anno CIII - n. 7
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Il cibo
per tutti
IL PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA BASILICA SULLA COLLINA ASPETTA IL VIA LIBERA DAL COMUNE
Una chiesa
Mario Banchio
“Ama la terra come te
stesso” è il comandamento che Enzo Bianchi, priore di Bose ha auspicato in conclusione
ad un lungo articolo pubblicato domenica scorsa sul quotidiano torinese e dedicato all’ormai
imminente Expo. Una riflessione profonda,
come sempre, e che ci fa
pensare. Il grande evento si sta avvicinando a
grandi passi, mancano
una settantina di giorni,
sono già stati venduti 5
milioni di biglietti, altrettanti ne saranno venduti
prima dell’inaugurazione; 144 paesi oltre a Onu/
Fao, Ue e Cern hanno
costruito il loro padiglione utilizzando un milione
di metri quadri di terreno. Il tutto legato al tema
del cibo. Lo slogan è
“Nutrire il pianeta energie per la vita”, il pericolo, avverte Enzo Bianchi, è che si perda di vista chi ha davvero fame
e che il tutto si riduca al
solito sfruttamento, mascherato in questo caso
da un approccio para
umanitario.
Le parole inviate da
Papa Francesco nel giorno delle “prove generali”
dovrebbero aver scosso qualche coscienza.
Nel suo discorso c’era
una frase che dovrebbe
essere il vero monito perché l’Expo si orienti davvero a nutrire il pianeta.
Ha ricordato una sentenza ascoltata da un vecchio contadino: “Dio perdona sempre, le offese,
gli abusi; Dio sempre perdona. Gli uomini perdonano a volte. La terra non
perdona mai!”.
Commenta Bianchi:
“Parole dure come pietre, ma che sentiamo vere
perché ogni giorno ormai
ne facciamo esperienza
attraverso alluvioni,
esondazioni, frane di una
terra che abbiamo devastato negandole la possibilità di obbedire alle
leggi della natura”.
Ma, ammonisce ancora Bianchi, “Non facciamo dell’evento dell’Expo
la fiera degli auguri, il
campionario dei proclami di intenti caritatevoli:
sia invece occasione per
affrontare seriamente,
responsabilmente e concretamente i temi urgenti della fame e della povertà, ormai presenti
anche in mezzo al mondo
industrializzato, gli appelli
improcrastinabili che la
terra ci rivolge per la sua
custodia e salvaguardia,
il rispetto dei diritti delle
generazioni future”.
In questo modo la straordinaria vetrina dell’Expo, che quest’anno
passa per Milano, non
sarà solo un grande mercato ma un punto di partenza serio per nutrire
davvero tutto il pianeta.
SALUZZO - Ha già il
nome, “Madre del Cenacolo”, la chiesa che la
comunità di Madre Elvira
intende costruire sulla
collina di Saluzzo, al centro del Villaggio della
pace. La scorsa settimana il progetto, pensato
dall’artista vicentino Graziano Tessarolo e realizzato dal geom. saluzzese Gianpiero Bravo con
l’ing. fossanese Giuseppe Alladio, è stato presentato in commissione
urbanistica. L’assemblea prima di dare il proprio parere ha deciso di
effettuare un sopralluogo presso la comunità di
via San Lorenzo.
La chiesa a raggiera,
per il Cenacolo
in parte incassata nella
collinetta che sovrasta
l’area, potrà contenere
540 posti a sedere mentre alla destra dell’entrata troverà posto la cappella dell’adorazione
con 80 posti che tramite
una vetrata guarderà al
Monviso. Davanti un portico a ventaglio sarà retto
da sette pilastri l’ultimo
dei quali posto in una
piscina che raccoglierà
l’acqua del tetto a simboleggiare il battesimo che
è fondamento della vita
cristiana.
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per la collina.
Dopo la commissione urbanistica toccherà
alla commissione paesaggistica comunale valutare l’impatto ambientale dell’opera mentre
allo stesso tempo sarà
chiamata ad esprimersi,
con parere vincolante, la
Soprintendenza ai beni
artistici del Piemonte.
lorenzo francesconi
pag.
3
Il disegno della nuova chiesa (vista dall’alto) opera dell’artista Graziano Tessarolo
CARNEV
ALE Successo per i carri di frutta
ARNEVALE
Chiuse le iscrizioni alle classi prime: il bilancio
Premiato “Festival di note”
Volano i Licei e l’Agrario Lagnasco trionfa
PROSEGUE IL DIBATTITO
PARCO Sì
PARCO NO
Pubblichiamo numerosi interventi
sul Parco del Monviso
pag.
VOLLEY C FEMMINILE
Barge,
da matricola
a prima
della classe
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12
SALUZZO – Volano i
licei, tengono le altre scuole. I primi dati sulle iscrizioni del 2015-2016 vedono il Soleri Bertoni di
via Traversa del Quartiere compiere un deciso
passo avanti trainato dal
boom del liceo artistico,
che raddoppia le classi,
passando da 26 a 43
iscritti. Bene anche tutti gli
altri indirizzi, con la somma tra liceo linguistico e
liceo delle scienze umane ed economico sociale
che fa segnare un 125,
ben 17 in più dell’anno
scorso per un totale di 6
classi. Sale anche il liceo
Bodoni che passa da 138
a 154 iscritti, di cui 28 del
classico. Funziona l’ope-
razione del preside Lorenzo Rubini, che in questi mesi si è adoprato per
potenziare l’indirizzo di
via della Chiesa, attivando l’indirizzo musicale,
che è stato scelto dalla
metà dei ragazzi iscritti.
Tiene bene nel suo complesso anche l’istituto Denina, che porta a casa 4
classi di ragioneria per 108
iscritti, 2 classi di geometri
per 40 alunni, 1 corso di
legno per 15 alunni e 3 di
Itis Rivoira per 67 alunni.
Questi ultimi sono in aumento rispetto al 20142015 e compensano la
perdita di terreno del Pellico che chiude con 3 classi (1 in meno dell’anno
scorso) e una cinquantina
di alunni. Molto bene le
iscrizioni all’Istituto Agrario di Verzuolo. Quest’anno gli iscritti sono 51, una
dozzina in più dell’anno
scorso al momento della
chiusura delle iscrizioni
quando si fermarono a 3840. In controtendenza con
i dati iniziali sono in calo gli
iscritti all’Istituto Alberghiero di Barge che quest’anno arriva ad una settantina di nuovi iscritti alla classe prima contro i 97 dell’anno scorso. Tutti i dati
sono parziali e non tengono conto dei ritardatari,
dei trasferiti e dei ripetenti, che normalmente incrementano i numeri del
5% circa.
fabrizio scarpi
la vignetta
di gianni audisio
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VIAGGIO NEL VERDE/4
Berardo,
agricoltori
di città
pag.
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I commenti politici al
progetto hanno già visto
una spaccatura tra i consiglieri comunali: chi è
favorevole ma senza la
croce di 15 metri troppo
visibile come il sindaco
Mauro Calderoni, chi
plaude alla realizzazione come Stefano Quaglia, chi non mostra pregiudizi ma vuole rendersi conto sul posto come il
presidente della commissione Aldo Terrigno, chi
si dice contraria come
Daniela Contin che ritiene l’intervento invasivo
SCUOLA Istituti saluzzesi soddisfatti: il boom dell’Artistico
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giovedì 19 febbraio 2015
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