Lettura ed interpretazione da parte
dell’ente segnalante dei dati contenuti
nella Centrale dei Rischi
Relatore: Alberto Bianchini
Responsabile Marketing Aziende
Credito Emiliano SpA
I soggetti della CR
1. la Banca d’Italia, che gestisce il servizio;
2. gli intermediari segnalanti:
3. le Centrali dei rischi pubbliche europee che hanno sottoscritto un accordo
con la CR per lo scambio di dati sull’indebitamento estero della clientela
(Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Portogallo, Spagna, Rep. Ceca,
Romania)
4. i soggetti segnalati, cioè le persone fisiche e giuridiche che hanno rapporti
di credito e garanzia con un intermediario segnalante.
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Alimentazione dei dati di Centrale dei Rischi
Il servizio di centralizzazione dei rischi creditizi gestito da Banca d’Italia è
disciplinato dalla delibera del CICR del 29 marzo 1994 e dalle Istruzioni
per gli intermediari creditizi emanata dalla Banca d’Italia.
La partecipazione al servizio di centralizzazione è obbligatoria per:
- Banche iscritte nell’albo di cui all’art. 13 del TUB
- Intermediari finanziari di cui all’art. 106 e 107 del TUB che esercitano
in via prevalente (cioè più del 50% degli elementi dell’attivo) attività di
finanziamento
- Le società di cartolarizzazione dei crediti
Gli intermediari sono tenuti a controllare le segnalazioni di rischio
trasmesse alla Banca d’Italia; sono tenuti alla puntuale osservanza delle
norme che regolano il servizio; sono soggette ad ispezioni da parte
della Banca d’Italia volte alla verifica dell’attendibilità del sistema
informatico, dell’efficacia dei controlli interni e dell’affidabilità delle
segnalazioni.
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Alimentazione e fruizione dei dati di Centrale dei Rischi
Ogni intermediario partecipante è tenuto a comunicare mensilmente la
posizione di rischio di ciascun cliente in essere l’ultimo giorno del mese.
Le segnalazioni devono pervenire alla Centrale dei Rischi entro il 25°
giorno del mese successivo a quello di riferimento.
In base alla tempestività di aggiornamento dei propri sistemi informatici,
la banca ha quindi a disposizione entro il 10 di ogni mese il dato relativo
a due mesi precedenti (ad es.: dal 10 di ottobre sono disponibili nei
sistemi informativi del nostro istituto i dati del flusso di indebitamento di
agosto).
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Le principali operazioni segnalate
Le principali casistiche per le quali gli intermediari sono tenuti a segnalare
l'intera esposizione nei confronti del singolo cliente sono se:
 la somma dell'accordato o quella dell'utilizzato del totale dei crediti per
cassa e di firma è d'importo pari o superiore a 30.000 €;
 la posizione del cliente è in sofferenza;
 sono stati passati a perdita crediti in sofferenza di qualunque importo.
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Le categorie censite
Le posizioni individuali di rischio sono comunicate alla CR sulla base di un
modello di rilevazione articolato in 5 sezioni
1 CREDITI PER CASSA (suddivisi in 5 categorie di censimento in ordine crescente di intensità del rischio)
1.1 Rischi autoliquidanti (anticipo s.b.f.; anticipo fatture; sconto portafoglio commerciale; anticipo all’esportazione;
finanziamento a fronte di cessione di credito ai sensi dell’art. 1260 c.c. ,….)
1.2 Rischi a scadenza (mutui)
1.3 Rischi a revoca (apertura di credito in conto corrente con o senza scadenza prefissata)
1.4 Finanziamenti a procedura concorsuale e altri finanziamenti particolari
1.5 Sofferenze
2 CREDITI DI FIRMA (accettazioni, impegni pagamento, avalli, fidejussioni, garanzie rilasciate da intermediari)
2.1 garanzie connesse con operaz. natura commerciale
2.2 garanzie connesse con operaz. natura finanziaria
3 GARANZIE RICEVUTE (garanzie reali e personali rilasciate agli intermediari dai clienti)
4 DERIVATI FINANZIARI
5 SEZIONE INFORMATIVA
5.1 operaz. effettuate per conto terzi
5.2 crediti per cassa: operaz in pool – (azienda capofila, altra azienda partecipante, totale)
5.5 crediti acquisiti da clientela diversa da intermediari – debitori ceduti
5.6 rischi autoliquidanti – crediti scaduti
5.7 sofferenze – crediti passati a perdita
5.8 crediti ceduti a terzi
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Modello di rilevazione dei rischi
Inoltre il Modello di rilevazione dei rischi si compone di altri 2 livelli
informativi:
 VARIABILI DI CLASSIFICAZIONE atti a fornire una descrizione più completa
delle caratteristiche e della rischiosità delle operazioni in essere che
arricchiscono il contenuto informativo della rilevazione (Localizzazione;
Durata originaria; Durata residua; Divisa; Import Export; Censito Collegato;
Stato del Rapporto - ad incaglio; ristrutturato - ; ecc.)
 CLASSI DI DATI: sezione in cui vengono rilevati gli importi relativi alle
singole operazioni oggetto di censimento (Accordato; Accordato operativo;
Utilizzato, Saldo Medio; Valore Garanzia; ecc.).
Gli importi da segnalare sono espressi in unità di euro, gli importi in divisa
estera vanno convertiti in euro sulla base del tasso di cambio a pronti alla data
della segnalazione.
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Informazioni a richiesta: condizioni di accesso
Gli intermediari possono chiedere informazioni su soggetti che essi non
segnalano, a condizione che le richieste siano avanzate per finalità
connesse con l’assunzione e la gestione del rischio di credito (vista la
natura riservata dei dati censiti dalla CR, le informazioni possono essere
richieste solo se concorrono a fornire valutazioni del merito creditizio
della clientela effettiva o potenziale).
Le richieste informative possono riguardare:
• CLIENTI POTENZIALI, soggetti non ancora affidati, ma per i quali è in
corso un processo istruttorio per la concessione di un credito;
• CLIENTI GIA’ AFFIDATI MA NON SEGNALABILI, perché il rapporto di
credito è inferiore ai limiti di censimento o per altre ragioni;
• Nominativi che presentano un collegamento di tipo giuridico
(coobbligati, coniugi in regime di comunione di beni) o economico
con i soggetti anzidetti.
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Prima informazione ed informazione periodica
 SERVIZIO DI PRIMA INFORMAZIONE: in tal caso le informazioni richieste
riguardano singoli nominativi con riferimento a una o più rilevazioni
(periodo massimo interrogabile dall’intermediario 36 mesi).
 SERVIZIO DI INFORMAZIONE PERIODICO: in tal caso le informazioni
richieste riguardano l’insieme di tutti i nominativi relativi all’ultima
rilevazione. Tali informazioni giungono in concomitanza con il flusso di
ritorno
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Finalità di utilizzo dei dati di Centrale dei Rischi
Tutti i dati di CR, nelle diverse dimensioni precedentemente enumerate
sono fondamentali per:
1. attribuire i rating controparte
2. analizzare il merito creditizio della clientela
3. analizzare la quantità del ricorso al credito e l’evoluzione nel tempo
4. analizzare la qualità del ricorso al credito e l’evoluzione nel tempo
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Come si determina il rating
Dati quantitativi
 Bilancio
 Centrale rischi
 Andamento rapporto
+
Dati qualitativi
 Appartenenza a gruppo
Rating Controparte
=
PD
Probability of default
 Prospettive aziendali
 Minacce/opportunità aziendali e
del mercato di riferimento
 Assetto proprietario
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Dati quantitativi
peso
~70%
Dati quantitativi: Bilancio + Centrale rischi + Andamento
rapporto
Bilancio
Centrale rischi
Andamento rapporto
Situazione Patrimoniale
 Indebitamento complessivo
 Capitalizzazione; Equilibrio
strutturale; Magazzino; Crediti;
Liquidità; Ciclo monetario
 Rapporto su fatturato – margine
disponibile – enti affidanti
 Analisi conto corrente – Portafoglio
commerciale Italia e Estero ; Import /
Mutui
 Indebitamento; dimensione;
rapporto BT/MT
 Tipo dell’indebitamento: BT/MT;
autoliquidante; A revoca; Leasing;
Factor; Cassa; Firma
Conto Economico
 Modalità di utilizzo
 Redditività
 Oneri finanziari
 Sconfinamenti; ritardi; rate mutui e
leasing impagate
Raffronto bilanci
 Andamento accordato e utilizzi
 Evoluzione capitale;debito;
 Coerenza con dati del bilancio
 Modalità di utilizzo
 Sconfinamenti
 Rate impagate di mutui e leasing
 % insoluti del portafoglio
commerciale e del factor (cedente)
 Appoggio di lavoro (inserimento fidi
/ fatturato)
 ciclo monetario
 Evoluzione redditività
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Dati quantitativi
Quanto più una azienda è strutturata e grande, tanto più pesa il bilancio
nella definizione del rating.
Viceversa per le aziende di minore dimensione assume un peso
maggiore il modulo andamentale ed il modulo della Centrale Rischi.
La dimensione dell’indebitamento bancario presente in Centrale Rischi
viene fatta utilizzando il dato medio di utilizzo: eventuali incrementi o
decrementi duraturi ma presenti in poche segnalazioni mensili (es.
importante operazione di Medio Termine erogata o estinta
recentemente) devono essere corrette con eventuali override.
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Dati qualitativi
peso
~30%
Dati qualitativi: appartenenza gruppo, imprenditore, prospettive
aziendali, minacce/opportunità aziendali, dati correttivi
Appartenenza a gruppo

andamento del gruppo di riferimento

rilevanza e interdipendenza dell’azienda rispetto al gruppo
Assetto Proprietario

proprietà ben riconoscibile

ricambio generazionale
Prospettive aziendali

previsione di sviluppo dell’attività aziendale nel medio periodo
Minacce / opportunità aziendali

capacità di affrontare le minacce del mercato (prezzi, cambi, norme)

capacità di cogliere le future opportunità
+ OVERRIDE (giudizio dell’analista rating)
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1) Dati CR per l’attribuzione del rating
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Presenza di sofferenze ed anomalie gravi (segnalazioni di sofferenze e past
due , cioè crediti scaduti da oltre 90 giorni)
% di Utilizzo dei Fidi a Breve Termine (esame della % di utilizzo dei fidi a
breve termine presso il sistema e presso la banca (cioè il rapporto % fra
utilizzo medio / accordato medio dei rischi per cassa a breve termine in
essere). La % è calcolata sulla base degli utilizzi medi degli ultimi 6 mesi
(l’analisi è effettuata anche in presenza di un n° di segnalazioni inferiori)
Dimensione del ricorso al debito bancari
Andamento del ricorso al credito bancario (variazione % degli utilizzi)
Sconfinamenti su accordato (rapporto % fra: sconfinamento medio ultimi 6
mesi su categoria a revoca ed accordato operativo medio degli ultimi 6
mesi sulla categoria a revoca)
Sconfinamenti su rischi a medio/lungo termine (durata sconfinamento;
andamento dell’importo dello sconfinamento)
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Metodo di calcolo del capitale regolamentare delle banche
Dati quantitativi
Bilancio
Centrale rischi
Andamento
rapporto
+
Dati qualitativi
Appartenenza a
gruppo
Rating Controparte
Garanzie e
tipologia
PD
Probability of
default
fidi
LGD
X
PA
Perdita
Attesa
Loss Given
Default
Imprenditore
Prospettive
aziendali
Minacce/opport
unità aziendali
Utilizzati per:
Calcolo del capitale
regolamentare
Dati correttivi
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Esempio di calcolo del capitale regolamentare
Probability of default
(probabilità che una
controparte vada in default
entro 1 anno)
Loss Given Default
(perdita in caso di Perdita Attesa in
caso di default
default)
Esempio: PD 1,5% * LGD 40% = PA 0,6% * δ =
7%
Algoritmo
regolamentare
Capitale
assorbito
• mediamente, per tutti i clienti con questi parametri (*) la banca si deve attendere in caso
di default di perdere lo 0,6% dei prestiti concessi.
• di conseguenza, deve disporre di un patrimonio almeno pari al 7% del credito: ad es per un
credito da 1 mln ad un’azienda con tali caratteristiche di rischio, la banca deve detenere
70.000 Euro di capitale proprio.
(*)
probabilità di default pari all’ 1,5% e presenza di una garanzia che limita la perdita in
caso di default al 40% del valore nominale dell’esposizione al default
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2) Analisi del merito creditizio della clientela
1.
Correttezza nel ricorso all’indebitamento bancario (sofferenze,
sconfinamenti, ...)
2.
% di insoluti presso la banca e sul sistema
3.
Dimensione dell’indebitamento bancario rispetto alle dimensioni aziendali
(fatturato; patrimonio netto) (visione individuale e di gruppo) – la CR viene
riconciliata con l’indebitamento evidenziato in bilancio (circolazione
cambiaria nei conti d’ordine) e con gli oneri finanziari spesati nell’esercizio
4.
Coerenza fra monte fidi accordato ed utilizzato
5.
Tipologia di ricorso all’indebitamento bancario: BT/ML; Autoliquidante
/Revoca; Domestico/Estero; Leasing/Factoring
6.
Caratteristiche delle garanzie prestate
7.
Assetto delle relazioni intersocietarie
8.
Rapporti di coobbligazione
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3) e 4) Quantità e Qualità del ricorso al credito nel tempo
1.
Evoluzione dell’esposizione in CR (permette di comprendere le esigenze
finanziarie dell’azienda infra - annuali, permettendo di pianificare
correttamente la disponibilità di risorse finanziarie di cui avrà esigenza il
cliente)
2.
Evoluzione accordati/utilizzi negli ultimi 24/36 mesi
3.
Evoluzione delle forme tecniche utilizzate dal cliente
4.
Variazione del numero degli enti segnalanti
Tutti questi elementi, congiuntamente agli alert sulle anomalie, sono a
disposizione dei gestori dei clienti, per permettere un esame critico delle esigenze
finanziarie richieste.
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Importanza nel presidio della propria CR
Per una corretta gestione della Centrale Rischi è fondamentale:
-
evitare sconfinamenti e past due
-
controllare la % di insoluti (una % troppo elevata su un singolo istituto o sul
sistema determinano valutazioni negative sulla valutazione dell’andamento del
rapporto banca-cliente)
-
controllare le proprie esposizioni con i segnalanti (intervenendo a sanare
eventuali anomalie prima dell’invio da parte dell’istituto delle segnalazioni
mensili)
-
controllare periodicamente la propria CR con gli istituti finanziatori (per
verificare eventuali errori di segnalazione)
-
verificare la coerenza fra affidamenti (dimensione e forma tecnica) ed
esigenze di finanziamento
-
anticipare ai propri istituti finanziatori cambiamenti importanti nelle
segnalazioni mensili in CR (incremento significativo dell’indebitamento
bancario, importanti operazioni a MT/Leasing, cessioni pro soluto di crediti, …)
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Importanza nel presidio della propria CR
Oltre all’aspetto quantitativo (dimensione, andamento, anomalie, etc.) , la
capacità di presidiare e gestire correttamente la CR è uno degli elementi
che determina un giudizio su:
• capacità dell’azienda di pianificare le sue esigenze finanziarie;
• capacità di utilizzo del finanziamento bancario coerente con le proprie
esigenze finanziarie;
• attenzione all’uso della leva del debito verso banche
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Allegati
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Centrale dei Rischi: natura ed obiettivi
La Centrale dei rischi è un sistema informativo sull’indebitamento della
clientela delle banche e degli intermediari finanziari vigilati dalla Banca
d’Italia. Il servizio, prestato da Banca d’Italia, consiste nella gestione di
un archivio alimentato dagli enti partecipanti.
Ciascun intermediario segnala i soggetti affidati e l’ammontare del
relativo credito con cadenza mensile. Banca d’Italia elabora le
segnalazioni ricevute e restituisce con cadenza mensile agli intermediari
informazioni, opportunamente articolate, circa l’indebitamento
complessivo dei propri affidati e della clientela potenziale.
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Centrale dei Rischi: natura ed obiettivi
Attraverso il servizio centralizzato dei rischi Banca d'Italia fornisce agli
intermediari partecipanti un'informativa utile, anche se non esaustiva,
per la valutazione del merito di credito della clientela e, in generale, per
l’analisi e la gestione del rischio di credito.
L’obiettivo perseguito è di contribuire a migliorare la qualità degli
impieghi degli intermediari partecipanti e, in ultima analisi, ad
accrescere la stabilità del sistema creditizio.
I benefici per la clientela “meritevole” sono rappresentati da un più
agevole accesso al credito.
.
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Natura riservata dei dati della CR
Le informazioni acquisite dalla CR hanno carattere riservato. Gli
intermediari possono utilizzarle solo per finalità connesse con la gestione
del rischio di credito e per fini di difesa processuale, sempre che il giudizio
riguardi il rapporto di credito intrattenuto con la clientela.
I dati CR possono essere conosciuti quindi da: gli intermediari; i diretti
interessati; la Banca d’Italia e altre Autorità di controllo; la Magistratura
penale.
I singoli soggetti possono chiedere di conoscere le informazioni registrate a
loro nome. In particolare gli intermediari su specifica richiesta sono tenuti a
comunicare al cliente i dati che lo riguardano contenuti nei flussi di ritorno
(posizione globale o parziale di rischio).
Qualora, invece, l’interessato voglia conoscere il dettaglio delle segnalazioni
prodotte a suo nome da ciascun intermediario deve presentare richiesta a
Banca d’Italia la quale fornisce i dati richiesti.
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Natura riservata dei dati della CR
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Slides A.Bianchini - Unindustria Reggio Emilia