SERVIZI NUOVE TECNOLOGIE Mobile payment, purché sia sicuro Pagamenti in mobilità Le transazioni commerciali via cellulari e smartphone sono una soluzione chiave per ridurre i costi e alzare i fatturati aziendali. Ma i rischi non mancano C i vorranno quattro anni e le transazioni bancarie e i pagamenti in mobilità diventeranno ampiamente accettati dai consumatori. A pensarlo è l’83% degli executive intervistati in un sondaggio pubblicato a luglio e condotto a livello globale (Americhe, Europa, Medio Oriente, Africa e Asia-Pacifico) da Kpmg International su quasi mille dirigenti aziendali negli ambiti dei servizi finanziari, della tecnologia, delle telecomunicazioni e del retail. Opinioni su un trend che Gary Matuszak, Kpmg global chair of the technology, communication & entertainment practice, preferisce commentare con ancor maggiore ottimismo: «Crediamo che l’esplosiva crescita degli smartphone e la miriade di opportunità create faranno 108 BUSINESS • 2011 espandere i pagamenti in mobilità a un ritmo più rapido di quello che i nostri intervistati hanno anticipato. Un’ampia varietà di sistemi di pagamento è pronta per l’adozione, poiché diversi attori chiave già forniscono o stanno dispiegando applicazioni di mobile payment, e l’interesse fra i consumatori per l’utilizzo di questi servizi sta crescendo, in linea con la maturità del settore e la sua prontezza a distribuirli». Cosa richiedono i consumatori La maggioranza dei manager intervistati nella ricerca ritiene però che i consumatori siano attualmente preoccupati per i rischi di sicurezza e privacy derivanti dall’uso dei dispostivi mobile. Al contempo, questi manager, nel complesso, vedono la sicurezza come la sfida più grande per lo sviluppo di strategie di mobile payment. Sanno che quando gli utenti devono scegliere un fornitore di servizi sulla base della security, la reputazione può fare la differenza e ciò, spiega Kpmg, sta portando le organizzazioni di primo piano ad adottare molteplici approcci per mitigare le preoccupazioni dei consumatori in materia di privacy e sicurezza. In effetti, come indicano i dati di un altro report di Kpmg (‘Monetizing mobile – How banks are preserving their place in the payment value chain’), per retailer e banche la domanda da porsi non è più da tempo se il mobile banking e il mobile payment saranno importanti per il proprio business, ma piuttosto come approcciare nel modo migliore questo settore emergente. Insomma, una strada necessariamente da percorrere perché, come si accennava, il fenomeno che ha permesso a queste ap- Assicurare privacy e sicurezza è la sfida prioritaria nelle strategie aziendali di mobile payment per ridurre i costi alle biglietterie. Un’ampia varietà di operativi, fornire L’applicazione è sistemi di pagamento migliori servizi stata sviluppaai clienti e manè pronta per l’adozione ta da Skidata, tenere le quoazienda fornitrice te di mercato, di sistemi di geconservando o stione ticketing espandendo ulteriormente il proprio per il controllo accessi a pagamento, fatturato. in collaborazione con Movincom, un consorzio di esercenti del canale Skipass via cellulare mobile creato per contribuire allo In Italia, un esempio molto recen- sviluppo del mobile commerce, e te di utilizzo di sistemi di pagamen- con il partner tecnologico Ubiquity. to sicuri tramite telefono cellulare è Quest’ultima, tra le varie attività, iSkipass, un’applicazione per iPhone sviluppa applicazioni in ambito moche consente di acquistare skipass bile, ed è stata fornitrice di servizi di via telefonino, evitando lunghe code alerting via sms a Unicredit. L’affidabilità del sistema di pagamento iSkipass si basa sul circuito VERIFONE Bemoov di Movincom, che ad oggi Transazioni cifrate sui Pos ha all’attivo 37 esercenti. Per utilizzare il servizio, occorre registrarsi sul sito www.bemoov.it, associando, traA livello b2b, ma anche b2c, dice mite la propria banca, il proprio nuImanuel Baharier, direttore mero di cellulare allo strumento di generale di VeriFone Italia, la sicurezza e la protezione della pagamento su cui si desidera addebitransazione nel momento del tare i propri acquisti, che può essere, pagamento significano poter ad esempio, la carta di credito. Una creare una relazione di fiducia volta eseguita l’iscrizione, i servizi tra gli interlocutori coinvolti, e Bemoov si possono acquistare dal per tale motivo l’investimento di cellulare tramite un sms o attraverso risorse in questo ambito risulta le applicazioni apposite scaricabili su di importanza vitale. «L’elemento smartphone. La sicurezza del sistema che fornisce VeriFone, vale a è garantita dal fatto che i dati sendire il Pos, deve permettere sibili dello strumento di pagamento che la transazione effettuata associato al numero di cellulare delsia sicura, e tale sicurezza viene l’utente non vengono mai inviati, ma garantita con il raggiungimento dei massimi requisiti nazionali restano custoditi e protetti presso la e internazionali. Questi ultimi banca. Non potendo conoscere il rendono i dati del cardholder codice di sicurezza da utilizzare per Imanuel Baharier illeggibili, grazie al sistema l’acquisto, nessuno può autorizzare il direttore generale di VeriFone Italia di crittografia end-to-end». pagamento tramite il telefonino delAltro aspetto è poi l’esigenza l’utente in questione. Inoltre, ogni delle aziende di monitorare i volta che si fa un acquisto, un sms di propri flussi di transazioni, per tenere sotto controllo la situazione nelle conferma viene inviato sul cellulare. filiali e punti vendita. «Proprio relativamente al tema della sicurezza plicazioni di farsi largo sul mercato – cioè la grande diffusione dei telefoni cellulari, e soprattutto l’introduzione e l’adozione di massa degli smartphone, che hanno rappresentato il più potente catalizzatore – non accenna di certo ad arrestarsi. Solo per citare un dato, negli Stati Uniti si prevede che la penetrazione nel mercato dei telefonini intelligenti supererà quella dei tradizionali cellulari per la fine di quest’anno. Inoltre, l’avvio della fase di ‘mainstream’ dei servizi di mobile payment e mobile banking per gli istituti finanziari e i retailer significherà la possibilità di utilizzare un’altra leva fondamentale e del controllo diretto, è interessante citare il caso di Aci Informatica» aggiunge Baharier. Adottando la soluzione Payware Express, il partner tecnologico dell’Automobile Club d’Italia ha potuto gestire in modo diretto e centralizzato tutto il transato in moneta elettronica delle proprie delegazioni sparse sul territorio nazionale. Autenticazione forte Per quanto riguarda i pagamenti, le transazioni e le disposizioni online, concorda Lina Novetti, head of security sales specialist di BUSINESS • 2011 109 SERVIZI NUOVE TECNOLOGIE Symantec, il trend è sicuramente effettuare queste operazioni attraverso i dispositivi mobili. «L’utilizzo di tali oggetti ha il vantaggio di poter garantire un accesso immediato ovunque ci si trovi. Questa mobilità dovrebbe però essere accompagnata da una strong authentication sicura e flessibile». Funzionalità che la società fornisce, dice Novetti, tramite una soluzione come Verisign identity protection (Vip), in grado di supportare oltre settecento dispositivi mobili e d’integrarsi con applicazioni di terze parti. Parlando di applicazioni innovative e transazioni sicure in ambiente mobile, Vip si può ad esempio includere all’interno delle applicazioni per l’home banking di un istituto finanziario, generando il codice Otp (One time password) attraverso lo specifico software per dispositivi mobili, in modo da svincolare completamente dall’utilizzo di oggetti fisici. Oppure, il generatore di codice Otp si può integrare all’interno delle stesse carte di credito, evitando l’uso di token e chiavette esterne. Soluzioni di controllo del traffico dati Alcune società del mercato finanziario, spiega Stefano Paganelli, line of business manager network integration & security di Dimension Data, hanno adottato con quest’ultima soluzioni di autenticazione forte basata sull’utilizzo di applicazioni da scaricare su smartphone. Altre organizzazioni hanno invece installato MCAFEE Gli utenti? Ancora troppo titubanti Lo shopping online offre costi ridotti, convenienza e possibilità di scelta, ma da una ricerca di McAfee emerge un dato preciso: il 0% degli utenti esprime preoccupazione durante gli acquisti in rete. «Insicuri su dove effettuare gli acquisti – spiega Ombretta Comi, marketing manager per l’Italia di McAfee – questi consumatori si affidano ad amici e parenti per determinare l’affidabilità di un sito Web, ma queste persone Ombretta Comi possono solo dare consigli in base marketing manager per l’Italia di McAfee all’esperienza personale, mentre alcuni siti possono avere problemi di sicurezza non immediatamente evidenti. Per esempio, i siti che archiviano informazioni personali possono essere vulnerabili ai cyber-criminali che attaccano per rubare identità. La ricerca mostra che l’80% di siti Web ha riscontrato vulnerabilità». Per risolvere questo problema, il vendor ha messo a punto un ‘bollino’ di sicurezza (McAfee Secure) per i siti dei commercianti che aderiscono al servizio. Tali siti sono analizzati quotidianamente per rilevare eventuali vulnerabilità, e il bollino viene assegnato solo a quelli che passano il test con risultato positivo. 110 BUSINESS • 2011 Lina Novetti head of security sales specialist di Symantec soluzioni di controllo del traffico dati e di analisi comportamentale per individuare situazioni anomale che possono implicare la presenza di minacce alla sicurezza It. «A tal proposito, è interessante indicare le soluzioni di ‘risk-based authentication’, ossia quegli strumenti e/o servizi che permettono di classificare il livello di rischio di un singolo accesso/transazione e di intervenire per mitigarlo. Si tratta di tecnologie che consentono di combinare fattori diversi – ad esempio da quale pc e area geografica si accede, con quale browser – e definire un livello di rischio a cui si possono associare azioni in grado di ridurne la gravità. Un sistema può essere quello di porre domande mirate prima di consentire l’accesso, o l’invio di codice di verifica al cellulare o alla casella di e-mail». Questo approccio, conclude Paganelli, ben si presta per tutte quelle aziende che erogano servizi b2b o b2c su clienti non fidelizzati, o per le istituzioni WINCOR NIXDORF Buoni pasto gestibili online Stefano Paganelli line of business manager network integration & security di Dimension Data finanziarie, come ulteriore strumento di verifica per autorizzare azioni dispositive. Il problema sicurezza è oggi aggravato da una continua proliferazione in rete del codice malevolo. Ormai, spiega Gastone Nencini, senior technical manager South Europe di Trend Micro, si parla di circa 6 mila nuovi malware orari, e anche quando si naviga su siti istituzionali considerati sicuri bisogna fare molta attenzione, perché le tecniche di scripting usate dagli hacker per redirigere i browser su siti con codice pericoloso sono sempre in agguato. Dunque le strategie di It security devono basarsi non tanto su singole tecnologie, ma su un costante processo di controllo, analisi e messa in atto degli strumenti di volta in volta necessari per bloccare o limitare i danni degli attacchi riscontrati. In rete aumentano i codici pericolosi, si parla di 6 mila ‘malware’ orari Fra le recenti applicazioni di gestione delle transazioni online ce n’è una particolare nell’ambito della grande distribuzione. Si chiama ‘Buono Chiaro’ e consiste in una gestione telematica dei buoni pasto che consente ai retailer di seguire tutto il ciclo di vita dei ticket (incasso, quadratura, processi di back office, ecc.) in modo completamente automatico tramite i singoli codici a barre identificativi, fornendo anche le necessarie garanzie di sicurezza ed efficienza. La piattaforma software, sviluppata da Wincor Nixdorf, registra tutti i dati dei buoni pasto, abbattendo i classici oneri di gestione derivanti dall’uso dei tradizionali processi manuali. «Da un punto di vista della sicurezza per gli esercenti – dice Daniela Zuccoli, marketing manager di Wincor Nixdorf Italia – questa soluzione permette di eliminare a monte i frequenti tentativi di furto e frode che caratterizzano il settore dei buoni pasto». Per affrontare la complessità dei pericoli oggi associati alla sicurezza It, Wincor fornisce anche soluzioni e servizi di sicurezza integrati, tesi a coprire l’intero processo di gestione del rischio. «In particolare – aggiunge Zuccoli – affianchiamo i nostri clienti attraverso uno specifico programma, il Pro Active Security Program, per il controllo dei livelli di sicurezza e l’individuazione delle misure di protezione da adottare». Ad esempio, in ambito banking, sulla base di analisi condotte presso gli istituti finanziari, è possibile mettere in atto le misure di sicurezza più adatte a ciascuna realtà, e il loro continuo aggiornamento assicura l’efficienza richiesta per contrastare le nuove minacce. Se per gli aspetti normativi a cui le aziende devono conformarsi Gastone Nencini senior technical manager South Europe di Trend Micro il riferimento chiave è quello alla certificazione Pci (Payment Card Industry), dal punto di vista tecnologico l’approccio usato per ridurre i rischi non è più quello tradizionale. «Come facciamo in Trend Micro da circa due anni e mezzo – aggiunge Nencini – il concetto non è più eseguire i classici aggioramenti sui singoli pc, ma usare i sistemi di reputazione dei siti». Questi ultimi analizzando i dati, e in particolare il Dns (Domain name system), sono poi in grado di elaborare un rating del sito e stabilire il suo livello di pericolosità. Tutte le informazioni necessarie a stabilire la reputazione, e anche i database con le liste aggiornate dei siti Web contenenti malware, non risiedono all’interno dei vari computer, ma in un cloud pubblico o privato. di Giorgio Fusari BUSINESS • 2011 111