PATOLOGIE BULLOSE DELLA CUTE (classificazione eziologica) CONGENITE - Epidermolisi Bullose - Pemfigo Familiare Cronico Benigno INFETTIVE - S.S.S.S. (da epidermolisine) - Virus IMMUNOLOGICHE - Pemfigo - Pemfigoidi - Dermatite Erpetiforme - Epidermolisi Bullosa Acquisita - Dermatosi Bullosa Cronica del Bambino - IgA Lineari - Lichen - Lupus Eritematoso ALTRE - Porfirie - Necrolisi Epidermica Tossica (TEN) / S. di Lyell - Dermatosi Pustolosa Subcornea - Dermatosi Acantolitica Transiente (Grover) - Traumi / Ustioni - Neoplastiche ANATOMIA DELLA CUTE L’epidermide è un epitelio polistratificato ad elementi labili STRATI DELL’ EPIDERMIDE ¾Strato basale (emidesmosomi) profondità ¾Strato spinoso (desmosomi) ¾Strato granuloso (granuli di cheratoialina, c.Odland) ¾Strato corneo (12 – 48 giorni per il processo) superficie Le patologie autoimmuni bollose della cute sono caratterizzate dalla presenza di autoanticorpi diretti contro i principali sistemi di adesione della cute. Tali patologie sono suddivise a seconda del livello al quale si verifica la lesione bollosa Πέμφιξ = bolla ¾Pemfigo caratterizzato dallo scollamento dell’epidermide, causato dalla perdita di adesione delle cellule epidermiche ¾Pemfigoide caratterizzato dallo scollamento sottoepidermico per perdita di adesione tra i cheratinociti basali ed il derma. Autoimmune bullous skin diseases • Loss of epidermal cell-cell adhesion causes intraepidermal blisters Autoimmune bullous skin diseases ・・Pemphigus = Pemphigus vulgaris (PV) Pemphigus foliaceus (PF) • Loss of dermo-epidermal adhesion causes subepidermal blisters ・・Bullous pemphigoid Cicatricial pemphigoid Bullous pemphigoid (BP) Stanley JR: Adv Immunol 53:291-325, 1993 DERMATOSI BULLOSE ACANTOLITICHE PEMFIGO ] _ - VOLGARE (PV) - VEGETANTE - SEBORROICO – FOLIACEO(PF) - ad IgA - ad IgM -erpetiforme -farmacoindotto -Pemfigo Paraneoplastico (PNP) DERMATOSI BULLOSE NON ACANTOLITICHE PEMFIGOIDI _ ] - bolloso di Lever - Gestazionale - Cicatriziale ( tra cui OCP e AECP) - Anti p-200 EBA ( Epidermolisi bollosa acquisita) DERMATITE ERPETIFORME DERMATOSI AD IgA LINEARI DIAGNOSI delle malattie bullose autoimmuni • Clinica • Biopsia • Istologia • Immunofluorescenza diretta • Immunofluorescenza indiretta • Immunoprecipitazione (metodica di rif. per PPN) • Elisa • Immunoblotting • Microscopia elettronica IMMUNOFLUORESCENZA diretta e indiretta Ab-FITC per: FITC anti IgG anti IgA anti C3 anti IgM FITC La ricerca di anticorpi circolanti o tessuto-legati attraverso il metodo di immunofluorescenza (IF) rappresenta un importante criterio per la diagnosi in entrambi i gruppi di patologia. Matusim . J. Am. Acad. Dermatol. 2001 IMMUNOFLUORESCENZA INDIRETTA Utilizza esofago di primate come substrato E’ il metodo routinariamente utilizzato per la ricerca di autoanticorpi circolanti e permette di identificare due principali pattern di fluorescenza Membrana basale dell’epidermide sostanza intercellulare Può essere utilizzata lingua di scimmia Nel pemfigo paraneoplastico è indicata la mucosa vescicale di topo La titolazione permette di valutare la gravità della malattia e seguire le fasi di risoluzione in corso di terapia (C. Betterle) Targets antigenici Lo studio delle strutture dermiche coinvolte nel meccanismo patogenetico ha portato alla identificazione degli antigeni target degli anticorpi presenti nelle patologie bollose cutanee e alla loro identificazione e classificazione Pemfigo PV,PF,PP ICS (desmosomi) Desmogleina 3 Desmogleina 1 Desmoplachina 1- 2 IFA EIA,WB Pemfigoide BP EBA PC OCP MBZ (emidesmosomi) IgG-M BP 230, 180 Collageno VII Laminina Alfa 6 beta 4 integrina IFA EIA, EIA, WB Vitiligine Anti-melanina EIA, IDD EIA, WB Ag dei PEMFIGOIDI Ag del PEMFIGO Ag del LICHEN 130kDa 160kDa BP230 BP180 105kDa 97kDa Coll. IV Fibrille ancoranti** (Coll. VII 20-60 nm x 200-800 nm) Ag della D.Erpet. ed IgA lineari 145/290 kDa 200 kDa LAMINA LUCIDA LAMINA DENSA# Coll. IV Coll. V FIBRILLE ANCORANTI ( SUB-LAMINA DENSA ) Coll. VII, I, III, V, VI Precoll. I, III Ag dell'EBA e LES Antigeni del Pemfigo Filamenti intermedi Tonofilamenti Placca Desmosomiale α3β1 α2β1 Plakoglobina α6β4 Ag del Pemfigo Foliaceo (150-160kDa) DESMOGLEINA I (Dsg1) Ag del Pemfigo Volgare (130-140kDa) DESMOGLEINA III (Dsg3) Pattern di fluorescenza Principali antigeni target Aspetto a “ rete di pescatore “ sostanza intercellulare Desmogleina 1(130 KD) - PF Desmogleina 3 ( 160 KD)- PV Desmoplachina I e II Envoplachina PPN Periplachina Pemfaxina 75 KD Desmocollina 1 - P. ad IgA MEMBRANA BASALE E’ struttura formata da tre strati paralleli e sovrapposti: Polo basale della membrana cellulare dei cheratinociti basali, con gli emidesmosomi 1. Lamina lucida, attraversata dai filamenti di ancoraggio che ancorano le membrane dei cheratinociti basali alla lamina densa. Contiene la laminina che si lega al Collagene IV ed ai Proteoglicani favorendo l’adesione. C’è anche l’ Ag del pemfigoide bolloso (BP180). 2. Lamina densa, di Collagene IV che si lega all’Eparansolfato, regolatore di permeabilità della GDE 3. Lamina fibroreticolare presenta fibrille d’ancoraggio di Collagene VII e vi si localizza l’Ag dell’Epidermolisi bollosa acquisita. COMPONENTI DELLA GIUNZIONE DERMOERPIDERMICA Desmosomi (dsg 1,3) Cheratinocita basale Giunzione dermoepidermica tonofilamenti AgPB230KD LL AgPB230KD emidesmosomi BP180 BP180 Filamenti di ancoraggio LD Laminina 5 Laminina 5 Fibrille di ancoraggio Sub LD Collagene di tipo VII Placche di ancoraggio Derma papillare Fibre collagene Pattern di fluorescenza membrana basale dell’epidermide Principali antigeni target strutture di adesione giunzione dermo-epidermica I pemfigoidi Affezioni bollose di riscontro più frequente e a prognosi più benigna rispetto a quelle del gruppo del pemfigo Incidenza ≈10 nuovi casi/ 1.000.000/anno • La diagnosi differenziale con altre lesioni bollose si avvale dell’immunofluorescenza diretta ed indiretta • Meglio la metodica Salt Split Skin( siti antigenici più esposti) per differenziare le diverse varietà cliniche. • Ricerca di anticorpi rivolti verso gli autoantigeni con metodiche di immunoblotting , immunoprecipitazione e più di recente in immunoenzimatica. Salt Split Skin ( Gammon 1984) Metodo di separazione della giunzione dermo-epidermica con 1 M di NaCL separa artificialmente l’epidermide dal derma (a livello della lamina lucida) e permette di differenziare due differenti quadri di fluorescenza. tetto epidermico . Antigeni emidesmosomiali: Alfa 6 beta 4 integrina BP 180 BP 230 Con IgA ( DAL) pavimento dermico Antigeni lamina densa e sub-lamina: laminina 5 collagene tipo IV collagene tipo VII (fibrille di ancoraggio) 200 kDa Pemfigoide Bolloso di Lever Dermatite bollosa a patogenesi immunologica, caratterizzata da bolle sottoepidermiche, ad evoluzione cronica, colpisce l’anziano > 60 anni. Epidemiologia. In Francia e Germania, incidenza di 7 casi/106 abitanti/anno; Patogenesi. Anticorpi anti-membrana basale (anti BP180 ed anti BP230), dimostrabili anche in circolo nel 70 %, causano la formazione delle bolle. Non correlano con l’evoluzione. Contribuiscono anche linfociti Th2. Evoluzione. Cronica, con successive eruzioni bollose. Esiti eritemato-cianematosi e discromici. Escludere la coesistenza di un tumore maligno. Diagnosi. Bolla sottoepidermica. Immunofluorescenza diretta su biopsia di un elemento bolloso (DIF o IFD). Pemfigoide Bolloso di Lever Clinica. Le lesioni sono spesso precedute da placche orticarioidi recidivanti molto pruriginose. Compare poi la bolla, tesa e resistente, che predilige l’addome inferiore e le pieghe flessorie. Vi sono rare varianti localizzate. Alterazioni laboratoristiche. Aumento delle IgE (correla con il prurito), eosinofilia ematica. Associazioni. Un tempo si riteneva vi fosse una stretta associazione con le neoplasie, che oggi è messa in discussione; c’è associazionie con altre malattie autoimmuni, tra cui il Lichen e la Psoriasi. Pemfigoide Bolloso di Lever Prognosi. In assenza di terapia a volte la malattia va in remissione dopo circa 15 mesi. Dei pazienti trattati, il 50 % va in remissione entro 2,5 – 6 anni. Terapia topica: •Potenti steroidi. Terapia sistemica: Solo nei casi refrattari, 40-60 mg di Prednisone/die, da somministrare a giorni alterni appena possibile. Azatioprina e Ciclofosfamide per ridurre la posologia dello steroide. Talora, Eritrocina/Nicotinamide o Dapsone. PEMFIGOIDE BOLLOSO Malattia autoimmune frequente, bollosa , simile per caratteristiche cliniche al pemfigo volgare E’ dovuta alla formazione di anticorpi IgG fissanti il complemento diretti contro due proteine della membrana basale BPAG1 e BPAG2 BPAG1è una proteina di 230KD localizzata nella porzione intracellulare dell’emidesmosoma della cellula basale BPAG2 è una proteina di 180KD che attraversa la membrana plasmatica e si estende alla lamina lucida superiore. Il complesso antigene- anticorpo può danneggiare la membrana basale attraverso la formazione dei complessi C5b-C9 (attivazione del complemento). Interferenza sull’elaborazione di fattori di adesione da parte dei cheratinociti basali. •Produzione di anafilotossineC3a e C5b che inducono la degranulazione dei mastociti e rilascio di fattori chemiotattici per eosinofili, neutrofili e linfociti. I granuli degli eosinofili contengono sostanze in grado di danneggiare i tessuti(Perossidasi eosinofila e la proteina basica principale) che causano la separazione dermoepidermica. Sistemi antigene-anticorpo nei pemfigoidi Le malattie autoimmuni Di Corrado Betterle Pubblicato da PICCIN, 2001 Malattia Autoantigeni(BMZ) Frequenza anticorpi Pemfigoide bolloso BPAG1( 230KDa) BPAG2( 180KDa) P.gestationis BPAG2 BPAG1 P.cicatriziale BPAG2 BPAG1 Epilegrina (laminina 5) EBA Collagene tipo VII Dermatosi IgA lineari LAD-1 47% 16% 26% associati 100% rari 70% 10% 20% 100% 70-80% IMMUNOENZIMATICA Recentemente sono stati commercializzati per la ricerca degli autoanticorpi metodi immunoenzimatici che utilizzano antigeni ricombinanti Tali metodi, comparati al metodo IFI, presentano indubbi vantaggi: sono anticorpo specifici, sono facili da eseguire, forniscono risultati quantitativi, possono essere completamente automatizzati e in quanto tali sono più standardizzabili secondo le procedure di laboratorio. Svantaggi : restrittiva ( possibile perdita di altre specificità antigeniche) ELISA kits per pemfigo e pemfigoidi Human recombinant protein of DSG1 (MBL, Nagoya, Japan) Human recombinant protein of DSG3 (MBL, Nagoya, Japan) I principali epitopi riconosciuti dai sieri di pazienti con PB sono N-terminale e C-terminale. Human recombinant protein of BP180 (NC16A domain) (MBL, Nagoya, Japan) (C- Human recombinant protein of BP230 and N-terminal domain) (MBL, Nagoya, Japan) QUESTIONI BP 230 e BP 180 ELISA • SCELTA del CUT-OFF – Sensibilità ( 60-80%) – Specificità (> 80%) • Raffronto con IFI • Associazione BP230 e BP 180 • Informazioni sull’attività della malattia M. Yoshida, T. Hamada, M. Amagai, K. Hashimoto, R. Uehara, K. Yamaguchi, K. Imamura, E. Okamoto, S. Yasumoto, T. Hashimoto. Enzyme-linked immunosorbent assay using bacterial recombinant proteins of human BP230 as a diagnostic tool for bullous pemphigoid. Journal of Dermatological Science (2006) 41,21-30 CUT OFF BP230 9.2 CUT OFF BP 180 9.1 Sensibilità: Se si associano i risultati dei due test, nella fase acuta si raggiunge una positività del 93,8%, nella fase di remissione una positività del 98,3%: in totale è stata riscontrata una positività del 97,1%. Specificità: Nessuno dei 94 sieri provenienti da pazienti affetti da Pemfigo è risultato positivo alla BP180 mentre sono stati trovati positivi 5 controlli normali su 336 analizzati mostrando una specificità totale pari al 98,8%. Il test BP230 ELISA ha fornito n°1 risultato positivo sui 94 sieri di pazienti affetti da Pemfigo e nessuna positività sui 109 sieri di controllo normale mostrando una specificità totale pari al 99.5%. Se si associano i risultati dei due test si ottiene una specificità totale pari al 98,9%. L’associazione dei test BP180 e BP230 fornisce una sensibilità superiore al 97% ed una specificità superiore al 98%. Sensibilità (239 sieri di pazienti affetti da BP) Fase attiva Remissione Totale risultati 175 sieri(41 pz) positivi 84,40% 64,60% 69,90% (53/64) (113/175) (167/239) 57,80% 77,70% 72,40% (37/64) (136/175) (173/239) BP180 + 93,80% 98,30% 97,10% BP230-EIA (60/64) (172/175) (232/239) 64 sieri BP180-EIA + BP230-EIA + Specificità Pemfigo Controllo normale Totale risultati 0,00% 1,50% 98,80% (0/94) (5/336) (425/430) 1,10% 0,00% 99,50% (1/94) (0/109) (202/203) 94 sieri BP180-EIA BP230-EIA BP180 + 1,10% 98,90% BP230-EIA (1/94) (93/94) VALIDATION OF A NEW ENZYME-LINKED IMMUNOSORBENT ASSAY FOR DETECTION OF BP230 ANTIBODIES IN BULLOUS PEMPHIGOID M. Tampoia1, R. Filotico2, V. Lattanzi2, A. Zucano1, M.C. Petrelli1, A. Fontana1, G.A. Vena2, F. Di Serio1 1 Patologia Clinica I, Policlinico Universitario, Bari, Italy, 2Clinica Dermatologica Universitaria, Bari, Italy Autoimmunity, 6th International Congress, Porto 2008 Sensitivity and the specificity for autoantibodies anti-BP230 and anti-BP180 Autoantibody (cut-off value) *Sensitivity (%) Specificity (%) +LR (positive Like Ratio ) -LR (negative Like Ratio ) BP230 (8.9 U/ml ) AUC 0.893 80 97.8 36 0.21 BP180 (7.2 U/ml ) AUC 0.938 80 95.6 18 0.21 BP230 + e BP180+ 80 98 - - *sensitivity determined in patients in active stage of disease. IFI sensitivity was 80% Dati in via di pubblicazione Pazienti 38 pemfigoide età mediana 76 anni (range 71-85) 20 PB in fase di attività( score >1) 35 pemfigo vulgaris 24 F; età mediana 58 anni (range 35-78) 22 altre patologie cutanee (psoriasi, lichen ruben planus, LED, dermatosi eczematosa) 20 controlli sani BP180 cut-off 8.2 BP230 cut-off 8.1 Sensitivity 90% Specificity 98.8% Sensitivity 60% Specificity 98.8% Anti-BP230 and anti-BP180 in BP patients in active stage and in remission stage Autoantibody Active stage 20 patients Remission 18 patients BP180 + 18 (90%) 6 (33%) BP230 + 12 (60%) 0 (0%) IFI method Active stage 6 (30%) P value 0.007 Chi-square 7.000,1 Il test per la ricerca di autoanticorpi anti-BP 180 con metodo EIA è più sensibile del test per la ricerca di autoanticorpi anti-BP 230, entrambi più sensibili dell’immunofluorescenza indiretta. Anti-BP230 and anti-BP180 autoantibodies are directed against different proteins, it could play a different pathogenetic role and show different levels in clinical activity of BP. In remission stage only anti-BP180 autoantibodies were positive; no patient positive for anti BP230 clinical remission of disease. Score clinico e risultati in immunoenzimatica Numero di lesioni (bolle) 0= assenza di lesioni 1= < 3 lesioni 2= 3-10 lesioni 3= > 10 lesioni Estensione della malattia 0= assenza di malattia 1= < 10% della superficie corporea 2= 11- 36% 3= > 36% Intensità del prurito 0= assente 1= presente 2= presente con disturbo del sonno Significativa correlazione tra attività di malattia ( valutazione in score) e titoli IgG anti BP180 Considerazioni sulle metodiche diagnostiche autoanticorpali •metodo di immunofluorescenza indiretta permette di identificare contemporaneamente più autoanticorpi, ma presenta modesta sensibilità diagnostica ( 80%), è soggettivo, è semiquantitativo. •salt split skin rende il precedente metodo più sensibile e specifico, ma è piuttosto indaginoso •metodo immunoenzimatico Mostra una elevata specificità diagnostica (> 95%) ed una sensibilità paragonabile a quella dell’immunofluorescenza indiretta, è automatizzabile, è quantitativo e permette di monitorare il decorso della malattia.