CHE COSA E' LA MEMORIA?
La memoria è una capacità del nostro
cervello di raccogliere e archiviare
informazioni, per poi poter accedere ad
esse. Senza la memoria l'uomo non
sarebbe in grado di utilizzare i suoi sensi e
quindi non potrebbe vedere, ascoltare e
neppure pensare.
• Non possediamo una sola memoria, ma molte
memorie. Chi si dice abbia "perso la memoria", ha
unicamente una disfunzione in uno o più di questi
sistemi. Abbiamo nella nostra testa un sistema per la
classificazione, l'immagazzinamento ed il recupero
delle informazioni che supera, quanto a flessibilità,
rapidità e capacità, il più potente e moderno computer.
La perdita "assoluta" di memoria porta alla totale
incoscienza e, quindi, alla morte.
• Memoria a breve termine e a lungo termine
Ci sono due meccanismi di immagazzinamento delle
informazioni, uno per la memoria a breve termine
(MBT ) e uno per la memoria a lungo termine (MLT) .
Nelle memoria temporanea (a breve termine) si
verifica un rapido deterioramento delle informazioni,
mentre la memoria a lungo termine conserva le
informazioni in modo sostanzialmente stabile.
L'informazione che arriva alla MBT, se non è oggetto di
attenzione, comincia subito a cancellarsi anche se,
mediante una ripetizione, può essere restaurata.
 La capacità della memoria a breve termine è quindi
limitata: se un'informazione non viene ripetuta con
sufficiente frequenza, scompare. Il complesso dei dati
presenti in ogni istante nella memoria a breve termine
viene detto cuscinetto di ripetizione .
L'informazione viene conservata nel cuscinetto finché
non è trasferita nella memoria a lungo termine o
finché non è rimpiazzata da una nuova.
La memoria a lungo termine si considera essere
virtualmente illimitata, ma la riattivazione di
un'informazione può essere impedita
dall'incompletezza delle associazioni necessarie alla
sua identificazione
LA MEMORIA SENSORIALE
• . Quando vediamo una film al cinema, osserviamo quella
che riteniamo sia una scena continua. Nella realtà i nostri
occhi rilevano una serie di fotogrammi fissi, alternati a
brevissimi momenti di buio. Il sistema visivo memorizza
tutte le informazioni contenute in un fotogramma, fino a
quando si sovrappone il fotogramma successivo, in uno
spazio di tempo minimo (< 1/10° sec.). Una sequenza
continua ci appare come movimento continuo: un
movimento, una corsa, una cascata, etc. La memoria
visiva si compone di una serie di sistemi di memoria
sensoriale, intimamente collegati nella nostra percezione
del mondo.
MEMORIA SENSORIALE
 ICONICA
 Percezioni visive
 ECOICA
 Percezione e comprensione del parlato
 E’ un tipo di memoria precategoriale o preattiva
- Rapporto tra i sensi e la memoria
 • I sensi raccolgono e trasmettono alla memoria
troppe informazioni: non tutte possono essere
organizzate e conservate.
 • Un filtro selettivo fa passare solo alcune
informazioni attraverso un “canale”
 • La memoria a lungo termine controlla il filtro
 • La memoria a breve termine conserva
l’informazione in ingresso per qualche secondo
(da 0,25 sec. a 4 sec.) poi viene selezionata dal
filtro, eliminata, conservata o rimpiazzata
LA MEMORIA A BREVE
TERMINE
• Implica sistemi diversi, anche se strettamente integrati, della
memoria a lungo termine. Immaginiamo di dover moltiplicare
mentalmente 29 x 4. Prima dobbiamo ricordare i numeri, quindi
moltiplicare 4 x 9, prendere nota mentalmente che il risultato è
36. A questo punto si deve moltiplicare 4 x 2 e prendere nota del
risultato, 8. A questo punto dobbiamo inserire 8 nelle decine ed
addizionarlo con 3, ricordando che nelle unità è solo presente il
numero 6. A questo punto la somma 11 (che rappresenta un
centinaio ed un una decina) si lega nella nostra mente alla unica
unità 6 del primo risultato (36) e si ha la risposta: 116. Una volta
completato il calcolo, tutti questi numeri nella nostra mente,
svaniscono. La memoria a breve termine è costituita da tutti i
sistemi che consentono la conservazione solo temporanea di
informazioni importanti solo per un breve periodo di tempo.
Memoria a breve termine
 E’ una memoria immediata degli stimoli appena
percepiti, può essere immagazzinata o no nella
memoria a lungo termine di piccola capacità
 • La durata è relativa a circa 30 secondi
 • E’ mantenuta dalla reiterazione
 • Consente al soggetto di accedere facilmente ai
dati in suo possesso
 • Tende a perdere i dati in pochissimo tempo
 Contiene tra 7 e 9 elementi slegati
 Con la reiterazione la quantità di elementi che si
possono ricordare è molto maggiore ma viene
immagazzinata nella memoria a lungo termine
Codificazione delle informazioni
 La memoria sensoriale rappresenta fedelmente le
informazioni, la memoria a breve termine è già una
interpretazione degli eventi:
A L B E R O
 Non si immagazzinano solo lettere (M. Iconica)
oppure suoni (M. Ecoica) ma il concetto di albero,
di cui si può rievocare l’immagine
 Per questo è necessario utilizzare elementi presenti
nella memoria a lungo termine, la working memory
Working memory
 MEMORIA MEMORIA DI LAVORO - WM
 SISTEMA OPERATIVO
 • Entra in funzione sempre
 • E’ un sistema perché lavorano più
 memorie contemporaneamente
 • E’ una memoria che ritiene e opera
La ritenzione percettiva
 • La memoria immagazzina e recupera l’informazione








acquisita dai sensi ( vista, udito, olfatto, ..., influenzano i
nostri ricordi)
– ricordi come registrazioni di percezioni
• livelli di elaborazione
– magazzini di memoria a brevissimo termine
(MaBbT): solo frazioni di secondo
– memoria a breve termine (MBT): qualche secondo
– memoria a lungo termine (percettiva)
• riconoscimento in foto di una persona nota
• si identifica una voce o una porta che cigola o un odore
LA MEMORIA A LUNGO
TERMINE
• E’ quella comunemente considerata "la memoria". Il
ricordo del nome dei nostri genitori, di noi stessi, di dove
abbiamo vissuto da bambini, di dove ci trovavamo pochi
minuti fa, dipende dalla memoria a lungo termine.
• Il termine"memoria a lungo termine" si riferisce ad
informazioni immagazzinate in modo durevole. Per
durevole si intende un periodo superiore a pochi secondi.
Con il passare del tempo, dimentichiamo qualcosa. Nella
realtà, le informazioni riposte nella memoria non
scompaiono mai, semplicemente diventano sempre meno
accessibili.
Memoria a lungo termine
(tempo infinito)
Contiene significati e informazioni sensoriali
 • Memoria dichiarativa MLT D (cosa c’è nella




realtà)
• Memoria procedurale MLT P (come si fa
un’operazione)
(I dati si memorizzano senza che il soggetto se ne
accorge e si richiamano per effetto della memoria
implicita)
• Memoria episodica (avvenimenti ricordati per
particolari eventi)
Memoria semantica (sapere convalidato e
organizzato anche fuori dalcontesto
 La memoria a lungo termine, secondo lo
psicologo canadese Endel Tulving, può
essere episodica, che ricorda fatti particolari,
come l'incontro con un amico che non
vedevamo da tempo, oppure semantica, che
riguarda sostanzialmente la conoscenza:
una ricetta, una formula chimica, la storia
della seconda guerra mondiale, sono esempi
di memoria semantica.
Immagazzinamento della memoria
 Albero casa uomo automobile
 Si ricorda meglio se si costruisce una storia
 Catalogazione e formazione degli indizi di recupero:


Contesto
organizzazione in categorie
Ricostruzione:
memoria come processo creativo
 Gran parte di ciò che recuperiamo nella memoria a
lungo termine non è una rappresentazione precisa di
quanto è accaduto precedentemente: è una
descrizione plausibile di ciò che sarebbe potuto
accadere, o persino di quando sarebbe dovuto
accadere .
 Si ricordano solo alcuni particolari di una esperienza e
durante la rievocazione si ricostruiscono le parti
mancanti secondo le proprie aspettative
L’oblio
• Varie teorie hanno cercato di spiegare l’oblio, il processo a
causa del quale si dimentica: alcune sostengono che esso
sarebbe il prodotto della naturale scomparsa delle tracce di
memoria, causata dal passare del tempo, operata
spontaneamente dal cervello; altre fanno riferimento alla
continua distorsione operata dagli individui sui ricordi (si
ricordano meglio gli eventi significativi, nel bene o nel
male); altre che le nuove informazioni apprese
rimpiazzerebbero i vecchi ricordi (fenomeno
dell’“interferenza retroattiva”); altre, infine, che l’oblio
risponderebbe a esigenze di natura puramente emotiva, per
cui si ricordano con maggiore precisione eventi a cui è stata
data una forte risposta emozionale.
• Freud sosteneva che l’oblio fosse il prodotto di
motivazioni ed emozioni inconsce. Egli chiamò
rimozione il meccanismo di difesa che impedisce a
ricordi spiacevoli o dolorosi di accedere alla coscienza.
• L’oblio può essere contrastato dai metodi noti come
mnemotecniche. Quanto più si riflette su qualcosa,
tanto più è facile ricordarla. Se non si riesce a rievocare
subito un fatto specifico, può essere possibile rievocare
qualcosa che serva da indice di richiamo di quel che si
desidera ricordare. Un aspetto comune delle
mnemotecniche è l’uso di indici di richiamo più facili
da ricordare rispetto all’informazione che si vuole
recuperare.
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