Lo spermiogramma
Lo spermiogramma è un’indagine fondamentale, ma non l’unica, nella valutazione della fertilità
maschile; tranne nei casi di azoospermia, la fertilità è espressione di sintesi di dati quantitativi e
qualitativi del liquido seminale che concorrono nel determinare un range che varia dalla
condizione di fertilità a quella di fertilità remota.
Lo spermiogramma, nella sua esecuzione, deve rispondere a ben definiti requisiti tecnici e di
qualità, per questo è preferibile che sia eseguito presso centri dove è norma l'adozione di standard
riconosciuti e la verifica con controlli di qualità; in caso contrario si corre il rischio di avere risultati
inattendibili per il prosieguo diagnostico e terapeutico e per il controllo a distanza dell’indagine
stessa.
La raccolta del liquido seminale avviene, ordinariamente, con la masturbazione rispettando un
periodo di astinenza di 3 giorni.
Si usa un contenitore a collo largo e possibilmente sterile (tipo contenitore sterile per urine).
Il liquido seminale deve essere raccolto presso il laboratorio d’analisi o vi deve essere portato
quanto prima per essere esaminato entro 60 minuti dall'emissione, per i tempi richiesti per
verificare l’avvenuta fluidificazione e per l’osservazione della motilità; va mantenuto ad una
temperatura vicina a quella corporea (non va refrigerato!).
Sul contenitore va posta un'etichetta con nome, cognome, data ed ora della raccolta e il periodo
di astinenza rispettato.
Il laboratorio deve fornire dati sulle caratteristiche chimico-fisiche e sulla concentrazione, motilità
e morfologia degli spermatozoi.
Dopo l’emissione il liquido seminale subisce un processo di coagulazione e successivamente di
fluidificazione che si completa in un tempo dai 10 ai 60 minuti.
L’esame della motilità deve essere fatto dopo la fluidificazione completa del coagulo seminale e
deve valutare la motilità percentuale dopo 1, 2 e 3-4 ore attribuendola a quattro classi:
-Tipo A: tipo rettilinea rapida
-Tipo B: tipo rettilinea lenta
-Tipo C: tipo agitatoria in loco o in situ
-Tipo D: spermatozoi immobili.
Dopo un’ora la percentuale di spermatozoi con motilità A+B deve esser superiore al 50%.
In caso di marcata ipocinesi, per definirne l’attribuzione ad anomalie locomotorie, metaboliche o a
morte cellulare, si possono eseguire i test di vitalità (Test all’eosina e lo swelling test).
Studio biochimico del liquido seminale
Gli spermatozoi nel liquido seminale sono inglobati nel plasma seminale alla cui composizione
concorrono diverse sostanze (Proteine, lipidi, enzimi, prostaglandine, ormoni, ioni, acido citrico,
fruttosio, ecc.) prodotte soprattutto dall’epididimo, dalle vescicole seminali e dalle ghiandole
accessorie lungo la via escretrice spermatica. Il plasma seminale ha un’importante funzione per la
maturazione, il metabolismo e la vita dello spermatozoo nel suo percorso biologico nell’organismo
e per la sua sopravvivenza dopo l’emissione.
Tra queste sostanze si segnalano:
- Il fruttosio che viene prodotto nelle vescicole seminali ed ha un ruolo nel metabolismo e
nella motilità dello spermatozoo; la sua assenza può sottendere un’ostruzione o una
malformazione delle vescicole seminali e dei dotti eiaculatori.
- La sostanza responsabile della coagulazione dello sperma emesso è prodotta dalle
vescicole seminali, per cui la mancata coagulazione del liquido seminale può essere
espressione di atresia o ipoplasia delle vescicole seminali e dei dotti.
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Alcune proteasi, tre queste l’antigene prostatico specifico, sono responsabili della
liquefazione del coagulo seminale dopo l’emissione; l’assenza di liquefazione o un liquido
seminale iperviscoso può rivelare un’anomalia nel processo di liquefazione.
L’acido citrico è prodotto nella prostata e conferisce un carattere acido (pH 6,4-6,8) al
secreto prostatico; ha un ruolo nel processo di coagulazione-liquefazione del liquido
seminale emesso. In caso di ostruzione dei dotti eiaculatori, il liquido seminale avrà un pH
acido per il prevalere della quota prostatica acida rispetto a quella vescicolare basica.
La carnitina viene filtrata dal sangue a livello epididimario, dove ha una funzione nei
processi metabolici-respiratori dello spermatozoo e quindi è un’indice di funzione
epididimaria.
Parametri seminologici accettati per regolari
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volume spermatico: 2-5 ml
n° di spermatozoi: >20 milioni x ml
motilità totale A+B: =/> 50 %
motilità progressiva: > 25%
morfologia normale: > 50 %
pH seminale: 7,2-8
fruttosio: 120-450 mg/dl
carnitina: 3-7 mg/ml
Condizioni patologiche
Astenozoospermia: alterazione della motilità degli spermatozoi.
Oligozoospermia : numero di spermatozoi <20 mil./ml o totali < 50 mil./ml.
Criptospermia: numero di spermatozoi <1 mil./ml
Teratozoospermia: alterazione della morfologia degli spermatozoi.
Ipospermia o oligoposia o ipoposia: riduzione del volume dell'eiaculato inferiore a 0,5 ml
Azoospermia: assenza di spermatozoi nel liquido seminale
Considerazioni
Bisogna tener presente che il ciclo che dallo spermatogonio porta allo spermatozoo maturo dura
circa 70 giorni; a tale periodo va aggiunto un altro di circa 10-15 giorni di maturazione
epididimaria, per cui gli spermatozoi all’emissione ci raccontano cosa è a loro accaduto nei 2-3
mesi precedenti. Questa considerazione è importante per due aspetti:
a. nell’anamnesi bisogna tener conto di eventi o eventuali esposizioni, risalenti a 2-3 mesi
prima, con possibile influenza negativa sulla spermatogenesi (febbri, flogosi genitali,
assunzione di farmaci, ecc.);
b. Per verificare gli esiti di eventuali terapie intraprese bisogna aspettare almeno tre mesi.
Riferimenti bibliografici
1. Sigman M, Howard SS. Infertilità maschile in Urologia di Campbell. Verduci, VII ed,
1999;1299-1343.
2. Lenzi A, Gandini L, Lombardo F, Dondero F. Guida al laboratorio di seminologia. La nuova
Italia Scientifica, II ed, 1997.
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