Knock Out Round III “Knock Out Round III”: questo l’evento che sabato 16 aprile ha infiammato Vercelli. La piccola cittadina si è trasformata per un giorno in un grande polo di attrazione per gli amanti degli sport da ring, attirando atleti e spettatori provenienti da tutto il nord Italia. Un successo per il presidente della palestra vercellese Fight in Progress, Emanuele Genovesi (coadiuvato nell’organizzazione da Boris Viale e Claudio Alberton). Una manifestazione che ha coinvolto più di 400 persone siglando un nuovo record rispetto alle edizioni precedenti. La lunga giornata di combattimenti si apre con uno stage tenuto dai maestri Claudio Alberton e Filippo Leoni. Più di ottanta i partecipanti, vecchi e nuovi appassionati, principianti e veterani. Ampio spazio, poi, per i match di light contact, submission ed MMA light (per chi amasse i numeri: 150 gli iscritti). Un ottimo palcoscenico, diretto su un ring e tre tatami da un’organizzazione arbitrale ineccepibile. Il palazzetto del Sacro Cuore, che ha ospitato l’evento, comincia a gremirsi quando iniziano i primi match a contatto pieno. Palazzetto che, per riportare una nota di colore, è gestito dalle suore. Dall’iniziale sbigottimento le si è viste passare a una certa curiosità per poi arrivare alla conclusione che, nonostante le apparenze, il nostro mondo non è poi così male. Forse, non andremo all’inferno. Nel pre-serata gli incontri a contatto pieno dei dilettanti (tre gli atleti di casa) hanno riscaldato il pubblico, ma il vero spettacolo doveva ancora cominciare. Lo show viene anticipato dalla premiazione della ring girl della serata. La Fight in Progress nei giorni precedenti aveva indetto un concorso su internet per far eleggere dal pubblico la migliore ring girl fra una serie di bellissime candidate. La vincitrice, la diciottenne Sara Marino, viene premiata con un maxi assegno da cento euro e viene accolta dal boato degli spalti. Per lei, si aprono anche le porte per il “Milano in the Cage” del 7 maggio. Scenario da grandi eventi, con uno schermo dietro al ring e la presenza delle telecamere di RAI sport. E con un clima così gli atleti non deludono. Sul ring si alternano diverse discipline, dalla kick all’MMA, fino ad arrivare al Savate pro. Nella kick vincono Rigo e Pavone rispettivamente su Neagu e Piantanida. Bergomi batte Ismail nel Savate pro (disciplina inedita sul ring vercellese). Vittorie nell’MMA di Belsanti su Rinaudo e di De Santana su Garatti. Nel K1 ottima vittoria di Giuseppe Locicero (Novara) contro Luca Parolin (Castelletto Ticino); stupisce il torinese Cosimo Saracino battendo Saiko, così come Leoni porta a casa il match contro Gribincea. Match clou: Rossana Panipucci VS Martina Bernile. La campionessa europea in carica non delude a casa sua, nonostante la Bernile, tornata dal pugilato, si confermi essere un’avversaria difficile da affrontare. Decisa e determinata, Rossana si conferma degna detentrice del suo titolo. Carica per questa vittoria, non può che prepararsi al meglio per il suo esordio nell’MMA datato 7 maggio (di nuovo, “Milano in the cage”). E ci sono pochi dubbi sul fatto che non tradirà le aspettative. Per la prima volta in palio il titolo europeo pro di Kick Light. La sfida è Italia-Francia fra Claudia Cellamare e Marine Lievrouw. Sette round combattuti, ma alla fine un giudizio unanime consegna la cintura all’atleta transalpina. L’atleta milanese si dice delusa, ma vogliosa di rivincita. Il titolo è sfuggito, ma solo per adesso. Vale la pena raccontare la storia di una piccola che diventa grande, e nemmeno piano piano. La piccola in questione è la neonata -due anni fa- palestra Fight in Progress. Può dirsi soddisfatto il suo creatore Emanuele Genovesi che da giovanissimo allenatore ha saputo mettere in piedi un evento di tali dimensioni e di tale successo. Arrivano i primi riconoscimenti, crescono gli atleti, mentre Vercelli comincia a sentir urlare: Fight!. Se all’inizio l’attività era quasi esclusivamente incentrata sulla kick e sul K1, ora a fianco a queste discipline Genovesi ha dato spazio anche alla submission. Inoltre la sua palestra è tra le prime a sviluppare e riscoprire la tipologia di allenamento funzionale. Di strada da fare ce n’è, ma se la passione è il carburante migliore… allora possiamo star certi che della Fight in Progress sentiremo molto parlare.