. A seconda delle necessità si possono
aggiungere livelli successivi. I partecipanti possono presentare le
loro mappe concettuali agli altri partecipanti se vogliono.
Suggerimenti per i formatori
■■ Il formatore deve spiegare come si disegna una mappa
concettuale;
■■ Con l’aiuto dell’appendice il formatore illustra come potrebbe
essere una mappa concettuale;
■■ Il formatore può menzionare che ci sono diversi strumenti di
mapping anche su web come ad esempio „free mind“
Riassunto delle attività
I pazienti dei centri di riabilitazione spesso non hanno una visione o una idea della loro futura vita personale o professionale. La
tecnica della mappa concettuale può aiutare le persone ad avere
pensieri ed idee più chiari. Durante questo processo gli obiettivi
possono diventare chiari oppure ne possono apparire di nuovi.
Parte 3: Manuale EduCoRe
Referenze
1. Wikipedia / The Free Encyclopedia: http://en.wikipedia.org/
wiki/Mind_map
2. BUZAN, Tony; BUZAN, Barry (2006) THE MIND MAP BOOK
3. http://www.mindmapinspiration.com
8
Risorse/Appendice
2.2.1 LA VIA (“strada”) DELLA CARRIERA
Motivazione
La via della carriera è una tecnica per far fronte alla propria
vita lavorativa. Il formatore incoraggia i partecipanti ad analizzare i punti più importanti della loro carriera. La via della
carriera non contiene soltanto la vita professionale del passato
e del presente dei pazienti ma anche la loro futura occupazione.
La strategia di disegnare il percorso personale della carriera
aiuta i partecipanti a visualizzare la loro carriera professionale
evidenziando la fase di apprendimento. Inoltre i partecipanti
imparano a presentarsi davanti ad altre persone.
Obiettivi
■■ Avere una visione globale della propria carriera professionale
■■ Visualizzare la propria vita lavorativa passata, presente e
futura;
■■ Promuovere la creatività facendo riferimento ad ulteriori
passi occupazionali
■■ Parlare davanti a persone che ascoltano
■■ Praticare l’auto presentazione
Metodo di formazione applicato
■■ Auto apprendimento
■■ Lavoro in coppie
■■ Presentazione
Accessori
■■ Carta
■■ Pennarelli colorati
■■ Riviste, giornali
■■ Colla
■■ Forbici
Numero di partecipanti: 1–15
Durata dell’attività: 1–1.5 ore
Mappa concettuale della felicità
Descrizione dell’attività
Il formatore spiega l’idea della via della carriera: I partecipanti
sono incoraggiati a disegnare il proprio percorso lavorativo
fin dalla primissima esperienza d’apprendimento fino all’idea
futura. I pazienti possono scrivere o ritagliare figure dai giornali
per esprimere le loro esperienze di apprendimento o lavorative.
Durante questa fase dell’esercizio i partecipanti lavorano da
soli. Dopo 30–40 minuti presentano la loro via della carriera ad
un’altra persona che dà un parere sull’elaborato. I partecipanti
volontari possono presentare la propria via della carriera all’intero gruppo chiedendo alle altre persone un riscontro.
Suggerimenti per i formatori
■■ Il formatore può dare alcuni esempi di come potrebbe essere
una via della carriera
■■ Il formatore può aiutare i partecipanti all’inizio dell’esercizio
mentre fanno la domanda come „Quale è stata la tua prima
esperienza di apprendimento (professionale)?“, „Qual è stato
il tuo primo lavoro?“, „Che idee di lavoro hai?“, „Che cosa
vuoi imparare entro i prossimi 5/10/20/30 anni?“, ecc.
■■ Dopo che una persona ha presentato il proprio percorso
lavorativo all’assemblea il formatore può chiedere agli altri
partecipanti di pensare che cosa significa per la persona che
presenta apprendere e lavorare. Il formatore può chiedere
alle persone che danno un riscontro di cercare di scoprire
qual è il ruolo di apprendimento nella carriera della persona
che sta presentando.
■■ Le
Riassunto dell’attività
Questa attività incoraggia i partecipanti ad usare la loro
creatività per la presentazione del loro lavoro e della vita di
apprendimento: dopo che il formatore ha spiegato che cosa
può comprendere e come si presenta la strada della carriera i
partecipanti hanno il tempo di esprimere le loro idee e le esperienze su un foglio di carta a parole o con le figure ritagliate
da un giornale.
Descrizione dell’attività
Per mostrare le domande il formatore scrive ogni parola su
un foglio di carta e le attacca alla lavagna (pin board): Chi?,
cosa?, Quando?, Dove?, Perché?,e Come?. I partecipanti pensano all’obiettivo professionale che vogliono raggiungere. Il
formatore li divide in coppie: Uno fa il ruolo del giornalista
e l’altro il ruolo della persona intervistata. Con l’aiuto delle
domande: Chi?, Cosa?, Quando?, dove?, Perché?, e Come? Il
paziente che ricopre il ruolo del giornalista mira a raccogliere
più informazioni possibili sugli obiettivi professionali dell’altra
persona e dsulle competenze richieste per quella professione.
La persona che fa le domande prende appunti. Dopo 10 minuti
di intervista la persona reporter presenta ciò che ha appreso
all’altro paziente che può poi a sua volta aggiungere ulteriori
informazioni se mancano gli elementi fondamentali. Di nuovo
con lo stesso tipo di lavoro a coppie, i partecipanti sottolineano
e scrivono le abilità e le competenze che servono alla professione a cui si mira. Come ultimo punto la persona intervistata
segna quelle competenze che già possiede e le evidenzia con un
colore e quelle che deve ancora acquisire con un’altro colore.
Rispondendo alle domande che si riferiscono all’obiettivo della
propria professione,vedendo le competenze necessarie e quelle
che devono essere acquisite è possibile aiutare le persone ad
avere un quadro più chiaro del proprio obiettivo occupazionale.
Risorse/Appendice: nessuna
2.2.2 DOMANDE GIORNALISTICHE
Motivazione
Nel giornalismo il concetto delle cinque „W“ (conosciute anche
come le cinque „W“ ed una H) viene usato nello stile delle notizie
e delle indagini di polizia viene considerato come sistema base
per la raccolta di informazioni. E’ la formula che si usa per
avere un quadro „completo“ di qualche cosa. Le domande sono:
Chi?, Cosa?,Quando?,Dove?, Perché?, e Come?. Ogni domanda
dovrebbe avere una risposta basata sui fatti. Fondamentalmente,
nessuna di queste domande può essere risposta con un semplice
„Si“ o „no“. Fare domande è un buon modo per stimolare il processo del pensiero e stimolare la creatività.
Obiettivi
■■ Con l’aiuto di domande giornalistiche i partecipanti imparano
ad analizzare profondamente il loro obiettivo professionale;
■■ Le domande giornalistiche mirano ad identificare le abilità
e le competenze necessarie per ricoprire una specifica professione;
Metodo di formazione usato
■■ Lavoro in coppie
Accessori
■■ Carta
■■ Penne colorate
■■ Lavagna (Pin board)
Numero di partecipanti: 2–10
Durata dell’attività: 40–60 minuti
Suggerimenti per i formatori
■■ Il formatore scrive le domande prima che i partecipanti
inizino l’esercizio
■■ Il formatore spiega agli allievi che fanno le domande (giornalisti) che possono usare soltanto le sei domande suggerite
■■ Il formatore deve assicurare abbastanza tempo per l’ultima
fase dell’esercizio (riflessione: quali sono le competenze che
servono per i relativi mestieri e quali sono le competenze che
Parte 3: Manuale EduCoRe
Referenze: nessuna
domande giornalistiche aiutano i partecipanti ad avere
un quadro chiaro dello scopo della loro professione e dei
requisiti.
9
le persone devono portare con sé ed eventualmente acquisire
per adempiere alle richieste del lavoro?)
Riassunto delle attività
In una prima fase i partecipanti devono analizzare i loro obiettivi professionali ed i loro requisiti con l’aiuto di domande giornalistiche. Poi si identificano quelle competenze che le persone
già possiedono e quelle che invece devono essere acquisite.
Questo esercizio aiuta gli allievi non soltanto a stimolare il
pensiero ed a promuovere la creatività ma anche ad identificare
le competenze esistenti e mancanti richieste per compiere il
lavoro che si aspira a fare.
Referenze
1. http://en.wikipedia.org/wiki/5_Ws
2. http://www.mycoted.com/Five_Ws_and_H
Risorse/Appendice
CHI?
COSA?
PERCHE?
COME?
QUANDO?
DOVE?
Parte 3: Manuale EduCoRe
2.3.1 LA MATRICE DI EISENHOWER
10
Motivazione
Tutte le mansioni e le attività che regolano la nostra vita sono
composte da due dimensioni: importanza del contenuto da un
lato e urgenza del completamento dall’altra.
Sono urgenti tutte quelle cose che si devono fare immediatamente per prevenire le conseguenze negative. Sono importanti
tutte le attività nella propria vita che non devono essere fatte
al momento ma potrebbero essere determinanti a lungo andare
e possono essere importati per la propria soddisfazione.
Queste due dimensioni hanno un ruolo importante per quanto
riguarda il fare qualche cosa oppure per tralasciare qualcos’altro. La matrice di Eisenhower è un metodo per scoprire quali
mansioni, punti o attività devono essere fatti immediatamente,
si possono fare più tardi, possono essere delegati o cancellati.
Obiettivi
■■ Dare priorità e strutturare le proprie mansioni, attività e
punti
■■ Chiarire quali attività devono essere svolte immediatamente,
quali si possono fare più tardi, quali possono essere delegate
o cancellate.
Metodo di formazione usato
■■ Auto apprendimento
■■ Lavoro in coppie
Accessori
■■ Fogli da distribuire
■■ Carta
■■ Penne
Numero di partecipanti: 1–10
Durata dell’attività: 20–40 minuti
Descrizione dell’attività
Il formatore spiega la matrice di Eisenhower, compresi i quattro
tipi di mansioni. Poi chiede ai partecipanti di pensare ad un
obiettivo che vogliono raggiungere entro i prossimi due mesi
(per esempio cercare un lavoro, cambiare casa, prepararsi per
le vacanze ecc.). I pazienti sono incoraggiati dal formatore a
definire e scrivere tutte le attività che devono completare per
raggiungere i propri obiettivi nella matrice Eisenhower. Dopo 15
minuti i partecipanti scambiano il loro lavoro con il compagno
vicino oppure con l’intero gruppo. Le altre persone danno un
riscontro sull’attività.
Suggerimenti per il formatore
■■ Il formatore deve spiegare in che cosa consiste la matrice di
Eisenhower;
■■ Il formatore si deve assicurare che tutti i partecipanti abbiano capito la differenza tra urgenza ed importanza;
■■ Il formatore può dare degli esempi o aiutare i partecipanti a
dividere i compiti, attività, ecc. nei quattro tipi di mansione.
Riassunto delle attività
La matrice di Eisenhower è un metodo per dare priorità alle
mansioni ed alle attività. Con il suo aiuto i partecipanti possono
distinguere tra i punti che devono essere fatti immediatamente,
quelli che si possono fare più tardi, quelli che possono essere
delegati o eliminati. Questa tecnica non è utile soltanto per
la programmazione del proprio futuro ma anche per grandi
compiti che a prima vista sembrano ingestibili. Strutturando le
singole attività uno scopo può perdere la propria complessità.
Referenze
1. http://revver.com/video/372647/using-the-eisenhower-matrix/
2. http://wiki.ywambrussels.be/kb/index.php/The_Eisenhower
_Matrix
3. Kustenmauer, tiki; seiwert, lothar j. (2004) how to simplify
your life, Frankfurt, new York, Campus
Risorse/Appendici
LA MATRICE DI EISENHOWER
I
M
P
O
R
T
A
N
Z
A
Importanza
elevata e molto
urgente
Importanza
elevata e non
urgente
Attività A
Attività B
Bassa importanza
e molto urgente
Bassa importanza
e non urgente
Attività C
Attività D
URGENZA
Attività A
Queste attività che sono molto importanti ed anche molto
urgenti devono essere fatte immediatamente. Le persone che
occupano molto tempo in queste attività sono spesso molto
stressate e sovraccaricate.
Attività B
Queste attività che sono molto importanti ma non urgenti possono essere eseguite più tardi. La maggior parte di queste attività e mansioni non hanno un profitto a breve termine mentre
possono essere molto importanti a lungo termine. Se le persone
usano abbastanza tempo sulla programmazione delle mansioni
B lo stress ed il sovraccarico dalle mansioni A possono essere
ridotti e si possono sviluppare nuove prospettive e visioni.
Attività C
Le attività C non sono molto importanti ma sono molto urgenti.
Queste attività sono spesso confuse con le attività A: la differenza tra l’ attività A e C è che quest’ultima può essere delegata ad
altre persone mentre l’attività A deve essere svolta da te stesso.
Attività D
Queste attività non sono né importanti né urgenti. Ciò significa
che sono superflue e si possono eliminare.
Alcune interviste mostrano che il tempo medio di lavoro di un
operaio è distribuito in:
15% per le attività A
20% per le attività B
65% per le attività C
A causa delle priorità delle attività la distribuzione del tempo
lavorativo può essere cambiato per:
65% per le attività A
20% per le attività B
15% per le attività C
2.3.2 C
OME FACCIO A MIGLIORARE IL MIO
CORAGGIO
Motivazione
Coraggio, conosciuto anche come volontà, intrepidità, e forza
d’animo, è l’abilità di affrontare timore, dolore, rischio, incertezza o intimidazione. Il „coraggio fisico „ è il coraggio di fronte
al dolore fisico, alle avversità, o alla minaccia di morte, mentre
„il coraggio morale“ è l’abilità di agire in modo giusto di fronte
all’opposizione popolare, alla vergogna, allo scandalo o allo
scoraggiamento. Il coraggio è la capacità di affrontare il timore
di fronte al dolore, al pericolo, all’incertezza o all’intimidazione.
Le persone coraggiose difendono i propri diritti. Non cedono alla
pressione negativa dei compagni.
Obiettivi
■■ Questo esercizio serve per stimolare il coraggio e l’autostima
dei partecipanti
■■ I partecipanti sono incoraggiati a dare la propria definizione
di coraggio
■■ I partecipanti sono incoraggiati a migliorare il loro coraggio
Metodo di formazione usato
■■ Lavoro di gruppo
Accessori
■■ Carta
■■ Penna
■■ Lavagna di sughero
Numero di partecipanti: 1–10
Durata dell’attività: 50–60 minuti
Descrizione dell’attività
Il formatore chiede ai partecipanti cosa sanno della parola
coraggio. Poi presenta cinque modi pratici per sviluppare il
coraggio dal sito web South Ossian Connection (vedi le referenze ) e scrive tutte queste possibilità su un foglio di carta. Poi,
chiede al gruppo cosa ne pensa di ogni singola dichiarazione:
■■ Cerca di conoscere le tue forze invece di guardare le tue
debolezze
■■ Predisponiti a pensare in modo positivo
Parte 3: Manuale EduCoRe
4. CALUWÈ, LEÒN; VERMAAK, HANS (2002) LEARNING TO
CHANGE: A GUIDE FOR ORGANIZATION CHANGE AGENTS
11
■■ Inizia
con attività semplici ed elabora fino a raggiungere
delle attività più impegnative
■■ Guarda alle diverse possibilità invece di soffermarti sulla
vulnerabilità dei tuoi problemi
■■ Cerca di essere persistente
Durante il processo di brainstorming il formatore prende degli
appunti e scrive delle parole chiave sui rispettivi fogli. Dopo
aver discusso tutte e cinque le modalità per sviluppare il coraggio mette i cinque fogli di carta sulla lavagna di sughero.
In seguito i partecipanti hanno 10 minuti per pensare alla
propria strategia per sviluppare e migliorare il coraggio ed alla
definizione dello sviluppo del coraggio. Condividere i propri
pensieri con gli altri membri del gruppo è una cosa volontaria
e non obbligatoria.
Alla fine di questo esercizio i pazienti sono incoraggiati dal
formatore a pensare da tre a cinque situazioni della loro vita
professionale in cui proveranno a fare pratica, a sviluppare e
migliorare il loro coraggio secondo la propria definizione. Come
prima attività, i partecipanti possono scambiare i propri programmi con gli altri se vogliono.
Parte 3: Manuale EduCoRe
Suggerimenti per il formatore
■■ Il formatore deve sottolineare che i cinque modi in cui sono
stati presentati lo sviluppo del coraggio potrebbero non
essere adatti a tutti
■■ Il formatore deve assicurare ai partecipanti abbastanza
tempo per pensare alle proprie definizioni sul coraggio
■■ Il formatore non deve forzare i partecipanti a raccontare la
loro definizione di coraggio agli altri
■■ Per ridurre lo stress tra i partecipanti il formatore può fare
degli esempi di come applicare la definizione dello sviluppo
del coraggio nella propria vita quotidiana.
Riassunto delle attività
I partecipanti sono incoraggiati a trattare gli argomenti relativi
al coraggio. Dopo aver conosciuto cinque modi per migliorare il
coraggio e le strategie di sviluppo agli allievi viene chiesto di
trovare la propria strategia/definizione di sviluppo del coraggio.
Questo mira a trovare un modo personale per stimolare il proprio coraggio. Mettere la teoria in pratica è lo scopo dell’ultima
fase di questa attività.
Referenze
1. http://en.wikipedia.org/wiki/Courage
2. http://www.southasianconnection.com/articles/125/1/SixPractical-Ways-To-Develop-Courage/Page1.html
Risorse/Appendice: nessuna
12
3.1 Episodio Critico
Motivazione
Diverse situazioni della vita lavorativa giornaliera permettono
ai partecipanti di vedere le situazioni da diversi punti di vista.
Obiettivi
■■ Far conoscere possibili fonti di incomprensioni
■■ Vedere le situazioni da diversi punti di vista
■■ Diventare più sensibili
Metodo di formazione usato
■■ Discussione di gruppo
Accessori: Nessuno
Numero di partecipanti: 2–15
Durata dell’attività: 1 ora
Descrizione dell’attività
Il formatore presenta le seguenti scene che possono servire
come possibili basi per le domande e per gli esercizi:
■■ Sei sempre un po’ in ritardo per le riunioni interne ed hai
sempre pronta una scusa divertente per il tuo ritardo. A
causa di una malattia non sei potuto andare a lavorare per
un paio di settimane. Oggi è il secondo giorno da quando
sei ritornato in ufficio e c’è una riunione interna. Entri nella
stanza, ma non ti viene un commento buffo. Come ti senti?
■■ Alcuni dei tuoi colleghi sono in piedi nella mensa aziendale e
sono intenti ad avere una conversazione animata. Ti avvicini
per farne parte ma in quel momento rimangono in silenzio e ti
guardano. Quali sono i pensieri che ti vengono in mente?
■■ Hai la sensazione che il collega, con cui sei andato/a d’accordo fino ad ora, ha cambiato il suo comportamento nei
tuoi confronti da quando sei rientrato/a. Non scherza più
con te ed è diventato/a più riservato/a verso di te nei suoi
comportamenti.
■■ Quest’anno l’uscita aziendale sarà lo „slittino estivo“. A
causa della tua salute sai già che non potrai partecipare.
Come reagisci?
Come primo punto agli allievi viene chiesto di lavorare in
coppie facendo una riflessione su una o più di una di queste
situazioni. Come secondo punto i pazienti possono presentare
le loro idee di reazione all’assemblea. Questa fase è moderata
dal formatore
Suggerimenti per il formatore
■■ Il formatore deve sapere che ci possono essere delle emozioni
tra i partners
■■ Il formatore deve assicurare un processo per trovare delle
soluzioni se ci sono delle emozioni negative
■■ Il formatore può incoraggiare tutti i partecipanti a dare un
feedback reciproco
■■ Un
Riassunto delle attività
I partecipanti sono incoraggiati dal formatore a riflettere sul
loro comportamento in diverse situazioni che sono presentate
dal formatore. Ci può essere un riscontro sia dal formatore che
dai partecipanti.
Durata delle attività: 1,5 ore
Risorse/Appendice: nessuna
3.1.1 COME COMUNICO?
Motivazione
Tutte le conversazioni sono fatte daparti di comunicazione
verbale e parti di comunicazione non verbale. Entrambe sono
importanti per capire l’intero processo di conversazione. I
pazienti dei centri di riabilitazione qualche volta non si sentono
sicuri in alcune conversazioni poiché potrebbero avere l’impressione di non essere capaci di esprimersi come facevano prima
dell’incidente o della malattia. Allo stesso tempo il loro corpo
influenza l’andamento della comunicazione. Sia la conversazione verbale che quella non verbale possono essere formate e
migliorate. Questo esercizio mira ad osservare e capire questi
due aspetti della comunicazione.
Obiettivi
■■ Capire l’importanza della comunicazione verbale e non
verbale
■■ Capire la differenza tra la comunicazione verbale e non
verbale
■■ Migliorare le competenze di comunicazione verbale e non
verbale
Metodo di formazione usato
■■ Lavoro di gruppo
■■ Lavoro in coppie
Accessori
■■ Sequenze di video differenti come discorsi di politici, pubblicità televisiva, cartoni, ecc.
Numero di partecipanti: 4–10
Descrizione dell’attività
Il formatore mostra una sequenza di un video di 5–10 minuti
che può essere una parte di un discordo politico, uno spettacolo televisivo, un film o un cartone animato, ecc. Prima senza
suono, e poi con il suono, ma senza immagine e alla fine sia con
il suono che con l’immagine. Durante la prima fase, il formatore
chiede ai partecipanti di osservare la sequenza con particolare
attenzione al linguaggio del corpo (comunicazione non verbale);
poi quando accende l’audio per la stessa sequenza, ma senza
immagine, i pazienti sono incoraggiati ad ascoltare. Nell’ultima
fase i partecipanti sono in grado di ascoltare e vedere. I pazienti
scambiano le loro esperienze e osservazioni, mentre il formatore
può fare domande come:
■■ Che cos’hai osservato nella prima fase? C’è stato qualcosa
non chiaro a causa della mancanza di audio?
■■ Come ha parlato la persona nella scena? Come si sono
espressi (tono di voce, ecc.)? Hai sentito dei suoni di sottofondo?
■■ Mentre guardavi ed ascoltavi l’ultima scena su che cosa ti
sei concentrato/a? Sui discorsi e rumori , sulle immagini
oppure su entrambi?
Dopo queste riflessioni, il formatore chiede ai partecipanti se
sono al corrente del canale di comunicazione che utilizzano
maggiormente mentre comunicano. Gli obiettivi sono di identificare se le persone preferiscono la comunicazione verbale e/o
non verbale. Questo scambio può essere fatto in coppie oppure
in gruppo. Coloro che non sono abituati possono essere formati
in modo tale da migliorare le abilità di comunicazione. Questo
può essere svolto anche attraverso la visione di una sequenza
di un film.
Suggerimenti per il formatore
■■ Il formatore deve identificare una sequenza video adeguata
■■ Il formatore deve spiegare che cosa deve essere osservato
(audio/immagini)
■■ Il formatore deve sottolineare che è normale sentirsi più sicuri nella comunicazione verbale oppure in quella non verbale.
Parte 3: Manuale EduCoRe
Referenze: nessuna
computer per presentare i video
con lettore DBD per presentare i video
■■ Cartoncini
■■ Penne
■■ TV
13
■■ Il
formatore può dare una spiegazione scritta prima di
mostrare la sequenza del video.
■■ Il formatore deve moderare il processo di riflessione
■■ Il formatore deve assicurare che tutti i partecipanti capiscano la connessione tra la comunicazione verbale e non
verbale
Riassunto delle attività
I partecipanti alla formazione imparano a distinguere tra la
comunicazione verbale e non verbale. Il formatore spiega che
alcune persone preferiscono un canale piuttosto che l’altro.
Allo stesso tempo i pazienti imparano a capire che entrambi gli
aspetti possono essere migliorati attraverso la formazione (per
esempio ottenendo feedback da altri).
Referenze: nessuna
Risorse/Appendice
Parte 3: Manuale EduCoRe
Informazione sul linguaggio del corpo (comunicazione
non verbale)
Mimica
Emozioni ed attitudini si possono manifestare sul viso come ad esempio nel
sorridere, nell’aggrottare le sopracciglia
oppure nel corrugare la fronte
Gesti
Movimenti delle mani ed avambracci:
pugno, strofinarsi le mani ecc.
Movimento dell’intero corpo: girarsi
dall’altra parte, scrollata di spalle ecc.
Comportamento
Il modo di sedersi, andamento, stare in
piedi
Zone di Distanza
La zona di distanza è uno spazio che
una persona occupa durante una conversazione. Rappresenta la vicinanza o
la distanza al partner della comunicazione:
Distanza avvicinata: 0–60 cm
Distanza privata: 60–150 cm
Distanza sociale: 150–200 cm
Distanza pubblica: 200 cm
3.2 P
REPARARE UN VIAGGIO DI
VACANZA ALL’INTERNO DEL
GRUPPO
Motivazione
Cooperare con le diverse persone in un gruppo comprende sempre un processo di gruppo dinamico. All’interno di ogni gruppo
ogni persona assume un ruolo specifico. Questi ruoli possono
essere „il leader“, „l’esperto“ (una persona che ha molte
conoscenze ma non vuole guidare il gruppo), „l’osservatore“,
„il lavoratore“ (la persone che svolge l’attività che gli viene
richiesta), „il capro espiatorio“ (la persona che viene incolpata
se il lavoro non viene svolto), ecc.
Anche se non tutti i gruppi mirano ad adempiere alle questioni
relative al lavoro – per esempio amici di famiglia, associazione,
ecc.-, la persona può agire come se fosse in un ambiente di lavoro. Questo significa che spesso il ruolo che svolge una persona
al lavoro è simile a quello svolto nella vita privata. Per esempio,
una persona che è propensa a guidare altre persone al lavoro
potrebbe mostrare la stessa tendenza nella vita privata (dicendo
cosa e quando fare un’attività, che cosa non fare, ecc.).
L’esercizio ha l’obiettivo di identificare il ruolo delle persone in
un team.
Obiettivi
■■ Migliorare le proprie competenze di teamwork (cooperazione)
■■ Trovare una conclusione?? comune all’interno del gruppo
■■ Identificare il proprio ruolo all’interno del gruppo
■■ Identificare le similitudini tra il proprio ruolo in questo esercizio e nella propria vita professionale (e/o privata)
■■ Riconoscere i modelli dei ruoli
Metodo di formazione usato
■■ Lavoro di gruppo
Accessori
■■ Carta
■■ Penna
■■ Lavagna con fogli girevoli
■■ Calcolatrice
■■ Cataloghi per le vacanze
Numero di partecipanti: 3–10
Durata dell’attività: 1,5 ore
14
Suggerimenti per il formatore
■■ Il formatore non dovrebbe dire agli allievi in che cosa consiste questo esercizio (il proprio ruolo all’interno del gruppo)
prima della fine della discussione di gruppo poiché questo
potrebbe influenzare il loro comportamento
■■ Il formatore deve spiegare agli osservatori su cosa si devono
concentrare: più sul comportamento (comunicazione) dei
partecipanti e meno sul contenuto
■■ Il formatore deve formulare le domande suggerite in maniera
molto attenta.
■■ Il formatore deve sapere che con l’aiuto delle domande ci
potranno essere delle emozioni tra i pazienti
■■ Il formatore deve approfondire solo nella misura che gli viene
permesso e non deve andare oltre.
Riassunto delle attività
Sotto la pressione del tempo i partecipanti devono prendere una
decisone di gruppo. L’esercizio si focaliza non sul risultato del
lavoro di gruppo ma sul processo che l’ha prodotto: il processo
di dinamica di gruppo. Con l’aiuto di domande specifiche i partecipanti dovrebbero essere capaci di identificare il loro ruolo
nel gruppo che spesso è simile al loro comportamento in altre
situazioni di gruppo come per esempio sul lavoro. Conoscere
come uno agisce all’interno del gruppo è l’obiettivo principale
di questo esercizio.
Referenze: nessuna
Appendici:
Ruoli del lavoro di gruppo
■■ Tutti i soldi devono essere spesi sul viaggio. Ciò significa che
se ci sono dei soldi rimasti non è permesso semplicemente
ripagare i membri del gruppo, ma il gruppo li deve restituire
al formatore. Ci vogliono prove (fatture fittizie)
■■ Tutti i membri del gruppo devono essere d’accordo sul risultato
(ad eccezione degli osservatori). Se soltanto anche una persona non è contenta dei risultati il gruppo non percepisce i soldi
■■ Si deve scegliere una persona che agisce da segretaria e che
prende gli appunti durante l’intero processo
■■ Dipende dal gruppo la volontà definire altri ruoli all’interno
del gruppo come ad esempio un direttore finanziario , una
persona che prende le decisioni, un assistente ecc.
■■ Agli osservatori non è permesso partecipare alle discussioni.
Il loro ruolo è quello di osservare il processo di dinamica di
gruppo
3.3 IL MIO COMPORTAMENTO IN
CASO DI DISCUSSIONE
Motivazione
L’attività intende stimolare e sostenere i partecipanti a conoscere il proprio comportamento in caso di discussione quando
sono in disaccordo con una situazione.
Obiettivi
■■ Riconoscere il proprio comportamento nelle situazioni di
discussione
■■ Sviluppare strategie di discussione
Parte 3: Manuale EduCoRe
Descrizione dell’attività
Il gruppo riceve un assegno fittizio di oltre 7000€ dal formatore. Questi soldi devono essere spesi su un viaggio vacanza
comune. Il gruppo è composto da due sottogruppi: uno o due
volontari che osservano l’esercizio e il resto del gruppo che
svolge le attività. Entro 50 minuti, deve essere preparato un
piano finanziario di spesa dei 7000 euro.
Si devono prendere in considerazione regole specifiche (vedi
appendice):
Dopo 50 minuti di discussione di gruppo si presentano i risultati al formatore.
Nella fase successiva, gli osservatori diranno al gruppo cosa
hanno osservato mentre si concentravano sul processo di gruppo.
Con l’ausilio di alcuni elementi da parte dei formatori l’esercizio
diventa una discussione sui seguenti punti:
■■ Come ti sei sentito nel gruppo?
■■ Sei soddisfatto dei risultati?
■■ Come hai raggiunto i risultati?
■■ Chi ha partecipato alla discussione? Chi no?
■■ C’era un leader?
■■ Chi ha preso la decisione?
■■ Qual’era il tuo ruolo in questa scena?
■■ In che cosa consiste il tuo ruolo?
■■ Hai lo stesso ruolo nella tua vita professionale?
■■ Se si in che modo?
■■ Qual è il tuo ruolo normalmente nella tua vita professionale?
■■ Riesci a vedere un modello di ruolo nel comportamento del
tuo gruppo?
■■ Sei soddisfatto con il tuo ruolo?
■■ Vuoi cambiarlo?
■■ Se si, che cosa dovresti fare per cambiarlo?
Metodo di formazione usato
■■ Role playing
15
Accessori
■■ Carta
■■ Penna
Numero di partecipanti: 4–10
Durata dell’attività: 1,5 ore
Descrizione dell’attività
Il formatore racconta ai partecipanti una breve storia di una
situazione conflittuale tra due colleghi dello stesso reparto: La
persona A lavora in azienda già da 5 anni, mentre la persona B
da 1 anno. Il loro capo li informa che a causa di un grosso ordine soltanto uno di loro può prendere le ferie durante l’estate.
L’altra persona deve prendere le ferie in autunno. Entrambi, sia
la persona A che la persona B, non vogliono cambiare i propri
piani estivi che sono abbinati a quelli delle loro famiglie. In
20 minuti con un discorso a tre questo problema deve essere
risolto in modo pacifico.
Il formatore chiede ad una persona (volontario) di fare il ruolo
della persona A, un’altra il ruolo della persona B. Queste due
persone hanno 10 minuti di tempo per prepararsi a calarsi
nei panni del ruolo corrispondente. Se c’è bisogno, possono
chiedere ad una o due persone del gruppo di aiutarli. Inoltre
un volontario assume il ruolo di titolare. Il suo compito è quello
–dopo aver ascoltato le ragioni di entrambi le parti – decidere,
basandosi sugli argomenti migliori, chi andrà in vacanza
durante la stagione estiva e chi in autunno. L’importante è che
alla fine tutte e tre le parti siano soddisfatte dei risultati.
Parte 3: Manuale EduCoRe
Il resto del gruppo osserva la scena e prende appunti sul conflitto visto e sulla gestione del comportamento conflittuale.
16
Dopo che la persona che fa la parte del titolare arriva (insieme
alla persona A e B) ad una decisione pacifica inizierà un dibattito sul processo avvenuto.
Durante il processo di riflessione il formatore può fare le
seguenti domande:
■■ Come ti sei sentito in questa situazione?
■■ Sei soddisfatto dei risultati?
■■ Qual è stata la tua strategia (persuasione) ? Ha funzionato?
■■ Questo comportamento conflittuale rispecchia il tuo comportamento nella vita professionale?
■■ Se si, che cosa rappresentano queste situazioni?
■■ Se no, perché no?
Suggerimenti per il formatore
■■ Il formatore deve assicurare che la situazione conflittuale
simulata non si deve intensificare
■■ Il
formatore deve incoraggiare i tre giocatori a trovare una
soluzione che li soddisfi
■■ Il formatore deve assicurare che il conflitto si risolverà alla
fine dell’esercizio
■■ Il formatore deve assicurare una buona atmosfera all’interno
di tutto il gruppo di formazione
Riassunto dell’attività
(Almeno) Tre persone intraprendono il ruolo di tre parti diverse.
L’obiettivo di questa attività è di trovare una soluzione pacifica
che soddisfi tutte le persone coinvolte e di riflettere sul comportamento di ognuno in caso di conflitto. Le osservazioni fatte dagli
altri membri del gruppo possono essere molto importanti per i
giocatori poiché forniscono informazioni ed obiettivi cruciali.
Referenze: nessuna
Risorse/Appendici: nessuna
3.4 SIMULAZIONE DEL CONFLITTO
Motivazione
In questo esercizio viene usata una situazione di conflitto esemplare per analizzare tipici comportamenti conflittuali. Per evitare
di mettere le persone in una situazione imbarazzante, si consiglia che questi ruoli siano eseguiti da due persone esterne.
Obiettivi
■■ Sensibilizzare i partecipanti verso i comportamenti conflittuali tipici
■■ Analizzare e trovare scopi di azioni alternative
■■ Incrementare la conoscenza di diversi fattori che provocano
conflitti
■■ Conoscere l’influenza di un intervento esterno
Metodo di formazione usato:
■■ Role play
■■ Discussione
Accessori: nessuno
Durata dell’attività: 1,5 ore
Descrizione dell’attività:
Il formatore chiede ai partecipanti di dividersi in piccoli gruppi di
tre persone che lavorano insieme come gruppo di riflessione.
Il formatore ed una persona esterna recitano una situazione
conflittuale davanti ai gruppi che osservano.
Suggerimenti per i formatori
Cercare di impedire che la situazione esca di mano, il formatore
dovrebbe dare esplicitamente alcuni consigli:
■■ Tutte le percezioni sono soggettive
■■ Un individuo è capace di attivare le proprie risorse per trovare una soluzione
■■ La persona interessata è consapevole della propria situazione
■■ Le proprie idee non sono sempre adatte alle soluzioni degli
altri
■■ Gli essere umani sono più aperti ai cambiamenti, in ambienti
in cui la loro personalità è apprezzata
Riassunto delle attività
I pazienti imparano ad osservare una situazione conflittuale
obiettivamente. Allo stesso tempo i partecipanti non soltanto
identificano i conflitti di comportamento ma questo esercizio
può aiutarli anche a trovare nuove soluzioni.
4.1 C
OME SONO LE DINAMICHE
DEL PRESENTE MERCATO
DEL LAVORO?
Motivazione
Oggi giorno la concentrazione del mercato del lavoro cambia
costantemente. Negli ultimi anni nuovi lavori si sono moltiplicati e le aziende hanno richiesto nuovi tipi di mestieri. I lavoratori devono identificare questi mercati del lavoro dinamici.
Obiettivi
■■ Conoscere la dinamica del mercato del lavoro
■■ Riconoscere le proprie forze
■■ Aumentare la responsabilità personale
Metodo di formazione usato
■■ Lavoro di gruppo
Accessori
■■ Carta
■■ Penna
■■ Lavagna con fogli girevoli
■■ Pennarello
■■ Giornale
Numero di partecipanti: 4–12
Durata dell’attività: 1,5 ore
Descrizione delle attività
Il formatore divide i partecipanti in piccoli gruppi di almeno 2
persone. Ad ogni gruppo viene chiesto di trovare dei mestieri di
tendenza. I partecipanti pensano al tema, scrivono i loro risultati sulla lavagna girevole (40 minuti) e discutono le risposte.
Per ulteriori informazioni sui requisiti necessari alle nuove
tipologie di lavoro individuate, i partecipanti possono ricercare
sui giornali.
Il formatore deve chiedere ai partecipanti se sono interessati
ad alcune tendenze. Se è così i pazienti sono incoraggiati a
riflettere su quali dei requisiti necessarisiano in loro possesso,
di che cosa hanno ancora bisogno e come si può ottenere.
Quando ritornano nell’assemblea, i partecipanti presentano il
loro lavoro (45 minuti).
Referenze: nessuna
Risorse/Appendici: nessuna
Parte 3: Manuale EduCoRe
Dopo un determinato periodo di tempo (ca. 10 min.) la recitazione viene fermata e ogni gruppo ha 5 min. per discutere la situazione conflittuale all’interno del gruppo ed esprime le osservazioni. (Io penso che A ha reagito in modo esagerato – mi chiedo
se B avrebbe dovuto aver accettato l’offerta di A – avverto molta
aggressione nella comunicazione….). Tutti i tipi di commenti,
domande ed osservazioni sono espresse all’interno del gruppo
ma sono udibili per entrambi le parti in conflitto.
Dopo 5 min. la recitazione continua per altri 10 min. Le due
parti in conflitto sono libere di integrare le domande e le osservazioni senza commentarne alcuna. Non possono dire che „C ha
appena detto che tu sei aggressivo…“. Ai gruppi viene dato il
compito di osservare qualsiasi cambiamento possibile nel loro
comportamento o nella situazione stessa.
Poi dopo 10 min la recitazione viene fermata ed i piccoli gruppi
sono invitati a condividere le loro osservazioni prendendo in
considerazione possibili cambiamenti nel comportamento o nel
processo di sviluppo del conflitto sulle basi dei loro precedenti
commenti ed osservazioni.
Una discussione finale con tutte le persone coinvolte, es. osservatori e parti conflittuali concludono la sessione. Nella discussione a tutti viene data l’opportunità di condividere il proprio
punto di vista. Ai due „attori “ viene chiesto di raccontare
ai gruppi come hanno avvertito i commenti e le osservazioni
fornite dal gruppo.
Suggerimenti per il formatore
■■ Il formatore sostiene e motiva il gruppo
17
■■ Il formatore scrive i risultati che si sono sviluppati dal grup-
po sulla lavagna con fogli girevoli, fa una foto e la stampa
come documento da consegnare ai partecipanti.
■■ Post-it
■■ Macchina
fotografica
Numero di partecipanti: 4–12
Riassunto delle attività
Attraverso questo esercizio, i partecipanti conoscono le nuove
tendenze del mercato del lavoro e le dinamiche presenti. Gli
allievi non soltanto definiscono nuovi profili professionali ma
elaborano anche descrizioni di lavori in modo accurato.
Questo esercizio può aprire nuove prospettive di lavoro per
alcuni pazienti. Allo stesso tempo l’attività mostra i requisiti
professionali (e personali) di comunicazione, di lavoro in team,
tecnologici e di altro tipoche sono necessari per diverse professioni. I partecipanti riflettono su quali competenze hanno già e
quali devono ottenere per adempiere alle richieste.
Referenze
Wikipedia / The Free Encyclopedia:
http://en.wikipedia.org/wiki/Labour_market
Risorse/Appendici: nessuna
4.2 C
ERCARE SOSTEGNO PER
LE PERSONE CON BISOGNI
SPECIALI
Parte 3: Manuale EduCoRe
Motivazione
I pazienti dei centri di riabilitazione qualche volta hanno bisogno di informazioni specifiche e di trovare un lavoro adeguato
per i loro bisogni speciali
18
Obiettivi
■■ Definire le informazioni adeguate ed i punti di assistenza
■■ Ricevere informazione appropriata ed assistenza
Metodo di formazione usato
■■ Lavoro di gruppo
Accessori
■■ Carta
■■ Penne
■■ Lavagna girevole
■■ Pennarello
■■ Carte temperate??
■■ Lavagna di sughero
Durata dell’attività: 2 ore
Descrizione dell’attività
Il formatore mette un’immagine (vedi appendice) sulla lavagna
di sughero che dovrebbe servire da supporto per i pazienti
durante l’intero esercizio. Il formatore annota il tema che
dovrebbe essere discusso dall’intero gruppo su una lavagna a
fogli girevoli:
„Quali istituzioni ti aiutano, che cosa si può considerare utile
(per informazioni importanti) per acquisire le competenze
necessarie alla tua professione?“
Ai pazienti è chiesto di scrivere su post-it tutte le istituzioni,
aziende, posti dove andare ecc,. che conoscono direttamente o
indirettamente, in grado di aiutarli nel processo di sostegno a
persone disabili. Tutti i post-it saranno messi sulla lavagna di
sughero. Dopo questa parte dell’esercizio seguirà una discussione con lo scopo di scambiarsi le conoscenze e le esperienze
sulle diverse organizzazioni, sui posti dove andare, sulle
istituzioni utili ecc., sul loro scopo ed sul metodo di sostegno.
Durante questa fase il formatore raccoglie le informazioni cruciali mentre le scrive sulla lavagna a fogli girevoli. Il risultato si
può fotografare e caricare sulla piattaforma di comunicazione.
Suggerimenti per il formatore
■■ Il formatore deve coinvolgere tutti i partecipanti durante le
discussioni di moderazione
■■ Il formatore deve assicurare abbastanza tempo e spazio per
lo scambio di conoscenza ed esperienza
■■ Il formatore deve essere empatico e deve prendere le esperienze negative in modo serio
Riassunto delle attività
Attraverso lo sviluppo congiunto e lo scambio di informazioni
i partecipanti conosceranno quante informazioni hanno già
su questa materia e quali canali possono essere usati per
raggiungere il loro obiettivo professionale. Inoltre i pazienti
conosceranno le diverse percezioni e le esperienze degli altri
partecipanti.
Referenze: nessuna
Risorse/Appendici (dispense, materiali ecc)
Illustrazione per la lavagna di sughero
lavoro
Accessori
■■ Carta
■■ Penne
■■ Lavagna girevole
■■ Pennarelli
■■ Lavagna di sughero
■■ Cartoncini per mettere sulla lavagna di sughero
Numero di partecipanti: 4–12
Durata dell’attività: 1,5 ore
Motivazione
Per molti datori di lavoro, il CV è la base più importante per
valutare una domanda di lavoro. Di conseguenza, il lavoratore
non deve soltanto ricordarsi i suoi dati ma deve anche fare
attenzione alla loro disposizione. Oggi, il CV scritto su computer
è diventato lo standardper un curriculum vitae poiché garantisce non soltanto una sintesi efficace ma permette anche ai
datori di lavoro di paragonare i diversi CV in modo più efficace.
I CV scritti a mano saranno inviati soltanto su richiesta ed
anche in quel caso si raccomanda di aggiungere un CV in
formato digitale.
Obiettivi
■■ Presentarsi
■■ Presentare alcuni dati personali come età, origine, educazione e formazione
■■ Scrivere le proprie esperienze professionali
■■ Dimostrare i propri punti di forza
Metodo di formazione usato
■■ Lavoro di gruppo
Suggerimenti per il formatore
■■ Il formatore deve sostenere e motivare i partecipanti
■■ Il formatore deve moderare la sessione plenaria finale
Riassunto delle attività
Questa attività aiuta i partecipanti a sviluppare, creare e/o
migliorare il proprio CV. Allo stesso tempo i pazienti conosceranno il punto di vista del datore di lavoro.
Referenze
1. Wikipedia / The Free Encyclopedia: http://en.wikipedia.org/
wiki/Curriculum_vitae
2. European CV: http://europass.cedefop.europa.eu/europass/
home/vernav/Europasss+Documents/Europass+CV.csp?loc
=en_GB
Risorse/Appendici: nessuna
Parte 3: Manuale EduCoRe
4.3.1 SCRIVERE UN CURRICULUM VITAE
Descrizione delle attività
Il formatore divide il gruppo in due gruppi più piccoli. I membri
di un gruppo sono incoraggiati a pensare all’uso di un CV e ai
diversi tipi di layout che si possono utilizzare. L’altro gruppo
riflette sugli stessi temi ma dal punto di vista del manager
delle risorse umane. Dopo 45 minuti i due gruppi presentano i
loro risultati e scambiano i loro punti di vista. Il formatore fa la
somma dei punti principali che deve contenere un CV.
19
Curriculum Vitae
Informazioni Personali:
Nome:
Indirizzo:
Telefono:
Fax:
E-Mail:
Data di nascita:
Nazionalità:
Stato di famiglia1: Nome, Cognome
Via e numero civico, CAP e città
01/2345678
01/1234567
[email protected]
07.12.1966, città
Austria
sposato, tre figli (*1990, *1992, *1994)
Inserire
foto
Educazione2:
1973–1977 1977–1981 1981–1982
Scuola elementare, città
Scuola secondaria, città
Polytechnic courses, city
Formazione professionale:
1982–1986 Ottobre 1986
Formazione professionale per fornai
Nome dell’azienda, codice postale e città
esame finale per fornaio
Servizio Militare:
1986–1987 Autista, nome della caserma, codice postale e città
Esperienza di lavoro
Parte 3: Manuale EduCoRe
1998–2005 1997–1998
1995–1996 1993–1995
1995–1996 1991
1992
Autista – Nome dell’azienda, codice postale e città
Vendita con spedizione
Banco ordini
Autista e magazziniere – Nome dell’azienda, codice postale e città
Autista di un carello elevator e magazziniere – Nome dell’Azienda, codice postale e città
Consegna a domicilio – Nome dell’azienda, codice postale e città
Messaggero – Nome dell’Azienda, codice postale e città
Cuoco e cameriere – Nome dell’Azienda, codice postale e città
Autista e fornaio – Nome dell’Azienda, codice postale e città
Altre abilità e competenze
Patente di guida A, B, C, F, G
Patente per muletto
Buona conoscenza di un luogo per esempio Vienna
Buon orientamento delle competenze
Inglese
Hobby3
Cassiere/a in un club per persone giovani
1 Stato, religione, attitudine politica si possono aggiungere ma non è obbligatorio.
2 Dopo una certa età (attorno ai 40 anni) è possible fare un riassunto dei diversi tipi di scuola fino all’università. Per esempio 1973–1982 anni
scolastici di base
3 Utile indicare se possono essere combinati con la domanda di lavoro.
20
Motivazione
Rispondere ad una pubblicità è il modo più comune per presentare una domanda di lavoro. In molti casi bisogna leggere tra
le righe per capire le idee ed i desideri della persona che l’ha
pubblicata.
Obiettivi
■■ Permettere di leggere e capire una pubblicità
■■ Capire il significato di una pubblicità
Metodo di formazione usato
■■ Lavoro in coppie
Accessori
■■ Carta
■■ Penne
■■ Giornale
Numero di partecipanti: 2–12
Durata dell’attività: 1 ora
Descrizione delle attività
Il formatore chiede ai partecipanti di cercare un partner per
lavorare in coppie. Il compito di ogni coppie è di guardare
nel giornale per cercare almeno la pubblicità di un lavoro che
sembra essere interessante ed adatto per uno dei due o per
entrambi. Insieme la leggono,la interpretano e scrivono cosa
pensano che l’azienda si aspetti dalle persone che inviano le
domande. Dopo 30 minuti l’intero gruppo ritorna in sessione
plenaria. Ogni coppie presenta prima la pubblicità che ha trovato e di seguito la sua interpretazione. Tutti gli altri pazienti
come anche il formatore possono aggiungere il loro pensiero e
le proprie idee.
Suggerimenti per il formatore
■■ Il formatore si deve assicurare che i partecipanti non interpretino la pubblicità in modo sbagliato
Riassunto delle attività
I partecipanti della formazione devono affrontare i diversi stili
di pubblicità ed imparare a comprendere che cosa vogliono
veramente le aziende dalla persona che presenta la domanda
mentre „legge tra le righe“.
Referenze: nessuna
Risorse/Appendici: nessuna
4.3.3 C
OME SCRIVERE UNA LETTERA PER
UNA DOMANDA DI LAVORO
Motivazione
Una domanda di lavoro mira a convincere il datore di lavoro che
la persona che fa domanda sia la persona giusta per il posto di
lavoro pubblicizzato.
La maggior parte delle richieste dirette all’azienda consistono
nella domanda per un lavoro, un tirocinio o un’altra posizione
(come datore di lavoro o libero professionista).
Obiettivi
■■ Imparare ad attirare l’attenzione e l’interesse dell’azienda
■■ Convincere l’azienda che sei il migliore candidato per il lavoro
■■ Essere invitati ad un’intervista di lavoro
Metodo di formazione usato
■■ Lavoro di gruppo
■■ Lavoro in coppie
Accessori
■■ Carta
■■ Penne
■■ Giornale
Numero di partecipanti: 4–12
Durata dell’attività: 1,5 ore
Descrizione delle attività
Il formatore distribuisce l’appendice e la analizza spiegandone
i dettagli. Sottolinea gli obiettivi principali della domanda e
come raggiungerli: il manager delle risorse umane deve essere
curioso di incontrare la persona che ha scritto la lettera per una
rischiesta di lavoro. Quindi la persona che fa domanda di lavoro
deve attirare l’attenzione, ad esempio con l’aiuto di un buon
titolo, un’intestazione o uno slogan o anche con un disegno
interessante. Naturalmente il contenuto della lettera di richiesta di lavoro deve essere la parte più interessante per il lettore.
Quiesta si concentrerà sulla istruzione e sulla formazione, sulle
competenze ed esperienze ed anche sui punti di forza e sulle
competenze speciali. E’ il profilo delle proprie competenze.
I pazienti dei centri di riabilitazione dovrebbero anche fare
menzione delle loro restrizioni, malattie o incidenti se questo
ha un impatto sulle loro capacità lavorative.
Dopo aver presentato le regole generali su come scrivere una
lettera per una richiesta di lavoro i partecipanti lavoreranno in
coppie: cercando in un giornale un annuncio di offerta di lavoro
adatta oppure utilizzando qualsiasi tipo di annuncio di offerta di
Parte 3: Manuale EduCoRe
4.3.2 COME LEGGERE UNA PUBBLICITà
21
lavoro scriveranno insieme una o due lettere di domande di lavoro. Ogni coppie presenterà i suoi risultati al resto del gruppo. Il
formatore e gli altri pazienti possono esprimere il proprio parere.
Riassunto delle attività
Questo esercizio aiuta i partecipanti ad esercitarsi nella scrittura di una lettera per una domanda di lavoro.
Suggerimenti per il formatore
■■ Il formatore deve spiegare la domanda di lavoro nel dettaglio
■■ Il formatore deve sapere che non tutti i lavori richiedono la stessa procedura per la presentazione della domanda di lavoro
■■ Il formatore deve spiegare che sarebbe cruciale menzionare
la propria malattia/incidente o restrizione al fine di non dare
un’immagine sbagliata di sé stessi
Referenze
Wikipedia / The Free Encyclopedia: http://en.wikipedia.org/wiki/
Application_for_employment
Risorse/Appendici: nessuna
Domanda di lavoro
Nome e cognome
Nome della via e numero civico
Luogo e città
 01/123 45 678
E-Mail: [email protected]
Il nome corretto del settore
Persona da contattare o reparto delle risorse umane
Nome della via e numero civico
Luogo e città
Domanda........
Gentile signora; signore; ...,
Parte 3: Manuale EduCoRe
■■ Fare
22
riferimento alla pubblicità/
chiamata/Introduzione di una domanda
■■ Qualifiche,esperienze professionali inerenti,
Competenze personali
■■ Descrivi brevemente le tue limitazioni
dovute all’incidente o malattie
■■ Chiede di fare un’intervista,
esprimi come e quando sei disponibile
■■ Fai riferimento all’allegato(i)
Distinti Saluti
Firma
Nome
Allegati
Curriculum Vitae
Copia delle certificazioni
Scrivi in modo accurato il nome; aggiungi il nome
completo della persona se si conosce.
Formulazione Generale signore e signora soltanto
se si conosce la persona di contatto
Città, Data
Scrivi solo una frase, massimo
2-3 righe!
Descrivi le esperienze lavorative
precedenti
Scrivi soltanto una frase, massimo 2-3
righe se pensi che sia importante!
Fai riferimento agli allegati se specificamente richiesti
Questa è un espressione standard!
Scrivi il nome con il computer
e non ti dimenticare di firmare!
Motivazione
Una domanda di lavoro è un’offerta di servizio che mira a convincere il datore di lavoro che la persona che fa domanda è la
persona giusta per la posizione di lavoro pubblicizzata.
Obiettivi
■■ Scrivere una lettera di domanda di lavoro personale
■■ Vedere quali criteri sono importanti in una domanda per un
Manager di risorse umane
■■ Vedere come si fa domanda in modo corretto
■■ Identificare quale domanda è adatta e per quale azienda
Metodo di formazione usato
■■ Lavoro di gruppo
Accessori
■■ Carta
■■ Penne
■■ Lavagna con fogli girevoli
■■ Pennarello
■■ Carte di moderazione
■■ Lavagna di sughero
■■ Macchina fotografica
Numero di partecipanti: 4–12
Durata dell’attività: 1,5 ore
Descrizione dell’attività
Il formatore divide l’intero gruppo in gruppi più piccoli con due
o quattro membri ciascuno(a secondo del numero dei partecipanti). Ogni gruppo pensa a delle cose o delle frasi che non
sono appropriate per una domanda di lavoro. Entro 30 minuti
i partecipanti scrivono i loro risultati su un foglio di carta
girevole. Quando si ritorna nella sessione plenaria ogni gruppo
presenta i propri risultati ed il formatore li riassume scrivendoli sulle carte di moderazione e mettendoli sulla lavagna di
sughero. A secondo dei punteggi accumulati tutti i partecipanti
creeranno una lettera per una domanda di lavoro contenente gli
elementi „negativi“ che il formatore scriverà su un altro foglio
della lavagna girevole. Alla fine dell’attività il formatore insieme al gruppo riassumerà ciò che non dovrebbe essere presente
in una lettera di domanda.
Suggerimenti per il formatore
■■ Probabilmente il formatore dovrà fare alcuni „esempi di cose
che non vanno“ all’inizio
■■ Il formatore riassumerà i risultati della discussione, li fotograferà e li caricherà sulla piattaforma di comunicazione.
■■ Il formatore distribuirà „una lettera per la domanda di lavoro
errata“ alla fine dell’esercizio così che i partecipanti possano ricordare le cose che „non vanno“ in una lettera per la
domanda di lavoro.
Riassunto delle attività
I partecipanti impareranno quali punti e quali frasi non dovrebbero essere presenti in una lettera per una domanda di lavoro.
Questo esercizio renderà i partecipanti consapevoli delle cose
sconvenienti in riferimento a domande di lavoro non idonee.
Referenze: nessuna
Noi, azienda internazionale di legge stiamo cercando di rafforzare il nostro gruppo giovane con una segretaria capo che
abbia eccellenti conoscenze di lingua inglese e competenze di
word processing. Si richiede di saper lavorare in modo indipendente.
Weiss-Schwarz GmbH
Rotenturm street. 13
1010 Vienna
Austria
01/1234567 (Ms Meier)
Parte 3: Manuale EduCoRe
4.3.3.1 COSA DEVO EVITARE MENTRE SCRIVO UNA
LETTERA DI RICHIESTA DI LAVORO?
23
La lettera per la domanda di lavoro per
questo annuncio:
Theresia Model
Kanawasdegasse 99
1234 Wien
Law company
Weiss-Weiss
Ms Maier
Rotenturmstreet. 13
1010 Vienna
Austria
Vienna, 9.9.2005
Candidatura come segretaria capo con buone
competenze di inglese
Cara sig.ra Maier!
Nel giornale del 1.9.2009 avete annunciato che state cercando
una segretaria capo. Eccomi.
Dopo tre anni di formazione come commessa industriale, ho
lavorato per quattro anni come segretaria del reparto.
Per vedere i miei dati si prega di consultare il CV allegato!
Parte 3: Manuale EduCoRe
Poiché ho una buona conoscenza dell’Inglese, sarei contento/a
se mi venisse applicato un salario adeguato.
24
La prego di darmi l’opportunità di presentarmi ad un colloquio.
I miei migliori auguri
Theresa Muster
Allegato: CV con foto, certificazioni varie
4.4 D
EFINIZIONE DI DIVERSI
TIPI DI STRATEGIE PER LA
RICERCA DI UN LAVORO
Motivazione
Ci sono diverse strategie per fare una domanda di lavoro. Non
tutti i lavori sono pubblicizzati su internet o sui giornali (solo un
terzo circa), quindi è di cruciale importanza affrontare anche il
mercato del lavoro informale.
Obiettivi
■■ Definire diverse strategie di domande di lavoro
Metodo di formazione usato
■■ Lavoro di gruppo
Accessori
■■ Carta
■■ Penne
■■ Lavagna con fogli girevoli
■■ Pennarello
■■ Lavagna di sughero
■■ Post-it
Numero di partecipanti: 4–12
Durata dell’attività: 2 ore
Descrizione delle attività
Il formatore divide l’intero gruppo in due piccoli gruppi con un
minimo di 2 partecipanti. Si chiede, come primo punto, di pensare alle diverse strategie di „caccia al lavoro“. In un secondo
momento i partecipanti sono incoraggiati a scrivere le proprie
idee su un foglio di carta girevole. Dopo 60 minuti i membri del
gruppo ritornano alla sessione plenaria e presentano i risultati.
Il formatore modera questa fase dell’esercizio ed aggiunge, se
necessario, ulteriori strategie per la ricerca di lavoro. Alla fine
di questa attività ogni partecipante fa la somma delle strategie
che sembrano essere utili/applicabili per il suo lavoro (ambiente). Il formatore annota i risultati sviluppati dal gruppo su un
foglio di carta girevole, fa una foto e la carica sulla piattaforma
di comunicazione.
Suggerimenti per il formatore
■■ Il formatore sostiene e motiva il gruppo
■■ Il formatore modera la sessione plenaria
■■ Il formatore deve sottolineare la strategia di networking come
Numero di partecipanti: 1–15
una strategia di ricerca di lavoro molto utile e vantaggiosa.
Durata delle attività: 2 ore
Referenze
1. University of Nottingham: http://www.nottingham.ac.uk/
careers/graduates/jobs/hunting/
2. HG.org: http://www.hg.org/empsearch.html
Risorse/Appendici: nessuna
4.5.1 D
EFINIRE DIVERSE DOMANDE PER UN
COLLOQUIO DI LAVORO
Motivazione
Il colloquio di lavoro può essere una situazione molto stressante
soprattutto per persone che sono fuori dal mercato del lavoro e
che vogliono rientrare dopo una lunga assenza. Spesso questo
stress può essere ridotto con una buona preparazione. Un modo
è pensare alle proprie esperienze, un altro è considerare le possibili domande che può fare un manager delle risorse umane.
Obiettivi
■■ Prepararsi ad un colloquio di lavoro
■■ Essere più sicuri durante un colloquio di lavoro
Metodo di formazione usato
■■ Lavoro di gruppo
Accessori
■■ Carta
■■ Penne
■■ Pennarello
■■ Lavagna a sughero
■■ Post-it
■■ Video proiettore
■■ Computer con collegamento internet (se non è possibile:
scaricare il video da YouTube prima)
■■ Alternativa: Fumetto su un colloquio di lavoro per stimolare
l’attività
Descrizione delle attività
Il formatore introduce (se gli strumenti sono disponibili) un
video come esempio di un colloquio di lavoro. Discute l’esempio
(video oppure fumetto) mostrato. Il formatore chiede ai partecipanti di commentare gli aspetti negativi e positivi di questo
esempio e scrive sulla lavagna. Poi chiede ai partecipanti le
loro esperienze (positive e negative) di colloqui di lavoro. I
pazienti si scambiano le esperienze e il formatore le annota
sulla lavagna. In questa fase il formatore e gli altri partecipanti
possono intervenire su alcune esperienze. In una seconda fase
il formatore incoraggierà i partecipanti a pensare alle domande
che solitamente vengono fatte durante un colloquio di lavoro.
Il formatore di nuovo annoterà sulla lavagna le informazioni e
alla fine della discussione aggiungerà altre domande importanti. Basandosi sulla propria esperienza tutti i partecipanti
penseranno alle possibili risposte. Per una migliore visualizzazione dei risultati si possono scrivere le domande cruciali
sulla lavagna.
Il formatore farà le foto e le caricherà sulla piattaforma di
comunicazione.
Suggerimenti per il formatore
■■ Il formatore deve preparare un esempio di colloquio di lavoro
(video oppure fumetto)
■■ Il formatore prende nota dei risultati
■■ Il formatore carica i risultati sulla piattaforma di comunicazione
Riassunto delle attività
L’obiettivo di questa attività è di incoraggiare il gruppo a
pensare a tutte le domande possibili relative ad un colloquio di
lavoro e di scambiarsi le esperienze.
Referenze: nessuna
Risorse/Appendici:
Se i partecipanti non trovano domande per il colloquio di lavoro
il formatore può suggerire le seguenti:
■■ Perché ha fatto domanda per questo lavoro?
■■ Mi racconti qualcosa della sua personalità?
■■ Quali sono le sue esperienze lavorative?
■■ Quali sono i suoi punti di forza? Ne elenchi cinque
■■ Quali sono i suoi punti di debolezza? Ne elenchi cinque
Parte 3: Manuale EduCoRe
Riassunto delle attività
L’obiettivo di questa attività è di incoraggiare il gruppo a
sviluppare più strategie possibile e di definire quella che è più
adatta a sé stesso/a.
25
■■ Dove
è andato a scuola?
non lavora da cosi tanto tempo?
■■ Quali sono i suoi programmi futuri?
■■ Perché
4.5.2 C
OME MI COMPORTO DURANTE UN
COLLOQUIO DI LAVORO?
Motivazione
Il colloquio di lavoro può essere molto stressante. Per sentirsi
più sicuri in questo momento specifico una buona preparazione
potrebbe essere utile. Questo esercizio ha l’obiettivo di fare
esperienza del comportamento da adottare durante un colloquio
di lavoro.
Obiettivi
■■ Prepararsi ad un colloquio di lavoro
■■ Capire come gli altri mi vedono in un colloquio di lavoro
Metodo di formazione usato
■■ Lavoro di gruppo
Accessori
■■ Carta
■■ Penna
■■ Macchina fotografica
Numero di partecipanti: 3–15
Parte 3: Manuale EduCoRe
Durata dell’attività: 1 ora
26
Descrizione delle attività
Il formatore riprende i risultati della sessione „Definire diverse
domande in un colloquio di lavoro“ con le possibili domande del
colloquio di lavoro e le legge ad alta voce. Se ci sono domande
possono essere risposte in questa fase dell’esercizio. I partecipanti poi prendono l’annuncio che hanno trovato nell’esercizio
„Come leggere una pubblicità“ e insieme al partner di lavoro
pensano alle possibili domande che potrebbero essere fatte dal
manager delle risorse umane per questo colloquio di lavoro.
Due volontari recitano questo colloquio di lavoro: uno di essi
sarà il candidato e l’altro farà le domande che sono state
raccolte prima, come se fosse un manager delle risorse umane.
Tutti gli altri allievi assistono alla scena e danno il loro parere
su ciò che hanno visto. Ogni partecipante può assumere volontariamente, una volta il ruolo della persona che fa richiesta di
lavoro ed un’altra quella di manager delle risorse umane. Il
fulcro dell’osservazione sarà costituito dalle risposte che sono
state date, dalle espressioni, dal linguaggio del corpo ed altre
cose.
Dopo che è stato eseguito il colloquio, il formatore chiede al
candidato:
■■ Quali sono stati i tuoi sentimenti durante il colloquio?
■■ Ti sei sentito/a bene, sicuro o insicuro?
■■ Quali domande ti hanno fatto sentire insicuro/a? Perché?
Poi il formatore chiede agli osservatori di raccontare all’intero
gruppo le osservazioni che hanno fatto. Il formatore potrebbe
anche chiedere alla persona che ha impersonato il ruolo di
manager delle risorse umane, se ha avuto la stessa impressione de gli osservatori riguardo il colloquio.
Suggerimenti per il formatore
■■ Il formatore offre dei chiarimenti se necessario.
■■ Il formatore deve incoraggiare il gruppo a dare un feedback
onesto poiché questo è importante per migliorare il proprio
comportamento durante un colloquio di lavoro.
■■ Se i partecipanti che recitano la scena sono d’accordo il formatore può registrare il colloquio di lavoro e farlo rivedere in
seguito così che gli allievi stessi si possano osservare.
■■ Il formatore deve ricordare ai partecipanti di ripensare a
tutti i punti che hanno percorso durante la formazione e
di integrare le loro conoscenze ed esperienze acquisite nel
sostenere un colloquio di lavoro poiché questa è la fase finale
prima di iniziare un nuovo lavoro.
Riassunto delle attività
Lo scopo di questa attività è quella di incoraggiare il gruppo
a fare esperienza diretta delle situazioni che potrebbero verificarsi durante un colloquio di lavoro. Il riscontro del gruppo e
del formatore intende aiutare a migliorare determinati comportamenti ed espressioni.
Referenze: nessuna
Risorse/Appendici: nessuna
5.1 ASPETTATIVE
Motivazione
Chiedere ai partecipanti della formazione quali sono le loro
aspettative positive e negative riferite alla formazione può
aiutare il formatore a identificare l’atmosfera generale di un
gruppo di formazione. La visualizzazione delle aspettative,
scritte su un foglio della lavagna a fogli mobili può rendere le
attività più facili sia per il formatore che per i partecipanti.
Obiettivi
■■ Riflettere sui propri desideri e sulle aspettative negative dei
partecipanti riferiti alla formazione.
■■ Esprimere e visualizzare le aspettative relative alla formazione;
■■ Scoprire alla fine della formazione se le aspettative relative
alla formazione sono state raggiunte
■■ Permettere al formatore di conoscere le aspettative dei
partecipanti.
Metodo di formazione usato
■■ Lavoro in coppie
Accessori
■■ Pennarelli colorati
■■ Cartoncini di due colori
■■ Lavagna di sughero
■■ Fogli per la lavagna
Numero di partecipanti: 2–12
Alla fine dell’ultima sessione di formazione il formatore farà
riferimento al poster. Insieme agli allievi cercherà di capire se
tutte le aspettative sono state soddisfatte e se le aspettative
negative erano vere.
Suggerimenti per il formatore
■■ Il formatore deve preparare la lavagna: fare due colonne o in
qualche modo dividere la lavagna in due sezioni – una per
le aspettative positive ed una per le aspettative negative –
dove i partecipanti possono inserire le loro risposte.
■■ Il formatore distribuisce il foglio con alcune domande come
suggerimento per l’intervista puntualizzando che i partecipanti possono aggiungere ulteriori domande
■■ Mentre il formatore struttura i risultati del lavoro in coppie si
deve assicurare che tutti i partecipanti concordino con il suo
riassunto/struttura
Riassunto delle attività
I pazienti esprimono le loro aspettative durante la prima
sessione di formazione dove il formatore presenta ciò che i
partecipanti dovrebbero aspettarsi e i partecipanti sottolineano
ciò che non vogliono. Il confronto alla fine della formazione („Le
aspettative sono state raggiunte?“) può essere molto interessante per il formatore in termini di riscontro sulla formazione
che può aiutare a migliorare la struttura della formazione o il
contenuto per ulteriori applicazioni.
Referenze: nessuna
Risorse/Appendici
Durata dell’attività: 40–50 minuti
DOMANDE PER L’INTERVISTA
■■ Cosa
ti aspetti dalla formazione?
ti aspetti dal formatore?
■■ Cosa ti aspetti dagli altri partecipanti?
■■ Cosa vuoi imparare?
■■ Che tipo di esperienza vuoi fare?
■■ Che cosa non vuoi imparare?
■■ Che tipo di esperienza non vuoi avere durante la formazione?
■■ C’è qualcosa che ti preoccupa della formazione?
■■ Cosa sarebbe la cosa peggiore/migliore che possa capitarti
durante la formazione?
■■ Cosa
Parte 3: Manuale EduCoRe
Descrizione dell’attività
Nella prima unità di formazione il formatore chiede ai partecipanti di ricercare un’altra persona con cui vuole completare
questo esercizio. Sarebbe meglio che le coppie non si conoscessero. Il formatore distribuisce un foglio con alcune domande
sulle aspettative, da utilizzare per le interviste. Le coppie hanno
20 minuti per farsi le domande (circa 10 minuti per ogni persona) e per annotare i punti cruciali su dei cartoncini dove un
colore rappresenta gli aspetti positivi e l’altro quelli negativi. I
risultati vengono presentati al gruppo e fissati sulla lavagna.
Dopo che tutte le aspettative del gruppo sono state fissate sulla
lavagna il formatore farà uno schema riassuntivo. Il risultato
sarà inserito su un poster con scala 1:1.
27
5.2 B
AROMETERO DELLA
PUBBLICA OPINIONE
Motivazione
La valutazione di ogni singola sessione di formazione permette
al formatore di migliorare le sue capacità durante l’intero
processo. Con l’aiuto di un barometro della pubblica opinione i
partecipanti non devono dare un riscontro verbale che potrebbe
imporre degli ostacoli per fornire un parere onesto ma rendono
visibili i risultati della loro valutazione annotandoli su un
poster. Questo metodo di feedback è solitamente meno stressante e consuma meno tempo rispetto ad altri modi.
Obiettivi
■■ Cercare di scoprire quanto è piaciuta la sessione di formazione (formatore)
■■ Esprimere quali sessioni attraggono i partecipanti e quali
non
■■ Valutare il processo di formazione.
■■ Essere in grado di migliorare i singoli punti tra una sessione
e la successiva (formatore)
■■ Avere impostato un processo di valutazione alla fine della
formazione
Metodo di formazione usato
■■ Auto apprendimento
Accessori
■■ Post-it in 6 diversi colori
■■ Poster come l’appendice
■■ Macchina fotografica
■■ Nastro adesivo per fissare il poster sul muro
Parte 3: Manuale EduCoRe
Numero di partecipanti: 1–12
28
Durata dell’attività: 10–15 minuti + 30 minuti
Descrizione dell’attività
Il formatore spiega la procedura dell’attività ai partecipanti:
mette il poster al muro e legge ad alta voce tutti le tematiche
sulle quali i partecipanti dovrebbero dare un loro giudizio. La
scala consiste in 4 livelli: „non completamente, in un certo
modo, abbastanza e molto“. I partecipanti sono incoraggiati a
dare il loro riscontro alle sei tematiche con un post-it colorato.
Ogni colore corrisponde ad una tematica:
■■ Contenuto della sessione di formazione
■■ Organizzazione della formazione
■■ Divertimento
Alla fine ogni paziente dovrebbe aver usato i 6 diversi postit colorati. Durante la fase di riscontro il formatore lascia la
stanza (10 a 15 minuti). Dopo essere ritornati nella stanza
di formazione il formatore fa una foto al poster, la stampa,la
mette sul muro e la carica sulla piattaforma di comunicazione. Poiché la valutazione, con l’aiuto di questo barometro di
opinione pubblica, sarà fatta dopo ogni sessione/giornata di
formazione il formatore può paragonare le singole sessioni.
Questo permetterà di cambiare i dettagli che non piacciono al
paziente. Alla fine della formazione il formatore potrà, insieme
ai partecipanti, analizzare il processo di formazione mentre fa
un paragone con tutti i barometri.
Suggerimenti per il formatore
■■ Il formatore deve lasciare l’aula mentre i partecipanti mettono i post-it sul poster (10–15 minuti)
■■ Il formatore deve dare ai partecipanti abbastanza tempo e
non deve mettere fretta
■■ Il formatore deve fare una foto dopo che tutti i partecipanti
hanno valutato le sei tematiche e caricarla sulla piattaforma
di comunicazione
■■ Il formatore deve stampare la foto il più grande possibile e
metterla sul muro della stanza dove avviene la formazione
così che tutti i partecipanti possano vederla durante l’intero
processo di formazione
Riassunto delle attività
L’uso delbarometro della pubblica opinione permette al formatore di ricevere un riscontro veloce, dettagliato e visivo di ogni
sessione/giornata di formazione. Il vantaggio per il paziente
è che è anonimo e che non devono scrivere niente. I diversi
barometri dopo aver completato tutta la formazione mostrano
il progresso della soddisfazione del paziente nei confronti della
formazione. E’ utile analizzare questi risultati insieme ai partecipanti per poter ricevere un quadro comprensibile.
Referenze: nessuna
Risorse/Appendici
Niente affatto
In qualche modo
Abbastanza
Molto
Ti è piaciuto il contenuto della
sessione di formazione?
Quale è stato il tuo beneficio
personale dalla sessione di
formazione?
Quanto ti è piaciuta l’organizzazione della sessione della
formazione?
Parte 3: Manuale EduCoRe
Ti è piaciuta la sessione di
formazione?
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Manuale EduCoRe