AVIO S.p.A. a socio unico Sede in Torino, Strada del Drosso 145 Capitale sociale versato Euro 40.000.000 Registro delle Imprese - Ufficio di Torino n. 05515080967 RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2010 Relazione Finanziaria Annuale 2010 INDICE HIGHLIGHTS 4 LETTERA AGLI AZIONISTI 5 RELAZIONE SULLA GESTIONE 6 Il Gruppo Avio 7 Profilo 8 Organi sociali 9 Storia 10 Aree di business 11 Presenza geografica 12 Strategia 13 Azionariato 15 L'esercizio 2010 16 Principali eventi 17 Andamento del mercato e delle attività 19 Motori Aeronautici 19 Spazio 26 Revisioni Civili 28 Analisi dei risultati economici e della situazione finanziaria e patrimoniale del Gruppo 29 Ricerca, innovazione e ambiente 34 Risorse umane 38 Comunicazione e responsabilità sociale 40 Principali rischi e incertezze a cui il Gruppo è esposto 42 Outlook 44 Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 44 Evoluzione prevedibile della gestione 44 Situazione economico-finanziaria di AVIO S.p.A. 45 Rapporti con imprese controllate, collegate, controllanti e imprese sottoposte al controllo di queste ultime Altre informazioni 48 49 Sistema di controllo interno, disciplina della responsabilità amministrativa delle società (D.Lgs. 231/2001), preposto al controllo interno Indice 49 Disciplina della protezione dei dati personali (D.Lgs. 196/2003) 49 Proposta di rinvio a nuovo della perdita di esercizio di AVIO S.p.A. 49 2 Relazione Finanziaria Annuale 2010 BILANCIO CONSOLIDATO Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata 51 Conto Economico Consolidato 53 Conto Economico Complessivo Consolidato 54 Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato 55 Rendiconto Finanziario Consolidato 56 Note Esplicative al Bilancio Consolidato 58 Informazioni generali 58 Principi contabili significativi 58 Composizione, commento e variazioni delle principali voci e altre informazioni 81 Informativa per settore di attività e per area geografica 120 Impegni e rischi 122 Informativa sugli strumenti finanziarie e politiche di gestione rischi 126 Operazioni con parti correlate 135 Fatti di rilievo intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio 137 Elenco delle società del Gruppo al 31 dicembre 2010 138 Informazioni richieste dall’art. 2427, comma 16 bis, del Codice Civile 139 Relazione della Società di Revisione BILANCIO DI ESERCIZIO 140 142 Situazione Patrimoniale-Finanziaria 143 Conto Economico 145 Conto Economico Complessivo 146 Variazioni del Patrimonio Netto 147 Rendiconto Finanziario 148 Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 150 Informazioni generali 150 Principi contabili significativi 150 Composizione, commento e variazioni delle principali voci e altre informazioni 168 Impegni e rischi 205 Informativa sugli strumenti finanziarie e politiche di gestione rischi 208 Operazioni con parti correlate 217 Informazioni per area geografica 218 Fatti di rilievo intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio 218 Informazioni richieste dall’art. 2427, comma 16 bis, del Codice Civile 219 Relazione del Collegio Sindacale 220 Relazione della Società di Revisione 222 CONTATTI Indice 50 224 3 Relazione Finanziaria Annuale 2010 HIGHLIGHTS Ricavi 1.753,0 milioni di Euro (+3,0% rispetto al 2009) Divisione Motori Aeronautici (AeroEngine): Divisione Spazio: Divisione Revisioni Civili (AvioService): 1.422,1 milioni di Euro (+3,5% rispetto al 2009) 285,7 milioni di Euro (-1,6% rispetto al 2009) 45,2 milioni di Euro (+18,6% rispetto al 2009) Ricavi per area geografica Italia: 140,8 milioni di Euro (-8,6% rispetto al 2009), pari all’8,0% dei ricavi Europa (Italia esclusa): 730,3 milioni di Euro (+3,5% rispetto al 2009), pari al 41,7% dei ricavi Nord America: 853,4 milioni di Euro (+4,8% rispetto al 2009), pari al 48,7% dei ricavi Resto del Mondo: 28,5 milioni di Euro (+3,3% rispetto al 2009), pari all’1,6% dei ricavi Ebitda adjusted(1) 339,1 milioni di Euro (+9,2% rispetto al 2009) Portafoglio ordini 6.002 milioni di Euro (+0,6% rispetto al 2009) Ricerca & Sviluppo 123,0 milioni di Euro, pari al 7,0% dei ricavi Dipendenti: 5.032 al 31 dicembre 2010, +127 unità rispetto al 31 dicembre 2009 1 L’EBITDA adjusted è considerato un indicatore altamente rappresentativo per la misurazione dei risultati economici del Gruppo in quanto, oltre a non considerare gli effetti di variazioni della tassazione, degli ammontari e tipologie delle fonti di finanziamento del capitale investito e delle politiche di ammortamento (voci non comprese nell’EBITDA), esclude anche quei fattori di carattere non ricorrente o inusuale, in modo da normalizzare nel tempo l’andamento dei risultati medesimi. Highlights 4 Relazione Finanziaria Annuale 2010 LETTERA AGLI AZIONISTI Gentili Signori Azionisti, L’anno appena trascorso ha registrato evidenti segnali di ripresa, con l’economia mondiale finalmente tornata a crescere dopo una crisi aspra quanto improvvisa che ne ha scosso profondamente le fondamenta, in particolare nei Paesi occidentali. Il settore aeronautico civile non è stato risparmiato da tale crisi negli ultimi due anni, venendo colpito dalla forte riduzione dei volumi nei traffici e dalle importanti perdite sostenute dalle compagnie aeree, che hanno portato ad una significativa riduzione negli ordini di velivoli. Anche il comparto militare ha sofferto a causa dell’aggravarsi dei disavanzi pubblici, all’origine dei dolorosi interventi di contenimento delle spese per la difesa decisi dai governi. Il comparto spaziale, d’altro canto, ha subito un rallentamento meno marcato in virtù della sua natura anticiclica, ma ha comunque risentito della difficile congiuntura. Alla luce della ripresa in atto a partire dallo scorso anno, possiamo tuttavia affermare che la crisi ha soltanto lambito i risultati di Avio, sia in virtù della diversificazione dei mercati in cui opera il Gruppo sia grazie alla natura di lungo termine delle sue attività, che gli hanno permesso di affrontare la perdurante instabilità a livello macroeconomico e il contesto di mercato sempre più competitivo senza compromettere redditività, stabilità e prospettive. Il 2010 si è dunque chiuso con risultati lusinghieri: a fronte di ricavi rimasti sostanzialmente stabili se calcolato a cambi costanti, la redditività è migliorata significativamente, facendo registrare un Ebitda adjusted superiore al 19% dei ricavi e tale da collocarci a livelli di rilievo nel settore aerospaziale mondiale. Il merito di tali risultati va senza dubbio ricercato nella strategia perseguita nel corso degli ultimi anni e nell’encomiabile lavoro svolto dal nostro amministratore delegato Orazio Ragni, prematuramente scomparso in ottobre, al quale ancora una volta vanno il nostro commosso ricordo e i nostri ringraziamenti. L’approccio seguito ci ha consentito di coniugare rigore e sviluppo, facendo fronte alla crisi con prontezza e perseverando sulla strada della crescita. Vanno letti in quest’ottica l’incremento della partecipazione in programmi già in portafoglio, come testimoniato dagli accordi sottoscritti nel corso del 2010 con General Electric per il motore GE90 e con Pratt & Whitney Canada per il PW150, piuttosto che gli sforzi volti ad accedere a nuovi e promettenti mercati, primo fra tutti quello cinese. Degna di assoluto rilievo è stata anche la capacità di Avio di generare importanti flussi di cassa, che hanno permesso di rimborsare anticipatamente debiti bancari per oltre 100 milioni di Euro a cambi costanti, migliorando per il quarto anno consecutivo il profilo finanziario e la solidità del Gruppo. Non dobbiamo però illuderci: davanti a noi c’è un altro anno ricco di complessità, sfide da affrontare e opportunità da cogliere. Selezionare il nuovo amministratore delegato da una lista di candidati promettenti ed altamente qualificati; collaborare con il nostro partner General Electric affinché i lanci commerciali dei Boeing 787 Dreamliner e 747-8 siano un successo; spedire nello spazio il primo Vega dopo oltre un decennio di sviluppo e progettazione; affinare l’applicazione di tecnologie aeroderivate nel settore energetico e industriale; sviluppare nuove soluzioni per l’automazione e il controllo dei motori; espanderci ulteriormente a livello internazionale. Sono solo alcuni degli obiettivi che ci poniamo, orientati come sempre alla creazione di valore per tutti gli stakeholder. In quest’ottica, Avio proseguirà anche nel 2011 il proprio cammino di crescita, coerentemente con l’impegno a rafforzare ancor più la propria leadership e la propria capacità di competere e innovare. Alan Bowkett Presidente AVIO S.p.A. Lettera agli Azionisti 5 Relazione Finanziaria Annuale 2010 RELAZIONE SULLA GESTIONE Relazione sulla gestione 6 Relazione Finanziaria Annuale 2010 IL GRUPPO AVIO Relazione sulla gestione 7 Relazione Finanziaria Annuale 2010 PROFILO Il Gruppo Avio (nel seguito della presente Relazione sulla Gestione indicato come “Avio” o il “Gruppo”) è un primario operatore internazionale leader nel settore aeronautico e della propulsione spaziale, facente capo ad AVIO S.p.A. (di seguito “AVIO” o la “Società”) e la cui origine risale al 1908. Presente in 4 continenti con sedi commerciali e di rappresentanza e 9 insediamenti produttivi, il Gruppo ha sede a Torino e conta oltre 5.000 dipendenti, di cui circa 4.500 in Italia. Nel corso di oltre un secolo di storia, Avio ha sviluppato un ruolo di primo piano come sottosistemista e componentista, partecipando ai maggiori programmi aeronautici internazionali, in collaborazione con i principali motoristi mondiali, tra cui General Electric, Pratt & Whitney, RollsRoyce e Safran, che ne rappresentano anche alcuni tra i maggiori clienti. Altrettanto forti e consolidati sono i rapporti con le Forze Armate italiane (Aeronautica, Marina ed Esercito), la Marina statunitense e, attraverso i consorzi ai quali il Gruppo partecipa, le Forze Armate di Regno Unito, Germania, Spagna, Austria, Arabia Saudita e Brasile. Inoltre, in ambito spaziale, Avio collabora con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Il Gruppo è leader in alcune aree di attività - in particolare nella progettazione e produzione di trasmissioni comando accessori e trasmissioni di potenza, di turbine di bassa pressione e nello sviluppo di sistemi di propulsione spaziale a solido - ed è presente in tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto: dalla ricerca e sviluppo alla progettazione, alla produzione e montaggio, fino all'assistenza tecnica e revisione. Avio opera principalmente nei seguenti settori di attività: - componenti e moduli per motori aeronautici civili - componenti e moduli per motori aeronautici militari - servizi di manutenzione, riparazione e revisione (Maintenance, Repair and Overhaul, MRO) di motori e componenti per applicazioni civili e militari - sistemi di propulsione navale - componenti e moduli per turbine aeroderivate, destinate ad applicazioni industriali e alla produzione di energia - sistemi di propulsione a propellente solido e liquido per vettori spaziali e missili tattici, ivi compresa l’attività di integrazione del lanciatore Vega - elettronica, sistemi di controllo ed automazione e sistemi elettrici Il contenuto fortemente tecnologico delle attività svolte, porta Avio a investire risorse considerevoli in attività di ricerca e sviluppo, sia in proprio sia attraverso una rete di laboratori all’interno di campus universitari italiani e collaborazioni con 24 università e centri di ricerca tra i più importanti a livello nazionale e internazionale. Con ricavi 2010 superiori a 1,7 miliardi di Euro e una redditività operativa del 19,3%(2), il Gruppo si colloca in una posizione di vertice dell’industria aerospaziale italiana, alla cui competitività contribuisce in maniera sostanziale esportando oltre il 90% della propria produzione. In parallelo alla partecipazione ai maggiori programmi aeronautici attuali e prospettici, sia in qualità di partner che di fornitore, Avio è attualmente impegnata in un processo di internazionalizzazione nei mercati a rapida espansione quali Cina, India e Brasile, allo scopo di intercettare le evoluzioni future della domanda e stringere nuovi rapporti di collaborazione che ne rafforzino nel lungo termine il vantaggio competitivo. 2 Determinata come EBITDA Adjusted, considerato un indicatore altamente rappresentativo per la misurazione dei risultati economici del Gruppo in quanto, oltre a non considerare gli effetti di variazioni della tassazione, degli ammontari e tipologie delle fonti di finanziamento del capitale investito e delle politiche di ammortamento (voci non comprese nell’EBITDA), esclude anche quei fattori di carattere non ricorrente o inusuale, in modo da normalizzare nel tempo l’andamento dei risultati medesimi. Relazione sulla gestione 8 Relazione Finanziaria Annuale 2010 ORGANI SOCIALI Consiglio di Amministrazione Alan Bowkett Presidente Sandro Ferracuti Vice Presidente James Barrett Amministratore Giorgio Brazzelli Amministratore Andrea Ferrante Amministratore Roberto Italia Amministratore Simon Rowlands Amministratore Giuseppe Viriglio Amministratore Collegio Sindacale Raoul Vitulo Presidente Maurizio Salom Sindaco effettivo Salvatore Catalano Sindaco effettivo Federico Bonaiuto Sindaco supplente Antonio Cattaneo Sindaco supplente Società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. Relazione sulla gestione 9 Relazione Finanziaria Annuale 2010 STORIA 1908 Con lo sviluppo e la produzione del primo propulsore - l’SA 8/75 - derivato da un motore per auto da competizione, Fiat debutta nel settore aeronautico 1915 A partire dalla Prima Guerra Mondiale, vengono progettati e prodotti velivoli completi 1972 Il Gruppo cede l’attività velivolistica ad Aeritalia (Finmeccanica) focalizzandosi sulla realizzazione di motori aeronautici 1976 La Società viene formalmente costituita: conta 3.700 dipendenti e impianti a Torino e Brindisi 1986 Viene incorporata Fiat Turbomeccanica Turbogas (TTG), attiva nel settore energetico 1994 Il Gruppo entra nel settore della propulsione spaziale, acquisendo la BPD Difesa e Spazio di Colleferro (Roma) 1996 La Società acquista Alfa Romeo Avio di Pomigliano d’Arco (Na) da Finmeccanica, aumentando la propria massa critica e facendo il proprio ingresso nel segmento delle revisioni civili 2000 In collaborazione con l’ASI, che ne detiene il 30%, viene costituita ELV S.p.A., capo-commessa per il lanciatore europeo Vega 2001 Le attività di generazione elettrica vengono cedute al Gruppo Siemens. Con la creazione di Avio Polska inizia il processo di internazionalizzazione del Gruppo 2003 Uscendo dal Gruppo Fiat, la Società diventa un attore indipendente e assume l’attuale denominazione, Avio 2005 In seguito all’acquisizione delle attività di Philips Aerospace, nasce DutchAero 2010 Avio punta sui mercati emergenti e crea una prima joint venture in Cina Relazione sulla gestione 10 Relazione Finanziaria Annuale 2010 AREE DI BUSINESS Motori Aeronautici (AeroEngine) Civile Prodotti e servizi: componenti e moduli per motori commerciali, in particolare scatole comando accessori, trasmissioni di potenza, turbine di bassa pressione, sistemi di combustione. Principali programmi: GE 90, GEnx, Trent 900, SaM146 Principali clienti: General Electric, Rolls-Royce, Pratt & Whitney Principali siti: Rivalta di Torino (To), Pomigliano d’Arco (Na), Brindisi, Bielsko Biala (Polonia) Militare Prodotti e servizi: motori aeronautici militari, componenti e moduli per motori aeronautici militari, in particolare scatole comando accessori, trasmissioni di potenza, turbine di bassa pressione, sistemi di combustione; trasmissioni di potenza per elicotteri; sistemi di propulsione navale; servizi di MRO per motori aeronautici militari e componenti Principali programmi: EJ200, TP400, T700, RB199, CT7-8, LM2500+G4 Principali clienti: Forze Armate europee ed americane Siti: Brindisi, Woensdrecht (Paesi Bassi) Energia e Industria Prodotti e servizi: componenti e moduli per turbine aeroderivate destinate ad applicazioni industriali e alla produzione di energia Principali programmi: LM2500, LM6000, LMS100 Principale cliente: General Electric Siti: Rivalta di Torino (To), Brindisi (MRO - Maintenance Repair and Overhaul) Altre attività: Prodotti e servizi: elettronica, sistemi di controllo ed automazione, sistemi elettrici, additive manufacturing, fusioni in alluminio e magnesio, altri componenti aeronautici Spazio Prodotti e servizi: sistemi di propulsione a combustibile solido e liquido per lanciatori, sistemi di propulsione per missili tattici, sviluppo e integrazione di veicoli di lancio leggeri Principali programmi: Ariane 5, Vega, Aster Principali clienti: EADS, ESA, MBDA Siti: Colleferro (Roma), Rivalta di Torino (To), Kourou (Guyana Francese) Revisioni Civili (AvioService) Prodotti e servizi: MRO per motori commerciali e CRO (Components Repair and Overhaul) per moduli e componenti per i quali Avio ha la responsabilità di progetto Principali programmi: famiglia di motori Pratt & Whitney Canada PW100 (attività di MRO) Principali clienti: principali motoristi e compagnie aeree internazionali Sito: Pomigliano d’Arco (Na) Relazione sulla gestione 11 Relazione Finanziaria Annuale 2010 PRESENZA GEOGRAFICA ITALIA (I) (II) (II) (II) (III) (II) (II) (II) (II) (IV) (V) Rivalta di Torino (To), moduli e componenti per motori aeronautici, turbopompe a ossigeno liquido Borgaretto di Beinasco (To), fusioni di alluminio e magnesio Campiglione Fenile (To), fusioni di alluminio Torino San Pietro Mosezzo (No), componenti avanzati attraverso l'additive manufacturing Colleferro (Roma), propulsione spaziale solida Pomigliano d'Arco (Na), combustori e componenti strutturali, pale statiche e rotanti per turbine, revisioni civili Brindisi, assemblaggio motori militari, revisioni militari, propulsione navale Roma Capua (Ce) - CIRA, Centro Italiano Ricerche Aerospaziali EUROPA (II) (III) (II) (II) (IV) (V) (V) (V) Bielsko Biala – Polonia, pale per turbine di motori aeronautici Varsavia – Polonia, Laboratorium Polonia Aero Eindhoven - Paesi Bassi, componenti statici e rotanti per compressori, componenti da lastre di metallo Woensdrecht - Paesi Bassi, revisioni militari Bruxelles - Belgio Suresnes – Francia, Europropulsion S.A. Evry-Courcouronnes – Francia, Arianespace S.A. Hallbergmoos – Germania, Eurojet Turbo GmbH - Turbo-Union Ltd. RESTO DEL MONDO (II) (II) (II) (II) (II) Kourou - Guyana francese, assemblaggio e caricamento dei booster a propellente solido Englewood Cliffs – New Jersey (U.S.A.), acquisto e vendita moduli per motori aeronautici civili Rio de Janeiro - Brasile Pechino - Cina New Delhi - India Legenda (I) Direzione generale (II) Sede o insediamento produttivo (III) Laboratorio di ricerca (IV) Ufficio di rappresentanza (V) Società partecipate Relazione sulla gestione 12 Relazione Finanziaria Annuale 2010 STRATEGIA Il settore aerospaziale si evolve a un ritmo sostenuto e si caratterizza per una notevole ampiezza e complessità, anche a causa di una sempre crescente globalizzazione e di dinamiche macroeconomiche molto più veloci di un tempo. A partire dal 2008, il mondo occidentale ha conosciuto una crisi senza precedenti che si è tradotta in una stagnazione del mercato aerospaziale da cui solo nel 2010 si è iniziato ad osservare un miglioramento. Al contrario, i paesi emergenti hanno continuato a crescere in modo sostenuto, arrivando a ricoprire un ruolo di primo piano nel definire la domanda del comparto. Il trend delle economie emergenti, specialmente dei Paesi dell’area BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), non si è peraltro limitato a trainare la domanda di prodotti industriali correlata ai servizi di trasporto aereo, ma ha anche espresso il generale interesse dei governi di dette economie nel dotarsi di centri di ricerca e di basi industriali locali che, nel tempo, possano permettere loro di acquisire le capacità ed il know-how sufficienti a realizzare autonomamente i propulsori. Alla luce di questo contesto macroeconomico, le iniziative internazionali assumono un ruolo fondamentale e strategico per poter cogliere le opportunità di business tuttora esistenti: sviluppare nuove tecnologie non è più sufficiente, occorre anche raggiungere un grado di internazionalizzazione che garantisca la completa e autonoma sussistenza delle capacità industriali, rafforzando così il vantaggio competitivo. Ogni iniziativa è comunque soggetta a rischi, pertanto necessita di un‘organizzazione adeguata e di una gestione attenta e lungimirante, in particolar modo dei diritti di proprietà intellettuale, coinvolgendo tutte le aree funzionali dell’azienda e stimolando una stretta quanto indispensabile collaborazione fra le divisioni e funzioni aziendali. Avio, in coerenza e piena comprensione di questa linea evolutiva, persegue gli obiettivi di internazionalizzazione e sviluppo competitivo seguendo alcune chiare linee strategiche: - Investire in nuove tecnologie distintive Avio è convinta che lo sviluppo tecnologico necessario sia per mantenere nel tempo e con garantire sopravvivenza e redditività nel lungo investendo risorse cospicue nell’innovazione di propria leadership nei mercati globali. sia un imprescindibile fattore di competitività, successo le relazioni con clienti e partner, sia per periodo. L’azienda continua dunque a progredire, progetto e di processo, al fine di incrementare la - Scegliere i programmi con oculatezza La forte ed aggressiva competizione nel settore aeronautico ha portato Avio ad adottare una politica di investimento mirata e selettiva, con l’obiettivo di gestire con eccellenza i contratti in essere e di selezionare con grande attenzione nuovi contratti e nuove commesse. - Ricercare nuove partnership e alleanze strategiche In un settore caratterizzato da forti barriere all’ingresso e che richiede notevoli investimenti, le cooperazioni tra imprese apportano un significativo valore aggiunto, sia per l’accesso al know-how che per lo sviluppo di tecnologie innovative. - Sviluppare la presenza internazionale Con il rafforzamento della struttura di Sviluppo Business Centrale, Avio ha scelto di investire con forza nella crescita internazionale. Il Gruppo ha così avviato un‘intensa attività di sviluppo all’estero, creando nel 2010 due nuove filiali in Cina e in India e sottoscrivendo partnership ed accordi di joint venture con i maggiori player cinesi nel segmento dei combustori e delle scatole di trasmissione di potenza. Ulteriori importanti iniziative, inoltre, sono allo studio in Brasile, in Russia e in India. - Assumere un ruolo primario nel settore dei lanciatori spaziali in qualità di integratore di sistemi Grazie al programma Vega di cui Avio è prime contractor attraverso la controllata ELV S.p.A., il Gruppo è divenuto sistemista spaziale. Detenere il controllo delle nuove tecnologie per la propulsione e per la gestione di un sistema di lancio che garantisca all’Europa un accesso allo Relazione sulla gestione 13 Relazione Finanziaria Annuale 2010 spazio autonomo per satelliti in orbita bassa, attribuisce ad Avio un ruolo di significativo rilievo nel contesto spaziale europeo e mondiale. - Focalizzare sforzi ed investimenti sul continous improvement Avio ha sviluppato un livello tecnologico tale da essere internazionalmente riconosciuta come “Centre of Excellence”, caratteristica che l’ha resa un partner preferenziale dei maggiori attori del mercato propulsivo aerospaziale e che ne ha rafforzato il ruolo di “International Champion”. Come tale, Avio deve continuare a essere inequivocabilmente riconosciuta come azienda di riferimento, rimanendo in grado di influenzare scelte specifiche di prodotto e tecnologia e di cogliere le diverse opportunità nel mercato. - Proseguire l’implementazione e lo sviluppo del concetto di lean thinking Avio garantisce elevati standard di qualità e servizio ai propri clienti anche grazie all’implementazione e miglioramento della lean-manufacturing, nonché alla gestione efficace ed ottimizzata della supply chain. Quest’ultima viene continuamente monitorata ed ottimizzata attraverso un nuovo modo di concepire l’intero flusso di creazione del valore, concentrando gli sforzi sulla riduzione dei tempi, dei costi e degli sprechi, e raggiungendo importanti livelli di soddisfazione del cliente. - Puntare sull’eccellenza del capitale umano Il processo di globalizzazione in atto e l’importanza che il Gruppo ripone nelle proprie risorse umane comportano un forte investimento nella selezione, formazione e crescita delle persone, mirato alla creazione di profili internazionali che sappiano affrontare un contesto competitivo complesso e in continua evoluzione. L’accesa competizione impone inoltre che, a salvaguardia del patrimonio di conoscenze e competenze dell’impresa, Avio punti alla fidelizzazione e alla soddisfazione dei propri dipendenti. Relazione sulla gestione 14 Relazione Finanziaria Annuale 2010 AZIONARIATO La Capogruppo AVIO S.p.A. è stata costituita in data 11 dicembre 2006 con la denominazione sociale di Avio Investments S.p.A. al fine di acquisire il complesso societario costituente il Gruppo Avio. Nel corso del 2007, Avio Investments S.p.A. ha proceduto alla fusione per incorporazione delle società AvioGroup S.p.A., Aero Invest 2 S.r.l., Avio Holding S.p.A. e Avio S.p.A., tutte interamente controllate direttamente o indirettamente, assumendo l’attuale conformazione di holding operativa e l’attuale denominazione sociale. Il capitale di AVIO S.p.A. è totalmente detenuto dalla società di diritto lussemburghese BCV Investments S.C.A., a sua volta partecipata principalmente da fondi e investitori istituzionali gestiti e controllati prevalentemente dal primario operatore internazionale di private equity Cinven Limited (per una quota pari a circa 81%) e dal Gruppo Finmeccanica (per una quota pari a circa 14%), tra i leader mondiali del settore aerospaziale e della difesa. Cinven Limited (1) Finmeccanica S.p.A. (2) Altri Azionisti 14% 5% 81% B.C.V. Investments S.C.A. 100% AVIO S.p.A. (1) Attraverso la gestione e il controllo di una pluralità di fondi di investimento (2) Partecipazione detenuta indirettamente Relazione sulla gestione 15 Relazione Finanziaria Annuale 2010 L’ESERCIZIO 2010 Relazione sulla gestione 16 Relazione Finanziaria Annuale 2010 PRINCIPALI EVENTI FEBBRAIO Avio si è aggiudicata la gara per la revisione dei motori dei nove ATR della compagnia aerea rumena Tarom. Il contratto, della durata di quattro anni e dal valore di oltre 5,5 milioni di Euro, prevede l’assistenza con la formula Power By the Hour e consente di consolidare ulteriormente il posizionamento di Avio in Europa per la manutenzione dei motori PW100. Avio ha firmato con Fincantieri Divisione Navi Militari un contratto per la realizzazione di due sistemi autopilota per la seconda serie di sommergibili U212 A, destinati alla Marina Militare Italiana. Grazie a questo contratto, del valore di circa 6 milioni di Euro, sono saliti complessivamente a otto i sistemi autopilota U212 forniti da Avio. I due sommergibili U212A saranno consegnati rispettivamente nel 2015 e nel 2016. MARZO Il Gruppo ha costituito una joint venture con Seci Energia, sub-holding del settore energetico del Gruppo Industriale Maccaferri, nell’ottica di dismissione dell’attuale centrale termica di Colleferro, non più adatta a garantire le esigenze di consumo del comprensorio industriale e inadeguata rispetto alle future e sempre più stringenti normative ambientali. La nuova società, denominata Termica Colleferro S.p.A. e partecipata con una quota del 40% da Avio, realizzerà e gestirà un nuovo impianto di cogenerazione ad alto rendimento e minore impatto ambientale della potenza di 40 MW, che dal 2012 sostituirà l’attuale centrale. L’investimento complessivo è attualmente stimato in circa 42 milioni di Euro. GIUGNO Il motore GEnx, di cui Avio realizza una quota pari al 12%, ha compiuto il suo primo volo. Il GEnx rappresenta la tecnologia propulsiva più innovativa a oggi esistente e contribuisce a rendere i velivoli su cui è installato, il Boeing B787 Dreamliner e il 747-8, tra gli aerei più ecocompatibili e con i minori consumi oggi riscontrabili fra i velivoli commerciali. LUGLIO Avio e il Politecnico di Bari hanno costituito Energy Factory Bari, un laboratorio di ricerca dedicato allo sviluppo di tecnologie innovative per i settori dell’aerospazio e dell’energia. Avio e il gruppo industriale russo OBORONPROM Corporation, attivo nella progettazione e nelle tecnologie avanzate, hanno siglato un Memorandum of Understanding (MoU) per una collaborazione nelle attività di fusione per le trasmissioni comando accessori e nei processi di fonderia. Avio ha incrementato dal 7,0% all’8,2% la quota di partecipazione sul motore General Electric GE90, che equipaggia il velivolo widebody Boeing B777. Il nuovo contratto consolida il già forte rapporto fra Avio e la statunitense General Electric, con cui il Gruppo è partner anche per l’innovativo motore GEnx. Il Gruppo ha firmato un contratto con la società russa NPO Saturn per la fornitura di due componenti dell’area trasmissioni (Inlet Gearbox e del Radial Drive Shaft) per il motore SaM146 del Superjet 100 Sukhoi, realizzato dal consorzio PowerJet costituito da Snecma e NPO Saturn. Per Avio, che è già responsabile della progettazione e della produzione della trasmissione comando accessori e della camera di combustione per una quota del programma intorno al 10%, il nuovo contratto ha un valore di oltre 13 milioni di Euro. Avio ha siglato con Pratt & Whitney Canada un accordo che prevede l’estensione del contratto per la fornitura della trasmissione di potenza del motore PW150 per il velivolo regionale Bombardier Q400-8 dal 2016, anno di scadenza del precedente contratto, all’intera vita del programma e prevede il coinvolgimento del Gruppo anche su eventuali future versioni del motore. Avio ha firmato con l’agenzia pubblica russa Rosoboronexport un accordo per l’avvio di un innovativo programma di ricerca dual-use sulle turbine aeronautiche a elevata concentrazione di potenza. L’accordo è mirato ad applicare tecnologie innovative alle turbine di bassa pressione, con lo scopo di realizzare motori più compatti, leggeri, efficienti e meno rumorosi. Relazione sulla gestione 17 Relazione Finanziaria Annuale 2010 SETTEMBRE Tramite la sua controllata ELV S.p.A., Avio ha firmato con Arianespace un contratto quadro per cinque lanciatori satellitari Vega, unitamente all’ordine per la messa in produzione del primo esemplare. OTTOBRE A seguito dell’improvvisa e prematura scomparsa di Orazio Ragni, il Consiglio di Amministrazione di AVIO S.p.A. ha affidato ad interim le deleghe di Amministratore Delegato e Direttore Generale al Presidente della Società, Alan J. Bowkett. NOVEMBRE Avio e Xian Aero Engine, azienda cinese attiva nel settore della propulsione aerea hanno raggiunto un’intesa per la costituzione di una joint venture finalizzata alla realizzazione di un centro di eccellenza dedicato allo sviluppo e alla successiva produzione di combustori per motori aeronautici civili, navali, per turbine a uso industriale e della relativa componentistica, destinati principalmente al mercato cinese. Nel mese di marzo 2011 è stata formalizzata la costituzione della nuova società. Per seguire le iniziative di sviluppo in Cina, è stata costituita Avio (Beijing) Aviation and Aerodynamics Technology Co. Ltd., società interamente controllata con sede a Pechino. DICEMBRE Avio e il CIRA, Centro Italiano di Ricerche Aerospaziali, hanno sottoscritto un accordo triennale di collaborazione volto a implementare possibili sinergie nello sviluppo delle tecnologie di propulsione spaziale. E’ stata acquisita la società Avio India Aviation Aerospace Private Limited (con sede a New Delhi), interamente controllata dal Gruppo e orientata allo sviluppo del business nel subcontinente indiano. Relazione sulla gestione 18 Relazione Finanziaria Annuale 2010 ANDAMENTO DEL MERCATO E DELLE ATTIVITA’ Il 2010 è stato un anno di ripresa per l’economia mondiale, conclusosi con previsioni di variazione del Prodotto Interno Lordo (PIL) per il 2011 e il 2012 positive e in miglioramento rispetto a quelle fatte a fine 2009, soprattutto per mercati-chiave come Nord America, Europa ed Estremo Oriente. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, in particolare, a inizio 2011 J.P. Morgan ha alzato le previsioni di crescita del PIL, portandole al 3,4% (rispetto al precedente +2%) per quanto riguarda il 2011 e al 3,8% per il 2012. Avio, che pure opera in settori relativamente stabili e caratterizzati da solide dinamiche di crescita di lungo termine, ha risentito positivamente di tale contesto macroeconomico, che ha portato benefici in tutti gli ambiti di attività. Motori Aeronautici (AeroEngine) Civile Il mercato aeronautico civile ha saputo affrontare la crisi economica-finanziaria in maniera migliore di quanto previsto a fine 2009, iniziando un’importante ripresa dopo aver affrontato uno dei periodi di declino più significativi della sua storia. Ciò è avvenuto grazie a una sostanziale ripresa del traffico aereo, ma anche al rialzo dei ratei di produzione dei velivolisti e, da ultimo, a un’efficace politica di taglio dei costi operata dai maggiori attori del mercato. Secondo i dati dell’International Air Transport Association (IATA), nel 2010 la popolazione mondiale ha ricominciato a viaggiare sia per motivi personali sia per motivi di lavoro: il traffico passeggeri è salito dell’8,8%, mentre stime precedenti e più conservative prevedevano un aumento limitato al 4,5%. Contemporaneamente, lo scambio di merci ha dato quasi ovunque segnali di ripresa, segnando un incremento del 20,6% rispetto all’anno precedente e raggiungendo livelli simili a quelli antecedenti la crisi economico-finanziaria. Nel corso dell’anno, gli indicatori di traffico passeggeri RPK (Revenue Passenger Kilometers) e gli indicatori di capacità ASK (Available Seats Kilometers) sono cresciuti costantemente, eccezion fatta per il mese di aprile, quando l’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajökul ha causato il blocco dei voli nel nord Europa per alcuni giorni di aprile e maggio. Dal punto di vista geografico, la crescita di traffico passeggeri ha riguardato tutte le macroregioni, in particolare Nord America, Cina e Medio Oriente, dove è prevista un’ulteriore forte crescita di traffico anche nel 2011. A differenza di quanto successo in analoghe situazioni passate, l’incremento del traffico passeggeri riscontrato nel 2010 non è avvenuto grazie a una massiccia rimessa in servizio di aerei precedentemente parcheggiati, bensì a un maggiore utilizzo delle flotte già in servizio. Grazie all’abilità dimostrata dalle maggiori compagnie aeree mondiali nel gestire la capacità e l’utilizzo dei propri velivoli, la crescita del traffico ha così superato la crescita della capacità, che è stata del 4,4% per il business passeggeri e dell’8,9% per quello merci. Ciò ha permesso un ulteriore miglioramento dei load factor, che per i velivoli dedicati al trasporto passeggeri hanno raggiunto una quota media del 78,4%, in aumento di 2,7 punti percentuali sul 2009, mentre nel traffico merci si sono attestati intorno al 53,8%, rispetto al precedente 48,6%. In tale contesto, la IATA ha alzato le stime sugli utili netti complessivi delle compagnie aeree nel 2010, portandole a 16 miliardi di dollari(3) rispetto agli 8,9 miliardi di dollari precedentemente attesi e al picco di 12,9 miliardi di dollari raggiunto nel 2007. Ciononostante, la redditività operativa dovrebbe risultare ancora contenuta e pari al 2,7% dei ricavi. La produttività del traffico passeggeri, intesa come rapporto tra fatturato e traffico pagante, è stimata in aumento del 7,3% anno su anno grazie all’aumento del load factor e alla ripresa del traffico premium e business, a sua volta sostenuto dal miglioramento della situazione economica mondiale che ha incentivato i viaggi d’affari. 3 Fonte: IATA Financial Forecast, marzo 2011 Relazione sulla gestione 19 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Nel 2010 il prezzo del carburante si è stabilizzato intorno ai 70-85 dollari al barile, valori ben al di sotto del picco di 140 dollari al barile raggiunto nell’estate 2008. Il carburante ha seguitato a incidere pesantemente sui costi operativi complessivi delle compagnie aeree, di cui rappresentava circa il 27%: un peso inferiore se paragonato al 32% del 2008, ma più che doppio rispetto al 13% registrato durante la crisi del biennio 2001-2002. Con tutta evidenza, ciò condizionerà le decisioni di acquisto delle compagnie aeree, che si orienteranno sempre di più verso velivoli efficienti e a minor consumo di carburante. Attualmente sono in servizio più di 5.000 narrowbody di vecchia generazione (quali MD80 e 737 Classic), che presentano consumi di carburante significativamente maggiori rispetto ai velivoli di generazione più recente. Nel 2010, Airbus e Boeing hanno ampiamente raggiunto i propri obiettivi di consegne e hanno più volte incrementato i ratei mensili di produzione, annunciando ulteriori aumenti per gli anni successivi, almeno fino al 2015. A beneficiarne saranno soprattutto i modelli narrowbody, sebbene nel breve termine aumenterà anche la produzione mensile dei widebody. Dal punto di vista delle consegne il 2010 è stato un altro anno eccezionale, che ha quasi raggiunto i livelli da record del 2009: se Boeing ha registrato un leggero decremento delle consegne (462 aerei commerciali, rispetto ai 481 del 2009, soprattutto a causa della mancata consegna dei primi 787 Dreamliner, slittata al 2011), Airbus ha invece confermato il proprio primato mondiale, ottenendo la migliore prestazione della sua storia con 510 consegne. La percentuale di consegne finanziate da compagnie di leasing è cresciuta di 7 punti percentuali, passando da una quota del 13% nel 2009 al 20% registrato nel 2010. La congiuntura si è dimostrata favorevole anche dal punto di vista della raccolta ordini. Nonostante all’inizio dell’anno Airbus prevedesse di acquisire al massimo 250-300 nuovi ordini, nei dodici mesi ha finito per raccoglierne ben 574 (al netto delle 70 cancellazioni); allo stesso modo, Boeing ha acquisito 530 nuovi ordini (al netto delle 95 cancellazioni, di cui 41 relative al 787 Dreamliner, che con 847 ordini resta comunque il programma di maggior successo commerciale nella storia dell’aviazione civile), superando il livello di 350-400 inizialmente previsto. Airbus ha quindi mantenuto anche nel 2010 la posizione di preminenza sul concorrente americano, con uno share prossimo al 52%. Il risultato è da ricondurre al successo della raccolta ordini del widebody A330 (88 unità), sostenuta dalla necessità da parte delle compagnie aeree di accedere a una soluzioneponte in seguito al ritardo del Boeing 787, ma ancor di più allo straordinario risultato della famiglia A320 (416 ordini) nel segmento dei narrowbody. Boeing è stata invece fortemente penalizzata dal rallentamento nello sviluppo del 787 (-4 unità il saldo ordini 2010), ma ha potuto contare sulla forte tenuta degli ordini dei narrowbody 737 (486 unità) e del widebody 777 (46 unità). Gli ordini effettuati tramite compagnie di leasing hanno toccato il 27% del totale, livello massimo dal 2000. Se da un lato i segmenti narrowbody e widebody non hanno sofferto particolarmente la crisi, i segmenti sui quali essa ha avuto un impatto maggiore sono stati quelli dei velivoli regional e dei business jet. I regional jet sono stati esposti al calo del traffico passeggeri sulle rotte regionali che alimentano i grandi hub dedicati ai voli intercontinentali, nonché all’impatto dell’aumento del costo del carburante rispetto al 2009, particolarmente penalizzante per i velivoli di piccole e medie dimensioni. Ciononostante, il segmento dei regional jet è stato interessato da numerose iniziative di lancio di nuovi modelli, per i quali sono proseguite nel corso del 2010 le attività di sviluppo e certificazione. Il comparto dei business jet è invece particolarmente legato ai risultati economicofinanziari delle grandi aziende, sotto pressione fin dal 2008, con conseguenti tagli alle spese di gestione, tra cui quelle relative alla mobilità dei manager. Nel 2010 si stima che il calo delle vendite nel segmento sia stato pari a circa il 12%, con un indebolimento maggiore in Europa e negli Stati Uniti, soprattutto nella classe dei light jet. I ratei di produzione sono stati inferiori del 50% rispetto all’anno record 2008: sebbene infatti l’utilizzo dei business jet sia iniziato ad aumentare fin dalla fine del 2009, la ripresa della domanda ha tardato a manifestarsi ed è oggi prevista per il primo trimestre 2011. Nonostante le numerose cancellazioni e gli slittamenti di consegne, il portafoglio globale di ordini fermi di business jet a fine 2010 contava più di 2.500 unità, con la maggior parte delle consegne previste dopo il 2011. Tra i costruttori di business e regional jet sono stati Bombardier e Cessna ad aver accusato maggiormente gli effetti della crisi subendo un ridimensionamento nelle consegne; i costruttori di turboprop e di large business jet non hanno invece accusato un impatto altrettanto pesante. Le difficoltà economiche riscontrate nel settore aeronautico fin dal 2009 non hanno avuto un impatto immediato sulle vendite e sui risultati di Avio per via della lunghezza e della rigidità del Relazione sulla gestione 20 Relazione Finanziaria Annuale 2010 ciclo di ordine – produzione - consegna del prodotto. Inoltre, nonostante il rallentamento di cui si è detto, nel 2010 gli ordini di nuovi velivoli hanno segnato una ripresa molto forte contribuendo a mitigare gli effetti della crisi. Lo scenario di mercato dei principali programmi commerciali nei quali Avio è presente si presenta come segue: - GE90 - Sviluppato in collaborazione con General Electric, al momento rappresenta il più grande e potente motore per applicazioni civili al mondo. Grazie a esso è stato possibile compiere volate transoceaniche con aerei bimotore anziché con quadrimotori. Dopo soli sei anni di servizio sui velivoli Boeing 777-300ER e 777-200LR, le versioni GE90-115B e GE90-110B hanno raggiunto nel 2010 le 509 unità con 40 operatori internazionali. A oggi sono in servizio 328 GE90-94B (incluse le varianti 76B, 85B e 90B) e 690 GE90-115B, che hanno permesso di eseguire un totale di circa 2,8 milioni di tratte per quasi 17 milioni di ore di volo, trasportando oltre 500 milioni di passeggeri. Nel 2010 è continuato lo straordinario successo di vendita del motore GE90 growth nella versione da 115.000 libbre di spinta, dedicata ai velivoli da trasporto merci Boeing 777300ER e -200LR. A fine anno erano 345 i velivoli in servizio (269 a fine 2009), mentre il portafoglio ordini ammontava a 238, il 94% dei quali con motore GE90. - GEnx - Si è confermato anche nel 2010 il leader di mercato per quanto riguarda l’applicazione sul velivolo Boeing 787 Dreamliner, con quasi il 60% degli ordinativi a oggi siglati (728 motori su un totale di 1.256) e rappresenta la motorizzazione esclusiva del Boeing 747-8, la più recente versione del “Jumbo” della Boeing che ha chiuso l’anno con un portafoglio ordini di 107 velivoli. Sebbene il programma abbia subito ulteriori slittamenti a causa di una serie di problemi riscontrati da Boeing durante la fase di test del 787 - problemi tutti associati alle nuove caratteristiche del velivolo in relazione all’utilizzo di materiali compositi per la costruzione della struttura ed al passaggio a un concetto di all electrical aircraft - sono proseguiti in collaborazione con General Electric lo sviluppo e l’introduzione di una serie di ottimizzazioni del nuovo motore. Sia il programma 787 che il 747-8 sono comunque entrati nella fase di avvio della produzione di serie, in preparazione alla conclusione delle prove di certificazione ed all’avvio delle consegne ai clienti, previsto nella seconda metà del 2011. - CF6-80 - Prodotta in collaborazione con General Electric e installata tra gli altri sui velivoli widebody Boeing 747-400, 767 e Airbus A330, al 31 dicembre 2010 la famiglia CF6 motorizzava in totale oltre 1.670 velivoli e presentava un portafoglio ordini di 65 velivoli civili con 13 clienti internazionali. Nel corso dell’anno le vendite del motore CF6-80C2 si sono mantenute su buoni livelli, così come quelle della versione E1 per il velivolo A330 di Airbus. - SaM146 - E’ proseguita la stretta collaborazione di Avio con Snecma, appartenente al Gruppo Safran, nello sviluppo del motore che equipaggerà la famiglia di jet regionali di nuova generazione realizzata dalla Sukhoi Civil Aircraft Company. Questi velivoli da 75-100 posti rappresentano il più importante programma di collaborazione tra Russia ed Europa nel campo dell’alta tecnologia aerospaziale. A fine 2010 il portafoglio ordini comprendeva 170 macchine, delle quali 99 destinate al mercato russo, dunque di competenza Sukhoi, e 71 di spettanza della joint venture SuperJet International (Alenia Aeronautica 51%; Sukhoi Holding Company 49%). Si prevede che il certificato di omologazione russo del Sukhoi Superjet 100 sarà rilasciato nel corso dei primi mesi del 2011, consentendo così di avviare le consegne ai clienti nella sfera commerciale di Sukhoi; più tardi toccherà alla certificazione europea EASA. - CFM56 e V2500 - Equipaggiano principalmente i velivoli narrowbody: il CFM56, prodotto da CFM International, è l’unica motorizzazione del Boeing 737, mentre nell’applicazione sulla famiglia Airbus A320 è alternativa al propulsore V2500, sviluppato dal consorzio International Aero Engines. Storicamente, le due motorizzazioni si sono spartite ordini e consegne con una prevalenza del CFM56 sul V2500 (circa 60% e 40% rispettivamente); solo negli ultimi anni i due motori si stanno ripartendo le quote di mercato in modo quasi equivalente, con un leggero vantaggio da parte del V2500 che si attesta attorno al 52%. Il successo di vendita che il segmento dei narrowbody ha registrato negli ultimi anni è proseguito nel 2010 con 960 nuovi ordini e 777 consegne complessive, cosicché entrambi i motori hanno registrato un progressivo incremento dei volumi di produzione. - Trent 900 - E’ un motore Rolls-Royce certificato nel 2004 che equipaggia, con una delle due motorizzazioni disponibili, il nuovo Airbus A380. Il primo volo commerciale dell’aeromobile è avvenuto nell’ottobre 2007; da allora sono stati 41 i velivoli consegnati mentre il portafoglio Relazione sulla gestione 21 Relazione Finanziaria Annuale 2010 ordini a fine 2010 è di 171 velivoli, di cui 56 con motorizzazione Rolls-Royce e 4 in attesa di decisione. Sebbene le consegne del motore Trent 900 siano continuate nel corso del 2010, esse hanno presentato ratei inferiori alle previsioni a causa dei problemi produttivi incontrati dal costruttore Airbus per raggiungere i volumi programmati. Nel dettaglio, sono stati consegnati 18 velivoli, due in meno rispetto all'obiettivo, a seguito di problemi produttivi non completamente risolti. Airbus ha dichiarato di prevedere 22-25 consegne nel 2011, ma con un rallentamento nella prima metà dell’anno e con la concentrazione di circa il 60% delle vendite nel secondo semestre. - Fra i programmi commerciali Rolls-Royce, sono proseguite anche se con volumi molto ridotti le consegne del motore Trent 500, che equipaggia i velivoli Airbus A340-500/-600, programma che è di fatto cessato nel 2010, non essendo prevista alcuna vendita nel 2011. - Per quanto riguarda le collaborazioni con Pratt & Whitney, le consegne di motori e ricambi PW2000 e PW4000 sono proseguite con volumi soddisfacenti, nonostante il PW2000 sia ora sostenuto esclusivamente dalle vendite di velivoli militari da trasporto C17. Nel mese di settembre, Avio ha firmato con Pratt & Whitney un accordo di lungo periodo per la fornitura di componenti per il Pure Power® PW1500G, il motore caratterizzato dalla rivoluzionaria architettura geared turbofan (GTF) che consente di ridurre consumi, emissioni e rumorosità, destinato al nuovo velivolo Bombardier CSeries. Nell’ultimo trimestre dell’anno, Avio ha avviato l’industrializzazione delle parti di propria responsabilità, rappresentate dal riduttore di potenza, dalla scatola di comando accessori e dalla struttura intermedia del motore, con le prime consegne a Pratt & Whitney previste alla fine del 2011. L’accordo è importante sia perché permette di rafforzare e sviluppare i rapporti con il motorista statunitense, sia perché rappresenta una base per la potenziale partecipazione di Avio alla variante del motore PW1000G che è stata selezionata per l’A320 NEO. In parallelo Avio ha avviato discussioni tecnicocommerciali con le società del consorzio CFMI (Snecma e General Electric) che stanno sviluppando il motore Leap-X, che è stato a sua volta selezionato per l’A320 NEO, in alternativa al PW1000G. - Nel segmento dei piccoli motori per business e regional jet, dove Avio ha la responsabilità della turbina di bassa pressione del motore PW308, il 2010 ha registrato un calo sia dei volumi produttivi della versione PW308C per il business jet Falcon 2000EX, sia delle vendite della versione PW308A per l’Hawker Beechcraft 4000. Ciò è avvenuto come diretta conseguenza della crisi che ha investito questo comparto. Per quanto riguarda l’aftermarket, nel 2010 le compagnie aeree hanno continuato ad ottimizzare l’utilizzo delle proprie flotte, posticipando gli interventi di manutenzione tramite rotazione dei materiali ed esaurimento degli stock di parti di ricambio. Queste misure, comunque temporanee, hanno in ogni caso determinato una stagnazione dei volumi dell’aftermarket rispetto alla crescita del traffico. Solo a partire dal terzo trimestre del 2010 il mercato dell’aftermarket ha iniziato a registrare un lento miglioramento. Militare L’instabilità politica a livello internazionale ha comportato anche nel 2010 il proseguimento di missioni di peace keeping e peace enforcing in quei Paesi in cui si registrano tensioni maggiori. Al contempo, si registra un sempre più frequente impiego delle Forze Armate in compiti non strettamente militari, come gli interventi umanitari, quelli in caso di calamità o le operazioni di polizia per la pacificazione di territori esteri. Nonostante ciò, negli ultimi anni si sta assistendo in Europa a una progressiva riduzione degli stanziamenti indirizzati alla Difesa, tanto che molti governi sembrano intenzionati a scendere sotto all’1% del PIL entro il 2015, rispetto all’attuale obiettivo del 2%(4). Sulla base del trattato di Lisbona, in Europa è in corso un progetto di razionalizzazione che prevede risparmi strutturali a livello di personale e organizzazione, privilegiando un approccio interforze alle soluzioni. Il Trattato Franco-Britannico di cooperazione nella difesa e sicurezza, firmato a fine 2010, rappresenta a tal proposito un esempio concreto. 4 Fonte: Forecast International Relazione sulla gestione 22 Relazione Finanziaria Annuale 2010 In Italia, si delinea la necessità di mantenere uno strumento militare che sia in grado di assolvere il compito prioritario: la difesa dello Stato attraverso la salvaguardia dei suoi interessi vitali, partecipando a operazioni multinazionali di presenza, sorveglianza e di protezione anche a grande distanza dal territorio nazionale. Complessivamente, il bilancio del Ministero della Difesa Italiano nel periodo 2009-2011 è sostanzialmente stabile nell’intorno dell’1,3% del PIL. Per il 2011 ci si attende un incremento degli investimenti (+8,4%) a fronte di una riduzione degli stanziamenti per le spese correnti (-18,2%), fatte salve le spese per il personale che risulteranno pressoché invariate (+0,9%). Il bilancio di spesa militare degli Stati Uniti cresce ininterrottamente da oltre un decennio e nel 2011 il budget del Dipartimento della Difesa supererà per la prima volta i 700 miliardi di dollari. Nel medio termine, non prima del 2015, si prospettano tuttavia tagli per 78 miliardi. La crescita in investimenti militari risulta evidente anche nell’area del Medio Oriente, che trae vantaggio dalla propria accresciuta disponibilità finanziaria, e nell’Asia Orientale, la cui leadership ed influenza sono destinate a crescere anche al di fuori del campo economico(5). Motori per velivoli Nel comparto dei motori per applicazioni militari Avio è ben posizionata sulle principali piattaforme, sia grazie a contratti già avviati nella produzione di serie, sia per la partecipazione a nuovi programmi chiave: - EJ200 – E’ proseguita la produzione dei motori destinati a equipaggiare i velivoli Eurofighter Typhoon per le quattro nazioni che fanno parte dell’agenzia intergovernativa europea NETMA e per l’Arabia Saudita. La flotta degli Eurofighter Typhoon conta a oggi ben 260 velivoli operativi in sei forze aeree e ha raggiunto il traguardo delle 100.000 ore di volo. Oltre che con il motore EJ200, Avio partecipa al programma Typhoon anche tramite la fornitura della trasmissione comando accessori velivolo, sviluppata e prodotta in consorzio con Moog (UK) e Liebherr (Germania), e dell’unità di potenza ausiliaria, prodotta in collaborazione con Honeywell. - JSF (Joint Strike Fighter) - Avio ha proseguito le attività di produzione per la fase di System Development and Demonstration del motore F136, sviluppato dal Fighter Engine Team, di cui fanno parte General Electric e Rolls-Royce. Nel 2010, Avio ha finalizzato importanti accordi di partecipazione di lungo termine anche alla produzione del motore F135, sviluppato da Pratt & Whitney. - TP400 – E’ continuato lo sviluppo da parte di Avio del sistema di trasmissione di potenza all’elica del motore del velivolo da trasporto tattico o a lungo raggio Airbus A400M. Nel 2010, sulla base dei nuovi requisiti di Airbus ed EPI, è stata ultimata la configurazione del sistema di trasmissione per la produzione di serie. - Ricambi – E’ proseguita la produzione di pezzi di ricambio per i motori EJ200, RB199 e Spey MK807 (rispettivamente per i velivoli Typhoon, Tornado e AMX). Motori e trasmissioni per elicotteri La domanda nel mercato elicotteristico militare si prospetta in una fase di crescita sostanziale fino al 2015(6), con un incremento della produzione annua di oltre il 25% nel segmento medium/heavy, sostenuta dall’introduzione nel mercato di nuovi modelli e dalla domanda negli Stati Uniti. Avio, attiva nella produzione di modulo trasmissione principale, modulo trasmissione accessori, turbina di bassa pressione e altri componenti strutturali, vanta un consolidato know-how e buone prospettive di crescita. - T6E1 - Nel 2010 è stato certificato dal cliente il raggiungimento della Capacità Operativa Completa (FOC) del motore, prodotto interamente da Avio e fornito ad AgustaWestland per la propulsione dell’elicottero NH90. - T700 – E’ stato raggiunto il traguardo dei 15.000 motori turbo-albero della famiglia General Electric, di cui Avio produce il 15% dei componenti. Questi propulsori equipaggiano varie 5 6 Fonte: Credit Suisse, Global Aerospace and Defence research 2008 Fonte: Rolls-Royce Relazione sulla gestione 23 Relazione Finanziaria Annuale 2010 piattaforme di successo, tra le quali gli elicotteri Sikorsky UH60 Black Hawk e Boeing Apache AH64. - CT7-8 - Il programma, al quale Avio partecipa con una percentuale del 40%, ha registrato il lancio di una nuova versione motore potenziata, destinata a equipaggiare gli elicotteri Sikorsky S-92A e CH148. Avio sta eseguendo la progettazione della gearbox comando accessori. Propulsione Navale Avio partecipa attivamente al programma LM2500 di General Electric, nell’ambito del quale è capo commessa per la fornitura del sistema propulsivo basato sulla turbina LM2500+G4 per le 27 Fregate del programma italo-francese FREMM. Nel 2010 sono state consegnati 6 moduli LM2500+G4, mentre i nuovi ordini sono stati 7. E’ inoltre stata varata a Lorient, in Bretagna, la prima fregata FREMM per la Marina Militare Francese. Sempre nell’ambito della propulsione navale, Avio ha completato la consegna dei moduli ausiliari destinati al sistema propulsivo della portaerei indiana ADS P71, avviando una collaborazione con la società governativa indiana HAL. Revisione dei motori aeronautici militari ed aeroderivati Avio supporta il fabbisogno manutentivo dei motori di Aeronautica Militare Italiana (EJ200Typhoon, RB199-Tornado, AE2100D3- C-130J e SPEY MK807-AM-X), Esercito, Marina Militare (Pegasus), Carabinieri e altri Corpi dello Stato e parapubblici (T58, PT6-T e APU T62T). Pur vantando alcuni clienti internazionali quali la Royal Saudi Arabia Air Force (RB199), il business continua quindi a dipendere dal budget del Ministero della Difesa Italiano ed in particolare dalle ore di volo sviluppate dalla flotta aeronautica. Nell’ambito del supporto in servizio per il Typhoon, sono stati siglati accordi pluriennali con l’Aeronautica Militare Italiana per la manutenzione dei motori EJ200 e per il rinnovo fino al 2015 del supporto di tipo Performance Based Logistic dei velivoli C-130J, largamente impegnati nelle operazioni in corso in Afghanistan, presso la base di Cameri. Negli anni a venire, le nuove dotazioni di velivoli Eurofighter Typhoon, di velivoli da trasporto tattico C-27J e di elicotteri NH90 comporteranno un aumento delle attività operative che si rifletteranno in un incremento delle attività di manutenzione per il cliente italiano tale da consolidare una moderata ripresa del comparto della revisione e dei servizi. Ulteriore stimolo verrà dal mercato estero, che offre un interessante potenziale di sviluppo per Avio, da perseguire attraverso la realizzazione di partnership e joint venture che assicurino una presenza locale. E’ questo il caso della trattativa tra la controllata DutchAero Services e il Ministero della Difesa e l’Aeronautica Militare Olandese per stringere un accordo di collaborazione pubblico/privata relativo alle attività di MRO di motori militari presso il centro logistico di Woensdrecht, sito di manutenzione, tra gli altri, dei velivoli F-16 equipaggiati con il sistema propulsivo F100. Nel 2010 sono peraltro proseguite le consegne ad Alenia Aeronautica dei motori T64/4D revisionati, destinati ai velivoli G222/C27A per le Forze Armate Afgane e le consegne all’Aeronautica Militare Brasiliana dei motori Spey revisionati, destinati ai velivoli AM-X. Nell’ambito della revisione delle turbine aeroderivate, Avio ha infine conseguito, tra l’altro, un contratto pluriennale per la manutenzione di turbine a gas LM2500 negli Emirati Arabi Uniti. Energia e Industria Si stima che il fabbisogno mondiale di energia aumenterà a un tasso medio annuo dell’1,6% fino al 2030. Il dato è in calo rispetto all’1,8% stimato nel 2007 poiché la crisi economica in atto a livello mondiale ha ridotto il tasso di incremento dei consumi anche in quei paesi emergenti, quali Cina ed India, che hanno trainato l’espansione economica globale negli ultimi anni. Dopo un’espansione del 4,9% dal 2003 al 2007, la crescita del PIL mondiale infatti, è scesa all’1,7% nel 2008 ed è diventata negativa nel 2009 (-2,2%), mentre ci si attende che nel 2010 il PIL torni a crescere, salendo del 3,5%. A fronte di ciò, la crescita nell’utilizzo di energia è stata dell’1,2% nel 2008 e del 2,2% nell’anno successivo. L’uscita dalla difficile situazione congiunturale sta avvenendo in maniera irregolare: i paesi asiatici non appartenenti all’OCSE sono già tornati a crescere, così come gli Stati Uniti; Europa e Giappone Relazione sulla gestione 24 Relazione Finanziaria Annuale 2010 sono invece rimasti indietro. Secondo i dati dell’International Energy Agency (IEA)( 7) entro il 2015 la maggior parte dei paesi ritornerà a crescere a tassi simili a quelli raggiunti nel periodo ante-crisi. Ma se il PIL mondiale aumenterà mediamente del 3,2% annuo tra il 2007 e il 2035, la crescita delle economie dei paesi non-OCSE (4,4%) sarà ben superiore a quella delle altre (2%). L’IEA prevede altresì che nel 2030 i combustibili fossili continueranno a rappresentare di gran lunga la principale fonte di energia primaria e si ricorrerà a essi per soddisfare l’84% dell’aumento totale della domanda. In particolare, il petrolio sarà ancora il combustibile più utilizzato, pur passando dal 35% al 32% del totale, mentre sarà il carbone, il cui prezzo è relativamente più contenuto, a crescere maggiormente (+73%) portando la propria quota sulla domanda di energia dal 25% al 28%(8). Nonostante l’attenzione che la comunità internazionale pone sul surriscaldamento globale, il carbone resta centrale, soprattutto grazie alla Cina che ne è contemporaneamente il principale produttore e uno dei maggiori utilizzatori. La produzione mondiale, che soltanto dieci anni fa era di circa tre miliardi di tonnellate all’anno, oggi è arrivata a cinque miliardi, spinta soprattutto dai paesi emergenti. A dispetto di questi trend, il settore delle turbine a gas aeroderivate si conferma però in controtendenza, con una previsione complessiva di stabilità dei volumi produttivi e di vendita, a fronte del rallentamento registrato nel biennio 2009-2010. Ciò è da collegare agli sviluppi qualitativi della domanda di energia, che tende oggi a favorire soluzioni produttive dal limitato impatto ambientale e aventi caratteristiche di efficienza, flessibilità d’uso e versatilità. E’ il caso appunto delle turbine aeroderivate, in grado di integrarsi perfettamente con altre tecnologie di generazione (ad esempio l’eolico), per fornire soluzioni altamente efficienti ed ad alta ecocompatibilità. L’incremento dell’uso del gas naturale come fonte energetica comporta inoltre l’aumento della domanda di applicazioni mechanical drive delle turbine aeroderivate, legato ai sistemi di distribuzione del gas naturale attraverso gasdotti o impianti per la liquefazione e rigassificazione del combustibile. Un altro importante settore di sbocco di queste applicazioni è quello navale, per cui questa tipologia di turbine rimane una soluzione propulsiva molto competitiva, caratterizzata da un basso rapporto peso-potenza, facilmente installabile e ad alta efficienza, in particolare quando integrata con motori diesel ed elettrici, così da generare sistemi propulsivi ottimizzati per tutte le condizioni operative di una nave. I programmi di produzione di turbine a gas aeroderivate, a cui Avio partecipa in collaborazione con General Electric, continuano a rappresentare un business importante per il Gruppo. - LM2500 - Nel 2010, si sono registrati volumi in calo, mentre per il prossimo biennio si prevede una ripresa marginale, che diventerà più sostenuta solo a partire dal 2013. - LM6000 - Le vendite hanno sofferto la contrazione del mercato del Nord America dovuta alla crisi economica, con una perdita di volumi di vendita del 12% nel 2010 rispetto al 2009 ed un leggero recupero previsto per il 2011. - LMS100 - E’ il prodotto che ha risentito maggiormente della crisi economica, con impatti significativi sui volumi di produzione e sulla raccolta ordini. La difficoltà congiunturale ad accedere al credito da parte delle grandi utilities, principalmente nordamericane, ha infatti influito in misura maggiore su un prodotto di nuova introduzione e con caratteristiche di taglia e prestazioni innovative. Si segnala infine come proseguano gli sforzi di General Electric, in cooperazione con Avio, per lo sviluppo di quei prodotti su cui Avio ha una responsabilità di progetto, al fine di migliorare il prodotto e renderlo più competitivo dal punto di vista della riduzione dei consumi e delle emissioni. 7 8 Fonte: IEA World Energy Outlook 2010 Fonte: Energy Information Administration Relazione sulla gestione 25 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Altre Attività Il 2010 è stato il primo anno di attività per la neo costituita Divisione Electronics & Electrical Systems. Essa da un lato recepisce e valorizza le rilevanti competenze nel campo dell’elettronica e dei sistemi di controllo ed automazione possedute da Avio, dall’altro ha l’obiettivo di sviluppare due importanti opportunità di innovazione e diversificazione: i sistemi di generazione elettrica e l’additive manufacturing. - Sistemi di Controllo e Automazione - L’andamento delle attività è stato sostanzialmente in linea con le previsioni. Nel settore aerospazio e difesa è stato avviato lo sviluppo di un nuovo sistema informativo, denominato ASM (Avio Supporto Motore), finalizzato alla gestione delle attività di supporto logistico del motore EJ200. Inoltre, è stato completato lo sviluppo della nuova unità elettronica RIU (Rocket Interface Unit), destinata al programma per l’elicottero T129 di AgustaWestland, e sono stati consegnati i primi prototipi per l’esecuzione delle prove di integrazione a terra e a bordo. Infine, è stata avviata una collaborazione con ELV S.p.A. nelle attività di sviluppo di un nuovo software di volo FPS-A del sistema GNC (Guida Navigazione e Controllo) per il lanciatore spaziale Vega, commissionate a ELV dall’Agenzia Spaziale Europea. Nel settore navale, sono state trainanti le attività militari per l’esportazione, in particolare per l’India e la Spagna. Sono, infatti, proseguite le attività di fornitura dei sistemi ACS (Auxiliary Control System) del programma di fregate P15A ed è stato acquisito un nuovo ordine per il sistema integrato di piattaforma IPMS (Integrated Platform Management System) della portaerei P71, entrambi destinati alla Marina Militare Indiana. Per l’autopilota del programma S80, sommergibile costruito da Navantia per la Marina Militare Spagnola, sono state completate le prove di qualifica e consegnati il secondo sistema e il simulatore. Per la Marina Militare Italiana, invece, sono iniziate le attività di realizzazione dei due ulteriori autopiloti dei sommergibili U212A. Inoltre, è diventato esecutivo il programma per l’ammodernamento dei sistemi di automazione dei due cacciatorpediniere classe De La Penne e degli otto cacciamine classe Gaeta. Nel settore navale mercantile, infine, si è conclusa la fornitura per l’armatore Grimaldi con la consegna del sistema di automazione del quarto sistema di automazione. - Sistemi Elettrici – Le attività in questo settore sono iniziate nel 2010 con l’obiettivo di sviluppare dei sistemi di generazione elettrica innovativi trasferendo tecnologie nate in ambito aeronautico ad altri settori sinergici, come quello delle energie rinnovabili e quello dell’accumulo e risparmio energetico. Ciò avverrà in sinergia con il laboratorio pubblico-privato Energy Factory Bari, inaugurato in luglio e di cui Avio ed il Politecnico di Bari sono partner fondatori. - Additive Manufacturing - Attraverso l’acquisizione di Protocast S.r.l., oggi Avioprop S.r.l., Avio ha posto le basi per un centro di innovazione tecnologica che non ha eguali in Europa. Avioprop ha l’obiettivo di costituire un polo tecnologico a Cameri (Novara), che ospiterà un laboratorio di ricerca per l'Additive Manufacturing, un centro dedicato alla prototipazione rapida e alle piccole serie e un centro di formazione per far conoscere agli ingegneri le libertà progettuali fornite dalle tecnologie additive free form. Avioprop domina attualmente sia le tecnologie di fusione e-beam che quelle laser per materiali prevalentemente metallici (cromocobalto, 17-4PH, leghe di titanio e di nichel), ma anche tecnologie per componenti in tecno-polimeri. Tra le Altre Attività è compreso anche il business della controllata Getti Speciali S.r.l. e della neoacquisita O.A.V. Officine Alluminio Valpellice S.r.l., entrambe attive nel business prevalentemente captive delle fusioni speciali di alluminio e magnesio. Spazio Si prevede che nel decennio 2010-2019 la produzione mondiale di satelliti commerciali, civili e militari supererà le 1.220 unità, di cui 808 per programmi di agenzie governative. Il segmento dominante sarà quello dell’osservazione della terra con 267 satelliti, seguito dalle telecomunicazioni Relazione sulla gestione 26 Relazione Finanziaria Annuale 2010 in orbita geostazionaria (GTO) con 214 satelliti( 9). Sono dati che spiegano solo in parte l’importanza che il settore spaziale ricopre oggi in tutto il mondo: sebbene, infatti, esso possa apparire di dimensioni limitate rispetto ad altre industrie, è invece da considerarsi essenziale ed altamente strategico, soprattutto in virtù degli stimoli e delle esternalità positive che produce negli altri settori manifatturieri. Nel corso degli ultimi cinquant’anni, l’Europa si è dotata di un’industria spaziale di livello mondiale grazie al successo delle politiche degli stati membri dell’ESA e al sostegno finanziario da essi garantito ai programmi comuni. La leadership europea si basa in primo luogo sull’indipendenza dell’accesso allo spazio e, in seconda battuta, sulla capacità di realizzare sistemi e servizi di telecomunicazioni, navigazione, osservazione e monitoraggio della Terra, sicurezza e difesa. I servizi di lancio europei sono garantiti da Arianespace, che sfrutta le strutture della base di Kourou, nella Guyana Francese, e si basano oggi sul lanciatore Ariane 5, specializzato nei lanci commerciali GTO (orbite geostazionarie) e il cui primato è ormai consolidato dal successo dei 41 lanci consecutivi. Nell’ultima versione potenziata, Ariane 5 ha una capacità di lancio di circa 10 tonnellate in GTO e può effettuare lanci multipli. Nel 2010, Arianespace ha confermato la sua leadership mondiale portando in orbita, nel corso di 6 lanci, 12 dei 20 satelliti commerciali geostazionari per telecomunicazioni lanciati globalmente e acquisendo 12 nuovi contratti sui 19 accessibili ad Ariane 5 (erano stati 10 su 13 nel 2009). Il portafoglio ordini complessivo della società ammonta attualmente a 29 satelliti GTO ancora da lanciare, oltre a 6 lanci del modulo di trasporto automatico ATV per la stazione spaziale ISS e 18 lanci per Soyuz. Avio, che è azionista al 3,4 % di Arianespace, partecipa al programma Ariane 5 producendo e fornendo a EADS-Astrium i booster laterali a propellente solido e fornendo a Snecma Moteurs (Safran) la turbopompa a ossigeno liquido per il motore criogenico Vulcain. A oggi, l’unico vero competitore di Ariane 5 è il lanciatore russo Proton, la cui produzione è stabile; nei prossimi anni potrebbero tuttavia affacciarsi sul mercato nuovi lanciatori, provocando una guerra di prezzi alla luce della relativa limitatezza della domanda. Già oggi i prezzi non coprono completamente i costi di produzione del lanciatore e Arianespace necessita del supporto finanziario dei membri ESA e degli azionisti per mantenere l’equilibrio finanziario. Nel corso del 2010 i soci di Arianespace ne hanno approvato la ricapitalizzazione per circa 80 milioni di Euro, di cui quasi 3 milioni di Euro versati da Avio, a copertura delle perdite registrate nell’ultimo biennio. Analogamente, è prevedibile che un sostegno finanziario sia richiesto anche nei prossimi anni. In questo contesto, è di fondamentale importanza il rilievo che l’Unione Europea ha riconosciuto all’accesso autonomo allo spazio, garantendo di fatto la stabilità dell’intero settore. A partire dal 2011, ai 6 lanci previsti per Ariane 5 si affiancheranno il lanciatore russo Soyuz, (opportunamente modificato per operare da Kourou) e il nuovissimo Vega, che si rivolge al promettente mercato governativo dei satelliti di piccole e medie dimensioni nel segmento NGTO (orbite non geostazionarie). Avio è alla guida del progetto con una quota complessiva del 65%, sia in qualità di principale fornitore dei sistemi propulsivi, sia attraverso la controllata ELV S.p.A., di cui possiede il 70% (il restante 30% del capitale è di proprietà dell’Agenzia Spaziale Italiana). ELV è sistemista e prime contractor del nuovo lanciatore leggero: una soluzione di nuova generazione e complementare ad Ariane, sviluppata per conto dell’ESA e da questa considerata un elemento strategico della politica spaziale europea. Il programma di qualifica di Vega è ormai nella fase finale, tanto che a settembre 2010 Arianespace ed ESA hanno siglato il contratto per il primo lancio, previsto nella seconda metà del 2011. Nel corso del 2010 sono state completate con successo le qualifiche a terra della quasi totalità dei sottosistemi del lanciatore, è stata completata la Ground Qualification Review ed è quasi terminata a Kourou la campagna di integrazione del modello inerte del lanciatore, a partire dal primo fino al quarto stadio. L’avvio della fase di produzione dei primi 5 lanci di Vega successivi al primo volo è stata supportata dall’ESA attraverso il programma VERTA (Vega Research and Technology Accompaniment Program), un programma finalizzato a una corretta ed efficace transizione dalla fase di sviluppo a quella di produzione, con l’obiettivo di sviluppare la flessibilità del lanciatore per le diverse missioni cui è destinato e di favorirne la commercializzazione. I primi satelliti che verranno messi in orbita sono Lares (volo di qualifica nel secondo semestre 2011) e Proba V (primo 9 Fonte: Euroconsult Relazione sulla gestione 27 Relazione Finanziaria Annuale 2010 volo VERTA, atteso nel secondo semestre 2012); a essi faranno seguito i lanci ESA di Aeolus, Lisa Pathfinder, Sentinel 2A e 3A, e IXV, con una cadenza di due/tre all’anno. Nell’ambito della propulsione tattica è infine da rilevare l’importanza del ruolo di Avio nel programma congiunto italo-francese Aster 30, un sistema missilistico ipersonico a due stadi per la difesa aerea e missilistica. Avio è responsabile della progettazione, sviluppo e produzione del booster. Il contratto attualmente in corso prevede la produzione stabilizzata del motore sino al 2015. Revisioni Civili (AvioService) L’incremento del traffico aereo registrato nel 2010 ha avuto ripercussioni positive sul comparto dei velivoli turboelica regionali, mercato di riferimento di Avio per l’attività di manutenzione di motori commerciali. Il produttore ATR ha ottenuto ordini per 80 nuovi velivoli e opzioni per ulteriori 33, evidenziando così forti segnali di ripresa e confermando fiducia nelle prospettive future. ATR stima infatti in quasi 3.000 i velivoli turboprop che verranno prodotti nei prossimi 20 anni, quantificando nel 40% il tasso di sostituzione delle macchine. Un successo, quello del velivolo regionale, che va ricondotto al ragguardevole rapporto costo/efficienza che lo contraddistingue. In questo contesto, Avio ha continuato a perseguire una politica di consolidamento e ove possibile di espansione delle proprie attività di manutenzione dei motori commerciali della famiglia Pratt & Whiteny Canada PW100, predisponendo offerte personalizzate che incontrino sempre più le specifiche esigenze dei clienti. Di notevole rilevanza è stata l’aggiudicazione della gara indetta dalla compagnia aerea rumena TAROM per la manutenzione in esclusiva per 4 anni della flotta, costituita da sette ATR 42-500 e due ATR 72-500. Nonostante le difficoltà incontrate nel 2009 a causa della diminuzione o cessazione di attività da parte di alcuni importanti clienti, nel corso del 2010 la divisione AvioService ha revisionato 82 motori, livello in linea con il precedente esercizio e con le previsioni. Un notevole successo è stato riscosso in particolare dalle attività di aftermarket relative ai componenti, in cui il Gruppo ha consolidato il rapporto con i maggiori clienti (IAI, Hamilton), espandendo nel contempo l’attività nei mercati del sud est asiatico, dove sono stati raggiunti ottimi risultati in termini di volumi e redditività. Il mercato indiano, in particolare, rappresenta un bacino di potenziale interesse per tale tipologia di business. Relazione sulla gestione 28 Relazione Finanziaria Annuale 2010 ANALISI DEI RISULTATI ECONOMICI E DELLA SITUAZIONE FINANZIARIA E PATRIMONIALE DEL GRUPPO L’acquisizione del Gruppo da parte degli attuali azionisti è stata realizzata a dicembre 2006 sia mediante apporto di capitale sia mediante un’articolata struttura di finanziamenti da parte di primarie banche internazionali. Tali operazioni caratterizzano fortemente la struttura patrimoniale del Gruppo, producendo sul risultato economico netto una determinante e forte influenza, dipendente anche da fattori esterni e altamente volatili quali gli andamenti dei mercati valutari e finanziari; tale influenza, viceversa, non impatta i risultati normalizzati della gestione operativa, che pertanto possono ritenersi maggiormente comparabili in modo omogeneo negli anni rispetto ai risultati della gestione finanziaria e al risultato netto e rappresentano quindi una base coerente e indicativa per l’analisi delle performances operative del Gruppo. I principali indicatori dei risultati economici e finanziari sono quindi rappresentativi di questa situazione e sono da analizzare individuando separatamente le risultanze diversificate della gestione operativa e di quella finanziaria evidenziate da ogni esercizio. Nella tavola che segue viene rappresentato in modo sintetico l’andamento economico del Gruppo negli anni 2010 e 2009 (importi in migliaia di Euro): 2010 Ricavi Altri ricavi operativi e variazioni rimanenze prodotti finiti, in corso di lavorazione e semilavorati Costi per beni e servizi, per il personale, altri costi operativi, al netto di costi capitalizzati Risultato operativo prima degli ammortamenti Ammortamenti e svalutazioni Risultato operativo Interessi e altri proventi (oneri) finanziari Utili (perdite) su cambi e proventi (oneri) da strumenti derivati su cambi Proventi (oneri) da partecipazioni Risultato prima delle imposte Imposte correnti e differite Risultato netto del Gruppo e di terzi 2009 1.752.991 Variazione 1.702.159 50.832 43.889 (5.683) 49.572 (1.489.197) 307.683 (137.329) 170.354 (139.285) (1.402.125) 294.351 (128.908) 165.443 (124.874) (87.072) 13.332 (8.421) 4.911 (14.411) (65.133) 17.748 (16.316) (10.892) (27.208) 31.652 (3.487) 68.734 (30.127) 38.607 (96.785) 21.235 (85.050) 19.235 (65.815) I ricavi sono stati nell’esercizio 2010 pari a 1.752.991 migliaia di Euro, facendo registrare un incremento di 50.832 migliaia di Euro (pari al 3%) rispetto all’esercizio 2009. Il miglioramento è stato registrato principalmente grazie all’effetto positivo generato dall’andamento del cambio del dollaro. Escludendo tale componente valutaria i ricavi risultano sostanzialmente allineati a quelli dell’esercizio precedente. La ripartizione dei ricavi per settore e per linea di business è esposta nella tabella seguente (importi in migliaia di Euro): AeroEngine Civile Militare Energia e Industria Altre Attività Totale AeroEngine Spazio AvioService Totale Relazione sulla gestione 2010 % 2009 % 805.617 481.335 103.383 31.804 1.422.139 285.658 45.194 1.752.991 45,9 27,5 5,9 1,8 81,1 16,3 2,6 739.521 478.932 110.840 44.523 1.373.816 290.221 38.122 1.702.159 43,5 28,1 6,5 2,6 80,7 17,1 2,2 29 Relazione Finanziaria Annuale 2010 I ricavi del settore AeroEngine sono aumentati di 48.323 migliaia di Euro, pari al 3,5%, grazie al miglioramento del cambio con il dollaro, valuta in cui sono realizzati la maggior parte di ricavi di questo settore. A parità di cambio del dollaro i ricavi del settore AeroEngine risultano allineati a quelli dell’esercizio precedente, ma con un diversa ripartizione tra le linee di business. La linea di business Civile, nonostante la lenta ripresa del traffico aereo, ha segnato un aumento dell’8,9% rispetto al precedente esercizio, consuntivando ricavi per 805.617 migliaia di Euro. L’incremento, che a parità di cambio con il dollaro è stato del 3,7%, è attribuibile alla consuntivazione dei primi ricavi del programma relativo al motore GEnx (che equipaggia i velivoli widebody Boeing B787 e Boeing B747-8), che hanno più che compensato una leggera flessione registrata su altri programmi. La linea di business Militare ha registrato ricavi sostanzialmente allineati a quelli dell’esercizio precedente e pari a 481.335 migliaia di Euro, cui hanno contribuito principalmente i programmi del motore EJ200 per il caccia Eurofighter Typhoon e del motore T700 per applicazioni elicotteristiche, oltre che le attività nel campo delle revisioni e della propulsione navale. La linea di business Energia e Industria ha invece registrato ricavi per 103.383 migliaia di Euro, con una riduzione del 6,7% (-11,3% a parità di cambio con il dollaro), a seguito di un calo dei volumi di alcuni programmi (principalmente delle turbine LMS100) che hanno maggiormente risentito della contrazione del mercato energetico. La linea di business relativa ad Altre attività ha segnato un decremento pari al 28,6%, consuntivando ricavi per 31.804 migliaia di Euro. La riduzione è attribuibile in particolare alla contrazione dei volumi produttivi della controllata DutchAero B.V., che ha risentito in modo più ampio della crisi del mercato aeronautico. I ricavi del settore Spazio sono diminuiti, rispetto al 2009, di 4.563 migliaia di Euro, pari all’1,6%, per effetto dei minori volumi di attività per il programma Aster e del rallentamento del programma di sviluppo del nuovo lanciatore Vega. Il settore AvioService ha consuntivato ricavi per 45.194 migliaia di Euro, segnando un incremento del 18,6% rispetto al precedente esercizio, che aveva registrato una riduzione dei volumi, grazie in particolare ai nuovi ordini per revisioni dei motori della famiglia PW120, quale risultato della attività di sviluppo del business attuato dal settore nel corso dell’esercizio. Nel 2010 il risultato operativo prima degli ammortamenti e svalutazioni (EBITDA) è pari a 307.683 migliaia di Euro, facendo registrare un aumento di 13.332 migliaia di Euro (4,5%) nei confronti del precedente esercizio. Il miglioramento è stato determinato sia dall’aumento dei ricavi dovuto al rafforzamento del dollaro, in parte compensato dello stesso effetto sull’aumento dei costi, sia dall’aumento della redditività media dei programmi, conseguito grazie ai piani di contenimento dei costi di produzione e di processo in corso di attuazione, cui si è contrapposto un aumento dei costi di natura non ricorrente e inusuale. Il valore dell’EBITDA rettificato (“Adjusted EBITDA”) è stato nel 2010 pari a 339.121 migliaia di Euro (19,3% dei ricavi), con un miglioramento di 28.473 migliaia di Euro, pari al 9,2%, rispetto al valore di 310.648 migliaia di Euro registrato nel 2009 (18,3% dei ricavi). L’Adjusted EBITDA è considerato un indicatore altamente rappresentativo per la misurazione dei risultati economici del Gruppo in quanto, oltre a non considerare gli effetti di variazioni della tassazione, degli ammontari e tipologie delle fonti di finanziamento del capitale investito e delle politiche di ammortamento (voci non comprese nell’EBITDA), esclude anche quei fattori di carattere non ricorrente o inusuale, al fine di normalizzare nel tempo l’andamento ed aumentare il grado di comparabilità dei risultati medesimi. Il risultato operativo è stato pari a 170.354 migliaia di Euro, presentando un miglioramento di 4.911 migliaia di Euro (pari al 3%) rispetto all’esercizio 2009. Tale risultato risente negativamente dell’aumento dei costi di carattere non ricorrente o inusuale (complessivamente +15,3 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente) e dei maggiori ammortamenti (+ 5,6 milioni di Euro rispetto al 2009). L’incremento dei costi non ricorrenti o inusuali è principalmente dovuto alla sottoscrizione di accordi con le rappresentanze sindacali per l’apertura di procedure di mobilità per l’accompagnamento alla pensione, all’uscita anticipata e alla concessione di altri benefici a favore di Relazione sulla gestione 30 Relazione Finanziaria Annuale 2010 dipendenti. Escludendo tali fattori, l’andamento del risultato operativo evidenzia un ancor più significativo miglioramento della gestione ordinaria. La gestione finanziaria dell’anno 2010 ha risentito dei due fattori di natura prevalentemente esterna e non legata al business che determinano la forte incidenza sul conto economico delle poste finanziarie: l’effetto negativo e strutturale dell’onere per interessi dato dalla struttura finanziaria del Gruppo, e l’impatto determinato dall’andamento del tasso di cambio del dollaro sui debiti in valuta, che ha generato nell’anno 2010 l’insorgere di consistenti differenze cambio negative. Il saldo netto degli interessi e altri oneri e proventi finanziari è stato pari a 139.285 migliaia di Euro nel 2010, contro 124.874 migliaia di Euro nel 2009, con un aumento di 14.441 migliaia di Euro. In particolare, il carico per interessi passivi è risultato più contenuto rispetto all’esercizio precedente per effetto sia della riduzione operata nell’esposizione debitoria relativa ai finanziamenti Senior Facilities sia della diminuzione dei tassi di interesse registrata sui mercati finanziari, anche se nel complesso si rileva un incremento degli oneri finanziari netti per effetto dell’impatto negativo della variazione nella valutazione degli strumenti finanziari derivati su tassi d’interesse. Le differenze cambio nette e i correlati oneri e proventi su strumenti derivati su cambi presentano nel 2010 un saldo negativo di 65.133 migliaia di Euro, che si confronta con un saldo positivo del 2009 pari a 31.652 migliaia di Euro, soprattutto per l’effetto negativo sull’allineamento dei saldi finali dei finanziamenti espressi in valuta causato dalla variazione del tasso di cambio del dollaro, passato dal cambio di 1,4406 di fine 2009 a quello di 1,3362 del 31 dicembre 2010. Nell’esercizio precedente il fenomeno si era manifestato in senso opposto, facendo rilevare un importo di differenze cambio positive. I proventi e oneri da partecipazioni presentano nell’esercizio 2010 un saldo positivo di 17.748 migliaia di Euro, contro un saldo negativo di 3.487 migliaia di Euro nel precedente esercizio. La variazione è dovuta alla rilevazione nel 2010 di un provento derivante dalla cessione a terzi della quota di partecipazione detenuta nella collegata Atla S.r.l., mentre nell’esercizio precedente la gestione delle partecipazioni includeva le svalutazioni delle partecipazioni e degli accantonamenti effettuati in relazione alle perdite riportate dalle società partecipate Arianespace S.A. e Arianespace Participation S.A. Il risultato netto del Gruppo e di terzi, dopo la rilevazione delle imposte correnti e differite che presentano un saldo negativo di 10.892 migliaia di Euro, evidenzia una perdita nell’esercizio 2010 di 27.208 migliaia di Euro, contro un utile di 38.607 migliaia di Euro rilevato nel 2009. L’inversione di segno del risultato netto è da attribuire quasi totalmente all’impatto negativo delle differenze cambio. L’analisi della struttura patrimoniale è esposta nella tavola seguente (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Al 31/12/2009 Variazione Immobilizzazioni materiali e investimenti immobiliari Avviamento Attività immateriali a vita definita Partecipazioni Totale immobilizzazioni Capitale di esercizio netto Fondi per rischi ed oneri Fondi per benefici a dipendenti Capitale investito netto 300.032 1.969.937 1.093.692 7.128 3.370.789 (812.114) (124.345) (75.889) 2.358.441 307.920 1.969.937 1.012.690 5.449 3.295.996 (697.761) (91.886) (83.977) 2.422.372 (7.888) 0 81.002 1.679 74.793 (114.353) (32.459) 8.088 (63.931) Posizione finanziaria netta Patrimonio netto 1.647.895 710.546 2.358.441 1.705.009 717.363 2.422.372 (57.114) (6.817) (63.931) Le immobilizzazioni, che ammontano in totale a 3.370.789 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010, presentano un incremento rispetto all’anno precedente di 74.793 migliaia di Euro. I nuovi Relazione sulla gestione 31 Relazione Finanziaria Annuale 2010 investimenti in immobilizzazioni materiali e attività immateriali sono stati pari a 217.936 migliaia di Euro e i relativi ammortamenti sono stati pari a 136.524 migliaia di Euro. La variazione delle attività immateriali a vita definita, 81.002 migliaia di Euro, è principalmente riferibile all’iscrizione tra le medesime dei costi connessi alla sottoscrizione di nuovi accordi di partecipazione a programmi di collaborazione internazionale relativi a motori aeronautici per impiego commerciale e trova in gran parte contropartita nell’aumento delle altre passività incluse nel capitale di esercizio netto, in ragione del pagamento dilazionato in più esercizi di tali costi. Tra le immobilizzazioni è compreso l’importo di 1.969.937 migliaia di Euro relativo agli avviamenti iscritti principalmente a seguito delle operazioni di conferimento e della fusione effettuate negli esercizi precedenti, il cui valore non è soggetto ad ammortamento. Il capitale di esercizio netto evidenzia un incremento del proprio saldo negativo, pari a 114.353 migliaia di Euro, attestandosi a 812.114 migliaia di Euro di eccedenza di passività sulle attività. Le sue componenti principali sono illustrate nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Rimanenze Lavori in corso su ordinazione al netto di acconti e anticipi ricevuti Crediti commerciali Debiti commerciali Altre attività e passività Attività e passività nette per imposte anticipate e differite Capitale di esercizio netto Al 31/12/2009 Variazione 467.865 467.168 697 (295.844) 260.766 (244.733) (796.701) (608.647) (203.467) (812.114) (322.251) 257.448 (242.157) (644.327) (484.119) (213.642) (697.761) 26.407 3.318 (2.576) (152.374) (124.528) 10.175 (114.353) La variazione del capitale di esercizio è stata determinata principalmente dalla riduzione del saldo passivo dei lavori in corso su ordinazione al netto di acconti e anticipi ricevuti (26.407 migliaia di Euro) e dall’aumento delle altre attività e passività (152.374 migliaia di Euro). Le altre passività includono, come già indicato, i debiti conseguenti all’adesione ad accordi di collaborazione internazionale rilevati, al momento della sottoscrizione, in contropartita delle attività immateriali a vita definita. I fondi per rischi ed oneri sono aumentati di 32.459 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2009, per maggiori accantonamenti effettuati principalmente in relazione a rischi commerciali e su contratti in corso, accordi di mobilità per l’accompagnamento alla pensione sottoscritti con le rappresentanze sindacali e altri oneri del personale. I fondi per benefici a dipendenti risultano invece diminuiti per 8.088 migliaia di Euro nei confronti del 31 dicembre 2009, in ragione degli importi delle liquidazioni, in particolare di TFR, erogate nell’esercizio 2010 a dipendenti usciti. Nella tavola seguente viene illustrata la composizione della posizione finanziaria netta di bilancio (importi in migliaia di Euro): Relazione sulla gestione 32 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Al 31/12/2010 Al 31/12/2009 Variazione Attività finanziarie non correnti Attività finanziarie correnti Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Totale attività finanziarie Passività finanziarie non correnti Passività finanziarie correnti Quota corrente dei debiti finanziari non correnti Totale passività finanziarie 8.855 32.989 51.046 92.890 (1.595.802) (66.060) (78.923) (1.740.785) 1.195 20.295 26.381 47.871 (1.636.792) (22.615) (93.473) (1.752.880) 7.660 12.694 24.665 45.019 40.990 (43.445) 14.550 12.095 Totale posizione finanziaria netta (1.647.895) (1.705.009) 57.114 (2.150) - (2.150) (1.650.045) (1.705.009) 54.964 (meno) Attività finanziarie non correnti sottoposte a vincoli Totale posizione finanziaria netta, escludendo le attività finanziarie non correnti sottoposte a vincoli La posizione finanziaria netta risultante dal bilancio presenta un decremento del saldo passivo pari a 57.114 migliaia di Euro, facendo registrare un indebitamento netto a fine esercizio 2010 di 1.647.895 migliaia di Euro, confrontato con un indebitamento netto al 31 dicembre 2009 che ammontava a 1.705.009 migliaia di Euro. La variazione registrata nell’indebitamento è il risultato dell’effetto netto di varie componenti. In particolare, deve evidenziarsi la riduzione rilevata nei finanziamenti ai sensi del Senior Facilities Agreement stipulato con le banche a fine 2006, che, in termini di valor nominale ed escludendo la variazione dovuta all’effetto cambio, presentano una riduzione pari a 75,7 milioni di Euro per i rimborsi effettuati in anticipo rispetto alle scadenze contrattuali e 19 milioni di Euro per la riduzione dell’utilizzo della linea Revolving. Tale riduzione viene in parte assorbita dall’effetto negativo dato dall’adeguamento al cambio di fine dicembre 2010 degli importi dei debiti finanziari espressi in dollari. Un importante indicatore per valutare i risultati finanziari del Gruppo è costituito dall’indebitamento netto a valor nominale e al cambio di fine esercizio, in quanto rappresenta l’effettiva posizione di debito a fronte di finanziamenti ricevuti dal sistema bancario. L’indebitamento netto a valor nominale, che esclude gli effetti della valutazione dei debiti finanziari in base al metodo del costo ammortizzato previsto dagli IFRS, le passività finanziarie per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale, per leasing e per derivati, nonché il debito finanziario verso la controllante e include l’accertamento del rateo nominale di interessi finanziari maturati a fine esercizio, presenta al 31 dicembre 2010 un saldo pari 1.480.752 migliaia di Euro, rispetto a 1.543.560 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009, con un miglioramento di 62.808 migliaia di Euro. Escludendo l’effetto della rivalutazione dell’indebitamento determinata dall’andamento del cambio con il dollaro, la riduzione effettiva dell’indebitamento netto a valor nominale derivante dai flussi di cassa generati nell’esercizio è pari a 107.065 migliaia di Euro. Relazione sulla gestione 33 Relazione Finanziaria Annuale 2010 RICERCA, INNOVAZIONE E AMBIENTE Nell’industria aerospaziale, gli investimenti in ricerca e sviluppo sono un fattore chiave per consentire a un’azienda di consolidare la propria posizione competitiva e mantenere le prestazioni ai massimi livelli. Avio ha sempre dedicato grandi risorse alla ricerca, allo sviluppo e all’innovazione di prodotti e processi, anche in collaborazione con istituzioni nazionali quali il Ministero dell’Università e della Ricerca e gli organismi di sviluppo e supporto alla ricerca regionali, in particolare in Piemonte, Campania, Lazio e Puglia. Inoltre, il Gruppo annovera tra i propri obiettivi lo sviluppo ecocompatibile delle proprie attività e per dei propri prodotti, prestando particolare attenzione alle problematiche di salvaguardia ambientale connesse all’esercizio delle produzioni industriali nonché di miglioramento della sicurezza dei propri impianti produttivi e di tutela dei propri dipendenti. La spesa totale per attività di ricerca e sviluppo sostenuta dal Gruppo nel 2010 è stata pari 123,0 milioni di Euro (136,9 milioni di Euro nel 2009), ovvero al 7,0% dei ricavi consolidati (8,0% nel 2009). Il Gruppo svolge attività di ricerca e sviluppo commissionate e finanziate da clienti, il cui ammontare nel 2010 è stato pari a 81,4 milioni di Euro (99,0 milioni di Euro nel 2009), nonché attività a proprio carico, autofinanziate, che sono ammontate a 41,6 milioni di Euro (38,0 milioni di Euro nel 2009). Le attività autofinanziate includono nell’esercizio 2010 26,3 milioni di Euro relativi a costi di sviluppo capitalizzati nell’anno come Attività immateriali a vita definita (19,0 milioni di Euro nel 2009) e 15,3 milioni di Euro relativi a costi di ricerca o a costi di sviluppo non aventi i requisiti per la capitalizzazione e che sono stati direttamente spesati a conto economico (19,0 milioni di Euro nel 2009). L’importo totale imputato al conto economico dei costi riferiti ad attività autofinanziate è stato nell’esercizio 2010 pari a 36,4 milioni di Euro (36,5 milioni di Euro nel 2009), composto da 15,3 milioni di Euro per costi non capitalizzabili direttamente spesati (19,0 milioni di Euro nel 2009) e da 21,1 milioni di Euro relativi alle quote di ammortamento di costi di sviluppo capitalizzati prevalentemente in precedenti esercizi (17,5 milioni di Euro nel 2009). L’innovazione di prodotto La crescente attenzione mondiale per le tematiche ambientali ha dei risvolti sostanziali sul settore del trasporto aereo, in particolar modo con riguardo al tema della riduzione delle emissioni inquinanti. In un contesto in cui il traffico è previsto in forte crescita, soprattutto nei Paesi emergenti, e in cui gli investimenti in infrastrutture, nuovi programmi e partnership consentono la collaborazione di tutti gli attori coinvolti in direzione di una maggiore sostenibilità, anche Avio ha confermato nel 2010 il proprio impegno. In linea con gli obiettivi stabiliti dall’Advisory Council for Aeronautics Research in Europe (ACARE), che resta uno dei principali riferimenti a livello globale nella definizione di obiettivi strategici, ed in collaborazione con i principali costruttori mondiali, il Gruppo ha così continuato ad investire nello sviluppo di nuovi prodotti in grado di assicurare elevate prestazioni e bassi consumi, contenendo al contempo le emissioni. - Turbine - Nel corso dell’anno, in sinergia con General Electric sono state completate le attività di sviluppo e certificazione del sottosistema statorico della turbina di bassa pressione per il propulsore GEnx-1B, destinato al Boeing 787 Dreamliner. Parallelamente, è stata progettata un’evoluzione della turbina stessa che comporterà l’ulteriore miglioramento dell’efficienza e la riduzione dei consumi. Ciò è stato possibile grazie all’attività sperimentale su di nuovo banco a flusso freddo (cold flow) particolarmente avanzato, sviluppato interamente da Avio e testato con successo in febbraio. Sono proseguite inoltre le prove di volo che porteranno alla validazione e certificazione del motore nel terzo trimestre del 2011, con entrata in servizio entro l’anno. Il GEnx-2B, destinato alla nuova versione Stretched del B747-8, ha raggiunto la certificazione nel mese di novembre 2010. Anche in questo caso, è stato avviato un programma di miglioramento dell’efficienza propulsiva e di riduzione di consumi che coinvolgerà il re-design della turbina di bassa pressione. Relazione sulla gestione 34 Relazione Finanziaria Annuale 2010 In generale, il GEnx mira all’ottenimento di risultati ambiziosi: una riduzione del consumo specifico del 15% rispetto agli standard di fine anni ’90, nonché una sensibile diminuzione dell’inquinamento acustico rispetto al limite “Stage 4” previsto dalla International Civil Aviation Organization per i nuovi velivoli costruiti dal 2006. Nel corso del 2010 è stata inoltre portata avanti l’iniziativa “PoloniAero Laboratory”, in collaborazione con la Polonia, per la ricerca di configurazioni avanzate di turbine per i propulsori di nuova generazione a basso impatto ambientale. - Sistemi di trasmissione - Sono proseguite le attività di ricerca su materiali e tecnologie di progettazione e realizzazione di componenti, in particolare ingranaggi e cuscinetti, mirate a mantenere e migliorare la competitività di Avio. Su questa tipologia di prodotti vi è peraltro un crescente interesse, sia per le nuove architetture di motore – geared turbofan e open rotor – sia per il miglioramento e il potenziamento di applicazioni più tradizionali, quali i sistemi di azionamento degli accessori per velivoli “more electrical” e per turboelica con potenze e affidabilità elevatissime. Per i turboelica, in particolare, è stato certificato il motore TP400 per il velivolo A400M, per il quale Avio è responsabile della trasmissione meccanica che aziona l’elica. Nel progetto di questa trasmissione, la più grande mai realizzata per un turboelica, sono confluite le tecnologie derivate dai programmi di ricerca e sviluppo implementati con successo negli ultimi anni. - Combustori - Avio si è focalizzata sullo sviluppo di un dimostratore di un combustore di tipo PERM (Partial Evaporation and Rapid Mixing), con basse emissioni, avente come possibile applicazione i motori per velivoli regionali di prossima generazione. Il dimostratore ha iniziato con successo le prove funzionali presso i laboratori di Pomigliano (Na). - Sistemi di iniezione – Sono proseguite le iniziative di sviluppo con tecnologia DMLS (Direct Metal Laser Sintering) per il motore SaM 146, destinato al nuovo velivolo Sukhoi Superjet 100. Analogamente, tecnologie di additive manufacturing sono in corso di sviluppo per altre componenti, per diversi materiali – fra cui gli alluminuri di titanio che raggiungono le stesse temperature di esercizio di leghe di nichel ma con massa dimezzata e per diverse tecniche di fusione delle polveri, fra cui i fasci elettronici. - Programmi di collaborazione europea - Avio prende parte con livelli di partecipazione significativi al 6° e 7° Programma Quadro, attraverso consorzi che coinvolgono i principali motoristi, università e centri di ricerca. I programmi sono finalizzati al raggiungimento di un livello tecnologico sufficiente a consentire l’introduzione delle nuove tecnologie sia su dimostratori tecnologici avanzati (ad esempio in ambito Clean Sky) sia sui nuovi programmi applicativi. Nell’ambito del 6° Programma Quadro, per quanto riguarda il prodotto turbina, si è chiusa con successo l’attività del progetto integrato VITAL (EnVIronmenTALly Friendly Aero Engine) con il completamento della sperimentazione al banco delle nuove tecnologie per turbine ad alta efficienza, ridotto inquinamento atmosferico e minor peso. Il progetto ha consentito di dimostrare a livello di sistema la riduzione delle emissioni sonore di ulteriori 12-15 decibel e del 7% delle emissioni di CO2 rispetto alle tecnologie già in uso. È proseguita inoltre l’attività del progetto NEWAC (NEW Aero Concepts), lanciato nel 2006 per dimostrare su larga scala nuove tecnologie del “core” del motore (compressore di alta pressione, camere di combustione). Avio è responsabile per la prima volta di uno dei sotto-progetti principali, quello relativo alla combustione. In particolare, sono state completate le attività di progettazione del sistema di combustione a bassissime emissioni (Ultra Low NOx, -65%), con sistemi di iniezione innovativi, è stato realizzato il combustore a basse emissioni e sono iniziate le attività di sperimentazione che si completeranno nel 2011. I risultati già disponibili confermano la potenzialità di abbattimento delle emissioni in linea con gli obiettivi. Per quanto riguarda i progetti del 7° Programma Quadro, nel corso del 2010 Avio ha portato a termine il progetto integrato DREAM (valiDation of Radical Engine Architecture systeMs) per lo studio di configurazioni-turbina non convenzionali da applicare a motori di tipo open-rotor. In particolare, è stato completato in collaborazione con Snecma il progetto di una nuova turbina in configurazione controrotante, assolutamente innovativa e in grado di ridurre significativamente l’impatto ambientale. Sono inoltre proseguite le indagini analitiche e le prove nelle varie aree tecnologiche critiche dei sub-componenti del combustore, quali i sistemi di raffreddamento dei liners e iniettori innovativi. Per quanto riguarda la valutazione dell’impatto di combustibili alternativi sulle prestazioni dei sistemi di combustione, è stata completata la caratterizzazione Relazione sulla gestione 35 Relazione Finanziaria Annuale 2010 chimica di una miscela di cherosene con combustibile da sintesi (Carbon-To-Liquid) di produzione industriale (SASOL). Contemporaneamente, Avio ha continuato le attività di ricerca del programma Clean Sky JTI (Joint Technology Initiative), il più importante mai realizzato in Europa e comprendente 6 macro-aree: velivoli large, regionali, elicotteri, motori, sistemi e design ecocompatibile. In Clean Sky, che terminerà nel 2017, Avio è partner associato di Rolls Royce e Safran nel programma motore SAGE (Sustainable Aircraft Geen Engine), per il quale ha proseguito lo sviluppo tecnologico di una turbina innovativa e del sistema di trasmissione avanzato per applicazione openrotor per velivoli a medio raggio. I dimostratori tecnologici sviluppati in Clean Sky andranno in prova dalla fine del 2013. Sono inoltre proseguite le attività atte alla definizione di tematiche di interesse per la presentazione di proposte progettuali in risposta agli ultimi 3 bandi del 7° Programma Quadro. In parallelo ACARE ha pubblicato il documento “Beyond vision 2020 (toward 2050)” che individua le linee guida dei futuri bandi di ricerca a partire dall’8° Programma Quadro, attualmente in fase di negoziazione a livello Commissioni Europea. - Programmi sostenuti dal Ministero della Difesa - A seguito del positivo completamento del primo programma italo-russo per lo sviluppo di nuove tecnologie applicate al prodotto turbina, in collaborazione con il Ministero della Difesa, nel 2010 è stato lanciato un nuovo programma dedicato alle turbine ad alta concentrazione di potenza. Partner sono due tra i più importanti centri di ricerca russi, Ciam e Viam, e l’attività ha l’obiettivo di migliorare le conoscenze sull’efficienza aerodinamica, sulla riduzione delle emissioni acustiche e sull’impiego di leghe innovative per i componenti della turbina: tre ambiti di frontiera per la competizione sulle tecnologie dual-use. Sono inoltre stati portati avanti, sempre con il Ministero della Difesa, i progetti ETAP (European Technology Acquisition Program) nell’ambito delle tecnologie per propulsori più efficienti e con sistemi di prognostica avanzati per sistemi di trasmissione. - Programmi Nazionali - È stato avviato un nuovo importante progetto di ricerca focalizzato sulle trasmissioni di potenza per applicazioni open rotor, che porterà alla realizzazione di un banco tecnologico per dimostrare la funzionalità di una trasmissione controrotante avanzata, componente chiave della nuova architettura motore. In ambito regionale, in Piemonte, è proseguita l’attività del Laboratorio GreatLab, primo centro di ricerca italiano specializzato nello sviluppo di tecnologie strategiche per la produzione di propulsori aeronautici ecocompatibili, finanziato da Avio e dal Politecnico di Torino. Sempre con il Politecnico di Torino, sono continuate le attività del progetto GREAT 2020, cofinanziato dalla Regione Piemonte e coordinato da Avio, che coinvolge diverse piccole e medie imprese del territorio. Il progetto, di durata triennale, punta allo sviluppo di tecnologie innovative ecocompatibili e si basa su 6 laboratori di ricerca integrati. Sono stati infine proposti nuovi filoni di ricerca per attività di sviluppo tecnologico (turbina, componenti per motore più elettrico, processi evoluti di riparazione e modellazione) ed è stato dato seguito a un nuovo contratto di programma con la regione Puglia. L’innovazione di processo Relativamente ai processi di fabbricazione dei componenti aerospaziali, Avio promuove attività mirate all’identificazione ed al successivo utilizzo di materiali eco-compatibili, avendo come obiettivo la sostituzione dei prodotti chimici a più elevato impatto ambientale. Oltre ad avere ottenuto la certificazione volontaria UNI EN ISO14001, che attesta che tutti gli impianti italiani sono dotati di un sistema di gestione adeguato a tenere sotto controllo l’impatto ambientale delle proprie attività e ne ricercano sistematicamente il miglioramento in modo coerente, efficace e sostenibile, il Gruppo è impegnato nell’adempimento degli obblighi previsti dal Regolamento (CE) N. 1907/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 concernente la Registrazione, la Valutazione, l’Autorizzazione e la Restrizione delle Sostanze Chimiche (REACh). A tal proposito, la Società ha effettuato la verifica dell’utilizzo, nei diversi siti produttivi, delle sostanze contenute nella Lista delle “Substances of Very High Concern” (SVHC), in particolare del triossido di cromo che è contenuto nei prodotti chimici utilizzati nel sito di Rivalta di Torino per il trattamento superficiale delle leghe di alluminio e magnesio. A oggi è in corso la valutazione delle possibili alternative a tali prodotti, con l’obiettivo di utilizzarne di nuovi a basso impatto ambientale che garantiscano un’equivalente efficacia contro la corrosione a parità di costi. Relazione sulla gestione 36 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Per quanto riguarda i programmi di responsabilità del Cliente, sono stati contattati gli specialisti di processo e la Progettazione del Cliente per discutere le proposte di utilizzo di prodotti alternativi. In relazione all’attuale trattamento superficiale di ossidazione anodica delle leghe di alluminio con bagno contenente triossido di cromo, sono state individuate due possibili alternative, attualmente in fase di valutazione: l’ossidazione anodica solforica e quella fosforica. La Lista delle SVHC è soggetta ad aggiornamento periodico ed Avio si impegna a monitorarla ed aggiornarla al fine di adempiere alle prescrizioni del Regolamento REACh. Il Gruppo ha infine programmato di disattivare entro il 2012 la vecchia centrale termica oggi funzionante a Colleferro, concepita più di 40 anni fa e realizzata con tecnologie ormai obsolete e inadeguate rispetto alle future e sempre più stringenti normative ambientali. Per far fronte al fabbisogno energetico del comprensorio industriale di Colleferro, Avio realizzerà in joint venture con il Gruppo Industriale Maccaferri un nuovo impianto di cogenerazione, che a fronte di un aumento di potenza (da 66 MW a 82 MW) ridurrà di circa il 50% le emissioni in atmosfera rispetto alla situazione attuale. Propulsione spaziale Negli ultimi anni, Avio ha profuso un notevole impegno nella ricerca e sviluppo di motori a propellente solido, al fine di ridurre l’impatto ambientale dei motori spaziali. Oltre all’attenzione alle emissioni derivanti dalla combustione del propellente durante il volo, si è puntato anche a ridurre l’impiego delle sostanze maggiormente pericolose per la salute e per l‘ambiente nel corso delle lavorazioni. Per la riduzione degli impatti delle emissioni che riguardano soprattutto le sostanze acide, è dunque proseguito lo studio di alcuni comburenti alternativi e sono state svolte attività di ricerca sui cosiddetti “propellenti puliti”, di cui è stata avviata la valutazione delle prestazioni rispetto a quelli attualmente in produzione. Per migliorare le fasi di lavorazione, sono state sviluppate formulazioni di propellenti e di gomme a ridotto contenuto di sostanze pericolose. Alcune di queste formulazioni hanno già raggiunto lo stato di pre-qualifica, con il coinvolgimento dei clienti nella valutazione dei risultati ottenuti. Per quanto riguarda la ricerca e lo sviluppo di motori a propellente liquido, in collaborazione con ASI ed ESA, Avio ha proseguito le ricerche per l’impiego di gas naturale liquefatto (con contenuto di metano pari al 92-96%), in qualità di combustibile pulito da utilizzare nella propulsione spaziale, destinato in particolare allo stadio superiore della futura evoluzione di Vega, in sostituzione degli attuali propellenti stoccabili. Il Programma Lyra, il più significativo finanziato dall’ASI e implementato in collaborazione con la Russia, prevede lo sviluppo di un dimostratore a metano, la cui prova al banco è prevista attualmente entro la fine del 2011. Tale programma permetterà l’ampliamento delle competenze nell’ambito della propulsione liquida ed il consolidamento del ruolo di leadership europea dell’industria italiana in tale ambito. In partnership con l’ASI e il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA) è in preparazione il programma per proseguire le attività dopo il 2011. Relazione sulla gestione 37 Relazione Finanziaria Annuale 2010 RISORSE UMANE ll numero dei dipendenti del Gruppo risulta al 31 dicembre 2010 pari a 5.032 unità, rispetto alle 4.905 unità del 31 dicembre 2009. La maggior parte risulta impiegata presso la capogruppo AVIO S.p.A., il cui organico è pari al 31 dicembre 2010 a 3.995 unità, in aumento rispetto alle 3.928 unità dell’anno precedente. L’incremento del numero di dipendenti del Gruppo è riconducibile ai seguenti fattori: la stabilizzazione di personale somministrato; la necessità di dedicare risorse con competenze specifiche al lancio ed allo sviluppo di nuove iniziative di business, sia in Italia sia all’estero; l’acquisizione delle società Avioprop S.r.l. e O.A.V. Officine Alluminio Valpellice S.r.l.; il supporto alla crescita dei volumi di attività in Avio Polska Sp.z. o.o. Contemporaneamente sono state intraprese azioni di organizzazione, di micro-organizzazione e di cambio nel mix professionale, che hanno complessivamente portato a efficienze sugli organici indiretti. La gestione di tali efficienze è stata effettuata anche mediante l’utilizzo dello strumento della mobilità ex Legge 233/91, che ha riguardato i siti di Rivalta, Brindisi, Pomigliano d’Arco – Acerra, Borgaretto e Colleferro. Relazioni Industriali Nel corso del 2010 si è reso necessario l’utilizzo di strumenti di flessibilità per fronteggiare l’incertezza della situazione di mercato e le diverse situazioni verificatesi nei siti aziendali. In particolare: in tutti i siti delle società del Gruppo sono stati richiesti piani generalizzati di fruizione delle ferie non godute e stabiliti periodi di chiusura collettiva concordati con i sindacati; nell’area di Pomigliano d’Arco - Acerra è proseguita l’azione di riduzione del personale, anche grazie all’applicazione sino a luglio 2010 dell’accordo di mobilità sottoscritto in data 16 settembre 2008; sono proseguite le attività collegate al trasferimento nello stabilimento di Pomigliano d’Arco delle produzioni svolte ad Acerra, rendendo a tal fine necessario il ricorso alla Cassa Integrazione Straordinaria per ristrutturazione, in applicazione di quanto stabilito dall’accordo sindacale del 30 novembre 2009; AVIO S.p.A. ha sottoscritto tre accordi sindacali per la collocazione di 240 lavoratori in mobilità di accompagnamento alla pensione entro il 31 dicembre 2011. Nel dettaglio, gli accordi riguardano 150 dipendenti delle sedi di Rivalta e Sangone, 40 della sede di Brindisi e 50 di quella di Colleferro e sono stati siglati rispettivamente in data 25 marzo, 30 marzo e 2 luglio 2010. Un analogo accordo, firmato in data 4 maggio 2010, ha inoltre riguardato 25 dipendenti della controllata Getti Speciali S.r.l.. Tali accordi hanno costituito la necessaria premessa per la stabilizzazione, nel corso dell’anno, di un totale di 212 lavoratori somministrati (di cui 195 nella Capogruppo), ai quali è stato offerto un contratto a tempo indeterminato. Si segnala inoltre che: il 24 febbraio è stato firmato in Avio Polska Sp.z o.o. un accordo sindacale che ha chiuso una vertenza collettiva attivata dalle locali Organizzazioni Sindacali e con il quale si è stabilito un incremento salariale collettivo ed istituito un premio variabile legato a criteri di presenza al lavoro e qualità del prodotto. In data 27 maggio un secondo accordo sindacale ha regolamentato e parzialmente modificato il regolamento retributivo. La ratifica del complessivo riordino è avvenuta con un ulteriore accordo datato 14 ottobre; il 31 dicembre 2010 sarebbe dovuto scadere il contratto integrativo aziendale delle sedi di AVIO S.p.A. e Getti Speciali S.r.l. che applicano il Contratto Collettivo Nazionale dell’Industria Metalmeccanica, ma con accordo a livello nazionale del 22 dicembre 2010 la durata di tali contratti è stata prorogata a tutto il 2011 . Sviluppo e Formazione Per quanto concerne le attività di Selezione, nel 2010 il Gruppo ha assunto dall’esterno un totale di 365 persone, principalmente in AVIO S.p.A. (264), Avio Polska Sp.z. o.o, Getti Speciali S.r.l. ed ELV S.p.A.. Le assunzioni hanno riguardato neolaureati, diplomati e figure professionali con Relazione sulla gestione 38 Relazione Finanziaria Annuale 2010 esperienza ed in possesso di specifiche competenze, nonché 275 operai (ivi incluse le stabilizzazioni di operai somministrati di cui al precedente paragrafo). La Mobilità professionale interna, prevalentemente di tipo interfunzionale ha riguardato poco meno del 7,8% dei dipendenti (8,2% nella Capogruppo) ed è stata implementata anche con l’obiettivo di ampliare le competenze dei professionals. Lo Sviluppo del personale continua a essere centrale. Aspetto qualificante della gestione è stato il lancio di un’iniziativa di systemic assessment per figure dall’elevato potenziale o ad alto impatto professionale, finalizzata a definire percorsi individuali di crescita e sviluppo delle competenze manageriali. Per la Formazione sono state erogate oltre 12.000 giornate con più di 9.300 partecipazioni a corsi, coinvolgendo oltre 3.400 persone. La formazione interna ha pesato per circa il 20%. Le principali linee-guida che hanno caratterizzato il piano formativo del 2010, oltre al mantenimento ed allo sviluppo delle competenze distintive, sono state: l’internazionalizzazione, soprattutto mediante un significativo ricorso ai corsi di lingue ed a percorsi di coaching linguistico, sia individuali sia di gruppo; la sicurezza sul posto di lavoro; le normative; lo sviluppo manageriale, tramite la promozione della partecipazione dei manager a seminari di alta professionalizzazione, programmi di sviluppo delle competenze manageriali per risorse di potenziale o ad alto impatto professionale e interventi formativi per i giovani in ingresso. Sotto il profilo della metodologia didattica, è stata consolidata la modalità dell’e-learning, mentre significativo è stato il ricorso a formatori specializzati, soprattutto per le tematiche legate alle competenze manageriali e di business. E’ stato inoltre definito un programma di revisione del sistema formativo, basato su tre linee di sviluppo: supporto istituzionale all’assunzione di responsabilità (Leadership CV); know-how professionale; sviluppo della leadership e di competenze manageriali specifiche. Da ultimo, sono stati realizzati ulteriori progetti di miglioramento seguendo la metodologia LeanSix Sigma. Relazione sulla gestione 39 Relazione Finanziaria Annuale 2010 COMUNICAZIONE E RESPONSABILITA’ SOCIALE Eventi e manifestazioni fieristiche Per promuovere la propria immagine e rafforzare la propria posizione di leader tecnologico e partner affidabile di motoristi, agenzie spaziali e forze armate, Avio partecipa ai più importanti saloni del settore aerospaziale e navale, così da aumentare la conoscenza e i contatti di clienti, fornitori, istituzioni e del grande pubblico con i marchi e i prodotti del Gruppo. Nel corso del 2010, Avio ha preso parte alle seguenti manifestazioni: “Defexpo India” (New Delhi, dal 15 al18 febbraio), fiera biennale arrivata alla sesta edizione e dedicata ai sistemi di difesa terrestri e navali; “WTUI Conference” (San Diego, USA, dal 14 al 17 marzo); un evento annuale organizzato dalla Western Turbine Users Inc e dedicato a tutti gli operatori che utilizzano le turbine a gas aeroderivate sviluppate da General Electric, di cui Avio è partner; “Affidabilità e Tecnologie” (Torino, il 14 e 15 aprile), punto di riferimento annuale per le aziende committenti e fornitrici che appartengono alle caratteristiche filiere produttive dell’industria italiana: oltre al tradizionale polo automobilistico, i settori aerospaziale e aeronautico, difesa, ferroviario, navale e nautico; “Farnborough Air Show” (Londra, dal 19 al 25 luglio), tra le manifestazioni più importanti a livello mondiale nel settore dell’aerospazio, che si svolge ogni due anni ed è aperta sia agli operatori del settore che agli appassionati. L’edizione 2010 ha richiamato oltre 100.000 visitatori. In ambito spaziale, oltre al già citato Farnborough Air Show, Avio ha partecipato in partnership con l’ASI ai seguenti eventi: “Toulouse Space Show” (Tolosa, Francia, dall’8 all’11 giugno), seconda edizione del salone che si svolge nel cuore del distretto spaziale francese; “Africa Aerospace & Defence” (Città del Capo, Sudafrica, dal 21 al 25 settembre), manifestazione regionale che copre l’intero spettro di attività legate alle tecnologie per la difesa aerea, marina e terrestre. Collaborazione con gli Atenei Avio è partner di 45 dipartimenti di ricerca nelle principali università italiane e collabora a progetti di ricerca con i più importanti atenei internazionali. In quest’ottica di stretta collaborazione, il Gruppo manifesta la disponibilità ad accogliere in visita nei propri stabilimenti italiani tutti coloro che hanno desiderio di visitarli per scopi scientifici, didattici, istituzionali o di collaborazione territoriale. In particolare, le attività si rivolgono agli studenti delle scuole superiori (specie quelle presenti sul territorio prossimo agli insediamenti produttivi) e agli universitari, provenienti sia da tutte le regioni d’Italia che dall’estero. Nel 2010, le visite hanno riguardato oltre 1.300 partecipanti. E’ continuata anche l’adesione alle giornate di incontro con giovani laureandi e neolaureati durante i career days, tenutisi a Torino, Roma, Napoli e Cernobbio. Responsabilità sociale Avio considera il rapporto con i dipendenti e il territorio come un asset imprescindibile e di grande rilevanza strategica. Pertanto, il Gruppo ha intrapreso durante il corso dell’anno campagne ed iniziative volte a rafforzare lo spirito di appartenenza e la soddisfazione delle persone, nonché la propria riconoscibilità presso le comunità di riferimento, promuovendo un impegno sociale, ambientale ed etico che il Gruppo intende esprimere in ogni aspetto della sua attività. Nei confronti dei dipendenti, sono state svolte e sono in corso campagne di sensibilizzazione ecologica e sulla sicurezza sul lavoro, in modo da prevenire gli infortuni e da addestrare le persone alla prevenzione e alla gestione delle operazioni in completa sicurezza all’interno di tutti gli ambienti di lavoro. Relazione sulla gestione 40 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Sono state inoltre perseguite ricadute positive sui dipendenti di iniziative volte alla comunità locale, valorizzando così una continua apertura e integrazione fra azienda e territorio. A tal proposito, si segnalano le seguenti iniziative intraprese nel corso del 2010: il finanziamento della Mostra di Storia Industriale, allestita a giugno in occasione delle celebrazioni per il 75° anniversario della nascita del Comune di Colleferro, il cui scopo consisteva nella valorizzazione della fisionomia industriale della città alla luce delle attività che Avio vi ha impiantato; la sponsorizzazione della mostra di arte contemporanea “Eroi, eroine. Iconologia e simulacro” presso il Castello di Rivalta di Torino dal 13 giugno al 18 luglio, con l’obiettivo di contribuire alla vita culturale e sociale del territorio in cui sorge la sede di Avio; la celebrazione del 50° Anniversario della Pattuglia Acrobatica Nazionale presso l’Aeroporto di Rivolto (Udine), tenutasi in settembre, durante la quale le Frecce Tricolori e le più importanti pattuglie acrobatiche internazionali si sono esibite davanti a 400.000 spettatori. Avio ha partecipato in qualità di importante partner delle Forze Armate; la sponsorizzazione della stagione teatrale 2010-2011 del Nuovo Teatro Verdi di Brindisi, città in cui le attività industriali di Avio sono storicamente radicate. A scopo solidaristico e di supporto delle comunità in cui opera, il Gruppo si è infine impegnato a sostenere i seguenti Enti: Fondazione ABIO Italia ONLUS, che persegue finalità di solidarietà sociale nei confronti dei bambini e degli adolescenti ricoverati in ospedale; Cooperativa Sociale Nuovi Orizzonti ONLUS, che persegue l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di servizi sociali orientati in via prioritaria, ma non esclusiva, a rispondere ai bisogni di persone disabili e con ritardi di apprendimento; Ospedale Parodi Delfino di Colleferro, che ha ricevuto il sostegno di Avio nel perseguimento delle proprie finalità istituzionali. Relazione sulla gestione 41 Relazione Finanziaria Annuale 2010 PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE A CUI IL GRUPPO E’ ESPOSTO Nel contesto delle condizioni generali dell’economia, la situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Avio è influenzata dai vari fattori che compongono il quadro macroeconomico (tra cui la dinamica del PIL, l’andamento dei tassi di interesse e dei cambi, il costo delle materie prime, il tasso di disoccupazione), sia nei vari Paesi in cui il Gruppo opera, sia a livello globale. Nel corso dell’ultimo triennio, i mercati finanziari sono stati connotati da una volatilità particolarmente marcata che ha avuto pesanti ripercussioni sulle istituzioni finanziarie e, più in generale, sull’intera economia, finendo poi per gravare sui bilanci pubblici. Il significativo e diffuso deterioramento delle condizioni di mercato è stato accentuato da una severa e generalizzata difficoltà nell’accesso al credito, sia per i consumatori sia per le imprese, ed ha iniziato a determinare una carenza di liquidità che si è ripercossa in ultimo stadio sullo sviluppo industriale e, di riflesso, sul traffico aereo, che solo nel corso del 2010 ha conosciuto una significativa ripresa. Sebbene i Governi e le autorità monetarie abbiano risposto a questa situazione con interventi di ampia portata, non è possibile prevedere se e quando l’economia ritornerà ai livelli antecedenti la crisi, a maggior ragione alla luce dell’aggravarsi del contesto geopolitico internazionale, segnatamente in Nord Africa e Medio Oriente. Ove tale situazione di marcata debolezza ed incertezza dovesse prolungarsi significativamente, l’attività, le strategie e le prospettive del Gruppo potrebbero essere negativamente condizionate, soprattutto per quanto riguarda la produzione e la revisione di motori aeronautici per impiego commerciale, con conseguente impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Molti dei principali programmi di attività di Avio, in particolare nel settore aeronautico militare e in quello spaziale, dipendono strettamente dalle decisioni e dai livelli di spesa assunti da governi nazionali e da istituzioni pubbliche, nazionali e sovranazionali. In considerazione del fatto che i programmi adottati dai governi e dall’Unione Europea potrebbero essere soggetti a ritardi, modifiche o cancellazioni, anche nel contesto dell’eccessivo indebitamento che grava attualmente sui bilanci dei paesi occidentali, i piani industriali e produttivi del Gruppo, nonché la disponibilità delle relative risorse finanziarie, potrebbero subire in futuro ritardi e dilazioni, con effetti negativi anche significativi. Il Gruppo opera in misura rilevante mediante contratti a lungo termine, in particolare nel settore spaziale. Per la rilevazione dei ricavi e margini relativi derivanti da contratti per lavori su ordinazione a lungo termine viene utilizzato il metodo della percentuale di avanzamento, che richiede la stima dei costi totali per l’esecuzione dei contratti e la verifica dello stato di avanzamento delle attività. Entrambi questi elementi risultano, per loro stessa natura, fortemente soggetti a stime operate dal management, che a loro volta dipendono dall’oggettiva possibilità e capacità di prevedere gli eventi futuri. Il verificarsi di eventi imprevedibili o previsti in misura diversa potrebbe causare un incremento dei costi sostenuti nell’esecuzione dei contratti a lungo termine, con effetti negativi anche significativi sui risultati futuri. Il Gruppo registra una parte molto significativa dei propri ricavi in valuta, in particolare in dollari americani per quanto attiene al settore dei motori aeronautici per impiego commerciale, mentre sostiene costi che sono per la maggior parte denominati in Euro (rischio di transazione). Inoltre una rilevante porzione dei debiti finanziari del Gruppo è espressa in dollari americani. Pertanto eventuali variazioni negative nei tassi di cambio potrebbero produrre effetti negativi sui risultati economici. A fronte di tale situazione il Gruppo applica in via continuativa una politica di copertura del rischio di transazione, basata sulla copertura di una quota rilevante dei flussi in dollari americani, mediante l’utilizzo di strumenti finanziari disponibili sul mercato. Il Gruppo presenta un elevato livello di debiti finanziari a medio-lungo termine. Pur non risultando un significativo ammontare di indebitamento a breve scadenza, e quindi avendo il Gruppo la garanzia di non dover provvedere a rimborsi contrattualmente dovuti per importi significativi fino al 2014/2015, gli impegni più rilevanti a breve termine riguardano il servizio del debito con riferimento alla corresponsione degli interessi maturati alle singole scadenze dei periodi di determinazione dei medesimi. Il Gruppo fa fronte a queste necessità mediante la generazione di flussi di cassa a livello di gestione operativa, che permettono anche la copertura dei fabbisogni per Relazione sulla gestione 42 Relazione Finanziaria Annuale 2010 gli investimenti necessari allo sviluppo del business. La recente esperienza ha evidenziato la capacità di Avio di generare consistenti flussi di cassa positivi per coprire queste necessità e anche per provvedere a eseguire rimborsi anticipati di parte del debito rispetto alle scadenze contrattuali originarie. Tuttavia possibili cause esterne, quali turbolenze nei mercati valutari o difficoltà e ritardi in alcuni comparti di attività, potrebbero far insorgere condizioni di minor facilità nella generazione di flussi di cassa. In ogni caso Avio, disponendo tra l’altro di una linea di credito fino a 150 milioni di Euro nell’ambito del Senior Facilities Agreement, il cui utilizzo è risultato finora non significativo, ritiene di poter mantenere condizioni di liquidità sufficienti per far fronte ai propri impegni finanziari. Sempre in relazione all’indebitamento, il Gruppo è infine soggetto al rischio di oscillazione dei tassi di interesse, essendo la posizione debitoria nei confronti delle banche, regolata a tassi variabili. Nel dettaglio, il debito a tasso di interesse variabile espresso in dollari americani è contrattualmente basato sul Libor sul dollaro americano, mentre il debito a tasso di interesse variabile in Euro è correlato all’Euribor. Per fronteggiare tali variazioni, sono state poste in essere operazioni di copertura “interest rate swap” che determinano un tasso fisso di interesse per un certo periodo futuro. Nonostante tali operazioni di copertura finanziaria, repentine fluttuazioni dei tassi di cambio e di interesse potrebbero avere un impatto negativo sui risultati economici e finanziari del Gruppo. Relazione sulla gestione 43 Relazione Finanziaria Annuale 2010 OUTLOOK Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio Perseguendo l’obiettivo strategico di espandersi nei mercati esteri ad alto potenziale, nel gennaio 2011 Avio ha annunciato la formazione di una joint venture, con le società cinesi AVIC Dongan e AVICOPTER, entrambe controllate del gruppo AVIC. La nuova società, con partecipazione Avio del 50%, è finalizzata allo sviluppo e alla produzione di trasmissioni di potenza per motori aeronautici civili per il mercato cinese e prevede investimenti complessivi superiori a 150 milioni di Euro. La piena operatività sarà raggiunta nel 2012. Nel mese di marzo 2011 è stata formalizzata la costituzione della nuova società. Nell’ambito dei futuri programmi aeronautici, in febbraio 2011 Avio ha annunciato la firma di un accordo di fornitura (“Long Term Supply Agreement”) con Pratt & Whitney per il Pure Power PW1500G, il motore destinato al nuovo velivolo regionale Bombardier CSeries. Il contratto ha per oggetto il Fan Drive Gear System, la trasmissione comando accessori e una delle strutture statiche principali del motore, il Mid Turbine Frame. Avio parteciperà inoltre al network di manutenzione del motore. I primi prototipi, realizzati negli stabilimenti di Rivalta di Torino e Pomigliano d’Arco (Na), verranno consegnati a novembre 2011. Il 17 febbraio 2011, la Divisione Spazio ha celebrato il traguardo dei primi 200 lanci del vettore Ariane, a ulteriore conferma del successo tecnico, industriale e commerciale del programma europeo che fino ad ora ha portato in orbita oltre il 60% dei satelliti commerciali in servizio al mondo. Nel mese di marzo 2011, infine, Avio ha acquisito (tramite la controllata AVIO do Brasil Ltda.) Focaleng, una società brasiliana attiva nella manutenzione e riparazione di motori aeronautici, che opera attraverso il marchio Focal Aviation. Focaleng, con sede a Rio de Janeiro, impiega 80 persone altamente qualificate e opera principalmente nella manutenzione di motori della Forza Aerea Brasiliana. Con questa operazione Avio, che dal 2008 è responsabile della revisione e del supporto logistico dei turbogetti utilizzati dai caccia AM-X dell’aeronautica brasiliana, ha consolidato ulteriormente la sua presenza in Brasile e il suo ruolo di fornitore strategico della Forza Aerea Brasiliana. Evoluzione prevedibile della gestione Le previsioni per l’esercizio 2011 indicano una ripresa dei volumi di vendita, in particolare per il settore AeroEngine, anche per effetto dell’entrata a regime del programma GEnx, attesa nella seconda metà dell’anno. Il consolidamento della ripresa economica e del traffico aereo produrranno effetti positivi sui ricavi complessivi del Gruppo, nonostante l’andamento più sfavorevole dall’andamento del tasso di cambio del dollaro americano evidenziato nella prima parte dell’anno. Parallelamente alla crescita dei ricavi, ci si attende un ulteriore miglioramento in termini assoluti della redditività operativa, con l’EBITDA Adjusted previsto in aumento nonostante la marginalità tipicamente negativa che contraddistingue le fasi di avvio dei nuovi programmi. Anche per l’altro primario indicatore, rappresentato dall’indebitamento netto a valor nominale, ci si attende di conseguire un risultato positivo, con una riduzione del saldo dei debiti finanziari pur avendo pianificato forti investimenti in attivo fisso legati all’aumento dei volumi, per l’ingresso nei nuovi programmi in fase di lancio e per l’avvio delle nuove joint venture. Relazione sulla gestione 44 Relazione Finanziaria Annuale 2010 SITUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DI AVIO S.p.A. I prospetti di seguito esposti e commentati sono stati predisposti sulla base del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2010 a cui si fa rinvio, redatto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (“IFRS”). Nella tavola che segue viene rappresentato in modo sintetico l’andamento economico della Società negli anni 2010 e 2009 (importi in migliaia di Euro): 2010 Ricavi Altri ricavi operativi e variazioni rimanenze prodotti finiti, in corso di lavorazione e semilavorati Costi per beni e servizi, per il personale, altri costi operativi, al netto di costi capitalizzati Risultato operativo prima degli ammortamenti (EBITDA) Ammortamenti e svalutazioni Risultato operativo Interessi e altri proventi (oneri) finanziari Utili (perdite) su cambi e proventi (oneri) da strumenti derivati su cambi Proventi (oneri) da partecipazioni Risultato prima delle imposte Imposte correnti e differite Risultato netto 2009 1.376.473 Variazione 1.340.689 35.784 23.530 (3.847) 27.377 (1.116.815) (1.086.490) (30.325) 283.188 (126.222) 156.966 (140.111) 250.352 (120.868) 129.484 (125.633) 32.836 (5.354) 27.482 (14.478) (66.281) 22.397 (27.029) (6.467) (33.496) 32.507 (164) 36.194 (19.042) 17.152 (98.788) 22.561 (63.223) 12.575 (50.648) I ricavi sono stati nell’esercizio 2010 pari a 1.376.473 migliaia di Euro, facendo registrare un incremento di 35.784 migliaia di Euro (pari al 3%) rispetto all’esercizio 2009. Il miglioramento è stato registrato principalmente grazie al positivo effetto generato all’andamento del cambio del dollaro. Escludendo tale componente valutaria i ricavi risultano sostanzialmente allineati a quelli dell’esercizio precedente. La ripartizione dei ricavi per settore e per linea di business è esposta nella tabella seguente (importi in migliaia di Euro): AeroEngine Civile Militare Energia e Industria Altre Attività Totale AeroEngine Spazio AvioService Totale 2010 % 2009 % 556.096 481.363 91.180 13.721 1.142.360 188.919 45.194 1.376.473 40,4 35,0 6,6 1,0 83,0 13,7 3,3 501.737 479.020 115.905 13.911 1.110.573 191.932 38.184 1.340.689 37,4 35,7 8,7 1,0 82,8 14,3 2,9 I ricavi del settore AeroEngine sono aumentati di 31.788 migliaia di Euro, pari al 2,9%, grazie al miglioramento del cambio con il dollaro, valuta in cui sono realizzati la maggior parte di ricavi di questo settore. A parità di cambio del dollaro i ricavi del settore AeroEngine risultano allineati a quelli dell’esercizio precedente, ma con un diversa ripartizione tra le linee di business. I ricavi del settore Spazio sono diminuiti, rispetto al 2009, di 3.014 migliaia di Euro, pari all’1,6%, per effetto dei minori volumi di attività per il programma Aster e del rallentamento del programma di sviluppo del nuovo lanciatore Vega. Il settore AvioService ha consuntivato ricavi per 45.194 migliaia di Euro, segnando un incremento del 18,6% rispetto al precedente esercizio, che aveva registrato una riduzione dei volumi, grazie in Relazione sulla gestione 45 Relazione Finanziaria Annuale 2010 particolare ai nuovi ordini per revisioni dei motori della famiglia PW120, quale risultato della attività di sviluppo del business attuato dal settore nel corso dell’esercizio. Nel 2010 il risultato operativo prima degli ammortamenti e svalutazioni (EBITDA) è pari a 283.188 migliaia di Euro, facendo registrare un aumento di 32.836 migliaia di Euro (11,5%) nei confronti del precedente esercizio. Il miglioramento è stato determinato sia dall’aumento dei ricavi dovuto al rafforzamento del dollaro, in parte compensato dello stesso effetto sull’aumento dei costi, sia dall’aumento della redditività media dei programmi, conseguito grazie ai piani di contenimento dei costi di produzione e di processo in corso di attuazione, cui si è contrapposto un aumento dei costi di natura non ricorrente e inusuale. Il valore dell’EBITDA rettificato (“Adjusted EBITDA”) è stato nel 2010 pari a 312.351 migliaia di Euro, (22,7% dei ricavi) con un miglioramento di 50.310 migliaia di Euro, pari al 19,2%, rispetto al valore di 262.041 migliaia di Euro registrato nel 2009 (19,5% dei ricavi). L’Adjusted EBITDA è considerato un indicatore altamente rappresentativo per la misurazione dei risultati economici della Società in quanto, oltre a non considerare gli effetti di variazioni della tassazione, degli ammontari e tipologie delle fonti di finanziamento del capitale investito e delle politiche di ammortamento (voci non comprese nell’EBITDA), esclude anche quei fattori di carattere non ricorrente o inusuale, al fine di normalizzare nel tempo l’andamento ed aumentare il grado di comparabilità dei risultati medesimi. Il risultato operativo è stato pari a 156.966 migliaia di Euro, presentando un miglioramento di 27.482 migliaia di Euro (pari al 21,2%) rispetto al precedente esercizio. Tale risultato risente negativamente dell’aumento dei costi di carattere non ricorrente o inusuale (complessivamente +17,6 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente) e dei maggiori ammortamenti (+ 3 milioni di Euro). L’incremento dei costi non ricorrenti o inusuali è principalmente dovuto alla sottoscrizione di accordi con le rappresentanze sindacali per l’apertura di procedure di mobilità per l’accompagnamento alla pensione, all’uscita anticipata e alla concessione di altri benefici a favore di dipendenti. Escludendo tali fattori, l’andamento del risultato operativo evidenzia un ancor più significativo miglioramento della gestione ordinaria. La gestione finanziaria dell’anno 2010 ha risentito dei due fattori di natura prevalentemente esterna e non legata al business che determinano la forte incidenza sul conto economico delle poste finanziarie: l’effetto negativo e strutturale dell’onere per interessi dato dalla posizione di indebitamento della Società, e l’impatto determinato dall’andamento del tasso di cambio del dollaro, che ha generato nell’anno 2010 l’insorgere di consistenti differenze cambio negative. Il saldo netto degli interessi e altri oneri e proventi finanziari, inclusivo dell’impatto negativo della variazione nella valutazione degli strumenti finanziari derivati su tassi d’interesse, è stato pari a 140.111 migliaia di Euro nel 2010, contro 125.634 migliaia di Euro nel 2009, con un aumento di 14.477 migliaia di Euro. Le differenze cambio nette e i correlati oneri e proventi su strumenti derivati su cambi presentano nel 2010 un saldo negativo di 66.281 migliaia di Euro, che si confronta con un saldo positivo del precedente esercizio pari a 32.508 migliaia di Euro, soprattutto per l’effetto negativo sull’allineamento dei saldi finali dei finanziamenti espressi in valuta causato dalla variazione del tasso di cambio del dollaro, passato dal cambio di 1,4406 di fine 2009 a quello di 1,3362 del 31 dicembre 2010. Nell’esercizio precedente il fenomeno si era manifestato in senso opposto, facendo rilevare un importo di differenze cambio positive. I proventi e oneri da partecipazioni presentano nell’esercizio 2010 un saldo positivo di 22.397 migliaia di Euro, contro un saldo negativo di 164 migliaia di Euro nel precedente esercizio. La variazione è dovuta principalmente alla rilevazione nel 2010 di un provento derivante dalla cessione a terzi della quota di partecipazione detenuta nella collegata Atla S.r.l. (17.748 migliaia di Euro) e dai dividendi ricevuti nel periodo dalle società controllate e a controllo congiunto (complessive 8.500 migliaia di Euro), cui si è contrapposta la svalutazione delle partecipazioni in società controllate (3.500 migliaia di Euro), mentre nell’esercizio precedente la gestione delle partecipazioni includeva le svalutazioni delle partecipazioni e degli accantonamenti effettuati in relazione alle perdite riportate dalle società partecipate Arianespace S.A. e Arianespace Participation S.A. Relazione sulla gestione 46 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Il risultato netto evidenzia una perdita di 33.496 migliaia di Euro, contro un utile di 17.175 migliaia di Euro rilevato nel 2009. L’inversione di segno del risultato netto è da attribuire quasi totalmente all’impatto negativo delle differenze cambio. L’analisi della struttura patrimoniale è esposta nella tavola seguente (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Al 31/12/2009 Variazione Immobilizzazioni materiali e investimenti immobiliari Avviamento Attività immateriali a vita definita Partecipazioni Totale immobilizzazioni Capitale di esercizio netto Fondi per rischi ed oneri Fondi per benefici a dipendenti Capitale investito netto 217.547 1.956.530 1.088.974 162.844 3.425.895 (869.932) (101.026) (70.673) 2.384.264 244.821 1.956.530 1.008.728 157.580 3.367.659 (787.826) (73.944) (77.821) 2.428.068 (27.274) 80.246 5.264 58.236 (82.106) (27.082) 7.148 (43.804) Posizione finanziaria netta Patrimonio netto 1.736.952 647.311 2.384.263 1.763.136 664.932 2.428.068 (26.184) (17.621) (43.805) Le immobilizzazioni, che ammontano in totale a 3.425.895 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010, presentano un incremento rispetto all’anno precedente di 58.236 migliaia di Euro. I nuovi investimenti in immobilizzazioni materiali e attività immateriali sono stati pari 167.685 migliaia di Euro e i relativi ammortamenti sono stati pari a 125.827 migliaia di Euro. La variazione delle attività immateriali a vita definita, 80.246 migliaia di Euro, è principalmente riferibile all’iscrizione tra le medesime dei costi connessi alla sottoscrizione di nuovi accordi di partecipazione a programmi di collaborazione internazionale relativi a motori aeronautici per impiego commerciale e trova in gran parte contropartita nell’aumento delle altre passività incluse nel capitale di esercizio netto, in ragione del pagamento dilazionato in più esercizi di tali costi. Tra le immobilizzazioni è compreso l’importo di 1.956.530 migliaia di Euro relativo agli avviamenti iscritti principalmente a seguito delle operazioni di conferimento e di fusione effettuate negli esercizi precedenti, il cui valore non è soggetto ad ammortamento. Il capitale di esercizio netto evidenzia al 31 dicembre 2010 un valore negativo di 869.932 migliaia di Euro, denunciando un incremento pari a 82.106 migliaia di Euro di eccedenza di passività sulle attività. Le sue componenti principali sono illustrate nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Rimanenze Lavori in corso su ordinazione al netto di acconti e anticipi ricevuti Crediti commerciali Debiti commerciali Altre attività e passività Attività e passività nette per imposte anticipate e differite Capitale di esercizio netto Al 31/12/2009 Variazione 298.550 311.101 (12.551) (377.351) 232.649 (216.011) (578.754) (640.917) (229.015) (869.932) (392.751) 200.510 (205.604) (466.788) (553.532) (234.294) (787.826) 15.400 32.139 (10.407) (111.966) (87.385) 5.279 (82.106) La variazione del capitale di esercizio è stata determinata principalmente dalla riduzione del saldo passivo dei lavori in corso su ordinazione al netto di acconti e anticipi ricevuti (15.400 migliaia di Euro) e dall’aumento delle altre attività e passività (111.966 migliaia di Euro). Le altre passività includono, come già indicato, i debiti conseguenti all’adesione ad accordi di collaborazione internazionale rilevati, al momento della sottoscrizione, in contropartita delle attività immateriali a vita definita. Relazione sulla gestione 47 Relazione Finanziaria Annuale 2010 I fondi per rischi ed oneri sono aumentati di 27.082 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2019, per maggiori accantonamenti effettuati in relazione agli accordi di mobilità per l’accompagnamento alla pensione sottoscritti con le rappresentanze sindacali, per altri oneri del personale, per rischi commerciali e su contratti in corso. I fondi per benefici a dipendenti risultano invece diminuiti per 7.148 migliaia di Euro nei confronti del 31 dicembre 2009, in ragione degli importi delle liquidazioni, in particolare di TFR, erogate nell’esercizio 2010 a dipendenti usciti. Nella tavola seguente viene illustrata la composizione della posizione finanziaria netta di bilancio (importi in migliaia di Euro): Attività finanziarie non correnti Attività finanziarie correnti Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Totale attività finanziarie Passività finanziarie non correnti Passività finanziarie correnti Quota corrente dei debiti finanziari non correnti Totale passività finanziarie Totale posizione finanziaria netta (meno) Attività finanziarie non correnti sottoposte a vincoli Totale posizione finanziaria netta, escludendo le attività finanziarie non correnti sottoposte a vincoli Al 31/12/2010 Al 31/12/2009 Variazione 8.855 32.135 30.648 71.638 (1.595.611) (134.318) (78.661) (1.808.590) 1.195 15.506 16.306 33.007 (1.636.792) (65.978) (93.373) (1.796.143) 7.660 16.629 14.342 38.631 41.181 (68.340) 14.712 (12.447) (1.736.952) (1.763.136) 26.184 (2.150) - (2.150) (1.739.102) (1.763.136) 24.034 La posizione finanziaria netta risultante dal bilancio presenta un decremento del saldo passivo pari a 26.184 migliaia di Euro, facendo registrare un indebitamento netto a fine esercizio 2010 di 1.736.952 migliaia di Euro, confrontato con un indebitamento netto al 31 dicembre 2009 che ammontava a 1.763.136 migliaia di Euro. La variazione registrata nell’indebitamento è il risultato dell’effetto netto di varie componenti. In particolare, deve evidenziarsi la riduzione rilevata nei finanziamenti ai sensi del Senior Facilities Agreement stipulato con le banche a fine 2006, che, in termini di valor nominale ed escludendo la variazione dovuta all’effetto cambio, presentano una riduzione pari a 75,7 milioni di Euro per i rimborsi effettuati in anticipo rispetto alle scadenze contrattuali e 19 milioni di Euro per la riduzione dell’utilizzo della linea Revolving. Tale riduzione viene in parte assorbita dall’effetto negativo dato dall’adeguamento al cambio di fine dicembre 2010 degli importi dei debiti finanziari espressi in dollari. RAPPORTI CON IMPRESE CONTROLLATE, COLLEGATE, CONTROLLANTI E IMPRESE SOTTOPOSTE AL CONTROLLO DI QUESTE ULTIME I rapporti della Società con imprese controllate, collegate, controllanti e con controllate e collegate di queste ultime sono costituiti da operazioni di tipo commerciale e finanziario svolte nell’ambito delle attività ordinarie di gestione e concluse a normali condizioni di mercato. In particolare, si riferiscono a forniture e acquisti di beni e servizi, tra cui prestazioni nel campo amministrativo, informatico, di gestione personale, di assistenza e consulenza e relativi crediti e debiti a fine esercizio e a operazioni di finanziamento e di gestione di tesoreria e relativi oneri e proventi, essenzialmente nei confronti di imprese appartenenti al Gruppo. L’esposizione dei saldi patrimoniali ed economici relativi all’esercizio 2010 riferiti a queste imprese è riportata nelle Note Esplicative al bilancio di esercizio. Relazione sulla gestione 48 Relazione Finanziaria Annuale 2010 ALTRE INFORMAZIONI Ai sensi dell’art. 40 del D.Lgs. 127/1991 si segnala che non esistono azioni della Capogruppo possedute da essa o da imprese controllate, anche per il tramite di società fiduciarie o per interposta persona. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO, DISCIPLINA DELLA RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA DELLE SOCIETA’ (D.Lgs. 231/2001), PREPOSTO AL CONTROLLO INTERNO Nel corso del 2010 sono proseguite le attività di irrobustimento del Sistema di Controllo Interno di Avio A far data dal 1 febbraio 2010 l’Amministratore Delegato ha affidato l’esercizio delle attività in materia di internal audit a un professionista esterno alla Società, al fine di perseguire una maggiore efficacia dell’attività stessa, richiedendo altresì l’estensione delle verifiche alle controllate localizzate all’estero. Per quanto riguarda la Responsabilità Amministrativa delle Società (ex D.Lgs. 231/2001), l’anno è stato caratterizzato dalla nomina del nuovo Organismo di Vigilanza, in carica per tre anni, composto dal responsabile pro tempore della funzione affari legali, dall’esercente attività di internal audit e da un professionista legale, esterno alla società, che di tale organismo ha assunto la carica di Presidente. Durante l’anno, sono proseguite le attività di verifica da parte dell’Organismo di Vigilanza 231 concernenti l’attuazione e l’adeguatezza delle regole di prevenzione previste dal Modello 231 in vigore. Infine, l’incarico al Preposto al Sistema di Controllo Interno è stato confermato. DISCIPLINA DELLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI (D.Lgs 196/2003) Si segnala che nel 2010, in aderenza a quanto disposto nell’Allegato B (Disciplinare Tecnico in materia di misure minime di sicurezza) al D.Lgs. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali” e successive modificazioni, è stato redatto nei termini di legge il Documento Programmatico sulla Sicurezza. L’aggiornamento del medesimo per il periodo corrente è attualmente in corso e sarà completato nei termini prescritti dal predetto Disciplinare Tecnico. PROPOSTA DI RINVIO A NUOVO DELLA PERDITA DI ESERCIZIO DI AVIO S.p.A. Nell'invitarVi ad approvare il bilancio di esercizio di AVIO S.p.A. chiuso al 31 dicembre 2010, redatto secondo i principi contabili internazionali IFRS, chiuso con la perdita di Euro 33.495.685, Vi proponiamo il rinvio a nuovo della medesima. * * * 30 marzo 2011 per IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Il Presidente Alan Bowkett Relazione sulla gestione 49 Relazione Finanziaria Annuale 2010 BILANCIO CONSOLIDATO Bilancio Consolidato 50 Relazione Finanziaria Annuale 2010 AVIO S.p.A. SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 3.6 3.7 3.8 297.215.267 2.816.665 1.969.936.658 1.093.691.660 7.127.615 8.854.488 27.723.337 44.581.626 3.451.947.316 294.654.817 3.151.259 1.969.936.658 1.012.690.112 5.449.215 1.195.473 24.667.654 33.335.874 3.345.081.062 3.9 3.10 3.11 3.12 3.13 3.14 3.15 467.865.446 162.568.051 260.766.153 32.989.108 51.046.093 15.225.215 62.342.730 1.052.802.796 467.168.452 170.183.742 257.448.043 20.294.872 26.380.829 19.529.494 66.563.362 1.027.568.794 3.1 - 10.114.470 4.504.750.112 4.382.764.326 Nota (importi in Euro) ATTIVITA’ Attività non correnti Immobilizzazioni materiali Investimenti immobiliari Avviamento Attività immateriali a vita definita Partecipazioni Attività finanziarie non correnti Attività per imposte anticipate Altre attività non correnti Totale attività non correnti Attività correnti Rimanenze Lavori in corso su ordinazione Crediti commerciali Attività finanziarie correnti Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Attività per imposte correnti Altre attività correnti Totale attività correnti Attività non correnti possedute per la vendita TOTALE ATTIVITA’ Bilancio Consolidato 51 Relazione Finanziaria Annuale 2010 AVIO S.p.A. SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA Nota Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 (importi in Euro) PATRIMONIO NETTO Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Altre riserve Utili/(Perdite) a nuovo Risultato dell'esercizio del Gruppo Totale Patrimonio netto di Gruppo 3.16 3.17 3.18 40.000.000 720.080.000 (9.663.297) (19.988.782) (28.342.931) 702.084.990 40.000.000 720.080.000 (30.696.800) (55.770.508) 35.713.654 709.326.346 Patrimonio netto di terzi TOTALE PATRIMONIO NETTO 3.20 8.461.110 710.546.100 8.036.618 717.362.964 Passività non correnti Passività finanziarie non correnti Fondi per benefici ai dipendenti Fondi per rischi ed oneri Passività per imposte differite Altre passività non correnti Totale passività non correnti 3.21 3.22 3.23 3.24 3.25 1.595.802.296 75.888.944 64.522.501 231.189.956 511.840.152 2.479.243.849 1.636.791.620 83.977.409 43.162.342 238.309.501 415.927.728 2.418.168.600 Passività correnti Passività finanziarie correnti Quota corrente dei debiti finanziari non correnti Fondi per rischi ed oneri Debiti commerciali Anticipi per lavori in corso su ordinazione Passività per imposte correnti Altre passività correnti Totale passività correnti 3.26 3.27 3.23 3.28 3.10 3.29 3.30 66.059.889 78.923.490 59.822.901 244.732.717 458.411.770 11.610.435 395.398.961 1.314.960.163 22.615.379 93.472.981 48.724.053 242.157.329 492.435.174 10.037.677 337.790.168 1.247.232.762 - - TOTALE PASSIVITA’ 3.794.204.012 3.665.401.361 TOTALE PASSIVITA’ E PATRIMONIO NETTO 4.504.750.112 4.382.764.326 3.19 PASSIVITA’ Passività direttamente correlate ad attività non correnti possedute per la vendita Bilancio Consolidato 52 Relazione Finanziaria Annuale 2010 AVIO S.p.A. Nota Esercizio 2010 Esercizio 2009 3.31 1.752.990.687 1.702.159.316 CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO (importi in Euro) Ricavi Variazione delle rimanenze di prodotti finiti, in corso di lavorazione e semilavorati Altri ricavi operativi Consumi di materie prime Costi per servizi Costi per il personale Ammortamenti Svalutazioni e ripristini di valore Altri costi operativi Costi capitalizzati per attività realizzate internamente 3.32 3.33 3.34 3.35 3.36 3.37 3.38 3.39 RISULTATO OPERATIVO Proventi finanziari Oneri finanziari PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI Effetto valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio netto Altri proventi/(oneri) da partecipazioni PROVENTI/(ONERI) DA PARTECIPAZIONI 3.40 3.41 3.42 UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO PRIMA DELLE IMPOSTE E DELLE ATTIVITA’ CESSATE IMPOSTE SUL REDDITO UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO DA ATTIVITA’ IN FUNZIONAMENTO (12.882.742) 56.772.383 (495.011.617) (673.842.285) (267.073.779) (136.523.697) (805.115) (81.266.535) 27.996.304 (48.212.285) 42.529.076 (504.320.941) (615.266.227) (256.318.921) (130.910.393) 2.001.794 (53.861.570) 27.642.693 170.353.604 165.442.542 119.899.867 (324.317.621) (204.417.754) 129.174.282 (222.396.426) (93.222.144) 17.747.774 17.747.774 (3.486.996) (3.486.996) (16.316.376) 3.43 (10.891.761) 68.733.403 (30.126.483) (27.208.137) 38.606.919 - - UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO (27.208.137) 38.606.919 -- di cui: Soci della controllante Interessenze di pertinenza di terzi (28.342.931) 1.134.794 35.713.654 2.893.265 UTILE/(PERDITA) DA ATTIVITA’ CESSATE Bilancio Consolidato 53 Relazione Finanziaria Annuale 2010 AVIO S.p.A. Nota CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO Esercizio 2010 Esercizio 2009 (importi in Euro) UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO (A) Utili/(Perdite) su strumenti di copertura di flussi finanziari iscritti direttamente a riserva di cash flow hedge: - su cambi - su tassi - su commodities Utili/(Perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci delle società consolidate in valuta diversa dall’Euro (27.208.137) 38.606.919 3.139.259 15.896.209 380.773 3.584.444 6.532.789 - 7.021.888 (2.415.739) Effetto fiscale relativo agli Altri Utili/(Perdite) (5.339.467) (2.782.240) TOTALE ALTRI UTILI/(PERDITE), AL NETTO DEL RELATIVO EFFETTO FISCALE (B) 21.098.662 4.919.254 UTILE/(PERDITA) COMPLESSIVO DELL’ESERCIZIO (A+B) (6.109.475) 43.526.173 -- di cui: Soci della controllante Interessenze di pertinenza di terzi (7.308.354) 1.198.879 40.612.104 2.914.069 Bilancio Consolidato 54 Relazione Finanziaria Annuale 2010 AVIO S.p.A. VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO (Importi in migliaia di Euro) Altre riserve Riserva sovrapprezzo azioni Capitale sociale Patrimonio netto al 31 dicembre 2008 40.000 Riserva da conversione 720.080 (5.877) Riserva ai sensi Legge 488/ 1992 6.320 Riserva da cash flow hedge su commodities Riserva da cash flow hedge su tassi Riserva da cash flow hedge su cambi 6.061 (42.100) - Risultato dell’esercizio del Gruppo Utili (Perdite) a nuovo Totale Patrimonio netto di Gruppo Patrimo nio netto di Terzi Totale Patrimonio Netto 31.730 (87.500) 668.714 5.724 674.438 - (87.500) 87.500 - - - - - 35.714 35.714 2.893 38.607 - - - 7.335 - 7.335 Destinazione risultato esercizio precedente - - - - - - - - - - - - Utile/(Perdita) dell’esercizio Altri Utili/(Perdite): Variazioni di fair value dei derivati di copertura, al netto del relativo effetto fiscale Differenze cambio derivanti dalla conversione dei bilanci in valuta diversa dall’Euro Utile/(Perdita) complessivo del periodo - - - - 2.599 4.736 - - (2.437) - - - - - - (2.437) 20 (2.417) - - (2.437) - 2.599 4.736 - - 35.714 40.612 2.913 43.525 - - - - - - - - - - (600) (600) 40.000 720.080 (8.314) 6.320 8.660 (37.364) - (55.770) 35.714 709.326 8.037 717.363 - - - - - - - 35.714 (35.714) - - - - - - - - - - - (28.343) (28.343) 1.135 (27.208) - - - - 2.276 11.525 276 - - 14.077 - 14.077 - - 6.958 - - - - - - 6.958 64 7.022 - - 6.958 - 2.276 11.525 276 - (28.343) (7.308) 1.199 (6.109) Altri movimenti di patrimonio netto Patrimonio netto al 31 dicembre 2009 Destinazione risultato esercizio precedente Utile/(Perdita) dell’esercizio Altri Utili/(Perdite): Variazioni di fair value dei derivati di copertura, al netto del relativo effetto fiscale Differenze cambio derivanti dalla conversione dei bilanci in valuta diversa dall’Euro Utile/(Perdita) complessivo del periodo Altri movimenti di patrimonio netto Patrimonio netto al 31 dicembre 2010 - - - - - - - 67 - 67 (775) (708) 40.000 720.080 (1.356) 6.320 10.936 (25.839) 276 (19.989) (28.343) 702.085 8.461 710.546 Bilancio Consolidato 55 Relazione Finanziaria Annuale 2010 AVIO S.p.A. RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO (Importi in migliaia di Euro) 2010 ATTIVITA’ OPERATIVA Risultato del Gruppo Rettifiche per: - Quota del risultato attribuibile ad interessi di minoranza - Imposte sul reddito - (Proventi)/oneri da attività di investimento in partecipazioni - (Proventi)/oneri finanziari non attinenti l’attività operativa - Ammortamenti - Svalutazioni/(ripristini) di valore - (Plus)/minusvalenze da realizzo e conferimento di immobilizzazioni Variazione riserve del patrimonio netto: - Riserve da cash flow hedge su cambi, tassi e commodities (al lordo effetto fiscale) - Riserva da conversione (su attività operativa) Variazione netta attività e passività per strumenti derivati su cambi e commodities Variazione netta fondi per rischi e oneri Variazione netta fondi per benefici ai dipendenti Flussi di cassa dell’attività operativa prima delle variazioni di capitale di esercizio Variazioni di: - Rimanenze - Lavori in corso su ordinazione e anticipi - Crediti commerciali - Debiti commerciali - Altre attività correnti e non correnti - Altre passività correnti e non correnti Disponibilità liquide generate dall’attività operativa Imposte sul reddito corrisposte Interessi corrisposti Disponibilità liquide nette generate dall’attività operativa ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO Investimenti in: - Immobilizzazioni materiali e investimenti immobiliari - Attività immateriali a vita definita - variazione dei debiti per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale - Partecipazioni Prezzo di realizzo di immobilizzazioni Dividendi da partecipazioni Acquisizione di partecipazioni, al netto delle disponibilità liquide acquisite Disponibilità liquide impiegate nell’attività di investimento ATTIVITA’ DI FINANZIAMENTO Accensione di finanziamenti Rimborsi di finanziamenti Versamenti di capitale e riserva sovrapprezzo azioni Variazione netta patrimonio di terzi Altre variazioni di attività e passività finanziarie Disponibilità liquide generate dall’attività di finanziamento INCREMENTO/(DECREMENTO) DELLE DISPONIBILITA’ LIQUIDE NETTE E DEI MEZZI EQUIVALENTI DISPONIBILITA’ LIQUIDE NETTE E MEZZI EQUIVALENTI ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO Disponibilità liquide da variazione area di consolidamento DISPONIBILITA’ LIQUIDE NETTE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DELL’ESERCIZIO Bilancio Consolidato Nota A 2009 (28.343) 35.714 1.135 10.892 (17.748) 163.394 136.524 805 (6.829) 2.893 30.127 3.487 86.882 130.910 (2.002) 89 19.416 4.851 10.118 (2.224) 110 32.786 (7.990) (16.959) 12.246 (10.367) 309.003 280.914 (218) (26.407) (2.681) 1.619 (2.345) 38.405 8.373 317.376 (16.691) (93.730) 206.955 33.516 67.415 (44.178) (73.347) (21.759) 19.959 (18.394) 262.520 (11.196) (112.995) 138.329 (49.203) (168.733) (50.150) (77.953) 111.262 (2.730) 37.734 (1.271) (72.941) 40.547 (316) 2.010 900 (84.962) (95.751) (915) (12.703) (109.369) (76.510) (580) (1.096) (78.186) 24.645 (24.819) 26.381 20 51.200 - 51.046 26.381 56 Relazione Finanziaria Annuale 2010 AVIO S.p.A. RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO Informazioni supplementari (Importi in migliaia di Euro) Analisi dell’investimento per l’acquisizione di Avioprop S.r.l. e O.A.V. S.r.l. Fair value delle attività e passività delle società acquisite Immobilizzazioni materiali Attività immateriali a vita definita Rimanenze, lavori in corso su ordinazione e anticipi Crediti commerciali Debiti commerciali Altre attività e passività Attività per imposte anticipate Fondi per benefici ai dipendenti e per rischi e oneri Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Passività finanziarie Patrimonio netto di terzi Totale attività nette acquisite Eccedenza del corrispettivo per l’acquisizione imputata a conto economico Prezzo di acquisto pagato in aumento (diminuzione): Disponibilità liquide e mezzi equivalenti società acquisite Flusso netto impiegato nell’investimento per l’acquisizione 2010 2.368 92 479 637 (957) 232 6 (76) 9 (2.111) (204) 475 805 1.280 (9) 1.271 Nota A: Al fine di fornire una migliore rappresentazione del flusso da attività di investimento, la variazione dei debiti per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale, il cui pagamento è contrattualmente dilazionato in più esercizi, viene esposta a riduzione dei relativi investimenti inclusi nelle attività immateriali a vita definita. Bilancio Consolidato 57 Relazione Finanziaria Annuale 2010 NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO 1. INFORMAZIONI GENERALI AVIO S.p.A. (la “Società” o la “Capogruppo”) è una società per azioni regolata secondo l’ordinamento giuridico vigente in Italia e iscritta presso l’Ufficio del Registro delle Imprese di Torino, con sede legale in Torino, Strada del Drosso 145. La Società è stata costituita in data 11 dicembre 2006, con la denominazione sociale di Avio Investments S.p.A., ed è detenuta dal socio unico BCV Investments S.C.A., società di diritto lussemburghese attualmente partecipata principalmente da fondi e investitori istituzionali gestiti e controllati prevalentemente da Cinven Limited (per una quota pari a circa 81%) e da una società appartenente a Finmeccanica S.p.A. (per una quota pari a circa 14%). In data 14 dicembre 2006 la Società ha acquistato la totalità delle azioni di AvioGroup S.p.A., società capogruppo del gruppo Avio, da società appartenenti a The Carlyle Group e da Finmeccanica S.p.A., che ne detenevano il controllo rispettivamente per il 70% e per il 30% (“l’Acquisizione”). A seguito di delibera dell’assemblea straordinaria degli azionisti del 15 maggio 2007, la Società ha proceduto, con atto in data 25 luglio 2007 e con effetto giuridico, contabile e fiscale dal 1 agosto 2007, alla fusione per incorporazione di AvioGroup S.p.A., Aero Invest 2 S.r.l., Avio Holding S.p.A. e Avio S.p.A., società tutte interamente controllate direttamente o indirettamente. Inoltre, a seguito di delibera della medesima assemblea straordinaria degli azionisti, la Società ha modificato, con effetto dal 1 agosto 2007, la propria denominazione sociale in AVIO S.p.A. La Capogruppo detiene, direttamente o indirettamente, partecipazioni in tredici società controllate e in una società a controllo congiunto incluse nel presente bilancio consolidato (insieme il “Gruppo”). Il Gruppo è un gruppo leader nel settore aeronautico e della propulsione spaziale e opera con 17 sedi e stabilimenti in otto paesi in Europa, Nord America, Sud America e Asia. Le principali attività del Gruppo sono descritte nella Relazione sulla gestione. Il bilancio consolidato del Gruppo è espresso in Euro (€) in quanto questa è la valuta nella quale sono condotte la maggior parte delle operazioni del Gruppo. I prospetti della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, di Conto Economico e Conto Economico Complessivo consolidati sono espressi in unità di Euro; i prospetti delle Variazioni del Patrimonio Netto e del Rendiconto Finanziario consolidati nonché i valori riportati nelle presenti Note Esplicative sono espressi in migliaia di Euro, ove non diversamente indicato. Le attività estere sono incluse nel bilancio consolidato secondo i principi indicati nelle Note che seguono. 2. PRINCIPI CONTABILI SIGNIFICATIVI 2.1. Principi per la predisposizione del bilancio La Capogruppo è stata costituita in data 11 dicembre 2006 e per disposizione dell’atto costitutivo il primo esercizio sociale si è chiuso il 31 dicembre 2007. Pertanto il presente bilancio costituisce il quarto bilancio consolidato della Capogruppo. Ai sensi dell’articolo 3 del D.Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38, la Capogruppo ha esercitato la facoltà di adottare in via volontaria i Principi Contabili Internazionali (di seguito anche “IFRS”), emessi dell’International Accounting Standards Board (“IASB”) e adottati e omologati dalla Commissione Europea, per la predisposizione del proprio bilancio consolidato di Gruppo. Per IFRS si intendono gli International Financial Reporting Standards, i principi contabili internazionali rivisti (“IAS”), tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (“SIC”). Note Esplicative al Bilancio Consolidato 58 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Al riguardo si precisa che i principi contabili IFRS applicati nella redazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2010 sono quelli in vigore a tale data. Il bilancio consolidato redatto secondo i principi IFRS è stato predisposto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari e di altre attività e passività al fair value, nonché sul presupposto della continuità aziendale. La redazione di un bilancio conforme agli IFRS richiede l’effettuazione di alcune importanti stime contabili. Inoltre si richiede che la Direzione del Gruppo eserciti il proprio giudizio sul processo di applicazione delle politiche contabili del Gruppo. Le aree di bilancio che comportano un maggior grado di attenzione o di complessità e quelle dove le ipotesi e le stime sono significative per il bilancio consolidato sono riportate in una nota successiva. 2.2. Schemi di bilancio Il bilancio consolidato relativo all’esercizio 2010 è costituito dalla Situazione PatrimonialeFinanziaria Consolidata, dal Conto Economico Consolidato, dal Conto Economico Complessivo Consolidato, dal prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato, dal Rendiconto Finanziario Consolidato e dalle Note Esplicative. Gli schemi di bilancio utilizzati dal Gruppo prevedono: - per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata la distinta presentazione delle attività correnti e non correnti e delle passività correnti e non correnti, generalmente adottata dai gruppi industriali e commerciali; - per il Conto Economico Consolidato la classificazione dei costi basata sulla natura degli stessi, con separata evidenza dei risultati relativi alle attività cessate; - per il Conto Economico Complessivo Consolidato l’adozione della presentazione autonoma (“two-statement approach”) con indicazione degli altri utili/(perdite) al lordo del relativo effetto fiscale; - per il Rendiconto Finanziario Consolidato l’adozione del metodo indiretto. 2.3. Informazioni comparative Ai sensi dello IAS 1 il presente bilancio consolidato 2010 presenta le informazioni comparative per l’esercizio 2009. Talune voci del bilancio consolidato al 31 dicembre 2009 sono state opportunamente riclassificate per renderle omogenee con il bilancio al 31 dicembre 2010. 2.4. Principi di consolidamento Il bilancio consolidato include il bilancio della Capogruppo, delle imprese da questa direttamente o indirettamente controllate e delle imprese sulle quali il Gruppo esercita il controllo congiuntamente con altri soci, come di seguito specificato. Imprese controllate Un’impresa è considerata controllata quando il Gruppo ha il potere di determinare le politiche finanziarie e operative della medesima in modo tale da ottenere benefici dalla sua attività. I bilanci utilizzati per il consolidamento sono desunti dai bilanci approvati o predisposti dai Consigli di Amministrazione delle singole società per l'approvazione da parte delle rispettive assemblee, opportunamente adattati, ove necessario, per essere adeguati ai principi contabili di Gruppo. Le società controllate sono consolidate con il metodo dell’integrazione globale a partire dalla data in cui il Gruppo assume il controllo e fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. Qualora necessario, sono effettuate rettifiche ai bilanci delle imprese controllate per allineare i criteri contabili utilizzati a quelli adottati dal Gruppo. Vengono escluse dal consolidamento con il metodo integrale le controllate inattive, quelle per le quali il consolidamento, per specifica dinamica operativa delle stesse (quali le imprese consortili non azionarie), non produce effetti rilevanti e quelle costituenti immobilizzazioni poco significative, sia sotto il profilo dell’investimento che dei relativi valori patrimoniali ed economici. Queste imprese sono valutate con i criteri applicati per le Note Esplicative al Bilancio Consolidato 59 Relazione Finanziaria Annuale 2010 partecipazioni in altre imprese. Nel bilancio consolidato le attività e le passività, i costi e i ricavi delle imprese consolidate con il metodo dell’integrazione globale sono assunti integralmente. Il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione del patrimonio netto delle imprese partecipate attribuendo ai singoli elementi dell’attivo e del passivo il loro fair value alla data di acquisizione del controllo. Le variazioni delle quote di possesso di società controllate che non comportano acquisizione o perdita di controllo sono iscritte fra le variazioni di patrimonio netto. I crediti, i debiti, i costi e i ricavi tra le società consolidate sono eliminati. Sono altresì eliminati gli utili e le perdite di importo significativo derivanti da operazioni tra le società incluse nel consolidamento e non ancora realizzati nei confronti di terzi. Non potendo in ogni caso aumentare i valori delle attività a seguito di scritture di eliminazione di perdite non realizzate con terzi oltre il limite del loro valore netto di realizzo o valore d’uso, l’eliminazione delle perdite è operata entro tale limite. I dividendi distribuiti all’interno del Gruppo sono eliminati dal conto economico. Gli utili e le perdite non realizzati su operazioni con imprese collegate o a controllo congiunto sono eliminati in funzione della quota di partecipazione del Gruppo con le società stesse. La quota di interessenza degli azionisti di minoranza nelle attività nette e nel risultato delle controllate consolidate è identificata separatamente rispetto al patrimonio netto di Gruppo. Aggregazioni di imprese L’acquisizione di imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo dell’acquisizione. Il costo dell’acquisizione è determinato dalla sommatoria del fair value, alla data di ottenimento del controllo, delle attività date, delle passività sostenute o assunte, e degli strumenti finanziari emessi dal Gruppo in cambio del controllo dell’impresa acquisita. Gli oneri accessori alla transazione sono generalmente rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti. Le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’impresa acquisita che rispettano le condizioni per l’iscrizione secondo l’IFRS 3 - Aggregazioni di imprese sono iscritte al loro fair value alla data di acquisizione, ad eccezione delle attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come detenute per la vendita in accordo con l’IFRS 5, che sono iscritte e valutate a valori correnti meno i costi di vendita. L’avviamento derivante dall’acquisizione è iscritto come attività e valutato inizialmente al costo. L’avviamento rappresenta l’eccedenza tra la sommatoria (i) del corrispettivo trasferito, (ii) dell’importo di interessenze dei terzi, (iii) del fair value dell’eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell’impresa acquisita e il fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la sommatoria (i) del corrispettivo trasferito, (ii) dell’importo di interessenze dei terzi, (iii) del fair value dell’eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell’impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico come provento derivante dalla transazione conclusa. Le quote del patrimonio netto di interessenza di terzi, alla data di acquisizione, possono essere valutate al fair value oppure al pro-quota del valore delle attività nette riconosciute per l’impresa acquisita. La scelta del metodo di valutazione è effettuata transazione per transazione. Eventuali corrispettivi sottoposti a condizione previsti dal contratto di aggregazione aziendale sono valutati al fair value alla data di acquisizione ed inclusi nel valore dei corrispettivi trasferiti nell’aggregazione aziendale ai fini della determinazione dell’avviamento. Eventuali variazioni successive di tale fair value, che sono qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione, sono incluse nell’avviamento in modo retrospettivo. Le variazioni di fair value qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione sono quelle che derivano da maggiori informazioni su fatti e circostanze che esistevano alla data di acquisizione, ottenute durante il periodo di misurazione (che non può eccedere il periodo di un anno dall’aggregazione aziendale). Nel caso di aggregazioni aziendali avvenute per fasi, la partecipazione precedentemente detenuta dal Gruppo nell’impresa acquisita è rivalutata al fair value alla data di acquisizione del controllo e l’eventuale utile o perdita che ne consegue è rilevata nel conto economico. Eventuali valori derivanti dalla partecipazione precedentemente detenuta e rilevati negli altri utili/(perdite) complessivi sono riclassificati nel conto economico come se la partecipazione fosse stata ceduta. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 60 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Se i valori iniziali di un’aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio in cui l’aggregazione aziendale è avvenuta, il Gruppo riporta nel proprio bilancio consolidato i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione. Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data. Le aggregazioni aziendali avvenute prima del 1 gennaio 2010 sono state rilevate secondo la precedente versione dell’IFRS 3. Non sussistono restrizioni significative alla capacità delle controllate di trasferire fondi alla controllante, a titolo di pagamento di dividendi, rimborsi di prestiti o anticipazioni. Partecipazioni in joint venture Le società controllate congiuntamente con altri soci sono consolidate con il metodo proporzionale: conseguentemente le attività, le passività e il conto economico sono assunti linea per linea in misura proporzionale alla partecipazione posseduta a partire dalla data in cui inizia il controllo congiunto e fino al momento in cui lo stesso cessa di esistere. Qualora necessario, sono effettuate rettifiche ai bilanci delle imprese a controllo congiunto consolidate per allineare i criteri contabili utilizzati a quelli adottati dal Gruppo. Partecipazioni in imprese collegate Le società collegate sono quelle in cui il Gruppo esercita un’influenza notevole ma non il controllo o il controllo congiunto. Generalmente una percentuale di partecipazione compresa fra il 20% e il 50% dei diritti di voto indica l’esistenza di influenza notevole. Le società collegate nelle quali viene esercitata un’influenza notevole sono valutate con il metodo del patrimonio netto, a partire dal momento in cui inizia l’influenza notevole e fino al momento in cui tale influenza notevole cessa di esistere. In base a tale metodo il valore di carico della partecipazione è rettificato ad ogni chiusura di bilancio dalla quota di risultato della partecipata, al netto dei dividendi percepiti, dopo aver rettificato, ove necessario, i principi contabili delle società per renderli omogenei con quelli adottati dal Gruppo. L’eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante al Gruppo del valore corrente delle attività, passività e passività potenziali identificabili della collegata alla data di acquisizione è riconosciuto come avviamento. Il riconoscimento dell’avviamento alla data di acquisizione avviene in accordo a quanto descritto in precedenza al paragrafo Aggregazioni aziendali. L’avviamento è incluso nel valore di carico dell’investimento e viene considerato nel suo valore complessivo. L’intero valore contabile della partecipazione è sottoposto a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test), in presenza di indicatori di possibile riduzione di valore della partecipazione. L’eventuale perdita di valore non viene allocata alle singole attività (e in particolare all’eventuale avviamento) che compongono il valore di carico della partecipazione, ma al valore della partecipazione nel suo complesso. Pertanto, in presenza di condizioni per un successivo ripristino di valore, tale ripristino viene riconosciuto integralmente. Il minor valore del costo di acquisizione rispetto alla percentuale di spettanza del Gruppo del valore corrente delle attività, passività e passività potenziali identificabili della collegata alla data di acquisizione è accreditata a conto economico nell’esercizio dell’acquisizione. Infine, se l’eventuale quota di pertinenza del Gruppo delle perdite delle collegate eccede il valore contabile della partecipazione iscritta in bilancio, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite non è rilevata come passività, a meno che il Gruppo non abbia assunto un’obbligazione legale o implicita per la copertura delle stesse. Non vengono allineate al patrimonio netto le partecipazioni in imprese collegate ritenute non significative ai fini della rappresentazione della situazione consolidata. Partecipazioni in altre imprese Le società nelle quali il Gruppo detiene una quota di partecipazione compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto senza tuttavia esercitare un’influenza notevole e le partecipazioni in altre imprese, per le quali il fair value è di difficile determinazione, sono valutate con il metodo del costo di acquisizione o di sottoscrizione, eventualmente svalutato per perdite di valore. Infine, se l’eventuale quota di pertinenza del Gruppo delle perdite eccede il valore contabile della partecipazione iscritta in bilancio, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite non è rilevata come passività, a meno che il Gruppo non abbia assunto un’obbligazione legale o implicita per la copertura delle stesse. I dividendi ricevuti da tali imprese sono inclusi nella voce “Proventi/(oneri) da partecipazioni”. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 61 Relazione Finanziaria Annuale 2010 2.5. Operazioni in valuta estera I bilanci di ciascuna società consolidata vengono preparati nella valuta dell’ambiente economico primario in cui essa opera. Ai fini del bilancio consolidato, il bilancio di ciascuna entità estera è convertito in Euro, che è la valuta funzionale del Gruppo e la valuta di presentazione del bilancio consolidato. Le operazioni in valute diverse dall’Euro sono convertite nella valuta funzionale al cambio in vigore alla data in cui si effettua l’operazione e gli utili e le perdite di conversione che derivano dalla successiva chiusura di dette operazioni sono rilevate a conto economico. Alla data di bilancio le attività e le passività monetarie denominate in valuta diversa da quella funzionale sono convertite in Euro al cambio corrente a tale data. Le differenze positive e/o negative tra i valori adeguati al cambio in chiusura e quelli registrati in contabilità sono anch’esse rilevate a conto economico. Le attività non monetarie valutate al costo storico espresso in valuta diversa da quella funzionale non sono riconvertite al cambio corrente alla data di bilancio. Per coprire l’esposizione al rischio di cambio, il Gruppo ha stipulato contratti su strumenti derivati (si rimanda nel seguito per il dettaglio delle politiche contabili di Gruppo relativamente a tali strumenti derivati). La conversione dei bilanci di società consolidate originariamente espressi in valuta diversa dall’Euro avviene secondo il metodo del cambio di chiusura, in base al quale tutte le attività e passività sono convertite al cambio corrente di fine esercizio e le voci di conto economico al cambio medio di periodo. Nel processo di consolidamento, le differenze cambio derivanti dalla conversione delle attività e passività incluse nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria utilizzando un cambio differente da quello utilizzato per il Conto Economico sono imputate nella voce di patrimonio netto “Riserva da conversione”. In caso di cessione di una società che originariamente redige il bilancio in valuta diversa dall’Euro, il valore cumulato delle differenze di conversione iscritto a patrimonio netto concorre a formare il risultato d’esercizio. Per l’esercizio 2010 i cambi applicati ai fini della conversione in Euro dei bilanci originariamente espressi in valuta sono stati i seguenti: Valuta Dollaro USA Zloty polacco Real brasiliano Cambio corrente al 31/12/2010 Cambio medio 2010 Cambio corrente al 31/12/2009 Cambio medio 2009 1,336 3,975 2,218 1,326 3,995 2,331 1,441 4,105 n.a. 1,395 4,328 n.a. 2.6. Area di consolidamento Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 comprende i bilanci della Capogruppo, delle società italiane ed estere nelle quali la medesima detiene direttamente o indirettamente al 31 dicembre 2010 più del 50% del capitale, consolidati con il metodo integrale, e il bilancio della società Europropulsion S.A., detenuta al 50% congiuntamente ad un altro azionista, consolidata con il metodo proporzionale. L’elenco delle società incluse nell’area di consolidamento al 31 dicembre 2010 è riportato successivamente nella Nota 9. Le variazioni dell’area di consolidamento intervenute nell’esercizio 2010 sono state relative a: entrata nell’area di consolidamento della controllata AVIO do Brasil Ltda, costituita nel mese di novembre 2009 e valutata al costo nel precedente esercizio, acquisizione di una quota di partecipazione pari all’84% nella Avioprop S.r.l. (già Protocast S.r.l.), società attiva nel settore dell’additive manufacturing, nelle tecnologie di fusione e-beam e laser per materiali prevalentemente metallici e per componenti in tecno-polimeri, da parte della Capogruppo e suo consolidamento con il metodo integrale, acquisizione dell’intera quota di partecipazione nella O.A.V. Officine Alluminio Valpellice S.r.l. (di seguito indicata come “O.A.V. S.r.l.”), società attiva nel campo delle fusioni in alluminio per l’industria aeronautica, da parte della Capogruppo e suo consolidamento con il metodo integrale a partire dalla data di acquisizione del 30 settembre 2010, acquisizione delle quote residue possedute da terzi della Aviofix S.r.l. e successiva fusione per incorporazione, con effetti giuridici dal 1 ottobre 2010, ma con retrodatazione degli effetti contabili e fiscali dal 1 gennaio 2010, nella Capogruppo, Note Esplicative al Bilancio Consolidato 62 Relazione Finanziaria Annuale 2010 uscita dall’area di consolidamento di Vegaspazio S.p.A. in liquidazione, per effetto della conclusione del processo di liquidazione della società e conseguente riparto finale, avvenuto in data 20 dicembre 2010. Sono escluse dal consolidamento con il metodo integrale i bilanci delle controllate Avio India Aviation Aerospace Private Limited (acquisita nel mese di dicembre 2010 e di seguito indicata come “Avio India Private Limited”) e Avio (Beijing) Aviation and Aerodynamics Technology Co. Ltd (costituita nel mese di novembre 2010 e di seguito indicata come “Avio Beijing Ltd”), le cui partecipazioni sono valutate al costo, in quanto trattasi di società ancora inattive. La quota di interessenza degli azionisti di minoranza nei patrimoni e nel risultato delle controllate consolidate è identificata separatamente rispetto al patrimonio netto di Gruppo, esposta nella voce “Patrimonio netto di terzi”. In particolare, per la controllata DutchAero B.V., sebbene il Gruppo detenga attualmente una quota di partecipazione pari all’80% del capitale, è stato considerato, in base agli accordi contrattuali relativi all’acquisizione, effettuata nel 2005, della partecipazione che prevedono il rilascio di opzioni call e put per l’acquisto del residuo 20%, di detenere interamente la partecipazione, iscrivendo la passività stimata per l’acquisto della quota residua di capitale sociale nella voce “Altre passività non correnti” e non includendo tale quota nel patrimonio netto di terzi. Il medesimo trattamento è stato applicato anche alla controllata DutchAero Services B.V., in quanto, anche in questo caso, è stato sottoscritto un accordo tra i soci che prevede il rilascio di opzioni call e put per l’acquisto da parte del Gruppo della quota di minoranza del 19,9% detenuta da terzi. 2.7. Principi contabili e criteri di valutazione Immobilizzazioni materiali Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo di acquisizione corrisponde al prezzo pagato aumentato degli oneri accessori sostenuti fino alla messa in esercizio (al lordo di eventuali contributi ricevuti) e degli eventuali costi di smantellamento e rimozione del bene prevedibili, nonché dei costi di bonifica del sito su cui insiste il bene, ove necessari e se rispondenti alle previsioni dello IAS 37. Per i beni ricevuti in conferimento, il costo corrisponde ai valori determinati nei relativi atti sulla base delle risultanze peritali. Il costo di produzione interna include tutti i costi di costruzione sostenuti fino alla messa in esercizio, siano essi direttamente e specificatamente riferibili alle immobilizzazioni materiali oppure relativi, in generale, alle attività di fabbricazione impiegate e quindi comuni a più lavorazioni. Eventuali oneri finanziari sostenuti a fronte dell’acquisizione o produzione di immobilizzazioni materiali per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari) sono capitalizzati e ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni a cui essi si riferiscono. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati a conto economico nell’esercizio nel quale sono sostenuti. I costi sostenuti successivamente all'acquisizione (costi di manutenzione e riparazione e costi di sostituzione) sono iscritti nel valore contabile del cespite, oppure riconosciuti come cespite separato, solamente quando si ritiene che sia probabile che i benefici economici futuri associati al cespite saranno fruibili e che il costo del cespite possa essere misurato in maniera affidabile. I costi di manutenzione e riparazione o i costi di sostituzione che non presentano le caratteristiche sopra riportate sono imputati al conto economico dell’esercizio in cui vengono sostenuti. Il valore contabile lordo dei beni viene sistematicamente ripartito tra gli esercizi nel corso dei quali ne avviene l’utilizzo, mediante lo stanziamento di quote di ammortamento costanti, in relazione alla vita utile stimata ed al valore residuo dei beni. L’ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l’uso. Per i beni ricevuti in conferimento l’ammortamento viene determinato in base alla vita utile residua al momento del conferimento. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 63 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Le aliquote economico-tecniche di ammortamento utilizzate dal Gruppo sono le seguenti: Categoria Fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature industriali e commerciali Altri beni: - Mobili, dotazioni e macchine ufficio - Mezzi di trasporto - Altri beni Aliquote di ammortamento 3-10% 7-30% 25-40% 12-20% 20-25% 12-25% Nell’esercizio in cui inizia l’ammortamento del bene, questo viene calcolato in funzione del periodo di effettivo utilizzo. La vita utile è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti sono applicati in ottica prospettica. I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono attribuiti alle classi di cespiti cui si riferiscono e ammortizzati al minore tra la durata residua del contratto d’affitto o di concessione e la vita utile residua della natura di cespite cui la miglioria è relativa. I beni composti di componenti, di importo significativo, con vita utile differente sono considerati separatamente nella determinazione dell’ammortamento (component approach). Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, rientranti nell’ambito di applicazione dello IAS 17 e attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti sul Gruppo tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività del Gruppo al loro fair value o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I contratti che pur non avendo la forma legale di contratto di leasing, ma che, ai sensi di quanto specificato nell’IFRIC 4 – Determinare se un accordo contiene un leasing, contengono un leasing, vengono contabilizzati come i contratti di leasing finanziario. I terreni non sono ammortizzati. Nel caso in cui, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita di valore, l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se negli esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione viene ripristinato il valore originario ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione o il valore recuperabile, se inferiore. Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell’attività al momento della cessione o dismissione e sono imputati al conto economico dell’esercizio. Investimenti immobiliari I terreni e i fabbricati di proprietà ad uso non strettamente strumentale al normale svolgimento dell’attività operativa e posseduti al solo scopo di locazione o per l’apprezzamento del capitale investito, vengono contabilizzati al costo al netto degli ammortamenti (determinati, per i fabbricati, applicando un’aliquota costante del 3% ritenuta rappresentativa della vita utile) e di eventuali perdite per riduzione di valore cumulate. Gli investimenti immobiliari sono eliminati dal bilancio quando essi sono ceduti o quando l’investimento immobiliare è durevolmente inutilizzabile e non sono attesi benefici economici futuri dalla sua eventuale cessione. Attività immateriali Un’attività immateriale è un’attività priva di consistenza fisica e viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri ed il suo costo può essere determinato in modo attendibile. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 64 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Tra le attività immateriali viene incluso l’avviamento acquisito a titolo oneroso a seguito di un’aggregazione aziendale. Le attività immateriali a vita definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. L’ammortamento è parametrato al periodo della loro prevista vita utile e inizia quando l’attività è disponibile all’uso. La vita utile viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti sono apportati con applicazione prospettica. Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente o, più frequentemente se necessario, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test). Le attività immateriali rilevate a seguito di un’aggregazione aziendale sono iscritte separatamente dall’avviamento, se il loro fair value può essere determinato in modo attendibile. Attività immateriali a vita indefinita Avviamento L’avviamento derivante da aggregazioni aziendali è inizialmente iscritto al costo alla data di acquisizione, così come definito al precedente paragrafo Aggregazioni di imprese. L’avviamento è rilevato come attività con vita utile indefinita e non viene ammortizzato, bensì sottoposto annualmente, o più frequentemente se vi sia un’indicazione che specifici eventi o modificate circostanze indichino la possibilità di una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test). Le perdite di valore sono iscritte immediatamente a conto economico e non sono successivamente ripristinate. Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento è valutato al netto di eventuali perdite di valore cumulate. In caso di cessione di una società controllata, il valore netto dell’avviamento ad essa attribuibile è incluso nella determinazione della plusvalenza o minusvalenza da cessione. Ai fini della conduzione dell’impairment test, l’avviamento è allocato sulle singole entità generatrici dei flussi finanziari (Cash Generating Units o CGU) rappresentative delle unità di business finanziariamente indipendenti attraverso cui il Gruppo opera, individuate nelle tre Divisioni operative: Motori Aeronautici (AeroEngine), Spazio e Revisioni Civili (AvioService). Gli avviamenti iscritti alla Data di Acquisizione nei bilanci delle società consolidate e derivanti da operazioni di aggregazioni aziendali effettuate prima del 1 gennaio 2004 (data di transizione agli IFRS da parte di dette società) sono stati mantenuti ai valori risultanti in tali bilanci, corrispondenti ai valori residui derivanti dall’applicazione dei principi contabili nazionali, previa verifica e rilevazione di eventuali perdite di valore, avvalendosi dell’esenzione prevista dall’IFRS 3 (2004) Aggregazioni di imprese in sede di prima adozione degli IFRS. L’avviamento relativo a società controllate non consolidate, a società collegate o ad altre imprese, è incluso nel valore della relativa partecipazione. L’avviamento negativo originato dalle acquisizioni è imputato direttamente a conto economico. Attività immateriali a vita definita Costi per la partecipazione a programmi di collaborazione internazionale Il Gruppo sostiene dei costi in dipendenza di accordi sottoscritti per la partecipazione a programmi di collaborazione internazionale per lo sviluppo e la produzione di motori aeronautici per impiego commerciale. Tali costi sono generalmente corrisposti attraverso pagamenti dilazionati e vengono capitalizzati come attività immateriali a vita utile definita ritenendo che sussistano le condizioni richieste dallo IAS 38 per il loro riconoscimento ed in particolare il controllo dell’impresa sul bene, che ne consente la valutazione e la determinazione della relativa vita utile, l’identificabilità e l’evidenza che il loro sostenimento genererà benefici economici futuri. In particolare, le attività immateriali derivanti dalla partecipazione a programmi di collaborazione internazionale sono valutate al fair value del corrispettivo, determinato come somma dei pagamenti futuri attualizzati, classificando la contropartita di debito nella voce “Altre passività non correnti” oppure “Altre passività correnti”, successivamente adeguata in base al metodo del costo ammortizzato (amortised cost) secondo il metodo del tasso di interesse effettivo. L’ammortamento dei costi per la partecipazione a programmi di cui sopra è parametrato al periodo della prevista vita utile ed inizia a partire dall’avvio della produzione commerciale dei programmi di riferimento ed è proporzionato, Note Esplicative al Bilancio Consolidato 65 Relazione Finanziaria Annuale 2010 per il primo esercizio, al periodo di effettivo utilizzo. Le vite utili sono determinate con riferimento ad una stima prudente della durata dei programmi da cui derivano i relativi benefici economici e sono inizialmente stimate in 5, 10 o 15 anni, in base alle caratteristiche dei relativi programmi. I costi capitalizzati relativi a programmi la cui produzione non è ancora avviata non sono ammortizzati e sono mantenuti iscritti tra le attività immateriali a vita definita, previa verifica dell’assenza di perdite di valore (impairment), sulla base della redditività prospettica dei programmi di riferimento. Negli esercizi successivi alla rilevazione iniziale vengono normalmente riconosciuti dei costi aggiuntivi che sono portati in aumento del costo originario ed ammortizzati in base alla vita utile residua. L’iscrizione di tali costi addizionali tra le attività immateriali a vita utile definita avviene nell’esercizio in cui gli stessi diventano determinabili in modo attendibile. Costi di sviluppo I costi di sviluppo, relativi essenzialmente alla realizzazione di componenti e parti per motori aeronautici, sono capitalizzati se e solo se i costi possono essere determinati in modo attendibile, l’attività sviluppata è chiaramente identificabile e vi è evidenza che il loro sostenimento genererà benefici economici futuri. In particolare, ai fini della capitalizzazione rilevano l’esistenza della fattibilità tecnica e dell’intenzione di completare l’attività in modo da renderla disponibile per l’uso o vendita, l’esistenza di adeguate risorse tecniche e finanziarie per completare lo sviluppo e la vendita e l’attendibilità della valutazione dei costi attribuibili all’attività durante lo sviluppo. Soddisfatte queste condizioni i costi sono iscritti nell’attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria ed ammortizzati, a quote costanti, a partire dall’avvio della produzione commerciale dei programmi ai quali si riferiscono. L’ammortamento è proporzionato, per il primo esercizio, al periodo di effettivo utilizzo. Le vite utili sono determinate con riferimento ad una stima prudente della durata dei programmi da cui derivano i relativi benefici economici e sono inizialmente stimate in 5, 10 o 15 anni, in base alle caratteristiche dei relativi programmi. I costi di sviluppo capitalizzati relativi a programmi la cui produzione non è ancora avviata non sono ammortizzati e sono mantenuti iscritti tra le attività immateriali a vita definita, previa verifica dell’assenza di perdite di valore (impairment), sulla base della redditività prospettica dei programmi di riferimento. I costi di ricerca e quelli di sviluppo per i quali non sono rispettate le condizioni di cui sopra vengono imputati a conto economico quando sostenuti e non possono essere capitalizzati in periodi successivi. Attività per accreditamento presso la clientela Il Gruppo ha proceduto, alla Data di Acquisizione e con effetto dall’esercizio 2007, ad allocare il costo dell’Acquisizione rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili delle società acquisite ai relativi fair value a tale data. A seguito di tale processo di allocazione sono state identificate come rispondenti ai criteri richiesti per l’iscrizione, ai sensi di quanto indicato nell’IFRS 3 e nello IAS 38, le attività immateriali per accreditamento presso la clientela per partecipazione a programmi, che sono state valutate al fair value applicando un metodo di valutazione reddituale, basato sul valore attuale dei flussi di cassa futuri generati dalle attività per il periodo di vita utile prevedibile residuo, determinato applicando un tasso di attualizzazione che tiene conto sia dei possibili rischi associati alle attività sia del valore temporale del denaro. Inoltre è stato considerato nel valore delle attività il beneficio attribuibile al risparmio fiscale conseguibile da un potenziale acquirente derivante dall’ammortamento delle attività immateriali iscrivibili (tax amortisation benefits). Le attività per accreditamento presso la clientela vengono ammortizzate, in correlazione alla vita media ponderata residua dei programmi cui sono riferite, in un periodo di 15 anni. A fronte delle attività immateriali iscritte, sono state rilevate le relative imposte differite, determinate mediante applicazione delle aliquote fiscali che si prevede saranno in vigore al momento dell’imputazione a conto economico degli ammortamenti. Altre attività immateriali Le altre attività immateriali sono iscritte nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria solo se è probabile che l’uso dell’attività genererà benefici economici futuri e se il costo dell’attività può essere misurato in modo attendibile. Rispettate queste condizioni, le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto che corrisponde al prezzo pagato aumentato degli oneri accessori e, per i beni ricevuti in conferimento, ai valori determinati nei relativi atti. Il valore contabile lordo delle altre attività immateriali a vita utile definita viene sistematicamente ripartito tra gli esercizi nel corso dei quali ne avviene l’utilizzo, mediante lo stanziamento di quote Note Esplicative al Bilancio Consolidato 66 Relazione Finanziaria Annuale 2010 di ammortamento costanti, in relazione alla vita utile stimata. L’ammortamento inizia quando l’attività è disponibile per l’uso ed è proporzionato, per il primo esercizio, al periodo di effettivo utilizzo. Per le attività ricevute in conferimento l’ammortamento viene determinato in base alla vita utile residua delle medesime. Le aliquote di ammortamento utilizzate dal Gruppo sono le seguenti: Categoria Brevetti Marchi Software Aliquote di ammortamento 20% 10% 20-33% Partecipazioni Le partecipazioni in società non consolidate sono valutate secondo quanto riportato nel paragrafo “Principi di consolidamento”. Perdita di valore delle attività Il Gruppo verifica, almeno una volta all’anno, la recuperabilità del valore contabile delle immobilizzazioni materiali e delle attività immateriali al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività viene ridotto al relativo valore recuperabile. Inoltre un’attività immateriale a vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un’indicazione che l’attività possa aver subito una perdita di valore. La perdita di valore di un’attività corrisponde alla differenza tra il suo valore contabile ed il suo valore recuperabile, definito come il maggiore fra il fair value al netto dei costi di vendita e il suo valore d’uso. Il valore d’uso è calcolato come valore attuale dei flussi di cassa operativi futuri attesi, i quali escludono i flussi di cassa derivanti da attività di finanziamento. La proiezione dei flussi di cassa si basa sui piani aziendali e su presupposti ragionevoli e documentati riguardanti i futuri risultati del Gruppo e le condizioni macroeconomiche. Il tasso di sconto utilizzato considera il valore temporale del denaro e i rischi specifici del settore di appartenenza. Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, il Gruppo stima il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari (Cash Generating Unit – CGU) cui il bene appartiene. Ogniqualvolta il valore recuperabile di un’attività, o di un’unità generatrice di flussi finanziari, è inferiore al valore contabile, quest’ultimo è ridotto al valore di recupero e la perdita viene imputata a conto economico. Successivamente, se una perdita su attività diverse dall’avviamento viene meno o si riduce, il valore contabile dell’attività (o dell’unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile (che comunque non può eccedere il valore netto di carico che l’attività avrebbe avuto se non fosse mai stata effettuata la svalutazione per perdita di valore). Tale ripristino di valore è immediatamente contabilizzato a conto economico. Attività finanziarie In tale categoria sono incluse, in relazione alla scadenza originaria prevista entro o oltre i 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio: - le attività originatesi da transazioni aventi natura finanziaria diverse dagli strumenti derivati, a scadenza prefissata e da cui sono attesi pagamenti fissi o determinabili; - il fair value iniziale degli strumenti derivati; - l’effetto del successivo adeguamento a fair value degli strumenti derivati, ad eccezione delle variazioni di valore della componente di copertura degli strumenti derivati su cambi. Gli utili e le perdite di tutte le attività incluse in tale categoria sono rilevati a conto economico. Per le attività diverse dagli strumenti derivati, vengono infine effettuate valutazioni al fine di verificare se esista evidenza che un’attività finanziaria non corrente possa aver subito una perdita di valore. Se esistono evidenze oggettive, viene rilevata immediatamente a conto economico una perdita. Qualora nei periodi successivi vengano meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il Note Esplicative al Bilancio Consolidato 67 Relazione Finanziaria Annuale 2010 valore dell’attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall’applicazione del costo ammortizzato senza aver effettuato le precedenti svalutazioni. Strumenti finanziari derivati Le attività del Gruppo sono esposte primariamente a rischi finanziari da variazioni nei tassi di cambio e nei tassi di interesse, e in misura minore nei prezzi delle materie prime, a fronte dei quali vengono poste in essere operazioni su strumenti finanziari derivati. L’utilizzo di tali strumenti è regolato da politiche approvate a livello di Gruppo, che stabiliscono apposite procedure sull’utilizzo dei derivati, coerentemente con le strategie di risk management. Tutti gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, ivi inclusi quelli impliciti (embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale. Il cosiddetto split accounting prevede, infatti, che le clausole aventi natura di strumenti derivati e originanti rischi o benefici non strettamente correlati con quelli dello strumento principale debbano essere rilevati separatamente in bilancio. Gli strumenti finanziari derivati non impliciti sono utilizzati esclusivamente con l’intento di copertura. Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting solo quando, all’inizio della copertura, (i) esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura stessa, (ii) si presume che la copertura sia altamente efficace, (iii) l’efficacia può essere attendibilmente misurata e (iv) la copertura stessa risulta altamente efficace durante i diversi periodi contabili per cui è designata. Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, i seguenti trattamenti contabili vengono applicati: - Fair value hedge: se uno strumento finanziario derivato è designato come di copertura dell’esposizione alle variazioni del fair value di un’attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l’utile o la perdita derivante dalle valutazioni successive del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L’utile o la perdita sulla posta oggetto di copertura, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico; - Cash flow hedge: se uno strumento finanziario derivato è designato come di copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri di un’attività o di una passività iscritta in bilancio o di un’operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario (variazione del fair value) è rilevata nel patrimonio netto. L’utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l’operazione oggetto di copertura. Eventuali utili o perdite associate ad una copertura divenuta inefficace, sono immediatamente iscritti a conto economico. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l’operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulate (fino a quel momento iscritte a patrimonio netto) sono rilevati a conto economico nel momento in cui la relativa operazione si realizza. Se l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico. Nel caso in cui non fosse possibile applicare l’hedge accounting, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato vengono immediatamente iscritti a conto economico. Rimanenze Le rimanenze sono valutate al minore fra costo di acquisto o di produzione e valore netto di realizzo desumibile dall’andamento del mercato, definito come il prezzo di vendita stimato meno i costi di completamento previsti e le spese necessarie per realizzare la vendita. In particolare, le materie prime, i semilavorati ed i prodotti in corso di lavorazione sono iscritti inizialmente in base al costo di acquisto o di produzione. I costi di acquisto comprendono il costo pagato ai fornitori aumentato delle spese accessorie sostenute fino all’ingresso dei beni nei magazzini del Gruppo, al netto di sconti e abbuoni. I costi di produzione comprendono i costi sostenuti per portare i beni nel luogo e nello stato in cui si trovano alla data di bilancio: Note Esplicative al Bilancio Consolidato 68 Relazione Finanziaria Annuale 2010 comprendono sia i costi specifici ai singoli beni o categorie di beni, sia i costi sostenuti globalmente nelle attività utilizzate per allestirli (spese generali di produzione). La valutazione del costo delle giacenze è generalmente effettuata mediante adozione del metodo FIFO. Tale criterio di valutazione è ritenuto il più adeguato per una rappresentazione veritiera e corretta, nonché omogenea, della situazione patrimoniale ed economica del Gruppo. Il valore delle rimanenze così determinato viene poi eventualmente rettificato mediante apposito fondo svalutazione per tener conto di materiali obsoleti o di lento rigiro, in relazione alla loro possibile utilità e realizzo futuro. I terreni di proprietà della controllata SE.CO.SV.IM. S.r.l. (di seguito indicata come “Secosvim”) inclusi nelle rimanenze di magazzino e destinati ad essere venduti nel normale svolgimento delle attività aziendali sono valutati al minore fra il costo di acquisto e il valore netto di realizzo desumibile dal mercato. Lavori in corso su ordinazione I lavori in corso su ordinazione (o contratti di costruzione) si riferiscono a contratti stipulati specificamente per la costruzione di un bene o di una combinazione di beni strettamente connessi o interdipendenti per ciò che riguarda la loro progettazione, tecnologia e funzione o la loro utilizzazione finale. Principalmente sono relativi ad attività di sviluppo e di produzione nei settori dello spazio e dei motori aeronautici militari. Quando il risultato di un contratto di costruzione può essere stimato con attendibilità, i lavori in corso su ordinazione sono valutati secondo il metodo della percentuale di completamento applicata al corrispettivo globale contrattuale, secondo il quale i costi, i ricavi ed il relativo margine sono riconosciuti in base all’avanzamento dell’attività produttiva. Per la determinazione della percentuale di completamento si adotta il criterio economico del rapporto fra costi di produzione già sostenuti e costi preventivi totali dell’intera opera (cost-to-cost), sulla base di stime aggiornate alla data di bilancio. Periodicamente vengono effettuati aggiornamenti delle assunzioni che sono alla base delle valutazioni. Le variazioni al contratto, le revisioni prezzi e gli incentivi sono inclusi nella misura in cui essi sono stati concordati con il committente. Gli eventuali effetti economici sono contabilizzati nell’esercizio in cui vengono effettuati gli aggiornamenti. Quando il risultato di un contratto di costruzione non può essere stimato con attendibilità, i ricavi riferibili alla relativa commessa sono rilevati solo nei limiti dei costi di commessa sostenuti che probabilmente saranno recuperati. I costi di commessa sono rilevati come spese nell’esercizio nel quale essi sono sostenuti. Viene inoltre tenuto conto degli oneri da sostenere dopo la chiusura della commessa e di quelli a fronte di perdite prevedibili mediante accantonamenti ai fondi rischi; in particolare eventuali perdite sui contratti vengono rilevate a conto economico nella loro interezza nel momento in cui divengono note. I lavori in corso su ordinazione sono esposti nell’attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria al netto degli acconti fatturati ai clienti. L’analisi viene effettuata per singola commessa: se il valore della singola commessa è superiore agli acconti, la differenza positiva è classificata nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria nella voce in esame; nel caso in cui il valore della singola commessa risulti inferiore agli acconti, la differenza negativa è classificata nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria nella voce “Anticipi per lavori in corso su ordinazione”. Crediti commerciali I crediti sono inizialmente iscritti al fair value, che corrisponde al valore nominale, e successivamente rettificati, per adeguarli al presunto valore di realizzo, tramite l’iscrizione di un fondo svalutazione. Tale fondo svalutazione è commisurato sia all’entità dei rischi relativi a specifici crediti, sia all’entità del rischio generico di mancato incasso incombente sulla generalità dei crediti, prudenzialmente stimato in base all’esperienza del passato ed al grado di equilibrio finanziario noto della generalità dei debitori. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 69 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Qualora la riscossione del corrispettivo fosse differita oltre i normali termini commerciali praticati ai clienti, il credito viene sottoposto ad attualizzazione e successivamente valutato al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell’interesse effettivo. Eventuali operazioni di cessione di crediti mediante operazioni di factoring possono essere di tipo pro-solvendo o pro-soluto; alcune cessioni pro-soluto implicano il mantenimento di una significativa esposizione all’andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti. Questo tipo di operazioni non rispetta i requisiti richiesti dallo IAS 39 per l’eliminazione dal bilancio delle attività, dal momento che non è stata trasferita la sostanzialità di tutti i relativi rischi e benefici. Di conseguenza, i crediti ceduti attraverso operazioni di factoring che non rispettano i requisiti per l’eliminazione stabiliti dallo IAS 39 rimangono iscritti nel bilancio, pur se legalmente risultano ceduti. In contropartita viene contabilizzata una passività finanziaria di pari importo inclusa nella voce “Passività finanziarie correnti”. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Comprendono denaro e valori in cassa, depositi bancari a pronti ed altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti prontamente in denaro e che sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore. Gli scoperti di conto corrente sono portati a riduzione delle disponibilità liquide solo ai fini della redazione del rendiconto finanziario. Attività destinate alla vendita Tale voce è destinata ad includere le attività non correnti (o gruppi di attività in dismissione) il cui valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l’utilizzo continuativo. Le attività destinate alla vendita sono valutate, secondo quanto stabilito dall’IFRS 5, al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi presunti di vendita. Passività finanziarie In tale voce sono classificate le passività di natura finanziaria, nella parte non corrente, e gli scoperti di conto corrente, nella parte a breve, nonché quei debiti correnti e non correnti che, seppur sorti in relazione ad operazioni di natura commerciale o comunque non finanziaria, sono stati negoziati a condizioni particolari, in quanto si è inteso porre in essere un’operazione di finanziamento rendendo di fatto tali debiti finanziari. I debiti finanziari correnti e non correnti sono inizialmente iscritti al fair value, al netto dei costi di transazione sostenuti, e successivamente valutati al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. La quota dei debiti finanziari non correnti esigibile entro dodici mesi dalla data di chiusura del bilancio viene classificata nella voce “Quota corrente dei debiti finanziari non correnti”. Fondi per benefici ai dipendenti I dipendenti delle società del Gruppo fruiscono di benefici successivi al rapporto di lavoro, che possono essere piani pensionistici a contribuzione definita oppure a benefici definiti, e di altri benefici a lungo termine, secondo le condizioni e pratiche locali dei paesi in cui tali società operano. Benefici successivi al rapporto di lavoro Il trattamento contabile dei piani pensionistici e degli altri benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro dipende dalla natura degli stessi. I piani a contribuzione definita sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali le società del Gruppo versano contribuzioni fisse ad un’entità giuridicamente distinta su base obbligatoria, contrattuale o volontaria senza che esistano obbligazioni legali o implicite ad effettuare versamenti aggiuntivi se l’entità non dovesse detenere attività sufficienti per pagare tutti Note Esplicative al Bilancio Consolidato 70 Relazione Finanziaria Annuale 2010 i benefici pensionistici maturati relativi all’attività lavorativa svolta nell’esercizio corrente e in quelli precedenti. I contributi da versare sono rilevati a conto economico sulla base del principio della competenza e classificati tra i costi del personale. I piani a benefici definiti sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro diversi dai piani a contribuzione definita. L’obbligazione di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici definiti ed il relativo costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali indipendenti utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method), in funzione di uno o più fattori quali l’età, gli anni di servizio e la retribuzione futura prevista. Gli utili e le perdite attuariali relative a piani a benefici definiti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o da modifiche delle condizioni del piano sono rilevati pro-quota a conto economico per la rimanente vita lavorativa media dei dipendenti che partecipano al piano, se e nei limiti in cui il loro valore netto non rilevato al termine dell’esercizio precedente eccede il maggiore valore tra il 10% del valore attuale della passività relativa al piano e il 10% del fair value delle attività al suo servizio, ove esistenti (attraverso l’applicazione del cosiddetto “metodo del corridoio”). Le passività per benefici successivi al rapporto di lavoro rilevate in bilancio rappresentano il valore attuale delle passività per i piani a benefici definiti rettificate per tener conto degli utili e delle perdite attuariali non rilevati e ridotte del fair value delle attività a servizio del piano, se esistenti. Eventuali attività nette determinate applicando questo calcolo sono iscritte fino a concorrenza delle perdite attuariali e del costo relativo a prestazioni pregresse non riconosciuti precedentemente, oltre al valore attuale dei rimborsi disponibili e delle riduzioni delle contribuzioni future al piano. I costi relativi ai piani a benefici definiti sono classificati tra i costi del personale ad eccezione dei costi relativi all’incremento del valore attuale dell’obbligazione derivanti dall’avvicinarsi del momento del pagamento dei benefici che sono classificati fra gli oneri finanziari. Il trattamento di fine rapporto (“TFR”) delle società italiane era considerato sino al 31 dicembre 2006 un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata profondamente modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (“Legge Finanziaria 2007”) e successivi Decreti e Regolamenti. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1 gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita. In conseguenza, le quote di TFR maturate successivamente a tale data assumono la natura relativa ai piani a contribuzione definita, con esclusione, pertanto, di componenti di stima attuariale nella determinazione del costo di competenza. Le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 rimangono valutate quali piani a benefici definiti secondo procedimenti attuariali, escludendo, però, nel calcolo la componente relativa ai futuri incrementi salariali. Altri benefici a lungo termine Gli altri benefici a lungo termine hanno un trattamento contabile analogo a quello dei piani a benefici definiti, ad eccezione del fatto che gli utili e le perdite attuariali sono interamente riconosciuti a conto economico nell’esercizio in cui si determinano, quindi senza applicazione del “metodo del corridoio”. Fondi per rischi ed oneri Il Gruppo rileva fondi rischi ed oneri quando ha un’obbligazione attuale, legale o implicita, a fronte di un evento passato, nei confronti di terzi ed è probabile che si renderà necessario l’impiego di risorse del Gruppo per adempiere l’obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione stessa. Gli accantonamenti sono stanziati sulla base della miglior stima dei costi richiesti per adempiere all’obbligazione alla data del bilancio. Se l’effetto è rilevante, l’accantonamento viene attualizzato e il suo incremento dovuto al trascorrere del tempo viene successivamente rilevato a Conto Economico negli oneri finanziari. Nel caso di cause legali, l’ammontare dei fondi viene determinato sulla base delle valutazioni dei rischi al fine di determinare la probabilità, la tempistica e gli importi coinvolti. In caso di passività per oneri futuri di smantellamento, rimozione e bonifica relative ad attività materiali, il fondo è rilevato in contropartita all’attività cui si riferisce; la rilevazione dell’onere a Note Esplicative al Bilancio Consolidato 71 Relazione Finanziaria Annuale 2010 conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento dell’immobilizzazione materiale al quale l’onere stesso si riferisce. I fondi sono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio ed eventualmente rettificati per riflettere la miglior stima corrente; eventuali variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta. I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono menzionati nelle Note Esplicative senza procedere ad alcuno stanziamento. Debiti commerciali I debiti commerciali le cui scadenze rientrano nei normali termini commerciali non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale ritenuto rappresentativo del valore di estinzione. I debiti commerciali sono iscritti fra le passività correnti, salvo i casi in cui il Gruppo abbia il diritto contrattuale di estinguere le proprie obbligazioni oltre i 12 mesi dalla data di bilancio. Debiti per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 Tali debiti sono iscritti in bilancio al loro valore nominale e sono classificati nelle voci di bilancio “Altre passività non correnti” e “Altre passività correnti”. Riconoscimento dei ricavi I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che al Gruppo affluiranno dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono iscritti per competenza al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante, al netto dell’imposta sul valore aggiunto e di resi, sconti, abbuoni e premi. I ricavi per la vendita di beni vengono riconosciuti quando il Gruppo ha trasferito all’acquirente i rischi significativi ed i benefici connessi alla proprietà dei beni, momento generalmente coincidente con la spedizione. I ricavi per le prestazioni di servizi sono rilevati con riferimento allo stadio di completamento dell’attività, sulla base di medesimi criteri previsti per i lavori in corso su ordinazione. Inoltre, qualora il risultato della prestazione di servizi non possa essere attendibilmente stimato, i ricavi vengono rilevati solo nella misura i cui i costi relativi saranno recuperabili. I ricavi includono anche le variazioni dei lavori in corso su ordinazione relativi a commesse di durata pluriennale che sono riconosciute in base allo stato avanzamento lavori rapportato al prezzo di vendita (come più ampiamente descritto nella nota relativa ai Lavori in corso su ordinazione). Gli interessi attivi sono rilevati in applicazione del principio della competenza temporale, sulla base dell’importo finanziato e del tasso di interesse effettivo applicabile, che rappresenta il tasso che sconta gli incassi futuri stimati lungo la vita attesa dell’attività finanziaria per riportarli al valore di carico contabile dell’attività stessa. Dividendi ricevuti I dividendi delle società non consolidate sono rilevati nell’esercizio in cui si stabilisce il diritto degli azionisti a riceverne il pagamento. Contributi I contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che il Gruppo rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi sono generalmente rilevati a conto economico con un criterio Note Esplicative al Bilancio Consolidato 72 Relazione Finanziaria Annuale 2010 sistematico lungo il periodo in cui si rilevano i costi ad essi correlati. In particolare, i contributi ottenuti a fronte di investimenti in attivo fisso e costi di sviluppo capitalizzati vengono iscritti nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, nelle voci “Altre passività non correnti” o “Altre passività correnti” e vengono imputati a conto economico in correlazione alla residua durata dell’ammortamento dei cespiti e delle attività cui si riferiscono. Qualora il contributo venga riconosciuto in un esercizio successivo a quello in cui i cespiti o le attività immobilizzate sono entrati in ammortamento, la quota di contributi relativi agli esercizi precedenti viene iscritta a conto economico tra gli altri proventi. Il trattamento contabile dei benefici derivanti da un eventuale finanziamento pubblico ottenuto ad un tasso agevolato è assimilato a quello dei contributi pubblici. Tale beneficio è determinato all’inizio del finanziamento come differenza tra il valore contabile iniziale del finanziamento (fair value più i costi direttamente attribuibili all’ottenimento del finanziamento) e quanto incassato ed è rilevato successivamente a conto economico in accordo con le regole previste per la rilevazione dei contributi pubblici. Crediti d’imposta per attività di ricerca e sviluppo I crediti d’imposta per di attività di ricerca e sviluppo (Legge 296/2007 e successive modificazioni) sono contabilizzati in bilancio nella misura in cui si ritiene recuperabile e utilizzabile il credito d’imposta. Tali crediti sono inizialmente rilevati in contropartita della voce “Altre passività non correnti” o “Altre passività correnti” ed imputati a conto economico, in dipendenza della diversa tipologia di costi oggetto di agevolazione, in relazione alla percentuale di completamento dei lavori in corso su ordinazione cui hanno concorso i costi a fronte dei quali è stato determinato il credito spettante o alla rilevazione a conto economico dei costi per attività di ricerca e sviluppo. Costi I costi sono contabilizzati nel rispetto del principio della competenza e nella prospettiva di continuità aziendale delle società del Gruppo, al netto dell’imposta sul valore aggiunto e di resi, sconti, abbuoni e premi. Gli accantonamenti sono iscritti in bilancio con le modalità descritte nella nota relativa ai Fondi rischi ed oneri. Gli interessi passivi sono rilevati in applicazione del principio della competenza temporale, sulla base dell’importo finanziato e del tasso di interesse effettivo applicabile. Imposte Le imposte sul reddito sono costituite dalle imposte correnti e dalle imposte anticipate e differite. Le imposte correnti sono calcolate sul risultato imponibile stimato dell’esercizio e sono determinate in base alla normativa tributaria vigente nei diversi paesi in cui le società del Gruppo operano. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico, poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. La passività per imposte correnti è calcolata utilizzando le aliquote vigenti alla data di bilancio. Le imposte anticipate e differite sono le imposte che ci si aspetta di recuperare o di pagare sulle differenze temporanee fra il valore contabile delle attività e delle passività di bilancio e il corrispondente valore fiscale utilizzato nel calcolo dell’imponibile fiscale, contabilizzate secondo il metodo della passività di stato patrimoniale. Le passività fiscali differite sono generalmente rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili, mentre le attività fiscali differite sono rilevate nella misura in cui si ritenga probabile che vi saranno risultati fiscali imponibili in futuro che consentano l’utilizzo delle differenze temporanee deducibili. Tali attività e passività non sono rilevate se le differenze temporanee derivano da avviamento o dall’iscrizione iniziale (non in operazioni di aggregazioni di imprese) di altre attività o passività in operazioni che non hanno influenza né sul risultato contabile né sul risultato imponibile. Il beneficio fiscale derivante dal riporto a nuovo di perdite fiscali è rilevato quando e nella misura in cui sia ritenuta probabile la disponibilità di redditi imponibili futuri a fronte dei quali tali perdite possano essere utilizzate. Vengono inoltre Note Esplicative al Bilancio Consolidato 73 Relazione Finanziaria Annuale 2010 determinate le imposte consolidamento. differite o anticipate relative alle più significative rettifiche di Le passività fiscali differite sono rilevate sulle differenze temporanee imponibili relative a partecipazioni in imprese controllate, collegate e a controllo congiunto, ad eccezione dei casi in cui il Gruppo sia in grado di controllare l’annullamento di tali differenze temporanee e sia probabile che queste ultime non si annulleranno nel prevedibile futuro. Il valore di carico delle attività fiscali differite è rivisto ad ogni data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile l’esistenza di sufficienti redditi imponibili tali da consentire in tutto o in parte il recupero di tali attività. Le imposte anticipate e differite sono calcolate in base alle aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, al momento del realizzo dell’attività o dell’estinzione della passività. Le imposte correnti e differite sono imputate direttamente al conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci rilevate direttamente a patrimonio netto, nel qual caso anche le relative imposte sono imputate al patrimonio netto. Le attività e le passività fiscali differite sono compensate quando vi è un diritto legale a compensare le imposte correnti attive e passive, quando sono relative alla medesima società e quando si riferiscono ad imposte dovute alla medesima autorità fiscale e il Gruppo intende liquidare le attività e le passività fiscali correnti su base netta. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce “Attività per imposte anticipate”, se passivo, alla voce “Passività per imposte differite”. Distribuzione dei dividendi I dividendi pagabili dal Gruppo sono rappresentati come movimento di patrimonio netto e iscritti nelle passività correnti nell’esercizio in cui la distribuzione è approvata dall’assemblea degli azionisti. 2.8. Gestione del rischio Rischio di credito Il Gruppo presenta diverse concentrazioni di rischio di credito in funzione della natura delle attività svolte e dei mercati di riferimento, peraltro mitigata dal fatto che l’esposizione creditoria è suddivisa su un ampio numero di controparti e clienti. Ciononostante, nel complesso, i crediti commerciali manifestano un rischio di concentrazione nel mercato dell’Unione Europea e in quello Nord Americano. I crediti commerciali sono contabilizzati al netto della svalutazione determinata sulla base del rischio di inadempienza della controparte, determinato considerando le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente e considerando altresì i dati storici. Rischio di liquidità Il rischio di liquidità cui è soggetto il Gruppo può sorgere dalle difficoltà ad ottenere, a condizioni economiche, le risorse finanziarie a supporto delle attività operative nella giusta tempistica. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall’altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità e degli impieghi finanziari. I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono monitorati e gestiti centralmente nell’ottica di garantire tempestivamente un efficace reperimento delle risorse finanziarie o un adeguato investimento delle disponibilità liquide. L'attuale contesto generale dell’economia, dei mercati in cui opera il Gruppo e di quelli finanziari richiede un’attenta gestione del rischio liquidità e in tal senso particolare attenzione è posta alle azioni tese a generare risorse finanziarie con la gestione operativa e al conseguimento di un sufficiente livello di liquidità disponibile per adempiere alle obbligazioni cui il Gruppo è tenuto. Il management ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall’attività operativa e di finanziamento, consentiranno al Gruppo di soddisfare i Note Esplicative al Bilancio Consolidato 74 Relazione Finanziaria Annuale 2010 propri bisogni derivanti dalla attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza. Rischio di cambio e rischio di tasso di interesse Il Gruppo è soggetto al rischio di mercato derivante dalla fluttuazione dei cambi delle valute, in quanto opera in un contesto internazionale in cui le transazioni sono condotte in diverse valute, e dei tassi di interesse. L’esposizione al rischio di cambio del Gruppo deriva sia dalla distribuzione geografica delle attività industriali del Gruppo rispetto alla distribuzione geografica dei mercati in cui vende i propri prodotti, sia dall’utilizzo di fonti esterne di finanziamento in valuta. Il Gruppo è esposto al rischio di tasso di interesse in particolar modo con riferimento alle passività finanziarie a tasso variabile. La variazione dei tassi di interesse potrebbe avere un impatto positivo o negativo sul risultato economico del Gruppo. Il Gruppo valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di cambio e dei tassi di interesse e gestisce tali rischi attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari derivati, secondo quanto stabilito nelle proprie politiche di gestione dei rischi. Nell’ambito di tali politiche l’uso di strumenti finanziari derivati è riservato alla gestione dell’esposizione alle fluttuazioni dei cambi e dei tassi di interesse connessi con i flussi monetari e con le poste patrimoniali attive e passive e non sono consentite attività con intento speculativo. Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati designandoli a copertura dei flussi di cassa con l’obiettivo di predeterminare: - il tasso di interesse su parte dei finanziamenti e debiti a tasso variabile (gli strumenti utilizzati sono sostanzialmente interest rate swap); - il tasso di cambio a cui le transazioni previste denominate in valuta saranno rilevate, o quantomeno fissarne il limite inferiore (gli strumenti utilizzati sono sostanzialmente currency option e forward). In tutti i casi in cui i derivati stipulati a copertura del rischio cambio e del rischio interesse sono designati come strumenti di copertura ai fini dello IAS 39, il Gruppo documenta in modo formale, a partire dall'inizio della copertura stessa, la relazione di copertura tra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, gli obiettivi della gestione del rischio e la strategia perseguita nell'effettuare la copertura. Il Gruppo documenta altresì la valutazione dell'efficacia dello strumento di copertura nel compensare le variazioni nei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto. Tale valutazione è effettuata all'inizio della copertura e in misura continuativa per tutta la sua durata. Le controparti di tali contratti sono primarie istituzioni finanziarie. Ulteriori informazioni qualitative e quantitative sui rischi finanziari a cui il Gruppo è soggetto sono riportate nella Nota 6. 2.9. Uso di stime La redazione del bilancio e delle relative Note Esplicative richiede l’effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sul valore delle attività e delle passività iscritte, sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio e sull’importo dei ricavi e dei costi di periodo. Le stime sono utilizzate in diverse aree, quali il fondo svalutazione crediti, il fondo obsolescenza magazzino, gli ammortamenti, le perdite di valore delle attività, i benefici per i dipendenti, le imposte sul reddito, gli altri fondi rischi e per determinare i costi complessivi di commessa ed il relativo stato di avanzamento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell’incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente dal Gruppo in base alle migliori conoscenze dell’attività del Gruppo stesso e degli altri fattori ragionevolmente desumibili dalle circostanze attuali. Gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico. L’attuale situazione macroeconomica internazionale, che interessa anche talune aree di business in cui opera il Gruppo, ha comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l’andamento futuro caratterizzate da incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio od in quelli successivi, di risultati diversi da quanto stimato, che quindi potrebbero Note Esplicative al Bilancio Consolidato 75 Relazione Finanziaria Annuale 2010 richiedere rettifiche, ad oggi chiaramente non stimabili né prevedibili, al valore contabile delle relative voci di bilancio. Le assunzioni e le stime riguardano principalmente la redditività attesa su cui si basa la recuperabilità del valore di carico delle attività non correnti (in particolare dell’avviamento) e delle attività per imposte anticipate. 2.10 Nuovi principi contabili Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati a partire dal bilancio 2010 I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2010. IFRS 3 (2008) – Aggregazioni aziendali. In accordo con le regole di transizione del principio, il Gruppo ha adottato l’IFRS 3 (rivisto nel 2008) – Aggregazioni aziendali, in modo prospettico, alle aggregazioni aziendali avvenute a partire dal 1 gennaio 2010. La versione aggiornata dell’IFRS 3 ha introdotto importanti modifiche riguardanti principalmente: la disciplina delle acquisizioni per fasi di società controllate; la facoltà di valutare al fair value eventuali interessenze di pertinenza di terzi acquisite in un’acquisizione parziale; l’imputazione a conto economico di tutti i costi connessi all’aggregazione aziendale e la rilevazione alla data di acquisizione dei corrispettivi sottoposti a condizione. Acquisizione per fasi di una controllata Nel caso di acquisizione per fasi di una società controllata, l’IFRS 3 (2008) stabilisce che si realizza un’aggregazione aziendale solo nel momento in cui è acquisito il controllo e che, in questo momento, tutte le attività nette identificabili della società acquisita devono essere valutate al fair value; le interessenze di pertinenza di terzi devono essere valutate sulla base del loro fair value oppure sulla base della quota proporzionale del fair value delle attività nette identificabili della società acquisita (metodo già consentito dalla precedente versione dell’IFRS 3). In un’acquisizione per fasi del controllo di una partecipata, la partecipazione precedentemente detenuta, sino a quel momento contabilizzata secondo quanto indicato dallo IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione, oppure secondo lo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate o secondo lo IAS 31 – Partecipazioni in joint ventures, deve essere trattata come se fosse stata venduta e riacquisita alla data in cui si acquisisce il controllo. Tale partecipazione deve pertanto essere valutata al suo fair value alla data di acquisizione e gli utili e le perdite conseguenti a tale valutazione devono essere rilevati nel conto economico. Inoltre, ogni valore precedentemente rilevato nel patrimonio netto come altri utili/(perdite) complessivi, che dovrebbe essere imputato a conto economico a seguito della cessione dell’attività cui si riferisce, deve essere riclassificato nel conto economico. L’avviamento o il provento derivanti dall’acquisizione del controllo di un’impresa controllata devono essere determinati come sommatoria tra il prezzo corrisposto per l’ottenimento del controllo, il valore delle interessenze di pertinenza di terzi (valutate secondo uno dei metodi consentiti dal principio), il fair value della partecipazione di minoranza precedentemente detenuta, al netto del fair value delle attività nette identificabili acquisite. Secondo la precedente versione del principio l’acquisizione del controllo per fasi era rilevata transazione per transazione, come una serie di acquisizioni separate che generavano complessivamente un avviamento determinato come la somma degli avviamenti generati dalle singole transazioni. Oneri accessori alla transazione L’IFRS 3 (2008) prevede che gli oneri accessori alle operazioni di aggregazione aziendale siano rilevati a conto economico nel periodo in cui sono sostenuti. Secondo la precedente versione del principio tali oneri erano inclusi nella determinazione del costo di acquisizione delle attività nette della società acquisita. Nel 2010 l’applicazione di tale modifica, in relazione alle operazioni perfezionatesi nell’esercizio, ha comportato l’iscrizione a conto economico di costi accessori non significativi. Rilevazione dei corrispettivi sottoposti a condizione L’IFRS 3 (2008) prevede che i corrispettivi sottoposti a condizione siano considerati parte del prezzo di trasferimento delle attività nette acquisite e che siano valutati al fair value alla data di Note Esplicative al Bilancio Consolidato 76 Relazione Finanziaria Annuale 2010 acquisizione. Analogamente, se il contratto di aggregazione prevede il diritto alla restituzione di alcune componenti del prezzo al verificarsi di alcune condizioni, tale diritto è classificato come attività dall’acquirente. Eventuali successive variazioni del fair value devono essere rilevate a rettifica del trattamento contabile originario solo se esse sono determinate da maggiori o migliori informazioni circa tale fair value e se si verificano entro 12 mesi dalla data di acquisizione; tutte le altre variazioni devono essere rilevate a conto economico. Nell’esercizio tale modifica del principio IFRS 3 (2008) non ha determinato impatti contabili. La precedente versione del principio prevedeva che i corrispettivi sottoposti a condizione fossero rilevati alla data di acquisizione solo se il loro pagamento era ritenuto probabile e il loro ammontare poteva essere determinato in modo attendibile. Ogni variazione successiva al valore di tali corrispettivi era inoltre sempre rilevata a rettifica dell’avviamento. IAS 27 (2008) – Bilancio consolidato e separato. Le modifiche allo IAS 27 riguardano principalmente il trattamento contabile di transazioni o eventi che modificano le quote di interessenza in società controllate e l’attribuzione delle perdite della controllata alle interessenze di pertinenza di terzi. In accordo con le regole di transizione del principio, il Gruppo ha adottato tali modifiche allo IAS 27 in modo prospettico. Lo IAS 27 (2008) stabilisce che, una volta ottenuto il controllo di un’impresa, le transazioni in cui la controllante acquisisce o cede ulteriori quote di minoranza senza modificare il controllo esercitato sulla controllata sono delle transazioni con i soci e pertanto devono essere riconosciute a patrimonio netto. Ne consegue che il valore contabile della partecipazione di controllo e delle interessenze di pertinenza di terzi devono essere rettificati per riflettere la variazione di interessenza nella controllata e ogni differenza tra l’ammontare della rettifica apportata alle interessenze di pertinenza di terzi ed il fair value del prezzo pagato o ricevuto a fronte di tale transazione è rilevata direttamente nel patrimonio netto ed è attribuita ai soci della controllante. Non vi saranno rettifiche al valore dell’avviamento ed utili o perdite rilevati nel conto economico. Gli oneri accessori derivanti da tali operazioni devono, inoltre, essere iscritti a patrimonio netto in accordo con quanto richiesto dallo IAS 32 al paragrafo 35. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicabili dal 1 gennaio 2010 e non rilevanti per il Gruppo I seguenti emendamenti, improvement ed interpretazioni, efficaci dal 1 gennaio 2010, disciplinano fattispecie e casistiche non presenti all’interno del Gruppo alla data del presente bilancio, ma che potrebbero avere effetti contabili su transazioni o accordi futuri: - Improvement 2008 all’IFRS 5 – Attività non correnti destinate alla vendita e attività operative cessate. La modifica apportata stabilisce che se un’impresa è impegnata in un piano di cessione che comporti la perdita del controllo su una partecipata, tutte le attività e passività della controllata devono essere riclassificate tra le attività destinate alla vendita, anche se dopo la cessione l’impresa deterrà ancora una quota partecipativa minoritaria nella controllata. - Emendamenti allo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate e allo IAS 31 – Partecipazioni in joint ventures, conseguenti alle modifiche apportate allo IAS 27. Gli emendamenti stabiliscono che, alla perdita dell’influenza notevole o del controllo congiunto, le eventuali partecipazioni residue devono essere valutate a fair value. Inoltre deve essere riconosciuta a conto economico ogni differenza tra il fair value dell’investimento residuo, i proventi derivanti dalla cessione di parte dell’investimento e il valore di carico dell’investimento alla data in cui sono persi l’influenza notevole o il controllo congiunto. - Improvement agli IAS/IFRS (2009): IFRS 2- Pagamenti basati su azioni. L’emendamento ha chiarito che il conferimento di un ramo d’azienda per la formazione di una joint venture o l’aggregazione di imprese o rami d’azienda in entità a controllo congiunto non ricadono nell’ambito di applicabilità dell’IFRS 2. IFRS 5 – Attività non correnti disponibili per la vendita e attività operative cessate. L’emendamento ha chiarito che l’IFRS 5 e gli altri IFRS che fanno specifico riferimento ad attività non correnti (o gruppi di attività) classificate come disponibili per la vendita o Note Esplicative al Bilancio Consolidato 77 Relazione Finanziaria Annuale 2010 come attività operative cessate stabiliscono tutta l’informativa necessaria per questo genere di attività o di operazioni. IFRS 8 – Settori operativi. L’emendamento richiede che le imprese forniscano il valore del totale delle attività per ciascun settore oggetto di informativa, se tale valore è fornito periodicamente al più alto livello decisionale operativo. L’informazione era in precedenza richiesta anche in mancanza di tale condizione. IAS 1 – Presentazione del bilancio. A seguito dell’emendamento, ai fini della classificazione come corrente / non corrente di una passività diviene irrilevante la presenza di un’opzione di conversione correntemente esercitabile in strumenti di patrimonio netto. IAS 7 – Rendiconto finanziario. L’emendamento richiede che solo i flussi di cassa che risultino nel riconoscimento di attività nella situazione patrimoniale-finanziaria possano essere classificati come derivanti da attività di investimento. IAS 17 – Leasing. A seguito delle modifiche si applicheranno anche ai terreni in locazione le condizioni generali previste dallo IAS 17 ai fini della classificazione del contratto come leasing finanziario o operativo, indipendentemente dall’ottenimento del titolo di proprietà al termine del contratto. IAS 36 – Riduzione del valore di attività. L’emendamento richiede che ogni unità operativa o gruppo di attività operative sulle quali il goodwill è allocato ai fini del test di impairment non abbia dimensioni maggiori di un segmento operativo, così come definito dal paragrafo 5 dell’IFRS 8, prima dell’aggregazione consentita dal paragrafo 12 del medesimo IFRS sulla base di caratteristiche economiche similari o di altri elementi di similitudine. IAS 38 – Attività immateriali. L’emendamento ha stabilito che esistono sufficienti informazioni per valutare il fair value di un’attività immateriale acquisita nel corso di un’aggregazione di impresa se essa è separabile o è originata da diritti contrattuali o legali. L’emendamento ha inoltre chiarito le tecniche di valutazione da utilizzarsi comunemente per valutare il fair value delle attività immateriali per le quali non esiste un mercato attivo di riferimento. IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione. l’emendamento restringe l’eccezione di non applicabilità contenuta nel paragrafo 2(g) dello IAS 39 ai contratti forward tra un acquirente e un azionista venditore ai fini della vendita di un’impresa ceduta in un’aggregazione aziendale a una futura data di acquisizione, qualora il completamento dell’aggregazione aziendale non dipenda da ulteriori azioni di una delle due parti, ma solo dal trascorrere di un congruo periodo di tempo. L’emendamento chiarisce invece che ricadono nell’ambito di applicabilità dello IAS 39 i contratti di opzione (siano o meno essi attualmente esercitabili) che consentono a una delle due parti di avere il controllo sul realizzarsi o meno di eventi futuri e il cui esercizio comporterebbe il controllo di un‘impresa. L’emendamento chiarisce inoltre che le penali implicite per l’estinzione anticipata di prestiti, il prezzo delle quali compensa il soggetto prestatore della perdita degli ulteriori interessi, devono essere considerate strettamente correlate al contratto di finanziamento che le prevede, e pertanto non devono essere contabilizzate separatamente. Infine, l’emendamento chiarisce che gli utili o perdite su di uno strumento finanziario coperto devono essere riclassificati da patrimonio netto a conto economico nel periodo in cui il flusso di cassa atteso coperto ha effetto sul conto economico. IFRIC 9 – Rideterminazione del valore dei derivati impliciti. L’emendamento esclude dall’ambito di applicabilità dell’IFRIC 9 i derivati impliciti in contratti acquisiti nel corso di aggregazioni aziendali al momento della formazione di imprese a controllo congiunto o di joint venture. - Emendamento all’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni: pagamenti basati su azioni di Gruppo regolati per cassa. L’emendamento chiarisce l’ambito di applicazione dell’IFRS 2 e le relazioni esistenti tra questo ed altri principi contabili. In conseguenza di ciò, lo IASB ha ritirato l’IFRIC 8 e l’IFRIC 11. - IFRIC 17 – Distribuzione di attività non liquide ai soci. L’interpretazione chiarisce che un debito per dividendi deve essere riconosciuto quando i dividendi sono stati appropriatamente autorizzati e che tale debito deve essere valutato al fair value delle attività nette che saranno utilizzate per il suo pagamento. L’impresa deve riconoscere a conto economico la differenza tra il dividendo pagato e il valore netto contabile delle attività utilizzate per il pagamento. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 78 Relazione Finanziaria Annuale 2010 - IFRIC 18 – Trasferimento di attività dai clienti. L’interpretazione chiarisce il trattamento contabile da adottare se l’impresa stipula un contratto in cui riceve da un proprio cliente un’attività materiale che dovrà utilizzare per collegare il cliente ad una rete o per fornirgli un determinato accesso alla fornitura di beni e servizi. - Emendamento allo IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione – Elementi qualificabili per la copertura. L’emendamento chiarisce l’applicazione del principio per la definizione del sottostante oggetto di copertura in situazioni particolari. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo In data 8 ottobre 2009, lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 32 – Strumenti finanziari: Presentazione: Classificazione dei diritti emessi al fine di disciplinare la contabilizzazione per l’emissione di diritti di opzione (o warrant) denominati in valuta diversa da quella funzionale dell’emittente. In precedenza tali diritti erano contabilizzati come passività da strumenti finanziari derivati; l’emendamento invece richiede che, a determinate condizioni, tali diritti siano trattati come componenti di patrimonio netto nel bilancio dell’emittente a prescindere dalla valuta nella quale il prezzo di esercizio è denominato. L’emendamento in oggetto è applicabile dal 1 gennaio 2011 in modo retrospettivo. In data 4 novembre 2009 lo IASB ha emesso una versione rivista dello IAS 24 – Informativa di bilancio sulle parti correlate che semplifica il tipo di informazioni richieste nel caso di transazioni con parti correlate controllate dallo Stato e chiarisce la definizione di parti correlate. Il principio è applicabile dal 1 gennaio 2011. In data 12 novembre 2009 lo IASB ha pubblicato i primi capitoli del principio IFRS 9 – Strumenti finanziari sulla classificazione e valutazione delle attività finanziarie applicabile dal 1 gennaio 2013. Questa pubblicazione rappresenta la prima parte di un processo per fasi che ha lo scopo di sostituire interamente lo IAS 39. Il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie per determinarne il criterio di valutazione sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Inoltre, il nuovo principio prevede un unico metodo di determinazione delle perdite di valore per attività finanziarie. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione del nuovo principio. In data 26 novembre 2009 lo IASB ha emesso un emendamento minore all’IFRIC 14 – Versamenti anticipati a fronte di una clausola di contribuzione minima dovuta consentendo alle società che versano anticipatamente una contribuzione minima dovuta di riconoscerla come un’attività. L’emendamento è applicabile dal 1 gennaio 2011. In data 26 novembre 2009 l’IFRIC ha emesso l’interpretazione IFRIC 19 – Estinzione di una passività attraverso emissione di strumenti di capitale, che fornisce le linee guida circa la rilevazione dell’estinzione di una passività finanziaria attraverso l’emissione di strumenti di capitale. L’interpretazione stabilisce che se un’impresa rinegozia le condizioni di estinzione di una passività finanziaria ed il suo creditore accetta di estinguerla attraverso l’emissione di azioni dell’impresa, allora le azioni emesse dalla società diventano parte del prezzo pagato per l’estinzione della passività finanziaria e devono essere valutate al fair value; la differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta ed il valore iniziale degli strumenti di capitale emessi deve essere imputato a conto economico nel periodo. L’interpretazione è applicabile dal 1 gennaio 2011. In data 6 maggio 2010 lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (“Improvement”) che saranno applicabili dal 1 gennaio 2011; di seguito vengono citate quelle che comporteranno un cambiamento nella presentazione, riconoscimento e valutazione delle poste di bilancio, tralasciando invece quelle che determineranno solo variazioni terminologiche o cambiamenti editoriali con effetti minimi in termini contabili, o quelle che hanno effetto su principi o interpretazioni non applicabili dal Gruppo Avio: Note Esplicative al Bilancio Consolidato 79 Relazione Finanziaria Annuale 2010 - - - IFRS 3 (2008) – Aggregazioni aziendali: l’emendamento chiarisce che le componenti di interessenze di pertinenza di terzi che non danno diritto ai possessori a ricevere una quota proporzionale delle attività nette della controllata devono essere valutate al fair value o secondo quanto richiesto dai principi contabili applicabili. Inoltre, il Board ha approfondito il tema dei piani di pagamento basati su azioni che sono sostituiti nell’ambito di un’aggregazione aziendale, aggiungendo una guida specifica per chiarirne il trattamento contabile. IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative: la modifica enfatizza l’interazione tra le informazioni integrative di tipo qualitativo e quelle di tipo quantitativo richieste dal principio circa la natura e la portata dei rischi inerenti gli strumenti finanziari. Inoltre, è stata eliminata la richiesta di informativa circa le attività finanziarie che sono scadute ma che sono state rinegoziate o svalutate e quella relativa al fair value dei collateral. IAS 1 – Presentazione del bilancio: con la modifica è richiesto che la riconciliazione delle variazioni di ogni componente di patrimonio netto sia presentata nelle note oppure negli schemi di bilancio. La prassi contabile adottata dal Gruppo è già allineata a quanto richiesto nell’improvement. In data 7 ottobre 2010 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti al principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni aggiuntive, applicabile per i periodi contabili che avranno inizio a partire dal 1 luglio 2011. Gli emendamenti sono stati emessi con l’intento di migliorare la comprensione delle transazioni di trasferimento delle attività finanziarie, inclusa la comprensione dei possibili effetti derivanti da qualsiasi rischio rimasto in capo all’impresa che ha trasferito tali attività. Gli emendamenti inoltre richiedono maggiori informazioni nel caso in cui un ammontare sproporzionato di tali transazioni sia posto in essere alla fine di un periodo contabile. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione degli emendamenti. In data 20 dicembre 2010 lo IASB ha emesso un emendamento minore allo IAS 12 – Imposte sul reddito che richiede all’impresa di valutare le imposte differite derivanti da un’attività in funzione del modo in cui il valore contabile di tale attività sarà recuperato (attraverso l’uso continuativo oppure attraverso la vendita). Conseguentemente a tale emendamento il SIC-21 – Imposte sul reddito – Recuperabilità di un’attività non ammortizzabile rivalutata non sarà più applicabile. L’emendamento è applicabile dal 1 gennaio 2012. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione dell’emendamento appena descritto. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 80 Relazione Finanziaria Annuale 2010 3. COMPOSIZIONE, COMMENTO E VARIAZIONI DELLE PRINCIPALI VOCI E ALTRE INFORMAZIONI ATTIVITA’ NON CORRENTI 3.1. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI I valori delle immobilizzazioni materiali sono esposti in bilancio al netto dei fondi di ammortamento e di svalutazione, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Terreni Fabbricati Impianti e macchinario Impianti e macchinario in leasing Attrezzature industriali e commerciali Altri beni Immobilizzazioni in corso e acconti Totale Al 31/12/2009 Valori netti a bilancio Valori lordi Fondi Fondi ammortamento svalutazione Valori netti a bilancio Valori lordi Fondi Fondi ammortamento svalutazione 29.913 - - 29.913 29.913 - - 29.913 160.435 (48.211) (11.405) 100.819 154.969 (42.809) (11.494) 100.666 287.543 (182.443) (6.927) 98.173 287.107 (167.125) (7.278) 112.704 10.515 (5.616) - 4.899 10.515 (4.212) - 6.303 131.379 (88.371) (4.208) 38.800 96.378 (67.368) (4.208) 24.802 57.345 (34.377) (1.833) 21.135 49.387 (30.607) (1.835) 16.945 3.476 - - 3.476 680.606 (359.018) (24.373) 297.215 3.322 631.591 - - (312.121) (24.815) 3.322 294.655 La voce impianti e macchinario in leasing comprende alcuni beni, principalmente impianti, legalmente di proprietà di fornitori e iscritti tra le immobilizzazioni materiali in quanto rispondenti ai requisiti indicati nell’IFRIC 4 per la rilevazione di un’attività sottostante a un contratto contenente un leasing, con iscrizione in contropartita di un corrispondente debito finanziario per leasing. La voce immobilizzazioni in corso ed acconti si riferisce, al 31 dicembre 2010, agli investimenti in corso di completamento per 3.476 migliaia di Euro, relativi principalmente ad impianti e macchinari. Le variazioni dell’esercizio nei valori lordi delle immobilizzazioni materiali sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro): Valori lordi Terreni Fabbricati Impianti e macchinario Impianti e macchinario in leasing Attrezzature industriali e commerciali Altri beni Immobilizzazioni in corso e acconti Totale Al 31/12/2009 Incrementi Diminuzioni per dismissioni Riclassifiche ed altre variazioni Adeguamento cambi Variaz. area consolidamento Al 31/12/2010 29.913 154.969 5.446 (91) 18 93 - 29.913 160.435 287.107 17.102 (1.489) (18.546) 661 2.708 287.543 10.515 - - - - - 10.515 96.378 49.387 16.418 9.184 (868) (2.328) 19.195 15 109 1.015 147 72 131.379 57.345 3.322 631.591 1.053 49.203 (4.776) (1.038) (356) 101 1.979 38 2.965 3.476 680.606 Le variazioni dell’area di consolidamento sono relative consolidamento integrale di Avioprop S.r.l. e O.A.V. S.r.l. Note Esplicative al Bilancio Consolidato all’acquisizione e conseguente 81 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Nel corso dell’esercizio 2010, le variazioni intervenute nei fondi ammortamento sono state le seguenti (importi in migliaia di Euro): Fondi ammortamento Terreni Fabbricati Impianti e macchinario Impianti e macchinario in leasing Attrezzature industriali e commerciali Altri beni Totale Al 31/12/2009 Ammortamenti Diminuzioni per dismissioni Riclassifiche ed altre variazioni 42.809 5.344 (2) - 60 - 48.211 167.125 23.185 (1.029) (7.660) 264 558 182.443 4.212 1.404 - - - - 5.616 67.368 14.373 (760) 7.304 72 14 88.371 30.607 312.121 4.522 48.828 (1.585) (356) 808 1.204 25 597 34.377 359.018 (3.376) Adeguamento Variaz. area cambi consolidamento Al 31/12/2010 Gli ammortamenti stanziati nell'esercizio sono stati calcolati in relazione alla vita utile stimata ed alla obsolescenza economico-tecnica subita dai cespiti. Per i beni derivanti da conferimento è stata considerata la vita utile residua alla data di conferimento. Tale impostazione, in linea con la sostanziale continuità dell’attività aziendale, è ritenuta prudenziale e rappresentativa della vita economico-tecnica dei beni oggetto di conferimento. Le variazioni dell’area di consolidamento sono relative consolidamento integrale di Avioprop S.r.l. e O.A.V. S.r.l. all’acquisizione e conseguente Le variazioni intervenute nei fondi svalutazione nel corso dell’esercizio 2010 sono di seguito indicate (importi in migliaia di Euro): Fondi svalutazione Terreni Fabbricati Impianti e macchinario Impianti e macchinario in leasing Attrezzature industriali e commerciali Altri beni Totale Al 31/12/2009 11.494 7.278 4.208 1.835 24.815 Svalutazioni Diminuzioni per dismissioni Ripristini di valore Al 31/12/2010 - (89) (351) (2) - 11.405 6.927 4.208 1.833 - (442) - 24.373 In applicazione della metodologia prevista dallo IAS 36, a fronte della presenza di indicatori di perdita per riduzione durevole di valore delle attività immobilizzate della Divisione AvioService dedicate alle attività di revisione motori civili, era emersa, negli esercizi precedenti, a seguito della determinazione del valore recuperabile (valore in uso) della corrispondente unità generatrice di cassa (CGU - Cash Generating Unit), la necessità di svalutare le relative immobilizzazioni materiali attraverso l’iscrizione di un apposito fondo. Dall’effettuazione dell’impairment test alla data del 31 dicembre 2010 non è più scaturita la necessità di procedere a svalutazione dei nuovi investimenti 2010, mentre sono state mantenute le svalutazioni apportate in precedenza. Al 31 dicembre 2010 sulle immobilizzazioni del Gruppo, congiuntamente con gli investimenti immobiliari, risultano costituite garanzie reali, rappresentate da ipoteche su immobili per un valore nominale di 216.500 migliaia di Euro e da privilegio speciale su impianti e macchinario per un valore nominale di 76.397 migliaia di Euro, a fronte dei finanziamenti ottenuti; inoltre, determinate immobilizzazioni risultano soggette ad alcune restrizioni di disponibilità in dipendenza delle clausole di contratti di finanziamento o di agevolazioni pubbliche ricevute. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 82 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Attività non correnti possedute per la vendita Al 31 dicembre 2010 non risultano iscritte attività non correnti possedute per la vendita, che risultavano invece nel bilancio al 31 dicembre 2009 per 10.114 migliaia di Euro. Tale importo era riferito alle immobilizzazioni dello stabilimento di Acerra oggetto di cessione perfezionata nel mese di febbraio 2010. La cessione ha determinato l’iscrizione di una plusvalenza lorda pari a 4.885 migliaia di Euro inclusa nella voce del conto economico “Altri ricavi operativi”. 3.2. INVESTIMENTI IMMOBILIARI I valori degli investimenti immobiliari sono esposti in bilancio al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Fondi ammortamento Valori lordi Terreni Immobili e fabbricati Totale Valori netti a bilancio Al 31/12/2009 Fondi ammortamento Valori lordi Valori netti a bilancio 1.570 2.959 (1.712) 1.570 1.247 1.626 2.959 (1.434) 1.626 1.525 4.529 (1.712) 2.817 4.585 (1.434) 3.151 - - Gli investimenti immobiliari si riferiscono ad alcuni terreni, immobili e fabbricati nel comprensorio di Colleferro (Roma) di proprietà della controllata Secosvim (svolgente prevalentemente attività di gestione immobiliare nei confronti di società del Gruppo e anche di terzi) dati in locazione a terzi. I proventi iscritti nel 2010 per tali locazioni immobiliari sono stati pari a 428 migliaia di Euro. Le variazioni dell’esercizio, rispettivamente nei valori lordi e nei fondi di ammortamento, sono illustrate nei prospetti che seguono (importi in migliaia di Euro): Valori lordi Terreni Immobili e fabbricati Totale Fondi ammortamento Terreni Immobili e fabbricati Totale Al 31/12/2009 Incrementi Diminuzioni Al 31/12/2010 Riclassifiche 1.626 - (56) - 1.570 2.959 4.585 - (56) - 2.959 4.529 Al 31/12/2009 Ammortamenti 1.434 1.434 Diminuzioni 278 278 - Al 31/12/2010 Riclassifiche - - 1.712 1.712 Le diminuzioni dell’esercizio si riferiscono all’operazione di conferimento eseguita il 1 marzo 2010 nella Termica Colleferro S.p.A. e riguardano il terreno per la costruzione della nuova centrale termoelettrica nel comprensorio di Colleferro. Al 31 dicembre 2010 sugli investimenti immobiliari del Gruppo, congiuntamente con le immobilizzazioni materiali, risultano costituite garanzie reali per un valore nominale di 216.500 migliaia di Euro a fronte dei finanziamenti ottenuti; inoltre, determinate immobilizzazioni risultano soggette ad alcune restrizioni di disponibilità in dipendenza delle clausole dei contratti di finanziamento. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 83 Relazione Finanziaria Annuale 2010 3.3. AVVIAMENTO L’avviamento risulta iscritto a bilancio per un importo pari a 1.969.937 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010, invariato rispetto al 31 dicembre 2009. L’avviamento include: - un importo pari a 991.292 migliaia di Euro, derivante dalla contabilizzazione dell’Acquisizione, quale differenza tra il costo complessivo della stessa e il fair value delle attività e passività rilevate, al netto dell’allocazione di parte del costo come attività immateriali per accreditamento presso la clientela per partecipazione a programmi (671.338 migliaia di Euro) e del relativo effetto fiscale (210.800 migliaia di Euro); - un importo pari a 978.132 migliaia di Euro, risultante iscritto a tale titolo nei bilanci delle società consolidate alla Data di Acquisizione e derivante quasi totalmente dal conferimento effettuato nel 2003 in Avio S.p.A. e da acquisti di rami d’azienda effettuati dalla medesima società; - un importo pari a 513 migliaia di Euro, iscritto nell’anno 2008 e corrisposto a Comau S.p.A. in relazione all’acquisizione del ramo d’azienda inerente all’attività di manutenzione impianti industriali. Come indicato nella Nota 2.7. - Principi contabili e criteri di valutazione, l’avviamento non viene ammortizzato ma eventualmente svalutato per perdite di valore. Il Gruppo verifica la recuperabilità dell’avviamento almeno annualmente, o più frequentemente nel caso vi siano indicazioni di potenziali perdite di valore, attraverso apposite valutazioni (impairment test) su ciascuna unità generatrice di cassa (CGU - Cash Generating Unit). Le CGU identificate dal Gruppo per il monitoraggio dell’avviamento coincidono con il livello di aggregazione delle attività rappresentato dai settori operativi individuati ai sensi dell’IFRS 8 - Settori operativi e corrispondono alle tre Divisioni operanti nei rispettivi settori di attività: AeroEngine, Spazio e AvioService. L’avviamento è stato allocato alla CGU AeroEngine per 1.749 milioni di Euro e alla CGU Spazio per 221 milioni di Euro. L’avviamento è stato sottoposto a impairment test con riferimento alla data di bilancio e l’esito di questo non ha fatto emergere la necessità di apportare una svalutazione ai valori contabili dell’avviamento iscritto in bilancio al 31 dicembre 2010. La recuperabilità dei valori iscritti viene verificata confrontando il capitale investito netto (valore contabile) delle singole CGU con il relativo valore recuperabile (valore in uso). Il valore recuperabile dell’avviamento è dato dalla determinazione del valore in uso, inteso come il valore attuale dei flussi di cassa operativi che derivano dalle previsioni incluse nel piano predisposto dal Gruppo per gli anni 2011-2015, estrapolati per i sei anni successivi (2016-2021), per tenere in considerazione le caratteristiche del ciclo di vita del business del Gruppo, sulla base di tassi di crescita di medio/lungo termine che tengono conto delle previsioni di crescita del settore aerospaziale in tale periodo. Tali flussi di cassa sono poi attualizzati utilizzando tassi di sconto rappresentativi delle correnti valutazioni di mercato del costo del denaro e che tengono conto dei rischi specifici dell’attività del Gruppo. I flussi di cassa sono stati stimati in base alle previsioni del piano pluriennale approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 15 dicembre 2010 per il periodo 2011-2015; per i periodi successivi dal 2016 al 2021 sono state adottate proiezioni sulla base di un tasso di crescita pari al 3,5% per la CGU AeroEngine e al 3% per la CGU Spazio. Per la determinazione del terminal value sono stati normalizzati i flussi di cassa previsti per l’ultimo anno di proiezione (2021) con il metodo della perpetuity, ipotizzando una crescita del 2% dei flussi di cassa attesi a partire dal 2022. Il tasso medio di sconto (costo medio ponderato del capitale) utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di cassa è stato, al netto delle imposte, pari al 10,04% (10,59% nel precedente esercizio). E’ opportuno, infine, precisare che le stime ed i dati di piano cui sono applicati i parametri prima indicati sono determinati dal management sulla base dell’esperienza passata e delle attese circa gli sviluppi dei mercati in cui il Gruppo opera. A tal fine si segnala che l’attuale situazione macroeconomica internazionale e i possibili riflessi economico-finanziari, in particolare sull’andamento dei tassi di cambio delle valute, principalmente del dollaro, potrebbero presentare scenari di incertezza nel conseguimento degli obiettivi e livelli di attività considerati nel piano, senza peraltro determinare il sorgere di situazioni di impairment dell’avviamento iscritto in bilancio. Tuttavia la stima del valore recuperabile dell’avviamento richiede discrezionalità e uso di stime da parte del management e, pur considerando che i cicli di produzione e commercializzazione dei Note Esplicative al Bilancio Consolidato 84 Relazione Finanziaria Annuale 2010 prodotti sono caratterizzati da archi temporali di durata significativa che consentono quindi recuperi su eventuali slittamenti degli obiettivi di piano, non si può escludere che si verifichi una perdita di valore dell’avviamento in periodi futuri a causa di cambiamenti di scenario ad oggi non prevedibili. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un’ulteriore verifica dell’esistenza di perdite di valore sono oggetto di costante monitoraggio da parte del management del Gruppo. Il Gruppo ha effettuato un’analisi di sensitivity simulando una variazione (ritenuta rappresentativa) dei parametri significativi dell’impairment test: in particolare, per quanto concerne il tasso di crescita relativo ai periodi di piano esplicito (fino al 2021) è stata ipotizzata una variazione in diminuzione di 50 basis point, mentre uno scostamento in aumento di 50 basis point è stato preso in considerazione con riferimento al tasso di attualizzazione dei flussi di cassa. Sulla base delle suddette condizioni, il valore recuperabile delle CGU AeroEngine e Spazio risulterebbe comunque superiore al valore contabile. 3.4. ATTIVITA’ IMMATERIALI A VITA DEFINITA La composizione delle singole voci è indicata nel prospetto seguente (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Costi di sviluppo in ammortamento Costi di sviluppo in corso di completamento Totale costi di sviluppo Costi partecipazione a programmi di collaborazione internazionale Attività per accreditamento presso la clientela per partecipazione a programmi Concessioni, licenze, marchi e diritti simili Diritti di brevetti industriali Altre Immobilizzazioni in corso e acconti Totale Al 31/12/2009 Valori lordi Fondi ammortamento Fondi svalutazione 319.389 (137.971) - 73.861 - 393.250 Valori lordi Fondi ammortamento Fondi svalutazione Valori netti a bilancio 181.418 232.408 (116.896) - 115.512 - 73.861 135.001 - - 135.001 (137.971) - 255.279 367.409 (116.896) - 250.513 420.794 (82.595) - 338.199 282.132 ( 63.052) - 219.080 671.338 (179.023) - 492.315 671.338 (134.268) - 537.070 22.876 (19.506) 3.370 20.197 (17.720) - 2.477 340 (6) 334 18.095 (11.607) 17.125 (11.258) (2.317) 3.550 (2.317) Valori netti a bilancio 4.171 24 - - 24 - - - - 1.526.717 (430.708) (2.317) 1.093.692 1.358.201 (343.194) (2.317) 1.012.690 I costi di sviluppo sono riferiti alla progettazione e sperimentazione di nuovi componenti di motori aeronautici essenzialmente per impiego commerciale. L'ammortamento di tali costi viene effettuato in quote costanti in relazione alla vita utile, stimata inizialmente in 5, 10 o 15 anni, dei programmi cui sono riferiti a partire dall’avvio della produzione commerciale di ogni singolo programma. La voce relativa ai costi per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale è costituita dagli oneri sorti a carico del Gruppo in dipendenza di accordi sottoscritti per la partecipazione a programmi di collaborazione internazionale per lo sviluppo di motori aeronautici per impiego commerciale. L'ammortamento di tali oneri viene effettuato in quote costanti in relazione alla vita utile, stimata inizialmente in 5, 10 o 15 anni, dei programmi cui sono riferiti a partire dall’avvio della produzione commerciale di ogni singolo programma. Con riferimento ai costi di sviluppo in corso di completamento e a taluni costi per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale, che non sono soggetti ad ammortamento in quanto riferiti a programmi per i quali non è ancora avviata la produzione, la relativa iscrivibilità tra le Note Esplicative al Bilancio Consolidato 85 Relazione Finanziaria Annuale 2010 immobilizzazioni immateriali a vita definita (previa verifica di assenza di condizioni di impairment) è supportata dalle previsioni di redditività dei programmi di riferimento. Le attività per accreditamento presso la clientela per partecipazione a programmi sono relative alla identificazione di tali intangibili effettuata in sede di allocazione del costo dell’Acquisizione, valutati al fair value sulla base del valore attuale dei benefici futuri attesi da tali attività e ammortizzati in un periodo di 15 anni sulla base della vita utile media dei programmi cui sono relativi. Il valore lordo delle attività è riferibile per 610,1 milioni di Euro a programmi della Divisione AeroEngine e per 61,2 milioni di Euro a programmi della Divisione Spazio. Nella voce relativa a concessioni, licenze, marchi e diritti simili sono essenzialmente compresi costi per acquisizione di licenze per uso software. In applicazione della metodologia prevista dallo IAS 36, a fronte della presenza di indicatori di perdita di valore delle attività immobilizzate della Divisione AvioService, era emersa, negli esercizi precedenti, a seguito della determinazione del valore recuperabile (valore in uso) della corrispondente unità generatrice di cassa (CGU - Cash Generating Unit), la necessità di svalutare le relative attività immateriali attraverso l’iscrizione di un apposito fondo, stanziato in sede di transizione agli IFRS per 1.439 migliaia di Euro e successivamente nell’esercizio 2009 per 878 migliaia di Euro. Dall’effettuazione dell’impairment test alla data del 31 dicembre 2010 non è scaturita la necessità di procedere a svalutazione degli investimenti effettuati nell’ esercizio 2010, mentre permangono le svalutazioni apportate in precedenza, pari a 2.317 migliaia di Euro in totale. Le variazioni dell’esercizio nei valori lordi, sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro): Valori lordi Costi di sviluppo in ammortamento Costi di sviluppo – in corso di completamento Totale costi di sviluppo Costi per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale Attività per accreditamento presso la clientela per partecipazione a programmi Concessioni, licenze, marchi e diritti simili Diritti di brevetti industriali Altre Immobilizzazioni in corso e acconti Totale Incrementi Riclassifiche Diminuzioni Adeguamento cambi Variazione area consolidamento Al 31/12/2010 232.408 11.128 76.300 (454) - 7 319.389 135.001 15.160 (76.300) - - 73.861 367.409 26.288 - (454) - 7 393.250 282.132 138.662 - - - - 420.794 671.338 - - - - - 671.338 20.197 2.503 - - 109 67 22.876 - 340 - - - - 340 17.125 916 - - (3 ) 57 18.095 24 - - - - 24 168.733 - (454) 106 131 1.526.717 Al 31/12/2009 1.358.201 - L’incremento dell’anno nella voce costi per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale è dovuto essenzialmente alla sottoscrizione di nuovi accordi di partecipazione e collaborazione avvenuta nel corso del 2010. Le variazioni dell’area di consolidamento sono relative all’acquisizione e conseguente consolidamento integrale di Avioprop S.r.l. e O.A.V. S.r.l. Le variazioni dell’esercizio nei fondi ammortamento sono state le seguenti (importi in migliaia di Euro): Note Esplicative al Bilancio Consolidato 86 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Fondi ammortamento Costi di sviluppo in ammortamento Costi di sviluppo – in corso di completamento Totale costi di sviluppo Costi per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale Attività per accreditamento presso la clientela per partecipazione a programmi Concessioni, licenze, marchi e diritti simili Diritti di brevetti industriali Altre Immobilizzazioni in corso e acconti Totale Ammortamenti Riclassifiche Diminuzioni Adeguamento cambi Variazione area consolidamento Al 31/12/2010 116.896 21.084 - (11) - 2 137.971 - - - - - - - 116.896 21.084 - (11) - 2 137.971 63.052 19.543 - - - - 82.595 134.268 44.755 - - - - 179.023 17.720 1.711 - - 66 9 19.506 Al 31/12/2009 - 6 - - - - 6 11.258 319 - - 2 28 11.607 343.194 87.418 - (11) 68 39 430.708 - - Su alcune attività immateriali relative a titoli di proprietà industriale (marchi e brevetti) iscritte nella categoria concessioni, licenze, marchi e diritti simili, è stato costituito diritto di pegno a fronte dei finanziamenti ottenuti e le stesse risultano soggette ad alcune restrizioni di disponibilità in dipendenza delle clausole dei contratti di finanziamento. 3.5. PARTECIPAZIONI La consistenza e il dettaglio delle singole partecipazioni con i rispettivi valori di carico sono esposti nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Quota Valore a bilancio di Gruppo Imprese controllate - Avio Beijing Ltd - Avio India Private Limited - AVIO do Brasil Ltda Totale controllate 100,00% 100,00% 100,00% 1.200 2 - Al 31/12/2009 Quota Valore a bilancio di Gruppo 100,00% 1.202 20 20 Imprese collegate - ASPropulsion Capital N.V. Termica Colleferro S.p.A. Atla S.r.l. Eurojet Turbo G.m.b.H. Turbo-Union Ltd. Consorzi diversi Totale collegate Altre imprese - Altre società - Consorzi diversi Totale altre imprese Totale Note Esplicative al Bilancio Consolidato 49,00% 40,00% 21,00% 20,04% 1.030 2.178 156 1 5 49,00% 40,00% 30,00% 21,00% 20,04% 1.030 278 3.752 156 1 24 3.370 5.241 2.464 92 2.556 7.128 113 76 189 5.450 87 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Le variazioni intervenute nell’esercizio 2010 sono esposte nella sottostante tabella (importi in migliaia di Euro): DisinvestiValori al Svalutazioni Incrementi menti 31/12/2009 Imprese controllate Imprese collegate Altre imprese Totale 20 5.241 189 5.450 1.202 1.900 2.678 5.780 (3.755) (3.755) Diminuzioni Riclassifiche Valori al per e altre consolidamento 31/12/2010 rettifiche integrale (327) (327) (16) 16 - (20) (20) 1.202 3.370 2.556 7.128 La società Avio Beijing Ltd è stata costituita nel mese di novembre 2010 ed è attualmente ancora inattiva. Il valore della partecipazione corrisponde al capitale sociale delle controllata, che al 31 dicembre 2010 risulta essere versato per 50 migliaia di Euro, mentre la restante porzione di 1.150 migliaia di Euro, sottoscritta e non versata al 31 dicembre 2010, è esposta come debito nella voce Altre passività correnti (Nota 3.30). La società Avio India Private Limited è stata acquisita nel mese di dicembre 2010 ed è tuttora inattiva. Entrambe le partecipazioni sono state iscritte al costo, come indicato nella Nota 2.6. – Area di consolidamento. Le partecipazioni nelle società collegate sono valutate al costo di acquisizione o di sottoscrizione, ritenendo le stesse non rilevanti ai fini della rappresentazione della situazione consolidata del Gruppo. Peraltro la valutazione al patrimonio netto non comporterebbe un effetto significativo rispetto alla valutazione al costo. Con riferimento alle partecipazioni in società collegate, le variazioni dell’esercizio hanno riguardato: - l’aumento della partecipazione in Termica Colleferro S.p.A. per 1.900 migliaia di Euro, mediante conferimento del ramo d’azienda, concernente la produzione e distribuzione di utilities alle società del comprensorio industriale di Colleferro, eseguito dalla controllata Secosvim S.r.l.; - la cessione della quota di partecipazione detenuta in Atla S.r.l. avvenuta nel mese di agosto 2010 per un corrispettivo di 21.500 migliaia di Euro; - la dismissione della quota di partecipazione detenuta nel Consorzio Sagat per effetto liquidazione del medesimo. Non sussistono restrizioni significative alla capacità delle collegate di trasferire fondi alla partecipante, a titolo di pagamento di dividendi, rimborsi di finanziamenti o anticipazioni. Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al costo. L’incremento dell’esercizio di 2.351 migliaia di Euro è relativo alla sottoscrizione e versamento degli aumenti di capitale deliberati dalle società Arianespace Participation S.A. e Arianespace S.A. per il ripianamento delle perdite registrate nel 2009 e la ricostituzione del capitale sociale. A fronte del versamento, eseguito per complessivi 2.678 migliaia di Euro, è stato parzialmente utilizzato, per 327 migliaia di Euro, il fondo rischi su partecipazioni accantonato nel precedente esercizio. 3.6. ATTIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI Il dettaglio di tale voce è il seguente (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Crediti finanziari verso collegate Crediti finanziari sottoposti a vincoli Fair value (componente non di copertura) degli strumenti derivati su cambio (parte non corrente) Fair value degli strumenti derivati su tasso di interesse (parte non corrente) Totale Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 61 2.150 61 - 2.150 4.605 1.075 3.530 2.039 8.855 59 1.195 1.980 7.660 I crediti finanziari verso collegate sono costituiti da un finanziamento, non fruttifero di interessi, in favore di Turbo-Union Ltd. per 61 migliaia di Euro, avente scadenza oltre cinque anni. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 88 Relazione Finanziaria Annuale 2010 I crediti finanziari sottoposti a vincoli, pari a 2.150 migliaia di Euro, sono relativi alla quota dell’importo riveniente dalla cessione della partecipazione detenuta in Atla S.r.l. depositata presso primario istituto bancario in funzione della presenza di taluni obblighi di garanzia assunti con il contratto di cessione della partecipazione. Il vincolo ha scadenza venti giorni lavorativi dopo il 31 dicembre 2015. 3.7. ATTIVITA’ PER IMPOSTE ANTICIPATE Le attività per imposte anticipate sono iscritte in bilancio per 27.723 migliaia di Euro (24.668 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009), e sono relative alle società consolidate nelle quali il saldo netto fra imposte anticipate e imposte differite è positivo, nonché agli effetti fiscali relativi a rettifiche di consolidamento. Gli importi relativi alle società consolidate nelle quali il saldo netto fra imposte anticipate e imposte differite è negativo sono iscritti nella voce “Passività per imposte differite” nel passivo della Situazione Patrimoniale - Finanziaria. L’analisi e la composizione delle attività per imposte anticipate è riportata, unitamente a quelle delle passività per imposte differite, nella Nota 3.24 – Passività per imposte differite. Le società consolidate che presentano un saldo netto positivo sono principalmente Avio Inc. e Avio Polska Sp.z o.o. Le imposte anticipate sono state iscritte in bilancio considerando probabile il loro utilizzo futuro. Sulla medesima base è stato inoltre rilevato il beneficio derivante dall’utilizzo delle perdite fiscali che, ai sensi della normativa vigente, risultano per la maggior parte riportabili senza limiti di scadenza. Le imposte anticipate sono state determinate applicando le aliquote fiscali che si prevede saranno in vigore quando le differenze temporanee si annulleranno o il beneficio della perdita fiscale sarà utilizzabile. Sulla base dei piani pluriennali approvati, si prevede negli esercizi futuri il realizzo di imponibili fiscali tali da consentire l’integrale recupero degli ammontari iscritti come imposte anticipate. 3.8. ALTRE ATTIVITA’ NON CORRENTI Il dettaglio della voce è il seguente (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Anticipazioni di imposta sul trattamento di fine rapporto Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi delle Legge 808/85 Altri crediti Depositi cauzionali Fair value (componente di copertura) degli strumenti derivati su commodities (cash flow hedge - parte non corrente) Fair value (componente di copertura) degli strumenti derivati su cambio (cash flow hedge - parte non corrente) Totale Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 373 1.659 (1.286) 30.976 23 1.845 27.229 1.099 1.640 3.747 (1.076) 205 381 - 381 10.983 44.581 1.709 33.336 9.274 11.245 La voce crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 si riferisce al valore del costo ammortizzato della parte non corrente (corrispondente a un valore nominale pari a 35.627 migliaia di Euro) delle concessioni disposte al 31 dicembre 2010, successivamente all’approvazione da parte del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica della deliberazione del 22 marzo 2006 n. 28 recante direttive per gli interventi nel settore aerospaziale, dal Ministero dello Sviluppo Economico a fronte di progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, la cui erogazione risulta differita lungo un arco temporale di dieci anni. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 89 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Tali crediti sono iscritti in bilancio al valore risultante dall’applicazione del metodo del costo ammortizzato, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo e vengono incrementati per effetto dell’ammortamento cumulato della differenza tra il valore iniziale e quello dei flussi di incasso con contropartita la voce “Proventi finanziari”. I crediti sono inizialmente rilevati in contropartita della voce “Altre passività non correnti” (Nota 3.25). Il valore del costo ammortizzato della quota da erogarsi entro 5 anni è di 17.306 migliaia di Euro, oltre i cinque anni è di 13.670 migliaia di Euro. La quota il cui incasso è previsto entro 12 mesi (4.581 migliaia di Euro) è classificata tra le “Altre attività correnti” (Nota 3.15). ATTIVITA’ CORRENTI 3.9. RIMANENZE Il valore totale delle scorte al 31 dicembre 2010 è pari a 467.865 migliaia di Euro e presenta una variazione in aumento di 697 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2009; la composizione della voce è illustrata nel prospetto seguente (importi in migliaia di Euro): Valore lordo Materie prime, sussidiarie e di consumo Prodotti in corso di lavorazione Prodotti finiti Acconti Totale Al 31/12/2010 Fondi svalutazione Valore netto Valore lordo Al 31/12/2009 Fondi svalutazione Valore netto 121.350 (9.749) 111.601 114.690 (10.076) 104.614 175.472 106.002 402.824 94.269 497.093 (9.237) (10.242) (29.228) (29.228) 166.235 95.760 373.596 94.269 467.865 169.518 124.753 408.961 89.540 498.501 (13.422) (7.835) (31.333) (31.333) 156.096 116.918 377.628 89.540 467.168 I prodotti finiti includono terreni di proprietà della società controllata Secosvim per un importo pari a 8.243 migliaia di Euro, destinati ad essere ceduti nel corso del normale svolgimento delle attività aziendali di questa società. Al 31 dicembre 2010 una parte delle rimanenze è soggetta a privilegio speciale costituito a garanzia dei finanziamenti bancari erogati. 3.10. LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE I lavori in corso vengono iscritti nell’attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria se, sulla base di un’analisi condotta per singolo contratto, il valore lordo dei lavori in corso risulta superiore agli acconti incassati dai clienti e vengono invece iscritti nel passivo nel caso contrario. Inoltre, vengono stanziati fondi a copertura delle perdite attese sulle commesse con margini negativi; tali fondi, il cui valore è pari a 250 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010 (450 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009), sono classificati nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria nella voce “Fondi per rischi ed oneri”. La tabella che segue riepiloga la situazione dei lavori in corso su ordinazione per i quali il valore lordo risulta superiore agli acconti e quindi iscritti nell’attivo della Situazione PatrimonialeFinanziaria (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Lavori in corso (lordi) Acconti da committenti Lavori in corso (netti) Note Esplicative al Bilancio Consolidato 880.281 (717.713) 162.568 Al 31/12/2009 804.964 (634.780) 170.184 Variazione dell’esercizio 75.317 (82.933) (7.616) 90 Relazione Finanziaria Annuale 2010 La tabella seguente riepiloga la situazione dei lavori in corso su ordinazione per i quali il valore lordo risulta inferiore agli acconti e quindi questi ultimi risultano iscritti nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Lavori in corso (lordi) Acconti e anticipi da committenti Anticipi (netti) 378.034 (836.446) (458.412) Al 31/12/2009 900.811 (1.393.246) (492.435) Variazione dell’esercizio (522.777) 556.800 34.023 3.11. CREDITI COMMERCIALI I crediti commerciali al 31 dicembre 2010 sono pari a 260.766 migliaia di Euro (257.448 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009) e sono costituiti da crediti verso terzi per 229.434 migliaia di Euro, verso società controllate escluse dall’area di consolidamento per 116 migliaia di Euro e verso società collegate per 31.216 migliaia di Euro, come di seguito dettagliato. Si ritiene che il valore contabile dei crediti approssimi il loro fair value. Al 31 dicembre 2010 una parte dei crediti commerciali è soggetta a pegno costituito a garanzia dei finanziamenti bancari erogati. Crediti verso terzi La voce in oggetto è così composta (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Valore lordo meno: fondo svalutazione Totale crediti commerciali esigibili entro l’esercizio successivo Crediti commerciali esigibili oltre l’esercizio successivo Totale Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 232.405 (4.096) 244.307 (5.656) (11.902) 1.560 228.309 1.125 229.434 238.651 510 239.161 (10.342) 615 (9.727) Non sussistono crediti di durata residua superiore a cinque anni. La variazione del fondo svalutazione è data dall’incremento per stanziamenti effettuati nell’esercizio (di natura ordinaria per 69 migliaia di Euro), dall’incremento per la variazione dell’area di consolidamento (5 migliaia di Euro), da una diminuzione per utilizzo del fondo a copertura di crediti inesigibili (1.111 migliaia di Euro), da una proventizzazione di natura ordinaria per eccedenze di stanziamenti (160 migliaia di Euro) e una proventizzazione di natura non ricorrente per eccedenze di stanziamenti (363 migliaia di Euro). Crediti verso società controllate La composizione della voce è esposta nel prospetto seguente (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Consorzio Servizi Colleferro Totale 116 116 Al 31/12/2009 223 223 Crediti verso società collegate La composizione per società della voce è esposta nel prospetto seguente (importi in migliaia di Euro): Note Esplicative al Bilancio Consolidato 91 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Al 31/12/2010 Eurojet Turbo G.m.b.H. Turbo-Union Ltd. Isi Geie Consorzio Servizi Acque Potabili Termica Colleferro S.p.A. 21.523 7.680 1.293 264 456 31.216 Totale Al 31/12/2009 7.494 8.340 1.966 264 18.064 I crediti nei confronti di Eurojet Turbo G.m.b.H. e di Turbo-Union Ltd. si riferiscono rispettivamente a forniture e prestazioni per il programma del motore EJ200 e a forniture di ricambi per il programma del motore RB199. I crediti sono tutti esigibili entro l’esercizio successivo e sono considerati interamente recuperabili e pertanto su di essi non sono state effettuate rettifiche di valore. 3.12. ATTIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI Il dettaglio delle poste componenti tale voce è il seguente (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Crediti finanziari correnti verso collegate Crediti finanziari correnti verso terzi Fair value (componente non di copertura) degli strumenti derivati su cambio (parte corrente) Risconti attivi finanziari Totale Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 11.662 16.697 16.656 2.424 (4.994) 14.273 4.484 146 32.989 1.047 168 20.295 3.437 (22) 12.694 I crediti finanziari verso società collegate sono relativi al saldo attivo del conto di tesoreria tenuto da ASPropulsion International B.V. nei confronti di ASPropulsion Capital N.V., società collegata non consolidata, nel quadro delle operazioni di tesoreria accentrata stabilite tra le società olandesi del Gruppo. I crediti finanziari correnti verso terzi sono costituiti dal credito di Europropulsion S.A., consolidata con il metodo proporzionale, nei confronti dell’altro suo azionista congiunto per il saldo del conto di tesoreria intrattenuto con quest’ultimo. 3.13. DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI Le disponibilità finanziarie includono (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Depositi bancari e postali Denaro e valori in cassa Totale 51.037 9 51.046 Al 31/12/2009 26.374 7 26.381 Variazione dell’esercizio 24.663 2 24.665 Al 31 dicembre 2010 determinati depositi bancari risultano soggetti a pegno costituito a garanzia dei finanziamenti bancari ottenuti. 3.14. ATTIVITA’ PER IMPOSTE CORRENTI Tale voce riporta un saldo al 31 dicembre 2010 di 15.225 migliaia di Euro (19.530 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009) ed è costituita dalle seguenti componenti (importi in migliaia di Euro): Note Esplicative al Bilancio Consolidato 92 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Al 31/12/2010 Crediti per IVA Crediti verso Erario Credito d’imposta su costi per attività di ricerca e sviluppo Crediti per IVA comunitaria Imposte varie da recuperare Totale 8.268 1.397 3.974 490 1.096 15.225 Al 31/12/2009 7.914 1.044 8.455 450 1.667 19.530 Variazione dell’esercizio 354 353 (4.481) 40 (571) (4.305) Il credito d’imposta in relazione a costi sostenuti per attività di ricerca e sviluppo, introdotto dalla Legge 296/2007 (Finanziaria 2007) e successivamente modificato dal D.L. 185/2008 convertito con Legge 2/2009, è stato iscritto a bilancio in applicazione delle norme vigenti e in misura corrispondente alla ragionevole possibilità di utilizzo del medesimo in compensazione delle imposte derivanti dagli imponibili attesi per gli esercizi futuri. La diminuzione della voce è conseguenza dell’utilizzo avvenuto nel corso dell’esercizio della parte di credito portato in compensazione con altre imposte dovute. 3.15. ALTRE ATTIVITA’ CORRENTI La composizione della voce è illustrata nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Crediti verso Istituti Previdenziali Crediti verso dipendenti Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi delle Legge 808/85 Crediti per contributi pubblici da incassare Crediti verso controllate: Consorzio Servizi Colleferro Crediti verso debitori diversi Fondo svalutazione crediti verso debitori diversi Ratei e risconti Fair value (componente di copertura) degli strumenti derivati su cambio (cash flow hedge - parte corrente) Totale Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 1.428 1.819 2.201 1.716 (773) 103 4.581 9.693 3.854 7.616 727 2.077 21 10.475 (3.146) 34.049 6.797 (3.146) 38.567 21 3.678 (4.518) 3.423 62.343 8.958 66.563 (5.535) (4.220) La voce crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi delle Legge 808/85 si riferisce al valore del costo ammortizzato (corrispondente a un valore nominale pari a 4.647 migliaia di Euro) delle concessioni da erogarsi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico a fronte di progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, successivi all’approvazione da parte del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica della deliberazione del 22 marzo 2006 n. 28 recante direttive per gli interventi nel settore aerospaziale, il cui incasso è previsto entro 12 mesi. Le quote il cui incasso è previsto oltre 12 mesi sono classificate nella voce “Altre attività non correnti” (Nota 3.8). I ratei e risconti attivi includono principalmente risconti per quote di costi connessi alla partecipazione a programmi di collaborazione internazionale rinviati a futuri esercizi in quanto non sono ancora stati conseguiti i ricavi relativi per 30.463 migliaia di Euro (32.147 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009), per commissioni di sottoscrizione corrisposte agli istituti finanziatori per la concessione della linea di credito “Revolving Facility” (vedi Nota 3.21) per 2.531 migliaia di Euro (3.388 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009), oltre che risconti di premi assicurativi e commissioni su fideiussioni pagate in anticipo e altri minori. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 93 Relazione Finanziaria Annuale 2010 PATRIMONIO NETTO 3.16. CAPITALE SOCIALE Il capitale sociale della Capogruppo è pari a 40.000 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010, interamente sottoscritto e versato, ed è invariato rispetto al 31 dicembre 2009. Il capitale sociale risulta costituito da n. 40.000.000 di azioni ordinarie di valore nominale di 1 Euro cadauna, interamente possedute dall’unico azionista BCV Investments S.C.A. Il capitale sociale è stato integralmente versato alla costituzione della Capogruppo in data 11 dicembre 2006. Gli obiettivi identificati dal Gruppo nella gestione del capitale sono la creazione di valore per gli azionisti, la salvaguardia della continuità aziendale e il supporto allo sviluppo del Gruppo. Per capitale si intende sia il valore apportato dagli azionisti, rappresentato dal capitale sociale e dalla riserva sovrapprezzo azioni, sia il valore generato dal Gruppo in termini di risultati conseguiti dalla gestione, rappresentato dagli utili a nuovo e altre riserve, ad esclusione degli utili e perdite iscritti a patrimonio netto (riserve da conversione e da cash flow hedge) e quote di patrimonio di competenza di terzi. 3.17. RISERVA SOVRAPPREZZO AZIONI La riserva sovrapprezzo azioni risulta al 31 dicembre 2010 pari a 720.080 migliaia di Euro, invariata rispetto al 31 dicembre 2009. La riserva era originariamente stata costituita per 726.400 migliaia di Euro, mediante versamento da parte del socio unico alla data di costituzione della Capogruppo. Con delibera dell’assemblea ordinaria degli azionisti del 22 novembre 2007, l’importo di 6.320 migliaia di Euro è stato prelevato dalla riserva sovrapprezzo azioni e allocato a costituzione di apposita riserva ai sensi della Legge 488/1992 – prog. n. 28337/13, secondo quanto prescritto da tale norma in riferimento a un contributo in conto impianti concesso a suo tempo all’incorporata Avio S.p.A. a fronte di un progetto di ristrutturazione dell’unità produttiva di Pomigliano d’Arco, per la completa erogazione del quale è richiesta la costituzione di apposita riserva, da ritenersi vincolata sino alla conclusione del progetto medesimo. 3.18. ALTRE RISERVE La voce altre riserve è composta come segue (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Riserva ai sensi Legge 488/1992 Riserva da conversione bilanci società consolidate in valuta diversa dall’Euro Riserva da cash flow hedge su commodities Riserva da cash flow hedge su tassi Riserva da cash flow hedge su cambi Totale Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 6.320 6.320 - (1.356) 276 (25.839) 10.936 (9.663) (8.314) (37.364) 8.660 (30.698) 6.958 276 11.525 2.276 21.035 La riserva da conversione accoglie le differenze cambio derivanti dalla conversione al cambio di fine esercizio dei patrimoni delle società consolidate i cui bilanci sono redatti in valute diverse dall’Euro, con riferimento ad Avio Inc. (il cui bilancio è redatto in dollari), ad Avio Polska Sp.z o.o. , Polonia Aero Sp.z o.o., (i cui bilanci sono redatti in zloty polacchi), AVIO do Brasil Ltda. (il cui bilancio è redatto in reais brasiliani). La riserva, che presenta segno negativo, ha registrato nell’esercizio 2010 un decremento di 6.958 migliaia di Euro, principalmente dovuto all’effetto dell’andamento del cambio del dollaro. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 94 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Le riserve da cash flow hedge su tassi, su cambi e su commodities vengono rilevate per sospendere le variazioni di fair value efficaci degli strumenti derivati di copertura del rischio di tasso, di cambio di variazione del prezzo di alcune materie prime fino al momento in cui si manifestano a conto economico gli effetti del sottostante oggetto di copertura, momento in cui la parte corrispondente della riserva viene anch’essa rilasciata a conto economico. Tali riserve si sono così movimentate (importi in migliaia di Euro): Riserva da cash flow hedge tassi Importo Effetto Importo netto fiscale lordo riserva differito Valori al 31 dicembre 2009 Variazione per rilevazione efficacia coperture Riversamento a conto economico Valori al 31 dicembre 2010 Riserva da cash flow hedge cambi Effetto Importo Importo fiscale netto lordo differito riserva Riserva da cash flow hedge commodities Effetto Importo Importo fiscale netto lordo differito riserva (51.536) 14.172 (37.364) 11.945 (3.285) 8.660 - - - (32.356) 8.898 (23.458) 6.408 (1.762) 4.646 381 (105) 276 48.252 (13.269) 34.983 (3.269) 899 (2.370) - - - (35.640) 9.801 (25.839) 15.084 (4.148) 10.936 381 (105) 276 3.19. RACCORDO CONSOLIDATO DEL PATRIMONIO NETTO DELLA CAPOGRUPPO CON QUELLO Il collegamento tra il patrimonio netto al 31 dicembre 2010 e il risultato dell’esercizio 2010 risultanti dal bilancio di esercizio della Capogruppo e i corrispondenti valori risultanti dal bilancio consolidato è illustrato nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro): Patrimonio netto al 31/12/2010 Bilancio di esercizio di AVIO S.p.A. Eliminazione del valore delle partecipazioni iscritte nel bilancio di esercizio Contabilizzazione del patrimonio netto e del risultato delle società consolidate Eliminazione dividendi infragruppo Eliminazione degli utili e perdite da operazioni infragruppo e altre rettifiche di consolidamento Bilancio consolidato (quota attribuibile al Gruppo) Risultato dell’esercizio 2010 Patrimonio netto al 31/12/2009 Risultato dell’esercizio 2009 647.312 (33.496) 664.932 17.152 (223.469) - (220.106) - 288.452 - 10.155 (8.500) 273.262 - 18.115 (8.516) (10.210) 702.085 3.498 (28.343) (8.762) 709.326 8.963 35.714 3.20. PATRIMONIO NETTO DI TERZI Il patrimonio netto di pertinenza di azionisti di minoranza terzi si riferisce alla quota non di competenza del patrimonio di società controllate consolidate con il metodo integrale ed è composto come segue (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Società consolidata Polonia Aero Sp.z o.o. Avioprop S.r.l. Aviofix S.r.l. Regulus S.A. ELV S.p.A. Totale % interessenze di terzi 40,85% 16% 40% 30% Note Esplicative al Bilancio Consolidato Capitale e riserve 1.763 204 2.708 2.651 7.326 Al 31/12/2009 Utile (perdita) dell’esercizio (121) (24) 1.310 (30) 1.135 % interessenze di terzi 40,85% 13,14% 40% 30% Capitale e riserve 1.738 127 1.796 1.483 5.144 Utile (perdita) dell’esercizio (30) (58) 1.812 1.169 2.893 95 Relazione Finanziaria Annuale 2010 PASSIVITA’ NON CORRENTI 3.21. PASSIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI Tale voce è composta come segue (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Debiti finanziari verso banche (Senior Facilities) Debiti finanziari verso collegate Debiti finanziari verso controllante Finanziamenti agevolati da banche e Ministero Sviluppo Economico Altri debiti finanziari verso banche Debiti finanziari per contratti contenenti leasing Debiti finanziari per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale Fair value (componente non di copertura) degli strumenti derivati su cambio (parte non corrente) Fair value degli strumenti derivati su tasso di interesse (parte non corrente) Totale Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 926.819 500.424 121.864 955.766 481.238 115.615 (28.947) 19.186 6.249 7.490 191 3.495 9.108 4.899 (1.618) 191 (1.404) 26.512 34.351 (7.839) 9.007 1.430 7.577 1.595.802 34.385 1.636.792 (34.385) (40.990) Debiti finanziari verso banche Il saldo di bilancio è così composto (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Valore nominale del debito Effetto applicazione metodo del costo ammortizzato Totale 975.229 (48.410) 926.819 Al 31/12/2009 1.012.419 (56.653) 955.766 Variazione dell’esercizio (37.190) 8.243 (28.947) Nell’ambito dell’operazione di Acquisizione di AvioGroup S.p.A. da parte della Capogruppo, perfezionata in data 14 dicembre 2006, era stata compiuta un’articolata operazione a livello di Gruppo che aveva comportato la sottoscrizione di nuovi finanziamenti, destinati in parte al sostegno finanziario dell’Acquisizione e in parte alla sostituzione dei finanziamenti in essere a quella data in capo a società controllate da AvioGroup S.p.A. In particolare, in data 13 dicembre 2006 era stato stipulato il contratto denominato “Senior Facilities Agreement” tra BCV Investments S.C.A. (società controllante della Capogruppo) e la Capogruppo, mediante adesione nella stessa data, da una parte quali “Original Obligors”, e, dall’altra parte, J.P.Morgan plc, Lehman Brothers International (Europe), The Royal Bank of Scotland plc – Milan Branch, Banca Intesa S.p.A., Bayerische Hypo-und Vereinsbank AG – Milan Branch e Citigroup Global Markets Limited, in qualità di “Mandated Lead Arrangers”. A tale contratto, in data 14 dicembre 2006, avevano aderito, in qualità di “Additional Borrowers”, Avio Holding S.p.A. e Avio S.p.A. (incorporate nel 2007 nella Capogruppo), contestualmente al perfezionamento dell’operazione di Acquisizione. Le linee di credito (“Facilities”), concesse al Gruppo nell’ambito di tale finanziamento alla data di erogazione del 14 dicembre 2006, erano complessivamente costituite da: - “Facility A1 – EUR tranche”: per un importo erogato di 82.666 migliaia di Euro, convertito poi in dollari e rimborsabile per un importo pari a 106.476 migliaia di dollari; - “Facility A1 – USD tranche”: per un importo erogato di 150.000 migliaia di dollari, corrispondente a 117.334 migliaia di Euro, al cambio contrattuale di erogazione; - “Facility B1”: per un importo erogato di 245.000 migliaia di Euro e 399.288 migliaia di dollari, corrispondenti in totale a 555.000 migliaia di Euro, al cambio contrattuale di erogazione; - “Facility C1”: per un importo erogato di 245.000 migliaia di Euro e 399.288 migliaia di dollari, corrispondenti in totale a 555.000 migliaia di Euro, al cambio contrattuale di erogazione; Note Esplicative al Bilancio Consolidato 96 Relazione Finanziaria Annuale 2010 - “Revolving Facility”: per un importo massimo di 300.000 migliaia di Euro, utilizzato per 25.000 migliaia di Euro; Il totale dei finanziamenti erogati era ammontato quindi, al cambio contrattuale di erogazione, a 1.335.000 migliaia di Euro. Come previsto dal Senior Facilities Agreement, le anzidette Facilities, sono state convertite, in data 18 dicembre 2007 per gli importi esistenti a tale data, in linee di credito a medio termine (“Medium-Term Facilities”), aventi le medesime caratteristiche e condizioni delle Facilities, con le seguenti scadenze: - “Facility A2 – EUR tranche” e “Facility A2 – USD tranche”: rimborsabili in rate semestrali a partire dal 31 dicembre 2007 con ultima scadenza il 14 dicembre 2013; - “Facility B2”: rimborsabile in unica soluzione il 14 dicembre 2014; - “Facility C2”: rimborsabile in unica soluzione il 14 dicembre 2015; - “Revolving Facility 2”: rimborsabile alla scadenza selezionata di ciascun utilizzo e rinnovabile, con ultimo rimborso il 14 dicembre 2013. I debiti finanziari sono iscritti in bilancio al valore risultante dall’applicazione del metodo del costo ammortizzato, determinato come fair value iniziale della passività al netto dei costi sostenuti per l’ottenimento dei finanziamenti, incrementato dell’ammortamento cumulato della differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo. L’importo iscritto a bilancio al 31 dicembre 2010 delle Medium-Term Facilities, relativamente alla parte non corrente dei debiti, risulta così formato (importi in migliaia di dollari e di Euro): Effetto costo ammortizzato Valore nominale Importo in Euro Facility A2 Facility B2 Facility C2 Totale Importo in dollari 222.000 222.000 444.000 Controvalore in Euro Totale in Euro 257.124 274.105 531.229 479.124 496.105 975.229 343.569 366.259 709.828 Totale in Euro (21.174) (27.236) (48.410) Per tutte le Medium-Term Facilities è prevista la facoltà di rimborsi anticipati, anche parziali, e l’obbligo di rimborsi, parziali o totali, al verificarsi di determinati eventi definiti contrattualmente. Nel corso dell’esercizio 2010 sono stati effettuati rimborsi per 8.811 migliaia di dollari sulla Facility A2, che pertanto al 31 dicembre 2010 risulta completamente rimborsata, per 24.200 migliaia di dollari e per 17.432 migliaia di Euro sulla Facility B2, per 25.800 migliaia di dollari e per 17.432 migliaia di Euro sulla Facility C2. La prima scadenza contrattuale risulta, dopo tali rimborsi, essere al 14 dicembre 2014. Le variazioni dell’esercizio 2010 nei valori nominali delle Medium-Term Facilities sono attribuibili come segue (importi in migliaia di Euro): Importo Saldo al 31 dicembre 2009 Rimborsi dell’esercizio (a cambio 2009) Differenze cambio Saldo al 31 dicembre 2010 1.012.419 (75.688) 38.498 975.229 La ripartizione per anno di scadenza dei valori nominali (convertiti al cambio di fine 2010) delle Medium-Term Facilities è esposta nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro): Anno di scadenza 2014 2015 Totale Note Esplicative al Bilancio Consolidato Importo 479.124 496.105 975.229 97 Relazione Finanziaria Annuale 2010 I tassi di interesse applicabili alle Medium-Term Facilities in essere al 31 dicembre 2010 sono basati sui tassi Euribor o US dollar Libor maggiorati di un margine dal 2% al 2,75% secondo le singole Medium-Term Facilities, variabile, per determinate Medium-Term Facilities, in funzione dell’andamento dell’indicatore di leverage definito contrattualmente da misurarsi trimestralmente a partire dal 31 dicembre 2007. Gli interessi maturati sono pagabili alla scadenza di ciascun periodo di calcolo degli interessi che può essere selezionato per una durata generalmente compresa tra una settimana e sei mesi. Nel corso dell’esercizio 2010 è stato conseguito un valore dell’indicatore di leverage che ha permesso una riduzione, ove prevista, dei margini applicabili pari allo 0,50% a partire dal mese di giugno 2010. Con effetto 6 ottobre 2010, è stata effettuata da parte della Capogruppo la cancellazione parziale e a titolo volontario della linea di credito Revolving Facility 2 da un importo massimo 300 milioni di Euro a un importo massimo 150 milioni di Euro. Il nuovo importo massimo della linea di credito, che non modifica le condizioni di utilizzo della Revolving Facility, è considerato maggiormente aderente ai possibili fabbisogni finanziari del Gruppo. Il Gruppo, inoltre, è divenuto parte, mediante adesione sottoscritta in data 13 dicembre 2006 da parte della Capogruppo e in data 14 dicembre 2006 da parte di Avio S.p.A. entrambe quali Obligors, al contratto denominato “Senior Performance Bond Facility Agreement” stipulato in pari data tra Banca Intesa S.p.A., Bayerische Hypo-und Vereinsbank AG – Milan Branch e Calyon S.A. – Succursale di Milano da una parte in qualità di “Mandated Lead Arrangers” e BCV Investments S.C.A. quale controparte. Tale contratto prevede la concessione di una linea di credito per firma dell’importo massimo di 50.000 migliaia di Euro, finalizzata all’emissione di garanzie bancarie (performance bonds) normalmente richieste nell’espletamento delle attività commerciali. Al 31 dicembre 2010 l’importo utilizzato di tali garanzie è pari a 32.279 migliaia di Euro (18.693 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009). I due contratti di finanziamento prevedono la concessione di determinate garanzie, comprendenti ipoteche, privilegi speciali e pegni costituiti su determinate attività del Gruppo, nonché l’esistenza di vincoli alla concessione di garanzie a terzi (negative pledge), l’imposizione di vincoli per l’effettuazione di determinate operazioni superiori a importi stabiliti, determinati obblighi di informazione periodica e il rispetto di specifici indici finanziari calcolati ogni trimestre a partire da giugno 2007. Il mancato rispetto in particolare di tali indici, o il verificarsi di determinati eventi, permette ai finanziatori la facoltà di richiedere il rimborso dei finanziamenti. Tutti i vincoli e obblighi con riferimento alla data di bilancio sono stati rispettati e, allo stato attuale, si ritiene che non sussistano fatti od eventi che ne possano far prevedere il mancato rispetto. Debiti finanziari verso collegate L’importo a bilancio è così composto (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Valore nominale del debito Effetto applicazione metodo del costo ammortizzato Totale 538.755 (38.331) 500.424 Al 31/12/2009 518.681 (37.443) 481.238 Variazione dell’esercizio 20.074 (888) 19.186 I debiti finanziari sono costituiti da due finanziamenti concessi dalla collegata ASPropulsion Capital N.V., società finanziaria controllata dalla controllante BCV Investments S.C.A., nel quadro delle operazioni finanziarie compiute a livello di Gruppo in relazione all’Acquisizione. Tali finanziamenti, erogati in data 14 dicembre 2006, sono così composti: - finanziamento denominato “Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 1”, erogato per l’importo di 210.000 migliaia di Euro, rimborsabile in unica soluzione alla scadenza del 14 giugno 2016. E’ comunque concessa la facoltà di rimborsi, anche parziali, anticipati. Il tasso di interesse è pari all’Euribor maggiorato di un margine del 4,35%, pagabile alla scadenza di ciascun periodo di calcolo degli interessi che può essere selezionato per una durata generalmente compresa tra una settimana e sei mesi; - finanziamento denominato “Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 2”, erogato per l’importo di 200.000 migliaia di Euro e 103.042 migliaia di dollari, complessivamente pari a Note Esplicative al Bilancio Consolidato 98 Relazione Finanziaria Annuale 2010 280.000 migliaia di Euro al cambio contrattuale di erogazione, rimborsabile in unica soluzione alla scadenza del 14 dicembre 2016. E’ comunque concessa la facoltà di rimborsi, anche parziali, anticipati. Il tasso di interesse è pari all’Euribor o al US dollar Libor maggiorato di un margine del 4,1%, pagabile alla scadenza di ciascun periodo di calcolo degli interessi che può essere selezionato per una durata generalmente compresa tra una settimana e sei mesi; inoltre vengono calcolati interessi addizionali pari al 4,25% sull’ammontare della linea capitale da capitalizzarsi automaticamente ogni sei mesi. Il totale dei finanziamenti erogati è ammontato quindi, al cambio contrattuale di erogazione, a 490.000 migliaia di Euro. Al 31 dicembre 2010, l’importo totale corrispondente al valore nominale convertito al cambio di fine esercizio iscritto a bilancio è pari a 538.755 migliaia di Euro, così composto: - finanziamento Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 1, per l’importo di 210.000 migliaia di Euro; - finanziamento Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 2, per l’importo di 237.269 migliaia di Euro e 122.244 migliaia di dollari, complessivamente corrispondente a 328.755 migliaia di Euro. Gli importi degli interessi capitalizzati nell’esercizio sono stati in totale pari a 9.903 migliaia di Euro e 5.102 migliaia di dollari. Le variazioni dell’esercizio 2010 nei valori nominali dei finanziamenti sono attribuibili come segue (importi in migliaia di Euro): Importo Saldo al 31 dicembre 2009 Capitalizzazione interessi Differenze cambio 518.681 13.906 6.168 Saldo al 31 dicembre 2010 538.755 Tali debiti finanziari sono iscritti in bilancio al valore risultante dall’applicazione del metodo del costo ammortizzato, determinato come fair value iniziale della passività al netto dei costi sostenuti per l’ottenimento dei finanziamenti, incrementato dell’ammortamento cumulato della differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo. Le obbligazioni e le garanzie derivanti dai due finanziamenti sono subordinate rispetto alle obbligazioni e garanzie dovute a fronte del Senior Facilities Agreement e del Senior Performance Bond Facility Agreement. I due contratti di finanziamento prevedono la concessione di determinate garanzie e il rispetto di taluni impegni. Il verificarsi di determinati eventi permette al creditore la facoltà di richiedere il rimborso anticipato dei finanziamenti. Debiti finanziari verso controllante L’importo a bilancio è così composto (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Valore nominale del debito Effetto applicazione metodo del costo ammortizzato Totale 98.900 22.964 121.864 Al 31/12/2009 98.900 16.715 115.615 Variazione dell’esercizio 6.249 6.249 Il debito è costituito dal finanziamento concesso dalla BCV Investments S.C.A., in base al contratto “Intercompany Loan Agreement” stipulato in data 13 dicembre 2006 dalla Capogruppo, nel quadro delle operazioni finanziarie relative all’Acquisizione. In base alle clausole dell’Intercompany Loan Agreement il finanziamento, che può essere concesso fino all’importo massimo di 100.000 migliaia di Euro, è stato erogato in data 14 dicembre 2006 per 93.000 migliaia di Euro; nell’esercizio 2008 sono state ricevute nuove erogazioni per un importo di 5.900 migliaia di Euro. Gli interessi applicabili su ciascuna erogazione sono pari all’8% annuo e vengono corrisposti unitamente al rimborso del prestito, che può essere effettuato in qualsiasi data parzialmente o totalmente, a scelta del Gruppo: in ogni caso il finanziamento deve essere integralmente rimborsato entro il 13 dicembre 2021. Il rimborso del finanziamento è subordinato Note Esplicative al Bilancio Consolidato 99 Relazione Finanziaria Annuale 2010 rispetto alle obbligazioni dovute in base agli altri finanziamenti relativi al Senior Facilities Agreement, al Senior Performance Bond Facility Agreement, al Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 1 e al Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 2 Il debito finanziario è iscritto in bilancio al valore risultante dall’applicazione del metodo del costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo. Finanziamenti agevolati da banche e Ministero Sviluppo Economico L’importo a bilancio è così composto (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Finanziamenti da banche per interventi agevolativi ai sensi Legge 64/86 Finanziamento Ministero Sviluppo Economico ai sensi Legge 46/82 Finanziamento Ministero Sviluppo Economico accordo di programma Regione Puglia Totale Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio - 180 (180) - 641 (641) 7.490 7.490 8.287 9.108 (797) (1.618) La voce al 31 dicembre 2010 è relativa al finanziamento agevolato di 7.490 migliaia di Euro, con un decremento nell’anno per 797 migliaia di Euro, per il trasferimento a breve della quota scadente nell’esercizio 2011 a valere sul Fondo Speciale Rotativo per l’Innovazione Tecnologica nell’ambito dell’accordo di programma quadro con la Regione Puglia. Il finanziamento non è assistito da garanzie reali ed è rimborsabile in 10 rate annuali costanti posticipate , comprensive di capitale e di interesse. Il tasso di interesse, al netto delle agevolazioni previste dalla vigente normativa, risulta pari al 31 dicembre 2010 allo 0,87%. La quota corrente relativa è classificata nella voce “Quota corrente di passività finanziarie non correnti”. La ripartizione per anno di scadenza dei debiti residui al 31 dicembre 2010 è la seguente (importi in migliaia di Euro): Anno di scadenza Importo 2012 2013 2014 2015-2020 Totale 804 810 818 5.058 7.490 La diminuzione degli altri finanziamenti inclusi nella voce al 31 dicembre 2009 è dovuta alla riclassifica a breve della quota scadente nell’esercizio 2011. Altri debiti finanziari verso banche La voce include al 31 dicembre 2010 il debito per 191 migliaia di Euro relativo a un finanziamento concesso alla controllata Avioprop S.r.l.; la ripartizione per anno di scadenza è 81 migliaia di Euro nell’anno 2012, 55 migliaia di Euro nell’anno 2013 e 55 migliaia di Euro nell’anno 2014. Debiti finanziari per contratti contenenti leasing La voce di bilancio presenta al 31 dicembre 2010 un importo di 3.495 migliaia di Euro (4.899 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009), relativo alla passività iscritta come debito finanziario in contropartita delle immobilizzazioni materiali iscritte nelle attività in applicazione di quanto previsto dall’IFRIC 4. Tale valore è rappresentativo della quota non corrente di tali debiti, determinata in base alla durata del contratto di fornitura sottostante. Debiti finanziari per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale Il saldo di bilancio è così composto (importi in migliaia di Euro): Note Esplicative al Bilancio Consolidato 100 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Al 31/12/2010 Valore nominale del debito Effetto applicazione metodo del costo ammortizzato Totale 17.870 8.642 26.512 Al 31/12/2009 24.863 9.488 34.351 Variazione dell’esercizio (6.993) (846) (7.839) Si tratta della componente finanziaria di un debito collegato alla partecipazione a programmi di collaborazione internazionale per motori per impiego commerciale. Tale passività, determinata secondo il metodo del costo ammortizzato, deriva dalla dilazione a titolo oneroso di una quota degli importi dovuti a fronte della partecipazione ad un nuovo programma e per la quale è stato concordato un pagamento differito. La quota in scadenza entro l’esercizio successivo è iscritta nella voce “Quota corrente di passività finanziarie non correnti”. La variazione dell’esercizio nel valore nominale è attribuibile per 8.935 migliaia di Euro alla diminuzione per riclassifica della quota corrente e per 1.942 migliaia di Euro ad aumento per differenze cambio. Fair value degli strumenti derivati su tasso di interesse (parte non corrente) La variazione intervenuta nella voce è determinata dalla riclassifica nell’ambito della passività finanziarie correnti (Nota 3.26). Per maggiori dettagli si rinvia alla Nota 6. 3.22. FONDI PER BENEFICI AI DIPENDENTI La voce in oggetto comprende tutte le obbligazioni per benefici a favore dei dipendenti successivi alla cessazione del rapporto di lavoro e per altri benefici a lungo termine. La modalità secondo cui i benefici sono garantiti varia secondo le condizioni legali, fiscali ed economiche dello Stato in cui le società del Gruppo operano. I benefici solitamente sono basati sulla remunerazione e gli anni di servizio dei dipendenti. Le obbligazioni si riferiscono ai dipendenti attivi. Benefici successivi al rapporto di lavoro Le società del Gruppo garantiscono benefici successivi al termine del rapporto di lavoro per i propri dipendenti sia contribuendo a fondi esterni tramite piani a contribuzione definita sia con piani a benefici definiti. Piani a contribuzione definita Nel caso di piani a contribuzione definita, il Gruppo versa dei contributi a istituti assicurativi pubblici o privati sulla base di obbligo di legge o contrattuale. Con il versamento dei contributi le società adempiono ai loro obblighi. I debiti per contributi da versare alla data del bilancio sono inclusi nella voce “Altre passività correnti” e il costo di competenza del periodo matura sulla base del servizio reso dal dipendente ed è iscritto nel conto economico nella voce “Costi per il personale”. Piani a benefici definiti I piani a benefici definiti sono rappresentati da piani non finanziati (“unfunded”), fondamentalmente rappresentati dagli istituti, presenti nelle società italiane del Gruppo, del TFR (trattamento di fine rapporto) e dell’indennità speciale premio fedeltà, spettante, quest’ultimo, al momento dell’uscita ai dipendenti che abbiano maturato determinati requisiti di anzianità aziendale. Il valore delle passività iscritte a bilancio per tali istituti è calcolato su base attuariale con il metodo della proiezione unitaria del credito. Come indicato nel capitolo “Principi contabili”, gli utili e le perdite attuariali determinati nel calcolo di tali poste sono rilevati utilizzando il metodo del “corridoio”. Il TFR è relativo all’obbligazione per l’importo da liquidare ai dipendenti al momento della cessazione del rapporto di lavoro, determinato in base all’art. 2120 del Codice Civile. La disciplina di tale istituto è stata modificata dalla Legge Finanziaria 2007 e successivi Decreti e Regolamenti. In particolare, per le aziende con numero medio di dipendenti non inferiore a cinquanta, le quote di TFR maturate successivamente al 1 gennaio 2007 vengono, a scelta del dipendente, trasferite a fondi di previdenza complementare o al fondo di tesoreria istituito presso l’INPS. In conseguenza, Note Esplicative al Bilancio Consolidato 101 Relazione Finanziaria Annuale 2010 per le società del Gruppo con un numero di dipendenti non inferiore a cinquanta, la parte del TFR maturata successivamente a tale data si configura come piano a contribuzione definita, in quanto l’obbligazione del Gruppo è rappresentata esclusivamente dal versamento ai fondi di previdenza complementare o all’INPS, mentre la passività esistente al 31 dicembre 2006 continua a costituire un piano a benefici definiti da valutare secondo metodologia attuariale. Per le società del Gruppo con un numero di dipendenti inferiore a cinquanta, le quote maturate nell’esercizio continuano ad essere accantonate al fondo TFR aziendale, a meno di scelte specifiche effettuate volontariamente dai singoli dipendenti. Altri benefici a lungo termine Il Gruppo riconosce altresì ai propri dipendenti altri benefici a lungo termine la cui erogazione avviene al raggiungimento di una determinata anzianità aziendale. In questo caso il valore dell’obbligazione rilevata in bilancio riflette la probabilità che il pagamento venga erogato e la durata per cui tale pagamento sarà effettuato. Il valore di tali passività iscritte a bilancio è calcolato su base attuariale con il metodo della proiezione unitaria del credito. Si ricorda che agli utili e perdite attuariali rilevati in funzione di tali benefici non è applicato il metodo del “corridoio”. Il Gruppo ha in essere principalmente piani a benefici definiti “unfunded”, costituiti prevalentemente dal TFR delle società italiane. Il dettaglio dei fondi iscritti in bilancio è riportato nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 - Piani a benefici definiti: Trattamento di fine rapporto Altri piani a benefici definiti - Altri benefici a lungo termine Totale di cui: - Italia - altri paesi Totale Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 56.512 5.834 62.346 13.543 75.889 64.381 6.286 70.667 13.310 83.977 (7.869) (452) (8.321) 233 (8.088) 74.921 968 75.889 82.867 1.110 83.977 (7.946) (142) (8.088) La tabella sottostante fornisce le principali variazioni avvenute nei fondi per benefici a dipendenti (importi in migliaia di Euro): Piani a benefici definiti Valori al 31/12/2009 Oneri/(Proventi) finanziari Perdite/(Utili) attuariali riconosciute Costo previdenziale prestazioni di lavoro passate Costo previdenziale prestazioni di lavoro correnti Incremento per variazione area di consolidamento Benefici pagati Differenze di cambio Valori al 31/12/2010 Altri benefici a lungo termine Totale fondi per benefici ai dipendenti 70.667 13.310 83.977 1.405 556 49 483 75 (10.889) 62.346 231 947 652 (1.652) 55 13.543 1.636 1.503 49 1.135 75 (12.541) 55 75.889 L’ammontare iscritto in bilancio dei fondi per benefici ai dipendenti risulta essere determinato come segue (importi in migliaia di Euro): Note Esplicative al Bilancio Consolidato 102 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Al 31/12/2010 Altri benefici a lungo termine Piani a benefici definiti Valore attuale delle obbligazioni Utili (Perdite) attuariali nette non iscritte Totale passività a bilancio Totale benefici a dipendenti Al 31/12/2009 Altri benefici a lungo termine Piani a benefici definiti Totale benefici a dipendenti 71.991 13.543 85.534 76.836 13.310 90.146 (9.645) 62.346 13.543 (9.645) 75.889 (6.169) 70.667 13.310 (6.169) 83.977 Gli importi imputati a conto economico nell’esercizio 2010 per i fondi per benefici a dipendenti sono dettagliati nella tavola seguente (importi in migliaia di Euro): Piani a benefici definiti Altri benefici a lungo termine Totale fondi per benefici ai dipendenti Costo previdenziale prestazioni di lavoro passate Costo previdenziale prestazioni di lavoro correnti Perdite/(Utili) attuariali riconosciute Totale costi per il personale 49 483 556 1.088 652 947 1.599 49 1.135 1.503 2.687 Oneri/(Proventi) finanziari 1.405 2.493 231 1.830 1.636 4.323 Totale La tabella sottostante fornisce le principali ipotesi utilizzate per il calcolo attuariale: Esercizio 2010 Tasso di sconto Incrementi salariali attesi Tasso di inflazione Tasso medio di rotazione del personale Esercizio 2009 3,65% 2,56% 2,00% 7,61% 4,17% 2,44% 2,00% 6,46% 3.23. FONDI PER RISCHI ED ONERI La composizione dei fondi per rischi ed oneri è la seguente (importi in migliaia di Euro): Quota corrente Fondi per oneri di retribuzione variabile Fondi per oneri per il personale Fondi per rischi e oneri legali e ambientali Fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali Fondi per rischi fiscali Fondi per rischi su partecipazioni Totale Al 31/12/2010 Quota Totale non corrente Al 31/12/2009 Quota Totale non corrente Quota corrente Variazione dell’esercizio 15.151 7.414 11.390 1.002 26.541 8.416 15.129 1.256 5.580 264 20.709 1.520 5.832 6.896 1.865 7.205 9.070 2.779 4.308 7.087 1.983 32.108 3.285 59.823 43.288 1.637 64.522 75.396 1.637 3.285 124.345 25.948 3.612 48.724 30.833 2.177 43.162 56.781 2.177 3.612 91.886 18.615 (540) (327) 32.459 I fondi comprendono:. fondi per oneri di retribuzione variabile, riferito per la quota corrente all’accertamento degli oneri per compensi da corrispondere al personale in dipendenza del raggiungimento di obiettivi Note Esplicative al Bilancio Consolidato 103 Relazione Finanziaria Annuale 2010 - - individuali ed aziendali. La quota non corrente include lo stanziamento effettuato a fronte di un piano di compensi attribuibili a un certo numero di manager, subordinato al verificarsi di determinati eventi riguardanti l’assetto azionario della Capogruppo o della sua controllante e vincolato al raggiungimento di determinati livelli di valutazione patrimoniale del Gruppo. Tale piano si configura come “cash settled share-based payment” inquadrabile nelle previsioni dell’IFRS 2 e la valutazione del fair value iscritto in bilancio è stata condotta, secondo tali previsioni, mediante modelli matematico-attuariali sulla base di valutazioni indipendenti; fondi per oneri per il personale, comprendenti gli oneri previdenziali, le integrazioni al TFR e altri costi i costi connessi agli accordi sindacali raggiunti per l’apertura di procedure di mobilità di accompagnamento alla pensione del personale; fondi per rischi e oneri legali e ambientali, stanziati a fronte di contenziosi e vertenze legali in corso e per la quota contrattualmente a carico del Gruppo dei costi stimati da sostenere a seguito di insorgere di problematiche, anche in relazione a procedimenti aperti legati a presunti danni ambientali; fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali, riferiti essenzialmente ad accantonamenti a copertura di contenziosi commerciali pendenti, penalità, oneri e perdite derivanti dalla conclusione di contratti in corso; fondi per rischi fiscali, riferiti principalmente a stanziamento a fronte dei possibili esiti negativi di verifiche fiscali condotte su alcune società italiane; fondi rischi su partecipazioni, già stanziati nell’esercizio 2009 a copertura di rischi sulle partecipate Arianespace S.A. e Arianespace Participation S.A. in relazione all’andamento dei rispettivi risultati. I movimenti intervenuti nell’esercizio 2010 nel totale dei fondi, parte corrente e parte non corrente, sono riportati di seguito (importi in migliaia di Euro): Fondi per oneri di retribuzione variabile Fondi per oneri per il personale Fondi per rischi e oneri legali e ambientali Fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali Fondi per rischi fiscali Fondi per rischi su partecipazioni Al 31/12/2010 (1.741) - 26.541 (1.520) - - 8.416 1.747 (1.206) (199) - 9.070 45.304 531 (14.104) (13.731) 615 75.396 - 23 (246) ( 317) - 1.637 - (327) Accantona menti non ricorrenti 20.709 15.151 5.810 (13.388) 1.520 - 8.416 7.087 1.641 56.781 2.177 3.612 Totale Differenze cambio e altre variazioni Accantonamenti Al 31/12/2009 91.886 62.096 16.527 Utilizzi (30.791) Riversamenti a conto economico ( 15.988) 615 3.285 124.345 3.24. PASSIVITA’ PER IMPOSTE DIFFERITE Le passività per imposte differite risultano iscritte in bilancio al 31 dicembre 2010 per 231.190 migliaia di Euro (238.310 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009) e sono relative alle società consolidate nelle quali il saldo netto fra imposte anticipate e imposte differite risulta negativo. Le società che presentano un saldo netto negativo sono principalmente la Capogruppo, Se.co.sv.im. S.r.l., DutchAero B.V. e ELV S.p.A. I saldi netti fra attività per imposte anticipate (iscritte tra le attività non correnti) e passività per imposte differite (iscritte tra le passività non correnti) sono i seguenti (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Attività per imposte anticipate Passività per imposte differite Saldo netto Note Esplicative al Bilancio Consolidato 27.723 (231.190) (203.467) Al 31/12/2009 24.668 (238.310) (213.642) Variazione dell’esercizio 3.055 7.120 10.175 104 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Il saldo netto comprende le imposte anticipate e differite nette determinate sia sulle scritture di consolidamento, principalmente per l’eliminazione del profitto non realizzato sulle transazioni infragruppo, sia sulle differenze temporanee tra i valori di attività e passività assunti ai fini della redazione del bilancio consolidato e i rispettivi valori rilevanti ai fini fiscali delle società consolidate. Le imposte differite vengono rilevate per tutte le differenze temporanee. Le imposte anticipate sono state iscritte in bilancio considerando probabile il loro utilizzo futuro. Sulla medesima base è stato inoltre rilevato il beneficio derivante dall’utilizzo delle perdite fiscali che, ai sensi della normativa vigente, risultano per la maggior parte riportabili senza limiti di scadenza. Le imposte differite e anticipate sono state determinate applicando le aliquote fiscali che si prevede saranno in vigore quando le differenze temporanee si annulleranno o il beneficio della perdita fiscale sarà utilizzabile. Sulla base dei piani pluriennali approvati, si prevede negli esercizi futuri il realizzo di imponibili fiscali tali da consentire l’integrale recupero degli ammontari iscritti come imposte anticipate. L’analisi delle differenze temporanee e delle perdite che hanno determinato l’iscrizione di attività per imposte anticipate e passività per imposte differite, che presentano un saldo netto passivo al 31 dicembre 2010 pari a 203.467 migliaia di Euro, (213.642 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009) è riportata nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Ammontare Importo delle dell’effetto differenze fiscale temporanee Variazioni positive: Ammortamenti civilistici eccedenti e svalutazioni Storno avviamento a fronte capitalizzazione spese di sviluppo Fondi svalutazione magazzini Fondo svalutazione crediti Fondi per rischi e oneri Manutenzioni e altre spese a deducibilità differita Altri costi a deducibilità differita Oneri finanziari eccedenti 30% ROL Adeguamento fair value strumenti derivati su tassi Crediti d’imposta per agevolazioni fiscali Recupero deduzioni extracontabili IRAP Eliminazione utili infragruppo e altre rettifiche di consolidamento Totale Variazioni negative: Allocazione avviamento ad attività immateriali Capitalizzazione spese di sviluppo e relativi ammortamenti Ammortamenti anticipati extracontabili Ammortamenti extracontabili (avviamento) Storno ammortamenti attività immateriali a vita definita Tassazione avviamento negativo Riduzione extracontabile del valore dei lavori in corso su ordinazione Adeguamento fair value strumenti derivati su cambi e commodities Plusvalenze ad imponibilità differita Rivalutazione cespiti Utili netti su cambi da adeguamento Totale Imposte anticipate (differite) nette Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali dell’esercizio Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali degli esercizi precedenti Imposte anticipate (differite) nette Note Esplicative al Bilancio Consolidato Al 31/12/2009 Ammontare Importo delle dell’effetto differenze fiscale temporanee 67.583 130.598 11.566 4.432 152.395 11.252 2.498 189.476 37.745 16.191 186.821 19.083 41.674 3.492 1.219 46.604 3.231 742 52.106 10.380 3.076 7.680 62.999 130.598 13.250 5.429 120.405 11.997 3.537 134.860 55.180 21.730 125.895 17.666 41.008 4.131 1.493 36.598 3.452 1.052 37.087 15.175 4.129 4.909 33.181 843.738 12.667 201.954 24.387 710.267 10.355 177.104 (492.315) (179.479) (63.612) (556.689) (68.914) - (157.098) (57.272) (20.211) (177.643) (21.949) - (537.070) (198.904) (63.345) (493.348) (72.847) (655) (168.645) (62.456) (19.757) (154.918) (22.836) (167) (17.552) (6.453) (35.028) (11.079) (14.106) (7.133) (1.212) (25.184) (1.426.196) (3.878) (2.056) (309) (6.926) (453.795) (9.644) (10.160) (3.200) (69.479) (1.493.680) (2.652) (2.934) (815) (19.107) (465.366) (579.978) (251.841) (783.413) (288.262) 255 - 48.119 74.620 (203.467) (213.642) 105 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Le componenti che nel corso dell’esercizio hanno determinato il saldo netto passivo al 31 dicembre 2010 sono così analizzabili (importi in migliaia di Euro): Passività nette per imposte anticipate (differite) al 31 dicembre 2009 Imposte anticipate e differite nette iscritte a conto economico Imposte anticipate e differite nette iscritte a Riserva da cash flow hedge su cambi Imposte anticipate e differite nette iscritte a Riserva da cash flow hedge su tassi Imposte anticipate e differite nette iscritte a Riserva da cash flow hedge su commodities Imposte anticipate derivanti da variazione area consolidamento Adeguamento cambi relativo ai bilanci di società consolidate espressi in valuta diversa dall’Euro Totale (213.642) 14.147 (4.371) (863) (105) 6 1.361 (203.467) 3.25. ALTRE PASSIVITA’ NON CORRENTI Tale voce è composta come segue (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Debiti per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale – quota oltre l’esercizio successivo Debiti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota oltre l’esercizio successivo Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota oltre l’esercizio successivo Risconti passivi su contributi in conto impianti – quota oltre l’esercizio successivo Risconti passivi su credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo – quota oltre l’esercizio successivo Debito per acquisto quote di minoranza di partecipazioni Debiti diversi Totale Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 147.983 43.718 104.265 316.795 326.370 (9.575) 32.722 28.402 4.320 2.074 3.451 (1.377) 5.370 6.351 (981) 5.003 1.893 511.840 5.003 2.633 415.928 (740) 95.912 Debiti per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale – quota oltre l’esercizio successivo Tale voce (relativa a debiti nei confronti di partners in collaborazioni internazionali su programmi aeronautici commerciali per oneri contrattuali legati alla partecipazione alle collaborazioni stesse il cui importo originario è stato capitalizzato nelle Attività immateriali a vita definita) è così dettagliabile (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Valore nominale del debito Effetto applicazione metodo del costo ammortizzato Totale 188.234 (40.251) 147.983 Al 31/12/2009 47.395 (3.677) 43.718 Variazione dell’esercizio 140.839 (36.574) 104.265 L’importo iscritto in questa voce, trattandosi di un debito a lungo termine che non prevede pagamento di interessi, viene valutato al costo ammortizzato al fine di riconoscere a conto economico l’effettiva onerosità del debito contratto, data dalla differenza tra il valore di rimborso a scadenza ed il valore iniziale del debito. L’importo iniziale, a differenza del valore di rimborso che corrisponde al valore nominale definito contrattualmente, viene calcolato come attualizzazione dei flussi di rimborso attesi al tasso di interesse di mercato per simili strumenti finanziari. La variazione dell’esercizio è in gran parte attribuibile alla rilevazione dei debiti conseguenti la sottoscrizione degli accordi di collaborazione a programmi internazionali avvenuta nel corso del 2010 e i cui oneri sono riflessi negli incrementi delle corrispondenti Attività immateriali a via definita (Nota 3.4). La quota in scadenza entro l’esercizio successivo è iscritta nella voce “Altre passività correnti”. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 106 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Debiti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota oltre l’esercizio successivo Tale voce è costituita dai debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico relativi alle erogazioni, ricevute ai sensi della Legge 808/85 e successive modificazioni e integrazioni, effettuate per la promozione delle attività di ricerca e sviluppo, inclusi studi, prove e progettazione relativi a nuovi programmi e altre attività, dell’industria aeronautica. Tali erogazioni sono non onerose e devono essere rimborsate nel periodo di conseguimento dei ricavi generati dai programmi cui sono riferite. I debiti sono esposti in bilancio al loro valore nominale. Nel 2006 i regolamenti attuativi della Legge 808/85 hanno subito modifiche. In particolare, è stata definita una specifica disciplina per i programmi oggetto di intervento da parte della Legge 808/85 definiti come funzionali alla sicurezza nazionale o finalizzati alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, che prevede, in luogo della restituzione delle erogazioni concesse, la corresponsione di diritti di regia sulla vendita dei prodotti sviluppati nell’ambito dei programmi stessi. Per i programmi non rientranti nelle categorie sopra indicate permane invece l’obbligo della restituzione senza corresponsione di interessi. Si ritiene, a seguito di approfondite analisi condotte anche con l’ausilio di autorevoli studi legali e come comunicato al Ministero dello Sviluppo Economico negli esercizi precedenti, che questa nuova disciplina introdotta non sia applicabile agli interventi disposti prima della adozione della Deliberazione 28/2006 del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, avuto riguardo alla specifica situazione dei programmi oggetto degli interventi, e pertanto, non essendo nell’esercizio 2010 intervenute variazioni cogenti alla disciplina in vigore, non sono stati mutati i criteri sino ad oggi utilizzati nell’iscrizione a bilancio delle erogazioni in questione. Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota oltre l’esercizio successivo La voce rappresenta la contropartita iniziale del credito verso il Ministero dello Sviluppo Economico a fronte delle concessioni disposte ai sensi delle Legge 808/85, e riferite a progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo (come specificato nella Nota 3.8), per la quota da imputarsi a conto economico negli esercizi futuri, oltre l’esercizio successivo, in correlazione ai periodi di imputazione a conto economico dei costi a fronte dei quali è stata concessa l’erogazione. Risconti passivi su contributi in conto impianti – quota oltre l’esercizio successivo Tale voce è costituita dalla quota di contributi in conto impianti la cui imputazione a conto economico è stata rinviata a futuri esercizi in correlazione ai residui ammortamenti dei cespiti relativi. Risconti passivi su credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo – quota oltre l’esercizio successivo La voce rappresenta la contropartita della parte del credito d’imposta contabilizzato ai sensi della Legge 296/2007 (Finanziaria 2007) e successivamente modificata dal D.L. 185/2008 convertito con Legge 2/2009, da imputarsi a conto economico negli esercizi futuri, oltre l’esercizio successivo, in correlazione, in dipendenza della diversa tipologia di costi oggetto dell’agevolazione, sia alla incidenza nei conti economici di tali esercizi dei costi per attività di ricerca e sviluppo a fronte dei quali è stato determinato il credito d’imposta sia alla rilevazione dei ricavi relativi ai lavori in corso su ordinazione, al cui valore hanno concorso le spese per attività di ricerca e sviluppo. Debito per acquisto quota di minoranza di partecipazioni Tale voce è costituita dall’importo corrispondente alla stima del costo atteso per l’acquisto del residuo 20% del capitale sociale della controllata DutchAero B.V. (5.000 migliaia di Euro) e del residuo 19,9% del capitale sociale della controllata DutchAero Services B.V. (3 migliaia di Euro) le cui partecipazioni, come indicato nella Nota 2.6. – Area di consolidamento, sono state contabilizzate in misura totalitaria per tener conto degli impegni all’acquisto derivanti dagli accordi contrattuali che hanno previsto il rilascio di opzioni call e put, il cui momento di esercizio non è al momento prevedibile. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 107 Relazione Finanziaria Annuale 2010 PASSIVITA’ CORRENTI 3.26. PASSIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI La voce è composta come segue (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Debiti finanziari verso imprese a controllo congiunto Debiti finanziari verso collegate Debiti finanziari verso terzi Fair value degli strumenti derivati su tasso di interesse (parte corrente) Fair value (componente non di copertura) degli strumenti derivati su cambio Totale Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 16.697 11.913 4 2.424 16.392 12 14.273 (4.479) (8) 30.039 - 30.039 7.407 66.060 3.787 22.615 3.620 43.445 I debiti verso imprese a controllo congiunto sono relativi alla quota del 50% del debito finanziario intercompany di AVIO S.p.A. verso Europropulsion S.A. non elisa in sede di consolidamento in applicazione del metodo proporzionale. I debiti verso collegate sono costituiti al 31 dicembre 2010 da finanziamenti erogati da ASPropulsion Capital N.V. ad Avio Polska Sp.z o.o. per 8.379 migliaia di Euro, Polonia Aero Laboratorium Sp.z o.o. per 150 migliaia di Euro, DutchAero Services B.V. per 1.778 migliaia di Euro e DutchAero B.V. per 1.606 migliaia di Euro, nell’ambito dell’attività di tesoreria svolta nei confronti delle società estere del Gruppo, a condizioni e termini di mercato. La variazione intervenuta nella voce Fair value degli strumenti derivati su tasso di interesse (parte corrente) è determinata dalla riclassifica dalla passività finanziarie non correnti (Nota 3.21). Per maggiori dettagli si rinvia alla Nota 6. 3.27. QUOTA CORRENTE DEI DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI Tale voce è composta come segue (in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Quota corrente debiti finanziari verso banche (Senior Facilities) Quota corrente debiti finanziari verso collegate Quota corrente finanziamenti da banche e Ministero Sviluppo Economico Quota corrente debiti finanziari verso banche Quota corrente debiti finanziari per contratti contenenti leasing Quota corrente debiti finanziari per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale Ratei passivi finanziari Totale Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 36.880 25.804 56.595 23.568 (19.715) 2.236 1.706 220 791 - 915 220 1.404 1.404 - 12.797 112 78.923 10.885 230 93.473 1.912 (118) (14.550) Quota corrente debiti finanziari verso banche La voce è relativa alla parte corrente dei debiti finanziari riferiti ai finanziamenti ottenuti in base al Senior Facilities Agreement del 13 dicembre 2006, come più ampiamente illustrato nella Nota 3.21 – Passività finanziarie non correnti, ed è composta come segue (importi in migliaia di Euro): Note Esplicative al Bilancio Consolidato 108 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Al 31/12/2010 Valore nominale del debito Effetto applicazione metodo del costo ammortizzato Totale 9.515 27.365 36.880 Al 31/12/2009 28.543 28.052 56.595 Variazione dell’esercizio (19.028) (687) (19.715) L’importo del valore nominale del debito è riferito all’ammontare dell’utilizzo della linea di credito Revolving Facility 2, concessa ai sensi del Senior Facilities Agreement (vedi Nota 3.21). Nell’importo relativo all’effetto dell’applicazione del metodo del costo ammortizzato sono inclusi, tra l’altro, gli ammontari attualizzati al tasso d’interesse effettivo dei flussi di pagamento di interessi previsti per l’esercizio 2011 relativamente al totale dei finanziamenti Medium-Term Facilities in essere al 31 dicembre 2010, comprensivi quindi anche di quelli calcolati nella parte non corrente dei medesimi. Quota corrente debiti finanziari verso collegate L’importo iscritto al 31 dicembre 2010 come quota corrente di debiti verso società collegate per 25.804 migliaia di Euro (23.568 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009) è interamente relativo alla contabilizzazione dell’effetto dell’applicazione del metodo del costo ammortizzato ai finanziamenti erogati in base ai Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 1 e Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 2 da ASPropulsion Capital N.V.; in particolare rappresenta il valore attualizzato al tasso d’interesse effettivo dei flussi di pagamenti di interessi previsti per l’esercizio 2011 per il debito in essere al 31 dicembre 2010, che risulta iscritto nella voce “Passività finanziarie non correnti”. Quota corrente finanziamenti da banche e Ministero Sviluppo Economico Tale voce include la quota corrente dei finanziamenti erogati da banche per interventi agevolativi e dal Ministero Sviluppo Economico ed è composta come segue (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Finanziamenti da banche per interventi agevolativi ai sensi Legge 64/86 Finanziamento Ministero Sviluppo Economico ai sensi Legge 46/82 Finanziamento Ministero Sviluppo Economico accordo di programma Regione Puglia Totale 268 Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 175 93 641 616 25 797 1.706 791 797 915 Quota corrente debiti finanziari per contratti contenenti leasing L’importo iscritto a bilancio al 31 dicembre 2010 per 1.404 migliaia di Euro (1.404 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009) rappresenta la quota corrente della passività iscritta come debito finanziario in contropartita delle immobilizzazioni materiali iscritte nelle attività in applicazione di quanto previsto dall’IFRIC 4. Quota corrente debiti finanziari per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale Il saldo di bilancio è così composto (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Valore nominale del debito Effetto applicazione metodo del costo ammortizzato Totale Note Esplicative al Bilancio Consolidato 8.935 3.862 12.797 Al 31/12/2009 8.288 2.597 10.885 Variazione dell’esercizio 647 1.265 1.912 109 Relazione Finanziaria Annuale 2010 La voce include le quote scadenti entro l’esercizio successivo della passività finanziaria, determinata secondo il metodo del costo ammortizzato, derivante da un debito collegato alla partecipazione a programmi di collaborazione internazionale per motori per impiego commerciale. Ratei passivi finanziari I ratei passivi di natura finanziaria, iscritti per un totale al 31 dicembre 2010 di 112 migliaia di Euro (230 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009), si riferiscono all’accertamento degli interessi maturati sui finanziamenti da banche e finanziamenti Legge 46/82 per 32 migliaia di Euro, su debiti finanziari verso banche relativi alla Revolving Facility 2 per 1 migliaia di Euro, su debiti finanziari verso collegate relativi ai finanziamenti concessi da ASPropulsion Capital N.V. per 40 migliaia di Euro e all’accertamento di commissioni relative al Senior Performance Bond Facility Agreement per 39 migliaia di Euro. 3.28. DEBITI COMMERCIALI Al 31 dicembre 2010 l’importo a bilancio è pari a 244.733 migliaia di Euro (242.157 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009). Tale voce include debiti commerciali verso fornitori terzi per un valore al 31 dicembre 2010 pari a 243.726 migliaia di Euro (241.940 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009), debiti commerciali verso società controllate non consolidate per un valore al 31 dicembre 2010 pari a 22 migliaia di Euro (46 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009), debiti commerciali verso collegate per un valore al 31 dicembre 2010 pari a 927 migliaia di Euro (91 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009) e debiti commerciali verso Cinven Limited, controllante indiretta, per un valore pari al 31 dicembre 2010 a 58 migliaia di Euro (126 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009). I debiti commerciali verso società controllate non consolidate sono interamente relativi al debito di natura commerciale verso il Consorzio Servizi Colleferro. Il dettaglio dei debiti commerciali verso le società collegate è così composto (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Eurojet Turbo G.m.b.H. Turbo-Union Ltd. Termica Colleferro S.p.A. Consorzio Sitab 109 818 927 Totale Al 31/12/2009 16 3 26 45 3.29. PASSIVITA’ PER IMPOSTE CORRENTI La composizione della voce è la seguente (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Debiti per ritenute d’imposta da versare Debiti per imposte sul reddito – IRAP Debiti per altre imposte e tributi vari Totale 5.902 2.928 2.780 11.610 Al 31/12/2009 6.961 168 2.909 10.038 Variazione dell’esercizio (1.059) 2.760 (129) 1.572 Il debito per ritenute d’imposta da versare si riferisce al debito verso l’Erario per trattenute IRPEF effettuate in qualità di sostituto d’imposta in relazione a redditi di lavoro dipendente e autonomo. Il debito per altre imposte è principalmente costituito da imposte di società estere da versare. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 110 Relazione Finanziaria Annuale 2010 3.30. ALTRE PASSIVITA’ CORRENTI Tale voce è composta come segue (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Anticipi ricevuti da clienti per forniture di beni e servizi Debiti per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale – quota corrente Debiti verso Istituti di Previdenza e di Sicurezza Sociale Altri debiti verso terzi Altri debiti verso controllate Altri debiti verso collegate Risconti passivi su contributi in conto impianti – quota corrente Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota corrente Risconti passivi su credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo – quota corrente Ratei e altri risconti passivi Totale Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 290.907 243.131 47.776 35.107 16.036 39.532 1.150 - 28.110 16.396 38.822 20 30 6.997 (360) 710 1.130 (30) 1.735 1.869 (134) 2.741 2.481 260 463 7.728 395.399 460 6.471 337.790 3 1.257 57.609 Debiti per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale – quota corrente Tale voce è relativa a debiti, di tipo non finanziario, nei confronti di partners per la partecipazione a programmi di collaborazione internazionale relativi a programmi aeronautici commerciali a fronte di oneri contrattuali derivanti dalla partecipazione alle collaborazioni stesse, il cui importo originario è stato capitalizzato nelle Attività immateriali a vita definita, ed è così composta (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Valore nominale del debito Effetto applicazione del costo ammortizzato Totale 35.847 (740) 35.107 Al 31/12/2009 28.724 (614) 28.110 Variazione dell’esercizio 7.123 (126) 6.997 Debiti verso Istituti di Previdenza e di Sicurezza Sociale La voce si riferisce agli importi da versare, pari a 16.036 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010 (16.396 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009), relativamente alle quote a carico delle aziende e alle trattenute effettuate ai dipendenti per i contributi su retribuzioni, secondo quanto previsto dalle normative vigenti. Altri debiti verso terzi La composizione della voce è la seguente (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Debiti Debiti Debiti sensi verso i dipendenti diversi verso terzi verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai della Legge 808/85 – quota corrente Totale Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 16.735 7.093 13.724 9.128 3.011 (2.035) 15.704 39.532 15.970 38.822 (266) 710 I debiti verso dipendenti comprendono alcune voci retributive da liquidare e quote di retribuzione differita di competenza dell’esercizio 2010 accertate. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 111 Relazione Finanziaria Annuale 2010 I debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 sono commentati nella Nota 3.25 – Altre passività non correnti. Risconti passivi su contributi in conto impianti – quota corrente La voce comprende la quota corrente di contributi in conto impianti la cui imputazione a conto economico è stata rinviata al futuro esercizio in correlazione ai residui ammortamenti dei cespiti relativi. Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota corrente La voce comprende la quota corrente delle concessioni disposte ai sensi delle Legge 808/85 (come specificato nella Nota 3.8), il cui accreditamento a conto economico avverrà nell’esercizio successivo in correlazione all’imputazione dei costi a fronte dei quali è stata concessa l’erogazione. Ratei e altri risconti passivi La composizione della voce è indicata nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Ratei per oneri e contributi relativi al personale Ratei diversi Risconti proventi diversi Totale 1.795 1.354 4.579 7.728 Al 31/12/2009 2.478 1.211 2.782 6.471 Variazione dell’esercizio (683) 143 1.797 1.257 3.31. RICAVI Il totale dei ricavi, composto da quelli per cessioni di beni e per prestazioni di servizi e dalla variazione dei lavori in corso su ordinazione, che è rappresentativo del flusso complessivo dei ricavi consolidati, è dato dai seguenti valori (importi in migliaia di Euro): Esercizio 2010 Ricavi delle vendite Ricavi delle prestazioni Variazione dei lavori in corso su ordinazione Totale 1.285.620 852.545 2.138.165 (385.174) 1.752.991 Esercizio 2009 1.258.103 273.249 1.531.352 170.807 1.702.159 Variazione 27.517 579.296 606.813 (555.981) 50.832 La ripartizione dei ricavi per area di attività e per area geografica di destinazione è illustrata nella Nota 4 relativa all’informativa per settore di attività e area geografica. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 112 Relazione Finanziaria Annuale 2010 3.32. ALTRI RICAVI OPERATIVI Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro): Esercizio 2010 Contributi in conto esercizio Proventi per quota accreditata a conto economico del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo Proventi per quota accreditata a conto economico delle erogazioni ai sensi Legge 808/85 Quota di competenza contributi in conto impianti Recuperi di costi, risarcimenti e altri proventi Fondi accreditati a conto economico Plusvalenze su dismissione di immobilizzazioni materiali Plusvalenze da conferimento ramo d’azienda Sopravvenienze attive diverse Proventi non ricorrenti Totale Esercizio 2009 Variazione 3.670 4.540 (870) 978 12.772 (11.794) 3.629 2.657 15.584 16.078 5.073 2.113 3.303 3.687 56.772 4.797 2.184 5.098 8.050 163 2.793 2.132 42.529 (1.168) 473 10.486 8.028 4.910 2.113 510 1.555 14.243 I contributi in conto esercizio sono relativi prevalentemente a contributi per agevolazioni comunitarie su programmi tecnologici a livello europeo. I proventi per quota accreditata a conto economico del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo accolgono la quota parte del credito di imposta (descritto alla precedente Nota 3.14 – Attività per imposte correnti) di competenza dell’esercizio, calcolata in correlazione sia ai costi iscritti nel conto economico dell’esercizio 2010 a fronte dei quali è stato determinato il credito d’imposta (comprensivi delle quote di ammortamento dei costi di sviluppo, oggetto dell’agevolazione, capitalizzati tra le attività immateriali a vita definita) sia alla rilevazione dei ricavi relativi ai lavori in corso su ordinazione, al cui valore hanno concorso le spese per attività di ricerca e sviluppo rientranti nell’agevolazione. I proventi per quota accreditata a conto economico delle erogazioni ai sensi della Legge 808/85 accolgono la quota parte delle concessioni disposte dal Ministero dello Sviluppo Economico a fronte di progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, determinata in base alla tipologia di costi a fronte dei quali è stata concessa l’erogazione e in correlazione ai periodi di imputazione a conto economico delle spese o degli ammortamenti delle attività cui si riferiscono. Nella voce fondi accreditati a conto economico sono compresi ristorni di stanziamenti effettuati in esercizi precedenti, relativi ad utilizzi di fondi per rischi e oneri a fronte di costi sostenuti nel corso dell’esercizio e al rilascio delle eccedenze rispetto agli accantonamenti effettuati a fondi per rischi ed oneri (15.918 migliaia di Euro) e al fondo svalutazione crediti (160 migliaia di Euro). Le plusvalenze su dismissione di immobilizzazioni materiali sono relative, oltre che alla dismissione di carattere ordinario di impianti, macchinari, attrezzature industriali ed altri beni, al provento di 4.885 migliaia di Euro realizzato a seguito della cessione delle immobilizzazioni dello stabilimento di Acerra, classificate nel bilancio al 31 dicembre 2009 nell’ambito delle “Attività non correnti possedute per la vendita”. La voce plusvalenze da conferimento ramo d’azienda è relativa alla plusvalenza realizzata a seguito del conferimento in natura alla società Termica Colleferro S.p.A. del ramo d’azienda concernente la produzione e distribuzione di utilities alle società del comprensorio industriale di Colleferro. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 113 Relazione Finanziaria Annuale 2010 3.33. CONSUMI DI MATERIE PRIME La composizione della voce è la seguente (importi in migliaia di Euro): Esercizio 2010 Costi per acquisti di materie prime Variazione delle rimanenze di materie prime Totale 501.740 (6.729) 495.011 Esercizio 2009 497.170 7.151 504.321 Variazione 4.570 (13.880) (9.310) 3.34. COSTI PER SERVIZI Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro): Esercizio 2010 Costi per servizi Costi per godimento beni di terzi Totale 666.386 7.456 673.842 Esercizio 2009 609.211 6.055 615.266 Variazione 57.175 1.401 58.576 Nella voce costi per servizi per l’esercizio 2010 è incluso l’ammontare totale degli emolumenti spettanti agli organi sociali della Capogruppo, comprensivo di quelli per lo svolgimento di tali funzioni anche in altre imprese incluse nel consolidamento, riguardanti compensi verso i sindaci per complessivi 145 migliaia di Euro e verso amministratori per 447 migliaia di Euro. Tra i costi per godimento di beni di terzi sono inclusi costi relativi all’utilizzo temporaneo di motori forniti a compagnie aeree in sostituzione di motori per i quali è in corso la revisione, per 3.203 migliaia di Euro (2.701 migliaia di Euro nell’esercizio 2009). 3.35. COSTI PER IL PERSONALE Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro): Esercizio 2010 Salari e stipendi Oneri sociali Oneri per piani a contribuzione definita Oneri per piani a benefici definiti e altri benefici a lungo termine: Costo previdenziale prestazioni di lavoro corrente (service cost) Perdite/(Utili) attuariali riconosciute su benefici ai dipendenti Costo previdenziale prestazioni di lavoro passate Costo piano cash settled share-based payment Accantonamento a fondi per oneri per retribuzione variabile Totale 177.300 54.984 11.142 Esercizio 2009 172.926 54.574 10.793 Variazione 4.374 410 349 - 1.135 1.503 49 5.810 15.151 267.074 1.097 771 49 980 15.129 256.319 38 732 4.830 22 10.755 Il costo piano cash settled share-based payment, si riferisce allo stanziamento registrato nell’anno per l’adeguamento della valutazione della passività a fronte di un piano di compensi attribuibili a un certo numero di manager, come indicato nella Nota 3.23 - Fondi per rischi ed oneri. Inoltre, ad un determinato numero di manager del Gruppo è stata attribuita la facoltà di partecipare a una forma di investimento nella controllante della Capogruppo, configurabile come equity settled share-based payment ai sensi dell’IFRS 2, il cui fair value non è risultato significativo e conseguentemente non si è proceduto ad alcuna appostazione in bilancio. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 114 Relazione Finanziaria Annuale 2010 La tabella che segue espone, suddiviso per categoria, il numero medio dei dipendenti delle società incluse nel consolidamento: Media Esercizio 2010 Operai Impiegati Dirigenti 2.690 2.221 98 5.009 Totale Media Esercizio 2009 2.701 2.268 88 5.057 Il numero medio dei dipendenti totali delle imprese consolidate con il metodo proporzionale è il seguente: Media Esercizio 2010 Operai Impiegati Dirigenti Media Esercizio 2009 30 55 3 88 Totale 31 56 2 89 3.36. AMMORTAMENTI Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro): Esercizio 2010 Immobilizzazioni materiali Investimenti immobiliari Attività immateriali a vita definita Totale 48.828 278 87.418 136.524 Esercizio 2009 46.885 243 83.782 130.910 Variazione 1.943 35 3.636 5.614 Gli ammortamenti delle attività immateriali a vita definita comprendono, l’importo di 44.755 migliaia di Euro, riferito alla quota imputata a conto economico per ammortamento delle attività per accreditamento presso la clientela per partecipazione a programmi, iscritte, nell’esercizio 2007, in sede di allocazione del costo dell’Acquisizione. 3.37. SVALUTAZIONI E RIPRISTINI DI VALORE La svalutazione rilevata nell’esercizio 2010, pari a 805 migliaia di Euro, è data dall’imputazione a conto economico dell’eccedenza tra l’importo dei corrispettivi trasferiti per l’acquisizione delle controllate Avioprop S.r.l. e O.A.V. S.r.l. e il fair value delle attività acquisite e passività assunte alle rispettive date di acquisizione. 3.38. ALTRI COSTI OPERATIVI La natura e l’ammontare dei costi componenti la voce sono indicati nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro): Esercizio 2010 Accantonamenti per rischi e oneri Svalutazione dei crediti commerciali Oneri diversi di gestione Oneri e accantonamenti non ricorrenti Totale Note Esplicative al Bilancio Consolidato 46.945 69 13.954 20.298 81.266 Esercizio 2009 27.578 1.364 15.064 9.856 53.862 Variazione 19.367 (1.295) (1.110) 10.442 27.404 115 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Accantonamenti per rischi e oneri Gli accantonamenti costituiscono lo stanziamento imputato al conto economico a fronte di costituzione o integrazione di fondi per rischi e oneri, riguardanti rischi contrattuali e commerciali per 45.304 migliaia di Euro e rischi legali e ambientali per 1.641 migliaia di Euro. Svalutazione dei crediti commerciali La svalutazione dei crediti rappresenta l’accantonamento effettuato nell’anno per 69 migliaia di Euro al fondo svalutazione crediti commerciali verso terzi, iscritto a rettifica della corrispondente voce dell’attivo. Oneri diversi di gestione La natura e l’ammontare dei costi componenti la voce sono indicati nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro): Esercizio 2010 Imposte indirette e tasse Spese e oneri diversi Minusvalenze su dismissione di immobilizzazioni materiali Minusvalenze su dismissione di immobilizzazioni immateriali Imposte relative ad esercizi precedenti Sopravvenienze passive diverse Totale Esercizio 2009 Variazione 5.314 6.727 116 241 1.556 5.872 6.832 252 3 2.105 (558) (105) (136) 241 (3) (549) 13.954 15.064 (1.110) La voce spese e oneri diversi include principalmente spese per rappresentanza e ospitalità, quote associative, penalità contrattuali, contributi consortili e oneri su contratti di collaborazione internazionale. Le minusvalenze su dismissione di immobilizzazioni materiali sono conseguenti all’alienazione di carattere ordinario di impianti, macchinari e altri beni. Le minusvalenze su dismissione di immobilizzazioni immateriali sono conseguenti all’alienazione di costi di sviluppo. Oneri e accantonamenti non ricorrenti La voce comprende costi di natura non ricorrente o emergenti da eventi eccezionali non derivanti dalla ordinaria attività operativa delle società, il cui dettaglio è esposto nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro): Esercizio 2010 Costi sostenuti: - per ristrutturazione organizzativa e oneri per il personale - per altri oneri atipici Accantonamenti a fondi: - per ristrutturazione organizzativa - per rischi legali ed ambientali - per rischi fiscali - per rischi contrattuali e commerciali - per svalutazione crediti Totale Note Esplicative al Bilancio Consolidato Esercizio 2009 Variazione 8.266 1.315 9.581 3.184 1.441 4.625 5.082 (126) 4.956 8.416 1.747 23 531 10.717 2.581 97 1.960 593 5.231 8.416 (834) (74) (1.429) (593) 5.486 20.298 9.856 10.442 116 Relazione Finanziaria Annuale 2010 3.39. COSTI CAPITALIZZATI PER ATTIVITA’ REALIZZATE INTERNAMENTE Tale voce rappresenta la contropartita dei costi sostenuti per la realizzazione interna di attività materiali e immateriali, iscritte nell’attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria. Nell’esercizio 2010 presenta un importo pari a 27.966 migliaia di Euro e comprende i seguenti costi (importi in migliaia di Euro): Esercizio 2010 Costi per produzione interna di immobilizzazioni materiali Costi di sviluppo Costi per realizzazione interna attività immateriali Totale 677 26.282 1.037 27.996 Esercizio 2009 Variazione 7.571 18.991 1.081 27.643 (6.894) 7.291 (44) 353 3.40. PROVENTI FINANZIARI La composizione della voce è riportata nel prospetto seguente (importi in migliaia di Euro): Esercizio 2010 Esercizio 2009 Variazione Interessi attivi verso banche Sconti e altri proventi finanziari Interessi attivi su crediti finanziari Interessi attivi verso clienti e altri debitori Proventi relativi a operazioni su strumenti derivati su tasso 84 1.013 54 47 32.086 33.284 168 49 60 125 47.108 47.510 (84) 964 (6) (78) (15.022) (14.226) Differenze cambio attive realizzate Differenze cambio attive accertate Proventi relativi a operazioni su strumenti derivati su cambio 40.545 12.322 38.315 25.977 2.230 (13.655) 33.749 86.616 119.900 17.372 81.664 129.174 16.377 4.952 (9.274) Totale Nella voce relativa agli interessi attivi su crediti finanziari sono inclusi 5 migliaia di Euro relativi a interessi verso la società collegata ASPropulsion Capital N.V. Le differenze cambio attive realizzate sono relative all’incasso dei crediti e al pagamento dei debiti in valuta. Le differenze cambio attive accertate sono relative all’adeguamento al cambio di fine esercizio di crediti e debiti espressi in valuta e sono principalmente riferite a partite di natura commerciale. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 117 Relazione Finanziaria Annuale 2010 3.41. ONERI FINANZIARI L’esposizione delle componenti principali della voce è riportata nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro): Esercizio 2010 Interessi passivi verso banche su finanziamenti Senior Facilities Agreement Interessi passivi verso collegate su finanziamenti Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 1 e No. 2 Interessi passivi verso controllante su finanziamento Intercompany Loan Agreement Interessi passivi su debiti finanziari verso collegate Interessi passivi su mutui verso banche e finanziamenti Ministero Sviluppo Economico Interessi passivi su altri debiti Sconti e altri oneri finanziari Oneri da attualizzazione benefici a dipendenti Oneri relativi a operazioni su strumenti derivati su tasso Differenze cambio passive realizzate Differenze cambio passive accertate Oneri relativi a operazioni su strumenti derivati su cambio Totale Esercizio 2009 Variazione 37.395 41.539 (4.144) 40.686 41.170 (484) 6.249 363 5.928 388 321 (25) 135 9.193 4.036 1.636 72.875 172.568 53.729 52.768 45.253 151.750 149 7.780 4.649 2.658 68.123 172.384 39.720 3.154 7.138 50.012 (14) 1.413 (613) (1.022) 4.752 184 14.009 49.614 38.115 101.738 324.318 222.396 101.922 Gli importi degli interessi relativi a debiti che sono iscritti a bilancio al valore risultante dall’applicazione del metodo del costo ammortizzato sono determinati utilizzando il tasso di interesse effettivo. Le differenze cambio passive realizzate sono relative all’incasso dei crediti e al pagamento dei debiti in valuta. Le differenze cambio passive accertate sono relative all’adeguamento al cambio di fine esercizio di crediti e debiti espressi in valuta e sono principalmente riferite alla parte denominata in dollari dei debiti per i finanziamenti Senior Facilities Agreement e Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 2. Il saldo netto tra differenze cambio attive e passive e oneri e proventi relativi a operazioni su strumenti derivati su cambi denuncia un risultato negativo pari a 65.134 migliaia di Euro. Nell’esercizio 2009 tale saldo era positivo per 31.652 migliaia di Euro. La voce relativa agli interessi passivi su debiti verso collegate include 315 migliaia di Euro verso la collegata ASPropulsion Capital N.V. per finanziamenti concessi a società estere del Gruppo e 48 migliaia di Euro relativi alla quota del 50% degli interessi sul debito finanziario intercompany di AVIO S.p.A. verso l’impresa a controllo congiunto Europropulsion S.A. non elisi in sede di consolidamento in applicazione del metodo proporzionale. 3.42. PROVENTI/(ONERI) DA PARTECIPAZIONI La voce di bilancio, che presenta nell’esercizio 2010 un saldo di 17.748 migliaia di Euro, include la plusvalenza da dismissione della partecipazione nella società collegata Atla S.r.l., commentata nella Nota 3.5. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 118 Relazione Finanziaria Annuale 2010 3.43. IMPOSTE SUL REDDITO Le imposte presentano nell’esercizio 2010 un saldo netto negativo a conto economico pari a 10.892 migliaia di Euro, costituito da imposte correnti per 25.039 migliaia di Euro e da imposte anticipate e differite nette per un saldo positivo di 14.147 migliaia di Euro. Nell’esercizio 2009 il saldo a conto economico era risultato negativo per 30.127 migliaia di Euro, costituito da imposte correnti per 20.364 migliaia di Euro e da imposte anticipate e differite nette per un saldo negativo di 9.763 migliaia di Euro. Le imposte correnti risultano composte dall’accantonamento per imposte sul reddito imponibile dell’esercizio, ripartito tra IRAP (17.574 migliaia di Euro), imposte delle società estere e altre imposte (7.167 migliaia di Euro), e dalla differenza tra imposte accantonate nel precedente esercizio e quelle effettivamente liquidate (298 migliaia di Euro di maggiori imposte). La tabella che segue sintetizza le imposte dell’esercizio 2010 (importi in migliaia di Euro): IRES e altre imposte Imposte correnti: - imposte di competenza dell’esercizio - differenza tra imposte liquidate e imposte stanziate nel precedente esercizio Imposte (anticipate)/differite nette Totale IRAP Totale 7.167 17.574 24.741 36 7.203 (16.151) (8.948) 262 17.836 2.004 19.840 298 25.039 (14.147) 10.892 La riconciliazione tra aliquota teorica ed aliquota effettiva, con esclusione dell’IRAP in considerazione della sua particolare natura, viene esposta nella seguente tabella (importi in migliaia di Euro): Esercizio 2010 Risultato ante imposte Aliquota ordinaria applicata Imposte teoriche Effetto delle variazioni: Redditi esenti Dividendi Costi indeducibili permanenti Differenze temporanee non rilevate Altre differenze permanenti Effetto variazione aliquote (inclusa differenza tra aliquota ordinaria e aliquote locali) Imposte relative ad esercizi precedenti Totale Imposte effettive Aliquota effettiva Note Esplicative al Bilancio Consolidato Esercizio 2009 (16.316) 27,5% (4.487) 68.734 27,5% 18.902 (5.863) (2.221) 3.218 1.307 (1.796) (44) (2.436) 3.582 2.223 (3.878) 995 (101) (4.461) 1.536 (869) 114 (8.948) n.s. 19.016 27,7% 119 Relazione Finanziaria Annuale 2010 4. INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITA’ E PER AREA GEOGRAFICA Informativa per settore di attività Il Gruppo opera nei settori di business dei motori aeronautici, dello spazio e delle revisioni civili attraverso le tre Divisioni AeroEngine, Spazio e AvioService. La ripartizione per Divisione costituisce la base dell’informativa direzionale del Gruppo e in base alla medesima suddivisione sono riportate le informazioni per settore di attività nelle tavole che seguono (importi in milioni di Euro): Divisione AeroEngine Divisione Spazio Divisione AvioService Altre attività Bilancio Consolidato Elisioni Conto Economico Consolidato 2010 Ricavi verso terzi Ricavi verso altri settori Totali ricavi Risultato di settore Proventi/(oneri) non allocati Risultato operativo 1.422,1 285,7 45,2 - - - - - - - - 1.422,1 285,7 45,2 - - 1.753,0 201,0 35,8 1,1 - - 237,9 - - - (67,5) - (67,5) 201,0 35,8 1,1 (67,5) - Proventi/(oneri) finanziari netti 1.753,0 170,4 (204,4) Proventi/(oneri) da partecipazioni 17,7 Imposte sul reddito (10,9) Utile/(perdita) da attività cessate - Utile/(perdita) dell’esercizio (27,2) Situazione Patrimoniale Finanziaria Consolidata al 31 dicembre 2010 Attività del settore Attività non allocate Totale attività Passività del settore Passività non allocate Totale passività 3.675,8 691,4 21,7 - - - - - 115,8 - 4,388,9 115,8 3.675,8 691,4 21,7 115,8 - 4.504,7 1.436,6 408,8 17,9 - - 1.863,3 - - - 1.930,9 - 1.930,9 1.436,6 408,8 17,9 1.930,9 - 3.794,2 196,5 16,3 1,0 4,1 - 217,9 Altre informazioni relative al 2010 Investimenti in immobilizzazioni (Svalutazioni) e ripristini di valore di immobilizzazioni Ammortamenti Numero dipendenti al 31 dicembre 2010 Note Esplicative al Bilancio Consolidato - - - - - - (118,1) (14,6) (0,2) (3,6) - (136,5) 3.772 743 148 369 - 5.032 120 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Le informazioni di settore riferite al bilancio consolidato 2009 erano le seguenti: Divisione AeroEngine Divisione Spazio Divisione AvioService Altre attività Bilancio Consolidato Elisioni Conto Economico Consolidato 2009 Ricavi verso terzi 1.373,8 290,3 38,1 - - - - - - - - 1.373,8 290,3 38,1 - - 1.702,2 190,8 31,6 1,9 - - 224,3 - - - (58,9) - (58,9) 190,8 31,6 1,9 (58,9) - Ricavi verso altri settori Totali ricavi Risultato di settore Proventi/(oneri) non allocati Risultato operativo Proventi/(oneri) finanziari netti 1.702,2 165,4 (93,2) Proventi/(oneri) da partecipazioni (3,5) Imposte sul reddito (30,1) Utile/(perdita) da attività cessate - Utile/(perdita) dell’esercizio 38,6 Situazione Patrimoniale Finanziaria Consolidata al 31 dicembre 2009 Attività del settore 3.598,5 672,2 21,8 - - - - - 90,2 - 90,2 3.598,5 672,2 21,8 90,2 - 4.382,7 1.337,5 349,0 20,7 - - 1.707,2 - - - 1.958,2 - 1.958,2 1.337,5 349,0 20,7 1.958,2 - 3.665,4 Investimenti in immobilizzazioni 108,9 13,3 2,1 3,8 - 128,1 Svalutazioni di immobilizzazioni - - 2,0 - - 2,0 (112,3) (10,9) (0,1) (7,6) - (130,9) 3.756 785 173 191 - 4.905 Attività non allocate Totale attività Passività del segmento Passività non allocate Totale passività 4.292,5 Altre informazioni relative al 2009 Ammortamenti Numero dipendenti al 31 dicembre 2009 Informativa per area geografica I ricavi del Gruppo sono così ripartiti per area geografica, sulla base del paese di riferimento del cliente (importi in milioni di Euro): Esercizio 2010 Italia Europa UE Nord America Altri paesi Totale 140,8 730,2 853,5 28,5 1.753,0 Esercizio 2009 154,0 705,9 814,7 27,6 1.702,2 Le attività del Gruppo sono così allocate sulla base del luogo in cui si trovano (importi in milioni di Euro): Note Esplicative al Bilancio Consolidato 121 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Al 31/12/2010 Italia Europa UE Nord America Altri paesi Totale 3.953,7 318,2 218,2 14,6 4.504,7 Al 31/12/2009 3.916,9 312,8 141,4 11,6 4.382,7 I nuovi investimenti del Gruppo in immobilizzazioni materiali, investimenti immobiliari e in attività immateriali a vita definita sono così allocati sulla base del luogo in cui sono stati effettuati (importi in milioni di Euro): Esercizio 2010 Italia Europa UE Nord America Altri paesi Totale 204,5 5,7 6,1 1,6 217,9 Esercizio 2009 120,5 5,2 1,4 1,0 128,1 5. IMPEGNI E RISCHI I principali impegni e rischi del Gruppo sono analizzati nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Garanzie prestate: Garanzie personali: Fideiussioni rilasciate da terzi per conto del Gruppo Altre garanzie Garanzie reali Beni di terzi presso il Gruppo Beni del Gruppo presso terzi Fideiussioni e garanzie ricevute Totale Al 31/12/2009 108.318 22.222 462.024 94.737 27.527 439.600 592.564 538.852 16.562 25.239 1.173.217 561.864 416.690 30.880 24.554 1.033.988 Garanzie prestate Comprendono, tra le garanzie personali, fideiussioni rilasciate da terzi per conto del Gruppo a favore della clientela per l'esecuzione di contratti e altre garanzie rappresentate da lettere di patronage rilasciate nell’interesse di società del Gruppo. Le garanzie reali presenti al 31 dicembre 2010 si riferiscono a ipoteche su beni immobili e privilegi speciali su impianti e macchinario e giacenze di magazzino in relazione ai contratti di finanziamento Senior Facilities Agreement e Senior Performance Bond Facility Agreement. Inoltre alcune società del Gruppo, al 31 dicembre 2010, in quanto parte nei contratti di finanziamento denominati “Senior Facilities Agreement, Senior Performance Bond Facility Agreement, Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 1 e Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 2” in qualità di “Additional Guarantor” e “Borrower” secondo il tipo di contratto, hanno assunto garanzia per le obbligazioni degli altri “Obligor” derivanti dai contratti di finanziamento e prestato specifiche garanzie, costituite da pegno su azioni e quote di talune società controllate e collegate, sui diritti di proprietà intellettuale, su determinati crediti commerciali e conti bancari e sui crediti derivanti da polizze assicurative, a favore dei “Lender”. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 122 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Beni di terzi presso il Gruppo Comprendono essenzialmente motori aeronautici e accessori principalmente di proprietà dell'Aeronautica Militare Italiana in corso di revisione, oltre a materiali in deposito e ad attrezzature e macchinari ricevuti in uso o in leasing. Beni del Gruppo presso terzi Si riferiscono, oltre che a certificati azionari rappresentativi di partecipazioni in deposito presso banche, a materiali e attrezzature dati in deposito o uso presso fornitori. Altri conti d'ordine La voce comprende principalmente fideiussioni ricevute da fornitori a fronte di ordini per forniture da completare. Vertenze legali e passività potenziali I rischi legali a cui è esposto il Gruppo derivano in parte dalla varietà e dalla complessità delle norme e dei regolamenti a cui è soggetta l’attività industriale e commerciale del Gruppo, soprattutto in materia di ambiente, sicurezza, responsabilità prodotto, fiscale e concorrenza. Nel corso del normale svolgimento della propria attività, il Gruppo è pertanto parte in alcuni procedimenti giudiziari civili, amministrativi e penali, attivi e passivi. Pur non essendo possibile prevedere oppure determinare l’esito di ciascun procedimento, il Gruppo ritiene che la conclusione definitiva degli stessi non avrà un impatto sfavorevole rilevante sulla condizione finanziaria del Gruppo. Laddove, invece, è probabile che occorra un esborso di risorse per adempiere obbligazioni e tale importo sia stimabile in modo attendibile, il Gruppo ha effettuato specifici accantonamenti a fondi per rischi ed oneri. Il Gruppo ritiene che le somme accantonate nei fondi per rischi e oneri e quelle incluse tra i costi di ciascuna commessa a fini di copertura delle eventuali passività rivenienti da contenziosi pendenti o potenziali siano nel loro complesso di importo adeguato. Inoltre, gli oneri derivanti da procedimenti di natura ambientale risultano oggetto di specifica garanzia da parte del venditore, entro determinati limiti e condizioni, contenuta nel contratto perfezionato nel 2003 relativo all’acquisizione di Avio S.p.A. da parte di Avio Holding S.p.A. (entrambe ora incorporate nella Capogruppo). Si riporta di seguito una breve descrizione dei procedimenti, attivi e passivi, più significativi di cui il Gruppo è parte, nonché una breve descrizione delle principali passività potenziali. Comune di Colleferro/Secosvim (ARPA 1 e ARPA 2) Nel marzo 2004, il commissario straordinario del Comune di Colleferro ha emanato un’ordinanza nei confronti di Secosvim disponendo la messa in sicurezza d’emergenza, la caratterizzazione e la bonifica di alcuni siti all’interno del comprensorio industriale di Colleferro (denominati “ARPA 1” e “ARPA 2”). Secosvim ha impugnato i relativi provvedimenti davanti al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) del Lazio, basandosi sul presupposto di non essere il soggetto responsabile dell’inquinamento. Peraltro, successivamente all’impugnazione, Secosvim ha ritenuto di aderire parzialmente alle richieste della pubblica amministrazione, adottando i provvedimenti di messa in sicurezza d’emergenza e caratterizzazione dei siti. A fronte dei costi ad oggi prevedibili e limitatamente alla quota a carico di tali interventi è stato stanziato apposito fondo rischi. Il ricorso è attualmente in fase di trattazione. Nelle more, in data 18 dicembre 2008 è stato siglato tra l’Ufficio Commissariale per l’Emergenza nella Valle del Sacco e Secosvim un accordo di programma, avente ad oggetto la bonifica del suolo e delle acque di falda del sito ARPA 1, nonché la messa in sicurezza permanente del sito individuato come “ex Cava Pozzolana”. In particolare, in forza di tale accordo di programma, l’autorità commissariale si è impegnata ad eseguire l’insieme degli interventi destinati alla progettazione e realizzazione del progetto di bonifica del suolo insaturo e delle acque di falda del sito, comprensivo della progettazione e della conseguente realizzazione di un’idonea area di confinamento definitivo dei rifiuti. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 123 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Secosvim, a sua volta, si è impegnata a partecipare con un contributo volontario per gli interventi di messa in sicurezza permanente e a sostenere gli oneri economici di gestione post-operativa e manutenzione di tale area. Inoltre, è in corso di stesura da parte dell’Università La Sapienza di Roma il progetto di messa in sicurezza permanente del sito ARPA 2. E’ in fase di definizione un accordo di programma con l’Ufficio Commissariale per ARPA 2, analogo a quello di ARPA 1. A tal fine Secosvim si è impegnata a partecipare con un contributo volontario per la messa in sicurezza permanente e per gli oneri economici di gestione post-operativa e manutenzione. Comune di Colleferro/Secosvim-AVIO S.p.A. (inquinamento fiume Sacco) Nel giugno 2005, a seguito della scoperta di sostanze tossiche nel latte prodotto in alcune fattorie della valle del fiume Sacco, il Comune di Colleferro ha emanato varie ordinanze nei confronti di Secosvim, AVIO S.p.A. ed altre aziende nella medesima area disponendo la messa in sicurezza d’emergenza, la caratterizzazione e la bonifica delle aree sulle quali operano tali aziende con costi a carico delle medesime. Secosvim e AVIO S.p.A. hanno proposto ricorso avverso tali ordinanze presso il TAR del Lazio, chiedendo la sospensiva di tali provvedimenti. Contestualmente, sono comunque stati adottati provvedimenti di messa in sicurezza d’emergenza dei siti. A fronte dei costi ad oggi prevedibili e limitatamente alla quota a carico di tali interventi è stato stanziato apposito fondo rischi. Il ricorso è attualmente in fase di trattazione. Nelle more, in data 18 dicembre 2008 è stato siglato tra l’Ufficio Commissariale per l’Emergenza nella Valle del Sacco e Secosvim il già sopra menzionato accordo di programma, avente ad oggetto la bonifica del suolo e delle acque di falda del sito ARPA 1, nonché la messa in sicurezza permanente del sito individuato come “ex Cava Pozzolana”. E’ altresì in fase di definizione un accordo di programma con l’Ufficio Commissariale per ARPA 2, analogo a quello di ARPA 1. Sono in fase di completamento le caratterizzazioni dei terreni e le ulteriori integrazioni delle misure di messa in sicurezza d’emergenza. Secosvim/Caffaro Nel comprensorio di Colleferro è compresa un’area industriale denominata “benzoino” che fino al 31 dicembre 2007 è stata locata alla società Caffaro S.p.A. che dal mese di settembre 2009 è stata assoggettata a procedura di amministrazione straordinaria. Al fine di recuperare i crediti vantati nei confronti della Caffaro, la Secosvim ha presentato istanza di ammissione al passivo avanti il tribunale di Udine. Parallelamente il commissario straordinario del Comune di Colleferro ha proceduto in danno nei confronti di Caffaro per inquinamento del terreno per un valore stimato di circa 7 milioni di Euro, che corrisponde al presumibile costo di bonifica di queste aree. La Caffaro ha impugnato avanti al TAR del Lazio l’azione in danno e la Secosvim si è quindi costituita in giudizio. La causa è attualmente pendente. Esiste la possibilità che la società Caffaro rivendichi i suddetti costi nei confronti di Secosvim in qualità di proprietaria degli immobili. Secosvim ha comunque richiesto al Tribunale di Velletri un accertamento tecnico preventivo volto a determinare eventuali responsabilità della Caffaro nella contaminazione dell’area “benzoino”, che si è concluso con il deposito di una perizia che ha confermato una responsabilità diretta della Caffaro nell’anzidetta contaminazione. Secosvim si è impegnata con l’Ufficio Commissariale per l’Emergenza nella Valle del Sacco ad eseguire la messa in sicurezza dell’acquifero soggiacente il Benzoino. Tale impegno verrà definito con l’accordo per ARPA 2 sopra menzionato. AVIO S.p.A./Ministero dell’Ambiente (Pomigliano d’Arco) Nel marzo 2005 la conferenza dei servizi, convocata in sede decisoria presso il Ministero dell’Ambiente per gestire l’inquinamento ambientale del sito di interesse nazionale “Litorale Domizio Flegreo e Agro Aversano”, all’interno del quale è inserito lo stabilimento di Pomigliano d’Arco (Napoli), ha disposto la messa in sicurezza d’emergenza, la caratterizzazione e la bonifica dell’area di pertinenza dello stabilimento. AVIO S.p.A. ha proposto ricorso presso il TAR del Piemonte per l’annullamento della conferenza dei servizi del Ministero dell’Ambiente al fine di limitare l’obbligo di caratterizzazione del sito alle sole sostanze effettivamente rinvenute presso il sito stesso. Contestualmente, sono comunque stati adottati i provvedimenti di messa in sicurezza d’emergenza e caratterizzazione parziale dei siti, stanziando a fronte dei costi ad oggi prevedibili e limitatamente alla quota a carico di tali interventi apposito fondo rischi. Il ricorso è attualmente in fase di trattazione. A fronte delle richieste delle ultime Conferenze di Servizio è stata ultimata la Note Esplicative al Bilancio Consolidato 124 Relazione Finanziaria Annuale 2010 caratterizzazione dei terreni ed è stata comunicata al Ministero l’intenzione di presentare progetto di bonifica mediante la rimozione dell’unico hot spot superficiale. Inoltre continuano per la falda le attività di monitoraggio e di integrazione delle misure di messa in sicurezza d’emergenza. AVIO S.p.A./Ministero dell’Ambiente (Acerra) Nel marzo 2005 la conferenza dei servizi, convocata in sede decisoria presso il Ministero dell’Ambiente, per gestire l’inquinamento ambientale del sito di interesse nazionale “Litorale Domizio Flegreo e Agro Aversano”, all’interno del quale è inserito lo stabilimento di Acerra (Napoli), ha disposto, tra l’altro, la messa in sicurezza d’emergenza, la caratterizzazione e la bonifica dell’area di pertinenza dello stabilimento, con particolare riferimento alla contaminazione da PCB (policlorobifenili) nel terreno e alla contaminazione da solventi clorurati in falda. La Capogruppo ha proposto ricorso presso il TAR del Piemonte per l’annullamento della conferenza dei servizi del Ministero dell’Ambiente. Contestualmente, sono comunque stati adottati i provvedimenti di messa in sicurezza d’emergenza e caratterizzazione parziale dei siti, stanziando a fronte dei costi ad oggi prevedibili e limitatamente alla quota a carico di tali interventi apposito fondo rischi. Il ricorso è attualmente in fase di trattazione. A fronte delle richieste delle ultime Conferenze di Servizio è stata ultimata la caratterizzazione dei terreni ed è stata eseguita l’analisi di rischio e conseguentemente comunicata al Ministero l’intenzione di presentare progetto di bonifica mediante rimozione dell’hot spot relativo al PCB. Continuano inoltre le attività di monitoraggio e di integrazione delle misure di messa in sicurezza d’emergenza per la falda. Si segnala che nel 2010 è stato venduto il sito industriale, ma il Gruppo ha mantenuto la proprietà dell'impianto di emungimento delle acque di falda e la relativa gestione. AVIO S.p.A./Ministero dell’Ambiente (Brindisi) A seguito di attività di verifica condotte negli anni precedenti, è stata convocata nel marzo 2006 la conferenza dei servizi in sede decisoria presso il Ministero dell’Ambiente, per gestire l’inquinamento ambientale del “sito di interesse nazionale di Brindisi” all’interno del quale è inserito lo stabilimento di Brindisi, che ha disposto tra l’altro, la messa in sicurezza di emergenza, caratterizzazione e bonifica, con particolare riferimento alle sostanze triclorometano manganese, solfati nelle acque superficiali. AVIO S.p.A. ha proposto presso il TAR di Lecce per l’annullamento della conferenza dei servizi del Ministero dell’Ambiente. Successivamente, nel 2007 e 2008, sono intervenute nuove conferenze dei servizi e correlati decreti ministeriali, avverso i quali sono state presentate domande di annullamento presso il TAR di Lecce, attualmente in fase di trattazione. Contestualmente, sono comunque stati adottati i provvedimenti di monitoraggio e caratterizzazione parziale dei siti, stanziando a fronte dei costi ad oggi prevedibili e limitatamente alla quota a carico di tali interventi apposito fondo rischi. Sono state ultimate le caratterizzazioni di tutti i terreni di proprietà, è stato inviato al Ministero il progetto di bonifica mediante trattamento in situ dell’hot spot superficiale di contaminazione da idrocarburi, e si è in attesa della relativa autorizzazione a procedere da parte del Ministero. Per gli hot spots di arsenico è stato presentato ricorso al TAR di Lecce, in quanto si presume che sia di origine naturale. Continuano inoltre le attività di monitoraggio e di integrazione delle misure di messa in sicurezza d’emergenza per la falda. E’ in corso di definizione l’adesione all’accordo di programma siglato dal Ministero dell’Ambiente e dagli enti competenti relativo alla bonifica dell’acquifero del SIN di Brindisi, con il quale la Capogruppo si impegnerà, pro quota, a partecipare alle spese per il marginamento fisico del SIN, per il danno ambientale e per la gestione post-operativa dell’impianto di trattamento delle acque. Con la sottoscrizione dell’accordo si rinuncerà a tutti i ricorsi giudiziari pendenti. Verifica fiscale generale sull’esercizio 2007 In data 3 giugno 2009 la Guardia di Finanza ha iniziato una verifica sulla Capogruppo relativa all’esercizio 2007 che si è conclusa in data 17 dicembre 2009 con l’emissione di un processo verbale di constatazione contenente un rilievo sul riporto a nuovo delle perdite della società Avio Holding S.p.A. a seguito della fusione della stessa in AVIO S.p.A. Contestualmente era stato segnalato che sarebbe stata richiesta la costituzione di un tavolo tecnico-operativo tra Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate al fine di raggiungere una conclusione in merito alla correttezza del trattamento fiscale dell’operazione di leveraged buy-out portata a termine nel 2006 (l’Acquisizione). In data 20 maggio 2010, la Guardia di Finanza ha effettuato un nuovo accesso presso la Capogruppo per informare la stessa dei risultati emersi dalle ulteriori analisi e discussioni effettuate congiuntamente con l’Agenzia delle Entrate sull’operazione in questione e concludere le relative attività di verifica. Tali attività sono terminate in data 15 luglio 2010 con la redazione di un nuovo processo verbale di constatazione nel quale la Guardia di Finanza ha contestato alla Capogruppo, Note Esplicative al Bilancio Consolidato 125 Relazione Finanziaria Annuale 2010 sulla base dell’identificazione nella controllante lussemburghese del beneficiario dell’operazione straordinaria, il mancato riaddebito a quest’ultima degli oneri finanziari sostenuti nel periodo intercorso dalla data dell’Acquisizione (14 dicembre 2006) a quella di verifica (20 maggio 2010) sulla quota parte del finanziamento contratto per l’acquisizione del Gruppo AVIO. In merito al primo rilievo descritto, concernente il riporto perdite della incorporata Avio Holding S.p.A., il Gruppo ritiene di aver agito in linea con le previsioni normative in materia, avvalorate anche dall’interpretazione dell’Associazione Italiana Dottori Commercialisti nella sua Norma di Comportamento n. 176 del 18 dicembre 2009. In merito al secondo rilievo, concernente l’operazione di leveraged buy-out, il Gruppo, in assenza, peraltro, alla data attuale, di un pronunciamento (avviso di accertamento) da parte dell’organo competente (Agenzia delle Entrate), ha valutato attualmente non individuabile una passività potenziale suscettibile di generare oneri a suo carico, sulla base delle motivazioni già sostenute nelle dichiarazioni rilasciate in sede di sottoscrizione del processo verbale di constatazione, nonché successivamente ribadite nelle memorie difensive presentate. Tale impostazione risulta inoltre supportata da specifico parere richiesto dalla Capogruppo ad autorevoli esperti fiscali italiani, nonché sostenuta da alcune pronunce giurisprudenziali favorevoli al contribuente su casi del tutto simili. 6. INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI E POLITICHE DI GESTIONE RISCHI Categorie e fair value di attività e passività finanziarie La ripartizione per categoria e l’esposizione della valutazione al fair value degli strumenti finanziari in essere alla data di bilancio è rappresentata nella tavola che segue (importi in migliaia di Euro): Quota Attività e corrente di passività non attività e correnti passività non correnti ATTIVITA’ FINANZIARIE Crediti e Finanziamenti - Attività finanziarie - Crediti commerciali - Altre attività - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Attività finanziarie disponibili per la vendita - Partecipazioni PASSIVITA’ FINANZIARIE Passività al costo ammortizzato - Passività finanziarie - Altre passività - Debiti commerciali Attività e passività correnti Totale valori di bilancio Totale fair value 8.855 44.581 - - 32.989 260.766 62.343 51.046 41.844 260.766 106.924 51.046 41.844 260.766 106.924 51.046 7.128 60.564 - 407.144 7.128 467.708 7.128 467.708 1.595.802 511.841 2.107.643 78.923 78.923 66.060 395.399 244.733 706.192 1.740.785 907.240 244.733 2.892.758 1.632.761 872.453 244.733 2.749.947 Le voci che presentano un fair value diverso dal valore di bilancio riguardano le passività finanziarie non correnti relative ai debiti finanziari verso banche su Senior Facilities, verso collegate e verso controllante, nonché debiti finanziari e altre passività per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale. Il fair value relativo è stato determinato applicando il metodo del discounted cash flow, ossia l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi alle condizioni di tasso e di merito creditizio del 31 dicembre 2010. La definizione di un appropriato indicatore del rischio di credito caratterizzante ciascuno strumento di debito valutato al fair value è stata effettuata sulla base delle metodologie di credit scoring comunemente utilizzate, assegnando ad ogni strumento uno spread specifico, in funzione di alcuni indicatori di bilancio dell’emittente, delle caratteristiche contrattuali degli stessi strumenti (quali livello di recuperabilità del capitale e durata del debito) e dell’andamento dei credit spread delle emissioni di settore. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 126 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Per le partecipazioni, per le quali non è possibile determinare in maniera attendibile il fair value, la valutazione è mantenuta al costo, eventualmente svalutato per perdite di valore. Per le altre voci non si rilevano differenze rispetto al valore di bilancio, in quanto lo stesso rappresenta una ragionevole approssimazione del relativo fair value. Gli strumenti finanziari derivati (interest rate swaps, opzioni su cambi e compravendite a termine – forward - e, in misura minore, commodity swaps ) in relazione ai quali non è possibile individuare un mercato attivo, sono iscritti in bilancio al fair value inclusi nelle voci di attività e passività finanziarie e altre attività e passività. Il fair value relativo è stato determinato attraverso tecniche di valutazione basate su dati di mercato, in particolare avvalendosi di appositi modelli di pricing riconosciuti dal mercato (quali discounted cash flow, metodologia dei tassi di cambio forward, modello di Black-Scholes). In particolare, tale valorizzazione è determinata avvalendosi di appositi strumenti di pricing alimentati sulla base dei parametri di mercato (tassi di interesse, tassi di cambio e volatilità) rilevati alle singole date di valutazione. Tipologie di rischi finanziari e attività di copertura connesse Il Gruppo è esposto a rischi finanziari connessi alle proprie attività operative, in particolare riferibili a: - rischi di credito, relativi ai rapporti commerciali con la clientela e alle attività di finanziamento; - rischi di liquidità, con riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all’accesso al mercato del credito; - rischi di mercato, derivanti in gran parte dall’esposizione alla variabilità dei tassi di cambio in relazione all’operatività in valute diverse dalla valuta di redazione del bilancio consolidato e dei tassi di interesse in relazione all’utilizzo di strumenti finanziari che generano interessi. Il Gruppo monitora costantemente i predetti rischi finanziari, ponendo in essere azioni aventi l’obiettivo di fronteggiare e contenere i potenziali effetti negativi mediante l’utilizzo di appropriate politiche e appositi strumenti di copertura. Nella presente sezione vengono fornite informazioni qualitative e quantitative di riferimento sull’incidenza di tali rischi sul Gruppo. I dati quantitativi di seguito riportati non rivestono valenza previsionale e, in particolare, le sensitivity analysis sui rischi di mercato non possono completamente riflettere le complessità e le reazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato. Rischio di credito Il rischio di credito rappresenta l’esposizione del Gruppo a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti. L’esposizione al rischio di credito è connessa essenzialmente ai crediti iscritti in bilancio, particolarmente crediti di natura commerciale, e alle garanzie prestate a favore di terzi. La massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo al 31 dicembre 2010 è rappresentata essenzialmente dal valore contabile dei crediti commerciali. I principali clienti del Gruppo per quanto riguarda i settori dei motori aeronautici e dello spazio sono rappresentati o dai maggiori costruttori mondiali di motori o da organismi governativi e committenti pubblici, che per la loro natura non presentano significative concentrazioni di rischio. I crediti commerciali presentano al 31 dicembre 2010 un’esposizione per crediti scaduti pari a circa 22,7 milioni di Euro (25,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2009), in particolare riferibili a crediti della Divisione AeroEngine. A fronte di tali crediti è stata effettuata una valutazione individuale del rischio ed è stato iscritto specifico fondo di svalutazione, che tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e di eventuali situazioni di controversie in corso e possibili riscadenziamenti. Si segnala inoltre che parte dello scaduto trova contropartita in passività per debiti connessi a condizioni di avvenuto incasso e in stanziamenti a fondi per rischi e oneri. Rischio di liquidità Il rischio di liquidità cui è soggetto il Gruppo è individuabile nell’eventuale difficoltà ad ottenere, a condizioni economiche, le risorse finanziarie a supporto delle attività operative. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite Note Esplicative al Bilancio Consolidato 127 Relazione Finanziaria Annuale 2010 dalle attività operative e di investimento, dall’altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari. I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono monitorate e gestite centralmente, anche mediante l’implementazione di sistemi di tesoreria accentrata coinvolgenti le principali società italiane ed estere del Gruppo, nell’ottica di garantire tempestivamente un efficace reperimento delle risorse finanziarie o un adeguato investimento delle disponibilità liquide, ottimizzando la gestione della liquidità e dei flussi di cassa. Su base trimestrale il Gruppo verifica il rispetto dei covenants finanziari previsti dal Senior Facilities Agreement ed effettua periodicamente il monitoraggio dei flussi di cassa previsti ed effettivi, nonché l’aggiornamento delle proiezioni di flussi finanziari futuri al fine di ottimizzare la gestione della liquidità e la determinazione delle eventuali necessità di provvista. I fondi e le linee di credito attualmente disponibili, negoziati con più controparti bancarie, oltre a quelli che saranno generati dall’attività operativa e di finanziamento, sono ritenuti in grado di consentire al Gruppo di soddisfare i propri bisogni derivanti dall’attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza. In particolare si ricorda che nell’ambito del Senior Facilities Agreement è compresa la linea di credito relativa alla Revolving Facility, per un importo di 150 milioni di Euro, che al 31 dicembre 2010 risulta utilizzata per 9,5 milioni di Euro (28,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2009). Liquidity analysis La tabella che segue rappresenta un’analisi per scadenza dei flussi contrattuali futuri generati dalle passività finanziarie, commerciali e dalle principali altre passività del Gruppo al 31 dicembre 2010. L’analisi riporta i flussi non attualizzati, comprensivi della quota di capitale e degli interessi, calcolati alle condizioni di mercato esistenti alla data di bilancio. Si precisa che l’analisi riflette le previsioni assunte per il manifestarsi dei flussi finanziari sulla base di date di rimborso contrattualmente definite o, in alcuni casi, stimate. In assenza di una data predefinita di rimborso i flussi sono stati inseriti tenendo conto della prima data nella quale potrebbe essere richiesto il pagamento. Per questo motivo i conti di tesoreria sono stati inseriti nella fascia temporale a vista. Il saldo a fine 2010 del debito relativo alla Revolving Facility è stato inserito tra le scadenze da uno a sei mesi in considerazione della scadenza del tiraggio corrente alla data di bilancio. La voce relativa alle passività non correnti include anche la quota corrente dei debiti non correnti. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 128 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Valori di bilancio Poste a vista Da 1 a 6 mesi Da 7 a 12 mesi Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni Totale flussi Passività diverse dai derivati: Passività finanziarie non correnti - Debiti finanziari verso banche (Senior Facilities) 963.699 - 24.787 18.407 1.143.101 - - Debiti finanziari verso collegate 526.228 - 14.314 16.226 163.144 673.654 867.338 - Debiti finanziari verso controllante - Mutui e altri debiti verso banche e finanziamenti Ministero Sviluppo Economico 121.863 - - - - 216.974 216.974 9.197 - 760 961 3.475 4.345 9.541 - Debiti finanziari altri verso banche - Debiti finanziari per contratti contenenti leasing - Debiti finanziari per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale 411 - 130 104 207 - 441 4.899 - 702 702 3.495 - 4.899 39.309 1.665.606 - 6.490 47.183 6.761 43.161 30.052 1.343.474 894.973 43.303 2.328.791 Passività finanziarie correnti - Debiti finanziari verso imprese a controllo congiunto 16.697 16.697 - - - - 16.697 - Debiti finanziari verso collegate 11.913 3.384 1.307 91 7.391 - 12.173 - Debiti finanziari verso terzi 4 28.614 4 20.085 1.307 91 7.391 - 4 28.874 244.733 - 244.733 - - - 244.733 Altre passività non correnti: – Debiti per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale 183.090 – Debiti per erogazioni ai sensi della 332.499 Legge 808/85 Totale 2.454.542 - 15.987 19.859 88.769 99.465 224.080 Debiti commerciali Passività per strumenti derivati: Fair value degli strumenti derivati su cambio (passività finanziarie e altre passività) Fair value degli strumenti derivati su tasso (passività finanziarie) Totale Totale flussi 1.186.295 - 15.704 - 52.194 264.601 332.499 20.085 324.914 63.111 1.491.828 1.259.039 3.158.977 16.414 - 843 316 - - 1.159 30.039 - 19.217 14.609 - - 33.826 46.453 - 20.060 14.925 - - 34.985 20.085 344.974 78.036 1.491.828 1.259.039 3.193.962 2.500.995 La differenza tra i valori di bilancio e il totale dei flussi finanziari è da ricondursi essenzialmente al calcolo degli interessi per le durate contrattuali dei debiti. Inoltre, per le passività valutate con il metodo del costo ammortizzato la metodologia di calcolo degli interessi sopra indicati prevede l’utilizzo del tasso nominale (tassi forward riferiti a ciascuna scadenza) anziché del tasso effettivo di rendimento, usato per determinare i valori iscritti a bilancio. Rischio di mercato Il Gruppo è soggetto al rischio di mercato derivante dalla fluttuazione sia dei cambi delle valute, in quanto opera in un contesto internazionale in cui le transazioni sono condotte in diverse valute, sia dei tassi di interesse su crediti e debiti di natura finanziaria che generano interessi e, in misura minore, al rischio di variazione del prezzo di alcune materie prime. Rischio di cambio L’esposizione al rischio di cambio del Gruppo deriva sia dalla distribuzione geografica delle attività industriali del Gruppo rispetto alla distribuzione geografica dei mercati in cui vende i propri prodotti, sia dall’utilizzo di fonti esterne di finanziamento in valuta. L’esposizione al rischio di cambio è determinata principalmente dall’eccedenza delle vendite del Gruppo realizzate in dollari rispetto ai costi sostenuti nella stessa valuta, e dai finanziamenti in essere denominati in dollari. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 129 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Le variazioni dei tassi di cambio possono influire sul risultato economico e sul valore del patrimonio netto. In particolare, laddove le società del Gruppo sostengano costi denominati in valute diverse da quelle di denominazione dei rispettivi ricavi, la variazione dei tassi di cambio può influenzare il risultato operativo di tali società. Sempre in relazione alle attività commerciali, le società del Gruppo possono trovarsi a detenere crediti o debiti commerciali denominati in valute diverse da quella di conto dell’entità che li detiene. Inoltre, parte dei finanziamenti del Gruppo sono denominati in dollari. La variazione dei tassi di cambio può comportare la realizzazione o l’accertamento di differenze di cambio positive o negative. Infine le attività e passività delle società consolidate la cui valuta di conto è diversa dall’Euro possono assumere controvalori in Euro diversi secondo l’andamento dei tassi di cambio. Come previsto dai principi contabili adottati, gli effetti di tali variazioni sono rilevati direttamente nel patrimonio netto, nella voce “Riserva da conversione” dei bilanci di imprese estere. Il Gruppo valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di cambio e gestisce tale rischio attraverso l’utilizzo di strumenti derivati, secondo quanto stabilito nelle proprie politiche di gestione dei rischi. Nell’ambito di tali politiche l’uso di strumenti finanziari derivati è riservato alla gestione dell’esposizione alle fluttuazioni dei cambi connessi con i flussi monetari e con le poste patrimoniali attive e passive, e non sono consentite attività con intento speculativo. Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati designandoli a copertura dei flussi di cassa con l’obiettivo di predeterminare il tasso di cambio, o quanto meno fissarne il limite inferiore di oscillazione, al quale le transazioni previste denominate in valuta saranno rilevate (gli strumenti utilizzati sono sostanzialmente currency options). La gestione del rischio di cambio è regolata da specifiche politiche che definiscono gli obiettivi di risk management. In particolare: è obiettivo del Gruppo mitigare gli effetti indotti da un andamento sfavorevole dei tassi di cambio sul risultato operativo e sui flussi di cassa attesi ed espressi in valuta estera ricorrendo, ove necessario, a strumenti derivati; l’attività di copertura è realizzata sulla base di previsioni attendibili di realizzazione delle transazioni future; le percentuali di copertura del cash flow in valuta estera che risulta dal budget e dal piano pluriennale, sono definite annualmente nel rispetto della policy di Gruppo; le posizioni identificate sono coperte attraverso l’utilizzo di strumenti lineari (currency options e compravendite a termine – forward), esclusivamente con finalità di copertura; al fine di garantire la coerenza tra i flussi valutari derivanti dall’attività commerciale e quelli generati dagli strumenti finanziari, il Gruppo può ricorrere ad operazioni di roll-over ed unwinding. Sensitivity analysis I potenziali effetti derivanti da una variazione del cambio dell’Euro nei confronti del dollaro, valuta nella quale essenzialmente si rileva l’esposizione del Gruppo al rischio di cambio, sono stati oggetto di un’analisi di sensitività condotta ipotizzando una variazione in aumento e in diminuzione del tasso di cambio pari al 15%, corrispondente alla volatilità puntuale annua del parametro al 31 dicembre 2010 e ritenuta ragionevolmente possibile. Si precisa che per l’analisi sono state prese in considerazione le attività e passività espresse in dollari iscritte in bilancio al 31 dicembre 2010 ed è stata considerata anche la variazione del fair value degli strumenti finanziari di copertura del rischio di cambio; non è stato preso in considerazione l’effetto cambi derivante dalla conversione in Euro dei bilanci delle società consolidate estere. I risultati di tale analisi sono esposti, al lordo dell’effetto fiscale correlato, nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro): Effetto sul conto economico Effetto sul patrimonio netto Variazione in aumento del cambio dell’Euro nei confronti del dollaro pari al 15% 107.896 169.293 Variazione in diminuzione del cambio dell’Euro nei confronti del dollaro pari al 15% (189.217) (189.681) Note Esplicative al Bilancio Consolidato 130 Relazione Finanziaria Annuale 2010 L’effetto sul patrimonio netto include sia l’effetto sul conto economico sia l’effetto sulla riserva da cash flow hedge per la variazione del fair value degli strumenti di copertura del rischio di cambio. Rischio di tasso di interesse Il Gruppo è esposto al rischio di tasso di interesse essenzialmente con riferimento alle passività finanziarie a tasso variabile. La variazione dei tassi di interesse potrebbe avere un impatto positivo o negativo sul risultato economico e sul patrimonio netto del Gruppo. Il Gruppo valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse e gestisce tale rischio attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari derivati, secondo quanto stabilito nelle proprie politiche di gestione dei rischi ed in linea con quanto previsto nel contratto di finanziamento Senior Facilities Agreement. Nell’ambito di tali politiche l’uso di strumenti finanziari derivati è riservato alla gestione dell’esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse connessi con i flussi monetari e con le poste patrimoniali attive e passive, e non sono consentite attività con intento speculativo. Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati designandoli a copertura dei flussi di cassa con l’obiettivo di predeterminare il tasso di interesse dei finanziamenti e debiti a tasso variabile. Gli strumenti utilizzati nel perseguimento di tale strategia sono sostanzialmente interest rate swaps. Gli obiettivi di risk management definiti per la gestione del rischio di tasso di interesse possono essere così sintetizzati: è obiettivo del Gruppo mitigare il rischio di scostamenti negativi del risultato netto e del cash flow rispetto a quanto previsto dal budget e dal piano pluriennale a causa di avverse fluttuazioni dei tassi di interesse, assicurando un tasso fisso su parte della propria esposizione finanziaria soggetta a tasso variabile; le posizioni identificate (finanziamenti in essere o attesi, di cui è dimostrabile l’elevata attendibilità) sono coperte attraverso l’utilizzo di strumenti derivati, generalmente interest rate swap plain vanilla (anche forward starting); non è ammesso l’utilizzo di strumenti derivati per finalità speculative, ossia non volti a perseguire il predetto obiettivo. Sensitivity analysis La tabella che segue riporta i potenziali impatti a conto economico e a patrimonio netto, al lordo dell’effetto fiscale correlato, nell’ipotesi di una variazione parallela nelle curve dei tassi di riferimento per singola divisa in cui sono denominati i principali crediti e debiti finanziari (espressi in Euro e in dollari), proporzionale alla rispettiva volatilità annua osservata e ritenuta ragionevolmente possibile (importi in migliaia di Euro): Variazione in aumento del tasso Euribor (per le poste in Euro) pari a 0,50% Variazione in aumento del tasso Libor (per le poste in dollari) pari a 0,50% Variazione in diminuzione del tasso Euribor (per le poste in Euro) pari a 0,50% Variazione in diminuzione del tasso Libor (per le poste in dollari) pari a 0,50% Effetto sul conto economico Effetto sul patrimonio netto 34 5.622 54 3.312 (133) (3.269) (57) (3.360) L’effetto sul patrimonio netto include sia l’effetto sul conto economico sia l’effetto sulla riserva da cash flow hedge per la variazione del fair value degli strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse. Tale analisi è stata condotta separatamente sugli strumenti finanziari a tasso variabile (in relazione ai quali è stata calcolata la possibile variazione degli interessi attivi e passivi attribuibile a possibili ragionevoli variazioni nei tassi di interesse nel corso dell’esercizio – cash flow sensitivity) e su quelli a tasso fisso valutati al fair value (di cui è stato calcolato il potenziale impatto a patrimonio netto per la componente di copertura dei derivati in cash flow hedge - e a conto economico, nell’ipotesi di variazione istantanea della curva dei tassi di interesse alla data di bilancio – fair value sensitivity). Note Esplicative al Bilancio Consolidato 131 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Rischio di prezzo delle commodities Il Gruppo è esposto in misura limitata al rischio di prezzo di alcune materie prime, in ragione della struttura di alcuni contatti di approvvigionamento. La variazione del prezzo di alcune commodities influenzando il prezzo delle forniture future potrebbe avere un impatto positivo o negativo sul risultato economico e sul patrimonio netto del Gruppo. Il Gruppo valuta regolarmente le caratteristiche dei contratti di fornitura e approvvigionamento delle materie prime ed eventualmente la propria esposizione al rischio di variazione del prezzo di alcune materie prime, con la finalità di gestire eventuali esposizioni al rischio individuate attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari derivati, che secondo quanto stabilito nelle proprie politiche di gestione dei rischi, non possono avere intento speculativo. Gli strumenti finanziari derivati sono designati a copertura dei flussi di cassa con l’intento di perseguire degli obiettivi di stabilità dei costi di fornitura industriale, e in particolare gli strumenti in essere al 31 dicembre 2010 sono sostanzialmente commodity swaps, con sottostante il prezzo del nickel. Con riferimento agli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2010, i potenziali impatti sul patrimonio netto, al lordo dell’effetto fiscale correlato, in conseguenza di un’immediata variazione in aumento o in diminuzione del 37% nel prezzo del nickel sarebbe pari a circa 719 migliaia di Euro. Si precisa che l’assenza di potenziali impatti a conto economico è determinata delle previsioni di manifestazione del sottostante oggetto di copertura che, in base ai contratti di approvvigionamento in essere, avverrà nei futuri esercizi, e dalla perfetta efficacia della relazione di copertura costituita. Attività di copertura Il Gruppo ha posto in essere operazioni finalizzate alla copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri derivanti da passività finanziarie iscritte in bilancio e da transazioni commerciali ritenute altamente probabili. L’analisi dei periodi attesi di manifestazione e di impatto a conto economico dei flussi futuri oggetto di tali coperture è riportata nella tabella seguente (importi espressi in migliaia di Euro o di dollari): Entro 6 mesi Manifestazione flussi Rischio di tasso - flussi in esborsi attesi per interessi a tasso variabile su debiti finanziari espressi in Euro - flussi in esborsi attesi per interessi a tasso variabile su debiti finanziari espressi in dollari Rischio di cambio - flussi attesi per vendite in dollari Rischio di prezzo - flussi attesi per acquisti Impatto a conto economico Rischio di tasso - oneri attesi per interessi a tasso variabile su debiti finanziari espressi in Euro - oneri attesi per interessi a tasso variabile su debiti finanziari espressi in dollari Rischio di cambio - ricavi attesi per vendite in dollari Rischio di prezzo - flussi attesi per acquisti Note Esplicative al Bilancio Consolidato Da 7 a 12 mesi Da 1 a 2 anni Da 3 a 5 anni Totale flussi attesi 5.434 6.280 9.227 - 20.941 1.752 2.317 6.299 - 10.368 151.750 163.500 288.000 185.000 788.250 - - - 573 573 5.434 6.280 9.227 - 20.941 1.752 2.317 6.299 - 10.368 160.200 170.000 278.500 164.000 772.700 - - - 573 573 132 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Al 31 dicembre 2010 il Gruppo ha in essere contratti derivati per la gestione del rischio di cambio Europen knock-in collar e compravendite a termine – forward) per un valore nozionale totale di 711 milioni di dollari (288 milioni di dollari al 31 dicembre 2009) e contratti derivati per la gestione del rischio di tasso di interesse, comprendenti interest rate swaps per un valore nozionale di 760,9 milioni di dollari per l’anno 2011 e 500 milioni di dollari per l’anno 2012, nonché 874,6 milioni di Euro per l’anno 2011 e 500 milioni di Euro per l’anno 2012 (rispettivamente 1.575,8 milioni di dollari e 1.743,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2009). Inoltre sono stati posti in essere a dicembre 2010 con scadenza giugno 2011, un interest rate basis swap per un valore nozionale di 873 milioni di Euro ed un interest rate basis swap per un valore nozionale di 762,5 milioni di dollari, la combinazione dei quali con i relativi interest rate swaps produce una diminuzione del costo relativo al tasso fisso pagato su questi ultimi. Il valore di iscrizione delle strutture per la gestione del rischio di cambio rappresenta il fair value dei contratti posti in essere a copertura dei flussi valutari in dollari attesi tra gennaio 2011 e settembre 2013. I contratti di interest rate swaps sono stati stipulati a copertura del rischio che variazioni avverse dei tassi di interesse si ripercuotano negativamente sui costi dei finanziamenti bancari. Per effetto di tali contratti il Gruppo riceve o paga l’importo netto calcolato come differenza fra il flusso passivo a tasso fisso ed il flusso attivo a tasso variabile. Il valore di iscrizione degli strumenti finanziari derivati a copertura del rischio di prezzo rappresenta il fair value dei contratti posti in essere a copertura dei flussi di acquisto attesi sui quattro trimestri 2013. I contratti di commodity swaps sono stati stipulati a copertura del rischio che variazioni avverse del prezzo del nickel si ripercuotano negativamente sui costi di acquisto di alcuni accordi di fornitura e approvvigionamento. Per effetto di tali contratti il Gruppo riceve o paga l’importo netto calcolato come differenza fra il flusso passivo a prezzo corrente ed il flusso attivo a prezzo corrente. In tutti i casi in cui i derivati stipulati a copertura del rischio cambio, del rischio interesse e del rischio di prezzo sono designati come strumenti di copertura ai fini dello IAS 39, il Gruppo documenta in modo formale, a partire dall'inizio della copertura stessa, la relazione di copertura tra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, gli obiettivi della gestione del rischio e la strategia perseguita nell'effettuare la copertura. Il Gruppo documenta altresì la valutazione dell'efficacia dello strumento di copertura nel compensare le variazioni nei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto. L’efficacia delle operazioni di copertura è documentata sia all’inizio dell’operazione sia periodicamente (almeno a ogni data di riferimento del bilancio o delle situazioni infrannuali) ed è misurata confrontando le variazioni di fair value (o di intrinsic value nell’ipotesi di strumenti opzionali) del derivato e del sottostante, entrambe misurate alla data di bilancio in funzione dei dati consuntivi (test retrospettivo) e determinate in ipotesi di shock delle condizioni di mercato (test prospettico). La tabella seguente espone il dettaglio per tipologia e anno di scadenza del valore nozionale dei contratti derivati in essere al 31 dicembre 2010 (i valori nozionali sono espressi in milioni di Euro o di dollari): Note Esplicative al Bilancio Consolidato 133 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Valore Nozionale Scadenza Valuta 2011 2011–2012 2011-20122013 Dollari USA Dollari USA 55,0 339,5 Dollari USA 316,5 711,0 2011 2011 Dollari USA Dollari USA 160,9 600,0 760,9 I.R.S Totale coperture 2012 2012 Dollari USA 500,0 500,0 Amortised I.R.S I.R.S Totale coperture 2011 2011 2011 Euro Euro 474,6 400,0 874,6 I.R.S Totale coperture 2012 2012 Euro 500,0 500,0 2013 Dollari USA • Strumenti derivati su cambi European Knock-in Collar European Knock-in Forward Compravendite a termine – Forward Totale • Strumenti derivati su tassi di interesse Amortised I.R.S I.R.S Totale coperture 2011 • Strumenti derivati su commodities Commodity swaps Totale coperture 2013 2,1 2,1 I valori di attività e passività relative a strumenti derivati di copertura, iscritti in bilancio al 31 dicembre 2010 e 31 dicembre 2009, sono riepilogati nella tabella seguente (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Fair value Fair value derivati derivati su su cambi commodities Attività finanziarie non correnti Altre attività non correnti Attività finanziarie correnti Altre attività correnti 381 381 Passività finanziarie non correnti Passività finanziarie correnti Altre passività correnti - Fair value derivati su tassi Al 31/12/2009 Fair value Fair value derivati su derivati su tassi cambi 4.605 10.983 4.484 3.423 23.495 2.039 2.039 1.075 1.709 1.047 8.958 12.789 59 59 9.007 7.407 16.414 30.039 30.039 1.430 3.787 5.217 34.385 34.385 Tali attività e passività finanziarie, che rappresentano le sole iscritte in bilancio al fair value, sono classificabili, sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value, nell’ambito del secondo livello gerarchico previsto dall’IFRS 7 (valutazioni che non sono direttamente riconducibili a prezzi quotati, ma che si basano su dati osservabili direttamente o indirettamente sul mercato) in quanto riferibili a strumenti finanziari derivati over the counter. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 134 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Gli effetti di copertura degli strumenti finanziari derivati sospesi nella riserva di cash flow hedge del patrimonio netto saranno rilevati a conto economico in modo coerente con le tempistiche di manifestazione dei flussi coperti. Se uno strumento finanziario è designato come copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa di una passività iscritta in bilancio o di un’operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato è rilevata nel patrimonio netto. L’utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevato il correlato effetto economico dell’operazione oggetto di copertura. L’utile o la perdita associati ad una copertura o a quella parte della copertura diventata inefficace sono iscritti a conto economico immediatamente. Se l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l’operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino a quel momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto economico nel momento in cui la relativa operazione si realizza. In merito agli strumenti derivati su rischio cambio, nel corso dell’esercizio 2010, è stata effettuata la chiusura di alcune posizioni precedentemente scadute che ha portato il Gruppo a liquidare un valore pari a 2,7 milioni di dollari (2,1 milioni di Euro). Nel corso dell’esercizio 2010 il Gruppo ha complessivamente riversato dal patrimonio netto e imputato a conto economico una quota di perdite nette precedentemente iscritte nelle riserve di cash flow hedge pari a 32,6 milioni di Euro (28,2 milioni di Euro nel precedente esercizio), al netto del correlato effetto fiscale teorico. Tale valore è stato rilevato nelle seguenti linee del Conto Economico (importi in migliaia di Euro): 2010 Rischio di cambio: Incremento/(riduzione) dei ricavi Proventi finanziari Oneri finanziari Rischio di tasso: Proventi finanziari Oneri finanziari Totale imputato nel Conto Economico Imposte sul reddito teoriche Totale 2009 3.264 5 - 3.764 (2.218) 5.124 (53.375) (44.982) 12.370 (32.612) 8.681 (49.134) (38.907) 10.700 (28.207) 7. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE La Capogruppo al 31 dicembre 2010 è detenuta dal socio unico BCV Investments S.C.A., società di diritto lussemburghese attualmente partecipata principalmente da fondi e investitori istituzionali gestiti e controllati prevalentemente da Cinven Limited (per una quota pari a circa 81%) e da una società appartenente a Finmeccanica S.p.A. (per una quota pari a circa 14%). La Capogruppo intrattiene con regolarità rapporti di natura commerciale e finanziaria con le società controllate e collegate a controllo congiunto del Gruppo, che consistono in operazioni rientranti nell’ambito delle attività ordinarie di gestione e concluse a normali condizioni di mercato. In particolare, si riferiscono a forniture e acquisti di beni e servizi, tra cui prestazioni nel campo amministrativo, informatico, di gestione personale, di assistenza e consulenza, e relativi crediti e debiti a fine esercizio e a operazioni di finanziamento e di gestione di tesoreria centralizzata e relativi oneri e proventi. Tali operazioni sono eliminate nella procedura di consolidamento e conseguentemente non sono descritte nella presente sezione. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 135 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Con riferimento alle transazioni avvenute con la controllante, con società controllanti questa e con società da queste controllate, si segnalano: - rapporti con la controllante BCV Investments S.C.A. in relazione al contratto di finanziamento Intercompany Loan Agreement; - rapporti con alcune società appartenenti al Gruppo Finmeccanica consistenti in taluni rapporti commerciali, rientranti nell’ambito delle attività ordinarie di gestione concluse a normali condizioni di mercato, e con Finmeccanica S.p.A. per alcuni servizi di assistenza e consulenza; - rapporti con Cinven Limited e società da questa controllate, per alcuni servizi di consulenza e assistenza. Il Gruppo intrattiene con regolarità rapporti di natura commerciale e finanziaria con alcune società collegate non consolidate, consistenti in forniture di beni e servizi regolate a condizioni di mercato. Si riassumono nella tabella seguente i saldi patrimoniali al 31 dicembre 2010 e 2009 relativamente alle operazioni con le società collegate (importi in migliaia di Euro): Al 31 dicembre 2010 Crediti Debiti Eurojet Turbo G.m.b.H. Turbo-Union Ltd ASPropulsion Capital N.V. Isi Geie Altre minori Totale 21.523 7.741 11.662 1.293 858 43.077 109 538.141 840 539.090 Al 31 dicembre 2009 Crediti Debiti 7.494 8.401 16.656 1.966 487 35.004 16 3 521.198 30 102 521.349 Come indicato dallo IAS 28, la tabella successiva evidenzia i principali dati di bilancio delle società collegate ASPropulsion Capital N.V. (partecipata al 49%, con sede in Olanda e che svolge attività di gestione finanziaria e di tesoreria), e Termica Colleferro S.p.A. (partecipata al 40%, con sede in Italia avente come attività la realizzazione e gestione di una centrale termoelettrica) le cui partecipazioni sono state contabilizzate secondo il metodo del costo. Si evidenzia che i valori di bilancio sono predisposti secondo i principi contabili nazionali, rispettivamente olandesi e italiani, utilizzati dalle collegate per la redazione dei propri bilanci (importi in migliaia di Euro): 2010 2009 ASPropulsion Capital N.V. Stato Patrimoniale Totale attività Totale passività Patrimonio netto di cui quota attribuibile al Gruppo 554.898 551.186 3.712 1.819 539.321 536.132 3.189 1.563 Conto economico Ricavi Oneri e proventi finanziari, netti Altri costi Utile (perdita) di esercizio di cui quota attribuibile al Gruppo 876 (353) 523 256 185 (167) 18 9 Termica Colleferro S.p.A. Stato Patrimoniale Totale attività Totale passività Patrimonio netto di cui quota attribuibile al Gruppo 20.557 15.302 5.255 2.102 184 85 99 40 Note Esplicative al Bilancio Consolidato 136 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Conto economico Ricavi Costi e altri proventi, netti Utile (perdita) di esercizio di cui quota attribuibile al Gruppo 8.975 (7.744) 406 162 (21) (21) (8) In considerazione dell’adozione del metodo di consolidamento proporzionale delle società a controllo congiunto, vengono di seguito indicati (come richiesto dallo IAS 31) i valori, esposti per il 50% dei valori complessivi risultanti dai bilanci delle singole società, delle principali voci di bilancio di tali società, corrispondenti ai valori inclusi nel bilancio consolidato (importi in migliaia di Euro). 2010 Europropulsion S.A. Attività correnti Attività non correnti Passività correnti Passività non correnti Ricavi Costi operativi 201.080 872 198.501 776 110.313 107.399 2009 174.913 748 172.020 819 114.577 111.586 Le retribuzioni spettanti all’alta direzione e ai dipendenti qualificati (key management) sono in linea con le normali condizioni di mercato praticate con riguardo al trattamento retributivo di personale di analogo inquadramento. Ai dipendenti sono riconosciute forme di incentivazione legate al raggiungimento di risultati aziendali e personali, nonché riconoscimenti retributivi associati al raggiungimento di determinati risultati di anzianità aziendale. 8. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO Perseguendo l’obiettivo strategico di espandersi nei mercati esteri ad alto potenziale, nel gennaio 2011 Avio ha annunciato la formazione di una joint venture, con le società cinesi AVIC Dongan e AVICOPTER, entrambe controllate del gruppo AVIC. La nuova società, con partecipazione Avio del 50%, è finalizzata allo sviluppo e alla produzione di trasmissioni di potenza per motori aeronautici civili per il mercato cinese e prevede investimenti complessivi superiori a 150 milioni di Euro. La piena operatività sarà raggiunta nel 2012. Nel mese di marzo 2011 è stata formalizzata la costituzione della nuova società. Nell’ambito dei futuri programmi aeronautici, in febbraio 2011 il Gruppo ha annunciato la firma di un accordo di fornitura (“Long Term Supply Agreement”) con Pratt & Whitney per il Pure Power PW1500G, il motore destinato al nuovo velivolo regionale Bombardier CSeries. Il contratto ha per oggetto il Fan Drive Gear System, la trasmissione comando accessori e una delle strutture statiche principali del motore, il Mid Turbine Frame. Avio parteciperà inoltre al network di manutenzione del motore. I primi prototipi, realizzati negli stabilimenti di Rivalta di Torino e Pomigliano d’Arco (Na), verranno consegnati a novembre 2011. Il 17 febbraio 2011, la Divisione Spazio ha celebrato il traguardo dei primi 200 lanci del vettore Ariane, a ulteriore conferma del successo tecnico, industriale e commerciale del programma europeo che fino ad ora ha portato in orbita oltre il 60% dei satelliti commerciali in servizio al mondo. Nel mese di marzo 2011, infine, Avio ha acquisito (tramite la controllata AVIO do Brasil Ltda) Focaleng, una società brasiliana attiva nella manutenzione e riparazione di motori aeronautici, che opera attraverso il marchio Focal Aviation. Focaleng, con sede a Rio de Janeiro, impiega 80 persone altamente qualificate e opera principalmente nella manutenzione di motori della Forza Aerea Brasiliana. Con questa operazione Avio, che dal 2008 è responsabile della revisione e del supporto logistico dei turbogetti utilizzati dai caccia AM-X dell’aeronautica brasiliana, ha consolidato ulteriormente la sua presenza in Brasile e il suo ruolo di fornitore strategico della Forza Aerea Brasiliana. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 137 Relazione Finanziaria Annuale 2010 9. ELENCO DELLE SOCIETÀ DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2010 Denominazione sociale Sede Valuta Amsterdam (Olanda) Euro Quota di Gruppo Capitale sociale Imprese partecipanti Quota di partecipazione Imprese controllate consolidate con il metodo integrale ASPropulsion International B.V. SE.CO.SV.IM. S.r.l. Avio Polska Sp.z o.o. Avio Inc. Getti Speciali S.r.l. O.A.V. S.r.l. AVIO do Brasil Ltda Avioprop S.r.l. Roma Bielsko-Biala (Polonia) Englewood Cliffs (Stati Uniti) Torino Campiglione Fenile (To) Rio de Janeiro (Brasile) Laboratorium “Polonia Aero” Sp.z o.o. Cameri (No) Eindhoven (Olanda) Eindhoven (Olanda) Roma Kourou (Guyana Francese) Varsavia (Polonia) Imprese controllate non consolidate Avio (Beijing) Aviation Ltd Beijing DutchAero Services B.V. DutchAero B.V. ELV S.p.A. Regulus S.A. (Cina) 18.000 100% Euro 53.929.691 100% Zloty 12.000.000 100% 5.000.000 100% US$ AVIO S.p.A. ASPropulsion International B.V. ASPropulsion International B.V. AVIO S.p.A. 100% 100% 100% 100% Euro 500.000 100% AVIO S.p.A. 100% Euro 100.000 100% AVIO S.p.A. 100% Real 3.519.000 100% Euro 113.750 Euro 18.000 84% 80,1% (*) 80% (*) 70% Euro 90.000 Euro 4.680.000 Euro 640.000 Zloty Euro 60% AVIO S.p.A. ASPropulsion International B.V. AVIO S.p.A. ASPropulsion International B.V. ASPropulsion International B.V. AVIO S.p.A. AVIO S.p.A. 17.750.000 59,15% AVIO S.p.A. 1.200.000 100% 100 100% 95% 5% 84% 80,1% 80% 70% 60% 59,15% Avio India Aviation Aerospace Ltd New Delhi (India) Rupie Indiane Consorzio Servizi Colleferro Roma Euro - 51% (**) AVIO S.p.A. AVIO S.p.A. ASPropulsion International B.V. AVIO S.p.A. SE.CO.SV.IM. S.r.l. 100% 99,9% Suresnes (Francia) Euro 1.200.000 50% AVIO S.p.A. 50% Euro - 50% AVIO S.p.A. 50% Euro 2.200.000 49% AVIO S.p.A. 49% Termica Colleferro S.p.A. Torino Amsterdam (Olanda) Bologna Euro 120.000 40% Consorzio Servizi Acqua Potabile Roma Euro - 40% AVIO S.p.A. AVIO S.p.A. SE.CO.SV.IM. S.r.l. 40% 20% 20% Euro 1.022.584 21% AVIO S.p.A. 21% 0,10% 33% 18% Imprese consolidate con il metodo proporzionale Europropulsion S.A. Imprese collegate (al costo) Isi GEIE ASPropulsion Capital N.V. Eurojet Turbo G.m.b.H. Turbo-Union Ltd. Consorzio Sitab (*) (**) Hallbergmoos (Germania) Bristol (Gran Bretagna) Roma Lst Euro 1.008 20,04% AVIO S.p.A. 25.823 20% AVIO S.p.A. 20,04% 20% Quota di possesso giuridico; la società è consolidata al 100% senza esporre quota di patrimonio di interesse di terzi (vedi Nota 2.6. – Area di consolidamento). Una ulteriore quota a livello di Gruppo pari al 2% è indirettamente detenuta tramite Termica Colleferro S.p.A., società collegata non consolidata. Note Esplicative al Bilancio Consolidato 138 Relazione Finanziaria Annuale 2010 10. INFORMAZIONI RICHIESTE DALL’ART. 2427, COMMA 16 BIS, DEL CODICE CIVILE Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 2427, comma 16 bis, del Codice Civile, evidenzia i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2010 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa società di revisione e da entità appartenenti alla sua rete (importi in migliaia di Euro). Soggetto che ha erogato il servizio Tipologia di servizi Corrispettivi di competenza dell'esercizio 2010 Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. 367 Servizi di attestazione Deloitte & Touche S.p.A. 56 Altri servizi di attestazione Deloitte & Touche S.p.A. 25 Totale 448 * * * 30 marzo 2011 per IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Il Presidente Alan Bowkett Note Esplicative al Bilancio Consolidato 139 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Relazione della Società di Revisione sul Bilancio Consolidato 140 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Relazione della Società di Revisione sul Bilancio Consolidato 141 Relazione Finanziaria Annuale 2010 BILANCIO DI ESERCIZIO Bilancio di Esercizio 2010 142 Relazione Finanziaria Annuale 2010 AVIO S.p.A. Nota SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 (importi in Euro) ATTIVITA’ Attività non correnti Immobilizzazioni materiali Investimenti immobiliari Avviamento Attività immateriali a vita definita Partecipazioni Attività finanziarie non correnti Attività per imposte anticipate Altre attività non correnti Totale attività non correnti 3.1 217.546.675 3.2 3.3 3.4 3.5 1.956.530.200 1.088.973.764 162.843.724 8.854.488 43.552.994 3.478.301.845 234.707.330 1.956.530.200 1.008.728.001 157.579.519 1.195.473 31.439.583 3.390.180.106 3.6 Attività correnti Rimanenze Lavori in corso su ordinazione Crediti commerciali Attività finanziarie correnti Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Attività per imposte correnti Altre attività correnti Totale attività correnti 3.7 3.8 3.9 3.10 3.11 3.12 3.13 298.550.075 145.514.535 232.649.444 32.134.661 30.647.903 3.511.079 29.045.305 772.053.002 311.100.565 164.182.811 200.509.339 15.506.194 16.306.384 9.461.107 61.539.730 778.606.130 Attività non correnti possedute per la vendita 3.1 - 10.114.470 4.250.354.847 4.178.900.706 TOTALE ATTIVITA’ Bilancio di Esercizio 2010 143 Relazione Finanziaria Annuale 2010 AVIO S.p.A. Nota SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 (importi in Euro) PATRIMONIO NETTO Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Riserva legale Altre riserve Utili/(Perdite) a nuovo Risultato dell'esercizio TOTALE PATRIMONIO NETTO 3.14 3.15 3.16 40.000.000 720.080.000 1.207.435 12.859.869 (93.340.117) (33.495.685) 647.311.502 40.000.000 720.080.000 349.824 (19.309.282) (93.340.294) 17.152.217 664.932.465 PASSIVITA’ Passività non correnti Passività finanziarie non correnti Fondi per benefici ai dipendenti Fondi per rischi ed oneri Passività per imposte differite Altre passività non correnti Totale passività non correnti 3.17 3.18 3.19 3.20 3.21 1.595.611.491 70.673.118 58.503.015 229.014.721 506.391.533 2.460.193.878 1.636.791.620 77.820.606 37.833.827 234.294.478 410.267.790 2.397.008.321 Passività correnti Passività finanziarie correnti Quota corrente dei debiti finanziari non correnti Fondi per rischi ed oneri Debiti commerciali Anticipi per lavori in corso su ordinazione Passività per imposte correnti Altre passività correnti Totale passività correnti 3.22 3.23 3.19 3.24 3.8 3.25 3.26 134.317.667 78.661.246 42.523.332 216.011.349 522.865.777 8.327.946 140.142.150 1.142.849.467 65.978.417 93.373.164 36.109.917 205.602.727 556.934.525 6.599.327 152.361.843 1.116.959.920 - - TOTALE PASSIVITA’ 3.603.043.345 3.513.968.241 TOTALE PASSIVITA’ E PATRIMONIO NETTO 4.250.354.847 4.178.900.706 Passività direttamente correlate ad attività non correnti possedute per la vendita Bilancio di Esercizio 2010 144 Relazione Finanziaria Annuale 2010 AVIO S.p.A. Nota Esercizio 2010 Esercizio 2009 3.27 1.376.473.246 1.340.689.551 CONTO ECONOMICO (importi in Euro) Ricavi Variazione delle rimanenze di prodotti finiti, in corso di lavorazione e semilavorati Altri ricavi operativi Consumi di materie prime Costi per servizi Costi per il personale Ammortamenti Svalutazioni e ripristini di valore Altri costi operativi Costi capitalizzati per attività realizzate internamente 3.28 3.29 3.30 3.31 3.32 3.33 3.34 3.35 RISULTATO OPERATIVO Proventi finanziari Oneri finanziari PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI Effetto valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio netto Altri proventi/(oneri) da partecipazioni PROVENTI/(ONERI) DA PARTECIPAZIONI 3.36 3.37 3.38 UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO PRIMA DELLE IMPOSTE E DELLE ATTIVITA’ CESSATE IMPOSTE SUL REDDITO UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO DA ATTIVITA’ IN FUNZIONAMENTO UTILE/(PERDITA) DA ATTIVITA’ CESSATE UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO Bilancio di Esercizio 2010 3.39 (25.940.137) 49.470.249 (458.738.009) (409.739.716) (223.293.146) (125.826.675) (395.000) (52.480.672) 27.435.870 (41.733.920) 37.886.705 (454.698.380) (412.464.410) (214.333.920) (122.869.573) 2.001.794 (31.898.320) 26.905.008 156.966.010 129.484.535 114.173.376 (320.565.180) (206.391.804) 125.345.838 (218.471.937) (93.126.099) 22.397.097 22.397.097 (164.014) (164.014) (27.028.697) 36.194.422 (6.466.988) (19.042.205) (33.495.685) 17.152.217 - - (33.495.685) 17.152.217 145 Relazione Finanziaria Annuale 2010 AVIO S.p.A. Nota CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO Esercizio 2010 Esercizio 2009 (importi in Euro) UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO (A) (33.495.685) 17.152.217 Utili/(Perdite) su strumenti di copertura di flussi finanziari iscritti direttamente a riserva di cash flow hedge: - su cambi - su tassi - su commodities 4.081.186 17.434.209 380.773 2.154.475 8.070.789 - Effetto fiscale relativo agli Altri Utili/(Perdite) (6.021.446) (2.811.948) TOTALE ALTRI UTILI/(PERDITE), AL NETTO DEL RELATIVO EFFETTO FISCALE (B) 15.874.722 7.413.316 (17.620.963) 24.565.533 UTILE/(PERDITA) COMPLESSIVO DELL’ESERCIZIO (A+B) Bilancio di Esercizio 2010 146 Relazione Finanziaria Annuale 2010 AVIO S.p.A. VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO (Importi in migliaia di Euro) Capitale sociale Altre riserve Riserva Riserva da da cash cash flow flow hedge su hedge su tassi cambi Riserva sovrapprezzo azioni Riserva legale Riserva ai sensi art.2426 n.8-bis C.C. Riserva ai sensi Legge 488/1992 40.000 720.080 350 6.646 6.320 5.756 (45.445) - - (93.340) 640.367 Allocazione risultato anno precedente - - - - - - - - (93.340) 93.340 - Utile/(Perdita) dell’esercizio - - - - - - - - 17.152 17.152 - - - - - 1.562 5.851 - - - 7.413 - - - - 1.562 5.851 - - 17.152 24.565 40.000 720.080 350 6.646 6.320 7.318 (39.594) - (93.340) 17.152 664.932 857 16.295 (17.152) - Patrimonio netto al 31 dicembre 2008 Altri Utili/(Perdite): Variazioni di fair value dei derivati di copertura, al netto del relativo effetto fiscale Utile ( Perdita) complessivo del periodo Patrimonio netto al 31 dicembre 2009 Allocazione risultato anno precedente Utile (Perdita) dell’esercizio Altri Utili (perdite): Variazioni di fair value dei derivati di copertura, al netto del relativo effetto fiscale Utile ( Perdita) complessivo del periodo Patrimonio netto al 31 dicembre 2010 Riserva da cash flow hedge su commodities Utili (Perdite) a nuovo Risultato dell’esercizio Totale Patrimonio Netto - - - - - - - - - (33.496) (33.496) - - - - - 2.959 12.640 276 - - 15.875 - - - - - 2.959 12.640 276 - (33.496) (17.621) 40.000 720.080 1.207 22.941 6.320 10.277 (26.954) 276 (93.340) (33.496) 647.311 Bilancio di Esercizio 2010 147 Relazione Finanziaria Annuale 2010 AVIO S.p.A. RENDICONTO FINANZIARIO (Importi in migliaia di Euro) 2010 ATTIVITA’ OPERATIVA Risultato dell’esercizio Rettifiche per: - imposte sul reddito - (proventi)/oneri da attività di investimento in partecipazioni - (proventi)/oneri finanziari non attinenti l’attività operativa - ammortamenti - svalutazioni/(ripristini) di valore - (plus)/minusvalenze da realizzo di immobilizzazioni Variazione riserve del patrimonio netto: - riserve da cash flow hedge su cambi, tassi e commodities (al lordo effetto fiscale) Variazione netta attività e passività per strumenti derivati su cambi e commodities Variazione netta fondi per rischi e oneri Variazione netta fondi per benefici ai dipendenti Flussi di cassa dell’attività operativa prima delle variazioni di capitale di esercizio Variazioni di: - rimanenze - lavori in corso su ordinazione e anticipi - crediti commerciali - debiti commerciali - altre attività correnti e non correnti - altre passività correnti e non correnti Disponibilità liquide generate dall’attività operativa Imposte sul reddito corrisposte Interessi corrisposti Disponibilità liquide nette generate dall’attività operativa ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO Investimenti in: - immobilizzazioni materiali - attività immateriali a vita definita - variazione dei debiti per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale - avviamento - partecipazioni Prezzo di realizzo di immobilizzazioni Dividendi da partecipazioni Disponibilità liquide impiegate nell’attività di investimento ATTIVITA’ DI FINANZIAMENTO Accensione di finanziamenti Rimborsi di finanziamenti Versamenti di capitale e riserva sovrapprezzo azioni Altre variazioni di attività e passività finanziarie Disponibilità liquide generate dall’attività di finanziamento INCREMENTO/(DECREMENTO) DELLE DISPONIBILITA’ LIQUIDE NETTE E DEI MEZZI EQUIVALENTI DISPONIBILITA’ LIQUIDE NETTE E MEZZI EQUIVALENTI ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO Disponibilità liquide nette derivanti da fusione DISPONIBILITA’ LIQUIDE NETTE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DELL’ESERCIZIO Bilancio di Esercizio 2010 Nota A 2009 (33.496) 17.152 6.467 (22.397) 162.704 125.827 (4.808) 19.042 164 86.414 122.870 (2.002) (13) 21. 896 10.224 110 27.409 (7.148) (16.959) 9.304 (10.213) 276.564 235.983 12.551 (15.400) (32.403) 9.882 26.369 (30.195) (29.196) 247.368 (9.909) (92.982) 144.477 48.051 80.324 (25.568) (52.520) (20.140) 1.308 31.455 267.438 (7.134) (112.527) 147.777 (28.312) (167.685) (41.068) (76.996) 111.262 (12.595) 44.800 8.500 (44.030) 40.547 (686) 835 4.416 (72.952) (95.419) 9.305 (86.114) (76.228) (16.106) (92.334) 14.333 (17.509) 16.306 9 33.815 - 30.648 16.306 148 Relazione Finanziaria Annuale 2010 AVIO S.p.A. RENDICONTO FINANZIARIO Informazioni supplementari (Importi in migliaia di Euro) 2010 Analisi delle attività nette derivanti dalla fusione di Aviofix S.r.l. Fair value delle attività e passività derivanti dalla fusione Immobilizzazioni materiali Crediti commerciali Debiti commerciali Altre attività e passività Attività e passività per imposte anticipate e differite Attività e passività finanziarie Totale attività nette derivanti dalla fusione Valore di carico della partecipazione Disavanzo da annullamento partecipazione imputato a conto economico Disponibilità liquide nette derivanti dalla fusione 1.271 92 (881) 238 119 (320) 519 (842) 314 9 Nota A: Al fine di fornire un migliore rappresentazione del flusso da attività di investimento, la variazione dei debiti per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale, il cui pagamento è contrattualmente dilazionato in più esercizi, viene esposta a riduzione dei relativi investimenti inclusi nelle attività immateriali a vita definita. Bilancio di Esercizio 2010 149 Relazione Finanziaria Annuale 2010 NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO 1. INFORMAZIONI GENERALI AVIO S.p.A. (la “Società”) è una società per azioni regolata secondo l’ordinamento giuridico vigente in Italia e iscritta presso l’Ufficio del Registro delle Imprese di Torino, con sede legale in Torino, Strada del Drosso 145. La Società è leader nel settore aeronautico e della propulsione spaziale. Le principali attività della Società e delle altre società del Gruppo Avio (il “Gruppo”) sono descritte nella Relazione sulla gestione. La Società è stata costituita in data 11 dicembre 2006, con la denominazione sociale di Avio Investments S.p.A., ed è detenuta dal socio unico BCV Investments S.C.A., società di diritto lussemburghese attualmente partecipata principalmente da fondi e investitori istituzionali gestiti e controllati prevalentemente da Cinven Limited (per una quota pari a circa 81%) e da una società appartenente a Finmeccanica S.p.A. (per una quota pari a circa 14%). In data 14 dicembre 2006 la Società ha acquistato la totalità delle azioni di AvioGroup S.p.A., società capogruppo del gruppo Avio, da società appartenenti a The Carlyle Group e da Finmeccanica S.p.A., che ne detenevano il controllo rispettivamente per il 70% e per il 30% (“l’Acquisizione”). A seguito di delibera dell’assemblea straordinaria degli azionisti del 15 maggio 2007, la Società ha proceduto, con atto in data 25 luglio 2007 e con effetto giuridico, contabile e fiscale dal 1 agosto 2007, alla fusione per incorporazione di AvioGroup S.p.A., Aero Invest 2 S.r.l., Avio Holding S.p.A. e Avio S.p.A., società tutte interamente controllate direttamente o indirettamente (la “Fusione”). Inoltre, a seguito di delibera della medesima assemblea straordinaria degli azionisti, la Società ha modificato, con effetto dal 1 agosto 2007, la propria denominazione sociale in AVIO S.p.A. La Società detiene partecipazioni in società controllate, collegate e controllate congiuntamente e redige pertanto il proprio bilancio consolidato, predisposto secondo i Principi Contabili Internazionali e depositato ai sensi del D.Lgs. 127/91 presso l’Ufficio del Registro delle Imprese di Torino. Il presente bilancio è espresso in Euro (€) in quanto questa è la valuta nella quale sono condotte la maggior parte delle operazioni della Società. I prospetti della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, di Conto Economico e Conto Economico Complessivo sono espressi in unità di Euro; il prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto ed il Rendiconto Finanziario nonché le presenti Note Esplicative sono espressi in migliaia di Euro, ove non diversamente indicato. 2. PRINCIPI CONTABILI SIGNIFICATIVI 2.1. Principi per la predisposizione del bilancio Ai sensi dell’articolo 3 del D.Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38, la Società ha esercitato la facoltà di adottare in via volontaria i Principi Contabili Internazionali (di seguito anche “IFRS”), emessi dell’International Accounting Standards Board (“IASB”) e adottati e omologati dalla Commissione Europea, per la predisposizione del proprio bilancio di esercizio. Per IFRS si intendono gli International Financial Reporting Standards, i principi contabili internazionali rivisti (“IAS”), tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (“SIC”). Il bilancio al 31 dicembre 2010 è pertanto il quarto bilancio della Società ed è redatto in conformità agli IFRS. Come esposto in precedenza, in data 1 agosto 2007 ha avuto effetto la Fusione nella Società delle sue controllate dirette e indirette AvioGroup S.p.A., Aero Invest 2 S.r.l., Avio Holding S.p.A. e Avio Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 150 Relazione Finanziaria Annuale 2010 S.p.A. Pertanto a tale data, le attività e passività delle società incorporate sono state iscritte nel bilancio della Società, in applicazione del principio della continuità dei valori, sulla base delle risultanze del bilancio consolidato, e pertanto ai valori attribuiti alle medesime in tale bilancio (“Valori da Fusione”). La differenza da annullamento tra il valore della partecipazione e la corrispondente frazione del patrimonio netto delle società incorporate (“Disavanzo da Fusione”) è stata allocata pertanto per gli stessi valori risultanti dal bilancio consolidato, a meno di allocazioni per valori differenti consentite per ragioni di prudenza. Le partecipazioni sono state iscritte al valore corrispondente alla loro contribuzione nel bilancio consolidato alla data considerata in tale bilancio quale data di acquisizione. Il bilancio redatto secondo i principi IFRS è stato predisposto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari e di altre attività e passività al fair value, nonché sul presupposto della continuità aziendale. La redazione di un bilancio conforme agli IFRS richiede l’effettuazione di alcune importanti stime contabili. Inoltre si richiede che la Direzione della Società eserciti il proprio giudizio sul processo di applicazione delle politiche contabili della Società. Le aree di bilancio che comportano un maggior grado di attenzione o di complessità e quelle dove le ipotesi e le stime sono significative per il bilancio sono riportate in una nota successiva. 2.2. Schemi di bilancio Il bilancio relativo all’esercizio 2010 è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario e dalle Note Esplicative. Gli schemi di bilancio utilizzati dalla Società prevedono: - per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria la distinta presentazione delle attività correnti e non correnti e delle passività correnti e non correnti, generalmente adottata dai gruppi industriali e commerciali; - per il Conto Economico la classificazione dei costi basata sulla natura degli stessi, con separata evidenza dei risultati relativi alle attività cessate; - per il Conto Economico Complessivo l’adozione della presentazione autonoma (“two-statement approach”) con indicazione degli altri utili/(perdite) al lordo del relativo effetto fiscale; - per il Rendiconto Finanziario l’adozione del metodo indiretto. 2.3. Informazioni comparative Ai sensi dello IAS 1 il presente bilancio per l’esercizio 2010 presenta le informazioni comparative per l’esercizio 2009. Talune voci del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2009 sono state opportunamente riclassificate per renderle omogenee con il bilancio al 31 dicembre 2010. 2.4. Principi contabili e criteri di valutazione Immobilizzazioni materiali Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo di acquisizione corrisponde al prezzo pagato aumentato degli oneri accessori sostenuti fino alla messa in esercizio (al lordo di eventuali contributi ricevuti) e degli eventuali costi di smantellamento e rimozione del bene prevedibili, nonché dei costi di bonifica del sito su cui insiste il bene, ove necessari e se rispondenti alle previsioni dello IAS 37. Per i beni ricevuti in conferimento, il costo corrisponde ai valori determinati nei relativi atti sulla base delle risultanze peritali. Il costo di produzione interna include tutti i costi di costruzione sostenuti fino alla messa in esercizio, siano essi direttamente e specificatamente riferibili alle immobilizzazioni materiali oppure relativi, in generale, alle attività di fabbricazione impiegate e quindi comuni a più lavorazioni. Eventuali oneri finanziari sostenuti a fronte dell’acquisizione o produzione di immobilizzazioni materiali per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 151 Relazione Finanziaria Annuale 2010 pronta per l’uso (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari) sono capitalizzati e ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni a cui essi si riferiscono. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati a conto economico nell’esercizio nel quale sono sostenuti. I costi sostenuti successivamente all'acquisizione (costi di manutenzione e riparazione e costi di sostituzione) sono iscritti nel valore contabile del cespite, oppure riconosciuti come cespite separato, solamente quando si ritiene che sia probabile che i benefici economici futuri associati al cespite saranno fruibili e che il costo del cespite possa essere misurato in maniera affidabile. I costi di manutenzione e riparazione o i costi di sostituzione che non presentano le caratteristiche sopra riportate sono imputati al conto economico dell’esercizio in cui vengono sostenuti. Il valore contabile lordo dei beni viene sistematicamente ripartito tra gli esercizi nel corso dei quali ne avviene l’utilizzo, mediante lo stanziamento di quote di ammortamento costanti, in relazione alla vita utile stimata ed al valore residuo dei beni. L’ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l’uso. Per i beni ricevuti in conferimento l’ammortamento viene determinato in base alla vita utile residua al momento del conferimento. Le aliquote economico-tecniche di ammortamento utilizzate dalla Società sono le seguenti: Categoria Fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature industriali e commerciali Altri beni: - Mobili, dotazioni e macchine ufficio - Mezzi di trasporto - Altri beni Aliquote di ammortamento 3-10% 7-30% 25-40% 12-20% 20-25% 12-25% Nell’esercizio in cui inizia l’ammortamento del bene, questo viene calcolato in funzione del periodo di effettivo utilizzo. La vita utile è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti sono applicati in ottica prospettica. I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono attribuiti alle classi di cespiti cui si riferiscono e ammortizzati al minore tra la durata residua del contratto d’affitto o di concessione e la vita utile residua della natura di cespite cui la miglioria è relativa. I beni composti di componenti, di importo significativo, con vita utile differente sono considerati separatamente nella determinazione dell’ammortamento (component approach). Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, rientranti nell’ambito di applicazione dello IAS 17 e attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti sulla Società tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività della Società al loro fair value o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I contratti che pur non avendo la forma legale di contratto di leasing, ma che, ai sensi di quanto specificato nell’IFRIC 4 – Determinare se un accordo contiene un leasing, contengono un leasing, vengono contabilizzati come i contratti di leasing finanziario. I terreni non sono ammortizzati. Nel caso in cui, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita di valore, l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se negli esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione viene ripristinato il valore originario ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione o il valore recuperabile, se inferiore. Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell’attività al momento della cessione o dismissione e sono imputati al conto economico dell’esercizio. Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 152 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Attività immateriali Un’attività immateriale è un’attività priva di consistenza fisica e viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri ed il suo costo può essere determinato in modo attendibile. Tra le attività immateriali viene incluso l’avviamento acquisito a titolo oneroso a seguito di un’aggregazione aziendale. Le attività immateriali a vita definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. L’ammortamento è parametrato al periodo della loro prevista vita utile e inizia quando l’attività è disponibile all’uso. La vita utile viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti sono apportati con applicazione prospettica. Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente o, più frequentemente se necessario, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test). Le attività immateriali rilevate a seguito di un’aggregazione aziendale sono iscritte separatamente dall’avviamento, se il loro fair value può essere determinato in modo attendibile. Attività immateriali a vita indefinita Avviamento L’avviamento deriva in parte dalla Fusione del 2007, quale allocazione della differenza residua derivante dall’annullamento tra il valore della partecipazione e la corrispondente frazione del patrimonio netto delle società incorporate, e in parte dall’iscrizione degli avviamenti risultanti alla data della Fusione nel bilancio dell’incorporata Avio S.p.A. e derivanti dal conferimento effettuato nella medesima nel 2003 e da acquisizioni minori di rami di azienda effettuate nel 2004 e 2005, che rappresentano il maggior valore attribuito ai rami di azienda conferiti o acquisiti rispetto al fair value delle attività, passività e passività potenziali conferite o acquisite. E’ inoltre iscritto l’avviamento acquisito a titolo oneroso derivante da acquisizione di ramo d’azienda. L’avviamento è rilevato come attività con vita utile indefinita e non viene ammortizzato, bensì sottoposto annualmente, o più frequentemente se vi sia un’indicazione che specifici eventi o modificate circostanze indichino la possibilità di una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test). Le perdite di valore sono iscritte immediatamente a conto economico e non sono successivamente ripristinate. Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento è valutato al netto di eventuali perdite di valore cumulate. Ai fini della conduzione dell’impairment test, l’avviamento è allocato sulle singole entità generatrici dei flussi finanziari (Cash Generating Units o CGU) rappresentative delle unità di business finanziariamente indipendenti attraverso cui la Società opera, individuate nelle tre Divisioni operative. Attività immateriali a vita definita Costi per la partecipazione a programmi di collaborazione internazionale La Società sostiene dei costi in dipendenza di accordi sottoscritti per la partecipazione a programmi di collaborazione internazionale per lo sviluppo e la produzione di motori aeronautici per impiego commerciale. Tali costi sono generalmente corrisposti attraverso pagamenti dilazionati e vengono capitalizzati come attività immateriali a vita utile definita ritenendo che sussistano le condizioni richieste dallo IAS 38 per il loro riconoscimento ed in particolare il controllo dell’impresa sul bene, che ne consente la valutazione e la determinazione della relativa vita utile, l’identificabilità e l’evidenza che il loro sostenimento genererà benefici economici futuri. In particolare, le attività immateriali derivanti dalla partecipazione a programmi di collaborazione internazionale sono valutate al fair value del corrispettivo, determinato come somma dei pagamenti futuri attualizzati, classificando la contropartita di debito nella voce “Altre passività non correnti” oppure “Altre passività correnti”, successivamente adeguata in base al metodo del costo ammortizzato (amortised cost) secondo il metodo del tasso di interesse effettivo. L’ammortamento dei costi per la partecipazione a programmi di cui sopra è parametrato al periodo della prevista vita utile ed inizia a partire dall’avvio della produzione commerciale dei programmi di riferimento ed è proporzionato, Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 153 Relazione Finanziaria Annuale 2010 per il primo esercizio, al periodo di effettivo utilizzo. Le vite utili sono determinate con riferimento ad una stima prudente della durata dei programmi da cui derivano i relativi benefici economici e sono inizialmente stimate in 5, 10 o 15 anni, in base alle caratteristiche dei relativi programmi. I costi capitalizzati relativi a programmi la cui produzione non è ancora avviata non sono ammortizzati e sono mantenuti iscritti tra le attività immateriali a vita definita, previa verifica dell’assenza di perdite di valore (impairment), sulla base della redditività prospettica dei programmi di riferimento. Negli esercizi successivi alla rilevazione iniziale vengono normalmente riconosciuti dei costi aggiuntivi che sono portati in aumento del costo originario ed ammortizzati in base alla vita utile residua. L’iscrizione di tali costi addizionali tra le attività immateriali a vita utile definita avviene nell’esercizio in cui gli stessi diventano determinabili in modo attendibile. Costi di sviluppo I costi di sviluppo, relativi essenzialmente alla realizzazione di componenti e parti per motori aeronautici, sono capitalizzati se e solo se i costi possono essere determinati in modo attendibile, l’attività sviluppata è chiaramente identificabile e vi è evidenza che il loro sostenimento genererà benefici economici futuri. In particolare, ai fini della capitalizzazione rilevano l’esistenza della fattibilità tecnica e dell’intenzione di completare l’attività in modo da renderla disponibile per l’uso o vendita, l’esistenza di adeguate risorse tecniche e finanziarie per completare lo sviluppo e la vendita e l’attendibilità della valutazione dei costi attribuibili all’attività durante lo sviluppo. Soddisfatte queste condizioni i costi sono iscritti nell’attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria ed ammortizzati, a quote costanti, a partire dall’avvio della produzione commerciale dei programmi ai quali si riferiscono. L’ammortamento è proporzionato, per il primo esercizio, al periodo di effettivo utilizzo. Le vite utili sono determinate con riferimento ad una stima prudente della durata dei programmi da cui derivano i relativi benefici economici e sono inizialmente stimate in 5, 10 o 15 anni, in base alle caratteristiche dei relativi programmi. I costi di sviluppo capitalizzati relativi a programmi la cui produzione non è ancora avviata non sono ammortizzati e sono mantenuti iscritti tra le attività immateriali a vita definita, previa verifica dell’assenza di perdite di valore (impairment), sulla base della redditività prospettica dei programmi di riferimento. I costi di ricerca e quelli di sviluppo per i quali non sono rispettate le condizioni di cui sopra vengono imputati a conto economico quando sostenuti e non possono essere capitalizzati in periodi successivi. Attività per accreditamento presso la clientela Le attività per accreditamento presso la clientela sono iscritte sulla base dei Valori da Fusione recepiti nel 2007, e quindi sulla base dei corrispondenti valori contabili riflessi nel bilancio consolidato in quel momento. Più in particolare, i valori contabili del bilancio consolidato avevano tratto origine dal processo di allocazione del costo dell’Acquisizione, effettuato in apertura dell’esercizio 2007, secondo il quale la Società aveva rilevato le attività, le passività e le passività potenziali identificabili delle società acquisite ai relativi fair value a tale data. A seguito di tale processo di allocazione sono state identificate come rispondenti ai criteri richiesti per l’iscrizione, ai sensi di quanto indicato nell’IFRS 3 e nello IAS 38, le attività immateriali per accreditamento presso la clientela per partecipazione a programmi, che sono state valutate al fair value applicando un metodo di valutazione reddituale, basato sul valore attuale dei flussi di cassa futuri generati dalle attività per il periodo di vita utile prevedibile residuo, determinato applicando un tasso di attualizzazione che tiene conto sia dei possibili rischi associati alle attività sia del valore temporale del denaro. Inoltre è stato considerato nel valore delle attività il beneficio attribuibile al risparmio fiscale conseguibile da un potenziale acquirente derivante dall’ammortamento delle attività immateriali iscrivibili (tax amortisation benefits). Le attività per accreditamento presso la clientela vengono ammortizzate, in correlazione alla vita media ponderata residua dei programmi cui sono riferite, in un periodo di 15 anni. A fronte delle attività immateriali iscritte, sono state rilevate le relative imposte differite, determinate mediante applicazione delle aliquote fiscali che si prevede saranno in vigore al momento dell’imputazione a conto economico degli ammortamenti. Altre attività immateriali Le altre attività immateriali sono iscritte nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria solo se è probabile che l’uso dell’attività genererà benefici economici futuri e se il costo dell’attività può essere misurato in modo attendibile. Rispettate queste condizioni, le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto che corrisponde al prezzo pagato aumentato degli oneri accessori e, per i beni ricevuti in conferimento, ai valori determinati nei relativi atti. Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 154 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Il valore contabile lordo delle altre attività immateriali a vita utile definita viene sistematicamente ripartito tra gli esercizi nel corso dei quali ne avviene l’utilizzo, mediante lo stanziamento di quote di ammortamento costanti, in relazione alla vita utile stimata. L’ammortamento inizia quando l’attività è disponibile per l’uso ed è proporzionato, per il primo esercizio, al periodo di effettivo utilizzo. Per le attività ricevute in conferimento l’ammortamento viene determinato in base alla vita utile residua delle medesime. Le aliquote di ammortamento utilizzate dalla Società sono le seguenti: Categoria Brevetti Marchi Software Aliquote di ammortamento 20% 10% 20-33% Partecipazioni Le partecipazioni in imprese controllate, collegate e controllate congiuntamente sono iscritte al costo, rettificato in presenza di perdite di valore. Il costo è rappresentato dal valore di acquisto o iscritto a seguito della Fusione e corrispondente al valore della loro contribuzione nel bilancio consolidato alla data considerata in tale bilancio quale data di acquisizione. L’eventuale differenza positiva, emergente all’atto dell’acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della Società è inclusa nel valore di carico della partecipazione e viene assoggettata annualmente a test di impairment, confrontando l’intero valore contabile della partecipazione con il suo valore recuperabile (il più elevato tra il valore d’uso e il fair value al netto dei costi di vendita). Qualora risultino evidenze che le partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel conto economico come svalutazione. Nel caso l’eventuale quota di pertinenza della Società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la Società abbia l’obbligo di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a conto economico un ripristino di valore nei limiti del valore originario di iscrizione. Le partecipazioni in altre imprese, costituenti attività finanziarie non correnti e non destinate ad attività di trading (cosiddette partecipazioni “available for sale”), per le quali il fair value è di difficile determinazione, trattandosi di società non quotate, sono valutate con il metodo del costo di acquisizione o di sottoscrizione, eventualmente ridotto per perdite di valore. Se l’eventuale quota di pertinenza della Società delle perdite eccede il valore contabile della partecipazione iscritta in bilancio, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite non è rilevata come passività, a meno che la Società non abbia assunto un’obbligazione legale o implicita per la copertura delle stesse. Perdita di valore delle attività La Società verifica, almeno una volta all’anno, la recuperabilità del valore contabile delle immobilizzazioni materiali e delle attività immateriali e delle partecipazioni al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività viene ridotto al relativo valore recuperabile. Inoltre un’attività immateriale a vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un’indicazione che l’attività possa aver subito una perdita di valore. La perdita di valore di un’attività corrisponde alla differenza tra il suo valore contabile ed il suo valore recuperabile, definito come il maggiore fra il fair value al netto dei costi di vendita e il suo valore d’uso. Il valore d’uso è calcolato come valore attuale dei flussi di cassa operativi futuri attesi, i quali escludono i flussi di cassa derivanti da attività di finanziamento. La proiezione dei flussi di cassa si basa sui piani aziendali e su presupposti ragionevoli e documentati Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 155 Relazione Finanziaria Annuale 2010 riguardanti i futuri risultati della Società e le condizioni macroeconomiche. Il tasso di sconto utilizzato considera il valore temporale del denaro e i rischi specifici del settore di appartenenza. Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, la Società stima il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari (Cash Generating Unit – CGU) cui il bene appartiene. In particolare, nel valutare la sussistenza di eventuali perdite di valore delle partecipazioni, trattandosi di partecipazioni in imprese non quotate e per le quali non è determinabile un valore di mercato (“fair value less costs to sell”) attendibile, in linea con il disposto dello IAS 28 (paragrafo 33), il valore recuperabile (“equity value”) è definito in base al valore d’uso della partecipata, inteso come sommatoria a) del valore attuale dei flussi di cassa operativi stimati per la società partecipata, b) del valore attuale stimato di una ipotetica cessione finale (“ultimate disposal”) e c) della posizione finanziaria netta alla data del test. Ogniqualvolta il valore recuperabile di un’attività, o di un’unità generatrice di flussi finanziari, è inferiore al valore contabile, quest’ultimo è ridotto al valore di recupero e la perdita viene imputata a conto economico. Successivamente, se una perdita su attività diverse dall’avviamento viene meno o si riduce, il valore contabile dell’attività (o dell’unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile (che comunque non può eccedere il valore netto di carico che l’attività avrebbe avuto se non fosse mai stata effettuata la svalutazione per perdita di valore). Tale ripristino di valore è immediatamente contabilizzato a conto economico. Attività finanziarie In tale categoria sono incluse, in relazione alla scadenza originaria prevista entro o oltre i 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio: - le attività originatesi da transazioni aventi natura finanziaria diverse dagli strumenti derivati, a scadenza prefissata e da cui sono attesi pagamenti fissi o determinabili; - il fair value iniziale degli strumenti derivati; - l’effetto del successivo adeguamento a fair value degli strumenti derivati, ad eccezione delle variazioni di valore della componente di copertura degli strumenti derivati su cambi. Gli utili e le perdite di tutte le attività incluse in tale categoria sono rilevati a conto economico. Per le attività diverse dagli strumenti derivati, vengono infine effettuate valutazioni al fine di verificare se esista evidenza che un’attività finanziaria non corrente possa aver subito una perdita di valore. Se esistono evidenze oggettive, viene rilevata immediatamente a conto economico una perdita. Qualora nei periodi successivi vengano meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore dell’attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall’applicazione del costo ammortizzato senza aver effettuato le precedenti svalutazioni. Strumenti finanziari derivati Le attività della Società sono esposte primariamente a rischi finanziari da variazioni nei tassi di cambio e nei tassi di interesse, e in misura minore nei prezzi delle materie prime, a fronte dei quali vengono poste in essere operazioni su strumenti finanziari derivati. L’utilizzo di tali strumenti è regolato da politiche approvate dalla Società, che stabiliscono apposite procedure sull’utilizzo dei derivati, coerentemente con le strategie di risk management. Tutti gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, ivi inclusi quelli impliciti (embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale. Il cosiddetto split accounting prevede, infatti, che le clausole aventi natura di strumenti derivati e originanti rischi o benefici non strettamente correlati con quelli dello strumento principale debbano essere rilevati separatamente in bilancio. Gli strumenti finanziari derivati non impliciti sono utilizzati esclusivamente con l’intento di copertura. Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting solo quando, all’inizio della copertura, (i) esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura stessa, (ii) si presume che la copertura sia altamente efficace, (iii) l’efficacia può essere attendibilmente misurata e (iv) la copertura stessa risulta altamente efficace durante i diversi periodi contabili per cui è designata. Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 156 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, i seguenti trattamenti contabili vengono applicati: - Fair value hedge: se uno strumento finanziario derivato è designato come di copertura dell’esposizione alle variazioni del fair value di un’attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l’utile o la perdita derivante dalle valutazioni successive del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L’utile o la perdita sulla posta oggetto di copertura, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico; - Cash flow hedge: se uno strumento finanziario derivato è designato come di copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri di un’attività o di una passività iscritta in bilancio o di un’operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario (variazione del fair value) è rilevata nel patrimonio netto. L’utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l’operazione oggetto di copertura. Eventuali utili o perdite associate ad una copertura divenuta inefficace, sono immediatamente iscritti a conto economico. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l’operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulate (fino a quel momento iscritte a patrimonio netto) sono rilevati a conto economico nel momento in cui la relativa operazione si realizza. Se l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico. Nel caso in cui non fosse possibile applicare l’hedge accounting, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato vengono immediatamente iscritti a conto economico. Rimanenze Le rimanenze sono valutate al minore fra costo di acquisto o di produzione e valore netto di realizzo desumibile dall’andamento del mercato, definito come il prezzo di vendita stimato meno i costi di completamento previsti e le spese necessarie per realizzare la vendita. In particolare, le materie prime, i semilavorati ed i prodotti in corso di lavorazione sono iscritti inizialmente in base al costo di acquisto o di produzione. I costi di acquisto comprendono il costo pagato ai fornitori aumentato delle spese accessorie sostenute fino all’ingresso dei beni nei magazzini della Società, al netto di sconti e abbuoni. I costi di produzione comprendono i costi sostenuti per portare i beni nel luogo e nello stato in cui si trovano alla data di bilancio: comprendono sia i costi specifici ai singoli beni o categorie di beni, sia i costi sostenuti globalmente nelle attività utilizzate per allestirli (spese generali di produzione). La valutazione del costo delle giacenze è generalmente effettuata mediante adozione del metodo FIFO. Tale criterio di valutazione è ritenuto il più adeguato per una rappresentazione veritiera e corretta, nonché omogenea, della situazione patrimoniale ed economica della Società. Il valore delle rimanenze così determinato viene poi eventualmente rettificato mediante apposito fondo svalutazione per tener conto di materiali obsoleti o di lento rigiro, in relazione alla loro possibile utilità e realizzo futuro. Lavori in corso su ordinazione I lavori in corso su ordinazione (o contratti di costruzione) si riferiscono a contratti stipulati specificamente per la costruzione di un bene o di una combinazione di beni strettamente connessi o interdipendenti per ciò che riguarda la loro progettazione, tecnologia e funzione o la loro utilizzazione finale. Principalmente sono relativi ad attività di sviluppo e di produzione nei settori dello spazio e dei motori aeronautici militari. Quando il risultato di un contratto di costruzione può essere stimato con attendibilità, i lavori in corso su ordinazione sono valutati secondo il metodo della percentuale di completamento applicata al corrispettivo globale contrattuale, secondo il quale i costi, i ricavi ed il relativo margine sono riconosciuti in base all’avanzamento dell’attività produttiva. Per la determinazione della percentuale di completamento si adotta il criterio economico del rapporto fra costi di produzione già sostenuti e Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 157 Relazione Finanziaria Annuale 2010 costi preventivi totali dell’intera opera (cost-to-cost), sulla base di stime aggiornate alla data di bilancio. Periodicamente vengono effettuati aggiornamenti delle assunzioni che sono alla base delle valutazioni. Le variazioni al contratto, le revisioni prezzi e gli incentivi sono inclusi nella misura in cui essi sono stati concordati con il committente. Gli eventuali effetti economici sono contabilizzati nell’esercizio in cui vengono effettuati gli aggiornamenti. Quando il risultato di un contratto di costruzione non può essere stimato con attendibilità, i ricavi riferibili alla relativa commessa sono rilevati solo nei limiti dei costi di commessa sostenuti che probabilmente saranno recuperati. I costi di commessa sono rilevati come spese nell’esercizio nel quale essi sono sostenuti. Viene inoltre tenuto conto degli oneri da sostenere dopo la chiusura della commessa e di quelli a fronte di perdite prevedibili mediante accantonamenti ai fondi rischi; in particolare eventuali perdite sui contratti vengono rilevate a conto economico nella loro interezza nel momento in cui divengono note. I lavori in corso su ordinazione sono esposti nell’attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria al netto degli acconti fatturati ai clienti. L’analisi viene effettuata per singola commessa: se il valore della singola commessa è superiore agli acconti, la differenza positiva è classificata nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria nella voce in esame; nel caso in cui il valore della singola commessa risulti inferiore agli acconti, la differenza negativa è classificata nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria nella voce “Anticipi per lavori in corso su ordinazione”. Crediti commerciali I crediti sono inizialmente iscritti al fair value, che corrisponde al valore nominale, e successivamente rettificati, per adeguarli al presunto valore di realizzo, tramite l’iscrizione di un fondo svalutazione. Tale fondo svalutazione è commisurato sia all’entità dei rischi relativi a specifici crediti, sia all’entità del rischio generico di mancato incasso incombente sulla generalità dei crediti, prudenzialmente stimato in base all’esperienza del passato ed al grado di equilibrio finanziario noto della generalità dei debitori. Qualora la riscossione del corrispettivo fosse differita oltre i normali termini commerciali praticati ai clienti, il credito viene sottoposto ad attualizzazione e successivamente valutato al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell’interesse effettivo. Eventuali operazioni di cessione di crediti mediante operazioni di factoring possono essere di tipo pro-solvendo o pro-soluto; alcune cessioni pro-soluto implicano il mantenimento di una significativa esposizione all’andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti. Questo tipo di operazioni non rispetta i requisiti richiesti dallo IAS 39 per l’eliminazione dal bilancio delle attività, dal momento che non è stata trasferita la sostanzialità di tutti i relativi rischi e benefici. Di conseguenza, i crediti ceduti attraverso operazioni di factoring che non rispettano i requisiti per l’eliminazione stabiliti dallo IAS 39 rimangono iscritti nel bilancio, pur se legalmente risultano ceduti. In contropartita viene contabilizzata una passività finanziaria di pari importo inclusa nella voce “Passività finanziarie correnti”. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Comprendono denaro e valori in cassa, depositi bancari a pronti ed altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti prontamente in denaro e che sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore. Gli scoperti di conto corrente sono portati a riduzione delle disponibilità liquide solo ai fini della redazione del rendiconto finanziario. Attività destinate alla vendita Tale voce è destinata ad includere le attività non correnti (o gruppi di attività in dismissione) il cui valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l’utilizzo continuativo. Le attività destinate alla vendita sono valutate, secondo quanto stabilito Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 158 Relazione Finanziaria Annuale 2010 dall’IFRS 5, al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi presunti di vendita. Passività finanziarie In tale voce sono classificate le passività di natura finanziaria, nella parte non corrente, e gli scoperti di conto corrente, nella parte a breve, nonché quei debiti correnti e non correnti che, seppur sorti in relazione ad operazioni di natura commerciale o comunque non finanziaria, sono stati negoziati a condizioni particolari, in quanto si è inteso porre in essere un’operazione di finanziamento rendendo di fatto tali debiti finanziari. I debiti finanziari correnti e non correnti sono inizialmente iscritti al fair value, al netto dei costi di transazione sostenuti, e successivamente valutati al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. La quota dei debiti finanziari non correnti esigibile entro dodici mesi dalla data di chiusura del bilancio viene classificata nella voce “Quota corrente dei debiti finanziari non correnti”. Fondi per benefici ai dipendenti I dipendenti della Società fruiscono di benefici successivi al rapporto di lavoro, che possono essere piani pensionistici a contribuzione definita oppure a benefici definiti, e di altri benefici a lungo termine. Benefici successivi al rapporto di lavoro Il trattamento contabile dei piani pensionistici e degli altri benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro dipende dalla natura degli stessi. I piani a contribuzione definita sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali la Società versa contribuzioni fisse ad un’entità giuridicamente distinta su base obbligatoria, contrattuale o volontaria senza che esistano obbligazioni legali o implicite ad effettuare versamenti aggiuntivi se l’entità non dovesse detenere attività sufficienti per pagare tutti i benefici pensionistici maturati relativi all’attività lavorativa svolta nell’esercizio corrente e in quelli precedenti. I contributi da versare sono rilevati a conto economico sulla base del principio della competenza e classificati tra i costi del personale. I piani a benefici definiti sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro diversi dai piani a contribuzione definita. L’obbligazione di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici definiti ed il relativo costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali indipendenti utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method), in funzione di uno o più fattori quali l’età, gli anni di servizio e la retribuzione futura prevista. Gli utili e le perdite attuariali relative a piani a benefici definiti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o da modifiche delle condizioni del piano sono rilevati pro-quota a conto economico per la rimanente vita lavorativa media dei dipendenti che partecipano al piano, se e nei limiti in cui il loro valore netto non rilevato al termine dell’esercizio precedente eccede il maggiore valore tra il 10% del valore attuale della passività relativa al piano e il 10% del fair value delle attività al suo servizio, ove esistenti (attraverso l’applicazione del cosiddetto “metodo del corridoio”). Le passività per benefici successivi al rapporto di lavoro rilevate in bilancio rappresentano il valore attuale delle passività per i piani a benefici definiti rettificate per tener conto degli utili e delle perdite attuariali non rilevati e ridotte del fair value delle attività a servizio del piano, se esistenti. Eventuali attività nette determinate applicando questo calcolo sono iscritte fino a concorrenza delle perdite attuariali e del costo relativo a prestazioni pregresse non riconosciuti precedentemente, oltre al valore attuale dei rimborsi disponibili e delle riduzioni delle contribuzioni future al piano. I costi relativi ai piani a benefici definiti sono classificati tra i costi del personale ad eccezione dei costi relativi all’incremento del valore attuale dell’obbligazione derivanti dall’avvicinarsi del momento del pagamento dei benefici che sono classificati fra gli oneri finanziari. Il trattamento di fine rapporto (“TFR”) era considerato sino al 31 dicembre 2006 un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata profondamente modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 159 Relazione Finanziaria Annuale 2010 n. 296 (“Legge Finanziaria 2007”) e successivi Decreti e Regolamenti. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1 gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita. In conseguenza, le quote di TFR maturate successivamente a tale data assumono la natura relativa ai piani a contribuzione definita, con esclusione, pertanto, di componenti di stima attuariale nella determinazione del costo di competenza. Le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 rimangono valutate quali piani a benefici definiti secondo procedimenti attuariali, escludendo, però, nel calcolo la componente relativa ai futuri incrementi salariali. Altri benefici a lungo termine Gli altri benefici a lungo termine hanno un trattamento contabile analogo a quello dei piani a benefici definiti, ad eccezione del fatto che gli utili e le perdite attuariali sono interamente riconosciuti a conto economico nell’esercizio in cui si determinano, quindi senza applicazione del “metodo del corridoio”. Fondi per rischi ed oneri La Società rileva fondi rischi ed oneri quando ha un’obbligazione attuale, legale o implicita, a fronte di un evento passato, nei confronti di terzi ed è probabile che si renderà necessario l’impiego di risorse della Società per adempiere l’obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione stessa. Gli accantonamenti sono stanziati sulla base della miglior stima dei costi richiesti per adempiere all’obbligazione alla data del bilancio. Se l’effetto è rilevante, l’accantonamento viene attualizzato e il suo incremento dovuto al trascorrere del tempo viene successivamente rilevato a Conto Economico negli oneri finanziari. Nel caso di cause legali, l’ammontare dei fondi viene determinato sulla base delle valutazioni dei rischi al fine di determinare la probabilità, la tempistica e gli importi coinvolti. In caso di passività per oneri futuri di smantellamento, rimozione e bonifica relative ad attività materiali, il fondo è rilevato in contropartita all’attività cui si riferisce; la rilevazione dell’onere a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento dell’immobilizzazione materiale al quale l’onere stesso si riferisce. I fondi sono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio ed eventualmente rettificati per riflettere la miglior stima corrente; eventuali variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta. I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono menzionati nelle Note Esplicative senza procedere ad alcuno stanziamento. Debiti commerciali I debiti commerciali le cui scadenze rientrano nei normali termini commerciali non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale ritenuto rappresentativo del valore di estinzione. I debiti commerciali sono iscritti fra le passività correnti, salvo i casi in cui la Società abbia il diritto contrattuale di estinguere le proprie obbligazioni oltre i 12 mesi dalla data di bilancio. Debiti per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 Tali debiti sono iscritti in bilancio al loro valore nominale e sono classificati nelle voci di bilancio “Altre passività non correnti” e “Altre passività correnti”. Riconoscimento dei ricavi I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che alla Società affluiranno dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono iscritti per Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 160 Relazione Finanziaria Annuale 2010 competenza al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante, al netto dell’imposta sul valore aggiunto e di resi, sconti, abbuoni e premi. I ricavi per la vendita di beni vengono riconosciuti quando la Società ha trasferito all’acquirente i rischi significativi ed i benefici connessi alla proprietà dei beni, momento generalmente coincidente con la spedizione. I ricavi per le prestazioni di servizi sono rilevati con riferimento allo stadio di completamento dell’attività, sulla base di medesimi criteri previsti per i lavori in corso su ordinazione. Inoltre, qualora il risultato della prestazione di servizi non possa essere attendibilmente stimato, i ricavi vengono rilevati solo nella misura i cui i costi relativi saranno recuperabili. I ricavi includono anche le variazioni dei lavori in corso su ordinazione relativi a commesse di durata pluriennale che sono riconosciute in base allo stato avanzamento lavori rapportato al prezzo di vendita (come più ampiamente descritto nella nota relativa ai Lavori in corso su ordinazione). Gli interessi attivi sono rilevati in applicazione del principio della competenza temporale, sulla base dell’importo finanziato e del tasso di interesse effettivo applicabile, che rappresenta il tasso che sconta gli incassi futuri stimati lungo la vita attesa dell’attività finanziaria per riportarli al valore di carico contabile dell’attività stessa. Dividendi ricevuti I dividendi sono rilevati nell’esercizio in cui si stabilisce il diritto degli azionisti a riceverne il pagamento. Contributi I contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la Società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi sono generalmente rilevati a conto economico con un criterio sistematico lungo il periodo in cui si rilevano i costi ad essi correlati. In particolare, i contributi ottenuti a fronte di investimenti in attivo fisso e costi di sviluppo capitalizzati vengono iscritti nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, nelle voci “Altre passività non correnti” o “Altre passività correnti” e vengono imputati a conto economico in correlazione alla residua durata dell’ammortamento dei cespiti e delle attività cui si riferiscono. Qualora il contributo venga riconosciuto in un esercizio successivo a quello in cui i cespiti o le attività immobilizzate sono entrati in ammortamento, la quota di contributi relativi agli esercizi precedenti viene iscritta a conto economico tra gli altri proventi. Il trattamento contabile dei benefici derivanti da un eventuale finanziamento pubblico ottenuto ad un tasso agevolato è assimilato a quello dei contributi pubblici. Tale beneficio è determinato all’inizio del finanziamento come differenza tra il valore contabile iniziale del finanziamento (fair value più i costi direttamente attribuibili all’ottenimento del finanziamento) e quanto incassato ed è rilevato successivamente a conto economico in accordo con le regole previste per la rilevazione dei contributi pubblici. Crediti d’imposta per attività di ricerca e sviluppo I crediti d’imposta per di attività di ricerca e sviluppo (Legge 296/2007 e successive modificazioni) sono contabilizzati in bilancio nella misura in cui si ritiene recuperabile e utilizzabile il credito d’imposta. Tali crediti sono inizialmente rilevati in contropartita della voce “Altre passività non correnti” o “Altre passività correnti” ed imputati a conto economico, in dipendenza della diversa tipologia di costi oggetto di agevolazione, in relazione alla percentuale di completamento dei lavori in corso su ordinazione cui hanno concorso i costi a fronte dei quali è stato determinato il credito spettante o alla rilevazione a conto economico dei costi per attività di ricerca e sviluppo. Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 161 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Costi I costi sono contabilizzati nel rispetto del principio della competenza e nella prospettiva di continuità aziendale della Società, al netto dell’imposta sul valore aggiunto e di resi, sconti, abbuoni e premi. Gli accantonamenti sono iscritti in bilancio con le modalità descritte nella nota relativa ai Fondi rischi ed oneri. Gli interessi passivi sono rilevati in applicazione del principio della competenza temporale, sulla base dell’importo finanziato e del tasso di interesse effettivo applicabile. Imposte Le imposte sul reddito sono costituite dalle imposte correnti e dalle imposte anticipate e differite. Le imposte correnti sono calcolate sul risultato imponibile stimato dell’esercizio e sono determinate in base alla normativa tributaria vigente. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico, poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. La passività per imposte correnti è calcolata utilizzando le aliquote vigenti alla data di bilancio. A partire dall’esercizio precedente e per un triennio, la Società e alcune sue controllate italiane hanno deciso di aderire al consolidato fiscale nazionale ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.). AVIO S.p.A. funge da società consolidante e determina un’unica base imponibile per il gruppo di società aderenti al consolidato fiscale, beneficiando della possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali in un’unica dichiarazione. Ciascuna società aderente al consolidato fiscale nazionale trasferisce alla società consolidante il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale). AVIO S.p.A. rileva un credito nei confronti delle società che apportano redditi imponibili pari all’Ires da versare, così come determinato sulla base del contratto di consolidato. Per contro, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali, AVIO S.p.A. iscrive un debito pari all’IRES sulla parte di perdita effettivamente compensata a livello di gruppo, così come determinato sulla base del contratto di consolidato. Il debito per IRAP è contabilizzato nelle “Passività per imposte correnti” al netto degli eventuali acconti corrisposti in corso d’anno. Le imposte anticipate e differite sono le imposte che ci si aspetta di recuperare o di pagare sulle differenze temporanee fra il valore contabile delle attività e delle passività di bilancio e il corrispondente valore fiscale utilizzato nel calcolo dell’imponibile fiscale, contabilizzate secondo il metodo della passività di stato patrimoniale. Le passività fiscali differite sono generalmente rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili, mentre le attività fiscali differite sono rilevate nella misura in cui si ritenga probabile che vi saranno risultati fiscali imponibili in futuro che consentano l’utilizzo delle differenze temporanee deducibili. Tali attività e passività non sono rilevate se le differenze temporanee derivano da avviamento o dall’iscrizione iniziale (non in operazioni di aggregazioni di imprese) di altre attività o passività in operazioni che non hanno influenza né sul risultato contabile né sul risultato imponibile. Il beneficio fiscale derivante dal riporto a nuovo di perdite fiscali è rilevato quando e nella misura in cui sia ritenuta probabile la disponibilità di redditi imponibili futuri a fronte dei quali tali perdite possano essere utilizzate. Il valore di carico delle attività fiscali differite è rivisto ad ogni data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile l’esistenza di sufficienti redditi imponibili tali da consentire in tutto o in parte il recupero di tali attività. Le imposte anticipate e differite sono calcolate in base all’aliquota fiscale che ci si aspetta sarà in vigore al momento del realizzo dell’attività o dell’estinzione della passività. Le imposte correnti e differite sono imputate direttamente al conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci rilevate direttamente a patrimonio netto, nel qual caso anche le relative imposte sono imputate al patrimonio netto. Le attività e le passività fiscali differite sono compensate quando vi è un diritto Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 162 Relazione Finanziaria Annuale 2010 legale a compensare le imposte correnti attive e passive e quando la Società intende liquidare le attività e le passività fiscali correnti su base netta. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce “Attività per imposte anticipate”, se passivo, alla voce “Passività per imposte differite”. Distribuzione dei dividendi I dividendi pagabili dalla Società sono rappresentati come movimento di patrimonio netto e iscritti nelle passività correnti nell’esercizio in cui la distribuzione è approvata dall’assemblea degli azionisti. Differenze cambio I ricavi e i costi relativi a operazioni in moneta diversa da quella funzionale sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta. Le attività e passività monetarie in moneta diversa da quella funzionale sono convertite nella moneta funzionale applicando il cambio corrente alla data di chiusura del periodo di riferimento con imputazione dell'effetto a conto economico. Le attività non monetarie valutate al costo storico espresso in valuta diversa da quella funzionale non sono riconvertite al cambio corrente alla data di bilancio. L’importo dell’eventuale utile netto derivante dall’adeguamento ai cambi di fine esercizio delle poste in valuta, in sede di approvazione del bilancio e conseguente destinazione del risultato, è iscritto, per la parte non assorbita dall’eventuale perdita di esercizio, in una riserva non distribuibile sino al momento del successivo realizzo. Alla chiusura di ogni esercizio viene rideterminato l’importo complessivo degli utili e perdite non realizzati su cambi. Qualora emerga un utile netto complessivo su cambi superiore all’importo della riserva patrimoniale, quest’ultima viene integrata. Se, invece, emerge una perdita o un utile netto inferiore all’importo iscritto nella riserva, rispettivamente l’intera riserva o l’eccedenza è riclassificata a una riserva liberamente distribuibile in sede di redazione del bilancio. 2.8. Gestione del rischio Rischio di credito La Società presenta diverse concentrazioni di rischio di credito in funzione della natura delle attività svolte e dei mercati di riferimento, peraltro mitigata dal fatto che l’esposizione creditoria è suddivisa su un ampio numero di controparti e clienti. Ciononostante, nel complesso, i crediti commerciali manifestano un rischio di concentrazione nel mercato dell’Unione Europea e in quello Nord Americano. I crediti commerciali sono contabilizzati al netto della svalutazione determinata sulla base del rischio di inadempienza della controparte, determinato considerando le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente e considerando altresì i dati storici. Rischio di liquidità Il rischio di liquidità cui è soggetta la Società può sorgere dalle difficoltà ad ottenere, a condizioni economiche, le risorse finanziarie a supporto delle attività operative nella giusta tempistica. I due principali fattori che influenzano la liquidità della Società sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall’altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità e degli impieghi finanziari. I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono monitorati e gestiti centralmente nell’ottica di garantire tempestivamente un efficace reperimento delle risorse finanziarie o un adeguato investimento delle disponibilità liquide. L'attuale contesto generale dell’economia, dei mercati in cui opera la Società e di quelli finanziari richiede un’attenta gestione del rischio liquidità e in tal senso particolare attenzione è posta alle azioni tese a generare risorse finanziarie con la gestione operativa e al conseguimento di un sufficiente livello di liquidità disponibile per adempiere alle obbligazioni cui la Società è tenuta. Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 163 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Il management ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall’attività operativa e di finanziamento, consentiranno alla Società di soddisfare i propri bisogni derivanti dalla attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza. Rischio di cambio e rischio di tasso di interesse La Società è soggetta al rischio di mercato derivante dalla fluttuazione dei cambi delle valute, in quanto opera in un contesto internazionale in cui le transazioni sono condotte in diverse valute, e dei tassi di interesse. L’esposizione al rischio di cambio della Società deriva sia dalla distribuzione geografica dei mercati in cui vende i propri prodotti, sia dall’utilizzo di fonti esterne di finanziamento in valuta. La Società è esposta al rischio di tasso di interesse in particolar modo con riferimento alle passività finanziarie a tasso variabile. La variazione dei tassi di interesse potrebbe avere un impatto positivo o negativo sul risultato economico della Società. La Società valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di cambio e dei tassi di interesse e gestisce tali rischi attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari derivati, secondo quanto stabilito nelle proprie politiche di gestione dei rischi. Nell’ambito di tali politiche l’uso di strumenti finanziari derivati è riservato alla gestione dell’esposizione alle fluttuazioni dei cambi e dei tassi di interesse connessi con i flussi monetari e con le poste patrimoniali attive e passive e non sono consentite attività con intento speculativo. La Società utilizza strumenti finanziari derivati designandoli a copertura dei flussi di cassa con l’obiettivo di predeterminare: - il tasso di interesse su parte dei finanziamenti e debiti a tasso variabile (gli strumenti utilizzati sono sostanzialmente interest rate swap); - il tasso di cambio a cui le transazioni previste denominate in valuta saranno rilevate (gli strumenti utilizzati sono sostanzialmente currency option). In tutti i casi in cui i derivati stipulati a copertura del rischio cambio e del rischio interesse sono designati come strumenti di copertura ai fini dello IAS n. 39, la Società documenta in modo formale, a partire dall'inizio della copertura stessa, la relazione di copertura tra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, gli obiettivi della gestione del rischio e la strategia perseguita nell'effettuare la copertura. La Società documenta altresì la valutazione dell'efficacia dello strumento di copertura nel compensare le variazioni nei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto. Tale valutazione è effettuata all'inizio della copertura e in misura continuativa per tutta la sua durata. Le controparti di tali contratti sono primarie istituzioni finanziarie. Ulteriori informazioni qualitative e quantitative sui rischi finanziari a cui la Società è soggetto sono riportate nella Nota 5. 2.9. Uso di stime La redazione del bilancio e delle relative Note Esplicative richiede l’effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sul valore delle attività e delle passività iscritte, sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio e sull’importo dei ricavi e dei costi di periodo. Le stime sono utilizzate in diverse aree, quali il fondo svalutazione crediti, il fondo obsolescenza magazzino, gli ammortamenti, le perdite di valore delle attività, i benefici per i dipendenti, le imposte sul reddito, gli altri fondi rischi e per determinare i costi complessivi di commessa ed il relativo stato di avanzamento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell’incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente dalla Società in base alle migliori conoscenze dell’attività della Società stessa e degli altri fattori ragionevolmente desumibili dalle circostanze attuali. Gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico. L’attuale situazione macroeconomica internazionale, che interessa anche talune aree di business in cui opera la Società, ha comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l’andamento Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 164 Relazione Finanziaria Annuale 2010 futuro caratterizzate da incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio od in quelli successivi, di risultati diversi da quanto stimato, che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi chiaramente non stimabili né prevedibili, al valore contabile delle relative voci di bilancio. Le assunzioni e le stime riguardano principalmente la redditività attesa su cui si basa la recuperabilità del valore di carico delle attività non correnti (in particolare dell’avviamento) e delle attività per imposte anticipate. 2.10 Nuovi principi contabili Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicabili dal 1 gennaio 2010 e non rilevanti per la Società I seguenti emendamenti, improvement ed interpretazioni, efficaci dal 1 gennaio 2010, disciplinano fattispecie e casistiche non presenti all’interno della Società alla data del presente bilancio, ma che potrebbero avere effetti contabili su transazioni o accordi futuri: - IFRS 3 (2008) – Aggregazioni aziendali. - IAS 27 (2008) – Bilancio consolidato e separato - Improvement 2008 all’IFRS 5 – Attività non correnti destinate alla vendita e attività operative - - cessate. La modifica apportata stabilisce che se un’impresa è impegnata in un piano di cessione che comporti la perdita del controllo su una partecipata, tutte le attività e passività della controllata devono essere riclassificate tra le attività destinate alla vendita, anche se dopo la cessione l’impresa deterrà ancora una quota partecipativa minoritaria nella controllata Emendamenti allo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate e allo IAS 31 – Partecipazioni in joint ventures, conseguenti alle modifiche apportate allo IAS 27. Gli emendamenti stabiliscono che, alla perdita dell’influenza notevole o del controllo congiunto, le eventuali partecipazioni residue devono essere valutate a fair value. Inoltre deve essere riconosciuta a conto economico ogni differenza tra il fair value dell’investimento residuo, i proventi derivanti dalla cessione di parte dell’investimento e il valore di carico dell’investimento alla data in cui sono persi l’influenza notevole o il controllo congiunto. Improvement agli IAS/IFRS (2009): IFRS 2- Pagamenti basati su azioni. L’emendamento ha chiarito che il conferimento di un ramo d’azienda per la formazione di una joint venture o l’aggregazione di imprese o rami d’azienda in entità a controllo congiunto non ricadono nell’ambito di applicabilità dell’IFRS 2. IFRS 5 – Attività non correnti disponibili per la vendita e attività operative cessate. L’emendamento ha chiarito che l’IFRS 5 e gli altri IFRS che fanno specifico riferimento ad attività non correnti (o gruppi di attività) classificate come disponibili per la vendita o come attività operative cessate stabiliscono tutta l’informativa necessaria per questo genere di attività o di operazioni. IAS 1 – Presentazione del bilancio. A seguito dell’emendamento, ai fini della classificazione come corrente / non corrente di una passività diviene irrilevante la presenza di un’opzione di conversione correntemente esercitabile in strumenti di patrimonio netto. IAS 7 – Rendiconto finanziario. L’emendamento richiede che solo i flussi di cassa che risultino nel riconoscimento di attività nella situazione patrimoniale-finanziaria possano essere classificati come derivanti da attività di investimento. IAS 17 – Leasing. A seguito delle modifiche si applicheranno anche ai terreni in locazione le condizioni generali previste dallo IAS 17 ai fini della classificazione del contratto come leasing finanziario o operativo, indipendentemente dall’ottenimento del titolo di proprietà al termine del contratto. IAS 36 – Riduzione del valore di attività. L’emendamento richiede che ogni unità operativa o gruppo di attività operative sulle quali il goodwill è allocato ai fini del test di impairment non abbia dimensioni maggiori di un segmento operativo, così come definito dal paragrafo 5 dell’IFRS 8, prima dell’aggregazione consentita dal paragrafo 12 del medesimo IFRS sulla base di caratteristiche economiche similari o di altri elementi di similitudine. IAS 38 – Attività immateriali. L’emendamento ha stabilito che esistono sufficienti informazioni per valutare il fair value di un’attività immateriale acquisita nel corso di un’aggregazione di impresa se essa è separabile o è originata da diritti contrattuali o legali. L’emendamento ha inoltre chiarito le tecniche di valutazione da utilizzarsi comunemente Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 165 Relazione Finanziaria Annuale 2010 - - - - per valutare il fair value delle attività immateriali per le quali non esiste un mercato attivo di riferimento. IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione. l’emendamento restringe l’eccezione di non applicabilità contenuta nel paragrafo 2(g) dello IAS 39 ai contratti forward tra un acquirente e un azionista venditore ai fini della vendita di un’impresa ceduta in un’aggregazione aziendale a una futura data di acquisizione, qualora il completamento dell’aggregazione aziendale non dipenda da ulteriori azioni di una delle due parti, ma solo dal trascorrere di un congruo periodo di tempo. L’emendamento chiarisce invece che ricadono nell’ambito di applicabilità dello IAS 39 i contratti di opzione (siano o meno essi attualmente esercitabili) che consentono a una delle due parti di avere il controllo sul realizzarsi o meno di eventi futuri e il cui esercizio comporterebbe il controllo di un‘impresa. L’emendamento chiarisce inoltre che le penali implicite per l’estinzione anticipata di prestiti, il prezzo delle quali compensa il soggetto prestatore della perdita degli ulteriori interessi, devono essere considerate strettamente correlate al contratto di finanziamento che le prevede, e pertanto non devono essere contabilizzate separatamente. Infine, l’emendamento chiarisce che gli utili o perdite su di uno strumento finanziario coperto devono essere riclassificati da patrimonio netto a conto economico nel periodo in cui il flusso di cassa atteso coperto ha effetto sul conto economico. IFRIC 9 – Rideterminazione del valore dei derivati impliciti. L’emendamento esclude dall’ambito di applicabilità dell’IFRIC 9 i derivati impliciti in contratti acquisiti nel corso di aggregazioni aziendali al momento della formazione di imprese a controllo congiunto o di joint venture. Emendamento all’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni: pagamenti basati su azioni di Gruppo regolati per cassa. L’emendamento chiarisce l’ambito di applicazione dell’IFRS 2 e le relazioni esistenti tra questo ed altri principi contabili. In conseguenza di ciò, lo IASB ha ritirato l’IFRIC 8 e l’IFRIC 11. IFRIC 17 – Distribuzione di attività non liquide ai soci. L’interpretazione chiarisce che un debito per dividendi deve essere riconosciuto quando i dividendi sono stati appropriatamente autorizzati e che tale debito deve essere valutato al fair value delle attività nette che saranno utilizzate per il suo pagamento. L’impresa deve riconoscere a conto economico la differenza tra il dividendo pagato e il valore netto contabile delle attività utilizzate per il pagamento. IFRIC 18 – Trasferimento di attività dai clienti. L’interpretazione chiarisce il trattamento contabile da adottare se l’impresa stipula un contratto in cui riceve da un proprio cliente un’attività materiale che dovrà utilizzare per collegare il cliente ad una rete o per fornirgli un determinato accesso alla fornitura di beni e servizi. Emendamento allo IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione – Elementi qualificabili per la copertura. L’emendamento chiarisce l’applicazione del principio per la definizione del sottostante oggetto di copertura in situazioni particolari. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dalla Società In data 8 ottobre 2009, lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 32 – Strumenti finanziari: Presentazione: Classificazione dei diritti emessi al fine di disciplinare la contabilizzazione per l’emissione di diritti di opzione (o warrant) denominati in valuta diversa da quella funzionale dell’emittente. In precedenza tali diritti erano contabilizzati come passività da strumenti finanziari derivati; l’emendamento invece richiede che, a determinate condizioni, tali diritti siano trattati come componenti di patrimonio netto nel bilancio dell’emittente a prescindere dalla valuta nella quale il prezzo di esercizio è denominato. L’emendamento in oggetto è applicabile dal 1 gennaio 2011 in modo retrospettivo. In data 4 novembre 2009 lo IASB ha emesso una versione rivista dello IAS 24 – Informativa di bilancio sulle parti correlate che semplifica il tipo di informazioni richieste nel caso di transazioni con parti correlate controllate dallo Stato e chiarisce la definizione di parti correlate. Il principio è applicabile dal 1 gennaio 2011. In data 12 novembre 2009 lo IASB ha pubblicato i primi capitoli del principio IFRS 9 – Strumenti finanziari sulla classificazione e valutazione delle attività finanziarie applicabile dal 1 gennaio 2013. Questa pubblicazione rappresenta la prima parte di un processo per fasi che ha lo scopo di Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 166 Relazione Finanziaria Annuale 2010 sostituire interamente lo IAS 39. Il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie per determinarne il criterio di valutazione sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Inoltre, il nuovo principio prevede un unico metodo di determinazione delle perdite di valore per attività finanziarie. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione del nuovo principio. In data 26 novembre 2009 lo IASB ha emesso un emendamento minore all’IFRIC 14 – Versamenti anticipati a fronte di una clausola di contribuzione minima dovuta consentendo alle società che versano anticipatamente una contribuzione minima dovuta di riconoscerla come un’attività. L’emendamento è applicabile dal 1 gennaio 2011. In data 26 novembre 2009 l’IFRIC ha emesso l’interpretazione IFRIC 19 – Estinzione di una passività attraverso emissione di strumenti di capitale, che fornisce le linee guida circa la rilevazione dell’estinzione di una passività finanziaria attraverso l’emissione di strumenti di capitale. L’interpretazione stabilisce che se un’impresa rinegozia le condizioni di estinzione di una passività finanziaria ed il suo creditore accetta di estinguerla attraverso l’emissione di azioni dell’impresa, allora le azioni emesse dalla società diventano parte del prezzo pagato per l’estinzione della passività finanziaria e devono essere valutate al fair value; la differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta ed il valore iniziale degli strumenti di capitale emessi deve essere imputato a conto economico nel periodo. L’interpretazione è applicabile dal 1 gennaio 2011. In data 6 maggio 2010 lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (“Improvement”) che saranno applicabili dal 1 gennaio 2011; di seguito vengono citate quelle che comporteranno un cambiamento nella presentazione, riconoscimento e valutazione delle poste di bilancio, tralasciando invece quelle che determineranno solo variazioni terminologiche o cambiamenti editoriali con effetti minimi in termini contabili, o quelle che hanno effetto su principi o interpretazioni non applicabili dalla Società: IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative: la modifica enfatizza l’interazione tra le informazioni integrative di tipo qualitativo e quelle di tipo quantitativo richieste dal principio circa la natura e la portata dei rischi inerenti gli strumenti finanziari. Inoltre, è stata eliminata la richiesta di informativa circa le attività finanziarie che sono scadute ma che sono state rinegoziate o svalutate e quella relativa al fair value dei collateral. IAS 1 – Presentazione del bilancio: con la modifica è richiesto che la riconciliazione delle variazioni di ogni componente di patrimonio netto sia presentata nelle note oppure negli schemi di bilancio. La prassi contabile adottata dalla Società è già allineata a quanto richiesto nell’improvement. In data 7 ottobre 2010 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti al principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni aggiuntive, applicabile per i periodi contabili che avranno inizio dopo il 1 luglio 2011. Gli emendamenti sono stati emessi con l’intento di migliorare la comprensione delle transazioni di trasferimento delle attività finanziarie, inclusa la comprensione dei possibili effetti derivanti da qualsiasi rischio rimasto in capo all’impresa che ha trasferito tali attività. Gli emendamenti inoltre richiedono maggiori informazioni nel caso in cui un ammontare sproporzionato di tali transazioni sia posto in essere alla fine di un periodo contabile. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione degli emendamenti. In data 20 dicembre 2010 lo IASB ha emesso un emendamento minore allo IAS 12 – Imposte sul reddito che richiede all’impresa di valutare le imposte differite derivanti da un’attività in funzione del modo in cui il valore contabile di tale attività sarà recuperato (attraverso l’uso continuativo oppure attraverso la vendita). Conseguentemente a tale emendamento il SIC-21 – Imposte sul reddito – Recuperabilità di un’attività non ammortizzabile rivalutata non sarà più applicabile. L’emendamento è applicabile dal 1 gennaio 2012. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione dell’emendamento appena descritto. Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 167 Relazione Finanziaria Annuale 2010 3. COMPOSIZIONE, COMMENTO E VARIAZIONI DELLE PRINCIPALI VOCI E ALTRE INFORMAZIONI ATTIVITA’ NON CORRENTI 3.1. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI I valori delle immobilizzazioni materiali sono esposti in bilancio al netto dei fondi di ammortamento e di svalutazione, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro): Valori al 31 dicembre 2010 Valori lordi Terreni Fondi Fondi ammortamento svalutazione Valori al 31 dicembre 2009 Valori netti a bilancio Valori lordi Fondi Fondi ammortamento svalutazione Valori netti a bilancio 16.681 - - 16.681 16.681 - - 16.681 Fabbricati 125.882 (34.635) (5.249) 85.998 124.095 (30.074) (5.338) 88.683 Impianti e macchinario Impianti e macchinario in leasing Attrezzature industriali e commerciali 245.567 (158.150) (6.667) 80.750 233.228 (138.658) (7.018) 87.552 10.515 (5.616) - 4.899 10.515 (4.212) - 6.303 101.999 (74.049) (4.208) 23.742 90.844 (64.087) (4.208) 22.549 Altri beni 23.998 524.642 (16.688) (289.138) (1.833) (17.957) 5.477 217.547 30.705 506.068 (15.931) (252.962) (1.835) (18.399) 12.939 234.707 Totale La voce impianti e macchinario in leasing comprende alcuni beni, principalmente impianti, legalmente di proprietà di fornitori e iscritti tra le immobilizzazioni materiali in quanto rispondenti ai requisiti indicati nell’IFRIC 4 per la rilevazione di un’attività sottostante a un contratto contenente un leasing, con iscrizione in contropartita di un corrispondente debito finanziario per leasing. Le variazioni dell’esercizio nei valori lordi delle immobilizzazioni materiali sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro): Valori lordi Terreni Fabbricati Impianti e macchinario Impianti e macchinario in leasing Attrezzature industriali e commerciali Altri beni Totale Al 31/12/2009 Incrementi Diminuzioni per dismissioni Riclassifiche ed altre variazioni Valori da fusione Al 31/12/2010 16.681 124.095 233.228 1.789 12.377 (91) (1.273) 12 30 77 1.205 16.681 125.882 245.567 10.515 - - - - 10.515 90.844 30.705 506.068 11.735 2.411 28.312 (696) (9.122) (11.182) (42) - 158 4 1.444 101.999 23.998 524.642 Le variazioni intervenute nell’esercizio 2010 nei fondi ammortamento sono state le seguenti (importi in migliaia di Euro): Fondi ammortamento Terreni Fabbricati Impianti e macchinario Impianti e macchinario in leasing Attrezzature industriali e commerciali Altri beni Totale Al 31/12/2009 Ammortamenti Diminuzioni per dismissioni Riclassifiche ed altre variazioni 30.074 138.658 4.561 20.279 (2) (906) 6 2 113 34.635 158.150 4.212 1.404 - - - 5.616 64.087 15.931 252.962 10.602 1.985 38.831 (691) (1.229) (2.828) (6) - 57 1 173 74.049 16.688 289.138 Note Esplicative al Bilancio di Esercizio Valori da fusione Al 31/12/2010 168 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Gli importi esposti nei valori da fusione sono relativi alle immobilizzazioni lorde e ai fondi ammortamento della incorporata Aviofix S.r.l. Gli ammortamenti stanziati nell'esercizio sono stati calcolati in misura adeguata all'effettivo deperimento fisico ed alla obsolescenza economico-tecnica subita dai cespiti. Per i beni derivanti da conferimento è stata considerata la vita utile residua alla data di conferimento. Tale impostazione, in linea con la sostanziale continuità dell’attività aziendale, è ritenuta prudenziale e rappresentativa della vita economico-tecnica dei beni oggetto di conferimento. La movimentazione dell’esercizio 2010 per i fondi svalutazione è risultata la seguente (importi in migliaia di Euro): Fondi svalutazione Terreni Fabbricati Impianti e macchinario Impianti e macchinario in leasing Attrezzature industriali e commerciali Altri beni Totale Al 31/12/2009 5.338 7.018 4.208 1.835 18.399 Diminuzioni per dismissioni Svalutazioni - (89) (351) (2) (442) Ripristini di valore - Al 31/12/2010 5.249 6.667 4.208 1.833 17.957 In applicazione della metodologia prevista dallo IAS 36, a fronte della presenza di indicatori di perdita per riduzione durevole di valore delle attività immobilizzate della Divisione AvioService dedicate alle attività di revisione motori civili, era emersa, negli esercizi precedenti, a seguito della determinazione del valore recuperabile (valore in uso) della corrispondente unità generatrice di cassa (CGU - Cash Generating Unit), la necessità di svalutare le relative immobilizzazioni materiali attraverso l’iscrizione di un apposito fondo. Dall’effettuazione dell’impairment test alla data del 31 dicembre 2010 non è più scaturita la necessità di procedere a svalutazione dei nuovi investimenti 2010, mentre sono state mantenute le svalutazioni apportate in precedenza. Al 31 dicembre 2010 sulle immobilizzazioni materiali risultano costituite garanzie reali, rappresentate da ipoteche su immobili per un valore nominale di 181.500 migliaia di Euro e da privilegio speciale su impianti e macchinario per un valore nominale di 76.397 migliaia di Euro, a fronte dei finanziamenti ottenuti; inoltre, determinate immobilizzazioni risultano soggette ad alcune restrizioni di disponibilità in dipendenza delle clausole di contratti di finanziamento o di agevolazioni pubbliche ricevute. Attività non correnti possedute per la vendita Al 31 dicembre 2010 non risultano iscritte attività non correnti possedute per la vendita, che risultavano invece nel bilancio al 31 dicembre 2009 per 10.114 migliaia di Euro. Tale importo era riferito alle immobilizzazioni dello stabilimento di Acerra oggetto di cessione perfezionata nel mese di febbraio 2010. La cessione ha determinato l’iscrizione di una plusvalenza lorda pari a 4.885 migliaia di Euro inclusa nella voce del conto economico “Altri ricavi operativi”. 3.2. AVVIAMENTO L’avviamento è iscritto in bilancio per 1.956.530 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010 e 2009 e include: - un importo pari a 977.885 migliaia di Euro, derivante dalla contabilizzazione della Fusione del 2007, quale disavanzo risultante dalla differenza, pari a 1.457.359 migliaia di Euro, tra il valore di carico della partecipazione e la corrispondente frazione del patrimonio netto delle società incorporate, al netto dell’importo allocato al valore delle partecipazioni (18.936 migliaia di Euro) e dell’importo iscritto come attività immateriali per accreditamento presso la clientela per partecipazione a programmi (671.338 migliaia di Euro) e del relativo effetto fiscale (210.800 migliaia di Euro); Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 169 Relazione Finanziaria Annuale 2010 - - un importo pari a 978.132 migliaia di Euro, risultante iscritto a tale titolo nel bilancio dell’incorporata Avio S.p.A. al momento della Fusione e derivante dal conferimento effettuato nel 2003 in Avio S.p.A. e da acquisti di rami d’azienda effettuati dalla medesima società; un importo pari a 513 migliaia di Euro, iscritto nel 2008 a fronte dell’importo corrisposto a Comau S.p.A. in relazione all’acquisizione del ramo d’azienda inerente all’attività di manutenzione impianti industriali. Come indicato nella Nota 2.4 – Principi contabili e criteri di valutazione, l’avviamento non viene ammortizzato ma eventualmente svalutato per perdite di valore. La Società verifica la recuperabilità dell’avviamento almeno annualmente, o più frequentemente nel caso vi siano indicazioni di potenziali perdite di valore, attraverso apposite valutazioni (impairment test) su ciascuna unità generatrice di cassa (CGU - Cash Generating Unit). Le CGU identificate dalla Società per il monitoraggio dell’avviamento corrispondono alle tre Divisioni operanti nei rispettivi settori di attività: AeroEngine, Spazio e AvioService. L’avviamento è stato allocato alla CGU AeroEngine per 1.737,4 milioni di Euro e alla CGU Spazio per 219,1 milioni di Euro. L’avviamento è stato sottoposto a impairment test con riferimento alla data di bilancio e l’esito di questo non ha fatto emergere la necessità di apportare una svalutazione ai valori contabili dell’avviamento iscritto in bilancio al 31 dicembre 2010. La recuperabilità dei valori iscritti viene verificata confrontando il capitale investito netto (valore contabile) delle singole CGU con il relativo valore recuperabile (valore in uso). Il valore recuperabile dell’avviamento è dato dalla determinazione del valore in uso, inteso come il valore attuale dei flussi di cassa operativi che derivano dalle previsioni incluse nel piano predisposto dalla Società per gli anni 2011-2015, estrapolati per i sei anni successivi (2016-2021), per tenere in considerazione le caratteristiche del ciclo di vita del business della Società, sulla base di tassi di crescita di medio/lungo termine che tengono conto delle previsioni di crescita del settore aerospaziale in tale periodo . Tali flussi di cassa sono poi attualizzati utilizzando tassi di sconto rappresentativi delle correnti valutazioni di mercato del costo del denaro e che tengono conto dei rischi specifici dell’attività della Società. I flussi di cassa sono stati stimati in base alle previsioni del piano pluriennale approvato dal Consiglio di Amministrazione per il periodo 2011-2015; per i periodi successivi dal 2016 al 2021 sono state adottate proiezioni sulla base di un tasso di crescita pari al 3,5% per la CGU AeroEngine e al 3% per le CGU Spazio. Per la determinazione del terminal value sono stati normalizzati i flussi di cassa previsti per l’ultimo anno di proiezione (2021) con il metodo della perpetuity, ipotizzando una crescita del 2% dei flussi di cassa attesi a partire dal 2022. Il tasso medio di sconto (costo medio ponderato del capitale) utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di cassa è stato, al netto delle imposte, pari al 10,04% (10,59% nel precedente esercizio). E’ opportuno, infine, precisare che le stime ed i dati di piano cui sono applicati i parametri prima indicati sono determinati dal management sulla base dell’esperienza passata e delle attese circa gli sviluppi dei mercati in cui la Società opera. A tal fine si segnala che l’attuale situazione macroeconomica internazionale e i possibili riflessi economico-finanziari, in particolare sull’andamento dei tassi di cambio delle valute, principalmente del dollaro, potrebbero presentare scenari di incertezza nel conseguimento degli obiettivi e livelli di attività considerati nel piano, senza peraltro determinare il sorgere di situazioni di impairment dell’avviamento iscritto in bilancio. Tuttavia la stima del valore recuperabile dell’avviamento richiede discrezionalità e uso di stime da parte del management e, pur considerando che i cicli di produzione e commercializzazione dei prodotti sono caratterizzati da archi temporali di durata significativa che consentono quindi recuperi su eventuali slittamenti degli obiettivi di piano, non si può escludere che si verifichi una perdita di valore dell’avviamento in periodi futuri a causa di cambiamenti di scenario ad oggi non prevedibili. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un’ulteriore verifica dell’esistenza di perdite di valore sono oggetto di costante monitoraggio da parte del management della Società. La Società ha effettuato un’analisi di sensitivity simulando una variazione (ritenuta rappresentativa) dei parametri significativi dell’impairment test: in particolare, per quanto concerne il tasso di crescita relativo ai periodi di piano esplicito (fino al 2021) è stata ipotizzata una variazione in diminuzione di 50 basis point, mentre uno scostamento in aumento di 50 basis point è stato preso in considerazione con riferimento al tasso di attualizzazione dei flussi di cassa. Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 170 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Sulla base delle suddette condizioni, il valore recuperabile delle CGU AeroEngine e Spazio risulterebbe comunque superiore al valore contabile. 3.3 ATTIVITA’ IMMATERIALI A VITA DEFINITA La composizione delle singole voci è indicata nel prospetto seguente (importi in migliaia di Euro): Valori lordi Costi di sviluppo in ammortamento Costi di sviluppo – in corso di completamento Totale costi di sviluppo Costi per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale Attività per accreditamento presso la clientela per partecipazione a programmi Concessioni, licenze, marchi e diritti simili Diritti di brevetti industriali Altre Totale Valori al 31/12/2010 Fondi Fondi svalutaammortazione mento Valori netti a bilancio Valori lordi Valori al 31/12/2009 Fondi Fondi svalutaammortazione mento Valori netti a bilancio 319.377 (137.968) - 181.409 232.408 (116.896) - 115.512 72.614 - - 72.614 134.264 - - 134.264 391.991 (137.968) - 254.023 366.672 (116.896) - 249.776 420.794 (82.595) - 282.132 (63.052) - 671.338 (179.023) - 492.315 671.338 (134.268) - 18.109 (16.339) 1.770 16.061 (14.965) - 338.199 - 219.080 537.070 1.096 340 (6) - 334 - - - - 16.054 1.518.626 (11.404) (427.335) (2.317) (2.317) 2.333 1.088.974 15.192 1.351.395 (11.169) (340.350) (2.317) (2.317) 1.706 1.008.728 I costi di sviluppo sono riferiti alla progettazione e sperimentazione di nuovi componenti di motori aeronautici essenzialmente per impiego commerciale. L'ammortamento di tali costi viene effettuato in quote costanti in relazione alla vita utile, stimata inizialmente in 5, 10 o 15 anni, dei programmi cui sono riferiti a partire dall’avvio della produzione commerciale di ogni singolo programma. La voce relativa ai costi per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale è costituita dagli oneri sorti a carico della Società in dipendenza di accordi sottoscritti per la partecipazione a programmi di collaborazione internazionale per lo sviluppo di motori aeronautici per impiego commerciale. L'ammortamento di tali oneri viene effettuato in quote costanti in relazione alla vita utile, stimata inizialmente in 5, 10 o 15 anni, dei programmi cui sono riferiti a partire dall’avvio della produzione commerciale di ogni singolo programma. Con riferimento ai costi di sviluppo in corso di completamento e a taluni costi per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale, che non sono soggetti ad ammortamento in quanto riferiti a programmi per i quali non è ancora avviata la produzione, la relativa iscrivibilità tra le immobilizzazioni immateriali a vita definita (previa verifica di assenza di condizioni di impairment) è supportata dalle previsioni di redditività dei programmi di riferimento. Le attività per accreditamento presso la clientela per partecipazione a programmi sono relative alla identificazione di tali intangibili effettuata in sede di allocazione del disavanzo emerso dalla Fusione del 2007, valutati al fair value sulla base del valore attuale dei benefici futuri attesi da tali attività e ammortizzati in un periodo di 15 anni sulla base della vita utile media dei programmi cui sono relativi. Il valore lordo delle attività è riferibile per 610,1 milioni di Euro a programmi della Divisione AeroEngine e per 61,2 milioni di Euro a programmi della Divisione Spazio. Nella voce relativa a concessioni, licenze, marchi e diritti simili sono essenzialmente compresi costi per acquisizione di licenze per uso software. Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 171 Relazione Finanziaria Annuale 2010 In applicazione della metodologia prevista dallo IAS 36, a fronte della presenza di indicatori di perdita di valore delle attività immobilizzate della Divisione AvioService, è stato determinato il valore recuperabile (valore in uso) della corrispondente unità generatrice di cassa (CGU - Cash Generating Unit). Si ricorda che dall’effettuazione dell’impairment test negli esercizi precedenti era emersa la necessità di svalutare le relative attività immateriali attraverso l’iscrizione di un apposito fondo. Dall’effettuazione dell’impairment test alla data del 31 dicembre 2010 non è scaturita la necessità di procedere a svalutazione degli investimenti effettuati nell’ esercizio 2010 , mentre permangono le svalutazioni apportate in precedenza, pari a 2.317 migliaia di Euro. Le variazioni dell’esercizio nei valori lordi delle attività immateriali sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro): Valori lordi Costi di sviluppo – in ammortamento Costi di sviluppo – in corso di completamento Totale costi di sviluppo Costi per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale Attività per accreditamento presso la clientela per partecipazione a programmi Concessioni, licenze, marchi e diritti simili Diritti di brevetti industriali Altre Totale Al 31/12/2009 Incrementi Riclassifiche Diminuzioni Al 31/12/2010 232.408 11.123 76.300 (454) 319.377 134.264 366.672 14.650 25.773 (76.300) - (454) 72.614 391.991 282.132 138.662 - - 420.794 671.338 - - - 671.338 16.061 15.192 1.351.395 2.048 340 862 167.685 - (454) 18.109 340 16.054 1.518.626 L’incremento dell’anno nella voce costi per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale è dovuto essenzialmente alla sottoscrizione di nuovi accordi di partecipazione e collaborazione avvenuta nel corso del 2010. La movimentazione dei fondi ammortamento nell’esercizio 2010 è stata la seguente (importi in migliaia di Euro): Fondi ammortamento Costi di sviluppo - in ammortamento Costi di sviluppo - in corso di completamento Totale costi di sviluppo Costi per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale Attività per accreditamento presso la clientela per partecipazione a programmi Concessioni, licenze, marchi e diritti simili Diritti di brevetti industriali Altre Totale Note Esplicative al Bilancio di Esercizio Al 31/12/2009 Ammortamenti Riclassifiche Diminuzioni Al 31/12/2010 116.896 21.083 - (11) 137.968 116.896 21.083 - (11) 137.968 63.052 19.543 - - 82.595 134.268 44.755 - - 179.023 14.965 11.169 340.350 1.374 6 235 86.996 - (11) 16.339 6 11.404 427.335 172 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Su alcune attività immateriali relative a titoli di proprietà industriale (marchi e brevetti) iscritte nella categoria concessioni, licenze, marchi e diritti simili, è stato costituito diritto di pegno a fronte dei finanziamenti ottenuti e le stesse risultano soggette ad alcune restrizioni di disponibilità in dipendenza delle clausole dei contratti di finanziamento. 3.4. PARTECIPAZIONI Le variazioni intervenute nella loro consistenza sono rappresentate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro): Valori al DisinvestiIncrementi Svalutazioni 31/12/2009 menti Imprese controllate Imprese collegate Altre imprese Totale Svalutazioni Annullamento Valori al per utilizzo partecipazioni Riclassifiche 31/12/2010 fondo rischi per fusione 150.850 8.889 - (3.500) - (842) - 6.541 2.178 (3.812) - - - (16) 155.397 4.891 189 157.580 2.678 13.745 (3.812) (3.500) (327) (327) (842) 16 - 2.556 162.844 Con riferimento alle imprese controllate, le movimentazioni dell’esercizio hanno riguardato: - L’acquisizione di una quota di partecipazione e successivo aumento di capitale sottoscritto e versato in Avioprop S.r.l. (già Protocast S.r.l.), società controllata all’84%, per complessive 1.180 migliaia di Euro. - L’acquisto, nel mese di aprile 2010, delle residue quote possedute da terzi in Aviofix S.r.l., per 1 migliaia di Euro, e la successiva fusione per incorporazione della stessa nella Società con effetti giuridici dal 1 ottobre 2010, ma con retrodatazione degli effetti contabili e fiscali dal 1 gennaio 2010, con conseguente annullamento della partecipazione per 842 migliaia di Euro. - L’acquisto in data 30 settembre 2010 dell’intera quota di partecipazione nella O.A.V. Officine Alluminio Valpellice S.r.l. (di seguito indicata come “O.A.V. S.r.l”) per 1.100 migliaia di Euro. - L’aumento di capitale sottoscritto e versato nel mese di marzo in AVIO do Brasil Ltda, per 1.406 migliaia di Euro. - La sottoscrizione nel mese di novembre 2010 del 100% del capitale della società di nuova costituzione Avio (Beijing) Aviation and Aerodynamics Technology Co. Ltd. per 1.200 migliaia di Euro, versati per 50 migliaia di Euro. - L’acquisto nel mese di dicembre 2010 del 99,9% delle quote di capitale della società Avio India Aviation Aerospace Private Limited, per 2 migliaia di Euro; - Il versamento in conto capitale, per 4.000 migliaia di Euro, effettuato nel mese di dicembre 2010 in Getti Speciali S.r.l. e la svalutazione della stessa partecipazione per 3.500 migliaia di Euro, con imputazione a conto economico nella voce “Altri proventi/(oneri) da partecipazioni”, in conseguenza delle risultanze del test di impairment condotto a fine esercizio. Gli incrementi delle partecipazioni in imprese collegate sono dovuti all’acquisto, in data 30 aprile 2010, da SE.CO.SV.IM. S.r.l. del 40% della Termica Colleferro S.p.A. per 2.178 migliaia di Euro, mentre i disinvestimenti sono riferiti ai seguenti movimenti: - La cessione per un corrispettivo di 21.500 migliaia di Euro dell’intera quota di partecipazione detenuta in Atla S.r.l. ed iscritta per un valore di 3.752 migliaia di Euro, avvenuta rilevando una plusvalenza di 17.748 migliaia di Euro. - La conclusione, in data 20 dicembre 2010, del processo di liquidazione e conseguente riparto finale di Vegaspazio S.p.A., società detenuta al 50% con altro azionista, con conseguente scarico del valore di carico della partecipazione di 57 migliaia di Euro. - La conclusione del processo di liquidazione e cancellazione del Consorzio Sagat per 3 migliaia di Euro. Le partecipazioni in altre imprese sono state incrementate nel mese di dicembre 2010 per effetto della sottoscrizione e versamento degli aumenti di capitale deliberati dalle società Arianespace Participation S.A. (2.675 migliaia di Euro) e Arianespace S.A. (3 migliaia di Euro) per il ripianamento delle perdite registrate nel 2009 e la ricostituzione del capitale sociale. A fronte del versamento, eseguito per complessivi 2.678 migliaia di Euro, è stato parzialmente utilizzato, per 327 migliaia di Euro, il fondo rischi su partecipazioni accantonato nel precedente esercizio. Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 173 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Il prospetto seguente espone l'elenco delle partecipazioni in imprese controllate e collegate al 31 dicembre 2010, con le informazioni, riferite al bilancio 2010 ove non diversamente indicato, richieste dall'art. 2427 n. 5) del Codice Civile e dallo IAS 27. Denominazione Sede Capitale sociale Patrimonio netto Risultato d'esercizio Quota di possesso Valore a bilancio (Euro) Imprese controllate ASPropulsion International B.V. Amsterdam (Olanda) Euro 18.000 Euro 74.464.768 Euro (60.487) 100 % 75.638.102 Avio Inc. Englewood Cliffs (USA) US$ 5.000.000 US$ 124.984.049 US$ 8.137.480 100 % 58.801.746 Euro 2.365.485 Euro (7.617.465) 100 % 10.500.001 87.967 (1.071.784) 100 % 1.100.000 Euro 1.200.000 100 % 1.200.000 INR 100.000 99,9 % 1.670 Getti Speciali S.r.l. Torino Euro 500.000 O.A.V. S.r.l. Campiglione Fenile (To) Euro 100.000 Avio (Beijing) Aviation and Aerodynamics Technology Co. Ltd Beijing (Rep. Pop. Cinese) Avio India Aviation Aerospace Private Limited New Delhi (India) Rio de Janeiro (Brasile) AVIO do Brasil Ltda Avioprop S.r.l. Cameri (No) ELV S.p.A. Regulus S.A. Roma Kourou (Guyana Francese) Laboratorium “Polonia Aero” Sp.z o.o. Varsavia (Polonia) Real 3.519.000 Real 3.475.349 Real (43.651) 95 % 1.425.000 Euro 113.750 Euro 1.122.243 Euro (153.209) 84 % 1.180.000 Euro 4.680.000 Euro 8.736.619 Euro (101.333) 70 % 1.892.147 Euro 640.000 Euro 10.046.003 Euro 3.275.936 60 % 492.064 Plz 17.750.000 Plz 15.981.538 Plz (1.180.151) 59,15 % 3.165.988 Totale imprese controllate 155.396.718 Imprese collegate ASPropulsion Capital N.V. Suresnes (Francia) Amsterdam (Olanda) Termica Colleferro S.p.A. Bologna Europropulsion S.A. (*) Consorzio Servizi Colleferro Eurojet Turbo G.m.b.H. Turbo-Union Ltd. Consorzio Sitab Consorzio Servizi Acqua Potabile Isi Geie Roma Hallbergmoos (Germania) Bristol (Gran Bretagna) Euro 1.200.000 Euro 2.200.000 Euro 4.870.000 Euro 5.348.780 Euro 3.712.000 Euro 5.255.007 Euro 4.004.370 Euro 523.000 Euro 406.146 Euro 0 Euro 0 Euro 0 (**) (**) Euro 2.298.467 Euro 399.591 (**) (**) Euro 309.000 Euro (13.000) Euro 1.022.584 Lst 1.008 (**) Euro 20.897 1.521.162 49 % 1.029.643 40 % 2.178.106 33 % 0 21 % 156.597 20,04 % 157 Euro 0 Roma Euro 25.823 20 % 5.164 Roma Euro 0 Euro 0 Euro 0 20 % 0 Torino Euro 0 Euro 0 Euro 0 50 % 0 Totale imprese collegate (*) (**) (**) 50 % 4.890.829 Imprese a controllo congiunto Dati dell’ultimo bilancio approvato: bilancio al 31 dicembre 2009 Il valore iscritto a bilancio di talune partecipazioni in società controllate e collegate risulta al 31 dicembre 2010 superiore alla corrispondente quota di competenza del patrimonio netto. Tuttavia Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 174 Relazione Finanziaria Annuale 2010 si ritiene che, sulla base degli impairment test condotti alla data di bilancio sui valori delle partecipazioni, non sussistano perdite di valore. 3.5. ATTIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI Il dettaglio di tale voce è il seguente (in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Crediti finanziari verso collegate Crediti finanziari sottoposti a vincoli Fair value (componente non di copertura) degli strumenti derivati su cambio (parte non corrente) Fair value degli strumenti derivati su tasso di interesse (parte non corrente) Totale Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 61 2.150 61 - 2.150 4.605 1.075 3.530 2.039 8.855 59 1.195 1.980 7.660 I crediti finanziari verso collegate sono costituiti da un finanziamento, non fruttifero di interessi, in favore di Turbo-Union Ltd. per 61 migliaia di Euro, avente scadenza oltre cinque anni. I crediti finanziari sottoposti a vincoli, pari a 2.150 migliaia di Euro, sono relativi alla quota dell’importo riveniente dalla cessione della partecipazione detenuta in Atla S.r.l. depositata presso primario istituto bancario a fronte di determinati obblighi di garanzia assunti con il contratto di cessione della partecipazione. Il vincolo ha scadenza venti giorni lavorativi dopo il 31 dicembre 2015. 3.6. ALTRE ATTIVITA’ NON CORRENTI Il dettaglio di tale voce al 31 dicembre 2010 è il seguente (in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Anticipazioni di imposta sul trattamento di fine rapporto Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi delle Legge 808/85 Depositi cauzionali Fair value (componente di copertura) degli strumenti derivati su commodities (parte non corrente) Fair value (componente di copertura) degli strumenti derivati su cambio (cash flow hedge - parte non corrente) Totale Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 373 1.659 (1.286) 30.976 840 27.229 843 3.747 (3) 381 - 381 10.983 43.553 1.709 31.440 9.274 12.113 La voce crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 si riferisce al valore attuale della parte non corrente (corrispondente a un valore nominale pari a 35.627 migliaia di Euro) delle concessioni disposte al 31 dicembre 2010, successivamente all’approvazione da parte del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica della deliberazione del 22 marzo 2006, n. 28 recante direttive per gli interventi nel settore aerospaziale, dal Ministero dello Sviluppo Economico a fronte di progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, la cui erogazione risulta differita lungo un arco temporale di dieci anni. Tali crediti sono iscritti in bilancio al valore risultante dall’applicazione del metodo del costo ammortizzato calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo e vengono incrementati per effetto dell’ammortamento cumulato della differenza tra il valore iniziale e quello dei flussi di incasso con contropartita la voce “Proventi finanziari”. I crediti sono inizialmente rilevati in contropartita della voce “Altre passività non correnti” (Nota 3.21). Il valore del costo ammortizzato della quota da erogarsi entro 5 anni è di 17.306 migliaia di Euro, oltre i cinque anni è di 13.670 migliaia di Euro. La quota il cui incasso è previsto entro 12 mesi (4.581 migliaia di Euro) è classificata tra le “Altre attività correnti” (Nota 3.13). Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 175 Relazione Finanziaria Annuale 2010 ATTIVITA’ CORRENTI 3.7. RIMANENZE Il valore totale delle scorte al 31 dicembre 2010 è pari a 298.550 migliaia di Euro (311.101 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009); la composizione della voce è illustrata nel prospetto seguente (importi in migliaia di Euro): Valore lordo Materie prime, sussidiarie e di consumo Prodotti in corso di lavorazione Prodotti finiti Acconti Totale Al 31/12/2010 Fondi svalutazione Valore netto Al 31/12/2009 Fondi svalutazione Valore lordo Valore netto 109.167 (9.331) 99.836 103.277 (9.643) 93.634 113.255 49.945 (8.441) (8.850) 104.814 41.095 111.415 79.676 (12.020) (7.221) 99.395 72.455 272.367 52.805 325.172 (26.622) (26.622) 245.745 52.805 298.550 294.368 45.617 339.985 (28.884) (28.884) 265.484 45.617 311.101 Al 31 dicembre 2010 una parte delle rimanenze è soggetta a privilegio speciale costituito a garanzia dei finanziamenti bancari erogati. 3.8. LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE I lavori in corso vengono iscritti nell’attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria se, sulla base di un’analisi condotta per singolo contratto, il valore lordo dei lavori in corso risulta superiore agli acconti incassati dai clienti e vengono invece iscritti nel passivo nel caso contrario. Inoltre, vengono stanziati fondi a copertura delle perdite attese sulle commesse con margini negativi; tali fondi, il cui valore al 31 dicembre 2010 è pari a 250 migliaia di Euro (450 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009), sono classificati nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria nella voce “Fondi per rischi ed oneri”. La tabella che segue riepiloga la situazione dei lavori in corso su ordinazione per i quali il valore lordo risulta superiore agli acconti e quindi il saldo viene iscritto nell’attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Lavori in corso (lordi) Acconti da committenti Lavori in corso (netti) 1.004.922 (859.407) 145.515 Al 31/12/2009 896.490 (732.307) 164.183 Variazione dell’esercizio 108.432 (127.100) (18.668) La tabella seguente riepiloga invece la situazione dei lavori in corso su ordinazione per i quali il valore lordo risulta inferiore agli acconti e anticipi ricevuti e quindi l’eccedenza di questi ultimi risulta iscritta nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio Lavori in corso (lordi) Acconti e anticipi da committenti 411.846 (934.712) 968.361 (1.525.295) (556.515) 590.583 Anticipi (netti) (522.866) (556.934) 34.068 Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 176 Relazione Finanziaria Annuale 2010 3.9. CREDITI COMMERCIALI I crediti commerciali al 31 dicembre 2010 sono pari a 232.649 migliaia di Euro (200.509 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009) e sono costituiti da crediti verso terzi per 136.261 migliaia di Euro, verso società controllate per 57.467 migliaia di Euro e verso società collegate per 38.921 migliaia di Euro, come di seguito dettagliato. Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro fair value. Al 31 dicembre 2010 una parte dei crediti commerciali è soggetta a pegno costituito a garanzia dei finanziamenti bancari erogati. Crediti verso terzi La voce in oggetto è così composta (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Valore lordo meno: fondo svalutazione Totale crediti commerciali esigibili entro l’esercizio successivo Crediti commerciali esigibili oltre l’esercizio successivo Totale Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 139.783 (3.522) 155.790 (5.054) (16.007) 1.532 136.261 136.261 150.736 150.736 (14.475) (14.475) I crediti risultano totalmente esigibili entro l’esercizio successivo e pertanto non sussistono crediti di durata residua superiore a cinque anni. La variazione del fondo svalutazione è data dalla diminuzione per utilizzo del fondo a fronte di crediti inesigibili (1.009 migliaia di Euro), da una proventizzazione di natura ordinaria per eccedenze di stanziamenti (160 migliaia di Euro) e da una proventizzazione di natura non ricorrente per eccedenze di stanziamenti (363 migliaia di Euro). Crediti verso società controllate La composizione per società della voce è esposta nel prospetto seguente (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Regulus S.A. Avio Inc. SE.CO.SV.IM. S.r.l. Avio Polska Sp.z o.o. ELV S.p.A. DutchAero Services B.V. DutchAero B.V. Getti Speciali S.r.l. Avioprop S.r.l. O.A.V. S.r.l. Aviofix S.r.l. Totale 1.514 52.531 233 1.181 517 53 527 431 474 6 57.467 Al 31/12/2009 1.754 25.054 506 998 1.576 181 825 278 324 31.496 I crediti sono tutti esigibili entro l’esercizio successivo e sono considerati interamente recuperabili e pertanto su di essi non sono state effettuate rettifiche di valore. Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 177 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Crediti verso società collegate La composizione per società della voce è esposta nel prospetto seguente (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Eurojet Turbo G.m.b.H. Turbo-Union Ltd. Europropulsion S.A. Isi Geie Termica Colleferro S.p.A. Consorzio Servizi Acque Potabili Vegaspazio S.p.A. Consorzio Servizi Colleferro Totale Al 31/12/2009 21.523 7.680 7.828 1.293 456 138 3 7.494 8.340 474 1.966 3 1 38.921 18.278 I crediti nei confronti di Eurojet Turbo G.m.b.H. e di Turbo-Union Ltd. si riferiscono rispettivamente a forniture e prestazioni per il programma del motore EJ200 e a forniture di ricambi per il programma del motore RB199. I crediti sono tutti esigibili entro l’esercizio successivo e sono considerati interamente recuperabili e pertanto su di essi non sono state effettuate rettifiche di valore. 3.10. ATTIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI Il dettaglio di tale voce è il seguente (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Crediti finanziari correnti verso controllate Fair value (componente non di copertura) degli strumenti derivati su cambio (parte corrente) Risconti attivi finanziari Totale Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 27.505 14.291 13.214 4.484 146 32.135 1.047 168 15.506 3.437 (22) 16.629 I crediti finanziari verso società controllate sono riferiti al 31 dicembre 2010 essenzialmente al saldo attivo dei conti di tesoreria intrattenuti con ELV S.p.A. (8.343 migliaia di Euro), Getti Speciali S.r.l. (14.768 migliaia di Euro), Avioprop S.r.l. (2.663 migliaia di Euro) e O.A.V. S.r.l. (1.731 migliaia di Euro). 3.11. DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI Tale voce risulta così composta (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Depositi bancari e postali Denaro e valori in cassa Totale Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 30.640 8 16.302 4 14.338 4 30.648 16.306 14.342 Al 31 dicembre 2010 determinati depositi bancari risultano soggetti a pegno costituito a garanzia dei finanziamenti bancari ottenuti. Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 178 Relazione Finanziaria Annuale 2010 3.12. ATTIVITA’ PER IMPOSTE CORRENTI Tale voce riporta un saldo al 31 dicembre 2010 di 3.511 migliaia di Euro (9.461 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009) ed è così costituita (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Crediti per Iva Crediti verso Erario Credito d’imposta su costi per attività di ricerca e sviluppo Crediti per Iva comunitaria Imposte varie da recuperare Totale 1.244 1.236 490 541 3.511 Al 31/12/2009 3.109 1.044 3.867 450 991 9.461 Variazione dell’esercizio (1.865) 192 (3.867) 40 (450) (5.950) I crediti verso Erario si riferiscono ai crediti per IRES e ritenute d’acconto trasferiti alla Società in qualità di consolidante dalle società italiane che partecipano al consolidato fiscale nazionale. Il credito d’imposta in relazione a costi sostenuti per attività di ricerca e sviluppo, introdotto dalla Legge 296/2007 (finanziaria 2007) e successivamente modificato dal D.L. 185/2008 convertito con Legge 2/2009, era stato iscritto a bilancio in applicazione delle norme vigenti e in misura corrispondente alla ragionevole possibilità di utilizzo del medesimo in compensazione delle imposte derivanti dagli imponibili attesi per gli esercizi futuri. L’azzeramento della voce al 31 dicembre 2010 è conseguenza dell’avvenuto utilizzo totale del credito nel corso dell’esercizio in compensazione con imposte a debito. 3.13. ALTRE ATTIVITA’ CORRENTI La composizione della voce è illustrata nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Crediti verso Istituti Previdenziali Crediti verso dipendenti Crediti verso società controllate Crediti verso società collegate Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi delle Legge 808/85 Crediti per contributi pubblici da incassare Crediti verso debitori diversi Fondo svalutazione crediti verso debitori diversi Fair value (componente di copertura) degli strumenti derivati su cambio (cash flow hedge - parte corrente) Ratei e risconti Totale Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 573 1.587 41 21 1.762 1.587 - (1.189) 41 21 4.581 9.693 8.744 (2.996) 3.854 7.616 4.012 (2.996) 727 2.077 4.732 - 3.423 3.378 29.045 8.958 36.747 61.540 (5.535) (33.369) (32.495) La voce crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi delle Legge 808/85 si riferisce al valore attuale (corrispondente a un valore nominale pari 4.647 migliaia di Euro) delle concessioni da erogarsi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico a fronte di progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, successivi all’approvazione da parte del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica della deliberazione del 22 marzo 2006, n. 28 recante direttive per gli interventi nel settore aerospaziale, il cui incasso è previsto entro 12 mesi. Le quote il cui incasso è previsto oltre 12 mesi sono classificate nella voce “Altre attività non correnti” (Nota 3.6). I ratei e risconti attivi includono principalmente le commissioni di sottoscrizione corrisposte agli istituti finanziatori per la concessione della linea di credito “Revolving Facility” (vedi Nota 3.17) per Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 179 Relazione Finanziaria Annuale 2010 2.531 migliaia di Euro (3.388 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009), i premi assicurativi e commissioni su fideiussioni pagate in anticipo per 847 migliaia di Euro (2.361 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009). La variazione dell’esercizio è in gran parte attribuibile all’assegnazione alla controllata Avio Inc. delle attività di commercializzazione di alcuni programmi di collaborazione internazionale aventi come cliente finale società nordamericane. Per effetto di tale assegnazione sono stati trasferiti alla controllata Avio Inc. i risconti per quote di costi connessi alla partecipazione ai citati programmi di collaborazione internazionale rinviati a futuri esercizi in attesa del conseguimento dei ricavi relativi. PATRIMONIO NETTO 3.14. CAPITALE SOCIALE Il capitale sociale è pari a 40.000 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010, interamente sottoscritto e versato, ed è invariato rispetto al 31 dicembre 2009. Il capitale sociale risulta costituito da n. 40.000.000 di azioni ordinarie di valore nominale 1 Euro cadauna, interamente possedute dall’unico azionista BCV Investments S.C.A. Il capitale sociale è stato integralmente versato alla costituzione della Società in data 11 dicembre 2006. Gli obiettivi identificati dalla Società nella gestione del capitale sono la creazione di valore per gli azionisti, la salvaguardia della continuità aziendale e il supporto allo sviluppo della Società. Per capitale si intende sia il valore apportato dagli azionisti, rappresentato dal capitale sociale e dalla riserva sovrapprezzo azioni, sia il valore generato dalla Società in termini di risultati conseguiti dalla gestione, rappresentato dagli utili a nuovo e altre riserve, ad esclusione degli utili e perdite iscritti a patrimonio netto (riserve da cash flow hedge). 3.15. RISERVA SOVRAPPREZZO AZIONI La riserva sovrapprezzo azioni risulta al 31 dicembre 2010 pari a 720.080 migliaia di Euro, invariata rispetto al 31 dicembre 2009. La riserva era originariamente stata costituita per 726.400 migliaia di Euro mediante versamento da parte dell’unico azionista alla costituzione della Società. Con delibera dell’assemblea ordinaria degli azionisti del 22 novembre 2007, l’importo di 6.320 migliaia di Euro era stato prelevato dalla riserva sovrapprezzo azioni e allocato a costituzione di apposita riserva ai sensi della Legge 488/1992 – prog. n. 28337/13, secondo quanto prescritto da tale norma a fronte di contributo in conto impianti concesso a suo tempo all’incorporata Avio S.p.A. a fronte di un progetto di ristrutturazione dell’unità produttiva di Pomigliano d’Arco, per la completa erogazione del quale è richiesta la costituzione di apposita riserva, da ritenersi vincolata sino alla conclusione del progetto medesimo. 3.16. ALTRE RISERVE La voce altre riserve è composta come segue (in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Riserva Riserva Riserva Riserva Riserva ai sensi Legge 488/1992 da adeguamento cambi art. 2426 n. 8-bis C.C. da cash flow hedge su commodities da cash flow hedge su tassi da cash flow hedge su cambi Totale Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 6.320 22.941 276 (26.954) 10.277 6.320 6.646 (39.594) 7.318 16.295 276 12.640 2.959 12.860 (19.310) 32.170 Le riserve da cash flow hedge su tassi, su cambi e su commodities vengono rilevate per sospendere le variazioni di fair value efficaci degli strumenti derivati di copertura del rischio di tasso, di cambio Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 180 Relazione Finanziaria Annuale 2010 di variazione del prezzo delle commodities fino al momento in cui si manifestano a conto economico gli effetti del sottostante coperto, momento in cui la parte corrispondente della riserva viene anch’essa rilasciata a conto economico. Tali riserve si sono così movimentate (importi in migliaia di Euro): Riserva da cash flow hedge tassi Effetto Importo Importo fiscale netto lordo differito riserva Valori al 31 dicembre 2009 Variazione per rilevazione efficacia coperture Riversamento a conto economico Valori al 31 dicembre 2010 Riserva da cash flow hedge cambi Importo Effetto Importo netto fiscale lordo riserva differito Riserva da cash flow hedge commodities Effetto Importo Importo fiscale netto lordo differito riserva (54.612) 15.018 (39.594) 10.094 (2.776) 7.318 - - - (32.356) 8.898 (23.458) 7.636 (2.100) 5.536 381 (105) 276 49.790 (13.692) 36.098 (3.555) 978 (2.577) - - - (37.178) 10.224 (26.954) 14.175 (3.898) 10.277 381 (105) 276 La distinzione delle voci del patrimonio netto secondo la loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché della loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi, è rappresentata nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro): Natura/descrizione Capitale Riserve di capitale: - Riserva sovrapprezzo azioni - Riserva ai sensi Legge 488/1992 Riserve di utili: - Riserva legale - Riserva ai sensi art. 2426 n. 8-bis C.C. Utili portati a nuovo Importo Possibilità di utilizzo 40.000 720.080 6.320 1.207 22.941 - Riepilogo degli utilizzi effettuati negli esercizi precedenti Per Altre copertura ragioni perdite Quota disponibile A, B, C A, B B A, B 720.080 6.320 22.941 - Totale Quota non distribuibile Residua quota distribuibile Legenda: A: per aumento di capitale - B: per copertura perdite - C: per distribuzione ai soci La quota non distribuibile è relativa alla riserva sovrapprezzo azioni, non distribuibile fino a che la riserva legale non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale e per la parte corrispondente all’ammontare delle perdite portate a nuovo, nonché per il valore residuo dei costi di sviluppo oggetto di capitalizzazione. Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 181 Relazione Finanziaria Annuale 2010 PASSIVITA’ NON CORRENTI 3.17. PASSIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI Tale voce è composta come segue (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Debiti finanziari verso banche (Senior Facilities) Debiti finanziari verso collegate Debiti finanziari verso controllante Finanziamenti agevolati da banche e Ministero Sviluppo Economico Debiti finanziari per contratti contenenti leasing Debiti finanziari per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale Fair value (componente non di copertura) degli strumenti derivati su cambio (parte non corrente) Fair value degli strumenti derivati su tasso di interesse (parte non corrente) Totale Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 926.819 500.424 121.864 955.766 481.238 115.615 (28.947) 19.186 6.249 7.490 3.495 9.108 4.899 (1.618) (1.404) 26.512 34.351 (7.839) 9.007 1.430 7.577 1.595.611 34.385 1.636.792 (34.385) (41.181) Debiti finanziari verso banche Il saldo di bilancio è così composto (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Valore nominale del debito Effetto applicazione metodo del costo ammortizzato Totale 975.229 (48.410) 926.819 Al 31/12/2009 1.012.419 (56.653) 955.766 Variazione dell’esercizio (37.190) 8.243 (28.947) Nell’ambito dell’operazione di Acquisizione di AvioGroup S.p.A., perfezionata in data 14 dicembre 2006, era stata compiuta un’articolata operazione a livello di Gruppo che aveva comportato la sottoscrizione di nuovi finanziamenti, destinati in parte al sostegno finanziario dell’Acquisizione e in parte alla sostituzione dei finanziamenti in essere a quella data in capo a società controllate da AvioGroup S.p.A. In particolare, in data 13 dicembre 2006 era stato stipulato il contratto denominato “Senior Facilities Agreement” tra la controllante BCV Investments S.C.A. e la Società, mediante adesione nella stessa data, da una parte quali “Original Obligors”, e, dall’altra parte, J.P.Morgan plc, Lehman Brothers International (Europe), The Royal Bank of Scotland plc – Milan Branch, Banca Intesa S.p.A., Bayerische Hypo-und Vereinsbank AG – Milan Branch e Citigroup Global Markets Limited, in qualità di “Mandated Lead Arrangers”. A tale contratto, in data 14 dicembre 2006, avevano aderito, in qualità di “Additional Borrowers”, Avio Holding S.p.A. e Avio S.p.A. (incorporate nel 2007 nella Società), contestualmente al perfezionamento dell’operazione di Acquisizione. Le linee di credito (“Facilities”), concesse nell’ambito di tale finanziamento alla data di erogazione del 14 dicembre 2006, erano complessivamente costituite da: - “Facility A1 – EUR tranche”: per un importo erogato di 82.666 migliaia di Euro, convertito poi in dollari e rimborsabile per un importo pari a 106.476 migliaia di dollari; - “Facility A1 – USD tranche”: per un importo erogato di 150.000 migliaia di dollari, corrispondente a 117.334 migliaia di Euro, al cambio contrattuale di erogazione; - “Facility B1”: per un importo erogato di 245.000 migliaia di Euro e 399.288 migliaia di dollari, corrispondenti in totale a 555.000 migliaia di Euro, al cambio contrattuale di erogazione; - “Facility C1”: per un importo erogato di 245.000 migliaia di Euro e 399.288 migliaia di dollari, corrispondenti in totale a 555.000 migliaia di Euro, al cambio contrattuale di erogazione; - “Revolving Facility”: per un importo massimo di 300.000 migliaia di Euro, utilizzato per 25.000 migliaia di Euro; Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 182 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Il totale dei finanziamenti erogati alla Società e alle società incorporate nel 2007 era ammontato quindi, al cambio contrattuale di erogazione, a 1.335.000 migliaia di Euro. Come previsto dal Senior Facilities Agreement, le anzidette Facilities, sono state convertite, in data 18 dicembre 2007 per gli importi esistenti a tale data, in linee di credito a medio termine (“Medium-Term Facilities”), aventi le medesime caratteristiche e condizioni delle Facilities, con le seguenti scadenze: - “Facility A2 – EUR tranche” e “Facility A2 – USD tranche”: rimborsabili in rate semestrali a partire dal 31 dicembre 2007 con ultima scadenza il 14 dicembre 2013; - “Facility B2”: rimborsabile in unica soluzione il 14 dicembre 2014; - “Facility C2”: rimborsabile in unica soluzione il 14 dicembre 2015; - “Revolving Facility 2”: rimborsabile alla scadenza selezionata di ciascun utilizzo e rinnovabile, con ultimo rimborso il 14 dicembre 2013. I debiti finanziari sono iscritti in bilancio al valore risultante dall’applicazione del metodo del costo ammortizzato, determinato come fair value iniziale della passività al netto dei costi sostenuti per l’ottenimento dei finanziamenti, incrementato dell’ammortamento cumulato della differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo. L’importo iscritto a bilancio al 31 dicembre 2010 delle Medium-Term Facilities, relativamente alla parte non corrente dei debiti, risulta così formato (importi in migliaia di dollari e di Euro): Effetto costo ammortizzato Valore nominale Importo in Euro Facility A2 Facility B2 Facility C2 Totale Importo in dollari 222.000 222.000 444.000 Controvalore in Euro 343.569 366.259 709.828 257.124 274.105 531.229 Totale in Euro Totale in Euro 479.124 496.105 975.229 (21.174) (27.236) (48.410) Per tutte le Medium-Term Facilities è prevista la facoltà di rimborsi anticipati, anche parziali, e l’obbligo di rimborsi, parziali o totali, al verificarsi di determinati eventi definiti contrattualmente. Nel corso dell’esercizio 2010 sono stati effettuati rimborsi per 8.811 migliaia di dollari sulla Facility A2, che pertanto al 31 dicembre 2010 risulta completamente rimborsata, per 24.200 migliaia di dollari e per 17.432 migliaia di Euro sulla Facility B2, per 25.800 migliaia di dollari e per 17.432 migliaia di Euro sulla Facility C2. La prima scadenza contrattuale risulta, dopo tali rimborsi, essere al 14 dicembre 2014. Le variazioni dell’esercizio 2010 nei valori nominali delle Medium-Term Facilities sono attribuibili come segue (importi in migliaia di Euro): Importo Saldo al 31 dicembre 2009 Rimborsi dell’esercizio (a cambio 2009) Differenze cambio Saldo al 31 dicembre 2010 1.012.419 (75.688) 38.498 975.229 La ripartizione per anno di scadenza dei valori nominali (convertiti al cambio di fine 2009) delle Medium-Term Facilities è esposta nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro): Anno di scadenza 2014 2015 Totale Note Esplicative al Bilancio di Esercizio Importo 479.124 496.105 975.229 183 Relazione Finanziaria Annuale 2010 I tassi di interesse applicabili alle Medium-Term Facilities sono basati sui tassi Euribor o US dollar Libor maggiorati di un margine dal 2% al 2,75% secondo le singole Medium-Term Facilities, variabile, per determinate Medium-Term Facilities, in funzione dell’andamento dell’indicatore di leverage definito contrattualmente da misurarsi trimestralmente a partire dal 31 dicembre 2007. Gli interessi maturati sono pagabili alla scadenza di ciascun periodo di calcolo degli interessi che può essere selezionato per una durata generalmente compresa tra una settimana e sei mesi. Nel corso dell’esercizio 2010 è stato conseguito un valore dell’indicatore di leverage che ha permesso una riduzione, ove prevista, dei margini applicabili pari allo 0,50% a partire dal mese di giugno 2010. Con effetto 6 ottobre 2010, è stata effettuata da parte della Capogruppo la cancellazione parziale e a titolo volontario della linea di credito Revolving Facility 2 da un importo massimo 300 milioni di Euro a un importo massimo 150 milioni di Euro. Il nuovo importo massimo della linea di credito, che non modifica le condizioni di utilizzo della Revolving Facility, è considerato maggiormente aderente ai possibili fabbisogni finanziari della Società. La Società, inoltre, è divenuta parte, mediante adesione sottoscritta in data 13 dicembre 2006 e in data 14 dicembre 2006 da parte dell’incorporata Avio S.p.A. entrambe quali Obligors, al contratto denominato “Senior Performance Bond Facility Agreement” stipulato in pari data tra Banca Intesa S.p.A., Bayerische Hypo-und Vereinsbank AG – Milan Branch e Calyon S.A. – Succursale di Milano da una parte in qualità di “Mandated Lead Arrangers” e BCV Investments S.C.A. quale controparte. Tale contratto prevede la concessione di una linea di credito per firma dell’importo massimo di 50.000 migliaia di Euro, finalizzata all’emissione di garanzie bancarie (performance bonds) normalmente richieste nell’espletamento delle attività commerciali. Al 31 dicembre 2010 l’importo utilizzato di tali garanzie è pari a 32.279 migliaia di Euro (18.693 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009). I due contratti di finanziamento prevedono la concessione di determinate garanzie, comprendenti ipoteche, privilegi speciali e pegni costituiti su determinate attività della Società e di altre società del Gruppo, nonché l’esistenza di vincoli alla concessione di garanzie a terzi (negative pledge), l’imposizione di vincoli per l’effettuazione di determinate operazioni superiori a importi stabiliti, determinati obblighi di informazione periodica e il rispetto di specifici indici finanziari calcolati ogni trimestre a partire da giugno 2007. Il mancato rispetto in particolare di tali indici, o il verificarsi di determinati eventi, permette ai finanziatori la facoltà di richiedere il rimborso dei finanziamenti. Tutti i vincoli e obblighi con riferimento alla data di bilancio sono stati rispettati e, allo stato attuale, si ritiene che non sussistano fatti od eventi che ne possano far prevedere il mancato rispetto. Debiti finanziari verso collegate Il saldo di bilancio è così composto (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Valore nominale del debito Effetto applicazione metodo del costo ammortizzato Totale 538.755 (38.331) 500.424 Al 31/12/2009 518.681 (37.443) 481.238 Variazione dell’esercizio 20.074 (888) 19.186 I debiti finanziari sono costituiti da due finanziamenti concessi dalla collegata ASPropulsion Capital N.V., controllata dalla controllante BCV Investments S.C.A., nel quadro delle operazioni finanziarie compiute a livello di Gruppo in relazione all’Acquisizione. Tali finanziamenti, erogati in data 14 dicembre 2006 all’incorporata Avio S.p.A., sono così composti: - finanziamento denominato “Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 1”, erogato per l’importo di 210.000 migliaia di Euro, rimborsabile in unica soluzione alla scadenza del 14 giugno 2016. E’ comunque concessa la facoltà di rimborsi, anche parziali, anticipati. Il tasso di interesse è pari all’Euribor maggiorato di un margine del 4,35%, pagabile alla scadenza di ciascun periodo di calcolo degli interessi che può essere selezionato per una durata generalmente compresa tra una settimana e sei mesi; - finanziamento denominato “Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 2”, erogato per l’importo di 200.000 migliaia di Euro e 103.042 migliaia di dollari, complessivamente pari a 280.000 migliaia di Euro al cambio contrattuale di erogazione, rimborsabile in unica soluzione alla Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 184 Relazione Finanziaria Annuale 2010 scadenza del 14 dicembre 2016. E’ comunque concessa la facoltà di rimborsi, anche parziali, anticipati. Il tasso di interesse è pari all’Euribor o al US dollar Libor maggiorato di un margine del 4,1%, pagabile alla scadenza di ciascun periodo di calcolo degli interessi che può essere selezionato per una durata generalmente compresa tra una settimana e sei mesi; inoltre vengono calcolati interessi addizionali pari al 4,25% sull’ammontare della linea capitale da capitalizzarsi automaticamente ogni sei mesi. Il totale dei finanziamenti erogati ammontava quindi, al cambio contrattuale di erogazione, a 490.000 migliaia di Euro. Al 31 dicembre 2010, l’importo totale corrispondente al valore nominale convertito al cambio di fine esercizio iscritto a bilancio è pari a 538.755 migliaia di Euro, così composto: - finanziamento Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 1, per l’importo di 210.000 migliaia di Euro; - finanziamento Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 2, per l’importo di 237.269 migliaia di Euro e 122.244 migliaia di dollari, complessivamente corrispondente a 328.755 migliaia di Euro. Gli importi degli interessi capitalizzati nell’esercizio sono stati in totale pari a 9.903 migliaia di Euro e 5.102 migliaia di dollari. Le variazioni dell’esercizio 2010 nei valori nominali dei finanziamenti sono attribuibili come segue (importi in migliaia di Euro): Importo Saldo al 31 dicembre 2009 Capitalizzazione interessi Differenze cambio Saldo al 31 dicembre 2010 518.681 13.906 6.168 538.755 Tali debiti finanziari sono iscritti in bilancio al valore risultante dall’applicazione del metodo del costo ammortizzato, determinato come fair value iniziale della passività al netto dei costi sostenuti per l’ottenimento dei finanziamenti, incrementato dell’ammortamento cumulato della differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo. Le obbligazioni e le garanzie derivanti dai due finanziamenti sono subordinate rispetto alle obbligazioni e garanzie dovute a fronte del Senior Facilities Agreement e del Senior Performance Bond Facility Agreement. I due contratti di finanziamento prevedono la concessione di determinate garanzie e il rispetto di taluni impegni. Il verificarsi di determinati eventi permette al creditore la facoltà di richiedere il rimborso anticipato dei finanziamenti. Debiti finanziari verso controllante L’importo iscritto a bilancio al 31 dicembre 2009 è così composto (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Valore nominale del debito Effetto applicazione metodo del costo ammortizzato Totale 98.900 22.964 121.864 Al 31/12/2009 98.900 16.715 115.615 Variazione dell’esercizio 6.249 6.249 Il debito è costituito dal finanziamento concesso dalla BCV Investments S.C.A., in base al contratto “Intercompany Loan Agreement” stipulato in data 13 dicembre 2006 dalla Società, nel quadro delle operazioni finanziarie relative all’Acquisizione. In base alle clausole dell’Intercompany Loan Agreement il finanziamento, che può essere concesso fino all’importo massimo di 100.000 migliaia di Euro, è stato erogato in data 14 dicembre 2006 per 93.000 migliaia di Euro; nell’esercizio 2008 sono state ricevute nuove erogazioni per un importo di 5.900 migliaia di Euro. Gli interessi applicabili su ciascuna erogazione sono pari all’8% annuo e vengono corrisposti unitamente al rimborso del prestito, che può essere effettuato in qualsiasi data parzialmente o totalmente, a scelta della Società: in ogni caso il finanziamento deve essere integralmente rimborsato entro il 13 dicembre 2021. Il rimborso del finanziamento è subordinato rispetto alle obbligazioni dovute in base agli altri finanziamenti relativi al Senior Facilities Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 185 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Agreement, al Senior Performance Bond Facility Agreement, al Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 1 e al Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 2. Il debito finanziario è iscritto in bilancio al valore risultante dall’applicazione del metodo del costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo. Finanziamenti agevolati da banche e Ministero Sviluppo Economico L’importo a bilancio è così composto (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Finanziamenti da banche per interventi agevolativi ai sensi Legge 64/86 Finanziamento Ministero Sviluppo Economico ai sensi Legge 46/82 Finanziamento Ministero Sviluppo Economico accordo di programma Regione Puglia Totale Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio - 180 (180) - 641 (641) 7.490 7.490 8.287 9.108 (797) (1.618) La voce al 31 dicembre 2010 è relativa al finanziamento agevolato di 7.490 migliaia di Euro, con un decremento nell’anno per 797 migliaia di Euro, per il trasferimento a breve della quota scadente nell’esercizio 2011 a valere sul Fondo Speciale Rotativo per l’Innovazione Tecnologica nell’ambito dell’accordo di programma quadro con la Regione Puglia. Il finanziamento non è assistito da garanzie reali ed è rimborsabile in 10 rate annuali costanti posticipate , comprensive di capitale e di interesse. Il tassi di interesse, al netto delle agevolazioni previste dalla vigente normativa, risulta pari al 31 dicembre 2010 allo 0,87%. La quota corrente relativa è classificata nella voce “Quota corrente di passività finanziarie non correnti”. La ripartizione per anno di scadenza dei debiti residui al 31 dicembre 2010 è la seguente (importi in migliaia di Euro): Anno di scadenza Importo 2012 2013 2014 2015-2020 Totale 804 810 818 5.058 7.490 La diminuzione degli altri finanziamenti inclusi nella voce al 31 dicembre 2009 è dovuta alla riclassifica a breve della quota scadente nell’esercizio 2011. Debiti finanziari per contratti contenenti leasing La voce di bilancio presenta al 31 dicembre 2010 un importo di 3.495 migliaia di Euro (4.899 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009), relativo alla passività iscritta come debito finanziario in contropartita delle immobilizzazioni materiali iscritte nelle attività in applicazione di quanto previsto dall’IFRIC 4. Tale valore è rappresentativo della quota non corrente di tali debiti, determinata in base alla durata del contratto di fornitura sottostante. Debiti finanziari per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale Il saldo di bilancio è così composto (importi in migliaia di Euro): Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 186 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Al 31/12/2010 Valore nominale del debito Effetto applicazione metodo del costo ammortizzato Totale 17.870 8.642 26.512 Al 31/12/2009 24.863 9.488 34.351 Variazione dell’esercizio (6.993) (846) (7.839) Si tratta della componente finanziaria di un debito collegato alla partecipazione a programmi di collaborazione internazionale per motori per impiego commerciale. Tale passività, determinata secondo il metodo del costo ammortizzato, deriva dalla dilazione a titolo oneroso di una quota degli importi dovuti a fronte della partecipazione ad un nuovo programma e per la quale è stato concordato un pagamento differito. La quota in scadenza entro l’esercizio successivo è iscritta nella voce “Quota corrente di passività finanziarie non correnti”. La variazione dell’esercizio nel valore nominale è attribuibile per 8.935 migliaia di Euro alla diminuzione per riclassifica della quota corrente e per 1.942 migliaia di Euro ad aumento per differenze cambio. Fair value degli strumenti derivati su tasso di interesse (parte non corrente) La variazione intervenuta nella voce è determinata dalla riclassifica nell’ambito della passività finanziarie correnti (Nota 3.22). Per maggiori dettagli si rinvia alla Nota 5. 3.18. FONDI PER BENEFICI AI DIPENDENTI La voce in oggetto comprende tutte le obbligazioni per benefici a favore dei dipendenti successivi alla cessazione del rapporto di lavoro e per altri benefici a lungo termine. I benefici solitamente sono basati sulla remunerazione e gli anni di servizio dei dipendenti. Le obbligazioni si riferiscono ai dipendenti attivi. Benefici successivi al rapporto di lavoro La Società garantisce benefici successivi al termine del rapporto di lavoro per i propri dipendenti sia contribuendo a fondi esterni tramite piani a contribuzione definita sia con piani a benefici definiti. Piani a contribuzione definita Nel caso di piani a contribuzione definita, la Società versa dei contributi a istituti assicurativi pubblici o privati sulla base di obbligo di legge o contrattuale. Con il versamento dei contributi la Società adempie ai propri obblighi. I debiti per contributi da versare alla data del bilancio sono inclusi nella voce “Altre passività correnti” e il costo di competenza del periodo matura sulla base del servizio reso dal dipendente ed è iscritto nel conto economico nella voce “Costi per il personale”. Piani a benefici definiti I piani a benefici definiti sono rappresentati da piani non finanziati (“unfunded”), fondamentalmente rappresentati dagli istituti del TFR (trattamento di fine rapporto) e dell’indennità speciale premio fedeltà, spettante, quest’ultimo, al momento dell’uscita ai dipendenti che abbiano maturato determinati requisiti di anzianità aziendale. Il valore delle passività iscritte a bilancio per tali istituti è calcolato su base attuariale con il metodo della proiezione unitaria del credito. Come indicato nel capitolo “Principi contabili”, gli utili e le perdite attuariali determinati nel calcolo di tali poste sono rilevati utilizzando il metodo del “corridoio”. Il TFR è relativo all’obbligazione per l’importo da liquidare ai dipendenti al momento della cessazione del rapporto di lavoro, determinato in base all’art. 2120 del Codice Civile. La disciplina di tale istituto è stata modificata dalla Legge Finanziaria 2007 e successivi Decreti e Regolamenti. In particolare, per le aziende con numero medio di dipendenti non inferiore a cinquanta, le quote di TFR maturate successivamente al 1 gennaio 2007 vengono, a scelta del dipendente, trasferite a fondi di previdenza complementare o al fondo di tesoreria istituito presso l’INPS. In conseguenza, la parte del TFR maturata successivamente a tale data si configura come piano a contribuzione Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 187 Relazione Finanziaria Annuale 2010 definita, in quanto l’obbligazione della Società è rappresentata esclusivamente dal versamento ai fondi di previdenza complementare o all’INPS, mentre la passività esistente al 31 dicembre 2006 continua a costituire un piano a benefici definiti da valutare secondo metodologia attuariale. Altri benefici a lungo termine La Società riconosce altresì ai propri dipendenti altri benefici a lungo termine la cui erogazione avviene al raggiungimento di una determinata anzianità aziendale. In questo caso il valore dell’obbligazione rilevata in bilancio riflette la probabilità che il pagamento venga erogato e la durata per cui tale pagamento sarà effettuato. Il valore di tali passività iscritte a bilancio è calcolato su base attuariale con il metodo della proiezione unitaria del credito. Si ricorda che agli utili e perdite attuariali rilevati in funzione di tali benefici non è applicato il metodo del “corridoio”. Il dettaglio dei fondi iscritti a bilancio è riportato nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Piani a benefici definiti Trattamento di fine rapporto Altri piani a benefici definiti Altri benefici a lungo termine Premio anzianità Totale fondi per benefici ai dipendenti Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 53.250 5.528 58.778 60.305 6.015 66.320 (7.055) (487) (7.542) 11.895 70.673 11.501 77.821 394 (7.148) La tabella sottostante fornisce le principali variazioni avvenute nell’anno nei fondi per benefici ai dipendenti (importi in migliaia di Euro): Piani a benefici definiti Valori al 31/12/2009 Oneri/(Proventi) finanziari Perdite/(Utili) attuariali riconosciute Costo previdenziale prestazioni di lavoro passate Costo previdenziale prestazioni di lavoro correnti Incremento passività per trasferimento dipendenti da altre società del Gruppo Benefici pagati Valori al 31/12/2010 Altri benefici a lungo termine Totale fondi per benefici ai dipendenti 66.320 1.330 396 46 440 11.501 218 955 556 77.821 1.548 1.351 46 996 481 (10.235) 58.778 20 (1.355) 11.895 501 (11.590) 70.673 L’ammontare iscritto in bilancio dei fondi per benefici ai dipendenti risulta essere determinato come segue (importi in migliaia di Euro): Piani a benefici definiti Valore attuale delle obbligazioni Utili (Perdite) attuariali nette non iscritte Totale passività a bilancio Al 31/12/2010 Altri benefici a lungo termine Totale benefici a dipendenti Piani a benefici definiti Al 31/12/2009 Altri benefici a lungo termine Totale benefici a dipendenti 68.254 11.895 80.149 72.378 11.501 83.879 (9.476) 58.778 11.895 (9.476) 70.673 (6.058) 66.320 11.501 (6.058) 77.821 Gli importi imputati a conto economico nell’esercizio 2010 per i fondi per benefici a dipendenti sono dettagliati nella tavola seguente (importi in migliaia di Euro): Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 188 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Piani a benefici definiti Costo previdenziale prestazioni di lavoro passate Costo previdenziale prestazioni di lavoro correnti Perdite/(Utili) attuariali riconosciute Totale costi per il personale 46 440 396 882 Oneri/(Proventi) finanziari Totale Totale fondi per benefici ai dipendenti Altri benefici a lungo termine 556 955 1.511 46 996 1.351 2.393 1.330 218 1.548 2.212 1.729 3.941 La tabella sottostante fornisce le principali ipotesi utilizzate per il calcolo attuariale: Esercizio 2010 Tasso di sconto Incrementi salariali attesi Tasso di inflazione Tasso medio di rotazione del personale Esercizio 2009 3,80% 2,45% 2,00% 6,74% 4,13% 2,45% 2,00% 7,04% 3.19. FONDI PER RISCHI ED ONERI La composizione dei fondi per rischi ed oneri è la seguente (importi in migliaia di Euro): Quota corrente Fondi per oneri di retribuzione variabile Fondi per oneri per il personale Fondi per rischi e oneri legali e ambientali Fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali Fondi per rischi fiscali Fondi per rischi su partecipazioni Totale Al 31/12/2010 Quota non corrente Totale Quota corrente Al 31/12/2009 Quota non corrente Totale Differenza 14.544 11.390 25.934 14.456 5.579 20.035 5.899 6.802 1.002 7.804 1.256 264 1.520 6.284 385 5.327 5.712 760 2.517 3.277 2.435 17.507 - 40.784 - 58.291 - 16.026 - 28.911 563 44.937 563 13.354 (563) 3.285 - 3.285 3.612 - 3.612 (327) 42.523 58.503 101.026 36.110 37.834 73.944 27.082 I fondi comprendono: - fondi per oneri di retribuzione variabile, riferito per la quota corrente all’accertamento degli oneri per compensi da corrispondere al personale in dipendenza del raggiungimento di obiettivi individuali ed aziendali. La quota non corrente include lo stanziamento effettuato a fronte di un piano di compensi attribuibili a un certo numero di manager, subordinato al verificarsi di determinati eventi riguardanti l’assetto azionario della Società o della sua controllante e vincolati al raggiungimento di determinati livelli di valutazione patrimoniale del Gruppo. Tale piano si configura come “cash settled share-based payment” inquadrabile nelle previsioni dell’IFRS 2 e la valutazione del fair value iscritto in bilancio è stata condotta, secondo tali previsioni, mediante modelli matematico-attuariali sulla base di valutazioni indipendenti; - fondi per oneri per il personale, comprendenti gli oneri previdenziali, le integrazioni al TFR e altri costi i costi connessi agli accordi sindacali raggiunti per l’apertura di procedure di mobilità di accompagnamento alla pensione del personale; - fondi per rischi e oneri legali e ambientali, stanziati a fronte di contenziosi e vertenze legali in corso e per la quota contrattualmente a carico della Società dei costi stimati da sostenere a Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 189 Relazione Finanziaria Annuale 2010 - seguito di insorgere di problematiche ambientali, anche in relazione a procedimenti aperti legati a presunti danni ambientali; fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali, riferiti essenzialmente ad accantonamenti a copertura di contenziosi commerciali pendenti, penalità, oneri e perdite derivanti dalla conclusione di contratti in corso; fondi per rischi fiscali, riferiti a stanziamento a fronte dei possibili esiti negativi di verifiche fiscali condotte sulle società incorporate; fondi rischi su partecipazioni, già stanziati nell’esercizio 2009 a copertura di rischi sulle partecipate Arianespace S.A. e Arianespace Participation S.A. in relazione all’andamento dei rispettivi risultati. I movimenti intervenuti nell’esercizio 2010 nel totale dei fondi, parte corrente e parte non corrente, sono riportati di seguito (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2009 Fondi per oneri di retribuzione variabile Fondi per oneri per il personale Fondi per rischi e oneri legali e ambientali Fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali Fondi per rischi fiscali Fondi per rischi su partecipazioni Totale 20.035 Accantonamenti Accantonamenti non ricorrenti Riversamenti a conto economico Utilizzi Al 31/12/2010 14.544 5.810 (12.835) (1.620) 25.934 1.520 - 7.804 (1.520) - 7.804 3.277 1.442 1.265 (72) (200) 5.712 44.937 26.095 505 - (13.246) 58.291 563 - - (246) (317) - 3.612 73.944 42.081 15.384 (327) (15.000) (15.383) 3.285 101.026 3.20. PASSIVITA’ PER IMPOSTE DIFFERITE L’importo iscritto a bilancio per imposte differite risulta essere (in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Passività per imposte differite Totale 229.015 229.015 Al 31/12/2009 234.294 234.294 Variazione dell’esercizio (5.279) (5.279) Il valore esposto in bilancio rappresenta il saldo delle imposte differite e anticipate determinate sulle differenze temporanee tra i valori di attività e passività assunti ai fini della redazione del bilancio e i rispettivi valori rilevanti ai fini fiscali. Le imposte differite vengono rilevate per tutte le differenze temporanee. Le imposte anticipate sono state iscritte in bilancio considerando probabile il loro utilizzo futuro. Sulla medesima base è stato inoltre rilevato il beneficio fiscale derivante dall’utilizzo delle perdite fiscali della Società e delle società incorporate che, ai sensi della normativa attualmente in vigore, risultano per la maggior parte riportabili senza limiti di scadenza. Le imposte differite e anticipate sono state determinate applicando le aliquote fiscali che si prevede saranno in vigore quando le differenze temporanee si annulleranno o il beneficio della perdita fiscale sarà utilizzabile. Sulla base dei piani pluriennali approvati, si prevede negli esercizi futuri il realizzo di imponibili fiscali tali da consentire l’integrale recupero degli ammontari iscritti come imposte anticipate. Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 190 Relazione Finanziaria Annuale 2010 L’analisi delle differenze temporanee e delle perdite che hanno determinato l’importo iscritto a bilancio di passività per imposte differite nette è riportata nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Ammontare Importo delle dell’effetto differenze fiscale temporanee Variazioni positive: Ammortamenti civilistici eccedenti e svalutazioni Storno avviamento a fronte capitalizzazione spese di sviluppo Fondi svalutazione magazzini Fondo svalutazione crediti Fondo per oneri personale dipendente Fondi per rischi e oneri (non ricorrenti) Fondi per rischi e oneri (altri) Manutenzioni e altre spese a deducibilità differita Oneri finanziari eccedenti 30% ROL Adeguamento fair value strumenti derivati tasso Recupero deduzioni extracontabili IRAP Totale Variazioni negative: Allocazione goodwill ad attività immateriali Capitalizzazione spese di sviluppo e relativi ammortamenti Ammortamenti anticipati extracontabili Ammortamenti extracontabili (avviamento) Storno ammortamenti attività immateriali a vita definita Riduzione extracontabile valore lavori in corso su ordinazione Adeguamento fair value strumenti derivati cambio e commodities Plusvalenze ad imponibilità differita Utili netti su cambi da adeguamento Totale Imposte anticipate (differite) nette Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali dell’esercizio Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali degli esercizi precedenti Imposte differite nette Al 31/12/2009 Ammontare delle differenze temporanee Importo dell’effetto fiscale 61.178 18.833 56.985 17.433 130.598 9.814 3.942 34.799 36.522 49.856 12.328 189.476 37.745 188.842 755.100 41.674 3.132 1.084 9.570 10.044 15.732 3.551 52.106 10.380 8.335 174.441 130.598 12.077 4.939 28.276 29.081 37.407 14.155 134.860 55.180 125.895 629.453 41.008 3.792 1.358 7.776 7.997 11.589 4.104 37.087 15.175 4.910 152.229 (492.315) (157.098) (537.070) (168.642) (179.479) (63.333) (555.964) (57.272) (20.182) (177.408) (198.904) (62.932) (492.744) (62.458) (19.745) (154.722) (68.914) (21.949) (72.811) (22.826) (15.728) (5.906) (33.204) (10.519) (14.106) (2.117) (25.184) (1.417.140) (662.040) (3.879) (676) (6.926) (451.296) (276.855) (9.644) (1.035) (69.479) (1.477.823) (848.370) (2.652) (325) (19.107) (460.996) (308.766) - - 47.840 (229.015) 74.472 (234.294) L’importo iscritto a bilancio per imposte differite al 31 dicembre 2010 pari a 229.015 migliaia di Euro si è così determinato (importi in migliaia di Euro): Saldo al 31 dicembre 2009 Imposte differite nette iscritte a conto economico Imposte differite nette iscritte a Riserva da cash flow hedge su tassi, cambi e commodites Altri movimenti Totale Note Esplicative al Bilancio di Esercizio (234.294) 11.182 (6.021) 118 (229.015) 191 Relazione Finanziaria Annuale 2010 3.21. ALTRE PASSIVITA’ NON CORRENTI Tale voce è composta come segue (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Debiti per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale - quota oltre l’esercizio successivo Debiti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota oltre l’esercizio successivo Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota oltre l’esercizio successivo Risconti passivi su contributi in conto impianti – quota oltre l’esercizio successivo Risconti passivi su credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo – quota oltre l’esercizio successivo Debiti diversi Totale Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 147.983 43.718 104.265 316.795 326.370 (9.575) 32.722 28.402 4.320 2.074 3.451 (1.377) 4.924 1.893 5.691 2.636 (767) (743) 506.391 410.268 96.123 Debiti per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale - quota oltre l’esercizio successivo Tale voce (relativa a debiti nei confronti di partners in collaborazioni internazionali su programmi aeronautici commerciali per oneri contrattuali legati alla partecipazione alle collaborazioni stesse il cui importo originario è stato capitalizzato nelle Attività immateriali a vita definita) è così dettagliabile (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Valore nominale del debito Effetto applicazione metodo del costo ammortizzato Totale 188.234 (40.251) 147.983 Al 31/12/2009 47.395 (3.677) 43.718 Variazione dell’esercizio 140.839 (36.574) 104.265 L’importo iscritto in questa voce, trattandosi di un debito a lungo termine che non prevede pagamento di interessi, viene valutato al costo ammortizzato al fine di riconoscere a conto economico l’effettiva onerosità del debito contratto, data dalla differenza tra il valore di rimborso a scadenza ed il valore iniziale del debito. L’importo iniziale, a differenza del valore di rimborso che corrisponde al valore nominale definito contrattualmente, viene calcolato come attualizzazione dei flussi di rimborso attesi al tasso di interesse di mercato per simili strumenti finanziari. La variazione dell’esercizio è in gran parte attribuibile alla rilevazione dei debiti conseguenti la sottoscrizione degli accordi per la partecipazione a programmi di collaborazione internazionale avvenuta nel corso del 2010 e i cui oneri sono riflessi negli incrementi delle corrispondenti Attività immateriali a via definita (Nota 3.3). La quota in scadenza entro l’esercizio successivo è iscritta nella voce “Altre passività correnti”. Debiti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota oltre l’esercizio successivo Tale voce è costituita dai debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico relativi alle erogazioni, ricevute ai sensi della Legge 808/85 e successive modificazioni e integrazioni, effettuate per la promozione delle attività di ricerca e sviluppo, inclusi studi, prove e progettazione relativi a nuovi programmi e altre attività, dell’industria aeronautica. Tali erogazioni sono non onerose e devono essere rimborsate nel periodo di conseguimento dei ricavi generati dai programmi cui sono riferite. I debiti sono esposti in bilancio al loro valore nominale. Nel 2006 i regolamenti attuativi della Legge 808/85 hanno subito modifiche. In particolare, è stata definita una specifica disciplina per i programmi oggetto di intervento da parte della Legge 808/85 definiti come funzionali alla sicurezza nazionale o finalizzati alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, che prevede, in luogo della restituzione delle erogazioni concesse, la Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 192 Relazione Finanziaria Annuale 2010 corresponsione di diritti di regia sulla vendita dei prodotti sviluppati nell’ambito dei programmi stessi. Per i programmi non rientranti nelle categorie sopra indicate permane invece l’obbligo della restituzione senza corresponsione di interessi. Si ritiene, a seguito di approfondite analisi condotte anche con l’ausilio di autorevoli studi legali e come comunicato al Ministero dello Sviluppo Economico negli esercizi precedenti, che questa nuova disciplina introdotta non sia applicabile agli interventi disposti prima della adozione della Deliberazione 28/2006 del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, avuto riguardo alla specifica situazione dei programmi oggetto degli interventi, e pertanto, non essendo nell’esercizio 2010 intervenute variazioni cogenti alla disciplina in vigore, non sono stati mutati i criteri sino ad oggi utilizzati nell’iscrizione a bilancio delle erogazioni in questione. Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota oltre l’esercizio successivo La voce rappresenta la contropartita iniziale del credito verso il Ministero dello Sviluppo Economico a fronte delle concessioni disposte ai sensi delle Legge 808/85, e riferite a progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo (come specificato nella Nota 3.6), per la quota da imputarsi a conto economico negli esercizi futuri, oltre l’esercizio successivo, in correlazione ai periodi di imputazione a conto economico dei costi a fronte dei quali è stata concessa l’erogazione. Risconti passivi su contributi in conto impianti – quota oltre l’esercizio successivo Tale voce è costituita dalla quota di contributi in conto impianti la cui imputazione a conto economico è stata rinviata a futuri esercizi in correlazione ai residui ammortamenti dei cespiti relativi. Risconti passivi su credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo – quota oltre l’esercizio successivo La voce rappresenta la contropartita della parte del credito d’imposta contabilizzato ai sensi della Legge 296/2007 (finanziaria 2007) e successivamente modificata dal D.L. 185/2008 convertito con Legge 2/2009, da imputarsi a conto economico negli esercizi futuri, oltre l’esercizio successivo, in correlazione, in dipendenza della diversa tipologia di costi oggetto dell’agevolazione, sia alla incidenza nei conti economici di tali esercizi dei costi per attività di ricerca e sviluppo a fronte dei quali è stato determinato il credito d’imposta sia alla rilevazione dei ricavi relativi ai lavori in corso su ordinazione, al cui valore hanno concorso le spese per attività di ricerca e sviluppo. PASSIVITA’ CORRENTI 3.22. PASSIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI Le componenti della voce sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Debiti finanziari verso controllate Debiti finanziari verso collegate Fair value degli strumenti derivati su tasso di interesse (parte corrente) Fair value (componente non di copertura) degli strumenti derivati su cambio (parte corrente) Totale Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 63.477 33.395 57.342 4.849 6.135 28.546 30.039 - 30.039 7.407 134.318 3.787 65.978 3.620 68.340 Debiti finanziari verso controllate La composizione per società della voce è esposta nel prospetto seguente (importi in migliaia di Euro): Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 193 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Al 31/12/2010 Avio Inc. SE.CO.SV.IM. S.r.l. ELV S.p.A. 23.819 39.658 63.477 Al 31/12/2009 18.253 37.716 1.373 57.342 I debiti verso Avio Inc. si riferiscono a debiti per anticipazioni effettuate per conto della Società in relazione ad acquisti di beni e servizi da fornitori del mercato nordamericano. I debiti verso SE.CO.SV.IM. S.r.l. sono costituiti dal saldo del conto corrente istituito con questa società nell’ambito della gestione centralizzata della tesoreria di Gruppo effettuata dalla Società. Tali rapporti sono regolati a condizioni di mercato. Al 31 dicembre 2009 risultavano iscritte passività finanziarie correnti verso ELV S.p.A. per il saldo del relativo conto di tesoreria intrattenuto con la Società. Al 31 dicembre 2010 il suddetto conto di tesoreria presenta un saldo positivo, esposto nella voce Attività finanziarie correnti. Debiti finanziari verso collegate I debiti verso collegate sono costituiti dal saldo del conto corrente in essere con Europropulsion S.A., società a controllo congiunto, regolato a condizioni di mercato. Fair value degli strumenti derivati su tasso di interesse (parte corrente) La variazione intervenuta nella voce è determinata dalla riclassifica dalla passività finanziarie non correnti (Nota 3.17). Per maggiori dettagli si rinvia alla Nota 5. 3.23. QUOTA CORRENTE DEI DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI Tale voce è composta come segue (in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Quota corrente debiti finanziari verso banche (Senior Facilities) Quota corrente debiti finanziari verso collegate Quota corrente finanziamenti da banche e Ministero Sviluppo Economico Quota corrente debiti finanziari per contratti contenenti leasing Quota corrente debiti finanziari per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale Ratei passivi finanziari Totale Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 36.880 25.804 56.595 23.568 (19.715) 2.236 1.706 791 915 1.404 1.404 - 12.797 70 78.661 10.885 130 93.373 1.912 (60) (14.712) Quota corrente debiti finanziari verso banche La voce è relativa alla parte corrente dei debiti finanziari riferiti ai finanziamenti ottenuti in base al Senior Facilities Agreement del 13 dicembre 2006, come più ampiamente illustrato nella Nota 3.17 – Passività finanziarie non correnti, ed è composta come segue (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Valore nominale del debito Effetto applicazione metodo del costo ammortizzato Totale 9.515 27.365 36.880 Al 31/12/2009 28.543 28.052 56.595 Variazione dell’esercizio (19.028) (687) (19.715) L’importo del valore nominale del debito è riferito all’ammontare dell’utilizzo della linea di credito Revolving Facility 2, concessa ai sensi del Senior Facilities Agreement (vedi Nota 3.17). Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 194 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Nell’importo relativo all’effetto dell’applicazione del metodo del costo ammortizzato sono inclusi, tra l’altro, gli ammontari attualizzati al tasso d’interesse effettivo dei flussi di pagamento di interessi previsti per l’esercizio 2011 relativamente al totale dei finanziamenti Medium-Term Facilities in essere al 31 dicembre 2010, comprensivi quindi anche della parte non corrente dei medesimi. Quota corrente debiti finanziari verso collegate L’importo iscritto al 31 dicembre 2010 come quota corrente di debiti verso società collegate per 25.804 migliaia di Euro (23.568 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009) è interamente relativo alla contabilizzazione dell’effetto dell’applicazione del metodo del costo ammortizzato ai finanziamenti erogati in base ai Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 1 e Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 2 da ASPropulsion Capital N.V.; in particolare rappresenta il valore attualizzato al tasso d’interesse effettivo dei flussi di pagamenti di interessi previsti per l’esercizio 2011 per il debito in essere al 31 dicembre 2010, che risulta iscritto nella voce “Passività finanziarie non correnti”. Quota corrente finanziamenti da banche e Ministero Sviluppo Economico Tale voce include la quota corrente dei finanziamenti erogati da banche per interventi agevolativi e dal Ministero Sviluppo Economico ed è composta come segue (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Finanziamenti da banche per interventi agevolativi ai sensi Legge 64/86 Finanziamento Ministero Sviluppo Economico ai sensi Legge 46/82 Finanziamento Ministero Sviluppo Economico accordo di programma Regione Puglia Totale 268 Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 175 93 641 616 25 797 1.706 791 797 915 Quota corrente debiti finanziari per contratti contenenti leasing L’importo iscritto a bilancio al 31 dicembre 2010 per 1.404 migliaia di Euro (1.404 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009) rappresenta la quota corrente della passività iscritta come debito finanziario in contropartita delle immobilizzazioni materiali iscritte nelle attività in applicazione di quanto previsto dall’IFRIC 4. Quota corrente debiti finanziari per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale Il saldo di bilancio è così composto (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Valore nominale del debito Effetto applicazione metodo del costo ammortizzato Totale 8.935 3.862 12.797 Al 31/12/2009 8.288 2.597 10.885 Variazione dell’esercizio 647 1.265 1.912 La voce include le quote scadenti entro l’esercizio successivo della passività finanziaria, determinata secondo il metodo del costo ammortizzato, derivante da un debito collegato alla partecipazione a programmi di collaborazione internazionale per motori per impiego commerciale. Ratei passivi finanziari I ratei passivi di natura finanziaria, iscritti per un totale al 31 dicembre 2010 di 70 migliaia di Euro (130 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009), si riferiscono all’accertamento degli interessi maturati sui finanziamenti da banche e finanziamenti Legge 46/82 per 30 migliaia di Euro, su debiti finanziari verso banche relativi alla Revolving Facility 2 per 1 migliaia di Euro e all’accertamento di commissioni relative al Senior Performance Bond Facility Agreement per 39 migliaia di Euro. Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 195 Relazione Finanziaria Annuale 2010 3.24. DEBITI COMMERCIALI Al 31 dicembre 2010 l’importo a bilancio è pari a 216.011 migliaia di Euro e risulta così composto (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Debiti Debiti Debiti Debiti verso verso verso verso fornitori terzi società controllate società collegate società controllanti Totale 166.975 40.287 8.691 58 216.011 Al 31/12/2009 167.186 35.314 2.978 126 205.604 Variazione dell’esercizio (211) 4.973 5.713 (68) 10.407 Il dettaglio dei debiti commerciali verso le società controllate è così composto (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Regulus S.A. Avio Inc. Avio Polska Sp.z o.o. Getti Speciali S.r.l. SE.CO.SV.IM. S.r.l. DutchAero B.V. O.A.V. S.r.l. Avioprop S.r.l. Aviofix S.r.l. 12.468 11.134 12.200 3.737 25 320 345 58 40.287 Totale Al 31/12/2009 13.960 8.444 6.313 2.382 3.824 359 32 35.314 Il dettaglio dei debiti commerciali verso le società collegate è così composto (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Eurojet Turbo G.m.b.H. Turbo-Union Ltd. Europropulsion S.A. Termica Colleferro S.p.A. Consorzio Sitab Consorzio Servizi Colleferro 109 7.720 840 22 8.691 Totale Al 31/12/2009 16 3 2.887 26 46 2.978 I debiti esistenti al 31 dicembre 2010 verso società controllanti per 58 migliaia di Euro sono nei confronti di Cinven Limited, controllante indiretta, e sono riferiti ad alcune prestazioni di servizi. 3.25. PASSIVITA’ PER IMPOSTE CORRENTI La composizione della voce è la seguente (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Debiti per ritenute d’imposta da versare Debiti per imposte sul reddito – IRAP Totale Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 5.417 2.911 8.328 Al 31/12/2009 6.599 6.599 Variazione dell’esercizio (1.182) 2.911 1.729 196 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Il debito per ritenute d’imposta da versare si riferisce al debito verso l’Erario per trattenute IRPEF effettuate in qualità di sostituto d’imposta in relazione a redditi di lavoro dipendente e autonomo. 3.26. ALTRE PASSIVITA’ CORRENTI Tale voce è composta come segue (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Anticipi ricevuti da clienti per forniture di beni e servizi Debiti per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale - quota corrente Debiti verso Istituti di Previdenza e di Sicurezza Sociale Altri debiti Fair value (componente di copertura) degli strumenti derivati su cambio Risconti passivi su contributi in conto impianti – quota corrente Risconti passivi erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota corrente Risconti passivi su credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo – quota corrente Ratei e altri risconti passivi Totale Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 45.511 69.042 (23.531) 35.107 13.066 39.914 28.110 13.423 34.468 6.997 (357) 5.446 - - - 1.699 1.869 (170) 2.741 2.481 260 463 1.641 140.142 460 2.509 152.362 3 (868) (12.220) Debiti per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale - quota corrente Tale voce è relativa a debiti nei confronti di partners per la partecipazione a programmi di collaborazione internazionale nell’ambito dei programmi aeronautici commerciali a fronte di oneri contrattuali derivanti dalla partecipazione alle collaborazioni stesse il cui importo originario è stato capitalizzato nelle attività immateriali a vita definita, ed è così composta (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Valore nominale del debito Effetto applicazione del costo ammortizzato Totale 35.847 (740) 35.107 Al 31/12/2009 28.724 (614) 28.110 Variazione dell’esercizio 7.123 (126) 6.997 Debiti verso Istituti di Previdenza e di Sicurezza Sociale La voce si riferisce agli importi da versare, pari a 13.066 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010 (13.423 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009), relativamente alle quote a carico dell’azienda e alle trattenute effettuate ai dipendenti per i contributi su retribuzioni, secondo quanto previsto dalle normative vigenti. Altri debiti La composizione della voce è la seguente (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Debiti Debiti Debiti Debiti Debiti sensi verso i dipendenti diversi verso terzi diversi verso controllate diversi verso collegate verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai della Legge 808/85 – quota corrente Totale Note Esplicative al Bilancio di Esercizio Al 31/12/2009 Variazione dell’esercizio 11.500 6.465 6.245 - 8.974 8.206 1.288 30 2.526 (1.741) 4.957 (30) 15.704 39.914 15.970 34.468 (266) 5.446 197 Relazione Finanziaria Annuale 2010 I debiti verso dipendenti comprendono alcune voci retributive da liquidare e quote di retribuzione differita di competenza dell’esercizio 2010 accertate. I debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 sono commentati nella Nota 3.21 - Altre passività non correnti. I debiti verso imprese controllate includono, per 910 migliaia di Euro, la remunerazione per le perdite fiscali conferite dalle società controllate italiane nel consolidato fiscale nazionale, nonché il trasferimento alla Società in qualità di consolidante dell’eccedenza degli acconti versati dalle controllate rispetto all’IRES di competenza dell’esercizio. Ratei e altri risconti passivi La composizione della voce è indicata nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Ratei per oneri e contributi relativi al personale Risconti proventi diversi Totale Al 31/12/2009 1.437 204 1.641 Variazione dell’esercizio 2.003 506 2.509 (566) (302) (868) CONTO ECONOMICO 3.27. RICAVI Il totale dei ricavi, composto da quelli per cessioni di beni e per prestazioni di servizi e dalla variazione dei lavori in corso su ordinazione, che è rappresentativo del flusso complessivo dei ricavi, è dato dai seguenti valori (importi in migliaia di Euro): Esercizio 2010 Ricavi delle vendite Ricavi delle prestazioni Variazione dei lavori in corso su ordinazione Totale Esercizio 2009 Variazione dell’esercizio 974.863 849.692 957.613 269.567 17.250 580.125 1.824.555 (448.082) 1.376.473 1.227.180 113.509 1.340.689 597.375 (561.591) 35.784 La ripartizione per area di attività è indicata nella tabella seguente (importi in migliaia di Euro): Divisione AeroEngine Divisione Spazio Divisione AvioService Totale Esercizio 2010 Esercizio 2009 1.142.360 188.919 45.194 1.110.573 191.932 38.184 1.376.473 1.340.689 I ricavi della Società sono così ripartiti per area geografica, sulla base del paese di riferimento del cliente (importi in migliaia di Euro): Esercizio 2010 Italia Europa UE Europa altri paesi Nord America Altri paesi Totale Note Esplicative al Bilancio di Esercizio Esercizio 2009 146.625 611.494 177 588.784 29.393 141.988 590.766 142 580.282 27.511 1.376.473 1.340.689 198 Relazione Finanziaria Annuale 2010 3.28. ALTRI RICAVI OPERATIVI Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro): Esercizio 2010 Contributi in conto esercizio Proventi per quota accreditata a conto economico del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo Proventi per quota accreditata a conto economico delle erogazioni ai sensi Legge 808/85 Quota di competenza contributi in conto impianti Recuperi di costi, risarcimenti e altri proventi Fondi accreditati a conto economico Plusvalenze su dismissione di immobilizzazioni materiali Sopravvenienze attive diverse Proventi non ricorrenti Totale Esercizio 2009 Variazione dell’esercizio 3.423 4.540 (1.117) 764 8.543 (7.779) 3.629 1.975 12.457 15.473 5.088 3.228 3.433 49.470 4.797 1.990 6.687 7.005 156 2.068 2.101 37.887 (1.168) (15) 5.770 8.468 4.932 1.160 1.332 11.583 I contributi in conto esercizio sono relativi prevalentemente a contributi per agevolazioni comunitarie su programmi tecnologici a livello europeo. I proventi per quota accreditata a conto economico del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo accolgono la quota parte del credito di imposta (descritto alla precedente Nota 3.12 – Attività per imposte correnti) di competenza dell’esercizio, calcolata in correlazione sia ai costi iscritti nel conto economico dell’esercizio 2010 a fronte dei quali è stato determinato il credito d’imposta (comprensivi delle quote di ammortamento dei costi di sviluppo, oggetto dell’agevolazione, capitalizzati tra le attività immateriali a vita definita) sia alla rilevazione dei ricavi relativi ai lavori in corso su ordinazione, al cui valore hanno concorso le spese per attività di ricerca e sviluppo rientranti nell’agevolazione. I proventi per quota accreditata a conto economico delle erogazioni ai sensi della Legge 808/85 accolgono la quota parte delle concessioni disposte dal Ministero dello Sviluppo Economico a fronte di progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, determinata in base alla tipologia di costi a fronte dei quali è stata concessa l’erogazione e in correlazione ai periodi di imputazione a conto economico delle spese o degli ammortamenti delle attività cui si riferiscono. Nella voce fondi accreditati a conto economico sono compresi ristorni di stanziamenti effettuati in esercizi precedenti, relativi ad utilizzi di fondi per rischi e oneri a fronte di costi sostenuti nel corso dell’esercizio e al rilascio delle eccedenze rispetto agli accantonamenti effettuati. Le plusvalenze su dismissione di immobilizzazioni materiali sono relative, oltre che alla dismissione di carattere ordinario di impianti, macchinari, attrezzature industriali ed altri beni, al provento di 4.885 migliaia di Euro realizzato a seguito della cessione delle immobilizzazioni dello stabilimento di Acerra, classificate nel bilancio al 31 dicembre 2009 nell’ambito delle “Attività non correnti possedute per la vendita”. 3.29. CONSUMI DI MATERIE PRIME Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro): Esercizio 2010 Costi per acquisti di materie prime Variazione delle rimanenze di materie prime Totale Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 464.940 (6.202) 458.738 Esercizio 2009 447.185 7.513 454.698 Variazione dell’esercizio 17.755 (13.715) 4.040 199 Relazione Finanziaria Annuale 2010 3.30. COSTI PER SERVIZI Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro): Esercizio 2010 Costi per servizi Costi per godimento beni di terzi Totale Esercizio 2009 400.192 9.548 409.740 404.252 8.213 412.465 Variazione dell’esercizio (4.060) 1.335 (2.725) Nella voce costi per servizi è incluso l'ammontare totale degli emolumenti spettanti agli organi sociali, riguardanti compensi verso i sindaci per complessive 130 migliaia di Euro e verso amministratori per complessive 447 migliaia di Euro. Tra i costi per godimento di beni di terzi sono inclusi costi relativi all’utilizzo temporaneo di motori forniti a compagnie aeree in sostituzione di motori per i quali è in corso la revisione per 3.203 migliaia di Euro (2.701 migliaia di Euro nell’esercizio 2009). 3.31. COSTI PER IL PERSONALE Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro): Esercizio 2010 Salari e stipendi Oneri sociali Oneri per piani a contribuzione definita Oneri per piani a benefici definiti e altri benefici a lungo termine: Costo previdenziale prestazioni di lavoro corrente (service cost) (Utili)/perdite attuariali riconosciute Costo previdenziale prestazioni di lavoro passate Costo piano cash settled share-based payment Accantonamento a fondi per oneri di retribuzione variabile Totale Esercizio 2009 Variazione dell’esercizio 143.792 46.337 10.416 141.375 45.758 10.054 2.417 579 362 996 1.351 46 5.810 14.545 1.017 649 46 980 14.455 (21) 702 223.293 214.334 4.830 90 8.959 Il costo relativo al piano cash settled share-based payment, si riferisce allo stanziamento registrato nell’anno per l’adeguamento della valutazione della passività a fronte di un piano di compensi attribuibili a un certo numero di manager, come indicato nella Nota 3.19 - Fondi per rischi ed oneri. Inoltre, ad un determinato numero di manager della Società è stata attribuita la facoltà di partecipare a una forma di investimento nella controllante della Società, configurabile come equity settled share-based payment ai sensi dell’IFRS 2, il cui fair value non è risultato significativo e conseguentemente non si è proceduto ad alcuna appostazione in bilancio. La tabella che segue espone, suddiviso per categoria, il numero medio dei dipendenti: Operai Impiegati Dirigenti Totale Media Esercizio 2010 Media Esercizio 2009 2.169 1.759 88 4.016 2.181 1.808 80 4.069 3.32. AMMORTAMENTI Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro): Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 200 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Esercizio 2010 Immobilizzazioni materiali Attività immateriali a vita definita Totale Esercizio 2009 Variazione dell’esercizio 38.830 86.997 39.404 83.466 (574) 3.531 125.827 122.870 2.957 Gli ammortamenti delle attività immateriali a vita definita comprendono l’importo di 44.755 migliaia di Euro, riferito alla quota imputata a conto economico per ammortamento delle attività per accreditamento presso la clientela per partecipazione a programmi, iscritte nel 2007 in sede di allocazione del Disavanzo da Fusione. 3.33. SVALUTAZIONI E RIPRISTINI DI VALORE Nella voce risulta iscritto un importo di 395 migliaia di Euro, relativo all’imputazione a conto economico dell’importo corrisposto a titolo di avviamento alla controllata Se.co.sv.im. S.r.l. in relazione all'acquisizione del ramo d’azienda “Servizi Comprensoriali”. 3.34. ALTRI COSTI OPERATIVI La natura e l’ammontare dei costi componenti la voce sono indicati nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro): Esercizio 2010 Accantonamenti per rischi e oneri Svalutazione dei crediti commerciali Oneri diversi di gestione Oneri e accantonamenti non ricorrenti Totale 27.537 7.103 17.840 52.480 Esercizio 2009 16.693 1.365 7.996 5.844 31.898 Variazione dell’esercizio 10.844 (1.365) (893) 11.996 20.582 Accantonamenti per rischi Gli accantonamenti costituiscono lo stanziamento imputato al conto economico a fronte di costituzione o integrazione di fondi per rischi e oneri, riguardanti rischi contrattuali e commerciali per 26.095 migliaia di Euro (16.045 migliaia di Euro nell’esercizio 2009), rischi legali per 1.442 migliaia di Euro (636 migliaia di Euro nell’esercizio 2009). Oneri diversi di gestione La natura e l’ammontare dei costi componenti la voce sono indicati nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro): Esercizio 2010 Imposte indirette e tasse Spese e oneri diversi Minusvalenze su dismissioni di immobilizzazioni materiali Minusvalenze su dismissioni di immobilizzazioni immateriali Sopravvenienze passive diverse Totale 2.474 2.981 39 241 1.368 7.103 Esercizio 2009 2.948 2.995 143 1.910 7.996 Variazione dell’esercizio (474) (14) (104) 241 (542) (893) La voce spese e oneri diversi include principalmente spese per rappresentanza e ospitalità, quote associative, penalità contrattuali, contributi consortili e oneri su contratti di collaborazione internazionale. Le perdite su dismissione di immobilizzazioni materiali sono conseguenti all’alienazione di carattere ordinario di impianti, macchinari e altri beni. Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 201 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Le perdite su dismissione di immobilizzazioni immateriali sono riferite all’alienazione di costi di sviluppo. Oneri e accantonamenti non ricorrenti La voce comprende costi di natura non ricorrente o emergenti da eventi eccezionali non derivanti dalla ordinaria attività operativa della Società, il cui dettaglio è esposto nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro): Esercizio 2010 Costi sostenuti: - per ristrutturazione organizzativa e oneri per il personale - per altri oneri atipici Accantonamenti a fondi: - per ristrutturazione organizzativa - per rischi legali ed ambientali - per rischi contrattuali e commerciali - per svalutazione crediti Totale Esercizio 2009 Variazione dell’esercizio 7.874 392 8.266 3.115 3.115 4.759 392 5.151 7.804 1.265 505 9.574 17.840 176 1.960 593 2.729 5.844 7.804 1.089 (1.455) ( 593) 6.845 11.996 3.35. COSTI CAPITALIZZATI PER ATTIVITA’ REALIZZATE INTERNAMENTE Tale voce rappresenta la contropartita dei costi sostenuti per la realizzazione interna di immobilizzazioni materiali e attività immateriali, iscritte nell’attivo della Situazione PatrimonialeFinanziaria. Nell’esercizio 2010 presenta un importo pari a 27.436 migliaia di Euro e comprende i seguenti costi (importi in migliaia di Euro): Esercizio 2010 Costi per produzione interna di immobilizzazioni materiali Costi di sviluppo Costi per realizzazione interna attività immateriali Totale 641 25.773 1.022 27.436 Esercizio 2009 Variazione 7.571 18.253 1.081 26.905 (6.930) 7.520 (59) 531 3.36. PROVENTI FINANZIARI La composizione della voce è riportata nel prospetto seguente (importi in migliaia di Euro): Esercizio 2010 Esercizio 2009 Variazione dell’esercizio Interessi attivi verso banche Sconti e altri proventi finanziari Interessi attivi su crediti finanziari verso controllate Interessi attivi verso clienti e altri debitori Proventi relativi a operazioni su strumenti derivati su tasso 46 1.012 343 18 32.086 159 49 234 124 47.108 (113) 963 109 (106) (15.022) Differenze cambio attive realizzate Differenze cambio attive accertate Proventi relativi a operazioni su strumenti derivati su cambio 33.505 35.722 11.590 33.356 80.668 47.674 35.079 25.153 17.440 77.672 (14.169) 643 (13.563) 15.916 2.996 Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 202 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Totale 114.173 125.346 (11.173) Gli interessi attivi su crediti verso controllate si riferiscono agli interessi maturati sui conti di tesoreria che presentano un saldo attivo per la Società. Le differenze cambio attive realizzate sono relative all’incasso dei crediti e al pagamento dei debiti in valuta. Le differenze cambio attive accertate sono relative all’adeguamento al cambio di fine esercizio di crediti e debiti espressi in valuta e sono principalmente riferite a partite di natura commerciale. 3.37. ONERI FINANZIARI L'esposizione delle componenti principali della voce è riportata nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro): Esercizio 2010 Interessi passivi verso banche su finanziamenti Senior Facilities Agreement Interessi passivi verso collegate su finanziamenti Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 1 e No. 2 Interessi passivi verso controllante su finanziamento Intercompany Loan Agreement Interessi passivi su debiti finanziari verso controllate Interessi passivi su debiti finanziari verso collegate Interessi passivi su finanziamenti agevolati da banche e Ministero Sviluppo Economico Interessi passivi su altri debiti Sconti e altri oneri finanziari Oneri da attualizzazione benefici a dipendenti Oneri relativi a operazioni su strumenti derivati su tasso Differenze cambio passive realizzate Differenze cambio passive accertate Oneri relativi a operazioni su strumenti derivati su cambio Totale Esercizio 2009 Variazione dell’esercizio 37.395 41.539 (4.144) 40.686 41.170 (484) 6.249 35 96 5.928 291 41 321 (256) 55 110 9.127 3.957 1.548 74.413 131 7.578 4.458 2.511 69.661 (21) 1.549 (501) (963) 4.752 173.616 48.334 52.767 45.848 146.949 320.565 173.308 34.933 3.093 7.138 45.164 218.472 308 13.401 49.674 38.710 101.785 102.093 Gli importi degli interessi relativi a debiti che sono iscritti a bilancio al valore risultante dall’applicazione del metodo del costo ammortizzato sono determinati utilizzando il tasso di interesse effettivo. Le differenze cambio passive realizzate sono relative all’incasso dei crediti e al pagamento dei debiti in valuta. Le differenze cambio passive accertate sono relative all’adeguamento al cambio di fine esercizio di crediti e debiti espressi in valuta e sono principalmente riferite alla parte denominata in dollari dei debiti per i finanziamenti Senior Facilities Agreement e Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 2. Il saldo netto tra differenze cambio attive e passive e oneri e proventi relativi a operazioni su strumenti derivati su cambi denuncia un risultato negativo pari a 66.281 migliaia di Euro, nell’esercizio 2009 tale saldo era positivo per 32.508 migliaia di Euro. Gli interessi passivi su debiti verso controllate e collegate si riferiscono agli interessi maturati sui conti di tesoreria che presentano un saldo passivo per la Società. Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 203 Relazione Finanziaria Annuale 2010 3.38 PROVENTI/(ONERI) DA PARTECIPAZIONI La voce di bilancio, che presenta nell’esercizio 2010 un saldo netto positivo di 22.397 migliaia di Euro, comprende i dividendi ricevuti nel periodo dalle controllate Regulus S.A. e ASPropulsion International B.V. e dalla società a controllo congiunto Europropulsion S.A. (complessivamente 8.500 migliaia di Euro);la plusvalenze da dismissione della partecipazione in Atla S.r.l. per 17.748 migliaia di Euro; la minusvalenza da dismissione partecipazioni per 37 migliaia di Euro; nonché la svalutazione della partecipazione in Getti Speciali S.r.l. per 3.500 migliaia di Euro, in conseguenza delle perdite registrate dalla società, e la svalutazione per 314 migliaia di Euro a seguito dell’annullamento della partecipazione in Aviofix S.r.l. per effetto della fusione per incorporazione della società. 3.39. IMPOSTE SUL REDDITO Le imposte presentano nel 2010 un saldo netto negativo a conto economico pari a 6.467 migliaia di Euro, costituito da imposte correnti per 17.649 migliaia di Euro e da imposte anticipate e differite nette per un saldo positivo di 11.182 migliaia di Euro. Le imposte correnti risultano composte dall’accantonamento per IRAP sul reddito imponibile dell’esercizio (17.371 migliaia di Euro) e dalla differenza tra imposte accantonate nel precedente esercizio e quelle effettivamente liquidate (278 migliaia di Euro di maggiori imposte). La tabella che segue sintetizza le imposte dell’esercizio 2010 (importi in migliaia di Euro): IRES Imposte correnti: - imposte di competenza dell’esercizio - differenza tra imposte liquidate e imposte accantonate nel precedente esercizio Imposte (anticipate)/differite nette Totale IRAP Totale - 17.371 17.371 (13.201) 278 17.649 2.019 278 17.649 (11.182) (13.201) 19.668 6.467 La riconciliazione tra aliquota teorica ed aliquota effettiva, con esclusione dell’IRAP in considerazione della sua particolare natura, viene esposta nella seguente tabella (importi in migliaia di Euro): Risultato ante imposte Aliquota ordinaria applicata Imposte teoriche Effetto delle variazioni: - Redditi esenti - Costi indeducibili permanenti - Altre differenze permanenti - Imposte differite non registrate Totale Imposte effettive Aliquota effettiva Note Esplicative al Bilancio di Esercizio Esercizio 2010 Esercizio 2009 (27.029) 27,5% (7.433) 36.194 27,5% 9.953 (4.637) 2.475 (3.606) - 3.150 (3.907) (863) (5.768) (13.201) (1.620) 8.333 23,0% 204 Relazione Finanziaria Annuale 2010 4. IMPEGNI E RISCHI I principali impegni e rischi della Società vengono analizzati nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Garanzie prestate: Garanzie personali: Fideiussioni rilasciate da terzi per conto della Società Altre garanzie Garanzie reali Beni di terzi presso la Società Beni della Società presso terzi Fideiussioni e garanzie ricevute Totale 96.431 22.222 427.024 545.677 538.852 16.562 25.132 1.126.223 Al 31/12/2009 82.151 27.527 404.600 514.278 416.690 30.880 24.447 986.295 Variazione dell’esercizio 14.280 (5.305) 22.424 31.399 122.162 (14.318) 685 139.928 Garanzie prestate Comprendono, tra le garanzie personali, fideiussioni rilasciate da terzi per conto della Società a favore della clientela per l'esecuzione di contratti e altre garanzie rappresentate da lettere di patronage rilasciate nell’interesse della Società. Le garanzie reali presenti al 31 dicembre 2010 si riferiscono a ipoteche su beni immobili e privilegi speciali su impianti e macchinario e giacenze di magazzino in relazione ai contratti di finanziamento Senior Facilities Agreement e Senior Performance Bond Facility Agreement. Inoltre, al 31 dicembre 2010, in quanto parte nei contratti di finanziamento denominati “Senior Facilities Agreement, Senior Performance Bond Facility Agreement, Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 1 e Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 2” in qualità di “Additional Guarantor” e “Borrower” secondo il tipo di contratto, la Società ha assunto la garanzia per le obbligazioni degli altri “Obligor” derivanti dai contratti di finanziamento e prestato specifiche garanzie, costituite da pegno su azioni e quote di talune società controllate e collegate, sui diritti di proprietà intellettuale, su determinati crediti commerciali e conti bancari e sui crediti derivanti da polizze assicurative, a favore dei “Lender”. Beni di terzi presso la Società Comprendono essenzialmente motori aeronautici e accessori principalmente di proprietà dell'Aeronautica Militare Italiana in corso di revisione, oltre a materiali in deposito e ad attrezzature e macchinari ricevuti in uso o in leasing. Beni della Società presso terzi Si riferiscono, oltre che a certificati azionari rappresentativi di partecipazioni in deposito presso banche, a materiali e attrezzature dati in deposito o uso presso fornitori. Altri conti d'ordine La voce comprende principalmente fideiussioni ricevute da fornitori a fronte di ordini per forniture da completare. Vertenze legali e passività potenziali I rischi legali cui è esposta la Società derivano in parte dalla varietà e dalla complessità delle norme e dei regolamenti cui è soggetta l’attività industriale della medesima, soprattutto in materia di ambiente, sicurezza, responsabilità prodotto, fiscale e concorrenza. Nel corso del normale Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 205 Relazione Finanziaria Annuale 2010 svolgimento della propria attività, la Società è pertanto parte in alcuni procedimenti giudiziari civili, amministrativi e penali, attivi e passivi. Pur non essendo possibile prevedere oppure determinare l’esito di ciascun procedimento, si ritiene che la conclusione definitiva degli stessi non avrà un impatto sfavorevole rilevante sulla condizione finanziaria della Società. Laddove, invece, è probabile che occorra un esborso di risorse per adempiere obbligazioni e tale importo sia stimabile in modo attendibile, la Società ha effettuato specifici accantonamenti a fondi per rischi ed oneri. La Società ritiene che le somme accantonate nel fondo per rischi e oneri e quelle incluse tra i costi di ciascuna commessa a fini di copertura delle eventuali passività rivenienti da contenziosi pendenti o potenziali siano nel loro complesso di importo adeguato. Inoltre, gli oneri derivanti da procedimenti di natura ambientale risultano oggetto di specifica garanzia da parte del venditore, entro determinati limiti e condizioni, contenuta nel contratto perfezionato nel 2003 relativo all’acquisizione di Avio S.p.A. da parte di Avio Holding S.p.A. (entrambe ora incorporate nella Società). Si riporta di seguito una breve descrizione dei procedimenti, attivi e passivi, più significativi di cui la Società è parte, nonché una breve descrizione delle principali passività potenziali. Comune di Colleferro/Società e Secosvim (inquinamento fiume Sacco) Nel giugno 2005, a seguito della scoperta di sostanze tossiche nel latte prodotto in alcune fattorie della valle del fiume Sacco, il Comune di Colleferro ha emanato varie ordinanze nei confronti della Società, della sua controllata Secosvim e di altre aziende nella medesima area disponendo la messa in sicurezza d’emergenza, la caratterizzazione e la bonifica delle aree sulle quali operano tali aziende con costi a carico delle medesime. La Società e Secosvim hanno proposto ricorso avverso tali ordinanze presso il TAR del Lazio, chiedendo la sospensiva di tali provvedimenti. Contestualmente, sono stati adottati provvedimenti di messa in sicurezza d’emergenza dei siti, i cui costi vengono sostenuti da Secosvim. Il ricorso è attualmente in fase di trattazione. Nelle more, in data 18 dicembre 2008 è stato siglato tra l’Ufficio Commissariale per l’Emergenza nella Valle del Sacco e Secosvim un accordo di programma, avente ad oggetto la bonifica del suolo e delle acque di falda del sito cosiddetto “ARPA 1”, nonché la messa in sicurezza permanente del sito individuato come “ex Cava Pozzolana”. E’ altresì in fase di definizione un accordo di programma tra l’Ufficio Commissariale e Secsovim per ARPA 2, analogo a quello di ARPA 1. E’ in fase di completamento la caratterizzazione dei terreni occupati da AVIO e sono in fase di definizione le misure di messa in sicurezza d’emergenza di tali aree. Ministero dell’Ambiente/Società (Pomigliano d’Arco) Nel marzo 2005 la conferenza dei servizi, convocata in sede decisoria presso il Ministero dell’Ambiente per gestire l’inquinamento ambientale del sito di interesse nazionale “Litorale Domizio Flegreo e Agro Aversano”, all’interno del quale è inserito lo stabilimento di Pomigliano d’Arco (Napoli), ha disposto la messa in sicurezza d’emergenza, la caratterizzazione e la bonifica da parte della Società dell’area di pertinenza dello stabilimento. La Società ha proposto ricorso presso il TAR del Piemonte per l’annullamento della conferenza dei servizi del Ministero dell’Ambiente al fine di limitare l’obbligo di caratterizzazione del sito alle sole sostanze effettivamente rinvenute presso il sito stesso. Contestualmente, sono stati adottati i provvedimenti di messa in sicurezza d’emergenza e caratterizzazione parziale dei siti, stanziando a fronte dei costi ad oggi prevedibili e limitatamente alla quota a carico di tali interventi apposito fondo rischi. Il ricorso è attualmente in fase di trattazione. A fronte delle richieste delle ultime Conferenze di Servizio è stata ultimata la caratterizzazione dei terreni ed è stata comunicata al Ministero l’intenzione di presentare progetto di bonifica mediante rimozione dell’unico hot spot superficiale. Inoltre continuano per la falda le attività di monitoraggio e di integrazione delle misure di messa in sicurezza d’emergenza. Ministero dell’Ambiente/Società (Acerra) Nel marzo 2005 la conferenza dei servizi, convocata in sede decisoria presso il Ministero dell’Ambiente, per gestire l’inquinamento ambientale del sito di interesse nazionale “Litorale Domizio Flegreo e Agro Aversano”, all’interno del quale è inserito lo stabilimento di Acerra (Napoli), ha disposto, tra l’altro, la messa in sicurezza d’emergenza, la caratterizzazione e la bonifica dell’area di pertinenza dello stabilimento da parte della Società, con particolare riferimento alla contaminazione da PCB (policlorobifenili) nel terreno e alla contaminazione da solventi clorurati in falda. La Società ha proposto ricorso presso il TAR del Piemonte per l’annullamento della conferenza dei servizi del Ministero dell’Ambiente. Contestualmente, sono stati adottati i Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 206 Relazione Finanziaria Annuale 2010 provvedimenti di messa in sicurezza d’emergenza e caratterizzazione parziale dei siti, stanziando a fronte dei costi ad oggi prevedibili e limitatamente alla quota a carico di tali interventi apposito fondo rischi. Il ricorso è attualmente in fase di trattazione. A fronte delle richieste delle ultime Conferenze di Servizio è stata ultimata la caratterizzazione dei terreni ed è stata eseguita l’analisi di rischio e conseguentemente comunicata al Ministero l’intenzione di presentare progetto di bonifica mediante rimozione l’hot spot relativo al PCB. Continuano inoltre le attività di monitoraggio e di integrazione delle misure di messa in sicurezza d’emergenza per la falda. Si segnala che nel 2010 è stato venduto il sito industriale, ma la Società ha mantenuto la proprietà dell'impianto di emungimento delle acque di falda e la relativa gestione. Ministero dell’Ambiente/Società (Brindisi) A seguito di attività di verifica condotte negli anni precedenti, è stata convocata nel marzo 2006 la conferenza dei servizi in sede decisoria presso il Ministero dell’Ambiente, per gestire l’inquinamento ambientale del “sito di interesse nazionale di Brindisi”, all’interno del quale è inserito lo stabilimento di Brindisi, che ha disposto, tra l’altro, la messa in sicurezza di emergenza, caratterizzazione e bonifica, con particolare riferimento alle sostanze triclorometano manganese, solfati nelle acque superficiali. La Società ha proposto ricorso presso il TAR di Lecce per l’annullamento della conferenza dei servizi del Ministero dell’Ambiente. Successivamente, nel 2007 e 2008, sono intervenute nuove conferenze dei servizi e correlati decreti ministeriali, avverso i quali sono state presentate domande di annullamento presso il TAR di Lecce, attualmente in fase di trattazione. Contestualmente, sono stati adottati i provvedimenti di monitoraggio e caratterizzazione parziale dei siti, stanziando a fronte dei costi ad oggi prevedibili e limitatamente alla quota a carico di tali interventi apposito fondo rischi. Sono state ultimate le caratterizzazioni di tutti i terreni di proprietà, è stato inviato al Ministero il progetto di bonifica mediante trattamento in situ dell’hot spot superficiale di contaminazione da idrocarburi, e si è in attesa della relativa autorizzazione a procedere da parte del Ministero. Per gli hot spots di arsenico è stato presentato ricorso al TAR di Lecce, in quanto si presume che sia di origine naturale. Continuano inoltre le attività di monitoraggio e di integrazione delle misure di messa in sicurezza d’emergenza per la falda. E’ in corso di definizione l’adesione all’accordo di programma siglato dal Ministero dell’Ambiente e dagli enti competenti relativo alla bonifica dell’acquifero del SIN di Brindisi, con il quale AVIO si impegnerà, pro quota, a partecipare alle spese per il marginamento fisico del SIN, per il danno ambientale e per la gestione post-operativa dell’impianto di trattamento delle acque. Con la sottoscrizione dell’accordo si rinuncerà a tutti i ricorsi giudiziari pendenti. Verifica fiscale generale sull’esercizio 2007 In data 3 giugno 2009 la Guardia di Finanza ha iniziato una verifica sulla Società relativa all’esercizio 2007 che si è conclusa in data 17 dicembre 2009 con l’emissione di un processo verbale di constatazione contenente un rilievo sul riporto a nuovo delle perdite della società Avio Holding S.p.A. a seguito della fusione della stessa in AVIO S.p.A. Contestualmente era stato segnalato che sarebbe stata richiesta la costituzione di un tavolo tecnico-operativo tra Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate al fine di raggiungere una conclusione in merito alla correttezza del trattamento fiscale dell’operazione di leveraged buy-out portata a termine nel 2006 (l’Acquisizione). In data 20 maggio 2010, la Guardia di Finanza ha effettuato un nuovo accesso presso la Società per informare la stessa dei risultati emersi dalle ulteriori analisi e discussioni effettuate congiuntamente con l’Agenzia delle Entrate sull’operazione in questione e concludere le relative attività di verifica. Tali attività sono terminate in data 15 luglio 2010 con la redazione di un nuovo processo verbale di constatazione nel quale la Guardia di Finanza ha contestato alla Società, sulla base dell’identificazione nella controllante lussemburghese del beneficiario dell’operazione straordinaria, il mancato riaddebito a quest’ultima degli oneri finanziari sostenuti nel periodo intercorso dalla data dell’Acquisizione (14 dicembre 2006) a quella di verifica (20 maggio 2010) sulla quota parte del finanziamento contratto per l’acquisizione del Gruppo AVIO. In merito al primo rilievo descritto, concernente il riporto perdite della incorporata Avio Holding S.p.A., la Società ritiene di aver agito in linea con le previsioni normative in materia, avvalorate anche dall’interpretazione dell’Associazione Italiana Dottori Commercialisti nella sua Norma di Comportamento n. 176 del 18 dicembre 2009. In merito al secondo rilievo, concernente l’operazione di leveraged buy-out, la Società, in assenza, peraltro, alla data attuale, di un pronunciamento (avviso di accertamento) da parte dell’organo competente (Agenzia delle Entrate), ha valutato attualmente non individuabile una passività potenziale suscettibile di generare oneri a suo carico, sulla base delle motivazioni già sostenute Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 207 Relazione Finanziaria Annuale 2010 nelle dichiarazioni rilasciate in sede di sottoscrizione del processo verbale di constatazione, nonché successivamente ribadite nelle memorie difensive presentate. Tale impostazione risulta inoltre supportata da specifico parere richiesto dalla Società ad autorevoli esperti fiscali italiani, nonché sostenuta da alcune pronunce giurisprudenziali favorevoli al contribuente su casi del tutto simili. 5. INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI E POLITICHE DI GESTIONE RISCHI Categorie e fair value di attività e passività finanziarie La ripartizione per categoria e l’esposizione della valutazione al fair value degli strumenti finanziari in essere alla data di bilancio è rappresentata nella tavola che segue (importi in migliaia di Euro): Quota Attività e corrente di passività non attività e correnti passività non correnti ATTIVITA’ FINANZIARIE Crediti e Finanziamenti - Attività finanziarie - Crediti commerciali - Altre attività - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Attività finanziarie disponibili per la vendita - Partecipazioni PASSIVITA’ FINANZIARIE Passività al costo ammortizzato - Passività finanziarie - Altre passività - Debiti commerciali 8.855 Attività e passività correnti Totale valori di bilancio Totale fair value 43.553 - - 32.135 232.649 29.045 30.648 40.990 232.649 72.598 30.648 40.990 232.649 72.598 30.648 162.844 215.252 - 324.477 162.844 539.729 162.844 539.729 1.595.611 506.393 2.102.004 78.661 78.661 134.318 140.142 216.011 490.471 1.674.272 506.393 216.011 2.396.676 1.566.068 471.606 216.011 2.253.685 Le voci che presentano un fair value diverso dal valore di bilancio riguardano le passività finanziarie non correnti relative ai debiti finanziari verso banche su Senior Facilities, verso collegate e verso controllante, nonché debiti finanziari e altre passività per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale. Il fair value relativo è stato determinato applicando il metodo del discounted cash flow, ossia l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi alle condizioni di tasso e di merito creditizio del 31 dicembre 2010. La definizione di un appropriato indicatore del rischio di credito caratterizzante ciascuno strumento di debito valutato al fair value è stata effettuata sulla base delle metodologie di credit scoring comunemente utilizzate, assegnando ad ogni strumento uno spread specifico, in funzione di alcuni indicatori di bilancio dell’emittente, delle caratteristiche contrattuali degli stessi strumenti (quali livello di recuperabilità del capitale e durata del debito) e dell’andamento dei credit spread delle emissioni di settore. Per le partecipazioni, per le quali non è possibile determinare in maniera attendibile il fair value, la valutazione è mantenuta al costo, eventualmente svalutato per perdite di valore. Per le altre voci non si rilevano differenze rispetto al valore di bilancio, in quanto lo stesso rappresenta una ragionevole approssimazione del relativo fair value. Gli strumenti finanziari derivati (interest rate swaps, opzioni su cambi e compravendite a termine – forward - e, in misura minore, commodity swaps) in relazione ai quali non è possibile individuare un mercato attivo, sono iscritti in bilancio al fair value inclusi nelle voci di attività e passività finanziarie e altre attività e passività. Il fair value relativo è stato determinato attraverso tecniche di valutazione basate su dati di mercato, in particolare avvalendosi di appositi modelli di pricing riconosciuti dal mercato (quali discounted cash flow, metodologia dei tassi di cambio forward, modello di Black-Scholes). In particolare, tale valorizzazione è determinata avvalendosi di appositi Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 208 Relazione Finanziaria Annuale 2010 strumenti di pricing alimentati sulla base dei parametri di mercato (tassi di interesse, tassi di cambio e volatilità) rilevati alle singole date di valutazione. Tipologie di rischi finanziari e attività di copertura connesse La Società è esposta a rischi finanziari connessi alle proprie attività operative, in particolare riferibili a: - rischi di credito, relativi ai rapporti commerciali con la clientela e alle attività di finanziamento; - rischi di liquidità, con riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all’accesso al mercato del credito; - rischi di mercato, derivanti in gran parte dall’esposizione alla variabilità dei tassi di cambio in relazione all’operatività in valute diverse dalla valuta di redazione del bilancio d’esercizio e dei tassi di interesse in relazione all’utilizzo di strumenti finanziari che generano interessi. La Società monitora costantemente i predetti rischi finanziari, ponendo in essere azioni aventi l’obiettivo di fronteggiare e contenere i potenziali effetti negativi mediante l’utilizzo di appropriate politiche e appositi strumenti di copertura. Nella presente sezione vengono fornite informazioni qualitative e quantitative di riferimento sull’incidenza di tali rischi sulla Società. I dati quantitativi di seguito riportati non rivestono valenza previsionale e, in particolare, le sensitivity analysis sui rischi di mercato non possono completamente riflettere le complessità e le reazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato. Rischio di credito Il rischio di credito rappresenta l’esposizione della Società a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti. L’esposizione al rischio di credito è connessa essenzialmente ai crediti iscritti in bilancio, particolarmente crediti di natura commerciale, e alle garanzie prestate a favore di terzi. La massima esposizione teorica al rischio di credito per la Società al 31 dicembre 2010 è rappresentata essenzialmente dal valore contabile dei crediti commerciali. I principali clienti della Società per quanto riguarda i settori dei motori aeronautici e dello spazio sono rappresentati o dai maggiori costruttori mondiali di motori o da organismi governativi e committenti pubblici, che per la loro natura non presentano significative concentrazioni di rischio. I crediti commerciali presentano al 31 dicembre 2010 un’esposizione per crediti scaduti pari a circa 22,7 milioni di Euro (25,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2009), in particolare riferibili a crediti della Divisione AeroEngine. A fronte di tali crediti è stata effettuata una valutazione individuale del rischio ed è stato iscritto specifico fondo di svalutazione, che tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e di eventuali situazioni di controversie in corso e possibili riscadenziamenti. Si segnala inoltre che parte dello scaduto trova contropartita in passività per debiti connessi a condizioni di avvenuto incasso e in stanziamenti a fondi per rischi e oneri. Rischio di liquidità Il rischio di liquidità cui è soggetta la Società è individuabile nell’eventuale difficoltà ad ottenere, a condizioni economiche, le risorse finanziarie a supporto delle attività operative. I due principali fattori che influenzano la liquidità della Società sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall’altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari. I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono monitorate e gestite centralmente, anche mediante l’implementazione di sistemi di tesoreria accentrata coinvolgenti le principali società italiane ed estere del Gruppo, nell’ottica di garantire tempestivamente un efficace reperimento delle risorse finanziarie o un adeguato investimento delle disponibilità liquide, ottimizzando la gestione della liquidità e dei flussi di cassa. Su base trimestrale il Gruppo verifica il rispetto dei covenants finanziari previsti dal Senior Facilities Agreement ed effettua periodicamente il monitoraggio dei flussi di cassa previsti ed effettivi, nonché l’aggiornamento delle proiezioni di flussi finanziari futuri al fine di ottimizzare la gestione della liquidità e la determinazione delle eventuali necessità di provvista. I fondi e le linee di credito attualmente disponibili, negoziati con più controparti bancarie, oltre a quelli che saranno generati dall’attività operativa e di finanziamento, sono ritenuti in grado di consentire alla Società di soddisfare i propri bisogni derivanti dall’attività di investimento, di Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 209 Relazione Finanziaria Annuale 2010 gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza. In particolare si ricorda che nell’ambito del Senior Facilities Agreement è compresa la linea di credito relativa alla Revolving Facility, per un importo di 150 milioni di Euro, che al 31 dicembre 2010 risulta utilizzata per 9,5 milioni di Euro (28,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2009). Liquidity analysis La tabella che segue rappresenta un’analisi per scadenza dei flussi contrattuali futuri generati dalle passività finanziarie, commerciali e dalle principali altre passività della Società al 31 dicembre 2010. L’analisi riporta i flussi non attualizzati, comprensivi della quota di capitale e degli interessi, calcolati alle condizioni di mercato esistenti alla data di bilancio. Si precisa che l’analisi riflette le previsioni assunte per il manifestarsi dei flussi finanziari sulla base di date di rimborso contrattualmente definite o, in alcuni casi, stimate. In assenza di una data predefinita di rimborso i flussi sono stati inseriti tenendo conto della prima data nella quale potrebbe essere richiesto il pagamento. Per questo motivo i conti di tesoreria sono stati inseriti nella fascia temporale a vista. Il saldo a fine 2009 del debito relativo alla Revolving Facility è stato inserito tra le scadenze da uno a sei mesi in considerazione della scadenza del tiraggio corrente alla data di bilancio. La voce relativa alle passività non correnti include anche la quota corrente dei debiti non correnti. Valori di bilancio Poste a vista Da 1 a 6 mesi Da 7 a 12 mesi Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni Totale flussi Passività diverse dai derivati: Passività finanziarie non correnti - Debiti finanziari verso banche (Senior Facilities) 963.699 - 24.787 18.407 1.143.101 - 1.186.295 - Debiti finanziari verso collegate 526.228 - 14.314 16.226 163.144 673.654 867.338 - Debiti finanziari verso controllante - Mutui verso banche e finanziamenti Ministero Sviluppo Economico - Debiti finanziari per contratti contenenti leasing - Debiti finanziari per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale 121.864 - - - - 216.974 216.974 9.196 - 760 961 3.475 4.345 9.541 4.899 - 702 702 3.495 - 4.899 39.309 - 6.490 6.761 30.052 - 43.303 1.665.195 - 47.053 43.057 1.343.267 894.973 2.328.350 - Debiti finanziari verso controllate 63.477 63.477 - - - - 63.477 - Debiti finanziari verso collegate 33.395 33.395 - - - - 33.395 96.872 96.872 - - - - 96.872 216.011 - 216.011 - - - 216.011 183.090 - 15.987 19.859 88.769 99.465 224.080 332.499 - 15.704 - 52.194 264.601 332.499 2.493.667 96.872 294.755 62.916 1.484.230 1.259.039 3.197.812 Passività finanziarie correnti Debiti commerciali Altre passività non correnti: – Debiti per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale – Debiti per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 Totale Passività per strumenti derivati: Fair value degli strumenti derivati su cambio (passività finanziarie e altre passività) Fair value degli strumenti derivati su tasso (passività finanziarie) 16.414 - 843 316 - - 1.159 30.039 - 19.217 14.609 - - 33.826 Totale 46.453 - 20.060 14.925 - - 34.985 2.540.120 96.872 314.815 77.841 1.484.230 1.259.039 3.232.797 Totale flussi Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 210 Relazione Finanziaria Annuale 2010 La differenza tra i valori di bilancio e il totale dei flussi finanziari è da ricondursi essenzialmente al calcolo degli interessi per le durate contrattuali dei debiti. Inoltre, per le passività valutate con il metodo del costo ammortizzato la metodologia di calcolo degli interessi sopra indicati prevede l’utilizzo del tasso nominale (tassi forward riferiti a ciascuna scadenza) anziché del tasso effettivo di rendimento, usato per determinare i valori iscritti a bilancio. Rischio di mercato La Società è soggetta al rischio di mercato derivante dalla fluttuazione sia dei cambi delle valute, in quanto opera in un contesto internazionale in cui le transazioni sono condotte in diverse valute, sia dei tassi di interesse su crediti e debiti di natura finanziaria che generano interessi e, in misura minore, al rischio di variazione del prezzo di alcune materie prime.. Rischio di cambio L’esposizione al rischio di cambio della Società deriva sia dalla distribuzione geografica dei mercati in cui vende i propri prodotti, sia dall’utilizzo di fonti esterne di finanziamento in valuta. L’esposizione al rischio di cambio è determinata principalmente dall’eccedenza delle vendite della Società realizzate in dollari rispetto ai costi sostenuti nella stessa valuta, e dai finanziamenti in essere denominati in dollari. Le variazioni dei tassi di cambio possono influire sul risultato economico e sul valore del patrimonio netto. In particolare, laddove la Società sostenga costi denominati in valute diverse da quelle di denominazione dei ricavi, la variazione dei tassi di cambio può influenzare il risultato operativo della Società. Sempre in relazione alle attività commerciali, la Società può trovarsi a detenere crediti o debiti commerciali denominati in valute diverse da quella di conto. Inoltre, parte dei finanziamenti sono denominati in dollari. La variazione dei tassi di cambio può comportare la realizzazione o l’accertamento di differenze di cambio positive o negative. La Società valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di cambio e gestisce tale rischio attraverso l’utilizzo di strumenti derivati, secondo quanto stabilito nelle proprie politiche di gestione dei rischi. Nell’ambito di tali politiche l’uso di strumenti finanziari derivati è riservato alla gestione dell’esposizione alle fluttuazioni dei cambi connessi con i flussi monetari e con le poste patrimoniali attive e passive, e non sono consentite attività con intento speculativo. La Società utilizza strumenti finanziari derivati designandoli a copertura dei flussi di cassa con l’obiettivo di predeterminare il tasso di cambio, o quanto meno fissarne il limite inferiore di oscillazione, a cui le transazioni previste denominate in valuta saranno rilevate (gli strumenti utilizzati sono sostanzialmente currency options). La gestione del rischio di cambio è regolata da specifiche politiche che definiscono gli obiettivi di risk management. In particolare: è obiettivo della Società mitigare gli effetti indotti da un andamento sfavorevole dei tassi di cambio sul risultato operativo e sui flussi di cassa attesi ed espressi in valuta estera ricorrendo, ove necessario, a strumenti derivati; l’attività di copertura è realizzata sulla base di previsioni attendibili di realizzazione delle transazioni future; le percentuali di copertura del cash flow in valuta estera che risulta dal budget e dal piano pluriennale, sono definite annualmente nel rispetto della policy della Società; le posizioni identificate sono coperte attraverso l’utilizzo di strumenti lineari e opzionali, esclusivamente con finalità di copertura; al fine di garantire la coerenza tra i flussi valutari derivanti dall’attività commerciale e quelli generati dagli strumenti finanziari, la Società può ricorrere ad operazioni di roll-over ed unwinding. Sensitivity analysis I potenziali effetti derivanti da una variazione del cambio dell’Euro nei confronti del dollaro, valuta nella quale essenzialmente si rileva l’esposizione della Società al rischio di cambio, sono stati oggetto di un’analisi di sensitività condotta ipotizzando una variazione in aumento e in diminuzione Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 211 Relazione Finanziaria Annuale 2010 del tasso di cambio pari al 15%, corrispondente alla volatilità puntuale annua del parametro al 31 dicembre 2010 e ritenuta ragionevolmente possibile. Si precisa che per l’analisi sono state prese in considerazione le attività e passività espresse in dollari iscritte in bilancio al 31 dicembre 2010 ed è stata considerata anche la variazione del fair value degli strumenti finanziari di copertura del rischio di cambio. I risultati di tale analisi sono esposti, al lordo dell’effetto fiscale correlato, nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro): Effetto sul conto economico Effetto sul patrimonio netto Variazione in aumento del cambio dell’Euro nei confronti del dollaro pari al 15% 109.715 169.243 Variazione in diminuzione del cambio dell’Euro nei confronti del dollaro pari al 15% (189.448) (189.614) L’effetto sul patrimonio netto include sia l’effetto sul conto economico sia l’effetto sulla riserva da cash flow hedge per la variazione del fair value degli strumenti di copertura del rischio di cambio. Rischio di tasso di interesse La Società è esposta al rischio di tasso di interesse essenzialmente con riferimento alle passività finanziarie a tasso variabile. La variazione dei tassi di interesse potrebbe avere un impatto positivo o negativo sul risultato economico e sul patrimonio netto della Società. La Società valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse e gestisce tale rischio attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari derivati, secondo quanto stabilito nelle proprie politiche di gestione dei rischi ed in linea con quanto previsto nel contratto di finanziamento Senior Facilities Agreement. Nell’ambito di tali politiche l’uso di strumenti finanziari derivati è riservato alla gestione dell’esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse connessi con i flussi monetari e con le poste patrimoniali attive e passive, e non sono consentite attività con intento speculativo. La Società utilizza strumenti finanziari derivati designandoli a copertura dei flussi di cassa con l’obiettivo di predeterminare il tasso di interesse dei finanziamenti e debiti a tasso variabile. Gli strumenti utilizzati nel perseguimento di tale strategia sono sostanzialmente interest rate swaps. Gli obiettivi di risk management definiti per la gestione del rischio di tasso di interesse possono essere così sintetizzati: è obiettivo della Società mitigare il rischio di scostamenti negativi del risultato netto e del cash flow rispetto a quanto previsto dal budget e dal piano pluriennale a causa di avverse fluttuazioni dei tassi di interesse, assicurando un tasso fisso su parte della propria esposizione finanziaria soggetta a tasso variabile; le posizioni identificate (finanziamenti in essere o attesi, di cui è dimostrabile l’elevata attendibilità) sono coperte attraverso l’utilizzo di strumenti derivati, generalmente interest rate swap plain vanilla (anche forward starting); non è ammesso l’utilizzo di strumenti derivati per finalità speculative, ossia non volti a perseguire il predetto obiettivo. Sensitivity analysis La tabella che segue riporta i potenziali impatti a conto economico e a patrimonio netto, al lordo dell’effetto fiscale correlato, nell’ipotesi di una variazione parallela nelle curve dei tassi di riferimento per singola divisa in cui sono denominati i principali crediti e debiti finanziari (espressi in Euro e in dollari), proporzionale alla rispettiva volatilità annua osservata e ritenuta ragionevolmente possibile (importi in migliaia di Euro): Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 212 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Effetto sul conto economico Variazione in aumento del tasso Euribor (per le poste in Euro) pari a 0,50% Variazione in aumento del tasso Libor (per le poste in dollari) pari a 0,50% Variazione in diminuzione del tasso Euribor (per le poste in Euro) pari a 0,50% Variazione in diminuzione del tasso Libor (per le poste in dollari) pari a 0,50% Effetto sul patrimonio netto 87 5.622 50 3.312 (186) (3.269) (53) (3.360) L’effetto sul patrimonio netto include sia l’effetto sul conto economico sia l’effetto sulla riserva da cash flow hedge per la variazione del fair value degli strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse. Tale analisi è stata condotta separatamente sugli strumenti finanziari a tasso variabile (in relazione ai quali è stata calcolata la possibile variazione degli interessi attivi e passivi attribuibile a possibili ragionevoli variazioni nei tassi di interesse nel corso dell’esercizio – cash flow sensitivity) e su quelli a tasso fisso valutati al fair value (di cui è stato calcolato il potenziale impatto a patrimonio netto per la componente di copertura dei derivati in cash flow hedge - e a conto economico, nell’ipotesi di variazione istantanea della curva dei tassi di interesse alla data di bilancio – fair value sensitivity). Rischio di prezzo delle commodities La Società è esposta in misura limitata al rischio di prezzo di alcune materie prime, in ragione della struttura di alcuni contatti di approvvigionamento. La variazione del prezzo di alcune commodities influenzando il prezzo delle forniture future potrebbe avere un impatto positivo o negativo sul risultato economico e sul patrimonio netto della Società. La Società valuta regolarmente le caratteristiche dei contratti di fornitura e approvvigionamento delle materie prime ed eventualmente la propria esposizione al rischio di variazione del prezzo di alcune materie prime, con la finalità di gestire eventuali esposizioni al rischio individuate attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari derivati, che secondo quanto stabilito nelle proprie politiche di gestione dei rischi, non possono avere intento speculativo. Gli strumenti finanziari derivati sono designati a copertura dei flussi di cassa con l’intento di perseguire degli obiettivi di stabilità dei costi di fornitura industriale, e in particolare gli strumenti in essere al 31 dicembre 2010 sono sostanzialmente commodity swaps, con sottostante il prezzo del nickel. Con riferimento agli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2010, i potenziali impatti sul patrimonio netto, al lordo dell’effetto fiscale correlato, in conseguenza di un’immediata variazione in aumento o in diminuzione del 37% nel prezzo del nickel sarebbe pari a circa 719 migliaia di Euro. Si precisa che l’assenza di potenziali impatti a conto economico è determinata delle previsioni di manifestazione del sottostante oggetto di copertura che, in base ai contratti di approvvigionamento in essere, avverrà nei futuri esercizi, e dalla perfetta efficacia della relazione di copertura costituita. Attività di copertura La Società ha posto in essere operazioni finalizzate alla copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri derivanti da passività finanziarie iscritte in bilancio e da transazioni commerciali ritenute altamente probabili. L’analisi dei periodi attesi di manifestazione e di impatto a conto economico dei flussi futuri oggetto di tali coperture è riportata nella tabella seguente (importi espressi in migliaia di Euro o di dollari): Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 213 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Entro 6 mesi Manifestazione flussi Rischio di tasso - flussi in esborsi attesi per interessi a tasso variabile su debiti finanziari espressi in Euro - flussi in esborsi attesi per interessi a tasso variabile su debiti finanziari espressi in dollari Rischio di cambio - flussi attesi per vendite in dollari Rischio di prezzo - flussi attesi per acquisti Impatto a conto economico Rischio di tasso - oneri attesi per interessi a tasso variabile su debiti finanziari espressi in Euro - oneri attesi per interessi a tasso variabile su debiti finanziari espressi in dollari Rischio di cambio - ricavi attesi per vendite in dollari Rischio di prezzo - flussi attesi per acquisti Da 7 a 12 mesi Da 1 a 2 anni Da 3 a 5 anni Totale flussi attesi 5.434 6.280 9.227 - 20.941 1.752 2.317 6.299 - 10.368 146.000 183.000 255.500 126.000 710.500 - - - 573 573 5.434 6.280 9.227 - 20.941 1.752 2.317 6.299 - 10.368 152.500 178.500 244.500 111.000 686.500 - - - 573 573 Al 31 dicembre 2010 la Società ha in essere contratti derivati per la gestione del rischio di cambio Europen knock-in collar) per un valore nozionale totale di 711 milioni di dollari (288 milioni di dollari al 31 dicembre 2009) e contratti derivati per la gestione del rischio di tasso di interesse, comprendenti interest rate swaps per un valore nozionale di760,9 milioni di dollari per l’anno 2011 e 500 milioni di dollari per l’anno 2012, nonché 874,6 milioni di Euro per l’anno 2011 e 500 milioni di Euro per l’anno 2012 (rispettivamente 1.575,8 milioni di dollari e 1.743,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2009). Inoltre sono stati posti in essere a dicembre 2010 con scadenza giugno 2011, un interest rate basis swap per un valore nozionale di 873 milioni di Euro ed un interest rate basis swap per un valore nozionale di 762,5 milioni di dollari, la combinazione dei quali con i relativi interest rate swaps produce una diminuzione del costo relativo al tasso fisso pagato su questi ultimi. Il valore di iscrizione delle strutture per la gestione del rischio di cambio rappresenta il fair value dei contratti posti in essere a copertura dei flussi valutari in dollari attesi tra gennaio 2011 e settembre 2013. I contratti di interest rate swaps sono stati stipulati a copertura del rischio che variazioni avverse dei tassi di interesse si ripercuotano negativamente sui costi dei finanziamenti bancari. Per effetto di tali contratti la Società riceve o paga l’importo netto calcolato come differenza fra il flusso passivo a tasso fisso ed il flusso attivo a tasso variabile. In tutti i casi in cui i derivati stipulati a copertura del rischio cambio e del rischio interesse sono designati come strumenti di copertura ai fini dello IAS 39, la Società documenta in modo formale, a partire dall'inizio della copertura stessa, la relazione di copertura tra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, gli obiettivi della gestione del rischio e la strategia perseguita nell'effettuare la copertura. La Società documenta altresì la valutazione dell'efficacia dello strumento di copertura nel compensare le variazioni nei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto. L’efficacia delle operazioni di copertura è documentata sia all’inizio dell’operazione sia periodicamente (almeno a ogni data di riferimento del bilancio o delle situazioni infrannuali) ed è misurata confrontando le variazioni di fair value (o di intrinsic value nell’ipotesi di strumenti opzionali) del derivato e del sottostante, entrambe misurate alla data di bilancio in funzione dei dati consuntivi (test retrospettivo) e determinate in ipotesi di shock delle condizioni di mercato (test prospettico). Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 214 Relazione Finanziaria Annuale 2010 La tabella seguente espone il dettaglio per tipologia e anno di scadenza del valore nozionale dei contratti derivati in essere al 31 dicembre 2010 (i valori nozionali sono espressi in milioni di Euro o di dollari): • Strumenti derivati su cambi European Knock-in Collar European Knock-in Forward Compravendite a termine – Forward Totale Valore Nozionale Scadenza Valuta 2011 2011–2012 2011-20122013 Dollari USA Dollari USA 55,0 339,5 Dollari USA 316,5 711,0 2011 2011 Dollari USA Dollari USA 160,9 600,0 • Strumenti derivati su tassi di interesse Amortised I.R.S I.R.S Totale coperture 2011 760,9 I.R.S 2012 Dollari USA Totale coperture 2012 500,0 500,0 Amortised I.R.S I.R.S Totale coperture 2011 2011 2011 Euro Euro 474,6 400,0 874,6 I.R.S Totale coperture 2012 2012 Euro 500,0 500,0 2013 Dollari USA • Strumenti derivati su commodity Commodity swaps Totale coperture 2013 2,1 2,1 I valori di attività e passività relative a strumenti derivati di copertura, iscritti in bilancio al 31 dicembre 2010 e 31 dicembre 2009, sono riepilogati nella tabella seguente (importi in migliaia di Euro): Al 31/12/2010 Fair value Fair value derivati derivati su su cambi commodities Attività finanziarie non correnti Altre attività non correnti Attività finanziarie correnti Altre attività correnti 381 381 Passività finanziarie non correnti Passività finanziarie correnti - Fair value derivati su tassi Al 31/12/2009 Fair value Fair value derivati su derivati su tassi cambi 4.605 10.983 4.484 3.423 23.495 2.039 2.039 1.075 1.709 1.047 8.958 12.789 59 59 9.007 7.407 16.414 30.039 30.039 1.430 3.787 5.217 34.385 34.385 Tali attività e passività finanziarie, che rappresentano le sole iscritte in bilancio al fair value, sono classificabili, sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value, nell’ambito del secondo livello gerarchico previsto dall’IFRS 7 (valutazioni che non sono direttamente riconducibili a prezzi quotati, ma che si basano su dati osservabili direttamente o indirettamente sul mercato) in quanto riferibili a strumenti finanziari derivati over the counter. Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 215 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Gli effetti di copertura degli strumenti finanziari derivati sospesi nella riserva di cash flow hedge del patrimonio netto saranno rilevati a conto economico in modo coerente con le tempistiche di manifestazione dei flussi coperti. Se uno strumento finanziario è designato come copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa di una passività iscritta in bilancio o di un’operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato è rilevata nel patrimonio netto. L’utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevato il correlato effetto economico dell’operazione oggetto di copertura. L’utile o la perdita associati ad una copertura o a quella parte della copertura diventata inefficace sono iscritti a conto economico immediatamente. Se l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l’operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino a quel momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto economico nel momento in cui la relativa operazione si realizza. In merito agli strumenti derivati su rischio cambio, nel corso dell’esercizio 2010, è stata effettuata la chiusura di alcune posizioni precedentemente scadute che ha portato la Società a liquidare un valore pari a 2,7 milioni di dollari (2,1 milioni di Euro). Nel corso dell’esercizio 2010 la Società ha complessivamente riversato dal patrimonio netto e imputato a conto economico una quota di perdite nette precedentemente iscritte nelle riserve di cash flow hedge pari a 33,5 milioni di Euro (29 milioni di Euro nel precedente esercizio), al netto del correlato effetto fiscale teorico. Tale valore è stato rilevato nelle seguenti linee del Conto Economico (importi in migliaia di Euro): 2010 Rischio di cambio: Incremento/(riduzione) dei ricavi Proventi finanziari Oneri finanziari 2009 3.555 - 4.800 (2.741) Rischio di tasso: Proventi finanziari Oneri finanziari Totale imputato nel Conto Economico Imposte sul reddito teoriche 5.124 (54.913) (46.234) 12.715 8.861 (50.672) (39.932) 10.981 Totale (33.519) (28.951) Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 216 Relazione Finanziaria Annuale 2010 6. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE I rapporti della Società con parti correlate sono essenzialmente riferiti a transazioni con imprese controllate, collegate, a controllo congiunto, controllanti e con imprese controllate e collegate di queste ultime. Questi rapporti sono essenzialmente costituiti da operazioni di tipo commerciale e finanziario, svolte nell’ambito delle attività ordinarie di gestione e concluse a normali condizioni di mercato. In particolare, si riferiscono a forniture di beni e servizi, tra cui prestazioni nel campo amministrativo, informatico, di gestione personale, di assistenza e consulenza e relativi crediti e debiti a fine esercizio e a operazioni di finanziamento e di gestione di tesoreria e relativi oneri e proventi. Il prospetto che segue espone i saldi economici e patrimoniali relativi all’esercizio 2010 nei confronti della controllante diretta e, cumulativamente, con le imprese controllate e collegate dalla Società (importi in migliaia di Euro): Imprese controllate e collegate Imprese controllanti: BCV Investments S.C.A. Rimanenze: - Anticipi a fornitori Crediti commerciali Attività finanziarie non correnti Attività finanziarie correnti Altre attività correnti Anticipi per lavori in corso su ordinazione (al lordo dei lavori in corso su ordinazione) Debiti commerciali Passività finanziarie non correnti Passività finanziarie correnti Quota corrente dei debiti finanziari correnti Altre passività correnti 9.539 96.380 27.505 61 62 - 1.248.459 48.847 500.424 96.872 25.804 6.378 121.864 - Ricavi Altri ricavi operativi Consumi di materie prime Costi per servizi Altri costi operativi Proventi finanziari Oneri finanziari Altri proventi da partecipazioni 1.165.514 4.786 80.831 101.435 198 343 40.817 8.500 6.249 - Inoltre, nell’esercizio 2010, con riferimento a transazioni avvenute con società partecipanti nella controllante diretta, si segnalano: - rapporti con alcune società appartenenti al Gruppo Finmeccanica consistenti in taluni rapporti commerciali, rientranti nell’ambito delle attività ordinarie di gestione concluse a normali condizioni di mercato, e con Finmeccanica S.p.A. per alcuni servizi di assistenza e consulenza. - rapporti con Cinven Limited e società da questa controllate, per alcuni servizi di consulenza e assistenza. Le retribuzioni spettanti all’alta direzione e ai dipendenti qualificati (key management) sono in linea con le normali condizioni di mercato praticate con riguardo al trattamento retributivo di personale di analogo inquadramento. Ai dipendenti vengono riconosciute forme di incentivazione legate al raggiungimento di risultati aziendali e personali, nonché riconoscimenti retributivi associati al raggiungimento di determinati risultati di anzianità aziendale. Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 217 Relazione Finanziaria Annuale 2010 7. INFORMAZIONI PER AREA GEOGRAFICA Di seguito viene riportata la ripartizione dei crediti e debiti per area geografica: Italia Europa altri paesi Nord America Altri paesi Totale ATTIVITA' Attività finanziarie non correnti 2.150 6.705 - - 8.855 31.897 11.529 7 120 43.553 Crediti commerciali 50.588 74.352 96.701 11.008 232.649 Attività finanziarie correnti 27.651 4.484 - - 32.135 2.727 784 - - 3.511 22.146 6.871 - 28 29.045 Passività finanziarie non correnti 937.806 631.294 26.511 Passività per imposte differite 229.015 - - - Altre passività non correnti 358.409 16.151 131.831 - 506.391 39.658 70.841 23.819 - 134.318 40.059 108.012 25.805 54.818 12.797 27.502 25.679 78.661 216.011 5.229 8.328 517.637 - - - 522.866 8.328 79.352 23.604 33.725 3.461 140.142 Altre attività non correnti Attività per imposte correnti Altre attività correnti PASSIVITA' Passività finanziarie correnti Quota corrente dei debiti finanziari non correnti Debiti commerciali Anticipi per lavori in corso su ordinazione Passività per imposte correnti Altre passività correnti - 1.595.611 229.015 7. FATTI DI RILIEVO INTEVENUTI DOPO LA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO Perseguendo l’obiettivo strategico di espandersi nei mercati esteri ad alto potenziale, nel gennaio 2011 Avio ha annunciato la formazione di una joint venture, con le società cinesi AVIC Dongan e AVICOPTER, entrambe controllate del gruppo AVIC. La nuova società, con partecipazione Avio del 50%, è finalizzata allo sviluppo e alla produzione di trasmissioni di potenza per motori aeronautici civili per il mercato cinese e prevede investimenti complessivi superiori a 150 milioni di Euro. La piena operatività sarà raggiunta nel 2012. Nel mese di marzo 2011 è stata formalizzata la costituzione della nuova società. Nell’ambito dei futuri programmi aeronautici, in febbraio 2011 la Società ha annunciato la firma di un accordo di fornitura (“Long Term Supply Agreement”) con Pratt & Whitney per il Pure Power PW1500G, il motore destinato al nuovo velivolo regionale Bombardier CSeries. Il contratto ha per oggetto il Fan Drive Gear System, la trasmissione comando accessori e una delle strutture statiche principali del motore, il Mid Turbine Frame. La Società parteciperà inoltre al network di manutenzione del motore. I primi prototipi, realizzati negli stabilimenti di Rivalta di Torino e Pomigliano d’Arco (Na), verranno consegnati a novembre 2011. Il 17 febbraio 2011, la Divisione Spazio ha celebrato il traguardo dei primi 200 lanci del vettore Ariane, a ulteriore conferma del successo tecnico, industriale e commerciale del programma europeo che fino ad ora ha portato in orbita oltre il 60% dei satelliti commerciali in servizio al mondo. Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 218 Relazione Finanziaria Annuale 2010 8. INFORMAZIONI RICHIESTE DALL’ART. 2427, COMMA 16 BIS, DEL CODICE CIVILE Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 2427, comma 16 bis, del Codice Civile, evidenzia i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2010 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa società di revisione e da entità appartenenti alla sua rete (importi in migliaia di Euro). Soggetto che ha erogato il servizio Tipologia di servizi Corrispettivi di competenza dell'esercizio 2010 Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. 150 Servizi di attestazione Deloitte & Touche S.p.A. 55 Altri servizi di attestazione Deloitte & Touche S.p.A. 25 Totale 230 * * * 30 marzo 2011 per IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Il Presidente Alan Bowkett Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 219 Relazione Finanziaria Annuale 2010 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE AL SOCIO UNICO DI AVIO S.P.A. AI SENSI DELL’ART. 2429 COD. CIV. Al Socio unico di AVIO S.p.A. Nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010 abbiamo svolto l’attività di controllo di cui all’art. 2403, 1° comma, Cod. Civ. tenuto anche conto delle norme di comportamento raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, di cui diamo atto con la presente Relazione. In particolare, abbiamo vigilato sull'osservanza della legge e dello statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, senza che siano emersi rilievi o osservazioni da segnalare. La Vostra Società ha esercitato, in via volontaria, la facoltà di adottare i principi contabili internazionali ("IFRS") emessi dall’International Accounting Standards Board ("IASB"), ai sensi D.Lgs 28 febbraio 2005, n. 38 sia per il bilancio di esercizio che per il bilancio consolidato. Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2010 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione tenutasi il 30 marzo 2011. Abbiamo partecipato all’Assemblea del Socio ed alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, svoltesi nel rispetto delle norme statutarie e legislative che ne disciplinano il funzionamento, constatando che le relative deliberazioni appaiono conformi alla legge ed allo statuto sociale e non sono manifestamente imprudenti, azzardate o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale. Abbiamo ottenuto dagli Amministratori, con la periodicità prevista dall’art. 2381, comma 5, Cod. Civ., informazioni sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggiore rilievo, per le loro dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla Società e dalle sue controllate. Abbiamo effettuato incontri con i Responsabili della società di revisione, Deloitte & Touche S.p.A., finalizzati allo scambio di dati ed informazioni per l’espletamento dei rispettivi compiti. Nel corso di tali incontri non sono emersi dati ed informazioni rilevanti che debbano essere evidenziati nella presente Relazione. Abbiamo acquisito conoscenza e vigilato sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo e dei controlli interni. Il Collegio ha inoltre monitorato l’attività di auditing condivisa dal Comitato per il Controllo Interno e affidata all’Internal Audit aziendale. Il Collegio ha periodicamente verificato l’avanzamento del piano di auditing nonché le ricadute dei diversi interventi. Sulla base degli accertamenti svolti, anche tramite scambio di informazioni con i Responsabili delle funzioni aziendali e con il Comitato di Controllo Interno, l’assetto organizzativo ci è apparso adeguato ed affidabile per il soddisfacimento delle esigenze gestionali della Società. Non sono pervenute denunce ex art. 2408 Cod. Civ. Abbiamo verificato l’adeguatezza dell’assetto amministrativo e contabile, in particolare sotto il profilo della sua affidabilità a rappresentare correttamente i fatti di gestione. Sulla base degli accertamenti svolti, anche mediante l’ottenimento di informazioni dalla funzione di controllo interno e dalla società di revisione nonché l’esame dei documenti aziendali, il sistema amministrativo e contabile ci è apparso adeguato ed affidabile per il soddisfacimento delle esigenze gestionali della Società. Le funzioni di revisione legale ai sensi del D.Lgs 27 gennaio 2010, n. 39 sono affidate alla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. Tenuto conto di tale circostanza abbiamo esaminato il Bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010, del quale Vi riferiamo innanzitutto di aver accertato la conformità alle disposizioni di legge sotto il profilo generale della formazione e struttura. A tale riguardo, non abbiamo osservazioni particolari da riferire. Abbiamo verificato l’osservanza delle norme di legge inerenti la predisposizione della Relazione sulla gestione a corredo del bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato redatta dagli Amministratori che, per quanto a nostra conoscenza, illustra esaurientemente e con chiarezza la situazione della Società e del Gruppo, le caratteristiche di andamento della gestione durante il Relazione del Collegio Sindacale sul Bilancio di Esercizio 220 Relazione Finanziaria Annuale 2010 corso dell’esercizio 2010 e la sua prevedibile evoluzione, nonché, ai sensi dell’art. 2428 Cod. Civ., i principali rischi e incertezze cui la Società e il Gruppo sono esposti. Abbiamo verificato la rispondenza del bilancio ai fatti ed alle informazioni di cui abbiamo conoscenza a seguito dell’espletamento dei nostri doveri e non abbiamo osservazioni al riguardo. A compendio della nostra attività di vigilanza svolta nel trascorso esercizio, e tenuto conto che le Relazioni della società di revisione sia sul bilancio d’esercizio, sia sul bilancio consolidato, sono state emesse in data odierna senza rilievi, attestiamo il nostro accordo con la proposta formulata dagli Amministratori sia in ordine all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2010 sia in ordine alla destinazione della perdita di esercizio. Rivalta di Torino, 14 aprile 2011 IL COLLEGIO SINDACALE Raoul F. Vitulo Maurizio Salom Salvatore Catalano Relazione del Collegio Sindacale sul Bilancio di Esercizio 221 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Relazione della Società di Revisione sul Bilancio di Esercizio 222 Relazione Finanziaria Annuale 2010 Relazione della Società di Revisione sul Bilancio di Esercizio 223 Relazione Finanziaria Annuale 2010 CONTATTI Avio S.p.a. a socio unico Capitale sociale € 40.000.000, interamente versato Iscrizione al Registro delle Imprese di Torino n. 05515080967 Repertorio economico e amministrativo (R.E.A.) di Torino n. 1057205 Codice Fiscale e Partita IVA 05515080967 Sede Legale Strada del Drosso, 145 – 10135 Torino – Italia Direzione Generale, Sede Amministrativa Via I Maggio, 99 – 10040 Rivalta di Torino (To) – Italia Tel: +39 011 0082111 Comunicazione e Investor Relations Via I Maggio, 99 – 10040 Rivalta di Torino (To) – Italia Tel: +39 011 0084171 Fax: +39 011 0084163 E-mail: [email protected] | [email protected] Rapporti istituzionali Via Barberini, 86 – 00187 Roma – Italia Tel: +39 06 80311520 Fax: +39 06 80311530 Sito istituzionale www.aviogroup.com Contatti 224