PROGETTO DI
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
“ALIMENTI ALLA LUCE DEL SOLE”
DANILA CARLUCCI
Indice
Capitolo 1:
Capitolo 2:
Perché il veterinario parla di
etichette degli alimenti
Impariamo a leggere le
etichette degli alimenti
Chi è il veterinario ?
Organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale
C.
E.
Ministero
della Salute
Settore
Veterinario
Regionale
A.S.L. BN 1
Area Veterinaria
Servizio Veterinario A B C
Campi d’azione del veterinario
Sanità Pubblica
Veterinaria
Malattie infettive degli animali
Igiene e sicurezza degli alimenti
di origine animale destinati all’uomo
Riproduzione degli animali
Alimentazione degli animali
Assistenza Specialistica agli animali
da compagnia e di allevamento
Medicina
Chirurgia
Psicologia e comportamento
Tecniche di allevamento
Riproduzione
Alimentazione
Il veterinario controlla tutti
degli alimenti di origine
animale, destinati all’ uomo
“dal CAMPO alla TAVOLA”
.
Quali sono gli alimenti di
origine animale?
Carni e derivati
Pesce
Uova
Miele
Latte e derivati
… impariamo a leggere le etichette
Che cosa è l’etichettatura degli alimenti ?
L’etichettatura è l’insieme
delle indicazioni,
dei marchi di fabbrica o di commercio,
delle immagini
che si riferiscono
al prodotto alimentare.
Figurano direttamente
sull’imballaggio
o su un’etichetta appostavi
o sul dispositivo di chiusura
o su cartelli, anelli o fascette
legati al prodotto alimentare
Leggere con attenzione l’etichetta di un alimento è
spesso l’unico strumento per fare una scelta il più
possibile consapevole e responsabile di ciò che si
compra e si mangia
Alla vendita
PRODOTTO SFUSO
venduto al dettaglio ed è costituito solo dal prodotto
alimentare tal quale
PRODOTTO PRECONFEZIONATO
costituito dal prodotto alimentare e dall’imballaggio in cui
è confezionato, in modo che il contenuto non possa
essere modificato senza che l’imballaggio sia aperto o
alterato
PRODOTTO PREINCARTATO
prodotto alimentare chiuso in un involucro o in un incarto
negli esercizi di vendita per la consegna diretta
all’acquirente o per la vendita a libero servizio
Su cosa puntiamo l’attenzione ?
Indicazioni obbligatorie
1. Denominazione di vendita
2. Ingredienti
3. TMC o data di scadenza
4. Contenuto
5. Produttore
6. Lotto
7. Conservazione
8. Modalità d’uso
Etichetta che applica mia madre alle sue conserve,
sicuramente non completa !
1.DENOMINAZIONE DI VENDITA
E’ il nome del prodotto previto per legge,
non il nome commerciale.
Un prodotto può avere nomi di fantasia ma è
necessario specificare la denominazione di vendita
(es.: GOCCIOLE – Biscotti frollini)
Può essere un nome da tempo
utilizzato per quell’ uso:
quando c’è scritto
”panettone” tutti sanno
di che cosa si tratta, di un
“prodotto dolciario da forno a
lievitazione naturale”
Se il prodotto è nuovo,
la denominazione deve risultare
da una descrizione dettagliata
es.: takos, può essere definito
“prodotto da forno a base di
farina di mais”
Può succedere che il nome del prodotto
sia scritto in caratteri molto piccoli
e indicato solo prima dell’elenco degli ingredienti
Quando c’è il rischio di creare confusione il nome del
prodotto deve essere accompagnato da un aggettivo che
definisca lostato fisico del prodotto.
La denominazione “ caffè” deve sempre riportare
un’indicazione che specifichi se è in grani, macinato,
liofilizzato o decaffeinato.
Es.: sulla confezione di Nescafè
troviamo scritto caffè
istantaneo, sulla confezione di
Kimbo troviamo scritto
macinato fresco
2. Gli ingredienti
Sono tutte le sostanze utilizzate
per la preparazione di un
prodotto alimentare e ancora
presenti nel prodotto finito
Ogni componente deve essere
chiamato con il suo nome
specifico
Nell’elenco sono indicati in
ordine decrescente di peso,
fino ad arrivare agli additivi,
che sono usati in piccole dosi
Additivi
Già nell’antichità era molto
diffuso l’uso del sale e del
fumo per conservare i cibi.
Gli Egizi usavano sostanze
coloranti ed aromatizzanti.
I Romani usavano salnitro,
spezie e coloranti.
Sono contrassegnati da una sigla
composta dalla lettera E (Europa)
e da un numero a tre cifre
E
E
E
E
100
200
300
400
Coloranti
Conservanti
Antiossidanti
Emulsionanti Addensanti
Gelificanti
Deve essere sempre riportata
la categoria, seguita dalla sigla
o dal nome dell’additivo.
Es.: addensante: E 412
Attenzione !!
In etichetta possono comparire alcune indicazioni
come
oppure
che non escludono la presenza di altri additivi
I coloranti belli e inutili
Servono solo a caratterizzare
gli alimenti
Lo sciroppo alla menta è colorato di verde;
in realtà l’estratto di questa pianta è ….bianco
Gli alimenti di colore bruno sono colorati con E 150,
colore artificiale del caramello, che è ben diverso dal
caramello fatto con lo zucchero
L’E 127, colorante rosso, è
ammesso per pochi usi,
come colorare le ciliegie
sciroppate.
L’E 102 (tartrazina) è il
colorante giallo usato per
colorare le caramelle alla
frutta
Gli additivi nella carne
Nitriti e nitrati
Sono classificati come CONSERVANTI
e indicati in 4 sigle:
E
E
E
E
249
250
251
252
POTASSIO NITRITO
SODIO NITRITO
SODIO NITRATO
POTASSIO NITRATO
Sono aggiunti alle carni lavorate e garantiscono una migliore
stabilità microbiologica, la formazione del colore rosso negli
stagionati e rosa nei prodotti cotti e del sapore.
La presenza di acido L-ascorbico in genere corrisponde a un
minore utilizzo di questi conservanti
I solfiti nella frutta e negli ortaggi
Hanno azione ANTIOSSIDANTE.
Le sigle dell’anidride solforosa e dei suoi
derivati ammessi sono da E220 a E227
Sono usati per conservare ed evitare
l’imbrunimento dei vegetali lavorati, nei
trattamenti di decolorazione della frutta
secca, in bevande a base di frutta e
confetture ma soprattutto nella
produzione del vino
AROMI
Sono utilizzati per rafforzare o caratterizzare
il gusto degli alimenti
• AROMA NATURALE quando la sostanza è estratta e
purificata dai vegetali
Non è però sempre detto che l’aroma derivi dalla sostanza
di cui dà il gusto:l’aroma che da il gusto di fragola è
estratto da un albero che vive in Australia
• AROMI si tratta di sostanze ottenute in laboratorio che
copiano una sostanza aromatica presente in natura
es.: etilvanillina
Leggere l’etichetta e preferire tra diversi
alimenti simili quello con l’elenco degli
ingredienti più breve:
perché è anche quello con meno additivi
Per le caramelle ricordarsi
che esistono anche quelle senza
coloranti: nel loro caso è la carta
colorata che attira l’attenzione
Molte confezioni dichiarano
“solo coloranti naturali !!!”
Nella scelta di una aranciata
preferiamo quella con la bottiglia di
plastica colorata perchè è più
difficile che ci sia il colorante
aggiunto
TMC o DATA DI SCADENZA
Sono le indicazioni che ci informano sulla durata
di un alimento e sono diverse a seconda che si tratti di :
• prodotti deperibili (freschi, con vita commerciale inferiore a 90 gg)
• prodotti a lunga conservazione
Sui prodotti freschi è riportatala la data di scadenza
(latte fresco, pane, formaggi freschi,yogurt)
L’indicazione è “da consumarsi entro il …” , il termine è tassativo
La legge ne vieta la vendita
il giorno successivo alla data di scadenza
Sui prodotti a lunga conservazione è riportato il TMC
(TERMINE MINIMO DI CONSERVAZIONE)
scatolame, barattoli, prodotti essiccati
L’indicazione è “da consumarsi preferibilmente entro il …”
La legge non specifica nulla sulla possibilità di vendere questi
prodotti una volta superato il TMC, attenzione !!!
Il TMC è indicato
- Per i prodotti che si conservano meno di 3 mesi:
GIORNO E MESE
- Per i prodotti che si conservano più di 3 mesi e
meno di 18: MESE E ANNO
- Per i prodotti che si conservano per un periodo
superiore a 18 mesi: ANNO
Su quali alimenti non troviamo l’indicazione della data?
• ORTOFRUTTICOLI che non abbiano subito trattamenti
• PRODOTTI DI PANETTERIA O PASTICCERIA da consumati entro 24 ore
•
•
•
•
•
VINO
ACETO
SALE DA CUCINA
ZUCCHERO
PRODOTTI DI CONFETTERIA
(caramelle e gomme da masticare)
• GELATI MONODOSE
IL CONTENUTO
Deve risultare immediatamente visibile a chi compra
Dall’ 1-3-2002 è obbligatorio indicare il peso per i prodotti in vendita
Quando c’è “liquido di governo” (salamoia della mozzarella) deve
essere sempre riportato il peso sgocciolato
IL PRODUTTORE
Deve esserci sempre
• il nome o ragione sociale o marchio depositato,
• la sede dello stabilimento di produzione o
confezionamento
Ha la responsabilità del prodotto che ha confezionato
Il LOTTO consente di identificare la partita di un prodotto.
E’ leggibile sulla confezione in forma di numero a più cifre
o in forma alfanumerica preceduta dalla lettera L
Oppure è sostituito dal giorno e dal mese del TMC o dalla data
di scadenza.
Prodotti contraddistinti dal medesimo numero di lotto hanno le
stesse caratteristiche perché lavorati in condizioni omogenee
CONSERVAZIONE
Le indicazioni relative alla conservazione sono riportate in
etichetta quando una corretta conservazione è un mezzo
per mantenere le caratteristiche ottimali del prodotto
(alimenti deperibili e surgelati)
Es.: sulle confezioni di pesce surgelato ci sono dettagliate
indicazioni per la conservazione domestica che
assicurano il mantenimento delle caratteristiche
ottimali del prodotto
MODALITA’ D’ USO
Le indicazioni sono obbligatorie solo per quei prodotti che
richiedono delle indicazioni specifiche per un uso corretto
(es.:sutgelati,preparati per dolci)
Es.: sulle confezioni di prodotti pronti a cuocere surgelati
sono indicate le modalità di preparazione:
“si consiglia di scongelare il prodotto in frigorifero
e di friggerlo in olio bollente”
PROVENIENZA
L’indicazione del luogo di provenienza nelle etichette
dei prodotti alimentari è obbligatorio solo per alcuni
alimenti
Carne bovina, latte, miele, ortofrutta , pesce, uova, vino
conserve di pomodoro
Non è obbligatorio per
Yogurt , formaggi , pasta, olio
Codice a barre
Non si può risalire al paese in cui è stato
prodotto l’alimento, ma soltanto al paese
dove l’azienda ha chiesto la registrazione.
Nei codici a 13 cifre i primi 2 numeri si
riferiscono alla nazione dove il produttore ha
chiesto la registrazione (ITALIA= 80)
Le successive 5 cifre sono il codice di
identificazione del fornitore
le successive 5 cifre dono il codice
dell’unità di prodotto attribuite dal fornitore e
l’ultima cifra è una specie di controllo
Etichette nutrizionali
Il 1 luglio 2007 ha avuto inizio l’applicazione del regolamento
1924/06, riguardante le indicazioni nutrizionali e salutistiche.
CLAIM NUTRIZIONALI sono indicazioni che affermano o
suggeriscono che un alimento possiede proprietà nutrizionali
e benefiche (Es.: senza sale, ricco di fibre,ecc…)
CLAIM SALUTISTICI sono indicazioni che
affermano che consumando un alimento
si possono ottenere effetti benefici per
la salute (“…può contribuire a rafforzare
le difese naturali dell’organismo”)
Etichetta delle carni bovine
Indicazioni obbligatorie
Numero di identificazione dell’animale o del lotto da cui provengono le carni
Nome dello stato in cui l’animale è nato
Nato in …
Nome dello stato in cui l’animale è stato ingrassato
Allevato in ….
Nome dello stato in cui l’animale è stato macellato
Macellato in …
Nome dello stato in cui le carni sono state sezionate
Sezionato in …
Numero di identificazione del macello
Denominazione commerciale: specie categoria e taglio
Peso netto
Modalità di conservazione
Data di preparazione
Prezzo
Etichetta delle UOVA
Indicazioni obbligatorie sulle confezioni
•
•
•
•
•
Nome o ragione sociale e indirizzo del centro di imballaggio
Numero distintivo del centro di imballaggio
Categoria di qualità
Numero di uova imballate
Raccomandazione di conservare il prodotto in frigo dopo l’acquisto
•
•
La data di durata minima (“da consumarsi preferibilmente entro il…”) *
Indicazione del sistema di allevamento
* la data può essere fissata al massimo entro il 28°gg dalla
deposizione
Etichetta del latte
Ragione sociale e sede dello stabilimento
Bollo sanitario
Trattamento subito
Zona di origine del latte
solo per il latte fresco
Data di confezionamento
Data di scadenza o TMC
Quantità / contenuta
Temperatura alla quale deve essere conservato
Etichetta
del pesce fresco
Denominazione commerciale della specie
Metodo di produzione
( pescato o allevato)
Zona di cattura per il pescato*
Zona di provenienza per l’allevato
Prezzo di vendita al kg riferito al peso netto
* la zona di cattura viene indicata come “zona FAO” seguita da un
numero corrispondente alla località in cui il pesce è stato pescato
ETICHETTA INTELLIGENTE
Si chiama RFID
(Radio Frequency Identification)
o “smart tag” cioè etichetta intelligente,
e presto sarà impiegate su tutti i prodotti
Nel 1966 furono utilizzate nei negozi americani di giocattoli come
sistema antisaccheggio
Nel 1989 in Italia nasce il TELEPASS
Dal 1996 a Los Angeles per identificare i cani e i gatti si impianta il
tag sottopelle
Le RFID possono essere di tipo passivo o attivo
Le etichette passive sono attivate esclusivamente
dall’energia di un lettore con un raggio di azione
di alcuni metri
Le etichette attive sono dotate di una batteria interna che
le rende capaci di memorizzare anche grandi quantità di
dati e di trasmettere anche a decine di metri
(es.: telepass)
Le smart tag sono dotate di un microchip e un’antenna
Speciali dispositivi (totem) attraverso un campo magnetico
forniscono loro energia e sono in grado di leggere il codice
degli oggetti ma anche di reperire informazioni più
articolate.
L’etichetta può così tracciare la storia del singolo alimento
dalla fabbrica al consumatore.
….per ridere un poco!
Informazioni presenti su etichette di prodotti
regolarmente in vendita
• Sulla bottiglia di una bevanda a base di latte
aromatizzato:“dopo l’apertura mantenere verticale”
• Sulle arachidi Sainsbury: “attenzione contiene arachidi !”
• Su un pacchetto di arachidi dell’American Airlines:
“istruzioni – apri il pacchetto, mangia le arachidi”
• Su una confezione di tiramisù (stampato sulla parte
inferiore della scatola): “non girare sotto-sopra”
• Sulle istruzioni del mio frigo ” non accendere fuochi
all’interno dell’apparecchio”
Spero vi siate
divertiti !
La bibliografia è disponibile presso l’Autore.
Alcune immagini utilizzate in questo lavoro sono tratte da
Internet; se ho preso immagini coperte da copyright,
segnalatemelo e provvederò a rimuoverle.
Grazie
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