AVIO S.p.A. a socio unico
Sede in Torino, Strada del Drosso 145
Capitale sociale versato Euro 40.000.000
Registro delle Imprese - Ufficio di Torino n. 05515080967
RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE
2010
Relazione Finanziaria Annuale 2010
INDICE
HIGHLIGHTS
4
LETTERA AGLI AZIONISTI
5
RELAZIONE SULLA GESTIONE
6
Il Gruppo Avio
7
Profilo
8
Organi sociali
9
Storia
10
Aree di business
11
Presenza geografica
12
Strategia
13
Azionariato
15
L'esercizio 2010
16
Principali eventi
17
Andamento del mercato e delle attività
19
Motori Aeronautici
19
Spazio
26
Revisioni Civili
28
Analisi dei risultati economici e della situazione
finanziaria e patrimoniale del Gruppo
29
Ricerca, innovazione e ambiente
34
Risorse umane
38
Comunicazione e responsabilità sociale
40
Principali rischi e incertezze a cui il Gruppo è esposto
42
Outlook
44
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio
44
Evoluzione prevedibile della gestione
44
Situazione economico-finanziaria di AVIO S.p.A.
45
Rapporti con imprese controllate, collegate, controllanti
e imprese sottoposte al controllo di queste ultime
Altre informazioni
48
49
Sistema di controllo interno, disciplina della responsabilità amministrativa
delle società (D.Lgs. 231/2001), preposto al controllo interno
Indice
49
Disciplina della protezione dei dati personali (D.Lgs. 196/2003)
49
Proposta di rinvio a nuovo della perdita di esercizio di AVIO S.p.A.
49
2
Relazione Finanziaria Annuale 2010
BILANCIO CONSOLIDATO
Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata
51
Conto Economico Consolidato
53
Conto Economico Complessivo Consolidato
54
Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato
55
Rendiconto Finanziario Consolidato
56
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
58
Informazioni generali
58
Principi contabili significativi
58
Composizione, commento e variazioni delle
principali voci e altre informazioni
81
Informativa per settore di attività e per area geografica
120
Impegni e rischi
122
Informativa sugli strumenti finanziarie e politiche di gestione rischi
126
Operazioni con parti correlate
135
Fatti di rilievo intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio
137
Elenco delle società del Gruppo al 31 dicembre 2010
138
Informazioni richieste dall’art. 2427, comma 16 bis, del Codice Civile
139
Relazione della Società di Revisione
BILANCIO DI ESERCIZIO
140
142
Situazione Patrimoniale-Finanziaria
143
Conto Economico
145
Conto Economico Complessivo
146
Variazioni del Patrimonio Netto
147
Rendiconto Finanziario
148
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
150
Informazioni generali
150
Principi contabili significativi
150
Composizione, commento e variazioni
delle principali voci e altre informazioni
168
Impegni e rischi
205
Informativa sugli strumenti finanziarie e politiche di gestione rischi
208
Operazioni con parti correlate
217
Informazioni per area geografica
218
Fatti di rilievo intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio
218
Informazioni richieste dall’art. 2427, comma 16 bis, del Codice Civile
219
Relazione del Collegio Sindacale
220
Relazione della Società di Revisione
222
CONTATTI
Indice
50
224
3
Relazione Finanziaria Annuale 2010
HIGHLIGHTS
Ricavi
1.753,0 milioni di Euro (+3,0% rispetto al 2009)
Divisione Motori Aeronautici (AeroEngine):
Divisione Spazio:
Divisione Revisioni Civili (AvioService):
1.422,1 milioni di Euro (+3,5% rispetto al 2009)
285,7 milioni di Euro (-1,6% rispetto al 2009)
45,2 milioni di Euro (+18,6% rispetto al 2009)
Ricavi per area geografica
Italia:
140,8 milioni di Euro (-8,6% rispetto al 2009), pari all’8,0% dei ricavi
Europa (Italia esclusa):
730,3 milioni di Euro (+3,5% rispetto al 2009), pari al 41,7% dei ricavi
Nord America:
853,4 milioni di Euro (+4,8% rispetto al 2009), pari al 48,7% dei ricavi
Resto del Mondo:
28,5 milioni di Euro (+3,3% rispetto al 2009), pari all’1,6% dei ricavi
Ebitda adjusted(1)
339,1 milioni di Euro (+9,2% rispetto al 2009)
Portafoglio ordini
6.002 milioni di Euro (+0,6% rispetto al 2009)
Ricerca & Sviluppo
123,0 milioni di Euro, pari al 7,0% dei ricavi
Dipendenti:
5.032 al 31 dicembre 2010, +127 unità rispetto al 31 dicembre 2009
1
L’EBITDA adjusted è considerato un indicatore altamente rappresentativo per la misurazione dei risultati
economici del Gruppo in quanto, oltre a non considerare gli effetti di variazioni della tassazione, degli
ammontari e tipologie delle fonti di finanziamento del capitale investito e delle politiche di ammortamento (voci
non comprese nell’EBITDA), esclude anche quei fattori di carattere non ricorrente o inusuale, in modo da
normalizzare nel tempo l’andamento dei risultati medesimi.
Highlights
4
Relazione Finanziaria Annuale 2010
LETTERA AGLI AZIONISTI
Gentili Signori Azionisti,
L’anno appena trascorso ha registrato evidenti segnali di ripresa, con l’economia mondiale
finalmente tornata a crescere dopo una crisi aspra quanto improvvisa che ne ha scosso
profondamente le fondamenta, in particolare nei Paesi occidentali.
Il settore aeronautico civile non è stato risparmiato da tale crisi negli ultimi due anni, venendo
colpito dalla forte riduzione dei volumi nei traffici e dalle importanti perdite sostenute dalle
compagnie aeree, che hanno portato ad una significativa riduzione negli ordini di velivoli. Anche il
comparto militare ha sofferto a causa dell’aggravarsi dei disavanzi pubblici, all’origine dei dolorosi
interventi di contenimento delle spese per la difesa decisi dai governi. Il comparto spaziale, d’altro
canto, ha subito un rallentamento meno marcato in virtù della sua natura anticiclica, ma ha
comunque risentito della difficile congiuntura.
Alla luce della ripresa in atto a partire dallo scorso anno, possiamo tuttavia affermare che la crisi ha
soltanto lambito i risultati di Avio, sia in virtù della diversificazione dei mercati in cui opera il
Gruppo sia grazie alla natura di lungo termine delle sue attività, che gli hanno permesso di
affrontare la perdurante instabilità a livello macroeconomico e il contesto di mercato sempre più
competitivo senza compromettere redditività, stabilità e prospettive.
Il 2010 si è dunque chiuso con risultati lusinghieri: a fronte di ricavi rimasti sostanzialmente stabili
se calcolato a cambi costanti, la redditività è migliorata significativamente, facendo registrare un
Ebitda adjusted superiore al 19% dei ricavi e tale da collocarci a livelli di rilievo nel settore
aerospaziale mondiale.
Il merito di tali risultati va senza dubbio ricercato nella strategia perseguita nel corso degli ultimi
anni e nell’encomiabile lavoro svolto dal nostro amministratore delegato Orazio Ragni,
prematuramente scomparso in ottobre, al quale ancora una volta vanno il nostro commosso ricordo
e i nostri ringraziamenti.
L’approccio seguito ci ha consentito di coniugare rigore e sviluppo, facendo fronte alla crisi con
prontezza e perseverando sulla strada della crescita. Vanno letti in quest’ottica l’incremento della
partecipazione in programmi già in portafoglio, come testimoniato dagli accordi sottoscritti nel
corso del 2010 con General Electric per il motore GE90 e con Pratt & Whitney Canada per il PW150,
piuttosto che gli sforzi volti ad accedere a nuovi e promettenti mercati, primo fra tutti quello
cinese.
Degna di assoluto rilievo è stata anche la capacità di Avio di generare importanti flussi di cassa,
che hanno permesso di rimborsare anticipatamente debiti bancari per oltre 100 milioni di Euro a
cambi costanti, migliorando per il quarto anno consecutivo il profilo finanziario e la solidità del
Gruppo.
Non dobbiamo però illuderci: davanti a noi c’è un altro anno ricco di complessità, sfide da
affrontare e opportunità da cogliere.
Selezionare il nuovo amministratore delegato da una lista di candidati promettenti ed altamente
qualificati; collaborare con il nostro partner General Electric affinché i lanci commerciali dei Boeing
787 Dreamliner e 747-8 siano un successo; spedire nello spazio il primo Vega dopo oltre un
decennio di sviluppo e progettazione; affinare l’applicazione di tecnologie aeroderivate nel settore
energetico e industriale; sviluppare nuove soluzioni per l’automazione e il controllo dei motori;
espanderci ulteriormente a livello internazionale. Sono solo alcuni degli obiettivi che ci poniamo,
orientati come sempre alla creazione di valore per tutti gli stakeholder.
In quest’ottica, Avio proseguirà anche nel 2011 il proprio cammino di crescita, coerentemente con
l’impegno a rafforzare ancor più la propria leadership e la propria capacità di competere e innovare.
Alan Bowkett
Presidente
AVIO S.p.A.
Lettera agli Azionisti
5
Relazione Finanziaria Annuale 2010
RELAZIONE SULLA GESTIONE
Relazione sulla gestione
6
Relazione Finanziaria Annuale 2010
IL GRUPPO AVIO
Relazione sulla gestione
7
Relazione Finanziaria Annuale 2010
PROFILO
Il Gruppo Avio (nel seguito della presente Relazione sulla Gestione indicato come “Avio” o il
“Gruppo”) è un primario operatore internazionale leader nel settore aeronautico e della propulsione
spaziale, facente capo ad AVIO S.p.A. (di seguito “AVIO” o la “Società”) e la cui origine risale al
1908. Presente in 4 continenti con sedi commerciali e di rappresentanza e 9 insediamenti
produttivi, il Gruppo ha sede a Torino e conta oltre 5.000 dipendenti, di cui circa 4.500 in Italia.
Nel corso di oltre un secolo di storia, Avio ha sviluppato un ruolo di primo piano come
sottosistemista e componentista, partecipando ai maggiori programmi aeronautici internazionali, in
collaborazione con i principali motoristi mondiali, tra cui General Electric, Pratt & Whitney, RollsRoyce e Safran, che ne rappresentano anche alcuni tra i maggiori clienti. Altrettanto forti e
consolidati sono i rapporti con le Forze Armate italiane (Aeronautica, Marina ed Esercito), la Marina
statunitense e, attraverso i consorzi ai quali il Gruppo partecipa, le Forze Armate di Regno Unito,
Germania, Spagna, Austria, Arabia Saudita e Brasile. Inoltre, in ambito spaziale, Avio collabora con
l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
Il Gruppo è leader in alcune aree di attività - in particolare nella progettazione e produzione di
trasmissioni comando accessori e trasmissioni di potenza, di turbine di bassa pressione e nello
sviluppo di sistemi di propulsione spaziale a solido - ed è presente in tutte le fasi del ciclo di vita
del prodotto: dalla ricerca e sviluppo alla progettazione, alla produzione e montaggio, fino
all'assistenza tecnica e revisione.
Avio opera principalmente nei seguenti settori di attività:
- componenti e moduli per motori aeronautici civili
- componenti e moduli per motori aeronautici militari
- servizi di manutenzione, riparazione e revisione (Maintenance, Repair and Overhaul, MRO) di
motori e componenti per applicazioni civili e militari
- sistemi di propulsione navale
- componenti e moduli per turbine aeroderivate, destinate ad applicazioni industriali e alla
produzione di energia
- sistemi di propulsione a propellente solido e liquido per vettori spaziali e missili tattici, ivi
compresa l’attività di integrazione del lanciatore Vega
- elettronica, sistemi di controllo ed automazione e sistemi elettrici
Il contenuto fortemente tecnologico delle attività svolte, porta Avio a investire risorse considerevoli
in attività di ricerca e sviluppo, sia in proprio sia attraverso una rete di laboratori all’interno di
campus universitari italiani e collaborazioni con 24 università e centri di ricerca tra i più importanti
a livello nazionale e internazionale.
Con ricavi 2010 superiori a 1,7 miliardi di Euro e una redditività operativa del 19,3%(2), il Gruppo
si colloca in una posizione di vertice dell’industria aerospaziale italiana, alla cui competitività
contribuisce in maniera sostanziale esportando oltre il 90% della propria produzione.
In parallelo alla partecipazione ai maggiori programmi aeronautici attuali e prospettici, sia in
qualità di partner che di fornitore, Avio è attualmente impegnata in un processo di
internazionalizzazione nei mercati a rapida espansione quali Cina, India e Brasile, allo scopo di
intercettare le evoluzioni future della domanda e stringere nuovi rapporti di collaborazione che ne
rafforzino nel lungo termine il vantaggio competitivo.
2
Determinata come EBITDA Adjusted, considerato un indicatore altamente rappresentativo per la misurazione
dei risultati economici del Gruppo in quanto, oltre a non considerare gli effetti di variazioni della tassazione,
degli ammontari e tipologie delle fonti di finanziamento del capitale investito e delle politiche di ammortamento
(voci non comprese nell’EBITDA), esclude anche quei fattori di carattere non ricorrente o inusuale, in modo da
normalizzare nel tempo l’andamento dei risultati medesimi.
Relazione sulla gestione
8
Relazione Finanziaria Annuale 2010
ORGANI SOCIALI
Consiglio di Amministrazione
Alan Bowkett
Presidente
Sandro Ferracuti
Vice Presidente
James Barrett
Amministratore
Giorgio Brazzelli
Amministratore
Andrea Ferrante
Amministratore
Roberto Italia
Amministratore
Simon Rowlands
Amministratore
Giuseppe Viriglio
Amministratore
Collegio Sindacale
Raoul Vitulo
Presidente
Maurizio Salom
Sindaco effettivo
Salvatore Catalano
Sindaco effettivo
Federico Bonaiuto
Sindaco supplente
Antonio Cattaneo
Sindaco supplente
Società di revisione
Deloitte & Touche S.p.A.
Relazione sulla gestione
9
Relazione Finanziaria Annuale 2010
STORIA
1908
Con lo sviluppo e la produzione del primo propulsore - l’SA 8/75 - derivato da un motore per auto
da competizione, Fiat debutta nel settore aeronautico
1915
A partire dalla Prima Guerra Mondiale, vengono progettati e prodotti velivoli completi
1972
Il Gruppo cede l’attività velivolistica ad Aeritalia (Finmeccanica) focalizzandosi sulla realizzazione di
motori aeronautici
1976
La Società viene formalmente costituita: conta 3.700 dipendenti e impianti a Torino e Brindisi
1986
Viene incorporata Fiat Turbomeccanica Turbogas (TTG), attiva nel settore energetico
1994
Il Gruppo entra nel settore della propulsione spaziale, acquisendo la BPD Difesa e Spazio di
Colleferro (Roma)
1996
La Società acquista Alfa Romeo Avio di Pomigliano d’Arco (Na) da Finmeccanica, aumentando la
propria massa critica e facendo il proprio ingresso nel segmento delle revisioni civili
2000
In collaborazione con l’ASI, che ne detiene il 30%, viene costituita ELV S.p.A., capo-commessa per
il lanciatore europeo Vega
2001
Le attività di generazione elettrica vengono cedute al Gruppo Siemens.
Con la creazione di Avio Polska inizia il processo di internazionalizzazione del Gruppo
2003
Uscendo dal Gruppo Fiat, la Società diventa un attore indipendente e assume l’attuale
denominazione, Avio
2005
In seguito all’acquisizione delle attività di Philips Aerospace, nasce DutchAero
2010
Avio punta sui mercati emergenti e crea una prima joint venture in Cina
Relazione sulla gestione
10
Relazione Finanziaria Annuale 2010
AREE DI BUSINESS
Motori Aeronautici (AeroEngine)
Civile
Prodotti e servizi: componenti e moduli per motori commerciali, in particolare scatole comando
accessori, trasmissioni di potenza, turbine di bassa pressione, sistemi di combustione.
Principali programmi: GE 90, GEnx, Trent 900, SaM146
Principali clienti: General Electric, Rolls-Royce, Pratt & Whitney
Principali siti: Rivalta di Torino (To), Pomigliano d’Arco (Na), Brindisi, Bielsko Biala (Polonia)
Militare
Prodotti e servizi: motori aeronautici militari, componenti e moduli per motori aeronautici militari,
in particolare scatole comando accessori, trasmissioni di potenza, turbine di bassa pressione,
sistemi di combustione; trasmissioni di potenza per elicotteri; sistemi di propulsione navale; servizi
di MRO per motori aeronautici militari e componenti
Principali programmi: EJ200, TP400, T700, RB199, CT7-8, LM2500+G4
Principali clienti: Forze Armate europee ed americane
Siti: Brindisi, Woensdrecht (Paesi Bassi)
Energia e Industria
Prodotti e servizi: componenti e moduli per turbine aeroderivate destinate ad applicazioni
industriali e alla produzione di energia
Principali programmi: LM2500, LM6000, LMS100
Principale cliente: General Electric
Siti: Rivalta di Torino (To), Brindisi (MRO - Maintenance Repair and Overhaul)
Altre attività:
Prodotti e servizi: elettronica, sistemi di controllo ed automazione, sistemi elettrici, additive
manufacturing, fusioni in alluminio e magnesio, altri componenti aeronautici
Spazio
Prodotti e servizi: sistemi di propulsione a combustibile solido e liquido per lanciatori, sistemi di
propulsione per missili tattici, sviluppo e integrazione di veicoli di lancio leggeri
Principali programmi: Ariane 5, Vega, Aster
Principali clienti: EADS, ESA, MBDA
Siti: Colleferro (Roma), Rivalta di Torino (To), Kourou (Guyana Francese)
Revisioni Civili (AvioService)
Prodotti e servizi: MRO per motori commerciali e CRO (Components Repair and Overhaul) per
moduli e componenti per i quali Avio ha la responsabilità di progetto
Principali programmi: famiglia di motori Pratt & Whitney Canada PW100 (attività di MRO)
Principali clienti: principali motoristi e compagnie aeree internazionali
Sito: Pomigliano d’Arco (Na)
Relazione sulla gestione
11
Relazione Finanziaria Annuale 2010
PRESENZA GEOGRAFICA
ITALIA
(I) (II)
(II)
(II)
(III)
(II)
(II)
(II)
(II)
(IV)
(V)
Rivalta di Torino (To), moduli e componenti per motori aeronautici, turbopompe a
ossigeno liquido
Borgaretto di Beinasco (To), fusioni di alluminio e magnesio
Campiglione Fenile (To), fusioni di alluminio
Torino
San Pietro Mosezzo (No), componenti avanzati attraverso l'additive manufacturing
Colleferro (Roma), propulsione spaziale solida
Pomigliano d'Arco (Na), combustori e componenti strutturali, pale statiche e rotanti
per turbine, revisioni civili
Brindisi, assemblaggio motori militari, revisioni militari, propulsione navale
Roma
Capua (Ce) - CIRA, Centro Italiano Ricerche Aerospaziali
EUROPA
(II)
(III)
(II)
(II)
(IV)
(V)
(V)
(V)
Bielsko Biala – Polonia, pale per turbine di motori aeronautici
Varsavia – Polonia, Laboratorium Polonia Aero
Eindhoven - Paesi Bassi, componenti statici e rotanti per compressori, componenti
da lastre di metallo
Woensdrecht - Paesi Bassi, revisioni militari
Bruxelles - Belgio
Suresnes – Francia, Europropulsion S.A.
Evry-Courcouronnes – Francia, Arianespace S.A.
Hallbergmoos – Germania, Eurojet Turbo GmbH - Turbo-Union Ltd.
RESTO DEL MONDO
(II)
(II)
(II)
(II)
(II)
Kourou - Guyana francese, assemblaggio e caricamento dei booster a propellente
solido
Englewood Cliffs – New Jersey (U.S.A.), acquisto e vendita moduli per motori
aeronautici civili
Rio de Janeiro - Brasile
Pechino - Cina
New Delhi - India
Legenda
(I)
Direzione generale
(II)
Sede o insediamento produttivo
(III)
Laboratorio di ricerca
(IV)
Ufficio di rappresentanza
(V)
Società partecipate
Relazione sulla gestione
12
Relazione Finanziaria Annuale 2010
STRATEGIA
Il settore aerospaziale si evolve a un ritmo sostenuto e si caratterizza per una notevole ampiezza e
complessità, anche a causa di una sempre crescente globalizzazione e di dinamiche
macroeconomiche molto più veloci di un tempo.
A partire dal 2008, il mondo occidentale ha conosciuto una crisi senza precedenti che si è tradotta
in una stagnazione del mercato aerospaziale da cui solo nel 2010 si è iniziato ad osservare un
miglioramento. Al contrario, i paesi emergenti hanno continuato a crescere in modo sostenuto,
arrivando a ricoprire un ruolo di primo piano nel definire la domanda del comparto.
Il trend delle economie emergenti, specialmente dei Paesi dell’area BRIC (Brasile, Russia, India e
Cina), non si è peraltro limitato a trainare la domanda di prodotti industriali correlata ai servizi di
trasporto aereo, ma ha anche espresso il generale interesse dei governi di dette economie nel
dotarsi di centri di ricerca e di basi industriali locali che, nel tempo, possano permettere loro di
acquisire le capacità ed il know-how sufficienti a realizzare autonomamente i propulsori.
Alla luce di questo contesto macroeconomico, le iniziative internazionali assumono un ruolo
fondamentale e strategico per poter cogliere le opportunità di business tuttora esistenti: sviluppare
nuove tecnologie non è più sufficiente, occorre anche raggiungere un grado di
internazionalizzazione che garantisca la completa e autonoma sussistenza delle capacità industriali,
rafforzando così il vantaggio competitivo.
Ogni iniziativa è comunque soggetta a rischi, pertanto necessita di un‘organizzazione adeguata e di
una gestione attenta e lungimirante, in particolar modo dei diritti di proprietà intellettuale,
coinvolgendo tutte le aree funzionali dell’azienda e stimolando una stretta quanto indispensabile
collaborazione fra le divisioni e funzioni aziendali.
Avio, in coerenza e piena comprensione di questa linea evolutiva, persegue gli obiettivi di
internazionalizzazione e sviluppo competitivo seguendo alcune chiare linee strategiche:
- Investire in nuove tecnologie distintive
Avio è convinta che lo sviluppo tecnologico
necessario sia per mantenere nel tempo e con
garantire sopravvivenza e redditività nel lungo
investendo risorse cospicue nell’innovazione di
propria leadership nei mercati globali.
sia un imprescindibile fattore di competitività,
successo le relazioni con clienti e partner, sia per
periodo. L’azienda continua dunque a progredire,
progetto e di processo, al fine di incrementare la
- Scegliere i programmi con oculatezza
La forte ed aggressiva competizione nel settore aeronautico ha portato Avio ad adottare una
politica di investimento mirata e selettiva, con l’obiettivo di gestire con eccellenza i contratti in
essere e di selezionare con grande attenzione nuovi contratti e nuove commesse.
- Ricercare nuove partnership e alleanze strategiche
In un settore caratterizzato da forti barriere all’ingresso e che richiede notevoli investimenti, le
cooperazioni tra imprese apportano un significativo valore aggiunto, sia per l’accesso al know-how
che per lo sviluppo di tecnologie innovative.
- Sviluppare la presenza internazionale
Con il rafforzamento della struttura di Sviluppo Business Centrale, Avio ha scelto di investire con
forza nella crescita internazionale. Il Gruppo ha così avviato un‘intensa attività di sviluppo
all’estero, creando nel 2010 due nuove filiali in Cina e in India e sottoscrivendo partnership ed
accordi di joint venture con i maggiori player cinesi nel segmento dei combustori e delle scatole di
trasmissione di potenza. Ulteriori importanti iniziative, inoltre, sono allo studio in Brasile, in Russia
e in India.
- Assumere un ruolo primario nel settore dei lanciatori spaziali in qualità di integratore di
sistemi
Grazie al programma Vega di cui Avio è prime contractor attraverso la controllata ELV S.p.A., il
Gruppo è divenuto sistemista spaziale. Detenere il controllo delle nuove tecnologie per la
propulsione e per la gestione di un sistema di lancio che garantisca all’Europa un accesso allo
Relazione sulla gestione
13
Relazione Finanziaria Annuale 2010
spazio autonomo per satelliti in orbita bassa, attribuisce ad Avio un ruolo di significativo rilievo nel
contesto spaziale europeo e mondiale.
- Focalizzare sforzi ed investimenti sul continous improvement
Avio ha sviluppato un livello tecnologico tale da essere internazionalmente riconosciuta come
“Centre of Excellence”, caratteristica che l’ha resa un partner preferenziale dei maggiori attori del
mercato propulsivo aerospaziale e che ne ha rafforzato il ruolo di “International Champion”. Come
tale, Avio deve continuare a essere inequivocabilmente riconosciuta come azienda di riferimento,
rimanendo in grado di influenzare scelte specifiche di prodotto e tecnologia e di cogliere le diverse
opportunità nel mercato.
- Proseguire l’implementazione e lo sviluppo del concetto di lean thinking
Avio garantisce elevati standard di qualità e servizio ai propri clienti anche grazie
all’implementazione e miglioramento della lean-manufacturing, nonché alla gestione efficace ed
ottimizzata della supply chain. Quest’ultima viene continuamente monitorata ed ottimizzata
attraverso un nuovo modo di concepire l’intero flusso di creazione del valore, concentrando gli
sforzi sulla riduzione dei tempi, dei costi e degli sprechi, e raggiungendo importanti livelli di
soddisfazione del cliente.
- Puntare sull’eccellenza del capitale umano
Il processo di globalizzazione in atto e l’importanza che il Gruppo ripone nelle proprie risorse
umane comportano un forte investimento nella selezione, formazione e crescita delle persone,
mirato alla creazione di profili internazionali che sappiano affrontare un contesto competitivo
complesso e in continua evoluzione. L’accesa competizione impone inoltre che, a salvaguardia del
patrimonio di conoscenze e competenze dell’impresa, Avio punti alla fidelizzazione e alla
soddisfazione dei propri dipendenti.
Relazione sulla gestione
14
Relazione Finanziaria Annuale 2010
AZIONARIATO
La Capogruppo AVIO S.p.A. è stata costituita in data 11 dicembre 2006 con la denominazione
sociale di Avio Investments S.p.A. al fine di acquisire il complesso societario costituente il Gruppo
Avio. Nel corso del 2007, Avio Investments S.p.A. ha proceduto alla fusione per incorporazione
delle società AvioGroup S.p.A., Aero Invest 2 S.r.l., Avio Holding S.p.A. e Avio S.p.A., tutte
interamente controllate direttamente o indirettamente, assumendo l’attuale conformazione di
holding operativa e l’attuale denominazione sociale.
Il capitale di AVIO S.p.A. è totalmente detenuto dalla società di diritto lussemburghese BCV
Investments S.C.A., a sua volta partecipata principalmente da fondi e investitori istituzionali gestiti
e controllati prevalentemente dal primario operatore internazionale di private equity Cinven Limited
(per una quota pari a circa 81%) e dal Gruppo Finmeccanica (per una quota pari a circa 14%), tra i
leader mondiali del settore aerospaziale e della difesa.
Cinven Limited
(1)
Finmeccanica
S.p.A. (2)
Altri
Azionisti
14%
5%
81%
B.C.V.
Investments
S.C.A.
100%
AVIO
S.p.A.
(1) Attraverso la gestione e il controllo di una pluralità di fondi di investimento
(2) Partecipazione detenuta indirettamente
Relazione sulla gestione
15
Relazione Finanziaria Annuale 2010
L’ESERCIZIO 2010
Relazione sulla gestione
16
Relazione Finanziaria Annuale 2010
PRINCIPALI EVENTI
FEBBRAIO
Avio si è aggiudicata la gara per la revisione dei motori dei nove ATR della compagnia aerea
rumena Tarom. Il contratto, della durata di quattro anni e dal valore di oltre 5,5 milioni di Euro,
prevede l’assistenza con la formula Power By the Hour e consente di consolidare ulteriormente il
posizionamento di Avio in Europa per la manutenzione dei motori PW100.
Avio ha firmato con Fincantieri Divisione Navi Militari un contratto per la realizzazione di due
sistemi autopilota per la seconda serie di sommergibili U212 A, destinati alla Marina Militare
Italiana. Grazie a questo contratto, del valore di circa 6 milioni di Euro, sono saliti
complessivamente a otto i sistemi autopilota U212 forniti da Avio. I due sommergibili U212A
saranno consegnati rispettivamente nel 2015 e nel 2016.
MARZO
Il Gruppo ha costituito una joint venture con Seci Energia, sub-holding del settore energetico del
Gruppo Industriale Maccaferri, nell’ottica di dismissione dell’attuale centrale termica di Colleferro,
non più adatta a garantire le esigenze di consumo del comprensorio industriale e inadeguata
rispetto alle future e sempre più stringenti normative ambientali. La nuova società, denominata
Termica Colleferro S.p.A. e partecipata con una quota del 40% da Avio, realizzerà e gestirà un
nuovo impianto di cogenerazione ad alto rendimento e minore impatto ambientale della potenza di
40 MW, che dal 2012 sostituirà l’attuale centrale. L’investimento complessivo è attualmente
stimato in circa 42 milioni di Euro.
GIUGNO
Il motore GEnx, di cui Avio realizza una quota pari al 12%, ha compiuto il suo primo volo. Il GEnx
rappresenta la tecnologia propulsiva più innovativa a oggi esistente e contribuisce a rendere i
velivoli su cui è installato, il Boeing B787 Dreamliner e il 747-8, tra gli aerei più ecocompatibili e
con i minori consumi oggi riscontrabili fra i velivoli commerciali.
LUGLIO
Avio e il Politecnico di Bari hanno costituito Energy Factory Bari, un laboratorio di ricerca dedicato
allo sviluppo di tecnologie innovative per i settori dell’aerospazio e dell’energia.
Avio e il gruppo industriale russo OBORONPROM Corporation, attivo nella progettazione e nelle
tecnologie avanzate, hanno siglato un Memorandum of Understanding (MoU) per una
collaborazione nelle attività di fusione per le trasmissioni comando accessori e nei processi di
fonderia.
Avio ha incrementato dal 7,0% all’8,2% la quota di partecipazione sul motore General Electric
GE90, che equipaggia il velivolo widebody Boeing B777. Il nuovo contratto consolida il già forte
rapporto fra Avio e la statunitense General Electric, con cui il Gruppo è partner anche per
l’innovativo motore GEnx.
Il Gruppo ha firmato un contratto con la società russa NPO Saturn per la fornitura di due
componenti dell’area trasmissioni (Inlet Gearbox e del Radial Drive Shaft) per il motore SaM146 del
Superjet 100 Sukhoi, realizzato dal consorzio PowerJet costituito da Snecma e NPO Saturn. Per
Avio, che è già responsabile della progettazione e della produzione della trasmissione comando
accessori e della camera di combustione per una quota del programma intorno al 10%, il nuovo
contratto ha un valore di oltre 13 milioni di Euro.
Avio ha siglato con Pratt & Whitney Canada un accordo che prevede l’estensione del contratto per
la fornitura della trasmissione di potenza del motore PW150 per il velivolo regionale Bombardier
Q400-8 dal 2016, anno di scadenza del precedente contratto, all’intera vita del programma e
prevede il coinvolgimento del Gruppo anche su eventuali future versioni del motore.
Avio ha firmato con l’agenzia pubblica russa Rosoboronexport un accordo per l’avvio di un
innovativo programma di ricerca dual-use sulle turbine aeronautiche a elevata concentrazione di
potenza. L’accordo è mirato ad applicare tecnologie innovative alle turbine di bassa pressione, con
lo scopo di realizzare motori più compatti, leggeri, efficienti e meno rumorosi.
Relazione sulla gestione
17
Relazione Finanziaria Annuale 2010
SETTEMBRE
Tramite la sua controllata ELV S.p.A., Avio ha firmato con Arianespace un contratto quadro per
cinque lanciatori satellitari Vega, unitamente all’ordine per la messa in produzione del primo
esemplare.
OTTOBRE
A seguito dell’improvvisa e prematura scomparsa di Orazio Ragni, il Consiglio di Amministrazione di
AVIO S.p.A. ha affidato ad interim le deleghe di Amministratore Delegato e Direttore Generale al
Presidente della Società, Alan J. Bowkett.
NOVEMBRE
Avio e Xian Aero Engine, azienda cinese attiva nel settore della propulsione aerea hanno raggiunto
un’intesa per la costituzione di una joint venture finalizzata alla realizzazione di un centro di
eccellenza dedicato allo sviluppo e alla successiva produzione di combustori per motori aeronautici
civili, navali, per turbine a uso industriale e della relativa componentistica, destinati principalmente
al mercato cinese. Nel mese di marzo 2011 è stata formalizzata la costituzione della nuova società.
Per seguire le iniziative di sviluppo in Cina, è stata costituita Avio (Beijing) Aviation and
Aerodynamics Technology Co. Ltd., società interamente controllata con sede a Pechino.
DICEMBRE
Avio e il CIRA, Centro Italiano di Ricerche Aerospaziali, hanno sottoscritto un accordo triennale di
collaborazione volto a implementare possibili sinergie nello sviluppo delle tecnologie di propulsione
spaziale.
E’ stata acquisita la società Avio India Aviation Aerospace Private Limited (con sede a New Delhi),
interamente controllata dal Gruppo e orientata allo sviluppo del business nel subcontinente indiano.
Relazione sulla gestione
18
Relazione Finanziaria Annuale 2010
ANDAMENTO DEL MERCATO E DELLE ATTIVITA’
Il 2010 è stato un anno di ripresa per l’economia mondiale, conclusosi con previsioni di variazione
del Prodotto Interno Lordo (PIL) per il 2011 e il 2012 positive e in miglioramento rispetto a quelle
fatte a fine 2009, soprattutto per mercati-chiave come Nord America, Europa ed Estremo Oriente.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, in particolare, a inizio 2011 J.P. Morgan ha alzato le previsioni di
crescita del PIL, portandole al 3,4% (rispetto al precedente +2%) per quanto riguarda il 2011 e al
3,8% per il 2012.
Avio, che pure opera in settori relativamente stabili e caratterizzati da solide dinamiche di crescita
di lungo termine, ha risentito positivamente di tale contesto macroeconomico, che ha portato
benefici in tutti gli ambiti di attività.
Motori Aeronautici (AeroEngine)
Civile
Il mercato aeronautico civile ha saputo affrontare la crisi economica-finanziaria in maniera migliore
di quanto previsto a fine 2009, iniziando un’importante ripresa dopo aver affrontato uno dei periodi
di declino più significativi della sua storia. Ciò è avvenuto grazie a una sostanziale ripresa del
traffico aereo, ma anche al rialzo dei ratei di produzione dei velivolisti e, da ultimo, a un’efficace
politica di taglio dei costi operata dai maggiori attori del mercato.
Secondo i dati dell’International Air Transport Association (IATA), nel 2010 la popolazione mondiale
ha ricominciato a viaggiare sia per motivi personali sia per motivi di lavoro: il traffico passeggeri è
salito dell’8,8%, mentre stime precedenti e più conservative prevedevano un aumento limitato al
4,5%. Contemporaneamente, lo scambio di merci ha dato quasi ovunque segnali di ripresa,
segnando un incremento del 20,6% rispetto all’anno precedente e raggiungendo livelli simili a
quelli antecedenti la crisi economico-finanziaria.
Nel corso dell’anno, gli indicatori di traffico passeggeri RPK (Revenue Passenger Kilometers) e gli
indicatori di capacità ASK (Available Seats Kilometers) sono cresciuti costantemente, eccezion fatta
per il mese di aprile, quando l’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajökul ha causato il blocco dei
voli nel nord Europa per alcuni giorni di aprile e maggio.
Dal punto di vista geografico, la crescita di traffico passeggeri ha riguardato tutte le macroregioni,
in particolare Nord America, Cina e Medio Oriente, dove è prevista un’ulteriore forte crescita di
traffico anche nel 2011.
A differenza di quanto successo in analoghe situazioni passate, l’incremento del traffico passeggeri
riscontrato nel 2010 non è avvenuto grazie a una massiccia rimessa in servizio di aerei
precedentemente parcheggiati, bensì a un maggiore utilizzo delle flotte già in servizio. Grazie
all’abilità dimostrata dalle maggiori compagnie aeree mondiali nel gestire la capacità e l’utilizzo dei
propri velivoli, la crescita del traffico ha così superato la crescita della capacità, che è stata del
4,4% per il business passeggeri e dell’8,9% per quello merci. Ciò ha permesso un ulteriore
miglioramento dei load factor, che per i velivoli dedicati al trasporto passeggeri hanno raggiunto
una quota media del 78,4%, in aumento di 2,7 punti percentuali sul 2009, mentre nel traffico
merci si sono attestati intorno al 53,8%, rispetto al precedente 48,6%.
In tale contesto, la IATA ha alzato le stime sugli utili netti complessivi delle compagnie aeree nel
2010, portandole a 16 miliardi di dollari(3) rispetto agli 8,9 miliardi di dollari precedentemente
attesi e al picco di 12,9 miliardi di dollari raggiunto nel 2007. Ciononostante, la redditività operativa
dovrebbe risultare ancora contenuta e pari al 2,7% dei ricavi.
La produttività del traffico passeggeri, intesa come rapporto tra fatturato e traffico pagante, è
stimata in aumento del 7,3% anno su anno grazie all’aumento del load factor e alla ripresa del
traffico premium e business, a sua volta sostenuto dal miglioramento della situazione economica
mondiale che ha incentivato i viaggi d’affari.
3
Fonte: IATA Financial Forecast, marzo 2011
Relazione sulla gestione
19
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Nel 2010 il prezzo del carburante si è stabilizzato intorno ai 70-85 dollari al barile, valori ben al di
sotto del picco di 140 dollari al barile raggiunto nell’estate 2008. Il carburante ha seguitato a
incidere pesantemente sui costi operativi complessivi delle compagnie aeree, di cui rappresentava
circa il 27%: un peso inferiore se paragonato al 32% del 2008, ma più che doppio rispetto al 13%
registrato durante la crisi del biennio 2001-2002. Con tutta evidenza, ciò condizionerà le decisioni
di acquisto delle compagnie aeree, che si orienteranno sempre di più verso velivoli efficienti e a
minor consumo di carburante. Attualmente sono in servizio più di 5.000 narrowbody di vecchia
generazione (quali MD80 e 737 Classic), che presentano consumi di carburante significativamente
maggiori rispetto ai velivoli di generazione più recente.
Nel 2010, Airbus e Boeing hanno ampiamente raggiunto i propri obiettivi di consegne e hanno più
volte incrementato i ratei mensili di produzione, annunciando ulteriori aumenti per gli anni
successivi, almeno fino al 2015. A beneficiarne saranno soprattutto i modelli narrowbody, sebbene
nel breve termine aumenterà anche la produzione mensile dei widebody. Dal punto di vista delle
consegne il 2010 è stato un altro anno eccezionale, che ha quasi raggiunto i livelli da record del
2009: se Boeing ha registrato un leggero decremento delle consegne (462 aerei commerciali,
rispetto ai 481 del 2009, soprattutto a causa della mancata consegna dei primi 787 Dreamliner,
slittata al 2011), Airbus ha invece confermato il proprio primato mondiale, ottenendo la migliore
prestazione della sua storia con 510 consegne. La percentuale di consegne finanziate da compagnie
di leasing è cresciuta di 7 punti percentuali, passando da una quota del 13% nel 2009 al 20%
registrato nel 2010.
La congiuntura si è dimostrata favorevole anche dal punto di vista della raccolta ordini. Nonostante
all’inizio dell’anno Airbus prevedesse di acquisire al massimo 250-300 nuovi ordini, nei dodici mesi
ha finito per raccoglierne ben 574 (al netto delle 70 cancellazioni); allo stesso modo, Boeing ha
acquisito 530 nuovi ordini (al netto delle 95 cancellazioni, di cui 41 relative al 787 Dreamliner, che
con 847 ordini resta comunque il programma di maggior successo commerciale nella storia
dell’aviazione civile), superando il livello di 350-400 inizialmente previsto. Airbus ha quindi
mantenuto anche nel 2010 la posizione di preminenza sul concorrente americano, con uno share
prossimo al 52%. Il risultato è da ricondurre al successo della raccolta ordini del widebody A330
(88 unità), sostenuta dalla necessità da parte delle compagnie aeree di accedere a una soluzioneponte in seguito al ritardo del Boeing 787, ma ancor di più allo straordinario risultato della famiglia
A320 (416 ordini) nel segmento dei narrowbody. Boeing è stata invece fortemente penalizzata dal
rallentamento nello sviluppo del 787 (-4 unità il saldo ordini 2010), ma ha potuto contare sulla
forte tenuta degli ordini dei narrowbody 737 (486 unità) e del widebody 777 (46 unità). Gli ordini
effettuati tramite compagnie di leasing hanno toccato il 27% del totale, livello massimo dal 2000.
Se da un lato i segmenti narrowbody e widebody non hanno sofferto particolarmente la crisi, i
segmenti sui quali essa ha avuto un impatto maggiore sono stati quelli dei velivoli regional e dei
business jet. I regional jet sono stati esposti al calo del traffico passeggeri sulle rotte regionali che
alimentano i grandi hub dedicati ai voli intercontinentali, nonché all’impatto dell’aumento del costo
del carburante rispetto al 2009, particolarmente penalizzante per i velivoli di piccole e medie
dimensioni. Ciononostante, il segmento dei regional jet è stato interessato da numerose iniziative
di lancio di nuovi modelli, per i quali sono proseguite nel corso del 2010 le attività di sviluppo e
certificazione. Il comparto dei business jet è invece particolarmente legato ai risultati economicofinanziari delle grandi aziende, sotto pressione fin dal 2008, con conseguenti tagli alle spese di
gestione, tra cui quelle relative alla mobilità dei manager. Nel 2010 si stima che il calo delle vendite
nel segmento sia stato pari a circa il 12%, con un indebolimento maggiore in Europa e negli Stati
Uniti, soprattutto nella classe dei light jet. I ratei di produzione sono stati inferiori del 50% rispetto
all’anno record 2008: sebbene infatti l’utilizzo dei business jet sia iniziato ad aumentare fin dalla
fine del 2009, la ripresa della domanda ha tardato a manifestarsi ed è oggi prevista per il primo
trimestre 2011. Nonostante le numerose cancellazioni e gli slittamenti di consegne, il portafoglio
globale di ordini fermi di business jet a fine 2010 contava più di 2.500 unità, con la maggior parte
delle consegne previste dopo il 2011. Tra i costruttori di business e regional jet sono stati
Bombardier e Cessna ad aver accusato maggiormente gli effetti della crisi subendo un
ridimensionamento nelle consegne; i costruttori di turboprop e di large business jet non hanno
invece accusato un impatto altrettanto pesante.
Le difficoltà economiche riscontrate nel settore aeronautico fin dal 2009 non hanno avuto un
impatto immediato sulle vendite e sui risultati di Avio per via della lunghezza e della rigidità del
Relazione sulla gestione
20
Relazione Finanziaria Annuale 2010
ciclo di ordine – produzione - consegna del prodotto. Inoltre, nonostante il rallentamento di cui si è
detto, nel 2010 gli ordini di nuovi velivoli hanno segnato una ripresa molto forte contribuendo a
mitigare gli effetti della crisi. Lo scenario di mercato dei principali programmi commerciali nei quali
Avio è presente si presenta come segue:
- GE90 - Sviluppato in collaborazione con General Electric, al momento rappresenta il più grande
e potente motore per applicazioni civili al mondo. Grazie a esso è stato possibile compiere volate
transoceaniche con aerei bimotore anziché con quadrimotori. Dopo soli sei anni di servizio sui
velivoli Boeing 777-300ER e 777-200LR, le versioni GE90-115B e GE90-110B hanno raggiunto
nel 2010 le 509 unità con 40 operatori internazionali. A oggi sono in servizio 328 GE90-94B
(incluse le varianti 76B, 85B e 90B) e 690 GE90-115B, che hanno permesso di eseguire un totale
di circa 2,8 milioni di tratte per quasi 17 milioni di ore di volo, trasportando oltre 500 milioni di
passeggeri. Nel 2010 è continuato lo straordinario successo di vendita del motore GE90 growth
nella versione da 115.000 libbre di spinta, dedicata ai velivoli da trasporto merci Boeing 777300ER e -200LR. A fine anno erano 345 i velivoli in servizio (269 a fine 2009), mentre il
portafoglio ordini ammontava a 238, il 94% dei quali con motore GE90.
- GEnx - Si è confermato anche nel 2010 il leader di mercato per quanto riguarda l’applicazione
sul velivolo Boeing 787 Dreamliner, con quasi il 60% degli ordinativi a oggi siglati (728 motori su
un totale di 1.256) e rappresenta la motorizzazione esclusiva del Boeing 747-8, la più recente
versione del “Jumbo” della Boeing che ha chiuso l’anno con un portafoglio ordini di 107 velivoli.
Sebbene il programma abbia subito ulteriori slittamenti a causa di una serie di problemi
riscontrati da Boeing durante la fase di test del 787 - problemi tutti associati alle nuove
caratteristiche del velivolo in relazione all’utilizzo di materiali compositi per la costruzione della
struttura ed al passaggio a un concetto di all electrical aircraft - sono proseguiti in collaborazione
con General Electric lo sviluppo e l’introduzione di una serie di ottimizzazioni del nuovo motore.
Sia il programma 787 che il 747-8 sono comunque entrati nella fase di avvio della produzione di
serie, in preparazione alla conclusione delle prove di certificazione ed all’avvio delle consegne ai
clienti, previsto nella seconda metà del 2011.
- CF6-80 - Prodotta in collaborazione con General Electric e installata tra gli altri sui velivoli
widebody Boeing 747-400, 767 e Airbus A330, al 31 dicembre 2010 la famiglia CF6 motorizzava
in totale oltre 1.670 velivoli e presentava un portafoglio ordini di 65 velivoli civili con 13 clienti
internazionali. Nel corso dell’anno le vendite del motore CF6-80C2 si sono mantenute su buoni
livelli, così come quelle della versione E1 per il velivolo A330 di Airbus.
- SaM146 - E’ proseguita la stretta collaborazione di Avio con Snecma, appartenente al Gruppo
Safran, nello sviluppo del motore che equipaggerà la famiglia di jet regionali di nuova
generazione realizzata dalla Sukhoi Civil Aircraft Company. Questi velivoli da 75-100 posti
rappresentano il più importante programma di collaborazione tra Russia ed Europa nel campo
dell’alta tecnologia aerospaziale. A fine 2010 il portafoglio ordini comprendeva 170 macchine,
delle quali 99 destinate al mercato russo, dunque di competenza Sukhoi, e 71 di spettanza della
joint venture SuperJet International (Alenia Aeronautica 51%; Sukhoi Holding Company 49%).
Si prevede che il certificato di omologazione russo del Sukhoi Superjet 100 sarà rilasciato nel
corso dei primi mesi del 2011, consentendo così di avviare le consegne ai clienti nella sfera
commerciale di Sukhoi; più tardi toccherà alla certificazione europea EASA.
- CFM56 e V2500 - Equipaggiano principalmente i velivoli narrowbody: il CFM56, prodotto da
CFM International, è l’unica motorizzazione del Boeing 737, mentre nell’applicazione sulla
famiglia Airbus A320 è alternativa al propulsore V2500, sviluppato dal consorzio International
Aero Engines. Storicamente, le due motorizzazioni si sono spartite ordini e consegne con una
prevalenza del CFM56 sul V2500 (circa 60% e 40% rispettivamente); solo negli ultimi anni i due
motori si stanno ripartendo le quote di mercato in modo quasi equivalente, con un leggero
vantaggio da parte del V2500 che si attesta attorno al 52%. Il successo di vendita che il
segmento dei narrowbody ha registrato negli ultimi anni è proseguito nel 2010 con 960 nuovi
ordini e 777 consegne complessive, cosicché entrambi i motori hanno registrato un progressivo
incremento dei volumi di produzione.
- Trent 900 - E’ un motore Rolls-Royce certificato nel 2004 che equipaggia, con una delle due
motorizzazioni disponibili, il nuovo Airbus A380. Il primo volo commerciale dell’aeromobile è
avvenuto nell’ottobre 2007; da allora sono stati 41 i velivoli consegnati mentre il portafoglio
Relazione sulla gestione
21
Relazione Finanziaria Annuale 2010
ordini a fine 2010 è di 171 velivoli, di cui 56 con motorizzazione Rolls-Royce e 4 in attesa di
decisione. Sebbene le consegne del motore Trent 900 siano continuate nel corso del 2010, esse
hanno presentato ratei inferiori alle previsioni a causa dei problemi produttivi incontrati dal
costruttore Airbus per raggiungere i volumi programmati. Nel dettaglio, sono stati consegnati 18
velivoli, due in meno rispetto all'obiettivo, a seguito di problemi produttivi non completamente
risolti. Airbus ha dichiarato di prevedere 22-25 consegne nel 2011, ma con un rallentamento
nella prima metà dell’anno e con la concentrazione di circa il 60% delle vendite nel secondo
semestre.
- Fra i programmi commerciali Rolls-Royce, sono proseguite anche se con volumi molto ridotti le
consegne del motore Trent 500, che equipaggia i velivoli Airbus A340-500/-600, programma che
è di fatto cessato nel 2010, non essendo prevista alcuna vendita nel 2011.
- Per quanto riguarda le collaborazioni con Pratt & Whitney, le consegne di motori e ricambi
PW2000 e PW4000 sono proseguite con volumi soddisfacenti, nonostante il PW2000 sia ora
sostenuto esclusivamente dalle vendite di velivoli militari da trasporto C17. Nel mese di
settembre, Avio ha firmato con Pratt & Whitney un accordo di lungo periodo per la fornitura di
componenti per il Pure Power® PW1500G, il motore caratterizzato dalla rivoluzionaria
architettura geared turbofan (GTF) che consente di ridurre consumi, emissioni e rumorosità,
destinato al nuovo velivolo Bombardier CSeries. Nell’ultimo trimestre dell’anno, Avio ha avviato
l’industrializzazione delle parti di propria responsabilità, rappresentate dal riduttore di potenza,
dalla scatola di comando accessori e dalla struttura intermedia del motore, con le prime
consegne a Pratt & Whitney previste alla fine del 2011. L’accordo è importante sia perché
permette di rafforzare e sviluppare i rapporti con il motorista statunitense, sia perché
rappresenta una base per la potenziale partecipazione di Avio alla variante del motore PW1000G
che è stata selezionata per l’A320 NEO. In parallelo Avio ha avviato discussioni tecnicocommerciali con le società del consorzio CFMI (Snecma e General Electric) che stanno
sviluppando il motore Leap-X, che è stato a sua volta selezionato per l’A320 NEO, in alternativa
al PW1000G.
- Nel segmento dei piccoli motori per business e regional jet, dove Avio ha la responsabilità della
turbina di bassa pressione del motore PW308, il 2010 ha registrato un calo sia dei volumi
produttivi della versione PW308C per il business jet Falcon 2000EX, sia delle vendite della
versione PW308A per l’Hawker Beechcraft 4000. Ciò è avvenuto come diretta conseguenza della
crisi che ha investito questo comparto.
Per quanto riguarda l’aftermarket, nel 2010 le compagnie aeree hanno continuato ad ottimizzare
l’utilizzo delle proprie flotte, posticipando gli interventi di manutenzione tramite rotazione dei
materiali ed esaurimento degli stock di parti di ricambio. Queste misure, comunque temporanee,
hanno in ogni caso determinato una stagnazione dei volumi dell’aftermarket rispetto alla crescita
del traffico. Solo a partire dal terzo trimestre del 2010 il mercato dell’aftermarket ha iniziato a
registrare un lento miglioramento.
Militare
L’instabilità politica a livello internazionale ha comportato anche nel 2010 il proseguimento di
missioni di peace keeping e peace enforcing in quei Paesi in cui si registrano tensioni maggiori. Al
contempo, si registra un sempre più frequente impiego delle Forze Armate in compiti non
strettamente militari, come gli interventi umanitari, quelli in caso di calamità o le operazioni di
polizia per la pacificazione di territori esteri.
Nonostante ciò, negli ultimi anni si sta assistendo in Europa a una progressiva riduzione degli
stanziamenti indirizzati alla Difesa, tanto che molti governi sembrano intenzionati a scendere sotto
all’1% del PIL entro il 2015, rispetto all’attuale obiettivo del 2%(4). Sulla base del trattato di
Lisbona, in Europa è in corso un progetto di razionalizzazione che prevede risparmi strutturali a
livello di personale e organizzazione, privilegiando un approccio interforze alle soluzioni. Il Trattato
Franco-Britannico di cooperazione nella difesa e sicurezza, firmato a fine 2010, rappresenta a tal
proposito un esempio concreto.
4
Fonte: Forecast International
Relazione sulla gestione
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Relazione Finanziaria Annuale 2010
In Italia, si delinea la necessità di mantenere uno strumento militare che sia in grado di assolvere il
compito prioritario: la difesa dello Stato attraverso la salvaguardia dei suoi interessi vitali,
partecipando a operazioni multinazionali di presenza, sorveglianza e di protezione anche a grande
distanza dal territorio nazionale. Complessivamente, il bilancio del Ministero della Difesa Italiano
nel periodo 2009-2011 è sostanzialmente stabile nell’intorno dell’1,3% del PIL. Per il 2011 ci si
attende un incremento degli investimenti (+8,4%) a fronte di una riduzione degli stanziamenti per
le spese correnti (-18,2%), fatte salve le spese per il personale che risulteranno pressoché
invariate (+0,9%).
Il bilancio di spesa militare degli Stati Uniti cresce ininterrottamente da oltre un decennio e nel
2011 il budget del Dipartimento della Difesa supererà per la prima volta i 700 miliardi di dollari. Nel
medio termine, non prima del 2015, si prospettano tuttavia tagli per 78 miliardi.
La crescita in investimenti militari risulta evidente anche nell’area del Medio Oriente, che trae
vantaggio dalla propria accresciuta disponibilità finanziaria, e nell’Asia Orientale, la cui leadership
ed influenza sono destinate a crescere anche al di fuori del campo economico(5).
Motori per velivoli
Nel comparto dei motori per applicazioni militari Avio è ben posizionata sulle principali piattaforme,
sia grazie a contratti già avviati nella produzione di serie, sia per la partecipazione a nuovi
programmi chiave:
- EJ200 – E’ proseguita la produzione dei motori destinati a equipaggiare i velivoli Eurofighter
Typhoon per le quattro nazioni che fanno parte dell’agenzia intergovernativa europea NETMA e
per l’Arabia Saudita. La flotta degli Eurofighter Typhoon conta a oggi ben 260 velivoli operativi
in sei forze aeree e ha raggiunto il traguardo delle 100.000 ore di volo. Oltre che con il motore
EJ200, Avio partecipa al programma Typhoon anche tramite la fornitura della trasmissione
comando accessori velivolo, sviluppata e prodotta in consorzio con Moog (UK) e Liebherr
(Germania), e dell’unità di potenza ausiliaria, prodotta in collaborazione con Honeywell.
- JSF (Joint Strike Fighter) - Avio ha proseguito le attività di produzione per la fase di System
Development and Demonstration del motore F136, sviluppato dal Fighter Engine Team, di cui
fanno parte General Electric e Rolls-Royce. Nel 2010, Avio ha finalizzato importanti accordi di
partecipazione di lungo termine anche alla produzione del motore F135, sviluppato da Pratt &
Whitney.
- TP400 – E’ continuato lo sviluppo da parte di Avio del sistema di trasmissione di potenza all’elica
del motore del velivolo da trasporto tattico o a lungo raggio Airbus A400M. Nel 2010, sulla base
dei nuovi requisiti di Airbus ed EPI, è stata ultimata la configurazione del sistema di trasmissione
per la produzione di serie.
- Ricambi – E’ proseguita la produzione di pezzi di ricambio per i motori EJ200, RB199 e Spey
MK807 (rispettivamente per i velivoli Typhoon, Tornado e AMX).
Motori e trasmissioni per elicotteri
La domanda nel mercato elicotteristico militare si prospetta in una fase di crescita sostanziale fino
al 2015(6), con un incremento della produzione annua di oltre il 25% nel segmento medium/heavy,
sostenuta dall’introduzione nel mercato di nuovi modelli e dalla domanda negli Stati Uniti. Avio,
attiva nella produzione di modulo trasmissione principale, modulo trasmissione accessori, turbina di
bassa pressione e altri componenti strutturali, vanta un consolidato know-how e buone prospettive
di crescita.
- T6E1 - Nel 2010 è stato certificato dal cliente il raggiungimento della Capacità Operativa
Completa (FOC) del motore, prodotto interamente da Avio e fornito ad AgustaWestland per la
propulsione dell’elicottero NH90.
- T700 – E’ stato raggiunto il traguardo dei 15.000 motori turbo-albero della famiglia General
Electric, di cui Avio produce il 15% dei componenti. Questi propulsori equipaggiano varie
5
6
Fonte: Credit Suisse, Global Aerospace and Defence research 2008
Fonte: Rolls-Royce
Relazione sulla gestione
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Relazione Finanziaria Annuale 2010
piattaforme di successo, tra le quali gli elicotteri Sikorsky UH60 Black Hawk e Boeing Apache AH64.
- CT7-8 - Il programma, al quale Avio partecipa con una percentuale del 40%, ha registrato il
lancio di una nuova versione motore potenziata, destinata a equipaggiare gli elicotteri Sikorsky
S-92A e CH148. Avio sta eseguendo la progettazione della gearbox comando accessori.
Propulsione Navale
Avio partecipa attivamente al programma LM2500 di General Electric, nell’ambito del quale è capo
commessa per la fornitura del sistema propulsivo basato sulla turbina LM2500+G4 per le 27
Fregate del programma italo-francese FREMM. Nel 2010 sono state consegnati 6 moduli
LM2500+G4, mentre i nuovi ordini sono stati 7. E’ inoltre stata varata a Lorient, in Bretagna, la
prima fregata FREMM per la Marina Militare Francese. Sempre nell’ambito della propulsione navale,
Avio ha completato la consegna dei moduli ausiliari destinati al sistema propulsivo della portaerei
indiana ADS P71, avviando una collaborazione con la società governativa indiana HAL.
Revisione dei motori aeronautici militari ed aeroderivati
Avio supporta il fabbisogno manutentivo dei motori di Aeronautica Militare Italiana (EJ200Typhoon, RB199-Tornado, AE2100D3- C-130J e SPEY MK807-AM-X), Esercito, Marina Militare
(Pegasus), Carabinieri e altri Corpi dello Stato e parapubblici (T58, PT6-T e APU T62T). Pur
vantando alcuni clienti internazionali quali la Royal Saudi Arabia Air Force (RB199), il business
continua quindi a dipendere dal budget del Ministero della Difesa Italiano ed in particolare dalle ore
di volo sviluppate dalla flotta aeronautica.
Nell’ambito del supporto in servizio per il Typhoon, sono stati siglati accordi pluriennali con
l’Aeronautica Militare Italiana per la manutenzione dei motori EJ200 e per il rinnovo fino al 2015 del
supporto di tipo Performance Based Logistic dei velivoli C-130J, largamente impegnati nelle
operazioni in corso in Afghanistan, presso la base di Cameri.
Negli anni a venire, le nuove dotazioni di velivoli Eurofighter Typhoon, di velivoli da trasporto
tattico C-27J e di elicotteri NH90 comporteranno un aumento delle attività operative che si
rifletteranno in un incremento delle attività di manutenzione per il cliente italiano tale da
consolidare una moderata ripresa del comparto della revisione e dei servizi.
Ulteriore stimolo verrà dal mercato estero, che offre un interessante potenziale di sviluppo per
Avio, da perseguire attraverso la realizzazione di partnership e joint venture che assicurino una
presenza locale. E’ questo il caso della trattativa tra la controllata DutchAero Services e il Ministero
della Difesa e l’Aeronautica Militare Olandese per stringere un accordo di collaborazione
pubblico/privata relativo alle attività di MRO di motori militari presso il centro logistico di
Woensdrecht, sito di manutenzione, tra gli altri, dei velivoli F-16 equipaggiati con il sistema
propulsivo F100. Nel 2010 sono peraltro proseguite le consegne ad Alenia Aeronautica dei motori
T64/4D revisionati, destinati ai velivoli G222/C27A per le Forze Armate Afgane e le consegne
all’Aeronautica Militare Brasiliana dei motori Spey revisionati, destinati ai velivoli AM-X.
Nell’ambito della revisione delle turbine aeroderivate, Avio ha infine conseguito, tra l’altro, un
contratto pluriennale per la manutenzione di turbine a gas LM2500 negli Emirati Arabi Uniti.
Energia e Industria
Si stima che il fabbisogno mondiale di energia aumenterà a un tasso medio annuo dell’1,6% fino al
2030. Il dato è in calo rispetto all’1,8% stimato nel 2007 poiché la crisi economica in atto a livello
mondiale ha ridotto il tasso di incremento dei consumi anche in quei paesi emergenti, quali Cina ed
India, che hanno trainato l’espansione economica globale negli ultimi anni. Dopo un’espansione del
4,9% dal 2003 al 2007, la crescita del PIL mondiale infatti, è scesa all’1,7% nel 2008 ed è
diventata negativa nel 2009 (-2,2%), mentre ci si attende che nel 2010 il PIL torni a crescere,
salendo del 3,5%. A fronte di ciò, la crescita nell’utilizzo di energia è stata dell’1,2% nel 2008 e del
2,2% nell’anno successivo.
L’uscita dalla difficile situazione congiunturale sta avvenendo in maniera irregolare: i paesi asiatici
non appartenenti all’OCSE sono già tornati a crescere, così come gli Stati Uniti; Europa e Giappone
Relazione sulla gestione
24
Relazione Finanziaria Annuale 2010
sono invece rimasti indietro. Secondo i dati dell’International Energy Agency (IEA)( 7) entro il 2015
la maggior parte dei paesi ritornerà a crescere a tassi simili a quelli raggiunti nel periodo ante-crisi.
Ma se il PIL mondiale aumenterà mediamente del 3,2% annuo tra il 2007 e il 2035, la crescita delle
economie dei paesi non-OCSE (4,4%) sarà ben superiore a quella delle altre (2%).
L’IEA prevede altresì che nel 2030 i combustibili fossili continueranno a rappresentare di gran lunga
la principale fonte di energia primaria e si ricorrerà a essi per soddisfare l’84% dell’aumento totale
della domanda. In particolare, il petrolio sarà ancora il combustibile più utilizzato, pur passando dal
35% al 32% del totale, mentre sarà il carbone, il cui prezzo è relativamente più contenuto, a
crescere maggiormente (+73%) portando la propria quota sulla domanda di energia dal 25% al
28%(8).
Nonostante l’attenzione che la comunità internazionale pone sul surriscaldamento globale, il
carbone resta centrale, soprattutto grazie alla Cina che ne è contemporaneamente il principale
produttore e uno dei maggiori utilizzatori. La produzione mondiale, che soltanto dieci anni fa era di
circa tre miliardi di tonnellate all’anno, oggi è arrivata a cinque miliardi, spinta soprattutto dai paesi
emergenti.
A dispetto di questi trend, il settore delle turbine a gas aeroderivate si conferma però in
controtendenza, con una previsione complessiva di stabilità dei volumi produttivi e di vendita, a
fronte del rallentamento registrato nel biennio 2009-2010. Ciò è da collegare agli sviluppi
qualitativi della domanda di energia, che tende oggi a favorire soluzioni produttive dal limitato
impatto ambientale e aventi caratteristiche di efficienza, flessibilità d’uso e versatilità. E’ il caso
appunto delle turbine aeroderivate, in grado di integrarsi perfettamente con altre tecnologie di
generazione (ad esempio l’eolico), per fornire soluzioni altamente efficienti ed ad alta ecocompatibilità. L’incremento dell’uso del gas naturale come fonte energetica comporta inoltre
l’aumento della domanda di applicazioni mechanical drive delle turbine aeroderivate, legato ai
sistemi di distribuzione del gas naturale attraverso gasdotti o impianti per la liquefazione e
rigassificazione del combustibile.
Un altro importante settore di sbocco di queste applicazioni è quello navale, per cui questa tipologia
di turbine rimane una soluzione propulsiva molto competitiva, caratterizzata da un basso rapporto
peso-potenza, facilmente installabile e ad alta efficienza, in particolare quando integrata con motori
diesel ed elettrici, così da generare sistemi propulsivi ottimizzati per tutte le condizioni operative di
una nave.
I programmi di produzione di turbine a gas aeroderivate, a cui Avio partecipa in collaborazione con
General Electric, continuano a rappresentare un business importante per il Gruppo.
- LM2500 - Nel 2010, si sono registrati volumi in calo, mentre per il prossimo biennio si prevede
una ripresa marginale, che diventerà più sostenuta solo a partire dal 2013.
- LM6000 - Le vendite hanno sofferto la contrazione del mercato del Nord America dovuta alla
crisi economica, con una perdita di volumi di vendita del 12% nel 2010 rispetto al 2009 ed un
leggero recupero previsto per il 2011.
- LMS100 - E’ il prodotto che ha risentito maggiormente della crisi economica, con impatti
significativi sui volumi di produzione e sulla raccolta ordini. La difficoltà congiunturale ad
accedere al credito da parte delle grandi utilities, principalmente nordamericane, ha infatti
influito in misura maggiore su un prodotto di nuova introduzione e con caratteristiche di taglia e
prestazioni innovative.
Si segnala infine come proseguano gli sforzi di General Electric, in cooperazione con Avio, per lo
sviluppo di quei prodotti su cui Avio ha una responsabilità di progetto, al fine di migliorare il
prodotto e renderlo più competitivo dal punto di vista della riduzione dei consumi e delle emissioni.
7
8
Fonte: IEA World Energy Outlook 2010
Fonte: Energy Information Administration
Relazione sulla gestione
25
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Altre Attività
Il 2010 è stato il primo anno di attività per la neo costituita Divisione Electronics & Electrical
Systems. Essa da un lato recepisce e valorizza le rilevanti competenze nel campo dell’elettronica e
dei sistemi di controllo ed automazione possedute da Avio, dall’altro ha l’obiettivo di sviluppare due
importanti opportunità di innovazione e diversificazione: i sistemi di generazione elettrica e
l’additive manufacturing.
- Sistemi di Controllo e Automazione - L’andamento delle attività è stato sostanzialmente in
linea con le previsioni.
Nel settore aerospazio e difesa è stato avviato lo sviluppo di un nuovo sistema informativo,
denominato ASM (Avio Supporto Motore), finalizzato alla gestione delle attività di supporto logistico
del motore EJ200. Inoltre, è stato completato lo sviluppo della nuova unità elettronica RIU (Rocket
Interface Unit), destinata al programma per l’elicottero T129 di AgustaWestland, e sono stati
consegnati i primi prototipi per l’esecuzione delle prove di integrazione a terra e a bordo. Infine, è
stata avviata una collaborazione con ELV S.p.A. nelle attività di sviluppo di un nuovo software di
volo FPS-A del sistema GNC (Guida Navigazione e Controllo) per il lanciatore spaziale Vega,
commissionate a ELV dall’Agenzia Spaziale Europea.
Nel settore navale, sono state trainanti le attività militari per l’esportazione, in particolare per
l’India e la Spagna. Sono, infatti, proseguite le attività di fornitura dei sistemi ACS (Auxiliary
Control System) del programma di fregate P15A ed è stato acquisito un nuovo ordine per il sistema
integrato di piattaforma IPMS (Integrated Platform Management System) della portaerei P71,
entrambi destinati alla Marina Militare Indiana. Per l’autopilota del programma S80, sommergibile
costruito da Navantia per la Marina Militare Spagnola, sono state completate le prove di qualifica e
consegnati il secondo sistema e il simulatore. Per la Marina Militare Italiana, invece, sono iniziate le
attività di realizzazione dei due ulteriori autopiloti dei sommergibili U212A. Inoltre, è diventato
esecutivo il programma per l’ammodernamento dei sistemi di automazione dei due
cacciatorpediniere classe De La Penne e degli otto cacciamine classe Gaeta.
Nel settore navale mercantile, infine, si è conclusa la fornitura per l’armatore Grimaldi con la
consegna del sistema di automazione del quarto sistema di automazione.
- Sistemi Elettrici – Le attività in questo settore sono iniziate nel 2010 con l’obiettivo di
sviluppare dei sistemi di generazione elettrica innovativi trasferendo tecnologie nate in ambito
aeronautico ad altri settori sinergici, come quello delle energie rinnovabili e quello dell’accumulo e
risparmio energetico. Ciò avverrà in sinergia con il laboratorio pubblico-privato Energy Factory Bari,
inaugurato in luglio e di cui Avio ed il Politecnico di Bari sono partner fondatori.
- Additive Manufacturing - Attraverso l’acquisizione di Protocast S.r.l., oggi Avioprop S.r.l., Avio
ha posto le basi per un centro di innovazione tecnologica che non ha eguali in Europa. Avioprop ha
l’obiettivo di costituire un polo tecnologico a Cameri (Novara), che ospiterà un laboratorio di ricerca
per l'Additive Manufacturing, un centro dedicato alla prototipazione rapida e alle piccole serie e un
centro di formazione per far conoscere agli ingegneri le libertà progettuali fornite dalle tecnologie
additive free form. Avioprop domina attualmente sia le tecnologie di fusione e-beam che quelle
laser per materiali prevalentemente metallici (cromocobalto, 17-4PH, leghe di titanio e di nichel),
ma anche tecnologie per componenti in tecno-polimeri.
Tra le Altre Attività è compreso anche il business della controllata Getti Speciali S.r.l. e della neoacquisita O.A.V. Officine Alluminio Valpellice S.r.l., entrambe attive nel business prevalentemente
captive delle fusioni speciali di alluminio e magnesio.
Spazio
Si prevede che nel decennio 2010-2019 la produzione mondiale di satelliti commerciali, civili e
militari supererà le 1.220 unità, di cui 808 per programmi di agenzie governative. Il segmento
dominante sarà quello dell’osservazione della terra con 267 satelliti, seguito dalle telecomunicazioni
Relazione sulla gestione
26
Relazione Finanziaria Annuale 2010
in orbita geostazionaria (GTO) con 214 satelliti( 9). Sono dati che spiegano solo in parte
l’importanza che il settore spaziale ricopre oggi in tutto il mondo: sebbene, infatti, esso possa
apparire di dimensioni limitate rispetto ad altre industrie, è invece da considerarsi essenziale ed
altamente strategico, soprattutto in virtù degli stimoli e delle esternalità positive che produce negli
altri settori manifatturieri.
Nel corso degli ultimi cinquant’anni, l’Europa si è dotata di un’industria spaziale di livello mondiale
grazie al successo delle politiche degli stati membri dell’ESA e al sostegno finanziario da essi
garantito ai programmi comuni. La leadership europea si basa in primo luogo sull’indipendenza
dell’accesso allo spazio e, in seconda battuta, sulla capacità di realizzare sistemi e servizi di
telecomunicazioni, navigazione, osservazione e monitoraggio della Terra, sicurezza e difesa.
I servizi di lancio europei sono garantiti da Arianespace, che sfrutta le strutture della base di
Kourou, nella Guyana Francese, e si basano oggi sul lanciatore Ariane 5, specializzato nei lanci
commerciali GTO (orbite geostazionarie) e il cui primato è ormai consolidato dal successo dei 41
lanci consecutivi. Nell’ultima versione potenziata, Ariane 5 ha una capacità di lancio di circa 10
tonnellate in GTO e può effettuare lanci multipli. Nel 2010, Arianespace ha confermato la sua
leadership mondiale portando in orbita, nel corso di 6 lanci, 12 dei 20 satelliti commerciali
geostazionari per telecomunicazioni lanciati globalmente e acquisendo 12 nuovi contratti sui 19
accessibili ad Ariane 5 (erano stati 10 su 13 nel 2009). Il portafoglio ordini complessivo della
società ammonta attualmente a 29 satelliti GTO ancora da lanciare, oltre a 6 lanci del modulo di
trasporto automatico ATV per la stazione spaziale ISS e 18 lanci per Soyuz. Avio, che è azionista al
3,4 % di Arianespace, partecipa al programma Ariane 5 producendo e fornendo a EADS-Astrium i
booster laterali a propellente solido e fornendo a Snecma Moteurs (Safran) la turbopompa a
ossigeno liquido per il motore criogenico Vulcain.
A oggi, l’unico vero competitore di Ariane 5 è il lanciatore russo Proton, la cui produzione è stabile;
nei prossimi anni potrebbero tuttavia affacciarsi sul mercato nuovi lanciatori, provocando una
guerra di prezzi alla luce della relativa limitatezza della domanda. Già oggi i prezzi non coprono
completamente i costi di produzione del lanciatore e Arianespace necessita del supporto finanziario
dei membri ESA e degli azionisti per mantenere l’equilibrio finanziario. Nel corso del 2010 i soci di
Arianespace ne hanno approvato la ricapitalizzazione per circa 80 milioni di Euro, di cui quasi 3
milioni di Euro versati da Avio, a copertura delle perdite registrate nell’ultimo biennio.
Analogamente, è prevedibile che un sostegno finanziario sia richiesto anche nei prossimi anni. In
questo contesto, è di fondamentale importanza il rilievo che l’Unione Europea ha riconosciuto
all’accesso autonomo allo spazio, garantendo di fatto la stabilità dell’intero settore.
A partire dal 2011, ai 6 lanci previsti per Ariane 5 si affiancheranno il lanciatore russo Soyuz,
(opportunamente modificato per operare da Kourou) e il nuovissimo Vega, che si rivolge al
promettente mercato governativo dei satelliti di piccole e medie dimensioni nel segmento NGTO
(orbite non geostazionarie). Avio è alla guida del progetto con una quota complessiva del 65%, sia
in qualità di principale fornitore dei sistemi propulsivi, sia attraverso la controllata ELV S.p.A., di cui
possiede il 70% (il restante 30% del capitale è di proprietà dell’Agenzia Spaziale Italiana). ELV è
sistemista e prime contractor del nuovo lanciatore leggero: una soluzione di nuova generazione e
complementare ad Ariane, sviluppata per conto dell’ESA e da questa considerata un elemento
strategico della politica spaziale europea.
Il programma di qualifica di Vega è ormai nella fase finale, tanto che a settembre 2010 Arianespace
ed ESA hanno siglato il contratto per il primo lancio, previsto nella seconda metà del 2011. Nel
corso del 2010 sono state completate con successo le qualifiche a terra della quasi totalità dei
sottosistemi del lanciatore, è stata completata la Ground Qualification Review ed è quasi terminata
a Kourou la campagna di integrazione del modello inerte del lanciatore, a partire dal primo fino al
quarto stadio. L’avvio della fase di produzione dei primi 5 lanci di Vega successivi al primo volo è
stata supportata dall’ESA attraverso il programma VERTA (Vega Research and Technology
Accompaniment Program), un programma finalizzato a una corretta ed efficace transizione dalla
fase di sviluppo a quella di produzione, con l’obiettivo di sviluppare la flessibilità del lanciatore per
le diverse missioni cui è destinato e di favorirne la commercializzazione. I primi satelliti che
verranno messi in orbita sono Lares (volo di qualifica nel secondo semestre 2011) e Proba V (primo
9
Fonte: Euroconsult
Relazione sulla gestione
27
Relazione Finanziaria Annuale 2010
volo VERTA, atteso nel secondo semestre 2012); a essi faranno seguito i lanci ESA di Aeolus, Lisa
Pathfinder, Sentinel 2A e 3A, e IXV, con una cadenza di due/tre all’anno.
Nell’ambito della propulsione tattica è infine da rilevare l’importanza del ruolo di Avio nel
programma congiunto italo-francese Aster 30, un sistema missilistico ipersonico a due stadi per la
difesa aerea e missilistica. Avio è responsabile della progettazione, sviluppo e produzione del
booster. Il contratto attualmente in corso prevede la produzione stabilizzata del motore sino al
2015.
Revisioni Civili (AvioService)
L’incremento del traffico aereo registrato nel 2010 ha avuto ripercussioni positive sul comparto dei
velivoli turboelica regionali, mercato di riferimento di Avio per l’attività di manutenzione di motori
commerciali. Il produttore ATR ha ottenuto ordini per 80 nuovi velivoli e opzioni per ulteriori 33,
evidenziando così forti segnali di ripresa e confermando fiducia nelle prospettive future. ATR stima
infatti in quasi 3.000 i velivoli turboprop che verranno prodotti nei prossimi 20 anni, quantificando
nel 40% il tasso di sostituzione delle macchine. Un successo, quello del velivolo regionale, che va
ricondotto al ragguardevole rapporto costo/efficienza che lo contraddistingue.
In questo contesto, Avio ha continuato a perseguire una politica di consolidamento e ove possibile
di espansione delle proprie attività di manutenzione dei motori commerciali della famiglia Pratt &
Whiteny Canada PW100, predisponendo offerte personalizzate che incontrino sempre più le
specifiche esigenze dei clienti. Di notevole rilevanza è stata l’aggiudicazione della gara indetta dalla
compagnia aerea rumena TAROM per la manutenzione in esclusiva per 4 anni della flotta, costituita
da sette ATR 42-500 e due ATR 72-500.
Nonostante le difficoltà incontrate nel 2009 a causa della diminuzione o cessazione di attività da
parte di alcuni importanti clienti, nel corso del 2010 la divisione AvioService ha revisionato 82
motori, livello in linea con il precedente esercizio e con le previsioni.
Un notevole successo è stato riscosso in particolare dalle attività di aftermarket relative ai
componenti, in cui il Gruppo ha consolidato il rapporto con i maggiori clienti (IAI, Hamilton),
espandendo nel contempo l’attività nei mercati del sud est asiatico, dove sono stati raggiunti ottimi
risultati in termini di volumi e redditività. Il mercato indiano, in particolare, rappresenta un bacino
di potenziale interesse per tale tipologia di business.
Relazione sulla gestione
28
Relazione Finanziaria Annuale 2010
ANALISI DEI RISULTATI ECONOMICI E DELLA SITUAZIONE FINANZIARIA E
PATRIMONIALE DEL GRUPPO
L’acquisizione del Gruppo da parte degli attuali azionisti è stata realizzata a dicembre 2006 sia
mediante apporto di capitale sia mediante un’articolata struttura di finanziamenti da parte di
primarie banche internazionali. Tali operazioni caratterizzano fortemente la struttura patrimoniale
del Gruppo, producendo sul risultato economico netto una determinante e forte influenza,
dipendente anche da fattori esterni e altamente volatili quali gli andamenti dei mercati valutari e
finanziari; tale influenza, viceversa, non impatta i risultati normalizzati della gestione operativa,
che pertanto possono ritenersi maggiormente comparabili in modo omogeneo negli anni rispetto ai
risultati della gestione finanziaria e al risultato netto e rappresentano quindi una base coerente e
indicativa per l’analisi delle performances operative del Gruppo.
I principali indicatori dei risultati economici e finanziari sono quindi rappresentativi di questa
situazione e sono da analizzare individuando separatamente le risultanze diversificate della
gestione operativa e di quella finanziaria evidenziate da ogni esercizio.
Nella tavola che segue viene rappresentato in modo sintetico l’andamento economico del Gruppo
negli anni 2010 e 2009 (importi in migliaia di Euro):
2010
Ricavi
Altri ricavi operativi e variazioni rimanenze prodotti
finiti, in corso di lavorazione e semilavorati
Costi per beni e servizi, per il personale, altri costi
operativi, al netto di costi capitalizzati
Risultato operativo prima degli ammortamenti
Ammortamenti e svalutazioni
Risultato operativo
Interessi e altri proventi (oneri) finanziari
Utili (perdite) su cambi e proventi (oneri) da strumenti
derivati su cambi
Proventi (oneri) da partecipazioni
Risultato prima delle imposte
Imposte correnti e differite
Risultato netto del Gruppo e di terzi
2009
1.752.991
Variazione
1.702.159
50.832
43.889
(5.683)
49.572
(1.489.197)
307.683
(137.329)
170.354
(139.285)
(1.402.125)
294.351
(128.908)
165.443
(124.874)
(87.072)
13.332
(8.421)
4.911
(14.411)
(65.133)
17.748
(16.316)
(10.892)
(27.208)
31.652
(3.487)
68.734
(30.127)
38.607
(96.785)
21.235
(85.050)
19.235
(65.815)
I ricavi sono stati nell’esercizio 2010 pari a 1.752.991 migliaia di Euro, facendo registrare un
incremento di 50.832 migliaia di Euro (pari al 3%) rispetto all’esercizio 2009. Il miglioramento è
stato registrato principalmente grazie all’effetto positivo generato dall’andamento del cambio del
dollaro. Escludendo tale componente valutaria i ricavi risultano sostanzialmente allineati a quelli
dell’esercizio precedente.
La ripartizione dei ricavi per settore e per linea di business è esposta nella tabella seguente
(importi in migliaia di Euro):
AeroEngine
Civile
Militare
Energia e Industria
Altre Attività
Totale AeroEngine
Spazio
AvioService
Totale
Relazione sulla gestione
2010
%
2009
%
805.617
481.335
103.383
31.804
1.422.139
285.658
45.194
1.752.991
45,9
27,5
5,9
1,8
81,1
16,3
2,6
739.521
478.932
110.840
44.523
1.373.816
290.221
38.122
1.702.159
43,5
28,1
6,5
2,6
80,7
17,1
2,2
29
Relazione Finanziaria Annuale 2010
I ricavi del settore AeroEngine sono aumentati di 48.323 migliaia di Euro, pari al 3,5%, grazie al
miglioramento del cambio con il dollaro, valuta in cui sono realizzati la maggior parte di ricavi di
questo settore. A parità di cambio del dollaro i ricavi del settore AeroEngine risultano allineati a
quelli dell’esercizio precedente, ma con un diversa ripartizione tra le linee di business.
La linea di business Civile, nonostante la lenta ripresa del traffico aereo, ha segnato un aumento
dell’8,9% rispetto al precedente esercizio, consuntivando ricavi per 805.617 migliaia di Euro.
L’incremento, che a parità di cambio con il dollaro è stato del 3,7%, è attribuibile alla
consuntivazione dei primi ricavi del programma relativo al motore GEnx (che equipaggia i velivoli
widebody Boeing B787 e Boeing B747-8), che hanno più che compensato una leggera flessione
registrata su altri programmi.
La linea di business Militare ha registrato ricavi sostanzialmente allineati a quelli dell’esercizio
precedente e pari a 481.335 migliaia di Euro, cui hanno contribuito principalmente i programmi del
motore EJ200 per il caccia Eurofighter Typhoon e del motore T700 per applicazioni elicotteristiche,
oltre che le attività nel campo delle revisioni e della propulsione navale.
La linea di business Energia e Industria ha invece registrato ricavi per 103.383 migliaia di Euro, con
una riduzione del 6,7% (-11,3% a parità di cambio con il dollaro), a seguito di un calo dei volumi di
alcuni programmi (principalmente delle turbine LMS100) che hanno maggiormente risentito della
contrazione del mercato energetico.
La linea di business relativa ad Altre attività ha segnato un decremento pari al 28,6%,
consuntivando ricavi per 31.804 migliaia di Euro. La riduzione è attribuibile in particolare alla
contrazione dei volumi produttivi della controllata DutchAero B.V., che ha risentito in modo più
ampio della crisi del mercato aeronautico.
I ricavi del settore Spazio sono diminuiti, rispetto al 2009, di 4.563 migliaia di Euro, pari all’1,6%,
per effetto dei minori volumi di attività per il programma Aster e del rallentamento del programma
di sviluppo del nuovo lanciatore Vega.
Il settore AvioService ha consuntivato ricavi per 45.194 migliaia di Euro, segnando un incremento
del 18,6% rispetto al precedente esercizio, che aveva registrato una riduzione dei volumi, grazie in
particolare ai nuovi ordini per revisioni dei motori della famiglia PW120, quale risultato della attività
di sviluppo del business attuato dal settore nel corso dell’esercizio.
Nel 2010 il risultato operativo prima degli ammortamenti e svalutazioni (EBITDA) è pari a 307.683
migliaia di Euro, facendo registrare un aumento di 13.332 migliaia di Euro (4,5%) nei confronti del
precedente esercizio. Il miglioramento è stato determinato sia dall’aumento dei ricavi dovuto al
rafforzamento del dollaro, in parte compensato dello stesso effetto sull’aumento dei costi, sia
dall’aumento della redditività media dei programmi, conseguito grazie ai piani di contenimento dei
costi di produzione e di processo in corso di attuazione, cui si è contrapposto un aumento dei costi
di natura non ricorrente e inusuale.
Il valore dell’EBITDA rettificato (“Adjusted EBITDA”) è stato nel 2010 pari a 339.121 migliaia
di Euro (19,3% dei ricavi), con un miglioramento di 28.473 migliaia di Euro, pari al 9,2%, rispetto
al valore di 310.648 migliaia di Euro registrato nel 2009 (18,3% dei ricavi). L’Adjusted EBITDA è
considerato un indicatore altamente rappresentativo per la misurazione dei risultati economici del
Gruppo in quanto, oltre a non considerare gli effetti di variazioni della tassazione, degli ammontari
e tipologie delle fonti di finanziamento del capitale investito e delle politiche di ammortamento (voci
non comprese nell’EBITDA), esclude anche quei fattori di carattere non ricorrente o inusuale, al fine
di normalizzare nel tempo l’andamento ed aumentare il grado di comparabilità dei risultati
medesimi.
Il risultato operativo è stato pari a 170.354 migliaia di Euro, presentando un miglioramento di
4.911 migliaia di Euro (pari al 3%) rispetto all’esercizio 2009. Tale risultato risente negativamente
dell’aumento dei costi di carattere non ricorrente o inusuale (complessivamente +15,3 milioni di
Euro rispetto all’esercizio precedente) e dei maggiori ammortamenti (+ 5,6 milioni di Euro rispetto
al 2009). L’incremento dei costi non ricorrenti o inusuali è principalmente dovuto alla sottoscrizione
di accordi con le rappresentanze sindacali per l’apertura di procedure di mobilità per
l’accompagnamento alla pensione, all’uscita anticipata e alla concessione di altri benefici a favore di
Relazione sulla gestione
30
Relazione Finanziaria Annuale 2010
dipendenti. Escludendo tali fattori, l’andamento del risultato operativo evidenzia un ancor più
significativo miglioramento della gestione ordinaria.
La gestione finanziaria dell’anno 2010 ha risentito dei due fattori di natura prevalentemente
esterna e non legata al business che determinano la forte incidenza sul conto economico delle
poste finanziarie: l’effetto negativo e strutturale dell’onere per interessi dato dalla struttura
finanziaria del Gruppo, e l’impatto determinato dall’andamento del tasso di cambio del dollaro sui
debiti in valuta, che ha generato nell’anno 2010 l’insorgere di consistenti differenze cambio
negative.
Il saldo netto degli interessi e altri oneri e proventi finanziari è stato pari a 139.285 migliaia di Euro
nel 2010, contro 124.874 migliaia di Euro nel 2009, con un aumento di 14.441 migliaia di Euro. In
particolare, il carico per interessi passivi è risultato più contenuto rispetto all’esercizio precedente
per effetto sia della riduzione operata nell’esposizione debitoria relativa ai finanziamenti Senior
Facilities sia della diminuzione dei tassi di interesse registrata sui mercati finanziari, anche se nel
complesso si rileva un incremento degli oneri finanziari netti per effetto dell’impatto negativo della
variazione nella valutazione degli strumenti finanziari derivati su tassi d’interesse.
Le differenze cambio nette e i correlati oneri e proventi su strumenti derivati su cambi presentano
nel 2010 un saldo negativo di 65.133 migliaia di Euro, che si confronta con un saldo positivo del
2009 pari a 31.652 migliaia di Euro, soprattutto per l’effetto negativo sull’allineamento dei saldi
finali dei finanziamenti espressi in valuta causato dalla variazione del tasso di cambio del dollaro,
passato dal cambio di 1,4406 di fine 2009 a quello di 1,3362 del 31 dicembre 2010. Nell’esercizio
precedente il fenomeno si era manifestato in senso opposto, facendo rilevare un importo di
differenze cambio positive.
I proventi e oneri da partecipazioni presentano nell’esercizio 2010 un saldo positivo di 17.748
migliaia di Euro, contro un saldo negativo di 3.487 migliaia di Euro nel precedente esercizio.
La variazione è dovuta alla rilevazione nel 2010 di un provento derivante dalla cessione a terzi della
quota di partecipazione detenuta nella collegata Atla S.r.l., mentre nell’esercizio precedente la
gestione delle partecipazioni includeva le svalutazioni delle partecipazioni e degli accantonamenti
effettuati in relazione alle perdite riportate dalle società partecipate Arianespace S.A. e Arianespace
Participation S.A.
Il risultato netto del Gruppo e di terzi, dopo la rilevazione delle imposte correnti e differite che
presentano un saldo negativo di 10.892 migliaia di Euro, evidenzia una perdita nell’esercizio 2010
di 27.208 migliaia di Euro, contro un utile di 38.607 migliaia di Euro rilevato nel 2009. L’inversione
di segno del risultato netto è da attribuire quasi totalmente all’impatto negativo delle differenze
cambio.
L’analisi della struttura patrimoniale è esposta nella tavola seguente (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Al
31/12/2009
Variazione
Immobilizzazioni materiali e investimenti immobiliari
Avviamento
Attività immateriali a vita definita
Partecipazioni
Totale immobilizzazioni
Capitale di esercizio netto
Fondi per rischi ed oneri
Fondi per benefici a dipendenti
Capitale investito netto
300.032
1.969.937
1.093.692
7.128
3.370.789
(812.114)
(124.345)
(75.889)
2.358.441
307.920
1.969.937
1.012.690
5.449
3.295.996
(697.761)
(91.886)
(83.977)
2.422.372
(7.888)
0
81.002
1.679
74.793
(114.353)
(32.459)
8.088
(63.931)
Posizione finanziaria netta
Patrimonio netto
1.647.895
710.546
2.358.441
1.705.009
717.363
2.422.372
(57.114)
(6.817)
(63.931)
Le immobilizzazioni, che ammontano in totale a 3.370.789 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010,
presentano un incremento rispetto all’anno precedente di 74.793 migliaia di Euro. I nuovi
Relazione sulla gestione
31
Relazione Finanziaria Annuale 2010
investimenti in immobilizzazioni materiali e attività immateriali sono stati pari a 217.936 migliaia di
Euro e i relativi ammortamenti sono stati pari a 136.524 migliaia di Euro. La variazione delle
attività immateriali a vita definita, 81.002 migliaia di Euro, è principalmente riferibile all’iscrizione
tra le medesime dei costi connessi alla sottoscrizione di nuovi accordi di partecipazione a
programmi di collaborazione internazionale relativi a motori aeronautici per impiego commerciale e
trova in gran parte contropartita nell’aumento delle altre passività incluse nel capitale di esercizio
netto, in ragione del pagamento dilazionato in più esercizi di tali costi.
Tra le immobilizzazioni è compreso l’importo di 1.969.937 migliaia di Euro relativo agli avviamenti
iscritti principalmente a seguito delle operazioni di conferimento e della fusione effettuate negli
esercizi precedenti, il cui valore non è soggetto ad ammortamento.
Il capitale di esercizio netto evidenzia un incremento del proprio saldo negativo, pari a 114.353
migliaia di Euro, attestandosi a 812.114 migliaia di Euro di eccedenza di passività sulle attività.
Le sue componenti principali sono illustrate nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Rimanenze
Lavori in corso su ordinazione al netto di acconti e
anticipi ricevuti
Crediti commerciali
Debiti commerciali
Altre attività e passività
Attività e passività nette per imposte anticipate e differite
Capitale di esercizio netto
Al
31/12/2009
Variazione
467.865
467.168
697
(295.844)
260.766
(244.733)
(796.701)
(608.647)
(203.467)
(812.114)
(322.251)
257.448
(242.157)
(644.327)
(484.119)
(213.642)
(697.761)
26.407
3.318
(2.576)
(152.374)
(124.528)
10.175
(114.353)
La variazione del capitale di esercizio è stata determinata principalmente dalla riduzione del saldo
passivo dei lavori in corso su ordinazione al netto di acconti e anticipi ricevuti (26.407 migliaia di
Euro) e dall’aumento delle altre attività e passività (152.374 migliaia di Euro). Le altre passività
includono, come già indicato, i debiti conseguenti all’adesione ad accordi di collaborazione
internazionale rilevati, al momento della sottoscrizione, in contropartita delle attività immateriali a
vita definita.
I fondi per rischi ed oneri sono aumentati di 32.459 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2009,
per maggiori accantonamenti effettuati principalmente in relazione a rischi commerciali e su
contratti in corso, accordi di mobilità per l’accompagnamento alla pensione sottoscritti con le
rappresentanze sindacali e altri oneri del personale.
I fondi per benefici a dipendenti risultano invece diminuiti per 8.088 migliaia di Euro nei confronti
del 31 dicembre 2009, in ragione degli importi delle liquidazioni, in particolare di TFR, erogate
nell’esercizio 2010 a dipendenti usciti.
Nella tavola seguente viene illustrata la composizione della posizione finanziaria netta di bilancio
(importi in migliaia di Euro):
Relazione sulla gestione
32
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Al
31/12/2010
Al
31/12/2009
Variazione
Attività finanziarie non correnti
Attività finanziarie correnti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Totale attività finanziarie
Passività finanziarie non correnti
Passività finanziarie correnti
Quota corrente dei debiti finanziari non correnti
Totale passività finanziarie
8.855
32.989
51.046
92.890
(1.595.802)
(66.060)
(78.923)
(1.740.785)
1.195
20.295
26.381
47.871
(1.636.792)
(22.615)
(93.473)
(1.752.880)
7.660
12.694
24.665
45.019
40.990
(43.445)
14.550
12.095
Totale posizione finanziaria netta
(1.647.895)
(1.705.009)
57.114
(2.150)
-
(2.150)
(1.650.045)
(1.705.009)
54.964
(meno) Attività finanziarie non correnti sottoposte a vincoli
Totale posizione finanziaria netta, escludendo le
attività finanziarie non correnti sottoposte a vincoli
La posizione finanziaria netta risultante dal bilancio presenta un decremento del saldo passivo pari
a 57.114 migliaia di Euro, facendo registrare un indebitamento netto a fine esercizio 2010 di
1.647.895 migliaia di Euro, confrontato con un indebitamento netto al 31 dicembre 2009 che
ammontava a 1.705.009 migliaia di Euro. La variazione registrata nell’indebitamento è il risultato
dell’effetto netto di varie componenti. In particolare, deve evidenziarsi la riduzione rilevata nei
finanziamenti ai sensi del Senior Facilities Agreement stipulato con le banche a fine 2006, che, in
termini di valor nominale ed escludendo la variazione dovuta all’effetto cambio, presentano una
riduzione pari a 75,7 milioni di Euro per i rimborsi effettuati in anticipo rispetto alle scadenze
contrattuali e 19 milioni di Euro per la riduzione dell’utilizzo della linea Revolving. Tale riduzione
viene in parte assorbita dall’effetto negativo dato dall’adeguamento al cambio di fine dicembre
2010 degli importi dei debiti finanziari espressi in dollari.
Un importante indicatore per valutare i risultati finanziari del Gruppo è costituito
dall’indebitamento netto a valor nominale e al cambio di fine esercizio, in quanto
rappresenta l’effettiva posizione di debito a fronte di finanziamenti ricevuti dal sistema bancario.
L’indebitamento netto a valor nominale, che esclude gli effetti della valutazione dei debiti finanziari
in base al metodo del costo ammortizzato previsto dagli IFRS, le passività finanziarie per
partecipazione a programmi di collaborazione internazionale, per leasing e per derivati, nonché il
debito finanziario verso la controllante e include l’accertamento del rateo nominale di interessi
finanziari maturati a fine esercizio, presenta al 31 dicembre 2010 un saldo pari 1.480.752 migliaia
di Euro, rispetto a 1.543.560 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009, con un miglioramento di
62.808 migliaia di Euro. Escludendo l’effetto della rivalutazione dell’indebitamento determinata
dall’andamento del cambio con il dollaro, la riduzione effettiva dell’indebitamento netto a valor
nominale derivante dai flussi di cassa generati nell’esercizio è pari a 107.065 migliaia di Euro.
Relazione sulla gestione
33
Relazione Finanziaria Annuale 2010
RICERCA, INNOVAZIONE E AMBIENTE
Nell’industria aerospaziale, gli investimenti in ricerca e sviluppo sono un fattore chiave per
consentire a un’azienda di consolidare la propria posizione competitiva e mantenere le prestazioni
ai massimi livelli.
Avio ha sempre dedicato grandi risorse alla ricerca, allo sviluppo e all’innovazione di prodotti e
processi, anche in collaborazione con istituzioni nazionali quali il Ministero dell’Università e della
Ricerca e gli organismi di sviluppo e supporto alla ricerca regionali, in particolare in Piemonte,
Campania, Lazio e Puglia. Inoltre, il Gruppo annovera tra i propri obiettivi lo sviluppo ecocompatibile delle proprie attività e per dei propri prodotti, prestando particolare attenzione alle
problematiche di salvaguardia ambientale connesse all’esercizio delle produzioni industriali nonché
di miglioramento della sicurezza dei propri impianti produttivi e di tutela dei propri dipendenti.
La spesa totale per attività di ricerca e sviluppo sostenuta dal Gruppo nel 2010 è stata pari 123,0
milioni di Euro (136,9 milioni di Euro nel 2009), ovvero al 7,0% dei ricavi consolidati (8,0% nel
2009).
Il Gruppo svolge attività di ricerca e sviluppo commissionate e finanziate da clienti, il cui
ammontare nel 2010 è stato pari a 81,4 milioni di Euro (99,0 milioni di Euro nel 2009), nonché
attività a proprio carico, autofinanziate, che sono ammontate a 41,6 milioni di Euro (38,0 milioni di
Euro nel 2009).
Le attività autofinanziate includono nell’esercizio 2010 26,3 milioni di Euro relativi a costi di
sviluppo capitalizzati nell’anno come Attività immateriali a vita definita (19,0 milioni di Euro nel
2009) e 15,3 milioni di Euro relativi a costi di ricerca o a costi di sviluppo non aventi i requisiti per
la capitalizzazione e che sono stati direttamente spesati a conto economico (19,0 milioni di Euro nel
2009).
L’importo totale imputato al conto economico dei costi riferiti ad attività autofinanziate è stato
nell’esercizio 2010 pari a 36,4 milioni di Euro (36,5 milioni di Euro nel 2009), composto da 15,3
milioni di Euro per costi non capitalizzabili direttamente spesati (19,0 milioni di Euro nel 2009) e da
21,1 milioni di Euro relativi alle quote di ammortamento di costi di sviluppo capitalizzati
prevalentemente in precedenti esercizi (17,5 milioni di Euro nel 2009).
L’innovazione di prodotto
La crescente attenzione mondiale per le tematiche ambientali ha dei risvolti sostanziali sul settore
del trasporto aereo, in particolar modo con riguardo al tema della riduzione delle emissioni
inquinanti. In un contesto in cui il traffico è previsto in forte crescita, soprattutto nei Paesi
emergenti, e in cui gli investimenti in infrastrutture, nuovi programmi e partnership consentono la
collaborazione di tutti gli attori coinvolti in direzione di una maggiore sostenibilità, anche Avio ha
confermato nel 2010 il proprio impegno. In linea con gli obiettivi stabiliti dall’Advisory Council for
Aeronautics Research in Europe (ACARE), che resta uno dei principali riferimenti a livello globale
nella definizione di obiettivi strategici, ed in collaborazione con i principali costruttori mondiali, il
Gruppo ha così continuato ad investire nello sviluppo di nuovi prodotti in grado di assicurare
elevate prestazioni e bassi consumi, contenendo al contempo le emissioni.
- Turbine - Nel corso dell’anno, in sinergia con General Electric sono state completate le attività di
sviluppo e certificazione del sottosistema statorico della turbina di bassa pressione per il propulsore
GEnx-1B, destinato al Boeing 787 Dreamliner. Parallelamente, è stata progettata un’evoluzione
della turbina stessa che comporterà l’ulteriore miglioramento dell’efficienza e la riduzione dei
consumi. Ciò è stato possibile grazie all’attività sperimentale su di nuovo banco a flusso freddo
(cold flow) particolarmente avanzato, sviluppato interamente da Avio e testato con successo in
febbraio. Sono proseguite inoltre le prove di volo che porteranno alla validazione e certificazione
del motore nel terzo trimestre del 2011, con entrata in servizio entro l’anno.
Il GEnx-2B, destinato alla nuova versione Stretched del B747-8, ha raggiunto la certificazione nel
mese di novembre 2010. Anche in questo caso, è stato avviato un programma di miglioramento
dell’efficienza propulsiva e di riduzione di consumi che coinvolgerà il re-design della turbina di
bassa pressione.
Relazione sulla gestione
34
Relazione Finanziaria Annuale 2010
In generale, il GEnx mira all’ottenimento di risultati ambiziosi: una riduzione del consumo specifico
del 15% rispetto agli standard di fine anni ’90, nonché una sensibile diminuzione dell’inquinamento
acustico rispetto al limite “Stage 4” previsto dalla International Civil Aviation Organization per i
nuovi velivoli costruiti dal 2006.
Nel corso del 2010 è stata inoltre portata avanti l’iniziativa “PoloniAero Laboratory”, in
collaborazione con la Polonia, per la ricerca di configurazioni avanzate di turbine per i propulsori di
nuova generazione a basso impatto ambientale.
- Sistemi di trasmissione - Sono proseguite le attività di ricerca su materiali e tecnologie di
progettazione e realizzazione di componenti, in particolare ingranaggi e cuscinetti, mirate a
mantenere e migliorare la competitività di Avio. Su questa tipologia di prodotti vi è peraltro un
crescente interesse, sia per le nuove architetture di motore – geared turbofan e open rotor – sia
per il miglioramento e il potenziamento di applicazioni più tradizionali, quali i sistemi di
azionamento degli accessori per velivoli “more electrical” e per turboelica con potenze e affidabilità
elevatissime. Per i turboelica, in particolare, è stato certificato il motore TP400 per il velivolo
A400M, per il quale Avio è responsabile della trasmissione meccanica che aziona l’elica. Nel
progetto di questa trasmissione, la più grande mai realizzata per un turboelica, sono confluite le
tecnologie derivate dai programmi di ricerca e sviluppo implementati con successo negli ultimi anni.
- Combustori - Avio si è focalizzata sullo sviluppo di un dimostratore di un combustore di tipo
PERM (Partial Evaporation and Rapid Mixing), con basse emissioni, avente come possibile
applicazione i motori per velivoli regionali di prossima generazione. Il dimostratore ha iniziato con
successo le prove funzionali presso i laboratori di Pomigliano (Na).
- Sistemi di iniezione – Sono proseguite le iniziative di sviluppo con tecnologia DMLS (Direct
Metal Laser Sintering) per il motore SaM 146, destinato al nuovo velivolo Sukhoi Superjet 100.
Analogamente, tecnologie di additive manufacturing sono in corso di sviluppo per altre componenti,
per diversi materiali – fra cui gli alluminuri di titanio che raggiungono le stesse temperature di
esercizio di leghe di nichel ma con massa dimezzata e per diverse tecniche di fusione delle polveri,
fra cui i fasci elettronici.
- Programmi di collaborazione europea - Avio prende parte con livelli di partecipazione
significativi al 6° e 7° Programma Quadro, attraverso consorzi che coinvolgono i principali
motoristi, università e centri di ricerca. I programmi sono finalizzati al raggiungimento di un livello
tecnologico sufficiente a consentire l’introduzione delle nuove tecnologie sia su dimostratori
tecnologici avanzati (ad esempio in ambito Clean Sky) sia sui nuovi programmi applicativi.
Nell’ambito del 6° Programma Quadro, per quanto riguarda il prodotto turbina, si è chiusa con
successo l’attività del progetto integrato VITAL (EnVIronmenTALly Friendly Aero Engine) con il
completamento della sperimentazione al banco delle nuove tecnologie per turbine ad alta
efficienza, ridotto inquinamento atmosferico e minor peso.
Il progetto ha consentito di dimostrare a livello di sistema la riduzione delle emissioni sonore di
ulteriori 12-15 decibel e del 7% delle emissioni di CO2 rispetto alle tecnologie già in uso.
È proseguita inoltre l’attività del progetto NEWAC (NEW Aero Concepts), lanciato nel 2006 per
dimostrare su larga scala nuove tecnologie del “core” del motore (compressore di alta pressione,
camere di combustione). Avio è responsabile per la prima volta di uno dei sotto-progetti principali,
quello relativo alla combustione. In particolare, sono state completate le attività di progettazione
del sistema di combustione a bassissime emissioni (Ultra Low NOx, -65%), con sistemi di iniezione
innovativi, è stato realizzato il combustore a basse emissioni e sono iniziate le attività di
sperimentazione che si completeranno nel 2011. I risultati già disponibili confermano la potenzialità
di abbattimento delle emissioni in linea con gli obiettivi.
Per quanto riguarda i progetti del 7° Programma Quadro, nel corso del 2010 Avio ha portato a
termine il progetto integrato DREAM (valiDation of Radical Engine Architecture systeMs) per lo
studio di configurazioni-turbina non convenzionali da applicare a motori di tipo open-rotor. In
particolare, è stato completato in collaborazione con Snecma il progetto di una nuova turbina in
configurazione controrotante, assolutamente innovativa e in grado di ridurre significativamente
l’impatto ambientale. Sono inoltre proseguite le indagini analitiche e le prove nelle varie aree
tecnologiche critiche dei sub-componenti del combustore, quali i sistemi di raffreddamento dei
liners e iniettori innovativi.
Per quanto riguarda la valutazione dell’impatto di combustibili
alternativi sulle prestazioni dei sistemi di combustione, è stata completata la caratterizzazione
Relazione sulla gestione
35
Relazione Finanziaria Annuale 2010
chimica di una miscela di cherosene con combustibile da sintesi (Carbon-To-Liquid) di produzione
industriale (SASOL).
Contemporaneamente, Avio ha continuato le attività di ricerca del programma Clean Sky JTI (Joint
Technology Initiative), il più importante mai realizzato in Europa e comprendente 6 macro-aree:
velivoli large, regionali, elicotteri, motori, sistemi e design ecocompatibile.
In Clean Sky, che terminerà nel 2017, Avio è partner associato di Rolls Royce e Safran nel
programma motore SAGE (Sustainable Aircraft Geen Engine), per il quale ha proseguito lo sviluppo
tecnologico di una turbina innovativa e del sistema di trasmissione avanzato per applicazione openrotor per velivoli a medio raggio. I dimostratori tecnologici sviluppati in Clean Sky andranno in
prova dalla fine del 2013.
Sono inoltre proseguite le attività atte alla definizione di tematiche di interesse per la presentazione
di proposte progettuali in risposta agli ultimi 3 bandi del 7° Programma Quadro. In parallelo ACARE
ha pubblicato il documento “Beyond vision 2020 (toward 2050)” che individua le linee guida dei
futuri bandi di ricerca a partire dall’8° Programma Quadro, attualmente in fase di negoziazione a
livello Commissioni Europea.
- Programmi sostenuti dal Ministero della Difesa - A seguito del positivo completamento del
primo programma italo-russo per lo sviluppo di nuove tecnologie applicate al prodotto turbina, in
collaborazione con il Ministero della Difesa, nel 2010 è stato lanciato un nuovo programma dedicato
alle turbine ad alta concentrazione di potenza. Partner sono due tra i più importanti centri di ricerca
russi, Ciam e Viam, e l’attività ha l’obiettivo di migliorare le conoscenze sull’efficienza
aerodinamica, sulla riduzione delle emissioni acustiche e sull’impiego di leghe innovative per i
componenti della turbina: tre ambiti di frontiera per la competizione sulle tecnologie dual-use.
Sono inoltre stati portati avanti, sempre con il Ministero della Difesa, i progetti ETAP (European
Technology Acquisition Program) nell’ambito delle tecnologie per propulsori più efficienti e con
sistemi di prognostica avanzati per sistemi di trasmissione.
- Programmi Nazionali - È stato avviato un nuovo importante progetto di ricerca focalizzato sulle
trasmissioni di potenza per applicazioni open rotor, che porterà alla realizzazione di un banco
tecnologico per dimostrare la funzionalità di una trasmissione controrotante avanzata, componente
chiave della nuova architettura motore.
In ambito regionale, in Piemonte, è proseguita l’attività del Laboratorio GreatLab, primo centro di
ricerca italiano specializzato nello sviluppo di tecnologie strategiche per la produzione di propulsori
aeronautici ecocompatibili, finanziato da Avio e dal Politecnico di Torino.
Sempre con il Politecnico di Torino, sono continuate le attività del progetto GREAT 2020,
cofinanziato dalla Regione Piemonte e coordinato da Avio, che coinvolge diverse piccole e medie
imprese del territorio. Il progetto, di durata triennale, punta allo sviluppo di tecnologie innovative
ecocompatibili e si basa su 6 laboratori di ricerca integrati.
Sono stati infine proposti nuovi filoni di ricerca per attività di sviluppo tecnologico (turbina,
componenti per motore più elettrico, processi evoluti di riparazione e modellazione) ed è stato dato
seguito a un nuovo contratto di programma con la regione Puglia.
L’innovazione di processo
Relativamente ai processi di fabbricazione dei componenti aerospaziali, Avio promuove attività
mirate all’identificazione ed al successivo utilizzo di materiali eco-compatibili, avendo come
obiettivo la sostituzione dei prodotti chimici a più elevato impatto ambientale.
Oltre ad avere ottenuto la certificazione volontaria UNI EN ISO14001, che attesta che tutti gli
impianti italiani sono dotati di un sistema di gestione adeguato a tenere sotto controllo l’impatto
ambientale delle proprie attività e ne ricercano sistematicamente il miglioramento in modo
coerente, efficace e sostenibile, il Gruppo è impegnato nell’adempimento degli obblighi previsti dal
Regolamento (CE) N. 1907/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006
concernente la Registrazione, la Valutazione, l’Autorizzazione e la Restrizione delle Sostanze
Chimiche (REACh). A tal proposito, la Società ha effettuato la verifica dell’utilizzo, nei diversi siti
produttivi, delle sostanze contenute nella Lista delle “Substances of Very High Concern” (SVHC), in
particolare del triossido di cromo che è contenuto nei prodotti chimici utilizzati nel sito di Rivalta di
Torino per il trattamento superficiale delle leghe di alluminio e magnesio. A oggi è in corso la
valutazione delle possibili alternative a tali prodotti, con l’obiettivo di utilizzarne di nuovi a basso
impatto ambientale che garantiscano un’equivalente efficacia contro la corrosione a parità di costi.
Relazione sulla gestione
36
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Per quanto riguarda i programmi di responsabilità del Cliente, sono stati contattati gli specialisti di
processo e la Progettazione del Cliente per discutere le proposte di utilizzo di prodotti alternativi.
In relazione all’attuale trattamento superficiale di ossidazione anodica delle leghe di alluminio con
bagno contenente triossido di cromo, sono state individuate due possibili alternative, attualmente
in fase di valutazione: l’ossidazione anodica solforica e quella fosforica.
La Lista delle SVHC è soggetta ad aggiornamento periodico ed Avio si impegna a monitorarla ed
aggiornarla al fine di adempiere alle prescrizioni del Regolamento REACh.
Il Gruppo ha infine programmato di disattivare entro il 2012 la vecchia centrale termica oggi
funzionante a Colleferro, concepita più di 40 anni fa e realizzata con tecnologie ormai obsolete e
inadeguate rispetto alle future e sempre più stringenti normative ambientali. Per far fronte al
fabbisogno energetico del comprensorio industriale di Colleferro, Avio realizzerà in joint venture
con il Gruppo Industriale Maccaferri un nuovo impianto di cogenerazione, che a fronte di un
aumento di potenza (da 66 MW a 82 MW) ridurrà di circa il 50% le emissioni in atmosfera rispetto
alla situazione attuale.
Propulsione spaziale
Negli ultimi anni, Avio ha profuso un notevole impegno nella ricerca e sviluppo di motori a
propellente solido, al fine di ridurre l’impatto ambientale dei motori spaziali.
Oltre all’attenzione alle emissioni derivanti dalla combustione del propellente durante il volo, si è
puntato anche a ridurre l’impiego delle sostanze maggiormente pericolose per la salute e per
l‘ambiente nel corso delle lavorazioni.
Per la riduzione degli impatti delle emissioni che riguardano soprattutto le sostanze acide, è dunque
proseguito lo studio di alcuni comburenti alternativi e sono state svolte attività di ricerca sui
cosiddetti “propellenti puliti”, di cui è stata avviata la valutazione delle prestazioni rispetto a quelli
attualmente in produzione.
Per migliorare le fasi di lavorazione, sono state sviluppate formulazioni di propellenti e di gomme a
ridotto contenuto di sostanze pericolose. Alcune di queste formulazioni hanno già raggiunto lo stato
di pre-qualifica, con il coinvolgimento dei clienti nella valutazione dei risultati ottenuti.
Per quanto riguarda la ricerca e lo sviluppo di motori a propellente liquido, in collaborazione con
ASI ed ESA, Avio ha proseguito le ricerche per l’impiego di gas naturale liquefatto (con contenuto di
metano pari al 92-96%), in qualità di combustibile pulito da utilizzare nella propulsione spaziale,
destinato in particolare allo stadio superiore della futura evoluzione di Vega, in sostituzione degli
attuali propellenti stoccabili.
Il Programma Lyra, il più significativo finanziato dall’ASI e implementato in collaborazione con la
Russia, prevede lo sviluppo di un dimostratore a metano, la cui prova al banco è prevista
attualmente entro la fine del 2011. Tale programma permetterà l’ampliamento delle competenze
nell’ambito della propulsione liquida ed il consolidamento del ruolo di leadership europea
dell’industria italiana in tale ambito.
In partnership con l’ASI e il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA) è in preparazione il
programma per proseguire le attività dopo il 2011.
Relazione sulla gestione
37
Relazione Finanziaria Annuale 2010
RISORSE UMANE
ll numero dei dipendenti del Gruppo risulta al 31 dicembre 2010 pari a 5.032 unità, rispetto alle
4.905 unità del 31 dicembre 2009. La maggior parte risulta impiegata presso la capogruppo AVIO
S.p.A., il cui organico è pari al 31 dicembre 2010 a 3.995 unità, in aumento rispetto alle 3.928
unità dell’anno precedente.
L’incremento del numero di dipendenti del Gruppo è riconducibile ai seguenti fattori:
la stabilizzazione di personale somministrato;
la necessità di dedicare risorse con competenze specifiche al lancio ed allo sviluppo di
nuove iniziative di business, sia in Italia sia all’estero;
l’acquisizione delle società Avioprop S.r.l. e O.A.V. Officine Alluminio Valpellice S.r.l.;
il supporto alla crescita dei volumi di attività in Avio Polska Sp.z. o.o.
Contemporaneamente sono state intraprese azioni di organizzazione, di micro-organizzazione e di
cambio nel mix professionale, che hanno complessivamente portato a efficienze sugli organici
indiretti. La gestione di tali efficienze è stata effettuata anche mediante l’utilizzo dello strumento
della mobilità ex Legge 233/91, che ha riguardato i siti di Rivalta, Brindisi, Pomigliano d’Arco –
Acerra, Borgaretto e Colleferro.
Relazioni Industriali
Nel corso del 2010 si è reso necessario l’utilizzo di strumenti di flessibilità per fronteggiare
l’incertezza della situazione di mercato e le diverse situazioni verificatesi nei siti aziendali. In
particolare:
in tutti i siti delle società del Gruppo sono stati richiesti piani generalizzati di fruizione delle
ferie non godute e stabiliti periodi di chiusura collettiva concordati con i sindacati;
nell’area di Pomigliano d’Arco - Acerra è proseguita l’azione di riduzione del personale,
anche grazie all’applicazione sino a luglio 2010 dell’accordo di mobilità sottoscritto in data
16 settembre 2008;
sono proseguite le attività collegate al trasferimento nello stabilimento di Pomigliano
d’Arco delle produzioni svolte ad Acerra, rendendo a tal fine necessario il ricorso alla Cassa
Integrazione Straordinaria per ristrutturazione, in applicazione di quanto stabilito
dall’accordo sindacale del 30 novembre 2009;
AVIO S.p.A. ha sottoscritto tre accordi sindacali per la collocazione di 240 lavoratori in
mobilità di accompagnamento alla pensione entro il 31 dicembre 2011. Nel dettaglio, gli
accordi riguardano 150 dipendenti delle sedi di Rivalta e Sangone, 40 della sede di Brindisi
e 50 di quella di Colleferro e sono stati siglati rispettivamente in data 25 marzo, 30 marzo e
2 luglio 2010. Un analogo accordo, firmato in data 4 maggio 2010, ha inoltre riguardato 25
dipendenti della controllata Getti Speciali S.r.l.. Tali accordi hanno costituito la necessaria
premessa per la stabilizzazione, nel corso dell’anno, di un totale di 212 lavoratori
somministrati (di cui 195 nella Capogruppo), ai quali è stato offerto un contratto a tempo
indeterminato.
Si segnala inoltre che:
il 24 febbraio è stato firmato in Avio Polska Sp.z o.o. un accordo sindacale che ha chiuso
una vertenza collettiva attivata dalle locali Organizzazioni Sindacali e con il quale si è
stabilito un incremento salariale collettivo ed istituito un premio variabile legato a criteri di
presenza al lavoro e qualità del prodotto. In data 27 maggio un secondo accordo sindacale
ha regolamentato e parzialmente modificato il regolamento retributivo. La ratifica del
complessivo riordino è avvenuta con un ulteriore accordo datato 14 ottobre;
il 31 dicembre 2010 sarebbe dovuto scadere il contratto integrativo aziendale delle sedi di
AVIO S.p.A. e Getti Speciali S.r.l. che applicano il Contratto Collettivo Nazionale
dell’Industria Metalmeccanica, ma con accordo a livello nazionale del 22 dicembre 2010 la
durata di tali contratti è stata prorogata a tutto il 2011 .
Sviluppo e Formazione
Per quanto concerne le attività di Selezione, nel 2010 il Gruppo ha assunto dall’esterno un totale
di 365 persone, principalmente in AVIO S.p.A. (264), Avio Polska Sp.z. o.o, Getti Speciali S.r.l. ed
ELV S.p.A.. Le assunzioni hanno riguardato neolaureati, diplomati e figure professionali con
Relazione sulla gestione
38
Relazione Finanziaria Annuale 2010
esperienza ed in possesso di specifiche competenze, nonché 275 operai (ivi incluse le stabilizzazioni
di operai somministrati di cui al precedente paragrafo).
La Mobilità professionale interna, prevalentemente di tipo interfunzionale ha riguardato poco
meno del 7,8% dei dipendenti (8,2% nella Capogruppo) ed è stata implementata anche con
l’obiettivo di ampliare le competenze dei professionals.
Lo Sviluppo del personale continua a essere centrale. Aspetto qualificante della gestione è stato
il lancio di un’iniziativa di systemic assessment per figure dall’elevato potenziale o ad alto impatto
professionale, finalizzata a definire percorsi individuali di crescita e sviluppo delle competenze
manageriali.
Per la Formazione sono state erogate oltre 12.000 giornate con più di 9.300 partecipazioni a
corsi, coinvolgendo oltre 3.400 persone. La formazione interna ha pesato per circa il 20%. Le
principali linee-guida che hanno caratterizzato il piano formativo del 2010, oltre al mantenimento
ed allo sviluppo delle competenze distintive, sono state:
l’internazionalizzazione, soprattutto mediante un significativo ricorso ai corsi di lingue ed a
percorsi di coaching linguistico, sia individuali sia di gruppo;
la sicurezza sul posto di lavoro;
le normative;
lo sviluppo manageriale, tramite la promozione della partecipazione dei manager a seminari
di alta professionalizzazione, programmi di sviluppo delle competenze manageriali per
risorse di potenziale o ad alto impatto professionale e interventi formativi per i giovani in
ingresso.
Sotto il profilo della metodologia didattica, è stata consolidata la modalità dell’e-learning, mentre
significativo è stato il ricorso a formatori specializzati, soprattutto per le tematiche legate alle
competenze manageriali e di business. E’ stato inoltre definito un programma di revisione del
sistema formativo, basato su tre linee di sviluppo:
supporto istituzionale all’assunzione di responsabilità (Leadership CV);
know-how professionale;
sviluppo della leadership e di competenze manageriali specifiche.
Da ultimo, sono stati realizzati ulteriori progetti di miglioramento seguendo la metodologia LeanSix Sigma.
Relazione sulla gestione
39
Relazione Finanziaria Annuale 2010
COMUNICAZIONE E RESPONSABILITA’ SOCIALE
Eventi e manifestazioni fieristiche
Per promuovere la propria immagine e rafforzare la propria posizione di leader tecnologico e
partner affidabile di motoristi, agenzie spaziali e forze armate, Avio partecipa ai più importanti
saloni del settore aerospaziale e navale, così da aumentare la conoscenza e i contatti di clienti,
fornitori, istituzioni e del grande pubblico con i marchi e i prodotti del Gruppo.
Nel corso del 2010, Avio ha preso parte alle seguenti manifestazioni:
“Defexpo India” (New Delhi, dal 15 al18 febbraio), fiera biennale arrivata alla sesta
edizione e dedicata ai sistemi di difesa terrestri e navali;
“WTUI Conference” (San Diego, USA, dal 14 al 17 marzo); un evento annuale organizzato
dalla Western Turbine Users Inc e dedicato a tutti gli operatori che utilizzano le turbine a
gas aeroderivate sviluppate da General Electric, di cui Avio è partner;
“Affidabilità e Tecnologie” (Torino, il 14 e 15 aprile), punto di riferimento annuale per le
aziende committenti e fornitrici che appartengono alle caratteristiche filiere produttive
dell’industria italiana: oltre al tradizionale polo automobilistico, i settori aerospaziale e
aeronautico, difesa, ferroviario, navale e nautico;
“Farnborough Air Show” (Londra, dal 19 al 25 luglio), tra le manifestazioni più importanti a
livello mondiale nel settore dell’aerospazio, che si svolge ogni due anni ed è aperta sia agli
operatori del settore che agli appassionati. L’edizione 2010 ha richiamato oltre 100.000
visitatori.
In ambito spaziale, oltre al già citato Farnborough Air Show, Avio ha partecipato in partnership con
l’ASI ai seguenti eventi:
“Toulouse Space Show” (Tolosa, Francia, dall’8 all’11 giugno), seconda edizione del salone
che si svolge nel cuore del distretto spaziale francese;
“Africa Aerospace & Defence” (Città del Capo, Sudafrica, dal 21 al 25 settembre),
manifestazione regionale che copre l’intero spettro di attività legate alle tecnologie per la
difesa aerea, marina e terrestre.
Collaborazione con gli Atenei
Avio è partner di 45 dipartimenti di ricerca nelle principali università italiane e collabora a progetti
di ricerca con i più importanti atenei internazionali.
In quest’ottica di stretta collaborazione, il Gruppo manifesta la disponibilità ad accogliere in visita
nei propri stabilimenti italiani tutti coloro che hanno desiderio di visitarli per scopi scientifici,
didattici, istituzionali o di collaborazione territoriale. In particolare, le attività si rivolgono agli
studenti delle scuole superiori (specie quelle presenti sul territorio prossimo agli insediamenti
produttivi) e agli universitari, provenienti sia da tutte le regioni d’Italia che dall’estero. Nel 2010, le
visite hanno riguardato oltre 1.300 partecipanti.
E’ continuata anche l’adesione alle giornate di incontro con giovani laureandi e neolaureati durante
i career days, tenutisi a Torino, Roma, Napoli e Cernobbio.
Responsabilità sociale
Avio considera il rapporto con i dipendenti e il territorio come un asset imprescindibile e di grande
rilevanza strategica. Pertanto, il Gruppo ha intrapreso durante il corso dell’anno campagne ed
iniziative volte a rafforzare lo spirito di appartenenza e la soddisfazione delle persone, nonché la
propria riconoscibilità presso le comunità di riferimento, promuovendo un impegno sociale,
ambientale ed etico che il Gruppo intende esprimere in ogni aspetto della sua attività.
Nei confronti dei dipendenti, sono state svolte e sono in corso campagne di sensibilizzazione
ecologica e sulla sicurezza sul lavoro, in modo da prevenire gli infortuni e da addestrare le persone
alla prevenzione e alla gestione delle operazioni in completa sicurezza all’interno di tutti gli
ambienti di lavoro.
Relazione sulla gestione
40
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Sono state inoltre perseguite ricadute positive sui dipendenti di iniziative volte alla comunità locale,
valorizzando così una continua apertura e integrazione fra azienda e territorio. A tal proposito, si
segnalano le seguenti iniziative intraprese nel corso del 2010:
il finanziamento della Mostra di Storia Industriale, allestita a giugno in occasione delle
celebrazioni per il 75° anniversario della nascita del Comune di Colleferro, il cui scopo
consisteva nella valorizzazione della fisionomia industriale della città alla luce delle attività
che Avio vi ha impiantato;
la sponsorizzazione della mostra di arte contemporanea “Eroi, eroine. Iconologia e
simulacro” presso il Castello di Rivalta di Torino dal 13 giugno al 18 luglio, con l’obiettivo di
contribuire alla vita culturale e sociale del territorio in cui sorge la sede di Avio;
la celebrazione del 50° Anniversario della Pattuglia Acrobatica Nazionale presso l’Aeroporto
di Rivolto (Udine), tenutasi in settembre, durante la quale le Frecce Tricolori e le più
importanti pattuglie acrobatiche internazionali si sono esibite davanti a 400.000 spettatori.
Avio ha partecipato in qualità di importante partner delle Forze Armate;
la sponsorizzazione della stagione teatrale 2010-2011 del Nuovo Teatro Verdi di Brindisi,
città in cui le attività industriali di Avio sono storicamente radicate.
A scopo solidaristico e di supporto delle comunità in cui opera, il Gruppo si è infine impegnato a
sostenere i seguenti Enti:
Fondazione ABIO Italia ONLUS, che persegue finalità di solidarietà sociale nei confronti dei
bambini e degli adolescenti ricoverati in ospedale;
Cooperativa Sociale Nuovi Orizzonti ONLUS, che persegue l’interesse generale della
comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso la
gestione di servizi sociali orientati in via prioritaria, ma non esclusiva, a rispondere ai
bisogni di persone disabili e con ritardi di apprendimento;
Ospedale Parodi Delfino di Colleferro, che ha ricevuto il sostegno di Avio nel perseguimento
delle proprie finalità istituzionali.
Relazione sulla gestione
41
Relazione Finanziaria Annuale 2010
PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE A CUI IL GRUPPO E’ ESPOSTO
Nel contesto delle condizioni generali dell’economia, la situazione economica, patrimoniale e
finanziaria di Avio è influenzata dai vari fattori che compongono il quadro macroeconomico (tra cui
la dinamica del PIL, l’andamento dei tassi di interesse e dei cambi, il costo delle materie prime, il
tasso di disoccupazione), sia nei vari Paesi in cui il Gruppo opera, sia a livello globale.
Nel corso dell’ultimo triennio, i mercati finanziari sono stati connotati da una volatilità
particolarmente marcata che ha avuto pesanti ripercussioni sulle istituzioni finanziarie e, più in
generale, sull’intera economia, finendo poi per gravare sui bilanci pubblici. Il significativo e diffuso
deterioramento delle condizioni di mercato è stato accentuato da una severa e generalizzata
difficoltà nell’accesso al credito, sia per i consumatori sia per le imprese, ed ha iniziato a
determinare una carenza di liquidità che si è ripercossa in ultimo stadio sullo sviluppo industriale e,
di riflesso, sul traffico aereo, che solo nel corso del 2010 ha conosciuto una significativa ripresa.
Sebbene i Governi e le autorità monetarie abbiano risposto a questa situazione con interventi di
ampia portata, non è possibile prevedere se e quando l’economia ritornerà ai livelli antecedenti la
crisi, a maggior
ragione alla luce dell’aggravarsi del contesto geopolitico internazionale,
segnatamente in Nord Africa e Medio Oriente.
Ove tale situazione di marcata debolezza ed incertezza dovesse prolungarsi significativamente,
l’attività, le strategie e le prospettive del Gruppo potrebbero essere negativamente condizionate,
soprattutto per quanto riguarda la produzione e la revisione di motori aeronautici per impiego
commerciale, con conseguente impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e
finanziaria del Gruppo.
Molti dei principali programmi di attività di Avio, in particolare nel settore aeronautico militare e in
quello spaziale, dipendono strettamente dalle decisioni e dai livelli di spesa assunti da governi
nazionali e da istituzioni pubbliche, nazionali e sovranazionali. In considerazione del fatto che i
programmi adottati dai governi e dall’Unione Europea potrebbero essere soggetti a ritardi,
modifiche o cancellazioni, anche nel contesto dell’eccessivo indebitamento che grava attualmente
sui bilanci dei paesi occidentali, i piani industriali e produttivi del Gruppo, nonché la disponibilità
delle relative risorse finanziarie, potrebbero subire in futuro ritardi e dilazioni, con effetti negativi
anche significativi.
Il Gruppo opera in misura rilevante mediante contratti a lungo termine, in particolare nel settore
spaziale. Per la rilevazione dei ricavi e margini relativi derivanti da contratti per lavori su
ordinazione a lungo termine viene utilizzato il metodo della percentuale di avanzamento, che
richiede la stima dei costi totali per l’esecuzione dei contratti e la verifica dello stato di
avanzamento delle attività. Entrambi questi elementi risultano, per loro stessa natura, fortemente
soggetti a stime operate dal management, che a loro volta dipendono dall’oggettiva possibilità e
capacità di prevedere gli eventi futuri. Il verificarsi di eventi imprevedibili o previsti in misura
diversa potrebbe causare un incremento dei costi sostenuti nell’esecuzione dei contratti a lungo
termine, con effetti negativi anche significativi sui risultati futuri.
Il Gruppo registra una parte molto significativa dei propri ricavi in valuta, in particolare in dollari
americani per quanto attiene al settore dei motori aeronautici per impiego commerciale, mentre
sostiene costi che sono per la maggior parte denominati in Euro (rischio di transazione). Inoltre
una rilevante porzione dei debiti finanziari del Gruppo è espressa in dollari americani. Pertanto
eventuali variazioni negative nei tassi di cambio potrebbero produrre effetti negativi sui risultati
economici. A fronte di tale situazione il Gruppo applica in via continuativa una politica di copertura
del rischio di transazione, basata sulla copertura di una quota rilevante dei flussi in dollari
americani, mediante l’utilizzo di strumenti finanziari disponibili sul mercato.
Il Gruppo presenta un elevato livello di debiti finanziari a medio-lungo termine. Pur non risultando
un significativo ammontare di indebitamento a breve scadenza, e quindi avendo il Gruppo la
garanzia di non dover provvedere a rimborsi contrattualmente dovuti per importi significativi fino al
2014/2015, gli impegni più rilevanti a breve termine riguardano il servizio del debito con
riferimento alla corresponsione degli interessi maturati alle singole scadenze dei periodi di
determinazione dei medesimi. Il Gruppo fa fronte a queste necessità mediante la generazione di
flussi di cassa a livello di gestione operativa, che permettono anche la copertura dei fabbisogni per
Relazione sulla gestione
42
Relazione Finanziaria Annuale 2010
gli investimenti necessari allo sviluppo del business. La recente esperienza ha evidenziato la
capacità di Avio di generare consistenti flussi di cassa positivi per coprire queste necessità e anche
per provvedere a eseguire rimborsi anticipati di parte del debito rispetto alle scadenze contrattuali
originarie. Tuttavia possibili cause esterne, quali turbolenze nei mercati valutari o difficoltà e ritardi
in alcuni comparti di attività, potrebbero far insorgere condizioni di minor facilità nella generazione
di flussi di cassa. In ogni caso Avio, disponendo tra l’altro di una linea di credito fino a 150 milioni
di Euro nell’ambito del Senior Facilities Agreement, il cui utilizzo è risultato finora non significativo,
ritiene di poter mantenere condizioni di liquidità sufficienti per far fronte ai propri impegni
finanziari.
Sempre in relazione all’indebitamento, il Gruppo è infine soggetto al rischio di oscillazione dei tassi
di interesse, essendo la posizione debitoria nei confronti delle banche, regolata a tassi variabili. Nel
dettaglio, il debito a tasso di interesse variabile espresso in dollari americani è contrattualmente
basato sul Libor sul dollaro americano, mentre il debito a tasso di interesse variabile in Euro è
correlato all’Euribor. Per fronteggiare tali variazioni, sono state poste in essere operazioni di
copertura “interest rate swap” che determinano un tasso fisso di interesse per un certo periodo
futuro. Nonostante tali operazioni di copertura finanziaria, repentine fluttuazioni dei tassi di cambio
e di interesse potrebbero avere un impatto negativo sui risultati economici e finanziari del Gruppo.
Relazione sulla gestione
43
Relazione Finanziaria Annuale 2010
OUTLOOK
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio
Perseguendo l’obiettivo strategico di espandersi nei mercati esteri ad alto potenziale, nel gennaio
2011 Avio ha annunciato la formazione di una joint venture, con le società cinesi AVIC Dongan e
AVICOPTER, entrambe controllate del gruppo AVIC. La nuova società, con partecipazione Avio del
50%, è finalizzata allo sviluppo e alla produzione di trasmissioni di potenza per motori aeronautici
civili per il mercato cinese e prevede investimenti complessivi superiori a 150 milioni di Euro. La
piena operatività sarà raggiunta nel 2012. Nel mese di marzo 2011 è stata formalizzata la
costituzione della nuova società.
Nell’ambito dei futuri programmi aeronautici, in febbraio 2011 Avio ha annunciato la firma di un
accordo di fornitura (“Long Term Supply Agreement”) con Pratt & Whitney per il Pure Power
PW1500G, il motore destinato al nuovo velivolo regionale Bombardier CSeries. Il contratto ha per
oggetto il Fan Drive Gear System, la trasmissione comando accessori e una delle strutture statiche
principali del motore, il Mid Turbine Frame. Avio parteciperà inoltre al network di manutenzione del
motore. I primi prototipi, realizzati negli stabilimenti di Rivalta di Torino e Pomigliano d’Arco (Na),
verranno consegnati a novembre 2011.
Il 17 febbraio 2011, la Divisione Spazio ha celebrato il traguardo dei primi 200 lanci del vettore
Ariane, a ulteriore conferma del successo tecnico, industriale e commerciale del programma
europeo che fino ad ora ha portato in orbita oltre il 60% dei satelliti commerciali in servizio al
mondo.
Nel mese di marzo 2011, infine, Avio ha acquisito (tramite la controllata AVIO do Brasil Ltda.)
Focaleng, una società brasiliana attiva nella manutenzione e riparazione di motori aeronautici, che
opera attraverso il marchio Focal Aviation. Focaleng, con sede a Rio de Janeiro, impiega 80 persone
altamente qualificate e opera principalmente nella manutenzione di motori della Forza Aerea
Brasiliana. Con questa operazione Avio, che dal 2008 è responsabile della revisione e del supporto
logistico dei turbogetti utilizzati dai caccia AM-X dell’aeronautica brasiliana, ha consolidato
ulteriormente la sua presenza in Brasile e il suo ruolo di fornitore strategico della Forza Aerea
Brasiliana.
Evoluzione prevedibile della gestione
Le previsioni per l’esercizio 2011 indicano una ripresa dei volumi di vendita, in particolare per il
settore AeroEngine, anche per effetto dell’entrata a regime del programma GEnx, attesa nella
seconda metà dell’anno. Il consolidamento della ripresa economica e del traffico aereo produrranno
effetti positivi sui ricavi complessivi del Gruppo, nonostante l’andamento più sfavorevole
dall’andamento del tasso di cambio del dollaro americano evidenziato nella prima parte dell’anno.
Parallelamente alla crescita dei ricavi, ci si attende un ulteriore miglioramento in termini assoluti
della redditività operativa, con l’EBITDA Adjusted previsto in aumento nonostante la marginalità
tipicamente negativa che contraddistingue le fasi di avvio dei nuovi programmi.
Anche per l’altro primario indicatore, rappresentato dall’indebitamento netto a valor nominale, ci si
attende di conseguire un risultato positivo, con una riduzione del saldo dei debiti finanziari pur
avendo pianificato forti investimenti in attivo fisso legati all’aumento dei volumi, per l’ingresso nei
nuovi programmi in fase di lancio e per l’avvio delle nuove joint venture.
Relazione sulla gestione
44
Relazione Finanziaria Annuale 2010
SITUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DI AVIO S.p.A.
I prospetti di seguito esposti e commentati sono stati predisposti sulla base del bilancio d’esercizio
al 31 dicembre 2010 a cui si fa rinvio, redatto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali
(“IFRS”).
Nella tavola che segue viene rappresentato in modo sintetico l’andamento economico della Società
negli anni 2010 e 2009 (importi in migliaia di Euro):
2010
Ricavi
Altri ricavi operativi e variazioni rimanenze prodotti
finiti, in corso di lavorazione e semilavorati
Costi per beni e servizi, per il personale, altri costi
operativi, al netto di costi capitalizzati
Risultato operativo prima degli ammortamenti
(EBITDA)
Ammortamenti e svalutazioni
Risultato operativo
Interessi e altri proventi (oneri) finanziari
Utili (perdite) su cambi e proventi (oneri) da strumenti
derivati su cambi
Proventi (oneri) da partecipazioni
Risultato prima delle imposte
Imposte correnti e differite
Risultato netto
2009
1.376.473
Variazione
1.340.689
35.784
23.530
(3.847)
27.377
(1.116.815)
(1.086.490)
(30.325)
283.188
(126.222)
156.966
(140.111)
250.352
(120.868)
129.484
(125.633)
32.836
(5.354)
27.482
(14.478)
(66.281)
22.397
(27.029)
(6.467)
(33.496)
32.507
(164)
36.194
(19.042)
17.152
(98.788)
22.561
(63.223)
12.575
(50.648)
I ricavi sono stati nell’esercizio 2010 pari a 1.376.473 migliaia di Euro, facendo registrare un
incremento di 35.784 migliaia di Euro (pari al 3%) rispetto all’esercizio 2009. Il miglioramento è
stato registrato principalmente grazie al positivo effetto generato all’andamento del cambio del
dollaro. Escludendo tale componente valutaria i ricavi risultano sostanzialmente allineati a quelli
dell’esercizio precedente.
La ripartizione dei ricavi per settore e per linea di business è esposta nella tabella seguente
(importi in migliaia di Euro):
AeroEngine
Civile
Militare
Energia e Industria
Altre Attività
Totale AeroEngine
Spazio
AvioService
Totale
2010
%
2009
%
556.096
481.363
91.180
13.721
1.142.360
188.919
45.194
1.376.473
40,4
35,0
6,6
1,0
83,0
13,7
3,3
501.737
479.020
115.905
13.911
1.110.573
191.932
38.184
1.340.689
37,4
35,7
8,7
1,0
82,8
14,3
2,9
I ricavi del settore AeroEngine sono aumentati di 31.788 migliaia di Euro, pari al 2,9%, grazie al
miglioramento del cambio con il dollaro, valuta in cui sono realizzati la maggior parte di ricavi di
questo settore. A parità di cambio del dollaro i ricavi del settore AeroEngine risultano allineati a
quelli dell’esercizio precedente, ma con un diversa ripartizione tra le linee di business.
I ricavi del settore Spazio sono diminuiti, rispetto al 2009, di 3.014 migliaia di Euro, pari all’1,6%,
per effetto dei minori volumi di attività per il programma Aster e del rallentamento del programma
di sviluppo del nuovo lanciatore Vega.
Il settore AvioService ha consuntivato ricavi per 45.194 migliaia di Euro, segnando un incremento
del 18,6% rispetto al precedente esercizio, che aveva registrato una riduzione dei volumi, grazie in
Relazione sulla gestione
45
Relazione Finanziaria Annuale 2010
particolare ai nuovi ordini per revisioni dei motori della famiglia PW120, quale risultato della attività
di sviluppo del business attuato dal settore nel corso dell’esercizio.
Nel 2010 il risultato operativo prima degli ammortamenti e svalutazioni (EBITDA) è pari a 283.188
migliaia di Euro, facendo registrare un aumento di 32.836 migliaia di Euro (11,5%) nei confronti
del precedente esercizio. Il miglioramento è stato determinato sia dall’aumento dei ricavi dovuto al
rafforzamento del dollaro, in parte compensato dello stesso effetto sull’aumento dei costi, sia
dall’aumento della redditività media dei programmi, conseguito grazie ai piani di contenimento dei
costi di produzione e di processo in corso di attuazione, cui si è contrapposto un aumento dei costi
di natura non ricorrente e inusuale.
Il valore dell’EBITDA rettificato (“Adjusted EBITDA”) è stato nel 2010 pari a 312.351 migliaia
di Euro, (22,7% dei ricavi) con un miglioramento di 50.310 migliaia di Euro, pari al 19,2%, rispetto
al valore di 262.041 migliaia di Euro registrato nel 2009 (19,5% dei ricavi).
L’Adjusted EBITDA è considerato un indicatore altamente rappresentativo per la misurazione dei
risultati economici della Società in quanto, oltre a non considerare gli effetti di variazioni della
tassazione, degli ammontari e tipologie delle fonti di finanziamento del capitale investito e delle
politiche di ammortamento (voci non comprese nell’EBITDA), esclude anche quei fattori di carattere
non ricorrente o inusuale, al fine di normalizzare nel tempo l’andamento ed aumentare il grado di
comparabilità dei risultati medesimi.
Il risultato operativo è stato pari a 156.966 migliaia di Euro, presentando un miglioramento di
27.482 migliaia di Euro (pari al 21,2%) rispetto al precedente esercizio. Tale risultato risente
negativamente dell’aumento dei costi di carattere non ricorrente o inusuale (complessivamente
+17,6 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente) e dei maggiori ammortamenti (+ 3 milioni di
Euro). L’incremento dei costi non ricorrenti o inusuali è principalmente dovuto alla sottoscrizione di
accordi con le rappresentanze sindacali per l’apertura di procedure di mobilità per
l’accompagnamento alla pensione, all’uscita anticipata e alla concessione di altri benefici a favore di
dipendenti. Escludendo tali fattori, l’andamento del risultato operativo evidenzia un ancor più
significativo miglioramento della gestione ordinaria.
La gestione finanziaria dell’anno 2010 ha risentito dei due fattori di natura prevalentemente
esterna e non legata al business che determinano la forte incidenza sul conto economico delle
poste finanziarie: l’effetto negativo e strutturale dell’onere per interessi dato dalla posizione di
indebitamento della Società, e l’impatto determinato dall’andamento del tasso di cambio del
dollaro, che ha generato nell’anno 2010 l’insorgere di consistenti differenze cambio negative.
Il saldo netto degli interessi e altri oneri e proventi finanziari, inclusivo dell’impatto negativo della
variazione nella valutazione degli strumenti finanziari derivati su tassi d’interesse, è stato pari a
140.111 migliaia di Euro nel 2010, contro 125.634 migliaia di Euro nel 2009, con un aumento di
14.477 migliaia di Euro.
Le differenze cambio nette e i correlati oneri e proventi su strumenti derivati su cambi presentano
nel 2010 un saldo negativo di 66.281 migliaia di Euro, che si confronta con un saldo positivo del
precedente esercizio pari a 32.508 migliaia di Euro, soprattutto per l’effetto negativo
sull’allineamento dei saldi finali dei finanziamenti espressi in valuta causato dalla variazione del
tasso di cambio del dollaro, passato dal cambio di 1,4406 di fine 2009 a quello di 1,3362 del 31
dicembre 2010. Nell’esercizio precedente il fenomeno si era manifestato in senso opposto, facendo
rilevare un importo di differenze cambio positive.
I proventi e oneri da partecipazioni presentano nell’esercizio 2010 un saldo positivo di 22.397
migliaia di Euro, contro un saldo negativo di 164 migliaia di Euro nel precedente esercizio.
La variazione è dovuta principalmente alla rilevazione nel 2010 di un provento derivante dalla
cessione a terzi della quota di partecipazione detenuta nella collegata Atla S.r.l. (17.748 migliaia di
Euro) e dai dividendi ricevuti nel periodo dalle società controllate e a controllo congiunto
(complessive 8.500 migliaia di Euro), cui si è contrapposta la svalutazione delle partecipazioni in
società controllate (3.500 migliaia di Euro), mentre nell’esercizio precedente la gestione delle
partecipazioni includeva le svalutazioni delle partecipazioni e degli accantonamenti effettuati in
relazione alle perdite riportate dalle società partecipate Arianespace S.A. e Arianespace
Participation S.A.
Relazione sulla gestione
46
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Il risultato netto evidenzia una perdita di 33.496 migliaia di Euro, contro un utile di 17.175 migliaia
di Euro rilevato nel 2009. L’inversione di segno del risultato netto è da attribuire quasi totalmente
all’impatto negativo delle differenze cambio.
L’analisi della struttura patrimoniale è esposta nella tavola seguente (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Al
31/12/2009
Variazione
Immobilizzazioni materiali e investimenti immobiliari
Avviamento
Attività immateriali a vita definita
Partecipazioni
Totale immobilizzazioni
Capitale di esercizio netto
Fondi per rischi ed oneri
Fondi per benefici a dipendenti
Capitale investito netto
217.547
1.956.530
1.088.974
162.844
3.425.895
(869.932)
(101.026)
(70.673)
2.384.264
244.821
1.956.530
1.008.728
157.580
3.367.659
(787.826)
(73.944)
(77.821)
2.428.068
(27.274)
80.246
5.264
58.236
(82.106)
(27.082)
7.148
(43.804)
Posizione finanziaria netta
Patrimonio netto
1.736.952
647.311
2.384.263
1.763.136
664.932
2.428.068
(26.184)
(17.621)
(43.805)
Le immobilizzazioni, che ammontano in totale a 3.425.895 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010,
presentano un incremento rispetto all’anno precedente di 58.236 migliaia di Euro. I nuovi
investimenti in immobilizzazioni materiali e attività immateriali sono stati pari 167.685 migliaia di
Euro e i relativi ammortamenti sono stati pari a 125.827 migliaia di Euro. La variazione delle
attività immateriali a vita definita, 80.246 migliaia di Euro, è principalmente riferibile all’iscrizione
tra le medesime dei costi connessi alla sottoscrizione di nuovi accordi di partecipazione a
programmi di collaborazione internazionale relativi a motori aeronautici per impiego commerciale e
trova in gran parte contropartita nell’aumento delle altre passività incluse nel capitale di esercizio
netto, in ragione del pagamento dilazionato in più esercizi di tali costi.
Tra le immobilizzazioni è compreso l’importo di 1.956.530 migliaia di Euro relativo agli avviamenti
iscritti principalmente a seguito delle operazioni di conferimento e di fusione effettuate negli
esercizi precedenti, il cui valore non è soggetto ad ammortamento.
Il capitale di esercizio netto evidenzia al 31 dicembre 2010 un valore negativo di 869.932 migliaia
di Euro, denunciando un incremento pari a 82.106 migliaia di Euro di eccedenza di passività sulle
attività.
Le sue componenti principali sono illustrate nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Rimanenze
Lavori in corso su ordinazione al netto di acconti e
anticipi ricevuti
Crediti commerciali
Debiti commerciali
Altre attività e passività
Attività e passività nette per imposte anticipate e differite
Capitale di esercizio netto
Al
31/12/2009
Variazione
298.550
311.101
(12.551)
(377.351)
232.649
(216.011)
(578.754)
(640.917)
(229.015)
(869.932)
(392.751)
200.510
(205.604)
(466.788)
(553.532)
(234.294)
(787.826)
15.400
32.139
(10.407)
(111.966)
(87.385)
5.279
(82.106)
La variazione del capitale di esercizio è stata determinata principalmente dalla riduzione del saldo
passivo dei lavori in corso su ordinazione al netto di acconti e anticipi ricevuti (15.400 migliaia di
Euro) e dall’aumento delle altre attività e passività (111.966 migliaia di Euro). Le altre passività
includono, come già indicato, i debiti conseguenti all’adesione ad accordi di collaborazione
internazionale rilevati, al momento della sottoscrizione, in contropartita delle attività immateriali a
vita definita.
Relazione sulla gestione
47
Relazione Finanziaria Annuale 2010
I fondi per rischi ed oneri sono aumentati di 27.082 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2019,
per maggiori accantonamenti effettuati in relazione agli accordi di mobilità per l’accompagnamento
alla pensione sottoscritti con le rappresentanze sindacali, per altri oneri del personale, per rischi
commerciali e su contratti in corso.
I fondi per benefici a dipendenti risultano invece diminuiti per 7.148 migliaia di Euro nei confronti
del 31 dicembre 2009, in ragione degli importi delle liquidazioni, in particolare di TFR, erogate
nell’esercizio 2010 a dipendenti usciti.
Nella tavola seguente viene illustrata la composizione della posizione finanziaria netta di bilancio
(importi in migliaia di Euro):
Attività finanziarie non correnti
Attività finanziarie correnti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Totale attività finanziarie
Passività finanziarie non correnti
Passività finanziarie correnti
Quota corrente dei debiti finanziari non correnti
Totale passività finanziarie
Totale posizione finanziaria netta
(meno) Attività finanziarie non correnti sottoposte a vincoli
Totale posizione finanziaria netta, escludendo le
attività finanziarie non correnti sottoposte a
vincoli
Al
31/12/2010
Al
31/12/2009
Variazione
8.855
32.135
30.648
71.638
(1.595.611)
(134.318)
(78.661)
(1.808.590)
1.195
15.506
16.306
33.007
(1.636.792)
(65.978)
(93.373)
(1.796.143)
7.660
16.629
14.342
38.631
41.181
(68.340)
14.712
(12.447)
(1.736.952)
(1.763.136)
26.184
(2.150)
-
(2.150)
(1.739.102)
(1.763.136)
24.034
La posizione finanziaria netta risultante dal bilancio presenta un decremento del saldo passivo pari
a 26.184 migliaia di Euro, facendo registrare un indebitamento netto a fine esercizio 2010 di
1.736.952 migliaia di Euro, confrontato con un indebitamento netto al 31 dicembre 2009 che
ammontava a 1.763.136 migliaia di Euro. La variazione registrata nell’indebitamento è il risultato
dell’effetto netto di varie componenti. In particolare, deve evidenziarsi la riduzione rilevata nei
finanziamenti ai sensi del Senior Facilities Agreement stipulato con le banche a fine 2006, che, in
termini di valor nominale ed escludendo la variazione dovuta all’effetto cambio, presentano una
riduzione pari a 75,7 milioni di Euro per i rimborsi effettuati in anticipo rispetto alle scadenze
contrattuali e 19 milioni di Euro per la riduzione dell’utilizzo della linea Revolving. Tale riduzione
viene in parte assorbita dall’effetto negativo dato dall’adeguamento al cambio di fine dicembre
2010 degli importi dei debiti finanziari espressi in dollari.
RAPPORTI CON IMPRESE CONTROLLATE, COLLEGATE, CONTROLLANTI E
IMPRESE SOTTOPOSTE AL CONTROLLO DI QUESTE ULTIME
I rapporti della Società con imprese controllate, collegate, controllanti e con controllate e collegate
di queste ultime sono costituiti da operazioni di tipo commerciale e finanziario svolte nell’ambito
delle attività ordinarie di gestione e concluse a normali condizioni di mercato. In particolare, si
riferiscono a forniture e acquisti di beni e servizi, tra cui prestazioni nel campo amministrativo,
informatico, di gestione personale, di assistenza e consulenza e relativi crediti e debiti a fine
esercizio e a operazioni di finanziamento e di gestione di tesoreria e relativi oneri e proventi,
essenzialmente nei confronti di imprese appartenenti al Gruppo. L’esposizione dei saldi patrimoniali
ed economici relativi all’esercizio 2010 riferiti a queste imprese è riportata nelle Note Esplicative al
bilancio di esercizio.
Relazione sulla gestione
48
Relazione Finanziaria Annuale 2010
ALTRE INFORMAZIONI
Ai sensi dell’art. 40 del D.Lgs. 127/1991 si segnala che non esistono azioni della Capogruppo
possedute da essa o da imprese controllate, anche per il tramite di società fiduciarie o per
interposta persona.
SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO, DISCIPLINA DELLA RESPONSABILITA’
AMMINISTRATIVA DELLE SOCIETA’ (D.Lgs. 231/2001),
PREPOSTO AL CONTROLLO INTERNO
Nel corso del 2010 sono proseguite le attività di irrobustimento del Sistema di Controllo Interno di
Avio
A far data dal 1 febbraio 2010 l’Amministratore Delegato ha affidato l’esercizio delle attività in
materia di internal audit a un professionista esterno alla Società, al fine di perseguire una maggiore
efficacia dell’attività stessa, richiedendo altresì l’estensione delle verifiche alle controllate localizzate
all’estero.
Per quanto riguarda la Responsabilità Amministrativa delle Società (ex D.Lgs. 231/2001), l’anno è
stato caratterizzato dalla nomina del nuovo Organismo di Vigilanza, in carica per tre anni,
composto dal responsabile pro tempore della funzione affari legali, dall’esercente attività di internal
audit e da un professionista legale, esterno alla società, che di tale organismo ha assunto la carica
di Presidente.
Durante l’anno, sono proseguite le attività di verifica da parte dell’Organismo di Vigilanza 231
concernenti l’attuazione e l’adeguatezza delle regole di prevenzione previste dal Modello 231 in
vigore.
Infine, l’incarico al Preposto al Sistema di Controllo Interno è stato confermato.
DISCIPLINA DELLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI (D.Lgs 196/2003)
Si segnala che nel 2010, in aderenza a quanto disposto nell’Allegato B (Disciplinare Tecnico in
materia di misure minime di sicurezza) al D.Lgs. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati
personali” e successive modificazioni, è stato redatto nei termini di legge il Documento
Programmatico sulla Sicurezza. L’aggiornamento del medesimo per il periodo corrente è
attualmente in corso e sarà completato nei termini prescritti dal predetto Disciplinare Tecnico.
PROPOSTA DI RINVIO A NUOVO DELLA PERDITA DI ESERCIZIO
DI AVIO S.p.A.
Nell'invitarVi ad approvare il bilancio di esercizio di AVIO S.p.A. chiuso al 31 dicembre 2010,
redatto secondo i principi contabili internazionali IFRS, chiuso con la perdita di Euro 33.495.685, Vi
proponiamo il rinvio a nuovo della medesima.
*
*
*
30 marzo 2011
per IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Il Presidente
Alan Bowkett
Relazione sulla gestione
49
Relazione Finanziaria Annuale 2010
BILANCIO CONSOLIDATO
Bilancio Consolidato
50
Relazione Finanziaria Annuale 2010
AVIO S.p.A.
SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
CONSOLIDATA
Al
31 dicembre
2010
Al
31 dicembre
2009
3.1
3.2
3.3
3.4
3.5
3.6
3.7
3.8
297.215.267
2.816.665
1.969.936.658
1.093.691.660
7.127.615
8.854.488
27.723.337
44.581.626
3.451.947.316
294.654.817
3.151.259
1.969.936.658
1.012.690.112
5.449.215
1.195.473
24.667.654
33.335.874
3.345.081.062
3.9
3.10
3.11
3.12
3.13
3.14
3.15
467.865.446
162.568.051
260.766.153
32.989.108
51.046.093
15.225.215
62.342.730
1.052.802.796
467.168.452
170.183.742
257.448.043
20.294.872
26.380.829
19.529.494
66.563.362
1.027.568.794
3.1
-
10.114.470
4.504.750.112
4.382.764.326
Nota
(importi in Euro)
ATTIVITA’
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali
Investimenti immobiliari
Avviamento
Attività immateriali a vita definita
Partecipazioni
Attività finanziarie non correnti
Attività per imposte anticipate
Altre attività non correnti
Totale attività non correnti
Attività correnti
Rimanenze
Lavori in corso su ordinazione
Crediti commerciali
Attività finanziarie correnti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Attività per imposte correnti
Altre attività correnti
Totale attività correnti
Attività non correnti possedute per la vendita
TOTALE ATTIVITA’
Bilancio Consolidato
51
Relazione Finanziaria Annuale 2010
AVIO S.p.A.
SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
CONSOLIDATA
Nota
Al
31 dicembre
2010
Al
31 dicembre
2009
(importi in Euro)
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo azioni
Altre riserve
Utili/(Perdite) a nuovo
Risultato dell'esercizio del Gruppo
Totale Patrimonio netto di Gruppo
3.16
3.17
3.18
40.000.000
720.080.000
(9.663.297)
(19.988.782)
(28.342.931)
702.084.990
40.000.000
720.080.000
(30.696.800)
(55.770.508)
35.713.654
709.326.346
Patrimonio netto di terzi
TOTALE PATRIMONIO NETTO
3.20
8.461.110
710.546.100
8.036.618
717.362.964
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti
Fondi per benefici ai dipendenti
Fondi per rischi ed oneri
Passività per imposte differite
Altre passività non correnti
Totale passività non correnti
3.21
3.22
3.23
3.24
3.25
1.595.802.296
75.888.944
64.522.501
231.189.956
511.840.152
2.479.243.849
1.636.791.620
83.977.409
43.162.342
238.309.501
415.927.728
2.418.168.600
Passività correnti
Passività finanziarie correnti
Quota corrente dei debiti finanziari non correnti
Fondi per rischi ed oneri
Debiti commerciali
Anticipi per lavori in corso su ordinazione
Passività per imposte correnti
Altre passività correnti
Totale passività correnti
3.26
3.27
3.23
3.28
3.10
3.29
3.30
66.059.889
78.923.490
59.822.901
244.732.717
458.411.770
11.610.435
395.398.961
1.314.960.163
22.615.379
93.472.981
48.724.053
242.157.329
492.435.174
10.037.677
337.790.168
1.247.232.762
-
-
TOTALE PASSIVITA’
3.794.204.012
3.665.401.361
TOTALE PASSIVITA’ E PATRIMONIO NETTO
4.504.750.112
4.382.764.326
3.19
PASSIVITA’
Passività direttamente correlate ad attività non correnti
possedute per la vendita
Bilancio Consolidato
52
Relazione Finanziaria Annuale 2010
AVIO S.p.A.
Nota
Esercizio
2010
Esercizio
2009
3.31
1.752.990.687
1.702.159.316
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
(importi in Euro)
Ricavi
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti, in corso
di lavorazione e semilavorati
Altri ricavi operativi
Consumi di materie prime
Costi per servizi
Costi per il personale
Ammortamenti
Svalutazioni e ripristini di valore
Altri costi operativi
Costi capitalizzati per attività realizzate internamente
3.32
3.33
3.34
3.35
3.36
3.37
3.38
3.39
RISULTATO OPERATIVO
Proventi finanziari
Oneri finanziari
PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI
Effetto valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio netto
Altri proventi/(oneri) da partecipazioni
PROVENTI/(ONERI) DA PARTECIPAZIONI
3.40
3.41
3.42
UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO PRIMA DELLE
IMPOSTE E DELLE ATTIVITA’ CESSATE
IMPOSTE SUL REDDITO
UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO DA ATTIVITA’
IN FUNZIONAMENTO
(12.882.742)
56.772.383
(495.011.617)
(673.842.285)
(267.073.779)
(136.523.697)
(805.115)
(81.266.535)
27.996.304
(48.212.285)
42.529.076
(504.320.941)
(615.266.227)
(256.318.921)
(130.910.393)
2.001.794
(53.861.570)
27.642.693
170.353.604
165.442.542
119.899.867
(324.317.621)
(204.417.754)
129.174.282
(222.396.426)
(93.222.144)
17.747.774
17.747.774
(3.486.996)
(3.486.996)
(16.316.376)
3.43
(10.891.761)
68.733.403
(30.126.483)
(27.208.137)
38.606.919
-
-
UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO
(27.208.137)
38.606.919
-- di cui: Soci della controllante
Interessenze di pertinenza di terzi
(28.342.931)
1.134.794
35.713.654
2.893.265
UTILE/(PERDITA) DA ATTIVITA’ CESSATE
Bilancio Consolidato
53
Relazione Finanziaria Annuale 2010
AVIO S.p.A.
Nota
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO
Esercizio
2010
Esercizio
2009
(importi in Euro)
UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO (A)
Utili/(Perdite) su strumenti di copertura di flussi finanziari iscritti
direttamente a riserva di cash flow hedge:
- su cambi
- su tassi
- su commodities
Utili/(Perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci delle società
consolidate in valuta diversa dall’Euro
(27.208.137)
38.606.919
3.139.259
15.896.209
380.773
3.584.444
6.532.789
-
7.021.888
(2.415.739)
Effetto fiscale relativo agli Altri Utili/(Perdite)
(5.339.467)
(2.782.240)
TOTALE ALTRI UTILI/(PERDITE), AL NETTO DEL RELATIVO
EFFETTO FISCALE (B)
21.098.662
4.919.254
UTILE/(PERDITA) COMPLESSIVO DELL’ESERCIZIO (A+B)
(6.109.475)
43.526.173
-- di cui: Soci della controllante
Interessenze di pertinenza di terzi
(7.308.354)
1.198.879
40.612.104
2.914.069
Bilancio Consolidato
54
Relazione Finanziaria Annuale 2010
AVIO S.p.A.
VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
(Importi in migliaia di Euro)
Altre riserve
Riserva
sovrapprezzo
azioni
Capitale
sociale
Patrimonio netto al
31 dicembre 2008
40.000
Riserva da
conversione
720.080
(5.877)
Riserva
ai sensi
Legge
488/
1992
6.320
Riserva
da
cash
flow
hedge
su commodities
Riserva
da
cash flow
hedge
su tassi
Riserva da
cash flow
hedge
su cambi
6.061
(42.100)
-
Risultato
dell’esercizio del
Gruppo
Utili
(Perdite) a
nuovo
Totale
Patrimonio
netto di
Gruppo
Patrimo
nio
netto di
Terzi
Totale
Patrimonio
Netto
31.730
(87.500)
668.714
5.724
674.438
-
(87.500)
87.500
-
-
-
-
-
35.714
35.714
2.893
38.607
-
-
-
7.335
-
7.335
Destinazione risultato esercizio
precedente
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Utile/(Perdita) dell’esercizio
Altri Utili/(Perdite):
Variazioni di fair value dei derivati
di copertura, al netto del relativo
effetto fiscale
Differenze cambio derivanti dalla
conversione dei bilanci in valuta
diversa dall’Euro
Utile/(Perdita) complessivo del
periodo
-
-
-
-
2.599
4.736
-
-
(2.437)
-
-
-
-
-
-
(2.437)
20
(2.417)
-
-
(2.437)
-
2.599
4.736
-
-
35.714
40.612
2.913
43.525
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(600)
(600)
40.000
720.080
(8.314)
6.320
8.660
(37.364)
-
(55.770)
35.714
709.326
8.037
717.363
-
-
-
-
-
-
-
35.714
(35.714)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(28.343)
(28.343)
1.135
(27.208)
-
-
-
-
2.276
11.525
276
-
-
14.077
-
14.077
-
-
6.958
-
-
-
-
-
-
6.958
64
7.022
-
-
6.958
-
2.276
11.525
276
-
(28.343)
(7.308)
1.199
(6.109)
Altri movimenti di patrimonio netto
Patrimonio netto al
31 dicembre 2009
Destinazione risultato esercizio
precedente
Utile/(Perdita) dell’esercizio
Altri Utili/(Perdite):
Variazioni di fair value dei derivati di
copertura, al netto del relativo effetto
fiscale
Differenze cambio derivanti dalla
conversione dei bilanci in valuta
diversa dall’Euro
Utile/(Perdita) complessivo del
periodo
Altri movimenti di patrimonio netto
Patrimonio netto al
31 dicembre 2010
-
-
-
-
-
-
-
67
-
67
(775)
(708)
40.000
720.080
(1.356)
6.320
10.936
(25.839)
276
(19.989)
(28.343)
702.085
8.461
710.546
Bilancio Consolidato
55
Relazione Finanziaria Annuale 2010
AVIO S.p.A.
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
(Importi in migliaia di Euro)
2010
ATTIVITA’ OPERATIVA
Risultato del Gruppo
Rettifiche per:
- Quota del risultato attribuibile ad interessi di minoranza
- Imposte sul reddito
- (Proventi)/oneri da attività di investimento in partecipazioni
- (Proventi)/oneri finanziari non attinenti l’attività operativa
- Ammortamenti
- Svalutazioni/(ripristini) di valore
- (Plus)/minusvalenze da realizzo e conferimento di immobilizzazioni
Variazione riserve del patrimonio netto:
- Riserve da cash flow hedge su cambi, tassi e commodities
(al lordo effetto fiscale)
- Riserva da conversione (su attività operativa)
Variazione netta attività e passività per strumenti derivati su cambi e
commodities
Variazione netta fondi per rischi e oneri
Variazione netta fondi per benefici ai dipendenti
Flussi di cassa dell’attività operativa prima delle variazioni
di capitale di esercizio
Variazioni di:
- Rimanenze
- Lavori in corso su ordinazione e anticipi
- Crediti commerciali
- Debiti commerciali
- Altre attività correnti e non correnti
- Altre passività correnti e non correnti
Disponibilità liquide generate dall’attività operativa
Imposte sul reddito corrisposte
Interessi corrisposti
Disponibilità liquide nette generate dall’attività operativa
ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO
Investimenti in:
- Immobilizzazioni materiali e investimenti immobiliari
- Attività immateriali a vita definita
- variazione dei debiti per partecipazione a programmi
di collaborazione internazionale
- Partecipazioni
Prezzo di realizzo di immobilizzazioni
Dividendi da partecipazioni
Acquisizione di partecipazioni, al netto delle disponibilità liquide acquisite
Disponibilità liquide impiegate nell’attività di investimento
ATTIVITA’ DI FINANZIAMENTO
Accensione di finanziamenti
Rimborsi di finanziamenti
Versamenti di capitale e riserva sovrapprezzo azioni
Variazione netta patrimonio di terzi
Altre variazioni di attività e passività finanziarie
Disponibilità liquide generate dall’attività di finanziamento
INCREMENTO/(DECREMENTO) DELLE DISPONIBILITA’ LIQUIDE
NETTE E DEI MEZZI EQUIVALENTI
DISPONIBILITA’ LIQUIDE NETTE E MEZZI EQUIVALENTI
ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO
Disponibilità liquide da variazione area di consolidamento
DISPONIBILITA’ LIQUIDE NETTE E MEZZI EQUIVALENTI
ALLA FINE DELL’ESERCIZIO
Bilancio Consolidato
Nota A
2009
(28.343)
35.714
1.135
10.892
(17.748)
163.394
136.524
805
(6.829)
2.893
30.127
3.487
86.882
130.910
(2.002)
89
19.416
4.851
10.118
(2.224)
110
32.786
(7.990)
(16.959)
12.246
(10.367)
309.003
280.914
(218)
(26.407)
(2.681)
1.619
(2.345)
38.405
8.373
317.376
(16.691)
(93.730)
206.955
33.516
67.415
(44.178)
(73.347)
(21.759)
19.959
(18.394)
262.520
(11.196)
(112.995)
138.329
(49.203)
(168.733)
(50.150)
(77.953)
111.262
(2.730)
37.734
(1.271)
(72.941)
40.547
(316)
2.010
900
(84.962)
(95.751)
(915)
(12.703)
(109.369)
(76.510)
(580)
(1.096)
(78.186)
24.645
(24.819)
26.381
20
51.200
-
51.046
26.381
56
Relazione Finanziaria Annuale 2010
AVIO S.p.A.
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
Informazioni supplementari
(Importi in migliaia di Euro)
Analisi dell’investimento per l’acquisizione di Avioprop S.r.l. e O.A.V. S.r.l.
Fair value delle attività e passività delle società acquisite
Immobilizzazioni materiali
Attività immateriali a vita definita
Rimanenze, lavori in corso su ordinazione e anticipi
Crediti commerciali
Debiti commerciali
Altre attività e passività
Attività per imposte anticipate
Fondi per benefici ai dipendenti e per rischi e oneri
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Passività finanziarie
Patrimonio netto di terzi
Totale attività nette acquisite
Eccedenza del corrispettivo per l’acquisizione imputata a conto economico
Prezzo di acquisto pagato
in aumento (diminuzione):
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti società acquisite
Flusso netto impiegato nell’investimento per l’acquisizione
2010
2.368
92
479
637
(957)
232
6
(76)
9
(2.111)
(204)
475
805
1.280
(9)
1.271
Nota A: Al fine di fornire una migliore rappresentazione del flusso da attività di investimento, la variazione dei
debiti per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale, il cui pagamento è
contrattualmente dilazionato in più esercizi, viene esposta a riduzione dei relativi investimenti inclusi
nelle attività immateriali a vita definita.
Bilancio Consolidato
57
Relazione Finanziaria Annuale 2010
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO
1. INFORMAZIONI GENERALI
AVIO S.p.A. (la “Società” o la “Capogruppo”) è una società per azioni regolata secondo
l’ordinamento giuridico vigente in Italia e iscritta presso l’Ufficio del Registro delle Imprese di
Torino, con sede legale in Torino, Strada del Drosso 145.
La Società è stata costituita in data 11 dicembre 2006, con la denominazione sociale di Avio
Investments S.p.A., ed è detenuta dal socio unico BCV Investments S.C.A., società di diritto
lussemburghese attualmente partecipata principalmente da fondi e investitori istituzionali gestiti e
controllati prevalentemente da Cinven Limited (per una quota pari a circa 81%) e da una società
appartenente a Finmeccanica S.p.A. (per una quota pari a circa 14%).
In data 14 dicembre 2006 la Società ha acquistato la totalità delle azioni di AvioGroup S.p.A.,
società capogruppo del gruppo Avio, da società appartenenti a The Carlyle Group e da
Finmeccanica S.p.A., che ne detenevano il controllo rispettivamente per il 70% e per il 30%
(“l’Acquisizione”).
A seguito di delibera dell’assemblea straordinaria degli azionisti del 15 maggio 2007, la Società ha
proceduto, con atto in data 25 luglio 2007 e con effetto giuridico, contabile e fiscale dal 1 agosto
2007, alla fusione per incorporazione di AvioGroup S.p.A., Aero Invest 2 S.r.l., Avio Holding S.p.A.
e Avio S.p.A., società tutte interamente controllate direttamente o indirettamente.
Inoltre, a seguito di delibera della medesima assemblea straordinaria degli azionisti, la Società ha
modificato, con effetto dal 1 agosto 2007, la propria denominazione sociale in AVIO S.p.A.
La Capogruppo detiene, direttamente o indirettamente, partecipazioni in tredici società controllate
e in una società a controllo congiunto incluse nel presente bilancio consolidato (insieme il
“Gruppo”).
Il Gruppo è un gruppo leader nel settore aeronautico e della propulsione spaziale e opera con 17
sedi e stabilimenti in otto paesi in Europa, Nord America, Sud America e Asia. Le principali attività
del Gruppo sono descritte nella Relazione sulla gestione.
Il bilancio consolidato del Gruppo è espresso in Euro (€) in quanto questa è la valuta nella quale
sono condotte la maggior parte delle operazioni del Gruppo. I prospetti della Situazione
Patrimoniale-Finanziaria, di Conto Economico e Conto Economico Complessivo consolidati sono
espressi in unità di Euro; i prospetti delle Variazioni del Patrimonio Netto e del Rendiconto
Finanziario consolidati nonché i valori riportati nelle presenti Note Esplicative sono espressi in
migliaia di Euro, ove non diversamente indicato. Le attività estere sono incluse nel bilancio
consolidato secondo i principi indicati nelle Note che seguono.
2. PRINCIPI CONTABILI SIGNIFICATIVI
2.1. Principi per la predisposizione del bilancio
La Capogruppo è stata costituita in data 11 dicembre 2006 e per disposizione dell’atto costitutivo il
primo esercizio sociale si è chiuso il 31 dicembre 2007. Pertanto il presente bilancio costituisce il
quarto bilancio consolidato della Capogruppo.
Ai sensi dell’articolo 3 del D.Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38, la Capogruppo ha esercitato la facoltà di
adottare in via volontaria i Principi Contabili Internazionali (di seguito anche “IFRS”), emessi
dell’International Accounting Standards Board (“IASB”) e adottati e omologati dalla Commissione
Europea, per la predisposizione del proprio bilancio consolidato di Gruppo. Per IFRS si intendono gli
International Financial Reporting Standards, i principi contabili internazionali rivisti (“IAS”), tutte le
interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”),
precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (“SIC”).
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
58
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Al riguardo si precisa che i principi contabili IFRS applicati nella redazione del bilancio chiuso al
31 dicembre 2010 sono quelli in vigore a tale data.
Il bilancio consolidato redatto secondo i principi IFRS è stato predisposto sulla base del principio del
costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari e di altre
attività e passività al fair value, nonché sul presupposto della continuità aziendale.
La redazione di un bilancio conforme agli IFRS richiede l’effettuazione di alcune importanti stime
contabili. Inoltre si richiede che la Direzione del Gruppo eserciti il proprio giudizio sul processo di
applicazione delle politiche contabili del Gruppo. Le aree di bilancio che comportano un maggior
grado di attenzione o di complessità e quelle dove le ipotesi e le stime sono significative per il
bilancio consolidato sono riportate in una nota successiva.
2.2. Schemi di bilancio
Il bilancio consolidato relativo all’esercizio 2010 è costituito dalla Situazione PatrimonialeFinanziaria Consolidata, dal Conto Economico Consolidato, dal Conto Economico Complessivo
Consolidato, dal prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato, dal Rendiconto
Finanziario Consolidato e dalle Note Esplicative.
Gli schemi di bilancio utilizzati dal Gruppo prevedono:
- per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata la distinta presentazione delle attività
correnti e non correnti e delle passività correnti e non correnti, generalmente adottata dai gruppi
industriali e commerciali;
- per il Conto Economico Consolidato la classificazione dei costi basata sulla natura degli stessi,
con separata evidenza dei risultati relativi alle attività cessate;
- per il Conto Economico Complessivo Consolidato l’adozione della presentazione autonoma
(“two-statement approach”) con indicazione degli altri utili/(perdite) al lordo del relativo effetto
fiscale;
- per il Rendiconto Finanziario Consolidato l’adozione del metodo indiretto.
2.3. Informazioni comparative
Ai sensi dello IAS 1 il presente bilancio consolidato 2010 presenta le informazioni comparative per
l’esercizio 2009. Talune voci del bilancio consolidato al 31 dicembre 2009 sono state
opportunamente riclassificate per renderle omogenee con il bilancio al 31 dicembre 2010.
2.4. Principi di consolidamento
Il bilancio consolidato include il bilancio della Capogruppo, delle imprese da questa direttamente o
indirettamente controllate e delle imprese sulle quali il Gruppo esercita il controllo congiuntamente
con altri soci, come di seguito specificato.
Imprese controllate
Un’impresa è considerata controllata quando il Gruppo ha il potere di determinare le politiche
finanziarie e operative della medesima in modo tale da ottenere benefici dalla sua attività.
I bilanci utilizzati per il consolidamento sono desunti dai bilanci approvati o predisposti dai Consigli
di Amministrazione delle singole società per l'approvazione da parte delle rispettive assemblee,
opportunamente adattati, ove necessario, per essere adeguati ai principi contabili di Gruppo.
Le società controllate sono consolidate con il metodo dell’integrazione globale a partire dalla data in
cui il Gruppo assume il controllo e fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere.
Qualora necessario, sono effettuate rettifiche ai bilanci delle imprese controllate per allineare i
criteri contabili utilizzati a quelli adottati dal Gruppo. Vengono escluse dal consolidamento con il
metodo integrale le controllate inattive, quelle per le quali il consolidamento, per specifica dinamica
operativa delle stesse (quali le imprese consortili non azionarie), non produce effetti rilevanti e
quelle costituenti immobilizzazioni poco significative, sia sotto il profilo dell’investimento che dei
relativi valori patrimoniali ed economici. Queste imprese sono valutate con i criteri applicati per le
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
59
Relazione Finanziaria Annuale 2010
partecipazioni in altre imprese.
Nel bilancio consolidato le attività e le passività, i costi e i ricavi delle imprese consolidate con il
metodo dell’integrazione globale sono assunti integralmente. Il valore contabile delle partecipazioni
è eliminato a fronte della corrispondente frazione del patrimonio netto delle imprese partecipate
attribuendo ai singoli elementi dell’attivo e del passivo il loro fair value alla data di acquisizione del
controllo.
Le variazioni delle quote di possesso di società controllate che non comportano acquisizione o
perdita di controllo sono iscritte fra le variazioni di patrimonio netto.
I crediti, i debiti, i costi e i ricavi tra le società consolidate sono eliminati. Sono altresì eliminati gli
utili e le perdite di importo significativo derivanti da operazioni tra le società incluse nel
consolidamento e non ancora realizzati nei confronti di terzi. Non potendo in ogni caso aumentare i
valori delle attività a seguito di scritture di eliminazione di perdite non realizzate con terzi oltre il
limite del loro valore netto di realizzo o valore d’uso, l’eliminazione delle perdite è operata entro
tale limite.
I dividendi distribuiti all’interno del Gruppo sono eliminati dal conto economico.
Gli utili e le perdite non realizzati su operazioni con imprese collegate o a controllo congiunto sono
eliminati in funzione della quota di partecipazione del Gruppo con le società stesse.
La quota di interessenza degli azionisti di minoranza nelle attività nette e nel risultato delle
controllate consolidate è identificata separatamente rispetto al patrimonio netto di Gruppo.
Aggregazioni di imprese
L’acquisizione di imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo dell’acquisizione. Il costo
dell’acquisizione è determinato dalla sommatoria del fair value, alla data di ottenimento del
controllo, delle attività date, delle passività sostenute o assunte, e degli strumenti finanziari emessi
dal Gruppo in cambio del controllo dell’impresa acquisita. Gli oneri accessori alla transazione sono
generalmente rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti. Le attività, le
passività e le passività potenziali identificabili dell’impresa acquisita che rispettano le condizioni per
l’iscrizione secondo l’IFRS 3 - Aggregazioni di imprese sono iscritte al loro fair value alla data di
acquisizione, ad eccezione delle attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come
detenute per la vendita in accordo con l’IFRS 5, che sono iscritte e valutate a valori correnti meno i
costi di vendita. L’avviamento derivante dall’acquisizione è iscritto come attività e valutato
inizialmente al costo. L’avviamento rappresenta l’eccedenza tra la sommatoria (i) del corrispettivo
trasferito, (ii) dell’importo di interessenze dei terzi, (iii) del fair value dell’eventuale partecipazione
precedentemente detenuta nell’impresa acquisita e il fair value delle attività nette acquisite e
passività assunte alla data di acquisizione.
Se il fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la
sommatoria (i) del corrispettivo trasferito, (ii) dell’importo di interessenze dei terzi, (iii) del fair
value dell’eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell’impresa acquisita, tale
eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico come provento derivante dalla
transazione conclusa.
Le quote del patrimonio netto di interessenza di terzi, alla data di acquisizione, possono essere
valutate al fair value oppure al pro-quota del valore delle attività nette riconosciute per l’impresa
acquisita. La scelta del metodo di valutazione è effettuata transazione per transazione.
Eventuali corrispettivi sottoposti a condizione previsti dal contratto di aggregazione aziendale sono
valutati al fair value alla data di acquisizione ed inclusi nel valore dei corrispettivi trasferiti
nell’aggregazione aziendale ai fini della determinazione dell’avviamento. Eventuali variazioni
successive di tale fair value, che sono qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione,
sono incluse nell’avviamento in modo retrospettivo. Le variazioni di fair value qualificabili come
rettifiche sorte nel periodo di misurazione sono quelle che derivano da maggiori informazioni su
fatti e circostanze che esistevano alla data di acquisizione, ottenute durante il periodo di
misurazione (che non può eccedere il periodo di un anno dall’aggregazione aziendale).
Nel caso di aggregazioni aziendali avvenute per fasi, la partecipazione precedentemente detenuta
dal Gruppo nell’impresa acquisita è rivalutata al fair value alla data di acquisizione del controllo e
l’eventuale utile o perdita che ne consegue è rilevata nel conto economico. Eventuali valori
derivanti dalla partecipazione precedentemente detenuta e rilevati negli altri utili/(perdite)
complessivi sono riclassificati nel conto economico come se la partecipazione fosse stata ceduta.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
60
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Se i valori iniziali di un’aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio in
cui l’aggregazione aziendale è avvenuta, il Gruppo riporta nel proprio bilancio consolidato i valori
provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione. Tali valori provvisori sono
rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e
circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle
attività e passività riconosciute a tale data.
Le aggregazioni aziendali avvenute prima del 1 gennaio 2010 sono state rilevate secondo la
precedente versione dell’IFRS 3.
Non sussistono restrizioni significative alla capacità delle controllate di trasferire fondi alla
controllante, a titolo di pagamento di dividendi, rimborsi di prestiti o anticipazioni.
Partecipazioni in joint venture
Le società controllate congiuntamente con altri soci sono consolidate con il metodo proporzionale:
conseguentemente le attività, le passività e il conto economico sono assunti linea per linea in
misura proporzionale alla partecipazione posseduta a partire dalla data in cui inizia il controllo
congiunto e fino al momento in cui lo stesso cessa di esistere. Qualora necessario, sono effettuate
rettifiche ai bilanci delle imprese a controllo congiunto consolidate per allineare i criteri contabili
utilizzati a quelli adottati dal Gruppo.
Partecipazioni in imprese collegate
Le società collegate sono quelle in cui il Gruppo esercita un’influenza notevole ma non il controllo o
il controllo congiunto. Generalmente una percentuale di partecipazione compresa fra il 20% e il
50% dei diritti di voto indica l’esistenza di influenza notevole. Le società collegate nelle quali viene
esercitata un’influenza notevole sono valutate con il metodo del patrimonio netto, a partire dal
momento in cui inizia l’influenza notevole e fino al momento in cui tale influenza notevole cessa di
esistere. In base a tale metodo il valore di carico della partecipazione è rettificato ad ogni chiusura
di bilancio dalla quota di risultato della partecipata, al netto dei dividendi percepiti, dopo aver
rettificato, ove necessario, i principi contabili delle società per renderli omogenei con quelli adottati
dal Gruppo. L’eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante al Gruppo del
valore corrente delle attività, passività e passività potenziali identificabili della collegata alla data di
acquisizione è riconosciuto come avviamento. Il riconoscimento dell’avviamento alla data di
acquisizione avviene in accordo a quanto descritto in precedenza al paragrafo Aggregazioni
aziendali. L’avviamento è incluso nel valore di carico dell’investimento e viene considerato nel suo
valore complessivo. L’intero valore contabile della partecipazione è sottoposto a verifica per
identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test), in presenza di indicatori di possibile
riduzione di valore della partecipazione. L’eventuale perdita di valore non viene allocata alle singole
attività (e in particolare all’eventuale avviamento) che compongono il valore di carico della
partecipazione, ma al valore della partecipazione nel suo complesso. Pertanto, in presenza di
condizioni per un successivo ripristino di valore, tale ripristino viene riconosciuto integralmente.
Il minor valore del costo di acquisizione rispetto alla percentuale di spettanza del Gruppo del valore
corrente delle attività, passività e passività potenziali identificabili della collegata alla data di
acquisizione è accreditata a conto economico nell’esercizio dell’acquisizione. Infine, se l’eventuale
quota di pertinenza del Gruppo delle perdite delle collegate eccede il valore contabile della
partecipazione iscritta in bilancio, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota
delle ulteriori perdite non è rilevata come passività, a meno che il Gruppo non abbia assunto
un’obbligazione legale o implicita per la copertura delle stesse.
Non vengono allineate al patrimonio netto le partecipazioni in imprese collegate ritenute non
significative ai fini della rappresentazione della situazione consolidata.
Partecipazioni in altre imprese
Le società nelle quali il Gruppo detiene una quota di partecipazione compresa tra il 20% e il 50%
dei diritti di voto senza tuttavia esercitare un’influenza notevole e le partecipazioni in altre imprese,
per le quali il fair value è di difficile determinazione, sono valutate con il metodo del costo di
acquisizione o di sottoscrizione, eventualmente svalutato per perdite di valore. Infine, se
l’eventuale quota di pertinenza del Gruppo delle perdite eccede il valore contabile della
partecipazione iscritta in bilancio, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota
delle ulteriori perdite non è rilevata come passività, a meno che il Gruppo non abbia assunto
un’obbligazione legale o implicita per la copertura delle stesse. I dividendi ricevuti da tali imprese
sono inclusi nella voce “Proventi/(oneri) da partecipazioni”.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
61
Relazione Finanziaria Annuale 2010
2.5. Operazioni in valuta estera
I bilanci di ciascuna società consolidata vengono preparati nella valuta dell’ambiente economico
primario in cui essa opera. Ai fini del bilancio consolidato, il bilancio di ciascuna entità estera è
convertito in Euro, che è la valuta funzionale del Gruppo e la valuta di presentazione del bilancio
consolidato. Le operazioni in valute diverse dall’Euro sono convertite nella valuta funzionale al
cambio in vigore alla data in cui si effettua l’operazione e gli utili e le perdite di conversione che
derivano dalla successiva chiusura di dette operazioni sono rilevate a conto economico. Alla data di
bilancio le attività e le passività monetarie denominate in valuta diversa da quella funzionale sono
convertite in Euro al cambio corrente a tale data. Le differenze positive e/o negative tra i valori
adeguati al cambio in chiusura e quelli registrati in contabilità sono anch’esse rilevate a conto
economico. Le attività non monetarie valutate al costo storico espresso in valuta diversa da quella
funzionale non sono riconvertite al cambio corrente alla data di bilancio.
Per coprire l’esposizione al rischio di cambio, il Gruppo ha stipulato contratti su strumenti derivati
(si rimanda nel seguito per il dettaglio delle politiche contabili di Gruppo relativamente a tali
strumenti derivati).
La conversione dei bilanci di società consolidate originariamente espressi in valuta diversa dall’Euro
avviene secondo il metodo del cambio di chiusura, in base al quale tutte le attività e passività sono
convertite al cambio corrente di fine esercizio e le voci di conto economico al cambio medio di
periodo. Nel processo di consolidamento, le differenze cambio derivanti dalla conversione delle
attività e passività incluse nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria utilizzando un cambio differente
da quello utilizzato per il Conto Economico sono imputate nella voce di patrimonio netto “Riserva da
conversione”. In caso di cessione di una società che originariamente redige il bilancio in valuta
diversa dall’Euro, il valore cumulato delle differenze di conversione iscritto a patrimonio netto
concorre a formare il risultato d’esercizio.
Per l’esercizio 2010 i cambi applicati ai fini della conversione in Euro dei bilanci originariamente
espressi in valuta sono stati i seguenti:
Valuta
Dollaro USA
Zloty polacco
Real brasiliano
Cambio corrente
al 31/12/2010
Cambio medio
2010
Cambio corrente
al 31/12/2009
Cambio medio
2009
1,336
3,975
2,218
1,326
3,995
2,331
1,441
4,105
n.a.
1,395
4,328
n.a.
2.6. Area di consolidamento
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 comprende i bilanci della Capogruppo, delle società
italiane ed estere nelle quali la medesima detiene direttamente o indirettamente al 31 dicembre
2010 più del 50% del capitale, consolidati con il metodo integrale, e il bilancio della società
Europropulsion S.A., detenuta al 50% congiuntamente ad un altro azionista, consolidata con il
metodo proporzionale. L’elenco delle società incluse nell’area di consolidamento al 31 dicembre
2010 è riportato successivamente nella Nota 9.
Le variazioni dell’area di consolidamento intervenute nell’esercizio 2010 sono state relative a:
entrata nell’area di consolidamento della controllata AVIO do Brasil Ltda, costituita nel mese di
novembre 2009 e valutata al costo nel precedente esercizio,
acquisizione di una quota di partecipazione pari all’84% nella Avioprop S.r.l. (già Protocast S.r.l.),
società attiva nel settore dell’additive manufacturing, nelle tecnologie di fusione e-beam e laser
per materiali prevalentemente metallici e per componenti in tecno-polimeri, da parte della
Capogruppo e suo consolidamento con il metodo integrale,
acquisizione dell’intera quota di partecipazione nella O.A.V. Officine Alluminio Valpellice S.r.l. (di
seguito indicata come “O.A.V. S.r.l.”), società attiva nel campo delle fusioni in alluminio per
l’industria aeronautica, da parte della Capogruppo e suo consolidamento con il metodo integrale a
partire dalla data di acquisizione del 30 settembre 2010,
acquisizione delle quote residue possedute da terzi della Aviofix S.r.l. e successiva fusione per
incorporazione, con effetti giuridici dal 1 ottobre 2010, ma con retrodatazione degli effetti
contabili e fiscali dal 1 gennaio 2010, nella Capogruppo,
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
62
Relazione Finanziaria Annuale 2010
uscita dall’area di consolidamento di Vegaspazio S.p.A. in liquidazione, per effetto della
conclusione del processo di liquidazione della società e conseguente riparto finale, avvenuto in
data 20 dicembre 2010.
Sono escluse dal consolidamento con il metodo integrale i bilanci delle controllate Avio India
Aviation Aerospace Private Limited (acquisita nel mese di dicembre 2010 e di seguito indicata come
“Avio India Private Limited”) e Avio (Beijing) Aviation and Aerodynamics Technology Co. Ltd
(costituita nel mese di novembre 2010 e di seguito indicata come “Avio Beijing Ltd”), le cui
partecipazioni sono valutate al costo, in quanto trattasi di società ancora inattive.
La quota di interessenza degli azionisti di minoranza nei patrimoni e nel risultato delle controllate
consolidate è identificata separatamente rispetto al patrimonio netto di Gruppo, esposta nella voce
“Patrimonio netto di terzi”. In particolare, per la controllata DutchAero B.V., sebbene il Gruppo
detenga attualmente una quota di partecipazione pari all’80% del capitale, è stato considerato, in
base agli accordi contrattuali relativi all’acquisizione, effettuata nel 2005, della partecipazione che
prevedono il rilascio di opzioni call e put per l’acquisto del residuo 20%, di detenere interamente la
partecipazione, iscrivendo la passività stimata per l’acquisto della quota residua di capitale sociale
nella voce “Altre passività non correnti” e non includendo tale quota nel patrimonio netto di terzi. Il
medesimo trattamento è stato applicato anche alla controllata DutchAero Services B.V., in quanto,
anche in questo caso, è stato sottoscritto un accordo tra i soci che prevede il rilascio di opzioni call
e put per l’acquisto da parte del Gruppo della quota di minoranza del 19,9% detenuta da terzi.
2.7. Principi contabili e criteri di valutazione
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, al netto degli
ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore.
Il costo di acquisizione corrisponde al prezzo pagato aumentato degli oneri accessori sostenuti fino
alla messa in esercizio (al lordo di eventuali contributi ricevuti) e degli eventuali costi di
smantellamento e rimozione del bene prevedibili, nonché dei costi di bonifica del sito su cui insiste
il bene, ove necessari e se rispondenti alle previsioni dello IAS 37. Per i beni ricevuti in
conferimento, il costo corrisponde ai valori determinati nei relativi atti sulla base delle risultanze
peritali. Il costo di produzione interna include tutti i costi di costruzione sostenuti fino alla messa in
esercizio, siano essi direttamente e specificatamente riferibili alle immobilizzazioni materiali oppure
relativi, in generale, alle attività di fabbricazione impiegate e quindi comuni a più lavorazioni.
Eventuali oneri finanziari sostenuti a fronte dell’acquisizione o produzione di immobilizzazioni
materiali per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività
pronta per l’uso (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari) sono capitalizzati e
ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni a cui essi si riferiscono. Tutti gli altri oneri
finanziari sono rilevati a conto economico nell’esercizio nel quale sono sostenuti.
I costi sostenuti successivamente all'acquisizione (costi di manutenzione e riparazione e costi di
sostituzione) sono iscritti nel valore contabile del cespite, oppure riconosciuti come cespite
separato, solamente quando si ritiene che sia probabile che i benefici economici futuri associati al
cespite saranno fruibili e che il costo del cespite possa essere misurato in maniera affidabile. I costi
di manutenzione e riparazione o i costi di sostituzione che non presentano le caratteristiche sopra
riportate sono imputati al conto economico dell’esercizio in cui vengono sostenuti.
Il valore contabile lordo dei beni viene sistematicamente ripartito tra gli esercizi nel corso dei quali
ne avviene l’utilizzo, mediante lo stanziamento di quote di ammortamento costanti, in relazione alla
vita utile stimata ed al valore residuo dei beni. L’ammortamento inizia quando il bene è disponibile
per l’uso. Per i beni ricevuti in conferimento l’ammortamento viene determinato in base alla vita
utile residua al momento del conferimento.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
63
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Le aliquote economico-tecniche di ammortamento utilizzate dal Gruppo sono le seguenti:
Categoria
Fabbricati
Impianti e macchinari
Attrezzature industriali e commerciali
Altri beni:
- Mobili, dotazioni e macchine ufficio
- Mezzi di trasporto
- Altri beni
Aliquote di ammortamento
3-10%
7-30%
25-40%
12-20%
20-25%
12-25%
Nell’esercizio in cui inizia l’ammortamento del bene, questo viene calcolato in funzione del periodo
di effettivo utilizzo. La vita utile è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti
sono applicati in ottica prospettica.
I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono attribuiti alle classi di cespiti cui si
riferiscono e ammortizzati al minore tra la durata residua del contratto d’affitto o di concessione e
la vita utile residua della natura di cespite cui la miglioria è relativa.
I beni composti di componenti, di importo significativo, con vita utile differente sono considerati
separatamente nella determinazione dell’ammortamento (component approach).
Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, rientranti nell’ambito di applicazione
dello IAS 17 e attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti sul Gruppo tutti i rischi ed i benefici
legati alla proprietà, sono riconosciute come attività del Gruppo al loro fair value o, se inferiore, al
valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il
locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari.
I contratti che pur non avendo la forma legale di contratto di leasing, ma che, ai sensi di quanto
specificato nell’IFRIC 4 – Determinare se un accordo contiene un leasing, contengono un leasing,
vengono contabilizzati come i contratti di leasing finanziario.
I terreni non sono ammortizzati.
Nel caso in cui, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita di
valore, l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se negli esercizi successivi
vengono meno i presupposti della svalutazione viene ripristinato il valore originario ridotto delle
quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla
svalutazione o il valore recuperabile, se inferiore.
Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza
fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell’attività al momento della cessione o
dismissione e sono imputati al conto economico dell’esercizio.
Investimenti immobiliari
I terreni e i fabbricati di proprietà ad uso non strettamente strumentale al normale svolgimento
dell’attività operativa e posseduti al solo scopo di locazione o per l’apprezzamento del capitale
investito, vengono contabilizzati al costo al netto degli ammortamenti (determinati, per i fabbricati,
applicando un’aliquota costante del 3% ritenuta rappresentativa della vita utile) e di eventuali
perdite per riduzione di valore cumulate. Gli investimenti immobiliari sono eliminati dal bilancio
quando essi sono ceduti o quando l’investimento immobiliare è durevolmente inutilizzabile e non
sono attesi benefici economici futuri dalla sua eventuale cessione.
Attività immateriali
Un’attività immateriale è un’attività priva di consistenza fisica e viene rilevata contabilmente solo
se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri ed il suo costo
può essere determinato in modo attendibile.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
64
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Tra le attività immateriali viene incluso l’avviamento acquisito a titolo oneroso a seguito di
un’aggregazione aziendale.
Le attività immateriali a vita definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione al netto
degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. L’ammortamento è parametrato al
periodo della loro prevista vita utile e inizia quando l’attività è disponibile all’uso. La vita utile viene
riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti sono apportati con applicazione
prospettica.
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte
annualmente o, più frequentemente se necessario, a verifica per identificare eventuali riduzioni di
valore (impairment test).
Le attività immateriali rilevate a seguito di un’aggregazione aziendale sono iscritte separatamente
dall’avviamento, se il loro fair value può essere determinato in modo attendibile.
Attività immateriali a vita indefinita
Avviamento
L’avviamento derivante da aggregazioni aziendali è inizialmente iscritto al costo alla data di
acquisizione, così come definito al precedente paragrafo Aggregazioni di imprese. L’avviamento è
rilevato come attività con vita utile indefinita e non viene ammortizzato, bensì sottoposto
annualmente, o più frequentemente se vi sia un’indicazione che specifici eventi o modificate
circostanze indichino la possibilità di una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali
riduzioni di valore (impairment test). Le perdite di valore sono iscritte immediatamente a conto
economico e non sono successivamente ripristinate. Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento è
valutato al netto di eventuali perdite di valore cumulate. In caso di cessione di una società
controllata, il valore netto dell’avviamento ad essa attribuibile è incluso nella determinazione della
plusvalenza o minusvalenza da cessione.
Ai fini della conduzione dell’impairment test, l’avviamento è allocato sulle singole entità generatrici
dei flussi finanziari (Cash Generating Units o CGU) rappresentative delle unità di business
finanziariamente indipendenti attraverso cui il Gruppo opera, individuate nelle tre Divisioni
operative: Motori Aeronautici (AeroEngine), Spazio e Revisioni Civili (AvioService).
Gli avviamenti iscritti alla Data di Acquisizione nei bilanci delle società consolidate e derivanti da
operazioni di aggregazioni aziendali effettuate prima del 1 gennaio 2004 (data di transizione agli
IFRS da parte di dette società) sono stati mantenuti ai valori risultanti in tali bilanci, corrispondenti
ai valori residui derivanti dall’applicazione dei principi contabili nazionali, previa verifica e
rilevazione di eventuali perdite di valore, avvalendosi dell’esenzione prevista dall’IFRS 3 (2004) Aggregazioni di imprese in sede di prima adozione degli IFRS.
L’avviamento relativo a società controllate non consolidate, a società collegate o ad altre imprese, è
incluso nel valore della relativa partecipazione. L’avviamento negativo originato dalle acquisizioni è
imputato direttamente a conto economico.
Attività immateriali a vita definita
Costi per la partecipazione a programmi di collaborazione internazionale
Il Gruppo sostiene dei costi in dipendenza di accordi sottoscritti per la partecipazione a programmi
di collaborazione internazionale per lo sviluppo e la produzione di motori aeronautici per impiego
commerciale. Tali costi sono generalmente corrisposti attraverso pagamenti dilazionati e vengono
capitalizzati come attività immateriali a vita utile definita ritenendo che sussistano le condizioni
richieste dallo IAS 38 per il loro riconoscimento ed in particolare il controllo dell’impresa sul bene,
che ne consente la valutazione e la determinazione della relativa vita utile, l’identificabilità e
l’evidenza che il loro sostenimento genererà benefici economici futuri. In particolare, le attività
immateriali derivanti dalla partecipazione a programmi di collaborazione internazionale sono
valutate al fair value del corrispettivo, determinato come somma dei pagamenti futuri attualizzati,
classificando la contropartita di debito nella voce “Altre passività non correnti” oppure “Altre
passività correnti”, successivamente adeguata in base al metodo del costo ammortizzato
(amortised cost) secondo il metodo del tasso di interesse effettivo. L’ammortamento dei costi per la
partecipazione a programmi di cui sopra è parametrato al periodo della prevista vita utile ed inizia
a partire dall’avvio della produzione commerciale dei programmi di riferimento ed è proporzionato,
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
65
Relazione Finanziaria Annuale 2010
per il primo esercizio, al periodo di effettivo utilizzo. Le vite utili sono determinate con riferimento
ad una stima prudente della durata dei programmi da cui derivano i relativi benefici economici e
sono inizialmente stimate in 5, 10 o 15 anni, in base alle caratteristiche dei relativi programmi. I
costi capitalizzati relativi a programmi la cui produzione non è ancora avviata non sono
ammortizzati e sono mantenuti iscritti tra le attività immateriali a vita definita, previa verifica
dell’assenza di perdite di valore (impairment), sulla base della redditività prospettica dei
programmi di riferimento. Negli esercizi successivi alla rilevazione iniziale vengono normalmente
riconosciuti dei costi aggiuntivi che sono portati in aumento del costo originario ed ammortizzati in
base alla vita utile residua. L’iscrizione di tali costi addizionali tra le attività immateriali a vita utile
definita avviene nell’esercizio in cui gli stessi diventano determinabili in modo attendibile.
Costi di sviluppo
I costi di sviluppo, relativi essenzialmente alla realizzazione di componenti e parti per motori
aeronautici, sono capitalizzati se e solo se i costi possono essere determinati in modo attendibile,
l’attività sviluppata è chiaramente identificabile e vi è evidenza che il loro sostenimento genererà
benefici economici futuri. In particolare, ai fini della capitalizzazione rilevano l’esistenza della
fattibilità tecnica e dell’intenzione di completare l’attività in modo da renderla disponibile per l’uso o
vendita, l’esistenza di adeguate risorse tecniche e finanziarie per completare lo sviluppo e la
vendita e l’attendibilità della valutazione dei costi attribuibili all’attività durante lo sviluppo.
Soddisfatte queste condizioni i costi sono iscritti nell’attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria
ed ammortizzati, a quote costanti, a partire dall’avvio della produzione commerciale dei programmi
ai quali si riferiscono. L’ammortamento è proporzionato, per il primo esercizio, al periodo di
effettivo utilizzo. Le vite utili sono determinate con riferimento ad una stima prudente della durata
dei programmi da cui derivano i relativi benefici economici e sono inizialmente stimate in 5, 10 o
15 anni, in base alle caratteristiche dei relativi programmi. I costi di sviluppo capitalizzati relativi a
programmi la cui produzione non è ancora avviata non sono ammortizzati e sono mantenuti iscritti
tra le attività immateriali a vita definita, previa verifica dell’assenza di perdite di valore
(impairment), sulla base della redditività prospettica dei programmi di riferimento.
I costi di ricerca e quelli di sviluppo per i quali non sono rispettate le condizioni di cui sopra
vengono imputati a conto economico quando sostenuti e non possono essere capitalizzati in periodi
successivi.
Attività per accreditamento presso la clientela
Il Gruppo ha proceduto, alla Data di Acquisizione e con effetto dall’esercizio 2007, ad allocare il
costo dell’Acquisizione rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili delle
società acquisite ai relativi fair value a tale data. A seguito di tale processo di allocazione sono
state identificate come rispondenti ai criteri richiesti per l’iscrizione, ai sensi di quanto indicato
nell’IFRS 3 e nello IAS 38, le attività immateriali per accreditamento presso la clientela per
partecipazione a programmi, che sono state valutate al fair value applicando un metodo di
valutazione reddituale, basato sul valore attuale dei flussi di cassa futuri generati dalle attività per
il periodo di vita utile prevedibile residuo, determinato applicando un tasso di attualizzazione che
tiene conto sia dei possibili rischi associati alle attività sia del valore temporale del denaro. Inoltre è
stato considerato nel valore delle attività il beneficio attribuibile al risparmio fiscale conseguibile da
un potenziale acquirente derivante dall’ammortamento delle attività immateriali iscrivibili (tax
amortisation benefits).
Le attività per accreditamento presso la clientela vengono ammortizzate, in correlazione alla vita
media ponderata residua dei programmi cui sono riferite, in un periodo di 15 anni. A fronte delle
attività immateriali iscritte, sono state rilevate le relative imposte differite, determinate mediante
applicazione delle aliquote fiscali che si prevede saranno in vigore al momento dell’imputazione a
conto economico degli ammortamenti.
Altre attività immateriali
Le altre attività immateriali sono iscritte nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria solo se è
probabile che l’uso dell’attività genererà benefici economici futuri e se il costo dell’attività può
essere misurato in modo attendibile. Rispettate queste condizioni, le attività immateriali sono
iscritte al costo di acquisto che corrisponde al prezzo pagato aumentato degli oneri accessori e, per
i beni ricevuti in conferimento, ai valori determinati nei relativi atti.
Il valore contabile lordo delle altre attività immateriali a vita utile definita viene sistematicamente
ripartito tra gli esercizi nel corso dei quali ne avviene l’utilizzo, mediante lo stanziamento di quote
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
66
Relazione Finanziaria Annuale 2010
di ammortamento costanti, in relazione alla vita utile stimata. L’ammortamento inizia quando
l’attività è disponibile per l’uso ed è proporzionato, per il primo esercizio, al periodo di effettivo
utilizzo. Per le attività ricevute in conferimento l’ammortamento viene determinato in base alla vita
utile residua delle medesime. Le aliquote di ammortamento utilizzate dal Gruppo sono le seguenti:
Categoria
Brevetti
Marchi
Software
Aliquote di ammortamento
20%
10%
20-33%
Partecipazioni
Le partecipazioni in società non consolidate sono valutate secondo quanto riportato nel paragrafo
“Principi di consolidamento”.
Perdita di valore delle attività
Il Gruppo verifica, almeno una volta all’anno, la recuperabilità del valore contabile delle
immobilizzazioni materiali e delle attività immateriali al fine di determinare se vi sia qualche
indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza,
il valore di carico delle attività viene ridotto al relativo valore recuperabile. Inoltre un’attività
immateriale a vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore ogni anno o più
frequentemente, ogniqualvolta vi sia un’indicazione che l’attività possa aver subito una perdita di
valore. La perdita di valore di un’attività corrisponde alla differenza tra il suo valore contabile ed il
suo valore recuperabile, definito come il maggiore fra il fair value al netto dei costi di vendita e il
suo valore d’uso. Il valore d’uso è calcolato come valore attuale dei flussi di cassa operativi futuri
attesi, i quali escludono i flussi di cassa derivanti da attività di finanziamento. La proiezione dei
flussi di cassa si basa sui piani aziendali e su presupposti ragionevoli e documentati riguardanti i
futuri risultati del Gruppo e le condizioni macroeconomiche. Il tasso di sconto utilizzato considera il
valore temporale del denaro e i rischi specifici del settore di appartenenza.
Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, il Gruppo stima il valore
recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari (Cash Generating Unit – CGU) cui il bene
appartiene.
Ogniqualvolta il valore recuperabile di un’attività, o di un’unità generatrice di flussi finanziari, è
inferiore al valore contabile, quest’ultimo è ridotto al valore di recupero e la perdita viene imputata
a conto economico. Successivamente, se una perdita su attività diverse dall’avviamento viene
meno o si riduce, il valore contabile dell’attività (o dell’unità generatrice di flussi finanziari) è
incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile (che comunque non può eccedere il
valore netto di carico che l’attività avrebbe avuto se non fosse mai stata effettuata la svalutazione
per perdita di valore). Tale ripristino di valore è immediatamente contabilizzato a conto economico.
Attività finanziarie
In tale categoria sono incluse, in relazione alla scadenza originaria prevista entro o oltre i 12 mesi
dalla data di chiusura del bilancio:
- le attività originatesi da transazioni aventi natura finanziaria diverse dagli strumenti derivati, a
scadenza prefissata e da cui sono attesi pagamenti fissi o determinabili;
- il fair value iniziale degli strumenti derivati;
- l’effetto del successivo adeguamento a fair value degli strumenti derivati, ad eccezione delle
variazioni di valore della componente di copertura degli strumenti derivati su cambi.
Gli utili e le perdite di tutte le attività incluse in tale categoria sono rilevati a conto economico.
Per le attività diverse dagli strumenti derivati, vengono infine effettuate valutazioni al fine di
verificare se esista evidenza che un’attività finanziaria non corrente possa aver subito una perdita
di valore. Se esistono evidenze oggettive, viene rilevata immediatamente a conto economico una
perdita. Qualora nei periodi successivi vengano meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
67
Relazione Finanziaria Annuale 2010
valore dell’attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato
dall’applicazione del costo ammortizzato senza aver effettuato le precedenti svalutazioni.
Strumenti finanziari derivati
Le attività del Gruppo sono esposte primariamente a rischi finanziari da variazioni nei tassi di
cambio e nei tassi di interesse, e in misura minore nei prezzi delle materie prime, a fronte dei quali
vengono poste in essere operazioni su strumenti finanziari derivati. L’utilizzo di tali strumenti è
regolato da politiche approvate a livello di Gruppo, che stabiliscono apposite procedure sull’utilizzo
dei derivati, coerentemente con le strategie di risk management.
Tutti gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, ivi inclusi quelli impliciti (embedded
derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale. Il cosiddetto split accounting prevede,
infatti, che le clausole aventi natura di strumenti derivati e originanti rischi o benefici non
strettamente correlati con quelli dello strumento principale debbano essere rilevati separatamente
in bilancio.
Gli strumenti finanziari derivati non impliciti sono utilizzati esclusivamente con l’intento di
copertura. Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati
possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting solo quando,
all’inizio della copertura, (i) esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di
copertura stessa, (ii) si presume che la copertura sia altamente efficace, (iii) l’efficacia può essere
attendibilmente misurata e (iv) la copertura stessa risulta altamente efficace durante i diversi
periodi contabili per cui è designata.
Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge
accounting, i seguenti trattamenti contabili vengono applicati:
- Fair value hedge: se uno strumento finanziario derivato è designato come di copertura
dell’esposizione alle variazioni del fair value di un’attività o di una passività di bilancio attribuibili
ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l’utile o la perdita
derivante dalle valutazioni successive del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a
conto economico. L’utile o la perdita sulla posta oggetto di copertura, attribuibile al rischio
coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico;
- Cash flow hedge: se uno strumento finanziario derivato è designato come di copertura
dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri di un’attività o di una passività iscritta in
bilancio o di un’operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto
economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario (variazione
del fair value) è rilevata nel patrimonio netto. L’utile o la perdita cumulati sono stornati dal
patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata
l’operazione oggetto di copertura. Eventuali utili o perdite associate ad una copertura divenuta
inefficace, sono immediatamente iscritti a conto economico. Se uno strumento di copertura o una
relazione di copertura vengono chiusi, ma l’operazione oggetto di copertura non si è ancora
realizzata, gli utili e le perdite cumulate (fino a quel momento iscritte a patrimonio netto) sono
rilevati a conto economico nel momento in cui la relativa operazione si realizza. Se l’operazione
oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati
sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico.
Nel caso in cui non fosse possibile applicare l’hedge accounting, gli utili o le perdite derivanti dalla
valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato vengono immediatamente iscritti a
conto economico.
Rimanenze
Le rimanenze sono valutate al minore fra costo di acquisto o di produzione e valore netto di
realizzo desumibile dall’andamento del mercato, definito come il prezzo di vendita stimato meno i
costi di completamento previsti e le spese necessarie per realizzare la vendita.
In particolare, le materie prime, i semilavorati ed i prodotti in corso di lavorazione sono iscritti
inizialmente in base al costo di acquisto o di produzione. I costi di acquisto comprendono il costo
pagato ai fornitori aumentato delle spese accessorie sostenute fino all’ingresso dei beni nei
magazzini del Gruppo, al netto di sconti e abbuoni. I costi di produzione comprendono i costi
sostenuti per portare i beni nel luogo e nello stato in cui si trovano alla data di bilancio:
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
68
Relazione Finanziaria Annuale 2010
comprendono sia i costi specifici ai singoli beni o categorie di beni, sia i costi sostenuti globalmente
nelle attività utilizzate per allestirli (spese generali di produzione). La valutazione del costo delle
giacenze è generalmente effettuata mediante adozione del metodo FIFO. Tale criterio di
valutazione è ritenuto il più adeguato per una rappresentazione veritiera e corretta, nonché
omogenea, della situazione patrimoniale ed economica del Gruppo.
Il valore delle rimanenze così determinato viene poi eventualmente rettificato mediante apposito
fondo svalutazione per tener conto di materiali obsoleti o di lento rigiro, in relazione alla loro
possibile utilità e realizzo futuro.
I terreni di proprietà della controllata SE.CO.SV.IM. S.r.l. (di seguito indicata come “Secosvim”)
inclusi nelle rimanenze di magazzino e destinati ad essere venduti nel normale svolgimento delle
attività aziendali sono valutati al minore fra il costo di acquisto e il valore netto di realizzo
desumibile dal mercato.
Lavori in corso su ordinazione
I lavori in corso su ordinazione (o contratti di costruzione) si riferiscono a contratti stipulati
specificamente per la costruzione di un bene o di una combinazione di beni strettamente connessi o
interdipendenti per ciò che riguarda la loro progettazione, tecnologia e funzione o la loro
utilizzazione finale. Principalmente sono relativi ad attività di sviluppo e di produzione nei settori
dello spazio e dei motori aeronautici militari.
Quando il risultato di un contratto di costruzione può essere stimato con attendibilità, i lavori in
corso su ordinazione sono valutati secondo il metodo della percentuale di completamento applicata
al corrispettivo globale contrattuale, secondo il quale i costi, i ricavi ed il relativo margine sono
riconosciuti in base all’avanzamento dell’attività produttiva. Per la determinazione della percentuale
di completamento si adotta il criterio economico del rapporto fra costi di produzione già sostenuti e
costi preventivi totali dell’intera opera (cost-to-cost), sulla base di stime aggiornate alla data di
bilancio. Periodicamente vengono effettuati aggiornamenti delle assunzioni che sono alla base delle
valutazioni. Le variazioni al contratto, le revisioni prezzi e gli incentivi sono inclusi nella misura in
cui essi sono stati concordati con il committente. Gli eventuali effetti economici sono contabilizzati
nell’esercizio in cui vengono effettuati gli aggiornamenti.
Quando il risultato di un contratto di costruzione non può essere stimato con attendibilità, i ricavi
riferibili alla relativa commessa sono rilevati solo nei limiti dei costi di commessa sostenuti che
probabilmente saranno recuperati. I costi di commessa sono rilevati come spese nell’esercizio nel
quale essi sono sostenuti.
Viene inoltre tenuto conto degli oneri da sostenere dopo la chiusura della commessa e di quelli a
fronte di perdite prevedibili mediante accantonamenti ai fondi rischi; in particolare eventuali perdite
sui contratti vengono rilevate a conto economico nella loro interezza nel momento in cui divengono
note.
I lavori in corso su ordinazione sono esposti nell’attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria al
netto degli acconti fatturati ai clienti. L’analisi viene effettuata per singola commessa: se il valore
della singola commessa è superiore agli acconti, la differenza positiva è classificata nella Situazione
Patrimoniale-Finanziaria nella voce in esame; nel caso in cui il valore della singola commessa risulti
inferiore agli acconti, la differenza negativa è classificata nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria
nella voce “Anticipi per lavori in corso su ordinazione”.
Crediti commerciali
I crediti sono inizialmente iscritti al fair value, che corrisponde al valore nominale, e
successivamente rettificati, per adeguarli al presunto valore di realizzo, tramite l’iscrizione di un
fondo svalutazione. Tale fondo svalutazione è commisurato sia all’entità dei rischi relativi a specifici
crediti, sia all’entità del rischio generico di mancato incasso incombente sulla generalità dei crediti,
prudenzialmente stimato in base all’esperienza del passato ed al grado di equilibrio finanziario noto
della generalità dei debitori.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
69
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Qualora la riscossione del corrispettivo fosse differita oltre i normali termini commerciali praticati ai
clienti, il credito viene sottoposto ad attualizzazione e successivamente valutato al costo
ammortizzato utilizzando il metodo dell’interesse effettivo.
Eventuali operazioni di cessione di crediti mediante operazioni di factoring possono essere di tipo
pro-solvendo o pro-soluto; alcune cessioni pro-soluto implicano il mantenimento di una significativa
esposizione all’andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti. Questo tipo di operazioni
non rispetta i requisiti richiesti dallo IAS 39 per l’eliminazione dal bilancio delle attività, dal
momento che non è stata trasferita la sostanzialità di tutti i relativi rischi e benefici. Di
conseguenza, i crediti ceduti attraverso operazioni di factoring che non rispettano i requisiti per
l’eliminazione stabiliti dallo IAS 39 rimangono iscritti nel bilancio, pur se legalmente risultano
ceduti. In contropartita viene contabilizzata una passività finanziaria di pari importo inclusa nella
voce “Passività finanziarie correnti”.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Comprendono denaro e valori in cassa, depositi bancari a pronti ed altri investimenti finanziari a
breve termine ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti prontamente in denaro e che
sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore. Gli scoperti di conto corrente
sono portati a riduzione delle disponibilità liquide solo ai fini della redazione del rendiconto
finanziario.
Attività destinate alla vendita
Tale voce è destinata ad includere le attività non correnti (o gruppi di attività in dismissione) il cui
valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso
l’utilizzo continuativo. Le attività destinate alla vendita sono valutate, secondo quanto stabilito
dall’IFRS 5, al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi presunti di
vendita.
Passività finanziarie
In tale voce sono classificate le passività di natura finanziaria, nella parte non corrente, e gli
scoperti di conto corrente, nella parte a breve, nonché quei debiti correnti e non correnti che,
seppur sorti in relazione ad operazioni di natura commerciale o comunque non finanziaria, sono
stati negoziati a condizioni particolari, in quanto si è inteso porre in essere un’operazione di
finanziamento rendendo di fatto tali debiti finanziari. I debiti finanziari correnti e non correnti sono
inizialmente iscritti al fair value, al netto dei costi di transazione sostenuti, e successivamente
valutati al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
La quota dei debiti finanziari non correnti esigibile entro dodici mesi dalla data di chiusura del
bilancio viene classificata nella voce “Quota corrente dei debiti finanziari non correnti”.
Fondi per benefici ai dipendenti
I dipendenti delle società del Gruppo fruiscono di benefici successivi al rapporto di lavoro, che
possono essere piani pensionistici a contribuzione definita oppure a benefici definiti, e di altri
benefici a lungo termine, secondo le condizioni e pratiche locali dei paesi in cui tali società operano.
Benefici successivi al rapporto di lavoro
Il trattamento contabile dei piani pensionistici e degli altri benefici successivi alla cessazione del
rapporto di lavoro dipende dalla natura degli stessi.
I piani a contribuzione definita sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in
base ai quali le società del Gruppo versano contribuzioni fisse ad un’entità giuridicamente distinta
su base obbligatoria, contrattuale o volontaria senza che esistano obbligazioni legali o implicite ad
effettuare versamenti aggiuntivi se l’entità non dovesse detenere attività sufficienti per pagare tutti
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
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Relazione Finanziaria Annuale 2010
i benefici pensionistici maturati relativi all’attività lavorativa svolta nell’esercizio corrente e in quelli
precedenti. I contributi da versare sono rilevati a conto economico sulla base del principio della
competenza e classificati tra i costi del personale.
I piani a benefici definiti sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro diversi dai
piani a contribuzione definita. L’obbligazione di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici
definiti ed il relativo costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di
valutazioni attuariali indipendenti utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito
(projected unit credit method), in funzione di uno o più fattori quali l’età, gli anni di servizio e la
retribuzione futura prevista.
Gli utili e le perdite attuariali relative a piani a benefici definiti derivanti da variazioni delle ipotesi
attuariali utilizzate o da modifiche delle condizioni del piano sono rilevati pro-quota a conto
economico per la rimanente vita lavorativa media dei dipendenti che partecipano al piano, se e nei
limiti in cui il loro valore netto non rilevato al termine dell’esercizio precedente eccede il maggiore
valore tra il 10% del valore attuale della passività relativa al piano e il 10% del fair value delle
attività al suo servizio, ove esistenti (attraverso l’applicazione del cosiddetto “metodo del
corridoio”).
Le passività per benefici successivi al rapporto di lavoro rilevate in bilancio rappresentano il valore
attuale delle passività per i piani a benefici definiti rettificate per tener conto degli utili e delle
perdite attuariali non rilevati e ridotte del fair value delle attività a servizio del piano, se esistenti.
Eventuali attività nette determinate applicando questo calcolo sono iscritte fino a concorrenza delle
perdite attuariali e del costo relativo a prestazioni pregresse non riconosciuti precedentemente,
oltre al valore attuale dei rimborsi disponibili e delle riduzioni delle contribuzioni future al piano.
I costi relativi ai piani a benefici definiti sono classificati tra i costi del personale ad eccezione dei
costi relativi all’incremento del valore attuale dell’obbligazione derivanti dall’avvicinarsi del
momento del pagamento dei benefici che sono classificati fra gli oneri finanziari.
Il trattamento di fine rapporto (“TFR”) delle società italiane era considerato sino al 31 dicembre
2006 un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata profondamente modificata dalla
Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (“Legge Finanziaria 2007”) e successivi Decreti e Regolamenti.
Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti,
tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate
anteriormente al 1 gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre
successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita. In
conseguenza, le quote di TFR maturate successivamente a tale data assumono la natura relativa ai
piani a contribuzione definita, con esclusione, pertanto, di componenti di stima attuariale nella
determinazione del costo di competenza. Le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006
rimangono valutate quali piani a benefici definiti secondo procedimenti attuariali, escludendo, però,
nel calcolo la componente relativa ai futuri incrementi salariali.
Altri benefici a lungo termine
Gli altri benefici a lungo termine hanno un trattamento contabile analogo a quello dei piani a
benefici definiti, ad eccezione del fatto che gli utili e le perdite attuariali sono interamente
riconosciuti a conto economico nell’esercizio in cui si determinano, quindi senza applicazione del
“metodo del corridoio”.
Fondi per rischi ed oneri
Il Gruppo rileva fondi rischi ed oneri quando ha un’obbligazione attuale, legale o implicita, a fronte
di un evento passato, nei confronti di terzi ed è probabile che si renderà necessario l’impiego di
risorse del Gruppo per adempiere l’obbligazione e quando può essere effettuata una stima
attendibile dell’ammontare dell’obbligazione stessa. Gli accantonamenti sono stanziati sulla base
della miglior stima dei costi richiesti per adempiere all’obbligazione alla data del bilancio. Se
l’effetto è rilevante, l’accantonamento viene attualizzato e il suo incremento dovuto al trascorrere
del tempo viene successivamente rilevato a Conto Economico negli oneri finanziari.
Nel caso di cause legali, l’ammontare dei fondi viene determinato sulla base delle valutazioni dei
rischi al fine di determinare la probabilità, la tempistica e gli importi coinvolti.
In caso di passività per oneri futuri di smantellamento, rimozione e bonifica relative ad attività
materiali, il fondo è rilevato in contropartita all’attività cui si riferisce; la rilevazione dell’onere a
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
71
Relazione Finanziaria Annuale 2010
conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento dell’immobilizzazione materiale
al quale l’onere stesso si riferisce.
I fondi sono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio ed eventualmente rettificati per
riflettere la miglior stima corrente; eventuali variazioni di stima sono riflesse nel conto economico
del periodo in cui la variazione è avvenuta.
I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono menzionati nelle Note
Esplicative senza procedere ad alcuno stanziamento.
Debiti commerciali
I debiti commerciali le cui scadenze rientrano nei normali termini commerciali non sono attualizzati
e sono iscritti al valore nominale ritenuto rappresentativo del valore di estinzione.
I debiti commerciali sono iscritti fra le passività correnti, salvo i casi in cui il Gruppo abbia il diritto
contrattuale di estinguere le proprie obbligazioni oltre i 12 mesi dalla data di bilancio.
Debiti per erogazioni ai sensi della Legge 808/85
Tali debiti sono iscritti in bilancio al loro valore nominale e sono classificati nelle voci di bilancio
“Altre passività non correnti” e “Altre passività correnti”.
Riconoscimento dei ricavi
I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che al Gruppo affluiranno dei benefici economici
e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono iscritti per
competenza al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante, al netto dell’imposta sul valore
aggiunto e di resi, sconti, abbuoni e premi.
I ricavi per la vendita di beni vengono riconosciuti quando il Gruppo ha trasferito all’acquirente i
rischi significativi ed i benefici connessi alla proprietà dei beni, momento generalmente coincidente
con la spedizione. I ricavi per le prestazioni di servizi sono rilevati con riferimento allo stadio di
completamento dell’attività, sulla base di medesimi criteri previsti per i lavori in corso su
ordinazione. Inoltre, qualora il risultato della prestazione di servizi non possa essere
attendibilmente stimato, i ricavi vengono rilevati solo nella misura i cui i costi relativi saranno
recuperabili.
I ricavi includono anche le variazioni dei lavori in corso su ordinazione relativi a commesse di
durata pluriennale che sono riconosciute in base allo stato avanzamento lavori rapportato al prezzo
di vendita (come più ampiamente descritto nella nota relativa ai Lavori in corso su ordinazione).
Gli interessi attivi sono rilevati in applicazione del principio della competenza temporale, sulla base
dell’importo finanziato e del tasso di interesse effettivo applicabile, che rappresenta il tasso che
sconta gli incassi futuri stimati lungo la vita attesa dell’attività finanziaria per riportarli al valore di
carico contabile dell’attività stessa.
Dividendi ricevuti
I dividendi delle società non consolidate sono rilevati nell’esercizio in cui si stabilisce il diritto degli
azionisti a riceverne il pagamento.
Contributi
I contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che il
Gruppo rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi
stessi saranno ricevuti. I contributi sono generalmente rilevati a conto economico con un criterio
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
72
Relazione Finanziaria Annuale 2010
sistematico lungo il periodo in cui si rilevano i costi ad essi correlati.
In particolare, i contributi ottenuti a fronte di investimenti in attivo fisso e costi di sviluppo
capitalizzati vengono iscritti nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, nelle voci “Altre
passività non correnti” o “Altre passività correnti” e vengono imputati a conto economico in
correlazione alla residua durata dell’ammortamento dei cespiti e delle attività cui si riferiscono.
Qualora il contributo venga riconosciuto in un esercizio successivo a quello in cui i cespiti o le
attività immobilizzate sono entrati in ammortamento, la quota di contributi relativi agli esercizi
precedenti viene iscritta a conto economico tra gli altri proventi.
Il trattamento contabile dei benefici derivanti da un eventuale finanziamento pubblico ottenuto ad
un tasso agevolato è assimilato a quello dei contributi pubblici. Tale beneficio è determinato
all’inizio del finanziamento come differenza tra il valore contabile iniziale del finanziamento (fair
value più i costi direttamente attribuibili all’ottenimento del finanziamento) e quanto incassato ed è
rilevato successivamente a conto economico in accordo con le regole previste per la rilevazione dei
contributi pubblici.
Crediti d’imposta per attività di ricerca e sviluppo
I crediti d’imposta per di attività di ricerca e sviluppo (Legge 296/2007 e successive modificazioni)
sono contabilizzati in bilancio nella misura in cui si ritiene recuperabile e utilizzabile il credito
d’imposta. Tali crediti sono inizialmente rilevati in contropartita della voce “Altre passività non
correnti” o “Altre passività correnti” ed imputati a conto economico, in dipendenza della diversa
tipologia di costi oggetto di agevolazione, in relazione alla percentuale di completamento dei lavori
in corso su ordinazione cui hanno concorso i costi a fronte dei quali è stato determinato il credito
spettante o alla rilevazione a conto economico dei costi per attività di ricerca e sviluppo.
Costi
I costi sono contabilizzati nel rispetto del principio della competenza e nella prospettiva di
continuità aziendale delle società del Gruppo, al netto dell’imposta sul valore aggiunto e di resi,
sconti, abbuoni e premi. Gli accantonamenti sono iscritti in bilancio con le modalità descritte nella
nota relativa ai Fondi rischi ed oneri.
Gli interessi passivi sono rilevati in applicazione del principio della competenza temporale, sulla
base dell’importo finanziato e del tasso di interesse effettivo applicabile.
Imposte
Le imposte sul reddito sono costituite dalle imposte correnti e dalle imposte anticipate e differite.
Le imposte correnti sono calcolate sul risultato imponibile stimato dell’esercizio e sono determinate
in base alla normativa tributaria vigente nei diversi paesi in cui le società del Gruppo operano.
Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico, poiché esclude
componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre
voci che non saranno mai tassabili o deducibili. La passività per imposte correnti è calcolata
utilizzando le aliquote vigenti alla data di bilancio.
Le imposte anticipate e differite sono le imposte che ci si aspetta di recuperare o di pagare sulle
differenze temporanee fra il valore contabile delle attività e delle passività di bilancio e il
corrispondente valore fiscale utilizzato nel calcolo dell’imponibile fiscale, contabilizzate secondo il
metodo della passività di stato patrimoniale. Le passività fiscali differite sono generalmente rilevate
per tutte le differenze temporanee imponibili, mentre le attività fiscali differite sono rilevate nella
misura in cui si ritenga probabile che vi saranno risultati fiscali imponibili in futuro che consentano
l’utilizzo delle differenze temporanee deducibili. Tali attività e passività non sono rilevate se le
differenze temporanee derivano da avviamento o dall’iscrizione iniziale (non in operazioni di
aggregazioni di imprese) di altre attività o passività in operazioni che non hanno influenza né sul
risultato contabile né sul risultato imponibile. Il beneficio fiscale derivante dal riporto a nuovo di
perdite fiscali è rilevato quando e nella misura in cui sia ritenuta probabile la disponibilità di redditi
imponibili futuri a fronte dei quali tali perdite possano essere utilizzate. Vengono inoltre
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
73
Relazione Finanziaria Annuale 2010
determinate le imposte
consolidamento.
differite
o
anticipate
relative
alle
più
significative
rettifiche
di
Le passività fiscali differite sono rilevate sulle differenze temporanee imponibili relative a
partecipazioni in imprese controllate, collegate e a controllo congiunto, ad eccezione dei casi in cui
il Gruppo sia in grado di controllare l’annullamento di tali differenze temporanee e sia probabile che
queste ultime non si annulleranno nel prevedibile futuro.
Il valore di carico delle attività fiscali differite è rivisto ad ogni data di bilancio e ridotto nella misura
in cui non sia più probabile l’esistenza di sufficienti redditi imponibili tali da consentire in tutto o in
parte il recupero di tali attività.
Le imposte anticipate e differite sono calcolate in base alle aliquote fiscali che si prevede saranno
applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, al momento del realizzo
dell’attività o dell’estinzione della passività. Le imposte correnti e differite sono imputate
direttamente al conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci rilevate direttamente a
patrimonio netto, nel qual caso anche le relative imposte sono imputate al patrimonio netto. Le
attività e le passività fiscali differite sono compensate quando vi è un diritto legale a compensare le
imposte correnti attive e passive, quando sono relative alla medesima società e quando si
riferiscono ad imposte dovute alla medesima autorità fiscale e il Gruppo intende liquidare le attività
e le passività fiscali correnti su base netta. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla
voce “Attività per imposte anticipate”, se passivo, alla voce “Passività per imposte differite”.
Distribuzione dei dividendi
I dividendi pagabili dal Gruppo sono rappresentati come movimento di patrimonio netto e iscritti
nelle passività correnti nell’esercizio in cui la distribuzione è approvata dall’assemblea degli
azionisti.
2.8. Gestione del rischio
Rischio di credito
Il Gruppo presenta diverse concentrazioni di rischio di credito in funzione della natura delle attività
svolte e dei mercati di riferimento, peraltro mitigata dal fatto che l’esposizione creditoria è
suddivisa su un ampio numero di controparti e clienti. Ciononostante, nel complesso, i crediti
commerciali manifestano un rischio di concentrazione nel mercato dell’Unione Europea e in quello
Nord Americano. I crediti commerciali sono contabilizzati al netto della svalutazione determinata
sulla base del rischio di inadempienza della controparte, determinato considerando le informazioni
disponibili sulla solvibilità del cliente e considerando altresì i dati storici.
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità cui è soggetto il Gruppo può sorgere dalle difficoltà ad ottenere, a condizioni
economiche, le risorse finanziarie a supporto delle attività operative nella giusta tempistica. I due
principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o
assorbite dalle attività operative e di investimento, dall’altra le caratteristiche di scadenza e di
rinnovo del debito o di liquidità e degli impieghi finanziari.
I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono monitorati e gestiti centralmente
nell’ottica di garantire tempestivamente un efficace reperimento delle risorse finanziarie o un
adeguato investimento delle disponibilità liquide.
L'attuale contesto generale dell’economia, dei mercati in cui opera il Gruppo e di quelli finanziari
richiede un’attenta gestione del rischio liquidità e in tal senso particolare attenzione è posta alle
azioni tese a generare risorse finanziarie con la gestione operativa e al conseguimento di un
sufficiente livello di liquidità disponibile per adempiere alle obbligazioni cui il Gruppo è tenuto.
Il management ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelli che
saranno generati dall’attività operativa e di finanziamento, consentiranno al Gruppo di soddisfare i
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
74
Relazione Finanziaria Annuale 2010
propri bisogni derivanti dalla attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di
rimborso dei debiti alla loro scadenza.
Rischio di cambio e rischio di tasso di interesse
Il Gruppo è soggetto al rischio di mercato derivante dalla fluttuazione dei cambi delle valute, in
quanto opera in un contesto internazionale in cui le transazioni sono condotte in diverse valute, e
dei tassi di interesse. L’esposizione al rischio di cambio del Gruppo deriva sia dalla distribuzione
geografica delle attività industriali del Gruppo rispetto alla distribuzione geografica dei mercati in
cui vende i propri prodotti, sia dall’utilizzo di fonti esterne di finanziamento in valuta. Il Gruppo è
esposto al rischio di tasso di interesse in particolar modo con riferimento alle passività finanziarie a
tasso variabile. La variazione dei tassi di interesse potrebbe avere un impatto positivo o negativo
sul risultato economico del Gruppo.
Il Gruppo valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di cambio e
dei tassi di interesse e gestisce tali rischi attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari derivati,
secondo quanto stabilito nelle proprie politiche di gestione dei rischi. Nell’ambito di tali politiche
l’uso di strumenti finanziari derivati è riservato alla gestione dell’esposizione alle fluttuazioni dei
cambi e dei tassi di interesse connessi con i flussi monetari e con le poste patrimoniali attive e
passive e non sono consentite attività con intento speculativo.
Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati designandoli a copertura dei flussi di cassa con
l’obiettivo di predeterminare:
- il tasso di interesse su parte dei finanziamenti e debiti a tasso variabile (gli strumenti utilizzati
sono sostanzialmente interest rate swap);
- il tasso di cambio a cui le transazioni previste denominate in valuta saranno rilevate, o
quantomeno fissarne il limite inferiore (gli strumenti utilizzati sono sostanzialmente currency
option e forward).
In tutti i casi in cui i derivati stipulati a copertura del rischio cambio e del rischio interesse sono
designati come strumenti di copertura ai fini dello IAS 39, il Gruppo documenta in modo formale, a
partire dall'inizio della copertura stessa, la relazione di copertura tra lo strumento di copertura e
l'elemento coperto, gli obiettivi della gestione del rischio e la strategia perseguita nell'effettuare la
copertura. Il Gruppo documenta altresì la valutazione dell'efficacia dello strumento di copertura nel
compensare le variazioni nei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto. Tale valutazione è
effettuata all'inizio della copertura e in misura continuativa per tutta la sua durata. Le controparti di
tali contratti sono primarie istituzioni finanziarie.
Ulteriori informazioni qualitative e quantitative sui rischi finanziari a cui il Gruppo è soggetto sono
riportate nella Nota 6.
2.9. Uso di stime
La redazione del bilancio e delle relative Note Esplicative richiede l’effettuazione di stime e di
assunzioni che hanno effetto sul valore delle attività e delle passività iscritte, sull’informativa
relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio e sull’importo dei ricavi e dei costi di
periodo.
Le stime sono utilizzate in diverse aree, quali il fondo svalutazione crediti, il fondo obsolescenza
magazzino, gli ammortamenti, le perdite di valore delle attività, i benefici per i dipendenti, le
imposte sul reddito, gli altri fondi rischi e per determinare i costi complessivi di commessa ed il
relativo stato di avanzamento.
I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell’incertezza che caratterizza le
ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate. Le stime e le assunzioni sono riviste
periodicamente dal Gruppo in base alle migliori conoscenze dell’attività del Gruppo stesso e degli
altri fattori ragionevolmente desumibili dalle circostanze attuali. Gli effetti di ogni variazione sono
riflessi immediatamente a conto economico.
L’attuale situazione macroeconomica internazionale, che interessa anche talune aree di business in
cui opera il Gruppo, ha comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l’andamento
futuro caratterizzate da incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo
esercizio od in quelli successivi, di risultati diversi da quanto stimato, che quindi potrebbero
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
75
Relazione Finanziaria Annuale 2010
richiedere rettifiche, ad oggi chiaramente non stimabili né prevedibili, al valore contabile delle
relative voci di bilancio. Le assunzioni e le stime riguardano principalmente la redditività attesa su
cui si basa la recuperabilità del valore di carico delle attività non correnti (in particolare
dell’avviamento) e delle attività per imposte anticipate.
2.10 Nuovi principi contabili
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati a partire dal bilancio 2010
I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni sono stati applicati per la prima volta
dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2010.
IFRS 3 (2008) – Aggregazioni aziendali. In accordo con le regole di transizione del principio, il
Gruppo ha adottato l’IFRS 3 (rivisto nel 2008) – Aggregazioni aziendali, in modo prospettico, alle
aggregazioni aziendali avvenute a partire dal 1 gennaio 2010. La versione aggiornata dell’IFRS 3 ha
introdotto importanti modifiche riguardanti principalmente: la disciplina delle acquisizioni per fasi di
società controllate; la facoltà di valutare al fair value eventuali interessenze di pertinenza di terzi
acquisite in un’acquisizione parziale; l’imputazione a conto economico di tutti i costi connessi
all’aggregazione aziendale e la rilevazione alla data di acquisizione dei corrispettivi sottoposti a
condizione.
Acquisizione per fasi di una controllata
Nel caso di acquisizione per fasi di una società controllata, l’IFRS 3 (2008) stabilisce che si realizza
un’aggregazione aziendale solo nel momento in cui è acquisito il controllo e che, in questo
momento, tutte le attività nette identificabili della società acquisita devono essere valutate al fair
value; le interessenze di pertinenza di terzi devono essere valutate sulla base del loro fair value
oppure sulla base della quota proporzionale del fair value delle attività nette identificabili della
società acquisita (metodo già consentito dalla precedente versione dell’IFRS 3).
In un’acquisizione per fasi del controllo di una partecipata, la partecipazione precedentemente
detenuta, sino a quel momento contabilizzata secondo quanto indicato dallo IAS 39 – Strumenti
finanziari: rilevazione e valutazione, oppure secondo lo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate
o secondo lo IAS 31 – Partecipazioni in joint ventures, deve essere trattata come se fosse stata
venduta e riacquisita alla data in cui si acquisisce il controllo. Tale partecipazione deve pertanto
essere valutata al suo fair value alla data di acquisizione e gli utili e le perdite conseguenti a tale
valutazione devono essere rilevati nel conto economico. Inoltre, ogni valore precedentemente
rilevato nel patrimonio netto come altri utili/(perdite) complessivi, che dovrebbe essere imputato a
conto economico a seguito della cessione dell’attività cui si riferisce, deve essere riclassificato nel
conto economico. L’avviamento o il provento derivanti dall’acquisizione del controllo di un’impresa
controllata devono essere determinati come sommatoria tra il prezzo corrisposto per l’ottenimento
del controllo, il valore delle interessenze di pertinenza di terzi (valutate secondo uno dei metodi
consentiti dal principio), il fair value della partecipazione di minoranza precedentemente detenuta,
al netto del fair value delle attività nette identificabili acquisite.
Secondo la precedente versione del principio l’acquisizione del controllo per fasi era rilevata
transazione per transazione, come una serie di acquisizioni separate che generavano
complessivamente un avviamento determinato come la somma degli avviamenti generati dalle
singole transazioni.
Oneri accessori alla transazione
L’IFRS 3 (2008) prevede che gli oneri accessori alle operazioni di aggregazione aziendale siano
rilevati a conto economico nel periodo in cui sono sostenuti. Secondo la precedente versione del
principio tali oneri erano inclusi nella determinazione del costo di acquisizione delle attività nette
della società acquisita. Nel 2010 l’applicazione di tale modifica, in relazione alle operazioni
perfezionatesi nell’esercizio, ha comportato l’iscrizione a conto economico di costi accessori non
significativi.
Rilevazione dei corrispettivi sottoposti a condizione
L’IFRS 3 (2008) prevede che i corrispettivi sottoposti a condizione siano considerati parte del
prezzo di trasferimento delle attività nette acquisite e che siano valutati al fair value alla data di
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
76
Relazione Finanziaria Annuale 2010
acquisizione. Analogamente, se il contratto di aggregazione prevede il diritto alla restituzione di
alcune componenti del prezzo al verificarsi di alcune condizioni, tale diritto è classificato come
attività dall’acquirente. Eventuali successive variazioni del fair value devono essere rilevate a
rettifica del trattamento contabile originario solo se esse sono determinate da maggiori o migliori
informazioni circa tale fair value e se si verificano entro 12 mesi dalla data di acquisizione; tutte le
altre variazioni devono essere rilevate a conto economico. Nell’esercizio tale modifica del principio
IFRS 3 (2008) non ha determinato impatti contabili.
La precedente versione del principio prevedeva che i corrispettivi sottoposti a condizione fossero
rilevati alla data di acquisizione solo se il loro pagamento era ritenuto probabile e il loro ammontare
poteva essere determinato in modo attendibile. Ogni variazione successiva al valore di tali
corrispettivi era inoltre sempre rilevata a rettifica dell’avviamento.
IAS 27 (2008) – Bilancio consolidato e separato. Le modifiche allo IAS 27 riguardano
principalmente il trattamento contabile di transazioni o eventi che modificano le quote di
interessenza in società controllate e l’attribuzione delle perdite della controllata alle interessenze di
pertinenza di terzi. In accordo con le regole di transizione del principio, il Gruppo ha adottato tali
modifiche allo IAS 27 in modo prospettico. Lo IAS 27 (2008) stabilisce che, una volta ottenuto il
controllo di un’impresa, le transazioni in cui la controllante acquisisce o cede ulteriori quote di
minoranza senza modificare il controllo esercitato sulla controllata sono delle transazioni con i soci
e pertanto devono essere riconosciute a patrimonio netto. Ne consegue che il valore contabile della
partecipazione di controllo e delle interessenze di pertinenza di terzi devono essere rettificati per
riflettere la variazione di interessenza nella controllata e ogni differenza tra l’ammontare della
rettifica apportata alle interessenze di pertinenza di terzi ed il fair value del prezzo pagato o
ricevuto a fronte di tale transazione è rilevata direttamente nel patrimonio netto ed è attribuita ai
soci della controllante. Non vi saranno rettifiche al valore dell’avviamento ed utili o perdite rilevati
nel conto economico. Gli oneri accessori derivanti da tali operazioni devono, inoltre, essere iscritti a
patrimonio netto in accordo con quanto richiesto dallo IAS 32 al paragrafo 35.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicabili dal 1 gennaio 2010 e non rilevanti per
il Gruppo
I seguenti emendamenti, improvement ed interpretazioni, efficaci dal 1 gennaio 2010, disciplinano
fattispecie e casistiche non presenti all’interno del Gruppo alla data del presente bilancio, ma che
potrebbero avere effetti contabili su transazioni o accordi futuri:
- Improvement 2008 all’IFRS 5 – Attività non correnti destinate alla vendita e attività operative
cessate. La modifica apportata stabilisce che se un’impresa è impegnata in un piano di cessione
che comporti la perdita del controllo su una partecipata, tutte le attività e passività della
controllata devono essere riclassificate tra le attività destinate alla vendita, anche se dopo la
cessione l’impresa deterrà ancora una quota partecipativa minoritaria nella controllata.
- Emendamenti allo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate e allo IAS 31 – Partecipazioni in
joint ventures, conseguenti alle modifiche apportate allo IAS 27. Gli emendamenti stabiliscono
che, alla perdita dell’influenza notevole o del controllo congiunto, le eventuali partecipazioni
residue devono essere valutate a fair value. Inoltre deve essere riconosciuta a conto economico
ogni differenza tra il fair value dell’investimento residuo, i proventi derivanti dalla cessione di
parte dell’investimento e il valore di carico dell’investimento alla data in cui sono persi
l’influenza notevole o il controllo congiunto.
- Improvement agli IAS/IFRS (2009):
IFRS 2- Pagamenti basati su azioni. L’emendamento ha chiarito che il conferimento di un
ramo d’azienda per la formazione di una joint venture o l’aggregazione di imprese o rami
d’azienda in entità a controllo congiunto non ricadono nell’ambito di applicabilità dell’IFRS
2.
IFRS 5 – Attività non correnti disponibili per la vendita e attività operative cessate.
L’emendamento ha chiarito che l’IFRS 5 e gli altri IFRS che fanno specifico riferimento ad
attività non correnti (o gruppi di attività) classificate come disponibili per la vendita o
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
77
Relazione Finanziaria Annuale 2010
come attività operative cessate stabiliscono tutta l’informativa necessaria per questo
genere di attività o di operazioni.
IFRS 8 – Settori operativi. L’emendamento richiede che le imprese forniscano il valore del
totale delle attività per ciascun settore oggetto di informativa, se tale valore è fornito
periodicamente al più alto livello decisionale operativo. L’informazione era in precedenza
richiesta anche in mancanza di tale condizione.
IAS 1 – Presentazione del bilancio. A seguito dell’emendamento, ai fini della classificazione
come corrente / non corrente di una passività diviene irrilevante la presenza di
un’opzione di conversione correntemente esercitabile in strumenti di patrimonio netto.
IAS 7 – Rendiconto finanziario. L’emendamento richiede che solo i flussi di cassa che
risultino nel riconoscimento di attività nella situazione patrimoniale-finanziaria possano
essere classificati come derivanti da attività di investimento.
IAS 17 – Leasing. A seguito delle modifiche si applicheranno anche ai terreni in locazione le
condizioni generali previste dallo IAS 17 ai fini della classificazione del contratto come
leasing finanziario o operativo, indipendentemente dall’ottenimento del titolo di proprietà
al termine del contratto.
IAS 36 – Riduzione del valore di attività. L’emendamento richiede che ogni unità operativa
o gruppo di attività operative sulle quali il goodwill è allocato ai fini del test di impairment
non abbia dimensioni maggiori di un segmento operativo, così come definito dal
paragrafo 5 dell’IFRS 8, prima dell’aggregazione consentita dal paragrafo 12 del
medesimo IFRS sulla base di caratteristiche economiche similari o di altri elementi di
similitudine.
IAS 38 – Attività immateriali. L’emendamento ha stabilito che esistono sufficienti
informazioni per valutare il fair value di un’attività immateriale acquisita nel corso di
un’aggregazione di impresa se essa è separabile o è originata da diritti contrattuali o
legali. L’emendamento ha inoltre chiarito le tecniche di valutazione da utilizzarsi
comunemente per valutare il fair value delle attività immateriali per le quali non esiste un
mercato attivo di riferimento.
IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione. l’emendamento restringe
l’eccezione di non applicabilità contenuta nel paragrafo 2(g) dello IAS 39 ai contratti
forward tra un acquirente e un azionista venditore ai fini della vendita di un’impresa
ceduta in un’aggregazione aziendale a una futura data di acquisizione, qualora il
completamento dell’aggregazione aziendale non dipenda da ulteriori azioni di una delle
due parti, ma solo dal trascorrere di un congruo periodo di tempo. L’emendamento
chiarisce invece che ricadono nell’ambito di applicabilità dello IAS 39 i contratti di opzione
(siano o meno essi attualmente esercitabili) che consentono a una delle due parti di
avere il controllo sul realizzarsi o meno di eventi futuri e il cui esercizio comporterebbe il
controllo di un‘impresa. L’emendamento chiarisce inoltre che le penali implicite per
l’estinzione anticipata di prestiti, il prezzo delle quali compensa il soggetto prestatore
della perdita degli ulteriori interessi, devono essere considerate strettamente correlate al
contratto di finanziamento che le prevede, e pertanto non devono essere contabilizzate
separatamente. Infine, l’emendamento chiarisce che gli utili o perdite su di uno
strumento finanziario coperto devono essere riclassificati da patrimonio netto a conto
economico nel periodo in cui il flusso di cassa atteso coperto ha effetto sul conto
economico.
IFRIC 9 – Rideterminazione del valore dei derivati impliciti. L’emendamento esclude
dall’ambito di applicabilità dell’IFRIC 9 i derivati impliciti in contratti acquisiti nel corso di
aggregazioni aziendali al momento della formazione di imprese a controllo congiunto o di
joint venture.
- Emendamento all’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni: pagamenti basati su azioni di Gruppo
regolati per cassa. L’emendamento chiarisce l’ambito di applicazione dell’IFRS 2 e le relazioni
esistenti tra questo ed altri principi contabili. In conseguenza di ciò, lo IASB ha ritirato l’IFRIC 8
e l’IFRIC 11.
- IFRIC 17 – Distribuzione di attività non liquide ai soci. L’interpretazione chiarisce che un debito
per dividendi deve essere riconosciuto quando i dividendi sono stati appropriatamente
autorizzati e che tale debito deve essere valutato al fair value delle attività nette che saranno
utilizzate per il suo pagamento. L’impresa deve riconoscere a conto economico la differenza tra
il dividendo pagato e il valore netto contabile delle attività utilizzate per il pagamento.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
78
Relazione Finanziaria Annuale 2010
- IFRIC 18 – Trasferimento di attività dai clienti. L’interpretazione chiarisce il trattamento
contabile da adottare se l’impresa stipula un contratto in cui riceve da un proprio cliente
un’attività materiale che dovrà utilizzare per collegare il cliente ad una rete o per fornirgli un
determinato accesso alla fornitura di beni e servizi.
- Emendamento allo IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione – Elementi
qualificabili per la copertura. L’emendamento chiarisce l’applicazione del principio per la
definizione del sottostante oggetto di copertura in situazioni particolari.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via
anticipata dal Gruppo
In data 8 ottobre 2009, lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 32 – Strumenti finanziari:
Presentazione: Classificazione dei diritti emessi al fine di disciplinare la contabilizzazione per
l’emissione di diritti di opzione (o warrant) denominati in valuta diversa da quella funzionale
dell’emittente. In precedenza tali diritti erano contabilizzati come passività da strumenti finanziari
derivati; l’emendamento invece richiede che, a determinate condizioni, tali diritti siano trattati
come componenti di patrimonio netto nel bilancio dell’emittente a prescindere dalla valuta nella
quale il prezzo di esercizio è denominato. L’emendamento in oggetto è applicabile dal 1 gennaio
2011 in modo retrospettivo.
In data 4 novembre 2009 lo IASB ha emesso una versione rivista dello IAS 24 – Informativa di
bilancio sulle parti correlate che semplifica il tipo di informazioni richieste nel caso di transazioni
con parti correlate controllate dallo Stato e chiarisce la definizione di parti correlate. Il principio è
applicabile dal 1 gennaio 2011.
In data 12 novembre 2009 lo IASB ha pubblicato i primi capitoli del principio IFRS 9 – Strumenti
finanziari sulla classificazione e valutazione delle attività finanziarie applicabile dal 1 gennaio 2013.
Questa pubblicazione rappresenta la prima parte di un processo per fasi che ha lo scopo di
sostituire interamente lo IAS 39. Il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità
di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle
attività finanziarie per determinarne il criterio di valutazione sostituendo le diverse regole previste
dallo IAS 39. Inoltre, il nuovo principio prevede un unico metodo di determinazione delle perdite di
valore per attività finanziarie. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione
Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione del
nuovo principio.
In data 26 novembre 2009 lo IASB ha emesso un emendamento minore all’IFRIC 14 – Versamenti
anticipati a fronte di una clausola di contribuzione minima dovuta consentendo alle società che
versano anticipatamente una contribuzione minima dovuta di riconoscerla come un’attività.
L’emendamento è applicabile dal 1 gennaio 2011.
In data 26 novembre 2009 l’IFRIC ha emesso l’interpretazione IFRIC 19 – Estinzione di una
passività attraverso emissione di strumenti di capitale, che fornisce le linee guida circa la
rilevazione dell’estinzione di una passività finanziaria attraverso l’emissione di strumenti di capitale.
L’interpretazione stabilisce che se un’impresa rinegozia le condizioni di estinzione di una passività
finanziaria ed il suo creditore accetta di estinguerla attraverso l’emissione di azioni dell’impresa,
allora le azioni emesse dalla società diventano parte del prezzo pagato per l’estinzione della
passività finanziaria e devono essere valutate al fair value; la differenza tra il valore contabile della
passività finanziaria estinta ed il valore iniziale degli strumenti di capitale emessi deve essere
imputato a conto economico nel periodo. L’interpretazione è applicabile dal 1 gennaio 2011.
In data 6 maggio 2010 lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (“Improvement”) che
saranno applicabili dal 1 gennaio 2011; di seguito vengono citate quelle che comporteranno un
cambiamento nella presentazione, riconoscimento e valutazione delle poste di bilancio, tralasciando
invece quelle che determineranno solo variazioni terminologiche o cambiamenti editoriali con effetti
minimi in termini contabili, o quelle che hanno effetto su principi o interpretazioni non applicabili
dal Gruppo Avio:
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
79
Relazione Finanziaria Annuale 2010
-
-
-
IFRS 3 (2008) – Aggregazioni aziendali: l’emendamento chiarisce che le componenti di
interessenze di pertinenza di terzi che non danno diritto ai possessori a ricevere una quota
proporzionale delle attività nette della controllata devono essere valutate al fair value o
secondo quanto richiesto dai principi contabili applicabili. Inoltre, il Board ha approfondito il
tema dei piani di pagamento basati su azioni che sono sostituiti nell’ambito di
un’aggregazione aziendale, aggiungendo una guida specifica per chiarirne il trattamento
contabile.
IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative: la modifica enfatizza l’interazione tra
le informazioni integrative di tipo qualitativo e quelle di tipo quantitativo richieste dal
principio circa la natura e la portata dei rischi inerenti gli strumenti finanziari. Inoltre, è stata
eliminata la richiesta di informativa circa le attività finanziarie che sono scadute ma che sono
state rinegoziate o svalutate e quella relativa al fair value dei collateral.
IAS 1 – Presentazione del bilancio: con la modifica è richiesto che la riconciliazione delle
variazioni di ogni componente di patrimonio netto sia presentata nelle note oppure negli
schemi di bilancio. La prassi contabile adottata dal Gruppo è già allineata a quanto richiesto
nell’improvement.
In data 7 ottobre 2010 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti al principio IFRS 7 – Strumenti
finanziari: Informazioni aggiuntive, applicabile per i periodi contabili che avranno inizio a partire dal
1 luglio 2011. Gli emendamenti sono stati emessi con l’intento di migliorare la comprensione delle
transazioni di trasferimento delle attività finanziarie, inclusa la comprensione dei possibili effetti
derivanti da qualsiasi rischio rimasto in capo all’impresa che ha trasferito tali attività. Gli
emendamenti inoltre richiedono maggiori informazioni nel caso in cui un ammontare sproporzionato
di tali transazioni sia posto in essere alla fine di un periodo contabile. Alla data del presente bilancio
gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione
necessario per l’applicazione degli emendamenti.
In data 20 dicembre 2010 lo IASB ha emesso un emendamento minore allo IAS 12 – Imposte sul
reddito che richiede all’impresa di valutare le imposte differite derivanti da un’attività in funzione
del modo in cui il valore contabile di tale attività sarà recuperato (attraverso l’uso continuativo
oppure attraverso la vendita). Conseguentemente a tale emendamento il SIC-21 – Imposte sul
reddito – Recuperabilità di un’attività non ammortizzabile rivalutata non sarà più applicabile.
L’emendamento è applicabile dal 1 gennaio 2012. Alla data del presente bilancio gli organi
competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario
per l’applicazione dell’emendamento appena descritto.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
80
Relazione Finanziaria Annuale 2010
3. COMPOSIZIONE, COMMENTO E VARIAZIONI DELLE PRINCIPALI VOCI E ALTRE
INFORMAZIONI
ATTIVITA’ NON CORRENTI
3.1. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
I valori delle immobilizzazioni materiali sono esposti in bilancio al netto dei fondi di ammortamento
e di svalutazione, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro):
Al 31/12/2010
Terreni
Fabbricati
Impianti e macchinario
Impianti e macchinario
in leasing
Attrezzature industriali
e commerciali
Altri beni
Immobilizzazioni in
corso e acconti
Totale
Al 31/12/2009
Valori
netti
a bilancio
Valori
lordi
Fondi
Fondi
ammortamento svalutazione
Valori
netti
a bilancio
Valori
lordi
Fondi
Fondi
ammortamento svalutazione
29.913
-
-
29.913
29.913
-
-
29.913
160.435
(48.211)
(11.405)
100.819
154.969
(42.809)
(11.494)
100.666
287.543
(182.443)
(6.927)
98.173
287.107
(167.125)
(7.278)
112.704
10.515
(5.616)
-
4.899
10.515
(4.212)
-
6.303
131.379
(88.371)
(4.208)
38.800
96.378
(67.368)
(4.208)
24.802
57.345
(34.377)
(1.833)
21.135
49.387
(30.607)
(1.835)
16.945
3.476
-
-
3.476
680.606
(359.018)
(24.373)
297.215
3.322
631.591
-
-
(312.121)
(24.815)
3.322
294.655
La voce impianti e macchinario in leasing comprende alcuni beni, principalmente impianti,
legalmente di proprietà di fornitori e iscritti tra le immobilizzazioni materiali in quanto rispondenti ai
requisiti indicati nell’IFRIC 4 per la rilevazione di un’attività sottostante a un contratto contenente
un leasing, con iscrizione in contropartita di un corrispondente debito finanziario per leasing.
La voce immobilizzazioni in corso ed acconti si riferisce, al 31 dicembre 2010, agli investimenti in
corso di completamento per 3.476 migliaia di Euro, relativi principalmente ad impianti e macchinari.
Le variazioni dell’esercizio nei valori lordi delle immobilizzazioni materiali sono illustrate nel
prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):
Valori lordi
Terreni
Fabbricati
Impianti e
macchinario
Impianti e
macchinario in
leasing
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri beni
Immobilizzazioni
in corso e acconti
Totale
Al
31/12/2009
Incrementi
Diminuzioni
per
dismissioni
Riclassifiche
ed altre
variazioni
Adeguamento
cambi
Variaz. area
consolidamento
Al
31/12/2010
29.913
154.969
5.446
(91)
18
93
-
29.913
160.435
287.107
17.102
(1.489)
(18.546)
661
2.708
287.543
10.515
-
-
-
-
-
10.515
96.378
49.387
16.418
9.184
(868)
(2.328)
19.195
15
109
1.015
147
72
131.379
57.345
3.322
631.591
1.053
49.203
(4.776)
(1.038)
(356)
101
1.979
38
2.965
3.476
680.606
Le variazioni dell’area di consolidamento sono relative
consolidamento integrale di Avioprop S.r.l. e O.A.V. S.r.l.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
all’acquisizione
e
conseguente
81
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Nel corso dell’esercizio 2010, le variazioni intervenute nei fondi ammortamento sono state le
seguenti (importi in migliaia di Euro):
Fondi ammortamento
Terreni
Fabbricati
Impianti e
macchinario
Impianti e
macchinario in
leasing
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri beni
Totale
Al
31/12/2009
Ammortamenti
Diminuzioni
per
dismissioni
Riclassifiche
ed altre
variazioni
42.809
5.344
(2)
-
60
-
48.211
167.125
23.185
(1.029)
(7.660)
264
558
182.443
4.212
1.404
-
-
-
-
5.616
67.368
14.373
(760)
7.304
72
14
88.371
30.607
312.121
4.522
48.828
(1.585)
(356)
808
1.204
25
597
34.377
359.018
(3.376)
Adeguamento
Variaz. area
cambi
consolidamento
Al
31/12/2010
Gli ammortamenti stanziati nell'esercizio sono stati calcolati in relazione alla vita utile stimata ed
alla obsolescenza economico-tecnica subita dai cespiti. Per i beni derivanti da conferimento è stata
considerata la vita utile residua alla data di conferimento. Tale impostazione, in linea con la
sostanziale continuità dell’attività aziendale, è ritenuta prudenziale e rappresentativa della vita
economico-tecnica dei beni oggetto di conferimento.
Le variazioni dell’area di consolidamento sono relative
consolidamento integrale di Avioprop S.r.l. e O.A.V. S.r.l.
all’acquisizione
e
conseguente
Le variazioni intervenute nei fondi svalutazione nel corso dell’esercizio 2010 sono di seguito
indicate (importi in migliaia di Euro):
Fondi svalutazione
Terreni
Fabbricati
Impianti e macchinario
Impianti e macchinario in leasing
Attrezzature industriali e commerciali
Altri beni
Totale
Al
31/12/2009
11.494
7.278
4.208
1.835
24.815
Svalutazioni
Diminuzioni
per
dismissioni
Ripristini di
valore
Al
31/12/2010
-
(89)
(351)
(2)
-
11.405
6.927
4.208
1.833
-
(442)
-
24.373
In applicazione della metodologia prevista dallo IAS 36, a fronte della presenza di indicatori di
perdita per riduzione durevole di valore delle attività immobilizzate della Divisione AvioService
dedicate alle attività di revisione motori civili, era emersa, negli esercizi precedenti, a seguito della
determinazione del valore recuperabile (valore in uso) della corrispondente unità generatrice di
cassa (CGU - Cash Generating Unit), la necessità di svalutare le relative immobilizzazioni materiali
attraverso l’iscrizione di un apposito fondo. Dall’effettuazione dell’impairment test alla data del
31 dicembre 2010 non è più scaturita la necessità di procedere a svalutazione dei nuovi
investimenti 2010, mentre sono state mantenute le svalutazioni apportate in precedenza.
Al 31 dicembre 2010 sulle immobilizzazioni del Gruppo, congiuntamente con gli investimenti
immobiliari, risultano costituite garanzie reali, rappresentate da ipoteche su immobili per un valore
nominale di 216.500 migliaia di Euro e da privilegio speciale su impianti e macchinario per un
valore nominale di 76.397 migliaia di Euro, a fronte dei finanziamenti ottenuti; inoltre, determinate
immobilizzazioni risultano soggette ad alcune restrizioni di disponibilità in dipendenza delle clausole
di contratti di finanziamento o di agevolazioni pubbliche ricevute.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
82
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Attività non correnti possedute per la vendita
Al 31 dicembre 2010 non risultano iscritte attività non correnti possedute per la vendita, che
risultavano invece nel bilancio al 31 dicembre 2009 per 10.114 migliaia di Euro. Tale importo era
riferito alle immobilizzazioni dello stabilimento di Acerra oggetto di cessione perfezionata nel mese
di febbraio 2010. La cessione ha determinato l’iscrizione di una plusvalenza lorda pari a 4.885
migliaia di Euro inclusa nella voce del conto economico “Altri ricavi operativi”.
3.2. INVESTIMENTI IMMOBILIARI
I valori degli investimenti immobiliari sono esposti in bilancio al netto dei fondi di ammortamento,
come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro):
Al 31/12/2010
Fondi
ammortamento
Valori
lordi
Terreni
Immobili e fabbricati
Totale
Valori netti
a bilancio
Al 31/12/2009
Fondi
ammortamento
Valori
lordi
Valori netti
a bilancio
1.570
2.959
(1.712)
1.570
1.247
1.626
2.959
(1.434)
1.626
1.525
4.529
(1.712)
2.817
4.585
(1.434)
3.151
-
-
Gli investimenti immobiliari si riferiscono ad alcuni terreni, immobili e fabbricati nel comprensorio di
Colleferro (Roma) di proprietà della controllata Secosvim (svolgente prevalentemente attività di
gestione immobiliare nei confronti di società del Gruppo e anche di terzi) dati in locazione a terzi. I
proventi iscritti nel 2010 per tali locazioni immobiliari sono stati pari a 428 migliaia di Euro.
Le variazioni dell’esercizio, rispettivamente nei valori lordi e nei fondi di ammortamento, sono
illustrate nei prospetti che seguono (importi in migliaia di Euro):
Valori lordi
Terreni
Immobili e
fabbricati
Totale
Fondi ammortamento
Terreni
Immobili e
fabbricati
Totale
Al
31/12/2009
Incrementi
Diminuzioni
Al
31/12/2010
Riclassifiche
1.626
-
(56)
-
1.570
2.959
4.585
-
(56)
-
2.959
4.529
Al
31/12/2009
Ammortamenti
1.434
1.434
Diminuzioni
278
278
-
Al
31/12/2010
Riclassifiche
-
-
1.712
1.712
Le diminuzioni dell’esercizio si riferiscono all’operazione di conferimento eseguita il 1 marzo 2010
nella Termica Colleferro S.p.A. e riguardano il terreno per la costruzione della nuova centrale
termoelettrica nel comprensorio di Colleferro.
Al 31 dicembre 2010 sugli investimenti immobiliari del Gruppo, congiuntamente con le
immobilizzazioni materiali, risultano costituite garanzie reali per un valore nominale di 216.500
migliaia di Euro a fronte dei finanziamenti ottenuti; inoltre, determinate immobilizzazioni risultano
soggette ad alcune restrizioni di disponibilità in dipendenza delle clausole dei contratti di
finanziamento.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
83
Relazione Finanziaria Annuale 2010
3.3. AVVIAMENTO
L’avviamento risulta iscritto a bilancio per un importo pari a 1.969.937 migliaia di Euro al
31 dicembre 2010, invariato rispetto al 31 dicembre 2009. L’avviamento include:
- un importo pari a 991.292 migliaia di Euro, derivante dalla contabilizzazione dell’Acquisizione,
quale differenza tra il costo complessivo della stessa e il fair value delle attività e passività
rilevate, al netto dell’allocazione di parte del costo come attività immateriali per accreditamento
presso la clientela per partecipazione a programmi (671.338 migliaia di Euro) e del relativo
effetto fiscale (210.800 migliaia di Euro);
- un importo pari a 978.132 migliaia di Euro, risultante iscritto a tale titolo nei bilanci delle società
consolidate alla Data di Acquisizione e derivante quasi totalmente dal conferimento effettuato nel
2003 in Avio S.p.A. e da acquisti di rami d’azienda effettuati dalla medesima società;
- un importo pari a 513 migliaia di Euro, iscritto nell’anno 2008 e corrisposto a Comau S.p.A. in
relazione all’acquisizione del ramo d’azienda inerente all’attività di manutenzione impianti
industriali.
Come indicato nella Nota 2.7. - Principi contabili e criteri di valutazione, l’avviamento non viene
ammortizzato ma eventualmente svalutato per perdite di valore. Il Gruppo verifica la recuperabilità
dell’avviamento almeno annualmente, o più frequentemente nel caso vi siano indicazioni di
potenziali perdite di valore, attraverso apposite valutazioni (impairment test) su ciascuna unità
generatrice di cassa (CGU - Cash Generating Unit). Le CGU identificate dal Gruppo per il
monitoraggio dell’avviamento coincidono con il livello di aggregazione delle attività rappresentato
dai settori operativi individuati ai sensi dell’IFRS 8 - Settori operativi e corrispondono alle tre
Divisioni operanti nei rispettivi settori di attività: AeroEngine, Spazio e AvioService.
L’avviamento è stato allocato alla CGU AeroEngine per 1.749 milioni di Euro e alla CGU Spazio per
221 milioni di Euro.
L’avviamento è stato sottoposto a impairment test con riferimento alla data di bilancio e l’esito di
questo non ha fatto emergere la necessità di apportare una svalutazione ai valori contabili
dell’avviamento iscritto in bilancio al 31 dicembre 2010.
La recuperabilità dei valori iscritti viene verificata confrontando il capitale investito netto (valore
contabile) delle singole CGU con il relativo valore recuperabile (valore in uso). Il valore recuperabile
dell’avviamento è dato dalla determinazione del valore in uso, inteso come il valore attuale dei
flussi di cassa operativi che derivano dalle previsioni incluse nel piano predisposto dal Gruppo per
gli anni 2011-2015, estrapolati per i sei anni successivi (2016-2021), per tenere in considerazione
le caratteristiche del ciclo di vita del business del Gruppo, sulla base di tassi di crescita di
medio/lungo termine che tengono conto delle previsioni di crescita del settore aerospaziale in tale
periodo. Tali flussi di cassa sono poi attualizzati utilizzando tassi di sconto rappresentativi delle
correnti valutazioni di mercato del costo del denaro e che tengono conto dei rischi specifici
dell’attività del Gruppo.
I flussi di cassa sono stati stimati in base alle previsioni del piano pluriennale approvato dal
Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 15 dicembre 2010 per il periodo 2011-2015;
per i periodi successivi dal 2016 al 2021 sono state adottate proiezioni sulla base di un tasso di
crescita pari al 3,5% per la CGU AeroEngine e al 3% per la CGU Spazio. Per la determinazione del
terminal value sono stati normalizzati i flussi di cassa previsti per l’ultimo anno di proiezione (2021)
con il metodo della perpetuity, ipotizzando una crescita del 2% dei flussi di cassa attesi a partire
dal 2022.
Il tasso medio di sconto (costo medio ponderato del capitale) utilizzato per l’attualizzazione dei
flussi di cassa è stato, al netto delle imposte, pari al 10,04% (10,59% nel precedente esercizio).
E’ opportuno, infine, precisare che le stime ed i dati di piano cui sono applicati i parametri prima
indicati sono determinati dal management sulla base dell’esperienza passata e delle attese circa gli
sviluppi dei mercati in cui il Gruppo opera. A tal fine si segnala che l’attuale situazione
macroeconomica internazionale e i possibili riflessi economico-finanziari, in particolare
sull’andamento dei tassi di cambio delle valute, principalmente del dollaro, potrebbero presentare
scenari di incertezza nel conseguimento degli obiettivi e livelli di attività considerati nel piano,
senza peraltro determinare il sorgere di situazioni di impairment dell’avviamento iscritto in bilancio.
Tuttavia la stima del valore recuperabile dell’avviamento richiede discrezionalità e uso di stime da
parte del management e, pur considerando che i cicli di produzione e commercializzazione dei
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
84
Relazione Finanziaria Annuale 2010
prodotti sono caratterizzati da archi temporali di durata significativa che consentono quindi recuperi
su eventuali slittamenti degli obiettivi di piano, non si può escludere che si verifichi una perdita di
valore dell’avviamento in periodi futuri a causa di cambiamenti di scenario ad oggi non prevedibili.
Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un’ulteriore verifica dell’esistenza di perdite di
valore sono oggetto di costante monitoraggio da parte del management del Gruppo.
Il Gruppo ha effettuato un’analisi di sensitivity simulando una variazione (ritenuta rappresentativa)
dei parametri significativi dell’impairment test: in particolare, per quanto concerne il tasso di
crescita relativo ai periodi di piano esplicito (fino al 2021) è stata ipotizzata una variazione in
diminuzione di 50 basis point, mentre uno scostamento in aumento di 50 basis point è stato preso
in considerazione con riferimento al tasso di attualizzazione dei flussi di cassa.
Sulla base delle suddette condizioni, il valore recuperabile delle CGU AeroEngine e Spazio
risulterebbe comunque superiore al valore contabile.
3.4. ATTIVITA’ IMMATERIALI A VITA DEFINITA
La composizione delle singole voci è indicata nel prospetto seguente (importi in migliaia di Euro):
Al 31/12/2010
Costi di sviluppo in ammortamento
Costi di sviluppo in corso di
completamento
Totale costi di
sviluppo
Costi
partecipazione a
programmi di
collaborazione
internazionale
Attività per
accreditamento
presso la clientela
per partecipazione
a programmi
Concessioni,
licenze, marchi e
diritti simili
Diritti di brevetti
industriali
Altre
Immobilizzazioni in
corso e acconti
Totale
Al 31/12/2009
Valori lordi
Fondi
ammortamento
Fondi
svalutazione
319.389
(137.971)
-
73.861
-
393.250
Valori lordi
Fondi
ammortamento
Fondi
svalutazione
Valori netti
a bilancio
181.418
232.408
(116.896)
-
115.512
-
73.861
135.001
-
-
135.001
(137.971)
-
255.279
367.409
(116.896)
-
250.513
420.794
(82.595)
-
338.199
282.132
( 63.052)
-
219.080
671.338
(179.023)
-
492.315
671.338
(134.268)
-
537.070
22.876
(19.506)
3.370
20.197
(17.720)
-
2.477
340
(6)
334
18.095
(11.607)
17.125
(11.258)
(2.317)
3.550
(2.317)
Valori
netti a
bilancio
4.171
24
-
-
24
-
-
-
-
1.526.717
(430.708)
(2.317)
1.093.692
1.358.201
(343.194)
(2.317)
1.012.690
I costi di sviluppo sono riferiti alla progettazione e sperimentazione di nuovi componenti di motori
aeronautici essenzialmente per impiego commerciale. L'ammortamento di tali costi viene effettuato
in quote costanti in relazione alla vita utile, stimata inizialmente in 5, 10 o 15 anni, dei programmi
cui sono riferiti a partire dall’avvio della produzione commerciale di ogni singolo programma.
La voce relativa ai costi per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale è costituita
dagli oneri sorti a carico del Gruppo in dipendenza di accordi sottoscritti per la partecipazione a
programmi di collaborazione internazionale per lo sviluppo di motori aeronautici per impiego
commerciale. L'ammortamento di tali oneri viene effettuato in quote costanti in relazione alla vita
utile, stimata inizialmente in 5, 10 o 15 anni, dei programmi cui sono riferiti a partire dall’avvio
della produzione commerciale di ogni singolo programma.
Con riferimento ai costi di sviluppo in corso di completamento e a taluni costi per partecipazione a
programmi di collaborazione internazionale, che non sono soggetti ad ammortamento in quanto
riferiti a programmi per i quali non è ancora avviata la produzione, la relativa iscrivibilità tra le
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
85
Relazione Finanziaria Annuale 2010
immobilizzazioni immateriali a vita definita (previa verifica di assenza di condizioni di impairment) è
supportata dalle previsioni di redditività dei programmi di riferimento.
Le attività per accreditamento presso la clientela per partecipazione a programmi sono relative alla
identificazione di tali intangibili effettuata in sede di allocazione del costo dell’Acquisizione, valutati
al fair value sulla base del valore attuale dei benefici futuri attesi da tali attività e ammortizzati in
un periodo di 15 anni sulla base della vita utile media dei programmi cui sono relativi. Il valore
lordo delle attività è riferibile per 610,1 milioni di Euro a programmi della Divisione AeroEngine e
per 61,2 milioni di Euro a programmi della Divisione Spazio.
Nella voce relativa a concessioni, licenze, marchi e diritti simili sono essenzialmente compresi costi
per acquisizione di licenze per uso software.
In applicazione della metodologia prevista dallo IAS 36, a fronte della presenza di indicatori di
perdita di valore delle attività immobilizzate della Divisione AvioService, era emersa, negli esercizi
precedenti, a seguito della determinazione del valore recuperabile (valore in uso) della
corrispondente unità generatrice di cassa (CGU - Cash Generating Unit), la necessità di svalutare le
relative attività immateriali attraverso l’iscrizione di un apposito fondo, stanziato in sede di
transizione agli IFRS per 1.439 migliaia di Euro e successivamente nell’esercizio 2009 per 878
migliaia di Euro. Dall’effettuazione dell’impairment test alla data del 31 dicembre 2010 non è
scaturita la necessità di procedere a svalutazione degli investimenti effettuati nell’ esercizio 2010,
mentre permangono le svalutazioni apportate in precedenza, pari a 2.317 migliaia di Euro in totale.
Le variazioni dell’esercizio nei valori lordi, sono illustrate nel prospetto che segue (importi in
migliaia di Euro):
Valori lordi
Costi di sviluppo in ammortamento
Costi di sviluppo –
in corso di
completamento
Totale costi di
sviluppo
Costi per
partecipazione a
programmi di
collaborazione
internazionale
Attività per
accreditamento
presso la clientela
per partecipazione
a programmi
Concessioni,
licenze, marchi e
diritti simili
Diritti di brevetti
industriali
Altre
Immobilizzazioni in
corso e acconti
Totale
Incrementi
Riclassifiche
Diminuzioni
Adeguamento
cambi
Variazione area
consolidamento
Al
31/12/2010
232.408
11.128
76.300
(454)
-
7
319.389
135.001
15.160
(76.300)
-
-
73.861
367.409
26.288
-
(454)
-
7
393.250
282.132
138.662
-
-
-
-
420.794
671.338
-
-
-
-
-
671.338
20.197
2.503
-
-
109
67
22.876
-
340
-
-
-
-
340
17.125
916
-
-
(3 )
57
18.095
24
-
-
-
-
24
168.733
-
(454)
106
131
1.526.717
Al
31/12/2009
1.358.201
-
L’incremento dell’anno nella voce costi per partecipazione a programmi di collaborazione
internazionale è dovuto essenzialmente alla sottoscrizione di nuovi accordi di partecipazione e
collaborazione avvenuta nel corso del 2010.
Le variazioni dell’area di consolidamento sono relative all’acquisizione e conseguente
consolidamento integrale di Avioprop S.r.l. e O.A.V. S.r.l.
Le variazioni dell’esercizio nei fondi ammortamento sono state le seguenti (importi in migliaia di
Euro):
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
86
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Fondi
ammortamento
Costi di sviluppo in ammortamento
Costi di sviluppo –
in corso di
completamento
Totale costi di
sviluppo
Costi per
partecipazione a
programmi di
collaborazione
internazionale
Attività per
accreditamento
presso la clientela
per partecipazione
a programmi
Concessioni,
licenze, marchi e
diritti simili
Diritti di brevetti
industriali
Altre
Immobilizzazioni in
corso e acconti
Totale
Ammortamenti
Riclassifiche
Diminuzioni
Adeguamento
cambi
Variazione area
consolidamento
Al
31/12/2010
116.896
21.084
-
(11)
-
2
137.971
-
-
-
-
-
-
-
116.896
21.084
-
(11)
-
2
137.971
63.052
19.543
-
-
-
-
82.595
134.268
44.755
-
-
-
-
179.023
17.720
1.711
-
-
66
9
19.506
Al
31/12/2009
-
6
-
-
-
-
6
11.258
319
-
-
2
28
11.607
343.194
87.418
-
(11)
68
39
430.708
-
-
Su alcune attività immateriali relative a titoli di proprietà industriale (marchi e brevetti) iscritte
nella categoria concessioni, licenze, marchi e diritti simili, è stato costituito diritto di pegno a fronte
dei finanziamenti ottenuti e le stesse risultano soggette ad alcune restrizioni di disponibilità in
dipendenza delle clausole dei contratti di finanziamento.
3.5. PARTECIPAZIONI
La consistenza e il dettaglio delle singole partecipazioni con i rispettivi valori di carico sono esposti
nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):
Al 31/12/2010
Quota
Valore a bilancio
di Gruppo
Imprese controllate
- Avio Beijing Ltd
- Avio India Private Limited
- AVIO do Brasil Ltda
Totale controllate
100,00%
100,00%
100,00%
1.200
2
-
Al 31/12/2009
Quota
Valore a bilancio
di Gruppo
100,00%
1.202
20
20
Imprese collegate
-
ASPropulsion Capital N.V.
Termica Colleferro S.p.A.
Atla S.r.l.
Eurojet Turbo G.m.b.H.
Turbo-Union Ltd.
Consorzi diversi
Totale collegate
Altre imprese
- Altre società
- Consorzi diversi
Totale altre imprese
Totale
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
49,00%
40,00%
21,00%
20,04%
1.030
2.178
156
1
5
49,00%
40,00%
30,00%
21,00%
20,04%
1.030
278
3.752
156
1
24
3.370
5.241
2.464
92
2.556
7.128
113
76
189
5.450
87
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Le variazioni intervenute nell’esercizio 2010 sono esposte nella sottostante tabella (importi in
migliaia di Euro):
DisinvestiValori al
Svalutazioni
Incrementi
menti
31/12/2009
Imprese controllate
Imprese collegate
Altre imprese
Totale
20
5.241
189
5.450
1.202
1.900
2.678
5.780
(3.755)
(3.755)
Diminuzioni
Riclassifiche
Valori al
per
e altre
consolidamento 31/12/2010
rettifiche
integrale
(327)
(327)
(16)
16
-
(20)
(20)
1.202
3.370
2.556
7.128
La società Avio Beijing Ltd è stata costituita nel mese di novembre 2010 ed è attualmente ancora
inattiva. Il valore della partecipazione corrisponde al capitale sociale delle controllata, che al 31
dicembre 2010 risulta essere versato per 50 migliaia di Euro, mentre la restante porzione di 1.150
migliaia di Euro, sottoscritta e non versata al 31 dicembre 2010, è esposta come debito nella voce
Altre passività correnti (Nota 3.30). La società Avio India Private Limited è stata acquisita nel mese
di dicembre 2010 ed è tuttora inattiva. Entrambe le partecipazioni sono state iscritte al costo, come
indicato nella Nota 2.6. – Area di consolidamento.
Le partecipazioni nelle società collegate sono valutate al costo di acquisizione o di sottoscrizione,
ritenendo le stesse non rilevanti ai fini della rappresentazione della situazione consolidata del
Gruppo. Peraltro la valutazione al patrimonio netto non comporterebbe un effetto significativo
rispetto alla valutazione al costo.
Con riferimento alle partecipazioni in società collegate, le variazioni dell’esercizio hanno riguardato:
- l’aumento della partecipazione in Termica Colleferro S.p.A. per 1.900 migliaia di Euro, mediante
conferimento del ramo d’azienda, concernente la produzione e distribuzione di utilities alle
società del comprensorio industriale di Colleferro, eseguito dalla controllata Secosvim S.r.l.;
- la cessione della quota di partecipazione detenuta in Atla S.r.l. avvenuta nel mese di agosto
2010 per un corrispettivo di 21.500 migliaia di Euro;
- la dismissione della quota di partecipazione detenuta nel Consorzio Sagat per effetto liquidazione
del medesimo.
Non sussistono restrizioni significative alla capacità delle collegate di trasferire fondi alla
partecipante, a titolo di pagamento di dividendi, rimborsi di finanziamenti o anticipazioni.
Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al costo.
L’incremento dell’esercizio di 2.351 migliaia di Euro è relativo alla sottoscrizione e versamento degli
aumenti di capitale deliberati dalle società Arianespace Participation S.A. e Arianespace S.A. per il
ripianamento delle perdite registrate nel 2009 e la ricostituzione del capitale sociale. A fronte del
versamento, eseguito per complessivi 2.678 migliaia di Euro, è stato parzialmente utilizzato, per
327 migliaia di Euro, il fondo rischi su partecipazioni accantonato nel precedente esercizio.
3.6. ATTIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI
Il dettaglio di tale voce è il seguente (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Crediti finanziari verso collegate
Crediti finanziari sottoposti a vincoli
Fair value (componente non di copertura) degli strumenti
derivati su cambio (parte non corrente)
Fair value degli strumenti derivati su tasso di interesse
(parte non corrente)
Totale
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
61
2.150
61
-
2.150
4.605
1.075
3.530
2.039
8.855
59
1.195
1.980
7.660
I crediti finanziari verso collegate sono costituiti da un finanziamento, non fruttifero di interessi, in
favore di Turbo-Union Ltd. per 61 migliaia di Euro, avente scadenza oltre cinque anni.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
88
Relazione Finanziaria Annuale 2010
I crediti finanziari sottoposti a vincoli, pari a 2.150 migliaia di Euro, sono relativi alla quota
dell’importo riveniente dalla cessione della partecipazione detenuta in Atla S.r.l. depositata presso
primario istituto bancario in funzione della presenza di taluni obblighi di garanzia assunti con il
contratto di cessione della partecipazione. Il vincolo ha scadenza venti giorni lavorativi dopo il 31
dicembre 2015.
3.7. ATTIVITA’ PER IMPOSTE ANTICIPATE
Le attività per imposte anticipate sono iscritte in bilancio per 27.723 migliaia di Euro (24.668
migliaia di Euro al 31 dicembre 2009), e sono relative alle società consolidate nelle quali il saldo
netto fra imposte anticipate e imposte differite è positivo, nonché agli effetti fiscali relativi a
rettifiche di consolidamento. Gli importi relativi alle società consolidate nelle quali il saldo netto fra
imposte anticipate e imposte differite è negativo sono iscritti nella voce “Passività per imposte
differite” nel passivo della Situazione Patrimoniale - Finanziaria.
L’analisi e la composizione delle attività per imposte anticipate è riportata, unitamente a quelle
delle passività per imposte differite, nella Nota 3.24 – Passività per imposte differite.
Le società consolidate che presentano un saldo netto positivo sono principalmente Avio Inc. e Avio
Polska Sp.z o.o.
Le imposte anticipate sono state iscritte in bilancio considerando probabile il loro utilizzo futuro.
Sulla medesima base è stato inoltre rilevato il beneficio derivante dall’utilizzo delle perdite fiscali
che, ai sensi della normativa vigente, risultano per la maggior parte riportabili senza limiti di
scadenza.
Le imposte anticipate sono state determinate applicando le aliquote fiscali che si prevede saranno
in vigore quando le differenze temporanee si annulleranno o il beneficio della perdita fiscale sarà
utilizzabile. Sulla base dei piani pluriennali approvati, si prevede negli esercizi futuri il realizzo di
imponibili fiscali tali da consentire l’integrale recupero degli ammontari iscritti come imposte
anticipate.
3.8. ALTRE ATTIVITA’ NON CORRENTI
Il dettaglio della voce è il seguente (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Anticipazioni di imposta sul trattamento di fine rapporto
Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai
sensi delle Legge 808/85
Altri crediti
Depositi cauzionali
Fair value (componente di copertura) degli strumenti
derivati su commodities (cash flow hedge - parte non
corrente)
Fair value (componente di copertura) degli strumenti
derivati su cambio (cash flow hedge - parte non corrente)
Totale
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
373
1.659
(1.286)
30.976
23
1.845
27.229
1.099
1.640
3.747
(1.076)
205
381
-
381
10.983
44.581
1.709
33.336
9.274
11.245
La voce crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 si
riferisce al valore del costo ammortizzato della parte non corrente (corrispondente a un valore
nominale pari a 35.627 migliaia di Euro) delle concessioni disposte al 31 dicembre 2010,
successivamente all’approvazione da parte del Comitato Interministeriale per la Programmazione
Economica della deliberazione del 22 marzo 2006 n. 28 recante direttive per gli interventi nel
settore aerospaziale, dal Ministero dello Sviluppo Economico a fronte di progetti qualificati come
funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo,
la cui erogazione risulta differita lungo un arco temporale di dieci anni.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
89
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Tali crediti sono iscritti in bilancio al valore risultante dall’applicazione del metodo del costo
ammortizzato, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo e vengono incrementati per effetto
dell’ammortamento cumulato della differenza tra il valore iniziale e quello dei flussi di incasso con
contropartita la voce “Proventi finanziari”. I crediti sono inizialmente rilevati in contropartita della
voce “Altre passività non correnti” (Nota 3.25).
Il valore del costo ammortizzato della quota da erogarsi entro 5 anni è di 17.306 migliaia di Euro,
oltre i cinque anni è di 13.670 migliaia di Euro. La quota il cui incasso è previsto entro 12 mesi
(4.581 migliaia di Euro) è classificata tra le “Altre attività correnti” (Nota 3.15).
ATTIVITA’ CORRENTI
3.9. RIMANENZE
Il valore totale delle scorte al 31 dicembre 2010 è pari a 467.865 migliaia di Euro e presenta una
variazione in aumento di 697 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2009; la composizione della
voce è illustrata nel prospetto seguente (importi in migliaia di Euro):
Valore
lordo
Materie prime, sussidiarie e
di consumo
Prodotti in corso di
lavorazione
Prodotti finiti
Acconti
Totale
Al 31/12/2010
Fondi
svalutazione
Valore
netto
Valore
lordo
Al 31/12/2009
Fondi
svalutazione
Valore
netto
121.350
(9.749)
111.601
114.690
(10.076)
104.614
175.472
106.002
402.824
94.269
497.093
(9.237)
(10.242)
(29.228)
(29.228)
166.235
95.760
373.596
94.269
467.865
169.518
124.753
408.961
89.540
498.501
(13.422)
(7.835)
(31.333)
(31.333)
156.096
116.918
377.628
89.540
467.168
I prodotti finiti includono terreni di proprietà della società controllata Secosvim per un importo pari
a 8.243 migliaia di Euro, destinati ad essere ceduti nel corso del normale svolgimento delle attività
aziendali di questa società.
Al 31 dicembre 2010 una parte delle rimanenze è soggetta a privilegio speciale costituito a garanzia
dei finanziamenti bancari erogati.
3.10. LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE
I lavori in corso vengono iscritti nell’attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria se, sulla base di
un’analisi condotta per singolo contratto, il valore lordo dei lavori in corso risulta superiore agli
acconti incassati dai clienti e vengono invece iscritti nel passivo nel caso contrario. Inoltre, vengono
stanziati fondi a copertura delle perdite attese sulle commesse con margini negativi; tali fondi, il cui
valore è pari a 250 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010 (450 migliaia di Euro al 31 dicembre
2009), sono classificati nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria nella voce “Fondi per
rischi ed oneri”.
La tabella che segue riepiloga la situazione dei lavori in corso su ordinazione per i quali il valore
lordo risulta superiore agli acconti e quindi iscritti nell’attivo della Situazione PatrimonialeFinanziaria (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Lavori in corso (lordi)
Acconti da committenti
Lavori in corso (netti)
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
880.281
(717.713)
162.568
Al
31/12/2009
804.964
(634.780)
170.184
Variazione
dell’esercizio
75.317
(82.933)
(7.616)
90
Relazione Finanziaria Annuale 2010
La tabella seguente riepiloga la situazione dei lavori in corso su ordinazione per i quali il valore
lordo risulta inferiore agli acconti e quindi questi ultimi risultano iscritti nel passivo della Situazione
Patrimoniale-Finanziaria (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Lavori in corso (lordi)
Acconti e anticipi da committenti
Anticipi (netti)
378.034
(836.446)
(458.412)
Al
31/12/2009
900.811
(1.393.246)
(492.435)
Variazione
dell’esercizio
(522.777)
556.800
34.023
3.11. CREDITI COMMERCIALI
I crediti commerciali al 31 dicembre 2010 sono pari a 260.766 migliaia di Euro (257.448 migliaia di
Euro al 31 dicembre 2009) e sono costituiti da crediti verso terzi per 229.434 migliaia di Euro,
verso società controllate escluse dall’area di consolidamento per 116 migliaia di Euro e verso
società collegate per 31.216 migliaia di Euro, come di seguito dettagliato.
Si ritiene che il valore contabile dei crediti approssimi il loro fair value. Al 31 dicembre 2010 una
parte dei crediti commerciali è soggetta a pegno costituito a garanzia dei finanziamenti bancari
erogati.
Crediti verso terzi
La voce in oggetto è così composta (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Valore lordo
meno: fondo svalutazione
Totale crediti commerciali esigibili entro l’esercizio
successivo
Crediti commerciali esigibili oltre l’esercizio successivo
Totale
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
232.405
(4.096)
244.307
(5.656)
(11.902)
1.560
228.309
1.125
229.434
238.651
510
239.161
(10.342)
615
(9.727)
Non sussistono crediti di durata residua superiore a cinque anni.
La variazione del fondo svalutazione è data dall’incremento per stanziamenti effettuati nell’esercizio
(di natura ordinaria per 69 migliaia di Euro), dall’incremento per la variazione dell’area di
consolidamento (5 migliaia di Euro), da una diminuzione per utilizzo del fondo a copertura di crediti
inesigibili (1.111 migliaia di Euro), da una proventizzazione di natura ordinaria per eccedenze di
stanziamenti (160 migliaia di Euro) e una proventizzazione di natura non ricorrente per eccedenze
di stanziamenti (363 migliaia di Euro).
Crediti verso società controllate
La composizione della voce è esposta nel prospetto seguente (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Consorzio Servizi Colleferro
Totale
116
116
Al
31/12/2009
223
223
Crediti verso società collegate
La composizione per società della voce è esposta nel prospetto seguente (importi in migliaia di
Euro):
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
91
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Al
31/12/2010
Eurojet Turbo G.m.b.H.
Turbo-Union Ltd.
Isi Geie
Consorzio Servizi Acque Potabili
Termica Colleferro S.p.A.
21.523
7.680
1.293
264
456
31.216
Totale
Al
31/12/2009
7.494
8.340
1.966
264
18.064
I crediti nei confronti di Eurojet Turbo G.m.b.H. e di Turbo-Union Ltd. si riferiscono rispettivamente
a forniture e prestazioni per il programma del motore EJ200 e a forniture di ricambi per il
programma del motore RB199.
I crediti sono tutti esigibili entro l’esercizio successivo e sono considerati interamente recuperabili e
pertanto su di essi non sono state effettuate rettifiche di valore.
3.12. ATTIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI
Il dettaglio delle poste componenti tale voce è il seguente (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Crediti finanziari correnti verso collegate
Crediti finanziari correnti verso terzi
Fair value (componente non di copertura) degli strumenti
derivati su cambio (parte corrente)
Risconti attivi finanziari
Totale
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
11.662
16.697
16.656
2.424
(4.994)
14.273
4.484
146
32.989
1.047
168
20.295
3.437
(22)
12.694
I crediti finanziari verso società collegate sono relativi al saldo attivo del conto di tesoreria tenuto
da ASPropulsion International B.V. nei confronti di ASPropulsion Capital N.V., società collegata non
consolidata, nel quadro delle operazioni di tesoreria accentrata stabilite tra le società olandesi del
Gruppo.
I crediti finanziari correnti verso terzi sono costituiti dal credito di Europropulsion S.A., consolidata
con il metodo proporzionale, nei confronti dell’altro suo azionista congiunto per il saldo del conto di
tesoreria intrattenuto con quest’ultimo.
3.13. DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
Le disponibilità finanziarie includono (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Depositi bancari e postali
Denaro e valori in cassa
Totale
51.037
9
51.046
Al
31/12/2009
26.374
7
26.381
Variazione
dell’esercizio
24.663
2
24.665
Al 31 dicembre 2010 determinati depositi bancari risultano soggetti a pegno costituito a garanzia
dei finanziamenti bancari ottenuti.
3.14. ATTIVITA’ PER IMPOSTE CORRENTI
Tale voce riporta un saldo al 31 dicembre 2010 di 15.225 migliaia di Euro (19.530 migliaia di Euro
al 31 dicembre 2009) ed è costituita dalle seguenti componenti (importi in migliaia di Euro):
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
92
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Al
31/12/2010
Crediti per IVA
Crediti verso Erario
Credito d’imposta su costi per attività di ricerca e sviluppo
Crediti per IVA comunitaria
Imposte varie da recuperare
Totale
8.268
1.397
3.974
490
1.096
15.225
Al
31/12/2009
7.914
1.044
8.455
450
1.667
19.530
Variazione
dell’esercizio
354
353
(4.481)
40
(571)
(4.305)
Il credito d’imposta in relazione a costi sostenuti per attività di ricerca e sviluppo, introdotto dalla
Legge 296/2007 (Finanziaria 2007) e successivamente modificato dal D.L. 185/2008 convertito con
Legge 2/2009, è stato iscritto a bilancio in applicazione delle norme vigenti e in misura
corrispondente alla ragionevole possibilità di utilizzo del medesimo in compensazione delle imposte
derivanti dagli imponibili attesi per gli esercizi futuri. La diminuzione della voce è conseguenza
dell’utilizzo avvenuto nel corso dell’esercizio della parte di credito portato in compensazione con
altre imposte dovute.
3.15. ALTRE ATTIVITA’ CORRENTI
La composizione della voce è illustrata nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Crediti verso Istituti Previdenziali
Crediti verso dipendenti
Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai
sensi delle Legge 808/85
Crediti per contributi pubblici da incassare
Crediti verso controllate:
Consorzio Servizi Colleferro
Crediti verso debitori diversi
Fondo svalutazione crediti verso debitori diversi
Ratei e risconti
Fair value (componente di copertura) degli strumenti
derivati su cambio (cash flow hedge - parte corrente)
Totale
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
1.428
1.819
2.201
1.716
(773)
103
4.581
9.693
3.854
7.616
727
2.077
21
10.475
(3.146)
34.049
6.797
(3.146)
38.567
21
3.678
(4.518)
3.423
62.343
8.958
66.563
(5.535)
(4.220)
La voce crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi delle Legge 808/85 si
riferisce al valore del costo ammortizzato (corrispondente a un valore nominale pari a 4.647
migliaia di Euro) delle concessioni da erogarsi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico a
fronte di progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un
progetto di comune interesse europeo, successivi all’approvazione da parte del Comitato
Interministeriale per la Programmazione Economica della deliberazione del 22 marzo 2006 n. 28
recante direttive per gli interventi nel settore aerospaziale, il cui incasso è previsto entro 12 mesi.
Le quote il cui incasso è previsto oltre 12 mesi sono classificate nella voce “Altre attività non
correnti” (Nota 3.8).
I ratei e risconti attivi includono principalmente risconti per quote di costi connessi alla
partecipazione a programmi di collaborazione internazionale rinviati a futuri esercizi in quanto non
sono ancora stati conseguiti i ricavi relativi per 30.463 migliaia di Euro (32.147 migliaia di Euro al
31 dicembre 2009), per commissioni di sottoscrizione corrisposte agli istituti finanziatori per la
concessione della linea di credito “Revolving Facility” (vedi Nota 3.21) per 2.531 migliaia di Euro
(3.388 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009), oltre che risconti di premi assicurativi e commissioni
su fideiussioni pagate in anticipo e altri minori.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
93
Relazione Finanziaria Annuale 2010
PATRIMONIO NETTO
3.16. CAPITALE SOCIALE
Il capitale sociale della Capogruppo è pari a 40.000 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010,
interamente sottoscritto e versato, ed è invariato rispetto al 31 dicembre 2009. Il capitale sociale
risulta costituito da n. 40.000.000 di azioni ordinarie di valore nominale di 1 Euro cadauna,
interamente possedute dall’unico azionista BCV Investments S.C.A.
Il capitale sociale è stato integralmente versato alla costituzione della Capogruppo in data 11
dicembre 2006.
Gli obiettivi identificati dal Gruppo nella gestione del capitale sono la creazione di valore per gli
azionisti, la salvaguardia della continuità aziendale e il supporto allo sviluppo del Gruppo.
Per capitale si intende sia il valore apportato dagli azionisti, rappresentato dal capitale sociale e
dalla riserva sovrapprezzo azioni, sia il valore generato dal Gruppo in termini di risultati conseguiti
dalla gestione, rappresentato dagli utili a nuovo e altre riserve, ad esclusione degli utili e perdite
iscritti a patrimonio netto (riserve da conversione e da cash flow hedge) e quote di patrimonio di
competenza di terzi.
3.17. RISERVA SOVRAPPREZZO AZIONI
La riserva sovrapprezzo azioni risulta al 31 dicembre 2010 pari a 720.080 migliaia di Euro,
invariata rispetto al 31 dicembre 2009.
La riserva era originariamente stata costituita per 726.400 migliaia di Euro, mediante versamento
da parte del socio unico alla data di costituzione della Capogruppo. Con delibera dell’assemblea
ordinaria degli azionisti del 22 novembre 2007, l’importo di 6.320 migliaia di Euro è stato prelevato
dalla riserva sovrapprezzo azioni e allocato a costituzione di apposita riserva ai sensi della Legge
488/1992 – prog. n. 28337/13, secondo quanto prescritto da tale norma in riferimento a un
contributo in conto impianti concesso a suo tempo all’incorporata Avio S.p.A. a fronte di un
progetto di ristrutturazione dell’unità produttiva di Pomigliano d’Arco, per la completa erogazione
del quale è richiesta la costituzione di apposita riserva, da ritenersi vincolata sino alla conclusione
del progetto medesimo.
3.18. ALTRE RISERVE
La voce altre riserve è composta come segue (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Riserva ai sensi Legge 488/1992
Riserva da conversione bilanci società consolidate
in valuta diversa dall’Euro
Riserva da cash flow hedge su commodities
Riserva da cash flow hedge su tassi
Riserva da cash flow hedge su cambi
Totale
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
6.320
6.320
-
(1.356)
276
(25.839)
10.936
(9.663)
(8.314)
(37.364)
8.660
(30.698)
6.958
276
11.525
2.276
21.035
La riserva da conversione accoglie le differenze cambio derivanti dalla conversione al cambio di fine
esercizio dei patrimoni delle società consolidate i cui bilanci sono redatti in valute diverse dall’Euro,
con riferimento ad Avio Inc. (il cui bilancio è redatto in dollari), ad Avio Polska Sp.z o.o. , Polonia
Aero Sp.z o.o., (i cui bilanci sono redatti in zloty polacchi), AVIO do Brasil Ltda. (il cui bilancio è
redatto in reais brasiliani).
La riserva, che presenta segno negativo, ha registrato nell’esercizio 2010 un decremento di 6.958
migliaia di Euro, principalmente dovuto all’effetto dell’andamento del cambio del dollaro.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
94
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Le riserve da cash flow hedge su tassi, su cambi e su commodities vengono rilevate per sospendere
le variazioni di fair value efficaci degli strumenti derivati di copertura del rischio di tasso, di cambio
di variazione del prezzo di alcune materie prime fino al momento in cui si manifestano a conto
economico gli effetti del sottostante oggetto di copertura, momento in cui la parte corrispondente
della riserva viene anch’essa rilasciata a conto economico. Tali riserve si sono così movimentate
(importi in migliaia di Euro):
Riserva da cash flow hedge
tassi
Importo
Effetto
Importo
netto
fiscale
lordo
riserva
differito
Valori al 31
dicembre 2009
Variazione per
rilevazione
efficacia
coperture
Riversamento a
conto economico
Valori al 31
dicembre 2010
Riserva da cash flow hedge
cambi
Effetto
Importo
Importo
fiscale
netto
lordo
differito
riserva
Riserva da cash flow hedge
commodities
Effetto
Importo
Importo
fiscale
netto
lordo
differito
riserva
(51.536)
14.172
(37.364)
11.945
(3.285)
8.660
-
-
-
(32.356)
8.898
(23.458)
6.408
(1.762)
4.646
381
(105)
276
48.252
(13.269)
34.983
(3.269)
899
(2.370)
-
-
-
(35.640)
9.801
(25.839)
15.084
(4.148)
10.936
381
(105)
276
3.19. RACCORDO
CONSOLIDATO
DEL
PATRIMONIO
NETTO
DELLA
CAPOGRUPPO
CON
QUELLO
Il collegamento tra il patrimonio netto al 31 dicembre 2010 e il risultato dell’esercizio 2010
risultanti dal bilancio di esercizio della Capogruppo e i corrispondenti valori risultanti dal bilancio
consolidato è illustrato nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):
Patrimonio
netto al
31/12/2010
Bilancio di esercizio di AVIO S.p.A.
Eliminazione del valore delle partecipazioni iscritte nel
bilancio di esercizio
Contabilizzazione del patrimonio netto e del risultato delle
società consolidate
Eliminazione dividendi infragruppo
Eliminazione degli utili e perdite da operazioni infragruppo
e altre rettifiche di consolidamento
Bilancio consolidato (quota attribuibile al Gruppo)
Risultato
dell’esercizio
2010
Patrimonio
netto al
31/12/2009
Risultato
dell’esercizio
2009
647.312
(33.496)
664.932
17.152
(223.469)
-
(220.106)
-
288.452
-
10.155
(8.500)
273.262
-
18.115
(8.516)
(10.210)
702.085
3.498
(28.343)
(8.762)
709.326
8.963
35.714
3.20. PATRIMONIO NETTO DI TERZI
Il patrimonio netto di pertinenza di azionisti di minoranza terzi si riferisce alla quota non di
competenza del patrimonio di società controllate consolidate con il metodo integrale ed è composto
come segue (importi in migliaia di Euro):
Al 31/12/2010
Società consolidata
Polonia Aero Sp.z o.o.
Avioprop S.r.l.
Aviofix S.r.l.
Regulus S.A.
ELV S.p.A.
Totale
%
interessenze
di terzi
40,85%
16%
40%
30%
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
Capitale e
riserve
1.763
204
2.708
2.651
7.326
Al 31/12/2009
Utile
(perdita)
dell’esercizio
(121)
(24)
1.310
(30)
1.135
%
interessenze
di terzi
40,85%
13,14%
40%
30%
Capitale e
riserve
1.738
127
1.796
1.483
5.144
Utile
(perdita)
dell’esercizio
(30)
(58)
1.812
1.169
2.893
95
Relazione Finanziaria Annuale 2010
PASSIVITA’ NON CORRENTI
3.21. PASSIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI
Tale voce è composta come segue (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Debiti finanziari verso banche (Senior Facilities)
Debiti finanziari verso collegate
Debiti finanziari verso controllante
Finanziamenti agevolati da banche e Ministero Sviluppo
Economico
Altri debiti finanziari verso banche
Debiti finanziari per contratti contenenti leasing
Debiti finanziari per partecipazione a programmi di
collaborazione internazionale
Fair value (componente non di copertura) degli strumenti
derivati su cambio (parte non corrente)
Fair value degli strumenti derivati su tasso di interesse
(parte non corrente)
Totale
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
926.819
500.424
121.864
955.766
481.238
115.615
(28.947)
19.186
6.249
7.490
191
3.495
9.108
4.899
(1.618)
191
(1.404)
26.512
34.351
(7.839)
9.007
1.430
7.577
1.595.802
34.385
1.636.792
(34.385)
(40.990)
Debiti finanziari verso banche
Il saldo di bilancio è così composto (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Valore nominale del debito
Effetto applicazione metodo del costo ammortizzato
Totale
975.229
(48.410)
926.819
Al
31/12/2009
1.012.419
(56.653)
955.766
Variazione
dell’esercizio
(37.190)
8.243
(28.947)
Nell’ambito dell’operazione di Acquisizione di AvioGroup S.p.A. da parte della Capogruppo,
perfezionata in data 14 dicembre 2006, era stata compiuta un’articolata operazione a livello di
Gruppo che aveva comportato la sottoscrizione di nuovi finanziamenti, destinati in parte al
sostegno finanziario dell’Acquisizione e in parte alla sostituzione dei finanziamenti in essere a quella
data in capo a società controllate da AvioGroup S.p.A.
In particolare, in data 13 dicembre 2006 era stato stipulato il contratto denominato “Senior
Facilities Agreement” tra BCV Investments S.C.A. (società controllante della Capogruppo) e la
Capogruppo, mediante adesione nella stessa data, da una parte quali “Original Obligors”, e,
dall’altra parte, J.P.Morgan plc, Lehman Brothers International (Europe), The Royal Bank of
Scotland plc – Milan Branch, Banca Intesa S.p.A., Bayerische Hypo-und Vereinsbank AG – Milan
Branch e Citigroup Global Markets Limited, in qualità di “Mandated Lead Arrangers”.
A tale contratto, in data 14 dicembre 2006, avevano aderito, in qualità di “Additional Borrowers”,
Avio Holding S.p.A. e Avio S.p.A. (incorporate nel 2007 nella Capogruppo), contestualmente al
perfezionamento dell’operazione di Acquisizione.
Le linee di credito (“Facilities”), concesse al Gruppo nell’ambito di tale finanziamento alla data di
erogazione del 14 dicembre 2006, erano complessivamente costituite da:
- “Facility A1 – EUR tranche”: per un importo erogato di 82.666 migliaia di Euro, convertito poi in
dollari e rimborsabile per un importo pari a 106.476 migliaia di dollari;
- “Facility A1 – USD tranche”: per un importo erogato di 150.000 migliaia di dollari, corrispondente
a 117.334 migliaia di Euro, al cambio contrattuale di erogazione;
- “Facility B1”: per un importo erogato di 245.000 migliaia di Euro e 399.288 migliaia di dollari,
corrispondenti in totale a 555.000 migliaia di Euro, al cambio contrattuale di erogazione;
- “Facility C1”: per un importo erogato di 245.000 migliaia di Euro e 399.288 migliaia di dollari,
corrispondenti in totale a 555.000 migliaia di Euro, al cambio contrattuale di erogazione;
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
96
Relazione Finanziaria Annuale 2010
- “Revolving Facility”: per un importo massimo di 300.000 migliaia di Euro, utilizzato per 25.000
migliaia di Euro;
Il totale dei finanziamenti erogati era ammontato quindi, al cambio contrattuale di erogazione, a
1.335.000 migliaia di Euro.
Come previsto dal Senior Facilities Agreement, le anzidette Facilities, sono state convertite, in data
18 dicembre 2007 per gli importi esistenti a tale data, in linee di credito a medio termine
(“Medium-Term Facilities”), aventi le medesime caratteristiche e condizioni delle Facilities, con le
seguenti scadenze:
- “Facility A2 – EUR tranche” e “Facility A2 – USD tranche”: rimborsabili in rate semestrali a partire
dal 31 dicembre 2007 con ultima scadenza il 14 dicembre 2013;
- “Facility B2”: rimborsabile in unica soluzione il 14 dicembre 2014;
- “Facility C2”: rimborsabile in unica soluzione il 14 dicembre 2015;
- “Revolving Facility 2”: rimborsabile alla scadenza selezionata di ciascun utilizzo e rinnovabile, con
ultimo rimborso il 14 dicembre 2013.
I debiti finanziari sono iscritti in bilancio al valore risultante dall’applicazione del metodo del costo
ammortizzato, determinato come fair value iniziale della passività al netto dei costi sostenuti per
l’ottenimento dei finanziamenti, incrementato dell’ammortamento cumulato della differenza tra il
valore iniziale e quello a scadenza, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo.
L’importo iscritto a bilancio al 31 dicembre 2010 delle Medium-Term Facilities, relativamente alla
parte non corrente dei debiti, risulta così formato (importi in migliaia di dollari e di Euro):
Effetto costo
ammortizzato
Valore nominale
Importo in Euro
Facility A2
Facility B2
Facility C2
Totale
Importo in
dollari
222.000
222.000
444.000
Controvalore in
Euro
Totale in Euro
257.124
274.105
531.229
479.124
496.105
975.229
343.569
366.259
709.828
Totale in Euro
(21.174)
(27.236)
(48.410)
Per tutte le Medium-Term Facilities è prevista la facoltà di rimborsi anticipati, anche parziali, e
l’obbligo di rimborsi, parziali o totali, al verificarsi di determinati eventi definiti contrattualmente.
Nel corso dell’esercizio 2010 sono stati effettuati rimborsi per 8.811 migliaia di dollari sulla Facility
A2, che pertanto al 31 dicembre 2010 risulta completamente rimborsata, per 24.200 migliaia di
dollari e per 17.432 migliaia di Euro sulla Facility B2, per 25.800 migliaia di dollari e per 17.432
migliaia di Euro sulla Facility C2.
La prima scadenza contrattuale risulta, dopo tali rimborsi, essere al 14 dicembre 2014.
Le variazioni dell’esercizio 2010 nei valori nominali delle Medium-Term Facilities sono attribuibili
come segue (importi in migliaia di Euro):
Importo
Saldo al 31 dicembre 2009
Rimborsi dell’esercizio (a cambio 2009)
Differenze cambio
Saldo al 31 dicembre 2010
1.012.419
(75.688)
38.498
975.229
La ripartizione per anno di scadenza dei valori nominali (convertiti al cambio di fine 2010) delle
Medium-Term Facilities è esposta nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro):
Anno di scadenza
2014
2015
Totale
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
Importo
479.124
496.105
975.229
97
Relazione Finanziaria Annuale 2010
I tassi di interesse applicabili alle Medium-Term Facilities in essere al 31 dicembre 2010 sono basati
sui tassi Euribor o US dollar Libor maggiorati di un margine dal 2% al 2,75% secondo le singole
Medium-Term Facilities, variabile, per determinate Medium-Term Facilities, in funzione
dell’andamento dell’indicatore di leverage definito contrattualmente da misurarsi trimestralmente a
partire dal 31 dicembre 2007. Gli interessi maturati sono pagabili alla scadenza di ciascun periodo
di calcolo degli interessi che può essere selezionato per una durata generalmente compresa tra una
settimana e sei mesi. Nel corso dell’esercizio 2010 è stato conseguito un valore dell’indicatore di
leverage che ha permesso una riduzione, ove prevista, dei margini applicabili pari allo 0,50% a
partire dal mese di giugno 2010.
Con effetto 6 ottobre 2010, è stata effettuata da parte della Capogruppo la cancellazione parziale e
a titolo volontario della linea di credito Revolving Facility 2 da un importo massimo 300 milioni di
Euro a un importo massimo 150 milioni di Euro. Il nuovo importo massimo della linea di credito,
che non modifica le condizioni di utilizzo della Revolving Facility, è considerato maggiormente
aderente ai possibili fabbisogni finanziari del Gruppo.
Il Gruppo, inoltre, è divenuto parte, mediante adesione sottoscritta in data 13 dicembre 2006 da
parte della Capogruppo e in data 14 dicembre 2006 da parte di Avio S.p.A. entrambe quali
Obligors, al contratto denominato “Senior Performance Bond Facility Agreement” stipulato in pari
data tra Banca Intesa S.p.A., Bayerische Hypo-und Vereinsbank AG – Milan Branch e Calyon S.A. –
Succursale di Milano da una parte in qualità di “Mandated Lead Arrangers” e BCV Investments
S.C.A. quale controparte.
Tale contratto prevede la concessione di una linea di credito per firma dell’importo massimo di
50.000 migliaia di Euro, finalizzata all’emissione di garanzie bancarie (performance bonds)
normalmente richieste nell’espletamento delle attività commerciali.
Al 31 dicembre 2010 l’importo utilizzato di tali garanzie è pari a 32.279 migliaia di Euro (18.693
migliaia di Euro al 31 dicembre 2009).
I due contratti di finanziamento prevedono la concessione di determinate garanzie, comprendenti
ipoteche, privilegi speciali e pegni costituiti su determinate attività del Gruppo, nonché l’esistenza
di vincoli alla concessione di garanzie a terzi (negative pledge), l’imposizione di vincoli per
l’effettuazione di determinate operazioni superiori a importi stabiliti, determinati obblighi di
informazione periodica e il rispetto di specifici indici finanziari calcolati ogni trimestre a partire da
giugno 2007. Il mancato rispetto in particolare di tali indici, o il verificarsi di determinati eventi,
permette ai finanziatori la facoltà di richiedere il rimborso dei finanziamenti. Tutti i vincoli e obblighi
con riferimento alla data di bilancio sono stati rispettati e, allo stato attuale, si ritiene che non
sussistano fatti od eventi che ne possano far prevedere il mancato rispetto.
Debiti finanziari verso collegate
L’importo a bilancio è così composto (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Valore nominale del debito
Effetto applicazione metodo del costo ammortizzato
Totale
538.755
(38.331)
500.424
Al
31/12/2009
518.681
(37.443)
481.238
Variazione
dell’esercizio
20.074
(888)
19.186
I debiti finanziari sono costituiti da due finanziamenti concessi dalla collegata ASPropulsion Capital
N.V., società finanziaria controllata dalla controllante BCV Investments S.C.A., nel quadro delle
operazioni finanziarie compiute a livello di Gruppo in relazione all’Acquisizione. Tali finanziamenti,
erogati in data 14 dicembre 2006, sono così composti:
- finanziamento denominato “Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 1”, erogato per
l’importo di 210.000 migliaia di Euro, rimborsabile in unica soluzione alla scadenza del 14 giugno
2016. E’ comunque concessa la facoltà di rimborsi, anche parziali, anticipati. Il tasso di interesse
è pari all’Euribor maggiorato di un margine del 4,35%, pagabile alla scadenza di ciascun periodo
di calcolo degli interessi che può essere selezionato per una durata generalmente compresa tra
una settimana e sei mesi;
- finanziamento denominato “Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 2”, erogato per
l’importo di 200.000 migliaia di Euro e 103.042 migliaia di dollari, complessivamente pari a
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
98
Relazione Finanziaria Annuale 2010
280.000 migliaia di Euro al cambio contrattuale di erogazione, rimborsabile in unica soluzione alla
scadenza del 14 dicembre 2016. E’ comunque concessa la facoltà di rimborsi, anche parziali,
anticipati. Il tasso di interesse è pari all’Euribor o al US dollar Libor maggiorato di un margine del
4,1%, pagabile alla scadenza di ciascun periodo di calcolo degli interessi che può essere
selezionato per una durata generalmente compresa tra una settimana e sei mesi; inoltre vengono
calcolati interessi addizionali pari al 4,25% sull’ammontare della linea capitale da capitalizzarsi
automaticamente ogni sei mesi.
Il totale dei finanziamenti erogati è ammontato quindi, al cambio contrattuale di erogazione, a
490.000 migliaia di Euro.
Al 31 dicembre 2010, l’importo totale corrispondente al valore nominale convertito al cambio di fine
esercizio iscritto a bilancio è pari a 538.755 migliaia di Euro, così composto:
- finanziamento Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 1, per l’importo di 210.000 migliaia
di Euro;
- finanziamento Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 2, per l’importo di 237.269 migliaia
di Euro e 122.244 migliaia di dollari, complessivamente corrispondente a 328.755 migliaia di
Euro. Gli importi degli interessi capitalizzati nell’esercizio sono stati in totale pari a 9.903 migliaia
di Euro e 5.102 migliaia di dollari.
Le variazioni dell’esercizio 2010 nei valori nominali dei finanziamenti sono attribuibili come segue
(importi in migliaia di Euro):
Importo
Saldo al 31 dicembre 2009
Capitalizzazione interessi
Differenze cambio
518.681
13.906
6.168
Saldo al 31 dicembre 2010
538.755
Tali debiti finanziari sono iscritti in bilancio al valore risultante dall’applicazione del metodo del
costo ammortizzato, determinato come fair value iniziale della passività al netto dei costi sostenuti
per l’ottenimento dei finanziamenti, incrementato dell’ammortamento cumulato della differenza tra
il valore iniziale e quello a scadenza, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo.
Le obbligazioni e le garanzie derivanti dai due finanziamenti sono subordinate rispetto alle
obbligazioni e garanzie dovute a fronte del Senior Facilities Agreement e del Senior Performance
Bond Facility Agreement.
I due contratti di finanziamento prevedono la concessione di determinate garanzie e il rispetto di
taluni impegni. Il verificarsi di determinati eventi permette al creditore la facoltà di richiedere il
rimborso anticipato dei finanziamenti.
Debiti finanziari verso controllante
L’importo a bilancio è così composto (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Valore nominale del debito
Effetto applicazione metodo del costo ammortizzato
Totale
98.900
22.964
121.864
Al
31/12/2009
98.900
16.715
115.615
Variazione
dell’esercizio
6.249
6.249
Il debito è costituito dal finanziamento concesso dalla BCV Investments S.C.A., in base al contratto
“Intercompany Loan Agreement” stipulato in data 13 dicembre 2006 dalla Capogruppo, nel quadro
delle operazioni finanziarie relative all’Acquisizione.
In base alle clausole dell’Intercompany Loan Agreement il finanziamento, che può essere concesso
fino all’importo massimo di 100.000 migliaia di Euro, è stato erogato in data 14 dicembre 2006 per
93.000 migliaia di Euro; nell’esercizio 2008 sono state ricevute nuove erogazioni per un importo di
5.900 migliaia di Euro. Gli interessi applicabili su ciascuna erogazione sono pari all’8% annuo e
vengono corrisposti unitamente al rimborso del prestito, che può essere effettuato in qualsiasi data
parzialmente o totalmente, a scelta del Gruppo: in ogni caso il finanziamento deve essere
integralmente rimborsato entro il 13 dicembre 2021. Il rimborso del finanziamento è subordinato
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
99
Relazione Finanziaria Annuale 2010
rispetto alle obbligazioni dovute in base agli altri finanziamenti relativi al Senior Facilities
Agreement, al Senior Performance Bond Facility Agreement, al Subordinated TreasuryCo Loan
Agreement No. 1 e al Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 2
Il debito finanziario è iscritto in bilancio al valore risultante dall’applicazione del metodo del costo
ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo.
Finanziamenti agevolati da banche e Ministero Sviluppo Economico
L’importo a bilancio è così composto (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Finanziamenti da banche per interventi agevolativi
ai sensi Legge 64/86
Finanziamento Ministero Sviluppo Economico
ai sensi Legge 46/82
Finanziamento Ministero Sviluppo Economico
accordo di programma Regione Puglia
Totale
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
-
180
(180)
-
641
(641)
7.490
7.490
8.287
9.108
(797)
(1.618)
La voce al 31 dicembre 2010 è relativa al finanziamento agevolato di 7.490 migliaia di Euro, con un
decremento nell’anno per 797 migliaia di Euro, per il trasferimento a breve della quota scadente
nell’esercizio 2011 a valere sul Fondo Speciale Rotativo per l’Innovazione Tecnologica nell’ambito
dell’accordo di programma quadro con la Regione Puglia. Il finanziamento non è assistito da
garanzie reali ed è rimborsabile in 10 rate annuali costanti posticipate , comprensive di capitale e di
interesse. Il tasso di interesse, al netto delle agevolazioni previste dalla vigente normativa, risulta
pari al 31 dicembre 2010 allo 0,87%.
La quota corrente relativa è classificata nella voce “Quota corrente di passività finanziarie non
correnti”. La ripartizione per anno di scadenza dei debiti residui al 31 dicembre 2010 è la seguente
(importi in migliaia di Euro):
Anno di scadenza
Importo
2012
2013
2014
2015-2020
Totale
804
810
818
5.058
7.490
La diminuzione degli altri finanziamenti inclusi nella voce al 31 dicembre 2009 è dovuta alla
riclassifica a breve della quota scadente nell’esercizio 2011.
Altri debiti finanziari verso banche
La voce include al 31 dicembre 2010 il debito per 191 migliaia di Euro relativo a un finanziamento
concesso alla controllata Avioprop S.r.l.; la ripartizione per anno di scadenza è 81 migliaia di Euro
nell’anno 2012, 55 migliaia di Euro nell’anno 2013 e 55 migliaia di Euro nell’anno 2014.
Debiti finanziari per contratti contenenti leasing
La voce di bilancio presenta al 31 dicembre 2010 un importo di 3.495 migliaia di Euro (4.899
migliaia di Euro al 31 dicembre 2009), relativo alla passività iscritta come debito finanziario in
contropartita delle immobilizzazioni materiali iscritte nelle attività in applicazione di quanto previsto
dall’IFRIC 4. Tale valore è rappresentativo della quota non corrente di tali debiti, determinata in
base alla durata del contratto di fornitura sottostante.
Debiti finanziari per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale
Il saldo di bilancio è così composto (importi in migliaia di Euro):
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
100
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Al
31/12/2010
Valore nominale del debito
Effetto applicazione metodo del costo ammortizzato
Totale
17.870
8.642
26.512
Al
31/12/2009
24.863
9.488
34.351
Variazione
dell’esercizio
(6.993)
(846)
(7.839)
Si tratta della componente finanziaria di un debito collegato alla partecipazione a programmi di
collaborazione internazionale per motori per impiego commerciale. Tale passività, determinata
secondo il metodo del costo ammortizzato, deriva dalla dilazione a titolo oneroso di una quota degli
importi dovuti a fronte della partecipazione ad un nuovo programma e per la quale è stato
concordato un pagamento differito. La quota in scadenza entro l’esercizio successivo è iscritta nella
voce “Quota corrente di passività finanziarie non correnti”.
La variazione dell’esercizio nel valore nominale è attribuibile per 8.935 migliaia di Euro alla
diminuzione per riclassifica della quota corrente e per 1.942 migliaia di Euro ad aumento per
differenze cambio.
Fair value degli strumenti derivati su tasso di interesse (parte non corrente)
La variazione intervenuta nella voce è determinata dalla riclassifica nell’ambito della passività
finanziarie correnti (Nota 3.26). Per maggiori dettagli si rinvia alla Nota 6.
3.22. FONDI PER BENEFICI AI DIPENDENTI
La voce in oggetto comprende tutte le obbligazioni per benefici a favore dei dipendenti successivi
alla cessazione del rapporto di lavoro e per altri benefici a lungo termine.
La modalità secondo cui i benefici sono garantiti varia secondo le condizioni legali, fiscali ed
economiche dello Stato in cui le società del Gruppo operano. I benefici solitamente sono basati
sulla remunerazione e gli anni di servizio dei dipendenti. Le obbligazioni si riferiscono ai dipendenti
attivi.
Benefici successivi al rapporto di lavoro
Le società del Gruppo garantiscono benefici successivi al termine del rapporto di lavoro per i propri
dipendenti sia contribuendo a fondi esterni tramite piani a contribuzione definita sia con piani a
benefici definiti.
Piani a contribuzione definita
Nel caso di piani a contribuzione definita, il Gruppo versa dei contributi a istituti assicurativi pubblici
o privati sulla base di obbligo di legge o contrattuale. Con il versamento dei contributi le società
adempiono ai loro obblighi. I debiti per contributi da versare alla data del bilancio sono inclusi nella
voce “Altre passività correnti” e il costo di competenza del periodo matura sulla base del servizio
reso dal dipendente ed è iscritto nel conto economico nella voce “Costi per il personale”.
Piani a benefici definiti
I piani a benefici definiti sono rappresentati da piani non finanziati (“unfunded”),
fondamentalmente rappresentati dagli istituti, presenti nelle società italiane del Gruppo, del TFR
(trattamento di fine rapporto) e dell’indennità speciale premio fedeltà, spettante, quest’ultimo, al
momento dell’uscita ai dipendenti che abbiano maturato determinati requisiti di anzianità
aziendale. Il valore delle passività iscritte a bilancio per tali istituti è calcolato su base attuariale
con il metodo della proiezione unitaria del credito. Come indicato nel capitolo “Principi contabili”, gli
utili e le perdite attuariali determinati nel calcolo di tali poste sono rilevati utilizzando il metodo del
“corridoio”.
Il TFR è relativo all’obbligazione per l’importo da liquidare ai dipendenti al momento della
cessazione del rapporto di lavoro, determinato in base all’art. 2120 del Codice Civile. La disciplina
di tale istituto è stata modificata dalla Legge Finanziaria 2007 e successivi Decreti e Regolamenti.
In particolare, per le aziende con numero medio di dipendenti non inferiore a cinquanta, le quote di
TFR maturate successivamente al 1 gennaio 2007 vengono, a scelta del dipendente, trasferite a
fondi di previdenza complementare o al fondo di tesoreria istituito presso l’INPS. In conseguenza,
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
101
Relazione Finanziaria Annuale 2010
per le società del Gruppo con un numero di dipendenti non inferiore a cinquanta, la parte del TFR
maturata successivamente a tale data si configura come piano a contribuzione definita, in quanto
l’obbligazione del Gruppo è rappresentata esclusivamente dal versamento ai fondi di previdenza
complementare o all’INPS, mentre la passività esistente al 31 dicembre 2006 continua a costituire
un piano a benefici definiti da valutare secondo metodologia attuariale. Per le società del Gruppo
con un numero di dipendenti inferiore a cinquanta, le quote maturate nell’esercizio continuano ad
essere accantonate al fondo TFR aziendale, a meno di scelte specifiche effettuate volontariamente
dai singoli dipendenti.
Altri benefici a lungo termine
Il Gruppo riconosce altresì ai propri dipendenti altri benefici a lungo termine la cui erogazione
avviene al raggiungimento di una determinata anzianità aziendale. In questo caso il valore
dell’obbligazione rilevata in bilancio riflette la probabilità che il pagamento venga erogato e la
durata per cui tale pagamento sarà effettuato. Il valore di tali passività iscritte a bilancio è calcolato
su base attuariale con il metodo della proiezione unitaria del credito. Si ricorda che agli utili e
perdite attuariali rilevati in funzione di tali benefici non è applicato il metodo del “corridoio”.
Il Gruppo ha in essere principalmente piani a benefici definiti “unfunded”, costituiti
prevalentemente dal TFR delle società italiane. Il dettaglio dei fondi iscritti in bilancio è riportato nel
prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
- Piani a benefici definiti:
Trattamento di fine rapporto
Altri piani a benefici definiti
- Altri benefici a lungo termine
Totale
di cui:
- Italia
- altri paesi
Totale
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
56.512
5.834
62.346
13.543
75.889
64.381
6.286
70.667
13.310
83.977
(7.869)
(452)
(8.321)
233
(8.088)
74.921
968
75.889
82.867
1.110
83.977
(7.946)
(142)
(8.088)
La tabella sottostante fornisce le principali variazioni avvenute nei fondi per benefici a dipendenti
(importi in migliaia di Euro):
Piani a benefici
definiti
Valori al 31/12/2009
Oneri/(Proventi) finanziari
Perdite/(Utili) attuariali riconosciute
Costo previdenziale prestazioni di lavoro passate
Costo previdenziale prestazioni di lavoro correnti
Incremento per variazione area di consolidamento
Benefici pagati
Differenze di cambio
Valori al 31/12/2010
Altri benefici a
lungo termine
Totale fondi per
benefici ai
dipendenti
70.667
13.310
83.977
1.405
556
49
483
75
(10.889)
62.346
231
947
652
(1.652)
55
13.543
1.636
1.503
49
1.135
75
(12.541)
55
75.889
L’ammontare iscritto in bilancio dei fondi per benefici ai dipendenti risulta essere determinato come
segue (importi in migliaia di Euro):
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
102
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Al
31/12/2010
Altri
benefici a
lungo
termine
Piani a
benefici
definiti
Valore attuale delle
obbligazioni
Utili (Perdite) attuariali nette
non iscritte
Totale passività a bilancio
Totale
benefici a
dipendenti
Al
31/12/2009
Altri
benefici a
lungo
termine
Piani a
benefici
definiti
Totale
benefici a
dipendenti
71.991
13.543
85.534
76.836
13.310
90.146
(9.645)
62.346
13.543
(9.645)
75.889
(6.169)
70.667
13.310
(6.169)
83.977
Gli importi imputati a conto economico nell’esercizio 2010 per i fondi per benefici a dipendenti sono
dettagliati nella tavola seguente (importi in migliaia di Euro):
Piani a benefici
definiti
Altri benefici a
lungo termine
Totale fondi per
benefici ai
dipendenti
Costo previdenziale prestazioni di lavoro passate
Costo previdenziale prestazioni di lavoro correnti
Perdite/(Utili) attuariali riconosciute
Totale costi per il personale
49
483
556
1.088
652
947
1.599
49
1.135
1.503
2.687
Oneri/(Proventi) finanziari
1.405
2.493
231
1.830
1.636
4.323
Totale
La tabella sottostante fornisce le principali ipotesi utilizzate per il calcolo attuariale:
Esercizio 2010
Tasso di sconto
Incrementi salariali attesi
Tasso di inflazione
Tasso medio di rotazione del personale
Esercizio 2009
3,65%
2,56%
2,00%
7,61%
4,17%
2,44%
2,00%
6,46%
3.23. FONDI PER RISCHI ED ONERI
La composizione dei fondi per rischi ed oneri è la seguente (importi in migliaia di Euro):
Quota
corrente
Fondi per oneri di retribuzione
variabile
Fondi per oneri per il personale
Fondi per rischi e oneri legali e
ambientali
Fondi per rischi e oneri contrattuali e
commerciali
Fondi per rischi fiscali
Fondi per rischi su partecipazioni
Totale
Al 31/12/2010
Quota
Totale
non
corrente
Al 31/12/2009
Quota
Totale
non
corrente
Quota
corrente
Variazione
dell’esercizio
15.151
7.414
11.390
1.002
26.541
8.416
15.129
1.256
5.580
264
20.709
1.520
5.832
6.896
1.865
7.205
9.070
2.779
4.308
7.087
1.983
32.108
3.285
59.823
43.288
1.637
64.522
75.396
1.637
3.285
124.345
25.948
3.612
48.724
30.833
2.177
43.162
56.781
2.177
3.612
91.886
18.615
(540)
(327)
32.459
I fondi comprendono:.
fondi per oneri di retribuzione variabile, riferito per la quota corrente all’accertamento degli
oneri per compensi da corrispondere al personale in dipendenza del raggiungimento di obiettivi
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
103
Relazione Finanziaria Annuale 2010
-
-
individuali ed aziendali. La quota non corrente include lo stanziamento effettuato a fronte di un
piano di compensi attribuibili a un certo numero di manager, subordinato al verificarsi di
determinati eventi riguardanti l’assetto azionario della Capogruppo o della sua controllante e
vincolato al raggiungimento di determinati livelli di valutazione patrimoniale del Gruppo. Tale
piano si configura come “cash settled share-based payment” inquadrabile nelle previsioni
dell’IFRS 2 e la valutazione del fair value iscritto in bilancio è stata condotta, secondo tali
previsioni, mediante modelli matematico-attuariali sulla base di valutazioni indipendenti;
fondi per oneri per il personale, comprendenti gli oneri previdenziali, le integrazioni al TFR e
altri costi i costi connessi agli accordi sindacali raggiunti per l’apertura di procedure di mobilità
di accompagnamento alla pensione del personale;
fondi per rischi e oneri legali e ambientali, stanziati a fronte di contenziosi e vertenze legali in
corso e per la quota contrattualmente a carico del Gruppo dei costi stimati da sostenere a
seguito di insorgere di problematiche, anche in relazione a procedimenti aperti legati a presunti
danni ambientali;
fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali, riferiti essenzialmente ad accantonamenti a
copertura di contenziosi commerciali pendenti, penalità, oneri e perdite derivanti dalla
conclusione di contratti in corso;
fondi per rischi fiscali, riferiti principalmente a stanziamento a fronte dei possibili esiti negativi
di verifiche fiscali condotte su alcune società italiane;
fondi rischi su partecipazioni, già stanziati nell’esercizio 2009 a copertura di rischi sulle
partecipate Arianespace S.A. e Arianespace Participation S.A. in relazione all’andamento dei
rispettivi risultati.
I movimenti intervenuti nell’esercizio 2010 nel totale dei fondi, parte corrente e parte non corrente,
sono riportati di seguito (importi in migliaia di Euro):
Fondi per oneri di
retribuzione variabile
Fondi per oneri per il
personale
Fondi per rischi e oneri
legali e ambientali
Fondi per rischi e oneri
contrattuali e commerciali
Fondi per rischi fiscali
Fondi per rischi su
partecipazioni
Al
31/12/2010
(1.741)
-
26.541
(1.520)
-
-
8.416
1.747
(1.206)
(199)
-
9.070
45.304
531
(14.104)
(13.731)
615
75.396
-
23
(246)
( 317)
-
1.637
-
(327)
Accantona
menti non
ricorrenti
20.709
15.151
5.810
(13.388)
1.520
-
8.416
7.087
1.641
56.781
2.177
3.612
Totale
Differenze
cambio e
altre
variazioni
Accantonamenti
Al
31/12/2009
91.886
62.096
16.527
Utilizzi
(30.791)
Riversamenti
a conto
economico
( 15.988)
615
3.285
124.345
3.24. PASSIVITA’ PER IMPOSTE DIFFERITE
Le passività per imposte differite risultano iscritte in bilancio al 31 dicembre 2010 per
231.190 migliaia di Euro (238.310 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009) e sono relative alle società
consolidate nelle quali il saldo netto fra imposte anticipate e imposte differite risulta negativo. Le
società che presentano un saldo netto negativo sono principalmente la Capogruppo, Se.co.sv.im.
S.r.l., DutchAero B.V. e ELV S.p.A.
I saldi netti fra attività per imposte anticipate (iscritte tra le attività non correnti) e passività per
imposte differite (iscritte tra le passività non correnti) sono i seguenti (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Attività per imposte anticipate
Passività per imposte differite
Saldo netto
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
27.723
(231.190)
(203.467)
Al
31/12/2009
24.668
(238.310)
(213.642)
Variazione
dell’esercizio
3.055
7.120
10.175
104
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Il saldo netto comprende le imposte anticipate e differite nette determinate sia sulle scritture di
consolidamento, principalmente per l’eliminazione del profitto non realizzato sulle transazioni
infragruppo, sia sulle differenze temporanee tra i valori di attività e passività assunti ai fini della
redazione del bilancio consolidato e i rispettivi valori rilevanti ai fini fiscali delle società consolidate.
Le imposte differite vengono rilevate per tutte le differenze temporanee. Le imposte anticipate sono
state iscritte in bilancio considerando probabile il loro utilizzo futuro. Sulla medesima base è stato
inoltre rilevato il beneficio derivante dall’utilizzo delle perdite fiscali che, ai sensi della normativa
vigente, risultano per la maggior parte riportabili senza limiti di scadenza.
Le imposte differite e anticipate sono state determinate applicando le aliquote fiscali che si prevede
saranno in vigore quando le differenze temporanee si annulleranno o il beneficio della perdita
fiscale sarà utilizzabile.
Sulla base dei piani pluriennali approvati, si prevede negli esercizi futuri il realizzo di imponibili
fiscali tali da consentire l’integrale recupero degli ammontari iscritti come imposte anticipate.
L’analisi delle differenze temporanee e delle perdite che hanno determinato l’iscrizione di attività
per imposte anticipate e passività per imposte differite, che presentano un saldo netto passivo al
31 dicembre 2010 pari a 203.467 migliaia di Euro, (213.642 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009)
è riportata nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro):
Al 31/12/2010
Ammontare
Importo
delle
dell’effetto
differenze
fiscale
temporanee
Variazioni positive:
Ammortamenti civilistici eccedenti e svalutazioni
Storno avviamento a fronte capitalizzazione spese di sviluppo
Fondi svalutazione magazzini
Fondo svalutazione crediti
Fondi per rischi e oneri
Manutenzioni e altre spese a deducibilità differita
Altri costi a deducibilità differita
Oneri finanziari eccedenti 30% ROL
Adeguamento fair value strumenti derivati su tassi
Crediti d’imposta per agevolazioni fiscali
Recupero deduzioni extracontabili IRAP
Eliminazione utili infragruppo e altre rettifiche di
consolidamento
Totale
Variazioni negative:
Allocazione avviamento ad attività immateriali
Capitalizzazione spese di sviluppo e relativi ammortamenti
Ammortamenti anticipati extracontabili
Ammortamenti extracontabili (avviamento)
Storno ammortamenti attività immateriali a vita definita
Tassazione avviamento negativo
Riduzione extracontabile del valore dei
lavori in corso su ordinazione
Adeguamento fair value strumenti derivati su cambi e
commodities
Plusvalenze ad imponibilità differita
Rivalutazione cespiti
Utili netti su cambi da adeguamento
Totale
Imposte anticipate (differite) nette
Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali dell’esercizio
Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali degli esercizi
precedenti
Imposte anticipate (differite) nette
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
Al 31/12/2009
Ammontare
Importo
delle
dell’effetto
differenze
fiscale
temporanee
67.583
130.598
11.566
4.432
152.395
11.252
2.498
189.476
37.745
16.191
186.821
19.083
41.674
3.492
1.219
46.604
3.231
742
52.106
10.380
3.076
7.680
62.999
130.598
13.250
5.429
120.405
11.997
3.537
134.860
55.180
21.730
125.895
17.666
41.008
4.131
1.493
36.598
3.452
1.052
37.087
15.175
4.129
4.909
33.181
843.738
12.667
201.954
24.387
710.267
10.355
177.104
(492.315)
(179.479)
(63.612)
(556.689)
(68.914)
-
(157.098)
(57.272)
(20.211)
(177.643)
(21.949)
-
(537.070)
(198.904)
(63.345)
(493.348)
(72.847)
(655)
(168.645)
(62.456)
(19.757)
(154.918)
(22.836)
(167)
(17.552)
(6.453)
(35.028)
(11.079)
(14.106)
(7.133)
(1.212)
(25.184)
(1.426.196)
(3.878)
(2.056)
(309)
(6.926)
(453.795)
(9.644)
(10.160)
(3.200)
(69.479)
(1.493.680)
(2.652)
(2.934)
(815)
(19.107)
(465.366)
(579.978)
(251.841)
(783.413)
(288.262)
255
-
48.119
74.620
(203.467)
(213.642)
105
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Le componenti che nel corso dell’esercizio hanno determinato il saldo netto passivo al 31 dicembre
2010 sono così analizzabili (importi in migliaia di Euro):
Passività nette per imposte anticipate (differite) al 31 dicembre 2009
Imposte anticipate e differite nette iscritte a conto economico
Imposte anticipate e differite nette iscritte a Riserva da cash flow hedge su cambi
Imposte anticipate e differite nette iscritte a Riserva da cash flow hedge su tassi
Imposte anticipate e differite nette iscritte a Riserva da cash flow hedge su commodities
Imposte anticipate derivanti da variazione area consolidamento
Adeguamento cambi relativo ai bilanci di società consolidate espressi in
valuta diversa dall’Euro
Totale
(213.642)
14.147
(4.371)
(863)
(105)
6
1.361
(203.467)
3.25. ALTRE PASSIVITA’ NON CORRENTI
Tale voce è composta come segue (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Debiti per partecipazione a programmi di collaborazione
internazionale – quota oltre l’esercizio successivo
Debiti verso Ministero Sviluppo Economico per
erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota oltre
l’esercizio successivo
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85
– quota oltre l’esercizio successivo
Risconti passivi su contributi in conto impianti – quota
oltre l’esercizio successivo
Risconti passivi su credito d’imposta per attività di ricerca
e sviluppo – quota oltre l’esercizio successivo
Debito per acquisto quote di minoranza di
partecipazioni
Debiti diversi
Totale
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
147.983
43.718
104.265
316.795
326.370
(9.575)
32.722
28.402
4.320
2.074
3.451
(1.377)
5.370
6.351
(981)
5.003
1.893
511.840
5.003
2.633
415.928
(740)
95.912
Debiti per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale – quota oltre
l’esercizio successivo
Tale voce (relativa a debiti nei confronti di partners in collaborazioni internazionali su programmi
aeronautici commerciali per oneri contrattuali legati alla partecipazione alle collaborazioni stesse il
cui importo originario è stato capitalizzato nelle Attività immateriali a vita definita) è così
dettagliabile (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Valore nominale del debito
Effetto applicazione metodo del costo ammortizzato
Totale
188.234
(40.251)
147.983
Al
31/12/2009
47.395
(3.677)
43.718
Variazione
dell’esercizio
140.839
(36.574)
104.265
L’importo iscritto in questa voce, trattandosi di un debito a lungo termine che non prevede
pagamento di interessi, viene valutato al costo ammortizzato al fine di riconoscere a conto
economico l’effettiva onerosità del debito contratto, data dalla differenza tra il valore di rimborso a
scadenza ed il valore iniziale del debito. L’importo iniziale, a differenza del valore di rimborso che
corrisponde al valore nominale definito contrattualmente, viene calcolato come attualizzazione dei
flussi di rimborso attesi al tasso di interesse di mercato per simili strumenti finanziari. La variazione
dell’esercizio è in gran parte attribuibile alla rilevazione dei debiti conseguenti la sottoscrizione degli
accordi di collaborazione a programmi internazionali avvenuta nel corso del 2010 e i cui oneri sono
riflessi negli incrementi delle corrispondenti Attività immateriali a via definita (Nota 3.4). La quota
in scadenza entro l’esercizio successivo è iscritta nella voce “Altre passività correnti”.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
106
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Debiti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 –
quota oltre l’esercizio successivo
Tale voce è costituita dai debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico relativi alle erogazioni,
ricevute ai sensi della Legge 808/85 e successive modificazioni e integrazioni, effettuate per la
promozione delle attività di ricerca e sviluppo, inclusi studi, prove e progettazione relativi a nuovi
programmi e altre attività, dell’industria aeronautica. Tali erogazioni sono non onerose e devono
essere rimborsate nel periodo di conseguimento dei ricavi generati dai programmi cui sono riferite.
I debiti sono esposti in bilancio al loro valore nominale.
Nel 2006 i regolamenti attuativi della Legge 808/85 hanno subito modifiche. In particolare, è stata
definita una specifica disciplina per i programmi oggetto di intervento da parte della Legge 808/85
definiti come funzionali alla sicurezza nazionale o finalizzati alla realizzazione di un progetto di
comune interesse europeo, che prevede, in luogo della restituzione delle erogazioni concesse, la
corresponsione di diritti di regia sulla vendita dei prodotti sviluppati nell’ambito dei programmi
stessi. Per i programmi non rientranti nelle categorie sopra indicate permane invece l’obbligo della
restituzione senza corresponsione di interessi.
Si ritiene, a seguito di approfondite analisi condotte anche con l’ausilio di autorevoli studi legali e
come comunicato al Ministero dello Sviluppo Economico negli esercizi precedenti, che questa nuova
disciplina introdotta non sia applicabile agli interventi disposti prima della adozione della
Deliberazione 28/2006 del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, avuto
riguardo alla specifica situazione dei programmi oggetto degli interventi, e pertanto, non essendo
nell’esercizio 2010 intervenute variazioni cogenti alla disciplina in vigore, non sono stati mutati i
criteri sino ad oggi utilizzati nell’iscrizione a bilancio delle erogazioni in questione.
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota oltre l’esercizio
successivo
La voce rappresenta la contropartita iniziale del credito verso il Ministero dello Sviluppo Economico
a fronte delle concessioni disposte ai sensi delle Legge 808/85, e riferite a progetti qualificati come
funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo
(come specificato nella Nota 3.8), per la quota da imputarsi a conto economico negli esercizi futuri,
oltre l’esercizio successivo, in correlazione ai periodi di imputazione a conto economico dei costi a
fronte dei quali è stata concessa l’erogazione.
Risconti passivi su contributi in conto impianti – quota oltre l’esercizio successivo
Tale voce è costituita dalla quota di contributi in conto impianti la cui imputazione a conto
economico è stata rinviata a futuri esercizi in correlazione ai residui ammortamenti dei cespiti
relativi.
Risconti passivi su credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo – quota oltre
l’esercizio successivo
La voce rappresenta la contropartita della parte del credito d’imposta contabilizzato ai sensi della
Legge 296/2007 (Finanziaria 2007) e successivamente modificata dal D.L. 185/2008 convertito con
Legge 2/2009, da imputarsi a conto economico negli esercizi futuri, oltre l’esercizio successivo, in
correlazione, in dipendenza della diversa tipologia di costi oggetto dell’agevolazione, sia alla
incidenza nei conti economici di tali esercizi dei costi per attività di ricerca e sviluppo a fronte dei
quali è stato determinato il credito d’imposta sia alla rilevazione dei ricavi relativi ai lavori in corso
su ordinazione, al cui valore hanno concorso le spese per attività di ricerca e sviluppo.
Debito per acquisto quota di minoranza di partecipazioni
Tale voce è costituita dall’importo corrispondente alla stima del costo atteso per l’acquisto del
residuo 20% del capitale sociale della controllata DutchAero B.V. (5.000 migliaia di Euro) e del
residuo 19,9% del capitale sociale della controllata DutchAero Services B.V. (3 migliaia di Euro) le
cui partecipazioni, come indicato nella Nota 2.6. – Area di consolidamento, sono state
contabilizzate in misura totalitaria per tener conto degli impegni all’acquisto derivanti dagli accordi
contrattuali che hanno previsto il rilascio di opzioni call e put, il cui momento di esercizio non è al
momento prevedibile.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
107
Relazione Finanziaria Annuale 2010
PASSIVITA’ CORRENTI
3.26. PASSIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI
La voce è composta come segue (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Debiti finanziari verso imprese a controllo congiunto
Debiti finanziari verso collegate
Debiti finanziari verso terzi
Fair value degli strumenti derivati su tasso di interesse
(parte corrente)
Fair value (componente non di copertura) degli strumenti
derivati su cambio
Totale
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
16.697
11.913
4
2.424
16.392
12
14.273
(4.479)
(8)
30.039
-
30.039
7.407
66.060
3.787
22.615
3.620
43.445
I debiti verso imprese a controllo congiunto sono relativi alla quota del 50% del debito finanziario
intercompany di AVIO S.p.A. verso Europropulsion S.A. non elisa in sede di consolidamento in
applicazione del metodo proporzionale.
I debiti verso collegate sono costituiti al 31 dicembre 2010 da finanziamenti erogati da
ASPropulsion Capital N.V. ad Avio Polska Sp.z o.o. per 8.379 migliaia di Euro, Polonia Aero
Laboratorium Sp.z o.o. per 150 migliaia di Euro, DutchAero Services B.V. per 1.778 migliaia di
Euro e DutchAero B.V. per 1.606 migliaia di Euro, nell’ambito dell’attività di tesoreria svolta nei
confronti delle società estere del Gruppo, a condizioni e termini di mercato.
La variazione intervenuta nella voce Fair value degli strumenti derivati su tasso di interesse (parte
corrente) è determinata dalla riclassifica dalla passività finanziarie non correnti (Nota 3.21). Per
maggiori dettagli si rinvia alla Nota 6.
3.27. QUOTA CORRENTE DEI DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI
Tale voce è composta come segue (in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Quota corrente debiti finanziari verso banche (Senior
Facilities)
Quota corrente debiti finanziari verso collegate
Quota corrente finanziamenti da banche e Ministero
Sviluppo Economico
Quota corrente debiti finanziari verso banche
Quota corrente debiti finanziari per contratti contenenti
leasing
Quota corrente debiti finanziari per partecipazione a
programmi di collaborazione internazionale
Ratei passivi finanziari
Totale
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
36.880
25.804
56.595
23.568
(19.715)
2.236
1.706
220
791
-
915
220
1.404
1.404
-
12.797
112
78.923
10.885
230
93.473
1.912
(118)
(14.550)
Quota corrente debiti finanziari verso banche
La voce è relativa alla parte corrente dei debiti finanziari riferiti ai finanziamenti ottenuti in base al
Senior Facilities Agreement del 13 dicembre 2006, come più ampiamente illustrato nella Nota 3.21
– Passività finanziarie non correnti, ed è composta come segue (importi in migliaia di Euro):
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
108
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Al
31/12/2010
Valore nominale del debito
Effetto applicazione metodo del costo ammortizzato
Totale
9.515
27.365
36.880
Al
31/12/2009
28.543
28.052
56.595
Variazione
dell’esercizio
(19.028)
(687)
(19.715)
L’importo del valore nominale del debito è riferito all’ammontare dell’utilizzo della linea di credito
Revolving Facility 2, concessa ai sensi del Senior Facilities Agreement (vedi Nota 3.21).
Nell’importo relativo all’effetto dell’applicazione del metodo del costo ammortizzato sono inclusi, tra
l’altro, gli ammontari attualizzati al tasso d’interesse effettivo dei flussi di pagamento di interessi
previsti per l’esercizio 2011 relativamente al totale dei finanziamenti Medium-Term Facilities in
essere al 31 dicembre 2010, comprensivi quindi anche di quelli calcolati nella parte non corrente
dei medesimi.
Quota corrente debiti finanziari verso collegate
L’importo iscritto al 31 dicembre 2010 come quota corrente di debiti verso società collegate per
25.804 migliaia di Euro (23.568 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009) è interamente relativo alla
contabilizzazione dell’effetto dell’applicazione del metodo del costo ammortizzato ai finanziamenti
erogati in base ai Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 1 e Subordinated TreasuryCo Loan
Agreement No. 2 da ASPropulsion Capital N.V.; in particolare rappresenta il valore attualizzato al
tasso d’interesse effettivo dei flussi di pagamenti di interessi previsti per l’esercizio 2011 per il
debito in essere al 31 dicembre 2010, che risulta iscritto nella voce “Passività finanziarie non
correnti”.
Quota corrente finanziamenti da banche e Ministero Sviluppo Economico
Tale voce include la quota corrente dei finanziamenti erogati da banche per interventi agevolativi e
dal Ministero Sviluppo Economico ed è composta come segue (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Finanziamenti da banche per interventi agevolativi
ai sensi Legge 64/86
Finanziamento Ministero Sviluppo Economico
ai sensi Legge 46/82
Finanziamento Ministero Sviluppo Economico
accordo di programma Regione Puglia
Totale
268
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
175
93
641
616
25
797
1.706
791
797
915
Quota corrente debiti finanziari per contratti contenenti leasing
L’importo iscritto a bilancio al 31 dicembre 2010 per 1.404 migliaia di Euro (1.404 migliaia di Euro
al 31 dicembre 2009) rappresenta la quota corrente della passività iscritta come debito finanziario
in contropartita delle immobilizzazioni materiali iscritte nelle attività in applicazione di quanto
previsto dall’IFRIC 4.
Quota corrente debiti finanziari per partecipazione a programmi di collaborazione
internazionale
Il saldo di bilancio è così composto (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Valore nominale del debito
Effetto applicazione metodo del costo ammortizzato
Totale
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
8.935
3.862
12.797
Al
31/12/2009
8.288
2.597
10.885
Variazione
dell’esercizio
647
1.265
1.912
109
Relazione Finanziaria Annuale 2010
La voce include le quote scadenti entro l’esercizio successivo della passività finanziaria,
determinata secondo il metodo del costo ammortizzato, derivante da un debito collegato alla
partecipazione a programmi di collaborazione internazionale per motori per impiego commerciale.
Ratei passivi finanziari
I ratei passivi di natura finanziaria, iscritti per un totale al 31 dicembre 2010 di 112 migliaia di Euro
(230 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009), si riferiscono all’accertamento degli interessi maturati
sui finanziamenti da banche e finanziamenti Legge 46/82 per 32 migliaia di Euro, su debiti
finanziari verso banche relativi alla Revolving Facility 2 per 1 migliaia di Euro, su debiti finanziari
verso collegate relativi ai finanziamenti concessi da ASPropulsion Capital N.V. per 40 migliaia di
Euro e all’accertamento di commissioni relative al Senior Performance Bond Facility Agreement per
39 migliaia di Euro.
3.28. DEBITI COMMERCIALI
Al 31 dicembre 2010 l’importo a bilancio è pari a 244.733 migliaia di Euro (242.157 migliaia di Euro
al 31 dicembre 2009). Tale voce include debiti commerciali verso fornitori terzi per un valore al
31 dicembre 2010 pari a 243.726 migliaia di Euro (241.940 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009),
debiti commerciali verso società controllate non consolidate per un valore al 31 dicembre 2010 pari
a 22 migliaia di Euro (46 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009), debiti commerciali verso collegate
per un valore al 31 dicembre 2010 pari a 927 migliaia di Euro (91 migliaia di Euro al 31 dicembre
2009) e debiti commerciali verso Cinven Limited, controllante indiretta, per un valore pari al 31
dicembre 2010 a 58 migliaia di Euro (126 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009).
I debiti commerciali verso società controllate non consolidate sono interamente relativi al debito di
natura commerciale verso il Consorzio Servizi Colleferro.
Il dettaglio dei debiti commerciali verso le società collegate è così composto (importi in migliaia di
Euro):
Al
31/12/2010
Eurojet Turbo G.m.b.H.
Turbo-Union Ltd.
Termica Colleferro S.p.A.
Consorzio Sitab
109
818
927
Totale
Al
31/12/2009
16
3
26
45
3.29. PASSIVITA’ PER IMPOSTE CORRENTI
La composizione della voce è la seguente (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Debiti per ritenute d’imposta da versare
Debiti per imposte sul reddito – IRAP
Debiti per altre imposte e tributi vari
Totale
5.902
2.928
2.780
11.610
Al
31/12/2009
6.961
168
2.909
10.038
Variazione
dell’esercizio
(1.059)
2.760
(129)
1.572
Il debito per ritenute d’imposta da versare si riferisce al debito verso l’Erario per trattenute IRPEF
effettuate in qualità di sostituto d’imposta in relazione a redditi di lavoro dipendente e autonomo. Il
debito per altre imposte è principalmente costituito da imposte di società estere da versare.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
110
Relazione Finanziaria Annuale 2010
3.30. ALTRE PASSIVITA’ CORRENTI
Tale voce è composta come segue (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Anticipi ricevuti da clienti per forniture di beni e servizi
Debiti per partecipazione a programmi di collaborazione
internazionale – quota corrente
Debiti verso Istituti di Previdenza e di Sicurezza Sociale
Altri debiti verso terzi
Altri debiti verso controllate
Altri debiti verso collegate
Risconti passivi su contributi in conto impianti – quota
corrente
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85
– quota corrente
Risconti passivi su credito d’imposta per attività di ricerca
e sviluppo – quota corrente
Ratei e altri risconti passivi
Totale
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
290.907
243.131
47.776
35.107
16.036
39.532
1.150
-
28.110
16.396
38.822
20
30
6.997
(360)
710
1.130
(30)
1.735
1.869
(134)
2.741
2.481
260
463
7.728
395.399
460
6.471
337.790
3
1.257
57.609
Debiti per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale – quota corrente
Tale voce è relativa a debiti, di tipo non finanziario, nei confronti di partners per la partecipazione a
programmi di collaborazione internazionale relativi a programmi aeronautici commerciali a fronte di
oneri contrattuali derivanti dalla partecipazione alle collaborazioni stesse, il cui importo originario è
stato capitalizzato nelle Attività immateriali a vita definita, ed è così composta (importi in migliaia
di Euro):
Al
31/12/2010
Valore nominale del debito
Effetto applicazione del costo ammortizzato
Totale
35.847
(740)
35.107
Al
31/12/2009
28.724
(614)
28.110
Variazione
dell’esercizio
7.123
(126)
6.997
Debiti verso Istituti di Previdenza e di Sicurezza Sociale
La voce si riferisce agli importi da versare, pari a 16.036 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010
(16.396 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009), relativamente alle quote a carico delle aziende e
alle trattenute effettuate ai dipendenti per i contributi su retribuzioni, secondo quanto previsto dalle
normative vigenti.
Altri debiti verso terzi
La composizione della voce è la seguente (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Debiti
Debiti
Debiti
sensi
verso i dipendenti
diversi verso terzi
verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai
della Legge 808/85 – quota corrente
Totale
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
16.735
7.093
13.724
9.128
3.011
(2.035)
15.704
39.532
15.970
38.822
(266)
710
I debiti verso dipendenti comprendono alcune voci retributive da liquidare e quote di retribuzione
differita di competenza dell’esercizio 2010 accertate.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
111
Relazione Finanziaria Annuale 2010
I debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 sono
commentati nella Nota 3.25 – Altre passività non correnti.
Risconti passivi su contributi in conto impianti – quota corrente
La voce comprende la quota corrente di contributi in conto impianti la cui imputazione a conto
economico è stata rinviata al futuro esercizio in correlazione ai residui ammortamenti dei cespiti
relativi.
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota corrente
La voce comprende la quota corrente delle concessioni disposte ai sensi delle Legge 808/85 (come
specificato nella Nota 3.8), il cui accreditamento a conto economico avverrà nell’esercizio
successivo in correlazione all’imputazione dei costi a fronte dei quali è stata concessa l’erogazione.
Ratei e altri risconti passivi
La composizione della voce è indicata nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Ratei per oneri e contributi relativi al personale
Ratei diversi
Risconti proventi diversi
Totale
1.795
1.354
4.579
7.728
Al
31/12/2009
2.478
1.211
2.782
6.471
Variazione
dell’esercizio
(683)
143
1.797
1.257
3.31. RICAVI
Il totale dei ricavi, composto da quelli per cessioni di beni e per prestazioni di servizi e dalla
variazione dei lavori in corso su ordinazione, che è rappresentativo del flusso complessivo dei ricavi
consolidati, è dato dai seguenti valori (importi in migliaia di Euro):
Esercizio 2010
Ricavi delle vendite
Ricavi delle prestazioni
Variazione dei lavori in corso su ordinazione
Totale
1.285.620
852.545
2.138.165
(385.174)
1.752.991
Esercizio 2009
1.258.103
273.249
1.531.352
170.807
1.702.159
Variazione
27.517
579.296
606.813
(555.981)
50.832
La ripartizione dei ricavi per area di attività e per area geografica di destinazione è illustrata nella
Nota 4 relativa all’informativa per settore di attività e area geografica.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
112
Relazione Finanziaria Annuale 2010
3.32. ALTRI RICAVI OPERATIVI
Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):
Esercizio 2010
Contributi in conto esercizio
Proventi per quota accreditata a conto economico del
credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo
Proventi per quota accreditata a conto economico delle
erogazioni ai sensi Legge 808/85
Quota di competenza contributi in conto impianti
Recuperi di costi, risarcimenti e altri proventi
Fondi accreditati a conto economico
Plusvalenze su dismissione di immobilizzazioni materiali
Plusvalenze da conferimento ramo d’azienda
Sopravvenienze attive diverse
Proventi non ricorrenti
Totale
Esercizio 2009
Variazione
3.670
4.540
(870)
978
12.772
(11.794)
3.629
2.657
15.584
16.078
5.073
2.113
3.303
3.687
56.772
4.797
2.184
5.098
8.050
163
2.793
2.132
42.529
(1.168)
473
10.486
8.028
4.910
2.113
510
1.555
14.243
I contributi in conto esercizio sono relativi prevalentemente a contributi per agevolazioni
comunitarie su programmi tecnologici a livello europeo.
I proventi per quota accreditata a conto economico del credito d’imposta per attività di ricerca e
sviluppo accolgono la quota parte del credito di imposta (descritto alla precedente Nota 3.14 –
Attività per imposte correnti) di competenza dell’esercizio, calcolata in correlazione sia ai costi
iscritti nel conto economico dell’esercizio 2010 a fronte dei quali è stato determinato il credito
d’imposta (comprensivi delle quote di ammortamento dei costi di sviluppo, oggetto
dell’agevolazione, capitalizzati tra le attività immateriali a vita definita) sia alla rilevazione dei ricavi
relativi ai lavori in corso su ordinazione, al cui valore hanno concorso le spese per attività di ricerca
e sviluppo rientranti nell’agevolazione.
I proventi per quota accreditata a conto economico delle erogazioni ai sensi della Legge 808/85
accolgono la quota parte delle concessioni disposte dal Ministero dello Sviluppo Economico a fronte
di progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di
comune interesse europeo, determinata in base alla tipologia di costi a fronte dei quali è stata
concessa l’erogazione e in correlazione ai periodi di imputazione a conto economico delle spese o
degli ammortamenti delle attività cui si riferiscono.
Nella voce fondi accreditati a conto economico sono compresi ristorni di stanziamenti effettuati in
esercizi precedenti, relativi ad utilizzi di fondi per rischi e oneri a fronte di costi sostenuti nel corso
dell’esercizio e al rilascio delle eccedenze rispetto agli accantonamenti effettuati a fondi per rischi
ed oneri (15.918 migliaia di Euro) e al fondo svalutazione crediti (160 migliaia di Euro).
Le plusvalenze su dismissione di immobilizzazioni materiali sono relative, oltre che alla dismissione
di carattere ordinario di impianti, macchinari, attrezzature industriali ed altri beni, al provento di
4.885 migliaia di Euro realizzato a seguito della cessione delle immobilizzazioni dello stabilimento di
Acerra, classificate nel bilancio al 31 dicembre 2009 nell’ambito delle “Attività non correnti
possedute per la vendita”.
La voce plusvalenze da conferimento ramo d’azienda è relativa alla plusvalenza realizzata a seguito
del conferimento in natura alla società Termica Colleferro S.p.A. del ramo d’azienda concernente la
produzione e distribuzione di utilities alle società del comprensorio industriale di Colleferro.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
113
Relazione Finanziaria Annuale 2010
3.33. CONSUMI DI MATERIE PRIME
La composizione della voce è la seguente (importi in migliaia di Euro):
Esercizio 2010
Costi per acquisti di materie prime
Variazione delle rimanenze di materie prime
Totale
501.740
(6.729)
495.011
Esercizio 2009
497.170
7.151
504.321
Variazione
4.570
(13.880)
(9.310)
3.34. COSTI PER SERVIZI
Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):
Esercizio 2010
Costi per servizi
Costi per godimento beni di terzi
Totale
666.386
7.456
673.842
Esercizio 2009
609.211
6.055
615.266
Variazione
57.175
1.401
58.576
Nella voce costi per servizi per l’esercizio 2010 è incluso l’ammontare totale degli emolumenti
spettanti agli organi sociali della Capogruppo, comprensivo di quelli per lo svolgimento di tali
funzioni anche in altre imprese incluse nel consolidamento, riguardanti compensi verso i sindaci per
complessivi 145 migliaia di Euro e verso amministratori per 447 migliaia di Euro.
Tra i costi per godimento di beni di terzi sono inclusi costi relativi all’utilizzo temporaneo di motori
forniti a compagnie aeree in sostituzione di motori per i quali è in corso la revisione, per 3.203
migliaia di Euro (2.701 migliaia di Euro nell’esercizio 2009).
3.35. COSTI PER IL PERSONALE
Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):
Esercizio 2010
Salari e stipendi
Oneri sociali
Oneri per piani a contribuzione definita
Oneri per piani a benefici definiti e altri benefici
a lungo termine:
Costo previdenziale prestazioni di lavoro corrente
(service cost)
Perdite/(Utili) attuariali riconosciute su benefici ai
dipendenti
Costo previdenziale prestazioni di lavoro passate
Costo piano cash settled share-based payment
Accantonamento a fondi per oneri per retribuzione variabile
Totale
177.300
54.984
11.142
Esercizio 2009
172.926
54.574
10.793
Variazione
4.374
410
349
-
1.135
1.503
49
5.810
15.151
267.074
1.097
771
49
980
15.129
256.319
38
732
4.830
22
10.755
Il costo piano cash settled share-based payment, si riferisce allo stanziamento registrato nell’anno
per l’adeguamento della valutazione della passività a fronte di un piano di compensi attribuibili a un
certo numero di manager, come indicato nella Nota 3.23 - Fondi per rischi ed oneri. Inoltre, ad un
determinato numero di manager del Gruppo è stata attribuita la facoltà di partecipare a una forma
di investimento nella controllante della Capogruppo, configurabile come equity settled share-based
payment ai sensi dell’IFRS 2, il cui fair value non è risultato significativo e conseguentemente non
si è proceduto ad alcuna appostazione in bilancio.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
114
Relazione Finanziaria Annuale 2010
La tabella che segue espone, suddiviso per categoria, il numero medio dei dipendenti delle società
incluse nel consolidamento:
Media
Esercizio 2010
Operai
Impiegati
Dirigenti
2.690
2.221
98
5.009
Totale
Media
Esercizio 2009
2.701
2.268
88
5.057
Il numero medio dei dipendenti totali delle imprese consolidate con il metodo proporzionale è il
seguente:
Media
Esercizio 2010
Operai
Impiegati
Dirigenti
Media
Esercizio 2009
30
55
3
88
Totale
31
56
2
89
3.36. AMMORTAMENTI
Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):
Esercizio 2010
Immobilizzazioni materiali
Investimenti immobiliari
Attività immateriali a vita definita
Totale
48.828
278
87.418
136.524
Esercizio 2009
46.885
243
83.782
130.910
Variazione
1.943
35
3.636
5.614
Gli ammortamenti delle attività immateriali a vita definita comprendono, l’importo di 44.755
migliaia di Euro, riferito alla quota imputata a conto economico per ammortamento delle attività
per accreditamento presso la clientela per partecipazione a programmi, iscritte, nell’esercizio 2007,
in sede di allocazione del costo dell’Acquisizione.
3.37. SVALUTAZIONI E RIPRISTINI DI VALORE
La svalutazione rilevata nell’esercizio 2010, pari a 805 migliaia di Euro, è data dall’imputazione a
conto economico dell’eccedenza tra l’importo dei corrispettivi trasferiti per l’acquisizione delle
controllate Avioprop S.r.l. e O.A.V. S.r.l. e il fair value delle attività acquisite e passività assunte
alle rispettive date di acquisizione.
3.38. ALTRI COSTI OPERATIVI
La natura e l’ammontare dei costi componenti la voce sono indicati nel prospetto che segue
(importi in migliaia di Euro):
Esercizio 2010
Accantonamenti per rischi e oneri
Svalutazione dei crediti commerciali
Oneri diversi di gestione
Oneri e accantonamenti non ricorrenti
Totale
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
46.945
69
13.954
20.298
81.266
Esercizio 2009
27.578
1.364
15.064
9.856
53.862
Variazione
19.367
(1.295)
(1.110)
10.442
27.404
115
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Accantonamenti per rischi e oneri
Gli accantonamenti costituiscono lo stanziamento imputato al conto economico a fronte di
costituzione o integrazione di fondi per rischi e oneri, riguardanti rischi contrattuali e commerciali
per 45.304 migliaia di Euro e rischi legali e ambientali per 1.641 migliaia di Euro.
Svalutazione dei crediti commerciali
La svalutazione dei crediti rappresenta l’accantonamento effettuato nell’anno per 69 migliaia di
Euro al fondo svalutazione crediti commerciali verso terzi, iscritto a rettifica della corrispondente
voce dell’attivo.
Oneri diversi di gestione
La natura e l’ammontare dei costi componenti la voce sono indicati nel prospetto che segue
(importi in migliaia di Euro):
Esercizio 2010
Imposte indirette e tasse
Spese e oneri diversi
Minusvalenze su dismissione di immobilizzazioni materiali
Minusvalenze su dismissione di immobilizzazioni immateriali
Imposte relative ad esercizi precedenti
Sopravvenienze passive diverse
Totale
Esercizio 2009
Variazione
5.314
6.727
116
241
1.556
5.872
6.832
252
3
2.105
(558)
(105)
(136)
241
(3)
(549)
13.954
15.064
(1.110)
La voce spese e oneri diversi include principalmente spese per rappresentanza e ospitalità, quote
associative, penalità contrattuali, contributi consortili e oneri su contratti di collaborazione
internazionale.
Le minusvalenze su dismissione di immobilizzazioni materiali sono conseguenti all’alienazione di
carattere ordinario di impianti, macchinari e altri beni.
Le minusvalenze su dismissione di immobilizzazioni immateriali sono conseguenti all’alienazione di
costi di sviluppo.
Oneri e accantonamenti non ricorrenti
La voce comprende costi di natura non ricorrente o emergenti da eventi eccezionali non derivanti
dalla ordinaria attività operativa delle società, il cui dettaglio è esposto nella tabella che segue
(importi in migliaia di Euro):
Esercizio 2010
Costi sostenuti:
- per ristrutturazione organizzativa e oneri per il personale
- per altri oneri atipici
Accantonamenti a fondi:
- per ristrutturazione organizzativa
- per rischi legali ed ambientali
- per rischi fiscali
- per rischi contrattuali e commerciali
- per svalutazione crediti
Totale
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
Esercizio 2009
Variazione
8.266
1.315
9.581
3.184
1.441
4.625
5.082
(126)
4.956
8.416
1.747
23
531
10.717
2.581
97
1.960
593
5.231
8.416
(834)
(74)
(1.429)
(593)
5.486
20.298
9.856
10.442
116
Relazione Finanziaria Annuale 2010
3.39. COSTI CAPITALIZZATI PER ATTIVITA’ REALIZZATE INTERNAMENTE
Tale voce rappresenta la contropartita dei costi sostenuti per la realizzazione interna di attività
materiali e immateriali, iscritte nell’attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria.
Nell’esercizio 2010 presenta un importo pari a 27.966 migliaia di Euro e comprende i seguenti costi
(importi in migliaia di Euro):
Esercizio 2010
Costi per produzione interna di immobilizzazioni materiali
Costi di sviluppo
Costi per realizzazione interna attività immateriali
Totale
677
26.282
1.037
27.996
Esercizio 2009
Variazione
7.571
18.991
1.081
27.643
(6.894)
7.291
(44)
353
3.40. PROVENTI FINANZIARI
La composizione della voce è riportata nel prospetto seguente (importi in migliaia di Euro):
Esercizio 2010
Esercizio 2009
Variazione
Interessi attivi verso banche
Sconti e altri proventi finanziari
Interessi attivi su crediti finanziari
Interessi attivi verso clienti e altri debitori
Proventi relativi a operazioni su strumenti derivati su tasso
84
1.013
54
47
32.086
33.284
168
49
60
125
47.108
47.510
(84)
964
(6)
(78)
(15.022)
(14.226)
Differenze cambio attive realizzate
Differenze cambio attive accertate
Proventi relativi a operazioni su strumenti derivati su
cambio
40.545
12.322
38.315
25.977
2.230
(13.655)
33.749
86.616
119.900
17.372
81.664
129.174
16.377
4.952
(9.274)
Totale
Nella voce relativa agli interessi attivi su crediti finanziari sono inclusi 5 migliaia di Euro relativi a
interessi verso la società collegata ASPropulsion Capital N.V.
Le differenze cambio attive realizzate sono relative all’incasso dei crediti e al pagamento dei debiti
in valuta.
Le differenze cambio attive accertate sono relative all’adeguamento al cambio di fine esercizio di
crediti e debiti espressi in valuta e sono principalmente riferite a partite di natura commerciale.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
117
Relazione Finanziaria Annuale 2010
3.41. ONERI FINANZIARI
L’esposizione delle componenti principali della voce è riportata nel prospetto che segue (importi in
migliaia di Euro):
Esercizio 2010
Interessi passivi verso banche su finanziamenti Senior
Facilities Agreement
Interessi passivi verso collegate su finanziamenti
Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 1 e No. 2
Interessi passivi verso controllante su finanziamento
Intercompany Loan Agreement
Interessi passivi su debiti finanziari verso collegate
Interessi passivi su mutui verso banche e finanziamenti
Ministero Sviluppo Economico
Interessi passivi su altri debiti
Sconti e altri oneri finanziari
Oneri da attualizzazione benefici a dipendenti
Oneri relativi a operazioni su strumenti derivati su tasso
Differenze cambio passive realizzate
Differenze cambio passive accertate
Oneri relativi a operazioni su strumenti derivati su cambio
Totale
Esercizio 2009
Variazione
37.395
41.539
(4.144)
40.686
41.170
(484)
6.249
363
5.928
388
321
(25)
135
9.193
4.036
1.636
72.875
172.568
53.729
52.768
45.253
151.750
149
7.780
4.649
2.658
68.123
172.384
39.720
3.154
7.138
50.012
(14)
1.413
(613)
(1.022)
4.752
184
14.009
49.614
38.115
101.738
324.318
222.396
101.922
Gli importi degli interessi relativi a debiti che sono iscritti a bilancio al valore risultante
dall’applicazione del metodo del costo ammortizzato sono determinati utilizzando il tasso di
interesse effettivo.
Le differenze cambio passive realizzate sono relative all’incasso dei crediti e al pagamento dei
debiti in valuta.
Le differenze cambio passive accertate sono relative all’adeguamento al cambio di fine esercizio di
crediti e debiti espressi in valuta e sono principalmente riferite alla parte denominata in dollari dei
debiti per i finanziamenti Senior Facilities Agreement e Subordinated TreasuryCo Loan Agreement
No. 2.
Il saldo netto tra differenze cambio attive e passive e oneri e proventi relativi a operazioni su
strumenti derivati su cambi denuncia un risultato negativo pari a 65.134 migliaia di Euro.
Nell’esercizio 2009 tale saldo era positivo per 31.652 migliaia di Euro.
La voce relativa agli interessi passivi su debiti verso collegate include 315 migliaia di Euro verso la
collegata ASPropulsion Capital N.V. per finanziamenti concessi a società estere del Gruppo e 48
migliaia di Euro relativi alla quota del 50% degli interessi sul debito finanziario intercompany di
AVIO S.p.A. verso l’impresa a controllo congiunto Europropulsion S.A. non elisi in sede di
consolidamento in applicazione del metodo proporzionale.
3.42. PROVENTI/(ONERI) DA PARTECIPAZIONI
La voce di bilancio, che presenta nell’esercizio 2010 un saldo di 17.748 migliaia di Euro, include la
plusvalenza da dismissione della partecipazione nella società collegata Atla S.r.l., commentata nella
Nota 3.5.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
118
Relazione Finanziaria Annuale 2010
3.43. IMPOSTE SUL REDDITO
Le imposte presentano nell’esercizio 2010 un saldo netto negativo a conto economico pari a 10.892
migliaia di Euro, costituito da imposte correnti per 25.039 migliaia di Euro e da imposte anticipate e
differite nette per un saldo positivo di 14.147 migliaia di Euro. Nell’esercizio 2009 il saldo a conto
economico era risultato negativo per 30.127 migliaia di Euro, costituito da imposte correnti per
20.364 migliaia di Euro e da imposte anticipate e differite nette per un saldo negativo di 9.763
migliaia di Euro.
Le imposte correnti risultano composte dall’accantonamento per imposte sul reddito imponibile
dell’esercizio, ripartito tra IRAP (17.574 migliaia di Euro), imposte delle società estere e altre
imposte (7.167 migliaia di Euro), e dalla differenza tra imposte accantonate nel precedente
esercizio e quelle effettivamente liquidate (298 migliaia di Euro di maggiori imposte).
La tabella che segue sintetizza le imposte dell’esercizio 2010 (importi in migliaia di Euro):
IRES e altre
imposte
Imposte correnti:
- imposte di competenza dell’esercizio
- differenza tra imposte liquidate e imposte stanziate nel
precedente esercizio
Imposte (anticipate)/differite nette
Totale
IRAP
Totale
7.167
17.574
24.741
36
7.203
(16.151)
(8.948)
262
17.836
2.004
19.840
298
25.039
(14.147)
10.892
La riconciliazione tra aliquota teorica ed aliquota effettiva, con esclusione dell’IRAP in
considerazione della sua particolare natura, viene esposta nella seguente tabella (importi in migliaia
di Euro):
Esercizio 2010
Risultato ante imposte
Aliquota ordinaria applicata
Imposte teoriche
Effetto delle variazioni:
Redditi esenti
Dividendi
Costi indeducibili permanenti
Differenze temporanee non rilevate
Altre differenze permanenti
Effetto variazione aliquote (inclusa differenza tra aliquota ordinaria
e aliquote locali)
Imposte relative ad esercizi precedenti
Totale
Imposte effettive
Aliquota effettiva
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
Esercizio 2009
(16.316)
27,5%
(4.487)
68.734
27,5%
18.902
(5.863)
(2.221)
3.218
1.307
(1.796)
(44)
(2.436)
3.582
2.223
(3.878)
995
(101)
(4.461)
1.536
(869)
114
(8.948)
n.s.
19.016
27,7%
119
Relazione Finanziaria Annuale 2010
4. INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITA’ E PER AREA GEOGRAFICA
Informativa per settore di attività
Il Gruppo opera nei settori di business dei motori aeronautici, dello spazio e delle revisioni civili
attraverso le tre Divisioni AeroEngine, Spazio e AvioService.
La ripartizione per Divisione costituisce la base dell’informativa direzionale del Gruppo e in base alla
medesima suddivisione sono riportate le informazioni per settore di attività nelle tavole che
seguono (importi in milioni di Euro):
Divisione
AeroEngine
Divisione
Spazio
Divisione
AvioService
Altre
attività
Bilancio
Consolidato
Elisioni
Conto Economico Consolidato
2010
Ricavi verso terzi
Ricavi verso altri settori
Totali ricavi
Risultato di settore
Proventi/(oneri) non allocati
Risultato operativo
1.422,1
285,7
45,2
-
-
-
-
-
-
-
-
1.422,1
285,7
45,2
-
-
1.753,0
201,0
35,8
1,1
-
-
237,9
-
-
-
(67,5)
-
(67,5)
201,0
35,8
1,1
(67,5)
-
Proventi/(oneri) finanziari netti
1.753,0
170,4
(204,4)
Proventi/(oneri) da partecipazioni
17,7
Imposte sul reddito
(10,9)
Utile/(perdita) da attività cessate
-
Utile/(perdita) dell’esercizio
(27,2)
Situazione Patrimoniale Finanziaria Consolidata
al 31 dicembre 2010
Attività del settore
Attività non allocate
Totale attività
Passività del settore
Passività non allocate
Totale passività
3.675,8
691,4
21,7
-
-
-
-
-
115,8
-
4,388,9
115,8
3.675,8
691,4
21,7
115,8
-
4.504,7
1.436,6
408,8
17,9
-
-
1.863,3
-
-
-
1.930,9
-
1.930,9
1.436,6
408,8
17,9
1.930,9
-
3.794,2
196,5
16,3
1,0
4,1
-
217,9
Altre informazioni relative al 2010
Investimenti in immobilizzazioni
(Svalutazioni) e ripristini di valore di
immobilizzazioni
Ammortamenti
Numero dipendenti al 31 dicembre
2010
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
-
-
-
-
-
-
(118,1)
(14,6)
(0,2)
(3,6)
-
(136,5)
3.772
743
148
369
-
5.032
120
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Le informazioni di settore riferite al bilancio consolidato 2009 erano le seguenti:
Divisione
AeroEngine
Divisione
Spazio
Divisione
AvioService
Altre
attività
Bilancio
Consolidato
Elisioni
Conto Economico Consolidato
2009
Ricavi verso terzi
1.373,8
290,3
38,1
-
-
-
-
-
-
-
-
1.373,8
290,3
38,1
-
-
1.702,2
190,8
31,6
1,9
-
-
224,3
-
-
-
(58,9)
-
(58,9)
190,8
31,6
1,9
(58,9)
-
Ricavi verso altri settori
Totali ricavi
Risultato di settore
Proventi/(oneri) non allocati
Risultato operativo
Proventi/(oneri) finanziari netti
1.702,2
165,4
(93,2)
Proventi/(oneri) da partecipazioni
(3,5)
Imposte sul reddito
(30,1)
Utile/(perdita) da attività cessate
-
Utile/(perdita) dell’esercizio
38,6
Situazione Patrimoniale Finanziaria Consolidata
al 31 dicembre 2009
Attività del settore
3.598,5
672,2
21,8
-
-
-
-
-
90,2
-
90,2
3.598,5
672,2
21,8
90,2
-
4.382,7
1.337,5
349,0
20,7
-
-
1.707,2
-
-
-
1.958,2
-
1.958,2
1.337,5
349,0
20,7
1.958,2
-
3.665,4
Investimenti in immobilizzazioni
108,9
13,3
2,1
3,8
-
128,1
Svalutazioni di immobilizzazioni
-
-
2,0
-
-
2,0
(112,3)
(10,9)
(0,1)
(7,6)
-
(130,9)
3.756
785
173
191
-
4.905
Attività non allocate
Totale attività
Passività del segmento
Passività non allocate
Totale passività
4.292,5
Altre informazioni relative al 2009
Ammortamenti
Numero dipendenti al 31 dicembre
2009
Informativa per area geografica
I ricavi del Gruppo sono così ripartiti per area geografica, sulla base del paese di riferimento del
cliente (importi in milioni di Euro):
Esercizio 2010
Italia
Europa UE
Nord America
Altri paesi
Totale
140,8
730,2
853,5
28,5
1.753,0
Esercizio 2009
154,0
705,9
814,7
27,6
1.702,2
Le attività del Gruppo sono così allocate sulla base del luogo in cui si trovano (importi in milioni di
Euro):
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
121
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Al
31/12/2010
Italia
Europa UE
Nord America
Altri paesi
Totale
3.953,7
318,2
218,2
14,6
4.504,7
Al
31/12/2009
3.916,9
312,8
141,4
11,6
4.382,7
I nuovi investimenti del Gruppo in immobilizzazioni materiali, investimenti immobiliari e in attività
immateriali a vita definita sono così allocati sulla base del luogo in cui sono stati effettuati (importi
in milioni di Euro):
Esercizio 2010
Italia
Europa UE
Nord America
Altri paesi
Totale
204,5
5,7
6,1
1,6
217,9
Esercizio 2009
120,5
5,2
1,4
1,0
128,1
5. IMPEGNI E RISCHI
I principali impegni e rischi del Gruppo sono analizzati nel prospetto che segue (importi in migliaia
di Euro):
Al
31/12/2010
Garanzie prestate:
Garanzie personali:
Fideiussioni rilasciate da terzi per conto del Gruppo
Altre garanzie
Garanzie reali
Beni di terzi presso il Gruppo
Beni del Gruppo presso terzi
Fideiussioni e garanzie ricevute
Totale
Al
31/12/2009
108.318
22.222
462.024
94.737
27.527
439.600
592.564
538.852
16.562
25.239
1.173.217
561.864
416.690
30.880
24.554
1.033.988
Garanzie prestate
Comprendono, tra le garanzie personali, fideiussioni rilasciate da terzi per conto del Gruppo a
favore della clientela per l'esecuzione di contratti e altre garanzie rappresentate da lettere di
patronage rilasciate nell’interesse di società del Gruppo.
Le garanzie reali presenti al 31 dicembre 2010 si riferiscono a ipoteche su beni immobili e privilegi
speciali su impianti e macchinario e giacenze di magazzino in relazione ai contratti di finanziamento
Senior Facilities Agreement e Senior Performance Bond Facility Agreement.
Inoltre alcune società del Gruppo, al 31 dicembre 2010, in quanto parte nei contratti di
finanziamento denominati “Senior Facilities Agreement, Senior Performance Bond Facility
Agreement, Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 1 e Subordinated TreasuryCo Loan
Agreement No. 2” in qualità di “Additional Guarantor” e “Borrower” secondo il tipo di contratto,
hanno assunto garanzia per le obbligazioni degli altri “Obligor” derivanti dai contratti di
finanziamento e prestato specifiche garanzie, costituite da pegno su azioni e quote di talune società
controllate e collegate, sui diritti di proprietà intellettuale, su determinati crediti commerciali e conti
bancari e sui crediti derivanti da polizze assicurative, a favore dei “Lender”.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
122
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Beni di terzi presso il Gruppo
Comprendono essenzialmente motori aeronautici e accessori principalmente di proprietà
dell'Aeronautica Militare Italiana in corso di revisione, oltre a materiali in deposito e ad attrezzature
e macchinari ricevuti in uso o in leasing.
Beni del Gruppo presso terzi
Si riferiscono, oltre che a certificati azionari rappresentativi di partecipazioni in deposito presso
banche, a materiali e attrezzature dati in deposito o uso presso fornitori.
Altri conti d'ordine
La voce comprende principalmente fideiussioni ricevute da fornitori a fronte di ordini per forniture
da completare.
Vertenze legali e passività potenziali
I rischi legali a cui è esposto il Gruppo derivano in parte dalla varietà e dalla complessità delle
norme e dei regolamenti a cui è soggetta l’attività industriale e commerciale del Gruppo,
soprattutto in materia di ambiente, sicurezza, responsabilità prodotto, fiscale e concorrenza. Nel
corso del normale svolgimento della propria attività, il Gruppo è pertanto parte in alcuni
procedimenti giudiziari civili, amministrativi e penali, attivi e passivi. Pur non essendo possibile
prevedere oppure determinare l’esito di ciascun procedimento, il Gruppo ritiene che la conclusione
definitiva degli stessi non avrà un impatto sfavorevole rilevante sulla condizione finanziaria del
Gruppo. Laddove, invece, è probabile che occorra un esborso di risorse per adempiere obbligazioni
e tale importo sia stimabile in modo attendibile, il Gruppo ha effettuato specifici accantonamenti a
fondi per rischi ed oneri.
Il Gruppo ritiene che le somme accantonate nei fondi per rischi e oneri e quelle incluse tra i costi di
ciascuna commessa a fini di copertura delle eventuali passività rivenienti da contenziosi pendenti o
potenziali siano nel loro complesso di importo adeguato. Inoltre, gli oneri derivanti da procedimenti
di natura ambientale risultano oggetto di specifica garanzia da parte del venditore, entro
determinati limiti e condizioni, contenuta nel contratto perfezionato nel 2003 relativo
all’acquisizione di Avio S.p.A. da parte di Avio Holding S.p.A. (entrambe ora incorporate nella
Capogruppo).
Si riporta di seguito una breve descrizione dei procedimenti, attivi e passivi, più significativi di cui il
Gruppo è parte, nonché una breve descrizione delle principali passività potenziali.
Comune di Colleferro/Secosvim (ARPA 1 e ARPA 2)
Nel marzo 2004, il commissario straordinario del Comune di Colleferro ha emanato un’ordinanza
nei confronti di Secosvim disponendo la messa in sicurezza d’emergenza, la caratterizzazione e la
bonifica di alcuni siti all’interno del comprensorio industriale di Colleferro (denominati “ARPA 1” e
“ARPA 2”). Secosvim ha impugnato i relativi provvedimenti davanti al TAR (Tribunale
Amministrativo Regionale) del Lazio, basandosi sul presupposto di non essere il soggetto
responsabile dell’inquinamento. Peraltro, successivamente all’impugnazione, Secosvim ha ritenuto
di aderire parzialmente alle richieste della pubblica amministrazione, adottando i provvedimenti di
messa in sicurezza d’emergenza e caratterizzazione dei siti. A fronte dei costi ad oggi prevedibili e
limitatamente alla quota a carico di tali interventi è stato stanziato apposito fondo rischi. Il ricorso
è attualmente in fase di trattazione.
Nelle more, in data 18 dicembre 2008 è stato siglato tra l’Ufficio Commissariale per l’Emergenza
nella Valle del Sacco e Secosvim un accordo di programma, avente ad oggetto la bonifica del suolo
e delle acque di falda del sito ARPA 1, nonché la messa in sicurezza permanente del sito individuato
come “ex Cava Pozzolana”.
In particolare, in forza di tale accordo di programma, l’autorità commissariale si è impegnata ad
eseguire l’insieme degli interventi destinati alla progettazione e realizzazione del progetto di
bonifica del suolo insaturo e delle acque di falda del sito, comprensivo della progettazione e della
conseguente realizzazione di un’idonea area di confinamento definitivo dei rifiuti.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
123
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Secosvim, a sua volta, si è impegnata a partecipare con un contributo volontario per gli interventi
di messa in sicurezza permanente e a sostenere gli oneri economici di gestione post-operativa e
manutenzione di tale area.
Inoltre, è in corso di stesura da parte dell’Università La Sapienza di Roma il progetto di messa in
sicurezza permanente del sito ARPA 2.
E’ in fase di definizione un accordo di programma con l’Ufficio Commissariale per ARPA 2, analogo a
quello di ARPA 1. A tal fine Secosvim si è impegnata a partecipare con un contributo volontario per
la messa in sicurezza permanente e per gli oneri economici di gestione post-operativa e
manutenzione.
Comune di Colleferro/Secosvim-AVIO S.p.A. (inquinamento fiume Sacco)
Nel giugno 2005, a seguito della scoperta di sostanze tossiche nel latte prodotto in alcune fattorie
della valle del fiume Sacco, il Comune di Colleferro ha emanato varie ordinanze nei confronti di
Secosvim, AVIO S.p.A. ed altre aziende nella medesima area disponendo la messa in sicurezza
d’emergenza, la caratterizzazione e la bonifica delle aree sulle quali operano tali aziende con costi a
carico delle medesime. Secosvim e AVIO S.p.A. hanno proposto ricorso avverso tali ordinanze
presso il TAR del Lazio, chiedendo la sospensiva di tali provvedimenti. Contestualmente, sono
comunque stati adottati provvedimenti di messa in sicurezza d’emergenza dei siti. A fronte dei costi
ad oggi prevedibili e limitatamente alla quota a carico di tali interventi è stato stanziato apposito
fondo rischi. Il ricorso è attualmente in fase di trattazione.
Nelle more, in data 18 dicembre 2008 è stato siglato tra l’Ufficio Commissariale per l’Emergenza
nella Valle del Sacco e Secosvim il già sopra menzionato accordo di programma, avente ad oggetto
la bonifica del suolo e delle acque di falda del sito ARPA 1, nonché la messa in sicurezza
permanente del sito individuato come “ex Cava Pozzolana”.
E’ altresì in fase di definizione un accordo di programma con l’Ufficio Commissariale per ARPA 2,
analogo a quello di ARPA 1.
Sono in fase di completamento le caratterizzazioni dei terreni e le ulteriori integrazioni delle misure
di messa in sicurezza d’emergenza.
Secosvim/Caffaro
Nel comprensorio di Colleferro è compresa un’area industriale denominata “benzoino” che fino al 31
dicembre 2007 è stata locata alla società Caffaro S.p.A. che dal mese di settembre 2009 è stata
assoggettata a procedura di amministrazione straordinaria. Al fine di recuperare i crediti vantati nei
confronti della Caffaro, la Secosvim ha presentato istanza di ammissione al passivo avanti il
tribunale di Udine.
Parallelamente il commissario straordinario del Comune di Colleferro ha proceduto in danno nei
confronti di Caffaro per inquinamento del terreno per un valore stimato di circa 7 milioni di Euro,
che corrisponde al presumibile costo di bonifica di queste aree. La Caffaro ha impugnato avanti al
TAR del Lazio l’azione in danno e la Secosvim si è quindi costituita in giudizio. La causa è
attualmente pendente. Esiste la possibilità che la società Caffaro rivendichi i suddetti costi nei
confronti di Secosvim in qualità di proprietaria degli immobili. Secosvim ha comunque richiesto al
Tribunale di Velletri un accertamento tecnico preventivo volto a determinare eventuali
responsabilità della Caffaro nella contaminazione dell’area “benzoino”, che si è concluso con il
deposito di una perizia che ha confermato una responsabilità diretta della Caffaro nell’anzidetta
contaminazione.
Secosvim si è impegnata con l’Ufficio Commissariale per l’Emergenza nella Valle del Sacco ad
eseguire la messa in sicurezza dell’acquifero soggiacente il Benzoino. Tale impegno verrà definito
con l’accordo per ARPA 2 sopra menzionato.
AVIO S.p.A./Ministero dell’Ambiente (Pomigliano d’Arco)
Nel marzo 2005 la conferenza dei servizi, convocata in sede decisoria presso il Ministero
dell’Ambiente per gestire l’inquinamento ambientale del sito di interesse nazionale “Litorale
Domizio Flegreo e Agro Aversano”, all’interno del quale è inserito lo stabilimento di Pomigliano
d’Arco (Napoli), ha disposto la messa in sicurezza d’emergenza, la caratterizzazione e la bonifica
dell’area di pertinenza dello stabilimento. AVIO S.p.A. ha proposto ricorso presso il TAR del
Piemonte per l’annullamento della conferenza dei servizi del Ministero dell’Ambiente al fine di
limitare l’obbligo di caratterizzazione del sito alle sole sostanze effettivamente rinvenute presso il
sito stesso. Contestualmente, sono comunque stati adottati i provvedimenti di messa in sicurezza
d’emergenza e caratterizzazione parziale dei siti, stanziando a fronte dei costi ad oggi prevedibili e
limitatamente alla quota a carico di tali interventi apposito fondo rischi. Il ricorso è attualmente in
fase di trattazione. A fronte delle richieste delle ultime Conferenze di Servizio è stata ultimata la
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
124
Relazione Finanziaria Annuale 2010
caratterizzazione dei terreni ed è stata comunicata al Ministero l’intenzione di presentare progetto
di bonifica mediante la rimozione dell’unico hot spot superficiale. Inoltre continuano per la falda le
attività di monitoraggio e di integrazione delle misure di messa in sicurezza d’emergenza.
AVIO S.p.A./Ministero dell’Ambiente (Acerra)
Nel marzo 2005 la conferenza dei servizi, convocata in sede decisoria presso il Ministero
dell’Ambiente, per gestire l’inquinamento ambientale del sito di interesse nazionale “Litorale
Domizio Flegreo e Agro Aversano”, all’interno del quale è inserito lo stabilimento di Acerra (Napoli),
ha disposto, tra l’altro, la messa in sicurezza d’emergenza, la caratterizzazione e la bonifica
dell’area di pertinenza dello stabilimento, con particolare riferimento alla contaminazione da PCB
(policlorobifenili) nel terreno e alla contaminazione da solventi clorurati in falda. La Capogruppo ha
proposto ricorso presso il TAR del Piemonte per l’annullamento della conferenza dei servizi del
Ministero dell’Ambiente. Contestualmente, sono comunque stati adottati i provvedimenti di messa
in sicurezza d’emergenza e caratterizzazione parziale dei siti, stanziando a fronte dei costi ad oggi
prevedibili e limitatamente alla quota a carico di tali interventi apposito fondo rischi. Il ricorso è
attualmente in fase di trattazione. A fronte delle richieste delle ultime Conferenze di Servizio è
stata ultimata la caratterizzazione dei terreni ed è stata eseguita l’analisi di rischio e
conseguentemente comunicata al Ministero l’intenzione di presentare progetto di bonifica mediante
rimozione dell’hot spot relativo al PCB. Continuano inoltre le attività di monitoraggio e di
integrazione delle misure di messa in sicurezza d’emergenza per la falda.
Si segnala che nel 2010 è stato venduto il sito industriale, ma il Gruppo ha mantenuto la proprietà
dell'impianto di emungimento delle acque di falda e la relativa gestione.
AVIO S.p.A./Ministero dell’Ambiente (Brindisi)
A seguito di attività di verifica condotte negli anni precedenti, è stata convocata nel marzo 2006 la
conferenza dei servizi in sede decisoria presso il Ministero dell’Ambiente, per gestire l’inquinamento
ambientale del “sito di interesse nazionale di Brindisi” all’interno del quale è inserito lo stabilimento
di Brindisi, che ha disposto tra l’altro, la messa in sicurezza di emergenza, caratterizzazione e
bonifica, con particolare riferimento alle sostanze triclorometano manganese, solfati nelle acque
superficiali. AVIO S.p.A. ha proposto presso il TAR di Lecce per l’annullamento della conferenza dei
servizi del Ministero dell’Ambiente. Successivamente, nel 2007 e 2008, sono intervenute nuove
conferenze dei servizi e correlati decreti ministeriali, avverso i quali sono state presentate domande
di annullamento presso il TAR di Lecce, attualmente in fase di trattazione. Contestualmente, sono
comunque stati adottati i provvedimenti di monitoraggio e caratterizzazione parziale dei siti,
stanziando a fronte dei costi ad oggi prevedibili e limitatamente alla quota a carico di tali interventi
apposito fondo rischi. Sono state ultimate le caratterizzazioni di tutti i terreni di proprietà, è stato
inviato al Ministero il progetto di bonifica mediante trattamento in situ dell’hot spot superficiale di
contaminazione da idrocarburi, e si è in attesa della relativa autorizzazione a procedere da parte
del Ministero. Per gli hot spots di arsenico è stato presentato ricorso al TAR di Lecce, in quanto si
presume che sia di origine naturale. Continuano inoltre le attività di monitoraggio e di integrazione
delle misure di messa in sicurezza d’emergenza per la falda.
E’ in corso di definizione l’adesione all’accordo di programma siglato dal Ministero dell’Ambiente e
dagli enti competenti relativo alla bonifica dell’acquifero del SIN di Brindisi, con il quale la
Capogruppo si impegnerà, pro quota, a partecipare alle spese per il marginamento fisico del SIN,
per il danno ambientale e per la gestione post-operativa dell’impianto di trattamento delle acque.
Con la sottoscrizione dell’accordo si rinuncerà a tutti i ricorsi giudiziari pendenti.
Verifica fiscale generale sull’esercizio 2007
In data 3 giugno 2009 la Guardia di Finanza ha iniziato una verifica sulla Capogruppo relativa
all’esercizio 2007 che si è conclusa in data 17 dicembre 2009 con l’emissione di un processo
verbale di constatazione contenente un rilievo sul riporto a nuovo delle perdite della società Avio
Holding S.p.A. a seguito della fusione della stessa in AVIO S.p.A. Contestualmente era stato
segnalato che sarebbe stata richiesta la costituzione di un tavolo tecnico-operativo tra Guardia di
Finanza e Agenzia delle Entrate al fine di raggiungere una conclusione in merito alla correttezza del
trattamento fiscale dell’operazione di leveraged buy-out portata a termine nel 2006
(l’Acquisizione).
In data 20 maggio 2010, la Guardia di Finanza ha effettuato un nuovo accesso presso la
Capogruppo per informare la stessa dei risultati emersi dalle ulteriori analisi e discussioni effettuate
congiuntamente con l’Agenzia delle Entrate sull’operazione in questione e concludere le relative
attività di verifica. Tali attività sono terminate in data 15 luglio 2010 con la redazione di un nuovo
processo verbale di constatazione nel quale la Guardia di Finanza ha contestato alla Capogruppo,
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
125
Relazione Finanziaria Annuale 2010
sulla base dell’identificazione nella controllante lussemburghese del beneficiario dell’operazione
straordinaria, il mancato riaddebito a quest’ultima degli oneri finanziari sostenuti nel periodo
intercorso dalla data dell’Acquisizione (14 dicembre 2006) a quella di verifica (20 maggio 2010)
sulla quota parte del finanziamento contratto per l’acquisizione del Gruppo AVIO.
In merito al primo rilievo descritto, concernente il riporto perdite della incorporata Avio Holding
S.p.A., il Gruppo ritiene di aver agito in linea con le previsioni normative in materia, avvalorate
anche dall’interpretazione dell’Associazione Italiana Dottori Commercialisti nella sua Norma di
Comportamento n. 176 del 18 dicembre 2009.
In merito al secondo rilievo, concernente l’operazione di leveraged buy-out, il Gruppo, in assenza,
peraltro, alla data attuale, di un pronunciamento (avviso di accertamento) da parte dell’organo
competente (Agenzia delle Entrate), ha valutato attualmente non individuabile una passività
potenziale suscettibile di generare oneri a suo carico, sulla base delle motivazioni già sostenute
nelle dichiarazioni rilasciate in sede di sottoscrizione del processo verbale di constatazione, nonché
successivamente ribadite nelle memorie difensive presentate.
Tale impostazione risulta inoltre supportata da specifico parere richiesto dalla Capogruppo ad
autorevoli esperti fiscali italiani, nonché sostenuta da alcune pronunce giurisprudenziali favorevoli
al contribuente su casi del tutto simili.
6. INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI E POLITICHE DI GESTIONE RISCHI
Categorie e fair value di attività e passività finanziarie
La ripartizione per categoria e l’esposizione della valutazione al fair value degli strumenti finanziari
in essere alla data di bilancio è rappresentata nella tavola che segue (importi in migliaia di Euro):
Quota
Attività e
corrente di
passività non
attività e
correnti
passività non
correnti
ATTIVITA’ FINANZIARIE
Crediti e Finanziamenti
- Attività finanziarie
- Crediti commerciali
- Altre attività
- Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Attività finanziarie disponibili per la vendita
- Partecipazioni
PASSIVITA’ FINANZIARIE
Passività al costo ammortizzato
- Passività finanziarie
- Altre passività
- Debiti commerciali
Attività e
passività
correnti
Totale valori
di bilancio
Totale fair
value
8.855
44.581
-
-
32.989
260.766
62.343
51.046
41.844
260.766
106.924
51.046
41.844
260.766
106.924
51.046
7.128
60.564
-
407.144
7.128
467.708
7.128
467.708
1.595.802
511.841
2.107.643
78.923
78.923
66.060
395.399
244.733
706.192
1.740.785
907.240
244.733
2.892.758
1.632.761
872.453
244.733
2.749.947
Le voci che presentano un fair value diverso dal valore di bilancio riguardano le passività finanziarie
non correnti relative ai debiti finanziari verso banche su Senior Facilities, verso collegate e verso
controllante, nonché debiti finanziari e altre passività per partecipazione a programmi di
collaborazione internazionale. Il fair value relativo è stato determinato applicando il metodo del
discounted cash flow, ossia l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi alle condizioni di tasso e di
merito creditizio del 31 dicembre 2010. La definizione di un appropriato indicatore del rischio di
credito caratterizzante ciascuno strumento di debito valutato al fair value è stata effettuata sulla
base delle metodologie di credit scoring comunemente utilizzate, assegnando ad ogni strumento
uno spread specifico, in funzione di alcuni indicatori di bilancio dell’emittente, delle caratteristiche
contrattuali degli stessi strumenti (quali livello di recuperabilità del capitale e durata del debito) e
dell’andamento dei credit spread delle emissioni di settore.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
126
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Per le partecipazioni, per le quali non è possibile determinare in maniera attendibile il fair value, la
valutazione è mantenuta al costo, eventualmente svalutato per perdite di valore.
Per le altre voci non si rilevano differenze rispetto al valore di bilancio, in quanto lo stesso
rappresenta una ragionevole approssimazione del relativo fair value.
Gli strumenti finanziari derivati (interest rate swaps, opzioni su cambi e compravendite a termine –
forward - e, in misura minore, commodity swaps ) in relazione ai quali non è possibile individuare
un mercato attivo, sono iscritti in bilancio al fair value inclusi nelle voci di attività e passività
finanziarie e altre attività e passività. Il fair value relativo è stato determinato attraverso tecniche
di valutazione basate su dati di mercato, in particolare avvalendosi di appositi modelli di pricing
riconosciuti dal mercato (quali discounted cash flow, metodologia dei tassi di cambio forward,
modello di Black-Scholes). In particolare, tale valorizzazione è determinata avvalendosi di appositi
strumenti di pricing alimentati sulla base dei parametri di mercato (tassi di interesse, tassi di
cambio e volatilità) rilevati alle singole date di valutazione.
Tipologie di rischi finanziari e attività di copertura connesse
Il Gruppo è esposto a rischi finanziari connessi alle proprie attività operative, in particolare riferibili
a:
- rischi di credito, relativi ai rapporti commerciali con la clientela e alle attività di finanziamento;
- rischi di liquidità, con riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all’accesso al mercato
del credito;
- rischi di mercato, derivanti in gran parte dall’esposizione alla variabilità dei tassi di cambio in
relazione all’operatività in valute diverse dalla valuta di redazione del bilancio consolidato e dei
tassi di interesse in relazione all’utilizzo di strumenti finanziari che generano interessi.
Il Gruppo monitora costantemente i predetti rischi finanziari, ponendo in essere azioni aventi
l’obiettivo di fronteggiare e contenere i potenziali effetti negativi mediante l’utilizzo di appropriate
politiche e appositi strumenti di copertura.
Nella presente sezione vengono fornite informazioni qualitative e quantitative di riferimento
sull’incidenza di tali rischi sul Gruppo.
I dati quantitativi di seguito riportati non rivestono valenza previsionale e, in particolare, le
sensitivity analysis sui rischi di mercato non possono completamente riflettere le complessità e le
reazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato.
Rischio di credito
Il rischio di credito rappresenta l’esposizione del Gruppo a potenziali perdite derivanti dal mancato
adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti.
L’esposizione al rischio di credito è connessa essenzialmente ai crediti iscritti in bilancio,
particolarmente crediti di natura commerciale, e alle garanzie prestate a favore di terzi.
La massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo al 31 dicembre 2010 è
rappresentata essenzialmente dal valore contabile dei crediti commerciali.
I principali clienti del Gruppo per quanto riguarda i settori dei motori aeronautici e dello spazio sono
rappresentati o dai maggiori costruttori mondiali di motori o da organismi governativi e
committenti pubblici, che per la loro natura non presentano significative concentrazioni di rischio.
I crediti commerciali presentano al 31 dicembre 2010 un’esposizione per crediti scaduti pari a circa
22,7 milioni di Euro (25,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2009), in particolare riferibili a crediti della
Divisione AeroEngine. A fronte di tali crediti è stata effettuata una valutazione individuale del
rischio ed è stato iscritto specifico fondo di svalutazione, che tiene conto di una stima dei flussi
recuperabili e di eventuali situazioni di controversie in corso e possibili riscadenziamenti. Si segnala
inoltre che parte dello scaduto trova contropartita in passività per debiti connessi a condizioni di
avvenuto incasso e in stanziamenti a fondi per rischi e oneri.
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità cui è soggetto il Gruppo è individuabile nell’eventuale difficoltà ad ottenere, a
condizioni economiche, le risorse finanziarie a supporto delle attività operative. I due principali
fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
127
Relazione Finanziaria Annuale 2010
dalle attività operative e di investimento, dall’altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del
debito o di liquidità degli impieghi finanziari.
I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono monitorate e gestite centralmente,
anche mediante l’implementazione di sistemi di tesoreria accentrata coinvolgenti le principali
società italiane ed estere del Gruppo, nell’ottica di garantire tempestivamente un efficace
reperimento delle risorse finanziarie o un adeguato investimento delle disponibilità liquide,
ottimizzando la gestione della liquidità e dei flussi di cassa. Su base trimestrale il Gruppo verifica il
rispetto dei covenants finanziari previsti dal Senior Facilities Agreement ed effettua periodicamente
il monitoraggio dei flussi di cassa previsti ed effettivi, nonché l’aggiornamento delle proiezioni di
flussi finanziari futuri al fine di ottimizzare la gestione della liquidità e la determinazione delle
eventuali necessità di provvista.
I fondi e le linee di credito attualmente disponibili, negoziati con più controparti bancarie, oltre a
quelli che saranno generati dall’attività operativa e di finanziamento, sono ritenuti in grado di
consentire al Gruppo di soddisfare i propri bisogni derivanti dall’attività di investimento, di gestione
del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza. In particolare si ricorda che
nell’ambito del Senior Facilities Agreement è compresa la linea di credito relativa alla Revolving
Facility, per un importo di 150 milioni di Euro, che al 31 dicembre 2010 risulta utilizzata per
9,5 milioni di Euro (28,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2009).
Liquidity analysis
La tabella che segue rappresenta un’analisi per scadenza dei flussi contrattuali futuri generati dalle
passività finanziarie, commerciali e dalle principali altre passività del Gruppo al 31 dicembre 2010.
L’analisi riporta i flussi non attualizzati, comprensivi della quota di capitale e degli interessi,
calcolati alle condizioni di mercato esistenti alla data di bilancio. Si precisa che l’analisi riflette le
previsioni assunte per il manifestarsi dei flussi finanziari sulla base di date di rimborso
contrattualmente definite o, in alcuni casi, stimate. In assenza di una data predefinita di rimborso i
flussi sono stati inseriti tenendo conto della prima data nella quale potrebbe essere richiesto il
pagamento. Per questo motivo i conti di tesoreria sono stati inseriti nella fascia temporale a vista.
Il saldo a fine 2010 del debito relativo alla Revolving Facility è stato inserito tra le scadenze da uno
a sei mesi in considerazione della scadenza del tiraggio corrente alla data di bilancio. La voce
relativa alle passività non correnti include anche la quota corrente dei debiti non correnti.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
128
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Valori di
bilancio
Poste a
vista
Da 1 a 6
mesi
Da 7 a 12
mesi
Da 1 a 5
anni
Oltre 5
anni
Totale
flussi
Passività diverse dai derivati:
Passività finanziarie non correnti
- Debiti finanziari verso banche
(Senior Facilities)
963.699
-
24.787
18.407
1.143.101
-
- Debiti finanziari verso collegate
526.228
-
14.314
16.226
163.144
673.654
867.338
- Debiti finanziari verso controllante
- Mutui e altri debiti verso banche e
finanziamenti Ministero Sviluppo
Economico
121.863
-
-
-
-
216.974
216.974
9.197
-
760
961
3.475
4.345
9.541
- Debiti finanziari altri verso banche
- Debiti finanziari per contratti
contenenti leasing
- Debiti finanziari per
partecipazione a programmi di
collaborazione internazionale
411
-
130
104
207
-
441
4.899
-
702
702
3.495
-
4.899
39.309
1.665.606
-
6.490
47.183
6.761
43.161
30.052
1.343.474
894.973
43.303
2.328.791
Passività finanziarie correnti
- Debiti finanziari verso imprese a
controllo congiunto
16.697
16.697
-
-
-
-
16.697
- Debiti finanziari verso collegate
11.913
3.384
1.307
91
7.391
-
12.173
- Debiti finanziari verso terzi
4
28.614
4
20.085
1.307
91
7.391
-
4
28.874
244.733
-
244.733
-
-
-
244.733
Altre passività non correnti:
– Debiti per partecipazione a
programmi di collaborazione
internazionale
183.090
– Debiti per erogazioni ai sensi della
332.499
Legge 808/85
Totale
2.454.542
-
15.987
19.859
88.769
99.465
224.080
Debiti commerciali
Passività per strumenti derivati:
Fair value degli strumenti derivati su
cambio (passività finanziarie e
altre passività)
Fair value degli strumenti derivati su
tasso (passività finanziarie)
Totale
Totale flussi
1.186.295
-
15.704
-
52.194
264.601
332.499
20.085
324.914
63.111
1.491.828
1.259.039
3.158.977
16.414
-
843
316
-
-
1.159
30.039
-
19.217
14.609
-
-
33.826
46.453
-
20.060
14.925
-
-
34.985
20.085
344.974
78.036
1.491.828
1.259.039
3.193.962
2.500.995
La differenza tra i valori di bilancio e il totale dei flussi finanziari è da ricondursi essenzialmente al
calcolo degli interessi per le durate contrattuali dei debiti. Inoltre, per le passività valutate con il
metodo del costo ammortizzato la metodologia di calcolo degli interessi sopra indicati prevede
l’utilizzo del tasso nominale (tassi forward riferiti a ciascuna scadenza) anziché del tasso effettivo di
rendimento, usato per determinare i valori iscritti a bilancio.
Rischio di mercato
Il Gruppo è soggetto al rischio di mercato derivante dalla fluttuazione sia dei cambi delle valute, in
quanto opera in un contesto internazionale in cui le transazioni sono condotte in diverse valute, sia
dei tassi di interesse su crediti e debiti di natura finanziaria che generano interessi e, in misura
minore, al rischio di variazione del prezzo di alcune materie prime.
Rischio di cambio
L’esposizione al rischio di cambio del Gruppo deriva sia dalla distribuzione geografica delle attività
industriali del Gruppo rispetto alla distribuzione geografica dei mercati in cui vende i propri
prodotti, sia dall’utilizzo di fonti esterne di finanziamento in valuta. L’esposizione al rischio di
cambio è determinata principalmente dall’eccedenza delle vendite del Gruppo realizzate in dollari
rispetto ai costi sostenuti nella stessa valuta, e dai finanziamenti in essere denominati in dollari.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
129
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Le variazioni dei tassi di cambio possono influire sul risultato economico e sul valore del patrimonio
netto. In particolare, laddove le società del Gruppo sostengano costi denominati in valute diverse
da quelle di denominazione dei rispettivi ricavi, la variazione dei tassi di cambio può influenzare il
risultato operativo di tali società. Sempre in relazione alle attività commerciali, le società del
Gruppo possono trovarsi a detenere crediti o debiti commerciali denominati in valute diverse da
quella di conto dell’entità che li detiene. Inoltre, parte dei finanziamenti del Gruppo sono
denominati in dollari. La variazione dei tassi di cambio può comportare la realizzazione o
l’accertamento di differenze di cambio positive o negative.
Infine le attività e passività delle società consolidate la cui valuta di conto è diversa dall’Euro
possono assumere controvalori in Euro diversi secondo l’andamento dei tassi di cambio. Come
previsto dai principi contabili adottati, gli effetti di tali variazioni sono rilevati direttamente nel
patrimonio netto, nella voce “Riserva da conversione” dei bilanci di imprese estere.
Il Gruppo valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di cambio e
gestisce tale rischio attraverso l’utilizzo di strumenti derivati, secondo quanto stabilito nelle proprie
politiche di gestione dei rischi. Nell’ambito di tali politiche l’uso di strumenti finanziari derivati è
riservato alla gestione dell’esposizione alle fluttuazioni dei cambi connessi con i flussi monetari e
con le poste patrimoniali attive e passive, e non sono consentite attività con intento speculativo.
Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati designandoli a copertura dei flussi di cassa con
l’obiettivo di predeterminare il tasso di cambio, o quanto meno fissarne il limite inferiore di
oscillazione, al quale le transazioni previste denominate in valuta saranno rilevate (gli strumenti
utilizzati sono sostanzialmente currency options).
La gestione del rischio di cambio è regolata da specifiche politiche che definiscono gli obiettivi di
risk management. In particolare:
è obiettivo del Gruppo mitigare gli effetti indotti da un andamento sfavorevole dei tassi di cambio
sul risultato operativo e sui flussi di cassa attesi ed espressi in valuta estera ricorrendo, ove
necessario, a strumenti derivati;
l’attività di copertura è realizzata sulla base di previsioni attendibili di realizzazione delle
transazioni future;
le percentuali di copertura del cash flow in valuta estera che risulta dal budget e dal piano
pluriennale, sono definite annualmente nel rispetto della policy di Gruppo;
le posizioni identificate sono coperte attraverso l’utilizzo di strumenti lineari (currency options e
compravendite a termine – forward), esclusivamente con finalità di copertura;
al fine di garantire la coerenza tra i flussi valutari derivanti dall’attività commerciale e quelli
generati dagli strumenti finanziari, il Gruppo può ricorrere ad operazioni di roll-over ed
unwinding.
Sensitivity analysis
I potenziali effetti derivanti da una variazione del cambio dell’Euro nei confronti del dollaro, valuta
nella quale essenzialmente si rileva l’esposizione del Gruppo al rischio di cambio, sono stati oggetto
di un’analisi di sensitività condotta ipotizzando una variazione in aumento e in diminuzione del
tasso di cambio pari al 15%, corrispondente alla volatilità puntuale annua del parametro al
31 dicembre 2010 e ritenuta ragionevolmente possibile.
Si precisa che per l’analisi sono state prese in considerazione le attività e passività espresse in
dollari iscritte in bilancio al 31 dicembre 2010 ed è stata considerata anche la variazione del fair
value degli strumenti finanziari di copertura del rischio di cambio; non è stato preso in
considerazione l’effetto cambi derivante dalla conversione in Euro dei bilanci delle società
consolidate estere.
I risultati di tale analisi sono esposti, al lordo dell’effetto fiscale correlato, nella tabella che segue
(importi in migliaia di Euro):
Effetto sul conto
economico
Effetto sul
patrimonio netto
Variazione in aumento del cambio dell’Euro nei confronti del
dollaro pari al 15%
107.896
169.293
Variazione in diminuzione del cambio dell’Euro nei confronti
del dollaro pari al 15%
(189.217)
(189.681)
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
130
Relazione Finanziaria Annuale 2010
L’effetto sul patrimonio netto include sia l’effetto sul conto economico sia l’effetto sulla riserva da
cash flow hedge per la variazione del fair value degli strumenti di copertura del rischio di cambio.
Rischio di tasso di interesse
Il Gruppo è esposto al rischio di tasso di interesse essenzialmente con riferimento alle passività
finanziarie a tasso variabile. La variazione dei tassi di interesse potrebbe avere un impatto positivo
o negativo sul risultato economico e sul patrimonio netto del Gruppo.
Il Gruppo valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse e
gestisce tale rischio attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari derivati, secondo quanto stabilito
nelle proprie politiche di gestione dei rischi ed in linea con quanto previsto nel contratto di
finanziamento Senior Facilities Agreement. Nell’ambito di tali politiche l’uso di strumenti finanziari
derivati è riservato alla gestione dell’esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse connessi con
i flussi monetari e con le poste patrimoniali attive e passive, e non sono consentite attività con
intento speculativo.
Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati designandoli a copertura dei flussi di cassa con
l’obiettivo di predeterminare il tasso di interesse dei finanziamenti e debiti a tasso variabile. Gli
strumenti utilizzati nel perseguimento di tale strategia sono sostanzialmente interest rate swaps.
Gli obiettivi di risk management definiti per la gestione del rischio di tasso di interesse possono
essere così sintetizzati:
è obiettivo del Gruppo mitigare il rischio di scostamenti negativi del risultato netto e del cash flow
rispetto a quanto previsto dal budget e dal piano pluriennale a causa di avverse fluttuazioni dei
tassi di interesse, assicurando un tasso fisso su parte della propria esposizione finanziaria
soggetta a tasso variabile;
le posizioni identificate (finanziamenti in essere o attesi, di cui è dimostrabile l’elevata
attendibilità) sono coperte attraverso l’utilizzo di strumenti derivati, generalmente interest rate
swap plain vanilla (anche forward starting);
non è ammesso l’utilizzo di strumenti derivati per finalità speculative, ossia non volti a perseguire
il predetto obiettivo.
Sensitivity analysis
La tabella che segue riporta i potenziali impatti a conto economico e a patrimonio netto, al lordo
dell’effetto fiscale correlato, nell’ipotesi di una variazione parallela nelle curve dei tassi di
riferimento per singola divisa in cui sono denominati i principali crediti e debiti finanziari (espressi
in Euro e in dollari), proporzionale alla rispettiva volatilità annua osservata e ritenuta
ragionevolmente possibile (importi in migliaia di Euro):
Variazione in aumento del tasso Euribor (per le poste in
Euro) pari a 0,50%
Variazione in aumento del tasso Libor (per le poste in
dollari) pari a 0,50%
Variazione in diminuzione del tasso Euribor (per le poste in
Euro) pari a 0,50%
Variazione in diminuzione del tasso Libor (per le poste in
dollari) pari a 0,50%
Effetto sul conto
economico
Effetto sul
patrimonio netto
34
5.622
54
3.312
(133)
(3.269)
(57)
(3.360)
L’effetto sul patrimonio netto include sia l’effetto sul conto economico sia l’effetto sulla riserva da
cash flow hedge per la variazione del fair value degli strumenti di copertura del rischio di tasso di
interesse.
Tale analisi è stata condotta separatamente sugli strumenti finanziari a tasso variabile (in relazione
ai quali è stata calcolata la possibile variazione degli interessi attivi e passivi attribuibile a possibili
ragionevoli variazioni nei tassi di interesse nel corso dell’esercizio – cash flow sensitivity) e su quelli
a tasso fisso valutati al fair value (di cui è stato calcolato il potenziale impatto a patrimonio netto per la componente di copertura dei derivati in cash flow hedge - e a conto economico, nell’ipotesi di
variazione istantanea della curva dei tassi di interesse alla data di bilancio – fair value sensitivity).
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
131
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Rischio di prezzo delle commodities
Il Gruppo è esposto in misura limitata al rischio di prezzo di alcune materie prime, in ragione della
struttura di alcuni contatti di approvvigionamento.
La variazione del prezzo di alcune commodities influenzando il prezzo delle forniture future
potrebbe avere un impatto positivo o negativo sul risultato economico e sul patrimonio netto del
Gruppo.
Il Gruppo valuta regolarmente le caratteristiche dei contratti di fornitura e approvvigionamento
delle materie prime ed eventualmente la propria esposizione al rischio di variazione del prezzo di
alcune materie prime, con la finalità di gestire eventuali esposizioni al rischio individuate attraverso
l’utilizzo di strumenti finanziari derivati, che secondo quanto stabilito nelle proprie politiche di
gestione dei rischi, non possono avere intento speculativo.
Gli strumenti finanziari derivati sono designati a copertura dei flussi di cassa con l’intento di
perseguire degli obiettivi di stabilità dei costi di fornitura industriale, e in particolare gli strumenti in
essere al 31 dicembre 2010 sono sostanzialmente commodity swaps, con sottostante il prezzo del
nickel.
Con riferimento agli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2010, i potenziali impatti
sul patrimonio netto, al lordo dell’effetto fiscale correlato, in conseguenza di un’immediata
variazione in aumento o in diminuzione del 37% nel prezzo del nickel sarebbe pari a circa 719
migliaia di Euro. Si precisa che l’assenza di potenziali impatti a conto economico è determinata
delle previsioni di manifestazione del sottostante oggetto di copertura che, in base ai contratti di
approvvigionamento in essere, avverrà nei futuri esercizi, e dalla perfetta efficacia della relazione di
copertura costituita.
Attività di copertura
Il Gruppo ha posto in essere operazioni finalizzate alla copertura dell’esposizione alla variabilità dei
flussi di cassa futuri derivanti da passività finanziarie iscritte in bilancio e da transazioni
commerciali ritenute altamente probabili. L’analisi dei periodi attesi di manifestazione e di impatto
a conto economico dei flussi futuri oggetto di tali coperture è riportata nella tabella seguente
(importi espressi in migliaia di Euro o di dollari):
Entro 6 mesi
Manifestazione flussi
Rischio di tasso
- flussi in esborsi attesi per interessi a tasso
variabile su debiti finanziari espressi in Euro
- flussi in esborsi attesi per interessi a tasso
variabile su debiti finanziari espressi in
dollari
Rischio di cambio
- flussi attesi per vendite in dollari
Rischio di prezzo
- flussi attesi per acquisti
Impatto a conto economico
Rischio di tasso
- oneri attesi per interessi a tasso variabile su
debiti finanziari espressi in Euro
- oneri attesi per interessi a tasso variabile su
debiti finanziari espressi in dollari
Rischio di cambio
- ricavi attesi per vendite in dollari
Rischio di prezzo
- flussi attesi per acquisti
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
Da 7 a 12
mesi
Da 1 a 2
anni
Da 3 a 5
anni
Totale
flussi attesi
5.434
6.280
9.227
-
20.941
1.752
2.317
6.299
-
10.368
151.750
163.500
288.000
185.000
788.250
-
-
-
573
573
5.434
6.280
9.227
-
20.941
1.752
2.317
6.299
-
10.368
160.200
170.000
278.500
164.000
772.700
-
-
-
573
573
132
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Al 31 dicembre 2010 il Gruppo ha in essere contratti derivati per la gestione del rischio di cambio
Europen knock-in collar e compravendite a termine – forward) per un valore nozionale totale di
711 milioni di dollari (288 milioni di dollari al 31 dicembre 2009) e contratti derivati per la gestione
del rischio di tasso di interesse, comprendenti interest rate swaps per un valore nozionale di 760,9
milioni di dollari per l’anno 2011 e 500 milioni di dollari per l’anno 2012, nonché 874,6 milioni di
Euro per l’anno 2011 e 500 milioni di Euro per l’anno 2012 (rispettivamente 1.575,8 milioni di
dollari e 1.743,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2009). Inoltre sono stati posti in essere a dicembre
2010 con scadenza giugno 2011, un interest rate basis swap per un valore nozionale di 873 milioni
di Euro ed un interest rate basis swap per un valore nozionale di 762,5 milioni di dollari, la
combinazione dei quali con i relativi interest rate swaps produce una diminuzione del costo relativo
al tasso fisso pagato su questi ultimi.
Il valore di iscrizione delle strutture per la gestione del rischio di cambio rappresenta il fair value
dei contratti posti in essere a copertura dei flussi valutari in dollari attesi tra gennaio 2011 e
settembre 2013. I contratti di interest rate swaps sono stati stipulati a copertura del rischio che
variazioni avverse dei tassi di interesse si ripercuotano negativamente sui costi dei finanziamenti
bancari. Per effetto di tali contratti il Gruppo riceve o paga l’importo netto calcolato come differenza
fra il flusso passivo a tasso fisso ed il flusso attivo a tasso variabile.
Il valore di iscrizione degli strumenti finanziari derivati a copertura del rischio di prezzo rappresenta
il fair value dei contratti posti in essere a copertura dei flussi di acquisto attesi sui quattro trimestri
2013. I contratti di commodity swaps sono stati stipulati a copertura del rischio che variazioni
avverse del prezzo del nickel si ripercuotano negativamente sui costi di acquisto di alcuni accordi di
fornitura e approvvigionamento. Per effetto di tali contratti il Gruppo riceve o paga l’importo netto
calcolato come differenza fra il flusso passivo a prezzo corrente ed il flusso attivo a prezzo corrente.
In tutti i casi in cui i derivati stipulati a copertura del rischio cambio, del rischio interesse e del
rischio di prezzo sono designati come strumenti di copertura ai fini dello IAS 39, il Gruppo
documenta in modo formale, a partire dall'inizio della copertura stessa, la relazione di copertura tra
lo strumento di copertura e l'elemento coperto, gli obiettivi della gestione del rischio e la strategia
perseguita nell'effettuare la copertura. Il Gruppo documenta altresì la valutazione dell'efficacia dello
strumento di copertura nel compensare le variazioni nei flussi finanziari attribuibili al rischio
coperto.
L’efficacia delle operazioni di copertura è documentata sia all’inizio dell’operazione sia
periodicamente (almeno a ogni data di riferimento del bilancio o delle situazioni infrannuali) ed è
misurata confrontando le variazioni di fair value (o di intrinsic value nell’ipotesi di strumenti
opzionali) del derivato e del sottostante, entrambe misurate alla data di bilancio in funzione dei dati
consuntivi (test retrospettivo) e determinate in ipotesi di shock delle condizioni di mercato (test
prospettico).
La tabella seguente espone il dettaglio per tipologia e anno di scadenza del valore nozionale dei
contratti derivati in essere al 31 dicembre 2010 (i valori nozionali sono espressi in milioni di Euro o
di dollari):
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
133
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Valore
Nozionale
Scadenza
Valuta
2011
2011–2012
2011-20122013
Dollari USA
Dollari USA
55,0
339,5
Dollari USA
316,5
711,0
2011
2011
Dollari USA
Dollari USA
160,9
600,0
760,9
I.R.S
Totale coperture 2012
2012
Dollari USA
500,0
500,0
Amortised I.R.S
I.R.S
Totale coperture 2011
2011
2011
Euro
Euro
474,6
400,0
874,6
I.R.S
Totale coperture 2012
2012
Euro
500,0
500,0
2013
Dollari USA
• Strumenti derivati su cambi
European Knock-in Collar
European Knock-in Forward
Compravendite a termine – Forward
Totale
• Strumenti derivati su tassi di interesse
Amortised I.R.S
I.R.S
Totale coperture 2011
• Strumenti derivati su commodities
Commodity swaps
Totale coperture 2013
2,1
2,1
I valori di attività e passività relative a strumenti derivati di copertura, iscritti in bilancio al 31
dicembre 2010 e 31 dicembre 2009, sono riepilogati nella tabella seguente (importi in migliaia di
Euro):
Al
31/12/2010
Fair value
Fair value
derivati
derivati su
su cambi
commodities
Attività finanziarie non correnti
Altre attività non correnti
Attività finanziarie correnti
Altre attività correnti
381
381
Passività finanziarie non correnti
Passività finanziarie correnti
Altre passività correnti
-
Fair value
derivati su
tassi
Al
31/12/2009
Fair value
Fair value
derivati su
derivati su
tassi
cambi
4.605
10.983
4.484
3.423
23.495
2.039
2.039
1.075
1.709
1.047
8.958
12.789
59
59
9.007
7.407
16.414
30.039
30.039
1.430
3.787
5.217
34.385
34.385
Tali attività e passività finanziarie, che rappresentano le sole iscritte in bilancio al fair value, sono
classificabili, sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati
nella determinazione del fair value, nell’ambito del secondo livello gerarchico previsto dall’IFRS 7
(valutazioni che non sono direttamente riconducibili a prezzi quotati, ma che si basano su dati
osservabili direttamente o indirettamente sul mercato) in quanto riferibili a strumenti finanziari
derivati over the counter.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
134
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Gli effetti di copertura degli strumenti finanziari derivati sospesi nella riserva di cash flow hedge del
patrimonio netto saranno rilevati a conto economico in modo coerente con le tempistiche di
manifestazione dei flussi coperti. Se uno strumento finanziario è designato come copertura
dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa di una passività iscritta in bilancio o di
un’operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la
porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato è rilevata nel
patrimonio netto. L’utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a
conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevato il correlato effetto economico
dell’operazione oggetto di copertura. L’utile o la perdita associati ad una copertura o a quella parte
della copertura diventata inefficace sono iscritti a conto economico immediatamente. Se
l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora
realizzati sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico. Se uno
strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l’operazione oggetto di
copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino a quel momento iscritti nel
patrimonio netto, sono rilevati a conto economico nel momento in cui la relativa operazione si
realizza.
In merito agli strumenti derivati su rischio cambio, nel corso dell’esercizio 2010, è stata effettuata
la chiusura di alcune posizioni precedentemente scadute che ha portato il Gruppo a liquidare un
valore pari a 2,7 milioni di dollari (2,1 milioni di Euro).
Nel corso dell’esercizio 2010 il Gruppo ha complessivamente riversato dal patrimonio netto e
imputato a conto economico una quota di perdite nette precedentemente iscritte nelle riserve di
cash flow hedge pari a 32,6 milioni di Euro (28,2 milioni di Euro nel precedente esercizio), al netto
del correlato effetto fiscale teorico.
Tale valore è stato rilevato nelle seguenti linee del Conto Economico (importi in migliaia di Euro):
2010
Rischio di cambio:
Incremento/(riduzione) dei ricavi
Proventi finanziari
Oneri finanziari
Rischio di tasso:
Proventi finanziari
Oneri finanziari
Totale imputato nel Conto Economico
Imposte sul reddito teoriche
Totale
2009
3.264
5
-
3.764
(2.218)
5.124
(53.375)
(44.982)
12.370
(32.612)
8.681
(49.134)
(38.907)
10.700
(28.207)
7. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
La Capogruppo al 31 dicembre 2010 è detenuta dal socio unico BCV Investments S.C.A., società di
diritto lussemburghese attualmente partecipata principalmente da fondi e investitori istituzionali
gestiti e controllati prevalentemente da Cinven Limited (per una quota pari a circa 81%) e da una
società appartenente a Finmeccanica S.p.A. (per una quota pari a circa 14%).
La Capogruppo intrattiene con regolarità rapporti di natura commerciale e finanziaria con le società
controllate e collegate a controllo congiunto del Gruppo, che consistono in operazioni rientranti
nell’ambito delle attività ordinarie di gestione e concluse a normali condizioni di mercato. In
particolare, si riferiscono a forniture e acquisti di beni e servizi, tra cui prestazioni nel campo
amministrativo, informatico, di gestione personale, di assistenza e consulenza, e relativi crediti e
debiti a fine esercizio e a operazioni di finanziamento e di gestione di tesoreria centralizzata e
relativi oneri e proventi.
Tali operazioni sono eliminate nella procedura di consolidamento e conseguentemente non sono
descritte nella presente sezione.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
135
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Con riferimento alle transazioni avvenute con la controllante, con società controllanti questa e con
società da queste controllate, si segnalano:
- rapporti con la controllante BCV Investments S.C.A. in relazione al contratto di finanziamento
Intercompany Loan Agreement;
- rapporti con alcune società appartenenti al Gruppo Finmeccanica consistenti in taluni rapporti
commerciali, rientranti nell’ambito delle attività ordinarie di gestione concluse a normali
condizioni di mercato, e con Finmeccanica S.p.A. per alcuni servizi di assistenza e consulenza;
- rapporti con Cinven Limited e società da questa controllate, per alcuni servizi di consulenza e
assistenza.
Il Gruppo intrattiene con regolarità rapporti di natura commerciale e finanziaria con alcune società
collegate non consolidate, consistenti in forniture di beni e servizi regolate a condizioni di mercato.
Si riassumono nella tabella seguente i saldi patrimoniali al 31 dicembre 2010 e 2009 relativamente
alle operazioni con le società collegate (importi in migliaia di Euro):
Al
31 dicembre 2010
Crediti
Debiti
Eurojet Turbo G.m.b.H.
Turbo-Union Ltd
ASPropulsion Capital N.V.
Isi Geie
Altre minori
Totale
21.523
7.741
11.662
1.293
858
43.077
109
538.141
840
539.090
Al
31 dicembre 2009
Crediti
Debiti
7.494
8.401
16.656
1.966
487
35.004
16
3
521.198
30
102
521.349
Come indicato dallo IAS 28, la tabella successiva evidenzia i principali dati di bilancio delle società
collegate ASPropulsion Capital N.V. (partecipata al 49%, con sede in Olanda e che svolge attività di
gestione finanziaria e di tesoreria), e Termica Colleferro S.p.A. (partecipata al 40%, con sede in
Italia avente come attività la realizzazione e gestione di una centrale termoelettrica) le cui
partecipazioni sono state contabilizzate secondo il metodo del costo.
Si evidenzia che i valori di bilancio sono predisposti secondo i principi contabili nazionali,
rispettivamente olandesi e italiani, utilizzati dalle collegate per la redazione dei propri bilanci
(importi in migliaia di Euro):
2010
2009
ASPropulsion Capital N.V.
Stato Patrimoniale
Totale attività
Totale passività
Patrimonio netto
di cui quota attribuibile al Gruppo
554.898
551.186
3.712
1.819
539.321
536.132
3.189
1.563
Conto economico
Ricavi
Oneri e proventi finanziari, netti
Altri costi
Utile (perdita) di esercizio
di cui quota attribuibile al Gruppo
876
(353)
523
256
185
(167)
18
9
Termica Colleferro S.p.A.
Stato Patrimoniale
Totale attività
Totale passività
Patrimonio netto
di cui quota attribuibile al Gruppo
20.557
15.302
5.255
2.102
184
85
99
40
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
136
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Conto economico
Ricavi
Costi e altri proventi, netti
Utile (perdita) di esercizio
di cui quota attribuibile al Gruppo
8.975
(7.744)
406
162
(21)
(21)
(8)
In considerazione dell’adozione del metodo di consolidamento proporzionale delle società a
controllo congiunto, vengono di seguito indicati (come richiesto dallo IAS 31) i valori, esposti per il
50% dei valori complessivi risultanti dai bilanci delle singole società, delle principali voci di bilancio
di tali società, corrispondenti ai valori inclusi nel bilancio consolidato (importi in migliaia di Euro).
2010
Europropulsion S.A.
Attività correnti
Attività non correnti
Passività correnti
Passività non correnti
Ricavi
Costi operativi
201.080
872
198.501
776
110.313
107.399
2009
174.913
748
172.020
819
114.577
111.586
Le retribuzioni spettanti all’alta direzione e ai dipendenti qualificati (key management) sono in linea
con le normali condizioni di mercato praticate con riguardo al trattamento retributivo di personale
di analogo inquadramento.
Ai dipendenti sono riconosciute forme di incentivazione legate al raggiungimento di risultati
aziendali e personali, nonché riconoscimenti retributivi associati al raggiungimento di determinati
risultati di anzianità aziendale.
8. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO
Perseguendo l’obiettivo strategico di espandersi nei mercati esteri ad alto potenziale, nel gennaio
2011 Avio ha annunciato la formazione di una joint venture, con le società cinesi AVIC Dongan e
AVICOPTER, entrambe controllate del gruppo AVIC. La nuova società, con partecipazione Avio del
50%, è finalizzata allo sviluppo e alla produzione di trasmissioni di potenza per motori aeronautici
civili per il mercato cinese e prevede investimenti complessivi superiori a 150 milioni di Euro. La
piena operatività sarà raggiunta nel 2012. Nel mese di marzo 2011 è stata formalizzata la
costituzione della nuova società.
Nell’ambito dei futuri programmi aeronautici, in febbraio 2011 il Gruppo ha annunciato la firma di
un accordo di fornitura (“Long Term Supply Agreement”) con Pratt & Whitney per il Pure Power
PW1500G, il motore destinato al nuovo velivolo regionale Bombardier CSeries. Il contratto ha per
oggetto il Fan Drive Gear System, la trasmissione comando accessori e una delle strutture statiche
principali del motore, il Mid Turbine Frame. Avio parteciperà inoltre al network di manutenzione del
motore. I primi prototipi, realizzati negli stabilimenti di Rivalta di Torino e Pomigliano d’Arco (Na),
verranno consegnati a novembre 2011.
Il 17 febbraio 2011, la Divisione Spazio ha celebrato il traguardo dei primi 200 lanci del vettore
Ariane, a ulteriore conferma del successo tecnico, industriale e commerciale del programma
europeo che fino ad ora ha portato in orbita oltre il 60% dei satelliti commerciali in servizio al
mondo.
Nel mese di marzo 2011, infine, Avio ha acquisito (tramite la controllata AVIO do Brasil Ltda)
Focaleng, una società brasiliana attiva nella manutenzione e riparazione di motori aeronautici, che
opera attraverso il marchio Focal Aviation. Focaleng, con sede a Rio de Janeiro, impiega 80 persone
altamente qualificate e opera principalmente nella manutenzione di motori della Forza Aerea
Brasiliana. Con questa operazione Avio, che dal 2008 è responsabile della revisione e del supporto
logistico dei turbogetti utilizzati dai caccia AM-X dell’aeronautica brasiliana, ha consolidato
ulteriormente la sua presenza in Brasile e il suo ruolo di fornitore strategico della Forza Aerea
Brasiliana.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
137
Relazione Finanziaria Annuale 2010
9. ELENCO DELLE SOCIETÀ DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2010
Denominazione sociale
Sede
Valuta
Amsterdam
(Olanda)
Euro
Quota
di
Gruppo
Capitale
sociale
Imprese partecipanti
Quota di
partecipazione
Imprese controllate
consolidate con il metodo
integrale
ASPropulsion International B.V.
SE.CO.SV.IM. S.r.l.
Avio Polska Sp.z o.o.
Avio Inc.
Getti Speciali S.r.l.
O.A.V. S.r.l.
AVIO do Brasil Ltda
Avioprop S.r.l.
Roma
Bielsko-Biala
(Polonia)
Englewood Cliffs
(Stati Uniti)
Torino
Campiglione
Fenile (To)
Rio de Janeiro
(Brasile)
Laboratorium “Polonia Aero”
Sp.z o.o.
Cameri (No)
Eindhoven
(Olanda)
Eindhoven
(Olanda)
Roma
Kourou (Guyana
Francese)
Varsavia
(Polonia)
Imprese controllate non
consolidate
Avio (Beijing) Aviation Ltd
Beijing
DutchAero Services B.V.
DutchAero B.V.
ELV S.p.A.
Regulus S.A.
(Cina)
18.000
100%
Euro
53.929.691
100%
Zloty
12.000.000
100%
5.000.000
100%
US$
AVIO S.p.A.
ASPropulsion
International B.V.
ASPropulsion
International B.V.
AVIO S.p.A.
100%
100%
100%
100%
Euro
500.000
100%
AVIO S.p.A.
100%
Euro
100.000
100%
AVIO S.p.A.
100%
Real
3.519.000
100%
Euro
113.750
Euro
18.000
84%
80,1%
(*)
80%
(*)
70%
Euro
90.000
Euro
4.680.000
Euro
640.000
Zloty
Euro
60%
AVIO S.p.A.
ASPropulsion
International B.V.
AVIO S.p.A.
ASPropulsion
International B.V.
ASPropulsion
International B.V.
AVIO S.p.A.
AVIO S.p.A.
17.750.000 59,15% AVIO S.p.A.
1.200.000
100%
100
100%
95%
5%
84%
80,1%
80%
70%
60%
59,15%
Avio India Aviation Aerospace Ltd
New Delhi (India)
Rupie
Indiane
Consorzio Servizi Colleferro
Roma
Euro
-
51%
(**)
AVIO S.p.A.
AVIO S.p.A.
ASPropulsion
International B.V.
AVIO S.p.A.
SE.CO.SV.IM. S.r.l.
100%
99,9%
Suresnes
(Francia)
Euro
1.200.000
50%
AVIO S.p.A.
50%
Euro
-
50%
AVIO S.p.A.
50%
Euro
2.200.000
49%
AVIO S.p.A.
49%
Termica Colleferro S.p.A.
Torino
Amsterdam
(Olanda)
Bologna
Euro
120.000
40%
Consorzio Servizi Acqua Potabile
Roma
Euro
-
40%
AVIO S.p.A.
AVIO S.p.A.
SE.CO.SV.IM. S.r.l.
40%
20%
20%
Euro
1.022.584
21%
AVIO S.p.A.
21%
0,10%
33%
18%
Imprese consolidate con il
metodo proporzionale
Europropulsion S.A.
Imprese collegate (al costo)
Isi GEIE
ASPropulsion Capital N.V.
Eurojet Turbo G.m.b.H.
Turbo-Union Ltd.
Consorzio Sitab
(*)
(**)
Hallbergmoos
(Germania)
Bristol (Gran
Bretagna)
Roma
Lst
Euro
1.008 20,04% AVIO S.p.A.
25.823
20%
AVIO S.p.A.
20,04%
20%
Quota di possesso giuridico; la società è consolidata al 100% senza esporre quota di patrimonio di
interesse di terzi (vedi Nota 2.6. – Area di consolidamento).
Una ulteriore quota a livello di Gruppo pari al 2% è indirettamente detenuta tramite Termica Colleferro
S.p.A., società collegata non consolidata.
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
138
Relazione Finanziaria Annuale 2010
10. INFORMAZIONI RICHIESTE DALL’ART. 2427, COMMA 16 BIS, DEL CODICE CIVILE
Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 2427, comma 16 bis, del Codice Civile, evidenzia i
corrispettivi di competenza dell’esercizio 2010 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla
revisione resi dalla stessa società di revisione e da entità appartenenti alla sua rete (importi in
migliaia di Euro).
Soggetto che ha erogato il
servizio
Tipologia di servizi
Corrispettivi di
competenza
dell'esercizio 2010
Revisione contabile
Deloitte & Touche S.p.A.
367
Servizi di attestazione
Deloitte & Touche S.p.A.
56
Altri servizi di attestazione
Deloitte & Touche S.p.A.
25
Totale
448
*
*
*
30 marzo 2011
per IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Il Presidente
Alan Bowkett
Note Esplicative al Bilancio Consolidato
139
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Relazione della Società di Revisione sul Bilancio Consolidato
140
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Relazione della Società di Revisione sul Bilancio Consolidato
141
Relazione Finanziaria Annuale 2010
BILANCIO DI ESERCIZIO
Bilancio di Esercizio 2010
142
Relazione Finanziaria Annuale 2010
AVIO S.p.A.
Nota
SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
Al
31 dicembre
2010
Al
31 dicembre
2009
(importi in Euro)
ATTIVITA’
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali
Investimenti immobiliari
Avviamento
Attività immateriali a vita definita
Partecipazioni
Attività finanziarie non correnti
Attività per imposte anticipate
Altre attività non correnti
Totale attività non correnti
3.1
217.546.675
3.2
3.3
3.4
3.5
1.956.530.200
1.088.973.764
162.843.724
8.854.488
43.552.994
3.478.301.845
234.707.330
1.956.530.200
1.008.728.001
157.579.519
1.195.473
31.439.583
3.390.180.106
3.6
Attività correnti
Rimanenze
Lavori in corso su ordinazione
Crediti commerciali
Attività finanziarie correnti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Attività per imposte correnti
Altre attività correnti
Totale attività correnti
3.7
3.8
3.9
3.10
3.11
3.12
3.13
298.550.075
145.514.535
232.649.444
32.134.661
30.647.903
3.511.079
29.045.305
772.053.002
311.100.565
164.182.811
200.509.339
15.506.194
16.306.384
9.461.107
61.539.730
778.606.130
Attività non correnti possedute per la vendita
3.1
-
10.114.470
4.250.354.847
4.178.900.706
TOTALE ATTIVITA’
Bilancio di Esercizio 2010
143
Relazione Finanziaria Annuale 2010
AVIO S.p.A.
Nota
SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
Al
31 dicembre
2010
Al
31 dicembre
2009
(importi in Euro)
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo azioni
Riserva legale
Altre riserve
Utili/(Perdite) a nuovo
Risultato dell'esercizio
TOTALE PATRIMONIO NETTO
3.14
3.15
3.16
40.000.000
720.080.000
1.207.435
12.859.869
(93.340.117)
(33.495.685)
647.311.502
40.000.000
720.080.000
349.824
(19.309.282)
(93.340.294)
17.152.217
664.932.465
PASSIVITA’
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti
Fondi per benefici ai dipendenti
Fondi per rischi ed oneri
Passività per imposte differite
Altre passività non correnti
Totale passività non correnti
3.17
3.18
3.19
3.20
3.21
1.595.611.491
70.673.118
58.503.015
229.014.721
506.391.533
2.460.193.878
1.636.791.620
77.820.606
37.833.827
234.294.478
410.267.790
2.397.008.321
Passività correnti
Passività finanziarie correnti
Quota corrente dei debiti finanziari non correnti
Fondi per rischi ed oneri
Debiti commerciali
Anticipi per lavori in corso su ordinazione
Passività per imposte correnti
Altre passività correnti
Totale passività correnti
3.22
3.23
3.19
3.24
3.8
3.25
3.26
134.317.667
78.661.246
42.523.332
216.011.349
522.865.777
8.327.946
140.142.150
1.142.849.467
65.978.417
93.373.164
36.109.917
205.602.727
556.934.525
6.599.327
152.361.843
1.116.959.920
-
-
TOTALE PASSIVITA’
3.603.043.345
3.513.968.241
TOTALE PASSIVITA’ E PATRIMONIO NETTO
4.250.354.847
4.178.900.706
Passività direttamente correlate ad attività non correnti possedute
per la vendita
Bilancio di Esercizio 2010
144
Relazione Finanziaria Annuale 2010
AVIO S.p.A.
Nota
Esercizio
2010
Esercizio
2009
3.27
1.376.473.246
1.340.689.551
CONTO ECONOMICO
(importi in Euro)
Ricavi
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti, in corso
di lavorazione e semilavorati
Altri ricavi operativi
Consumi di materie prime
Costi per servizi
Costi per il personale
Ammortamenti
Svalutazioni e ripristini di valore
Altri costi operativi
Costi capitalizzati per attività realizzate internamente
3.28
3.29
3.30
3.31
3.32
3.33
3.34
3.35
RISULTATO OPERATIVO
Proventi finanziari
Oneri finanziari
PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI
Effetto valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio netto
Altri proventi/(oneri) da partecipazioni
PROVENTI/(ONERI) DA PARTECIPAZIONI
3.36
3.37
3.38
UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO PRIMA DELLE IMPOSTE E
DELLE ATTIVITA’ CESSATE
IMPOSTE SUL REDDITO
UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO DA ATTIVITA’ IN
FUNZIONAMENTO
UTILE/(PERDITA) DA ATTIVITA’ CESSATE
UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO
Bilancio di Esercizio 2010
3.39
(25.940.137)
49.470.249
(458.738.009)
(409.739.716)
(223.293.146)
(125.826.675)
(395.000)
(52.480.672)
27.435.870
(41.733.920)
37.886.705
(454.698.380)
(412.464.410)
(214.333.920)
(122.869.573)
2.001.794
(31.898.320)
26.905.008
156.966.010
129.484.535
114.173.376
(320.565.180)
(206.391.804)
125.345.838
(218.471.937)
(93.126.099)
22.397.097
22.397.097
(164.014)
(164.014)
(27.028.697)
36.194.422
(6.466.988)
(19.042.205)
(33.495.685)
17.152.217
-
-
(33.495.685)
17.152.217
145
Relazione Finanziaria Annuale 2010
AVIO S.p.A.
Nota
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
Esercizio
2010
Esercizio
2009
(importi in Euro)
UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO (A)
(33.495.685)
17.152.217
Utili/(Perdite) su strumenti di copertura di flussi finanziari iscritti
direttamente a riserva di cash flow hedge:
- su cambi
- su tassi
- su commodities
4.081.186
17.434.209
380.773
2.154.475
8.070.789
-
Effetto fiscale relativo agli Altri Utili/(Perdite)
(6.021.446)
(2.811.948)
TOTALE ALTRI UTILI/(PERDITE), AL NETTO DEL RELATIVO
EFFETTO FISCALE (B)
15.874.722
7.413.316
(17.620.963)
24.565.533
UTILE/(PERDITA) COMPLESSIVO DELL’ESERCIZIO (A+B)
Bilancio di Esercizio 2010
146
Relazione Finanziaria Annuale 2010
AVIO S.p.A.
VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO
(Importi in migliaia di Euro)
Capitale
sociale
Altre riserve
Riserva
Riserva da
da cash
cash flow
flow
hedge su
hedge su
tassi
cambi
Riserva
sovrapprezzo
azioni
Riserva
legale
Riserva ai
sensi
art.2426
n.8-bis
C.C.
Riserva ai
sensi
Legge
488/1992
40.000
720.080
350
6.646
6.320
5.756
(45.445)
-
-
(93.340)
640.367
Allocazione
risultato anno
precedente
-
-
-
-
-
-
-
-
(93.340)
93.340
-
Utile/(Perdita)
dell’esercizio
-
-
-
-
-
-
-
-
17.152
17.152
-
-
-
-
-
1.562
5.851
-
-
-
7.413
-
-
-
-
1.562
5.851
-
-
17.152
24.565
40.000
720.080
350
6.646
6.320
7.318
(39.594)
-
(93.340)
17.152
664.932
857
16.295
(17.152)
-
Patrimonio
netto al 31
dicembre 2008
Altri
Utili/(Perdite):
Variazioni di
fair value dei
derivati di
copertura, al
netto del
relativo effetto
fiscale
Utile ( Perdita)
complessivo del
periodo
Patrimonio
netto al 31
dicembre 2009
Allocazione
risultato anno
precedente
Utile (Perdita)
dell’esercizio
Altri Utili
(perdite):
Variazioni di
fair value dei
derivati di
copertura, al
netto del
relativo effetto
fiscale
Utile ( Perdita)
complessivo del
periodo
Patrimonio
netto al 31
dicembre 2010
Riserva da
cash flow
hedge su
commodities
Utili (Perdite)
a nuovo
Risultato
dell’esercizio
Totale
Patrimonio
Netto
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(33.496)
(33.496)
-
-
-
-
-
2.959
12.640
276
-
-
15.875
-
-
-
-
-
2.959
12.640
276
-
(33.496)
(17.621)
40.000
720.080
1.207
22.941
6.320
10.277
(26.954)
276
(93.340)
(33.496)
647.311
Bilancio di Esercizio 2010
147
Relazione Finanziaria Annuale 2010
AVIO S.p.A.
RENDICONTO FINANZIARIO
(Importi in migliaia di Euro)
2010
ATTIVITA’ OPERATIVA
Risultato dell’esercizio
Rettifiche per:
- imposte sul reddito
- (proventi)/oneri da attività di investimento in partecipazioni
- (proventi)/oneri finanziari non attinenti l’attività operativa
- ammortamenti
- svalutazioni/(ripristini) di valore
- (plus)/minusvalenze da realizzo di immobilizzazioni
Variazione riserve del patrimonio netto:
- riserve da cash flow hedge su cambi, tassi e commodities
(al lordo effetto fiscale)
Variazione netta attività e passività per strumenti derivati su cambi e
commodities
Variazione netta fondi per rischi e oneri
Variazione netta fondi per benefici ai dipendenti
Flussi di cassa dell’attività operativa prima delle variazioni di
capitale di esercizio
Variazioni di:
- rimanenze
- lavori in corso su ordinazione e anticipi
- crediti commerciali
- debiti commerciali
- altre attività correnti e non correnti
- altre passività correnti e non correnti
Disponibilità liquide generate dall’attività operativa
Imposte sul reddito corrisposte
Interessi corrisposti
Disponibilità liquide nette generate dall’attività operativa
ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO
Investimenti in:
- immobilizzazioni materiali
- attività immateriali a vita definita
- variazione dei debiti per partecipazione a programmi di collaborazione
internazionale
- avviamento
- partecipazioni
Prezzo di realizzo di immobilizzazioni
Dividendi da partecipazioni
Disponibilità liquide impiegate nell’attività di investimento
ATTIVITA’ DI FINANZIAMENTO
Accensione di finanziamenti
Rimborsi di finanziamenti
Versamenti di capitale e riserva sovrapprezzo azioni
Altre variazioni di attività e passività finanziarie
Disponibilità liquide generate dall’attività di finanziamento
INCREMENTO/(DECREMENTO) DELLE DISPONIBILITA’ LIQUIDE
NETTE E DEI MEZZI EQUIVALENTI
DISPONIBILITA’ LIQUIDE NETTE E MEZZI EQUIVALENTI
ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO
Disponibilità liquide nette derivanti da fusione
DISPONIBILITA’ LIQUIDE NETTE E MEZZI EQUIVALENTI
ALLA FINE DELL’ESERCIZIO
Bilancio di Esercizio 2010
Nota A
2009
(33.496)
17.152
6.467
(22.397)
162.704
125.827
(4.808)
19.042
164
86.414
122.870
(2.002)
(13)
21. 896
10.224
110
27.409
(7.148)
(16.959)
9.304
(10.213)
276.564
235.983
12.551
(15.400)
(32.403)
9.882
26.369
(30.195)
(29.196)
247.368
(9.909)
(92.982)
144.477
48.051
80.324
(25.568)
(52.520)
(20.140)
1.308
31.455
267.438
(7.134)
(112.527)
147.777
(28.312)
(167.685)
(41.068)
(76.996)
111.262
(12.595)
44.800
8.500
(44.030)
40.547
(686)
835
4.416
(72.952)
(95.419)
9.305
(86.114)
(76.228)
(16.106)
(92.334)
14.333
(17.509)
16.306
9
33.815
-
30.648
16.306
148
Relazione Finanziaria Annuale 2010
AVIO S.p.A.
RENDICONTO FINANZIARIO
Informazioni supplementari
(Importi in migliaia di Euro)
2010
Analisi delle attività nette derivanti dalla fusione di Aviofix S.r.l.
Fair value delle attività e passività derivanti dalla fusione
Immobilizzazioni materiali
Crediti commerciali
Debiti commerciali
Altre attività e passività
Attività e passività per imposte anticipate e differite
Attività e passività finanziarie
Totale attività nette derivanti dalla fusione
Valore di carico della partecipazione
Disavanzo da annullamento partecipazione imputato a conto economico
Disponibilità liquide nette derivanti dalla fusione
1.271
92
(881)
238
119
(320)
519
(842)
314
9
Nota A: Al fine di fornire un migliore rappresentazione del flusso da attività di investimento, la variazione dei
debiti per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale, il cui pagamento è
contrattualmente dilazionato in più esercizi, viene esposta a riduzione dei relativi investimenti inclusi
nelle attività immateriali a vita definita.
Bilancio di Esercizio 2010
149
Relazione Finanziaria Annuale 2010
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO
1. INFORMAZIONI GENERALI
AVIO S.p.A. (la “Società”) è una società per azioni regolata secondo l’ordinamento giuridico vigente
in Italia e iscritta presso l’Ufficio del Registro delle Imprese di Torino, con sede legale in Torino,
Strada del Drosso 145.
La Società è leader nel settore aeronautico e della propulsione spaziale. Le principali attività della
Società e delle altre società del Gruppo Avio (il “Gruppo”) sono descritte nella Relazione sulla
gestione.
La Società è stata costituita in data 11 dicembre 2006, con la denominazione sociale di Avio
Investments S.p.A., ed è detenuta dal socio unico BCV Investments S.C.A., società di diritto
lussemburghese attualmente partecipata principalmente da fondi e investitori istituzionali gestiti e
controllati prevalentemente da Cinven Limited (per una quota pari a circa 81%) e da una società
appartenente a Finmeccanica S.p.A. (per una quota pari a circa 14%).
In data 14 dicembre 2006 la Società ha acquistato la totalità delle azioni di AvioGroup S.p.A.,
società capogruppo del gruppo Avio, da società appartenenti a The Carlyle Group e da
Finmeccanica S.p.A., che ne detenevano il controllo rispettivamente per il 70% e per il 30%
(“l’Acquisizione”).
A seguito di delibera dell’assemblea straordinaria degli azionisti del 15 maggio 2007, la Società ha
proceduto, con atto in data 25 luglio 2007 e con effetto giuridico, contabile e fiscale dal 1 agosto
2007, alla fusione per incorporazione di AvioGroup S.p.A., Aero Invest 2 S.r.l., Avio Holding S.p.A.
e Avio S.p.A., società tutte interamente controllate direttamente o indirettamente (la “Fusione”).
Inoltre, a seguito di delibera della medesima assemblea straordinaria degli azionisti, la Società ha
modificato, con effetto dal 1 agosto 2007, la propria denominazione sociale in AVIO S.p.A.
La Società detiene partecipazioni in società controllate, collegate e controllate congiuntamente e
redige pertanto il proprio bilancio consolidato, predisposto secondo i Principi Contabili Internazionali
e depositato ai sensi del D.Lgs. 127/91 presso l’Ufficio del Registro delle Imprese di Torino.
Il presente bilancio è espresso in Euro (€) in quanto questa è la valuta nella quale sono condotte la
maggior parte delle operazioni della Società. I prospetti della Situazione Patrimoniale-Finanziaria,
di Conto Economico e Conto Economico Complessivo sono espressi in unità di Euro; il prospetto
delle Variazioni del Patrimonio Netto ed il Rendiconto Finanziario nonché le presenti Note
Esplicative sono espressi in migliaia di Euro, ove non diversamente indicato.
2. PRINCIPI CONTABILI SIGNIFICATIVI
2.1. Principi per la predisposizione del bilancio
Ai sensi dell’articolo 3 del D.Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38, la Società ha esercitato la facoltà di
adottare in via volontaria i Principi Contabili Internazionali (di seguito anche “IFRS”), emessi
dell’International Accounting Standards Board (“IASB”) e adottati e omologati dalla Commissione
Europea, per la predisposizione del proprio bilancio di esercizio. Per IFRS si intendono gli
International Financial Reporting Standards, i principi contabili internazionali rivisti (“IAS”), tutte le
interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”),
precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (“SIC”).
Il bilancio al 31 dicembre 2010 è pertanto il quarto bilancio della Società ed è redatto in conformità
agli IFRS.
Come esposto in precedenza, in data 1 agosto 2007 ha avuto effetto la Fusione nella Società delle
sue controllate dirette e indirette AvioGroup S.p.A., Aero Invest 2 S.r.l., Avio Holding S.p.A. e Avio
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
150
Relazione Finanziaria Annuale 2010
S.p.A. Pertanto a tale data, le attività e passività delle società incorporate sono state iscritte nel
bilancio della Società, in applicazione del principio della continuità dei valori, sulla base delle
risultanze del bilancio consolidato, e pertanto ai valori attribuiti alle medesime in tale bilancio
(“Valori da Fusione”). La differenza da annullamento tra il valore della partecipazione e la
corrispondente frazione del patrimonio netto delle società incorporate (“Disavanzo da Fusione”) è
stata allocata pertanto per gli stessi valori risultanti dal bilancio consolidato, a meno di allocazioni
per valori differenti consentite per ragioni di prudenza. Le partecipazioni sono state iscritte al
valore corrispondente alla loro contribuzione nel bilancio consolidato alla data considerata in tale
bilancio quale data di acquisizione.
Il bilancio redatto secondo i principi IFRS è stato predisposto sulla base del principio del costo
storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari e di altre attività
e passività al fair value, nonché sul presupposto della continuità aziendale.
La redazione di un bilancio conforme agli IFRS richiede l’effettuazione di alcune importanti stime
contabili. Inoltre si richiede che la Direzione della Società eserciti il proprio giudizio sul processo di
applicazione delle politiche contabili della Società. Le aree di bilancio che comportano un maggior
grado di attenzione o di complessità e quelle dove le ipotesi e le stime sono significative per il
bilancio sono riportate in una nota successiva.
2.2. Schemi di bilancio
Il bilancio relativo all’esercizio 2010 è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto
Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto,
dal Rendiconto Finanziario e dalle Note Esplicative.
Gli schemi di bilancio utilizzati dalla Società prevedono:
- per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria la distinta presentazione delle attività correnti e non
correnti e delle passività correnti e non correnti, generalmente adottata dai gruppi industriali e
commerciali;
- per il Conto Economico la classificazione dei costi basata sulla natura degli stessi, con separata
evidenza dei risultati relativi alle attività cessate;
- per il Conto Economico Complessivo l’adozione della presentazione autonoma (“two-statement
approach”) con indicazione degli altri utili/(perdite) al lordo del relativo effetto fiscale;
- per il Rendiconto Finanziario l’adozione del metodo indiretto.
2.3. Informazioni comparative
Ai sensi dello IAS 1 il presente bilancio per l’esercizio 2010 presenta le informazioni comparative
per l’esercizio 2009. Talune voci del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2009 sono state
opportunamente riclassificate per renderle omogenee con il bilancio al 31 dicembre 2010.
2.4. Principi contabili e criteri di valutazione
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, al netto degli
ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore.
Il costo di acquisizione corrisponde al prezzo pagato aumentato degli oneri accessori sostenuti fino
alla messa in esercizio (al lordo di eventuali contributi ricevuti) e degli eventuali costi di
smantellamento e rimozione del bene prevedibili, nonché dei costi di bonifica del sito su cui insiste
il bene, ove necessari e se rispondenti alle previsioni dello IAS 37. Per i beni ricevuti in
conferimento, il costo corrisponde ai valori determinati nei relativi atti sulla base delle risultanze
peritali. Il costo di produzione interna include tutti i costi di costruzione sostenuti fino alla messa in
esercizio, siano essi direttamente e specificatamente riferibili alle immobilizzazioni materiali oppure
relativi, in generale, alle attività di fabbricazione impiegate e quindi comuni a più lavorazioni.
Eventuali oneri finanziari sostenuti a fronte dell’acquisizione o produzione di immobilizzazioni
materiali per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
151
Relazione Finanziaria Annuale 2010
pronta per l’uso (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari) sono capitalizzati e
ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni a cui essi si riferiscono. Tutti gli altri oneri
finanziari sono rilevati a conto economico nell’esercizio nel quale sono sostenuti.
I costi sostenuti successivamente all'acquisizione (costi di manutenzione e riparazione e costi di
sostituzione) sono iscritti nel valore contabile del cespite, oppure riconosciuti come cespite
separato, solamente quando si ritiene che sia probabile che i benefici economici futuri associati al
cespite saranno fruibili e che il costo del cespite possa essere misurato in maniera affidabile. I costi
di manutenzione e riparazione o i costi di sostituzione che non presentano le caratteristiche sopra
riportate sono imputati al conto economico dell’esercizio in cui vengono sostenuti.
Il valore contabile lordo dei beni viene sistematicamente ripartito tra gli esercizi nel corso dei quali
ne avviene l’utilizzo, mediante lo stanziamento di quote di ammortamento costanti, in relazione alla
vita utile stimata ed al valore residuo dei beni. L’ammortamento inizia quando il bene è disponibile
per l’uso. Per i beni ricevuti in conferimento l’ammortamento viene determinato in base alla vita
utile residua al momento del conferimento.
Le aliquote economico-tecniche di ammortamento utilizzate dalla Società sono le seguenti:
Categoria
Fabbricati
Impianti e macchinari
Attrezzature industriali e commerciali
Altri beni:
- Mobili, dotazioni e macchine ufficio
- Mezzi di trasporto
- Altri beni
Aliquote di ammortamento
3-10%
7-30%
25-40%
12-20%
20-25%
12-25%
Nell’esercizio in cui inizia l’ammortamento del bene, questo viene calcolato in funzione del periodo
di effettivo utilizzo. La vita utile è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti
sono applicati in ottica prospettica.
I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono attribuiti alle classi di cespiti cui si
riferiscono e ammortizzati al minore tra la durata residua del contratto d’affitto o di concessione e
la vita utile residua della natura di cespite cui la miglioria è relativa.
I beni composti di componenti, di importo significativo, con vita utile differente sono considerati
separatamente nella determinazione dell’ammortamento (component approach).
Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, rientranti nell’ambito di applicazione
dello IAS 17 e attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti sulla Società tutti i rischi ed i
benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività della Società al loro fair value o, se
inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività
verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari.
I contratti che pur non avendo la forma legale di contratto di leasing, ma che, ai sensi di quanto
specificato nell’IFRIC 4 – Determinare se un accordo contiene un leasing, contengono un leasing,
vengono contabilizzati come i contratti di leasing finanziario.
I terreni non sono ammortizzati.
Nel caso in cui, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita di
valore, l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se negli esercizi successivi
vengono meno i presupposti della svalutazione viene ripristinato il valore originario ridotto delle
quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla
svalutazione o il valore recuperabile, se inferiore.
Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza
fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell’attività al momento della cessione o
dismissione e sono imputati al conto economico dell’esercizio.
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
152
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Attività immateriali
Un’attività immateriale è un’attività priva di consistenza fisica e viene rilevata contabilmente solo
se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri ed il suo costo
può essere determinato in modo attendibile.
Tra le attività immateriali viene incluso l’avviamento acquisito a titolo oneroso a seguito di
un’aggregazione aziendale.
Le attività immateriali a vita definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione al netto
degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. L’ammortamento è parametrato al
periodo della loro prevista vita utile e inizia quando l’attività è disponibile all’uso. La vita utile viene
riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti sono apportati con applicazione
prospettica.
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte
annualmente o, più frequentemente se necessario, a verifica per identificare eventuali riduzioni di
valore (impairment test).
Le attività immateriali rilevate a seguito di un’aggregazione aziendale sono iscritte separatamente
dall’avviamento, se il loro fair value può essere determinato in modo attendibile.
Attività immateriali a vita indefinita
Avviamento
L’avviamento deriva in parte dalla Fusione del 2007, quale allocazione della differenza residua
derivante dall’annullamento tra il valore della partecipazione e la corrispondente frazione del
patrimonio netto delle società incorporate, e in parte dall’iscrizione degli avviamenti risultanti alla
data della Fusione nel bilancio dell’incorporata Avio S.p.A. e derivanti dal conferimento effettuato
nella medesima nel 2003 e da acquisizioni minori di rami di azienda effettuate nel 2004 e 2005,
che rappresentano il maggior valore attribuito ai rami di azienda conferiti o acquisiti rispetto al fair
value delle attività, passività e passività potenziali conferite o acquisite. E’ inoltre iscritto
l’avviamento acquisito a titolo oneroso derivante da acquisizione di ramo d’azienda.
L’avviamento è rilevato come attività con vita utile indefinita e non viene ammortizzato, bensì
sottoposto annualmente, o più frequentemente se vi sia un’indicazione che specifici eventi o
modificate circostanze indichino la possibilità di una perdita di valore, a verifiche per identificare
eventuali riduzioni di valore (impairment test). Le perdite di valore sono iscritte immediatamente a
conto economico e non sono successivamente ripristinate. Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento
è valutato al netto di eventuali perdite di valore cumulate.
Ai fini della conduzione dell’impairment test, l’avviamento è allocato sulle singole entità generatrici
dei flussi finanziari (Cash Generating Units o CGU) rappresentative delle unità di business
finanziariamente indipendenti attraverso cui la Società opera, individuate nelle tre Divisioni
operative.
Attività immateriali a vita definita
Costi per la partecipazione a programmi di collaborazione internazionale
La Società sostiene dei costi in dipendenza di accordi sottoscritti per la partecipazione a programmi
di collaborazione internazionale per lo sviluppo e la produzione di motori aeronautici per impiego
commerciale. Tali costi sono generalmente corrisposti attraverso pagamenti dilazionati e vengono
capitalizzati come attività immateriali a vita utile definita ritenendo che sussistano le condizioni
richieste dallo IAS 38 per il loro riconoscimento ed in particolare il controllo dell’impresa sul bene,
che ne consente la valutazione e la determinazione della relativa vita utile, l’identificabilità e
l’evidenza che il loro sostenimento genererà benefici economici futuri. In particolare, le attività
immateriali derivanti dalla partecipazione a programmi di collaborazione internazionale sono
valutate al fair value del corrispettivo, determinato come somma dei pagamenti futuri attualizzati,
classificando la contropartita di debito nella voce “Altre passività non correnti” oppure “Altre
passività correnti”, successivamente adeguata in base al metodo del costo ammortizzato
(amortised cost) secondo il metodo del tasso di interesse effettivo. L’ammortamento dei costi per la
partecipazione a programmi di cui sopra è parametrato al periodo della prevista vita utile ed inizia
a partire dall’avvio della produzione commerciale dei programmi di riferimento ed è proporzionato,
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
153
Relazione Finanziaria Annuale 2010
per il primo esercizio, al periodo di effettivo utilizzo. Le vite utili sono determinate con riferimento
ad una stima prudente della durata dei programmi da cui derivano i relativi benefici economici e
sono inizialmente stimate in 5, 10 o 15 anni, in base alle caratteristiche dei relativi programmi. I
costi capitalizzati relativi a programmi la cui produzione non è ancora avviata non sono
ammortizzati e sono mantenuti iscritti tra le attività immateriali a vita definita, previa verifica
dell’assenza di perdite di valore (impairment), sulla base della redditività prospettica dei
programmi di riferimento. Negli esercizi successivi alla rilevazione iniziale vengono normalmente
riconosciuti dei costi aggiuntivi che sono portati in aumento del costo originario ed ammortizzati in
base alla vita utile residua. L’iscrizione di tali costi addizionali tra le attività immateriali a vita utile
definita avviene nell’esercizio in cui gli stessi diventano determinabili in modo attendibile.
Costi di sviluppo
I costi di sviluppo, relativi essenzialmente alla realizzazione di componenti e parti per motori
aeronautici, sono capitalizzati se e solo se i costi possono essere determinati in modo attendibile,
l’attività sviluppata è chiaramente identificabile e vi è evidenza che il loro sostenimento genererà
benefici economici futuri. In particolare, ai fini della capitalizzazione rilevano l’esistenza della
fattibilità tecnica e dell’intenzione di completare l’attività in modo da renderla disponibile per l’uso o
vendita, l’esistenza di adeguate risorse tecniche e finanziarie per completare lo sviluppo e la
vendita e l’attendibilità della valutazione dei costi attribuibili all’attività durante lo sviluppo.
Soddisfatte queste condizioni i costi sono iscritti nell’attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria
ed ammortizzati, a quote costanti, a partire dall’avvio della produzione commerciale dei programmi
ai quali si riferiscono. L’ammortamento è proporzionato, per il primo esercizio, al periodo di
effettivo utilizzo. Le vite utili sono determinate con riferimento ad una stima prudente della durata
dei programmi da cui derivano i relativi benefici economici e sono inizialmente stimate in 5, 10 o
15 anni, in base alle caratteristiche dei relativi programmi. I costi di sviluppo capitalizzati relativi a
programmi la cui produzione non è ancora avviata non sono ammortizzati e sono mantenuti iscritti
tra le attività immateriali a vita definita, previa verifica dell’assenza di perdite di valore
(impairment), sulla base della redditività prospettica dei programmi di riferimento.
I costi di ricerca e quelli di sviluppo per i quali non sono rispettate le condizioni di cui sopra
vengono imputati a conto economico quando sostenuti e non possono essere capitalizzati in periodi
successivi.
Attività per accreditamento presso la clientela
Le attività per accreditamento presso la clientela sono iscritte sulla base dei Valori da Fusione
recepiti nel 2007, e quindi sulla base dei corrispondenti valori contabili riflessi nel bilancio
consolidato in quel momento. Più in particolare, i valori contabili del bilancio consolidato avevano
tratto origine dal processo di allocazione del costo dell’Acquisizione, effettuato in apertura
dell’esercizio 2007, secondo il quale la Società aveva rilevato le attività, le passività e le passività
potenziali identificabili delle società acquisite ai relativi fair value a tale data.
A seguito di tale processo di allocazione sono state identificate come rispondenti ai criteri richiesti
per l’iscrizione, ai sensi di quanto indicato nell’IFRS 3 e nello IAS 38, le attività immateriali per
accreditamento presso la clientela per partecipazione a programmi, che sono state valutate al fair
value applicando un metodo di valutazione reddituale, basato sul valore attuale dei flussi di cassa
futuri generati dalle attività per il periodo di vita utile prevedibile residuo, determinato applicando
un tasso di attualizzazione che tiene conto sia dei possibili rischi associati alle attività sia del valore
temporale del denaro. Inoltre è stato considerato nel valore delle attività il beneficio attribuibile al
risparmio fiscale conseguibile da un potenziale acquirente derivante dall’ammortamento delle
attività immateriali iscrivibili (tax amortisation benefits).
Le attività per accreditamento presso la clientela vengono ammortizzate, in correlazione alla vita
media ponderata residua dei programmi cui sono riferite, in un periodo di 15 anni. A fronte delle
attività immateriali iscritte, sono state rilevate le relative imposte differite, determinate mediante
applicazione delle aliquote fiscali che si prevede saranno in vigore al momento dell’imputazione a
conto economico degli ammortamenti.
Altre attività immateriali
Le altre attività immateriali sono iscritte nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria solo se è
probabile che l’uso dell’attività genererà benefici economici futuri e se il costo dell’attività può
essere misurato in modo attendibile. Rispettate queste condizioni, le attività immateriali sono
iscritte al costo di acquisto che corrisponde al prezzo pagato aumentato degli oneri accessori e, per
i beni ricevuti in conferimento, ai valori determinati nei relativi atti.
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
154
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Il valore contabile lordo delle altre attività immateriali a vita utile definita viene sistematicamente
ripartito tra gli esercizi nel corso dei quali ne avviene l’utilizzo, mediante lo stanziamento di quote
di ammortamento costanti, in relazione alla vita utile stimata. L’ammortamento inizia quando
l’attività è disponibile per l’uso ed è proporzionato, per il primo esercizio, al periodo di effettivo
utilizzo. Per le attività ricevute in conferimento l’ammortamento viene determinato in base alla vita
utile residua delle medesime. Le aliquote di ammortamento utilizzate dalla Società sono le
seguenti:
Categoria
Brevetti
Marchi
Software
Aliquote di ammortamento
20%
10%
20-33%
Partecipazioni
Le partecipazioni in imprese controllate, collegate e controllate congiuntamente sono iscritte al
costo, rettificato in presenza di perdite di valore. Il costo è rappresentato dal valore di acquisto o
iscritto a seguito della Fusione e corrispondente al valore della loro contribuzione nel bilancio
consolidato alla data considerata in tale bilancio quale data di acquisizione.
L’eventuale differenza positiva, emergente all’atto dell’acquisto, tra il costo di acquisizione e la
quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della Società è inclusa
nel valore di carico della partecipazione e viene assoggettata annualmente a test di impairment,
confrontando l’intero valore contabile della partecipazione con il suo valore recuperabile (il più
elevato tra il valore d’uso e il fair value al netto dei costi di vendita).
Qualora risultino evidenze che le partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è
rilevata nel conto economico come svalutazione. Nel caso l’eventuale quota di pertinenza della
Società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la Società
abbia l’obbligo di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota
delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente, la perdita di
valore venga meno o si riduca, è rilevato a conto economico un ripristino di valore nei limiti del
valore originario di iscrizione.
Le partecipazioni in altre imprese, costituenti attività finanziarie non correnti e non destinate ad
attività di trading (cosiddette partecipazioni “available for sale”), per le quali il fair value è di
difficile determinazione, trattandosi di società non quotate, sono valutate con il metodo del costo
di acquisizione o di sottoscrizione, eventualmente ridotto per perdite di valore. Se l’eventuale
quota di pertinenza della Società delle perdite eccede il valore contabile della partecipazione
iscritta in bilancio, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori
perdite non è rilevata come passività, a meno che la Società non abbia assunto un’obbligazione
legale o implicita per la copertura delle stesse.
Perdita di valore delle attività
La Società verifica, almeno una volta all’anno, la recuperabilità del valore contabile delle
immobilizzazioni materiali e delle attività immateriali e delle partecipazioni al fine di determinare
se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste
una tale evidenza, il valore di carico delle attività viene ridotto al relativo valore recuperabile.
Inoltre un’attività immateriale a vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore
ogni anno o più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un’indicazione che l’attività possa aver subito
una perdita di valore. La perdita di valore di un’attività corrisponde alla differenza tra il suo valore
contabile ed il suo valore recuperabile, definito come il maggiore fra il fair value al netto dei costi di
vendita e il suo valore d’uso. Il valore d’uso è calcolato come valore attuale dei flussi di cassa
operativi futuri attesi, i quali escludono i flussi di cassa derivanti da attività di finanziamento. La
proiezione dei flussi di cassa si basa sui piani aziendali e su presupposti ragionevoli e documentati
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
155
Relazione Finanziaria Annuale 2010
riguardanti i futuri risultati della Società e le condizioni macroeconomiche. Il tasso di sconto
utilizzato considera il valore temporale del denaro e i rischi specifici del settore di appartenenza.
Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, la Società stima il valore
recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari (Cash Generating Unit – CGU) cui il bene
appartiene.
In particolare, nel valutare la sussistenza di eventuali perdite di valore delle partecipazioni,
trattandosi di partecipazioni in imprese non quotate e per le quali non è determinabile un valore di
mercato (“fair value less costs to sell”) attendibile, in linea con il disposto dello IAS 28 (paragrafo
33), il valore recuperabile (“equity value”) è definito in base al valore d’uso della partecipata,
inteso come sommatoria a) del valore attuale dei flussi di cassa operativi stimati per la società
partecipata, b) del valore attuale stimato di una ipotetica cessione finale (“ultimate disposal”) e c)
della posizione finanziaria netta alla data del test.
Ogniqualvolta il valore recuperabile di un’attività, o di un’unità generatrice di flussi finanziari, è
inferiore al valore contabile, quest’ultimo è ridotto al valore di recupero e la perdita viene imputata
a conto economico. Successivamente, se una perdita su attività diverse dall’avviamento viene
meno o si riduce, il valore contabile dell’attività (o dell’unità generatrice di flussi finanziari) è
incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile (che comunque non può eccedere il
valore netto di carico che l’attività avrebbe avuto se non fosse mai stata effettuata la svalutazione
per perdita di valore). Tale ripristino di valore è immediatamente contabilizzato a conto economico.
Attività finanziarie
In tale categoria sono incluse, in relazione alla scadenza originaria prevista entro o oltre i 12 mesi
dalla data di chiusura del bilancio:
- le attività originatesi da transazioni aventi natura finanziaria diverse dagli strumenti derivati, a
scadenza prefissata e da cui sono attesi pagamenti fissi o determinabili;
- il fair value iniziale degli strumenti derivati;
- l’effetto del successivo adeguamento a fair value degli strumenti derivati, ad eccezione delle
variazioni di valore della componente di copertura degli strumenti derivati su cambi.
Gli utili e le perdite di tutte le attività incluse in tale categoria sono rilevati a conto economico.
Per le attività diverse dagli strumenti derivati, vengono infine effettuate valutazioni al fine di
verificare se esista evidenza che un’attività finanziaria non corrente possa aver subito una perdita
di valore. Se esistono evidenze oggettive, viene rilevata immediatamente a conto economico una
perdita. Qualora nei periodi successivi vengano meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il
valore dell’attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato
dall’applicazione del costo ammortizzato senza aver effettuato le precedenti svalutazioni.
Strumenti finanziari derivati
Le attività della Società sono esposte primariamente a rischi finanziari da variazioni nei tassi di
cambio e nei tassi di interesse, e in misura minore nei prezzi delle materie prime, a fronte dei quali
vengono poste in essere operazioni su strumenti finanziari derivati. L’utilizzo di tali strumenti è
regolato da politiche approvate dalla Società, che stabiliscono apposite procedure sull’utilizzo dei
derivati, coerentemente con le strategie di risk management.
Tutti gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, ivi inclusi quelli impliciti (embedded
derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale. Il cosiddetto split accounting prevede,
infatti, che le clausole aventi natura di strumenti derivati e originanti rischi o benefici non
strettamente correlati con quelli dello strumento principale debbano essere rilevati separatamente
in bilancio.
Gli strumenti finanziari derivati non impliciti sono utilizzati esclusivamente con l’intento di
copertura. Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati
possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting solo quando,
all’inizio della copertura, (i) esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di
copertura stessa, (ii) si presume che la copertura sia altamente efficace, (iii) l’efficacia può essere
attendibilmente misurata e (iv) la copertura stessa risulta altamente efficace durante i diversi
periodi contabili per cui è designata.
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
156
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge
accounting, i seguenti trattamenti contabili vengono applicati:
- Fair value hedge: se uno strumento finanziario derivato è designato come di copertura
dell’esposizione alle variazioni del fair value di un’attività o di una passività di bilancio attribuibili
ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l’utile o la perdita
derivante dalle valutazioni successive del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a
conto economico. L’utile o la perdita sulla posta oggetto di copertura, attribuibile al rischio
coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico;
- Cash flow hedge: se uno strumento finanziario derivato è designato come di copertura
dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri di un’attività o di una passività iscritta in
bilancio o di un’operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto
economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario (variazione
del fair value) è rilevata nel patrimonio netto. L’utile o la perdita cumulati sono stornati dal
patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata
l’operazione oggetto di copertura. Eventuali utili o perdite associate ad una copertura divenuta
inefficace, sono immediatamente iscritti a conto economico. Se uno strumento di copertura o una
relazione di copertura vengono chiusi, ma l’operazione oggetto di copertura non si è ancora
realizzata, gli utili e le perdite cumulate (fino a quel momento iscritte a patrimonio netto) sono
rilevati a conto economico nel momento in cui la relativa operazione si realizza. Se l’operazione
oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati
sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico.
Nel caso in cui non fosse possibile applicare l’hedge accounting, gli utili o le perdite derivanti dalla
valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato vengono immediatamente iscritti a
conto economico.
Rimanenze
Le rimanenze sono valutate al minore fra costo di acquisto o di produzione e valore netto di
realizzo desumibile dall’andamento del mercato, definito come il prezzo di vendita stimato meno i
costi di completamento previsti e le spese necessarie per realizzare la vendita.
In particolare, le materie prime, i semilavorati ed i prodotti in corso di lavorazione sono iscritti
inizialmente in base al costo di acquisto o di produzione. I costi di acquisto comprendono il costo
pagato ai fornitori aumentato delle spese accessorie sostenute fino all’ingresso dei beni nei
magazzini della Società, al netto di sconti e abbuoni. I costi di produzione comprendono i costi
sostenuti per portare i beni nel luogo e nello stato in cui si trovano alla data di bilancio:
comprendono sia i costi specifici ai singoli beni o categorie di beni, sia i costi sostenuti globalmente
nelle attività utilizzate per allestirli (spese generali di produzione). La valutazione del costo delle
giacenze è generalmente effettuata mediante adozione del metodo FIFO. Tale criterio di
valutazione è ritenuto il più adeguato per una rappresentazione veritiera e corretta, nonché
omogenea, della situazione patrimoniale ed economica della Società.
Il valore delle rimanenze così determinato viene poi eventualmente rettificato mediante apposito
fondo svalutazione per tener conto di materiali obsoleti o di lento rigiro, in relazione alla loro
possibile utilità e realizzo futuro.
Lavori in corso su ordinazione
I lavori in corso su ordinazione (o contratti di costruzione) si riferiscono a contratti stipulati
specificamente per la costruzione di un bene o di una combinazione di beni strettamente connessi o
interdipendenti per ciò che riguarda la loro progettazione, tecnologia e funzione o la loro
utilizzazione finale. Principalmente sono relativi ad attività di sviluppo e di produzione nei settori
dello spazio e dei motori aeronautici militari.
Quando il risultato di un contratto di costruzione può essere stimato con attendibilità, i lavori in
corso su ordinazione sono valutati secondo il metodo della percentuale di completamento applicata
al corrispettivo globale contrattuale, secondo il quale i costi, i ricavi ed il relativo margine sono
riconosciuti in base all’avanzamento dell’attività produttiva. Per la determinazione della percentuale
di completamento si adotta il criterio economico del rapporto fra costi di produzione già sostenuti e
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
157
Relazione Finanziaria Annuale 2010
costi preventivi totali dell’intera opera (cost-to-cost), sulla base di stime aggiornate alla data di
bilancio. Periodicamente vengono effettuati aggiornamenti delle assunzioni che sono alla base delle
valutazioni. Le variazioni al contratto, le revisioni prezzi e gli incentivi sono inclusi nella misura in
cui essi sono stati concordati con il committente. Gli eventuali effetti economici sono contabilizzati
nell’esercizio in cui vengono effettuati gli aggiornamenti.
Quando il risultato di un contratto di costruzione non può essere stimato con attendibilità, i ricavi
riferibili alla relativa commessa sono rilevati solo nei limiti dei costi di commessa sostenuti che
probabilmente saranno recuperati. I costi di commessa sono rilevati come spese nell’esercizio nel
quale essi sono sostenuti.
Viene inoltre tenuto conto degli oneri da sostenere dopo la chiusura della commessa e di quelli a
fronte di perdite prevedibili mediante accantonamenti ai fondi rischi; in particolare eventuali perdite
sui contratti vengono rilevate a conto economico nella loro interezza nel momento in cui divengono
note.
I lavori in corso su ordinazione sono esposti nell’attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria al
netto degli acconti fatturati ai clienti. L’analisi viene effettuata per singola commessa: se il valore
della singola commessa è superiore agli acconti, la differenza positiva è classificata nella Situazione
Patrimoniale-Finanziaria nella voce in esame; nel caso in cui il valore della singola commessa risulti
inferiore agli acconti, la differenza negativa è classificata nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria
nella voce “Anticipi per lavori in corso su ordinazione”.
Crediti commerciali
I crediti sono inizialmente iscritti al fair value, che corrisponde al valore nominale, e
successivamente rettificati, per adeguarli al presunto valore di realizzo, tramite l’iscrizione di un
fondo svalutazione. Tale fondo svalutazione è commisurato sia all’entità dei rischi relativi a specifici
crediti, sia all’entità del rischio generico di mancato incasso incombente sulla generalità dei crediti,
prudenzialmente stimato in base all’esperienza del passato ed al grado di equilibrio finanziario noto
della generalità dei debitori.
Qualora la riscossione del corrispettivo fosse differita oltre i normali termini commerciali praticati ai
clienti, il credito viene sottoposto ad attualizzazione e successivamente valutato al costo
ammortizzato utilizzando il metodo dell’interesse effettivo.
Eventuali operazioni di cessione di crediti mediante operazioni di factoring possono essere di tipo
pro-solvendo o pro-soluto; alcune cessioni pro-soluto implicano il mantenimento di una significativa
esposizione all’andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti. Questo tipo di operazioni
non rispetta i requisiti richiesti dallo IAS 39 per l’eliminazione dal bilancio delle attività, dal
momento che non è stata trasferita la sostanzialità di tutti i relativi rischi e benefici. Di
conseguenza, i crediti ceduti attraverso operazioni di factoring che non rispettano i requisiti per
l’eliminazione stabiliti dallo IAS 39 rimangono iscritti nel bilancio, pur se legalmente risultano
ceduti. In contropartita viene contabilizzata una passività finanziaria di pari importo inclusa nella
voce “Passività finanziarie correnti”.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Comprendono denaro e valori in cassa, depositi bancari a pronti ed altri investimenti finanziari a
breve termine ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti prontamente in denaro e che
sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore. Gli scoperti di conto corrente
sono portati a riduzione delle disponibilità liquide solo ai fini della redazione del rendiconto
finanziario.
Attività destinate alla vendita
Tale voce è destinata ad includere le attività non correnti (o gruppi di attività in dismissione) il cui
valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso
l’utilizzo continuativo. Le attività destinate alla vendita sono valutate, secondo quanto stabilito
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
158
Relazione Finanziaria Annuale 2010
dall’IFRS 5, al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi presunti di
vendita.
Passività finanziarie
In tale voce sono classificate le passività di natura finanziaria, nella parte non corrente, e gli
scoperti di conto corrente, nella parte a breve, nonché quei debiti correnti e non correnti che,
seppur sorti in relazione ad operazioni di natura commerciale o comunque non finanziaria, sono
stati negoziati a condizioni particolari, in quanto si è inteso porre in essere un’operazione di
finanziamento rendendo di fatto tali debiti finanziari. I debiti finanziari correnti e non correnti sono
inizialmente iscritti al fair value, al netto dei costi di transazione sostenuti, e successivamente
valutati al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
La quota dei debiti finanziari non correnti esigibile entro dodici mesi dalla data di chiusura del
bilancio viene classificata nella voce “Quota corrente dei debiti finanziari non correnti”.
Fondi per benefici ai dipendenti
I dipendenti della Società fruiscono di benefici successivi al rapporto di lavoro, che possono essere
piani pensionistici a contribuzione definita oppure a benefici definiti, e di altri benefici a lungo
termine.
Benefici successivi al rapporto di lavoro
Il trattamento contabile dei piani pensionistici e degli altri benefici successivi alla cessazione del
rapporto di lavoro dipende dalla natura degli stessi.
I piani a contribuzione definita sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in
base ai quali la Società versa contribuzioni fisse ad un’entità giuridicamente distinta su base
obbligatoria, contrattuale o volontaria senza che esistano obbligazioni legali o implicite ad
effettuare versamenti aggiuntivi se l’entità non dovesse detenere attività sufficienti per pagare tutti
i benefici pensionistici maturati relativi all’attività lavorativa svolta nell’esercizio corrente e in quelli
precedenti. I contributi da versare sono rilevati a conto economico sulla base del principio della
competenza e classificati tra i costi del personale.
I piani a benefici definiti sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro diversi dai
piani a contribuzione definita. L’obbligazione di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici
definiti ed il relativo costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di
valutazioni attuariali indipendenti utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito
(projected unit credit method), in funzione di uno o più fattori quali l’età, gli anni di servizio e la
retribuzione futura prevista.
Gli utili e le perdite attuariali relative a piani a benefici definiti derivanti da variazioni delle ipotesi
attuariali utilizzate o da modifiche delle condizioni del piano sono rilevati pro-quota a conto
economico per la rimanente vita lavorativa media dei dipendenti che partecipano al piano, se e nei
limiti in cui il loro valore netto non rilevato al termine dell’esercizio precedente eccede il maggiore
valore tra il 10% del valore attuale della passività relativa al piano e il 10% del fair value delle
attività al suo servizio, ove esistenti (attraverso l’applicazione del cosiddetto “metodo del
corridoio”).
Le passività per benefici successivi al rapporto di lavoro rilevate in bilancio rappresentano il valore
attuale delle passività per i piani a benefici definiti rettificate per tener conto degli utili e delle
perdite attuariali non rilevati e ridotte del fair value delle attività a servizio del piano, se esistenti.
Eventuali attività nette determinate applicando questo calcolo sono iscritte fino a concorrenza delle
perdite attuariali e del costo relativo a prestazioni pregresse non riconosciuti precedentemente,
oltre al valore attuale dei rimborsi disponibili e delle riduzioni delle contribuzioni future al piano.
I costi relativi ai piani a benefici definiti sono classificati tra i costi del personale ad eccezione dei
costi relativi all’incremento del valore attuale dell’obbligazione derivanti dall’avvicinarsi del
momento del pagamento dei benefici che sono classificati fra gli oneri finanziari.
Il trattamento di fine rapporto (“TFR”) era considerato sino al 31 dicembre 2006 un piano a benefici
definiti. La disciplina di tale fondo è stata profondamente modificata dalla Legge 27 dicembre 2006,
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
159
Relazione Finanziaria Annuale 2010
n. 296 (“Legge Finanziaria 2007”) e successivi Decreti e Regolamenti. Alla luce di tali modifiche, e
in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da
considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1
gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data
esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita. In conseguenza, le quote di TFR maturate
successivamente a tale data assumono la natura relativa ai piani a contribuzione definita, con
esclusione, pertanto, di componenti di stima attuariale nella determinazione del costo di
competenza. Le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 rimangono valutate quali piani a
benefici definiti secondo procedimenti attuariali, escludendo, però, nel calcolo la componente
relativa ai futuri incrementi salariali.
Altri benefici a lungo termine
Gli altri benefici a lungo termine hanno un trattamento contabile analogo a quello dei piani a
benefici definiti, ad eccezione del fatto che gli utili e le perdite attuariali sono interamente
riconosciuti a conto economico nell’esercizio in cui si determinano, quindi senza applicazione del
“metodo del corridoio”.
Fondi per rischi ed oneri
La Società rileva fondi rischi ed oneri quando ha un’obbligazione attuale, legale o implicita, a fronte
di un evento passato, nei confronti di terzi ed è probabile che si renderà necessario l’impiego di
risorse della Società per adempiere l’obbligazione e quando può essere effettuata una stima
attendibile dell’ammontare dell’obbligazione stessa. Gli accantonamenti sono stanziati sulla base
della miglior stima dei costi richiesti per adempiere all’obbligazione alla data del bilancio. Se
l’effetto è rilevante, l’accantonamento viene attualizzato e il suo incremento dovuto al trascorrere
del tempo viene successivamente rilevato a Conto Economico negli oneri finanziari.
Nel caso di cause legali, l’ammontare dei fondi viene determinato sulla base delle valutazioni dei
rischi al fine di determinare la probabilità, la tempistica e gli importi coinvolti.
In caso di passività per oneri futuri di smantellamento, rimozione e bonifica relative ad attività
materiali, il fondo è rilevato in contropartita all’attività cui si riferisce; la rilevazione dell’onere a
conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento dell’immobilizzazione materiale
al quale l’onere stesso si riferisce.
I fondi sono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio ed eventualmente rettificati per
riflettere la miglior stima corrente; eventuali variazioni di stima sono riflesse nel conto economico
del periodo in cui la variazione è avvenuta.
I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono menzionati nelle Note
Esplicative senza procedere ad alcuno stanziamento.
Debiti commerciali
I debiti commerciali le cui scadenze rientrano nei normali termini commerciali non sono attualizzati
e sono iscritti al valore nominale ritenuto rappresentativo del valore di estinzione.
I debiti commerciali sono iscritti fra le passività correnti, salvo i casi in cui la Società abbia il diritto
contrattuale di estinguere le proprie obbligazioni oltre i 12 mesi dalla data di bilancio.
Debiti per erogazioni ai sensi della Legge 808/85
Tali debiti sono iscritti in bilancio al loro valore nominale e sono classificati nelle voci di bilancio
“Altre passività non correnti” e “Altre passività correnti”.
Riconoscimento dei ricavi
I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che alla Società affluiranno dei benefici
economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono iscritti per
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
160
Relazione Finanziaria Annuale 2010
competenza al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante, al netto dell’imposta sul valore
aggiunto e di resi, sconti, abbuoni e premi.
I ricavi per la vendita di beni vengono riconosciuti quando la Società ha trasferito all’acquirente i
rischi significativi ed i benefici connessi alla proprietà dei beni, momento generalmente coincidente
con la spedizione. I ricavi per le prestazioni di servizi sono rilevati con riferimento allo stadio di
completamento dell’attività, sulla base di medesimi criteri previsti per i lavori in corso su
ordinazione. Inoltre, qualora il risultato della prestazione di servizi non possa essere
attendibilmente stimato, i ricavi vengono rilevati solo nella misura i cui i costi relativi saranno
recuperabili.
I ricavi includono anche le variazioni dei lavori in corso su ordinazione relativi a commesse di
durata pluriennale che sono riconosciute in base allo stato avanzamento lavori rapportato al prezzo
di vendita (come più ampiamente descritto nella nota relativa ai Lavori in corso su ordinazione).
Gli interessi attivi sono rilevati in applicazione del principio della competenza temporale, sulla base
dell’importo finanziato e del tasso di interesse effettivo applicabile, che rappresenta il tasso che
sconta gli incassi futuri stimati lungo la vita attesa dell’attività finanziaria per riportarli al valore di
carico contabile dell’attività stessa.
Dividendi ricevuti
I dividendi sono rilevati nell’esercizio in cui si stabilisce il diritto degli azionisti a riceverne il
pagamento.
Contributi
I contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la
Società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi
stessi saranno ricevuti. I contributi sono generalmente rilevati a conto economico con un criterio
sistematico lungo il periodo in cui si rilevano i costi ad essi correlati.
In particolare, i contributi ottenuti a fronte di investimenti in attivo fisso e costi di sviluppo
capitalizzati vengono iscritti nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, nelle voci “Altre
passività non correnti” o “Altre passività correnti” e vengono imputati a conto economico in
correlazione alla residua durata dell’ammortamento dei cespiti e delle attività cui si riferiscono.
Qualora il contributo venga riconosciuto in un esercizio successivo a quello in cui i cespiti o le
attività immobilizzate sono entrati in ammortamento, la quota di contributi relativi agli esercizi
precedenti viene iscritta a conto economico tra gli altri proventi.
Il trattamento contabile dei benefici derivanti da un eventuale finanziamento pubblico ottenuto ad
un tasso agevolato è assimilato a quello dei contributi pubblici. Tale beneficio è determinato
all’inizio del finanziamento come differenza tra il valore contabile iniziale del finanziamento (fair
value più i costi direttamente attribuibili all’ottenimento del finanziamento) e quanto incassato ed è
rilevato successivamente a conto economico in accordo con le regole previste per la rilevazione dei
contributi pubblici.
Crediti d’imposta per attività di ricerca e sviluppo
I crediti d’imposta per di attività di ricerca e sviluppo (Legge 296/2007 e successive modificazioni)
sono contabilizzati in bilancio nella misura in cui si ritiene recuperabile e utilizzabile il credito
d’imposta. Tali crediti sono inizialmente rilevati in contropartita della voce “Altre passività non
correnti” o “Altre passività correnti” ed imputati a conto economico, in dipendenza della diversa
tipologia di costi oggetto di agevolazione, in relazione alla percentuale di completamento dei lavori
in corso su ordinazione cui hanno concorso i costi a fronte dei quali è stato determinato il credito
spettante o alla rilevazione a conto economico dei costi per attività di ricerca e sviluppo.
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
161
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Costi
I costi sono contabilizzati nel rispetto del principio della competenza e nella prospettiva di
continuità aziendale della Società, al netto dell’imposta sul valore aggiunto e di resi, sconti,
abbuoni e premi. Gli accantonamenti sono iscritti in bilancio con le modalità descritte nella nota
relativa ai Fondi rischi ed oneri.
Gli interessi passivi sono rilevati in applicazione del principio della competenza temporale, sulla
base dell’importo finanziato e del tasso di interesse effettivo applicabile.
Imposte
Le imposte sul reddito sono costituite dalle imposte correnti e dalle imposte anticipate e differite.
Le imposte correnti sono calcolate sul risultato imponibile stimato dell’esercizio e sono determinate
in base alla normativa tributaria vigente.
Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico, poiché esclude
componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre
voci che non saranno mai tassabili o deducibili. La passività per imposte correnti è calcolata
utilizzando le aliquote vigenti alla data di bilancio.
A partire dall’esercizio precedente e per un triennio, la Società e alcune sue controllate italiane
hanno deciso di aderire al consolidato fiscale nazionale ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico
delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.). AVIO S.p.A. funge da società consolidante e determina
un’unica base imponibile per il gruppo di società aderenti al consolidato fiscale, beneficiando della
possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali in un’unica dichiarazione.
Ciascuna società aderente al consolidato fiscale nazionale trasferisce alla società consolidante il
reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale). AVIO S.p.A. rileva un credito nei confronti delle
società che apportano redditi imponibili pari all’Ires da versare, così come determinato sulla base
del contratto di consolidato. Per contro, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali,
AVIO S.p.A. iscrive un debito pari all’IRES sulla parte di perdita effettivamente compensata a livello
di gruppo, così come determinato sulla base del contratto di consolidato.
Il debito per IRAP è contabilizzato nelle “Passività per imposte correnti” al netto degli eventuali
acconti corrisposti in corso d’anno.
Le imposte anticipate e differite sono le imposte che ci si aspetta di recuperare o di pagare sulle
differenze temporanee fra il valore contabile delle attività e delle passività di bilancio e il
corrispondente valore fiscale utilizzato nel calcolo dell’imponibile fiscale, contabilizzate secondo il
metodo della passività di stato patrimoniale. Le passività fiscali differite sono generalmente rilevate
per tutte le differenze temporanee imponibili, mentre le attività fiscali differite sono rilevate nella
misura in cui si ritenga probabile che vi saranno risultati fiscali imponibili in futuro che consentano
l’utilizzo delle differenze temporanee deducibili. Tali attività e passività non sono rilevate se le
differenze temporanee derivano da avviamento o dall’iscrizione iniziale (non in operazioni di
aggregazioni di imprese) di altre attività o passività in operazioni che non hanno influenza né sul
risultato contabile né sul risultato imponibile. Il beneficio fiscale derivante dal riporto a nuovo di
perdite fiscali è rilevato quando e nella misura in cui sia ritenuta probabile la disponibilità di redditi
imponibili futuri a fronte dei quali tali perdite possano essere utilizzate.
Il valore di carico delle attività fiscali differite è rivisto ad ogni data di bilancio e ridotto nella misura
in cui non sia più probabile l’esistenza di sufficienti redditi imponibili tali da consentire in tutto o in
parte il recupero di tali attività.
Le imposte anticipate e differite sono calcolate in base all’aliquota fiscale che ci si aspetta sarà in
vigore al momento del realizzo dell’attività o dell’estinzione della passività. Le imposte correnti e
differite sono imputate direttamente al conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci
rilevate direttamente a patrimonio netto, nel qual caso anche le relative imposte sono imputate al
patrimonio netto. Le attività e le passività fiscali differite sono compensate quando vi è un diritto
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
162
Relazione Finanziaria Annuale 2010
legale a compensare le imposte correnti attive e passive e quando la Società intende liquidare le
attività e le passività fiscali correnti su base netta. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto
alla voce “Attività per imposte anticipate”, se passivo, alla voce “Passività per imposte differite”.
Distribuzione dei dividendi
I dividendi pagabili dalla Società sono rappresentati come movimento di patrimonio netto e iscritti
nelle passività correnti nell’esercizio in cui la distribuzione è approvata dall’assemblea degli
azionisti.
Differenze cambio
I ricavi e i costi relativi a operazioni in moneta diversa da quella funzionale sono iscritti al cambio
corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta.
Le attività e passività monetarie in moneta diversa da quella funzionale sono convertite nella
moneta funzionale applicando il cambio corrente alla data di chiusura del periodo di riferimento con
imputazione dell'effetto a conto economico. Le attività non monetarie valutate al costo storico
espresso in valuta diversa da quella funzionale non sono riconvertite al cambio corrente alla data di
bilancio.
L’importo dell’eventuale utile netto derivante dall’adeguamento ai cambi di fine esercizio delle
poste in valuta, in sede di approvazione del bilancio e conseguente destinazione del risultato, è
iscritto, per la parte non assorbita dall’eventuale perdita di esercizio, in una riserva non distribuibile
sino al momento del successivo realizzo.
Alla chiusura di ogni esercizio viene rideterminato l’importo complessivo degli utili e perdite non
realizzati su cambi. Qualora emerga un utile netto complessivo su cambi superiore all’importo della
riserva patrimoniale, quest’ultima viene integrata. Se, invece, emerge una perdita o un utile netto
inferiore all’importo iscritto nella riserva, rispettivamente l’intera riserva o l’eccedenza è
riclassificata a una riserva liberamente distribuibile in sede di redazione del bilancio.
2.8. Gestione del rischio
Rischio di credito
La Società presenta diverse concentrazioni di rischio di credito in funzione della natura delle attività
svolte e dei mercati di riferimento, peraltro mitigata dal fatto che l’esposizione creditoria è
suddivisa su un ampio numero di controparti e clienti. Ciononostante, nel complesso, i crediti
commerciali manifestano un rischio di concentrazione nel mercato dell’Unione Europea e in quello
Nord Americano. I crediti commerciali sono contabilizzati al netto della svalutazione determinata
sulla base del rischio di inadempienza della controparte, determinato considerando le informazioni
disponibili sulla solvibilità del cliente e considerando altresì i dati storici.
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità cui è soggetta la Società può sorgere dalle difficoltà ad ottenere, a condizioni
economiche, le risorse finanziarie a supporto delle attività operative nella giusta tempistica. I due
principali fattori che influenzano la liquidità della Società sono da una parte le risorse generate o
assorbite dalle attività operative e di investimento, dall’altra le caratteristiche di scadenza e di
rinnovo del debito o di liquidità e degli impieghi finanziari.
I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono monitorati e gestiti centralmente
nell’ottica di garantire tempestivamente un efficace reperimento delle risorse finanziarie o un
adeguato investimento delle disponibilità liquide.
L'attuale contesto generale dell’economia, dei mercati in cui opera la Società e di quelli finanziari
richiede un’attenta gestione del rischio liquidità e in tal senso particolare attenzione è posta alle
azioni tese a generare risorse finanziarie con la gestione operativa e al conseguimento di un
sufficiente livello di liquidità disponibile per adempiere alle obbligazioni cui la Società è tenuta.
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
163
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Il management ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelli che
saranno generati dall’attività operativa e di finanziamento, consentiranno alla Società di soddisfare
i propri bisogni derivanti dalla attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di
rimborso dei debiti alla loro scadenza.
Rischio di cambio e rischio di tasso di interesse
La Società è soggetta al rischio di mercato derivante dalla fluttuazione dei cambi delle valute, in
quanto opera in un contesto internazionale in cui le transazioni sono condotte in diverse valute, e
dei tassi di interesse. L’esposizione al rischio di cambio della Società deriva sia dalla distribuzione
geografica dei mercati in cui vende i propri prodotti, sia dall’utilizzo di fonti esterne di
finanziamento in valuta. La Società è esposta al rischio di tasso di interesse in particolar modo con
riferimento alle passività finanziarie a tasso variabile. La variazione dei tassi di interesse potrebbe
avere un impatto positivo o negativo sul risultato economico della Società.
La Società valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di cambio e
dei tassi di interesse e gestisce tali rischi attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari derivati,
secondo quanto stabilito nelle proprie politiche di gestione dei rischi. Nell’ambito di tali politiche
l’uso di strumenti finanziari derivati è riservato alla gestione dell’esposizione alle fluttuazioni dei
cambi e dei tassi di interesse connessi con i flussi monetari e con le poste patrimoniali attive e
passive e non sono consentite attività con intento speculativo.
La Società utilizza strumenti finanziari derivati designandoli a copertura dei flussi di cassa con
l’obiettivo di predeterminare:
- il tasso di interesse su parte dei finanziamenti e debiti a tasso variabile (gli strumenti utilizzati
sono sostanzialmente interest rate swap);
- il tasso di cambio a cui le transazioni previste denominate in valuta saranno rilevate (gli
strumenti utilizzati sono sostanzialmente currency option).
In tutti i casi in cui i derivati stipulati a copertura del rischio cambio e del rischio interesse sono
designati come strumenti di copertura ai fini dello IAS n. 39, la Società documenta in modo
formale, a partire dall'inizio della copertura stessa, la relazione di copertura tra lo strumento di
copertura e l'elemento coperto, gli obiettivi della gestione del rischio e la strategia perseguita
nell'effettuare la copertura. La Società documenta altresì la valutazione dell'efficacia dello
strumento di copertura nel compensare le variazioni nei flussi finanziari attribuibili al rischio
coperto. Tale valutazione è effettuata all'inizio della copertura e in misura continuativa per tutta la
sua durata. Le controparti di tali contratti sono primarie istituzioni finanziarie.
Ulteriori informazioni qualitative e quantitative sui rischi finanziari a cui la Società è soggetto sono
riportate nella Nota 5.
2.9. Uso di stime
La redazione del bilancio e delle relative Note Esplicative richiede l’effettuazione di stime e di
assunzioni che hanno effetto sul valore delle attività e delle passività iscritte, sull’informativa
relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio e sull’importo dei ricavi e dei costi di
periodo.
Le stime sono utilizzate in diverse aree, quali il fondo svalutazione crediti, il fondo obsolescenza
magazzino, gli ammortamenti, le perdite di valore delle attività, i benefici per i dipendenti, le
imposte sul reddito, gli altri fondi rischi e per determinare i costi complessivi di commessa ed il
relativo stato di avanzamento.
I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell’incertezza che caratterizza le
ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate. Le stime e le assunzioni sono riviste
periodicamente dalla Società in base alle migliori conoscenze dell’attività della Società stessa e
degli altri fattori ragionevolmente desumibili dalle circostanze attuali. Gli effetti di ogni variazione
sono riflessi immediatamente a conto economico.
L’attuale situazione macroeconomica internazionale, che interessa anche talune aree di business in
cui opera la Società, ha comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l’andamento
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
164
Relazione Finanziaria Annuale 2010
futuro caratterizzate da incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo
esercizio od in quelli successivi, di risultati diversi da quanto stimato, che quindi potrebbero
richiedere rettifiche, ad oggi chiaramente non stimabili né prevedibili, al valore contabile delle
relative voci di bilancio. Le assunzioni e le stime riguardano principalmente la redditività attesa su
cui si basa la recuperabilità del valore di carico delle attività non correnti (in particolare
dell’avviamento) e delle attività per imposte anticipate.
2.10 Nuovi principi contabili
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicabili dal 1 gennaio 2010 e non rilevanti per
la Società
I seguenti emendamenti, improvement ed interpretazioni, efficaci dal 1 gennaio 2010, disciplinano
fattispecie e casistiche non presenti all’interno della Società alla data del presente bilancio, ma che
potrebbero avere effetti contabili su transazioni o accordi futuri:
- IFRS 3 (2008) – Aggregazioni aziendali.
- IAS 27 (2008) – Bilancio consolidato e separato
- Improvement 2008 all’IFRS 5 – Attività non correnti destinate alla vendita e attività operative
-
-
cessate. La modifica apportata stabilisce che se un’impresa è impegnata in un piano di cessione
che comporti la perdita del controllo su una partecipata, tutte le attività e passività della
controllata devono essere riclassificate tra le attività destinate alla vendita, anche se dopo la
cessione l’impresa deterrà ancora una quota partecipativa minoritaria nella controllata
Emendamenti allo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate e allo IAS 31 – Partecipazioni in
joint ventures, conseguenti alle modifiche apportate allo IAS 27. Gli emendamenti stabiliscono
che, alla perdita dell’influenza notevole o del controllo congiunto, le eventuali partecipazioni
residue devono essere valutate a fair value. Inoltre deve essere riconosciuta a conto economico
ogni differenza tra il fair value dell’investimento residuo, i proventi derivanti dalla cessione di
parte dell’investimento e il valore di carico dell’investimento alla data in cui sono persi
l’influenza notevole o il controllo congiunto.
Improvement agli IAS/IFRS (2009):
IFRS 2- Pagamenti basati su azioni. L’emendamento ha chiarito che il conferimento di un
ramo d’azienda per la formazione di una joint venture o l’aggregazione di imprese o rami
d’azienda in entità a controllo congiunto non ricadono nell’ambito di applicabilità dell’IFRS
2.
IFRS 5 – Attività non correnti disponibili per la vendita e attività operative cessate.
L’emendamento ha chiarito che l’IFRS 5 e gli altri IFRS che fanno specifico riferimento ad
attività non correnti (o gruppi di attività) classificate come disponibili per la vendita o come
attività operative cessate stabiliscono tutta l’informativa necessaria per questo genere di
attività o di operazioni.
IAS 1 – Presentazione del bilancio. A seguito dell’emendamento, ai fini della classificazione
come corrente / non corrente di una passività diviene irrilevante la presenza di un’opzione
di conversione correntemente esercitabile in strumenti di patrimonio netto.
IAS 7 – Rendiconto finanziario. L’emendamento richiede che solo i flussi di cassa che
risultino nel riconoscimento di attività nella situazione patrimoniale-finanziaria possano
essere classificati come derivanti da attività di investimento.
IAS 17 – Leasing. A seguito delle modifiche si applicheranno anche ai terreni in locazione le
condizioni generali previste dallo IAS 17 ai fini della classificazione del contratto come
leasing finanziario o operativo, indipendentemente dall’ottenimento del titolo di proprietà al
termine del contratto.
IAS 36 – Riduzione del valore di attività. L’emendamento richiede che ogni unità operativa
o gruppo di attività operative sulle quali il goodwill è allocato ai fini del test di impairment
non abbia dimensioni maggiori di un segmento operativo, così come definito dal paragrafo
5 dell’IFRS 8, prima dell’aggregazione consentita dal paragrafo 12 del medesimo IFRS sulla
base di caratteristiche economiche similari o di altri elementi di similitudine.
IAS 38 – Attività immateriali. L’emendamento ha stabilito che esistono sufficienti
informazioni per valutare il fair value di un’attività immateriale acquisita nel corso di
un’aggregazione di impresa se essa è separabile o è originata da diritti contrattuali o legali.
L’emendamento ha inoltre chiarito le tecniche di valutazione da utilizzarsi comunemente
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
165
Relazione Finanziaria Annuale 2010
-
-
-
-
per valutare il fair value delle attività immateriali per le quali non esiste un mercato attivo
di riferimento.
IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione. l’emendamento restringe
l’eccezione di non applicabilità contenuta nel paragrafo 2(g) dello IAS 39 ai contratti
forward tra un acquirente e un azionista venditore ai fini della vendita di un’impresa ceduta
in un’aggregazione aziendale a una futura data di acquisizione, qualora il completamento
dell’aggregazione aziendale non dipenda da ulteriori azioni di una delle due parti, ma solo
dal trascorrere di un congruo periodo di tempo. L’emendamento chiarisce invece che
ricadono nell’ambito di applicabilità dello IAS 39 i contratti di opzione (siano o meno essi
attualmente esercitabili) che consentono a una delle due parti di avere il controllo sul
realizzarsi o meno di eventi futuri e il cui esercizio comporterebbe il controllo di un‘impresa.
L’emendamento chiarisce inoltre che le penali implicite per l’estinzione anticipata di prestiti,
il prezzo delle quali compensa il soggetto prestatore della perdita degli ulteriori interessi,
devono essere considerate strettamente correlate al contratto di finanziamento che le
prevede, e pertanto non devono essere contabilizzate separatamente. Infine,
l’emendamento chiarisce che gli utili o perdite su di uno strumento finanziario coperto
devono essere riclassificati da patrimonio netto a conto economico nel periodo in cui il
flusso di cassa atteso coperto ha effetto sul conto economico.
IFRIC 9 – Rideterminazione del valore dei derivati impliciti. L’emendamento esclude
dall’ambito di applicabilità dell’IFRIC 9 i derivati impliciti in contratti acquisiti nel corso di
aggregazioni aziendali al momento della formazione di imprese a controllo congiunto o di
joint venture.
Emendamento all’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni: pagamenti basati su azioni di Gruppo
regolati per cassa. L’emendamento chiarisce l’ambito di applicazione dell’IFRS 2 e le relazioni
esistenti tra questo ed altri principi contabili. In conseguenza di ciò, lo IASB ha ritirato l’IFRIC 8
e l’IFRIC 11.
IFRIC 17 – Distribuzione di attività non liquide ai soci. L’interpretazione chiarisce che un debito
per dividendi deve essere riconosciuto quando i dividendi sono stati appropriatamente
autorizzati e che tale debito deve essere valutato al fair value delle attività nette che saranno
utilizzate per il suo pagamento. L’impresa deve riconoscere a conto economico la differenza tra
il dividendo pagato e il valore netto contabile delle attività utilizzate per il pagamento.
IFRIC 18 – Trasferimento di attività dai clienti. L’interpretazione chiarisce il trattamento
contabile da adottare se l’impresa stipula un contratto in cui riceve da un proprio cliente
un’attività materiale che dovrà utilizzare per collegare il cliente ad una rete o per fornirgli un
determinato accesso alla fornitura di beni e servizi.
Emendamento allo IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione – Elementi
qualificabili per la copertura. L’emendamento chiarisce l’applicazione del principio per la
definizione del sottostante oggetto di copertura in situazioni particolari.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via
anticipata dalla Società
In data 8 ottobre 2009, lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 32 – Strumenti finanziari:
Presentazione: Classificazione dei diritti emessi al fine di disciplinare la contabilizzazione per
l’emissione di diritti di opzione (o warrant) denominati in valuta diversa da quella funzionale
dell’emittente. In precedenza tali diritti erano contabilizzati come passività da strumenti finanziari
derivati; l’emendamento invece richiede che, a determinate condizioni, tali diritti siano trattati
come componenti di patrimonio netto nel bilancio dell’emittente a prescindere dalla valuta nella
quale il prezzo di esercizio è denominato. L’emendamento in oggetto è applicabile dal 1 gennaio
2011 in modo retrospettivo.
In data 4 novembre 2009 lo IASB ha emesso una versione rivista dello IAS 24 – Informativa di
bilancio sulle parti correlate che semplifica il tipo di informazioni richieste nel caso di transazioni
con parti correlate controllate dallo Stato e chiarisce la definizione di parti correlate. Il principio è
applicabile dal 1 gennaio 2011.
In data 12 novembre 2009 lo IASB ha pubblicato i primi capitoli del principio IFRS 9 – Strumenti
finanziari sulla classificazione e valutazione delle attività finanziarie applicabile dal 1 gennaio 2013.
Questa pubblicazione rappresenta la prima parte di un processo per fasi che ha lo scopo di
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
166
Relazione Finanziaria Annuale 2010
sostituire interamente lo IAS 39. Il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità
di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle
attività finanziarie per determinarne il criterio di valutazione sostituendo le diverse regole previste
dallo IAS 39. Inoltre, il nuovo principio prevede un unico metodo di determinazione delle perdite di
valore per attività finanziarie. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione
Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione del
nuovo principio.
In data 26 novembre 2009 lo IASB ha emesso un emendamento minore all’IFRIC 14 – Versamenti
anticipati a fronte di una clausola di contribuzione minima dovuta consentendo alle società che
versano anticipatamente una contribuzione minima dovuta di riconoscerla come un’attività.
L’emendamento è applicabile dal 1 gennaio 2011.
In data 26 novembre 2009 l’IFRIC ha emesso l’interpretazione IFRIC 19 – Estinzione di una
passività attraverso emissione di strumenti di capitale, che fornisce le linee guida circa la
rilevazione dell’estinzione di una passività finanziaria attraverso l’emissione di strumenti di capitale.
L’interpretazione stabilisce che se un’impresa rinegozia le condizioni di estinzione di una passività
finanziaria ed il suo creditore accetta di estinguerla attraverso l’emissione di azioni dell’impresa,
allora le azioni emesse dalla società diventano parte del prezzo pagato per l’estinzione della
passività finanziaria e devono essere valutate al fair value; la differenza tra il valore contabile della
passività finanziaria estinta ed il valore iniziale degli strumenti di capitale emessi deve essere
imputato a conto economico nel periodo. L’interpretazione è applicabile dal 1 gennaio 2011.
In data 6 maggio 2010 lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (“Improvement”) che
saranno applicabili dal 1 gennaio 2011; di seguito vengono citate quelle che comporteranno un
cambiamento nella presentazione, riconoscimento e valutazione delle poste di bilancio, tralasciando
invece quelle che determineranno solo variazioni terminologiche o cambiamenti editoriali con effetti
minimi in termini contabili, o quelle che hanno effetto su principi o interpretazioni non applicabili
dalla Società:
IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative: la modifica enfatizza l’interazione tra
le informazioni integrative di tipo qualitativo e quelle di tipo quantitativo richieste dal
principio circa la natura e la portata dei rischi inerenti gli strumenti finanziari. Inoltre, è stata
eliminata la richiesta di informativa circa le attività finanziarie che sono scadute ma che sono
state rinegoziate o svalutate e quella relativa al fair value dei collateral.
IAS 1 – Presentazione del bilancio: con la modifica è richiesto che la riconciliazione delle
variazioni di ogni componente di patrimonio netto sia presentata nelle note oppure negli
schemi di bilancio. La prassi contabile adottata dalla Società è già allineata a quanto richiesto
nell’improvement.
In data 7 ottobre 2010 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti al principio IFRS 7 – Strumenti
finanziari: Informazioni aggiuntive, applicabile per i periodi contabili che avranno inizio dopo il
1 luglio 2011. Gli emendamenti sono stati emessi con l’intento di migliorare la comprensione delle
transazioni di trasferimento delle attività finanziarie, inclusa la comprensione dei possibili effetti
derivanti da qualsiasi rischio rimasto in capo all’impresa che ha trasferito tali attività. Gli
emendamenti inoltre richiedono maggiori informazioni nel caso in cui un ammontare sproporzionato
di tali transazioni sia posto in essere alla fine di un periodo contabile. Alla data del presente bilancio
gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione
necessario per l’applicazione degli emendamenti.
In data 20 dicembre 2010 lo IASB ha emesso un emendamento minore allo IAS 12 – Imposte sul
reddito che richiede all’impresa di valutare le imposte differite derivanti da un’attività in funzione
del modo in cui il valore contabile di tale attività sarà recuperato (attraverso l’uso continuativo
oppure attraverso la vendita). Conseguentemente a tale emendamento il SIC-21 – Imposte sul
reddito – Recuperabilità di un’attività non ammortizzabile rivalutata non sarà più applicabile.
L’emendamento è applicabile dal 1 gennaio 2012. Alla data del presente bilancio gli organi
competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario
per l’applicazione dell’emendamento appena descritto.
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
167
Relazione Finanziaria Annuale 2010
3. COMPOSIZIONE, COMMENTO E VARIAZIONI DELLE PRINCIPALI VOCI E ALTRE
INFORMAZIONI
ATTIVITA’ NON CORRENTI
3.1. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
I valori delle immobilizzazioni materiali sono esposti in bilancio al netto dei fondi di ammortamento
e di svalutazione, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro):
Valori al 31 dicembre 2010
Valori
lordi
Terreni
Fondi
Fondi
ammortamento svalutazione
Valori al 31 dicembre 2009
Valori
netti
a bilancio
Valori
lordi
Fondi
Fondi
ammortamento svalutazione
Valori
netti
a bilancio
16.681
-
-
16.681
16.681
-
-
16.681
Fabbricati
125.882
(34.635)
(5.249)
85.998
124.095
(30.074)
(5.338)
88.683
Impianti e macchinario
Impianti e macchinario
in leasing
Attrezzature industriali
e commerciali
245.567
(158.150)
(6.667)
80.750
233.228
(138.658)
(7.018)
87.552
10.515
(5.616)
-
4.899
10.515
(4.212)
-
6.303
101.999
(74.049)
(4.208)
23.742
90.844
(64.087)
(4.208)
22.549
Altri beni
23.998
524.642
(16.688)
(289.138)
(1.833)
(17.957)
5.477
217.547
30.705
506.068
(15.931)
(252.962)
(1.835)
(18.399)
12.939
234.707
Totale
La voce impianti e macchinario in leasing comprende alcuni beni, principalmente impianti,
legalmente di proprietà di fornitori e iscritti tra le immobilizzazioni materiali in quanto rispondenti ai
requisiti indicati nell’IFRIC 4 per la rilevazione di un’attività sottostante a un contratto contenente
un leasing, con iscrizione in contropartita di un corrispondente debito finanziario per leasing.
Le variazioni dell’esercizio nei valori lordi delle immobilizzazioni materiali sono illustrate nel
prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):
Valori lordi
Terreni
Fabbricati
Impianti e macchinario
Impianti e macchinario in
leasing
Attrezzature industriali e
commerciali
Altri beni
Totale
Al
31/12/2009
Incrementi
Diminuzioni
per
dismissioni
Riclassifiche
ed altre
variazioni
Valori da
fusione
Al
31/12/2010
16.681
124.095
233.228
1.789
12.377
(91)
(1.273)
12
30
77
1.205
16.681
125.882
245.567
10.515
-
-
-
-
10.515
90.844
30.705
506.068
11.735
2.411
28.312
(696)
(9.122)
(11.182)
(42)
-
158
4
1.444
101.999
23.998
524.642
Le variazioni intervenute nell’esercizio 2010 nei fondi ammortamento sono state le seguenti
(importi in migliaia di Euro):
Fondi ammortamento
Terreni
Fabbricati
Impianti e macchinario
Impianti e macchinario in
leasing
Attrezzature industriali e
commerciali
Altri beni
Totale
Al
31/12/2009
Ammortamenti
Diminuzioni
per
dismissioni
Riclassifiche
ed altre
variazioni
30.074
138.658
4.561
20.279
(2)
(906)
6
2
113
34.635
158.150
4.212
1.404
-
-
-
5.616
64.087
15.931
252.962
10.602
1.985
38.831
(691)
(1.229)
(2.828)
(6)
-
57
1
173
74.049
16.688
289.138
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
Valori da
fusione
Al
31/12/2010
168
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Gli importi esposti nei valori da fusione sono relativi alle immobilizzazioni lorde e ai fondi
ammortamento della incorporata Aviofix S.r.l.
Gli ammortamenti stanziati nell'esercizio sono stati calcolati in misura adeguata all'effettivo
deperimento fisico ed alla obsolescenza economico-tecnica subita dai cespiti. Per i beni derivanti da
conferimento è stata considerata la vita utile residua alla data di conferimento. Tale impostazione,
in linea con la sostanziale continuità dell’attività aziendale, è ritenuta prudenziale e rappresentativa
della vita economico-tecnica dei beni oggetto di conferimento.
La movimentazione dell’esercizio 2010 per i fondi svalutazione è risultata la seguente (importi in
migliaia di Euro):
Fondi svalutazione
Terreni
Fabbricati
Impianti e macchinario
Impianti e macchinario in leasing
Attrezzature industriali e commerciali
Altri beni
Totale
Al
31/12/2009
5.338
7.018
4.208
1.835
18.399
Diminuzioni
per dismissioni
Svalutazioni
-
(89)
(351)
(2)
(442)
Ripristini di
valore
-
Al
31/12/2010
5.249
6.667
4.208
1.833
17.957
In applicazione della metodologia prevista dallo IAS 36, a fronte della presenza di indicatori di
perdita per riduzione durevole di valore delle attività immobilizzate della Divisione AvioService
dedicate alle attività di revisione motori civili, era emersa, negli esercizi precedenti, a seguito della
determinazione del valore recuperabile (valore in uso) della corrispondente unità generatrice di
cassa (CGU - Cash Generating Unit), la necessità di svalutare le relative immobilizzazioni materiali
attraverso l’iscrizione di un apposito fondo. Dall’effettuazione dell’impairment test alla data del
31 dicembre 2010 non è più scaturita la necessità di procedere a svalutazione dei nuovi
investimenti 2010, mentre sono state mantenute le svalutazioni apportate in precedenza.
Al 31 dicembre 2010 sulle immobilizzazioni materiali risultano costituite garanzie reali,
rappresentate da ipoteche su immobili per un valore nominale di 181.500 migliaia di Euro e da
privilegio speciale su impianti e macchinario per un valore nominale di 76.397 migliaia di Euro, a
fronte dei finanziamenti ottenuti; inoltre, determinate immobilizzazioni risultano soggette ad alcune
restrizioni di disponibilità in dipendenza delle clausole di contratti di finanziamento o di agevolazioni
pubbliche ricevute.
Attività non correnti possedute per la vendita
Al 31 dicembre 2010 non risultano iscritte attività non correnti possedute per la vendita, che
risultavano invece nel bilancio al 31 dicembre 2009 per 10.114 migliaia di Euro. Tale importo era
riferito alle immobilizzazioni dello stabilimento di Acerra oggetto di cessione perfezionata nel mese
di febbraio 2010. La cessione ha determinato l’iscrizione di una plusvalenza lorda pari a 4.885
migliaia di Euro inclusa nella voce del conto economico “Altri ricavi operativi”.
3.2. AVVIAMENTO
L’avviamento è iscritto in bilancio per 1.956.530 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010 e 2009 e
include:
- un importo pari a 977.885 migliaia di Euro, derivante dalla contabilizzazione della Fusione del
2007, quale disavanzo risultante dalla differenza, pari a 1.457.359 migliaia di Euro, tra il valore
di carico della partecipazione e la corrispondente frazione del patrimonio netto delle società
incorporate, al netto dell’importo allocato al valore delle partecipazioni (18.936 migliaia di Euro)
e dell’importo iscritto come attività immateriali per accreditamento presso la clientela per
partecipazione a programmi (671.338 migliaia di Euro) e del relativo effetto fiscale (210.800
migliaia di Euro);
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
169
Relazione Finanziaria Annuale 2010
-
-
un importo pari a 978.132 migliaia di Euro, risultante iscritto a tale titolo nel bilancio
dell’incorporata Avio S.p.A. al momento della Fusione e derivante dal conferimento effettuato
nel 2003 in Avio S.p.A. e da acquisti di rami d’azienda effettuati dalla medesima società;
un importo pari a 513 migliaia di Euro, iscritto nel 2008 a fronte dell’importo corrisposto a
Comau S.p.A. in relazione all’acquisizione del ramo d’azienda inerente all’attività di
manutenzione impianti industriali.
Come indicato nella Nota 2.4 – Principi contabili e criteri di valutazione, l’avviamento non viene
ammortizzato ma eventualmente svalutato per perdite di valore. La Società verifica la
recuperabilità dell’avviamento almeno annualmente, o più frequentemente nel caso vi siano
indicazioni di potenziali perdite di valore, attraverso apposite valutazioni (impairment test) su
ciascuna unità generatrice di cassa (CGU - Cash Generating Unit). Le CGU identificate dalla Società
per il monitoraggio dell’avviamento corrispondono alle tre Divisioni operanti nei rispettivi settori di
attività: AeroEngine, Spazio e AvioService.
L’avviamento è stato allocato alla CGU AeroEngine per 1.737,4 milioni di Euro e alla CGU Spazio
per 219,1 milioni di Euro.
L’avviamento è stato sottoposto a impairment test con riferimento alla data di bilancio e l’esito di
questo non ha fatto emergere la necessità di apportare una svalutazione ai valori contabili
dell’avviamento iscritto in bilancio al 31 dicembre 2010.
La recuperabilità dei valori iscritti viene verificata confrontando il capitale investito netto (valore
contabile) delle singole CGU con il relativo valore recuperabile (valore in uso). Il valore recuperabile
dell’avviamento è dato dalla determinazione del valore in uso, inteso come il valore attuale dei
flussi di cassa operativi che derivano dalle previsioni incluse nel piano predisposto dalla Società per
gli anni 2011-2015, estrapolati per i sei anni successivi (2016-2021), per tenere in considerazione
le caratteristiche del ciclo di vita del business della Società, sulla base di tassi di crescita di
medio/lungo termine che tengono conto delle previsioni di crescita del settore aerospaziale in tale
periodo . Tali flussi di cassa sono poi attualizzati utilizzando tassi di sconto rappresentativi delle
correnti valutazioni di mercato del costo del denaro e che tengono conto dei rischi specifici
dell’attività della Società.
I flussi di cassa sono stati stimati in base alle previsioni del piano pluriennale approvato dal
Consiglio di Amministrazione per il periodo 2011-2015; per i periodi successivi dal 2016 al 2021
sono state adottate proiezioni sulla base di un tasso di crescita pari al 3,5% per la CGU AeroEngine
e al 3% per le CGU Spazio. Per la determinazione del terminal value sono stati normalizzati i flussi
di cassa previsti per l’ultimo anno di proiezione (2021) con il metodo della perpetuity, ipotizzando
una crescita del 2% dei flussi di cassa attesi a partire dal 2022.
Il tasso medio di sconto (costo medio ponderato del capitale) utilizzato per l’attualizzazione dei
flussi di cassa è stato, al netto delle imposte, pari al 10,04% (10,59% nel precedente esercizio).
E’ opportuno, infine, precisare che le stime ed i dati di piano cui sono applicati i parametri prima
indicati sono determinati dal management sulla base dell’esperienza passata e delle attese circa gli
sviluppi dei mercati in cui la Società opera. A tal fine si segnala che l’attuale situazione
macroeconomica internazionale e i possibili riflessi economico-finanziari, in particolare
sull’andamento dei tassi di cambio delle valute, principalmente del dollaro, potrebbero presentare
scenari di incertezza nel conseguimento degli obiettivi e livelli di attività considerati nel piano,
senza peraltro determinare il sorgere di situazioni di impairment dell’avviamento iscritto in bilancio.
Tuttavia la stima del valore recuperabile dell’avviamento richiede discrezionalità e uso di stime da
parte del management e, pur considerando che i cicli di produzione e commercializzazione dei
prodotti sono caratterizzati da archi temporali di durata significativa che consentono quindi recuperi
su eventuali slittamenti degli obiettivi di piano, non si può escludere che si verifichi una perdita di
valore dell’avviamento in periodi futuri a causa di cambiamenti di scenario ad oggi non prevedibili.
Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un’ulteriore verifica dell’esistenza di perdite di
valore sono oggetto di costante monitoraggio da parte del management della Società.
La Società ha effettuato un’analisi di sensitivity simulando una variazione (ritenuta
rappresentativa) dei parametri significativi dell’impairment test: in particolare, per quanto concerne
il tasso di crescita relativo ai periodi di piano esplicito (fino al 2021) è stata ipotizzata una
variazione in diminuzione di 50 basis point, mentre uno scostamento in aumento di 50 basis point è
stato preso in considerazione con riferimento al tasso di attualizzazione dei flussi di cassa.
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
170
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Sulla base delle suddette condizioni, il valore recuperabile delle CGU AeroEngine e Spazio
risulterebbe comunque superiore al valore contabile.
3.3 ATTIVITA’ IMMATERIALI A VITA DEFINITA
La composizione delle singole voci è indicata nel prospetto seguente (importi in migliaia di Euro):
Valori lordi
Costi di sviluppo in ammortamento
Costi di sviluppo –
in corso di
completamento
Totale costi di
sviluppo
Costi per
partecipazione a
programmi di
collaborazione
internazionale
Attività per
accreditamento
presso la clientela per
partecipazione a
programmi
Concessioni, licenze,
marchi e diritti simili
Diritti di brevetti
industriali
Altre
Totale
Valori al 31/12/2010
Fondi
Fondi
svalutaammortazione
mento
Valori
netti a
bilancio
Valori lordi
Valori al 31/12/2009
Fondi
Fondi
svalutaammortazione
mento
Valori
netti a
bilancio
319.377
(137.968)
-
181.409
232.408
(116.896)
-
115.512
72.614
-
-
72.614
134.264
-
-
134.264
391.991
(137.968)
-
254.023
366.672
(116.896)
-
249.776
420.794
(82.595)
-
282.132
(63.052)
-
671.338
(179.023)
-
492.315
671.338
(134.268)
-
18.109
(16.339)
1.770
16.061
(14.965)
-
338.199
-
219.080
537.070
1.096
340
(6)
-
334
-
-
-
-
16.054
1.518.626
(11.404)
(427.335)
(2.317)
(2.317)
2.333
1.088.974
15.192
1.351.395
(11.169)
(340.350)
(2.317)
(2.317)
1.706
1.008.728
I costi di sviluppo sono riferiti alla progettazione e sperimentazione di nuovi componenti di motori
aeronautici essenzialmente per impiego commerciale. L'ammortamento di tali costi viene effettuato
in quote costanti in relazione alla vita utile, stimata inizialmente in 5, 10 o 15 anni, dei programmi
cui sono riferiti a partire dall’avvio della produzione commerciale di ogni singolo programma.
La voce relativa ai costi per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale è costituita
dagli oneri sorti a carico della Società in dipendenza di accordi sottoscritti per la partecipazione a
programmi di collaborazione internazionale per lo sviluppo di motori aeronautici per impiego
commerciale. L'ammortamento di tali oneri viene effettuato in quote costanti in relazione alla vita
utile, stimata inizialmente in 5, 10 o 15 anni, dei programmi cui sono riferiti a partire dall’avvio
della produzione commerciale di ogni singolo programma.
Con riferimento ai costi di sviluppo in corso di completamento e a taluni costi per partecipazione a
programmi di collaborazione internazionale, che non sono soggetti ad ammortamento in quanto
riferiti a programmi per i quali non è ancora avviata la produzione, la relativa iscrivibilità tra le
immobilizzazioni immateriali a vita definita (previa verifica di assenza di condizioni di impairment) è
supportata dalle previsioni di redditività dei programmi di riferimento.
Le attività per accreditamento presso la clientela per partecipazione a programmi sono relative alla
identificazione di tali intangibili effettuata in sede di allocazione del disavanzo emerso dalla Fusione
del 2007, valutati al fair value sulla base del valore attuale dei benefici futuri attesi da tali attività e
ammortizzati in un periodo di 15 anni sulla base della vita utile media dei programmi cui sono
relativi. Il valore lordo delle attività è riferibile per 610,1 milioni di Euro a programmi della Divisione
AeroEngine e per 61,2 milioni di Euro a programmi della Divisione Spazio.
Nella voce relativa a concessioni, licenze, marchi e diritti simili sono essenzialmente compresi costi
per acquisizione di licenze per uso software.
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
171
Relazione Finanziaria Annuale 2010
In applicazione della metodologia prevista dallo IAS 36, a fronte della presenza di indicatori di
perdita di valore delle attività immobilizzate della Divisione AvioService, è stato determinato il
valore recuperabile (valore in uso) della corrispondente unità generatrice di cassa (CGU - Cash
Generating Unit).
Si ricorda che dall’effettuazione dell’impairment test negli esercizi precedenti era emersa la
necessità di svalutare le relative attività immateriali attraverso l’iscrizione di un apposito fondo.
Dall’effettuazione dell’impairment test alla data del 31 dicembre 2010 non è scaturita la necessità
di procedere a svalutazione degli investimenti effettuati nell’ esercizio 2010 , mentre permangono le
svalutazioni apportate in precedenza, pari a 2.317 migliaia di Euro.
Le variazioni dell’esercizio nei valori lordi delle attività immateriali sono illustrate nel prospetto che
segue (importi in migliaia di Euro):
Valori lordi
Costi di sviluppo –
in ammortamento
Costi di sviluppo –
in corso di completamento
Totale costi di sviluppo
Costi per partecipazione a
programmi di collaborazione
internazionale
Attività per accreditamento presso
la clientela per partecipazione a
programmi
Concessioni, licenze, marchi e
diritti simili
Diritti di brevetti industriali
Altre
Totale
Al
31/12/2009
Incrementi
Riclassifiche
Diminuzioni
Al
31/12/2010
232.408
11.123
76.300
(454)
319.377
134.264
366.672
14.650
25.773
(76.300)
-
(454)
72.614
391.991
282.132
138.662
-
-
420.794
671.338
-
-
-
671.338
16.061
15.192
1.351.395
2.048
340
862
167.685
-
(454)
18.109
340
16.054
1.518.626
L’incremento dell’anno nella voce costi per partecipazione a programmi di collaborazione
internazionale è dovuto essenzialmente alla sottoscrizione di nuovi accordi di partecipazione e
collaborazione avvenuta nel corso del 2010.
La movimentazione dei fondi ammortamento nell’esercizio 2010 è stata la seguente (importi in
migliaia di Euro):
Fondi ammortamento
Costi di sviluppo - in
ammortamento
Costi di sviluppo - in corso di
completamento
Totale costi di sviluppo
Costi per partecipazione a
programmi di collaborazione
internazionale
Attività per accreditamento presso
la clientela per partecipazione a
programmi
Concessioni, licenze, marchi e
diritti simili
Diritti di brevetti industriali
Altre
Totale
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
Al
31/12/2009
Ammortamenti
Riclassifiche
Diminuzioni
Al
31/12/2010
116.896
21.083
-
(11)
137.968
116.896
21.083
-
(11)
137.968
63.052
19.543
-
-
82.595
134.268
44.755
-
-
179.023
14.965
11.169
340.350
1.374
6
235
86.996
-
(11)
16.339
6
11.404
427.335
172
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Su alcune attività immateriali relative a titoli di proprietà industriale (marchi e brevetti) iscritte
nella categoria concessioni, licenze, marchi e diritti simili, è stato costituito diritto di pegno a fronte
dei finanziamenti ottenuti e le stesse risultano soggette ad alcune restrizioni di disponibilità in
dipendenza delle clausole dei contratti di finanziamento.
3.4. PARTECIPAZIONI
Le variazioni intervenute nella loro consistenza sono rappresentate nel prospetto che segue
(importi in migliaia di Euro):
Valori al
DisinvestiIncrementi
Svalutazioni
31/12/2009
menti
Imprese controllate
Imprese collegate
Altre imprese
Totale
Svalutazioni Annullamento
Valori al
per utilizzo partecipazioni Riclassifiche
31/12/2010
fondo rischi
per fusione
150.850
8.889
-
(3.500)
-
(842)
-
6.541
2.178
(3.812)
-
-
-
(16)
155.397
4.891
189
157.580
2.678
13.745
(3.812)
(3.500)
(327)
(327)
(842)
16
-
2.556
162.844
Con riferimento alle imprese controllate, le movimentazioni dell’esercizio hanno riguardato:
- L’acquisizione di una quota di partecipazione e successivo aumento di capitale sottoscritto e
versato in Avioprop S.r.l. (già Protocast S.r.l.), società controllata all’84%, per complessive
1.180 migliaia di Euro.
- L’acquisto, nel mese di aprile 2010, delle residue quote possedute da terzi in Aviofix S.r.l., per 1
migliaia di Euro, e la successiva fusione per incorporazione della stessa nella Società con effetti
giuridici dal 1 ottobre 2010, ma con retrodatazione degli effetti contabili e fiscali dal 1 gennaio
2010, con conseguente annullamento della partecipazione per 842 migliaia di Euro.
- L’acquisto in data 30 settembre 2010 dell’intera quota di partecipazione nella O.A.V. Officine
Alluminio Valpellice S.r.l. (di seguito indicata come “O.A.V. S.r.l”) per 1.100 migliaia di Euro.
- L’aumento di capitale sottoscritto e versato nel mese di marzo in AVIO do Brasil Ltda, per 1.406
migliaia di Euro.
- La sottoscrizione nel mese di novembre 2010 del 100% del capitale della società di nuova
costituzione Avio (Beijing) Aviation and Aerodynamics Technology Co. Ltd. per 1.200 migliaia di
Euro, versati per 50 migliaia di Euro.
- L’acquisto nel mese di dicembre 2010 del 99,9% delle quote di capitale della società Avio India
Aviation Aerospace Private Limited, per 2 migliaia di Euro;
- Il versamento in conto capitale, per 4.000 migliaia di Euro, effettuato nel mese di dicembre 2010
in Getti Speciali S.r.l. e la svalutazione della stessa partecipazione per 3.500 migliaia di Euro, con
imputazione a conto economico nella voce “Altri proventi/(oneri) da partecipazioni”, in
conseguenza delle risultanze del test di impairment condotto a fine esercizio.
Gli incrementi delle partecipazioni in imprese collegate sono dovuti all’acquisto, in data 30 aprile
2010, da SE.CO.SV.IM. S.r.l. del 40% della Termica Colleferro S.p.A. per 2.178 migliaia di Euro,
mentre i disinvestimenti sono riferiti ai seguenti movimenti:
- La cessione per un corrispettivo di 21.500 migliaia di Euro dell’intera quota di partecipazione
detenuta in Atla S.r.l. ed iscritta per un valore di 3.752 migliaia di Euro, avvenuta rilevando una
plusvalenza di 17.748 migliaia di Euro.
- La conclusione, in data 20 dicembre 2010, del processo di liquidazione e conseguente riparto
finale di Vegaspazio S.p.A., società detenuta al 50% con altro azionista, con conseguente scarico
del valore di carico della partecipazione di 57 migliaia di Euro.
- La conclusione del processo di liquidazione e cancellazione del Consorzio Sagat per 3 migliaia di
Euro.
Le partecipazioni in altre imprese sono state incrementate nel mese di dicembre 2010 per effetto
della sottoscrizione e versamento degli aumenti di capitale deliberati dalle società Arianespace
Participation S.A. (2.675 migliaia di Euro) e Arianespace S.A. (3 migliaia di Euro) per il
ripianamento delle perdite registrate nel 2009 e la ricostituzione del capitale sociale. A fronte del
versamento, eseguito per complessivi 2.678 migliaia di Euro, è stato parzialmente utilizzato, per
327 migliaia di Euro, il fondo rischi su partecipazioni accantonato nel precedente esercizio.
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
173
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Il prospetto seguente espone l'elenco delle partecipazioni in imprese controllate e collegate al 31
dicembre 2010, con le informazioni, riferite al bilancio 2010 ove non diversamente indicato,
richieste dall'art. 2427 n. 5) del Codice Civile e dallo IAS 27.
Denominazione
Sede
Capitale
sociale
Patrimonio
netto
Risultato
d'esercizio
Quota di
possesso
Valore a
bilancio
(Euro)
Imprese controllate
ASPropulsion International B.V.
Amsterdam
(Olanda)
Euro
18.000
Euro
74.464.768
Euro
(60.487)
100 %
75.638.102
Avio Inc.
Englewood
Cliffs (USA)
US$
5.000.000
US$
124.984.049
US$
8.137.480
100 %
58.801.746
Euro
2.365.485
Euro
(7.617.465)
100 %
10.500.001
87.967
(1.071.784)
100 %
1.100.000
Euro
1.200.000
100 %
1.200.000
INR
100.000
99,9 %
1.670
Getti Speciali S.r.l.
Torino
Euro
500.000
O.A.V. S.r.l.
Campiglione
Fenile (To)
Euro
100.000
Avio (Beijing) Aviation and
Aerodynamics Technology Co.
Ltd
Beijing
(Rep. Pop.
Cinese)
Avio India Aviation Aerospace
Private Limited
New Delhi
(India)
Rio de
Janeiro
(Brasile)
AVIO do Brasil Ltda
Avioprop S.r.l.
Cameri (No)
ELV S.p.A.
Regulus S.A.
Roma
Kourou
(Guyana
Francese)
Laboratorium “Polonia Aero”
Sp.z o.o.
Varsavia
(Polonia)
Real
3.519.000
Real
3.475.349
Real
(43.651)
95 %
1.425.000
Euro
113.750
Euro
1.122.243
Euro
(153.209)
84 %
1.180.000
Euro
4.680.000
Euro
8.736.619
Euro
(101.333)
70 %
1.892.147
Euro
640.000
Euro
10.046.003
Euro
3.275.936
60 %
492.064
Plz
17.750.000
Plz
15.981.538
Plz
(1.180.151)
59,15 %
3.165.988
Totale imprese controllate
155.396.718
Imprese collegate
ASPropulsion Capital N.V.
Suresnes
(Francia)
Amsterdam
(Olanda)
Termica Colleferro S.p.A.
Bologna
Europropulsion S.A.
(*)
Consorzio Servizi Colleferro
Eurojet Turbo G.m.b.H.
Turbo-Union Ltd.
Consorzio Sitab
Consorzio Servizi Acqua
Potabile
Isi Geie
Roma
Hallbergmoos
(Germania)
Bristol (Gran
Bretagna)
Euro
1.200.000
Euro
2.200.000
Euro
4.870.000
Euro
5.348.780
Euro
3.712.000
Euro
5.255.007
Euro
4.004.370
Euro
523.000
Euro
406.146
Euro
0
Euro
0
Euro
0
(**)
(**)
Euro
2.298.467
Euro
399.591
(**)
(**)
Euro
309.000
Euro
(13.000)
Euro
1.022.584
Lst
1.008
(**)
Euro
20.897
1.521.162
49 %
1.029.643
40 %
2.178.106
33 %
0
21 %
156.597
20,04 %
157
Euro
0
Roma
Euro
25.823
20 %
5.164
Roma
Euro
0
Euro
0
Euro
0
20 %
0
Torino
Euro
0
Euro
0
Euro
0
50 %
0
Totale imprese collegate
(*)
(**)
(**)
50 %
4.890.829
Imprese a controllo congiunto
Dati dell’ultimo bilancio approvato: bilancio al 31 dicembre 2009
Il valore iscritto a bilancio di talune partecipazioni in società controllate e collegate risulta al
31 dicembre 2010 superiore alla corrispondente quota di competenza del patrimonio netto. Tuttavia
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
174
Relazione Finanziaria Annuale 2010
si ritiene che, sulla base degli impairment test condotti alla data di bilancio sui valori delle
partecipazioni, non sussistano perdite di valore.
3.5. ATTIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI
Il dettaglio di tale voce è il seguente (in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Crediti finanziari verso collegate
Crediti finanziari sottoposti a vincoli
Fair value (componente non di copertura) degli strumenti
derivati su cambio (parte non corrente)
Fair value degli strumenti derivati su tasso di interesse
(parte non corrente)
Totale
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
61
2.150
61
-
2.150
4.605
1.075
3.530
2.039
8.855
59
1.195
1.980
7.660
I crediti finanziari verso collegate sono costituiti da un finanziamento, non fruttifero di interessi, in
favore di Turbo-Union Ltd. per 61 migliaia di Euro, avente scadenza oltre cinque anni.
I crediti finanziari sottoposti a vincoli, pari a 2.150 migliaia di Euro, sono relativi alla quota
dell’importo riveniente dalla cessione della partecipazione detenuta in Atla S.r.l. depositata presso
primario istituto bancario a fronte di determinati obblighi di garanzia assunti con il contratto di
cessione della partecipazione. Il vincolo ha scadenza venti giorni lavorativi dopo il 31 dicembre
2015.
3.6. ALTRE ATTIVITA’ NON CORRENTI
Il dettaglio di tale voce al 31 dicembre 2010 è il seguente (in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Anticipazioni di imposta sul trattamento di fine rapporto
Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai
sensi delle Legge 808/85
Depositi cauzionali
Fair value (componente di copertura) degli strumenti
derivati su commodities (parte non corrente)
Fair value (componente di copertura) degli strumenti
derivati su cambio (cash flow hedge - parte non corrente)
Totale
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
373
1.659
(1.286)
30.976
840
27.229
843
3.747
(3)
381
-
381
10.983
43.553
1.709
31.440
9.274
12.113
La voce crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 si
riferisce al valore attuale della parte non corrente (corrispondente a un valore nominale pari a
35.627 migliaia di Euro) delle concessioni disposte al 31 dicembre 2010, successivamente
all’approvazione da parte del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica della
deliberazione del 22 marzo 2006, n. 28 recante direttive per gli interventi nel settore aerospaziale,
dal Ministero dello Sviluppo Economico a fronte di progetti qualificati come funzionali alla sicurezza
nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, la cui erogazione risulta
differita lungo un arco temporale di dieci anni.
Tali crediti sono iscritti in bilancio al valore risultante dall’applicazione del metodo del costo
ammortizzato calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo e vengono incrementati per effetto
dell’ammortamento cumulato della differenza tra il valore iniziale e quello dei flussi di incasso con
contropartita la voce “Proventi finanziari”. I crediti sono inizialmente rilevati in contropartita della
voce “Altre passività non correnti” (Nota 3.21).
Il valore del costo ammortizzato della quota da erogarsi entro 5 anni è di 17.306 migliaia di Euro,
oltre i cinque anni è di 13.670 migliaia di Euro. La quota il cui incasso è previsto entro 12 mesi
(4.581 migliaia di Euro) è classificata tra le “Altre attività correnti” (Nota 3.13).
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
175
Relazione Finanziaria Annuale 2010
ATTIVITA’ CORRENTI
3.7. RIMANENZE
Il valore totale delle scorte al 31 dicembre 2010 è pari a 298.550 migliaia di Euro (311.101 migliaia
di Euro al 31 dicembre 2009); la composizione della voce è illustrata nel prospetto seguente
(importi in migliaia di Euro):
Valore
lordo
Materie prime, sussidiarie
e di consumo
Prodotti in corso di
lavorazione
Prodotti finiti
Acconti
Totale
Al 31/12/2010
Fondi
svalutazione
Valore
netto
Al 31/12/2009
Fondi
svalutazione
Valore
lordo
Valore
netto
109.167
(9.331)
99.836
103.277
(9.643)
93.634
113.255
49.945
(8.441)
(8.850)
104.814
41.095
111.415
79.676
(12.020)
(7.221)
99.395
72.455
272.367
52.805
325.172
(26.622)
(26.622)
245.745
52.805
298.550
294.368
45.617
339.985
(28.884)
(28.884)
265.484
45.617
311.101
Al 31 dicembre 2010 una parte delle rimanenze è soggetta a privilegio speciale costituito a garanzia
dei finanziamenti bancari erogati.
3.8. LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE
I lavori in corso vengono iscritti nell’attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria se, sulla base di
un’analisi condotta per singolo contratto, il valore lordo dei lavori in corso risulta superiore agli
acconti incassati dai clienti e vengono invece iscritti nel passivo nel caso contrario. Inoltre, vengono
stanziati fondi a copertura delle perdite attese sulle commesse con margini negativi; tali fondi, il cui
valore al 31 dicembre 2010 è pari a 250 migliaia di Euro (450 migliaia di Euro al 31 dicembre
2009), sono classificati nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria nella voce “Fondi per
rischi ed oneri”.
La tabella che segue riepiloga la situazione dei lavori in corso su ordinazione per i quali il valore
lordo risulta superiore agli acconti e quindi il saldo viene iscritto nell’attivo della Situazione
Patrimoniale-Finanziaria (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Lavori in corso (lordi)
Acconti da committenti
Lavori in corso (netti)
1.004.922
(859.407)
145.515
Al
31/12/2009
896.490
(732.307)
164.183
Variazione
dell’esercizio
108.432
(127.100)
(18.668)
La tabella seguente riepiloga invece la situazione dei lavori in corso su ordinazione per i quali il
valore lordo risulta inferiore agli acconti e anticipi ricevuti e quindi l’eccedenza di questi ultimi
risulta iscritta nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
Lavori in corso (lordi)
Acconti e anticipi da committenti
411.846
(934.712)
968.361
(1.525.295)
(556.515)
590.583
Anticipi (netti)
(522.866)
(556.934)
34.068
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
176
Relazione Finanziaria Annuale 2010
3.9. CREDITI COMMERCIALI
I crediti commerciali al 31 dicembre 2010 sono pari a 232.649 migliaia di Euro (200.509 migliaia di
Euro al 31 dicembre 2009) e sono costituiti da crediti verso terzi per 136.261 migliaia di Euro,
verso società controllate per 57.467 migliaia di Euro e verso società collegate per 38.921 migliaia di
Euro, come di seguito dettagliato.
Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro fair value. Al 31 dicembre
2010 una parte dei crediti commerciali è soggetta a pegno costituito a garanzia dei finanziamenti
bancari erogati.
Crediti verso terzi
La voce in oggetto è così composta (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Valore lordo
meno: fondo svalutazione
Totale crediti commerciali esigibili entro l’esercizio
successivo
Crediti commerciali esigibili oltre l’esercizio successivo
Totale
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
139.783
(3.522)
155.790
(5.054)
(16.007)
1.532
136.261
136.261
150.736
150.736
(14.475)
(14.475)
I crediti risultano totalmente esigibili entro l’esercizio successivo e pertanto non sussistono crediti di
durata residua superiore a cinque anni.
La variazione del fondo svalutazione è data dalla diminuzione per utilizzo del fondo a fronte di
crediti inesigibili (1.009 migliaia di Euro), da una proventizzazione di natura ordinaria per
eccedenze di stanziamenti (160 migliaia di Euro) e da una proventizzazione di natura non ricorrente
per eccedenze di stanziamenti (363 migliaia di Euro).
Crediti verso società controllate
La composizione per società della voce è esposta nel prospetto seguente (importi in migliaia di
Euro):
Al
31/12/2010
Regulus S.A.
Avio Inc.
SE.CO.SV.IM. S.r.l.
Avio Polska Sp.z o.o.
ELV S.p.A.
DutchAero Services B.V.
DutchAero B.V.
Getti Speciali S.r.l.
Avioprop S.r.l.
O.A.V. S.r.l.
Aviofix S.r.l.
Totale
1.514
52.531
233
1.181
517
53
527
431
474
6
57.467
Al
31/12/2009
1.754
25.054
506
998
1.576
181
825
278
324
31.496
I crediti sono tutti esigibili entro l’esercizio successivo e sono considerati interamente recuperabili e
pertanto su di essi non sono state effettuate rettifiche di valore.
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
177
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Crediti verso società collegate
La composizione per società della voce è esposta nel prospetto seguente (importi in migliaia di
Euro):
Al
31/12/2010
Eurojet Turbo G.m.b.H.
Turbo-Union Ltd.
Europropulsion S.A.
Isi Geie
Termica Colleferro S.p.A.
Consorzio Servizi Acque Potabili
Vegaspazio S.p.A.
Consorzio Servizi Colleferro
Totale
Al
31/12/2009
21.523
7.680
7.828
1.293
456
138
3
7.494
8.340
474
1.966
3
1
38.921
18.278
I crediti nei confronti di Eurojet Turbo G.m.b.H. e di Turbo-Union Ltd. si riferiscono rispettivamente
a forniture e prestazioni per il programma del motore EJ200 e a forniture di ricambi per il
programma del motore RB199.
I crediti sono tutti esigibili entro l’esercizio successivo e sono considerati interamente recuperabili e
pertanto su di essi non sono state effettuate rettifiche di valore.
3.10. ATTIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI
Il dettaglio di tale voce è il seguente (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Crediti finanziari correnti verso controllate
Fair value (componente non di copertura) degli strumenti
derivati su cambio (parte corrente)
Risconti attivi finanziari
Totale
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
27.505
14.291
13.214
4.484
146
32.135
1.047
168
15.506
3.437
(22)
16.629
I crediti finanziari verso società controllate sono riferiti al 31 dicembre 2010 essenzialmente al
saldo attivo dei conti di tesoreria intrattenuti con ELV S.p.A. (8.343 migliaia di Euro), Getti Speciali
S.r.l. (14.768 migliaia di Euro), Avioprop S.r.l. (2.663 migliaia di Euro) e O.A.V. S.r.l. (1.731
migliaia di Euro).
3.11. DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
Tale voce risulta così composta (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Depositi bancari e postali
Denaro e valori in cassa
Totale
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
30.640
8
16.302
4
14.338
4
30.648
16.306
14.342
Al 31 dicembre 2010 determinati depositi bancari risultano soggetti a pegno costituito a garanzia
dei finanziamenti bancari ottenuti.
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
178
Relazione Finanziaria Annuale 2010
3.12. ATTIVITA’ PER IMPOSTE CORRENTI
Tale voce riporta un saldo al 31 dicembre 2010 di 3.511 migliaia di Euro (9.461 migliaia di Euro al
31 dicembre 2009) ed è così costituita (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Crediti per Iva
Crediti verso Erario
Credito d’imposta su costi per attività di ricerca e sviluppo
Crediti per Iva comunitaria
Imposte varie da recuperare
Totale
1.244
1.236
490
541
3.511
Al
31/12/2009
3.109
1.044
3.867
450
991
9.461
Variazione
dell’esercizio
(1.865)
192
(3.867)
40
(450)
(5.950)
I crediti verso Erario si riferiscono ai crediti per IRES e ritenute d’acconto trasferiti alla Società in
qualità di consolidante dalle società italiane che partecipano al consolidato fiscale nazionale.
Il credito d’imposta in relazione a costi sostenuti per attività di ricerca e sviluppo, introdotto dalla
Legge 296/2007 (finanziaria 2007) e successivamente modificato dal D.L. 185/2008 convertito con
Legge 2/2009, era stato iscritto a bilancio in applicazione delle norme vigenti e in misura
corrispondente alla ragionevole possibilità di utilizzo del medesimo in compensazione delle imposte
derivanti dagli imponibili attesi per gli esercizi futuri. L’azzeramento della voce al 31 dicembre 2010
è conseguenza dell’avvenuto utilizzo totale del credito nel corso dell’esercizio in compensazione con
imposte a debito.
3.13. ALTRE ATTIVITA’ CORRENTI
La composizione della voce è illustrata nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Crediti verso Istituti Previdenziali
Crediti verso dipendenti
Crediti verso società controllate
Crediti verso società collegate
Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni
ai sensi delle Legge 808/85
Crediti per contributi pubblici da incassare
Crediti verso debitori diversi
Fondo svalutazione crediti verso debitori diversi
Fair value (componente di copertura) degli strumenti
derivati su cambio (cash flow hedge - parte corrente)
Ratei e risconti
Totale
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
573
1.587
41
21
1.762
1.587
-
(1.189)
41
21
4.581
9.693
8.744
(2.996)
3.854
7.616
4.012
(2.996)
727
2.077
4.732
-
3.423
3.378
29.045
8.958
36.747
61.540
(5.535)
(33.369)
(32.495)
La voce crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi delle Legge 808/85 si
riferisce al valore attuale (corrispondente a un valore nominale pari 4.647 migliaia di Euro) delle
concessioni da erogarsi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico a fronte di progetti
qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune
interesse europeo, successivi all’approvazione da parte del Comitato Interministeriale per la
Programmazione Economica della deliberazione del 22 marzo 2006, n. 28 recante direttive per gli
interventi nel settore aerospaziale, il cui incasso è previsto entro 12 mesi. Le quote il cui incasso è
previsto oltre 12 mesi sono classificate nella voce “Altre attività non correnti” (Nota 3.6).
I ratei e risconti attivi includono principalmente le commissioni di sottoscrizione corrisposte agli
istituti finanziatori per la concessione della linea di credito “Revolving Facility” (vedi Nota 3.17) per
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
179
Relazione Finanziaria Annuale 2010
2.531 migliaia di Euro (3.388 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009), i premi assicurativi e
commissioni su fideiussioni pagate in anticipo per 847 migliaia di Euro (2.361 migliaia di Euro al 31
dicembre 2009). La variazione dell’esercizio è in gran parte attribuibile all’assegnazione alla
controllata Avio Inc. delle attività di commercializzazione di alcuni programmi di collaborazione
internazionale aventi come cliente finale società nordamericane. Per effetto di tale assegnazione
sono stati trasferiti alla controllata Avio Inc. i risconti per quote di costi connessi alla partecipazione
ai citati programmi di collaborazione internazionale rinviati a futuri esercizi in attesa del
conseguimento dei ricavi relativi.
PATRIMONIO NETTO
3.14. CAPITALE SOCIALE
Il capitale sociale è pari a 40.000 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010, interamente sottoscritto e
versato, ed è invariato rispetto al 31 dicembre 2009. Il capitale sociale risulta costituito da
n. 40.000.000 di azioni ordinarie di valore nominale 1 Euro cadauna, interamente possedute
dall’unico azionista BCV Investments S.C.A.
Il capitale sociale è stato integralmente versato alla costituzione della Società in data
11 dicembre 2006.
Gli obiettivi identificati dalla Società nella gestione del capitale sono la creazione di valore per gli
azionisti, la salvaguardia della continuità aziendale e il supporto allo sviluppo della Società.
Per capitale si intende sia il valore apportato dagli azionisti, rappresentato dal capitale sociale e
dalla riserva sovrapprezzo azioni, sia il valore generato dalla Società in termini di risultati
conseguiti dalla gestione, rappresentato dagli utili a nuovo e altre riserve, ad esclusione degli utili e
perdite iscritti a patrimonio netto (riserve da cash flow hedge).
3.15. RISERVA SOVRAPPREZZO AZIONI
La riserva sovrapprezzo azioni risulta al 31 dicembre 2010 pari a 720.080 migliaia di Euro, invariata
rispetto al 31 dicembre 2009.
La riserva era originariamente stata costituita per 726.400 migliaia di Euro mediante versamento
da parte dell’unico azionista alla costituzione della Società. Con delibera dell’assemblea ordinaria
degli azionisti del 22 novembre 2007, l’importo di 6.320 migliaia di Euro era stato prelevato dalla
riserva sovrapprezzo azioni e allocato a costituzione di apposita riserva ai sensi della Legge
488/1992 – prog. n. 28337/13, secondo quanto prescritto da tale norma a fronte di contributo in
conto impianti concesso a suo tempo all’incorporata Avio S.p.A. a fronte di un progetto di
ristrutturazione dell’unità produttiva di Pomigliano d’Arco, per la completa erogazione del quale è
richiesta la costituzione di apposita riserva, da ritenersi vincolata sino alla conclusione del progetto
medesimo.
3.16. ALTRE RISERVE
La voce altre riserve è composta come segue (in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Riserva
Riserva
Riserva
Riserva
Riserva
ai sensi Legge 488/1992
da adeguamento cambi art. 2426 n. 8-bis C.C.
da cash flow hedge su commodities
da cash flow hedge su tassi
da cash flow hedge su cambi
Totale
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
6.320
22.941
276
(26.954)
10.277
6.320
6.646
(39.594)
7.318
16.295
276
12.640
2.959
12.860
(19.310)
32.170
Le riserve da cash flow hedge su tassi, su cambi e su commodities vengono rilevate per sospendere
le variazioni di fair value efficaci degli strumenti derivati di copertura del rischio di tasso, di cambio
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
180
Relazione Finanziaria Annuale 2010
di variazione del prezzo delle commodities fino al momento in cui si manifestano a conto economico
gli effetti del sottostante coperto, momento in cui la parte corrispondente della riserva viene
anch’essa rilasciata a conto economico. Tali riserve si sono così movimentate (importi in migliaia di
Euro):
Riserva da cash flow hedge
tassi
Effetto
Importo
Importo
fiscale
netto
lordo
differito
riserva
Valori al 31
dicembre 2009
Variazione per
rilevazione
efficacia
coperture
Riversamento a
conto
economico
Valori al 31
dicembre 2010
Riserva da cash flow hedge
cambi
Importo
Effetto
Importo
netto
fiscale
lordo
riserva
differito
Riserva da cash flow hedge
commodities
Effetto
Importo
Importo
fiscale
netto
lordo
differito
riserva
(54.612)
15.018
(39.594)
10.094
(2.776)
7.318
-
-
-
(32.356)
8.898
(23.458)
7.636
(2.100)
5.536
381
(105)
276
49.790
(13.692)
36.098
(3.555)
978
(2.577)
-
-
-
(37.178)
10.224
(26.954)
14.175
(3.898)
10.277
381
(105)
276
La distinzione delle voci del patrimonio netto secondo la loro origine, possibilità di utilizzazione e
distribuibilità, nonché della loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi, è rappresentata nella
tabella che segue (importi in migliaia di Euro):
Natura/descrizione
Capitale
Riserve di capitale:
- Riserva sovrapprezzo azioni
- Riserva ai sensi Legge 488/1992
Riserve di utili:
- Riserva legale
- Riserva ai sensi art. 2426 n. 8-bis
C.C.
Utili portati a nuovo
Importo
Possibilità
di utilizzo
40.000
720.080
6.320
1.207
22.941
-
Riepilogo degli utilizzi
effettuati negli
esercizi precedenti
Per
Altre
copertura
ragioni
perdite
Quota
disponibile
A, B, C
A, B
B
A, B
720.080
6.320
22.941
-
Totale
Quota non distribuibile
Residua quota distribuibile
Legenda: A: per aumento di capitale - B: per copertura perdite - C: per distribuzione ai soci
La quota non distribuibile è relativa alla riserva sovrapprezzo azioni, non distribuibile fino a che la
riserva legale non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale e per la parte corrispondente
all’ammontare delle perdite portate a nuovo, nonché per il valore residuo dei costi di sviluppo
oggetto di capitalizzazione.
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
181
Relazione Finanziaria Annuale 2010
PASSIVITA’ NON CORRENTI
3.17. PASSIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI
Tale voce è composta come segue (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Debiti finanziari verso banche (Senior Facilities)
Debiti finanziari verso collegate
Debiti finanziari verso controllante
Finanziamenti agevolati da banche e Ministero Sviluppo
Economico
Debiti finanziari per contratti contenenti leasing
Debiti finanziari per partecipazione a programmi
di collaborazione internazionale
Fair value (componente non di copertura) degli strumenti
derivati su cambio (parte non corrente)
Fair value degli strumenti derivati su tasso di interesse
(parte non corrente)
Totale
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
926.819
500.424
121.864
955.766
481.238
115.615
(28.947)
19.186
6.249
7.490
3.495
9.108
4.899
(1.618)
(1.404)
26.512
34.351
(7.839)
9.007
1.430
7.577
1.595.611
34.385
1.636.792
(34.385)
(41.181)
Debiti finanziari verso banche
Il saldo di bilancio è così composto (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Valore nominale del debito
Effetto applicazione metodo del costo ammortizzato
Totale
975.229
(48.410)
926.819
Al
31/12/2009
1.012.419
(56.653)
955.766
Variazione
dell’esercizio
(37.190)
8.243
(28.947)
Nell’ambito dell’operazione di Acquisizione di AvioGroup S.p.A., perfezionata in data 14 dicembre
2006, era stata compiuta un’articolata operazione a livello di Gruppo che aveva comportato la
sottoscrizione di nuovi finanziamenti, destinati in parte al sostegno finanziario dell’Acquisizione e in
parte alla sostituzione dei finanziamenti in essere a quella data in capo a società controllate da
AvioGroup S.p.A.
In particolare, in data 13 dicembre 2006 era stato stipulato il contratto denominato “Senior
Facilities Agreement” tra la controllante BCV Investments S.C.A. e la Società, mediante adesione
nella stessa data, da una parte quali “Original Obligors”, e, dall’altra parte, J.P.Morgan plc, Lehman
Brothers International (Europe), The Royal Bank of Scotland plc – Milan Branch, Banca Intesa
S.p.A., Bayerische Hypo-und Vereinsbank AG – Milan Branch e Citigroup Global Markets Limited, in
qualità di “Mandated Lead Arrangers”.
A tale contratto, in data 14 dicembre 2006, avevano aderito, in qualità di “Additional Borrowers”,
Avio Holding S.p.A. e Avio S.p.A. (incorporate nel 2007 nella Società), contestualmente al
perfezionamento dell’operazione di Acquisizione.
Le linee di credito (“Facilities”), concesse nell’ambito di tale finanziamento alla data di erogazione
del 14 dicembre 2006, erano complessivamente costituite da:
- “Facility A1 – EUR tranche”: per un importo erogato di 82.666 migliaia di Euro, convertito poi in
dollari e rimborsabile per un importo pari a 106.476 migliaia di dollari;
- “Facility A1 – USD tranche”: per un importo erogato di 150.000 migliaia di dollari, corrispondente
a 117.334 migliaia di Euro, al cambio contrattuale di erogazione;
- “Facility B1”: per un importo erogato di 245.000 migliaia di Euro e 399.288 migliaia di dollari,
corrispondenti in totale a 555.000 migliaia di Euro, al cambio contrattuale di erogazione;
- “Facility C1”: per un importo erogato di 245.000 migliaia di Euro e 399.288 migliaia di dollari,
corrispondenti in totale a 555.000 migliaia di Euro, al cambio contrattuale di erogazione;
- “Revolving Facility”: per un importo massimo di 300.000 migliaia di Euro, utilizzato per 25.000
migliaia di Euro;
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
182
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Il totale dei finanziamenti erogati alla Società e alle società incorporate nel 2007 era ammontato
quindi, al cambio contrattuale di erogazione, a 1.335.000 migliaia di Euro.
Come previsto dal Senior Facilities Agreement, le anzidette Facilities, sono state convertite, in data
18 dicembre 2007 per gli importi esistenti a tale data, in linee di credito a medio termine
(“Medium-Term Facilities”), aventi le medesime caratteristiche e condizioni delle Facilities, con le
seguenti scadenze:
- “Facility A2 – EUR tranche” e “Facility A2 – USD tranche”: rimborsabili in rate semestrali a partire
dal 31 dicembre 2007 con ultima scadenza il 14 dicembre 2013;
- “Facility B2”: rimborsabile in unica soluzione il 14 dicembre 2014;
- “Facility C2”: rimborsabile in unica soluzione il 14 dicembre 2015;
- “Revolving Facility 2”: rimborsabile alla scadenza selezionata di ciascun utilizzo e rinnovabile, con
ultimo rimborso il 14 dicembre 2013.
I debiti finanziari sono iscritti in bilancio al valore risultante dall’applicazione del metodo del costo
ammortizzato, determinato come fair value iniziale della passività al netto dei costi sostenuti per
l’ottenimento dei finanziamenti, incrementato dell’ammortamento cumulato della differenza tra il
valore iniziale e quello a scadenza, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo.
L’importo iscritto a bilancio al 31 dicembre 2010 delle Medium-Term Facilities, relativamente alla
parte non corrente dei debiti, risulta così formato (importi in migliaia di dollari e di Euro):
Effetto costo
ammortizzato
Valore nominale
Importo in
Euro
Facility A2
Facility B2
Facility C2
Totale
Importo in
dollari
222.000
222.000
444.000
Controvalore
in Euro
343.569
366.259
709.828
257.124
274.105
531.229
Totale in Euro
Totale in Euro
479.124
496.105
975.229
(21.174)
(27.236)
(48.410)
Per tutte le Medium-Term Facilities è prevista la facoltà di rimborsi anticipati, anche parziali, e
l’obbligo di rimborsi, parziali o totali, al verificarsi di determinati eventi definiti contrattualmente.
Nel corso dell’esercizio 2010 sono stati effettuati rimborsi per 8.811 migliaia di dollari sulla Facility
A2, che pertanto al 31 dicembre 2010 risulta completamente rimborsata, per 24.200 migliaia di
dollari e per 17.432 migliaia di Euro sulla Facility B2, per 25.800 migliaia di dollari e per 17.432
migliaia di Euro sulla Facility C2.
La prima scadenza contrattuale risulta, dopo tali rimborsi, essere al 14 dicembre 2014.
Le variazioni dell’esercizio 2010 nei valori nominali delle Medium-Term Facilities sono attribuibili
come segue (importi in migliaia di Euro):
Importo
Saldo al 31 dicembre 2009
Rimborsi dell’esercizio (a cambio 2009)
Differenze cambio
Saldo al 31 dicembre 2010
1.012.419
(75.688)
38.498
975.229
La ripartizione per anno di scadenza dei valori nominali (convertiti al cambio di fine 2009) delle
Medium-Term Facilities è esposta nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro):
Anno di scadenza
2014
2015
Totale
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
Importo
479.124
496.105
975.229
183
Relazione Finanziaria Annuale 2010
I tassi di interesse applicabili alle Medium-Term Facilities sono basati sui tassi Euribor o US dollar
Libor maggiorati di un margine dal 2% al 2,75% secondo le singole Medium-Term Facilities,
variabile, per determinate Medium-Term Facilities, in funzione dell’andamento dell’indicatore di
leverage definito contrattualmente da misurarsi trimestralmente a partire dal 31 dicembre 2007.
Gli interessi maturati sono pagabili alla scadenza di ciascun periodo di calcolo degli interessi che
può essere selezionato per una durata generalmente compresa tra una settimana e sei mesi. Nel
corso dell’esercizio 2010 è stato conseguito un valore dell’indicatore di leverage che ha permesso
una riduzione, ove prevista, dei margini applicabili pari allo 0,50% a partire dal mese di giugno
2010.
Con effetto 6 ottobre 2010, è stata effettuata da parte della Capogruppo la cancellazione parziale e
a titolo volontario della linea di credito Revolving Facility 2 da un importo massimo 300 milioni di
Euro a un importo massimo 150 milioni di Euro. Il nuovo importo massimo della linea di credito,
che non modifica le condizioni di utilizzo della Revolving Facility, è considerato maggiormente
aderente ai possibili fabbisogni finanziari della Società.
La Società, inoltre, è divenuta parte, mediante adesione sottoscritta in data 13 dicembre 2006 e in
data 14 dicembre 2006 da parte dell’incorporata Avio S.p.A. entrambe quali Obligors, al contratto
denominato “Senior Performance Bond Facility Agreement” stipulato in pari data tra Banca Intesa
S.p.A., Bayerische Hypo-und Vereinsbank AG – Milan Branch e Calyon S.A. – Succursale di Milano
da una parte in qualità di “Mandated Lead Arrangers” e BCV Investments S.C.A. quale controparte.
Tale contratto prevede la concessione di una linea di credito per firma dell’importo massimo di
50.000 migliaia di Euro, finalizzata all’emissione di garanzie bancarie (performance bonds)
normalmente richieste nell’espletamento delle attività commerciali.
Al 31 dicembre 2010 l’importo utilizzato di tali garanzie è pari a 32.279 migliaia di Euro (18.693
migliaia di Euro al 31 dicembre 2009).
I due contratti di finanziamento prevedono la concessione di determinate garanzie, comprendenti
ipoteche, privilegi speciali e pegni costituiti su determinate attività della Società e di altre società
del Gruppo, nonché l’esistenza di vincoli alla concessione di garanzie a terzi (negative pledge),
l’imposizione di vincoli per l’effettuazione di determinate operazioni superiori a importi stabiliti,
determinati obblighi di informazione periodica e il rispetto di specifici indici finanziari calcolati ogni
trimestre a partire da giugno 2007. Il mancato rispetto in particolare di tali indici, o il verificarsi di
determinati eventi, permette ai finanziatori la facoltà di richiedere il rimborso dei finanziamenti.
Tutti i vincoli e obblighi con riferimento alla data di bilancio sono stati rispettati e, allo stato attuale,
si ritiene che non sussistano fatti od eventi che ne possano far prevedere il mancato rispetto.
Debiti finanziari verso collegate
Il saldo di bilancio è così composto (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Valore nominale del debito
Effetto applicazione metodo del costo ammortizzato
Totale
538.755
(38.331)
500.424
Al
31/12/2009
518.681
(37.443)
481.238
Variazione
dell’esercizio
20.074
(888)
19.186
I debiti finanziari sono costituiti da due finanziamenti concessi dalla collegata ASPropulsion Capital
N.V., controllata dalla controllante BCV Investments S.C.A., nel quadro delle operazioni finanziarie
compiute a livello di Gruppo in relazione all’Acquisizione. Tali finanziamenti, erogati in data 14
dicembre 2006 all’incorporata Avio S.p.A., sono così composti:
- finanziamento denominato “Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 1”, erogato per
l’importo di 210.000 migliaia di Euro, rimborsabile in unica soluzione alla scadenza del 14 giugno
2016. E’ comunque concessa la facoltà di rimborsi, anche parziali, anticipati. Il tasso di interesse
è pari all’Euribor maggiorato di un margine del 4,35%, pagabile alla scadenza di ciascun periodo
di calcolo degli interessi che può essere selezionato per una durata generalmente compresa tra
una settimana e sei mesi;
- finanziamento denominato “Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 2”, erogato per
l’importo di 200.000 migliaia di Euro e 103.042 migliaia di dollari, complessivamente pari a
280.000 migliaia di Euro al cambio contrattuale di erogazione, rimborsabile in unica soluzione alla
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
184
Relazione Finanziaria Annuale 2010
scadenza del 14 dicembre 2016. E’ comunque concessa la facoltà di rimborsi, anche parziali,
anticipati. Il tasso di interesse è pari all’Euribor o al US dollar Libor maggiorato di un margine del
4,1%, pagabile alla scadenza di ciascun periodo di calcolo degli interessi che può essere
selezionato per una durata generalmente compresa tra una settimana e sei mesi; inoltre vengono
calcolati interessi addizionali pari al 4,25% sull’ammontare della linea capitale da capitalizzarsi
automaticamente ogni sei mesi.
Il totale dei finanziamenti erogati ammontava quindi, al cambio contrattuale di erogazione, a
490.000 migliaia di Euro.
Al 31 dicembre 2010, l’importo totale corrispondente al valore nominale convertito al cambio di fine
esercizio iscritto a bilancio è pari a 538.755 migliaia di Euro, così composto:
- finanziamento Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 1, per l’importo di 210.000 migliaia
di Euro;
- finanziamento Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 2, per l’importo di 237.269 migliaia
di Euro e 122.244 migliaia di dollari, complessivamente corrispondente a 328.755 migliaia di
Euro. Gli importi degli interessi capitalizzati nell’esercizio sono stati in totale pari a 9.903 migliaia
di Euro e 5.102 migliaia di dollari.
Le variazioni dell’esercizio 2010 nei valori nominali dei finanziamenti sono attribuibili come segue
(importi in migliaia di Euro):
Importo
Saldo al 31 dicembre 2009
Capitalizzazione interessi
Differenze cambio
Saldo al 31 dicembre 2010
518.681
13.906
6.168
538.755
Tali debiti finanziari sono iscritti in bilancio al valore risultante dall’applicazione del metodo del
costo ammortizzato, determinato come fair value iniziale della passività al netto dei costi sostenuti
per l’ottenimento dei finanziamenti, incrementato dell’ammortamento cumulato della differenza tra
il valore iniziale e quello a scadenza, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo.
Le obbligazioni e le garanzie derivanti dai due finanziamenti sono subordinate rispetto alle
obbligazioni e garanzie dovute a fronte del Senior Facilities Agreement e del Senior Performance
Bond Facility Agreement.
I due contratti di finanziamento prevedono la concessione di determinate garanzie e il rispetto di
taluni impegni. Il verificarsi di determinati eventi permette al creditore la facoltà di richiedere il
rimborso anticipato dei finanziamenti.
Debiti finanziari verso controllante
L’importo iscritto a bilancio al 31 dicembre 2009 è così composto (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Valore nominale del debito
Effetto applicazione metodo del costo ammortizzato
Totale
98.900
22.964
121.864
Al
31/12/2009
98.900
16.715
115.615
Variazione
dell’esercizio
6.249
6.249
Il debito è costituito dal finanziamento concesso dalla BCV Investments S.C.A., in base al contratto
“Intercompany Loan Agreement” stipulato in data 13 dicembre 2006 dalla Società, nel quadro delle
operazioni finanziarie relative all’Acquisizione.
In base alle clausole dell’Intercompany Loan Agreement il finanziamento, che può essere concesso
fino all’importo massimo di 100.000 migliaia di Euro, è stato erogato in data 14 dicembre 2006 per
93.000 migliaia di Euro; nell’esercizio 2008 sono state ricevute nuove erogazioni per un importo di
5.900 migliaia di Euro. Gli interessi applicabili su ciascuna erogazione sono pari all’8% annuo e
vengono corrisposti unitamente al rimborso del prestito, che può essere effettuato in qualsiasi data
parzialmente o totalmente, a scelta della Società: in ogni caso il finanziamento deve essere
integralmente rimborsato entro il 13 dicembre 2021. Il rimborso del finanziamento è subordinato
rispetto alle obbligazioni dovute in base agli altri finanziamenti relativi al Senior Facilities
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
185
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Agreement, al Senior Performance Bond Facility Agreement, al Subordinated TreasuryCo Loan
Agreement No. 1 e al Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 2.
Il debito finanziario è iscritto in bilancio al valore risultante dall’applicazione del metodo del costo
ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo.
Finanziamenti agevolati da banche e Ministero Sviluppo Economico
L’importo a bilancio è così composto (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Finanziamenti da banche per interventi agevolativi
ai sensi Legge 64/86
Finanziamento Ministero Sviluppo Economico
ai sensi Legge 46/82
Finanziamento Ministero Sviluppo Economico
accordo di programma Regione Puglia
Totale
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
-
180
(180)
-
641
(641)
7.490
7.490
8.287
9.108
(797)
(1.618)
La voce al 31 dicembre 2010 è relativa al finanziamento agevolato di 7.490 migliaia di Euro, con un
decremento nell’anno per 797 migliaia di Euro, per il trasferimento a breve della quota scadente
nell’esercizio 2011 a valere sul Fondo Speciale Rotativo per l’Innovazione Tecnologica nell’ambito
dell’accordo di programma quadro con la Regione Puglia. Il finanziamento non è assistito da
garanzie reali ed è rimborsabile in 10 rate annuali costanti posticipate , comprensive di capitale e di
interesse. Il tassi di interesse, al netto delle agevolazioni previste dalla vigente normativa, risulta
pari al 31 dicembre 2010 allo 0,87%.
La quota corrente relativa è classificata nella voce “Quota corrente di passività finanziarie non
correnti”. La ripartizione per anno di scadenza dei debiti residui al 31 dicembre 2010 è la seguente
(importi in migliaia di Euro):
Anno di scadenza
Importo
2012
2013
2014
2015-2020
Totale
804
810
818
5.058
7.490
La diminuzione degli altri finanziamenti inclusi nella voce al 31 dicembre 2009 è dovuta alla
riclassifica a breve della quota scadente nell’esercizio 2011.
Debiti finanziari per contratti contenenti leasing
La voce di bilancio presenta al 31 dicembre 2010 un importo di 3.495 migliaia di Euro (4.899
migliaia di Euro al 31 dicembre 2009), relativo alla passività iscritta come debito finanziario in
contropartita delle immobilizzazioni materiali iscritte nelle attività in applicazione di quanto previsto
dall’IFRIC 4. Tale valore è rappresentativo della quota non corrente di tali debiti, determinata in
base alla durata del contratto di fornitura sottostante.
Debiti finanziari per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale
Il saldo di bilancio è così composto (importi in migliaia di Euro):
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
186
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Al
31/12/2010
Valore nominale del debito
Effetto applicazione metodo del costo ammortizzato
Totale
17.870
8.642
26.512
Al
31/12/2009
24.863
9.488
34.351
Variazione
dell’esercizio
(6.993)
(846)
(7.839)
Si tratta della componente finanziaria di un debito collegato alla partecipazione a programmi di
collaborazione internazionale per motori per impiego commerciale. Tale passività, determinata
secondo il metodo del costo ammortizzato, deriva dalla dilazione a titolo oneroso di una quota degli
importi dovuti a fronte della partecipazione ad un nuovo programma e per la quale è stato
concordato un pagamento differito. La quota in scadenza entro l’esercizio successivo è iscritta nella
voce “Quota corrente di passività finanziarie non correnti”.
La variazione dell’esercizio nel valore nominale è attribuibile per 8.935 migliaia di Euro alla
diminuzione per riclassifica della quota corrente e per 1.942 migliaia di Euro ad aumento per
differenze cambio.
Fair value degli strumenti derivati su tasso di interesse (parte non corrente)
La variazione intervenuta nella voce è determinata dalla riclassifica nell’ambito della passività
finanziarie correnti (Nota 3.22). Per maggiori dettagli si rinvia alla Nota 5.
3.18. FONDI PER BENEFICI AI DIPENDENTI
La voce in oggetto comprende tutte le obbligazioni per benefici a favore dei dipendenti successivi
alla cessazione del rapporto di lavoro e per altri benefici a lungo termine.
I benefici solitamente sono basati sulla remunerazione e gli anni di servizio dei dipendenti. Le
obbligazioni si riferiscono ai dipendenti attivi.
Benefici successivi al rapporto di lavoro
La Società garantisce benefici successivi al termine del rapporto di lavoro per i propri dipendenti sia
contribuendo a fondi esterni tramite piani a contribuzione definita sia con piani a benefici definiti.
Piani a contribuzione definita
Nel caso di piani a contribuzione definita, la Società versa dei contributi a istituti assicurativi
pubblici o privati sulla base di obbligo di legge o contrattuale. Con il versamento dei contributi la
Società adempie ai propri obblighi. I debiti per contributi da versare alla data del bilancio sono
inclusi nella voce “Altre passività correnti” e il costo di competenza del periodo matura sulla base
del servizio reso dal dipendente ed è iscritto nel conto economico nella voce “Costi per il
personale”.
Piani a benefici definiti
I piani a benefici definiti sono rappresentati da piani non finanziati (“unfunded”),
fondamentalmente rappresentati dagli istituti del TFR (trattamento di fine rapporto) e dell’indennità
speciale premio fedeltà, spettante, quest’ultimo, al momento dell’uscita ai dipendenti che abbiano
maturato determinati requisiti di anzianità aziendale. Il valore delle passività iscritte a bilancio per
tali istituti è calcolato su base attuariale con il metodo della proiezione unitaria del credito. Come
indicato nel capitolo “Principi contabili”, gli utili e le perdite attuariali determinati nel calcolo di tali
poste sono rilevati utilizzando il metodo del “corridoio”.
Il TFR è relativo all’obbligazione per l’importo da liquidare ai dipendenti al momento della
cessazione del rapporto di lavoro, determinato in base all’art. 2120 del Codice Civile. La disciplina
di tale istituto è stata modificata dalla Legge Finanziaria 2007 e successivi Decreti e Regolamenti.
In particolare, per le aziende con numero medio di dipendenti non inferiore a cinquanta, le quote di
TFR maturate successivamente al 1 gennaio 2007 vengono, a scelta del dipendente, trasferite a
fondi di previdenza complementare o al fondo di tesoreria istituito presso l’INPS. In conseguenza,
la parte del TFR maturata successivamente a tale data si configura come piano a contribuzione
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
187
Relazione Finanziaria Annuale 2010
definita, in quanto l’obbligazione della Società è rappresentata esclusivamente dal versamento ai
fondi di previdenza complementare o all’INPS, mentre la passività esistente al 31 dicembre 2006
continua a costituire un piano a benefici definiti da valutare secondo metodologia attuariale.
Altri benefici a lungo termine
La Società riconosce altresì ai propri dipendenti altri benefici a lungo termine la cui erogazione
avviene al raggiungimento di una determinata anzianità aziendale. In questo caso il valore
dell’obbligazione rilevata in bilancio riflette la probabilità che il pagamento venga erogato e la
durata per cui tale pagamento sarà effettuato. Il valore di tali passività iscritte a bilancio è calcolato
su base attuariale con il metodo della proiezione unitaria del credito. Si ricorda che agli utili e
perdite attuariali rilevati in funzione di tali benefici non è applicato il metodo del “corridoio”.
Il dettaglio dei fondi iscritti a bilancio è riportato nel prospetto che segue (importi in migliaia di
Euro):
Al
31/12/2010
Piani a benefici definiti
Trattamento di fine rapporto
Altri piani a benefici definiti
Altri benefici a lungo termine
Premio anzianità
Totale fondi per benefici ai dipendenti
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
53.250
5.528
58.778
60.305
6.015
66.320
(7.055)
(487)
(7.542)
11.895
70.673
11.501
77.821
394
(7.148)
La tabella sottostante fornisce le principali variazioni avvenute nell’anno nei fondi per benefici ai
dipendenti (importi in migliaia di Euro):
Piani a benefici
definiti
Valori al 31/12/2009
Oneri/(Proventi) finanziari
Perdite/(Utili) attuariali riconosciute
Costo previdenziale prestazioni di lavoro passate
Costo previdenziale prestazioni di lavoro correnti
Incremento passività per trasferimento dipendenti da
altre società del Gruppo
Benefici pagati
Valori al 31/12/2010
Altri benefici a
lungo termine
Totale fondi per
benefici ai
dipendenti
66.320
1.330
396
46
440
11.501
218
955
556
77.821
1.548
1.351
46
996
481
(10.235)
58.778
20
(1.355)
11.895
501
(11.590)
70.673
L’ammontare iscritto in bilancio dei fondi per benefici ai dipendenti risulta essere determinato come
segue (importi in migliaia di Euro):
Piani a
benefici
definiti
Valore attuale delle
obbligazioni
Utili (Perdite) attuariali nette
non iscritte
Totale passività a bilancio
Al
31/12/2010
Altri
benefici a
lungo
termine
Totale
benefici a
dipendenti
Piani a
benefici
definiti
Al
31/12/2009
Altri
benefici a
lungo
termine
Totale
benefici a
dipendenti
68.254
11.895
80.149
72.378
11.501
83.879
(9.476)
58.778
11.895
(9.476)
70.673
(6.058)
66.320
11.501
(6.058)
77.821
Gli importi imputati a conto economico nell’esercizio 2010 per i fondi per benefici a dipendenti sono
dettagliati nella tavola seguente (importi in migliaia di Euro):
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
188
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Piani a benefici
definiti
Costo previdenziale prestazioni di lavoro passate
Costo previdenziale prestazioni di lavoro correnti
Perdite/(Utili) attuariali riconosciute
Totale costi per il personale
46
440
396
882
Oneri/(Proventi) finanziari
Totale
Totale fondi per
benefici ai
dipendenti
Altri benefici a
lungo termine
556
955
1.511
46
996
1.351
2.393
1.330
218
1.548
2.212
1.729
3.941
La tabella sottostante fornisce le principali ipotesi utilizzate per il calcolo attuariale:
Esercizio 2010
Tasso di sconto
Incrementi salariali attesi
Tasso di inflazione
Tasso medio di rotazione del personale
Esercizio 2009
3,80%
2,45%
2,00%
6,74%
4,13%
2,45%
2,00%
7,04%
3.19. FONDI PER RISCHI ED ONERI
La composizione dei fondi per rischi ed oneri è la seguente (importi in migliaia di Euro):
Quota
corrente
Fondi per oneri di
retribuzione variabile
Fondi per oneri per il
personale
Fondi per rischi e oneri legali
e ambientali
Fondi per rischi e oneri
contrattuali e commerciali
Fondi per rischi fiscali
Fondi per rischi su
partecipazioni
Totale
Al 31/12/2010
Quota
non
corrente
Totale
Quota
corrente
Al 31/12/2009
Quota
non
corrente
Totale
Differenza
14.544
11.390
25.934
14.456
5.579
20.035
5.899
6.802
1.002
7.804
1.256
264
1.520
6.284
385
5.327
5.712
760
2.517
3.277
2.435
17.507
-
40.784
-
58.291
-
16.026
-
28.911
563
44.937
563
13.354
(563)
3.285
-
3.285
3.612
-
3.612
(327)
42.523
58.503
101.026
36.110
37.834
73.944
27.082
I fondi comprendono:
- fondi per oneri di retribuzione variabile, riferito per la quota corrente all’accertamento degli oneri
per compensi da corrispondere al personale in dipendenza del raggiungimento di obiettivi
individuali ed aziendali. La quota non corrente include lo stanziamento effettuato a fronte di un
piano di compensi attribuibili a un certo numero di manager, subordinato al verificarsi di
determinati eventi riguardanti l’assetto azionario della Società o della sua controllante e vincolati
al raggiungimento di determinati livelli di valutazione patrimoniale del Gruppo. Tale piano si
configura come “cash settled share-based payment” inquadrabile nelle previsioni dell’IFRS 2 e la
valutazione del fair value iscritto in bilancio è stata condotta, secondo tali previsioni, mediante
modelli matematico-attuariali sulla base di valutazioni indipendenti;
- fondi per oneri per il personale, comprendenti gli oneri previdenziali, le integrazioni al TFR e altri
costi i costi connessi agli accordi sindacali raggiunti per l’apertura di procedure di mobilità di
accompagnamento alla pensione del personale;
- fondi per rischi e oneri legali e ambientali, stanziati a fronte di contenziosi e vertenze legali in
corso e per la quota contrattualmente a carico della Società dei costi stimati da sostenere a
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
189
Relazione Finanziaria Annuale 2010
-
seguito di insorgere di problematiche ambientali, anche in relazione a procedimenti aperti legati
a presunti danni ambientali;
fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali, riferiti essenzialmente ad accantonamenti a
copertura di contenziosi commerciali pendenti, penalità, oneri e perdite derivanti dalla
conclusione di contratti in corso;
fondi per rischi fiscali, riferiti a stanziamento a fronte dei possibili esiti negativi di verifiche fiscali
condotte sulle società incorporate;
fondi rischi su partecipazioni, già stanziati nell’esercizio 2009 a copertura di rischi sulle
partecipate Arianespace S.A. e Arianespace Participation S.A. in relazione all’andamento dei
rispettivi risultati.
I movimenti intervenuti nell’esercizio 2010 nel totale dei fondi, parte corrente e parte non corrente,
sono riportati di seguito (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2009
Fondi per oneri di retribuzione
variabile
Fondi per oneri per il personale
Fondi per rischi e oneri legali e
ambientali
Fondi per rischi e oneri contrattuali e
commerciali
Fondi per rischi fiscali
Fondi per rischi su partecipazioni
Totale
20.035
Accantonamenti
Accantonamenti
non
ricorrenti
Riversamenti a
conto
economico
Utilizzi
Al
31/12/2010
14.544
5.810
(12.835)
(1.620)
25.934
1.520
-
7.804
(1.520)
-
7.804
3.277
1.442
1.265
(72)
(200)
5.712
44.937
26.095
505
-
(13.246)
58.291
563
-
-
(246)
(317)
-
3.612
73.944
42.081
15.384
(327)
(15.000)
(15.383)
3.285
101.026
3.20. PASSIVITA’ PER IMPOSTE DIFFERITE
L’importo iscritto a bilancio per imposte differite risulta essere (in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Passività per imposte differite
Totale
229.015
229.015
Al
31/12/2009
234.294
234.294
Variazione
dell’esercizio
(5.279)
(5.279)
Il valore esposto in bilancio rappresenta il saldo delle imposte differite e anticipate determinate
sulle differenze temporanee tra i valori di attività e passività assunti ai fini della redazione del
bilancio e i rispettivi valori rilevanti ai fini fiscali.
Le imposte differite vengono rilevate per tutte le differenze temporanee. Le imposte anticipate sono
state iscritte in bilancio considerando probabile il loro utilizzo futuro. Sulla medesima base è stato
inoltre rilevato il beneficio fiscale derivante dall’utilizzo delle perdite fiscali della Società e delle
società incorporate che, ai sensi della normativa attualmente in vigore, risultano per la maggior
parte riportabili senza limiti di scadenza.
Le imposte differite e anticipate sono state determinate applicando le aliquote fiscali che si prevede
saranno in vigore quando le differenze temporanee si annulleranno o il beneficio della perdita
fiscale sarà utilizzabile.
Sulla base dei piani pluriennali approvati, si prevede negli esercizi futuri il realizzo di imponibili
fiscali tali da consentire l’integrale recupero degli ammontari iscritti come imposte anticipate.
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
190
Relazione Finanziaria Annuale 2010
L’analisi delle differenze temporanee e delle perdite che hanno determinato l’importo iscritto a
bilancio di passività per imposte differite nette è riportata nella tabella che segue (importi in
migliaia di Euro):
Al 31/12/2010
Ammontare
Importo
delle
dell’effetto
differenze
fiscale
temporanee
Variazioni positive:
Ammortamenti civilistici eccedenti e svalutazioni
Storno avviamento a fronte capitalizzazione spese di
sviluppo
Fondi svalutazione magazzini
Fondo svalutazione crediti
Fondo per oneri personale dipendente
Fondi per rischi e oneri (non ricorrenti)
Fondi per rischi e oneri (altri)
Manutenzioni e altre spese a deducibilità differita
Oneri finanziari eccedenti 30% ROL
Adeguamento fair value strumenti derivati tasso
Recupero deduzioni extracontabili IRAP
Totale
Variazioni negative:
Allocazione goodwill ad attività immateriali
Capitalizzazione spese di sviluppo e relativi
ammortamenti
Ammortamenti anticipati extracontabili
Ammortamenti extracontabili (avviamento)
Storno ammortamenti attività immateriali a vita
definita
Riduzione extracontabile valore lavori in corso su
ordinazione
Adeguamento fair value strumenti derivati cambio e
commodities
Plusvalenze ad imponibilità differita
Utili netti su cambi da adeguamento
Totale
Imposte anticipate (differite) nette
Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali
dell’esercizio
Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali degli
esercizi precedenti
Imposte differite nette
Al 31/12/2009
Ammontare
delle differenze
temporanee
Importo
dell’effetto
fiscale
61.178
18.833
56.985
17.433
130.598
9.814
3.942
34.799
36.522
49.856
12.328
189.476
37.745
188.842
755.100
41.674
3.132
1.084
9.570
10.044
15.732
3.551
52.106
10.380
8.335
174.441
130.598
12.077
4.939
28.276
29.081
37.407
14.155
134.860
55.180
125.895
629.453
41.008
3.792
1.358
7.776
7.997
11.589
4.104
37.087
15.175
4.910
152.229
(492.315)
(157.098)
(537.070)
(168.642)
(179.479)
(63.333)
(555.964)
(57.272)
(20.182)
(177.408)
(198.904)
(62.932)
(492.744)
(62.458)
(19.745)
(154.722)
(68.914)
(21.949)
(72.811)
(22.826)
(15.728)
(5.906)
(33.204)
(10.519)
(14.106)
(2.117)
(25.184)
(1.417.140)
(662.040)
(3.879)
(676)
(6.926)
(451.296)
(276.855)
(9.644)
(1.035)
(69.479)
(1.477.823)
(848.370)
(2.652)
(325)
(19.107)
(460.996)
(308.766)
-
-
47.840
(229.015)
74.472
(234.294)
L’importo iscritto a bilancio per imposte differite al 31 dicembre 2010 pari a 229.015 migliaia di
Euro si è così determinato (importi in migliaia di Euro):
Saldo al 31 dicembre 2009
Imposte differite nette iscritte a conto economico
Imposte differite nette iscritte a Riserva da cash flow hedge su tassi, cambi e commodites
Altri movimenti
Totale
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
(234.294)
11.182
(6.021)
118
(229.015)
191
Relazione Finanziaria Annuale 2010
3.21. ALTRE PASSIVITA’ NON CORRENTI
Tale voce è composta come segue (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Debiti per partecipazione a programmi di collaborazione
internazionale - quota oltre l’esercizio successivo
Debiti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni
ai sensi della Legge 808/85 – quota oltre l’esercizio
successivo
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85
– quota oltre l’esercizio successivo
Risconti passivi su contributi in conto impianti – quota
oltre l’esercizio successivo
Risconti passivi su credito d’imposta per attività di ricerca
e sviluppo – quota oltre l’esercizio successivo
Debiti diversi
Totale
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
147.983
43.718
104.265
316.795
326.370
(9.575)
32.722
28.402
4.320
2.074
3.451
(1.377)
4.924
1.893
5.691
2.636
(767)
(743)
506.391
410.268
96.123
Debiti per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale - quota oltre
l’esercizio successivo
Tale voce (relativa a debiti nei confronti di partners in collaborazioni internazionali su programmi
aeronautici commerciali per oneri contrattuali legati alla partecipazione alle collaborazioni stesse il
cui importo originario è stato capitalizzato nelle Attività immateriali a vita definita) è così
dettagliabile (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Valore nominale del debito
Effetto applicazione metodo del costo ammortizzato
Totale
188.234
(40.251)
147.983
Al
31/12/2009
47.395
(3.677)
43.718
Variazione
dell’esercizio
140.839
(36.574)
104.265
L’importo iscritto in questa voce, trattandosi di un debito a lungo termine che non prevede
pagamento di interessi, viene valutato al costo ammortizzato al fine di riconoscere a conto
economico l’effettiva onerosità del debito contratto, data dalla differenza tra il valore di rimborso a
scadenza ed il valore iniziale del debito. L’importo iniziale, a differenza del valore di rimborso che
corrisponde al valore nominale definito contrattualmente, viene calcolato come attualizzazione dei
flussi di rimborso attesi al tasso di interesse di mercato per simili strumenti finanziari. La variazione
dell’esercizio è in gran parte attribuibile alla rilevazione dei debiti conseguenti la sottoscrizione degli
accordi per la partecipazione a programmi di collaborazione internazionale avvenuta nel corso del
2010 e i cui oneri sono riflessi negli incrementi delle corrispondenti Attività immateriali a via
definita (Nota 3.3). La quota in scadenza entro l’esercizio successivo è iscritta nella voce “Altre
passività correnti”.
Debiti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 –
quota oltre l’esercizio successivo
Tale voce è costituita dai debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico relativi alle erogazioni,
ricevute ai sensi della Legge 808/85 e successive modificazioni e integrazioni, effettuate per la
promozione delle attività di ricerca e sviluppo, inclusi studi, prove e progettazione relativi a nuovi
programmi e altre attività, dell’industria aeronautica. Tali erogazioni sono non onerose e devono
essere rimborsate nel periodo di conseguimento dei ricavi generati dai programmi cui sono riferite.
I debiti sono esposti in bilancio al loro valore nominale.
Nel 2006 i regolamenti attuativi della Legge 808/85 hanno subito modifiche. In particolare, è stata
definita una specifica disciplina per i programmi oggetto di intervento da parte della Legge 808/85
definiti come funzionali alla sicurezza nazionale o finalizzati alla realizzazione di un progetto di
comune interesse europeo, che prevede, in luogo della restituzione delle erogazioni concesse, la
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
192
Relazione Finanziaria Annuale 2010
corresponsione di diritti di regia sulla vendita dei prodotti sviluppati nell’ambito dei programmi
stessi. Per i programmi non rientranti nelle categorie sopra indicate permane invece l’obbligo della
restituzione senza corresponsione di interessi.
Si ritiene, a seguito di approfondite analisi condotte anche con l’ausilio di autorevoli studi legali e
come comunicato al Ministero dello Sviluppo Economico negli esercizi precedenti, che questa nuova
disciplina introdotta non sia applicabile agli interventi disposti prima della adozione della
Deliberazione 28/2006 del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, avuto
riguardo alla specifica situazione dei programmi oggetto degli interventi, e pertanto, non essendo
nell’esercizio 2010 intervenute variazioni cogenti alla disciplina in vigore, non sono stati mutati i
criteri sino ad oggi utilizzati nell’iscrizione a bilancio delle erogazioni in questione.
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota oltre l’esercizio
successivo
La voce rappresenta la contropartita iniziale del credito verso il Ministero dello Sviluppo Economico
a fronte delle concessioni disposte ai sensi delle Legge 808/85, e riferite a progetti qualificati come
funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo
(come specificato nella Nota 3.6), per la quota da imputarsi a conto economico negli esercizi futuri,
oltre l’esercizio successivo, in correlazione ai periodi di imputazione a conto economico dei costi a
fronte dei quali è stata concessa l’erogazione.
Risconti passivi su contributi in conto impianti – quota oltre l’esercizio successivo
Tale voce è costituita dalla quota di contributi in conto impianti la cui imputazione a conto
economico è stata rinviata a futuri esercizi in correlazione ai residui ammortamenti dei cespiti
relativi.
Risconti passivi su credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo – quota oltre
l’esercizio successivo
La voce rappresenta la contropartita della parte del credito d’imposta contabilizzato ai sensi della
Legge 296/2007 (finanziaria 2007) e successivamente modificata dal D.L. 185/2008 convertito con
Legge 2/2009, da imputarsi a conto economico negli esercizi futuri, oltre l’esercizio successivo, in
correlazione, in dipendenza della diversa tipologia di costi oggetto dell’agevolazione, sia alla
incidenza nei conti economici di tali esercizi dei costi per attività di ricerca e sviluppo a fronte dei
quali è stato determinato il credito d’imposta sia alla rilevazione dei ricavi relativi ai lavori in corso
su ordinazione, al cui valore hanno concorso le spese per attività di ricerca e sviluppo.
PASSIVITA’ CORRENTI
3.22. PASSIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI
Le componenti della voce sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Debiti finanziari verso controllate
Debiti finanziari verso collegate
Fair value degli strumenti derivati su tasso di interesse
(parte corrente)
Fair value (componente non di copertura) degli strumenti
derivati su cambio (parte corrente)
Totale
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
63.477
33.395
57.342
4.849
6.135
28.546
30.039
-
30.039
7.407
134.318
3.787
65.978
3.620
68.340
Debiti finanziari verso controllate
La composizione per società della voce è esposta nel prospetto seguente (importi in migliaia di
Euro):
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
193
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Al
31/12/2010
Avio Inc.
SE.CO.SV.IM. S.r.l.
ELV S.p.A.
23.819
39.658
63.477
Al
31/12/2009
18.253
37.716
1.373
57.342
I debiti verso Avio Inc. si riferiscono a debiti per anticipazioni effettuate per conto della Società in
relazione ad acquisti di beni e servizi da fornitori del mercato nordamericano.
I debiti verso SE.CO.SV.IM. S.r.l. sono costituiti dal saldo del conto corrente istituito con questa
società nell’ambito della gestione centralizzata della tesoreria di Gruppo effettuata dalla Società.
Tali rapporti sono regolati a condizioni di mercato.
Al 31 dicembre 2009 risultavano iscritte passività finanziarie correnti verso ELV S.p.A. per il saldo
del relativo conto di tesoreria intrattenuto con la Società. Al 31 dicembre 2010 il suddetto conto di
tesoreria presenta un saldo positivo, esposto nella voce Attività finanziarie correnti.
Debiti finanziari verso collegate
I debiti verso collegate sono costituiti dal saldo del conto corrente in essere con Europropulsion
S.A., società a controllo congiunto, regolato a condizioni di mercato.
Fair value degli strumenti derivati su tasso di interesse (parte corrente)
La variazione intervenuta nella voce è determinata dalla riclassifica dalla passività finanziarie non
correnti (Nota 3.17). Per maggiori dettagli si rinvia alla Nota 5.
3.23. QUOTA CORRENTE DEI DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI
Tale voce è composta come segue (in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Quota corrente debiti finanziari verso banche (Senior
Facilities)
Quota corrente debiti finanziari verso collegate
Quota corrente finanziamenti da banche e Ministero
Sviluppo Economico
Quota corrente debiti finanziari per contratti contenenti
leasing
Quota corrente debiti finanziari per partecipazione a
programmi di collaborazione internazionale
Ratei passivi finanziari
Totale
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
36.880
25.804
56.595
23.568
(19.715)
2.236
1.706
791
915
1.404
1.404
-
12.797
70
78.661
10.885
130
93.373
1.912
(60)
(14.712)
Quota corrente debiti finanziari verso banche
La voce è relativa alla parte corrente dei debiti finanziari riferiti ai finanziamenti ottenuti in base al
Senior Facilities Agreement del 13 dicembre 2006, come più ampiamente illustrato nella Nota 3.17
– Passività finanziarie non correnti, ed è composta come segue (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Valore nominale del debito
Effetto applicazione metodo del costo ammortizzato
Totale
9.515
27.365
36.880
Al
31/12/2009
28.543
28.052
56.595
Variazione
dell’esercizio
(19.028)
(687)
(19.715)
L’importo del valore nominale del debito è riferito all’ammontare dell’utilizzo della linea di credito
Revolving Facility 2, concessa ai sensi del Senior Facilities Agreement (vedi Nota 3.17).
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
194
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Nell’importo relativo all’effetto dell’applicazione del metodo del costo ammortizzato sono inclusi, tra
l’altro, gli ammontari attualizzati al tasso d’interesse effettivo dei flussi di pagamento di interessi
previsti per l’esercizio 2011 relativamente al totale dei finanziamenti Medium-Term Facilities in
essere al 31 dicembre 2010, comprensivi quindi anche della parte non corrente dei medesimi.
Quota corrente debiti finanziari verso collegate
L’importo iscritto al 31 dicembre 2010 come quota corrente di debiti verso società collegate per
25.804 migliaia di Euro (23.568 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009) è interamente relativo alla
contabilizzazione dell’effetto dell’applicazione del metodo del costo ammortizzato ai finanziamenti
erogati in base ai Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 1 e Subordinated TreasuryCo Loan
Agreement No. 2 da ASPropulsion Capital N.V.; in particolare rappresenta il valore attualizzato al
tasso d’interesse effettivo dei flussi di pagamenti di interessi previsti per l’esercizio 2011 per il
debito in essere al 31 dicembre 2010, che risulta iscritto nella voce “Passività finanziarie non
correnti”.
Quota corrente finanziamenti da banche e Ministero Sviluppo Economico
Tale voce include la quota corrente dei finanziamenti erogati da banche per interventi agevolativi e
dal Ministero Sviluppo Economico ed è composta come segue (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Finanziamenti da banche per interventi agevolativi
ai sensi Legge 64/86
Finanziamento Ministero Sviluppo Economico
ai sensi Legge 46/82
Finanziamento Ministero Sviluppo Economico
accordo di programma Regione Puglia
Totale
268
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
175
93
641
616
25
797
1.706
791
797
915
Quota corrente debiti finanziari per contratti contenenti leasing
L’importo iscritto a bilancio al 31 dicembre 2010 per 1.404 migliaia di Euro (1.404 migliaia di Euro
al 31 dicembre 2009) rappresenta la quota corrente della passività iscritta come debito finanziario
in contropartita delle immobilizzazioni materiali iscritte nelle attività in applicazione di quanto
previsto dall’IFRIC 4.
Quota corrente debiti finanziari per partecipazione a programmi di collaborazione
internazionale
Il saldo di bilancio è così composto (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Valore nominale del debito
Effetto applicazione metodo del costo ammortizzato
Totale
8.935
3.862
12.797
Al
31/12/2009
8.288
2.597
10.885
Variazione
dell’esercizio
647
1.265
1.912
La voce include le quote scadenti entro l’esercizio successivo della passività finanziaria,
determinata secondo il metodo del costo ammortizzato, derivante da un debito collegato alla
partecipazione a programmi di collaborazione internazionale per motori per impiego commerciale.
Ratei passivi finanziari
I ratei passivi di natura finanziaria, iscritti per un totale al 31 dicembre 2010 di 70 migliaia di Euro
(130 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009), si riferiscono all’accertamento degli interessi maturati
sui finanziamenti da banche e finanziamenti Legge 46/82 per 30 migliaia di Euro, su debiti
finanziari verso banche relativi alla Revolving Facility 2 per 1 migliaia di Euro e all’accertamento di
commissioni relative al Senior Performance Bond Facility Agreement per 39 migliaia di Euro.
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
195
Relazione Finanziaria Annuale 2010
3.24. DEBITI COMMERCIALI
Al 31 dicembre 2010 l’importo a bilancio è pari a 216.011 migliaia di Euro e risulta così composto
(importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Debiti
Debiti
Debiti
Debiti
verso
verso
verso
verso
fornitori terzi
società controllate
società collegate
società controllanti
Totale
166.975
40.287
8.691
58
216.011
Al
31/12/2009
167.186
35.314
2.978
126
205.604
Variazione
dell’esercizio
(211)
4.973
5.713
(68)
10.407
Il dettaglio dei debiti commerciali verso le società controllate è così composto (importi in migliaia di
Euro):
Al
31/12/2010
Regulus S.A.
Avio Inc.
Avio Polska Sp.z o.o.
Getti Speciali S.r.l.
SE.CO.SV.IM. S.r.l.
DutchAero B.V.
O.A.V. S.r.l.
Avioprop S.r.l.
Aviofix S.r.l.
12.468
11.134
12.200
3.737
25
320
345
58
40.287
Totale
Al
31/12/2009
13.960
8.444
6.313
2.382
3.824
359
32
35.314
Il dettaglio dei debiti commerciali verso le società collegate è così composto (importi in migliaia di
Euro):
Al
31/12/2010
Eurojet Turbo G.m.b.H.
Turbo-Union Ltd.
Europropulsion S.A.
Termica Colleferro S.p.A.
Consorzio Sitab
Consorzio Servizi Colleferro
109
7.720
840
22
8.691
Totale
Al
31/12/2009
16
3
2.887
26
46
2.978
I debiti esistenti al 31 dicembre 2010 verso società controllanti per 58 migliaia di Euro sono nei
confronti di Cinven Limited, controllante indiretta, e sono riferiti ad alcune prestazioni di servizi.
3.25. PASSIVITA’ PER IMPOSTE CORRENTI
La composizione della voce è la seguente (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Debiti per ritenute d’imposta da versare
Debiti per imposte sul reddito – IRAP
Totale
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
5.417
2.911
8.328
Al
31/12/2009
6.599
6.599
Variazione
dell’esercizio
(1.182)
2.911
1.729
196
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Il debito per ritenute d’imposta da versare si riferisce al debito verso l’Erario per trattenute IRPEF
effettuate in qualità di sostituto d’imposta in relazione a redditi di lavoro dipendente e autonomo.
3.26. ALTRE PASSIVITA’ CORRENTI
Tale voce è composta come segue (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Anticipi ricevuti da clienti per forniture di beni e servizi
Debiti per partecipazione a programmi di collaborazione
internazionale - quota corrente
Debiti verso Istituti di Previdenza e di Sicurezza Sociale
Altri debiti
Fair value (componente di copertura) degli strumenti
derivati su cambio
Risconti passivi su contributi in conto impianti – quota
corrente
Risconti passivi erogazioni ai sensi della Legge 808/85 –
quota corrente
Risconti passivi su credito d’imposta per attività di ricerca
e sviluppo – quota corrente
Ratei e altri risconti passivi
Totale
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
45.511
69.042
(23.531)
35.107
13.066
39.914
28.110
13.423
34.468
6.997
(357)
5.446
-
-
-
1.699
1.869
(170)
2.741
2.481
260
463
1.641
140.142
460
2.509
152.362
3
(868)
(12.220)
Debiti per partecipazione a programmi di collaborazione internazionale - quota corrente
Tale voce è relativa a debiti nei confronti di partners per la partecipazione a programmi di
collaborazione internazionale nell’ambito dei programmi aeronautici commerciali a fronte di oneri
contrattuali derivanti dalla partecipazione alle collaborazioni stesse il cui importo originario è stato
capitalizzato nelle attività immateriali a vita definita, ed è così composta (importi in migliaia di
Euro):
Al
31/12/2010
Valore nominale del debito
Effetto applicazione del costo ammortizzato
Totale
35.847
(740)
35.107
Al
31/12/2009
28.724
(614)
28.110
Variazione
dell’esercizio
7.123
(126)
6.997
Debiti verso Istituti di Previdenza e di Sicurezza Sociale
La voce si riferisce agli importi da versare, pari a 13.066 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010
(13.423 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009), relativamente alle quote a carico dell’azienda e alle
trattenute effettuate ai dipendenti per i contributi su retribuzioni, secondo quanto previsto dalle
normative vigenti.
Altri debiti
La composizione della voce è la seguente (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Debiti
Debiti
Debiti
Debiti
Debiti
sensi
verso i dipendenti
diversi verso terzi
diversi verso controllate
diversi verso collegate
verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai
della Legge 808/85 – quota corrente
Totale
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
Al
31/12/2009
Variazione
dell’esercizio
11.500
6.465
6.245
-
8.974
8.206
1.288
30
2.526
(1.741)
4.957
(30)
15.704
39.914
15.970
34.468
(266)
5.446
197
Relazione Finanziaria Annuale 2010
I debiti verso dipendenti comprendono alcune voci retributive da liquidare e quote di retribuzione
differita di competenza dell’esercizio 2010 accertate.
I debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 sono
commentati nella Nota 3.21 - Altre passività non correnti.
I debiti verso imprese controllate includono, per 910 migliaia di Euro, la remunerazione per le
perdite fiscali conferite dalle società controllate italiane nel consolidato fiscale nazionale, nonché il
trasferimento alla Società in qualità di consolidante dell’eccedenza degli acconti versati dalle
controllate rispetto all’IRES di competenza dell’esercizio.
Ratei e altri risconti passivi
La composizione della voce è indicata nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Ratei per oneri e contributi relativi al personale
Risconti proventi diversi
Totale
Al
31/12/2009
1.437
204
1.641
Variazione
dell’esercizio
2.003
506
2.509
(566)
(302)
(868)
CONTO ECONOMICO
3.27. RICAVI
Il totale dei ricavi, composto da quelli per cessioni di beni e per prestazioni di servizi e dalla
variazione dei lavori in corso su ordinazione, che è rappresentativo del flusso complessivo dei
ricavi, è dato dai seguenti valori (importi in migliaia di Euro):
Esercizio
2010
Ricavi delle vendite
Ricavi delle prestazioni
Variazione dei lavori in corso su ordinazione
Totale
Esercizio
2009
Variazione
dell’esercizio
974.863
849.692
957.613
269.567
17.250
580.125
1.824.555
(448.082)
1.376.473
1.227.180
113.509
1.340.689
597.375
(561.591)
35.784
La ripartizione per area di attività è indicata nella tabella seguente (importi in migliaia di Euro):
Divisione AeroEngine
Divisione Spazio
Divisione AvioService
Totale
Esercizio
2010
Esercizio
2009
1.142.360
188.919
45.194
1.110.573
191.932
38.184
1.376.473
1.340.689
I ricavi della Società sono così ripartiti per area geografica, sulla base del paese di riferimento del
cliente (importi in migliaia di Euro):
Esercizio
2010
Italia
Europa UE
Europa altri paesi
Nord America
Altri paesi
Totale
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
Esercizio
2009
146.625
611.494
177
588.784
29.393
141.988
590.766
142
580.282
27.511
1.376.473
1.340.689
198
Relazione Finanziaria Annuale 2010
3.28. ALTRI RICAVI OPERATIVI
Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):
Esercizio
2010
Contributi in conto esercizio
Proventi per quota accreditata a conto economico del credito d’imposta
per attività di ricerca e sviluppo
Proventi per quota accreditata a conto economico delle erogazioni ai
sensi Legge 808/85
Quota di competenza contributi in conto impianti
Recuperi di costi, risarcimenti e altri proventi
Fondi accreditati a conto economico
Plusvalenze su dismissione di immobilizzazioni materiali
Sopravvenienze attive diverse
Proventi non ricorrenti
Totale
Esercizio
2009
Variazione
dell’esercizio
3.423
4.540
(1.117)
764
8.543
(7.779)
3.629
1.975
12.457
15.473
5.088
3.228
3.433
49.470
4.797
1.990
6.687
7.005
156
2.068
2.101
37.887
(1.168)
(15)
5.770
8.468
4.932
1.160
1.332
11.583
I contributi in conto esercizio sono relativi prevalentemente a contributi per agevolazioni
comunitarie su programmi tecnologici a livello europeo.
I proventi per quota accreditata a conto economico del credito d’imposta per attività di ricerca e
sviluppo accolgono la quota parte del credito di imposta (descritto alla precedente Nota 3.12 –
Attività per imposte correnti) di competenza dell’esercizio, calcolata in correlazione sia ai costi
iscritti nel conto economico dell’esercizio 2010 a fronte dei quali è stato determinato il credito
d’imposta (comprensivi delle quote di ammortamento dei costi di sviluppo, oggetto
dell’agevolazione, capitalizzati tra le attività immateriali a vita definita) sia alla rilevazione dei ricavi
relativi ai lavori in corso su ordinazione, al cui valore hanno concorso le spese per attività di ricerca
e sviluppo rientranti nell’agevolazione.
I proventi per quota accreditata a conto economico delle erogazioni ai sensi della Legge 808/85
accolgono la quota parte delle concessioni disposte dal Ministero dello Sviluppo Economico a fronte
di progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di
comune interesse europeo, determinata in base alla tipologia di costi a fronte dei quali è stata
concessa l’erogazione e in correlazione ai periodi di imputazione a conto economico delle spese o
degli ammortamenti delle attività cui si riferiscono.
Nella voce fondi accreditati a conto economico sono compresi ristorni di stanziamenti effettuati in
esercizi precedenti, relativi ad utilizzi di fondi per rischi e oneri a fronte di costi sostenuti nel corso
dell’esercizio e al rilascio delle eccedenze rispetto agli accantonamenti effettuati.
Le plusvalenze su dismissione di immobilizzazioni materiali sono relative, oltre che alla dismissione
di carattere ordinario di impianti, macchinari, attrezzature industriali ed altri beni, al provento di
4.885 migliaia di Euro realizzato a seguito della cessione delle immobilizzazioni dello stabilimento di
Acerra, classificate nel bilancio al 31 dicembre 2009 nell’ambito delle “Attività non correnti
possedute per la vendita”.
3.29. CONSUMI DI MATERIE PRIME
Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):
Esercizio
2010
Costi per acquisti di materie prime
Variazione delle rimanenze di materie prime
Totale
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
464.940
(6.202)
458.738
Esercizio
2009
447.185
7.513
454.698
Variazione
dell’esercizio
17.755
(13.715)
4.040
199
Relazione Finanziaria Annuale 2010
3.30. COSTI PER SERVIZI
Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):
Esercizio
2010
Costi per servizi
Costi per godimento beni di terzi
Totale
Esercizio
2009
400.192
9.548
409.740
404.252
8.213
412.465
Variazione
dell’esercizio
(4.060)
1.335
(2.725)
Nella voce costi per servizi è incluso l'ammontare totale degli emolumenti spettanti agli organi
sociali, riguardanti compensi verso i sindaci per complessive 130 migliaia di Euro e verso
amministratori per complessive 447 migliaia di Euro.
Tra i costi per godimento di beni di terzi sono inclusi costi relativi all’utilizzo temporaneo di motori
forniti a compagnie aeree in sostituzione di motori per i quali è in corso la revisione per 3.203
migliaia di Euro (2.701 migliaia di Euro nell’esercizio 2009).
3.31. COSTI PER IL PERSONALE
Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):
Esercizio
2010
Salari e stipendi
Oneri sociali
Oneri per piani a contribuzione definita
Oneri per piani a benefici definiti e altri benefici a lungo termine:
Costo previdenziale prestazioni di lavoro corrente (service cost)
(Utili)/perdite attuariali riconosciute
Costo previdenziale prestazioni di lavoro passate
Costo piano cash settled share-based payment
Accantonamento a fondi per oneri di retribuzione variabile
Totale
Esercizio
2009
Variazione
dell’esercizio
143.792
46.337
10.416
141.375
45.758
10.054
2.417
579
362
996
1.351
46
5.810
14.545
1.017
649
46
980
14.455
(21)
702
223.293
214.334
4.830
90
8.959
Il costo relativo al piano cash settled share-based payment, si riferisce allo stanziamento registrato
nell’anno per l’adeguamento della valutazione della passività a fronte di un piano di compensi
attribuibili a un certo numero di manager, come indicato nella Nota 3.19 - Fondi per rischi ed oneri.
Inoltre, ad un determinato numero di manager della Società è stata attribuita la facoltà di
partecipare a una forma di investimento nella controllante della Società, configurabile come equity
settled share-based payment ai sensi dell’IFRS 2, il cui fair value non è risultato significativo e
conseguentemente non si è proceduto ad alcuna appostazione in bilancio.
La tabella che segue espone, suddiviso per categoria, il numero medio dei dipendenti:
Operai
Impiegati
Dirigenti
Totale
Media
Esercizio 2010
Media
Esercizio 2009
2.169
1.759
88
4.016
2.181
1.808
80
4.069
3.32. AMMORTAMENTI
Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
200
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Esercizio
2010
Immobilizzazioni materiali
Attività immateriali a vita definita
Totale
Esercizio
2009
Variazione
dell’esercizio
38.830
86.997
39.404
83.466
(574)
3.531
125.827
122.870
2.957
Gli ammortamenti delle attività immateriali a vita definita comprendono l’importo di 44.755 migliaia
di Euro, riferito alla quota imputata a conto economico per ammortamento delle attività per
accreditamento presso la clientela per partecipazione a programmi, iscritte nel 2007 in sede di
allocazione del Disavanzo da Fusione.
3.33. SVALUTAZIONI E RIPRISTINI DI VALORE
Nella voce risulta iscritto un importo di 395 migliaia di Euro, relativo all’imputazione a conto
economico dell’importo corrisposto a titolo di avviamento alla controllata Se.co.sv.im. S.r.l. in
relazione all'acquisizione del ramo d’azienda “Servizi Comprensoriali”.
3.34. ALTRI COSTI OPERATIVI
La natura e l’ammontare dei costi componenti la voce sono indicati nel prospetto che segue
(importi in migliaia di Euro):
Esercizio
2010
Accantonamenti per rischi e oneri
Svalutazione dei crediti commerciali
Oneri diversi di gestione
Oneri e accantonamenti non ricorrenti
Totale
27.537
7.103
17.840
52.480
Esercizio
2009
16.693
1.365
7.996
5.844
31.898
Variazione
dell’esercizio
10.844
(1.365)
(893)
11.996
20.582
Accantonamenti per rischi
Gli accantonamenti costituiscono lo stanziamento imputato al conto economico a fronte di
costituzione o integrazione di fondi per rischi e oneri, riguardanti rischi contrattuali e commerciali
per 26.095 migliaia di Euro (16.045 migliaia di Euro nell’esercizio 2009), rischi legali per 1.442
migliaia di Euro (636 migliaia di Euro nell’esercizio 2009).
Oneri diversi di gestione
La natura e l’ammontare dei costi componenti la voce sono indicati nel prospetto che segue
(importi in migliaia di Euro):
Esercizio
2010
Imposte indirette e tasse
Spese e oneri diversi
Minusvalenze su dismissioni di immobilizzazioni materiali
Minusvalenze su dismissioni di immobilizzazioni immateriali
Sopravvenienze passive diverse
Totale
2.474
2.981
39
241
1.368
7.103
Esercizio
2009
2.948
2.995
143
1.910
7.996
Variazione
dell’esercizio
(474)
(14)
(104)
241
(542)
(893)
La voce spese e oneri diversi include principalmente spese per rappresentanza e ospitalità, quote
associative, penalità contrattuali, contributi consortili e oneri su contratti di collaborazione
internazionale.
Le perdite su dismissione di immobilizzazioni materiali sono conseguenti all’alienazione di carattere
ordinario di impianti, macchinari e altri beni.
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
201
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Le perdite su dismissione di immobilizzazioni immateriali sono riferite all’alienazione di costi di
sviluppo.
Oneri e accantonamenti non ricorrenti
La voce comprende costi di natura non ricorrente o emergenti da eventi eccezionali non derivanti
dalla ordinaria attività operativa della Società, il cui dettaglio è esposto nella tabella che segue
(importi in migliaia di Euro):
Esercizio
2010
Costi sostenuti:
- per ristrutturazione organizzativa e oneri per il personale
- per altri oneri atipici
Accantonamenti a fondi:
- per ristrutturazione organizzativa
- per rischi legali ed ambientali
- per rischi contrattuali e commerciali
- per svalutazione crediti
Totale
Esercizio
2009
Variazione
dell’esercizio
7.874
392
8.266
3.115
3.115
4.759
392
5.151
7.804
1.265
505
9.574
17.840
176
1.960
593
2.729
5.844
7.804
1.089
(1.455)
( 593)
6.845
11.996
3.35. COSTI CAPITALIZZATI PER ATTIVITA’ REALIZZATE INTERNAMENTE
Tale voce rappresenta la contropartita dei costi sostenuti per la realizzazione interna di
immobilizzazioni materiali e attività immateriali, iscritte nell’attivo della Situazione PatrimonialeFinanziaria.
Nell’esercizio 2010 presenta un importo pari a 27.436 migliaia di Euro e comprende i seguenti costi
(importi in migliaia di Euro):
Esercizio
2010
Costi per produzione interna di immobilizzazioni materiali
Costi di sviluppo
Costi per realizzazione interna attività immateriali
Totale
641
25.773
1.022
27.436
Esercizio
2009
Variazione
7.571
18.253
1.081
26.905
(6.930)
7.520
(59)
531
3.36. PROVENTI FINANZIARI
La composizione della voce è riportata nel prospetto seguente (importi in migliaia di Euro):
Esercizio
2010
Esercizio
2009
Variazione
dell’esercizio
Interessi attivi verso banche
Sconti e altri proventi finanziari
Interessi attivi su crediti finanziari verso controllate
Interessi attivi verso clienti e altri debitori
Proventi relativi a operazioni su strumenti derivati su tasso
46
1.012
343
18
32.086
159
49
234
124
47.108
(113)
963
109
(106)
(15.022)
Differenze cambio attive realizzate
Differenze cambio attive accertate
Proventi relativi a operazioni su strumenti derivati su cambio
33.505
35.722
11.590
33.356
80.668
47.674
35.079
25.153
17.440
77.672
(14.169)
643
(13.563)
15.916
2.996
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
202
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Totale
114.173
125.346
(11.173)
Gli interessi attivi su crediti verso controllate si riferiscono agli interessi maturati sui conti di
tesoreria che presentano un saldo attivo per la Società.
Le differenze cambio attive realizzate sono relative all’incasso dei crediti e al pagamento dei debiti
in valuta.
Le differenze cambio attive accertate sono relative all’adeguamento al cambio di fine esercizio di
crediti e debiti espressi in valuta e sono principalmente riferite a partite di natura commerciale.
3.37. ONERI FINANZIARI
L'esposizione delle componenti principali della voce è riportata nel prospetto che segue (importi in
migliaia di Euro):
Esercizio
2010
Interessi passivi verso banche su finanziamenti Senior Facilities
Agreement
Interessi passivi verso collegate su finanziamenti Subordinated
TreasuryCo Loan Agreement No. 1 e No. 2
Interessi passivi verso controllante su finanziamento Intercompany Loan
Agreement
Interessi passivi su debiti finanziari verso controllate
Interessi passivi su debiti finanziari verso collegate
Interessi passivi su finanziamenti agevolati da banche e Ministero
Sviluppo Economico
Interessi passivi su altri debiti
Sconti e altri oneri finanziari
Oneri da attualizzazione benefici a dipendenti
Oneri relativi a operazioni su strumenti derivati su tasso
Differenze cambio passive realizzate
Differenze cambio passive accertate
Oneri relativi a operazioni su strumenti derivati su cambio
Totale
Esercizio
2009
Variazione
dell’esercizio
37.395
41.539
(4.144)
40.686
41.170
(484)
6.249
35
96
5.928
291
41
321
(256)
55
110
9.127
3.957
1.548
74.413
131
7.578
4.458
2.511
69.661
(21)
1.549
(501)
(963)
4.752
173.616
48.334
52.767
45.848
146.949
320.565
173.308
34.933
3.093
7.138
45.164
218.472
308
13.401
49.674
38.710
101.785
102.093
Gli importi degli interessi relativi a debiti che sono iscritti a bilancio al valore risultante
dall’applicazione del metodo del costo ammortizzato sono determinati utilizzando il tasso di
interesse effettivo.
Le differenze cambio passive realizzate sono relative all’incasso dei crediti e al pagamento dei
debiti in valuta.
Le differenze cambio passive accertate sono relative all’adeguamento al cambio di fine esercizio di
crediti e debiti espressi in valuta e sono principalmente riferite alla parte denominata in dollari dei
debiti per i finanziamenti Senior Facilities Agreement e Subordinated TreasuryCo Loan Agreement
No. 2.
Il saldo netto tra differenze cambio attive e passive e oneri e proventi relativi a operazioni su
strumenti derivati su cambi denuncia un risultato negativo pari a 66.281 migliaia di Euro,
nell’esercizio 2009 tale saldo era positivo per 32.508 migliaia di Euro.
Gli interessi passivi su debiti verso controllate e collegate si riferiscono agli interessi maturati sui
conti di tesoreria che presentano un saldo passivo per la Società.
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
203
Relazione Finanziaria Annuale 2010
3.38 PROVENTI/(ONERI) DA PARTECIPAZIONI
La voce di bilancio, che presenta nell’esercizio 2010 un saldo netto positivo di 22.397 migliaia di
Euro, comprende i dividendi ricevuti nel periodo dalle controllate Regulus S.A. e ASPropulsion
International B.V. e dalla società a controllo congiunto Europropulsion S.A. (complessivamente
8.500 migliaia di Euro);la plusvalenze da dismissione della partecipazione in Atla S.r.l. per 17.748
migliaia di Euro; la minusvalenza da dismissione partecipazioni per 37 migliaia di Euro; nonché la
svalutazione della partecipazione in Getti Speciali S.r.l. per 3.500 migliaia di Euro, in conseguenza
delle perdite registrate dalla società, e la svalutazione per 314 migliaia di Euro a seguito
dell’annullamento della partecipazione in Aviofix S.r.l. per effetto della fusione per incorporazione
della società.
3.39. IMPOSTE SUL REDDITO
Le imposte presentano nel 2010 un saldo netto negativo a conto economico pari a 6.467 migliaia di
Euro, costituito da imposte correnti per 17.649 migliaia di Euro e da imposte anticipate e differite
nette per un saldo positivo di 11.182 migliaia di Euro.
Le imposte correnti risultano composte dall’accantonamento per IRAP sul reddito imponibile
dell’esercizio (17.371 migliaia di Euro) e dalla differenza tra imposte accantonate nel precedente
esercizio e quelle effettivamente liquidate (278 migliaia di Euro di maggiori imposte).
La tabella che segue sintetizza le imposte dell’esercizio 2010 (importi in migliaia di Euro):
IRES
Imposte correnti:
- imposte di competenza dell’esercizio
- differenza tra imposte liquidate e imposte accantonate nel
precedente esercizio
Imposte (anticipate)/differite nette
Totale
IRAP
Totale
-
17.371
17.371
(13.201)
278
17.649
2.019
278
17.649
(11.182)
(13.201)
19.668
6.467
La riconciliazione tra aliquota teorica ed aliquota effettiva, con esclusione dell’IRAP in
considerazione della sua particolare natura, viene esposta nella seguente tabella (importi in migliaia
di Euro):
Risultato ante imposte
Aliquota ordinaria applicata
Imposte teoriche
Effetto delle variazioni:
- Redditi esenti
- Costi indeducibili permanenti
- Altre differenze permanenti
- Imposte differite non registrate
Totale
Imposte effettive
Aliquota effettiva
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
Esercizio 2010
Esercizio 2009
(27.029)
27,5%
(7.433)
36.194
27,5%
9.953
(4.637)
2.475
(3.606)
-
3.150
(3.907)
(863)
(5.768)
(13.201)
(1.620)
8.333
23,0%
204
Relazione Finanziaria Annuale 2010
4. IMPEGNI E RISCHI
I principali impegni e rischi della Società vengono analizzati nel prospetto che segue (importi in
migliaia di Euro):
Al
31/12/2010
Garanzie prestate:
Garanzie personali:
Fideiussioni rilasciate da terzi per conto della Società
Altre garanzie
Garanzie reali
Beni di terzi presso la Società
Beni della Società presso terzi
Fideiussioni e garanzie ricevute
Totale
96.431
22.222
427.024
545.677
538.852
16.562
25.132
1.126.223
Al
31/12/2009
82.151
27.527
404.600
514.278
416.690
30.880
24.447
986.295
Variazione
dell’esercizio
14.280
(5.305)
22.424
31.399
122.162
(14.318)
685
139.928
Garanzie prestate
Comprendono, tra le garanzie personali, fideiussioni rilasciate da terzi per conto della Società a
favore della clientela per l'esecuzione di contratti e altre garanzie rappresentate da lettere di
patronage rilasciate nell’interesse della Società.
Le garanzie reali presenti al 31 dicembre 2010 si riferiscono a ipoteche su beni immobili e privilegi
speciali su impianti e macchinario e giacenze di magazzino in relazione ai contratti di finanziamento
Senior Facilities Agreement e Senior Performance Bond Facility Agreement.
Inoltre, al 31 dicembre 2010, in quanto parte nei contratti di finanziamento denominati “Senior
Facilities Agreement, Senior Performance Bond Facility Agreement, Subordinated TreasuryCo Loan
Agreement No. 1 e Subordinated TreasuryCo Loan Agreement No. 2” in qualità di “Additional
Guarantor” e “Borrower” secondo il tipo di contratto, la Società ha assunto la garanzia per le
obbligazioni degli altri “Obligor” derivanti dai contratti di finanziamento e prestato specifiche
garanzie, costituite da pegno su azioni e quote di talune società controllate e collegate, sui diritti di
proprietà intellettuale, su determinati crediti commerciali e conti bancari e sui crediti derivanti da
polizze assicurative, a favore dei “Lender”.
Beni di terzi presso la Società
Comprendono essenzialmente motori aeronautici e accessori principalmente di proprietà
dell'Aeronautica Militare Italiana in corso di revisione, oltre a materiali in deposito e ad attrezzature
e macchinari ricevuti in uso o in leasing.
Beni della Società presso terzi
Si riferiscono, oltre che a certificati azionari rappresentativi di partecipazioni in deposito presso
banche, a materiali e attrezzature dati in deposito o uso presso fornitori.
Altri conti d'ordine
La voce comprende principalmente fideiussioni ricevute da fornitori a fronte di ordini per forniture
da completare.
Vertenze legali e passività potenziali
I rischi legali cui è esposta la Società derivano in parte dalla varietà e dalla complessità delle norme
e dei regolamenti cui è soggetta l’attività industriale della medesima, soprattutto in materia di
ambiente, sicurezza, responsabilità prodotto, fiscale e concorrenza. Nel corso del normale
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
205
Relazione Finanziaria Annuale 2010
svolgimento della propria attività, la Società è pertanto parte in alcuni procedimenti giudiziari civili,
amministrativi e penali, attivi e passivi. Pur non essendo possibile prevedere oppure determinare
l’esito di ciascun procedimento, si ritiene che la conclusione definitiva degli stessi non avrà un
impatto sfavorevole rilevante sulla condizione finanziaria della Società. Laddove, invece, è
probabile che occorra un esborso di risorse per adempiere obbligazioni e tale importo sia stimabile
in modo attendibile, la Società ha effettuato specifici accantonamenti a fondi per rischi ed oneri.
La Società ritiene che le somme accantonate nel fondo per rischi e oneri e quelle incluse tra i costi
di ciascuna commessa a fini di copertura delle eventuali passività rivenienti da contenziosi pendenti
o potenziali siano nel loro complesso di importo adeguato. Inoltre, gli oneri derivanti da
procedimenti di natura ambientale risultano oggetto di specifica garanzia da parte del venditore,
entro determinati limiti e condizioni, contenuta nel contratto perfezionato nel 2003 relativo
all’acquisizione di Avio S.p.A. da parte di Avio Holding S.p.A. (entrambe ora incorporate nella
Società).
Si riporta di seguito una breve descrizione dei procedimenti, attivi e passivi, più significativi di cui
la Società è parte, nonché una breve descrizione delle principali passività potenziali.
Comune di Colleferro/Società e Secosvim (inquinamento fiume Sacco)
Nel giugno 2005, a seguito della scoperta di sostanze tossiche nel latte prodotto in alcune fattorie
della valle del fiume Sacco, il Comune di Colleferro ha emanato varie ordinanze nei confronti della
Società, della sua controllata Secosvim e di altre aziende nella medesima area disponendo la
messa in sicurezza d’emergenza, la caratterizzazione e la bonifica delle aree sulle quali operano tali
aziende con costi a carico delle medesime. La Società e Secosvim hanno proposto ricorso avverso
tali ordinanze presso il TAR del Lazio, chiedendo la sospensiva di tali provvedimenti.
Contestualmente, sono stati adottati provvedimenti di messa in sicurezza d’emergenza dei siti, i cui
costi vengono sostenuti da Secosvim. Il ricorso è attualmente in fase di trattazione.
Nelle more, in data 18 dicembre 2008 è stato siglato tra l’Ufficio Commissariale per l’Emergenza
nella Valle del Sacco e Secosvim un accordo di programma, avente ad oggetto la bonifica del suolo
e delle acque di falda del sito cosiddetto “ARPA 1”, nonché la messa in sicurezza permanente del
sito individuato come “ex Cava Pozzolana”.
E’ altresì in fase di definizione un accordo di programma tra l’Ufficio Commissariale e Secsovim per
ARPA 2, analogo a quello di ARPA 1.
E’ in fase di completamento la caratterizzazione dei terreni occupati da AVIO e sono in fase di
definizione le misure di messa in sicurezza d’emergenza di tali aree.
Ministero dell’Ambiente/Società (Pomigliano d’Arco)
Nel marzo 2005 la conferenza dei servizi, convocata in sede decisoria presso il Ministero
dell’Ambiente per gestire l’inquinamento ambientale del sito di interesse nazionale “Litorale
Domizio Flegreo e Agro Aversano”, all’interno del quale è inserito lo stabilimento di Pomigliano
d’Arco (Napoli), ha disposto la messa in sicurezza d’emergenza, la caratterizzazione e la bonifica da
parte della Società dell’area di pertinenza dello stabilimento. La Società ha proposto ricorso presso
il TAR del Piemonte per l’annullamento della conferenza dei servizi del Ministero dell’Ambiente al
fine di limitare l’obbligo di caratterizzazione del sito alle sole sostanze effettivamente rinvenute
presso il sito stesso. Contestualmente, sono stati adottati i provvedimenti di messa in sicurezza
d’emergenza e caratterizzazione parziale dei siti, stanziando a fronte dei costi ad oggi prevedibili e
limitatamente alla quota a carico di tali interventi apposito fondo rischi. Il ricorso è attualmente in
fase di trattazione. A fronte delle richieste delle ultime Conferenze di Servizio è stata ultimata la
caratterizzazione dei terreni ed è stata comunicata al Ministero l’intenzione di presentare progetto
di bonifica mediante rimozione dell’unico hot spot superficiale. Inoltre continuano per la falda le
attività di monitoraggio e di integrazione delle misure di messa in sicurezza d’emergenza.
Ministero dell’Ambiente/Società (Acerra)
Nel marzo 2005 la conferenza dei servizi, convocata in sede decisoria presso il Ministero
dell’Ambiente, per gestire l’inquinamento ambientale del sito di interesse nazionale “Litorale
Domizio Flegreo e Agro Aversano”, all’interno del quale è inserito lo stabilimento di Acerra (Napoli),
ha disposto, tra l’altro, la messa in sicurezza d’emergenza, la caratterizzazione e la bonifica
dell’area di pertinenza dello stabilimento da parte della Società, con particolare riferimento alla
contaminazione da PCB (policlorobifenili) nel terreno e alla contaminazione da solventi clorurati in
falda. La Società ha proposto ricorso presso il TAR del Piemonte per l’annullamento della
conferenza dei servizi del Ministero dell’Ambiente. Contestualmente, sono stati adottati i
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
206
Relazione Finanziaria Annuale 2010
provvedimenti di messa in sicurezza d’emergenza e caratterizzazione parziale dei siti, stanziando a
fronte dei costi ad oggi prevedibili e limitatamente alla quota a carico di tali interventi apposito
fondo rischi. Il ricorso è attualmente in fase di trattazione. A fronte delle richieste delle ultime
Conferenze di Servizio è stata ultimata la caratterizzazione dei terreni ed è stata eseguita l’analisi
di rischio e conseguentemente comunicata al Ministero l’intenzione di presentare progetto di
bonifica mediante rimozione l’hot spot relativo al PCB. Continuano inoltre le attività di monitoraggio
e di integrazione delle misure di messa in sicurezza d’emergenza per la falda.
Si segnala che nel 2010 è stato venduto il sito industriale, ma la Società ha mantenuto la proprietà
dell'impianto di emungimento delle acque di falda e la relativa gestione.
Ministero dell’Ambiente/Società (Brindisi)
A seguito di attività di verifica condotte negli anni precedenti, è stata convocata nel marzo 2006 la
conferenza dei servizi in sede decisoria presso il Ministero dell’Ambiente, per gestire l’inquinamento
ambientale del “sito di interesse nazionale di Brindisi”, all’interno del quale è inserito lo
stabilimento di Brindisi, che ha disposto, tra l’altro, la messa in sicurezza di emergenza,
caratterizzazione e bonifica, con particolare riferimento alle sostanze triclorometano manganese,
solfati nelle acque superficiali. La Società ha proposto ricorso presso il TAR di Lecce per
l’annullamento della conferenza dei servizi del Ministero dell’Ambiente. Successivamente, nel 2007
e 2008, sono intervenute nuove conferenze dei servizi e correlati decreti ministeriali, avverso i
quali sono state presentate domande di annullamento presso il TAR di Lecce, attualmente in fase di
trattazione. Contestualmente, sono stati adottati i provvedimenti di monitoraggio e
caratterizzazione parziale dei siti, stanziando a fronte dei costi ad oggi prevedibili e limitatamente
alla quota a carico di tali interventi apposito fondo rischi. Sono state ultimate le caratterizzazioni di
tutti i terreni di proprietà, è stato inviato al Ministero il progetto di bonifica mediante trattamento in
situ dell’hot spot superficiale di contaminazione da idrocarburi, e si è in attesa della relativa
autorizzazione a procedere da parte del Ministero. Per gli hot spots di arsenico è stato presentato
ricorso al TAR di Lecce, in quanto si presume che sia di origine naturale. Continuano inoltre le
attività di monitoraggio e di integrazione delle misure di messa in sicurezza d’emergenza per la
falda.
E’ in corso di definizione l’adesione all’accordo di programma siglato dal Ministero dell’Ambiente e
dagli enti competenti relativo alla bonifica dell’acquifero del SIN di Brindisi, con il quale AVIO si
impegnerà, pro quota, a partecipare alle spese per il marginamento fisico del SIN, per il danno
ambientale e per la gestione post-operativa dell’impianto di trattamento delle acque.
Con la sottoscrizione dell’accordo si rinuncerà a tutti i ricorsi giudiziari pendenti.
Verifica fiscale generale sull’esercizio 2007
In data 3 giugno 2009 la Guardia di Finanza ha iniziato una verifica sulla Società relativa
all’esercizio 2007 che si è conclusa in data 17 dicembre 2009 con l’emissione di un processo
verbale di constatazione contenente un rilievo sul riporto a nuovo delle perdite della società Avio
Holding S.p.A. a seguito della fusione della stessa in AVIO S.p.A. Contestualmente era stato
segnalato che sarebbe stata richiesta la costituzione di un tavolo tecnico-operativo tra Guardia di
Finanza e Agenzia delle Entrate al fine di raggiungere una conclusione in merito alla correttezza del
trattamento fiscale dell’operazione di leveraged buy-out portata a termine nel 2006
(l’Acquisizione).
In data 20 maggio 2010, la Guardia di Finanza ha effettuato un nuovo accesso presso la Società
per informare la stessa dei risultati emersi dalle ulteriori analisi e discussioni effettuate
congiuntamente con l’Agenzia delle Entrate sull’operazione in questione e concludere le relative
attività di verifica. Tali attività sono terminate in data 15 luglio 2010 con la redazione di un nuovo
processo verbale di constatazione nel quale la Guardia di Finanza ha contestato alla Società, sulla
base dell’identificazione nella controllante lussemburghese del beneficiario dell’operazione
straordinaria, il mancato riaddebito a quest’ultima degli oneri finanziari sostenuti nel periodo
intercorso dalla data dell’Acquisizione (14 dicembre 2006) a quella di verifica (20 maggio 2010)
sulla quota parte del finanziamento contratto per l’acquisizione del Gruppo AVIO.
In merito al primo rilievo descritto, concernente il riporto perdite della incorporata Avio Holding
S.p.A., la Società ritiene di aver agito in linea con le previsioni normative in materia, avvalorate
anche dall’interpretazione dell’Associazione Italiana Dottori Commercialisti nella sua Norma di
Comportamento n. 176 del 18 dicembre 2009.
In merito al secondo rilievo, concernente l’operazione di leveraged buy-out, la Società, in assenza,
peraltro, alla data attuale, di un pronunciamento (avviso di accertamento) da parte dell’organo
competente (Agenzia delle Entrate), ha valutato attualmente non individuabile una passività
potenziale suscettibile di generare oneri a suo carico, sulla base delle motivazioni già sostenute
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
207
Relazione Finanziaria Annuale 2010
nelle dichiarazioni rilasciate in sede di sottoscrizione del processo verbale di constatazione, nonché
successivamente ribadite nelle memorie difensive presentate.
Tale impostazione risulta inoltre supportata da specifico parere richiesto dalla Società ad autorevoli
esperti fiscali italiani, nonché sostenuta da alcune pronunce giurisprudenziali favorevoli al
contribuente su casi del tutto simili.
5. INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI E POLITICHE DI GESTIONE RISCHI
Categorie e fair value di attività e passività finanziarie
La ripartizione per categoria e l’esposizione della valutazione al fair value degli strumenti finanziari
in essere alla data di bilancio è rappresentata nella tavola che segue (importi in migliaia di Euro):
Quota
Attività e
corrente di
passività non
attività e
correnti
passività non
correnti
ATTIVITA’ FINANZIARIE
Crediti e Finanziamenti
- Attività finanziarie
- Crediti commerciali
- Altre attività
- Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Attività finanziarie disponibili per la vendita
- Partecipazioni
PASSIVITA’ FINANZIARIE
Passività al costo ammortizzato
- Passività finanziarie
- Altre passività
- Debiti commerciali
8.855
Attività e
passività
correnti
Totale valori
di bilancio
Totale fair
value
43.553
-
-
32.135
232.649
29.045
30.648
40.990
232.649
72.598
30.648
40.990
232.649
72.598
30.648
162.844
215.252
-
324.477
162.844
539.729
162.844
539.729
1.595.611
506.393
2.102.004
78.661
78.661
134.318
140.142
216.011
490.471
1.674.272
506.393
216.011
2.396.676
1.566.068
471.606
216.011
2.253.685
Le voci che presentano un fair value diverso dal valore di bilancio riguardano le passività finanziarie
non correnti relative ai debiti finanziari verso banche su Senior Facilities, verso collegate e verso
controllante, nonché debiti finanziari e altre passività per partecipazione a programmi di
collaborazione internazionale. Il fair value relativo è stato determinato applicando il metodo del
discounted cash flow, ossia l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi alle condizioni di tasso e di
merito creditizio del 31 dicembre 2010. La definizione di un appropriato indicatore del rischio di
credito caratterizzante ciascuno strumento di debito valutato al fair value è stata effettuata sulla
base delle metodologie di credit scoring comunemente utilizzate, assegnando ad ogni strumento
uno spread specifico, in funzione di alcuni indicatori di bilancio dell’emittente, delle caratteristiche
contrattuali degli stessi strumenti (quali livello di recuperabilità del capitale e durata del debito) e
dell’andamento dei credit spread delle emissioni di settore.
Per le partecipazioni, per le quali non è possibile determinare in maniera attendibile il fair value, la
valutazione è mantenuta al costo, eventualmente svalutato per perdite di valore.
Per le altre voci non si rilevano differenze rispetto al valore di bilancio, in quanto lo stesso
rappresenta una ragionevole approssimazione del relativo fair value.
Gli strumenti finanziari derivati (interest rate swaps, opzioni su cambi e compravendite a termine –
forward - e, in misura minore, commodity swaps) in relazione ai quali non è possibile individuare
un mercato attivo, sono iscritti in bilancio al fair value inclusi nelle voci di attività e passività
finanziarie e altre attività e passività. Il fair value relativo è stato determinato attraverso tecniche
di valutazione basate su dati di mercato, in particolare avvalendosi di appositi modelli di pricing
riconosciuti dal mercato (quali discounted cash flow, metodologia dei tassi di cambio forward,
modello di Black-Scholes). In particolare, tale valorizzazione è determinata avvalendosi di appositi
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
208
Relazione Finanziaria Annuale 2010
strumenti di pricing alimentati sulla base dei parametri di mercato (tassi di interesse, tassi di
cambio e volatilità) rilevati alle singole date di valutazione.
Tipologie di rischi finanziari e attività di copertura connesse
La Società è esposta a rischi finanziari connessi alle proprie attività operative, in particolare riferibili
a:
- rischi di credito, relativi ai rapporti commerciali con la clientela e alle attività di finanziamento;
- rischi di liquidità, con riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all’accesso al mercato
del credito;
- rischi di mercato, derivanti in gran parte dall’esposizione alla variabilità dei tassi di cambio in
relazione all’operatività in valute diverse dalla valuta di redazione del bilancio d’esercizio e dei
tassi di interesse in relazione all’utilizzo di strumenti finanziari che generano interessi.
La Società monitora costantemente i predetti rischi finanziari, ponendo in essere azioni aventi
l’obiettivo di fronteggiare e contenere i potenziali effetti negativi mediante l’utilizzo di appropriate
politiche e appositi strumenti di copertura.
Nella presente sezione vengono fornite informazioni qualitative e quantitative di riferimento
sull’incidenza di tali rischi sulla Società.
I dati quantitativi di seguito riportati non rivestono valenza previsionale e, in particolare, le
sensitivity analysis sui rischi di mercato non possono completamente riflettere le complessità e le
reazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato.
Rischio di credito
Il rischio di credito rappresenta l’esposizione della Società a potenziali perdite derivanti dal
mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti.
L’esposizione al rischio di credito è connessa essenzialmente ai crediti iscritti in bilancio,
particolarmente crediti di natura commerciale, e alle garanzie prestate a favore di terzi.
La massima esposizione teorica al rischio di credito per la Società al 31 dicembre 2010 è
rappresentata essenzialmente dal valore contabile dei crediti commerciali.
I principali clienti della Società per quanto riguarda i settori dei motori aeronautici e dello spazio
sono rappresentati o dai maggiori costruttori mondiali di motori o da organismi governativi e
committenti pubblici, che per la loro natura non presentano significative concentrazioni di rischio.
I crediti commerciali presentano al 31 dicembre 2010 un’esposizione per crediti scaduti pari a circa
22,7 milioni di Euro (25,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2009), in particolare riferibili a crediti della
Divisione AeroEngine. A fronte di tali crediti è stata effettuata una valutazione individuale del
rischio ed è stato iscritto specifico fondo di svalutazione, che tiene conto di una stima dei flussi
recuperabili e di eventuali situazioni di controversie in corso e possibili riscadenziamenti. Si segnala
inoltre che parte dello scaduto trova contropartita in passività per debiti connessi a condizioni di
avvenuto incasso e in stanziamenti a fondi per rischi e oneri.
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità cui è soggetta la Società è individuabile nell’eventuale difficoltà ad ottenere, a
condizioni economiche, le risorse finanziarie a supporto delle attività operative. I due principali
fattori che influenzano la liquidità della Società sono da una parte le risorse generate o assorbite
dalle attività operative e di investimento, dall’altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del
debito o di liquidità degli impieghi finanziari.
I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono monitorate e gestite centralmente,
anche mediante l’implementazione di sistemi di tesoreria accentrata coinvolgenti le principali
società italiane ed estere del Gruppo, nell’ottica di garantire tempestivamente un efficace
reperimento delle risorse finanziarie o un adeguato investimento delle disponibilità liquide,
ottimizzando la gestione della liquidità e dei flussi di cassa. Su base trimestrale il Gruppo verifica il
rispetto dei covenants finanziari previsti dal Senior Facilities Agreement ed effettua periodicamente
il monitoraggio dei flussi di cassa previsti ed effettivi, nonché l’aggiornamento delle proiezioni di
flussi finanziari futuri al fine di ottimizzare la gestione della liquidità e la determinazione delle
eventuali necessità di provvista.
I fondi e le linee di credito attualmente disponibili, negoziati con più controparti bancarie, oltre a
quelli che saranno generati dall’attività operativa e di finanziamento, sono ritenuti in grado di
consentire alla Società di soddisfare i propri bisogni derivanti dall’attività di investimento, di
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
209
Relazione Finanziaria Annuale 2010
gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza. In particolare si ricorda
che nell’ambito del Senior Facilities Agreement è compresa la linea di credito relativa alla Revolving
Facility, per un importo di 150 milioni di Euro, che al 31 dicembre 2010 risulta utilizzata per
9,5 milioni di Euro (28,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2009).
Liquidity analysis
La tabella che segue rappresenta un’analisi per scadenza dei flussi contrattuali futuri generati dalle
passività finanziarie, commerciali e dalle principali altre passività della Società al
31 dicembre 2010.
L’analisi riporta i flussi non attualizzati, comprensivi della quota di capitale e degli interessi,
calcolati alle condizioni di mercato esistenti alla data di bilancio. Si precisa che l’analisi riflette le
previsioni assunte per il manifestarsi dei flussi finanziari sulla base di date di rimborso
contrattualmente definite o, in alcuni casi, stimate. In assenza di una data predefinita di rimborso i
flussi sono stati inseriti tenendo conto della prima data nella quale potrebbe essere richiesto il
pagamento. Per questo motivo i conti di tesoreria sono stati inseriti nella fascia temporale a vista.
Il saldo a fine 2009 del debito relativo alla Revolving Facility è stato inserito tra le scadenze da uno
a sei mesi in considerazione della scadenza del tiraggio corrente alla data di bilancio. La voce
relativa alle passività non correnti include anche la quota corrente dei debiti non correnti.
Valori di
bilancio
Poste a
vista
Da 1 a 6
mesi
Da 7 a 12
mesi
Da 1 a 5
anni
Oltre 5
anni
Totale
flussi
Passività diverse dai derivati:
Passività finanziarie non correnti
- Debiti finanziari verso banche
(Senior Facilities)
963.699
-
24.787
18.407
1.143.101
-
1.186.295
- Debiti finanziari verso collegate
526.228
-
14.314
16.226
163.144
673.654
867.338
- Debiti finanziari verso controllante
- Mutui verso banche e
finanziamenti Ministero Sviluppo
Economico
- Debiti finanziari per contratti
contenenti leasing
- Debiti finanziari per
partecipazione a programmi di
collaborazione internazionale
121.864
-
-
-
-
216.974
216.974
9.196
-
760
961
3.475
4.345
9.541
4.899
-
702
702
3.495
-
4.899
39.309
-
6.490
6.761
30.052
-
43.303
1.665.195
-
47.053
43.057
1.343.267
894.973
2.328.350
- Debiti finanziari verso controllate
63.477
63.477
-
-
-
-
63.477
- Debiti finanziari verso collegate
33.395
33.395
-
-
-
-
33.395
96.872
96.872
-
-
-
-
96.872
216.011
-
216.011
-
-
-
216.011
183.090
-
15.987
19.859
88.769
99.465
224.080
332.499
-
15.704
-
52.194
264.601
332.499
2.493.667
96.872
294.755
62.916
1.484.230
1.259.039
3.197.812
Passività finanziarie correnti
Debiti commerciali
Altre passività non correnti:
– Debiti per partecipazione a
programmi di collaborazione
internazionale
– Debiti per erogazioni ai sensi della
Legge 808/85
Totale
Passività per strumenti derivati:
Fair value degli strumenti derivati su
cambio (passività finanziarie e
altre passività)
Fair value degli strumenti derivati su
tasso (passività finanziarie)
16.414
-
843
316
-
-
1.159
30.039
-
19.217
14.609
-
-
33.826
Totale
46.453
-
20.060
14.925
-
-
34.985
2.540.120
96.872
314.815
77.841
1.484.230
1.259.039
3.232.797
Totale flussi
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
210
Relazione Finanziaria Annuale 2010
La differenza tra i valori di bilancio e il totale dei flussi finanziari è da ricondursi essenzialmente al
calcolo degli interessi per le durate contrattuali dei debiti. Inoltre, per le passività valutate con il
metodo del costo ammortizzato la metodologia di calcolo degli interessi sopra indicati prevede
l’utilizzo del tasso nominale (tassi forward riferiti a ciascuna scadenza) anziché del tasso effettivo di
rendimento, usato per determinare i valori iscritti a bilancio.
Rischio di mercato
La Società è soggetta al rischio di mercato derivante dalla fluttuazione sia dei cambi delle valute, in
quanto opera in un contesto internazionale in cui le transazioni sono condotte in diverse valute, sia
dei tassi di interesse su crediti e debiti di natura finanziaria che generano interessi e, in misura
minore, al rischio di variazione del prezzo di alcune materie prime..
Rischio di cambio
L’esposizione al rischio di cambio della Società deriva sia dalla distribuzione geografica dei mercati
in cui vende i propri prodotti, sia dall’utilizzo di fonti esterne di finanziamento in valuta.
L’esposizione al rischio di cambio è determinata principalmente dall’eccedenza delle vendite della
Società realizzate in dollari rispetto ai costi sostenuti nella stessa valuta, e dai finanziamenti in
essere denominati in dollari.
Le variazioni dei tassi di cambio possono influire sul risultato economico e sul valore del patrimonio
netto. In particolare, laddove la Società sostenga costi denominati in valute diverse da quelle di
denominazione dei ricavi, la variazione dei tassi di cambio può influenzare il risultato operativo
della Società. Sempre in relazione alle attività commerciali, la Società può trovarsi a detenere
crediti o debiti commerciali denominati in valute diverse da quella di conto. Inoltre, parte dei
finanziamenti sono denominati in dollari. La variazione dei tassi di cambio può comportare la
realizzazione o l’accertamento di differenze di cambio positive o negative.
La Società valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di cambio e
gestisce tale rischio attraverso l’utilizzo di strumenti derivati, secondo quanto stabilito nelle proprie
politiche di gestione dei rischi. Nell’ambito di tali politiche l’uso di strumenti finanziari derivati è
riservato alla gestione dell’esposizione alle fluttuazioni dei cambi connessi con i flussi monetari e
con le poste patrimoniali attive e passive, e non sono consentite attività con intento speculativo.
La Società utilizza strumenti finanziari derivati designandoli a copertura dei flussi di cassa con
l’obiettivo di predeterminare il tasso di cambio, o quanto meno fissarne il limite inferiore di
oscillazione, a cui le transazioni previste denominate in valuta saranno rilevate (gli strumenti
utilizzati sono sostanzialmente currency options).
La gestione del rischio di cambio è regolata da specifiche politiche che definiscono gli obiettivi di
risk management. In particolare:
è obiettivo della Società mitigare gli effetti indotti da un andamento sfavorevole dei tassi di
cambio sul risultato operativo e sui flussi di cassa attesi ed espressi in valuta estera ricorrendo,
ove necessario, a strumenti derivati;
l’attività di copertura è realizzata sulla base di previsioni attendibili di realizzazione delle
transazioni future;
le percentuali di copertura del cash flow in valuta estera che risulta dal budget e dal piano
pluriennale, sono definite annualmente nel rispetto della policy della Società;
le posizioni identificate sono coperte attraverso l’utilizzo di strumenti lineari e opzionali,
esclusivamente con finalità di copertura;
al fine di garantire la coerenza tra i flussi valutari derivanti dall’attività commerciale e quelli
generati dagli strumenti finanziari, la Società può ricorrere ad operazioni di roll-over ed
unwinding.
Sensitivity analysis
I potenziali effetti derivanti da una variazione del cambio dell’Euro nei confronti del dollaro, valuta
nella quale essenzialmente si rileva l’esposizione della Società al rischio di cambio, sono stati
oggetto di un’analisi di sensitività condotta ipotizzando una variazione in aumento e in diminuzione
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
211
Relazione Finanziaria Annuale 2010
del tasso di cambio pari al 15%, corrispondente alla volatilità puntuale annua del parametro al
31 dicembre 2010 e ritenuta ragionevolmente possibile.
Si precisa che per l’analisi sono state prese in considerazione le attività e passività espresse in
dollari iscritte in bilancio al 31 dicembre 2010 ed è stata considerata anche la variazione del fair
value degli strumenti finanziari di copertura del rischio di cambio.
I risultati di tale analisi sono esposti, al lordo dell’effetto fiscale correlato, nella tabella che segue
(importi in migliaia di Euro):
Effetto sul conto
economico
Effetto sul
patrimonio netto
Variazione in aumento del cambio dell’Euro nei confronti del
dollaro pari al 15%
109.715
169.243
Variazione in diminuzione del cambio dell’Euro nei confronti
del dollaro pari al 15%
(189.448)
(189.614)
L’effetto sul patrimonio netto include sia l’effetto sul conto economico sia l’effetto sulla riserva da
cash flow hedge per la variazione del fair value degli strumenti di copertura del rischio di cambio.
Rischio di tasso di interesse
La Società è esposta al rischio di tasso di interesse essenzialmente con riferimento alle passività
finanziarie a tasso variabile. La variazione dei tassi di interesse potrebbe avere un impatto positivo
o negativo sul risultato economico e sul patrimonio netto della Società.
La Società valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse e
gestisce tale rischio attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari derivati, secondo quanto stabilito
nelle proprie politiche di gestione dei rischi ed in linea con quanto previsto nel contratto di
finanziamento Senior Facilities Agreement. Nell’ambito di tali politiche l’uso di strumenti finanziari
derivati è riservato alla gestione dell’esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse connessi con
i flussi monetari e con le poste patrimoniali attive e passive, e non sono consentite attività con
intento speculativo.
La Società utilizza strumenti finanziari derivati designandoli a copertura dei flussi di cassa con
l’obiettivo di predeterminare il tasso di interesse dei finanziamenti e debiti a tasso variabile. Gli
strumenti utilizzati nel perseguimento di tale strategia sono sostanzialmente interest rate swaps.
Gli obiettivi di risk management definiti per la gestione del rischio di tasso di interesse possono
essere così sintetizzati:
è obiettivo della Società mitigare il rischio di scostamenti negativi del risultato netto e del cash
flow rispetto a quanto previsto dal budget e dal piano pluriennale a causa di avverse fluttuazioni
dei tassi di interesse, assicurando un tasso fisso su parte della propria esposizione finanziaria
soggetta a tasso variabile;
le posizioni identificate (finanziamenti in essere o attesi, di cui è dimostrabile l’elevata
attendibilità) sono coperte attraverso l’utilizzo di strumenti derivati, generalmente interest rate
swap plain vanilla (anche forward starting);
non è ammesso l’utilizzo di strumenti derivati per finalità speculative, ossia non volti a perseguire
il predetto obiettivo.
Sensitivity analysis
La tabella che segue riporta i potenziali impatti a conto economico e a patrimonio netto, al lordo
dell’effetto fiscale correlato, nell’ipotesi di una variazione parallela nelle curve dei tassi di
riferimento per singola divisa in cui sono denominati i principali crediti e debiti finanziari (espressi
in Euro e in dollari), proporzionale alla rispettiva volatilità annua osservata e ritenuta
ragionevolmente possibile (importi in migliaia di Euro):
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
212
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Effetto sul conto
economico
Variazione in aumento del tasso Euribor (per le poste in
Euro) pari a 0,50%
Variazione in aumento del tasso Libor (per le poste in
dollari) pari a 0,50%
Variazione in diminuzione del tasso Euribor (per le poste in
Euro) pari a 0,50%
Variazione in diminuzione del tasso Libor (per le poste in
dollari) pari a 0,50%
Effetto sul
patrimonio netto
87
5.622
50
3.312
(186)
(3.269)
(53)
(3.360)
L’effetto sul patrimonio netto include sia l’effetto sul conto economico sia l’effetto sulla riserva da
cash flow hedge per la variazione del fair value degli strumenti di copertura del rischio di tasso di
interesse.
Tale analisi è stata condotta separatamente sugli strumenti finanziari a tasso variabile (in relazione
ai quali è stata calcolata la possibile variazione degli interessi attivi e passivi attribuibile a possibili
ragionevoli variazioni nei tassi di interesse nel corso dell’esercizio – cash flow sensitivity) e su quelli
a tasso fisso valutati al fair value (di cui è stato calcolato il potenziale impatto a patrimonio netto per la componente di copertura dei derivati in cash flow hedge - e a conto economico, nell’ipotesi di
variazione istantanea della curva dei tassi di interesse alla data di bilancio – fair value sensitivity).
Rischio di prezzo delle commodities
La Società è esposta in misura limitata al rischio di prezzo di alcune materie prime, in ragione della
struttura di alcuni contatti di approvvigionamento.
La variazione del prezzo di alcune commodities influenzando il prezzo delle forniture future
potrebbe avere un impatto positivo o negativo sul risultato economico e sul patrimonio netto della
Società.
La Società valuta regolarmente le caratteristiche dei contratti di fornitura e approvvigionamento
delle materie prime ed eventualmente la propria esposizione al rischio di variazione del prezzo di
alcune materie prime, con la finalità di gestire eventuali esposizioni al rischio individuate attraverso
l’utilizzo di strumenti finanziari derivati, che secondo quanto stabilito nelle proprie politiche di
gestione dei rischi, non possono avere intento speculativo.
Gli strumenti finanziari derivati sono designati a copertura dei flussi di cassa con l’intento di
perseguire degli obiettivi di stabilità dei costi di fornitura industriale, e in particolare gli strumenti in
essere al 31 dicembre 2010 sono sostanzialmente commodity swaps, con sottostante il prezzo del
nickel.
Con riferimento agli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2010, i potenziali impatti
sul patrimonio netto, al lordo dell’effetto fiscale correlato, in conseguenza di un’immediata
variazione in aumento o in diminuzione del 37% nel prezzo del nickel sarebbe pari a circa 719
migliaia di Euro. Si precisa che l’assenza di potenziali impatti a conto economico è determinata
delle previsioni di manifestazione del sottostante oggetto di copertura che, in base ai contratti di
approvvigionamento in essere, avverrà nei futuri esercizi, e dalla perfetta efficacia della relazione di
copertura costituita.
Attività di copertura
La Società ha posto in essere operazioni finalizzate alla copertura dell’esposizione alla variabilità dei
flussi di cassa futuri derivanti da passività finanziarie iscritte in bilancio e da transazioni
commerciali ritenute altamente probabili. L’analisi dei periodi attesi di manifestazione e di impatto
a conto economico dei flussi futuri oggetto di tali coperture è riportata nella tabella seguente
(importi espressi in migliaia di Euro o di dollari):
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
213
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Entro 6 mesi
Manifestazione flussi
Rischio di tasso
- flussi in esborsi attesi per interessi a tasso
variabile su debiti finanziari espressi in Euro
- flussi in esborsi attesi per interessi a tasso
variabile su debiti finanziari espressi in dollari
Rischio di cambio
- flussi attesi per vendite in dollari
Rischio di prezzo
- flussi attesi per acquisti
Impatto a conto economico
Rischio di tasso
- oneri attesi per interessi a tasso variabile su
debiti finanziari espressi in Euro
- oneri attesi per interessi a tasso variabile su
debiti finanziari espressi in dollari
Rischio di cambio
- ricavi attesi per vendite in dollari
Rischio di prezzo
- flussi attesi per acquisti
Da 7 a 12
mesi
Da 1 a 2
anni
Da 3 a 5
anni
Totale
flussi attesi
5.434
6.280
9.227
-
20.941
1.752
2.317
6.299
-
10.368
146.000
183.000
255.500
126.000
710.500
-
-
-
573
573
5.434
6.280
9.227
-
20.941
1.752
2.317
6.299
-
10.368
152.500
178.500
244.500
111.000
686.500
-
-
-
573
573
Al 31 dicembre 2010 la Società ha in essere contratti derivati per la gestione del rischio di cambio
Europen knock-in collar) per un valore nozionale totale di 711 milioni di dollari (288 milioni di
dollari al 31 dicembre 2009) e contratti derivati per la gestione del rischio di tasso di interesse,
comprendenti interest rate swaps per un valore nozionale di760,9 milioni di dollari per l’anno 2011
e 500 milioni di dollari per l’anno 2012, nonché 874,6 milioni di Euro per l’anno 2011 e 500 milioni
di Euro per l’anno 2012 (rispettivamente 1.575,8 milioni di dollari e 1.743,1 milioni di Euro al 31
dicembre 2009). Inoltre sono stati posti in essere a dicembre 2010 con scadenza giugno 2011, un
interest rate basis swap per un valore nozionale di 873 milioni di Euro ed un interest rate basis
swap per un valore nozionale di 762,5 milioni di dollari, la combinazione dei quali con i relativi
interest rate swaps produce una diminuzione del costo relativo al tasso fisso pagato su questi
ultimi.
Il valore di iscrizione delle strutture per la gestione del rischio di cambio rappresenta il fair value
dei contratti posti in essere a copertura dei flussi valutari in dollari attesi tra gennaio 2011 e
settembre 2013. I contratti di interest rate swaps sono stati stipulati a copertura del rischio che
variazioni avverse dei tassi di interesse si ripercuotano negativamente sui costi dei finanziamenti
bancari. Per effetto di tali contratti la Società riceve o paga l’importo netto calcolato come
differenza fra il flusso passivo a tasso fisso ed il flusso attivo a tasso variabile.
In tutti i casi in cui i derivati stipulati a copertura del rischio cambio e del rischio interesse sono
designati come strumenti di copertura ai fini dello IAS 39, la Società documenta in modo formale, a
partire dall'inizio della copertura stessa, la relazione di copertura tra lo strumento di copertura e
l'elemento coperto, gli obiettivi della gestione del rischio e la strategia perseguita nell'effettuare la
copertura. La Società documenta altresì la valutazione dell'efficacia dello strumento di copertura
nel compensare le variazioni nei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto.
L’efficacia delle operazioni di copertura è documentata sia all’inizio dell’operazione sia
periodicamente (almeno a ogni data di riferimento del bilancio o delle situazioni infrannuali) ed è
misurata confrontando le variazioni di fair value (o di intrinsic value nell’ipotesi di strumenti
opzionali) del derivato e del sottostante, entrambe misurate alla data di bilancio in funzione dei dati
consuntivi (test retrospettivo) e determinate in ipotesi di shock delle condizioni di mercato (test
prospettico).
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
214
Relazione Finanziaria Annuale 2010
La tabella seguente espone il dettaglio per tipologia e anno di scadenza del valore nozionale dei
contratti derivati in essere al 31 dicembre 2010 (i valori nozionali sono espressi in milioni di Euro o
di dollari):
• Strumenti derivati su cambi
European Knock-in Collar
European Knock-in Forward
Compravendite a termine – Forward
Totale
Valore
Nozionale
Scadenza
Valuta
2011
2011–2012
2011-20122013
Dollari USA
Dollari USA
55,0
339,5
Dollari USA
316,5
711,0
2011
2011
Dollari USA
Dollari USA
160,9
600,0
• Strumenti derivati su tassi di interesse
Amortised I.R.S
I.R.S
Totale coperture 2011
760,9
I.R.S
2012
Dollari USA
Totale coperture 2012
500,0
500,0
Amortised I.R.S
I.R.S
Totale coperture 2011
2011
2011
Euro
Euro
474,6
400,0
874,6
I.R.S
Totale coperture 2012
2012
Euro
500,0
500,0
2013
Dollari USA
• Strumenti derivati su commodity
Commodity swaps
Totale coperture 2013
2,1
2,1
I valori di attività e passività relative a strumenti derivati di copertura, iscritti in bilancio al 31
dicembre 2010 e 31 dicembre 2009, sono riepilogati nella tabella seguente (importi in migliaia di
Euro):
Al
31/12/2010
Fair value
Fair value
derivati
derivati su
su cambi
commodities
Attività finanziarie non correnti
Altre attività non correnti
Attività finanziarie correnti
Altre attività correnti
381
381
Passività finanziarie non correnti
Passività finanziarie correnti
-
Fair value
derivati su
tassi
Al
31/12/2009
Fair value
Fair value
derivati su
derivati su
tassi
cambi
4.605
10.983
4.484
3.423
23.495
2.039
2.039
1.075
1.709
1.047
8.958
12.789
59
59
9.007
7.407
16.414
30.039
30.039
1.430
3.787
5.217
34.385
34.385
Tali attività e passività finanziarie, che rappresentano le sole iscritte in bilancio al fair value, sono
classificabili, sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati
nella determinazione del fair value, nell’ambito del secondo livello gerarchico previsto dall’IFRS 7
(valutazioni che non sono direttamente riconducibili a prezzi quotati, ma che si basano su dati
osservabili direttamente o indirettamente sul mercato) in quanto riferibili a strumenti finanziari
derivati over the counter.
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
215
Relazione Finanziaria Annuale 2010
Gli effetti di copertura degli strumenti finanziari derivati sospesi nella riserva di cash flow hedge del
patrimonio netto saranno rilevati a conto economico in modo coerente con le tempistiche di
manifestazione dei flussi coperti. Se uno strumento finanziario è designato come copertura
dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa di una passività iscritta in bilancio o di
un’operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la
porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato è rilevata nel
patrimonio netto. L’utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a
conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevato il correlato effetto economico
dell’operazione oggetto di copertura. L’utile o la perdita associati ad una copertura o a quella parte
della copertura diventata inefficace sono iscritti a conto economico immediatamente. Se
l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora
realizzati sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico. Se uno
strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l’operazione oggetto di
copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino a quel momento iscritti nel
patrimonio netto, sono rilevati a conto economico nel momento in cui la relativa operazione si
realizza.
In merito agli strumenti derivati su rischio cambio, nel corso dell’esercizio 2010, è stata effettuata
la chiusura di alcune posizioni precedentemente scadute che ha portato la Società a liquidare un
valore pari a 2,7 milioni di dollari (2,1 milioni di Euro).
Nel corso dell’esercizio 2010 la Società ha complessivamente riversato dal patrimonio netto e
imputato a conto economico una quota di perdite nette precedentemente iscritte nelle riserve di
cash flow hedge pari a 33,5 milioni di Euro (29 milioni di Euro nel precedente esercizio), al netto
del correlato effetto fiscale teorico.
Tale valore è stato rilevato nelle seguenti linee del Conto Economico (importi in migliaia di Euro):
2010
Rischio di cambio:
Incremento/(riduzione) dei ricavi
Proventi finanziari
Oneri finanziari
2009
3.555
-
4.800
(2.741)
Rischio di tasso:
Proventi finanziari
Oneri finanziari
Totale imputato nel Conto Economico
Imposte sul reddito teoriche
5.124
(54.913)
(46.234)
12.715
8.861
(50.672)
(39.932)
10.981
Totale
(33.519)
(28.951)
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
216
Relazione Finanziaria Annuale 2010
6. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
I rapporti della Società con parti correlate sono essenzialmente riferiti a transazioni con imprese
controllate, collegate, a controllo congiunto, controllanti e con imprese controllate e collegate di
queste ultime. Questi rapporti sono essenzialmente costituiti da operazioni di tipo commerciale e
finanziario, svolte nell’ambito delle attività ordinarie di gestione e concluse a normali condizioni di
mercato. In particolare, si riferiscono a forniture di beni e servizi, tra cui prestazioni nel campo
amministrativo, informatico, di gestione personale, di assistenza e consulenza e relativi crediti e
debiti a fine esercizio e a operazioni di finanziamento e di gestione di tesoreria e relativi oneri e
proventi. Il prospetto che segue espone i saldi economici e patrimoniali relativi all’esercizio 2010
nei confronti della controllante diretta e, cumulativamente, con le imprese controllate e collegate
dalla Società (importi in migliaia di Euro):
Imprese controllate e
collegate
Imprese controllanti:
BCV Investments S.C.A.
Rimanenze:
- Anticipi a fornitori
Crediti commerciali
Attività finanziarie non correnti
Attività finanziarie correnti
Altre attività correnti
Anticipi per lavori in corso su ordinazione (al lordo dei lavori
in corso su ordinazione)
Debiti commerciali
Passività finanziarie non correnti
Passività finanziarie correnti
Quota corrente dei debiti finanziari correnti
Altre passività correnti
9.539
96.380
27.505
61
62
-
1.248.459
48.847
500.424
96.872
25.804
6.378
121.864
-
Ricavi
Altri ricavi operativi
Consumi di materie prime
Costi per servizi
Altri costi operativi
Proventi finanziari
Oneri finanziari
Altri proventi da partecipazioni
1.165.514
4.786
80.831
101.435
198
343
40.817
8.500
6.249
-
Inoltre, nell’esercizio 2010, con riferimento a transazioni avvenute con società partecipanti nella
controllante diretta, si segnalano:
- rapporti con alcune società appartenenti al Gruppo Finmeccanica consistenti in taluni rapporti
commerciali, rientranti nell’ambito delle attività ordinarie di gestione concluse a normali
condizioni di mercato, e con Finmeccanica S.p.A. per alcuni servizi di assistenza e consulenza.
- rapporti con Cinven Limited e società da questa controllate, per alcuni servizi di consulenza e
assistenza.
Le retribuzioni spettanti all’alta direzione e ai dipendenti qualificati (key management) sono in linea
con le normali condizioni di mercato praticate con riguardo al trattamento retributivo di personale
di analogo inquadramento. Ai dipendenti vengono riconosciute forme di incentivazione legate al
raggiungimento di risultati aziendali e personali, nonché riconoscimenti retributivi associati al
raggiungimento di determinati risultati di anzianità aziendale.
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
217
Relazione Finanziaria Annuale 2010
7. INFORMAZIONI PER AREA GEOGRAFICA
Di seguito viene riportata la ripartizione dei crediti e debiti per area geografica:
Italia
Europa altri
paesi
Nord
America
Altri
paesi
Totale
ATTIVITA'
Attività finanziarie non correnti
2.150
6.705
-
-
8.855
31.897
11.529
7
120
43.553
Crediti commerciali
50.588
74.352
96.701
11.008
232.649
Attività finanziarie correnti
27.651
4.484
-
-
32.135
2.727
784
-
-
3.511
22.146
6.871
-
28
29.045
Passività finanziarie non correnti
937.806
631.294
26.511
Passività per imposte differite
229.015
-
-
-
Altre passività non correnti
358.409
16.151
131.831
-
506.391
39.658
70.841
23.819
-
134.318
40.059
108.012
25.805
54.818
12.797
27.502
25.679
78.661
216.011
5.229
8.328
517.637
-
-
-
522.866
8.328
79.352
23.604
33.725
3.461
140.142
Altre attività non correnti
Attività per imposte correnti
Altre attività correnti
PASSIVITA'
Passività finanziarie correnti
Quota corrente dei debiti finanziari non
correnti
Debiti commerciali
Anticipi per lavori in corso su ordinazione
Passività per imposte correnti
Altre passività correnti
- 1.595.611
229.015
7. FATTI DI RILIEVO INTEVENUTI DOPO LA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO
Perseguendo l’obiettivo strategico di espandersi nei mercati esteri ad alto potenziale, nel gennaio
2011 Avio ha annunciato la formazione di una joint venture, con le società cinesi AVIC Dongan e
AVICOPTER, entrambe controllate del gruppo AVIC. La nuova società, con partecipazione Avio del
50%, è finalizzata allo sviluppo e alla produzione di trasmissioni di potenza per motori aeronautici
civili per il mercato cinese e prevede investimenti complessivi superiori a 150 milioni di Euro. La
piena operatività sarà raggiunta nel 2012. Nel mese di marzo 2011 è stata formalizzata la
costituzione della nuova società.
Nell’ambito dei futuri programmi aeronautici, in febbraio 2011 la Società ha annunciato la firma di
un accordo di fornitura (“Long Term Supply Agreement”) con Pratt & Whitney per il Pure Power
PW1500G, il motore destinato al nuovo velivolo regionale Bombardier CSeries. Il contratto ha per
oggetto il Fan Drive Gear System, la trasmissione comando accessori e una delle strutture statiche
principali del motore, il Mid Turbine Frame. La Società parteciperà inoltre al network di
manutenzione del motore. I primi prototipi, realizzati negli stabilimenti di Rivalta di Torino e
Pomigliano d’Arco (Na), verranno consegnati a novembre 2011.
Il 17 febbraio 2011, la Divisione Spazio ha celebrato il traguardo dei primi 200 lanci del vettore
Ariane, a ulteriore conferma del successo tecnico, industriale e commerciale del programma
europeo che fino ad ora ha portato in orbita oltre il 60% dei satelliti commerciali in servizio al
mondo.
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
218
Relazione Finanziaria Annuale 2010
8. INFORMAZIONI RICHIESTE DALL’ART. 2427, COMMA 16 BIS, DEL CODICE CIVILE
Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 2427, comma 16 bis, del Codice Civile, evidenzia i
corrispettivi di competenza dell’esercizio 2010 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla
revisione resi dalla stessa società di revisione e da entità appartenenti alla sua rete (importi in
migliaia di Euro).
Soggetto che ha erogato il
servizio
Tipologia di servizi
Corrispettivi di
competenza
dell'esercizio 2010
Revisione contabile
Deloitte & Touche S.p.A.
150
Servizi di attestazione
Deloitte & Touche S.p.A.
55
Altri servizi di attestazione
Deloitte & Touche S.p.A.
25
Totale
230
*
*
*
30 marzo 2011
per IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Il Presidente
Alan Bowkett
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio
219
Relazione Finanziaria Annuale 2010
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
AL SOCIO UNICO DI AVIO S.P.A.
AI SENSI DELL’ART. 2429 COD. CIV.
Al Socio unico di AVIO S.p.A.
Nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010 abbiamo svolto l’attività di controllo di cui
all’art. 2403, 1° comma, Cod. Civ. tenuto anche conto delle norme di comportamento
raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, di cui
diamo atto con la presente Relazione.
In particolare, abbiamo vigilato sull'osservanza della legge e dello statuto e sul rispetto dei principi
di corretta amministrazione, senza che siano emersi rilievi o osservazioni da segnalare.
La Vostra Società ha esercitato, in via volontaria, la facoltà di adottare i principi contabili
internazionali ("IFRS") emessi dall’International Accounting Standards Board ("IASB"), ai sensi
D.Lgs 28 febbraio 2005, n. 38 sia per il bilancio di esercizio che per il bilancio consolidato.
Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2010 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione nella
riunione tenutasi il 30 marzo 2011.
Abbiamo partecipato all’Assemblea del Socio ed alle riunioni del Consiglio di Amministrazione,
svoltesi nel rispetto delle norme statutarie e legislative che ne disciplinano il funzionamento,
constatando che le relative deliberazioni appaiono conformi alla legge ed allo statuto sociale e non
sono manifestamente imprudenti, azzardate o tali da compromettere l’integrità del patrimonio
sociale.
Abbiamo ottenuto dagli Amministratori, con la periodicità prevista dall’art. 2381, comma 5, Cod.
Civ., informazioni sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché
sulle operazioni di maggiore rilievo, per le loro dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla Società
e dalle sue controllate.
Abbiamo effettuato incontri con i Responsabili della società di revisione, Deloitte & Touche S.p.A.,
finalizzati allo scambio di dati ed informazioni per l’espletamento dei rispettivi compiti. Nel corso di
tali incontri non sono emersi dati ed informazioni rilevanti che debbano essere evidenziati nella
presente Relazione.
Abbiamo acquisito conoscenza e vigilato sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo e dei controlli
interni.
Il Collegio ha inoltre monitorato l’attività di auditing condivisa dal Comitato per il Controllo Interno
e affidata all’Internal Audit aziendale. Il Collegio ha periodicamente verificato l’avanzamento del
piano di auditing nonché le ricadute dei diversi interventi.
Sulla base degli accertamenti svolti, anche tramite scambio di informazioni con i Responsabili delle
funzioni aziendali e con il Comitato di Controllo Interno, l’assetto organizzativo ci è apparso
adeguato ed affidabile per il soddisfacimento delle esigenze gestionali della Società.
Non sono pervenute denunce ex art. 2408 Cod. Civ.
Abbiamo verificato l’adeguatezza dell’assetto amministrativo e contabile, in particolare sotto il
profilo della sua affidabilità a rappresentare correttamente i fatti di gestione. Sulla base degli
accertamenti svolti, anche mediante l’ottenimento di informazioni dalla funzione di controllo interno
e dalla società di revisione nonché l’esame dei documenti aziendali, il sistema amministrativo e
contabile ci è apparso adeguato ed affidabile per il soddisfacimento delle esigenze gestionali della
Società.
Le funzioni di revisione legale ai sensi del D.Lgs 27 gennaio 2010, n. 39 sono affidate alla società di
revisione Deloitte & Touche S.p.A. Tenuto conto di tale circostanza abbiamo esaminato il Bilancio
d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010, del quale Vi riferiamo innanzitutto di aver accertato la
conformità alle disposizioni di legge sotto il profilo generale della formazione e struttura. A tale
riguardo, non abbiamo osservazioni particolari da riferire.
Abbiamo verificato l’osservanza delle norme di legge inerenti la predisposizione della Relazione
sulla gestione a corredo del bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato redatta dagli
Amministratori che, per quanto a nostra conoscenza, illustra esaurientemente e con chiarezza la
situazione della Società e del Gruppo, le caratteristiche di andamento della gestione durante il
Relazione del Collegio Sindacale sul Bilancio di Esercizio
220
Relazione Finanziaria Annuale 2010
corso dell’esercizio 2010 e la sua prevedibile evoluzione, nonché, ai sensi dell’art. 2428 Cod. Civ., i
principali rischi e incertezze cui la Società e il Gruppo sono esposti.
Abbiamo verificato la rispondenza del bilancio ai fatti ed alle informazioni di cui abbiamo
conoscenza a seguito dell’espletamento dei nostri doveri e non abbiamo osservazioni al riguardo.
A compendio della nostra attività di vigilanza svolta nel trascorso esercizio, e tenuto conto che le
Relazioni della società di revisione sia sul bilancio d’esercizio, sia sul bilancio consolidato, sono
state emesse in data odierna senza rilievi, attestiamo il nostro accordo con la proposta formulata
dagli Amministratori sia in ordine all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2010 sia in ordine
alla destinazione della perdita di esercizio.
Rivalta di Torino, 14 aprile 2011
IL COLLEGIO SINDACALE
Raoul F. Vitulo
Maurizio Salom
Salvatore Catalano
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Relazione Finanziaria Annuale 2010
Relazione della Società di Revisione sul Bilancio di Esercizio
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Relazione della Società di Revisione sul Bilancio di Esercizio
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Relazione Finanziaria Annuale 2010
CONTATTI
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